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Peric, un bugiardo incallito
Lugano e dintorni martedì 2 dicembre 2014 12 Condannato il falso medico che per trent’anni curò i pazienti con ozonoterapia e terapie neurali ‘Peric, un bugiardo incallito’ Al 77enne è stata inflitta una pena di 28 mesi di detenzione, di cui 6 da espiare. Avendoli già scontati preventivamente non tornerà in carcere. di Marco Pellegrinelli Irriducibile e stupefatto il sedicente dottor Peric. Irriducibile perché non si è smentito fino all’ultimo, quando cioè alla fine del processo celebratosi ieri dinanzi alle Assise criminali, ha riaffermato di essere laureato come tutti i medici normali. Stupefatto perché, di conseguenza, si è chiesto: «Perché sono qui adesso?». E si è dato pure una risposta (irriverente anziché no): «Quelle del procedimento sono state tutte costruzioni» (sottinteso fasulle). Insomma, si è considerato innocente su tutta la linea e perseguitato. La replica della Corte presieduta da Mauro Ermani la si è avuta un paio d’ore più tardi quando, sentenziando, lo ha in buona sostanza bollato come un incallito bugiardo. E ritenendolo colpevole di quasi tutti i capi d’accusa imputatigli dalla pp Fiorenza Bergomi, lo ha condannato a una pena di 28 mesi di detenzione, di cui 6 da espiare – di fatto non tornerà in carcere perché li ha già scontati preventivamente – e i restanti 22 sospesi per un periodo di prova di 3 anni. Non solo, il giudice Ermani ha altresì ordinato una norma di condotta che obbliga l’ormai 77enne Vidoje “Willy” Peric a guardarsi dal mettere mano su qualsivoglia paziente. A mente della Corte, l’uomo ha mentito a tutti. Lui stesso, viste le prove schiaccianti a suo carico (rogatoria delle nostre autorità in Serbia ed esami non superati in Svizzera), sa benissimo di non essere mai stato un medico. Senza titolo né competenze, alla luce delle prove raccolte, sull’arco di trent’anni, dal 1980 al 2011, ha curato pazienti con ozonoterapia e terapie neurali. Facendo loro ripetutamente credere, anche dopo l’arresto e la scarcerazione avvenuti nel 2007, di essere perfettamente in regola. Usando una siringa non sterilizzata aveva messo in pericolo un’anziana Ha addirittura messo in pericolo la vita di un’anziana, praticandole iniezioni con siringhe non sterilizzate (l’infezione è stata debellata da un medico vero a suon di antibiotici). Ha altresì somministrato capsule dimagranti contenenti stupefacenti. Il tutto per un guadagno calcolato prudenzialmente in circa 700mila franchi. Confermate la truffa aggravata e le lesioni aggravate, la Corte lo ha prosciolto solo dal reato di abbandono. A suo favore l’età e il lungo tempo trascorso. Peric – ha puntato l’indice accusatore la pp Fiorenza Bergomi – ha commesso reati gravissimi. Si è spacciato per medico, esibendo laurea e diplomi inventati. Ha così carpito la buona fede dei suoi pazienti, non solo spillando loro fior di quattrini, ma mettendo a rischio e pericolo la loro salute e, potenzialmente, la loro stessa vita. Peggio di un macellaio dal profilo dell’igiene – ha rincarato la dose la pp –, con tutto il rispetto per i macellai. Ha giocato al teatrino del falso medico, facendosene un baffo delle istituzioni sia svizzere sia serbe (nel 1980 era già stato condannato anche in patria per le stesse ragioni), della categoria dei medici di cui ha minato il buon nome, e dei pazienti, avendo attentato al loro bene più prezioso, la salute. Il tutto per arricchirsi, a puro scopo di lucro. L’unica attenuante che gli si può concedere è la non più giovane età, ha concluso Bergomi, proponendo tre anni da espiare. Il rapporto del perito sulle conseguenze dei presunti danni alla salute sofferti dai pazienti è stato parziale e generico – ha replicato dal canto suo la patrocinatrice, avv. Cristina Maggini –. Peric non ha