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estratto progetto “Dono, sport e salute con Avis

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estratto progetto “Dono, sport e salute con Avis
(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Avis Regionale Toscana
Via Borgognissanti, 20 - 50123 Firenze FI
e-mail: [email protected] sito web: www.avis.it/toscana
tel.: 055/2398624 fax: 055/294162
AVIS è l’Associazione dei Volontari Italiani del Sangue.
Nata a Milano nel 1927, è l’unica associazione del settore presente in tutto il
territorio nazionale, con oltre 3000 sedi comunali in tutte le regioni.
In Toscana le sedi locali sono oltre 170 diffuse in tutte le province per un totale di
oltre 70.000 soci donatori iscritti.
Dal 1972 è operante la sede AVIS Toscana con funzioni di indirizzo di politica
associativa e di coordinamento, servizio e consulenza per le sedi del territorio.
Le finalità principali di AVIS, in tutte le sue articolazioni territoriali, sono:
 la promozione della salute e del dono del sangue tra i cittadini
 lo sviluppo di una cultura solidale nella popolazione
 la cooperazione al programma regionale per il raggiungimento
dell’autosufficienza trasfusionale, così come previsto dalla Legge
219/2005 (All. AVIS 1) indicato nello specifico dal Programma
d’azione annuale per l’autosufficienza del Sistema Trasfusionale
Toscano predisposto dal Centro Regionale Sangue della Toscana
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ00495
ALBO REGIONALE
REGIONE TOSCANA
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Dono, sport e salute con Avis
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Assistenza; area: salute; codifica: A15
area: giovani; codifica: A03
1
3^
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
PREMESSA
Avis Toscana è l’organismo regionale di coordinamento dell’Associazione Volontari
Italiani Sangue che, in sinergia con le sedi associative locali presenti in tutte le
province toscane, si occupa di promuovere la solidarietà e la donazione mediante
svariate azioni complementari, finalizzate al raggiungimento del fabbisogno
trasfusionale.
Tale obiettivo strategico, elemento in crescita inarrestabile a causa dell’innalzamento
dell’età media della popolazione e del successo di molte terapie, viene annualmente
individuato dal Centro Regionale Sangue della Regione Toscana tramite la delibera
di programmazione dell’autosufficienza trasfusionale. Tale delibera stabilisce in
termini quantitativi e qualitativi le donazioni necessarie a garantire l’autosufficienza
trasfusionale, impegnando l’Associazione a precise percentuali di incremento nella
raccolta di sangue e suoi derivati. Ogni anno nella nostra regione occorrono quasi
250.000 donazioni (Fonte CRS – proiezioni fabbisogno 2011) tra sangue intero,
plasmaferesi e multicomponent; un dato in costante e progressiva lievitazione anche
a causa dell’ aumento dell’attrattività del Sistema Sanitario Toscano nei confronti di
pazienti provenienti da altre regioni d’Italia.
AREA DI INTERVENTO
Avis è in prima linea, attraverso le proprie sedi locali, nell’approvvigionamento
costante di sangue e plasma agli ospedali toscani, e collabora con le Aziende
Sanitarie e i Servizi trasfusionali nell’attività di programmazione delle
donazioni, per fronteggiare il crescente fabbisogno trasfusionale e contenere i rischi
di improvvise carenze.
Il progetto coerentemente con le finalità istituzionali di AVIS, promuove la
donazione del sangue come gesto di cittadinanza attiva e responsabile finalizzato al
raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e di plasma. Grazie al lavoro svolto da
anni in tutta la regione, la raccolta di sangue e plasma è cresciuta ma purtroppo in
maniera sempre inferiore alla domanda e pertanto la forbice rischia continuamente di
allargarsi.
SITUAZIONE RACCOLTA SANGUE AVIS TOSCANA ANNO 2011
Nel corso del 2011 AVIS ha raccolto in Toscana 119.548 unità di sangue, plasma e
multicomponent, contribuendo in modo sostanziale – ma non ancora sufficiente – al
fabbisogno trasfusionale regionale.
2
Nello stesso anno la raccolta complessiva in Toscana ha raggiunto le 245.168
donazioni, a cui AVIS ha contribuito per il 49,51% del totale di tutte le
Associazioni presenti sul territorio.
Negli ultimi anni, in linea con l’esigenza di implementazione costante della raccolta,
Avis Toscana si è impegnata sul fronte del reclutamento di nuovi donatori con
risultati interessanti e riassunti nella tabella che segue, dalla quale si rileva un
ingresso annuale di nuovi donatori intorno al 10% della forza associativa regionale.
(dati 2011 = 75.645 soci iscritti, 63.159 soci attivi, 7.787 nuovi soci)
ANNI
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
STORICO NUOVI DONATORI AVIS IN TOSCANA
2005
2006
2007
2008
2009
2010
3831
3523
3306
3742
4540
4281
2769
2473
2344
2583
3048
3156
6600
5996
5650
6325
7588
7437
2011
4476
3311
7787
Tuttavia, soprattutto nella fascia di età 18/24, che comprende 2.233 nuovi donatori a
livello toscano – come facilmente individuabile dal grafico sottostante - riteniamo
che vi siano ampi margini di miglioramento della percentuale dei nuovi iscritti, per
attuare un reale rinnovamento del bacino donatori attraverso il segmento della
popolazione alla quale si rivolge il progetto.
