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Bpvi, un ristoro per i vecchi soci
3 Venerdì 10 Giugno 2016 PRIMO PIANO ACCOLTA LA PROPOSTA LANCIATA DA ORSI&TORI DI MILANO FINANZA DI SABATO 4 GIUGNO Bpvi, un ristoro per i vecchi soci Quaestio studia le modalità affinché gli azionisti danneggiati possano beneficiare del rilancio della Vicenza. L’idea è un warrant. Mion presidente. Proposta azione di responsabilità di Filippo Buraschi p r il ri, O SIn son cheRno &o T I la falO liteRma i e G li azionisti storici della Popolare di Vicenza, che sono stati gravemente danneggiati dalla crisi della banca culminata con l’aumento di capitale alla fine interamente sottoscritto da Atlante, potranno «beneficiare in modo equo dell’auspicato rilancio della loro banca». La proposta lanciata nell’Orsi&Tori di Milano Finanza in edicola, è stata accolta dal cda di Quaestio Sgr che sta cercando le modalità più opportune per dare una forma di ristoro ai vecchi azionisti e tentare di ripristinare il rapporto con la banca. Il modello potrebbe essere simile a quello adottato per i soci del vecchio Banco Ambrosiano salvato: l’attribuzione di un warrant, che in quel caso era gratuito, ovvero di un’opzione call su un sottostante rappresentato da titoli azionari di nuova emissione. Allora l’offerta era condizionata al fatto che l’opzione call attribuita ai vecchi azionisti fosse in the money, ossia esercitabile con profitto, al momento della data dell’esercizio. E fu un successo dal momento che venne convertito il 94% dei warrant emessi. Il gestore del Fondo Atlante, che controlla il 99,7% della popolare vicentina, ha preso poi decisioni anche in tema di governance della banca: proporrà infatti Gianni Mion come presidente e Salvatore Bragantini come vicepresidente, confermando Francesco Iorio alla guida del gruppo come amministratore delegato. La lista comprende anche Niccolò Abriani, Luigi Arturo Bianchi, Marco Bolgiani, Carlo Carraro, Rosa Cipriotti, Massimo Ferrari, Francesco Micheli e Alessandro Pansa. Quaestio proporrà inoltre la riduzione del numero dei consiglieri dagli attuali 18 a 11 per assicurare un efficiente funzionamento del consiglio stesso. Mentre l’emolumento complessivo per il board sarà dimezzato rispetto a quello attuale. Inoltre Quaestio chiederà al nuovo cda di avviare tutti i passi necessari per un’azione di responsabilità nei confronti di chi si è reso colpevolmente responsabile del dissesto della banca. Quaestio, infine, sottoporrà al nuovo cda subito dopo il suo insediamento proposte al fine di facilitare la risoluzione del problema delle sofferenze per Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/bpvi cui fiducia si è com unque azzerata, nessuno si è stato fatto nascere mosso. È Atlante che con il fondo 1,5 di, di fatto tutto suo miliarè in grado di far rip capitale, banca e quindi di ric artire la lore. Sarebbe una reare vabes pe ns are che fin d’o tialità con ces sa ai pic col ra fos se i sti, i veri colpiti du az ion iramente, alm en o un ’op zio ne parte del capitale su un a di liardi da poter sot 1,5 mitos fra qu alc he me se crivere re nominale? Oppu al va lore, il caso che Bankita non è sic ur am en te ci sonlia, dove ne di alta moralità o pe rso d in ner è a. o Francesco Iorio n i Il passaggio di Orsi&Tori di sabato 4 giugno con la propostaa di ristoro per i vecchi soci Bpvi rafforzare la banca e accelerare il suo risanamento e rilancio. (riproduzione riservata) Bizzocchi lascia Credem, Gregori dg di Valerio Testi assaggio di testimone tra il diretP tore generale del Credem, Adolfo Bizzocchi, e il suo vice Nazzareno Gregori, «nel segno della totale continuità», spiega una nota dell’istituto di Reggio Emilia. In Credito Emiliano dal 1979, Gregori è ora coordinatore e responsabile dei servizi It, organizzazione & project management, Nazzareno Gregori legale & affari generali e operations. In precedenza ha svolto incarichi principalmente nelle aree It, internal audit, compliance e risk management. Credem ha chiuso il primo trimestre 2016 con un utile netto consolidato di 46,6 milioni, dopo aver spesato 12 milioni di contributi al Single Resolution Fund e al Fondo di solidarietà, rispetto agli 84 dello stesso periodo del 2015, valore influenzato positivamente dal riposizionamento del portafoglio titoli governativi di proprietà. (riproduzione riservata)