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problematiche avanzamento di carriera ruolo sergenti

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problematiche avanzamento di carriera ruolo sergenti
Proposta delibera S.M. VOLO Aniello,
delegato COIR cat. C Comando Logistico
PROBLEMATICHE AVANZAMENTO DI CARRIERA
RUOLO SERGENTI
Premessa.
Il ruolo sergenti è il ruolo basico dei sottufficiali delle Forze armate italiane
Il ruolo è alimentato esclusivamente attraverso concorso interno per titoli ed esami
riservato ad i volontari in servizio permanente che rispettino i requisiti stabiliti dal bando di
concorso. Per tale ragione, il ruolo sergenti è considerato la naturale progressione di
carriera
per
il
personale
della truppa
in
servizio
permanente
I vincitori del concorso interno, vengono nominati "allievo sergente" ed inviati presso
l'istituto di formazione specializzato nella formazione dei sergenti.
I gradi del Ruolo sono nell'ordine i seguenti:
Stato servizio
Esercito Italiano
Marina Militare
Aeronautica Militare
al termine del corso
di formazione
Sergente
Sergente
Secondo capo
Sergente maggiore
Sergente
dopo 7 anni
nel grado
inferiore
Sergente maggiore
dopo 7 anni
nel grado
inferiore
Secondo capo scelto
Sergente maggiore capo
VOLO ANIELLO "BOZZA DI DELIBERA: "
[2]
Sergente maggiore capo
[3]
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Ulteriori sviluppi di carriera.
Accesso al Ruolo Marescialli.
L'alimentazione del ruolo è per il 70% per mezzo di concorso pubblico aperto a cittadini
maggiorenni in possesso del diploma di istruzione secondaria che consenta l'iscrizione ai
corsi universitari, mentre il rimanente 30% è riservato ad un concorso interno ad ogni forza
armata con posti riservati ai sergenti e ai volontari in servizio permanente diplomati.
Requisiti..
Gli appartenenti al Ruolo Sergenti devono aver prestato almeno 4 anni di sevizio
Permanente compresi gli eventuali anni da VSP; avere un età inferiore a 40 anni;
essere stati giudicati almeno "superiore alla media" o qualifica corrispondente;
non aver riportato la sanzione disciplinare della consegna di rigore nell'ultimo biennio.
Corso di formazione.
Il corso di formazione è differenziato a seconda della condizione culturale di ogni
Partecipante:
Caso n°1.
Sergente non diplomato:
il bando prevede un corso di formazione della durata non inferiore ai 6 mesi.
Caso n° 2.
Sergente diplomato:
il bando prevede l’iscrizione d’ufficio al corso di laurea in Scienze organizzative e
gestionali presso l’Università della Tuscia di Viterbo o in Infermieristica presso l’Università
La Sapienza – sede staccata di Viterbo.
Al termine dei 2 anni di corso gli allievi sono promossi marescialli di 3^ classe ma devono
permanere un’ulteriore anno per terminare il corso di studi assegnato.
Totale 3 anni presso la Scuola Marescialli.
Caso n° 3.
Sergente laureato in S.O.Ge. o in Infermieristica:
il bando non prevede l’iscrizione ai corsi di laurea e la frequenza di un corso stabilito dallo
Stato Maggiore Aeronautica. Attualmente il corso prevede lo svolgimento di quasi tutti gli
esami, che hanno valenza per la graduatoria interna del corso. All’inizio del 3° anno
vengono sostenuti 3 esami e poi il personale ha terminato il corso di studi.
Totale 2 anni circa presso la Scuola Marescialli.
VOLO ANIELLO "BOZZA DI DELIBERA: "
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Trattamento durante il corso.
Durante il corso il personale acquisisce la qualifica di allievo Maresciallo con conseguente
perdita del grado posseduto in seguito a rinuncia al grado.
Al personale coniugato e/o con figli a carico non vengono garantiti i diritti previsti dal
codice civile e non viene consentito di assolvere ai doveri previsti dagli artt. 143 – 144 e
147 del Codice Civile, di cui si riporta uno stralcio.
Art. 143.
Diritti e doveri reciproci dei coniugi.
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla
collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di
lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
Art. 144.
Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia
secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.
Art. 147.
Doveri verso i figli.
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole
tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Gli allievi hanno l’obbligo di accasermamento, il 1° anno si esce dopo circa 2 mesi
dall’inizio del corso, è consentito ricevere visite in parlatorio il sabato o la domenica per
un’ora circa. Dopo i primi 2 mesi son previste 2 libere uscite settimanali, in uniforme.
Durante il 2° anno son previste 3 libere uscite settimanali e vengono saltuariamente
concessi dei permessi brevi di fine settimana. Tutto ciò salvo servizi e provvedimenti
disciplinari.
Considerazioni.