ingannato nessuno per la difesa, poiché non ha fatto nulla per nascondere ai suoi pazienti che non era in regola. «Sarebbero andati egualmente da lui, senza porsi domande. E allora dov’è l’inganno astuto? Tutti erano in grado di intendere e volere, nessuno era da considerarsi una vittima inerme». Il perito ha fondato il suo rapporto sull’unico caso della signora che avrebbe subito lesioni gravi, «ma non ci sono prove agli atti che sia stato Peric a trattarla». Cristina Maggini – missione impossibile – ha chiesto pertanto il proscioglimento da tutte le accuse. Semmai, ha aggiunto, c’è stata infrazione, ma semplice, per la vicenda delle capsule dimagranti per cui merita solo una pena sospesa. Ancora sorridente, nel suo studio di Savosa, a inchiesta in corso TI-PRESS Un Ticino Sicuro, anche con i cittadini di Cristina Ferrari Quartiere precursore TI-PRESS Non una “lezione”, ma un tavolo di scambio e confronto. È questa la filosofia che anima il progetto di “Ticino Sicuro”, un ciclo di dibattiti promosso da quattro associazioni attive sul territorio comunale, regionale e cantonale (Besso Pulita!, Fondazione Diritti Umani, Pro Juventute e Organismo di autodisciplina dei fiduciari del Canton Ticino). «La sicurezza è una cosa seria» è stato evidenziato dalla relatrice Morena Ferrari Gamba, nel corso della conferenza stampa di ieri. «Un progetto che risponde alla necessità di appro- fondire, di trattare con competenza e serietà un tema così centrale della vita di ciascun cittadino» è stato sottolineato nel corso della presentazione. Le associazioni promotrici – dopo il sostegno raccolto dalla vicesindaca di Lugano, Giovanna Masoni Brenni, già madrina del “Tavolo della crisi” – si sono affidate a due consulenti, gli avvocati Natalia Ferrara Micocci e Luigi Mattei, già procuratori pubblici, al fine di individuare gli ambiti di discussione, i relatori e coordinare i contenuti di un’iniziativa che può diventare vasta e complessa. Per ora, infatti, è stata fissata la prima serata: mercoledì 10 dicembre, dalle 18 alle 20 (il luogo sarà reso noto nei prossimi giorni dagli organizzatori), si parlerà di “Orchi: donne e bambini vittime silenziose”. Fra gli ospiti figurano Sonny Buletti, docente e educatrice, responsabile dell’Associazione consultorio delle donne di Lugano, e Roberto Sandrinelli, capo staff della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie, già delegato per l’Aiuto alle vittime. Gli altri incontri, invece, sono ancora in “work in progress”. Essendo il tema molto ampio – come spiegato da Giovanna Masoni Brenni – «trattando di argomenti che vanno dalla maleducazione al crimine organizzato, dalla fa- Poligono di tiro sul Ceneri Enderlin estradato se... Una struttura al coperto, di trecento metri, polifunzionale e che comprenda un centro di formazione sul quale possano concentrarsi le necessità di Comuni, corpi delle forze di sicurezza e associazioni. I contorni del poligono di tiro regionale che dovrebbe sorgere sul Monte Ceneri, nell’area dell’attuale stand di tiro militare della piazza d’armi, saranno depositati presso i Comuni e consultabili sul sito del Cantone (www.ti.ch/pd) dal 9 dicembre. Qualsiasi persona, fisica o giuridica che sia, potrà presentare os- servazioni o proposte al Dipartimento del territorio entro il 26 gennaio. La costruzione dello stabile sarebbe necessaria in quanto gli stand di tiro attualmente in uso (Bellinzona-Giubiasco, Origlio-Cureglia e Canobbio-Porza) sono ormai datati e non più in linea con gli odierni standard ambientali. Per questo motivo il Dipartimento delle istituzioni, in collaborazione con i probabili fruitori della struttura (militari, cacciatori, tiratori, polizia), ha condotto una serie di verifiche sulla fattibilità del progetto al Ceneri. Sembra farsi sempre più concreta la possibilità che entro questa