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4 - lucidi
capitolo 4- 1 LA TEORIA NORMATIVA DELLA POLITICA ECONOMICA ANALISI DEL RUOLO DELL’OPERATORE PUBBLICO • • COSA DOVREBBE FARE COSA REALMENTE FA (capitolo “non mercato”) successivo-à fallimenti del LA PROGRAMMAZIONE PROGRAMMARE VUOLE DIRE: ADOTTARE DECISIONI COORDINATE E COERENTI IL COORDINAMENTO E’ COMPLICATO DA • • • DISPONIBILITA’ DI STRUMENTI DIVERSI PER CONSEGUIRE GLI STESSI OBIETTIVI. LA DIVERSITA’ RIGUARDA L’EFFICACIA, LA RAPIDITA’ DEGLI EFFETTI E LA PRESENZA DI VINCOLI AL LORO USO MOLTEPLICITA’ DI OBIETTIVI INFLUENZATI DA OGNI STRUMENTO PROBLEMI DI COERENZA TEMPORALE UN PROGRAMMA SI COMPONE DI: OBIETTIVI, STRUMENTI, MODELLO DI ANALISI OBIETTIVO = TRAGUARDO DI POLITICA ECONOMICA STRUMENTO= “LEVA” A DISPOSIZIONE DEI POLICY MAKERS PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO MODELLO DI ANALISI = SPECIFICA LE RELAZIONI TRA VARIABILI capitolo 4- 2 UN ESEMPIO DI PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO: RAGGIUNGERE UN CERTO LIVELLO DI OCCUPAZIONE: N=N* STRUMENTO: LA SPESA PUBBLICA MODELLO DI ANALISI DI TIPO KEYNESIANO: Y =πN Y =C+A C =cY A= SPESA AUTONOMA ESPORTAZIONI…). QUI: I+G (INVESTIMENTI, SPESA PUBBLICA, DOPO SOSTITUZIONI, RISOLVIAMO PER N (L’OBIETTIVO): N= 1 1 A π (1−c ) CIOE’: _ 1 1 N= I +G π (1−c ) RISOLVENDO PER G (LO STRUMENTO) E FISSANDO N =N*: _ G*=[π (1−c)N*]− I QUESTO E’ IL LIVELLO AL QUALE FISSARE G PER OTTENERE L’OBIETTIVO DESIDERATO MODALITA’ DI FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI QUATTRO METODI: capitolo 4- 3 • • • • OBIETTIVI FISSI PRIORITA’ OBIETTIVI FLESSIBILI CON S.M.S. VARIABILE OBIETTIVI FLESSIBILI CON S.M.S . COSTANTE OBIETTIVI FISSI: ATTRIBUIRE VALORI PREDETERMINATI ALLE VARIABILI-OBIETTIVO SE GLI OBIETTIVI SONO PIU’ DI UNO OCCORRE ESSERE CERTI CHE SIANO ENTRAMBI RAGGIUNGIBILI ESEMPI: REDDITO IN DUE AREE DEL PAESE CON DIVERSI LIVELLI DI SVILUPPO (DUE BENI); INFLAZIONE-DISOCCUPAZIONE (DUE MALI) PRIORITA’ IN PRESENZA DI PIU’ OBIETTIVI E NELL’INCERTEZZA DI POTERLI RAGGIUNGERE TUTTI SI FISSA PRIORITARIAMENTE IL LIVELLO DI UN OBIETTIVO (GLI ALTRI LIVELLI “SI ADEGUERANNO”). ESEMPIO RIFERITO AL REDDITO DELLE DUE AREE GEOGRAFICHE: SI FISSA PRIORITARIAMENTE IL LIVELLO DI REDDITO DELL’AREA ARRETRATA OBIETTIVI FLESSIBILI CON S.M.S. VARIABILE SI TRATTA DI MASSIMIZZARE UNA FUNZIONE DEL BENESSERE SOCIALE IN CUI GLI OBIETTIVI SONO GLI ARGOMENTI. SI AMMETTE CHE IL SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE TRA GLI OBIETTIVI POSSA VARIARE (DIPENDERA’ DAL GRADO DI CONSEGUIMENTO DI CIASCUN OBIETTIVO). SIMILARITA’ CON CURVE DI INDIFFERENZA. capitolo 4- 4 OBIETTIVI FLESSIBILI CON S.M.S. COSTANTE SI TRATTA DI MASSIMIZZARE UNA FUNZIONE DEL BENESSERE SOCIALE IN CUI GLI OBIETTIVI SONO GLI ARGOMENTI. IL SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE TRA GLI OBIETTIVI E’ COSTANTE: L’INCREMENTO DI BENESSERE DERIVANTE DAL CONSEGUIMENTO IN MAGGIOR MISURA DI UN CERTO OBIETTIVO E’ INDIPENDENTE DAL GRADO DI CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO STESSO (v. SOTTO “INDICE DI MALESSERE”). ESEMPIO DI FBS CON S.M.S. COSTANTE: . W =a p +bu SIAMO IN PRESENZA DI DUE “MALI” (INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE) E DELL’IPOTESI CHE IL S.M.S. SIA COSTANTE E PARI A b/a. ESSENDO “MALI” CONVIENE SPOSTARSI VERSO L’ORIGINE. N.B.: IL MODELLO DI ANALISI CI DICE QUALI COMBINAZIONI DEI DUE “MALI” SONO POSSIBILI (EQUIVALENTE DELLA FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ DI PRODUZIONE). fig. 4.8 del testo capitolo 4- 5 INDICE DI MALESSERE DI OKUN SE NELLA PRECEDENTE FBS SI ASSUME: a=b=1 SI OTTIENE QUESTO INDICE CHE E’ LA SEMPLICE SOMMA DEL TASSO DI INFLAZIONE E DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE LIMITI DELL’INDICE: • METTE SULLO STESSO PIANO INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE (UGUALI “PESI”) • UN PUNTO IN MENO DI INFLAZIONE “VALE” SEMPRE UN PUNTO IN PIU’ DI DISOCCUPAZIONE (S.M.S COSTANTE) GLI STRUMENTI DELLA POLITICA ECONOMICA UNA VARIABILE E’ UNO STRUMENTO SE: • • E’ CONTROLLABILE DA PARTE DEI POLICY MAKERS POSSONO ESSERCI LIMITI DI VARIA NATURA ALL’USO DI ALCUNI STRUMENTI. ESEMPIO: MAASTRICHT, PATTO DI STABILITA’ E’ EFFICACE RISPETTO ALL’OBIETTIVO (DERIVATA NON NULLA DELL’OBIETTIVO RISPETTO ALLO STRUMENTO) DUE STRUMENTI CHE HANNO LA STESSA EFFICACIA SU TUTTI GLI STRUMENTI SONO IN REALTA’ UN SOLO STRUMENTO (NON SONO SEPARABILI). N.B.: ALCUNI STRUMENTI POSSONO AVERE VALORE IN SE’ (IN UN CERTO SENSO DIVENTANO ESSI STESSI OBIETTIVI) CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI POLITICHE QUANTITATIVE MODIFICA DEL VALORE DI UNO STRUMENTO POLITICHE QUALITATIVE capitolo 4- 6 INTRODUZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO (O ELIMINAZIONE) CON MODIFICHE MARGINALI AL SISTEMA POLITICHE DI RIFORMA INTRODUZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO (O ELIMINAZIONE) CON MODIFICHE SOSTANZIALI AL SISTEMA MISURE DI CONTROLLO DIRETTO “IMPONGONO” DETERMINATI COMPORTAMENTI: REGOLAMENTAZIONE, CONTINGENTAMENTO, ECC. MISURE DI CONTROLLO INDIRETTO INCENTIVANO DETERMINATI COMPORTAMENTI : POLITICA FISCALE, POLITICA MONETARIA, TASSO DI CAMBIO MISURE DISCREZIONALI DECISE DISCREZIONALMENTE DAI POLITICI REGOLE AUTOMATICHE GLI INTERVENTI SONO “PREDETERMINATI”. ESEMPIO: REGOLA FRIEDMANIANA SULL’AUMENTO DELL’OFFERTA DI MONETA; STABILIZZATORI AUTOMATICI (SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE, IMPOSIZIONE PROGRESSIVA) LE REGOLE AUTOMATICHE POSSONO RENDERE PIU’ CELERE L’INTERVENTO MA POSSONO CAUSARE “ERRORI”. LE REGOLE AUTOMATICHE SONO PREFERITE DA CHI RITIENE CHE I POLITICI FARANNO CATTIVO USO DELLA LORO DISCREZIONALITA’ (à FALLIMENTI DEL “NON MERCATO”). capitolo 4- 7 IL MODELLO MODELLO IN FORMA STRUTTURALE: PRESENTA LE CONNESSIONI TRA LE VARIABILI NEL PRECEDENTE ESEMPIO IL MODELLO STRUTTURALE ERA: Y =πN Y =C+A C =cY IL MODELLO IN FORMA STRUTTURALE SI COMPONE DI EQUAZIONI DI VARIO TIPO (vedi testo par. 4.5.1) INDIVIDUANDO LE VARIABILI –OBIETTIVO (FISSE O FLESSIBILI) E LE VARIABILI-STRUMENTO IL MODELLO DI TRASFORMA IN UN MODELLO DI DECISIONE LE VARIABILI SI DISTINGUONO IN ESOGENE: INFLUENZANO ALTRE VARIABILI MA NON NE SONO INFLUENZATE (NEL NOSTRO ESEMPIO: c, I,G). SI DISTINGUONO A LORO VOLTA IN “DATI” (NELL’ESEMPIO c, I) E IN “STRUMENTI” (NELL’ESEMPIO: G). ENDOGENE: SONO INFLUENZATE DA ALTRE VARIABILI (POSSONO A LORO VOLTA INFLUENZARNE ALTRE). SI DISTINGUONO A LORO VOLTA IN “OBIETTIVI” (NELL’ESEMPIO N) E IN “VARIABILI IRRILEVANTI” (NELL’ESEMPIO: C,Y). NEL MODELLO IN FORMA STRUTTUALE LE VARIABILI ENDOGENE (y) SONO ESPRESSE IN FUNZIONE DI ALTRE VARIABILI ENDOGENE E DELLE VARIABILI ESOGENE (x), CIOE’: y= f (y,x ) capitolo 4- 8 IL MODELLO IN FORMA RIDOTTA CON OBIETTIVI FISSI SI OTTIENE DAL MODELLO IN FORMA STRUTTURALE ELIMINANDO PER SOSTITUZIONE LE VARIABILI IRRILEVANTI GIUNGENDO AD ESPRIMERE OGNI OBIETTIVO IN FUNZIONE DELLE SOLE VARIABILI ESOGENE (VI SARANNO TANTE EQUAZIONI IN F.R. QUANTI SONO GLI OBIETTIVI). NEL NOSTRO ESEMPIO: _ 1 1 N= I +G π (1−c ) PIU’ IN GENERALE SE ABBIAMO DUE OBIETTIVI E DUE STRUMENTI: y ;y =OBIETTIVI 1 2 x1 ;x 2 = STRUMENTI IL MODELLO IN FORMA RIDOTTA SARA’: y1 = f1 x ,x 1 2 y = f x ,x 2 2 1 2 IL MODELLO IN FORMA RIDOTTA INVERTITA CON OBIETTIVI FISSI SI OTTIENE DAL MODELLO IN FORMA RIDOTTA ESPRIMENDO GLI STRUMENTI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI (CON UN SOLO OBIETTIVO E’ LA FUNZIONE INVERSA). capitolo 4- 9 FORMA RIDOTTA INVERTITA NEL NOSTRO ESEMPIO: _ G = π (1−c )N − I [ ] PIU’ IN GENERALE: x1 =φ1 y ,y 1 2 x 2 =φ 2 y ,y 1 2 UNA VOLTA FISSATI I VALORI DEGLI OBIETTIVI SI PUO’ RISOLVERE IL PROBLEMA. FORMALMENTE: _ _ x1 =φ1 y ,y 1 2 _ _ x 2 =φ 2 y ,y 1 2 REGOLA AUREA DELLA POLITICA ECONOMICA CON OBIETTIVI FISSI IL NUMERO DEGLI STRUMENTI DEVE ESSERE ALMENO PARI A QUELLO DEGLI OBIETTIVI (SCATURISCE DAL FATTO CHE GLI OBIETTIVI SONO PARI AL NUMERO DI EQUAZIONI E GLI STRUMENTI SONO LE INCOGNITE, NELLA F.R.). SI NOTI CHE, IN GENERALE: • UNO STRUMENTO INFLUENZA PIU’ OBIETTIVI • PER RAGGIUNGERE MOLTI OBIETTIVI OCCORRONO MOLTI STRUMENTI capitolo 4- 10 IL MODELLO IN FORMA RIDOTTA CON OBIETTIVI FLESSIBILI SI TRATTA DI: max W=f y ;y 1 2 CON I VINCOLI: y1 = f1 x ,x 1 2 y = f x ,x 2 2 1 2 IN QUESTO CASO NON SI APPLICA LA REGOLA AUREA MA SE GLI STRUMENTI SONO IN NUMERO INFERIORE AGLI OBIETTIVI IL MASSIMO BENESSERE RAGGIUNGIBILE SARA’ MINORE. ANCHE IN UN CONTESTO DINAMICO CON OBIETTIVI FISSI IL PROBLEMA DEL NUMERO DI STRUMENTI E DEL NUMERO DI OBIETTIVI SI PONE DIVERSAMENTE: L’ADATTAMENTO POTREBBE ESSERE RAPPRESENTATO DAL PROCRASTINARE IL TEMPO DI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI (IL TEMPO CONSENTE, QUINDI, UN “AGGIUSTAMENTO”). CRITICA DI LUCAS AL MODELLO CLASSICO DI POLITICA ECONOMICA LUCAS: SI TRASCURA L’EFFETTO CHE LE SCELTE DI POLITICA ECONOMICA POSSONO AVERE SULLE FUNZIONI DI COMPORTAMENTO DEI SINGOLI. CIOE’: LA FORMA DEL MODELLO STRUTTURALE NON E’ INDIPENDENTE DALLE DECISIONI POLITICHE. QUESTE SARANNO ERRATE SE TRASCURANO QUESTO ASPETTO.