Rovinato a 15 anni in campo Abodi (Lega B) ne fa un caso Rovinato
by user
Comments
Transcript
Rovinato a 15 anni in campo Abodi (Lega B) ne fa un caso Rovinato
Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195 26 Cittadella ❖ Camposampiero IL MATTINO MARTEDÌ 31 MARZO 2015 giovane talento del calcio Rovinato a 15 anni in campo Abodi (Lega B) ne fa un caso Il presidente della serie cadetta contatta il legale che segue la causa contro la Figc La madre: «Mio figlio ammonito per simulazione. Ha rischiato di restare invalido» di Giusy Andreoli ◗ SANMARTINODILUPARI Il presidente della Lega Calcio di serie B Andrea Abodi ha richiesto tutta la documentazione del mancato risarcimento al calciatore dei Giovanissimi della Asd Luparense per le gravi e permanenti lesioni provocategli da un avversario in campo. Abodi ha contattato ieri mattina il legale della famiglia, l’avvocato Stefa- no Squarise, assicurando il suo interessamento per valutare con gli organi della Figc come intervenire per rendere giustizia al calciatore, originario di Santa Giustina in Colle. «“Una cosa del genere non si è mai vista”, mi ha detto Abodi. E mi ha chiesto di inviargli anche le cartelle cliniche», dichiara Squarise. La società assicurativa ha negato al ragazzo il risarcimento, appena 15.500 euro: per Chirurgia robotica con numeri record nell’Alta Padovana ◗ CAMPOSAMPIERO Chirurgia robotica da record all’Usl 15. Nel 2014, sono stati 172 gli interventi con tecnologia di precisione automatizzata svolti in diversi reparti dalla equipe di Emilio Morpurgo, direttore di Chirurgia generale, da quella di Lucio Laurini, direttore di Urologia, e di Italo De Meo, direttore di Ostetricia e ginecologia, oltre che da Valentino Fiscon, direttore di Chirurgia a Cittadella che utilizza il robot chirurgico a Camposampiero. «Stiamo costruendo una buonissima tradizione che significa anche fare formazione e insegnare ad altri medici e chirurghi l’utilizzo di questi presidi tecnologici all’avanguardia», spiega il direttore generale Francesco Benazzi. «Ciò che è importante sottolineare sono i benefici di questa tecnologia che per i pazienti significa recupero più veloce, più sicurezza e tempi di degenza contenuti. Mediante incisioni cutanee minime si ottiene un’ottima visione tridimensionale del campo operatorio, un accurato con- trollo dell’emostasi e un preciso rispetto delle strutture anatomiche. Il tutto si traduce in una ridotta necessità di eventuali emotrasfusioni, dolore postoperatorio diminuito, riduzione dei tempi di recupero. Una eccellente visualizzazione delle parti anatomiche, inoltre, apre le porte a percorsi chirurgici molto più dettagliati sia della chirurgia demolitiva che di quella ricostruttiva E ciò ci fa sostenere che per alcune tipologie di interventi il robot chirurgico sia indispensabile». L’impiego di strumenti di alta precisione è possibile grazie alla professionalità dei medici che hanno dato attuazione a un preciso indirizzo della Regione: 31 gli interventi su intestino per neoplasia fatti l’anno scorso in Chirurgia generale; 4 quelli su esofago, stomaco e duodeno per neoplasia; 14 per obesità. In Ginecologia 36 gli interventi di isterectomia radicale e vulvectomia radicale per neoplasie. In urologia vi sono stati 19 interventi su rene e uretere per neoplasia; 68 per neoplasia prostatica. (g.a.) ottenerlo l’organo perforato per effetto di una ginocchiata avrebbe dovuto essere asportato. Una beffa, dopo il grave danno fisico riportato e le conseguenze che segneranno il ragazzo a vita. Oltretutto precludendo per sempre all’ex promessa una carriera nel calcio. Il 22 settembre 2013 l’atleta della Luparense era stato colpito violentemente all’addome da una ginocchiata del portiere mentre s’involava verso la Camion contro auto sulla Contarina Ferita una 24enne porta avversaria del San Donà di Piave. Il ragazzo è caduto a terra e ha dovuto uscire dal campo. Si giocava il campionato Giovanissimi regionale. In seguito al violento colpo, il calciatore ha riportato gravissime lesioni interne e ha dovuto sottoporsi a un intervento salva-vita. La madre ha dovuto firmare l’autorizzazione a intervenire, perché l’operazione comportava un rischio mortale del 75%: è rimasto 5 ore Andrea Abodi (Lega Serie B) e mezzo sotto i ferri, ma alla fine l’equipe del professor Morpurgo gli ha salvato la vita. Ancora oggi, all’ospedale di Camposampiero, l’ex calciatore viene chiamato “Il bambino del miracolo”. «La botta è stata talmente forte da spostare gli organi interni contro la colonna vertebrale. Uno si è perforato e lacerato», racconta la madre dell’ex calciatore. «È stato letteralmente aperto: i chirurghi hanno dovuto Ex Reffo a Perarolo da discarica abusiva ad area industriale ◗ VIGONZA Incidente stradale poco dopo mezzanotte di ieri a Piazzola, un camion è finito fuori strada lungo via Corsica. Un camion e un'auto, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della Polstrada di Padova, si sono scontrati. L'urto è stato violentissimo, ma nessuno è rimasto ferito gravemente. Ad avere la peggio è stata la conducente dell'utilitaria, una 24enne di Grantorto che stava tornando a casa. Trasportata in pronto soccorso a Cittadella, i medici le hanno riscontrato delle contusioni. Ne avrà per una ventina di giorni. L'incidente ha comunque lasciato ben visibili sull’asfalto (nella foto Piran) i segni della frenata. (s.b.) villanova di camposampiero Da discarica abusiva ad area industriale. È l’area ex Reffo, in via Rovigo a Perarolo: 30 mila metri quadri fra la Sr 11 della Riviera e l’argine del Brenta. Qui un tempo le aziende scaricavano abusivamente dagli scarti edilizi alle rifiniture del pellame usato per fare scarpe fino ai vecchi copertoni. Oggi l’area, classificata produttiva dal primo piano regolatore, è diventata oggetto di una convenzione pubblico-privato e il progetto prevede la bonifica al termine della quale verrà ricavata una lottizzazione industriale. In pratica ci si costruirà un unico edificio di circa 5.500 metri quadri con un grande parcheggio. Nei giorni scorsi è partita la bonifica su progetto approvato da Comune, Provincia e Arpav, suscitando interrogativi e preoccupazioni nei residenti. «Si sta procedendo a vagliare e ripulire il terreno», rassicura il sindaco Nunzio Tacchetto, «preventivamente sono stati fatti carotaggi che hanno escluso l’interramento L’area ex Reffo di Perarolo di amianto. In ogni caso è stato accertato che il materiale sotterrato deve essere tolto perché formato per la maggior parte da rifiuti». Nel mezzo dell’area è posizionato un macchinario che estrae il rifiuto dal terreno e poi seleziona e campiona tutto. Sul rifiuto rimosso viene fatto un test di cessione, la parte inerte viene triturata e assicurata in loco e successivamente utilizzata per fare il piazzale perché quella e un’area industriale. Il rifiuto inutilizzabile verrà smaltito. (g.a.) scollare gli altri organi, attaccati alla colonna. Il professor Morpurgo e i suoi collaboratori sono stati eccezionali. E dire che mio figlio era stato ammonito per simulazione». Le conseguenze di quella ginocchiata sono comunque state drammatiche. «Per mesi ho alimentato mio figlio con omogeneizzati», continua la donna. «La prima pizza l’ha potuta mangiare nel luglio 2014, il suo primo the l’ha bevuto un anno dopo. Lui ha perso un anno di scuola, io uno di lavoro. Oggi ha 15 anni, ha ripreso a studiare e va in palestra con un personal trainer per recuperare. Ma lo choc l’ha segnato per sempre. Eppure nessuno ci ha fatto delle scuse. Neanche una telefonata. L’hanno fatta alla fine quando, arrabbiata, ho lasciato io il mio numero. Nessuno, nemmeno il sito internet del campionato regionale ha menzionato quel 22 settembre. Con tutti i bambini nei campi, spero non succeda ad altri. Ma invito tutti i genitori a informarsi bene su quello che prevede l’assicurazione anti-infortuni prima di pagare la quota associativa, solitamente elevata». ©RIPRODUZIONERISERVATA Caccia agli sponsor per tenere aperta la scuola del paese Scuola elementare di Fontanivetta: dopo l'incontro tra sindaco Lorenzo Piotto e i genitori, la chiusura è sempre più vicina. «Ha espresso con chiarezza il suo pensiero», ammettono i genitori, «dal momento che dovrebbero essere fatti lavori che il comune non può pagare e alle medie ci sarebbe posto per tutti, lui opta per un risparmio generale». Ma «se la volontà era quella di chiudere, perché non si è smesso di far partire nuovi cicli a Fontanivetta?», si chiedono i genitori disorientati. Molte le proposte che hanno avanzato al primo cittadino: «Ci siamo proposti di cercare fondi privati per sistemare la scuola e metterla norma. A questa opzione il sindaco si è mostrato favorevole e ha ipotizzato di far slittare di un anno al massimo la chiusura. Una piccola vittoria, che non ci ha fatto comunque uscire dalla riunione con uno scritto che assicuri la sopravvivenza della scuola almeno fino al 2016, in modo da darci la possibilità di cercare denaro privatamente». Nelle prossime settimane, comunque, si saprà quale destino toccherà ai bimbi di Fontanivetta. (s.b.) loreggia Sì unanime all’ampliamento Padoa Lavori sull’argine, paura in paese L’azienda investirà 235 mila euro extra e farà 5 assunzioni a termine «Livellata la sponda per la ciclabile». Il sindaco: «Tutto il contrario» ◗ VILLANOVADICAMPOSAMPIERO Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ampliamento di 5 mila metri quadri della ditta Padoa, società del gruppo alimentare Tonazzo, specializzata nella lavorazione di carni. Con questa operazione il Comune introiterà 40 mila euro per oneri di urbanizzazione; l’azienda poi darà un contributo straordinario di 235 mila euro per opere pubbliche. Sono previste inoltre 5 assunzioni a tempo determinato. «Parliamo di un’impresa che presenta i requisiti di eccellenza secondo quanto rico- nosciuto dalla commissione paritetica provinciale», spiega il sindaco Cristian Bottaro, «quando i capannoni crescono, cresce l'occupazione. Di questi tempi una notizia positiva, alla quale si deve aggiungere il fatto che ci sarà lavoro anche per l'indotto perché ampliamento verrà eseguito direttamente dalla ditta». Non introitando denaro, non verranno alterati i meccanismi del patto di stabilità, asserisce l'assessore al Bilancio Emanuela Carraro. «Il contributo straordinario sarà usato per migliorare la sicurezza stradale di via Caltana, per quanto riguarda l’accesso ai mezzi pesanti da e per l’azienda e per un intervento strutturale e di riclassificazione energetica del Centro Tomasoni a Mussolini», aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Filippo Ancilotto, «ha impianti vecchi, con costi di gestione molto elevati per il Comune. Nel Centro risistemato vogliamo ricavare aree ricreative per gli anziani al pianterreno e prevedere al piano primo il doposcuola nel pomeriggio», precisa Ancilotto. «Di sera gli spazi saranno affidati alle associazioni locali per le riunioni e le lezioni di Universi(g.a.) tiAmo». ◗ LOREGGIA Un pista ciclabile che preoccupa i residenti, che temono si ripeta un’altra devastante alluvione. La ciclabile è quella iniziata in questi giorni lungo l’argine del Muson dei Sassi e avrà il compito di collegare Loreggia a Camposampiero. I lavori dei 560 metri mancanti avrebbero provocato un abbassamento della sponda arginale. Cosa che, a detta delle famiglie che abitano vicino, potrebbe provocare una tracimazione. «È un timore che non ha fondamento», spiega il sindaco Fabio Bui “perché la ciclabile si fa decorticando il terreno e alzando di 15 centimetri la sponda con del materiale stabilizzato, come nell’altro tratto di ciclabile. Questa pista collega la provincia di Padova a quella di Treviso e il pezzo rimasto scoperto è un’incompiuta. Adesso, anche grazie alle sollecitazioni dei cittadini che la richiedevano da tempo, è stata appaltata e sono iniziati i lavori della Provincia di Padova». Lavori che non riguardano in alcun modo il consolidamento dell’argine, di competenza del Genio civile. «Con questa pista si migliora e si alza il livello, con la conseguenza di una migliore tenuta dell’argine», aggiunge Bui, «il problema argine è altro”. La scorsa settimana il sindaco ha chiesto al Genio civile di portare materiale per rialzare un vecchio avallamento che non ha a che fare con i lavori della ciclabile. «Se i cittadini temono qualcosa possono rivolgersi a me, ai tecnici o agli incaricati della Provincia in modo da capire la reale entità di quello che si sta facendo», conclude Bui, «ma comprendo che spesso in Italia quando gioca la nazionale siamo tutti allenatori». (g.a.)