la legalita` inizia in famiglia - Associazione Chiara Melle Onlus
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la legalita` inizia in famiglia - Associazione Chiara Melle Onlus
L’Associazione Chiara Melle onlus promuove in collaborazione con le scuole del territorio LA LEGALITA’ INIZIA IN FAMIGLIA ...continua nella scuola e si estende nella società. "L'educazione alla legalità comincia proprio con i valori della famiglia e della scuola", perché sono queste le prime ed essenziali agenzie formative che forgiano un uomo. 1 ANNO 2016 PREMESSA La scuola e la famiglia rappresentano gli ambiti privilegiati in cui avvengono la crescita, la formazione e la socializzazione dell’individuo. La scuola è investita da sempre di una grande responsabilità che è quella di formare gli adulti di domani non solo in quanto persone, ma anche in quanto cittadini e lavoratori. L’attuale scenario economico, le trasformazioni degli ambienti sociali e organizzativi, rendono il percorso da intraprendere ancora più difficile e impegnativo e per vivere nella società contemporanea si chiede ai ragazzi autonomia, senso di responsabilità e di coerenza, creatività per affrontare l’incertezza del futuro. La scuola inoltre non è solo un luogo in cui avviene l’apprendimento e in cui si trasferiscono conoscenze, ma è uno spazio di relazione, di incontro; un laboratorio in cui sperimentarsi, mettersi alla prova in un ambiente protetto e regolato, per imparare a comunicare e convivere civilmente con i propri coetanei ma anche con gli adulti. La legalità inizia in famiglia… intende realizzare alleanze ed elaborare linee pedagogiche comuni tra le varie agenzie educative, stabilendo regole ri-conosciute e ponendo le basi per il futuro cittadino MOTIVAZIONI L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Per un adolescente riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. La società contemporanea non propone mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti. I ragazzi si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine; provocando evidenti situazioni d’isolamento e una forte tendenza all’individualismo o alla devianza. In un’ottica di reale prevenzione la scuola, deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità. La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Al centro dell’azione educativa va posta la “persona” alunno, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese non come mezzo frustrante e punitivo o di affermazione di autorità, bensì in primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla propria realizzazione. Il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri. In questi giorni di grande attenzione ai problemi della sicurezza, ma anche di tanti episodi di nuova intolleranza, è giusto ricordarci che la convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a 2 “un altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile di diritti e doveri. FINALITA’ Educare alla Convivenza Democratica Arricchire i genitori nelle conoscenze e nelle competenze relativamente all’educazione e alla formazione dei figli con particolare riguardo alla costruzione delle intelligenze personali e alla legalità democratica; Coinvolgere i genitori affinché operino in sinergia con l’istituzione scolastica sul piano educativo e formativo; approfondire il tema: “la costruzione dell’io personale e sociale”, attraverso interventi di educazione, formazione e istruzione, miranti allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie, alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, alle offerte del territorio al fine di garantire il successo formativo dell’individuo, la prevenzione del disagio, convinti che un bambino-ragazzo che cresca in armonia con se stesso e con gli altri sia la base necessaria per la costruzione di una cultura della legalità democratica; dare concretezza alle prime forme di rappresentanza democratica e di sperimentarle ulteriormente, ove siano già in atto; costruire il “senso etico”, favorendo negli alunni l’acquisizione di valori umanitari elevati ai quali ispirare i propri comportamenti (presentazione di modelli positivi), analizzando insieme a loro le regole del vivere civile con l’intento di promuovere comportamenti positivi necessari per la “formazione dell’uomo e del cittadino”. OBIETTIVI Diffondere la cultura della legalità e della solidarietà. Arricchire la professionalità dei docenti. Realizzare un laboratorio di rete per l’Educazione alla legalità democratica. Fornire ai genitori l’opportunità di approfondire le conoscenze teoriche e operative in relazione: ad aspetti importanti dell’educazione e della formazione; a bisogni ed esigenze specifiche dei singoli alunni o di gruppi con riferimento alle intelligenze personali. 