settimana Davide Enderlin, in carcere al Bassone di Como, dopo l'arresto disposto dal procuratore Andrea Minesso, possa essere estradato in Svizzera. Questo dopo il parere favorevole della Procura di Genova, che nell'ambito della maxi truffa Carige accusa Enderlin di aver riciclato, in riva al Ceresio, 16 milioni di euro. I magistrati liguri per le loro esigenze istruttorie hanno però posto una condizione: poter interrogare Enderlin anche in videoconferenza. Pare che questi avrebbero avuto rassicurazioni da parte dei loro colleghi ticinesi che, nei confronti del discusso imprenditore, nonché politico luganese, lo scorso mese avevano spiccato un mandato di cattura internazionale: decisione che sarebbe stata presa dopo le dichiarazioni delle due persone incarcerate in Ticino da qualche settimana: il socio in affari di Enderlin e la cantante lituana Ginta Biku. La vicenda riguarda un milione di franchi affidato da due clienti, fra cui una maga, e poi, stando all'ipotesi accusatoria, dirottato nelle tasche di Enderlin. M.M. Il mercatino di Natale in piazza a Paradiso Lugano, nuovo console greco e sede trasferita Si ripresenta anche quest’anno, domani 3 dicembre, il tradizionale mercatino di Natale promosso dal Comune nella centrale piazza di via delle Scuole. Molti gli oggetti e i dolci che verranno proposti, realizzati dagli ospiti e dalle volontarie della casa medicalizzata per anziani Residenza. Novità dell’edizione 2014 le caldarroste e il vin brulé. Sarà questa una ghiotta occasione dunque per ascoltare, ammirare, assaggiare e toccare con mano il clima della festa, risvegliando ricordi e suggestioni. La Repubblica di Grecia ha nominato Alexandre Papadatos-Beis nuovo console onorario a Lugano, con competenza per il Ticino. Il console PapadatosBeis ha assunto ufficialmente la carica con effetto dal 4 settembre 2014, la cerimonia è avvenuta negli scorsi giorni a Montagnola. La nuova sede consolare a Lugano è stata trasferita da via Frasca a via Ferruccio Pelli 12. Papadatos-Beis subentra all’avv. Paolo Brenni Masoni, che per 22 anni ha curato gli interessi di Atene in Ticino. Il console Alexandre Papadatos-Beis e l’ambasciatore Charalambos Manessis miglia alla società, dalla repressione alla prevenzione» l’obiettivo è quello di dare la parola ai cittadini. In questo senso è stato lanciato un vero e proprio appello alla popolazione: fatevi avanti! Ciò tramite suggestioni, considerazioni, proposte da inoltrare anche per mezzo del sito internet (www.ticinosicuro.ch) o del profilo facebook. «Lo scopo – come hanno puntualizzato i due ex magistrati – è raccogliere le esperienze di oggi per restituire idee e prospettive per domani. La sicurezza è un bene di tutti e ciascuno può concorrere ad accrescerla. Per questo promuoviamo un dialogo e un confronto costruttivi». L’AGENDA Sorengo – Fiabe ebraiche Domani alle 20.30 al Centro Incontro Cortivallo con la prof. Sara Ferrari. Lugano – Musica allo Studio Foce Questa sera alle 21 suona Brunori Sas. Lugano – Spazio 1929 Giovani designer espongono i loro progetti di tesi in Comunicazione visiva della Supsi nel centro culturale di via Ciseri. Inaugurazione oggi alle 17.30. Aperta fino al 9 dicembre. Manno – Palestina È il titolo della conferenza in programma oggi alle 19.30 nell’aula 107 dello Stabile Piazzetta. Sottotitolo “La cooperazione fra muri e checkpoint”. Lugano – Lirica “Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni” è il titolo della conferenza che si tiene oggi alle 16 all’Hotel Dante. Organizza il Lyceum Club Lugano. Manno – Serata Insema Dalle 20.15 oggi nella Sala Aragonite si tratterà di educazione e salute, in particolare di cardiologia. Lugano – Dall’idea all’impresa Incontro oggi alle 17 nella sala E del Palazzo dei Congressi con l’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese.