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raccontato in affreschi
raccontato in affreschi
Appunti per un viaggio
La Valtellina,
un poema epico, una storia d’amore
Le illustrazioni dell'Orlando Furioso dipinte nel Palazzo Besta di Teglio,
nel Castel Masegra di Sondrio, nel Palazzo Valenti di Talamona, un
vero e proprio itinerario ariostesco, rivelano come la Valtellina nel
Cinquecento fosse aperta agli influssi culturali delle raffinate corti
principesche. Le raffigurazioni, tratte o ispirate dall’edizione illustrata
dell’Orlando Furioso stampata a Venezia da Giolito de’ Ferrari, sono
databili dopo il 1542.
Non è da escludere che l’amore per il soggetto abbia a che fare con
i dibattiti letterari della seconda metà del ‘500 a difesa dell’Orlando
Furioso, il poema che nasce ed affonda le sue radici tra la colta e ricca
Ferrara degli Estensi e la Corte dei Gonzaga a Mantova.
Un soggetto sempre attuale per molte e articolate ragioni, su cui hanno
speso una vita di ricerche, studi, riflessioni, riscritture, personaggi come
Pio Rajna, Italo Calvino, Cesare Segre.
L’Orlando Furioso continua ad appassionare e a divertire.
Il patrimonio valtellinese, già apprezzato nel ristretto ambito degli
storici e degli accademici, sta cominciando ad interessare il grande
pubblico.
Come osservò sapientemente Grytzko Mascioni, “la vita abbonda di
tristezze e inganni, delusioni e imbrogli. Ma l’avventuroso divertimento
prevale, l’Orlando è un invito a inoltrarci nei labirinti della fantasia …”.
Vale certamente la pena di rivisitarlo, così “come hanno fatto migliaia
di pittori e illustratori, nei secoli passati, fino all’altroieri”.
Vi invitiamo a conoscere una storia antica e ancora nuova:
L’Orlando Furioso in Valtellina
raccontato, in affreschi
O.F. Canto IV edizione Giolito de’ Ferrari 1547
1
Palazzo Besta
Castel Masegra
Palazzo Valenti
su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza
ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano - ©Haltadefinizione® Image Bank
2
Torre di Roncisvalle
L’Orlando Furioso
in Valtellina
un viaggio nella storia
tra immagini e parole
L’itinerario dell’Orlando Furioso in Valtellina
è costituito principalmente da tre palazzi del
XVI secolo:
Palazzo Valenti a Talamona, paese sulla
sponda orobica della Bassa Valtellina alle
porte di Morbegno;
Castel Masegra nella Città di Sondrio;
Palazzo Besta a Teglio, sulla sponda
retica del terziere superiore.
I tre luoghi sono lungo la direttrice del Fiume
Adda e della SS38, nello spazio di 50 Km.
Tra Sondrio e Teglio si snoda la strada
Panoramica che attraversa la campagna
retica incontrando i paesi di Montagna in
Valtellina, Poggiridenti, Tresivio, Ponte in
Valtellina e la frazione di Castionetto di
Chiuro dove si trova la medievale Torre di
Roncisvalle.
In Valtellina, come in nessun altro posto,
gli affreschi dell’Orlando Furioso, fissati per
sempre sulle mura di alcuni tra i maggiori
monumenti locali, consentono di conoscere
il fenomeno della fortuna figurativa che ha
accompagnato dal principio la diffusione del
celebre poema, in una varietà di significati
espressivi: decorativi, narrativi, moralistici,
contemplativi, di rappresentanza.
Per ciascuno dei tre cicli affrescati, nelle
sezioni seguenti è indicata un’immagine
rappresentativa ed il suo rapporto con il
testo.
Venire a visitarli vi permetterà di scoprirli
per intero, in un territorio ricco di storia e
di bellezze artistiche e naturali, accolti in un
susseguirsi di paesaggi cangianti dal verde
del fondovalle al bianco delle cime.
Un viaggio inedito, in atmosfera ariostesca,
tra immagini e parole
3
Talamona
Palazzo Valenti
Nel cuore di Talamona, paese orobico
della bassa Valtellina, sorge un edificio di
epoca rinascimentale, di proprietà privata,
impreziosito da una facciata dipinta. I
restauri eseguiti alla fine degli anni ‘90
hanno rivelato il soggetto dell’Orlando
Furioso.
La raffinatezza degli elementi architettonici
classici, l’equilibrio nella scelta dei colori, la
sapiente stesura dei materiali e l’originale
interpretazione delle fonti iconografiche che
rivelano la conoscenza del testo, ne fanno
un’opera di grande valore, il cui autore fu
sicuramente in contatto con le maggiori
correnti artistiche e culturali dell’epoca.
In corrispondenza del secondo piano, si sono
conservati sei riquadri che rappresentano
scene dell’Orlando Furioso ispirate alle
illustrazioni dell’edizione Giolito. Il soggetto
è stato identificato attraverso particolari
significativi emersi durante il restauro
del 1999, con il riconoscimento di Ferraù,
dell’Ippogrifo e del Castello del Mago
Atlante. Vero manifesto degli ideali classici,
l’affresco talamonese è caratterizzato
da un’elevata qualità artistica e da una
composizione vigorosa ed armonica. Le
figure color rame paiono animarsi alla luce
del tramonto, mettendo eternamente in
scena le avventure di Sacripante, Ferraù,
Bradamante, Pinabello, Rinaldo, Angelica.
4
Duello di Rinaldo e Sacripante - Angelica incontra l’Eremita
Talamona, Palazzo Valenti - Affresco, XVI secolo - Anonimo
“Fanno or con lunghi, ora con finti e scarsi
colpi veder che mastri son del giuoco:
or li vedi ire altieri, or rannicchiarsi,
ora coprirsi, ora mostrarsi un poco,
ora crescer inanzi, ora ritrarsi,
ribatter colpi e spesso lor dar loco,
girarsi intorno; e donde l’uno cede,
l’altro aver posto immantinente il piede.”
Orlando Furioso, Canto II, 9
5
Sondrio
Castel Masegra
A Sondrio, capoluogo della Provincia,
sopravvive un unico superstite dei castelli
di cui era munito il borgo medioevale.
L’edificio, appartenuto agli antichi
Capitanei, è ora del Comune di Sondrio.
Oggetto di vari rimaneggiamenti nel corso
della sua storia, i restauri eseguiti sulla fine
del ‘900 hanno rivelato l’esistenza degli
affreschi nella torre colombaia che guarda
verso la valle. Al primo piano, si trova una
saletta il cui soffitto è costituito da una
volta ad ombrello riccamente decorata
con un repertorio a grottesche tipico della
pittura rinascimentale; otto medaglioni
e quattro lunette raffigurano i primi otto
episodi dell’Orlando Furioso, trasposizioni
fedeli delle xilografie giolitine, come
dimostrano anche le più aggiornate ricerche
universitarie.
Sono ben visibili l’Ippogrifo, il castello di
Atlante, Bradamante, la Maga Melissa,
la fuga di Angelica, il duello di Rinaldo e
Ferraù.
Probabile committente fu Castellino III
Beccaria, che teneva una corte signorile.
La leggenda vuole che gli antichi proprietari
del castello discendessero dal paladino
Orlando e per questo conservassero nel loro
maniero la scacchiera di Orlando e l’olifante,
che si poteva sentir risuonare nelle gole del
torrente Mallero.
6
Bradamante sconfigge il Mago Atlante
Sondrio, Castel Masegra - Affresco, XVI sec. Anonimo
“Non che il fulgor del lucido metallo,
come soleva agli altri, a lei nocesse;
ma così fece acciò che dal cavallo
contra sé il vano incantator scendesse:
né parte andò del suo disegno in fallo;
che tosto ch’ella il capo in terra messe,
accelerando il volator le penne,
con larghe ruote in terra a por si venne.”
Orlando Furioso, Canto IV, 24
7
Teglio
Palazzo Besta
Teglio, antica Tellus che domina la valle
dalla sponda retica, è uno tra i borghi più
ricchi di storia della Provincia di Sondrio.
Palazzo Besta, che fu dimora di Azzo II e
Agnese Besta, è il simbolo del suo glorioso
passato. L’antico maniero medievale,
trasformato secondo il gusto rinascimentale
tra Quattro e Cinquecento, è oggi Museo
Nazionale di proprietà dello Stato. Ospita
nel Salone d’Onore, al piano nobile, il ciclo
affrescato dell’Orlando Furioso, attribuito a
Vincenzo De Barberis.
I dipinti, che decorano le lunette della volta
e la fascia sottostante, sono stati oggetto di
studi che hanno riconosciuto, quale matrice,
l’edizione dell’Orlando Furioso del 1542 di
Giolito De Ferrari.
Quella di Palazzo Besta è ad oggi nota
come la raffigurazione più vasta sul tema,
essendovi illustrate ventiquattro scene, di cui
tre perdute, disposte come sequenze di una
ideale rappresentazione teatrale. L’opera
sottende un intento moralistico, come
attestano anche le massime didascaliche
sulla cornice lignea, che indagini recenti
hanno rivelato essere tratte dagli Adagia
di Erasmo da Rotterdam. In particolare,
gli affreschi illustrano vizi e virtù, con le
vicende di Gabrina e di Ginevra, la storia di
Angelica, il viaggio di Astolfo sulla luna ed
altre allegorie.
8
Astolfo in viaggio sulla luna
Teglio, Palazzo Besta - Affresco, XVI sec. Vincenzo e Michele De Barberis
su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano
©Haltadefinizione® Image Bank
“Quattro destrier via più che fiamma rossi
al giogo il santo evangelista aggiunse;
e poi che con Astolfo rassettossi,
e prese il freno, inverso il ciel li punse.
Ruotando il carro, per l’aria levossi,
e tosto in mezzo il fuoco eterno giunse;
che ’l vecchio fe’ miracolosamente,
che, mentre lo passar, non era ardente”
Orlando Furioso, Canto XXXIV, 69
9
La Torre di Roncisvalle a Castionetto
Nel solatìo paese del Comune
di Chiuro, a mezza costa sul
versante terrazzato, a picco sulla
ruscellosa Valfontana si trova
la poderosa Torre medievale
detta
“di
Roncisvalle”.
Costruita probabilmente tra il
XIV e il XV sec. per volere di
Stefano Quadrio, svolse una
funzione difensiva, di controllo
e segnalazione; oggi, restituita
al pubblico godimento dopo
un intelligente restauro, è
sovente sede di mostre e
manifestazioni.
Si raggiunge dalla strada
panoramica
Sondrio-Teglio,
svoltando a Castionetto sulla
carrozzabile per Dalico, dopo
aver attraversato la contrada
Ca’ Maffina; sorge in una zona
boscosa dove la vegetazione
non riesce a nascondere agli occhi attenti tracce di muretti a secco,
segno dei vecchi terrazzamenti abbandonati, realizzati su un dosso
particolarmente ripido, in dialetto Rusciavai.
Il toponimo non può non evocare il leggendario luogo della Rotta di
Roncisvalle, nella Navarra Spagnola: spiegato dagli studiosi del secolo
scorso come espressione di “gusto letterario”, in realtà compare
già in antichi documenti del 1460, dove è designato “Ronzivallem”.
L’autorevole Cesare Segre riconduce il nome all’etimo “roscida valle”,
valle umida, da “roscidare” (una affinità: nell’aragonese, rujiada
significa “acquazzone”), ma anche a “ronco” (vigneto in poggio,
terreno disboscato), da “runcare”. Nel caso valtellinese, entrambi
i significati fanno ben risaltare le evidenze del luogo. Ma perché
rinunciare alla matrice poetica, quando conferisce ulteriore fascino
e suggestione ad un monumento che è simbolo di identità e luogo
della memoria? Negli ultimi anni, la torre ha ospitato manifestazioni
qualificate: mostre a tema naturalistico ed etnografico, allestimenti
d’arte e rappresentazioni; particolarmente suggestive quelle tratte
dall’Orlando Furioso, che hanno rafforzato la sua vocazione di “luogo
del racconto”.
Ma anche al di fuori di questi eventi, quando è immersa nel silenzio,
la Torre di Roncisvalle vale sempre una visita, per il piacere che deriva
dal passeggiare immersi nella natura e per la vista che si gode quando,
salite le strette e ripide scale in pietra, lo sguardo può correre libero
sulla vallata sottostante, ricca di frutteti e vigneti, sui castagneti che
coprono le pendici delle Orobie, sulle splendide cime.
10
L’Ariosto valtellinese
tra autori classici e moderni
Altri elementi completano l’atmosfera della Valtellina ariostesca: dipinti,
sculture, opere letterarie e radiofoniche, ricerche, studi, personaggi
illustri. Ne risulta un’immagine del territorio alpino pienamente
partecipe ai fenomeni culturali del passato e del presente.
Nel ‘500, i pittori che dipinsero l’Orlando Furioso in Valtellina erano
in contatto con i maggiori esponenti della pittura rinascimentale;
Vincenzo De Barberis da Brescia, a cui sono attribuiti i dipinti
di Palazzo Besta a Teglio, fu a Mantova tra i collaboratori di Giulio
Romano a Palazzo Te.
Nel 1847 nacque a Sondrio il senatore e filologo Pio Rajna, autore di
“Le Fonti dell’Orlando furioso Ricerche e Studi”; la biblioteca
civica a lui intitolata custodisce la ricca raccolta di lingue e letterature
neolatine che egli stesso donò alla città.
Sempre a Sondrio si trovano alcune opere d’arte a soggetto ariostesco.
La più interessante è la tela ottocentesca di Giuseppe Bisi,
maestro del paesaggio, raffigurante la “Pazzia di Orlando” ispirata
ai modelli figurativi dell’edizione Giolito.
Nell’atrio della Camera di Commercio in Via Piazzi, è collocato un
basso rilievo di Alik Cavaliere, “Sondrio e il suo paesaggio”
(1991), dov’è inserita con filo di rame ritorto una citazione dal canto
VI dell’Orlando furioso: “né se tutto cercato avesse il mondo,/ vedria di
questo il più gentil paese”.
E infine “…la radio, questa voce che vola nell’aria” come disse
Grytzko Mascioni, sarebbe certamente piaciuta all’Ariosto. Il
compianto scrittore, nato a Villa di Tirano, fondatore dei programmi
culturali della Televisione Svizzera Italiana, riscrisse l’Orlando Furioso
in 7500 endecasillabi: L’Orlando dei Pupi, un’opera straordinaria
e divertente di 46 puntate per la RSI, cominciate nel 1989, con la
voce di Oreste Lionello. Al ricordo della figura dell’autore si dedica
l’Associazione Grytzko Mascioni.
Giuseppe Bisi, Pazzia di Orlando, olio su tela, particolare.
Collezione Credito Valtellinese, Sondrio
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Una valle alpina e il suo territorio
Racchiusa dalle Alpi Retiche a Nord, dalle Prealpi Orobie a Sud,
la Valtellina è una grande vallata dalla singolare morfologia ed è
attraversata, in tutto il suo sviluppo Est-Ovest (120 chilometri da
Colico - trivio di Fuentes sino a Livigno), dal fiume Adda che confluisce
poi nel lago di Como. Il suo ambiente naturale muta al variare
delle quote e delle stagioni con paesaggi e colori sempre di grande
suggestione, conferendo alla valle una naturale vocazione turistica,
legata particolarmente ad escursionismo, alpinismo, sport invernali,
cicloturismo. Splendido il paesaggio in alta quota, con i pascoli, i
laghetti alpini, le imponenti cime; affascinante, e un po’ misterioso,
l’ambiente delle Orobie, con una vegetazione rigogliosa: tra i castagneti
si nascondono incantevoli nuclei rurali, angoli in cui il tempo sembra
essersi fermato.
La tipicità del territorio, prevalentemente montuoso, si riflette nelle sue
produzioni agro-alimentari, apprezzate dal turismo enogastronomico:
prodotti a base di grano saraceno, segale, formaggi, salumi, piccoli frutti,
mele, funghi, castagne; prodotto principe il grande vino valtellinese.
Immagine simbolo del territorio è il versante retico, un grande arazzo in
cui la natura è tessuta dalla mano dell’uomo.
La viticoltura valtellinese
fra natura e cultura
Mosso da terrazzamenti, conoidi, sporgenze rocciose, il versante retico
è esposto a Sud; il tratto da Ardenno a Tirano gode di un irraggiamento
particolare che lo rende adatto alla coltivazione della vite, introdotta
già in epoche remote. In un territorio povero di superfici coltivabili,
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generazioni di valligiani, hanno trasformato nel tempo il ripido e aspro
versante costruendo muretti di contenimento, bonificando la roccia,
riportando la terra. Un’opera ciclopica, se si pensa che lo sviluppo
lineare dei muri a secco è stimato in più di 2500 km; in linea d’aria,
la distanza tra Oslo e Siracusa. Dal fondovalle fino a quota 800, il
mosaico dei poderi si incunea tra le rocce, creando la più estesa area
di viticoltura terrazzata verticale d’Italia;la vite vi viene coltivata per lo
più con il sistema tradizionale a ritocchino, in filari paralleli, ordinati,
orientati nel senso della pendenza. E’ uno scenario unico e suggestivo.
Apprezzarne la bellezza significa anche cogliere il carattere “eroico”
di una viticoltura fatta di tenacia e passione, nel cui DNA è scritto
l’impegno a preservare e difendere il complesso e delicato sistema dei
terrazzamenti.
Tra i vitigni domina il Nebbiolo, per i Valtellinesi “Chiavennasca”; da
esso si ottengono vini rossi importanti, le cui qualità organolettiche,
dovute anche al suolo acido e povero di argilla, vengono esaltate
dall’invecchiamento. Ne risultano vini sapidi e vellutati, che ben si
abbinano a piatti a base di carni rosse, selvaggina, formaggi e salumi
di Valtellina. Per il vino, da sempre una delle sue ricchezze, la Valtellina
ha ottenuto un doppio riconoscimento Docg: uno riguarda lo Sforzato,
ottenuto da uve appassite per almeno settanta-ottanta giorni, l’altro
il Valtellina Superiore, con le sottozone Maroggia, Sassella, Grumello,
Inferno e Valgella. A questi si aggiungono il Rosso di Valtellina Doc e
l’Igt Terrazze Retiche di Sondrio, prodotti al di fuori della zona classica.
La varietà dei microclimi, le differenti composizioni dei terreni, le quote
altimetriche, la morfologia stessa del terrazzo conferiscono a ciascun
vino connotazioni particolari, che lo rendono unico.
Una viticoltura “eroica”, una tradizione che intreccia natura e cultura
e che merita di essere conosciuta, apprezzata, difesa. Il fascino di
questo paesaggio costruito ha meritato la candidatura all’Unesco per
il riconoscimento dell’area come Patrimonio dell’Umanità; immagini
liriche della coltivazione della vite sui terrazzamenti sono proposte nel
mirabile film documentario di Ermanno Olmi, Rupi del vino.
13
Chi difende i prodotti tipici?
Anche in Valtellina c’è chi da tempo promuove il territorio attraverso la
valorizzazione delle tipicità locali, dalle piccole produzioni artigianali,
ai marchi DOP, DOCG, IGP, ITG e i presidi Slow Food del Formaggio
Bitto e del Grano Saraceno, difendendole dalla massificazione e dalla
mistificazione; diversi sono i consorzi e le associazioni a loro tutela:
Consorzio di Tutela Vino di Valtellina
www.consorziovinivaltellina.com
Consorzio Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto
www.ctcb.it
Consorzio di Tutela del nome Bresaola della Valtellina
www.bresaolavaltellina.it
Consorzio Tutela Mele di Valtellina - Marchio Melavì
www.melavi.it
Consorzio DOP Miele della Valtellina
www.apicoltori.so.it
Consorzio Salvaguardia Bitto Storico
www.formaggiobitto.com
Accademia del Pizzocchero di Teglio
www.accademiadelpizzocchero.it
I vini valtellinesi sono decantati fin dall’antichità. Dopo Leonardo da
Vinci, a tesserne le lodi nel Rinascimento fu Ortensio Lando, eclettico
uomo di cultura, ospite dei Besta nel Palazzo di Teglio. Molte le
celebrazioni da parte di poeti e letterati nei secoli successivi. Tra costoro
Giosuè Carducci, Eugenio Montale, Mario Soldati e infine Ermanno
Olmi.
14
Oltre ai grandi rossi, Inferno,
Sassella,
Grumello,
molto
ricercato è lo Sforzato, rosso
secco DOCG prodotto da uve
nere appassite, pazientemente
raccolte e voltate.
Il Bitto è uno speciale formaggio
d’alpeggio della Valtellina. Nasce
storicamente in Valgerola e nella
Valle di Albaredo, dove viene
prodotto in estate nel tipico
calecc’. Lavorato con latte vaccino e una piccola aggiunta di latte di
capra, si conserva fino a dieci anni e oltre.
Vi sono poi altri formaggi freschi e stagionati come Scimudin e
il Valtellina Casera. Nei primi mesi di stagionatura il formaggio
“semigrasso” ha il suo trionfo nella polenta taragna di mais e
grano saraceno. Mele e Breasaola della Valtellina sono note su scala
nazionale. La coltivazione dei succosi frutti partecipa alla formazione
del paesaggio agreste, mentre il prelibato e leggero salume a base di
carne di manzo ha eccellenti proprietà dietetiche.
Degna di nota la produzione di miele, in particolare nelle essenze di
castagno e millefiori di montagna.
Nella difesa delle tipicità si distingue l’impegno dell’Accademia del
Pizzocchero di Teglio, sodalizio che da dieci anni promuove in Italia e
nel Mondo le tipiche tagliatelle di grano saraceno condite con burro
aromatico, formaggio e verdure, onore e vanto della cucina valtellinese.
Poi ci sono i prodotti che si difendono da soli: la bisciola e il panun,
estensione dolce dell’attività dei panettieri, e quindi la norcineria
locale. Gli insaccati di suino, casalinghi o del salumiere, continuano
ad essere prodotti sulla base di ricette tramandate di generazione in
generazione. L’arte dei valtellinesi nel confezionare i salumi è nota da
secoli, quando la specializzazione era un mestiere dell’emigrazione
stagionale a Mantova e a Ferrara, tanto che da fonte storica, letteraria
e gustativa è risaputo che l’origine della prelibata Salama da Sugo è
nella Mortadella di Fegato Valtellinese.
15
Sagre e manifestazioni ricorrenti
La Valtellina offre al visitatore un gran numero di manifestazioni e di
eventi ricorrenti, molti dei quali dedicati all’enogastronomia. Puntuali
informazioni sono reperibili sul sito Valtellina Turismo www.valtellina.it
Cantine Aperte
Sagra della Breasola
Festa dei Pizzoccheri
Calici di Stelle
Grappolo d’Oro
Pizzocchero d’Oro
Sagra del Bitto
Morbegno in Cantina Weekend d’autunno
Mostra del Bitto
Formaggi in Piazza
Provincia Chiuro Teglio Sondrio
Chiuro Teglio
Gerola Alta
Morbegno
Teglio
Morbegno
Sondrio
Maggio
Luglio
Luglio
10 agosto
Settembre
Settembre
Settembre
Sett/Ott
Sett/Nov
Ottobre
Novembre
Vi sono poi manifestazioni che ospitano personaggi di rilievo del
mondo artistico, musicale e culturale o che semplicemente attirano da
sempre il pubblico.
Ponte in Fiore Il Paese delle Storie
Ambria Jazz
Sondrio Festival
Mostra Internazionale
dei documentari sui parchi
I presepi delle contrade Ponte in Valtellina
Albosaggia
Provincia
Aprile
Maggio
Lug/Ago
Sondrio
Ottobre
Talamona
Dic/Gen
Dove siamo
P.so Spluga
Livigno
Svizzera
P.so Stelvio
St. Moritz
Bormio
Campodolcino
Stampa
Chiavenna
Poschiavo
Grosio
Ponte Teglio
Tirano
Chiesa in V.
Piuro
Valmasino
Morbegno
Sondrio
Como
Milano
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Aprica
Brescia
Bergamo
Valfurva
P.so Gavia
Come raggiungerci e come percorrerci
La Valtellina è una valle alpina lombarda, a Nord di Milano. Il suo
territorio appartiene alla Provincia di Sondrio, che confina con la
Svizzera, la Provincia di Trento, la Provincia di Bolzano, La Provincia
di Brescia, la Provincia di Bergamo, la Provincia di Lecco e la Provincia
Como. Info trasporti Lombardia su www.teglioturismo.it
In automobile
Da Lecco-Milano:
Attraverso la Superstrada n.36 raggiungete il Trivio di Fuentes a
Piantedo, dove si imbocca la Statale n. 38 dello Stelvio che giunge a
Morbegno. Da qui si stacca la Strada Statale 405- Provinciale 72 per
la Valgerola. Proseguendo sulla Statale 38 dello Stelvio si raggiungono
Talamona, Ardenno, Albosaggia, Sondrio. Dal capoluogo, imboccando
la Panoramica dopo la Biblioteca Civica Pio Rajna e passando dai paesi
di Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Tresivio, Ponte in Valtellina,
Castionetto di Chiuro, passata la Val Rogna raggiungerete l’altipiano di
Teglio fino a fermarvi dinnanzi al portone di Palazzo Besta. Scendendo
da Sommasassa, Cà Branchi o da Arboledo si riprende la SS38, per
tornare verso Sondrio. Buona disponibilità di parcheggi nei vari punti.
Attraverso i passi alpini: per gran parte dell’anno la Valtellina è
raggiungibile anche attraverso i passi alpini retici ed orobici:
Dalla Provincia di Bergamo: Passo San Marco.
Dalla Provincia di Brescia: Passo dell’Aprica(SS39) e il Mortirolo.
Dalla Provincia di Bolzano: Passo dello Stelvio (SS38)
Dalla Svizzera occidentale: Passo dello Spluga (SS36)
In treno
Da Milano-Lecco sulla tratta Colico-Tirano delle Ferrovie Italiane.
Informazioni su www.trenord.it
Dalla Svizzera fino a Tirano con il Trenino Rosso del Bernina.
Patrimonio dell’Umanità, il Treno delle Ferrovie Retiche, è un ulteriore
esperienza che potrà allietare il vostro soggiorno. Passando da
Poschiavo fino a St. Moritz, dalle carrozze panoramiche godrete la vista
di scenari incantevoli: il verde dei prati e dei monti, le alte cime, i laghi
azzurri dai toni di ghiaccio e di pietra. E in inverno la magia di un
paesaggio da favola, ammantato di neve. Info su: www.rhb.ch
In Autobus
Tolti i capoluoghi di mandamento, e le frazioni al piano, la gran parte
dei paesi della Valtellina sono situati sui versanti montuosi e nelle valli
laterali, dove la ferrovia non arriva. Il servizio pubblico di trasporto è
perciò garantito dalla STPS, che serve studenti, lavoratori, viaggiatori
occasionali, in coincidenza con gli orari dei treni. Nessuna località
abitata è impossibile da raggiungere. Informazioni su orari, fermate e
biglietterie: www.stps.it
17
A piedi e in bicicletta
Una volta arrivati in Valtellina, se vorrete lasciare da parte i mezzi di
trasporto meccanizzati, potrete praticare i percorsi ciclo-pedonali che
uniscono i quattro monumenti dell’itinerario ariostesco, di Talamona,
Sondrio, Castionetto e Teglio, passeggiando tra boschi prati e vigneti.
Il Sentiero Valtellina si snoda sul fondovalle per 150 Km, da Colico
a Grosio correndo poco lontano dalla Ferrovia e lungo l’Adda (info e
Roadbook www.valtellina.it) e potrebbe essere piacevole percorrerlo
dal Castel Masegra di Sondrio fino al Palazzo Valenti di Talamona (o
viceversa); per il tratto fra Castel Masegra e Palazzo Besta è di grande
interesse il percorso ciclo-pedonale del Distretto Culturale della
Valtellina, che si estenderà da Morbegno a Tirano. E’ attualmente in
corso di realizzazione il tratto che da Sondrio, passando per Montagna,
Poggiridenti, Tresivio e Chiuro, attraverso i terrazzamenti retici, si unisce
alla Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina che porta a Teglio. Il
tracciato, di comoda pendenza tra 200 e 600 m slm sarà fruibile da
grandi e piccini, anziani, disabili. Sono previste numerose piazzuole
panoramiche ed aree di sosta con tavoli, panche, spazio per le biciclette
e cartelli informativi.
Per gli amanti del trekking, percorso in alta quota da Morbegno
all’Aprica sulla Gran Via delle Orobie. www.cai.sondrio.it
Ospitalità e acquisti
Dopo un fenomeno turistico diffuso che ha toccato univocamente le
Valtellina e la Valchiavenna, dove si respira l’aria fine di montagna,
con alberghi anche nelle località più sperdute che in alcuni casi hanno
resistito al cambiamento delle mode, negli anni recenti la Provincia
di Sondrio ha contato molto sul turismo sportivo e del benessere; per
questo grandi e numerose strutture alberghiere si trovano nelle località
sciistiche e termali.
Molti anche i rifugi che collegano il sistema escursionistico in quota.
Nella media valle si vanno oggi riscoprendo forme di ospitalità estensiva
con il micro sistema dei B&B, con gli agriturismi, e con l’apertura di
nuovi piccoli e affascinanti hotel situati appena fuori i centri maggiori,
nei paesi della campagna valtellinese: strutture a misura d’uomo, in
splendide posizioni panoramiche, in grado di offrire servizi di qualità e di
soddisfare le aspettative di chi cerca la giusta atmosfera per trascorrere
qualche giorno in tranquillità. Dall’ambientazione più famigliare, a
quella rustica ma raffinata, fino alla più intensa interpretazione di chi,
dietro una semplicità solo apparente, strettamente avvinta al territorio,
sa proporre la formula più attuale del “buon vivere”, anche per l’offerta
eno-gastronomica.
Di seguito una lista non esaustiva dei molti luoghi dove potrete
alloggiare, mangiare, acquistare i prodotti tipici alimentari e non,
selezionati in rapporto a luogo, prezzo e qualità.
Li troverete per le vie di Morbegno e Sondrio, o raggiungendo il paese
orobico di Talamona e quelli retici sino a Teglio.
Legenda
Ristorante
Vini
Articoli regalo
Alloggio
Panifici e farine
Libreria
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Formaggi e salumi
Bar, gelateria, pasticceria
Talamona e dintorni
1 - Hotel Margna - Antica Osteria Rapella 1886
Morbegno, Via Margna, 36 - tel. 0342.610377
www.margna.com
Dal 1886 nel centro di Morbegno; nel rinnovato ristorante l’atmosfera
e il sapore della cucina famigliare. All’aperto sotto la pergola, o al caldo
del camino. Ricca carta dei vini.
2 - Gastronomia L’Insolita Zuppa
Via Ninguarda, 29 - Tel. 0342.615584
www.insolitazuppa.com
Selezione di eccellenze eno-gastronomiche nazionali. Piatti d’asporto,
utile cesto pic-nic, idee regalo. Nell’ex-convento su Piazza San Giovanni.
Per migliorare le nostre vite.
3 - Macelleria Rovagnati Mario & C.
Morbegno, P.zza S.Giovanni, 17 - Tel. 0342.610321
Storica macelleria con buona scelta di prodotti genuini: bresaola,
insaccati tipici. Salame di puro suino e mortadella di fegato al brulè.
4 - Libreria Punto Einaudi
Morbegno, Via Pretorio, 8 - Tel. 0342.615517
www.einaudi.it
La qualità e l’eleganza dei libri Einaudi ed Electa proposti con cura ed
attenzione.
5 - Bar Pasticceria gelateria - Dolce Forno
Morbegno, Piazza San Rocco - Tel. 0342.611724
www.dolcefornomorbegno.it
All’imbocco della Valgerola; specialità Torta Stelvio, Torta Morbegno,
pasticcini; bignè caramellati con granella e panna montata, tradizionale
“coppetta valtellinese”.
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6 - Il Gelatiere
Morbegno, Via Rivolta, 20 - Tel. 339.6584275
facebook. Il Gelatiere di Morbegno
Dal 1986; pluripremiato, è il migliore gelato artigianale della Valtellina
e non solo. Geniale uso dei prodotti locali nei gusti ricotta retica ai
canditi, ricotta orobica ai lamponi, gelato al Braulio. Ultimissima
invenzione “di gusto letterario”: la Crema Bradamante
7 - Colli Nicola - Enotria da Mauro
Morbegno, Via Ganda, 12
Tel. 0342.610818
Mitica birreria enoteca aperta dagli anni ‘80. Da Mauro ottimi spuntini
e il vino della bassa valle prodotto da Colli Nicola: vigneron, sommelier.
Aperto fino alle 3. Chiuso il Lunedì.
8 - Osteria del Crotto
Morbegno, Via Pedemontana, 22
tel. 0342.614800 - www.osteriadelcrotto.it
Da oltre 20 anni la cucina di territorio, di lago e montagna con una
meticolosa ricerca delle materie prime. Strepitosi i dolci, che da soli
valgono il viaggio. Curata la carta dei vini. Menù degustazione a 35
Euro. Chiuso Domenica sera e Lunedì a pranzo.
9 - Centro del Bitto Storico
Gerola Alta, Via Nazionale, 31 - Tel. 0342.690081
www.formaggiobitto.com
Il Bitto, lavorato d’estate sui pascoli, vaghi e solivi, nei tipici calecc’
vicini alla malga; stagionato con cura nella ‘casera’ è l’unico formaggio
al mondo a durare anche oltre 10 anni. Visite guidate, degustazioni.
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10 - Bar Woodstock’s
Talamona, Piazza IV Novembre, 13 - Tel. 0342.670763
Per tutti “il Tubino”. Una sosta nel bar quotidiano, dove si gioca a scopa
e a biliardo, si commentano le partite, e si ragiona. Caffè, frizzantino e
‘scià&là’. Chiuso il Lunedì.
11 - Panificio Gusmeroli Emilio & C.
Talamona, Via Gavazzeni, 42/A (poi in Via Civasca)
Tel. 0342.670563 [email protected]
Direttamente dal forno del panettiere, la migliore bisciola della
Valtellina: fragrante, ricca di noci, fichi secchi e uva passa; ottimi i
frollini al burro, alle noci e al cioccolato.
12 - Ristorante La Locanda di Via Erbosta
Talamona, Via Erbosta, 47 -Tel. 0342.672052
La discrezione di Nataly e Gianluca si riflette nell’equilibrio del locale e
della cucina. Ambiente curato, raffinata interpretazione dei piatti tipici
locali, buone materie prime. La sera pizzeria. Ampio parcheggio.
13 - Crot dul Bem
Talamona, Località San Gregorio
Tel. 0342.670515-348.5180748
Buona cucina casalinga in ambiente rustico e famigliare al limite del
bosco: pasta, pizzoccheri, buonissima la carne. Il must: polenta taragna
e salame di casa. In estate, tavoli esterni. Chiuso il martedì. Consigliata
prenotazione.
14 - Agriturismo Le Case dei Baff
Ardenno - Loc. Masino, Via dei Mulini, 19
Tel. 0342.661045 - www.lecasedeibaff.com
Ambiente rustico raffinato; ristorante con alloggio e azienda agricola.
Menù a Km. 0 - Salumi, taroz, zuppa d’orzo, costine al lavecc’, coniglio
alle erbe, trota, dolci della casa. Buona scelta di vini locali.
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Sondrio
1 - Pasticceria Ortelli
Sondrio, Galleria Campello, 7
Tel. 0342.515058
Dal 1959. Pasticceria storica in galleria Campello, lavorazione e
ingredienti “come una volta” per prodotti di eccezionale freschezza.
Bisciola tradizionale con grano saraceno o segale. E alle feste colomba
e panettone artigianale.
2 - Galli Cristallerie
Sondrio, Piazza Campello-Via Lavizzari 13
Tel. 0342.212243
Due negozi, una storia. Cristallerie e ceramiche moderne e d’epoca nel
centro storico della città, all’angolo di Piazza Campello e nella vecchia
casa di famiglia di Via Lavizzari.
3 - Trattoria Cima 11
Sondrio, Via Pelosi, 3 - Tel. 0342.515040
Vecchia trattoria molto frequentata. Piatti tipici valtellinesi e cucina
casalinga: polenta e spezzatino, pizzoccheri, buono il bollito con la
salsa verde, fantastica la trippa. Consigliata prenotazione.
4 - Vini Marsetti - Azienda vitivinicola
Sondrio, Via Scarpatetti, 15
Tel. 0342.216329 - www.marsetti.it
Nel cuore di Scarpatetti, appena sotto a Castel Masegra.
Produttore di classici rossi valtellinesi d.o.c. e d.o.c.g. Rosso di
Valtellina, Valtellina, Grumello, Sfurzat. Bianco e rosato i.t.g. delle
Terrazze Retiche.
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5 - Tognolina Formaggi
Sondrio, Via Beccaria, 8 - Tel. 0342.514673
[email protected]
A Sondrio Vecchia, da tre generazioni la famiglia Tognolina propone la
migliore scelta di formaggi locali e non. Una ‘boutique’ con il meglio
delle specialità valtellinesi: farina di mais e saraceno, segale, pasta
secca e pizzoccheri, e l’eccellenza della produzione enologica.
6 - Antica Macelleria Rigamonti
Sondrio, Via Beccaria, 4 - Tel. 0342.216638
[email protected]
Tradizionale macelleria e salumeria tra Piazza Garibaldi e Piazza Vecchia,
in zona pedonale. Lavorazione e produzione propria artigianale per una
delle eccellenze gastronomiche nazionali: la Bresaola della Valtellina.
