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Conosciamo la Svizzera: Economia

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Conosciamo la Svizzera: Economia
UNITRE di Soletta - Anno accademico 2012/2013
CONOSCIAMO LA SVIZZERA
Docente: Giovanni Longu
3. Economia: dal primario al secondario e al terziario
3.0
Introduzione
L’economia della Svizzera, molto florida, si è sviluppata grazie soprattutto all’intraprendenza
e alla lungimiranza di poche persone. Per favorirla è stato creato un sistema industriale e
commerciale efficiente e un sistema di trasporto di prim’ordine. Ciononostante, il 99% delle
imprese svizzere sono piccole o medie (ossia con meno di 250 occupati). Alcuni nuclei
industriali e commerciali si sono trasformati in grandi città di servizi e centri turistici e
culturali di fama internazionale.
3.1
La Svizzera da Paese agricolo a Paese di servizi
La Svizzera occupa il 19° posto al mondo per PIL (prodotto interno lordo), ma è tra i primi 10
Paesi più ricchi per PIL pro capite (oltre 74.000 franchi per abitante).
La Svizzera è povera di materie prime (ad eccezione delle risorse idriche) e per secoli ha
dovuto lottare per la sopravvivenza lavorando i campi, allevando bestiame ed… emigrando
(fino al 1888 più partenze che arrivi). Nel secolo scorso è divenuta un Paese fortemente
industrializzato e un grande fornitore di servizi. Oggi è classificata ai primi posti su scala
internazionale nei campi della formazione, della ricerca e dell’innovazione.
3.2
Settore primario (agricoltura, allevamento)
Il suolo svizzero è coperto per il 30% da boschi; per circa il 40% da coltivazioni agricole
(coltivazioni di cereali, foraggi, barbabietole, ortaggi, frutta e uva; coltivazioni biologiche).
L’agricoltura e l’allevamento del bestiame (bovini, suini) sono i rami più importanti e quelli
che hanno subito le maggiori trasformazioni (meccanizzazione, razionalizzazione,
diversificazione, ecc.), consentendo una continua crescita della produzione (quasi raddoppiata
dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi) nonostante la diminuzione delle aziende
agricole e degli addetti.
La stragrande maggioranza delle aziende agricole è formata da piccole imprese familiari.
Oggi solo il 3,5% delle persone occupate (ossia 167.000) lavorano nel settore primario.
La Svizzera considera tuttavia l’agricoltura, l’allevamento e la selvicoltura un settore
strategico perché produce alimenti, materiale da costruzione, energia rinnovabile e serve alla
protezione del paesaggio e della biodiversità. Per questo la Svizzera sussidia gli agricoltori.
3.3
Settore secondario (industrie manifatturiere)
L’industria è stato il settore trainante per quasi un secolo: dall’industria tessile (filati di
cotone, tessuti, confezioni, pizzi) a tutte le altre industrie: meccaniche, alimentari, chimiche,
persino l’industria siderurgica (acciaierie), costruzioni (infrastrutture, edilizia) ecc.
Col tempo sono state fatte scelte importanti, privilegiando le industrie ad alto contenuto
tecnologico (chimica, farmaceutica; orologeria, ottica, meccanica di precisione, elettronica;
macchinari elettrici, impianti per le telecomunicazioni) e basso impiego di materie prime.
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Tra le imprese più importanti si possono ricordare: Nestlé (alimentari), Novartis e Roche
(chimica e farmaceutica), ABB (Asea Brown Boveri, componenti per la produzione e
trasmissione di energia elettrica), Swatch, Breitling, Chopard, Rolex, ecc. (orologeria).
Fino agli anni ‘60, il settore secondario era quello che occupava più lavoratori, molti dei quali
immigrati (italiani, spagnoli, portoghesi, ecc.). Dopo il 1970, ha ceduto il primato al terziario.
Oggi i lavoratori nell’industria sono poco più di un milione (il 22,8% di tutti gli occupati).
3.4
Settore terziario (servizi)
Il settore terziario comprende tutte le prestazioni di servizi per le imprese e per le persone,
ossia: commercio (all’ingrosso e al dettaglio), trasporti (ferroviari, stradali, aerei e fluviali)
banche e assicurazioni, turismo, sanità, comunicazioni, riparazioni, consulenza, ecc.
Da oltre mezzo secolo il terziario predomina sugli altri due settori sia per numero di occupati
e sia per fatturato. Gli occupati sono quasi 3,5 milioni (73,7% degli occupati in Svizzera).
Il terziario ha cominciato a svilupparsi già nell’Ottocento parallelamente all’industria. Per
agevolare gli scambi occorreva una rete stradale e ferroviaria efficiente. Questa a sua volta ha
favorito non solo i commerci, ma anche il turismo e tutti gli altri servizi.
Rete stradale è molto densa: oltre 71.000 km di strade, di cui 1800 km di strade nazionali,
1400 km di autostrade, 18.000 km di strade cantonali e 51.500 km di strade comunali nel
2007. In Svizzera si contano circa 5,5 milioni di veicoli a motore, di cui più di 4 milioni di
automobili. L’80 per cento circa delle economie domestiche possiede almeno un’automobile.
Rete ferroviaria: una delle più fitte al mondo: oltre 5100 km di binari. Ogni anno, le Ferrovie
federali svizzere (FSS) trasportano circa 290 milioni di passeggeri e sessanta milioni di
tonnellate di merci. Nel 2008, ogni abitante ha percorso in treno una media di 2422
chilometri. La nuova ferrovia transalpina (NFTA), attualmente in costruzione, agevolerà i
transiti su rotaia nord-sud.
L’attività commerciale è molto sviluppata soprattutto nelle aree urbane: vendita all’ingrosso
e al dettaglio, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, ecc. I principali distributori
nel commercio al dettaglio sono le aziende Migros e Coop (Svizzera).
Il turismo è uno dei rami economici più importanti e contribuisce per il 6% alla formazione
del prodotto interno lordo. La ristorazione e l’industria alberghiera occupano circa 250.000
persone in circa 30.000 esercizi. Nel 2008, il settore alberghiero svizzero, che comprende
alberghi di tutte le categorie e istituti di cura, ha registrato 37,3 milioni di pernottamenti.
Il sistema finanziario e assicurativo ha svolto sempre una funzione essenziale per lo
sviluppo economico, fin dalle prime banche che hanno finanziato le grandi infrastrutture
ferroviarie nella seconda metà dell’Ottocento e inizio Novecento. Questo ramo impiega oltre
190.000 persone. Le principali banche svizzere (UBS, Credito Svizzero) hanno sede a Zurigo.
La piazza finanziaria svizzera è una delle più importanti al mondo. Nelle banche svizzere
sono detenuti molti capitali esteri. La Borsa valori di Zurigo è una delle più grandi del
mondo, soprattutto per le negoziazioni dell’oro.
Rientrano nelle attività del settore terziario anche il sistema della formazione (dalla scuola
dell’obbligo alle università), il sistema sanitario (medici, farmacie, ospedali), i servizi al
cittadino delle amministrazioni locali, cantonali e federale (assistenza, sicurezza, ecc.).
3.5
Conclusione
L’economia svizzera è tra le più sviluppate del mondo grazie alla stabilità politica del Paese,
all’efficienza dei processi amministrativi, alla competitività delle imprese, all’elevato livello
della formazione delle risorse umane, alla ricerca e all’innovazione.
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