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Digore Eduard - Consiglio Nazionale Forense

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Digore Eduard - Consiglio Nazionale Forense
UNIUNEA AVOCAŢILOR DIN MOLDOVA Cabinetul Avocatului R.Moldova, Chi in u, MD-2012, str.Vl.Pârc lab 63, Skytower et.6, of.D
Tel. +373 22 240305,Fax. +373 22 240620,GSM + 373 6 8888 577
C/F 42233018 www.avvocato.md
e-mail [email protected], [email protected]
Roma, 16 marzo 2013
Illustri Colleghi, Cari Amici,
Consentitemi di farvi fare oggi una piccola escursione nella realtà dell’istituzione
dell’avvocatura nella Repubblica Moldova, ma certamente non prima di
esprimere il mio particolare piacere di trovarmi tra professionisti del mio settore
di attività ad un evento di cosi alta importanza.
Come negli altri stati europei, nella Repubblica Moldova l’avvocatura
rappresenta un’istituzione di diritto indipendente della società civile, volta a
garantire, su base professionale, l’assistenza giuridica qualificata alle persone
fisiche e giuridiche, al fine di tutelarne i diritti, le libertà e gli interessi legittimi,
nonché per assicurarne l’accesso all’applicazione della giustizia.
Anche se a prima vista l’incarico di avvocato può sembrare di interesse privato,
in realtà è un incarico di interesse pubblico, con gli stessi obiettivi principali della
giustizia: Suum Cuique Tribuere, ossia dare a ciascuno il suo. Dell’importanza
dell’avvocatura nell’attuazione della giustizia ha parlato il grande maestro
romeno Mircea I. Manolescu: “Non hai fatto in tempo a finire di criticare e
disprezzare gli avvocati, che il destino ti costringe ad averne bisogno ed a volerli
benevoli e capaci ad aiutarti”.
Anche se nella Repubblica Moldova l’avvocatura è un’istituzione giovane, questa
non può essere considerata moderna ed evoluta. Purtroppo, le norme legislative
nazionali non sono in grado di offrire all’avvocato moldavo tutti gli strumenti
necessari per svolgere la propria missione in un modo efficace. Durante il
periodo sovietico e, più recentemente, sotto l’egida del partito comunista,
l’avvocatura è stata ignorata e trattata come un male necessario. Non è stata
adottata alcuna riforma volta al consolidamento e sviluppo dell’avvocatura,
affinché diventasse un’istituzione funzionale.
Nel contesto di una recente riforma della giustizia nella Repubblica Moldova, nel
2010 l’avvocatura è stata sottoposta ad una serie di modifiche, in seguito alla
modifica della Legge sull’avvocatura adottata nel 2002. Le predette modifiche
riguardavano alcuni aspetti dell’organizzazione dell’attività dell’avvocato. Anche
la legislazione procedurale civile e procedurale penale hanno subito alcune
modifiche. Purtroppo, molti problemi che causano un servizio difettoso degli
avvocati non sono stati risolti.
In seguito, vorrei rappresentarvi alcune delle preoccupazioni degli avvocati
moldavi in merito all’esercizio del lavoro di avvocato in modo libero e
professionale:
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Negli scorsi anni si sono verificati molteplici casi di intimidazione degli
avvocati da parte dei rappresentati delle autorità dello stato o degli organi
di diritto, incluso interferenze nei rapporti contrattuali con i clienti degli
stessi, spedizione di lettere all’Unione degli avvocati da parte del
Procuratore Generale, nelle quali erano criticati ed intimiditi gli avvocati
che si rivolgevano alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo contro la R.
Moldova.
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Un altro fenomeno che bisogna segnalare è che gli avvocati non hanno
alcuna immunità nei confronti dell’indagine penale, ed i giudici di
istruzione hanno tutta l’autorità necessaria per disporre le intercettazioni
telefoniche ed il sequestro della corrispondenza e di altre comunicazioni
su richiesta del procuratore. Tutto questo accade nonostante l’esistenza di
una serie di garanzie in merito: la Costituzione della Repubblica Moldova
stabilisce i diritti delle parti coinvolte nel processo, tra cui anche il diritto
dell’imputato di essere assistito da un legale, e prevede che
“l’intromissione nell’attività delle persone che esercitano l’attività di
difesa nei limiti previsti, viene punita dalla legge” (art. 26). Gli avvocati
sono considerati “liberi professionisti, consulenti indipendenti e
rappresentanti in tutti i problemi giuridici”, ed i principi dell’avvocatura
prevedono “la libertà e l’indipendenza nell’attività di avvocato” ed “il
divieto di intromissione nell’esercizio del mestiere di avvocato”. LA
LEGGE SULL’AVVOCATURA prevede il divieto concreto e chiaro di
“insultare, calunniare e minacciare” o di “commettere atti di violenza
contro un avvocato durante l’esercizio da parte dello stesso degli attributi
professionali” ed in merito a questo si sottolinea che le autorità pubbliche
“non possono influenzare direttamente o indirettamente e non possono
controllare il contratto tra l’avvocato ed il cliente”.
-
L’immunità e la reputazione professionale. Nella Costituzione della
Repubblica Moldova, nonché nella Legge sull’Avvocatura non esiste
alcuna disposizione che riguardi espressamente l’immunità degli avvocati
o l’identificazione degli avvocati nelle cause con i loro clienti, anche se
questi atti parlano della tutela degli avvocati contro le minacce, contro la
violenza e l’intromissione nell’esercizio delle proprie attribuzioni. Le
predette disposizioni, se messe in atto, sarebbero in grado di offrire
protezione e tutela contro le reazioni ostili da parte del pubblico e delle
autorità, che potrebbero essere generate dalla testimonianza di alcuni
clienti malvisti o considerati anticipatici. La causa Mancevschi contro la
Repubblica Moldova è un esempio di cio’ ossia di identificazione
dell’avvocato con il cliente da parte di un ufficiale di indagine penale. Di
solito, gli avvocati sono identificati con i propri clienti quando si tratta di
rappresentare (difendere) un certo partito politico, un gruppo criminale o
un altro tipo di gruppo conosciuto. Tutto ciò può ingenerare pregiudizi
circa la reputazione professionale del predetto avvocato.
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Accesso ai clienti incarcerati continua ad essere un problema, nonostante
le modifiche recenti nella politica, che prevedeva l’assegnazione di un
locale separato per gli incontri con i clienti. Spesso gli avvocati sono
costretti prima ad ottenere l’approvazione del commissario di polizia per
poter incontrare il cliente e gli incontri sono di solito vietati al di fuori
degli orari di lavoro.
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La diseguaglianza degli strumenti. Le attuali norme di procedura penale
creano condizioni inique per la partecipazione degli avvocati nel processo
penale rispetto ai procuratori. Nel processo di raccolta e amministrazione
delle prove, l’avvocato è molto limitato, essendo costretto a rivolgersi
ufficialmente allo stesso procuratore che strumentalizza la causa penale
per conseguire le prove di suo interesse per la linea difensiva. Il rifiuto del
procuratore di dare all’avvocato legittimo accesso alle prove ammesse
dalla legge non viene punito in nessun modo. Il procuratore può
allontanare l’avvocato dal processo penale, mentre l’avvocato può solo
chiedere la destituzione del procuratore, richiesta che di regola non viene
ammessa.
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Gli avvocati non sono trattati allo stesso modo dei procuratori nell’ambito
delle cause penali. I giudici fanno la parte dei procuratori e cedono agli
argomenti degli stessi in merito alle denunce, fermo preventivo ed agli
aspetti legati alla colpevolezza o innocenza degli imputati.
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Il compenso delle spese di assistenza giuridica e la retribuzione degli
avvocati. Gli avvocati d’ufficio della Repubblica Moldova sono
generalmente pagati poco per i loro servizi. Per quanto riguarda gli
avvocati di fiducia, che possono conseguire dai loro clienti dei compensi
idonei, spesso i predetti compensi vengono abbassati, in quanto i giudici
considerano di avere il diritto ad esprimere opinioni in merito all’importo
degli oneri e riducono la cifra per tutta l’assistenza giuridica offerta
durante il processo, mettendo in difficoltà i clienti che non possono
recuperare le spese per l’avvocato.
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Un’altra carenza, a mio avviso, è la possibilità offerta dal legislatore
moldavo alle parti di partecipare alle cause civili senza l’assistenza di un
legale. Questo fenomeno spesso influenza il procedimento giudiziario, il
quale si svolge in modo non professionale, con una durata maggiore e
spesso con il giudizio ripetuto, a causa delle omissioni effettuate dai
partecipanti al processo. E la cosa più importante è che la parte coinvolta
nel processo non assistito da un legale e’ di fatto per cosi dire nudo
davanti alla giustizia.
Progressi:
Anche se ci sono ancora una serie di lacune nella disciplina della professione di
avvocato, non posso non rilevare che negli ultimi anni si sono verificati alcuni
progressi, che mi danno la convinzione che questa istituzione ha delle possibilita’
di riformarsi per raggiungere un livello piu’ alto.
