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IL RUOLO NEL GRUPPO - Università Kore di Enna

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IL RUOLO NEL GRUPPO - Università Kore di Enna
UNIVERSITÀ KORE DI ENNA
PSICOLOGIA
SOCIALE
lez. 8
Paola Magnano
[email protected]
ricevimento: martedì ore 10-12 c/o Studio 16, piano -1
I FENOMENI DINAMICI NELLA
VITA DI UN GRUPPO
???
IL RUOLO NEL GRUPPO
riguarda i comportamenti esibiti ed attesi dei vari componenti
è un insieme di aspettative condivise circa il modo in cui dovrebbe
comportarsi una persona che occupa una certa posizione nel gruppo
l’insieme di attività e relazioni che ci si aspetta da parte di una
persona che occupa una particolare posizione all’interno della società
e da parte di altri nei confronti della persona in questione (Brofenbrenner, 1979)
r/olo
par34er di r/olo
r/olo complementare, che si relaziona ad un alt>o
ESPERIMENTO DI ZIMBARDO
COME SI MANIFESTA LA DIFFERENZIAZIONE DEI RUOLI?
ASSE STRUMENTALE-ESPRESSIVO
alcuni membri si
centrano sul compito
altri membri giocano ruoli di tipo
espressivo detti “di mantenimento”
clown, burlone
è possibile che in un gruppo ciascun membro mantenga un ruolo costante
questo non vuol dire che i ruoli vengano “scelti” sulla base di caratteristiche
“naturali”
COME SI MANIFESTA LA DIFFERENZIAZIONE DEI RUOLI?
INVISIBILI
tendono a passare inosservati e vengono cooptati dai
diversi sottogruppi quando emergono divisioni o
conflittualità interne
LEADER
D’OPPOSIZIONE
nelle interazioni presenta spesso un punto di vista
oppositivo e divergente; non è un leader ma vorrebbe
esserlo; si oppone stabilmente a quello che si sta
facendo nel gruppo senza avere una valida alternativa
da proporre
A COSA SERVONO I RUOLI IN UN GRUPPO?
a facilitare il raggiungimento dello scopo di gruppo
portare ordine e prevedibilità nel gruppo, perché
rappresentano aspettative condivise
a favorire la nostra autodefinizione all’interno del gruppo e la
consapevolezza di ciò che siamo
LA NORMA IN UN GRUPPO
è la scala di valori che definisce ciò che è accettabile o non
accettabile per i membri di un gruppo
sono le aspettative condivise sul modo in cui dovrebbero
comportarsi i membri di un gruppo (Levine, Moreland, 1990)
sono un prodotto collettivo e non includono solo regole di
comportamento, ma possono riguardare anche le modalità
espressive, l’abbigliamento etc...
LE NORME IN UN GRUPPO
esplicite
nelle organizzazioni e nei
gruppi formali; possono
essere messe per iscritto in
un regolamento che indica ciò
che è permesso e vietato
implicite
nei gruppi informali; non sono
né scritte né espresse
direttamente ma agiscono
ugualmente ed escludono chi
non le rispetta
centrali
si riferiscono a questioni che
comportano conseguenze per
il gruppo, dal punto di vista
della sua esistenza e del suo
funzionamento; pongono il
problema della conformità e
della devianza
periferiche
riguardano questioni
considerate dal gruppo come
marginali rispetto al proprio
schema di comportamento
LE NORME IN UN GRUPPO
alcune prospettive teoriche
istituzionali
Opp, 1982
sono imposte dal leader del gruppo o da autorità esterne
volontarie
nascono da negoziazioni fra i membri del gruppo, spesso
con lo scopo di ridurre o risolvere situazioni conflittuali
evolutive
si producono quando i comportamenti in grado di
soddisfare un membro vengono appresi anche dagli altri
che li diffondono in tutto il gruppo
LE NORME IN UN GRUPPO
che funzione svolgono?
Car3Hright e Zander, 1968
avanzamento del gruppo: le norme sono necessarie perché il
gruppo raggiunga i suoi obiettivi. Le pressioni verso l’uniformità e il
rifiuto della devianza nei gruppi sia necessario per il raggiungimento
degli scopi stabiliti
mantenimento del gruppo: le norme permettono al gruppo di
preservarsi in quanto tale
costruzione della realtà sociale: creano le condizioni perché si
crei un pensiero comune (base intersoggettiva)
definizione delle relazioni con l’ambiente sociale: consentono
il confronto con gli outgroup
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
è lo scambio di significati in un gruppo
è uno degli elementi costitutivo di un gruppo mediante la
comunicazione il gruppo crea una finalità comune, i suoi membri
acquisiscono atteggiamenti comuni, si rafforza la coesione
la comunicazione è la trama, la causa, il riflesso della struttura
interna del gruppo, collegando e determinando le relazioni
interpersonali, le amicizie o le inimicizie, gli accordi o i disaccordi, la
collaborazione o la competizione (Flament, 1965)
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
discussione
è uno strumento di partecipazione sociale che promuove
innovazione e cambiamento; implica uno sforzo di controllo
per gli inevitabili correlati conflittuali; è lo strumento
attraverso il quale le opinioni individuali si aggregano in
un’opinione collettiva (Moscovici e Doise, 1991)
serve a preservare la realtà soggettiva e intersoggettiva; la
conversazione molteplicità degli scambi di idee, opinioni porta i membri a
condividere una realtà comune (Festinger, 1950)
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
Flament, 1965
rete di
comunicazione
l’insieme dei canali di comunicazione presenti in un
gruppo, cioè l’insieme delle condizioni materiali che
rendono possibile un passaggio di informazioni
struttura di
comunicazione
l’insieme delle comunicazioni che vengono effettivamente
scambiate all’interno di un gruppo; si osserva attraverso
la rilevazione della frequenza degli scambi
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
importanza dello spazio
Moscovici e Doise, 1991
lo spazio influisce sugli scambi comunicativi di g>/ppo
grandezza della stanza
scelta degli arredi
COMUNICAZIONE CALDA O FREDDA
aspetto familiare o solenne
più scambi comunicativi
polarizzazione delle opinioni
comunicazione meno aSiva e spontanea
decisione improntata al compromesso SPAZIO CALDO O FREDDO?
Moscovici e Lécuyer, 1972
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
importanza della modalita di conduzione
Moscovici, Doise e Dulong, 1972
discussione spontanea
COMUNICAZIONE
CALDA O FREDDA
discussione centrata
sulle procedure
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
importanza della modalita di conduzione
Moscovici, Doise, 1991
partecipazione
consensuale
la situazione in cui tutti i membri del gruppo possono
esprimere le proprie posizioni senza preoccupazioni di
ordine procedurale, senza che la maggioranza parta
avvantaggiata e la minoranza svantaggiata
partecipazione
normalizzata
le possibilità di accedere alla discussione sono
produce reticenze e scarso coinvolgimento; le decisioni sono spesso regolamentate dalla gerarchia esistente nel gruppo,
leadership e avallate dal g>/ppo
che scontate, assegnadeterUinate l’ordine didalla parola
secondo
lo status
del
gruppo
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
la struttura della comunicazione
Bales, 1953
strumento di osservazione e analisi dei processi di
Interaction
Process Analysis interazione nei piccoli gruppi
suddivide l’interazione di un g>/ppo in aSi microscopici, cioè segUenti di compor3amento sig4ificativi e percepibili ad un osserZatore ester4o (espressioni verbali e cnv) codificati in 12 categorie, divise in 3 aree
LA COMUNICAZIONE IN UN GRUPPO
la struttura della comunicazione
area sociemozionale positiva
dimostrare solidarietà
allentare le tensioni
mostrarsi d’accordo
dare suggerimenti
chiedere orientamenti
chiedere opinioni
fornire orientamenti chiedere suggerimenti
area del compito esprimere opinioni
area sociemozionale negativa
disapprovare
esprimere tensione
mostrare antagonismo
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