Patrizio: sostenere i giornali per il bene futuro del paese
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Patrizio: sostenere i giornali per il bene futuro del paese
luna nuova - venerdì 20 marzo 2015 LIBERTÀ D’INFORMAZIONE a v o u n a e l n a n r Lu io Patrizio: sostenere i giornali per il bene futuro del paese tanza dell’informazione sulla realtà amministrativa locale, sulle scelte SESTA puntata con le interviste importanti che toccano direttamente a personalità della politica, della vita interessi e sensibilità della popolaculturale e sociale del nostro territorio, zione, alla possibilità di conoscere a cui chiediamo di contribuire alla e condividere i fatti e le loro implicampagna “Meno giornali cazioni. Infine la stampa meno liberi”, avviata a lilocale è preziosa perché vello nazionale da giornali facilità modalità di fruinon profit, associazioni zione della notizia diciamo di categoria e sindacati più “lente”, vicine alla (Aci, Mediacoop, File, dimensione famigliare, Fisc, Fnsi, Articolo 21, rispetto alla velocità della I giornali Slc-Cgil, Anso e Uspi) per rete informatica o televilocali sono salvaguardare il pluralisiva, alle quali siamo già partecipazione ampiamente abituati». smo dell’informazione ed avviare la riforma del setNon ritiene, come sodemocratica tore dell’editoria. Ad oggi stengono molti, che il pluirrinunciabile si tratta di scongiurare la ralismo dell’informazione chiusura di 200 testate e sia un “bene comune” da la definitiva perdita di un patrimonio salvaguardare? «Un pluralismo di unico di notizie locali. Abbiamo qualità fa crescere la capacità di conchiesto di esprimere la sua opinione al fronto, valorizza le diversità, facilita primo cittadino di Avigliana, Angelo la tolleranza e l’integrazione ed aiuta Patrizio. a costruire valutazioni di sintesi indiSindaco, non crede che il ruolo dei viduali fondate e motivate e non genegiornali locali sia insostituibile nel riche e qualunquistiche. Orientare le panorama italiano dell’informazio- scelte dei cittadini, rendendoli attivi e ne? Chi se non l’informazione locale consapevoli, è un dovere che discende può dare voce alle realtà associative, dallo stesso dettato costituzionale che politiche, culturali, sportive, delle pe- rappresenta il “bene comune” per riferie urbane come dei piccoli centri eccellenza». montani? «I giornali locali sono uno L’editore di Luna Nuova è una coospecchio nel quale il territorio si riflet- perativa di giornalisti non profit: quale te. I cittadini percepiscono, attraverso migliore garanzia verso i lettori? «Ho il racconto giornalistico, il valore più già detto del rapporto più dialettico vicino e tangibile dell’informazione, con il territorio che il giornalismo quello capace di suscitare maggiore locale realizza. A questo si aggiunga curiosità o interesse nel lettore grazie la libertà e l’autonomia di cui benead un suo coinvolgimento certamente ficiano gli operatori dell’informaziopiù diretto e immediato. Ciò favorisce ne locale, seppure nella precarietà l’attivazione di processi di valutazione dovuta alle difficoltà economiche, in critica o di identificazione altamente termini di scelte. Ancora una volta è significativi. Una notizia “distante” la piccola dimensione che si propone è certo meno verificabile rispetto alla come “lieve antidoto”, non certo come cronaca che trova spazio sui giornali alternativa, alla grande dimensione locali. L’interpretazione giornalistica dell’informazione nazionale, dove di eventi dei quali il territorio e i suoi prevalgono gruppi di potere econoabitanti sono stati direttamente pro- mico che orientano pesantemente tagonisti induce infine chi scrive ad l’opinione pubblica e le scelte generali essere più aderente alla realtà, proprio del paese. Ancora una volta, un sistein quanto la notizia è più facilmente ma capillare e più rappresentativo verificabile o discussa attraverso gli delle realtà locali rappresenta una spazi dedicati alle opinioni. Si tratta, a ricchezza in termini professionali mio avviso, di condizioni di partecipa- grazie ad una indipendenza che va zione democratica diffusa irrinuncia- a vantaggio dei cittadini e del loro bili che alimentano la consapevolezza diritto all’informazione». e la crescita culturale complessiva Piccoli giornali, con bacini di utenza della popolazione. Penso all’impor- circoscritti, non hanno la possibilità di 5 g o r t s o il n C PER AGNA P M A À BERT LA LI NE AZIO ORM D’INF di MARCO GIAVELLI ” accedere a grandi risorse e rischiano tra la marea informativa della rete, di morire stritolati da pochi grandi con tutti i suoi limiti qualitativi ma gruppi editoriali. Come avviene in tut- anche di accesso per una parte ancora ta Europa, anche in Italia importante della popolalo Stato deve intervenire zione, e la carta stampata in loro difesa? «Sarebbe in mano a pochi potentati grave impoverire il tessueconomici, dovremmo seto informativo del paese riamente preoccuparci. mettendo in discussione le Sarebbe come cancellare piccole realtà giornalistile real«Alimentano la improvvisamente che locali, in modo partità amministrative locali consapevolezza dalla geografia politica, colare in questo momento e la crescita di grave crisi economica creando un distacco anche impone grandi scelte, cora maggiore tra il paese culturale della condivisione e creazione legale e il paese reale. Si popolazione» di consenso su basi oggetalzerebbe il rischio di mative e non demagogiche. nipolazione del consenso e Penso che quanto prima il parlamento prolificherebbero le dinamiche sociali debba farsi carico di questo problema. anche più incontrollate con rischi Stare in Europa, tra l’altro, significa seri per quel delicato equilibrio tra anche mettersi al passo circa i diritti, libertà personale e collettiva che le libertà di espressione e di cittadi- deve realizzarsi nell’esercizio della nanza attiva, investendo le risorse democrazia». necessarie al mantenimento di servizi Lei se la sente di sostenere la camterritoriali d’informazione adeguati pagna nazionale “Meno giornali meno ed efficienti». liberi” attuando un’azione di lobbing Se lo Stato non intervenisse, il assieme ad altri politici sensibili al mercato dell’informazione cartacea ri- questo tema? «Assolutamente si, marrebbe in mano a pochi potenti. Con convinto di fare un servizio all’inforquali rischi per la democrazia? «Se mazione locale ma anche al futuro di restassimo prigionieri di un dualismo questo nostro tormentato paese». ” FIRMA LA PETIZIONE FIRMA E LASCIA IL SEGNO BIT.LY/MENOLIBERI