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Fino al 01.01.2012 l’assistenza giuridica poteva essere offerta da persone
che non erano in possesso di licenza di avvocato, quindi la loro attività
non era guidata da standard deontologici e professionali necessari per
l’esercizio di tale attività. Una recente modifica della legge ha istituito
l’obbligo del possesso di licenza di avvocato per tutte le persone che
prestano servizi giuridici nei tribunali. Il predetto obbligo ha risolto solo
parzialmente il problema dell’assistenza giuridica non professionale nei
tribunali, in quanto persino tra gli avvocati si trova chi non offre assistenza
giuridica ad alto livello.
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Recentemente il legislatore ha concesso agli avvocati il diritto di
autenticare le copie degli atti. La cosa vi può sembrare strana, in quanto
questo diritto per voi è da tempo acquisito e normale. Invece per gli
avvocati moldavi diventa una facilitazione considerevole del lavoro sulle
cause.
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I progressi che mi fanno un enorme piacere sono quelli legati alle
opportunità di formazione continua degli avvocati. Negli ultimi due anni,
con il sostegno dell’Unione degli Avvocati della Repubblica Moldova e di
alcune organizzazioni quali : Abba Roli (Associazione americana per il
diritto della legge), Norlam (Missione Norvegese di Esperti in Rule of
Law in Moldova) si organizzano vari corsi tematici di formazione per gli
avvocati, che assicurano una formazione continua degli avvocati di nuova
generazione, e che non erano accessibili per gli avvocati di un tempo.
In tale contesto, vorrei cogliere l’occasione per esprimere il mio auspicio per uno
sviluppo dei rapporti di collaborazione con esperti avvocati italiani, al fine di
avviare con loro uno scambio di esperienze e di formazione, che, grazie al
livello di preparazione ed alla loro esperienza, offrirebbero un contributo
notevole in termini di idee e consigli utili per lo sviluppo dell’avvocatura in
Moldova.
È stato già fatto un primo passo in merito,con la firma del Protocollo di Intesa tra
il Consiglio Nazionale Forense e l’Unione degli Avvocati della Moldova, che
rappresenta l’inizio di una ampia cooperazione tra gli organismi della professione
di avvocato dei due Paesi.
In virtù degli attuali rapporti di scambio tra l’Italia e la Repubblica Moldova,
grazie anche ad una forte presenza dei cittadini moldavi sul territorio italiano,
nonché all’esistenza di interessi imprenditoriali italiani in Repubblica Moldova,
ogni parte potrà beneficiare della consulenza dell’altra parte in merito agli aspetti
giuridici e professionale di comune interesse.
Ai sensi del predetto Protocollo bilaterale, le Parti possono collaborare, attraverso
l’ideazione e realizzazione di programmi, corsi ed altre forme di attività in
comune, visite reciproche e stage di documentazione scientifica; scambi di
pubblicazioni e di documentazione scientifica, nonché di risultati dei programmi
svolti in comune; l’organizzazione di eventi scientifici, convegni e seminari;
traduzione e pubblicazione in un paese dei lavori tematici dell’altro paese.
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Spero e confido che le disposizioni e le opportunità offerte dal predetto
Protocollo d’intenti, che sono di massima importanza, non restino solo sulla carta
e che la sua applicazione inizi già da oggi, essendo tutti i fattori decisivi presenti
in questa aula. Considero che a breve si debbano nominare i membri
dell‘Osservatorio permanente congiunto del Consiglio Nazionale Forense e
Unione degli Avvocati di Moldova per i diritti umani, come previsto dall’art. 6
del Protocollo.
Per chiudere con una nota più rilassante, vorrei parlare del modo di alimentazione
degli avvocati. Come sapete, gli avvocati non mangiano tutti i giorni, piuttosto la
notte… Per fortuna, il cibo non è importante per gli avvocati, questo può essere
comprato con denaro. Neanche il denaro è importante per gli avvocati, se non di
passaggio, come segno di rispetto, non come il pane quotidiano. In realtà gli
avvocati si nutrono di tutt’altra cosa e non di cibo normale: di aria, sorrisi e urla.
All’antipasto, gli avvocati adorano lo sguardo fiducioso e l’aria decisa del cliente
che dice “mi affido a Lei per la mia causa”. Il vero cibo degli avvocati è il sorriso
tra le lacrime e le urla di gioia del cliente felice che ha vinto la causa, cosa che vi
auguro pienamente anche a voi
Chiusura con ringraziamenti.
Avv. Eduard DIGORE
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