3 Migliorare le relazioni affettive e comunicative tra insegnanti-alunni-genitori. Migliorare il rapporto Scuola ambiente extrascolastico. In particolare per gli alunni: Ottimizzare le potenzialità di tutti gli alunni con riferimento specifico alle intelligenze intrapersonale, interpersonale, emotiva e morale. Prevenire la dispersione scolastica e il disagio, rafforzando le radici delle conoscenze di base e della fiducia in sé, in sintesi favorire la costruzione di un Sé e di un “Altri” positivi. Intervenire precocemente per le situazioni di disabilità, sfruttando le enormi capacità di recupero della mente umana nei primi anni di vita. Favorire negli alunni la costruzione del “senso etico” ispirato ai valori umani universalmente condivisi. Promuovere comportamenti centrati sul rispetto di sé e dell’altro. Avviare gli alunni verso l’acquisizione di atteggiamenti rispettosi delle regole e delle leggi, come strumenti della pacifica convivenza. Avvicinare gli alunni alle istituzioni attraverso la loro conoscenza e con forme di partecipazione attiva. Favorire l’instaurarsi di un rapporto interattivo col proprio territorio promovendo atteggiamenti propositivi. Favorire negli alunni il rispetto dell’ambiente (l’ambiente come bene collettivo da tutelare). Educare gli alunni al rispetto delle diversità. Educare gli alunni alla solidarietà. CONTENUTI DEL PROGETTO La cultura della legalità Diritti e doveri dei ragazzi La lettura della Costituzione italiana: comprensione del contenuto, discussioni,riflessioni e considerazioni. La lettura della Dichiarazione dei diritti dei fanciulli: riflessioni e discussioni calate nella realtà quotidiana dei ragazzi. Produzioni personali dei propri diritti e doveri. Organismi internazionali di pace. 4 La progettazione di percorsi-laboratorio che attraverso attività diversificate e complementari possano arricchire la didattica ordinaria. La realizzazione di almeno due convegni, uno iniziale come momento di formazione non solo per i docenti impegnati nell’ambito scolastico all’educazione dei bambini e dei ragazzi, ma anche per i genitori coinvolti in primo piano a risolvere problematiche a volte difficili da capire; l’altro a conclusione dell’anno scolastico. Incontri con Amministratori Locali (Comune Provincia Regione)e figure istituzionali che rappresentano sul territorio le strutture e gli strumenti della democrazia e della legalità. Incontri con rappresentanti delle Associazioni e degli Organismi del Volontariato: la solidarietà organizzata La cultura del dialogo, della tolleranza e dell’accoglienza Educazione al superamento dei conflitti, attraverso gruppi di dialogo per giungere a capire le conseguenze di un Agire senza riflettere. Educazione all’accoglienza dell’altro. Dibattiti con insegnanti, forze dell’ordine, specialisti psicologi, per il superamento di atteggiamenti di indifferenza. Educazione al confronto con l’altro per una migliore e maggiore conoscenza di sé. Rinforzo e recupero della stima di sé sulla base di una dimensione di valori positivi. Esercitazioni di descrizione e analisi delle emozioni esperite o assunte da racconti o filmati. Educazione all’integrazione di alunni stranieri o con svantaggio socio-culturale .. Realizzazione/potenziamento di forme di partecipazione attiva. Presentazione e analisi di conflitti simulati o assunti da opere letterarie o filmati, ecc. che esprimano accoglienza, collaborazione, soluzione costruttiva di conflitti. Adozione progetti umanitari ed altre forme di solidarietà “agita”. Particolarmente significative potranno essere le attività volte al passaggio dei bambini/ragazzi, da un atteggiamento privatistico ad uno pro-sociale. Si tratta di avviare ad un modo di pensare e di agire aperto al dialogo, al confronto, all’accoglienza, al pluralismo, cioè far sperimentare la capacità di convivere civilmente. In questa ottica si collocano il CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI che vuole stimolare i giovani alla pratica della democrazia, ad una “cittadinanza attiva”. Questo come primo passo per far sentire i ragazzi cittadini, per sperimentare l’apertura all’altro, diritti e doveri, libertà e limitazioni nel rapporto con gli altri, con la consapevolezza che lo scambio e il rapporto è sempre tra pari. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Il C.C.R. è già una realtà in molti paesi dell’U.E., favorita dalla “Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo” (1989). 5 Nessuno può rappresentare le esigenze dei giovani se non i giovani stessi; farli parlare non significa chiedere loro di risolvere i problemi creati dal mondo degli adulti, ma significa ascoltarli, capirli e soprattutto tenere conto delle loro idee e proposte. L’istituzione del C.C.R. vuole essere uno strumento per dare voce ai ragazzi, per dare loro la possibilità di conoscere il funzionamento delle istituzioni e soprattutto per poter meglio difendere e far valere i loro diritti. Lo scopo è trattare temi che interessano la vita della comunità. E' un'esperienza di EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, che promuove la partecipazione e aiuta a sentirsi cittadini, a gestire piccole responsabilità, collaborando con i compagni e gli adulti (educatori, amministratori comunali, insegnanti, comunità di riferimento). DESTINATARI Il progetto coinvolgerà i ragazzi dai 10 ai 16 anni , i genitori e le insegnanti. In questa prima fase saranno interessate le classi quarte e quinte di scuola primaria. Sono previsti otto incontri per ogni fascia di età della durata di circa 3 ore (gli incontri a secondo delle esigenze della scuola potrebbero subire delle variazioni). METODOLOGIE E STRUMENTI GENERALI Gli obiettivi verranno realizzati tramite il coinvolgimento degli insegnanti di classe, dei volontari dell’Associazione “Chiara Melle”onlus, della Dott.ssa Veronica Buccoliero psicologia e psicoterapeuta che interverrà su temi specifici attinenti alle competenze e alla convivenza sociale. E’ previsto un laboratorio all’interno delle classi interessate un cineforum didattico. L’idea del progetto “cineforum” nasce innanzitutto dalla consapevolezza che il linguaggio cinematografico spesso è il veicolo ideale per la comprensione della realtà e di alcune problematiche sociali. La selezione dei film del progetto avrà lo scopo di suscitare nei ragazzi una riflessione profonda su alcuni temi importanti. Le proiezioni verranno introdotte da un intervento della psicologa che spiegherà sinteticamente ai ragazzi le finalità del progetto, le finalità del film in visione e il perché di quella scelta. Alla fine del progetto ci sarà un incontro-dibattito sulle tematiche emerse dalla visione del film per testare l’interesse e la comprensione del progetto da parte degli alunni, da ciò scaturirà una relazione. S i prevede inoltre: Uso della tecnica del circle time come strumento utile alla autoregolazione e allo sviluppo della capacità di riflessione. Uso Cooperative learning per favorire lo sviluppo degli obiettivi di collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione con gli altri,efficaci anche per potenziare la qualità dell’apprendimento. Utilizzo di momenti di discussione per l’analisi e il confronto delle esperienze (narrazione e argomentazione) . Costruzione di una civile convivenza nella scuola stessa attraverso l’elaborazione concordata 6 di un insieme di regole. Utilizzo di laboratori (informatico, arte e immagine, lettura/scrittura, multidisciplinare,...) per la costruzione del senso di legalità. Forum e Tavola Rotonda serale con la partecipazione di genitori, allievi, insegnante ed esperti. Per le classi quinte di scuola primaria che hanno già partecipato, lo scorso anno scolastico, al progetto “Crescere nella cultura della legalità”, si prevede di coinvolgerle nell’elezione e proclamazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi per educare i bambini alla rappresentanza democratica. Il Consiglio eleggerà un sindaco con funzione di rappresentanza. Il CCR sarà diviso in alcune commissioni, ciascuna delle quali si dedicherà ad un tema specifico. Sono previste visite al comune di Sava e simulazioni. Un “facilitatore” adulto aiuterà i piccoli ad elaborare le loro proposte per migliorare il paese e la propria scuola, proposte che verranno poi presentate alla Giunta Comunale. RISORSE Docenti di classe Esperti esterni: Polizia Municipale, Carabinieri, psicologi, avvocati, giudici dei minori… Tempi Novembre 2015 – Maggio 2016 VERIFICA E VALUTAZIONE Per la scuola primaria Per avere una valutazione di ciò che i bambini hanno interiorizzato si suggerisce, a inizio percorso, di regalare a ogni bambino un “diario” delle attività da compilare alla fine di ogni sessione. Il bambino risponde a due domande: come mi sono sentito? Cosa ho capito?. Il diario viene allegato al cd –rom e utilizzato dagli insegnanti come spunto di valutazione del percorso. Come ulteriore elemento di valutazione a conclusione del percorso si può realizzare una semplice attività: il gioco del cestino e della valigia. Ogni bambino ha due post it che rappresentano ciò che “mi voglio portare a casa” del percorso (la valigia) e ciò che “voglio buttare”. Dopo aver compilato i post it, a turno ogni bambino, li appende su un cartellone commentando. I cartelloni possono essere poi riassunti dagli insegnanti e aggiunti al cdrom. Per la scuola secondaria di 1° grado Il raggiungimento degli obiettivi potrà essere misurato attraverso conversazioni e dibattiti, questionari finalizzati al controllo: − dell'acquisizione dei contenuti 7 − del consolidamento dei concetti. PRODOTTI FINALI Al termine dell’anno scolastico le classi interessate potranno produrre: articoli sul giornalino di Istituto spot sulle illegalità diffuse cartelloni indagini statistiche rappresentazioni teatrali articoli sul sito: [email protected]. realizzazione di documenti video realizzazione di una pubblicazione contenente elaborati in forma scritta , disegni o altre forme di espressione, sulla legalità, realizzati dagli alunni. Sava,10/10/2015 Il presidente dell’Associazione Ing. Luigi Melle 8