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Il manuale di immagine coordinata
manuale d’immagine coordinata 3 4 manuale d’immagine coordinata 5 6 l’identità visiva della Regione Emilia-Romagna Una regione attraente Con il Piano territoriale regionale abbiamo definito l’Emilia-Romagna “regione attraente”, da un punto di vista economico, sociale, ambientale e culturale. Una Regione con una forte identità, capace di farsi riconoscere e riconoscersi in alcune politiche di grande spessore e di valore nazionale: qualificazione dei sistemi territoriali, crescita sostenibile, sviluppo delle reti di conoscenza. Allo stesso modo, l’identità visiva della nostra Regione può essere strumento per il consolidamento di un corretto rapporto con il contesto esterno, nella convinzione che già a partire dall’immagine offerta possono essere comunicati stile, affidabilità, indirizzi di sviluppo, capacità innovativa. Il manuale che vede oggi la luce costituisce un importante contributo in tal senso. Vasco Errani Presidente della Regione Emilia-Romagna 7 8 indice l’identità visiva della Regione Emilia-Romagna lo stemma l’adozione la storia corporate identity questa sconosciuta lo stemma le proporzioni il logotipo attuale normalizzato il carattere del logotipo il marchio le proporzioni del marchio orizzontale le proporzioni del marchio verticale la font la font istituzionale la font istituzionale alternativa la tavola dei caratteri la composizione dei testi i colori i colori istituzionali i colori istituzionali riferimenti e composizione il marchio il marchio applicazioni su fondo il marchio applicazioni in monocromia il marchio area di rispetto il marchio dimensioni minime il marchio applicazioni non ammesse elementi di supporto il marchio e gli altri elementi di supporto la texture elementi di supporto disposizione delle diciture 7 10 12 14 16 18 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 54 56 strumenti il corredo istituzionale carta intestata quote e struttura carta intestata composizione carta intestata a doppio marchio foglio fax biglietti da visita cartoncino da visita buste buste americane buste a sacco buste cartoncino da visita blocco appunti carpette semplici carpette fustellate presentazioni power point pagine power point copertina relazioni pagine relazioni tessere di riconoscimento cd e busta porta cd segnaletica uffici applicazioni regole di applicazione formati verticali suddivisione degli spazi formati quadrati suddivisione degli spazi formati orizzontali suddivisione degli spazi esempi appendice la regolamentazione glossario glossario 9 60 62 64 66 68 72 74 75 76 78 81 82 83 84 86 87 88 92 94 95 96 100 101 104 105 106 128 140 lo stemma l’adozione ADOZIONE DELLO STEMMA E DEL GONFALONE Art. 1 DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 1. La Regione Emilia-Romagna assume come proprio stemma il simbolo costituito da un trapezoide rettangolo, di colore Legge regionale n. 46 del 15 dicembre 1989 verde, con il lato superiore di andamento sinusoidale, pubblicata sul bollettino ufficiale inserito in un campo quadrato bianco confinato in verde, n. 86 del 18 dicembre 1989 raffigurato nel bozzetto allegato che forma parte integrante della presente legge. 2. Lo stemma va accompagnato, quando ritenuto necessario, dalla scritta Regione Emilia-Romagna, secondo le indicazioni cromatiche e i caratteri tipografici stabiliti con deliberazione del Consiglio regionale. Con lo stesso atto è altresì approvato apposito “Libro del Marchio” al fine di determinare con maggior dettaglio i possibili abbinamenti simbolo - logotipo. 3. Il gonfalone della Regione riproduce lo stemma di cui al comma 1. La sua forma, dimensioni e colore sono stabiliti dal Consiglio regionale con propria deliberazione. 10 11 lo stemma la storia Alla fine del I sec d.C., con il nome uno stemma “comune”. Il Aemilia, derivante dall’omonima più significativo è quello strada che l’attraversava costruita del veneziano G.C. Beatiano dal console romano C. Emilio Lepido, che in una propria opera del viene indicata l’unità dell’antica VIII 1682 descrisse due stemmi regione augustea. Fu con l’invasione chiaramente falsi, rifacendosi longobarda del VI secolo che si alla moda molto comune tra il determinò una costante situazione di XIV e il XVII secolo, di inventare frammentarietà politica e territoriale stemmi attribuiti a regni del che si protrarrà fino all’unificazione passato o a paesi esotici. del Regno d’Italia nel 1860. L’autore fece risalire un primo stemma, rappresentante tre Ciascuna delle principali entità statali fasci di “miglio”, all’epoca del storiche che si sono susseguite nei costruttore della Via Emilia secoli e che hanno caratterizzato e lo attribuì alla Romagna; il territorio della regione sotto lo un secondo stemma, azzurro Stato Pontificio (come il Ducato con gigli d’oro e differenziato di Parma e Piacenza, il Ducato di da “una banda di vajo”, Modena e Reggio, la Romagna, la rappresentava invece uno scudo stessa Bologna e in seguito Ferrara, antico di Francia donato da dal 1598), utilizzò come insegne Carlo Magno alla regione dopo la pubbliche le armi dinastiche delle vittoria sui Longobardi. rispettive famiglie principesche. Successivamente, in epoche diverse, ci furono più tentativi di recuperare 12 Per la loro origine apocrifa, questi La partecipazione all’iniziativa Nel simbolo la linea curva da sinistra stemmi, nonostante diversi tentativi fu notevole, tanto che alla a destra simboleggia il fiume, di riproporli (nel 1756 dall’ araldista Commissione esaminatrice l’acqua, l’evento “naturale”, mentre ravennate Marc’Antonio Ginanni, arrivarono più di mille proposte quella obliqua diritta simboleggia all’inizio del XX dalla Provincia di tra le quali furono selezionate la strada, l’asse, l’intervento Ravenna, nel 1927 da G. Gerola 72 opere. Tra i quattro autori dell’uomo: tra questi due poli si in un articolo apparso su “Felix finalisti vinse l’architetto estende e si sviluppa la Regione Ravenna”) non furono presi in milanese Matteo Piazza che così Emilia-Romagna. Il simbolo viene considerazione quando la Regione lo descrive: presentato in serigrafia su cartoncini Emilia-Romagna, istituitasi dopo Il simbolo proposto vuole delle dimensioni richieste dal bando l’attuazione dell’ordinamento sintetizzare l’idea della Regione in due formati (25x25 cm e 4x4 cm) costituzionale repubblicano nel Emilia-Romagna non tanto affinchè ne sia chiaro l’impatto visivo 1970, dovette provvedere a dotarsi per la stilizzazione della sua in due grandezze molto diverse, autonomamente dal punto di vista forma geografica in senso e in due versioni: in bianconero e statutario di uno stemma. naturalistico, quanto per il in verde, colore quest’ultimo che Quindi, poiché non esisteva, né era richiamo ai due elementi che richiama l’idea della campagna. Oltre mai esistito un autentico stemma hanno caratterizzato nel corso alle quattro serigrafie viene proposto regionale di carattere araldico, dei secoli la regione in ogni suo un modello in legno (25x25x4 l’allora Consiglio Regionale, decise aspetto economico, sociale e cm) di una possibile realizzazione nel 1984 di indire un pubblico culturale: il Po e la via Emilia. tridimensionale del simbolo. concorso per il simbolo della Il Po e la via Emilia sono infatti Regione. elementi significativi della Il marchio da lui proposto, in forma globalità della Regione Emilia- ‘non araldica’ e di carattere grafico Romagna e non solamente di moderno, fu approvato con la legge una sua città o zona. regionale n. 46 del 15 dicembre 1989. 13 corporate identity questa sconosciuta È un po’ quello che succede in ogni scopo: offrire indicazioni per saldare la anche di eccellenza, che pongono la famiglia. Ciascuno ha il nome che ha visibilità di ciascun settore regionale nostra Regione in una posizione di ma sul campanello ci sta scritto un con la visibilità della casa madre che avanguardia a livello nazionale ma solo cognome. D’altra parte sarebbe li ha generati. Perché, come insegna che, proprio per la portata del corso difficile gestire i rapporti domestici ogni buon manuale d’impresa, d’acqua, richiedono adeguate opere se tutti si chiamassero Giovanni o l’identità societaria (corporate di manutenzione. Che nel nostro caso Maria: non si capirebbe di chi sono i identity) di qualsiasi organizzazione significa regolare l’abbondante flusso calzini o chi sta occupando il bagno. è definita dalla sua immagine di comunicazione, riconducendolo Ma quando le incombenze quotidiane coordinata la quale, a sua volta, passa entro gli argini di una progettazione lasciano il posto alle relazioni con da uno stile di comunicazione univoco integrata. Perché, detto in altri l’esterno, i componenti di quel nucleo su tutte le linee di attività che hanno termini, una singola iniziativa di si presentano sotto le stesse bandiere un impatto con l’esterno (dalle azioni comunicazione può anche risultare che issano sull’uscio di casa. pubblicitarie alla segnaletica degli gradevole e tecnicamente corretta, È insomma come se ognuno di noi edifici; dalla produzione editoriale se isolatamente considerata, ma avesse almeno una duplice identità: ai siti web, dall’uso del marchio, potrebbe non esserlo valutandola nel una individuale, quale persona unica all’impostazione della carta intestata). complesso dell’organizzazione di cui e irripetibile, e l’altra collettiva, quale Sfogliando le pagine che seguono si fa parte, in quanto incoerente rispetto componente di un gruppo (famigliare, potrà verificare l’infinità di oggetti e allo “stile della casa”. sociale, professionale, ecc.). progetti di comunicazione avviati dalla Sul piano tecnico, il presente manuale Ciò che vale per le persone vale anche Regione Emilia-Romagna negli ultimi propone interventi grafici molto per le organizzazioni e il presente anni, nelle sue diverse articolazioni. dettagliati per la costruzione di una manuale ha per l’appunto questo Si tratta di un fiume di iniziative, immagine coordinata dell’ente. Dalla 14 “ripulitura” del marchio regionale da parte della tecnostruttura, È ovvio che il lavoro è appena avviato per accrescerne la leggibilità, alla anche per quanto riguarda l’attività e che non basterà certo, per fare sua declinazione coordinata sui di comunicazione. Un lavoro di squadra, uniformare la veste grafica diversi oggetti di comunicazione; razionalizzazione che ha prodotto, dei prodotti se lo stile redazionale dal corretto abbinamento di negli anni recenti, l’istituzione resterà disomogeneo o - peggio marchi diversi nel caso di iniziative della nuova Agenzia Stampa con - burocratico e incomprensibile. congiunte, alle indicazioni di base contrattualizzazione giornalistica, Ma questo è un altro discorso che per la composizione dei testi. Il tutto l’accorpamento nel nuovo Servizio necessiterà di ben altri tempi e prevedendo comunque un’ampia Comunicazione di molteplici funzioni approfondimenti. Per ora l’invito è flessibilità di formati e tipologie, oltre svolte da servizi preesistenti, quello di utilizzare questo nuovo che un’organizzazione degli spazi l’istituzione di una Cabina di Regia strumento come un ulteriore passo capace di garantire il massimo di per definire il piano di comunicazione nella direzione auspicata. E di libertà espressiva da parte dei diversi dell’Ente e il potenziamento della rete accogliere le indicazioni contenute settori e, nel contempo, una identità dei comunicatori regionali impegnati al suo interno non già come regole visiva dell’Azienda Regione, chiara, nei diversi Assessorati e Direzioni. E blindate ma come un cantiere sempre unitaria e riconoscibile. che ha anche consentito, per quanto aperto agli spazi di miglioramento che Va da sé che l’operazione si colloca ci riguarda più direttamente, la ciascuno vorrà suggerire. nell’ambito di quel più complessivo ristrutturazione del Centro Stampa, Il Servizio Comunicazione, Educazione lavoro in atto, volto a migliorare concentrandone e riqualificandone le alla sostenibilità, quale curatore del il funzionamento della macchina attività in un’ottica di valorizzazione progetto, resta a disposizione dei regionale attraverso l’affermazione delle competenze interne e di colleghi per tutti i chiarimenti e gli di nuovi e omogenei comportamenti risparmio delle risorse. aggiustamenti necessari. 15 le proporzioni dello stemma Lo stemma della Regione Emilia-Romagna “costituito da un trapezoide rettangolo, di colore verde, con il lato superiore di andamento sinusoidale, inserito in un campo quadrato bianco confinato in verde” viene assunto come modulo base per la composizione del marchio nelle diverse versioni ammesse e per la definizione delle regole di composizione e di associazione dello stesso rispetto ad altri elementi. Viene definito in 1/15 il rapporto tra lo spessore del “confine” e la dimensione totale dello stemma. 16 1/15x 1/15x x x 17 il logotipo attuale La deliberazione 1062 del 1992 del Consiglio regionale stabilisce che “il logotipo della scritta è composto in maiuscolo-minuscolo al carattere Clarendon Bold ristretto al 60%. Sopra ad esso è abbinata una banda di spessore uguale ad una distanza da esso pari alla metà dello spessore. Il colore è Verde Pantone 347, mentre il colore della banda è Rosso pantone 032”. Il posizionamento del logotipo, rispetto al marchio, è previsto a destra oppure in basso. il logotipo normalizzato La normalizzazione ha rideterminato le proporzioni ed i rapporti tra i diversi elementi costitutivi, senza alterarne la sostanza e il posizionamento, per migliorare la leggibilità e l’usabilità del marchio-logotipo nelle diverse condizioni e con le differenti tecniche di riproduzione che potranno essere adottate. In particolare: • sono stati definiti i rapporti proporzionali tra i diversi elementi basandosi sul marchio, adottato con la legge regionale 46 del 15 dicembre 1989, assunto come “modulo” per la determinazione della composizione del marchiologotipo [marchio] della Regione Emilia-Romagna nelle versioni orizzontale e verticale; • si è adottato il font Clarendon Condensed Bold in sostituzione del font Clarendon Bold ristretto al 60% della versione originale per garantire una spaziatura corretta tra le singole lettere ed un rapporto più armonioso tra le stesse nella composizone maiuscolo-minuscolo che lo caratterizza; • l’altezza delle maiuscole è stata incrementata di 1/6 rispetto alla dimensione originale, la spaziatura tra le lettere è stata determinata otticamente. 18 19 il carattere del logotipo “Con la rivoluzione industriale all’inizio del 19° secolo fece la sua comparsa in Inghilterra un nuovo genere di carattere per la fiorente stampa tipografica. Qui i pieni ed i vuoti sono quasi uniformi. Otticamente tutti gli elementi del carattere hanno lo stesso spessore sia nelle versioni “light” che nelle versioni “bold”. Le grazie sono molto valorizzate. Questi font si dividono in due sottocategorie: i Clarendon e gli Italiani. Il Clarendon è contraddistinto dal raccordo morbido delle grazie. Gli Italiani sono allungati ed esibiscono grazie più arrotondate rispetto agli altri elementi. Sono il frutto dei primi studi sulla leggibilità dei testi. Esempi Clarendon: Aachen, Cheltenham, Clarendon, Excelsior. Esempi Italiani: Italia, Lubalin, Prestige Elite”. Il font Clarendon Condensed Bold mantiene inalterate le caratteristiche estetiche e stilistiche del Clarendon Bold da cui deriva ma non costituendo un “ridimensionamento forzato” dei caratteri che lo compongono consente di evitare: 20 1 la differente larghezza tra il bastone delle maiuscole e delle minuscole; 2 un disarmonico rapporto tra i vuoti e i pieni dei singoli glifi; 3 la sovrapposizione tra i singoli caratteri. 1 3 2 Clarendon bold ristretto al 60% Clarendon condensed bold 21 le proporzioni del marchio orizzontale 1. il modulo Il marchio orizzontale è quello correntemente usato ed è formato dal posizionamento del logotipo alla destra dello stemma. Il logotipo è formato dal testo Regione Emilia-Romagna composto con il carattere Clarendon Condensed Bold in maiuscolo e minuscolo e da una barra orizzontale posta alla sua sommità. • Il testo e la barra occupano uno spazio pari a 7 moduli. • La scritta Regione Emilia-Romagna ha un’altezza pari a 2/3 del modulo base. • La barra rossa ha uno spessore pari ad 1/6 del modulo base. Il piede delle lettere maiuscole del logotipo determina l’allineamento inferiore dello stesso rispetto allo stemma, in modo tale che tra il testo e la barra - allineata alla sommità dello stemma - vi sia una distanza di 1/6 del modulo base pari al valore della discendente delle lettere minuscole. Il logotipo va posizionato alla destra dello stemma ad una distanza pari ad 1/15 del Non si può: •Alterare, deformare, distorcere le forme e le proporzioni •Usare parti singole del marchio separate dal resto modulo base, equivalente allo spessore del “confine” dello stemma medesimo. 22 1/15x 1/15x 1/6x 1/6x 1x 2/3x 1/6x 7x 23 le proporzioni del marchio verticale 1. il modulo Il marchio in versione verticale è formato dal posizionamento del logotipo sotto lo stemma ad una distanza pari allo spessore della barra, equivalente ad 1/6 del modulo base. Non si può: •Alterare, deformare, distorcere le forme e le proporzioni •Usare parti singole del marchio separate dal resto 24 7x 1/6x 1/6x 1x 2/3x 1/6x 7x 25 la font istituzionale L’interstate è basato sull’alfabeto Un carattere lineare, privo di grazie, della segnaletica della Federal costituito da linee di spessore uniforme Highway Administration, un carattere e modulato otticamente secondo i che abbiamo assorbito viaggiando, principi base della visibilità e leggibilità. portando una vera novità nella Il corpo del carattere possiede un comunicazione immediata. occhio abbastanza grande e ascendenti Tobias Frere-Jones ha disegnato la font e discendenti corte. originale nel 1993 e nel 1994. Nelle minuscole, dove è presente un forte andamento verticale della lettera, le finali delle aste verticali sono tagliate di 30° accentuando l’andamento pungente delle lettere. aA1a La peculiarità dell’Interstate sta nella leggibilità, anche in corpi più piccoli. Funziona ancora meglio su grandi formati, dove i tagli e i contrasti degli spessori scorrono uniformemente. La famiglia completa del font è costituita da due varianti (pieno e condensed), da quattro pesi (light, regular, bold e condensed) e dalla possibilità del corsivo, che lo rendono molto versatile per la composizione di testi complessi e per usi eterogenei. 26 Interstate Interstate black ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Interstate light Interstate black italic ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Interstate italic Interstate condensed ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Interstate light italic Interstate light condensed ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Interstate bold Interstate bold condensed ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() 1234567890!ç£%&*() Interstate bold italic Interstate black condensed ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() 1234567890!ç£%&*() 27 la font istituzionale alternativa In alternativa alla font Interstate può essere utilizzato l’Arial, carattere presente, di default, sulle più diffuse versioni di sistemi operativi e software per videoscrittura, impaginazione e grafica. aA1a 28 Arial Arial narrow italic ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Arial italic Arial narrow bold ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Arial bold Arial narrow bold italic ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Arial bold italic Arial rounded mt bold ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() Arial narrow Arial black ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWVXYZK abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() ABCDEFGHIJLMNOPQRSTUWV abcdefghijlmnopqrstuwvxyzk 1234567890!ç£%&*() 29 la tavola dei caratteri Il font istituzionale Interstate e il font alternativo Arial, dispongono di una gamma di caratteri completa, questo consente di evitare l’uso improprio di caratteri stessi come, ad esempio, l’apostrofo per simulare l’accento delle maiuscole. L’uso dei caratteri speciali avviene mediante combinazioni di caratteri della tastiera attivati dai tasti funzione Ctrl e Alt. Le modalità sono differenti a seconda aA1a delle piattaforme e dei sistemi operativi adottati. 30 L M N O k l m n o y z @ 9 0 + - / = √ « » “ ” ‘ ’ _ - / \ % ‰ < > • Ã Ç È É Ê Ë Ì Í Î Ï Ö Õ Ù Ú Û Ü å ä ã ç è é ê ë ì í î ï ó ô ö õ ù ú û ü ° ^ & € $ £ ø Ø ¿ ¡ © ® ™ π ∑ µ ∂ ¬ ∆ ≈ Æ æ Œ œ ß ƒ † § ˜ ˆ ˘ ¯ ˙ ˚ ¸ ˝ ˛ ˇ A B C D E F G H I J K P Q R S T U V W X Y Z a b c d e f g h i j p q r s t u v w x 1 2 3 4 5 6 7 8 . , ; : ? ! … ( ) [ ] { } À Á Â Å Ä Ñ Ò Ó Ô à á â ñ ò * 31 la composizione dei testi Non esistono regole univoche per la 1 il corpo del carattere non deve 7 la composizione giustificata del composizione dei testi nelle diverse essere troppo piccolo per garantire testo, se utilizzata in colonne tipologie di prodotti che possono una buona leggibilità (la misura troppo strette produce spazi minima ammessa è di 9 punti); troppo larghi o troppo stretti tra essere realizzati. La garanzia di una buona leggibilità e 2 l’interlinea, di norma pari al 120% quindi di una buona comprensibilità del corpo adottato, deve garantire del testo, oltre che dalla semplicità del la non sovrapposizione delle difficile la lettura; 8 l’uso eccessivo di diversi stili o di elenchi puntati e numerati ascendenti con le discendenti; linguaggio e dalla chiarezza espositiva dei contenuti, si ottiene anche le lettere e le parole rendono più 3 non va ridotto eccessivamente lo nella composizione del testo, seguendo alcune semplici regole nella spazio tra le lettere e la sillabazione per differenziare ed evidenziare sua composizione: dei testi non deve agire su un i diversi contenuti, genera numero consecutivo di righe superiore a 3; 4 5 6 una giustezza (larghezza della Il testo allineato a sinistra colonna) sovradimensionata garantisce la migliore leggibilità rispetto al corpo del carattere rispettando il ritmo naturale della produce righe di testo lettura: da sinistra a destra e eccessivamente lunghe, dall’alto in basso; affaticando la lettura; Il testo composto ad epigrafe 10 l’uso di regole di composizione (allineato destra) costringe la particolari come rientri del testo, lettura a continue interruzioni; salto di riga ad ogni paragrafo sono il testo allineato al centro non va impiegato nella composizione di testi illustrativi; 32 confusione nella lettura; 9 ammesse se utilizzate in modo omogeneo in tutto il documento. 1 (corpo 6) 4 At ego tibi sermone isto Milesio (corpo 7) At ego tibi sermone isto Milesio (corpo 8) At ego tibi sermone isto (corpo 9) At ego tibi sermone isto (corpo 10) At ego tibi sermone (corpo 11)At ego tibi sermone 8 At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami 5 inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. 2 … Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines (ammesso corpo 10 interlinea 12) … Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines 6 Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. (non ammesso corpo 10 interlinea 9) 3 Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. 7 Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. G r a e c a n i c a m At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. 1. Mox in urbe Latia advena studiorum a)Quiritium indigenam sermonem b)aerumnabili labore nullo magistro praeeunte i. aggressus excolui. ii. en ecce praefamur iii.veniam, siquid exotici ac • forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec • equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. 9 At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. 33 i colori istituzionali I colori istituzionali della Regione 1. I colori principali Emilia-Romagna sono: • il verde Pantone 347, utilizzato per la riproduzione dello stemma e della scritta del logotipo • il rosso Pantone Red 032, utilizzato per la riproduzione della barra del logotipo Viene inoltre introdotto un colore sussidiario, il grigio Pantone Warm Gray, da utilizzarsi per le riproduzioni in monocromia o in associazione ai colori istituzionali. 2. Il colore sussidiario è consentito l’uso del colore nero, o della sua tonalità al 50%, per le riproduzioni del logo in monocromia e del colore bianco per la riproduzione in negativo. 34 Non si può: •Alterare, deformare, distorcere i colori •Usare combinazioni di colori diverse da quelle previste •Usare altri colori 35 i colori istituzionali | riferimenti e composizione Per ottenere un trattamento 3. I colori principali (sistema Pantone) omogeneo nella conversione dei colori istituzionali nelle altre scale cromatiche utilizzate si forniscono le percentuali di conversione dei colori pantone red 032 pantone 347 istituzionali del colore sussidiario nei sistemi CMYK e RGB ed i riferimenti per le tabelle colore web e RAL. 4. Il colore sussidiario (sistema Pantone) pantone warm gray 36 Pantone Red 032 ral | n. 2002 Cy 0% Ma 90% Y 90% K 0% Cy 100% Ma 0% Y 90% K 0% Pantone 347 RGB | web #f32837 B 55 ral | n. 6032 R 243 G 40 B 55 R0 G 154 B 73 RGB | web #009a49 37 il marchio applicazioni su fondo Il marchio della Regione EmiliaRomagna va applicato nella versione a colori su fondi di colore bianco e su fondi colorati o grigi - la cui tonalità sia equivalente ad un nero al 40%. Su fondi grigi la cui percentuale del nero superi il 40%, su fondi neri o comunque scuri, su fondi che riproducono i colori istituzionali verde Pantone 347 o rosso Pantone Red 032 il marchio della Regione EmiliaRomagna va riprodotto in negativo. Non si può: •Alterare, deformare, distorcere i colori •Usare combinazioni di colori diverse da quelle previste •Usare altri colori 38 0-40% >40% 39 il marchio applicazioni in monocromia Per la riproduzione in monocromia le versioni ammesse sono quelle illustrate a fianco: • nero • nero con barra in nero al 50% • verde Pantone 347 • rosso Pantone Red 032 • grigio Pantone Warm Gray • outline (bianco con profilo nero) • grigio (nero 50%) Non si può: •Alterare, deformare, distorcere i colori •Usare combinazioni di colori diverse da quelle previste •Usare altri colori 40 nero 50% 41 il marchio area di rispetto Il marchio della Regione Emilia-Romagna possiede una sua area di rispetto, pari ad un modulo base. Entro tale perimetro è assolutamente vietato posizionare qualsiasi altro elemento. L’area di rispetto consiste nella superficie libera da altri elementi che il marchio deve avere intorno, in modo da garantire sempre la massima leggibilità e visibilità. Non si può: • Accostare al marchio elementi all’interno della sua area di rispetto 42 1x 1x 43 il marchio dimensioni minime Per garantire una corretta leggibilità del marchio nelle diverse condizioni e tipologie di impiego, vengono definite le dimensioni minime al di sotto delle quali il marchio non può essere utilizzato. Per il marchio orizzontale: • dimensione minima di base cm 3 per la versione a colori • dimensione minima di base cm 2 per la versione in monocromia Per il marchio verticale: • dimensione minima di base cm 2 per la versione a colori • dimensione minima di base cm 2 per la versione in monocromia Non si può: • Riprodurre il marchio con dimensioni inferiori a quelle minime indicate 44 6cm 3cm 5cm 4cm 2cm 3cm 2,5cm 2cm 2cm 45 il marchio applicazioni non ammesse A puro titolo esemplificativo riportiamo alcuni esempi di applicazioni non ammesse nell’uso del marchio e nella sua riproduzione. Sulla base delle regole definite nella prima parte di questo manuale ricordiamo che non si può: • Alterare, deformare, distorcere la forma e le proporzioni • Usare parti singole del marchio separate dal resto • Riprodurre il marchio da materiali non originali • Usare delle combinazioni dei colori diverse da quelle previste • Accostare al marchio elementi all’interno della sua area di rispetto • Riprodurre il marchio con dimensioni inferiori a quelle minime indicate • Usare altri colori da quelli ammessi per la riproduzione in monocromia 46 47 il marchio e gli altri Progetti, servizi, istituzioni e agenzie, sono articolazioni di cui la Regione EmiliaRomagna si è dotata per conseguire in modo più efficace i propri obiettivi e le proprie finalità. Per alcuni di questi soggetti, dotati di una propria autonomia, si è ritenuto opportuno adottare marchi e/o logotipi che ne caratterizzassero l’identità e la specifica attività di comunicazione e informazione. In questa sezione indichiamo le regole base per la loro associazione al marchio della Regione Emilia-Romagna, che deve sempre comparire nei prodotti e nelle azioni realizzate. Con queste regole si definiscono: 1 il posizionamento degli elementi: il marchio-logotipo associato è posizionato a destra del marchio della Regione Emilia-Romagna, ad una distanza minima pari a 2 moduli allineando il suo margine inferiore al margine superiore della barra rossa; 2 i rapporti proporzionali tra gli elementi: i marchi e logotipi a prevalente sviluppo orizzontale occupano un’area massima di 4 moduli di base per 2 moduli di altezza; N.B. • I marchi e i logotipi che compaiono in questa sezione sono quelli adottati con atto esplicito della Regione. Altri marchi e logotipi, anche se già pubblicati, non possono essere utilizzati senza autorizzazione i marchi e logotipi a prevalente sviluppo verticale o in cui le dimensioni di base e altezza si equivalgono (es logotipi a sviluppo circolare, quadrati, etc) occupano un’area di 3 moduli di base per 3 moduli di altezza. 48 1x 49 50 51 52 Oltre ai casi in cui è associato 1 prodotti ed azioni realizzati dalla 2 prodotti ed azioni realizzati a marchi e logotipi di proprie Regione Emilia-Romagna, ovvero da altri soggetti, ovvero di cui articolazioni, sono frequenti i casi in di cui la Regione Emilia-Romagna la Regione Emilia-Romagna cui il marchio della Regione Emilia- è titolare. non è titolare, ma partner e/o I marchi e i logotipi associati patrocinatore. Romagna deve essere associato a marchi e logotipi di altre istituzioni vanno posizionati, di norma, e/o aziende. alla destra del marchio della Regione Emilia-Romagna potrà In questi casi si applicheranno le Regione tenendo conto dell’area essere posizionato e dimensionato seguenti indicazioni: di rispetto e delle altre regole secondo le regole definite dal di composizione del presente sistema di identità visiva o di manuale. immagine coordinata del soggetto Per il dimensionamento dei titolare della comunicazione, marchi e dei logotipi si può fare mantenendo però inalterate le riferimento - in assenza di regole caratteristiche del marchio della specifiche fornite dal titolare del Regione Emilia-Romagna per marchio-logotipo da associare - quanto riguarda: alle indicazioni generali definite • dimensioni minime, nelle pagine precedenti. • proporzionalità degli elementi, Alcuni esempi di posizionamento • uso dei colori, e dimensionamento di marchi • area di rispetto. In questi casi il marchio della e logotipi associati al marchio Regione Emilia-Romagna sono definiti nella sezione applicazioni di questo manuale; 53 elementi di supporto la texture Per rafforzare l’identità del sistema Al pari del marchio ed in applicazione La texture è un elemento grafico di immagine coordinata della Regione coordinata con esso, la sua funzione è duttile, progettato per essere Emilia-Romagna, al marchio viene garantire una migliore identificabilità applicato dinamicamente, che associata una texture grafica, dell’istituzione ed una netta consente di sviluppare la massima denominata light, da utilizzare percezione dell’unitarietà del sistema libertà creativa all’interno di secondo le modalità illustrate nella di immagine coordinata proposto. un sistema organico di grande sezione applicazioni del manuale. riconoscibilità. Realizzata in tre varianti cromatiche, sulla base dei colori istituzionali e del colore sussidiario, può essere: utilizzata in positivo o in negativo; ridimensionata proporzionalmente; trattata con effetti. 54 55 disposizione diciture Per rendere conto della struttura Le diciture sono, di norma, disposte politica e amministrativa della al di sotto del marchio ed allineate a Regione Emilia-Romagna, il destra al logotipo. marchio può essere associato alle Le diciture sono composte con la denominazioni delle articolazioni in sola iniziale maiuscola ed il testo in cui è organizzata l’istituzione. “maiuscoletto”. La disposizione e la dimensione Lo spazio destinato è pari ad un delle diciture sono definite in massimo di 6 moduli di base, mentre rapporto al modulo base e quindi l’altezza, variabile, è di 1 o 2 moduli. proporzionalmente alle dimensioni Lo spazio assegnato alle diciture del marchio stesso. è diviso, in altezza, in parti uguali corrispondenti ad 1/3 del modulo base. Questa suddivisione costituisce il riferimento per l’allineamento della base delle righe di testo. 56 1x 1/3x Assessorato politiche per la salute 1x 1/3x 1/3x 1x 6x 1x 1x 1/3x Assessorato attività produttive, sviluppo economico, piano telematico 1x 1x 1/3x 1/3x 6x 1x 1x 1/3x 1x 1x Assessorato alla promozione politiche sociali ed educative per l’infanzia e l’adolescenza politiche per l’immigrazione, sviluppo volontariato, 1/3x associazionismo e terzo settore 1/3x 1/3x 1/3x 1/3x 1x 6x 1x 57 strume 58 enti 59 il corredo istituzionale Il Presidente Nome Cognome Il corredo istituzionale, improntato ad uno stile sobrio e semplice, adotta i criteri e le regole già individuate per l’uso del marchio e la sua associazione ad altri elementi nell’impostazione di tutti i prodotti che sono utilizzati correntemente nell’attività dell’istituzione. L’uso della texture grafica nelle carte da lettera è riservata alla produzione di intestati di rappresentanza delle figure istituzionali di rilievo, realizzati in stampa offset su carte di pregio. La indicazioni vanno rispettate sia nella stampa in offset che nella creazione di modelli elettronici da applicare ai software in uso nella Regione Emilia-Romagna. scala 1:2 60 Il Presidente Nome Cognome scala 1:2 61 55 mm 55 mm 20 mm 2 20 mm 55 mm 25 mm 25 mm 20 mm 15 mm carta intestata quote e struttura 88,5 mm 35 mm La carta intestata prevede un modello 30 mm 30 mm 1 unico per tutta la struttura regionale. La sua composizione permette di rendere conto dell’articolazione della struttura organizzativa e di presentare in ordine logico il suo contenuto. 12 mm 15 mm 160 mm 3 4 40 mm 35 mm 80 mm scala 1:2 62 seguifoglio quote e struttura 45 mm 120 mm 20 mm 35 mm 25 mm Si compone di: 1 intestazione con il marchio della Regione Emilia-Romagna, l’area per eventuali marchi associati; l’indicazione della struttura apicale; 225 mm l’area di personalizzazione per ogni servizio e per ogni lavoratore; 2 destinazione con l’area di posizionamento dell’indirizzo; 3 corpo organizzato per data, oggetto, testo illustrativo e riferimenti per i contatti; 4 tracciabilità che è l’area in cui sono collocati i recapiti e il protocollo. Nel seguifoglio restano il marchio della Regione Emilia-Romagna, l’eventuale del corpo. 27 mm marchio associato e il proseguimento scala 1:2 63 carta intestata composizione Direzione generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità Nome Cognome Ente o azienda Destinatario Indirizzo Cap Comune (Provincia) Stato Per la composizione della lettera: 1 la dicitura della struttura apicale di riferimento, la personalizzazione per servizio e persona, sono composte con il font istituzionale light o regular, maiuscoletto, allineato a sinistra; per la personalizzazione il nome può essere di peso superiore (rispettivamente regular o bold); il destinatario può essere composto in maiuscoletto o alto/basso; 2 il corpo della lettera è composto con il font istituzionale light o regular, alto basso, allineato a sinistra o giustificato; l’oggetto della comunicazione può essere indicato utilizzando il font Città gg mese aaaa Oggetto: Apvleii metamorphoses sive asinvs avrevs liber primvs At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. Thessaliam -- nam et illic originis maternae nostrae fundamenta a Plutarcho illo inclito ac mox Sexto philosopho nepote eius prodita gloriam nobis faciunt -- eam Thessaliam ex negotio petebam. Postquam ardua montium ac lubrica vallium et roscida cespitum et glebosa camporum emersi, in equo indigena peralbo vehens iam eo quoque admodum fesso, ut ipse etiam fatigationem sedentariam incessus vegetatione discuterem in pedes desilio, equi sudorem , frontem curiose exfrico, auris remulceo, frenos detraho, in gradum lenem sensim proveho, quoad lassitudinis incommodum alvi solitum ac naturale praesidium eliquaret. Ac dum is ientaculum ambulatorium prata quae praeterit ore in latus detorto pronus adfectat, duobus comitum qui forte paululum processerant tertium me facio. Ac dum ausculto quid sermonibus agitarent, alter exserto cachinno: “Parce” inquit “in verba ista haec tam absurda tamque immania mentiendo.” Isto accepto sitior alioquin novitatis: “Immo vero” inquam “impertite sermonem non quidem curiosum sed qui velim scire vel cuncta vel certe plurima; simul iugi quod insurgimus aspritudinem fabularum lepida iucunditas levigabit.” At ille qui coeperat: “Ne” inquit “istud mendacium tam verum est quam siqui velit dicere magico susurramine amnes agiles reverti, mare pigrum conligari, ventos inanimes exspirare, solem inhiberi, lunam despumari, stellas evelli, diem tolli, noctem teneri.” Tunc ego in verba fidentior: “Heus tu” inquam “qui sermonem ieceras priorem, ne pigeat te vel taedeat reliqua pertexere”, et ad alium: “Tu vero crassus et obstinato corde respuis quae forsitan vere perhibeantur. Minus hercule calles pravissimis opinionibus ea putari mendacia quae vel auditu nova vel visu rudia vel certe supra captum cogitationis ardua videantur; quae si paulo accuratius exploraris, non modo compertu evidentia verum etiam factu facilia senties. Ego denique vespera, dum polentae caseatae modico secus offulam grandiorem in convivas aemulus contruncare gestio, mollitie cibi glutinosi faucibus inhaerentis et meacula spiritus distinentis minimo minus interii. Et tamen Athenis proxime et ante Poecilen porticum isto gemino obtutu circulatorem aspexi Viale Silvani, 4/3 40122 Bologna | Italy Tel. +39 051 284646 Fax +39 051 284472 [email protected] www.regione.emilia-romagna.it a uso interno: DP / / Classif. | | | | | | | | Fasc.| | Anno | Num Sub | istituzionale di peso superiore; 3 l’area dei recapiti è composta con il font istituzionale, alto/basso, in colore rosso istituzionale. 64 scala 1:2 equestrem spatham praeacutam mucrone infesto devorasse, ac mox eundem, invitamento exiguae stipis venatoriam lanceam, qua parte minatur exitium, in ima viscera condidisse. Et ecce pone lanceae ferrum, qua bacillum inversi teli ad occipitium per ingluviem subit, puer in mollitiem decorus insurgit inque flexibus tortuosis enervam et exossam saltationem explicat cum omnium qui aderamus admiratione: diceres dei medici baculo, quod ramis semiamputatis nodosum gerit, serpentem generosum lubricis amplexibus inhaerere. Sed iam cedo tu sodes, qui coeperas, fabulam remetire. Ego tibi solus haec pro isto credam, et quod ingressui primum fuerit stabulum prandio participabo. Haec tibi merces posita est.” At ille: “Istud quidem quod polliceris aequi bonique facio, verum quod inchoaveram porro exordiar. Sed tibi prius deierabo solem istum omnividentem deum me vera comperta memorare, nec vos ulterius dubitabitis si Thessaliae proximam civitatem perveneritis, quod ibidem passim per ora populi sermo iactetur quae palam gesta sunt. Sed ut prius noritis cuiatis sim, qui sim: , Aegiensis; audite et quo quaestu me teneam: melle vel caseo et huiusce modi cauponarum mercibus per Thessaliam Aetoliam Boeotiam ultro citro discurrens. Comperto itaque Hypatae, quae civitas cunctae Thessaliae antepollet, caseum recens et sciti saporis admodum commodo pretio distrahi, festinus adcucurri id omne praestinaturus. Sed ut fieri adsolet, sinistro pede profectum me spes compendii frustrata est: omne enim pridie Lupus negotiator magnarius coëmerat. Ergo igitur inefficaci celeritate fatigatus commodum vespera oriente ad balneas processeram. Ecce Socraten contubernalem meum conspicio. Humi sedebat scissili palliastro semiamictus, paene alius lurore ad miseram maciem deformatus, qualia solent fortunae decermina stipes in triviis erogare. Hunc talem, quamquam necessarium et summe cognitum, tamen dubia mente propius accessi. “Hem,” inquam “mi Socrates, quid istud? Quae facies? Quod flagitium? At vero domi tuae iam defletus et conclamatus es, liberis tuis tutores iuridici provincialis decreto dati, uxor persolutis feralibus officiis luctu et maerore diuturno deformata, diffletis paene ad extremam captivitatem oculis suis, domus infortunium novarum nuptiarum gaudiis a suis sibi parentibus hilarare compellitur. At tu hic larvale simulacrum cum summo dedecore nostro viseris.” “Aristomene”, inquit “ne tu fortunarum lubricas ambages et instabiles incursiones et reciprocas vicissitudines ignoras”, et cum dicto sutili centunculo faciem suam iam dudum punicantem prae pudore obtexit ita ut ab umbilico pube tenus cetera corporis renudaret. Nec denique perpessus ego tam miserum aerumnae spectaculum iniecta manu ut adsurgat enitor. At ille, ut erat, capite velato: “Sine, sine” inquit “fruatur diutius tropaeo Fortuna quod fixit ipsa.” Effeci sequatur, et simul unam e duabus laciniis meis exuo eumque propere vestio dicam an contego et ilico lavacro trado, quod unctui, quod tersui, ipse praeministro, sordium enormem eluviem operose effrico, probe curato ad hospitium lassus ipse fatigatum aegerrime sustinens perduco, lectulo refoveo, cibo satio, poculo mitigo, fabulis permulceo. Iam adlubentia proclivis est sermonis et ioci et scitum etiam cavillum, iam dicacitas timida, cum ille imo de pectore cruciabilem suspiritum ducens dextra saevientem frontem replaudens: “Me miserum” infit “qui dum voluptatem gladiatorii spectaculi satis famigerabilis consector in has aerumnas incidi. Nam, ut scis optime, secundum quaestum Macedoniam profectus, dum mense decimo ibidem attentus nummatior revortor, modico prius quam Larissam accederem, per transitum spectaculum obiturus in quadam avia et lacunosa convalli a vastissimis latronibus obsessus atque omnibus privatus tandem evado, et utpote ultime adfectus ad quandam cauponam Meroën, anum sed admodum scitulam, devorto, eique causas et peregrinationis diuturnae et domuitionis anxiae et spoliationis [diuturnae et dum] miserae refero; quae me nimis quam humane tractare adorta cenae gratae atque gratuitae ac mox urigine percita cubili suo adplicat. Et statim miser, ut cum illa adquievi, ab unico congressu annosam ac pestilentem con contraho et ipsas etiam lacinias quas boni latrones contegendo mihi concesserant in eam contuli, operulas etiam quas adhuc vegetus saccariam faciens merebam, quoad me ad istam faciem quam paulo ante vidisti bona uxor et mala fortuna perduxit.” scala 1:2 65 carta intestata a doppio marchio Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici intercent-er Il Direttore Nome Cognome Ente o azienda Destinatario Indirizzo Cap Comune (Provincia) Stato Città gg mese aaaa Oggetto: Apvleii metamorphoses sive asinvs avrevs liber primvs At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. Thessaliam -- nam et illic originis maternae nostrae fundamenta a Plutarcho illo inclito ac mox Sexto philosopho nepote eius prodita gloriam nobis faciunt -- eam Thessaliam ex negotio petebam. Postquam ardua montium ac lubrica vallium et roscida cespitum et glebosa camporum emersi, in equo indigena peralbo vehens iam eo quoque admodum fesso, ut ipse etiam fatigationem sedentariam incessus vegetatione discuterem in pedes desilio, equi sudorem , frontem curiose exfrico, auris remulceo, frenos detraho, in gradum lenem sensim proveho, quoad lassitudinis incommodum alvi solitum ac naturale praesidium eliquaret. Ac dum is ientaculum ambulatorium prata quae praeterit ore in latus detorto pronus adfectat, duobus comitum qui forte paululum processerant tertium me facio. Ac dum ausculto quid sermonibus agitarent, alter exserto cachinno: “Parce” inquit “in verba ista haec tam absurda tamque immania mentiendo.” Isto accepto sitior alioquin novitatis: “Immo vero” inquam “impertite sermonem non quidem curiosum sed qui velim scire vel cuncta vel certe plurima; simul iugi quod insurgimus aspritudinem fabularum lepida iucunditas levigabit.” At ille qui coeperat: “Ne” inquit “istud mendacium tam verum est quam siqui velit dicere magico susurramine amnes agiles reverti, mare pigrum conligari, ventos inanimes exspirare, solem inhiberi, lunam despumari, stellas evelli, diem tolli, noctem teneri.” Tunc ego in verba fidentior: “Heus tu” inquam “qui sermonem ieceras priorem, ne pigeat te vel taedeat reliqua pertexere”, et ad alium: “Tu vero crassus et obstinato corde respuis quae forsitan vere perhibeantur. Minus hercule calles pravissimis opinionibus ea putari mendacia quae vel auditu nova vel visu rudia vel certe supra captum cogitationis ardua videantur; quae si paulo accuratius exploraris, non modo compertu evidentia verum etiam factu facilia senties. Ego denique vespera, dum polentae caseatae modico secus offulam grandiorem in convivas aemulus contruncare gestio, mollitie cibi glutinosi faucibus inhaerentis et meacula spiritus distinentis minimo minus interii. Et tamen Athenis proxime et ante Poecilen porticum isto gemino obtutu circulatorem aspexi Viale Aldo Moro, 38 40127 Bologna | Italy Tel. +39 051 1234567 Fax +39 051 1234567 [email protected] www.intercent.it a uso interno: DP / / Classif. | | | | | | | | Fasc.| | Anno | Num Sub | scala 1:2 66 equestrem spatham praeacutam mucrone infesto devorasse, ac mox eundem, invitamento exiguae stipis venatoriam lanceam, qua parte minatur exitium, in ima viscera condidisse. Et ecce pone lanceae ferrum, qua bacillum inversi teli ad occipitium per ingluviem subit, puer in mollitiem decorus insurgit inque flexibus tortuosis enervam et exossam saltationem explicat cum omnium qui aderamus admiratione: diceres dei medici baculo, quod ramis semiamputatis nodosum gerit, serpentem generosum lubricis amplexibus inhaerere. Sed iam cedo tu sodes, qui coeperas, fabulam remetire. Ego tibi solus haec pro isto credam, et quod ingressui primum fuerit stabulum prandio participabo. Haec tibi merces posita est.” At ille: “Istud quidem quod polliceris aequi bonique facio, verum quod inchoaveram porro exordiar. Sed tibi prius deierabo solem istum omnividentem deum me vera comperta memorare, nec vos ulterius dubitabitis si Thessaliae proximam civitatem perveneritis, quod ibidem passim per ora populi sermo iactetur quae palam gesta sunt. Sed ut prius noritis cuiatis sim, qui sim: , Aegiensis; audite et quo quaestu me teneam: melle vel caseo et huiusce modi cauponarum mercibus per Thessaliam Aetoliam Boeotiam ultro citro discurrens. Comperto itaque Hypatae, quae civitas cunctae Thessaliae antepollet, caseum recens et sciti saporis admodum commodo pretio distrahi, festinus adcucurri id omne praestinaturus. Sed ut fieri adsolet, sinistro pede profectum me spes compendii frustrata est: omne enim pridie Lupus negotiator magnarius coëmerat. Ergo igitur inefficaci celeritate fatigatus commodum vespera oriente ad balneas processeram. Ecce Socraten contubernalem meum conspicio. Humi sedebat scissili palliastro semiamictus, paene alius lurore ad miseram maciem deformatus, qualia solent fortunae decermina stipes in triviis erogare. Hunc talem, quamquam necessarium et summe cognitum, tamen dubia mente propius accessi. “Hem,” inquam “mi Socrates, quid istud? Quae facies? Quod flagitium? At vero domi tuae iam defletus et conclamatus es, liberis tuis tutores iuridici provincialis decreto dati, uxor persolutis feralibus officiis luctu et maerore diuturno deformata, diffletis paene ad extremam captivitatem oculis suis, domus infortunium novarum nuptiarum gaudiis a suis sibi parentibus hilarare compellitur. At tu hic larvale simulacrum cum summo dedecore nostro viseris.” “Aristomene”, inquit “ne tu fortunarum lubricas ambages et instabiles incursiones et reciprocas vicissitudines ignoras”, et cum dicto sutili centunculo faciem suam iam dudum punicantem prae pudore obtexit ita ut ab umbilico pube tenus cetera corporis renudaret. Nec denique perpessus ego tam miserum aerumnae spectaculum iniecta manu ut adsurgat enitor. At ille, ut erat, capite velato: “Sine, sine” inquit “fruatur diutius tropaeo Fortuna quod fixit ipsa.” Effeci sequatur, et simul unam e duabus laciniis meis exuo eumque propere vestio dicam an contego et ilico lavacro trado, quod unctui, quod tersui, ipse praeministro, sordium enormem eluviem operose effrico, probe curato ad hospitium lassus ipse fatigatum aegerrime sustinens perduco, lectulo refoveo, cibo satio, poculo mitigo, fabulis permulceo. Iam adlubentia proclivis est sermonis et ioci et scitum etiam cavillum, iam dicacitas timida, cum ille imo de pectore cruciabilem suspiritum ducens dextra saevientem frontem replaudens: “Me miserum” infit “qui dum voluptatem gladiatorii spectaculi satis famigerabilis consector in has aerumnas incidi. Nam, ut scis optime, secundum quaestum Macedoniam profectus, dum mense decimo ibidem attentus nummatior revortor, modico prius quam Larissam accederem, per transitum spectaculum obiturus in quadam avia et lacunosa convalli a vastissimis latronibus obsessus atque omnibus privatus tandem evado, et utpote ultime adfectus ad quandam cauponam Meroën, anum sed admodum scitulam, devorto, eique causas et peregrinationis diuturnae et domuitionis anxiae et spoliationis [diuturnae et dum] miserae refero; quae me nimis quam humane tractare adorta cenae gratae atque gratuitae ac mox urigine percita cubili suo adplicat. Et statim miser, ut cum illa adquievi, ab unico congressu annosam ac pestilentem con contraho et ipsas etiam lacinias quas boni latrones contegendo mihi concesserant in eam contuli, operulas etiam quas adhuc vegetus saccariam faciens merebam, quoad me ad istam faciem quam paulo ante vidisti bona uxor et mala fortuna perduxit.” scala 1:2 67 25 mm 110 mm 55 mm 20 mm 30 mm 22,5 mm 12,5 foglio fax Il foglio fax è predisposto sia compilazione in videoscrittura, sia 85 mm come modello elettronico per la nella versione a stampa. 27 mm 120 mm › scala 1:2 68 Direzione generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica › data 12 gennaio 2008 oggetto At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia a Mario Rossi fax +39 051 1234567 da Giuseppe Verdi - Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità tel +39 051 1234567 fax +39 051 12345678 mail [email protected] pagine 12 (compresa questa) At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. Thessaliam -- nam et illic originis maternae nostrae fundamenta a Plutarcho illo inclito ac mox Sexto philosopho nepote eius prodita gloriam nobis faciunt -- eam Thessaliam ex negotio petebam. Postquam ardua montium ac lubrica vallium et roscida cespitum et glebosa camporum emersi, in equo indigena peralbo vehens iam eo quoque admodum fesso, ut ipse etiam fatigationem sedentariam incessus vegetatione discuterem in pedes desilio, equi sudorem , frontem curiose exfrico, auris remulceo, frenos detraho, in gradum lenem sensim proveho, quoad lassitudinis incommodum alvi solitum ac naturale praesidium eliquaret. Ac dum is ientaculum ambulatorium prata quae praeterit ore in latus detorto pronus adfectat, duobus comitum qui forte paululum processerant tertium me facio. Ac dum ausculto quid sermonibus agitarent, alter exserto cachinno: “Parce” inquit “in verba ista haec tam absurda tamque immania mentiendo.” Isto accepto sitior alioquin novitatis: “Immo vero” inquam “impertite sermonem non quidem curiosum sed qui velim scire vel cuncta vel certe plurima; simul iugi quod insurgimus aspritudinem fabularum lepida iucunditas levigabit.” scala 1:2 69 Direzione generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica data oggetto a fax da tel fax mail › pagine (compresa questa) scala 1:2 70 Rete a banda larga delle pubbliche amministrazioni dell’emilia-romagna › data 12 gennaio 2008 oggetto At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia a Mario Rossi fax +39 051 1234567 da Giuseppe Verdi - Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità tel +39 051 1234567 fax +39 051 12345678 mail [email protected] pagine 12 (compresa questa) At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. Thessaliam -- nam et illic originis maternae nostrae fundamenta a Plutarcho illo inclito ac mox Sexto philosopho nepote eius prodita gloriam nobis faciunt -- eam Thessaliam ex negotio petebam. Postquam ardua montium ac lubrica vallium et roscida cespitum et glebosa camporum emersi, in equo indigena peralbo vehens iam eo quoque admodum fesso, ut ipse etiam fatigationem sedentariam incessus vegetatione discuterem in pedes desilio, equi sudorem , frontem curiose exfrico, auris remulceo, frenos detraho, in gradum lenem sensim proveho, quoad lassitudinis incommodum alvi solitum ac naturale praesidium eliquaret. Ac dum is ientaculum ambulatorium prata quae praeterit ore in latus detorto pronus adfectat, duobus comitum qui forte paululum processerant tertium me facio. Ac dum ausculto quid sermonibus agitarent, alter exserto cachinno: “Parce” inquit “in verba ista haec tam absurda tamque immania mentiendo.” Isto accepto sitior alioquin novitatis: “Immo vero” inquam “impertite sermonem non quidem curiosum sed qui velim scire vel cuncta vel certe plurima; simul iugi quod insurgimus aspritudinem fabularum lepida iucunditas levigabit.” scala 1:2 71 biglietti da visita Assessorato sicurezza territoriale difesa del suolo e della costa protezione civile Giuseppe Verdi Assessore I biglietti da visita sono stampati a [email protected] [email protected] colori su carte lisce di grammatura adeguata, la texture grafica è Via dei Mille, 21 40121 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 applicata nel retro con libertà di scelta della variante cromatica da Assessorato sicurezza territoriale applicare. difesa del suolo e della costa protezione civile Le medesime indicazioni si applicano anche al cartoncino da visita. Giuseppe Verdi Assessore [email protected] [email protected] Via dei Mille, 21 40121 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 Direzione Generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica Mario Rossi Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità [email protected] 72 Viale Silvani, 4/3 40122 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 Agenzia regionale per lo Mario Rossi sviluppo dei mercati telematici intercent-er Direttore [email protected] [email protected] Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Mario Rossi intercent-er Direttore Viale Aldo Moro, 38 40127 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 [email protected] [email protected] Rete a banda larga delle Maria Franca Rosa pubbliche amministrazioni dell’emilia-romagna Responsabile sviluppo [email protected] [email protected] Viale Aldo Moro, 38 40127 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 Rete a banda larga delle Maria Franca Rosa pubbliche amministrazioni dell’emilia-romagna Responsabile sviluppo Viale Aldo Moro, 18 40127 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 [email protected] [email protected] Viale Aldo Moro, 18 40127 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 73 cartoncino da visita 1/7 Direzione generale centrale organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica 1/7 1/7 Servizio comunicazione, educazione alla sostenibilità Nome Cognome 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 74 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 buste Anche per le buste, che completano la linea degli intestati, sono previsti un modello base declinabile per dare Regione Emilia-Romagna Il Presidente conto dell’articolazione organizzativa e la variante con texture riservata agli intestati di rappresentanza. Possono essere prodotte a colori o in monocromia. I recapiti e l’eventuale marchio associato sono posizionati sulla patella di chiusura. Regione Emilia-Romagna Il Presidente scala 1:2 75 30 mm buste americane 15 mm 30 mm Dicitura struttura apicale di riferimento o nome logo 30 mm Viale Aldo Moro, 52 40100 Bologna | Italy 130 mm telefono +39 051 123456t fax +39 051 1234567 15 mm Regione Emilia-Romagna 70 mm scala 1:2 76 Regione Emilia-Romagna Assessorato politiche per la salute Viale Aldo Moro, 52 40122 Bologna | Italy telefono +39 051 123456t fax +39 051 1234567 Viale Aldo Moro, 52 40100 Bologna | Italy telefono +39 051 123456t fax +39 051 1234567 Regione Emilia-Romagna Azienda regionale per la promozione dei mercati telematici Intercent-ER scala 1:2 77 35 mm buste a sacco 30 mm 55 mm 65 mm scala 1:2 78 Assessorato sicurezza territoriale difesa del suolo e della costa protezione civile Via dei Mille, 21 40121 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 scala 1:2 79 Rete a banda larga delle pubbliche amministrazioni dell’Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 181 40127 Bologna (Italy) Tel. +39 051 1234567 fax +39 051 1234567 scala 1:2 80 buste cartoncino da visita 81 blocco appunti scala 1:2 82 carpette semplici scala 1:2 83 carpette fustellate scala 1:4 84 scala 1:4 85 presentazioni power point 1/7 Direzione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica 1/7 1/7 1/7 Amministrare dalla parte del Cittadino 1/7 a 220 anni dalla Rivoluzione Francese 1/7 1/7 1/7 scala 1:2 86 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 pagine power point scala 1:2 87 copertina relazioni 15 mm 55 mm 35 mm 25 mm 90 mm 15 mm Direzione generale centrale organizzazione, personale, 85 mm 30 mm sistemi informativi e telematica Lavorare in team e metodologie di valutazione dell’efficacia Bologna, 12 gennaio 2008 57 mm 90 mm Relazione di programma scala 1:2 88 Interventi sulla sicurezza e metodologie di valutazione dell’efficacia scala 1:2 89 Relazioni con il pubblico qualità e gestione del servizio scala 1:2 90 Agire pubblico Atti del Convegno Interventi sulla sicurezza e metodologie di valutazione dell’efficacia scala 1:2 91 25 mm pagine relazioni Interreg IIIB NP CADSES (2006-2008) Plan Coast Project “Spatial planning in Coastal Zones” introductione 65 mm Apvleii metamorphoses sive asinvs avrevs liber primvs 25 mm 15 mm 155 mm 15 mm 170 mm At ego tibi sermone isto Milesio varias fabulas conseram auresque tuas benivolas lepido susurro permulceam -- modo si papyrum Aegyptiam argutia Nilotici calami inscriptam non spreveris inspicere --, figuras fortunasque hominum in alias imagines conversas et in se rursus mutuo nexu refectas ut mireris. Exordior. “Quis ille?” Paucis accipe. Hymettos Attica et Isthmos Ephyrea et Taenaros Spartiatica, glebae felices aeternum libris felicioribus conditae, mea vetus prosapia est; ibi linguam Atthidem primis pueritiae stipendiis merui. Mox in urbe Latia advena studiorum Quiritium indigenam sermonem aerumnabili labore nullo magistro praeeunte aggressus excolui. En ecce praefamur veniam, siquid exotici ac forensis sermonis rudis locutor offendero. Iam haec equidem ipsa vocis immutatio desultoriae scientiae stilo quem accessimus respondet. Fabulam Graecanicam incipimus. Lector intende: laetaberis. Thessaliam -- nam et illic originis maternae nostrae fundamenta a Plutarcho illo inclito ac mox Sexto philosopho nepote eius prodita gloriam nobis faciunt -- eam Thessaliam ex negotio petebam. Postquam ardua montium ac lubrica vallium et roscida cespitum et glebosa camporum emersi, in equo indigena peralbo vehens iam eo quoque admodum fesso, ut ipse etiam fatigationem sedentariam incessus vegetatione discuterem in pedes desilio, equi sudorem , frontem curiose exfrico, auris remulceo, frenos detraho, in gradum lenem sensim proveho, quoad lassitudinis incommodum alvi solitum ac naturale praesidium eliquaret. Ac dum is ientaculum ambulatorium prata quae praeterit ore in latus detorto pronus adfectat, duobus comitum qui forte paululum processerant tertium me facio. Ac dum ausculto quid sermonibus agitarent, alter exserto cachinno: “Parce” inquit “in verba ista haec tam absurda tamque immania mentiendo.” Isto accepto sitior alioquin novitatis: “Immo vero” inquam “impertite sermonem non quidem curiosum sed qui velim scire vel cuncta vel certe plurima; simul iugi quod insurgimus aspritudinem fabularum lepida iucunditas levigabit.” 15 mm At ille qui coeperat: “Ne” inquit “istud mendacium tam verum est quam siqui velit dicere magico susurramine amnes agiles reverti, mare pigrum conligari, ventos inanimes exspirare, solem inhiberi, lunam despumari, stellas evelli, diem tolli, noctem teneri.” Tunc ego in verba fidentior: “Heus tu” inquam “qui sermonem ieceras priorem, ne pigeat te vel taedeat reliqua pertexere”, et ad alium: “Tu vero crassus et obstinato corde respuis quae forsitan vere perhibeantur. Minus hercule calles pravissimis opinionibus ea putari mendacia quae vel auditu nova vel visu rudia vel certe supra captum cogitationis ardua videantur; quae si paulo accuratius exploraris, non modo compertu evidentia verum etiam factu facilia senties. Ego denique vespera, dum polentae caseatae modico secus offulam grandiorem in convivas aemulus contruncare gestio, mollitie cibi glutinosi faucibus inhaerentis et meacula spiritus distinen- 12 mm 12 scala 1:2 92 25 mm Interreg IIIB NP CADSES (2006-2008) Plan Coast Project “Spatial planning in Coastal Zones” tis minimo minus interii. Et tamen Athenis proxime et ante Poecilen porticum isto gemino obtutu circulatorem aspexi equestrem spatham praeacutam mucrone infesto devorasse, ac mox eundem, invitamento exiguae stipis venatoriam lanceam, qua parte minatur exitium, in ima viscera condidisse. Et ecce pone lanceae ferrum, qua bacillum inversi teli ad occipitium per ingluviem subit, puer in mollitiem decorus insurgit inque flexibus tortuosis enervam et exossam saltationem explicat cum omnium qui aderamus admiratione: diceres dei medici baculo, quod ramis semiamputatis nodosum gerit, serpentem generosum lubricis amplexibus inhaerere. Sed iam cedo tu sodes, qui coeperas, fabulam remetire. Ego tibi solus haec pro isto credam, et quod ingressui primum fuerit stabulum prandio participabo. Haec tibi merces posita est.” 235 mm At ille: “Istud quidem quod polliceris aequi bonique facio, verum quod inchoaveram porro exordiar. Sed tibi prius deierabo solem istum omnividentem deum me vera comperta memorare, nec vos ulterius dubitabitis si Thessaliae proximam civitatem perveneritis, quod ibidem passim per ora populi sermo iactetur quae palam gesta sunt. Sed ut prius noritis cuiatis sim, qui sim: , Aegiensis; audite et quo quaestu me teneam: melle vel caseo et huiusce modi cauponarum mercibus per Thessaliam Aetoliam Boeotiam ultro citro discurrens. Comperto itaque Hypatae, quae civitas cunctae Thessaliae antepollet, caseum recens et sciti saporis admodum commodo pretio distrahi, festinus adcucurri id omne praestinaturus. Sed ut fieri adsolet, sinistro pede profectum me spes compendii frustrata est: omne enim pridie Lupus negotiator magnarius coëmerat. Ergo igitur inefficaci celeritate fatigatus commodum vespera oriente ad balneas processeram. Ecce Socraten contubernalem meum conspicio. Humi sedebat scissili palliastro semiamictus, paene alius lurore ad miseram maciem deformatus, qualia solent fortunae decermina stipes in triviis erogare. Hunc talem, quamquam necessarium et summe cognitum, tamen dubia mente propius accessi. “Hem,” inquam “mi Socrates, quid istud? Quae facies? Quod flagitium? At vero domi tuae iam defletus et conclamatus es, liberis tuis tutores iuridici provincialis decreto dati, uxor persolutis feralibus officiis luctu et maerore diuturno deformata, diffletis paene ad extremam captivitatem oculis suis, domus infortunium novarum nuptiarum gaudiis a suis sibi parentibus hilarare compellitur. At tu hic larvale simulacrum cum summo dedecore nostro viseris.” “Aristomene”, inquit “ne tu fortunarum lubricas ambages et instabiles incursiones et reciprocas vicissitudines ignoras”, et cum dicto sutili centunculo faciem suam iam dudum punicantem prae pudore obtexit ita ut ab umbilico pube tenus cetera corporis renudaret. Nec denique perpessus ego tam miserum aerumnae spectaculum iniecta manu ut adsurgat enitor. 15 mm At ille, ut erat, capite velato: “Sine, sine” inquit “fruatur diutius tropaeo Fortuna quod fixit ipsa.” Effeci sequatur, et simul unam e duabus laciniis meis exuo eumque propere vestio dicam an contego et ilico lavacro trado, quod unctui, quod tersui, ipse praeministro, sordium enormem eluviem operose effrico, probe curato ad hospitium lassus ipse fatigatum aegerrime sustinens perduco, lectulo refoveo, cibo satio, poculo mitigo, fabulis permulceo. Iam adlubentia proclivis est sermonis et ioci et scitum etiam cavillum, iam dicacitas timida, cum ille imo de pectore cruciabilem suspiritum ducens dextra saevientem frontem replaudens: “Me miserum” infit “qui dum voluptatem gladiatorii spectaculi satis famigerabilis consector in has aerumnas incidi. Nam, ut scis optime, secundum quaestum Macedoniam profectus, dum mense decimo ibidem attentus nummatior revortor, modico prius quam Larissam accederem, per transitum spectaculum obiturus in quadam avia et lacunosa convalli a vastissimis latronibus obsessus atque omnibus privatus tandem evado, et utpote ultime adfectus ad quandam cauponam Meroën, anum sed admodum scitulam, devorto, eique causas et peregrinationis diuturnae et domuitionis anxiae et spoliationis [diuturnae et dum] miserae refero; quae me nimis quam humane tractare adorta cenae gratae atque gratuitae ac mox urigine percita 12 mm 12 scala 1:2 93 tessere di riconoscimento Marylin Monroe n.123465789 valido fino al 31/12/2011 Visitatore 94 cd e busta porta cd Viale Silvani, 4/3 40122 Bologna (Italia) Telefono: +39 051 1234567 Fax +39 051 1234567 www.regione.emilia-romagna.it Tutelare il Paesaggio Tutelare il Paesaggio esperienze regionali esperienze regionali Tutelare il Paesaggio esperienze regionali scala 1:2 95 segnaletica uffici 1/7 1/7 1/7 Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità 1/7 Mario Rossi 1/7 Responsabile di Area 108 1/7 1/7 1/7 96 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 Servizio Comunicazione, Educazione alla Sostenibilità Mario Rossi Responsabile di Area 108 97 applicaz azioni regole di applicazione Per garantire il massimo della libertà espressiva e creativa, un’ampia flessibilità nell’impiego di formati e tipologie, mantenendo allo stesso tempo un’identità visiva unitaria e riconoscibile, è stata predisposta un’organizzazione modulare dello spazio (base 7), che consente di offrire una “gabbia” alla composizione delle diverse proposte, capace di corrispondere alle differenti esigenze. I vincoli nella realizzazione degli elaborati si limitano quindi a: 1 la posizione di rigore del marchio della Regione Emilia-Romagna, a destra nella parte superiore della composizione; 2 la sua applicazione esclusiva nelle versioni ammesse e l’osservazione delle regole riferite a dimensioni, proporzioni, colori, area di rispetto e associazione di altri elementi; 3 l’uso della texture grafica come secondo elemento di identità visiva, su cui sarà sempre posizionato il marchio della Regione Emilia-Romagna; 4 il libero dimensionamento della stessa, con base modulo 7, in ragione delle esigenze e della creatività, rispettando il vincolo che una delle sue due dimensioni è sempre uguale ad una delle dimensioni dello strumento elaborato; 5 100 l’impiego dei font istituzionali indicati. formati verticali suddivisione degli spazi 1/7 area minima per marchio e texture 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 area minima per marchio e texture 1/7 area massima destinata alla grafica 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 area massima destinata alla grafica 1/7 1/7 1/7 1/7 101 1/7 1/7 1/7 area minima per marchio e texture 1/14 1/14 1/14 1/14 area massima destinata alla grafica 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 102 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 area minima per marchio e texture 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 area massima destinata alla grafica 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 103 1/14 1/14 1/14 formati quadrati suddivisione degli spazi area minima per marchio e texture 1/14 1/14 1/14 1/14 area massima destinata alla grafica 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 104 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 1/14 formati orizzontali suddivisione degli spazi 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 area minima per marchio e texture 1/7 1/7 area massima destinata alla grafica 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 1/7 area minima per marchio e texture 1/7 1/7 1/7 area massima destinata alla grafica 1/7 1/7 1/7 105 1/7 formato verticale esempi Governance metropolitana esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 106 La qualità dell’aria esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia socialità esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 107 formato verticale esempi La qualità della vita esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia La qualità della vita esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 108 Il sistema culturale esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia Coltivazioni esotiche nel territorio europeo 109 invito americano 2 ante Direzione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica, Servizio Comunicazione Educazione alla Sostenbilità Viale Aldo Moro, 32 Bologna (Italy) Telefono: +39 51132465 Fax +39 51123798 www.regione.emiliaromagna.it 110 Impatto zero esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia invito americano 2 ante interno Programma Impatto zero esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia Giovedì 20 gennaio Venerdì 21 gennaio Sabato 22 gennaio Le grandi idee. Le grandi ore 10.00 ore 10.00 ore 10.00 idee e le formule vaghe. interventi di interventi di interventi di Le idee sono grandi in Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti Mario Sconcerti Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Giordano Bruni Giordano Bruni Giordano Bruni Sentimenti Quarto Sentimenti Quarto Sentimenti Quarto Wilmer Fabbri Wilmer Fabbri Wilmer Fabbri Giorgio Bruttissimi Giorgio Bruttissimi Giorgio Bruttissimi ore 11.00 ore 11.00 ore 11.00 Coffee Break Coffee Break Coffee Break ore 12.00 ore 12.00 ore 12.00 Relazione Relazione Relazione Governare la Governance Governare la Governance Governare la Governance Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi parolai sono tali appunto ore 13.00 ore 13.00 ore 13.00 perché della «grande interventi di interventi di interventi di idea» lanciata non sanno Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti Mario Sconcerti Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Giordano Bruni Giordano Bruni Giordano Bruni Giorgio Bruttissimi Giorgio Bruttissimi Giorgio Bruttissimi quanto sono attuabili, cioè in quanto rendono chiaro un rapporto reale che è immanente nella situazione e lo rendono chiaro in quanto mostrano concretamente il processo di atti attraverso cui una volontà collettiva organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) o portatolo alla luce lo distrugge, sostituendolo. I grandi progettisti vedere i vincoli con la realtà concreta, non sanno stabilire il processo reale di attuazione. Lo grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono 111 112 invito americano 3 ante esterno Tutelare il Paesaggio Direzione Generale esperienze regionali Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica, Servizio Comunicazione Le grandi idee. Le grandi idee e le formule vaghe. Le idee sono grandi in quanto sono attuabili, cioè in quanto rendono chiaro un rapporto reale che è immanente nella situazione e lo rendono chiaro in quanto mostrano concretamente il processo di atti attraverso cui una volontà collettiva organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) o portatolo alla luce lo distrugge, sostituendolo. I grandi Educazione alla Sostenbilità Viale Aldo Moro, 32 Bologna (Italy) Telefono: +39 51132465 Fax +39 51123798 www.regione.emiliaromagna.it progettisti parolai sono tali appunto perché della «grande idea» lanciata non sanno vedere i vincoli con la realtà concreta, non sanno stabilire il processo reale di attuazione. Lo statista di classe intuisce simultaneamente l’idea e il processo reale di attuazione: compila il progetto e insieme il «regolamento» per l’esecuzione. Il progettista parolaio procede «provando e riprovando»; della sua attività si dice che «fare e disfare è tutto un lavorare». Cosa vuol dire in «idea» che al progetto Tutelare il Paesaggio esperienze regionali deve essere connesso un regolamento? Che il progetto deve essere capito da ogni elemento attivo, in modo che egli vede quale deve essere il suo compito nella sua realizzazione e attuazione; che esso, suggerendo un atto, ne fa prevedere le conseguenze positive e negative, di adesione 113 invito americano 3 ante interno Programma Giovedì Venerdì Sabato Organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) Organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) Organizzata porta alla luce quel rapporto (lo crea) o portatolo alla luce lo distrugge, sostituendolo. I o portatolo alla luce lo distrugge, sostituendolo. I o portatolo alla luce lo distrugge, sostituendolo. I grandi progettisti parolai sono tali appunto perché grandi progettisti parolai sono tali appunto perché grandi progettisti parolai sono tali appunto perché della «grande idea» lanciata non sanno vedere i della «grande idea» lanciata non sanno vedere i della «grande idea» lanciata non sanno vedere i vincoli con la realtà concreta, non sanno stabilire il vincoli con la realtà concreta, non sanno stabilire il vincoli con la realtà concreta, non sanno stabilire il processo reale di attuazione. processo reale di attuazione. processo reale di attuazione. ore 10.00 ore 10.00 ore 10.00 interventi di interventi di interventi di Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Sentimenti Quarto grandi in quanto sono Sentimenti Quarto grandi in quanto sono Sentimenti Quarto grandi in quanto sono Wilmer Fabbri grandi in quanto sono Wilmer Fabbri grandi in quanto sono Wilmer Fabbri grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono ore 11.00 ore 11.00 ore 11.00 Coffee Break Coffee Break Coffee Break ore 12.00 ore 12.00 ore 12.00 Relazione Relazione Relazione Governare la Governance Governare la Governance Governare la Governance Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono ore 13.00 ore 13.00 ore 13.00 interventi di interventi di interventi di Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti grandi in quanto sono Mario Sconcerti grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Enrico Ghezzi grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Giordano Bruni grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono 20 gennaio 21 gennaio grandi in quanto sono grandi in quanto sono 114 22 gennaio grandi in quanto sono invito americano orizzontale fronte La strada ambientale La via emiliano-romagnola alla tutela dell’ambiente 115 invito americano orizzontale interno retro Programma La strada ambientale La via emiliano-romagnola alla tutela dell’ambiente Le grandi idee. Le grandi idee e le formule vaghe. Le idee sono grandi in quanto sono attuabili, cioè in quanto rendono chiaro un rapporto reale che è immanente nella situazione e lo rendono chiaro in quanto mostrano concretamente il processo di atti attraverso cui una volontà collettiva organizzata porta alla luce quel rapporto Giovedì 20 gennaio ore 10.00 ore 12.00 interventi di Relazione Mario Sconcerti Governare la Governance Enrico Ghezzi Enrico Ghezzi Giordano Bruni ore 13.00 grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono interventi di Sentimenti Quarto Mario Sconcerti Wilmer Fabbri Enrico Ghezzi Giorgio Bruttissimi Giordano Bruni ore 11.00 Giorgio Bruttissimi grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono Coffee Break 116 grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono grandi in quanto sono copertine collana quaderni e manuali Direzione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica, Servizio Comunicazione Educazione alla Sostenbilità Direzione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica, Servizio Comunicazione Educazione alla Sostenbilità digital divide in emilia-romagna digital divide in emilia romagna lato 1 | materiali 117 118 copertina formato a4 Produrre qualità costante esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 119 copertina formato A4 Le politiche del personale esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 120 copertina formato A4 Direzione Generale Centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica, Lavorare in qualità esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia 121 fascia di copertina formato 12x21 Produzioni agroalimentari esperienze europee e metodologie di valutazione dell’efficacia Relazione introduttiva A cura dell’Ufficio Qualità Reggio Emilia, 21 dicembre 2009 122 manifesto | locandina le politiche ambientali nell’ Europa del terzo millennio 123 manifesto | locandina 124 locandina Il sistema portuale esperienze emiliano-romagnole 125 append 126 dice 127 la regolamentazione modalità d’uso dell’immagine coordinata DGR 235 del 2 marzo 2009 Finalità Le presenti modalità d’uso disciplinano l’utilizzo dell’immagine coordinata della Regione che si compone del marchio e del logotipo, (utilizzati insieme: logotipo) inteso come rappresentazione grafica coerente con lo stemma regionale, così come descritto nell’art. 1 della L.R. 46/1989 , che rimane impregiudicato. Coordinato d’immagine 1. L’immagine coordinata della Regione è disciplinata dalle disposizioni seguenti, con l’individuazione di strumenti di identità e riconoscibilità visive attraverso definizioni istituzionali, editoriali, promozionali e di ogni altro tipo, finalizzati alla rappresentazione corretta e chiara dell’immagine dell’ente. 2. Gli interventi coinvolgono l’attività istituzionale della Regione compresa quella informativa e promozionale a livello locale, nazionale ed internazionale. Competenza Il Servizio Comunicazione; Educazione alla sostenibilità sovrintende e indirizza le strutture dell’Ente in materia di applicazione dell’immagine coordinata. 128 Lo stemma Lo stemma regionale (LR 46/1989) è costituito da un trapezoide rettangolo, di colore verde, con il lato superiore di andamento sinusoidale, inserito in un campo quadrato bianco confinato in verde. Il logotipo 1. Il logotipo della Regione EmiliaRomagna è la caratterizzazione del nome “Regione EmiliaRomagna” e, secondo le indicazioni cromatiche ed i caratteri tipografici stabiliti con deliberazione del Consiglio Regionale n. 1026 del 1992, è composto in maiuscolo minuscolo dal carattere Clarendon Bold Condensed. Sopra ad esso è abbinata una banda di spessore uguale ad una distanza da esso pari alla metà dello spessore. Il colore è Verde Pantone 347, mentre il colore della banda è Rosso Pantone 032”. 2. Il logotipo va inteso come un elemento unitario, non modificabile e non può essere in alcun modo scisso nelle parti che lo compongono, né comprendere nelle sue applicazioni di uso corrente il logo dell’Unione europea Il marchio della Regione Emilia-Romagna 1. L’utilizzo combinato dello stemma e del logotipo danno origine a un simbolo grafico comunemente chiamato marchio. 2. La versione standard è riportata nel manuale d’uso. 3. Il suo utilizzo in ambito istituzionale è sistematico e generale. 4. L’utilizzo del marchio in ambito istituzionale coinvolge in particolare, le seguenti fattispecie: Carta intestata, buste, bustoni, etichette Segnaletica interna Modulistica Cartelle per uso interno ed esterno, blocchi Locandine e inserzioni su quotidiani Manifesti istituzionali Inviti e pieghevoli Volumi e brochure Vetture di servizio Mezzi di servizio ed operativi Vetrofanie Titoli di testa e coda di prodotti multimediali Presentazioni in acrobat e powerpoint Siti web Confezioni per dvd e cd Identificazione personale badge e pass visitatori Elementi per allestimenti temporanei. 5. Le proporzioni del marchio sono fisse, mentre le dimensioni possono variare in funzione dei supporti e delle esigenze. 6. Le disposizioni riguardanti dimensioni, grafica, utilizzo, colori istituzionali, e varianti del marchio nonché qualsiasi ulteriore modalità di realizzazione delle applicazioni dell’immagine coordinata sono contenute nel Manuale d’uso allegato. 7. Modalità d’uso e di applicazione del marchio sono determinate, per quanto qui non espressamente previsto, dal servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità della Direzione Generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica. 129 Le disposizioni organizzative e le strutture centrali che in Regione hanno competenza in materia di comunicazione, immagine coordinata, gestione del logo della regione. La DGR n. 346 / 2006 Ha istituito l’Agenzia Stampa e Informazione della Giunta, le cui competenze, relative al presidio del rapporto con i media e il sistema dell’informazione ed alla comunicazione istituzionale sono di seguito richiamate: Promuove e coordina le attività di informazione e ufficio stampa per il Presidente e gli assessori della Giunta e organizza le conferenze stampa; Cura l’immagine della Regione, in raccordo con gli Assessorati, le Direzioni generali e con il sistema regionale allargato; Cura i rapporti con le agenzie di informazione, stampa e mezzi di comunicazione di massa; Realizza la rassegna stampa quotidiana e le rassegne a tema; Coordina e realizza l’attività di informazione radiofonica e televisiva; Partecipa alla sperimentazione di nuovi servizi multimediali e multicanali; Prepara i comunicati stampa, redige e rielabora i testi per i servizi multicanali (web, sms, televideo, digitale terrestre e altro); Attiva iniziative promozionali e campagne editoriali, in collaborazione e per conto degli Assessorati e delle Direzioni generali; Realizza le campagne di comunicazione istituzionale; 130 Cura le attività di comunicazione istituzionale per gli uffici italiani all’estero e, in accordo con la Consulta, le attività di informazione per gli emiliano-romagnoli residenti all’estero; Collabora alla partecipazione della Regione ai principali eventi fieristici e congressuali; Coordina e concorre alla gestione del portale regionale (Ermes); Collabora alla definizione del piano di comunicazione dell’Ente, all’interno della Cabina di regia presieduta dal Capo di Gabinetto. La DGR n. 1151 / 2007 Ha istituito il Servizio Comunicazione; Educazione alla sostenibilità, dedicato alla promozione della comunicazione di Servizio (Internos, relazioni con il publico, Extranet) e di cittadinanza (educazione alla sostenibilità, promozione metodi e strumenti partecipativi, e-goverment), nonché alla gestione di specifiche iniziative editoriali e web, fiere ed eventi e strumenti quali il centro stampa. Concorre alla definizione del Piano di comunicazione dell’Ente, all’interno della Cabina di regia sulla comunicazione presieduta dal Capo di Gabinetto; Sviluppa le attività di relazione con il pubblico attraverso la gestione dello sportello Urp: front-office e back office, azioni di ascolto e customer satisfation, sviluppo del sistema informativo in logica CRM, raccordo e integrazione con i punti informativi interni ed esterni dell’Ente; Cura le attività di comunicazione interna, attraverso la gestione della Intranet regionale, la diffusione di informazioni on line sul portale Internos, la produzione di riviste a circolazione interna e di materiali di documentazione; Concorre alla gestione del portale Ermes, nell’ambito delle attività coordinate dalla Cabina di regia; Presidia e supporta dal punto di vista tecnico la comunità professionale dei comunicatori che operano presso le strutture della Regione, favorisce l’integrazione delle iniziative di comunicazione pubblica all’interno dell’Ente e col sistema delle Autonomie locali e gli altri Enti del territorio; Promuove, in collaborazione con le Direzioni Generali, gli Enti Locali e l’associazionismo, l’informazione e l’educazione alla sostenibilità e sulle sicurezze: ambiente, territorio, mobilità, alimentazione, salute; Promuove l’informazione e la sensibilizzazione sui temi della cittadinanza attiva e della partecipazione, anche in collaborazione e a supporto di EELL e associazioni di volontariato, con particolare attenzione agli strumenti innovativi: forum civici, bilanci partecipativi, istruttorie pubbliche, arene deliberative, consulte di settore, e-democracy, ecc.; Promuove, coordina, diffonde le buone pratiche, monitora i processi di Agenda 21 locale attivati dagli EELL, anche attraverso il sostegno finanziario nell’ambito del “Piano di Azione ambientale per un futuro sostenibile” della Regione e sviluppa l’integrazione degli stessi processi nel quadro degli altri strumenti ed esperienze partecipative; Coordina e gestisce l’attività di comunicazione ambientale e l’attuazione dei programmi di Informazione ed Educazione Ambientale previsti dalla L.R. 15/1996. Sostiene, anche finanziariamente, i Centri di Educazione Ambientale e le scuole laboratorio di EA; sostiene il lavoro in rete tra gli attori del “sistema regionale INFEA” e le relative attività di comunicazione, formazione, documentazione, valutazione, in un quadro di raccordo e integrazione con altri strumenti di programmazione dell’ente; Coordina e gestisce il portale ErmesAmbiente, la Biblioteca, la partecipazione a eventi fieristici della Direzione Generale Ambiente e difesa del suolo e della costa, in collaborazione con i Servizi e altre strutture centrali competenti; Coordina la partecipazione della Regione e le relative azioni comunicative agli appuntamenti fieristici del settore della PA e della comunicazione pubblica; Svolge azioni di promozione e sostegno delle attività regionali in materia di sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza; sostiene, attraverso gli strumenti e le metodologie comunicative, il lavoro in rete delle comunità professionali della PA; Gestisce il Centro stampa della Giunta, cura la progettazione e il coordinamento degli elementi grafici distintivi da applicare sui materiali a consumo dell’Ente. 131 NORME PER L’ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE E PER IL SOSTEGNO DEL SISTEMA DELL’INFORMAZIONE OPERANTE IN EMILIA-ROMAGNA Legge regionale 39 del 20 ottobre 1992 pubblicata sul bollettino ufficiale n. 113 del 23 ottobre 1992 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna, in attuazione dell’arta. 5 dello Statuto, promuove la più ampia informazione sulla attività propria, e degli Enti ed Aziende da essa istituiti, per assicurare una effettiva partecipazione della comunità regionale alla formazione ed attuazione delle sue scelte programmatiche, legislative e amministrative, nonché per creare un più stretto rapporto informativo fra i cittadini e le istituzioni, sia attraverso attività dirette di comunicazione istituzionale e di pubblica utilità, sia attraverso interventi di promozione, di qualificazione e valorizzazione di iniziative di comunicazione stampata e radiotelevisiva regionale e locali. 2. La Regione riconosce il valore sociale degli organi dell’informazione scritta e audiovisiva operanti in EmiliaRomagna, favorendone la qualificazione e l’adeguamento alle esigenze della comunità regionale. Art. 2 Linee di indirizzo delle iniziative della Regione 1. La Giunta annualmente comunica al Consiglio regionale le linee di indirizzo relative alle iniziative di informazione, promozionali e pubblicitarie di pubblica utilità che intende assumere in attuazione della presente legge. Art. 3 Rapporti con gli organi di informazione 1. La Regione assicura la più ampia collaborazione agli organi di informazione e alle agenzie di stampa; persegue la più ampia 132 diffusione, nella società regionale, delle notizie sulla propria attività; garantisce l’accesso ad atti e documenti, secondo quanto stabilito dalla Legge 7 agosto 1990, n. 241 e dalla disciplina regionale che ne attua i principi. 2. Ai medesimi principi si ispira l’attività di comunicazione degli Enti e delle Aziende istituiti dalla Regione; attività che si può svolgere in forma autonoma o in collaborazione con i Servizi regionali. Art. 4 Coordinamento delle iniziative di informazione 1. Per il perseguimento delle finalità di cui all’art. 1, la Giunta costituisce, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 18 agosto 1984, n. 44, un gruppo di lavoro, presieduto dal Presidente della Giunta regionale. 2. Il Servizio “Stampa e Informazione”, avvalendosi anche del contributo di altri Servizi, cura l’attività informativa di comunicazione istituzionale e di pubblica utilità, anche a carattere pubblicitario, della Giunta regionale. 3. Sono fatte salve le specifiche competenze che le vigenti norme attribuiscono ad Enti o Aziende regionali. Art. 5 Dotazione tecnica 1. Al fine di consentire un flusso tempestivo e continuativo di informazioni la Regione si dota di adeguata strumentazione tecnica stabilendo rapporti anche convenzionati con agenzie di stampa. 2. La Regione, in favore di organi di informazione locale che presentino esigenze di tempestività informativa, concorre alla dotazione di apparati tecnici di trasmissione e ricezione delle notizie diffuse dall’Amministrazione regionale. 3. Per i fini indicati al comma 2, la Giunta regionale concede contributi fino ad un massimo del cinquanta per cento della spesa ritenuta ammissibile. 4. La Giunta regionale definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi, garantendo il pluralismo dell’informazione. La relativa deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione. Art. 6 Comunicazione diretta 1. La Regione, per realizzare le finalità di cui all’art. 1, attua interventi di comunicazione diretta, ispirati a criteri di trasparenza, economicità e pluralismo, con la pubblicazione di editoria periodica e monografica, la realizzazione di campagne multimediali e, comunque, attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione più adatti al tipo di utente e di messaggio. Art. 7 Editoria 1. L’attività editoriale della Regione, periodica o monografica, persegue queste finalità: a) pubblicare testi normativi, atti amministrativi, documenti di materiali comunque collegati all’attività della Regione e degli Enti ed Aziende da essa istituiti; b) promuovere l’approfondimento, il dibattito e il confronto delle idee sulle più importanti questioni istituzionali, politiche, economiche e sociali riguardanti l’Emilia-Romagna; c) fornire informazioni di servizio e mettere a disposizione dei cittadini il contenuto di studi, ricerche, raccolte di dati, elaborazioni compiute o commissionate dalla Regione. 2. Per lo svolgimento di queste attività e con la finalità di una maggiore efficacia produttiva e distributiva, la Giunta può stipulare apposite convenzioni con aziende o società editoriali qualificate. Per le convenzioni che consistono in incarichi di prestazioni intellettuali, si applicano le norme di cui agli articoli 19 e seguenti della L.R. 12 dicembre 1985, n. 27, e successive modificazioni. Per le convenzioni nelle quali prevalga comunque l’aspetto della fornitura di beni o di servizi, si applicano le norme della legge regionale di contabilità. Art. 8 Vendita 1. Le pubblicazioni della Regione possono essere messe in vendita anche attraverso convenzioni con aziende specializzate che assicurino regolarità e continuità nella diffusione individuate con le procedure di cui al comma 2 dell’art. 7. 2. Il Presidente della Giunta, con proprio decreto, determina il prezzo dei periodici e dei volumi posti in vendita. 3. Nel caso in cui, ai sensi del comma 1, venga stipulata una convenzione, tale prezzo verrà invece definito all’interno della convenzione stessa. Art. 9 Spazi pubblicitari 1. Nelle pubblicazioni della Regione è ammessa la vendita di spazi pubblicitari anche attraverso convenzioni con agenzie specializzate individuate con le procedure di cui al comma 2 dell’art. 7. 2. Il Presidente della Giunta, con proprio decreto, determina il prezzo degli spazi posti in vendita. 3. Nel caso in cui, ai sensi del comma 1, venga stipulata una convenzione, tale prezzo verrà invece definito all’interno della convenzione stessa. Art. 10 Comunicazioni di pubblica utilità 1. È considerata comunicazione di pubblica utilità qualsiasi atto di comunicazione istituzionale destinato a diffondere un messaggio di interesse pubblico e diretto all’esterno dell’Amministrazione, utilizzando le tecniche promozionali di informazione o comunque ogni azione afferente il campo della pubblicità. 2. Le iniziative di comunicazione di pubblica utilità sono dirette: a) a far conoscere l’attività legislativa, amministrativa e di programmazione della Regione ed in particolare l’applicazione da parte della stessa delle leggi e degli altri atti di rilevanza sociale, dei programmi e dei piani di sviluppo, nonché delle direttive comunitarie e degli altri atti della CEE; b) a promuovere l’immagine dell’Emilia-Romagna; c) a migliorare la conoscenza dei servizi pubblici prestati in ambito regionale e delle modalità di accesso ai medesimi; d) a realizzare nell’ambito delle competenze regionali azioni di comunicazione sociale dirette alla crescita civile della società; e) ad educare alla difesa della salute, dell’ambiente, del patrimonio culturale ed artistico e dei beni pubblici. 133 3. L’attività amministrativa, i servizi ed in generale le iniziative che sono effettuate dalle Province, dai Comuni e dagli Enti locali, in materie delegate dalla Regione, possono essere oggetto della comunicazione della Regione. Art. 11 Pubblicità 1. Nella attività di comunicazione avente carattere pubblicitario, fatto salvo quanto definito nell’art. 5, la Regione, tenendo conto del Codice di autodisciplina pubblicitaria, si attiene a particolari criteri di correttezza, con riguardo alla chiara identificazione dell’autore del messaggio, alla sensibilità degli utenti, al rispetto delle opinioni altrui. 2. Per lo svolgimento di questa attività la Regione può avvalersi di strutture specializzate, osservando le procedure di cui al comma 2 dell’art. 7, attenendosi, nella scelta delle agenzie e dei mezzi, a meri criteri tecnico-professionali. Art. 12 Sostegno all’innovazione tecnologica del sistema dell’informazione locale 1. La Regione, al fine di promuovere il pluralismo del sistema informativo locale ed il suo adeguato sviluppo, sostiene le iniziative di qualificazione e di ammodernamento del settore, favorendo gli investimenti relativi alla qualità di ricerca radiotelevisiva, all’acquisizione e alla innovazione di strutture, impianti, attrezzature e mezzi di produzione per l’informazione locale, scritta, radiofonica e televisiva. 2. La legge regionale concernente gli interventi per il sostegno 134 dell’innovazione tecnologica delle imprese disciplina l’erogazione dei benefici per il sostegno delle iniziative indicate al comma 1. Art. 13 Convenzioni con il sistema radiotelevisivo pubblico e privato 1. Il Presidente, previa deliberazione della Giunta regionale, stipula convenzione con le sedi periferiche della concessionaria pubblica e i concessionari privati in ambito locale, ai sensi dell’art. 7, comma 2, della Legge 6 agosto 1990, n. 223, fermo restando quanto previsto dall’art. 4, comma 1, della L.R. 13 gennaio 1992, n. 2. Art. 14 Formazione professionale 1. La Regione, nell’ambito dei programmi di formazione professionale, promuove la realizzazione di appositi corsi per la formazione e l’aggiornamento degli operatori della comunicazione. Art. 15 Norma finanziaria 1. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge l’Amministrazione regionale fa fronte con l’istituzione di appositi capitoli, nella parte spesa del bilancio regionale, che verranno dotati della necessaria disponibilità in sede di approvazione della legge annuale di bilancio o di variazione generale al bilancio, ai sensi dell’art. 11 della L.R. 6 luglio 1977, n. 31. Criteri per la concessione del Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, per l’adesione a comitati d’onore e per l’utilizzo del marchio-logo istituzionale DGR 352 del 20 marzo 2006 pubblicata sul bollettino ufficiale n. 98 del 5 luglio 2006 La DGR n. 352 del 2006 ha disciplinato la concessione del patrocinio e l’uso del marchi regionale in relazione ad esso: L’uso del marchio-logo istituzionale della Regione da parte di soggetti diversi dall’ente, può essere effettuato a fronte della concessione del patrocinio se indicato espressamente nella domanda, o previa autorizzazione a seguito di specifica richiesta. Nella richiesta di utilizzo del marchiologo è inoltre necessario specificare con quali modalità si intende farne uso ed inoltre descrivere il materiale promozionale o pubblicistico sul quale sarà apposto. Il marchio può essere riprodotto anche sulle pagine web di siti costruiti in occasione dell’evento oggetto della concessione di patrocinio o su pagine web all’interno di siti già esistenti che riportino informazioni sull’evento che ha ottenuto il patrocinio regionale. In questi casi, l’utilizzo del marchiologo istituzionale della Regione deve essere chiaramente riferito all’evento oggetto del patrocinio e non può protrarsi fino a 60 giorni dopo il termine dell’iniziativa. Con eccezione dell’evento oggetto del patrocinio, la Regione non assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto delle informazioni diffuse dai soggetti interessati tramite il proprio sito e non ne garantisce in alcun modo la veridicità, la completezza, la correttezza o la qualità. In particolare, in nessun caso e per nessuna ragione la Regione potrà essere ritenuta responsabile per eventuali errori e/o omissioni nei contenuti o per eventuali danni occorsi in conseguenza dell’utilizzo delle informazioni contenute nel sito del soggetto destinatario del patrocinio. L’uso di altri marchi-loghi della Regione Emilia-Romagna di forma e di caratteristiche grafiche diverse da quelle indicate dalla L.R. n. 46 del 15/12/1989, sono disciplinati dai settori a cui il marchio-logo fa riferimento. 1. FINALITA’ 1.1. Il presente atto disciplina i criteri e le modalità per la concessione del Patrocinio della Regione EmiliaRomagna nonché l’adesione ai Comitati d’onore con riguardo ad iniziative promosse da altri soggetti che abbiano particolare rilevanza e siano di specifico interesse per la Regione. 1.2. Disciplina inoltre i criteri e le modalità per l’uso, da parte di altri soggetti, del marchio-logo istituzionale della Regione EmiliaRomagna nel rispetto della forma e delle caratteristiche grafiche indicate dalla L.R. n. 46 del 15/12/1989. 2. DEFINIZIONE 2.1 Il Patrocinio è un’attestazione di apprezzamento e di adesione ad una singola iniziativa che si svolge nel territorio regionale, ritenuta meritevole per le sue finalità di promozione sociale, culturale e sportiva nonché di carattere artistico, storico, scientifico, ambientale ed umanitario. 2.2 Il Patrocinio può essere concesso anche a iniziative che non si svolgano nel territorio regionale purché siano di precipuo interesse per la Regione e concorrano a valorizzare la realtà economico sociale e culturale della regione, delle sue città e dei suoi territori. 2.3 La concessione del Patrocinio ha carattere non oneroso e pertanto 135 c) Prodotti multimediali e telematici (quali ad esempio videocassette, audiocassette, cd, cd-rom, dvd), ad esclusione di quelli destinati alla vendita o commercializzazione salvo che siano realizzati con l’obiettivo di devolvere a scopo benefico il ricavato della vendita. Non può essere concesso il Patrocinio a siti WEB, inteso come apposizione del marchiologo istituzionale della Regione nella Home page di cui è titolare il soggetto richiedente, ad eccezione dei casi previsti dal paragrafo 7; d) Corsi, seminari, workshop e altre iniziative similari aperte al pubblico, con carattere divulgativo ed esplicite finalità socio-culturali. Di norma non possono essere oggetto di Patrocinio corsi, seminari, workshop e altre iniziative similari che hanno contenuto professionale o sono finalizzate all’aggiornamento o formazione professionale che non rientrano nella programmazione regionale e provinciale in materia di formazione professionale. Resta ferma la disciplina regionale in materia di formazione e aggiornamento professionale. 3.2. Fermo restando quanto previsto alle lettere b) e c), il Patrocinio può comunque essere concesso nel caso in cui la pubblicazione ovvero il prodotto multimediale e telematico preveda la compartecipazione della Regione nella fase progettuale e realizzativa del progetto. 4. CONCESSIONE E DURATA DEL PATROCINIO 4.1. Il Patrocinio della Regione è concesso, previa relativa istruttoria, dal Presidente della Regione con apposita nota. 136 non comporta l’assunzione di spese a carico della Regione, né la concessione di contributi. 2.4 Ai fini della concessione del Patrocinio, l’iniziativa deve essere promossa ed organizzata preferibilmente da soggetti pubblici o da soggetti privati dotati di rappresentatività in ambito regionale. 2.5 Il Patrocinio non può essere concesso a iniziative di carattere commerciale a scopo di lucro. 2.6 Il Patrocinio è denominato “ della Regione Emilia-Romagna “ e viene concesso dal Presidente della Giunta ovvero, qualora si riferisca ad iniziativa di stretta attinenza a materie di contenuto prevalentemente tecnico, può essere definito “ dell’Assessorato “ e concesso dall’Assessore titolare della delega attinente. 3. OGGETTO DEL PATROCINIO 3.1. Possono essere oggetto di Patrocinio: a) Eventi (quali ad esempio manifestazioni, spettacoli, mostre, convegni, congressi, incontri, iniziative sportive), ad esclusione di quelli di carattere politico promossi da partiti o movimenti politici; sono esclusi inoltre gli eventi organizzati a scopo commerciale per la vendita o la promozione di beni o servizi; b) Pubblicazioni a stampa (quali ad esempio libri, manuali, guide, opuscoli), a carattere occasionale ad esclusione di qualsiasi materiale di natura commerciale destinato ad essere distribuito o venduto anche se non direttamente. Saranno sottoposte a specifica valutazione le iniziative nelle quali i proventi ottenuti dalla vendita sono destinati a scopi benefici; 4.2. Il Patrocinio di Assessorato è concesso con apposita nota dall’Assessore competente per materia, previa relativa istruttoria svolta di concerto con la Presidenza. Della concessione del Patrocinio di Assessorato è data comunicazione dall’Assessorato stesso alla Presidenza della Giunta. 4.3. Il Patrocinio concesso è riferito alla singola iniziativa, non si estende ad altre iniziative analoghe o affini e non può essere accordato in via permanente. Per l’iniziativa che si ripete periodicamente nell’arco di un anno dovranno essere specificati il periodo e la durata; per iniziative che si ripetono annualmente, la richiesta deve essere riformulata ogni anno. 4.4. Nel caso in cui il richiedente apporti modifiche o variazioni al programma dell’iniziativa, deve darne tempestiva comunicazione alla Regione che si riserva di riesaminare la domanda. 4.5. Il Patrocinio può essere revocato qualora l’oggetto del Patrocinio stesso, previe verifiche successive, risultasse non rispondente ai criteri dettati dalla Regione EmiliaRomagna con il presente atto. 5. COMITATI D’ONORE 5.1 L’adesione a Comitati d’Onore, istituiti in occasione di eventi o iniziative di particolare rilevanza, è una forma di partecipazione personale del Presidente della Regione o di singoli membri della Giunta regionale. 5.2 Per formalizzare l’adesione a un Comitato d’Onore si applicano i criteri stabiliti per la concessione del Patrocinio. 6. EFFETTI DELLA CONCESSIONE 6.1. I soggetti beneficiari sono tenuti a far risaltare il Patrocinio concesso in modo appropriato al livello istituzionale dell’ente Regione Emilia-Romagna, attraverso le seguenti diciture: (…) con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna (…) con il Patrocinio dell’Assessorato (…) della Regione Emilia-Romagna ovvero attraverso l’apposizione del marchio logo istituzionale, nel rispetto della forma e delle caratteristiche grafiche indicate dalla L.R. n. 46 del 15/12/1989. 6.2 La concessione del Patrocinio non comporta oneri a carico del bilancio dell’amministrazione regionale. 7. UTILIZZO DEL MARCHIO-LOGO 7.1. L’uso del marchio-logo istituzionale della Regione da parte di soggetti diversi dall’ente, può essere effettuato a fronte della concessione del patrocinio se indicato espressamente nella domanda, o previa autorizzazione a seguito di specifica richiesta. 7.2. Nella richiesta di utilizzo del marchio-logo è inoltre necessario specificare con quali modalità si intende farne uso ed inoltre descrivere il materiale promozionale o pubblicistico sul quale sarà apposto. 7.3. Il marchio può essere riprodotto anche sulle pagine web di siti costruiti in occasione dell’evento oggetto della concessione di patrocinio o su pagine web all’interno di siti già esistenti che riportino informazioni sull’evento che ha ottenuto il patrocinio regionale. In questi casi, l’utilizzo del marchio-logo istituzionale della Regione deve essere chiaramente riferito all’evento oggetto del patrocinio e non può protrarsi fino a 60 giorni dopo il termine dell’iniziativa. Con eccezione dell’evento oggetto del patrocinio, la Regione non assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto delle informazioni diffuse dai soggetti interessati tramite il proprio sito e non ne garantisce in alcun modo la veridicità, la completezza, la correttezza o la qualità. In particolare, in nessun caso e per nessuna ragione la Regione potrà essere ritenuta responsabile per eventuali errori e/o omissioni nei contenuti o per eventuali danni occorsi in conseguenza dell’utilizzo delle informazioni contenute nel sito del soggetto destinatario del patrocinio. 7.4. L’uso di altri marchi-loghi della Regione Emilia-Romagna di forma e di caratteristiche grafiche diverse da quelle indicate dalla L.R. n. 46 del 15/12/1989, sono disciplinati dai settori a cui il marchio-logo fa riferimento. 8. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE 8.1 Al fine di ottenere la concessione del patrocinio della Regione Emilia-Romagna ovvero l’adesione del Presidente della Regione a Comitati d’onore ovvero la concessione dell’utilizzo del marchio logo istituzionale, il richiedente deve presentare apposita domanda almeno 30 giorni prima della data di svolgimento dell’iniziativa. La domanda, redatta in carta semplice, va indirizzata al Presidente della Regione Emilia-Romagna e deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’ente o dal soggetto richiedente, che si assume la piena responsabilità delle affermazioni e delle notizie contenute nella documentazione prodotta. In caso di richiesta specifica di Patrocinio di Assessorato o di adesione di un Assessore a Comitati d’Onore, la domanda va indirizzata anche alla Presidenza, nelle modalità illustrate in questo paragrafo. 8.2 La domanda deve contenere: a) lo statuto o altra documentazione idonea ad attestare la natura giuridica del soggetto richiedente; b) il programma e la descrizione dell’iniziativa con l’indicazione sia delle finalità sia degli elementi che appalesano l’interesse della Regione Emilia-Romagna; c) le modalità riguardanti l’eventuale utilizzo del marchio-logo. 8.3 La documentazione di cui alla lettera a) non deve essere presentata dagli enti locali, dalle amministrazioni pubbliche, dagli enti strumentali o dipendenti dalla Regione, dalle società partecipate dalla Regione nonché dagli altri organismi ai quali la Regione partecipa; i soggetti che hanno già ottenuto il patrocinio della Regione per iniziative svolte devono comunicare che non sono intervenute modifiche dello statuto mentre in caso contrario devono provvedere ad inviare la documentazione aggiornata. 8.4 La valutazione della richiesta è effettuata solo in presenza della documentazione completa. Ove la mancata o parziale presentazione dei documenti necessari sussista anche a seguito della richiesta di integrazione da parte della Regione, la domanda di patrocinio è ritenuta non ammissibile. 137 glossari 138 rio 139 ACROBAT Programma per la creazione e la gestione dei file Pdf. A4 È il formato, dei normali fogli della carta da lettera, per fotocopiatrici o stampanti. Le dimensioni di un foglio A4 sono di 21 cm per 29,7 e le sue dimensioni sono un sottomultiplo del formato A0. Gli altri due formati più usati sono l’A3 (42 per 29,7 cm) e A5 (14,85 per 21 cm) AI Estensione di file realizzato mediante l’uso di Adobe Illustrator. ART-DIRECTOR Il creativo che in un’agenzia di pubblicità, o generalmente nel lavoro pubblicitario, ha l’incarico di tradurre in immagini i contenuti di una comunicazione. AVVIAMENTO Periodo di stampa utilizzato per livellare e mettere a registro la forma stampante. BANDELLA (alette) Le parti della sovracoperta di un volume che si piegano all’interno, possono ospitare una introduzione al libro o una presentazione dell’autore, o entrambe. B/N Convenzionale abbreviazione per le parole bianco e nero. BIANCA Lato del foglio di macchina stampato per primo. In uno stampato a ottavo la bianca costituisce le pagine 1-4-5-8; in un sedicesimo le pagine 1-4-5-89-12-13-16; in un trentaduesimo le pagine 1-2-7-8-9-10-15-16-17-18-24-2526-27-31-32. Le altre pagine sono sul 140 secondo lato del foglio, chiamato volta. BICOLORE Macchina per la stampa a due colori con un solo passaggio (stampa tipografica, offset, rotocalco). BICROMIA Metodo di stampa di immagini e o testi che utilizza due colori di stampa combinati o giustapposti tra di loro. A volte per le immagini può essere necessario separare i toni che la compongono tra i due colori. L’esempio più semplice di bicromia è la stampa di una immagine retinata in bianco e nero su un fondino colorato uniforme o sfumato. BMP È una “mappa dei bit”, cioè una ricostruzione per punti di un’immagine sullo schermo o da una stampante. È strettamente legata alla risoluzione del monitor o della stampante. BOOK Significa “libro” in inglese. BOZZA Stampa ai fini di controllo di un documento in corso di realizzazione. Su questa vengono corretti gli eventuali errori commessi dal compositore. BOZZETTO Primo schizzo di un disegno o di un annuncio pubblicitario, sul quale è già indicato l’ingombro del testo ed, eventualmente, la headline. BROSSURA È il sistema più economico di legatura (allestimento) di una pubblicazione. Le segnature (ottavi, sedicesimi, trentaduesimi) vengono incollate nell’interno del dorso di una copertina e di cartoncino e poi rifilate sui tre lati. Può essere fresata (prima dell’incollatura le segnature vengono raccolte e tagliate con una fresa dal alto della piega; permette una maggiore penetrazione della colla) o a filo refe (le segnature vengono cucite al centro con un filo di refe e poi incollate). Il primo tipo è di fattura più rapida ed economica, il secondo resiste di più all’usura. CALANDRATA È chiamata così la carta lisciata con la pressione di un rullo. In questo modo la stampa risulta più precisa. CAPOVERSO Rientranza della prima riga di un capitolo o di un periodo. Si può anche prevedere una composizione con i capoversi “al vivo” (andando cioè a capo ma senza rientrare). CAPPELLO Breve testo che introduce un articolo. Generalmente è stampato in corpo e in giustezza diversi da quelli usati per l’articolo. CARTA PATINATA Carta con uno o più strati di patina ( pigmenti e adesivi applicati sulle due superfici del foglio durante il processo di patinatura). La scelta dei componenti determina il grado di liscio, il lucido, l’opacità, la stampabilità e la resa cromatica degli inchiostri. CARTONATO Tipo di confezione pregiata in cui le segnature vengono raccolte e cucite (cartonato cucito) o incollate (cartonato fresato). Il blocco delle pagine viene poi incollato alla copertina, composta da una plancia di carta o di altro materiale (tela, pelle, ecc…) ed incollata a del cartone che la rende rigida, tramite dei fogli detti ‘risguardi’ o ‘sguardie’. Spesso il volume così rilegato viene ricoperto da una sovracoperta. CATALOGO Opuscolo propagandistico, generalmente illustrato, che riporta l’elenco dei prodotti di un’azienda, con relative descrizioni e prezzi. CIANO Uno dei quattro colori di quadricromia (ciano, magenta, giallo e nero). CIANOGRAFIA Tecnica particolare per la riproduzione di disegni o di pellicole fotografiche su carta al cianuro, sensibile all’azione della luce. CIANOGRAFICA Bozza monocromatica realizzata su carta fotosensibile dal montaggio di matrici offset. Serve al controllo della posizione del testo e delle immagini e della corretta sequenza di piegatura prima della formatura della matrice. CLICHÈ Lastra metallica in zinco, rame o altro, incisa con processi fotografici per la riproduzione tipografica di fotografie e disegni. CMYK I colori della stampa offset in quadricromia: Cyan (ciano), Magenta, Yellow (giallo) e Black (nero). COLOPHON Indicazione obbligatoria dell’editore della pubblicazione, della tipografia e della data in cui è stata terminata la stampa. COMPOSIZIONE L’insieme dei caratteri e segni tipografici che formano un testo scritto. COPERTINA Pagina principale di un libro, un manuale, una pubblicazione. COPYRIGHT Protetto dai diritti d’autore. Proprietà letteraria. Usato come sostantivo significa anche “riproduzione vietata”. CORDONATURA È l’operazione che consiste nel creare, nella copertina, delle scanalature in corrispondenza delle quali la rigidità della stessa risulta fortemente ridotta: è, quindi, possibile aprire il libro facilmente, evitando inoltre, di vedere al “vivo” la colla del dorso. CORPO Termine tipografico col quale si indica l’altezza dei caratteri. CORSIVO Carattere tipografico inclinato verso destra. CROMALINE Stampa speciale di un campione ai fini del controllo del colore di un documento. CTP (Computer to Plate) Sistema di incisione di matrici per la stampa che non necessita di pellicole ma che, attraverso personal computer, permette l’incisione della forma da stampa direttamente dal file impaginato. DDT o Documento di trasporto Documento di natura amministrativa che viene emesso per accompagnare merci in base al DPR. n.472 del 14/08/1996; ha sostituito la Bolla di Accompagnamento. DEPLIANT Pieghevole. Foglio pubblicitario generalmente a più facciate. DIDASCALIA Breve testo per le descrizioni di foto e disegni, in genere composto in un corpo inferiore a quello del testo. DIDOT Tipografo francese, ideatore del sistema di metrica tipografica. DORSO Lo spessore di una pubblicazione sul lato della rilegatura. DTP (Desk Top Publishing) Insieme delle tecniche che, per mezzo di personal computer e software di impaginazione, permettono di gestire ed elaborare testi ed immagini ottenendo documenti già impaginati pronti per la stampa. EPS Estensione di file di immagine. ESECUTIVO La versione definitiva di un layout pronta per essere riprodotta a stampa. Su di esso figurano le illustrazioni ed il testo già composto nei caratteri desiderati. ETICHETTE RESINATE Stampa offset su materiali vari come pvc, poliesteri, policarbonati in vari spessori; il materiale stampato viene ricoperto da una resina poliuretanica bicomponente con vari gradi di durezza. FACCIATA Ciascuna delle due superfici di una pagina. FILETTO Linea utilizzata nella stampa per dividere o contornare certe parti 141 del testo o della rappresentazione grafica. conseguente presenza di sbavatura di colore. FILOREFE Sistema di rilegatura. Operazione con la quale si cuciono insieme i fogli di un libro o di un fascicolo. FUSTELLA Lama sagomata nella forma in cui si desidera tagliare carta o cartone. o di una determinata tipologia di prodotti particolarmente importante e curata nel packaging. FOLDER Pieghevole a più fogli. GABBIA Altezza e larghezza dello spazio occupato dalla stampa del testo all’interno della pagina. FONT File di dati che forniscono ai computer le informazioni grafiche necessarie a formulare un determinato stile di carattere a video e in output. GIALLO Uno dei quattro colori di quadricromia (ciano, magenta, giallo e nero). IMMAGINE VETTORIALE Un’immagine è vettoriale quando è riconducibile ad una descrizione matematica cioè tramite funzioni. La grafica vettoriale rappresenta ogni elemento secondo le coordinate di alcuni dei suoi punti utilizzando un sistema di riferimento. Questo formato di rappresentazione dei dati occupa una ridotta quantità di memoria ed è assolutamente indipendente dall’output. FOTOCOMPOSIZIONE Composizione di testi, titoli e grafici eseguita fotomeccanicamente. GIF Estensione di file di immagine frequentemente usata per la pubblicazione in documenti su Internet. IMPAGINAZIONE Fase di lavorazione successiva al menabò o layout, quandotutti gli elementi compositivi (testi, titoli, foto) vengono collocati nella pagina. GIUSTEZZA Lunghezza di una riga di testo composto. IMPOSIZIONE Posizionamento corretto delle facciate che compongono una pubblicazione nel foglio macchina, finalizzato ad assicurarne la corretta sequenza di stampa. FOTOINCISIONE o LITOINCISIONE Procedimento con cui si ottiene la forma di stampa planografica sfruttando gli effetti della luce su materiali fotosensibili (le lastre) con attrezzature idonee (torchi espositori, sviluppatrici, reprocamere, bromografi, ecc…) FOTOLITO Procedimento attraverso il quale si ottengono le lastre per la stampa con il sistema offset. FOTOUNITÀ Dispositivo di stampa ad alta risoluzione dei dati da computer convertiti in codici che generano caratteri e grafismi su supporto fotosensibile tramite sistemi ottici. Le fotounità possono essere a tubo catodico ( crt ) o a laser. FUORI REGISTRO Imperfetta sovrapposizione dei quattro colori base che formano l’immagine a colori, con una 142 GRAFICA È lo studio e la progettazione dell’estetica e della funzionalità degli stampati, che comprende anche le relative fasi di progettazione. GRAMMATURA Peso della carta espresso in grammi per metro quadrato (G/MQ) HEADLINE Titolo, intestazione di un annuncio pubblicitario redatto e composto in modo tale da attirare l’attenzione. Solitamente in esso è sintetizzato il tema della campagna pubblicitaria. Questo termine ha reso obsoleto il termine slogan. IMMAGINE COORDINATA Sistema di identità e riconoscibilità visiva di una azienda o di un prodotto INDD Estensione di file realizzato con il programma Adobe InDesign. IN-FOLIO quartino, 4 pagine;si ottiene con una sola piega. IN-OTTAVO sedicesimo, 16 pagine; si ottiene con tre pieghe. IN-QUARTO ottavo, 8 pagine; si ottiene con due pieghe. IN-SEDICESIMO trentaduesimo, 32 pagine; si ottiene con quattro pieghe. INGOMBRO Spazio occupato da qualcosa. Questo termine è molto usato nelle tecniche d’impaginazione. headline, l’illustrazione o il bozzetto di un’eventuale fotografia, l’ingombro del testo, se non la versione definitiva dello stesso. tonalità cromatiche, purché siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli delle altre. INTERLINEA Spazio bianco che viene interposto tra una linea di testo e quella successiva in senso orizzontale. LEGATURA Si distingue fra la legatura a brossura e la legatura cucita. Con quest’ultimo sistema le segnature (sedicesimi, ottavi, ecc.) vengono piegate e cucite, quindi incollate generalmente su copertine rilegate. MATCHPRINT Sistema utilizzato in fotoriproduzione per ottenere prove chimiche di colore delle pellicole di selezione prodotte. Il procedimento prevede la laminazione del supporto con il film colorato e l’esposizione della pellicola corrispondente a contatto. L’operazione si ripete per successione di colore fino all’ottenimento della prova completa. Procedimento simile al cromaline. JAZ Supporto magnetico della portata di 1GB. JPEG Estensione di file di immagine fotografica. LASERART Traforazione al laser che permette di realizzare trafori sottili e complessi su carta e cartoncino; la precisione della traforazione permette realizzazioni con una definizione dell’immagine fino a mm. 0,5. Info tecniche: formato carta Min mm. 175x175 Max mm. 720x720 Grammatura carta Min g/mq 90 Max g/mq 300-350 Risoluzione grafica mm.0,5 LOGO O LOGOTIPO Il carattere con cui è scritto il nome di un’azienda o di un prodotto. Spesso, può capitare che il logotipo diventi il marchio stesso dell’azienda. Più precisamente per logotipo s’intende il carattere (la font) con cui un’azienda si differenzia da un’altra. MAGENTA Uno dei quattro colori di quadricromia. MAGNETO OTTICO Supporto magnetico dalle diverse dimensioni di portata. LASTRA Supporto in zinco sul quale vengono impresse mediante un processo chimico-fotografico le immagini da stampare: queste, intinte di inchiostro, vengono trasferite sul caucciù e quindi sulla carta. MANO DELLA CARTA o V.S.A. (Volume Specifico Apparente) Termine con il quale si indica la sensazione che si prova maneggiando un foglio di carta. Qualitativamente è anche definita come l’apprezzamento al tocco del rapporto fra lo spessore e la grammatura della carta. Spessore Mano = --------------------------Grammatura LAYOUT La sistemazione grafica dei vari elementi di un annuncio pubblicitario, allo scopo di rappresentare il più fedelmente possibile l’immagine definitiva dell’annuncio stesso. In un layout compariranno: la MARCHIO È un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, in particolare parole, compresi i nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o MENABò Per menabò di un periodico o di un quotidiano (o di un libro), si intende il fascicolo, dello stesso formato, sul quale sono date le indicazioni da seguire nell’impaginazione, con gli ingombri precisi dei testi e delle illustrazioni. MEZZATINTA Termine tecnico per definire quelle riproduzioni a stampa che abbisognano di sfumature di colore (per le fotografie). Si contrappone al termine “al tratto”. MODULO CONTINUO Stampa su supporto cartaceo continuo e ripiegato su se stesso. MOIRÈ Errata sovrapposizione di due retini. NEGATIVO L’immagine ottenuta riproducendo l’originale con il procedimento fotografico convenzionale. I toni hanno valori invertiti rispetto a quelli del soggetto originale. 143 NERETTO Indica il peso del carattere. È chiamato anche grassetto. NERO Uno dei quattro colori di quadricromia (ciano, magenta, giallo e nero). OFFSET Procedimento di stampa litografica con il quale l’immagine viene trasportata dalla matrice su un cilindro di gomma e da questo impressa sulla carta. Procedimento di stampa basato sul principio di un processo chimico: la repulsione tra l’acqua e il grasso. Forme di stampa: lastre di zinco alluminio trimetalliche; macchine: piane (a fogli) e rotative (a bobina). OPUSCOLO Libretto di poche pagine (al minimo quattro) principalmente usato nella pubblicità diretta e sul punto vendita. Spesso è utilizzato per illustrare l’attività di un’azienda, oppure per descrivere un prodotto o un’attività promozionale. PACKAGING Veste con la quale viene presentato il prodotto al consumatore finale. Studio delle confezioni che tiene conto sia del fattore estetico sia del fattore pratico funzionale, come lo scopo di rendere il prodotto attraente oltre che proteggerlo. PAGINA L’insieme delle due facce di ognuno dei fogli che costituiscono un libro. PAGINA AL VIVO La pagina intera, senza margine. PANTONE Standard internazionale della gamma dei colori. 144 PATINATA Tipo di carta con superficie “gessata”, usata soprattutto quando vi sono riproduzioni a colori o illustrazioni in bianco e nero di pregio. PDF Estensione di file di Acrobat Reader. PELLICOLA Un’emulsione fotografica stesa su un supporto plastico flessibile translucido o trasparente. PICT Estensione di file di immagine. PLASTIFICAZIONE Trattamento consistente nell’applicare ad un supporto cartaceo o altro materiale compatibile un materiale plastico lucido o opaco tramite collante e pressione. Può essere necessario per aumentare la resistenza del supporto. Abbellisce e protegge lo stampato. POSITIVO L’immagine fotografica ricavata generalmente da un negativo, nella quale i toni non sono invertiti come nel negativo. Il positivo su carta generalmente è chiamato “stampa”, mentre quello su supporto trasparente, come la pellicola, è chiamato “diapositiva” o “trasparenza positiva”. PPD Estensione di una descrizione Postscript. PROGRESSIVA Nella stampa in quadricromia, indica la successione degli stamponi ciascuno dei quali tirato in un unico colore. È così possibile controllare ogni singolo stadio della lavorazione. PROVE COLORE Stampa speciale di un campione per il controllo del colore di uno stampato. PROVE DI STAMPA Stampa speciale di un campione per il controllo del layout di un documento. PSD Estensione di file imagine realizzato con il programma Adobe Photoshop. PUNTO METALLICO Sistema di rilegatura con aghi metallici. Gli aghi possono essere posti lungo un lato della serie di fogli singoli, oppure al centro del formato “aperto” dell’opuscolo. PUNTO OMEGA Sistema di rilegatura con aghi metallici. In questa lavorazione il metallo non aderisce alla costa dello stampato ma forma un occhiello (omega) che permette l’inserimento in un raccoglitore ad anelli. QUADRICROMIA L’insieme dei quattro colori utilizzati nella stampa offset a colori: ciano, magenta, giallo e nero (cyan=C, magenta=M, giallo=Y e nero=K). La stampa a colori si effettua scomponendo le tinte dell’originale in quattro colori semplici che, sovrapponendosi, lo riproducono fedelmente. È praticamente una tricromia alla quale viene aggiunto il nero. QUARTINO Uno stampato formato da un foglio piegato in due (in pratica quattro pagine). QUATTRO + QUATTRO COLORI Prodotto stampato in quadricromia in bianca e volta, o fronte e retro. QUATTRO + ZERO COLORI Prodotto stampato in quadricromia solo in bianca, o solo fronte. QXD Estensione di file realizzato con il programma Quark XPress. REALIST Stampa speciale di un campione di prova per il controllo del colore di uno stampato. REGISTRO Perfetta sovrapposizione di due o più elementi stampanti. RETINO Strumento grafico usato per riprodurre i chiaro-scuri di un’immagine. I retini vengono indicati col numero di linee contenute in un centimetro. RIFILO Taglio finale del prodotto finito e confezionato. RITOCCO Intervento su originali o copie per eliminare imperfezioni o per esaltare forme e colori in determinate zone dell’immagine. Può essere effettuato manualmente o con computer che utilizzano specifici programmi. ROTATIVA Macchina per la stampa. In tipografia la stereotipia è montata su cilindro. In offset la lastra viene montata su un cilindro. In rotocalco la forma di stampa, il cilindro, è per sua natura rotativa. ROTER Materiale per il punto vendita, solitamente sagomato e con articolazioni, viene appeso al soffitto. SATINATURA Ulteriore calandratura della carta per renderla più liscia, ottenuta per mezzo di pressione fra due cilindri SCANNER Strumento in grado di individuare e separare nei quattro colori base (rosso, blu, giallo e nero) l’impasto cromatico presente in un fotocolor per allestire le quattro pellicole necessarie per la stampa. SEGNATURA Foglio di stampa che, ripiegato più volte, dà luogo a un quartino, un ottavo, un sedicesimo…e così via. SELEZIONE COLORI Separazione dei colori primari tramite scanner laser di originali, per la stampa a quattro o più colori. SERIGRAFIA Sistema di stampa semi-artigianale. Si esegue facendo passare l’inchiostro attraverso un fine tessuto di seta su cui è stata precedentemente applicata una matrice che ne impedisce il passaggio nelle zone non da stampare. SPIRALE Sistema di rilegatura con filo (di metallo o plastica) avvolto a spirale e infilato nella foratura dei fogli (singoli) che compongono lo stampato. SPORCHI DI STAMPA Gli sporchi sono impurità come granelli di polvere o altro che si depositano in prestampa nella formazione delle pellicole, oppure in fase di stampa possono essere particelle di carta e formano delle zone chiare o scure sui materiali stampati. STAMPA A CALDO Procedimento di stampa tipografico che utilizza un nastro di colore termotrasferibile per trasferire il grafismo dalla forma al supporto; la forma è riscaldata da resistenze elettriche. STAMPA A RILIEVO Metodo di nobilitazione di uno stampato con cui si ottiene un rilievo sul foglio applicando una pressione al supporto posto sopra una forma di tipo rilievografica non inchiostrata. STAMPA DIGITALE Procedimento di stampa diretta tra computer e stampante (laser, inkjet). STAMPA IN QUADRICROMIA I quattro colori di selezione ( cyan, magenta, giallo e nero ) consentono di ottenere un’ampia gamma di colori, in sintesi sottrattiva col procedimento di stampa e con la combinazione di retini di varie densità. STAMPA LENTICOLARE Tecnica di stampa su tutti i tipi di cartoline, gadget bidimensionali e cartelli vetrina, che fornisce sensazioni di movimento e di cambio immagine. Gli effetti ottenibili sono Cambio immagine, Animazione, Zoom e Morph. STAMPA TIPOGRAFICA Antico metodo di stampa ormai utilizzato solo per particolari lavori in cui i grafismi (parte stampante della forma) sono in rilievo e speculari (illeggibili) rispetto alle parti non stampanti. È altresì definita come metodo di stampa diretta perché non vi è interposizione di altri materiali tra la forma ed il supporto, e perché l’applicazione della pressione porta alla stampa leggibile dei grafismi. 145 STAMPA TRADIZIONALE Procedimento di stampa litografica con il quale l’immagine viene trasportata dalla matrice su un cilindro di gomma e da questo impressa sulla carta. STAMPONE Riproduzione di un originale in un numero limitato di copie per il controllo del colore di un documento. STOCASTICO Metodo di stampa Offset caratterizzato da un retino composto da punti della stessa dimensione i cui centri non sono equidistanti tra loro; è una alternativa al metodo tradizionale caratterizzato da punti di dimensioni variabili. Elimina tutti i problemi derivanti dalla non corretta inclinazione dei retini corrispondenti ai vari colori e la risoluzione di stampa risulta molto più definita. TIFF/TIF Estensione di file di immagine. TIPOMETRO Righello con le indicazioni di misurazione del sistema Didot e con diversi calcoli nei vari corpi. TIPONAGGIO Operazione di riproduzione fotografica che permette di ottenere copie identiche da un originale trasparente (pellicola). Non sono possibili ingrandimenti e/o riduzioni. Questo procedimento serve per ottenere più pellicole uguali in modo da poter stampare sullo stesso foglio più volte lo stesso soggetto. Risulta ormai superato ed economicamente più oneroso rispetto ad altri sistemi quale il CTP (Computer to Plate). 146 TIRATURA Il numero di copie stampate di ogni singolo numero di una determinata pubblicazione. VERNICE UV Vernice lucida che viene fatta essiccare in brevissimo tempo tramite irradiazione di raggi ultravioletti. TRATTO Questo termine, nel linguaggio delle arti grafiche, si riferisce a qualunque negativo, stampa, originale o matrice di stampa che sia composto da immagini a zone di colore piene, senza mezzetinte. VERNICE UV SERIGRAFICA Metodo di nobilitazione di uno stampato che permette di stendere un velo di vernice che dona un particolare effetto di brillantezza e tattile, tramite un procedimento di stampa quale la serigrafia, permettendoci di avere anche delle forme non regolari, ma sagomate. Uno + Uno colori Stampa di un prodotto in monocromia, generalmente il nero, in bianca e volta, o fronte e retro. Uno + Zero colori Stampa di un prodotto in monocromia, generalmente il nero, in bianca, o solo fronte. USCITA IN CADUTA MACCHINA Disposizione delle pagine e/o degli elementi che compongono il lavoro nell’esatta posizione in cui verranno successivamente stampati sul supporto. USCITA PELLICOLE DA DISCO Stampa del contenuto di un file fornito non su un supporto cartaceo, ma su un film fotosensibile tramite una fotounità anziché una normale stampante; in seguito questo film viene sviluppato ed utilizzato per varie lavorazioni (montaggi, cliché…). Tecnica che sta subendo un progressivo calo di utilizzo in seguito allo sviluppo di nuove tecnologie quali il Computer To Film ed il Computer To Press. VERNICIATURA Operazione che si esegue sul supporto stampato con diversi procedimenti e vernici. Può essere lucida, opaca oppure u.v. quando la spalmatura viene fatta con una vernice lucida essiccata successivamente tramite irradiazione di raggi ultravioletti. VOLTA La parte in contrapposizione alla bianca in un foglio di macchina. XILOGRAFIA Tecnica d’incisione a rilievo su legni duri (xilos in greco vuol dire legno) a scopo di riproduzione a stampa. Per xilografia si può anche intendere la copia che si ottiene dalla stampa dell’incisione. ZIP Supporto magnetico di capacità pari a 100MB. 147 credits manuale d’immagine coordinata della Regione Emilia-Romagna Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità responsabile Paolo Tamburini ideazione e progetto editoriale Tiziana Gardini hanno collaborato Anna Maria Bernabè, Fabio Campisi, Patrizia Cotti, Giovanni Morini, Barbara Murtas progetto grafico e impaginazione Pablo Comunicazione | Fabio Bolognini stampa digitale Centro stampa della Regione Emilia-Romagna marzo 2009 © Regione Emilia-Romagna 180 181 182 a cura del Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità