Comments
Description
Transcript
Broda-Lesione-ad-asola
La lesione ad asola o Boutonniere La lesione ad asola Patologia caratterizzata da disinserzione o fissurazione longitudinale della bandelletta centrale del tendine estensore** delle dita lunghe, in zona 3 - 4 Le zone dei tendini estensori La lesione ad asola Frequentemente associata a distacco di placca volare stiramento del legamento collaterale interfalangeo ematoma Semeiotica Deficit estensorio IFP Deficit flessorio IFD Tumefazione Dolore Componenti fibrose di un dito lungo Componenti fibrose di un dito lungo Componenti fibrose di un dito lungo Diagnostica funzionale Viene sempre eseguita una seduta di Chinesiterapia preparatoria di “ammorbidimento” dei tessuti, durante la quale si analizzano 1. Livello e Grado della lesione e si valutano 2. End Feel e 3. Tipo di motricità (+ o – evoluta) del paziente Studiato un Programma di Esercizi Autoassistiti Personalizzato Trattamento Chirurgico Lesioni aperte: Rischio di complicanze (processi settici a carico dell’art. IFP) Gravi distorsioni: Lesioni concomitanti dei leg. L collaterali Lussazioni: complicate da avulsioni vascolari o nervose Interruzione completa di entrambe le bandellette laterali Trattamento Conservativo Riservato alle lesioni chiuse recenti *: bandelletta laterale lesa > Valva digitale lunga > per immobilizzare la IFP a 0° per 4 - 6 settimane - la MF deve essere mossa a range ridotto (max 70%) almeno 4 – 5 v/g - Valva Digitale Lunga Trattamento Conservativo Riservato alle lesioni chiuse recenti** recenti**: **: bandelletta laterale integra > incoraggiare la flessoestensione completa della IFD (esercizio di “Gancio con la punta e ridistendere” associato a Valva digitale breve > + ESACK Valva Digitale Breve La presa di stabilizzazione Il “gancio con la punta” L’effetto tenolisi Il bendaggio Coban Riabilitazione della Mano Zona 3 - 4 (rischio di boutonniere) •Trattamento Riabilitativo: Intorno alla • 3° ° settimana > iniziare esercizi isometrici in estensione (8–10 contrazioni e tenuta x 4–6 v/g) • 6° ° - 8° ° settimana > rimuovere lo splint e sostituirlo con una ortesi dinamica di Capener pro-estens. IFP > ed iniziare la chinesiterapia attiva assistita privilegiando l’estensione • dalla 9° ° settimana > proseguire lavoro attivo fino al recupero completo; ev. uso di splint pro-estens. Riabilitazione della Mano Zona 3 - 4 (rischio di boutonniere) Ortesi di Capener > articolata Trattamento conservativo Protocollo Riabilitativo attuale per lesioni non recenti Protocollo utilizzato (primi 15 gg) Ortesi: Utilizzarla tutta la notte (meno tirata) e tutto il giorno, rimuovendola per eseguire gli Esack e lasciar libero il dito circa mezz’ora 3-4 volte/giorno Esercizi: Esack studiati secondo le esigenze sogg. Manovre di scollamento delle aderenze cicatriziali Massaggio con gel medicato ev. Bendaggio Coban Indicare i recapiti per le comunicazioni Stabilire gli appuntamenti successivi (il primo dei quali a non più di 7 – 15 gg.) Protocollo utilizzato (45 gg successivi) Ortesi: Utilizzarla tutta la notte e di giorno 2-3 v/g dopo gli esercizi per 45 - 60 min. Esack: calare a 2-3 v/g prima dell’ortesizzazione Manovre di scollamento delle cicatrici aderenziali Massaggio con gel medicato Verificare in questo lasso di tempo almeno 1-2 volte l’operato del pz. Integrando e correggendo dove serve Gli ESACK Esercizi Esercizi ad Alto Contenuto Kinesiologico di Giorgio Broda - Savona Gli ESACK Gli Esercizi ad Alto Contenuto Kinesiologico; sono una modalità modalità di lavoro che permette quasi sempre di ricostruire rapidamente lo schema motorio centrale di movimento sono esercizi sinergici, propedeutici e integrativi del trattamento ortetico, ma utilizzabili anche da soli sono uno strumento terapeutico molto potente, versatile, efficace, riproducibile e trasmissibile anche al disorientato, aall confuso, al semplice, all’ all’ignorante Caratteristiche degli ESACK Il Punto di Focalizzazione (su cosa devo concentrarmi) Il movimento a partenza distale partire?) (da dove devo Il rispetto delle sequenze di attivazione (come devo eseguirlo?) Caratteristiche degli ESACK Punto di focalizzazione Caratteristiche degli ESACK Movimento a partenza distale Rispetto delle sequenze di attivazione Caratteristiche degli ESACK Protensione – Messa in tensione percettiva (come devo proseguirlo?) Controllo delle tensioni protettive (come e dove devo evitare gli errori di esecuzione?) Caratteristiche degli ESACK Protensione Messa in tensione percettiva + Contrasto + Nitidezza Caratteristiche degli ESACK Finalizzazione (dove devo arrivare e perchè?) Denominazione a richiamo immaginifico (di fantasia e scelta col paziente) L’Artigliare Il becco d’oca La mano a Coppa rovesciata La conta Il Ventaglio Pugno in tre fasi, apertura in due Il Dito per Dito in Punta Via il bollino! Graffiare - Pugno - Ritorno Raccogliere le briciole …... Caratteristiche degli ESACK Alternanza lavoro – riposo Alternanza lavoro intenso (forza) – lavoro delicato (precisione – coordinazione) Tempi di esecuzione cadenzati Individualità Individualità (lavoro scelto soggetto per soggetto) Ripetitività Ripetitività calibrata (posologia) Monitorazione periodica Eventuale ortesizzazione associata Esack Gli Esercizi tipo Risultati degli ESACK (perché utilizzare gli esack?) Riallenamento selettivo e globale Capaci di dare un senso di “presenza” presenza” decisamente superiore alla mano ed anche al cervello; in grado quindi di ritessere prima, meglio ed in modo più più duraturo il mosaico dello “schema motorio centrale” centrale” Caratteristiche degli ESACK Maggiore fiducia in sé sé stessi Maggiore rapidità rapidità di ripresa funzionale della mano nelle a.v.q. e professionali Stanchevoli Osservazione Le possibilità possibilità di recupero funzionale sono condizionate dai tempi di consegna e presa in carico del caso Se il caso arriva alla nostra osservazione entro 5, max. 7 gg dalla data del trauma, trauma, anche in presenza di lesioni associate ma chiuse > distacco di placca volare > stiramento del legamento collaterale interfalangeo > ematoma possiamo garantire la restitutio ad integrum entro 2 - 4 mesi dal primo trattamento riabilitativo Conclusioni Una ortesi statica, di dimensioni contenute, è decisamente più facile da gestire Semplificazione dei protocolli Gli Esack sono in grado di modificare maggiormente ed in modo più determinante il comportamento motorio del soggetto e del distretto leso Induzione terapeutica superiore