I sergenti, per poter legittimamente aspirare ad un avanzamento di carriera vengono
equiparati agli allievi marescialli provenienti dalla vita civile; l’esperienza, la professionalità
e i corsi di formazione già frequentati durante la carriera non valgono nulla secondo
l'Amministrazione. La solidità familiare è messa a dura prova considerando che coniuge e
figli vengono praticamente abbandonati a se stessi, tranne che per brevi periodi dell’anno
coincidenti con le festività principali e un mese estivo. E’ assurdo che esistano casi di
sergenti che a 39 anni e con 20 anni di servizio frequentano lo stesso corso di ragazzi di
19 anni che provengono dalla vita civile e non hanno un giorno di servizio militare. La
Guardia di Finanza e i Carabinieri hanno previsto un iter formativo decisamente più breve,
dando la giusta considerazione alle professionalità e alle esperienze già acquisite dal
personale interno, non si spiega il motivo per cui per diventare Maresciallo in Aeronautica
VOLO ANIELLO "BOZZA DI DELIBERA: "
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si debba frequentare un corso di così lunga durata. Tra l’altro un Maresciallo dei
Carabinieri può diventare Comandante di stazione e svolge un lavoro generalmente con
maggiori responsabilità e rischi rispetto ad un parigrado dell’Aeronautica, avere un’ottima
conoscenza del diritto, paragonabile ad un laureato in scienze giuridiche. E’ strano anche
il fatto che se un sergente si iscrive al corso di laurea in S.O.Ge. dall’esterno gli vengano
considerati dei crediti formativi per le esperienze pregresse e le professionalità acquisite
durante i corsi di formazione di Forza Armata, mentre frequentando il corso interno deve
sostenere tutti gli esami previsti dal piano di studi. La ripartizione attuale dei posti è
discriminatoria nei confronti dei sergenti, il 30 % dei marescialli è arruolato tramite
concorso interno, 2/3 dei posti sono riservati ai graduati e solo 1/3 al ruolo sergenti (es.
100 posti totali, 70 riservati ai civili, 20 ai graduati, 10 ai sergenti!), anziché premiare i
sacrifici, si viene ingiustamente penalizzati.
Proposte.
Si propongono le seguenti soluzioni:
1. separare l’iter formativo – istruzionale del Corso Interno Marescialli da quello
proveniente dal corso normale, tenendo in considerazione le professionalità e le
esperienze già maturate in carriera;
2. garantire il rispetto dei diritti/doveri derivanti dal matrimonio, dando l’opportunità agli
allievi interni di portare la famiglia a seguito durante la frequenza del corso,
valutando la possibilità di pernottare fuori al termine dell’attività giornaliera o,
quantomeno durante i fine settimana, come già avviene per i corsi marescialli
interni della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e dell’Esercito;
3. per il personale già laureato in S.O.Ge. di frequentare solo il secondo anno di
corso, che prevede l’iter di specializzazione della categoria attribuita;
4. equiparare il corso interno ai paritetici corsi svolti dai Carabinieri e dalla Guadia di
Finanza, che hanno durata rispettivamente di 12 e 6 mesi, considerando anche il
periodo di ristrettezze economiche e il notevole risparmio che l’Amministrazione
statale potrebbe avere;
5. ripristinare l’iter formativo dei primi corsi interni che prevedevano la frequenza del
solo secondo anno di corso e avevano, quindi, una durata complessiva di 12 mesi.
6. prevedere una ripartizione dei posti equa riservando rispettivamente 33% agli
esterni, il 33% al ruolo sergenti e il 33% ai graduati, eliminando l’attuale nei
confronti del ruolo sergenti;
7. eliminare il limite di età come già avviene per i concorsi interni previsti per la
Guardia di Finanza e per i Carabinieri, perché anche in Aeronautica si abbia il diritto
di avere la carriera aperta, considerando anche l’innalzamento dell’età
pensionabile;
8. eliminare lo status di “allievo”, permettendo ai vincitori del concorso di frequentare il
corso col grado rivestito, senza rinunciare alle indennità spettanti e agli eventuali
avanzamenti.
Accesso al Ruolo Speciale degli Ufficiali
Requisiti.
Al personale del ruolo dei sergenti è richiesto il possesso del diploma di istruzione
secondaria di secondo grado, non aver superato il 34º anno di età all'atto della
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presentazione della domanda al concorso e aver maturato almeno tre anni di anzianità nel
ruolo di appartenenza;
per gli ufficiali di complemento o in ferma prefissata, in congedo o in servizio, il limite di
età è di 40 anni ed è sufficiente aver maturato un anno di servizio. A questa categoria di
personale è consentito partecipare ai concorsi per il ruolo speciale di tutte le Forze
Armate.
Corso di formazione.
I vincitori del concorso vengono nominati ufficiali del ruolo speciale al termine dell’iter
concorsuale e frequentano un corso formativo della durata di 5 mesi circa.
Considerazioni.
E’ evidente la differenza di iter formativo e i vantaggi per i vincitori di questo concorso
rispetto ai vincitori del concorso interno marescialli. E’ assurdo che per diventare
maresciallo l’iter normale preveda 3 anni di corso e il conseguimento della laurea di primo
livello, mentre per diventare Ufficiale è sufficiente un corso di 5 mesi. La Forza Armata
attualmente arruola dirigenti diplomati che andranno a comandare subalterni laureati e
quindi con una cultura maggiore dei propri superiori.
Proposte.
Si propone:
1. di uniformare il limite di età per i Sergenti, dagli attuali 34 anni a 40 anni, come già
avviene per il personale proveniente dalla categoria degli Ufficiali;
2. prevedere una riserva di posti, a parità di requisiti, per il Ruolo Sergenti come già
avviene per il Ruolo Marescialli;
3. eliminare il limite di età, dando la possibilità a tutti di poter ambire ad una posizione
più elevata in carriera.
Considerazioni finali.
Sono evidenti le problematiche per le legittime aspirazioni di avanzamento in carriera del
personale del Ruolo Sergenti che sarebbe il caso di risolvere per buon senso ed equità.
Il delegato COIR Comando Logistico
Serg. Magg. Aniello VOLO
VOLO ANIELLO "BOZZA DI DELIBERA: "
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