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Applicazioni del metodo delle immagini
Applicazioni del metodo delle immagini A. Pompili - Esercitazioni Fisica II - Anno Acc. 2010-2011 A.P.-1 Applicazioni del metodo delle immagini Il metodo delle immagini e stato introdotto per trattare la situazione di una carica puntiforme di fronte ad un piano conduttore (indefinito) e messo a terra. Adesso andiamo a studiare ulteriori applicazioni di notevole interesse: a) Sfera conduttrice - messa a terra - nel campo di una carica puntiforme; b) Sfera conduttrice nel campo di una carica puntiforme; c) Sfera conduttrice immersa in un campo elettrico uniforme. A.P.- 2 Configurazione (a) [carica puntiforme positiva] - q>0 ! - q" < 0 ! + + "q# > 0 ! Induzione elettrostatica non completa: |q |<q - V = cost " 0 Laboratorio elettroni salgono a neutralizzare la carica!-q sulla superficie del conduttore ! Volendo discutere del perche questo avvenga, possiamo immaginare che - nel transitorio - degli elettroni vengono indotti sulle pareti del laboratorio ma essendovi il collegamento fra conduttore e pareti (stesso potenz.) non puo aversi un campo elettrico fra di essi; le cariche pertanto si neutralizzano. A.P.- 3 Configurazione (a) alternativa [carica puntiforme negativa] + q<0 ! + + q" > 0 ! - "q# < 0 ! Induzione elettrostatica non completa: q <|q| V = cost " 0 + Laboratorio elettroni dalla superf. del conduttore ! scendono verso le pareti del lab. ! Una descrizione immaginaria del fenomeno puo essere data in modo analogo alla precedente configurazione; stavolta gli elettroni migrano dalla superf. del conduttore verso terra per neutralizzare la carica positiva indotta transitoriamente sulle pareti del laboratorio. A.P.- 4 Applicazioni del metodo delle immagini: a) Sfera conduttrice messa a terra nel campo di una carica puntiforme A.P.- 5 A.P.- 6 Problema: calcolare potenziale e campo elettrico nei vari punti circostanti il conduttore. q" < 0 - q>0 h ! V "0 ! Difficolta del problema: la carica q indotta sulla sfera non e nota (induzione elettro! il segno (opposto statica non completa: |q |<q); ne conosciamo solo ! a quello della carica inducente). Inoltre la distribuzione superficiale di q non e uniforme (a causa della diversa distanza dalla carica puntiforme inducenti dei vari elementi di superficie). Per determinare V(x,y,z) nei punti dello spazio vuoto (per poi ricavare il campo) non e dunque possibile utilizzare direttamente il principio di sovrapposizione! Tuttavia il potenziale deve soddisfare l equazione di Laplace nei punti dello spazio vuoto ( " 2V = 0 ) con le seguenti condizioni al contorno: V =0 (sulla supericie sferica del conduttore) q V= (su superfici sferiche di raggio r<<h 4 "#o r ! centrate sulla carica puntiforme) ! V "0 q" < 0 Soluzione: si ricorre al metodo delle immagini. q>0 ! Considero un sistema di riferimento cartesiano centrato - C - h V "0 sulla carica puntiforme q. L asse x passi per q ed il centro C. ! ! ! Si va a considerare una carica immagine q anch essa negativa (come la carica indotta sulla sfera) da porre : 1) sull asse x : unica direzione privilegiata in uno spazio altrimenti isotropo; 2) dentro la sfera: non puo essere posta nella regione vuota (dove calcolo V) h q>0 ! O ! ! h"R C x q" < 0 ! A.P.- 7 A.P.- 8 Il potenziale V(x,y,z) associato alle 2 cariche puntiformi puo essere ottenuto per sovrapposizione: q q$ V (x, y,z) = dove r2 = x 2 + y 2 + z2 r"2 = (x # d) 2 + y 2 + z 2 4 "#0 r (1) (2) + (x, y,z) 4 "#0 r$ r C d ! ! ! ! ! r" Il!luogo dei punti per i quali V(x,y,z)=0 e quello per cui si ha: ! b q q# =" r r# r" " q > 0 si! Tale condizione implica: 1) q = #q (essendo ! trova correttamente q" < 0 ) r 2 ! 2 # q" & 2 (1) $ q# ' 2 2 2 2 2 ! (x " d) + y + z = & ) (x + y 2 + z 2 ) 2) r " = % ( r ! (2) $q' % q!( [1" (q# q) ](x 2 ! ! ! ! 2 + y 2 + z 2 ) " 2xd + d 2 = 0 d d 2 2 2 (x + y + z ) " 2x + d =0 ! 2 2 [1" (q# q) ] [1" (q# q) ] A.P.- 9 Bisogna trovare le condizioni per le quali la superficie sferica (per V=0)… (x 2 + y 2 + z 2 ) " 2x d d + d =0 2 2 # # [1" (q q) ] [1" (q q) ] … possa coincidere con la superficie sferica (reale) di centro C e raggio R d equazione: ! (x " h) 2 + y 2 + z 2 " R 2 = 0 Per ! confronto: ! ! ! x 2 + y 2 + z 2 " 2xh + (h 2 " R 2 ) = 0 d h= 2 # 1" ( q q) [ ] h " h(q# q) 2 = d ! 2 d h 2 " R2 = [1" (q# q)2 ] h " d = h(q# q) 2 h 2 " R 2 = hd ! b! "h#d R 2 = h(h " d) ! b = h(q" q) 2 R 2 = hb ! A.P.- 10 Ricapitolando: Il potenziale associato alle 2 cariche puntiformi q e q e nullo sulla superficie sferica di centro C e raggio R (coincidente con la superficie del conduttore) se la carica q si trova a distanza d dalla carica q ed a 2 2 distanza b = h(q" q) = R h dal centro. +q (x, y,z) q" r r" Il valore della carica puntiforme immagine deve essere: ! b R2 R q" = #q = #q 2 = #q ! h h h ! ! ! d h V(x,y,z)=0 C b = h(q" q) 2 ! 1 % q q$ ( ' + * Nei punti esterni alla sfera il campo e derivabile dal potenziale:V (x, y,z) = 4 "#0 & r r$ ) ! del conduttore. Il campo elettrico sara normale rispetto alla superficie ! ! ! Quando q si allontana dalla sfera (h aumenta) q si avvicina al centro ( b " cost h ). Se h >> R si ha b " 0 e q puo essere posta con!buona approx.nel centro C; in tale condizione limite la carica indotta puo essere considerata distribuita uniformemente. Inoltre h >> R implica q" << q . 2 ! N.B.: R!" h # b = R h $ R % [< 1] < R implica che q sia comunque entro la sfera (come ci si aspettava: la carica immagine non puo stare nella regione in cui calcolo V!) ! ! ! Applicazioni del metodo delle immagini: b) Sfera conduttrice nel campo elettrico di una carica puntiforme A.P.- 11 Nel caso la sfera conduttrice non sia collegata a terra bensi inizialmente isolata, deve aversi su di essa della carica indotta di entrambi i segni e stesso valore (la carica totale deve essere nulla). q>0 q" < 0 + + V = cost " 0 ! V "0 ! ! - "q# > 0 ! La superficie della sfera conduttrice sara ancora equipotenziale, con V non piu ! nullo! Per soddisfare tale condizione bisogna introdurre una ulteriore carica immagine -q che rappresenti l ulteriore carica presente sulla sfera conduttrice. Per evidenti ragioni di simmetria, dovendo garantire V=cost sulla superficie sferica, questa seconda carica immagine puntiforme non puo che essere posta sul centro C! q>0 q" < 0 - + + q>0 "q# > 0 q" < 0 ! ! ! ! "q# > 0 A.P.- 12 ! ! Il potenziale in un punto generico esterno alla sfera si ottiene per sovrapposizione dei contributi associati a ciascuna delle tre cariche puntiforme (una reale, 2 immagine): (x, y,z) q>0 r ! ! r" r"" h ! !q ! ! q$ "q# > 0 q q# =" r r# q" < 0 (%q$) 1 & q q$ q$ ) V (x, y,z) = + + = ( + % + 4 "#0 r 4 "#0 r$ !4 "#o r$$ 4 "#0 ' r r$ r$$ * ! ! Pertanto sulla sfera (di centro C e raggio R): ! ! q" q VSF = V ( r"" # R) = $ = 4 %&o R 4 %&o h q" = #q R h Il potenziale sui punti della sfera e pari 1) al potenziale generato da q nel punto che corrisponde al centro della sfera ! … o equivalentemente … 2) a quello associato alla sfera conduttrice - supposta avente carica q - nel punto occupato dalla carica q medesima. A.P.- 13 Applicazioni del metodo delle immagini: c) Sfera conduttrice immersa in un campo elettrico uniforme A.P.- 14 ! ! Eo Il campo uniforme puntiforme infinita ( ! ! Eo = q e considerabile come quello prodotto da una carica " #) posta a distanza infinita ( h " # ): R q" = #q h ! ancora: Poiche vale ! , R2 b= h ! h "# si ha: ! b"0 ! q"# o uniforme quindi costante): R R q $ = # 2 $ R 3 = #4 %&o R 3 E o = cos t h h h ! !…la carica immagine Si noti che ! ! … si avra (E ! 2 q"b = #q Per q = 4 "#o E o 2 h 1 q $ 2 zˆ 4 "#o h ; cioe … q" si avvicina indefinitamente al centro ! non implica q" # $ perche anche h "# ! Essendo la sfera isolata c e una 2a carica indotta "q# > 0 posta approx. nel suo centro. ! ! ! ! ! A.P.- 15 Complessivamente: le cariche immagine q" e "q# sono ( b " 0 ) vicinissime e praticamente sul centro della sfera e rappresentano la carica superficiale presente sulla sfera ed indotta dal campo uniforme: ! ! Eo ! ! q" "q# C zˆ ! Eo zˆ ! ! ! ! di carica indotta E " prodotto dalla distribuzione superficiale Il controcampo sulla sfera e equivalente a quello prodotto da 2 cariche puntiformi q" e "q# (cariche immagine) poste nel centro della sfera e vicinissime fra loro. ! ! Questo sistema di 2 cariche elettriche puntiformi opposte e vicinissime fra loro ! costituisce il cosidetto dipolo elettrico che verra studiato ! in dettaglio piu avanti. ! A.P.- 16 A.P.- 17 La quantita (costante) che caratterizza il dipolo elettrico e il … … momento di dipolo elettrico : ! ! ! p = q"b con ! b ! ! q" "q# ! Eo che punta da q"(< 0) a "q#(> 0) ! p ! zˆ C ! ! ! % 4 3( !! 3 Si noti che: p = q"b = 4 #$! o R E o = ' #R * 3$ o E o = 3$ oVSF E o & 3 !) ! ! ! ! ! ˆ ˆ p = cost p = p z = cost " z Dunque: (e ) nonche p " E o Si vedra (piu avanti) che il potenziale associato ad un dipolo elettrico ! gode di simmetria azimuthale ( " # , essendo " l angolo di rotazione ! Intorno ): ! ! pcos " zˆ Vdip (r," ) # ! 4 $%o r ! 2 ! ! zˆ " " r A.P.- 18 Il controcampo, cioe il campo elettrico del dipolo, e deducibile dal potenziale: ! ! ! & ! %V ! %V ! %V ) E " = E dip = #Vdip = $( i +j +k + % x % y % z ' * Passando a coordinate polari e facendo le derivate parziali (cfr. Appendice): ! ! ! ! ) & V 1 &V 1 &V , ) 2 pcos $ psin $ , E " = E dip = #Vdip (r,$ ) = +% ,% ' ,% ' , ,0. ./+ 3 3 * &r r &$ r sin $ &( - * 4 01o r 4 01o r - ! Dunque: E dip " ! ! p (2cos% & rˆ + sin % & %ˆ ) 3 4 #$o r Operiamo la seguente manipolazione: ! ! ! 2 pcos " # rˆ + psin" # "ˆ = 2cos " # rˆ + psin " # "ˆ $ p + p = 2 pcos " # rˆ + psin" # "ˆ $ p + ( pcos" # rˆ $ psin " # "ˆ ) ! ! ! = 2 pcos " # rˆ $ p + pcos" # rˆ = 3pcos" # rˆ $ p ! Pertanto: E dip " ! p (3cos% & rˆ ' zˆ ) 3 4 #$o r "ˆ " 2 #$ ! p ! r ! p " #ˆ = $ pcos(90 o $ # ) = $ psin # ! ! ! zˆ ! ! ! E Tot = E o + E " Il campo totale (esterno + controcampo) e : ! ! 3#oVSF E o VSF ˆ ˆ ˆ (3cos % & r ' z ) = E z + E o (3cos % & rˆ ' zˆ ) Poiche p = 3"oVSF E o si ha: E Tot " E o zˆ + o 3 3 4 $# R 4 3 $r o ! Per punti sulla sfera (r = R) deve aversi: ! ! !V SF ˆ E Tot (r = R) = E o z + E o (3cos# $ rˆ % zˆ ) = E o zˆ + 3E o cos # $ rˆ % E o zˆ = 3E o cos # $ rˆ 3 4 3 "R ! ! " zˆ Per punti sulla sfera il campo e normale alla superficie (come ci si aspetta) ! ! " Confrontando con la solita espressione sulla ! superficie E (r = R) = # nˆ si ricava: ! o nˆ = rˆ " = 3E o cos $ % " = 3#o E o cos $ #o ! A.P.- 19 ! Pertanto la distribuzione della carica indotta sulla superficie sferica (r = R) non e uniforme e dipende solo da " : " (# = 0) = " MAX = 3$o E o " = 3#o E o cos $ ! " (#! = $ 2,3$ 2) = 0 " (# = $ ) = " MIN = %3&o E o ! - !! Eo + ---! ! " +++ ++ + + - e massima per " = 0 decresce proporz. a cos" " =# 2 e minima ! per " = # ! si annulla per ! ! zˆ L integrale della densita superf. di carica indotta e nullo (come ci si deve aspettare): & ' SFERA "dS = (1 ' 3# E 0 0 ! 2 0 2 +1 2 cos$ % 2&R sin $d$ =6&R #0 E 0 ' cos$ [(d(cos$ )] = 6&R #0 E 0 ' cos $ d(cos$ ) = 0 +1 (1 A.P.- 20 Conclusione: in base al metodo delle cariche immagini la soluzione del nostro problema (per punti!esterni alla superficie della sfera) si ottiene sovrapponendo, al campo uniforme E o!, il campo di un dipolo posto nel centro della !sfera !di ! ! momento p = 4 "#o R 3 E o (con R raggio della sfera) [controcampo]: E Tot = E o + E " Sulla superficie sferica (r = R) la densita della carica indotta e " = 3#o E o cos $ ed il campo per punti immediatamente esterni e ! totale (esterno+controcampo) Ext ! perpendicolare alla sfera e vale E Tot = " #o = 3E o cos$ ! ! - ! ---! + ! Int E Tot - " +++ = 0 + +! + ! Ext E Tot zˆ + ! ! ! La distorsione del campo ! uniforme E o dovuto alla carica indotta sulla sfera che genera il controcampo E " (che garantisce campo nullo) e apprezzabile ! interno ! 3 solo nei pressi della superficie sferica poiche E " = E dip #1 r ! A.P.- 21 Appendice: passaggio a coordinate sferiche Vogliamo esprimere l operatore gradiente in coordinate curvilinee sferiche: ! $# ! # ˆ # ˆ' ˆ " =& i + j + k ) * " = [?] rˆ + [?]+ˆ + [?],ˆ #y #z ( % #x ( ) Definiamo le coordinate sferiche: ˆ k ! " ! ! z ! !! ! iˆ ! ! ! rˆ " "ˆ "ˆ r ! "! y x " ! ! Invertendo… " /2 + # ! ! ! x 2 + y 2 + z2 # & z % ( " = arccos% 2 2 2 ( $ x +y +z ' # y& ) = arctg% ( $ x' r= Versori!delle coordinate sferiche in funzione ! dei versori delle coordinate cartesiane : ˆj r sin " x = r sin" cos# y = r sin " sin# …si ha: z = r cos" ! iˆ = (sin " cos # ) rˆ + (cos" cos# )"ˆ + ($sin # )#ˆ ˆj = (sin " sin # ) rˆ + (cos " sin # )"ˆ + (cos # )#ˆ kˆ = (cos" ) rˆ + (#sin " )"ˆ A.P.- 22 Appendice: passaggio a coordinate sferiche - 2 Le derivate parziali nelle coordinate cartesiane vanno riespresse in coordinate sferiche: ! %f %f ˆ %f ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ "f (r,# ,$ ) = iˆ + j + k =( + + + + + + +i + ( +j +( +k %x %y %z ' %r %x %# %x %$ %x * ' %r %y %# %y %$ %y * ' %r %z %# %z %$ %z * [A] "r " = "x "x ! ( ) x 2 + y 2 + z2 = "r " = "y "y ( x x 2 + y 2 + z2 ) x 2 + y 2 + z2 = "r " = "z "z ( = [B] [C] r cos # sin $ = cos # sin $ r y x 2 + y 2 + z2 ) = x 2 + y 2 + z2 = r sin # sin $ = sin # sin $ r z x 2 + y 2 + z2 = r cos # = cos# r "# " $ y' = & arctg ) = 0 "z "z % x( ! y "# " $ y' r sin + sin # sin # x2 = * y = & arctg = * = * ! )= y2 "x "x % x( x2 + y2 r 2 sin 2 + r sin + 1+ 2 x * ! 1 "# " $ y' x r sin * cos # cos # = & arctg ) = x 2 = 2 = = y "y "y % x( x + y2 r 2 sin 2 * r sin * 1+ 2 x A.P.- 23 ! Appendice: passaggio a coordinate sferiche - 3 Un utile trasformazione di coordinate: µ " Pertanto: "# " 1 = (arccos µ) = $ =$ "µ "µ 1$ µ 2 ! % ( z * = arccos µ # $ = arccos'' 2 2 2 2 2 2 * x +y +z & x +y +z ) z 1 2 1$ z x + y 2 + z2 $ x 2 + y 2 + z2 2 x +y 2 =$ r 1 =$ r sin # sin # 2 "µ " 1 xz r 2 cos $ sin $ cos % cos$ sin $ cos % 2 2 2 #1/ 2 2 2 2 #3 / 2 = ( z(x + y + z ) ) = # z(x + y + z ) 2x = # 2 = # = # "x "x 2 (x + y 2 + z 2 ) 3 / 2 r3 r ! "µ " 1 yz r 2 cos $ sin $ sin % cos $ sin $ sin % 2 2 2 #1/ 2 2 2 2 #3 / 2 = ( z(x + y + z ) ) = # z(x + y + z ) 2y = # 2 =# =# 2 2 3/2 3 "y "y 2 (x + y + z ) r r ! ! "µ " 1 2z x 2 + y 2 + z 2 # z 2 r 2 sin 2 $ sin 2 $ 2 2 2 #1/ 2 2 2 2 #1/ 2 = ( z(x + y + z ) ) = (x + y + z ) # z = = = "z "z 2 (x 2 + y 2 + z 2 ) 3 / 2 (x 2 + y 2 + z 2 ) 3 / 2 r3 r ! [A] "# "# "µ 1 $cos # sin # cos % cos# cos % = =$ = "x "µ "x sin # r r [B] "# "# "µ 1 $cos # sin # sin % cos # sin % = =$ = "y "µ "y sin # r r ! [C] ! ! "# "# "µ 1 sin 2 # sin # = =$ =$ "z "µ "z sin # r r A.P.- 24 Appendice: passaggio a coordinate sferiche - 4 ! %f %f ˆ %f ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ & %f %r %f %# %f %$ ) ˆ "f (r,# ,$ ) = iˆ + j + k =( + + + + + + +i + ( +j +( +k %x %y %z ' %r %x %# %x %$ %x * ' %r %y %# %y %$ %y * ' %r %z %# %z %$ %z * & "f "f cos# cos $ "f sin # ) ˆ = ( cos # sin $ + % + rˆ sin $ cos # + $ cos$ cos # % #ˆ sin # + "$ r "# r sin $ * ' "r [ ! ] % "f "f cos$ sin # "f cos# ( ˆ +' sin # sin $ + + * rˆ sin # sin $ + $ cos$ sin # + #ˆ cos # + "$ r "# r sin $ ) & "r [ ! % "f "f sin# ( +' cos# $ * rˆ cos# $ #ˆ sin # = & "r "# r ) [ ! ! ! ! ] ] 1 1 "f 1 "f = rˆ (sin 2 # cos 2 $ + sin 2 # sin 2 $ + cos 2 # ) + #ˆ cos2 # cos 2 $ + cos2 # sin 2 $ % sin 2 # ) + ( "r r "# 1 #f % sin 2 " cos2 " ( +"ˆ + ' * + [somma di termini che si elidono a coppie] r #" & sin $ sin $ ) ! ! 1/sin " = rˆ "f ˆ 1 "f 1 "f +# + $ˆ "r r "# r sin # "$ ! ! A.P.- 25 Esercizio -1 TRACCIA : Una sfera conduttrice, isolata e scarica, di raggio R = 1cm , viene immersa in un campo elettrico uniforme di modulo E o = 10 4 V /m ; il potenziale vale Vo = 10 4 V nel punto coincidente con il centro della sfera quando questa non c e . a) Calcolare il potenziale della sfera, la ! densita di carica indotta ed il campo elettrico ! ! sulla superficie. Ripetere il calcolo nei due casi : "8 b) in cui la sfera pur restando isolata possieda una carica Q = 10 C c) in cui la sfera sia a potenziale zero. ! A.P.- 26 Esercizio - 2 RISOLUZIONE (a) : In base al metodo delle immagini la soluzione del nostro problema per! i punti esterni alla superficie della sfera si ottiene sovrapponendo al campo!esterno E o !il campo di un dipolo elettrico, posto nel centro della sfera, di momento p = 4 "#o R 3 E o (se R e il raggio della sfera). Ext 4 Il campo elettrico sulla superficie della sfera vale: E Tot = 3E !o cos" = 3#10 cos" ! V m La densita di carica indotta sulla superficie della sfera vale: Ext &7 " (# ) = $o E Tot = 3$o E! o cos # = 2.66 %10 cos # C m2 Vo = 10 4 V Il potenziale assunto dalla sfera e proprio ! Nota: il campo totale dentro la sfera deve essere nullo ! quindi le cariche indotte generano un controcampo uguale!ed opposto ad E o A.P.- 27 ! Esercizio - 3 RISOLUZIONE (b) : Nel caso in cui la sfera isolata possieda gia una carica Q, agli effetti gia visti bisogna aggiungere quelli della carica Q (per il principio di sovrapposizione): Il campo elettrico sulla superficie della sfera (r=R) vale: Ext E Tot = Q V 4 4 + 3E cos $ = (90 %10 + 3%10 cos $ ) o 4 "#o R 2 m La densita di carica indotta sulla superficie della sfera vale: ! Ext " (# ) = $o E Tot = Q C (7 (7 + 3 $ E cos # & (79.61'10 + 2.66 '10 cos # ) o o 4 %R 2 m2 Il potenziale sulla superficie della sfera vale: ! ! V= Q + Vo $ 1.9 %10 4 V 4 "#o R A.P.- 28 Esercizio - 4 RISOLUZIONE (c) : Si noti che una carica Q = "4#$o RVo % "1.11&10"8 C darebbe potenziale nullo sulla sfera: V = Q + Vo = $Vo + Vo = 0 4 "#o R Questo vuol dire!che una sfera conduttrice tenuta a massa e posta in un campo elettrico uniforme in un punto in cui il potenziale!vale Vo (in sua assenza) deve presentare sulla sua superficie una carica pari a Q = "4 #$o RVo . Tale carica sara distribuita con densita superficiale variabile: " (# ) = Q Vo C ! &7 &7 + 3 % E cos # = & % + 3 % E cos # ' (&88.5 (10 + 2.7 (10 cos # ) o o o o o 4 $R 2 R m2 Il campo elettrico sulla superficie della sfera vale: ! Ext E Tot = Q Vo V 6 4 + 3E cos $ = % + 3E cos $ = (%10 + 3&10 cos $ ) o o 4 "#o R 2 R m N.B.: tutti i risultati visti presuppongono implicitamente che la presenza di cariche sulla ! superficie della sfera non alteri la distribuzione delle cariche ( lontane ) che Eo generano . ! A.P.- 29