3
Naturalmente si tratta di un processo progressivo, che occorre avviare fin da subito
per poterne misurare i benefici in un arco temporale di qualche anno, ma che
rappresenta un’eccellente opportunità di risposta alle esigenze del sistema
trasfusionale toscano.
Focalizzando l’attenzione su questo indicatore, sarà possibile da una parte verificare
la ricaduta del progetto sui destinatari diretti, dall’altra garantire una progressione di
crescita nelle donazioni grazie all’apporto di donatori giovani e più facilmente
rispondenti alle caratteristiche di periodicità e continuità nelle donazioni.
Il progetto si rivolge pertanto ai giovani nei loro principali contesti di
aggregazione: a scuola e nello sport.
L’area di intervento prevalente del Progetto ‘Dono, sport e salute con Avis’ è quindi
caratterizzata dal panorama dalle Scuole Secondarie di secondo grado della
Toscana, ed in particolare le ultime due classi, integrato con quello delle
Associazioni sportive, palestre e centri fitness che svolgono la loro attività con i
giovani su tutto il territorio regionale.
ANALISI CONTESTO TERRITORIALE:
Un primo indicatore chiaramente misurabile e altamente indicativo è il numero di
abitanti residenti nella Regione Toscana: gli ultimi dati ISTAT disponibili
(aggiornati al 1 marzo 2012) indicano una popolazione residente in Toscana pari
3.763.076 abitanti – Fonte: Istat, http://demo.istat.it -.
Così ripartita tra le Provincie:
Così ripartita in valori percentuali:
4
con una quota del 26,69% Firenze è la provincia più popolosa.
Seguono, con numeri decisamente più bassi Pisa (420.554 abitanti pari al 11,18%) e
Lucca (394.695 abitanti pari al 10,49%).
Il contesto territoriale quindi entro cui si realizza il Progetto è il territorio regionale
della Toscana riferendosi quindi ad una popolazione residente pari a 3.763.076
abitanti. Di questi, i giovani in età tra i 18 e i 24 anni sono 229.791 di cui 112.271
femmine e 117.520 maschi.
Il focus sugli studenti iscritti alle scuole secondarie di Secondo Grado in
Toscana:
Il bacino dei destinatari sulle province interessate è di 147.312 studenti iscritti
distribuiti su 311 Scuole Secondarie di Secondo Grado, per un totale di 6799
classi - Fonte: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, da Annuario
Statistico Regionale Toscana 2010 -.
A seguito dell’esperienza maturata da Avis Toscana nella promozione del dono del
sangue nelle scuole - soprattutto grazie al progetto di Servizio Civile Nazionale
quadriennale ‘Il dono nello zaino’ - siamo in grado di riportare alcuni dati relativi al
lavoro effettuato nel corso dell’anno scolastico 2009/2010.
L’attività, riferita a 20 sedi di attuazione progetto afferenti a 9 province toscane, ha
prodotto contatti per un totale di 221 scuole e oltre 13.000 studenti.
Il focus sui giovani e lo sport in Toscana:
La Toscana è una regione di sportivi. Oltre 9.000 associazioni, più di 8.000 spazi, più
5
di 700 mila persone che frequentano palestre, palazzetti e piscine con costanza, un
altro milione e 400 mila in maniera più saltuaria. (Fonte: Regione Toscana Piano
Regionale per la cultura e la diffusione della pratica sportiva e motorio ricreativa
2010). Numeri che confermano una situazione positiva e con prestazioni più alte
rispetto alla media nazionale. Sport inteso non soltanto come movimento, muscoli,
prestazione fisica ma anche corretto stile di vita, salute, gioco, benessere fisico e
psichico, socializzazione, saper vivere in una comunità ed accettarne le regole,
formazione dell’individuo.
In Toscana lo sport è strumento di integrazione e inclusione sociale e di cittadinanza
consapevole e utile a diffondere corretti stili di vita tra i giovani, promuovendo la
cultura della solidarietà e del rispetto di sé e degli altri, collegandola al concetto di
benessere.
Praticano attività motoria ben i due terzi della popolazione sopra i tre anni e di
questi, ben il 50% praticano attività sportiva. (v. grafico Istat – Qualità della vita .
sotto)
Un’indagine promossa nel 2011 dal Sole 24 Ore sull’indice di sportività delle
province italiane possiamo avere un ulteriore dato sulla situazione toscana.
L’indagine del Sole 24 Ore ha voluto analizzare il fenomeno sportivo individuando il
volume degli elementi di riferimento (campionati, numero società, manifestazioni
sportive, sport per disabili, sport giovanile...) sulla popolazione di ciascuna provincia
italiana ed elaborando per ciascuna il c.d. indice di sportività. I valori superiori
all’unità indicano una presenza superiore del fenomeno sportivo rispetto alla
popolazione viceversa nel caso il valore risulti inferiore a 1.
6
Il progetto intende inoltre migliorare l’attività di sensibilizzazione alla solidarietà e al
dono del sangue già avviata con precedenti progettualità di Servizio Civile
Nazionale, consolidando l’incisiva e esperienza pregressa sul territorio, confermata
anche dal Protocollo di intesa che Avis e Ufficio Scolastico per la Toscana hanno
sottoscritto nel settembre 2010 (All. AVIS 2)
Sul territorio toscano sono in atto analoghe progettualità finalizzate alla
promozione della cittadinanza e del volontariato in generale e della donazione di
sangue in particolare e rivolte ai giovani in ambito scolastico:
 Interventi Progetto “Scuola e Volontariato” a cura del Cesvot
 interventi promossi dagli Uffici di Educazione alla Salute delle varie Aziende
Sanitarie.
DESTINATARI DIRETTI del progetto sono quindi i giovani degli ultimi anni
delle scuole superiori nel mondo della scuola e dello sport, che indubbiamente
costituiscono il bacino ideale per il reclutamento di nuovi donatori volontari,
periodici e associati, poiché cittadini in buona salute e in possesso dei requisiti
necessari a garantire la sicurezza trasfusionale. E’ proprio in questi contesti che
occorre sollecitare un’adeguata sensibilità alla solidarietà e a comportamenti corretti,
premesse necessarie non solo alla donazione, ma anche alla diffusione di un’
adeguata cultura civica.
A richiesta delle scuole e/o in contesti territoriali ove praticabile, sarà possibile
attivare interventi anche presso scuole elementari e medie, dove - con il determinante
supporto dei docenti - gli alunni più giovani possono avvicinarsi ai temi della
solidarietà e dell’educazione alla salute, propedeutici alla formazione di una
cittadinanza consapevole. La rete di relazioni che si dirama dai singoli alunni verso
le famiglie, rende queste ultime ulteriori destinatari del Progetto.
I pazienti delle Aziende Sanitarie della Toscana ed il Sistema Sanitario
regionale nel suo complesso si delineano coerentemente come BENEFICIARI
dell’azione del Progetto.
7
7) Obiettivi del progetto:
OBIETTIVI GENERALI
Il Progetto ‘Dono, sport e salute con Avis’ offrirà ai volontari di Servizio civile
coinvolti - e adeguatamente formati - l’opportunità per aprire spazi di riflessione sul
senso della volontarietà, del dono e del dovere civico, ma si farà anche portavoce
di modelli di vita sani e monitorati nella prospettiva di promuovere la donazione
periodica, associata e consapevole.
Gli studenti delle scuole superiori di Secondo Grado e i giovani sportivi
destinatari del progetto, saranno sensibilizzati al volontariato e alla donazione
come espressione di cittadinanza attiva, consapevole e democratica e come
modello di vita sana e monitorata, fornendo ai destinatari delle attività previste
un’adeguata consapevolezza rispetto ai rischi di un’alimentazione scorretta, l’uso di
droghe, il consumo eccessivo di alcolici, rapporti sessuali non protetti.
OBIETTIVI SPECIFICI
In riferimento alle attività di sensibilizzazione della popolazione giovanile presso
gli istituti scolastici della Toscana e le società e associazioni sportive, il Progetto si
pone i seguenti obiettivi qualitativi:





Orientamento alla cittadinanza ed alla solidarietà
Sensibilizzazione alla donazione come esercizio di cittadinanza consapevole
e come opportunità di medicina preventiva
Diffusione di corretti e sani stili di vita anche collegati alla pratica sportiva
Informazione ed educazione su abusi e dipendenze
Informazione sui fabbisogni del Sistema Trasfusionale toscano in termini di
consumi/utilizzo
Essendo il progetto fortemente innovativo per quanto riguarda il contesto settoriale
di riferimento (popolazione sportiva giovanile), non esiste una base di dati storici
ricavabile da interventi precedenti da usare per ricavare indicatori di riferimento.
Pertanto, sulla base della pregressa esperienza del Progetto di Servizio Civile
Nazionale anno scolastico 2009/2010 (221 scuole coinvolte, 788 classi coinvolte,
13.130 alunni contattati) il presente Progetto definisce i seguenti obiettivi
quantitativi, evidenziati dagli indicatori riepilogati nella tabella che segue, e che
prevedono un incremento del +5% delle scuole coinvolte, del +5% delle classi
coinvolte e del +5% degli alunni contattati:
Dati
Progetto
SCN
2009/2010
Obiettivo
+5%
Progetto “Dono, sport e salute con Avis”
Sensibilizzazione popolazione scolastica: indicatori
Scuole coinvolte
Classi coinvolte
Alunni contattati
221
788
13.130
232
827
8
13.786
Il Progetto ‘Dono, sport e salute con Avis’ agisce su un segmento di popolazione
giovanile tra i 18 e i 24 anni, pari al 6% dei giovani di questa fascia d’età residenti in
Toscana:
Progetto “Dono, sport e salute con Avis”
Sensibilizzazione popolazione residente 18-24 anni: indicatori
Residenti in Toscana
Giovani contattati
% sul totale
tra i 18 e i 24 anni
229.791
13.786
6,00%
In riferimento alle attività rivolte all’autosufficienza trasfusionale il progetto si
pone i seguenti obiettivi qualitativi:



Conseguimento degli obiettivi di raccolta individuati dal Centro Regionale
Sangue della Toscana in sede di programmazione regionale annuale
Innalzamento della quota di ingresso nuovi donatori annuale
Incremento nel reclutamento di donatori nella fascia di età 18/24
In riferimento a queste attività, sulla base dei risultati conseguiti negli anni
precedenti nelle province toscane (nel 2011 pari a 119.548 donazioni, 7.787 nuovi
donatori, di 2.233 nuovi donatori nella fascia d’età 18/24) Avis Toscana individua
nel presente Progetto i seguenti obiettivi quantitativi specificati dagli indicatori,
riepilogati nella tabella che segue, pari al +2,5% di donazioni, al +2,5% di nuovi
donatori e al +5% di nuovi donatori nella fascia d’età 18 - 24 anni :
Progetto “Dono, sport e salute con Avis”
Tabella riepilogativa degli obiettivi di autosufficienza trasfusionale:
indicatori
Nuovi
Nuovi
Donazioni
donatori
donatori età
18-24
Dati Statistici
119.548
7.787
2.233
2011
Obiettivo
(+2,5%)
(+2,5%)
(+5%)
Progetto SCN
122.536
7.981
2.345
9
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto “Dono, sport e salute con Avis” promuove presso i giovani toscani la
donazione di sangue e sangue midollare quale atto solidaristico, espressione di
cittadinanza e occasione di medicina preventiva. Offre ai volontari di servizio civile,
una volta formati, l’opportunità di essere portavoce della donazione verso gli
studenti delle scuole toscane e i giovani sportivi, in un’ottica di condivisione di
un’esperienza personale vissuta nella dimensione associativa. Poiché la sensibilità
giovanile si rivela recettiva, se adeguatamente stimolata, ai temi sociali e di
responsabilità individuale, con questo progetto Avis promuove la crescita
individuale dei giovani, suggerendo comportamenti solidali, di senso civico e di
condivisione della comunità, che si collegano naturalmente alla donazione del
sangue. La metodica della peer education permetterà di affrontare i temi della
donazione, della prevenzione e degli stili di vita in modo più informale e
convincente di quanto praticato da adulti in ruoli istituzionali. Il progetto sarà
inoltre l’occasione per diffondere il messaggio della donazione e le tematiche ad
esso connesse anche verso le famiglie dei ragazzi e i loro coetanei, nella prospettiva
di promuovere la donazione periodica, associata e consapevole.
Per poter testimoniare adeguatamente l’esperienza associativa, i volontari dovranno
entrare nel vivo dell’attività delle sedi e collaborare a tutti gli aspetti della vita
sociale. Si prevede pertanto un loro progressivo coinvolgimento nello svolgimento
delle attività associative, funzionale ad una opportuna acquisizione di
consapevolezza del funzionamento interno e alla sperimentazione di attività
operative di back office utili alla loro formazione complessiva.
Si prevedono pertanto le seguenti 5 attività per raggiungere gli obiettivi del progetto
fissati e delineati al precedente punto 7:
ATTIVITA’ 1 – inserimento dei volontari di Servizio Civile
Nel corso del primo mese di servizio il volontario sarà gradatamente inserito nella
realtà associativa della sede. In particolare l’Operatore Locale di Progetto, i
Responsabili istituzionali associativi e i collaboratori di ogni sede di attuazione
aiuteranno i volontari a familiarizzare con le attività, i processi e le procedure
interne permettendo ai volontari di collaborare alle varie attività associative.
ATTIVITA’ 2 – formazione (generale e specifica) dei volontari di Servizio
Civile
La formazione generale dei volontari di servizio civile inizierà nel corso del primo
mese per concludersi entro il termine dei primi cinque mesi (150 giorni) di servizio.
Le giornate di formazione avranno una durata di 4/8 ore a seconda
dell’organizzazione del piano didattico per un totale di 42 ore. Come indicato ai
punti 29-34 del presente progetto, la formazione sarà svolta in proprio presso l’ente
con formatori accreditati e, secondo quanto previsto dal paragrafo 2 delle Linee
guida per la formazione generale dei volontari, si prevede l’intervento di esperti
coinvolti per l’approfondimento di tematiche specifiche. I contenuti della
formazione, trattati con metodologie di tipo misto, saranno definiti in base alle Linee
guida UNSC del 4 aprile 2006 e dell’area di intervento del progetto. È prevista la
partecipazione dei volontari al corso aggiuntivo di formazione generale
programmato dalla regione Toscana e organizzato dalla CRESCIT.
La formazione specifica avrà inizio nel corso del primo mese di servizio e si
concluderà entro il decimo mese come indicato ai punti 35-41 del presente progetto.
10
La formazione specifica è organizzata in due parti: nel corso della prima parte i
docenti, volontari o consulenti dell’ente nominati in base alle competenze e ai titoli
rilevati dai curricula allegati al progetto, erogheranno i moduli formativi indicati al
punto 40 utilizzando metodologie didattiche miste. La seconda parte sarà realizzata
tra il primo ed il decimo mese di servizio e si svolgerà nelle singole sedi di
attuazione progetto, dove gli OLP, coordinati dai formatori interni di formazione
specifica, realizzeranno dei laboratori secondo la filosofia dell’imparare facendo.
ATTIVITA’ 3 – contatti con le scuole e società/associazioni sportive, palestre e
centri fitness
Dopo l’attività 1 (inserimento) e la prima parte dell’attività 2 (formazione), i
volontari di servizio civile dovranno avviare in ogni singola sede la fase della
ricognizione e dei contatti con gli istituti scolastici e con le società/associazioni
sportive, palestre e centri fitness presso i quali operare gli interventi, sempre assistiti
dagli operatori associativi con i quali condivideranno l’attività di programmazione.
Il protocollo di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e le
partnership con il Comitato Regionale CONI Toscana, la Federazione FIAF e SIAF
e l’Associazione A.N.I.F. – meglio esplicitati al punto 24 - agevoleranno i contatti
e favoriranno l’accoglienza delle proposte di intervento.
ATTIVITA’ 4 – interventi nelle scuole e nelle società/associazioni sportive,
palestre e centri fitness
L’azione di sensibilizzazione degli studenti all’interno delle scuole sarà svolta dai
volontari di servizio civile attraverso incontri autorizzati dai dirigenti scolastici e
concordati con i docenti degli istituti. Tali incontri potranno riunire più classi,
prevedranno il supporto di slide e opuscoli informativi, ed avranno una durata
non superiore alle 2 ore. L’attività di sensibilizzazione rivolta ai giovani all’interno
delle società/associazioni sportive, palestre e centri fitness sarà realizzata attraverso
l’allestimento di postazioni informative negli spazi condivisi delle stesse e, laddove
possibile, con l’organizzazione di incontri dedicati. La successiva visita al servizio
trasfusionale di competenza territoriale – dove sarà possibile, per chi lo vorrà,
effettuare la donazione – sarà concordata, tramite l’Associazione sede di attuazione
progetto, con i responsabili dei servizi trasfusionali di riferimento, con i quali AVIS
è in contatto costante.
ATTIVITA’ 5 – supporto alle attività delle sedi di attuazione
Fin dal primo giorno di servizio (escludendo le giornate di formazione), i volontari
saranno presenti nelle singole sedi di assegnazione. L’OLP di sede, dopo aver
presentato il volontario agli altri soci e all’eventuale personale dipendente, e aver
mostrato i locali e le risorse tecniche e strumentali a disposizione, predisporrà un
primo calendario delle attività da far svolgere al volontario in sede e fuori sede, in
linea con gli obiettivi del progetto presentati al punto 7 e individuate tra quelle
ordinarie dell’Associazione. Il volontario nel corso dei 12 mesi di servizio potrà
avvalersi quotidianamente del supporto e della guida del proprio OLP, del personale
volontario e di quello dipendente che collaborano con la sede di riferimento.
11
Lo schema seguente (diagramma di Gantt) pone queste attività in una sequenza
logico-temporale dalla quale si evince facilmente l’andamento delle attività nel
corso dei mesi di svolgimento del progetto:
MESE
1
Attività 1 –
inserimento
volontari SCN
Attività 2 –
formazione
volontari SCN
Attività 3 –
contatti con
scuole/sport
Attività 4 –
interventi
scuole/sport
Attività 5 –
supporto alle
attività delle
sedi di
attuazione
Attività di
monitoraggio
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività del progetto e per il
raggiungimento degli obiettivi previsti sono indicate quantitativamente nello schema
seguente:
Dipendenti
Responsabile istituzionale associativo
(Presidente, Segretario, ecc.)
Risorse
22
25
umane
Il personale dipendente, dove presente, avrà un ruolo fondamentale
nell’accompagnamento e nel supporto all’attività dei volontari nelle sedi, soprattutto
per la familiarizzazione con le attività e le procedure gestionali della stessa
associazione. I dipendenti, infatti, hanno tutti maturato un’esperienza pluriennale
nella gestione della sede, nelle modalità di contatto con i soci, nell’organizzazione di
attività finalizzate alla raccolta (contatti con i soci per sollecitare donazione, contatti
con Centri Trasfusionali, attività organizzativa varia), nell’organizzazione e
realizzazione di manifestazioni di promozione, nell’accoglienza dei donatori prima
della donazione. Ogni volontario avrà come riferimento anche un responsabile
associativo (Presidente, Segretario, Consigliere,…) che lo accompagnerà durante la
fase di inserimento nella sede e di conoscenza della specifica realtà associativa.
12
L’apporto di queste risorse sarà molto importante soprattutto in termini di
condivisione della mission associativa, della storia dell’associazione e
dell’andamento delle donazioni sul territorio.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Per ognuna delle attività previste ed individuate al punto 8.1 per il raggiungimento
degli obiettivi del progetto si individuano il ruolo dei volontari e le specifiche azioni
che dovranno svolgere:
Attività 1 – inserimento dei volontari di Servizio Civile
In questa fase i volontari, accompagnati dai propri OLP, conoscono l’ambiente
associativo della propria sede di attuazione, le attività, le procedure di gestione e le
persone con le quali si dovranno relazionare durante l’anno.
Attività 2 – formazione (generale e specifica) dei volontari di Servizio Civile
Durante la formazione generale e durante la prima parte di quella specifica i
volontari si recano presso la sede di svolgimento della formazione, secondo un
calendario prestabilito dall’ente, e partecipano alle classi formative. Nella seconda
parte della formazione specifica i laboratori sono svolti presso le sedi di riferimento
dove i volontari potranno apprendere secondo le specificità di ogni singola realtà
associativa.
Attività 3 – contatti con le scuole e le società/associazioni sportive, palestre e
centri fitness
I volontari contattano le scuole - facendo riferimento ai Dirigenti Scolastici o ai
Referenti alla Salute - e le palestre presenti sul territorio per verificare l’interesse ad
aderire al progetto inviando apposita informativa sulle modalità di intervento.
Raccolte le disponibilità delle scuole, i volontari propongono in autonomia e sulla
base delle indicazioni fornite dall’OLP, una programmazione degli interventi da
svolgere.
Attività 4 – interventi nelle scuole società/associazioni sportive, palestre e centri
fitness
I volontari, come concordato, si recano nelle scuole ed effettuano interventi di
massimo 2 ore a gruppi di una o più classi sulla base delle indicazioni dell’istituto.
Durante gli interventi, inoltre, i volontari potranno raccogliere i dati anagrafici ed i
recapiti personali (numero di telefono ed e-mail) degli studenti e degli sportivi
maggiorenni che acconsentono all’utilizzo dei propri dati nel rispetto della
normativa vigente sulla privacy, al fine di poterli informare su tutte le attività
associative. A questi ultimi verranno inoltrate periodicamente le newsletter
territoriali, verranno informati su eventi, convegni ed iniziative organizzati da AVIS
e saranno invitati a giornate di donazione ed eventi dedicati.
Attività 5 – supporto alle attività delle sedi di attuazione
Il volontario fin dal primo giorno di servizio (escludendo le giornate di formazione)
e durante tutto il corso dell’anno, affiancato dall’OLP, da altri soci volontari
dell’associazione e dal personale dipendente (ove presente), sarà coinvolto nella
gestione quotidiana delle attività della sede. Tale attività risulta propedeutica e
trasversale a tutte le attività sopra indicate, in quanto è proprio mediante il lavoro
quotidiano che il volontario entra nel vivo dell’Associazione, conoscendone da
vicino le attività che la caratterizzano, la rete di relazioni che intrattiene con le
istituzioni ed il territorio e gli obiettivi che si prefigge.
In particolare, presso le sedi di attuazione comunali, il volontario potrà occuparsi di
rapporti con i soci, attività di chiamata alla donazione, utilizzo del gestionale
AgenDona per la prenotazione delle donazione da parte dei soci ed il monitoraggio
quotidiano della situazione del Sistema Trasfusionale della Toscana. Potrà
13
collaborare all’organizzazione di eventi, iniziative e attività sociali in genere e al
loro presidio sul territorio. Laddove richiesto, i volontari svolgeranno accoglienza ai
donatori presso i Servizi Trasfusionali, aggiornamento e gestione di mailing
associativi e collaborazione allo sviluppo delle pratiche della sede a cui sono
assegnati.
Per quanto riguarda la sede regionale, il volontario svolgerà attività di ufficio in
affiancamento al personale dell’ente per quanto riguarda le normali attività di
gestione. Nello specifico, potrà curare attività di front office e reception,
informazione al pubblico attraverso il numero verde Avis, e potrà collaborare
nell’aggiornamento di alcune sezioni del sito internet www.avis.it/toscana e delle
mailing list associative. In occasione dell’organizzazione di eventi, iniziative e
attività sociali in genere, potrà essere impegnato nella fase di preparazione e
realizzazione e in quella di allestimento e presidio sul territorio regionale.
Potrà inoltre - compatibilmente con la formazione ricevuta e le proprie conoscenze e
capacità informatiche, e adeguatamente supportato da OLP e altro personale della
struttura – svolgere rilevazioni di tipo statistico relativamente ad iniziative
associative, a partire dal monitoraggio periodico dei risultati del Progetto “Dono,
sport e salute con Avis”. Al fine di approfondire la conoscenza dell’Associazione e
per svolgere un’esperienza formativa completa, il volontario potrà essere coinvolto
con un ruolo di supporto nelle diverse attività che le aree e gli uffici della struttura
regionale metteranno in programmazione nel corso dell’anno.
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
31
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
31
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1.440 ore annue da svolgersi con un minimo settimanale di 12 ore ripartite sui
giorni di servizio
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
È richiesta la disponibilità a:
- partecipare, ove richiesto, alle iniziative promozionali e di formazione attinenti al
progetto, anche nell’eventualità di svolgimento in giorni festivi;
- prendere permesso in occasione della chiusura delle rispettive sedi;
- rispettare la privacy ai sensi della legge 196/2003 e successive modificazioni e
integrazioni, con impegno a non divulgare i dati sensibili di cui dovessero venire a
conoscenza durante l’espletamento del servizio.
14
16) OMISSIS
17) OMISSIS
18) OMISSIS
19) OMISSIS
20) OMISSIS
21) OMISSIS
22) OMISSIS
23) OMISSIS
24) OMISSIS
25) OMISSIS
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) OMISSIS
27) OMISSIS
28) OMISSIS
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sede Avis Regionale Toscana – via Borgognissanti 20 50123 Firenze
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori accreditati dell’ente. Si prevede, secondo
quanto previsto dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei
volontari, l’intervento di esperti per la trattazione di alcune specifiche tematiche.
Saranno costituite 2 classi di massimo 25 volontari.
15
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
No
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale nell’ambito del Servizio Civile Nazionale è stata sempre
intesa da AVIS Toscana come un’opportunità per fornire conoscenze, competenze e
strumenti utili ai volontari in servizio, in modo che essi possano accrescere la loro
consapevolezza nello svolgimento del servizio e comprendere pienamente il senso e
il valore della scelta che hanno intrapreso.
La formazione generale per AVIS Toscana è anche l’opportunità di aprire spazi di
riflessione e consapevolezza sul senso della volontarietà, del dono e dell’impegno
all’interno della società e della comunità di riferimento dove il volontario/cittadino è
inserito.
Il piano formativo generale prevede metodologie formative di tipo misto (con
lezioni frontali per almeno il 50% del monte ore complessivo e dinamiche non
formali per almeno il 20% del monte ore complessivo, e con l’impiego di
testimonianze), con particolare prevalenza assegnata alle tecniche di partecipazione
attiva e di coinvolgimento dei volontari attraverso l’utilizzo di:
- testimonianze;
- brainstorming;
- giochi di ruolo;
- discussioni aperte;
- momenti di autovalutazione;
- simulazioni;
- problem solving;
- lezioni frontali;
- formazione a distanza;
- ecc.
Per la formazione generale saranno costituiti 2 gruppi di massimo 25 volontari.
Le giornate formative saranno organizzate con durata variabile tra le 4 o 8 ore
per un totale di 42 ore complessive di cui 5 ore di Formazione a Distanza.
La Formazione generale si svolgerà entro il termine dei primi cinque mesi di
servizio.
I formatori utilizzeranno pc, videoproiettore e lavagna a fogli mobili e distribuiranno
dispense cartacee attinenti i temi trattati.
33) Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione generale tengono conto delle indicazioni contenute
nella Determina Direttoriale UNSC “Linee guida per la Formazione Generale dei
giovani in servizio civile nazionale” del 4 aprile 2006 e del settore di attività del
progetto in base al quale si mettono a punto opportuni approfondimenti e
integrazioni della traccia formativa suggerita dalla sopra citata Determina
Direttoriale.
È previsto l’approfondimento dei seguenti moduli formativi:
1) L’identità del gruppo in formazione: analisi delle aspettative, condivisione
delle motivazioni, creazione di un’identità del gruppo in formazione;
particolare importanza viene riconosciuta al lavoro di gruppo attraverso il
16
quale si favorisce la socializzazione e la conoscenza reciproca dei volontari e
si offre a ciascuno maggiore possibilità di espressione.
2) Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,
affinità e differenze tra le due realtà.
3) Il dovere di difesa della Patria.
4) La difesa civile non armata e nonviolenta.
5) La protezione civile.
6) La solidarietà e le forme di cittadinanza.
7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato.
8) La normativa vigente e la Carta di impegno etico.
9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile.
10)Presentazione dell’Ente.
11)Il lavoro per progetti.
In particolare i contenuti della formazione generale saranno affrontati secondo la
seguente articolazione:
Creazione dell’identità di gruppo dei volontari – 4 ORE + 2 ore di FAD
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: L’identità del gruppo in
formazione (Mod. 1)
L’Associazione Volontari Italiani Sangue (storia, mission, organizzazione) – 7 ORE
+ 1 ora di FAD
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Presentazione dell’Ente
(Mod. 10)
Fondamenti giuridici del Servizio Civile e storia dell’obiezione di coscienza – 8
ORE + 1 ora di FAD
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Dall’obiezione di
coscienza al servizio civile nazionale (Mod. 2); Il dovere di difesa della Patria
(Mod. 3); La difesa civile non armata e nonviolenta (Mod. 4)
Diritti e doveri del volontario e la Carta Etica – 4 ORE e 4 ORE + 1 ora di FAD
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: La normativa vigente e
la Carta di impegno etico (Mod. 8); Diritti e doveri del volontario del servizio civile
(Mod. 9)
Volontariato e Servizio Civile, Progettare il Servizio Civile – 4 ORE
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Servizio civile
nazionale, associazionismo e volontariato (Mod. 7); Il lavoro per progetti (Mod. 11)
Associazionismo e volontariato - 6 ORE
Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: La protezione civile
(Mod. 5); La solidarietà e le forme di cittadinanza (Mod. 6)
Prevista la partecipazione dei giovani in Servizio Civile alla formazione
aggiuntiva programmata dalla Regione Toscana
17
34) Durata:
42 (di cui 5 ore di FAD)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Sede Avis Regionale Toscana – via Borgognissanti 20 50123 Firenze
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica sarà effettuata in proprio, con il ricorso a personale e
volontari dell’ente e consulenti esterni. In particolare questi ultimi saranno
individuati in base a competenze, titoli ed esperienze specifiche per fornire ai
volontari le conoscenze di carattere teorico pratico legate alle attività previste dal
progetto e ritenute necessarie dall’ente per la realizzazione dello stesso.
37) OMISSIS
38) OMISSIS
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica sarà sviluppata con due modalità differenti:
Durante la prima parte, realizzata nel corso dei primi tre mesi di servizio, i
formatori indicati al paragrafo 37 erogheranno ai volontari i moduli formativi
indicati al paragrafo 40 in giornate della durata di 4/8 ore. Le metodologie alla base
del percorso formativo e le tecniche impiegate per attuarlo in questa prima fase
saranno le seguenti:
 Lezioni frontali
 Seminari
 Simulazioni/giochi di ruolo
 FAD – Formazione a distanza
La seconda parte, realizzata tra il primo ed il decimo mese di servizio, si svolgerà
nelle singole sedi di attuazione del progetto e vedrà coinvolti i volontari assegnati
alla sede e gli OLP con la supervisione dei formatori interni indicati al paragrafo 37:
verranno realizzati i laboratori indicati nella seconda parte del paragrafo 40. Le
metodologie alla base di questa seconda parte del percorso formativo e le tecniche
impiegate per attuarli saranno le seguenti:
 Laboratori
 Simulazioni
 Esperienze dirette
 FAD – Formazione a distanza
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40) Contenuti della formazione:
PRIMA PARTE (Lezioni in aula e FAD)
Laura Solito – La donazione come espressione di cittadinanza – 2 ore + 1 ora FAD
Marco Brugnola - Tecniche di comunicazione interpersonale e public speaking – 3
ore + 1 ora FAD
Giuseppe Curciarello – Storia del servizio trasfusionale. La donazione di sangue e
plasma in Italia ed in Toscana. Regolamentazione e normativa nazionale sulla
donazione. Il lato tecnico e scientifico del dono – 3 ore + 1 ora FAD
Piero Cattaneo - Educare alla cittadinanza ed alla solidarietà come premessa al
dono del sangue – 3 ore + 1 ora FAD
Francesca Balestri - L’educazione alla salute nella scuola. Le indicazioni della
riforma scolastica e gli aggiornamenti normativi. I Piani dell’Offerta Formativa
(POF) e gli interventi sporadici. La metodologia life skill e la peer education
applicate all’educazione alla salute – 3 ore + 1 ora FAD
Andrea Salvini - Il valore sociale di Avis – 2 ore + 1 ora FAD
Gaia Peruzzi - Raccontare la donazione: un servizio alla comunicazione – 3 ore + 1
ora FAD
Simona Carli – I percorsi regionali di donazione e trapianto - 2 ore + 1 ora FAD
Roberto Bellocci – Dono, sport e salute – 2 ore
Luciano Franchi – Le attività di Avis in Toscana – 2 ore + 1 ora FAD
Alessandro Falciani – L’organizzazione associativa - 2 ore + 1 ora FAD
Donata Marangio - Il progetto “Dono, sport e salute con Avis”: origine e obiettivi
- 3 ore + 1 ora FAD
SECONDA PARTE (Laboratori, simulazioni ed esperienze dirette)
Funzionamento e organizzazione interna – 8 ore
Utilizzo del gestionale associativo – 12 ore
Utilizzo intranet associativa e/o sito web e/o newsletter – 10 ore
Prevista la partecipazione dei volontari di Servizio Civile ad almeno due
manifestazioni o eventi sul Servizio Civile o inserite nel progetto regionale
“Giovani Sì” promosse dalla Regione Toscana
41) Durata:
71 ore (di cui 11 di FAD)
19
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio della formazione generale e specifica attuata per il progetto di
Servizio Civile prevede la rilevazione della soddisfazione dei volontari rispetto agli
interventi di formazione attuati per evidenziarne punti di forza e/o punti di
debolezza al fine di mettere in atto le opportune azioni di miglioramento per le
progettualità future. Infatti, al termine degli interventi formativi, verrà sottoposto ai
volontari coinvolti apposito questionario anonimo in cui sarà possibile esprimere
liberamente la propria valutazione sulla qualità del corso organizzato da Avis
Toscana. Tutte le domande che compongono il questionario prevedono una risposta
chiusa; solo l’ultima domanda presume una risposta aperta con la possibilità di
fornire eventuali suggerimenti. Le informazioni e i dati raccolti vengono
opportunamente elaborati.
La prima parte del questionario ha l’obiettivo di rilevare il giudizio sull’esperienza
formativa nel suo complesso, in particolare in termini di ricadute sulle attività che
impegneranno il volontario, ma di riscontrarne anche i limiti principali e le criticità
per mettere in atto eventuali attività di riprogettazione del percorso.
La seconda parte del questionario è finalizzata a raccogliere una valutazione sulla
competenza e sull’efficacia dei formatori coinvolti sia nella formazione generale sia
nella formazione specifica. In particolare i volontari saranno chiamati ad esprimere
un giudizio su una scala che va da negativo a molto buono, sulla competenza, sulla
comunicativa e sulla capacità di gestire il gruppo di ogni formatore coinvolto
nell’attività.
La terza parte del questionario vuole rilevare il livello di fruibilità di tutto il
materiale consegnato durante gli incontri dedicati alla formazione e sul valore
dell’impiego della Piattaforma di Formazione a Distanza nell’ambito del progetto di
Servizio Civile.
Firenze, 30 ottobre 2012
Il Responsabile legale dell’ente
Luciano Franchi
Presidente Avis Toscana
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