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Azzanna il ladro, a processo: assolto
y(7HB7C1*NTOKKQ( +]!"!#!$!{ Giovedì 28 gennaio 2016 DA L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E Anno 139 - N. 10 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato www.corrieredinovara.com Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,50 Volley & Calcio Magistrati La storia del Faraggiana a puntate Igor fuori dalla Champions, il Novara prende Nadarevic Saluzzo lascerà Novara promosso Pg a Torino Quando il marchese volle il “suo” teatro De Luca e Mercalli alle pagine 34-35 a pagina 11 Capra a pagina 44 UN ANZIANO ERA STATO AGGREDITO DA UN LADRO ARMATO SORPRESO IN CASA E SI ERA DIFESO CON UN MORSO Azzanna il ladro, a processo: assolto Nessun eccesso, il giudice ha stabilito che il “fatto non costituisce reato” IL PUNTO Città della Salute occasione unica (e di tutti) per Novara n La nuova Città della Salute e della Scienza di Novara non è più un sogno: si sta concretizzando e gli ultimi tasselli del mosaico sono in via di completamento. La giunta regionale ha stanziato lunedì circa 7 milioni di euro per sostenere ed avviare il percorso per la sottoscrizione di un nuovo accordo di Programma con lo Stato dopo l’ok del 16 settembre scorso al progetto del Nucleo di valutazione sanitaria del Ministero dell’Economia. Ora tocca al Comune redigere la variante urbanistica necessaria a far partire l’opera sull’area di viale Piazza d’Armi e agli altri attori (Regione, Aou) mettere a punto il patto con lo Stato e il successivo bando per il project financing dell’opera che prevede una ricaduta sul territorio di circa 320 milioni di euro, una cifra imponente per un appalto ritenuto il più consistente mai visto su piazza, con flussi di denaro che andranno opportunamente vigilati. Si tratta, cioè, di una occasione unica e irripetibile di rilancio del territorio e della città per almeno due ragioni. Roberto Azzoni segue a pagina 39 IL PROGETTO Città della Salute: le tappe, i costi e le polemiche Negri a pagina 5 n Aggredito dal ladro armato sorpreso in casa, un anziano si difende morsicandolo e staccandogli la falange del pollice. E finisce così nei guai per “eccesso colposo di legittima difesa”. Martedì si è tenuto il processo: il giudice ha assolto l’anziano, difeso dall’avvocato Inghilleri, perchè ”il fatto non costituisce reato”. Viviani a pagina 12 CONSEGNATE IERI IN PREFETTURA PER RICORDARE DEPORTATI E INTERNATI Dodici medaglie per il Giorno della Memoria TRAGEDIA Schianto in auto: muore 22enne Curino a pagina 10 LE OPERAZIONI Polizia e Cc setacciano il Novarese a pagina 11 n In occasione del Giorno della Memoria sono state consegnate ieri mattina in Prefettura a Novara 12 meda- glie d’onore (nella foto). Gilio Passarella, unico vivente tra i destinatari, ha ritirato il riconoscimento dalle mani del sindaco di Vespolate Pierluigi Migliavacca. Bezio a pagina 7 LE IDEE ELEZIONI: DOPO GLI ATTACCHI DI FI E FDI. IN CONSIGLIO SINDACO SOTTO ACCUSA Auschwitz: non La Lega annuncia: «Corro da sola» n Centrodestra sempre più litigioso. Sozzani (Fi) e Mancuso (Fdi) chiedono a tutti di fare un passo indietro, ma ricevono solo rifiuti. La Lega si smarca e decide di correre da sola, ma Canelli tenta un’ultima apertura. Il tavolo nazionale snobba Novara e non la prende in considerazione. Insomma tutto in alto mare. E in consiglio comunale opposizione all’attacco sulla campagna del bilancio di fine mandato del sindaco. Devecchi, Mattioli e Ugazio alle pagine 3-4-9 ALLARME IN PROVINCIA INDUSTRIALI Nutrie: «E’ un’invasione» Novara e Vercelli, un “matrimonio” da oltre 700 aziende a pagina 38 n È nata ufficialmente “Confindustria Novara Vercelli Valsesia”: entro marzo 2017 la fusione delle due associazioni che rappresentano oltre 700 aziende. Cavalli a pagina 37 basta ricordare un solo giorno n Non basta dedicare una giornata alla memoria. Si deve ricordare sempre se si vuole evitare di dimenticare, se si vuole sotterrare l’indifferenza che continua a permeare la nostra società. L’indifferenza è una ‘grande malattia’ che fa dimenticare. Non è facile guarire. L’indifferenza fa male a chila subisce e lascia in costoro ferite profonde e indelebili. Guglielmo Giumelli segue a pagina 39 servizi a pagina 7 Corriere di Novara GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2016 CRONACA 5 L’ASSESSORE SAITTA: «LA REGIONE HA COSTITUITO UNA TASK-FORCE PER SEGUIRE E MONITORARE OGNI FASE DELL’ITER» Città della Salute, le prossime tappe Il 26 febbraio sarà siglato l’accordo di programma per definire le esatte competenze n Non solo un cronoprogramma preciso per i prossimi mesi: la conferenza stampa sulle novità riguardanti la Città della Salute e della Scienza che si è tenuta lunedì scorso nella sala dell’arengo del Broletto e che ha avuto come relatori il sindaco Andrea Ballarè, l’assessore regionale alla sanità Antoni Saitta, l’assessore regionale al Welfare Augusto Ferrari, il sottosegretario di Stato al Welfare Franca Biondelli, il Direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” Mario Minola, il vicepresidente della Commissione Sanità del consiglio regionale Domenico Rossi e il rettore dell’Università del Piemonte orientale “Avogadro” Cesare Emanuel, è stata l’occasione per guardare all’immediato futuro, con le opere di bonifica che prenderanno il via nell’area di viale Piazza d’Armi subito entro la fine di aprile, ma anche a quello che sarà il futuro non prossimo del territorio. Ad ascoltare i relatori un nutrito parterre formato da giornalisti, addetti ai lavori e politici, ma anche da gente comune. Se in apertura Ballarè ha rimarcato «la tenacia con la quale quest’Amministrazione ha creduto nella realizzazione di un’opera che renderà Novara una città all’avanguardia dal punto di vista sanitario», Saitta ha immedia- tamente posto l’accento su quello che sta concretamente avvenendo. «Sono qui – ha detto – per fornire informazioni e date precise. La determinazione del sindaco è stata anche la nostra. Innanzitutto la Regione ha costituito una task-force che ha il compito di seguire e monitorare ogni fase dell’iter. E’ stata poi autorizzata la vendita delle cascine e durante la riunione che abbiamo avuto oggi con l’Amministrazione novarese è stata convocata una conferenza dei servizi per semplificare e chiudere la partita della variante urbanistica e definire un accordo di programma tra i vari soggetti coinvolti. Il 26 febbraio sarà quindi siglato l’accordo di programma nel quale saranno definite le esatte competenze di ogni attore per evitare ritardi». L’assessore ha quindi indirettamente risposto alle preoccupazioni manifestate da Coldiretti per quanto riguarda la destinazione d’uso delle cascine in vendita, «che la Regione conferma sin d’ora come agricola: a occuparsi della questione sarà in prima persona l’assessore Ferrari». Ma c’è ancora di più, perché «il Comune si dovrà muovere per predisporre le varianti urbanistiche che riguardano anche gli ospedali esistenti», tra i quali rientra, ovviamene, anche il “San Rocco” di Galliate. Saitta ha sottolineato quindi L’assessore regionale alla Sanità Saitta durante l’incontro al Broletto che la Regione «ha stanziato il cinque per cento del finanziamento statale di 320.290.000 euro, ovvero 6.700.000 euro. Una parte della vendita delle cascine servirà per iniziare i lavori di bonifica dell’area di viale Piazza d’Armi. Siamo di fronte a un’opera che rappresenterà l’eccellenza italiana in campo sanitario e ogni passaggio sarà seguito con estrema attenzione. La programmazione che precede la realizzazione ci rende ottimisti: abbiamo fornito al Governo un quadro estremamente chiaro». La precisione del lavoro finora svolto è stata rimarcata anche da Franca Biondelli. «Tutti i parlamentari novaresi – ha inoltre ricordato – hanno remato nella stessa direzione: su questi temi non esistono divisioni. E così si proseguirà». Ferrari ha aggiunto che «già con la campagna elettorale per le Regionali del 2014 avevamo fatto nostro questo obiettivo. C’è stato chi credeva che sarebbero rimaste solo parole, ma noi ci abbiamo creduto e oggi siamo qui, perché la città della Salute e della Scienza non è stata vista come un’opera isolata, ma come un’entità che sarà realizzata in tempi sostenibili e che è integrata nel “sistema Piemonte”, fatto riconosciuto come rilevante dal Nucleo di valutazione ministeriale che ha dato il parere favorevole in quanto il progetto è stato ritenuto compatibile con la riforma sanitaria regionale. Del “sistema Piemonte” fa parte anche la Città della Salute di Torino: le due opere non sono mai state antitetiche o incompatibili». Rossi ha dal canto suo posto l’accento sulla necessità «di stringere i tempi di realizzazione per dare una risposta ai cittadini e anche per cercare di bloccare l’emigrazione sanitaria in altre regioni. Per quanto riguarda la destinazione d’uso delle strutture dismesse, sia di Novara, sia di Galliate, si dovrà prestare particolare attenzione e confrontarsi con la cittadinanza per trovare una soluzione condivisa il più ampiamente possibile». Emanuel ha ricordato che «l’Università ha fatto un investimento sulla Città della Salute e della Scienza, con l’istituzione di nuovi corsi. Un traguardo ambizioso anche per noi, ma siamo riusciti a creare un distretto bio-medico-farmaceutico non indifferente. Del resto la Scuola di Medicina rappresenta la nostra punta di diamante. L’invito che mi sento ora di fare è quello di avere coraggio nelle destinazioni d’uso delle strutture una volta dismesse, che potrebbero costituire moltiplicatori positivi davvero rilevanti». Minola ha infine manifestato la propria soddisfazione «per un traguardo del quale si parla da anni e che rispecchia obiettivi e mission aziendali, oltre che una realtà da sempre considerata il cuore pulsante della città e una realtà economicamente rilevante per tutto il territorio, con i suo fatturato di trecentoventi milioni di euro, i suoi duemilacinquecento dipendenti, dei quali milleseicento laureati, i suoi quarantamila ricoveri annui, i suoi due milioni di prestazioni ambulatoriali e i suoi ottantamila passaggi al Dea. Noi ci crediamo: ora avanti tutta con l’opera di bonifica». Lalla Negri I dettagli della realizzazione Pd: «Un risultato straordinario», Nastri: «Nessuno ci metta il cappello» n A scendere nei dettagli tecnici del modus operandi per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza e a ricevere il pubblico plauso da parte del Direttore generale dell’Azienda ospedalierouniversitaria “Maggiore della Carità” Mario Minola «per l’incessante e scrupoloso lavoro svolto in questi anni» è stato il Direttore amministrativo dell’Aou Gian Pietro Savoini. L’opera («che vedrà una compartecipazione tra pubblico e privato: seguendo questa strada particolarmente efficace c’è stata la realizzazione di alcuni ospedali in tre anni», ha ricordato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta), come tutte le opere pubbliche di particolare rilevanza, sarà regolata «dall’articolo n. 143 del Codice degli appalti sulla concessione di costruzione e gestione e sottostante alla direttiva n. 23/2014 dell’Unione europea, della quale sarà emanato il Decreto delegato entro il 14 aprile. Questa scelta – ha spiegato Savoini – rappresenta una garanzia per quanto riguarda i tempi di realizzazione, in quanto l’azienda appaltatrice ha tutto l’interesse a stare entro i quattro anni di costruzione e ventisei di gestione previsti. Seguendo questo iter sono stati recentemente realizzati quattro ospedali in Toscana, l’ulti- n Secondo il comunicato della segretario provinciale del Pd si è raggiunto: «Un risultato straordinario dopo anni di immobilismo in cui, nonostante la Regione fosse guidata da un novarese, nulla di concreto era accaduto su questo fronte. Anzi, con il governo delle destre leghista e forzista in Regione e in Comune, il progetto rischiava di andare definitivamente nel dimenticatoio. Solo la stretta collaborazione tra l'Amministrazione a guida Pd della città di Novara e la Giunta regionale presieduta dal Pd Chiamparino - prosegue - ha salvato dall'oblio la Città della salute di Novara e ha posto per la prima volta le basi concrete per arrivare al traguardo”. «Il Partito Democratico si fa interprete della soddisfazione della città di Novara – sottolinea il segretario provinciale Mauro Gavinelli - e ringrazia il sindaco Ballarè, il sottosegretario Biondelli l'assessore Ferrari, il consigliere Rossi, i parlamentari Ferrara e Falcone e il presidente della Provincia Besozzi, per l'impegno profuso a vantaggio della città». Decisamente critico Gaetano Nastri, deputato di Fratelli d’Italia: «Che si faccia- ILLUSTRATI DAL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DELL’AOU Mario Minola e Pietro Savoini, direttore generale e amministrativo mo dei quali a Massa, su progetto dello “Studio Altieri” di Thiene, in provincia di Vicenza, lo stesso che ha progettato la nostra Città della salute e della Scienza». Non saranno invece gare d’appalto europee, ma tradizionali, quelle per l’avvio della bonifica – compresa quella di tipo bellico -e del piano scavi all’interno dell’area di viale Piazza d’Armi, «interventi che interesseranno una superficie di circa centotrentamila metri quadrati dei trecentottantaquattromila complessivi. Si parla di questo progetto dal 1997 – ha ricordato il Direttore amministrativo dell’Aou ai tempi di uno studio di Fin Piemonte: oggi siamo finalmente alla realtà». l.n. no passi avanti per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara è notizia che non può non piacere. E se certi impegni li prende l’assessore regionale Antonio Saitta è notizia positiva. Ma non vorrei che si dimenticasse che le iniziative che dovrebbero portare finalmente al via libera definitivo fanno parte di un iter che ha visto protagonista la coalizione di centrodestra che ha governato la Regione Piemonte fino al 2014» «Nessuno può quindi arrogarsi meriti per una vicenda che, tra stop and go, dura da molti anni – continua il deputato novarese – E ognuno può vantare meriti ma anche sopportare insuccessi: la Città della salute non ha colore politico perché risponde al bisogno di salute di tutti i cittadini. Piuttosto chiediamo che alle parole dell’assessore Saitta seguano i fatti: e quindi sigli l’intesa con il Comune di Novara e dia il via libera alla cessione di poderi e cascine. E’ su questo che misureremo l’effettiva volontà della Regione di chiudere questa partita fondamentale per tutto il territorio e per il Piemonte stesso». «Nessuno può mettere il proprio cappello su que- st’opera – conclude Nastri – men che meno il sindaco di Novara Andrea Ballarè, che anzi di suo è in ritardo nell’approvazione della variante urbanistica sulla sede della Città della salute». Sulla stessa linea anche Diego Sozzani, coordinatore provinciale di Forza Italia: «In questi giorni si è tornati a parlare della Città della Salute e della Scienza. Sono davvero felice di vedere come l'iter che abbiamo al tempo disegnato e avviato, sia giunto a una svolta sostanziale. Ma nell'idea di città non può mancare una riflessione responsabile sul riuso di oltre un milione di metri quadrati nel cuore della città, di un vero e proprio quartiere in cui insistono anche strutture di straordinario valore artistico e architettonico. Quello della riqualificazione urbana dell’attuale ospedale, secondo Sozzani «è solo uno dei temi che dovremo affrontare, ma anche le caserme, l'ex macello, il Castello, Casa Bossi... non sono nuove ma non hanno mai trovato una vera risposta. La riqualificazione urbana è parte integrante del “Progetto Novara” che intendiamo proporre» Sandro Devecchi