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IL DOSSIER Come e dove dovremo curarci

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IL DOSSIER Come e dove dovremo curarci
IL CAFFÈ
17 gennaio 2016
2
3
1/Dossier salute
• Trattamento delle ferite
• Chirurgia della carotide
• Otorinolaringoiatria
• Interventi sulla carotide e sui vasi extracranici
• Chirurgia cervico-facciale
• Chirurgia vascolare dei vasi intracranici
• Chirurgia allargata del naso e dei seni paranasali
• Interventi sui vasi intracranici
• Chirurgia dell'orecchio medio
• Chirurgia cardiaca semplice
• Endocrinologia
• Cardiochirurgia e chirurgia vascolare con circolazione extracorporea
• Neurologia
• Chirurgia coronarica
• Malattie cerebrovascolari
Ospedale regionale di Mendrisio
Clinica S. Chiara
Ospedale regionale di Locarno
Cardiocentro Ticino
Mandato provvisorio - entro il 2017 dovrà confluire su un unico polo
Clinica Ars Medica
Mandato provvisorio - fino a conseguimento
del progetto di collaborazione Ospedale regionale di Locarno - S. Chiara
Clinica S. Anna
Mandato provvisorio - fino a conseguimento
del progetto di collaborazione Ospedale regionale di Lugano - S. Anna
Clinica Luganese
Mandato provvisorio confermato nel 2017 se raggiunta casistica minima
Ospedale regionale di Lugano
Mandato (ovvero assegnazione di specialità da parte del Cantone)
Ospedale regionale di Mendrisio
Clinica S. Chiara
Ospedale regionale di Locarno
Ospedale regionale di Bellinzona
Cardiocentro Ticino
Mandato provvisorio - entro il 2017 dovrà confluire su un unico polo
Clinica Ars Medica
Mandato provvisorio - fino a conseguimento
del progetto di collaborazione Ospedale regionale di Locarno - S. Chiara
Clinica S. Anna
Mandato provvisorio - fino a conseguimento
del progetto di collaborazione Ospedale regionale di Lugano - S. Anna
Clinica Luganese
Mandato provvisorio confermato nel 2017 se raggiunta casistica minima
Ospedale regionale di Lugano
Mandato (ovvero assegnazione di specialità da parte del Cantone)
Ospedale regionale di Bellinzona
2/Le specialità negli ospedali e nelle cliniche
1/Le specialità negli ospedali e nelle cliniche
• Cardiologia
• Gastroenterologia
• Cardiologia interventistica
• Chirurgia viscerale
• Elettrofisiologia (ablazioni)
• Linfomi indolenti e leucemie croniche
• Defibrillatore impiantabile / stimolazione biventricolare e trattameno Trc
• Malattie mieloproliferative e sindromi mielodisplastiche
• Radiologia interventistica
• Chirurgia vascolare dei vasi periferici
• Prostatectomia radicale
• Interventi sui vasi periferici
• Cistectomia radicale
• Nefrologia
• Chirurgia complessa dei reni
• Urologia senza titolo di formazione approfondita “Urologia operatoria”
• Surrenalectomia isolata
• Urologia con titolo di formazione approfondita “Urologia operatoria”
• Pneumologia
• Plastica ricostruttiva del giunto pielo-ureterale
• Chirurgia dell’apparato locomotore
• Plastica ricostruttiva dell'uretra
• Ortopedia
• Artroscopia del ginocchio
• Reumatologia
• Ginecologia
• Assistenza di base in ostetricia
Come e dove dovremo farci curare infuturo
• Impianto di uno sfintere urinario artificiale
Le specialità assegnate a ospedali e cliniche se la Pianificazione supererà referendum e ricorsi
• Fibrosi cistica e ipertensione polmonare primaria
• Assistenza di base ai neonati
• Nefrostomia percutanea con frammentazione dei calcoli
• Pneumologia con terapia respiratoria specialistica
• Polisonnografia
• Chirurgia toracica
• Oncologia
PATRIZIA GUENZI
• Dermatologia
D
• 1 Dermatologia oncologica
• Patologie dermatologiche severe
• Chirurgia della tiroide e delle paratiroidi
• Chirurgia maxillare
• Neurochirurgia
• Neurochirurgia specializzata
• Tumore maligno secondario del sistema nervoso
• Tumore primario del sistema nervoso centrale
• Malattie cerebrovascolari (con Stroke Unit provvisorio)
• Epilettologia: diagnostica complessa
• Epilettologia: trattamento complesso
• Oftalmologia
• Palpebre e apparato lacrimale, problemi di chirurgia plastica
• Congiuntiva, cornea e sclera
• Glaucoma
• Cataratta
• Affezioni del corpo vitreo/della retina
• Gastroenterologia specialistica
• Chirurgia pancreatica maggiore
altri cantoni svizzeri”. Il “bottino” maggiore, dunque, va al Civico, un istituto polispecialistico
con moderne infrastrutture e
tecnologie mediche all'avanguardia, a cui sono state attribuite
anche alcune Mas (specialità di
medicina altamente specializzata, vedi box).
Tutte le strutture private,
che in Ticino rappresentano oltre
il 40% dell'offerta sanitaria, hanno ricevuto - ad eccezione dell'Ars Medica - il pacchetto base
per chirurgia e medicina interna.
La Clinica Luganese si è “guada-
ovete sottoporvi ad
un intervento al
pancreas o al fegato? Soffrite di una
malattia cerebrovascolare o di un tumore primario
del sistema nervoso centrale? Il
vostro medico curante vi manderà al Civico di Lugano, ospedale a
cui la Pianificazione ospedaliera,
approvata lo scorso dicembre da
governo e parlamento, ha attribuito la maggior parte delle specialità mediche, in gergo tecnico
“mandati di prestazione”. Ovviamente anche ad altri nosocomi
dell'Ente ospedaliero cantonale
(Eoc) e agli istituti privati la Pianificazione ha affidato numerose
specialità. Ecco dove e come dovremo farci curare in futuro,
sempre che la Pianificazione superi l’ostacolo del referendum e
di eventuali ricorsi. Inoltre, c’è
anche una richiesta a governo e
parlamento del deputato ppd Simone Ghisla, firmata da altri 12
gran consiglieri, per difendere
l’ospedale di Blenio.
La Pianificazione ha attribuito a Bellinzona e a Mendrisio, oltre al pacchetto base per la chirurgia e la medicina interna, numerose prestazioni specialistiche, multidisciplinari e complesse: dalla neurologia alla gastroenterologia, dall’endocrinologia alla
chirurgia viscerale
alla
nefrologia,
dall’urologia all’ar- La Pianificazione approtroscopia della spal- vata da governo e parlala. Parecchie specia- mento deve superare gli
lità affidate pure al- ostacoli di un referenle cliniche, il che ha dum, dei ricorsi e delle riscatenato le furie chieste di un deputato
dei promotori del Ppd al Consiglio di Stato e
referendum contro al Gran Consiglio a difesa
la Pianificazione per
quello che defini- dell’ospedale di Blenio
scono “lo smantellamento della sanità pubblica a
favore del privato, un privato che
già oggi in Ticino rappresenta
una fetta sproporzionata di offerta ospedaliera se paragonata agli
Gli ostacoli
• Chirurgia epatica maggiore
• Chirurgia esofagea
• Chirurgia bariatrica
• Chirurgia rettale bassa
• Linfomi aggressivi e leucemie acute
• Linfomi altamente aggressivi e leucemie acute
• Trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche
• Chirurgia vascolare dei vasi intra-addominali
• Interventi sui vasi intra-addominali
Fonte: Rapporto Commissione pianificazione ospedaliera 2015
gnata” più prestazioni specialistiche e multidisciplinari complesse, oltre a una Mas per la chirurgia rettale bassa. Ginecologia,
assistenza di base ai neonati e in
ostetricia, alla clinica Sant'Anna
di Lugano e alla Santa Chiara di
Locarno, ma solo provvisoriamente, cioè fino alla realizzazione del progetto di collaborazione
con il Civico e La Carità i cui
mandati, anche per questi due
istituti, sottostanno alla stessa
“clausola”. Il San Giovanni di
Bellinzona e il Beata Vergine di
Mendrisio per le stesse specialità
hanno invece ottenuto luce verde, oltre all'intero gruppo di prestazioni specialistiche. A Mendrisio, per la chirurgia vascolare dei
vasi periferici, mandato provvisorio, da confermare nel 2017
solo se raggiungerà la casistica
minima.
Le prestazioni multidisciplinari complesse non sono state
attribuite a nessuna struttura
privata. Eccetto, come detto, alla
clinica Luganese, che ne ha ottenute sei oltre alla geriatria acuta,
definita disciplina trasversale.
L'ospedale di Locarno, invero
piuttosto penalizzato, a partire
dal pacchetto base per chirurgia
e medicina interna sino alle tre
prestazioni
multidisciplinari
complesse e alle due trasversali,
sottostà a un mandato provvisorio.Ovvero sino alla concretizzazione del progetto di collaborazione con la Santa Chiara.
Al San Giovanni una dozzina
di prestazioni multidisciplinari
complesse (Mas) e una provvisoria per quattro neoplasie maligne, lo stesso al Civico che entro
il 2017 dovrà confluire in un unico polo. A questi due istituti è af-
fidata anche la pediatria, come al
Beata Vergine di Mendrisio che
ha la geriatria acuta e cinque
prestazioni
multidisciplinari
complesse. Al Cardiocentro va la
chirurgia cardiaca, coronarica e
la cardiologia interventistica. Alla clinica Varini di Orselina è
stato attribuito il centro di competenze per le cure palliative.
Agli ospedali di Acquarossa e
Faido solo il pacchetto base per
la medicina interna, ridimensionamento su cui incombe il [email protected]
rendum.
Q@PatriziaGuenzi
• Neoplasie maligne del sistema respiratorio
• Chirurgia del mediastino
• Chirurgia della mano
• Artroscopia della spalla e del gomito
• Ricostruzione dell'estremità superiore
• Ricostruzione dell'estremità inferiore
• Chirurgia della colonna vertebrale
• Chirurgia specialistica della colonna vertebrale
• Reimpianti
La selezione
• Reumatologia interdisciplinare
Per la medicina altamente specializzata
un equilibrio tra cantone e poli universitari
La
parola
MANDATO
“Mandato di
prestazione”.
Si tratta
di un termine
tecnico
molto
utilizzato
nella
Pianificazione
sanitaria;
significa,
in sostanza,
l’attribuzione
ad ospedali
e cliniche
private
delle diverse
specialità
mediche
O
rmai anche il paziente più sprovveduto sa che un contesto sanitario in continua evoluzione e con
una crescente specializzazione delle attività cliniche, in particolare nel campo
chirurgico, obbliga i singoli istituti a centralizzare le attività complesse, quelle
che hanno una ridotta massa critica di
pazienti. Solo così si può continuare a garantire qualità e sicurezza delle cure. Una
garanzia che si è premurata di mantenere
anche la Pianificazione ospedaliera, centellinando le Mas, quelle attività, appunto, di medicina altamente specializzata,
cercando un equilibrio tra cantone e poli
universitari.
Scontata, quindi, la decisione di affidare la neonatologia specialistica (livello
3) al San Giovanni di Bellinzona, da tempo principale polo di riferimento per i bebè, a cui sono state attribuite anche la
chirurgia pancreatica ed epatica maggiore, esofagea, bariatrica e rettale bassa.
Quest’ultima specializzazione è affidata
pure al Civico di Lugano e alla Clinica Luganese. Al Civico va anche la chirurgia
traumatologica (politrauma) e traumatologica specialistica (traumi cranio-cerebrali). La cardiologia non poteva che andare al Cardiocentro di Lugano, gestito da
una fondazione privata, ma integrato nel
servizio sanitario cantonale. Una clinica
universitaria specializzata in cardiologia,
cardiochirurgia e cardioanestesia, con le
più moderne apparecchiature per la diagnostica e la cura delle malattie cardiovascolari. Un istituto acuto che garantisce
cure di primissimo intervento e che dispone anche di un servizio di day hospital, indispensabile nel panorama sanitario cantonale. La Commissione della Pianificazione, nelle attribuzioni dei mandati, soprattutto per la medicina altamente
specializzata, ha cercato un equilibrio tra
autonomia cantonale e integrazione nella
rete sanitaria nazionale. Una delle riflessioni strategiche è stata valutare quali
siano le Mas che possono essere mantenute, e magari sviluppate in Ticino, un
cantone in cui la neurologia, le malattie
cerebrovascolari (stroke unit), il politrauma, la chirurgia viscerale complessa erano già riconosciute quali Mas.
Oltre Gottardo, invece, si continuerà
ad andare, ad esempio, per gli impianti
cocleari (udito), il trapianto allogenico di
cellule staminali ematopoietiche (spesso
derivate dal midollo osseo, dal cordone
ombelicale o dalla placenta), per i trapianti di organi solidi e le ustioni.
• Neoplasie maligne della vulva e della vagina
• Neoplasie maligne del collo dell'utero
• Neoplasie maligne del corpo dell'utero
• Neoplasie maligne dell'ovaio
• Neoplasie maligne della mammella
• Ostetricia
• Ostetricia specialistica
• Neonatologia
• Neonatologia specialistica
• Radio-oncologia
• Medicina nucleare
• Chirurgia traumatologica
• Chirurgia traumatologica specialistica
• Pediatria
• Chirurgia pediatrica
• Chirurgia pediatrica di base
• Geriatria acuta
• Centro di competenze in cure palliative
Fonte: Rapporto Commissione pianificazione ospedaliera 2015
IL CAFFÈ
17 gennaio 2016
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2/Dossier salute
5/VIAGGIO NELLA SANITÀ CHE VERRÀ
LA CLINICA SANTA CROCE
Ti-Press
“La disattenzione della politica
per la psichiatria ci preoccupa”
Dura denuncia dell’istituto di cura privato di Orselina
La novità
NOSTRO SERVIZIO
La Santa Chiara
e la Moncucco
inoltrano ricorso
A
T
anto indispensabili quanto
costosi. I preservativi, in
generale, non sono articoli
economici. E siccome per uno
studente anche solo pochi franchi possono fare la differenza, da
Milano si viene in Ticino per risparmiare. Sono i pendolari del
sesso sicuro, giovani consapevoli dei rischi dei rapporti non protetti. Gravidanze indesiderate,
ma anche infezioni e malattie,
dall’herpes genitale all’Aids. Così, in treno o in auto varcano la
frontiera per acquistarli in una
qualsiasi farmacia ticinese. E
siccome il santo deve valere la
candela tornano in Italia con parecchie confezioni.
A segnalare lo shopping
transfrontaliero di condom è
un articolo di RSalute, l’inserto
settimanale di Repubblica, che
al tema ha dedicato un ampio
servizio soprattutto per sottoli-
parto di psicogeriatria, volevamo ampliare il reparto coatto e
costruire un grande parcheggio, non solo per le auto dei nostri dipendenti, ma anche per i
visitatori che in alcuni periodi
dell’anno non sanno dove posteggiare”.
Tutto fermo quindi?
“Oggi dobbiamo fare i conti
con questa realtà, evidentemente poco attenta al nostro lavoro. Incapace di prevedere gli
effettivi bisogni di una regione
in cui, di fatto, restiamo i soli ad
operare”.
Si riferisce alla trasformazione della clinica Varini di
Orselina in centro di cure
palliative?
“Già. I pazienti psicosomatici-psichiatrici - e sono un centinaio - che prima venivano ricoverati lì ora dove andranno?
Nessuno ci ha saputo rispondere. Lo abbiamo chiesto al dipartimento Sanità, alla Commissione Pianificazione del Gran
Consiglio. Arriveranno da noi,
se non c’è posto andranno a
IL PU
NTO
I NUMERI
Ottanta letti (82 con
la Pianificazione),
130 impiegati, di cui
70 sanitari, un migliaio
di ricoveri l’anno e una
cifra d’affari di 8 milioni
I PROGETTI
In stand by i progetti
di un reparto di psicogeriatria, l’ampliamento
del reparto coatto
e la costruzione di
un grande parcheggio
LE TARIFFE
Per la psichiatria la
Santa Croce ha le
tariffe più basse
del cantone,
concorrenziali anche
a livello nazionale
Studenti milanesi
si riforniscono
di condom nelle
farmacie svizzere.
Risparmiano
e si garantiscono
rapporti protetti
I controlli di qualità
Sempre meglio non sottovalutare la qualità dei preservativi.
In Svizzera dal 1998 possono essere commercializzati solo quelli
conformi alla norma europea con la sigla Ce o Md
Ti-Press
Annunciato e confermato. La clinica
Santa Chiara di Locarno non ci sta con
questa Pianificazione. I vertici dell’istituto l’avevano già anticipato nell’intervista
al Caffè la scorsa domenica, annunciando l’intenzione di fare ricorso. “Certo
che lo facciamo, siamo pronti - dice il
direttore sanitario, dottor Adrian Sury -.
Per avere più forza lo vogliamo fare con
la clinica Moncucco, con cui collaboriamo molto bene. Ci stiamo coordinando
sul da farsi. Saranno due ricorsi separati, ovviamente, ma con la stessa argomentazione: la Pianificazione viola la
Lamal”.
Sury precisa di aver preso contatto
con un avvocato di Berna che “ha già
vinto 17 ricorsi contro varie Pianificazioni cantonali. Non vedo perché noi non
dovremmo riuscire a vincerlo”.
nni molto impegnativi si prospettano
all’orizzonte per la
clinica Santa Croce
di Orselina, quinta
tappa del “viaggio” del Caffè tra
le strutture sanitarie private del
cantone. Per l’istituto locarnese
- acquistato vent’anni fa dalle
suore della congregazione di
Menzingen e trasformato in clinica psichiatrica due anni dopo
- la Pianificazione ospedaliera
non è andata come si auguravano i responsabili sanitari, interessati a garantire cure adeguate e di qualità ai pazienti psichiatrici del cantone. Ottanta
posti letto, 130 impiegati di cui
una settantina per la parte clinica, un migliaio di ammissioni
l’anno (300 nel reparto protetto), un centinaio in day hospital,
una degenza media di 33 giorni
e una cifra d’affari di 8 milioni
di franchi l’anno, ecco i numeri
della Santa Croce. “Di fatto
svolgiamo lo stesso ruolo di un
istituto pubblico, ovvero quello
della clinica psichiatrica di
Mendrisio, visto che il 98% dei
nostri pazienti hanno la cassa
malati di base - sottolinea il
dottor Marco Passoni, da dieci
anni direttore sanitario -. Ma
questa Pianificazione, elaborata
su basi meramente economiche, non ha tenuto conto dei
reali bisogni clinici in questo
settore. Questa disattenzione
della politica per la psichiatria
ci preoccupa ”.
Cosa vi aspettavate?
“Avevamo chiesto 30 letti in
più, ce ne hanno dati 2. Ciò la
dice lunga sulla sensibilità politica del Cantone per i malati
psichiatrici. D’altro canto, lo
scorso dicembre il Gran Consiglio impegnato sulla Pianificazione ha dedicato soltanto dieci
minuti alla psichiatria su oltre
sette ore di discussione”.
A questo punto bloccherete
i vostri progetti di investimento?
“Beh, ce li hanno tagliati sul
nascere. Pensavamo ad un re-
A Mendrisio i pendolari del sesso sicuro
Preservativi troppo cari in Italia,i ragazzi li comprano oltre frontiera
neare l’allarmante disaffezione
al profilattico degli italiani.
Rientrato l’allarme Aids, infatti, sono calate le vendite dei
preservativi e aumentate le
malattie. E a rischiare di più sono i giovani. Coloro che non
Mendrisio, con evidenti difficoltà logistiche per i familiari che
già vivono una situazione delicata”.
Insomma, mancano letti
per la psichiatria in Ticino?
“Guardi, senza esagerare,
oltre agli attuali letti a disposizione nel cantone, 280, ne occorrerebbero altri 45. Noi siamo
sottodimensionati rispetto alle
richieste. Inoltre, un terzo del
migliaio di ricoveri l’anno arrivano da noi direttamente dai
pronto soccorso, dal 2008 abbiamo il mandato per i ricoveri
coatti. Possiamo chiudere le
porte di fronte alle urgenze? È
come se al Cardiocentro dicessero ‘non abbiamo posto, mandate il paziente da un’altra parte’. Vorrei vedere i giornali cosa
scriverebbero!”.
Come spiega tutto questo?
“Siamo in questa situazione
perché nessuno ha voluto ascoltarci. Eppure la media svizzera
dei letti psichiatrici è di gran
lunga superiore rispetto a quella ticinese”.
Si sa che il problema di una
Pianificazione sono sempre
i costi. Difficile dare più letti e nel contempo risparmiare.
“Lo capisco. Ma da sempre
ci caratterizza anche una responsabilità sociale che ci ha
spinto in tutti questi anni a farci
carico, per quanto ci compete,
del contenimento dei costi della
sanità”.
Come?
“Ad esempio, con un servizio di day hospital psichiatrico
per i pazienti che non necessitano di cure stazionarie, ma non
possono neppure essere seguiti
unicamente ambulatorialmente. Inoltre, con un’efficiente gestione dell’organizzazione che
ci ha permesso di avere i costi
delle cure stazionarie tra i più
bassi di tutta la Svizzera e i più
bassi del cantone”.
Anche per questo vi sentivate in diritto di poter chiedere qualche letto in più?
“Sì, perché non avremmo
certo gravato in modo esagerato sulla spesa. Ma questi pazienti da qualche parte andranno curati. Staremo a vedere”.
Le patologie più frequenti?
“Psicosi e disturbi dell’umore”.
Collaborate con altri istituti?
“Con il San Giovanni di Bellinzona e La Carità di Locarno
c’è una sorta di consulenza. Dal
2006 collaboriamo con l’istituto
San Raffaele di Milano, per la
formazione clinica degli specializzandi. Un’attività che ci permette ogni anno di organizzare
interessanti seminari ed eventi
con personaggi di grande richiamo”.
p.g.
(5-continua)
hanno tanti soldi in tasca o che,
magari, si vergognano di entrare in farmacia per chiedere una
confezione di condom. Perciò, si
affidano, e spesso informati
male, a dei metodi contraccettivi molto artigianali assai ri-
schiosi. Altri hanno scoperto
che in Ticino si risparmia. Da
un giro di telefonate nelle farmacie di confine, al Caffè rispondono che è difficile fare
l’”identikit” di chi entra e chiede dei preservativi, non esclu-
dono però che tra i clienti ci siano parecchi giovani che arrivano dall’Italia.
Ma quanto costa un singolo
preservativo? Più di un franco.
Sei pezzi, di marca, tra i 7 franchi e 50 e gli 8 e 50. Dodici pez-
zi, attorno ai 15 franchi. Il costo
delle confezioni varia a seconda
della marca, ma anche per le
novità proposte dalle case produttrici: condom profumati, colorati, “saporiti” alla frutta,
amatissimi dai ragazzi; “su misura” e... vegani.
Meglio, comunque non risparmiare sulla qualità, anche
se da qualche anno sono in vendita quelli low cost. E, soprattutto, ricordarsi che dal giugno
1998 in Svizzera possono essere commercializzati solo quelli
conformi alla norma europea
per preservativi, con la sigla Ce
o Md (fabbricazione svizzera).
Tuttavia, è il produttore il solo
garante del rispetto delle norme. Le autorità federali fanno
dei controlli sulla qualità con
dei campioni prelevati a caso,
ma può anche essere troppo
tardi.
p.g.
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