Spedizione ovunque di bresaole di manzo e slinzeghe, in confezioni
sottovuoto
7 - Telerie Balgera
Sondrio, Via Dante, 20 - Tel. 0342.513331
www.balgera.it
Dal 1934 in Sondrio Vecchia. Qui trovate i tipici Pezzotti Valtellinesi.
Grande negozio con vasto assortimento di telerie in lino e cotone,
intimo e spugne delle migliori marche. Articoli etnici e idee regalo.
8 - Parolini Marina & C. Pietra Ollare
Sondrio, Via De Simoni, 2/B - Tel. 0342.514918
Attraversato il Mallero, di fianco all’antico Palazzo Carbonera, splendida
esposizione di stufe, paioli e pentole, tradizionali e moderne. Bellissimo,
per lunghe cotture, il tipico lavecc’: preziosa pentola di pietra ollare
con fasce di rame; tante le misure, unica la forma - raffinatissima tramandata nei secoli.
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da sondrio a chiuro sulla panoramica
1 - B&B Il Giardino di Ulisse
Montagna in Valtellina, Via Piazza, 21
Tel. 0342.380482 -320.6708881
www.ilgiardinodiulisse.it
Antica dimora alpina del 1600 a soli 3 Km da Sondrio. Due camere
con un bagno per gli ospiti e sala con giardino privato tra i vigneti del
Grumello. Garage. Gustose colazioni dolci e salate. Servizio baby sitting.
2 - Wine Hotel - Retici Balzi
Poggiridenti, Via Panoramica, 2
Tel. 0342.382092 - www.hotelreticibalzi.it
“Immerso nei vigneti dei terrazzamenti retici, nuovo wine hotel,
moderno e di classe, col cuore nelle radici valtellinesi. Ciascuna delle
11 camere è ispirata a un grande vino. Vista mozzafiato, ambienti
tranquilli, isolati e climatizzati, zona welness a disposizione degli ospiti.
Ricco buffet con prodotti freschi, degustazione di vini e tipicità locali;
Grande attenzione al territorio.”
3 - Ristorante il Poggio
Poggiridenti, Via Panoramica 4 - Tel. 0342.380800
www.ilpoggioristorante.it
A soli 5 Km da Sondrio, accogliente ristorante con terrazza esterna su un
magnifico paesaggio, nel profumo delle vigne. Piatti della tradizione: chisciöi
con cicorino, orzotto con bresaola funghi e casera, tagliere e formaggi della
valle. Caratteristici i gnocchetti ai mirtilli e lo tzigeuner alla brace.
4 - B&B Dalla Zia
Tresivio, Via Stazione, 20 - Tel. 0342.430097-329.7629318
www.bnbdallazia.it
In una vecchia casa del ‘900 con giardino. A 7 Km da Sondrio, appena
sotto la panoramica. Tre camere romantiche e ben attrezzate, sala
colazione, ampio giardino. Colazione della Zia.
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5 - B&B Nur
Tresivio, via Selve 56, contrada Piedo
0342.430583-340.4175439 - www.nbnb.it
Lasciata la Panoramica si sale fino alla contrada rurale di Piedo.
Troverete accoglienza in una grande casa rustica del ‘400, restaurata.
Belle camere e grandi spazi di relax.
6 - Osteria del Sole
Ponte in Valtellina, Via Berola, 1
nuova sede - Tel. 0342.565298
Via Sant’Ignazio, 11 - vecchia sede - tel. 346.8231296
L’intramontabile Osteria Sole: Sciatt e insalata, pizzoccheri a volontà,
salumi e formaggi, dolci fatti in casa, vino rosso e secca grappa. Prezzi
onestissimi. Sulla panoramica, con parcheggio e terrazza esterna o, nel
fine settimana, dal ‘Zuch’, nel cuore della vecchia Ponte.
7 - B&B ViaParadiso
Ponte in Valtellina, Via Paradiso, 16
Tel. 348.1521394-348.5104724 - www.viaparadiso.it
Sotto la panoramica, nel centro storico. Ciascuna camera, con bagno
e arredi d’epoca, dedicata a uno scrittore-viaggiatore. Vi faranno
compagnia libri e opere d’arte. Norma e Giovanni racconteranno della
Valtellina. Bella la vista, terrazzo, colazione buona e abbondante.
8 - Azienda Vinicola Le Strie
Ponte in Valtellina, Via S. Ignazio - 335-1273509
www.lestrie.it
Coltivazione diretta di 1 ha di vigneto nelle sottozone Valgella e
Sassella per 6500 bottiglie di vino da uve Nebbiolo.
Accoglienza ospiti e degustazione nella cantina di Via S.Ignazio.
9 - Albergo Ristorante Fancoli da Angelita e Laura
Chiuro - Frazione Castionetto, Via Madonnina, 35
Tel. 0342.482317
www.albergoristorantefancoli.netsons.org
Albergo Ristorante con Libreria, tra vigne e meleti. Angelita e Laura
vi accoglieranno con uno spirito “viaggiatore”. Pizzoccheri, sciatt e
compagnia buona, tra ricette dimenticate ed eventi letterari.
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SULLA STATALE
10 - Conad La Cooperativa - Melavì
Ponte in Valtellina, Via Stelvio, 20 - Tel. 0342.484352
[email protected]
Direttamente dalla cooperativa ortofrutticola di Ponte in Valtellina, 557
soci per 220 ettari coltivati, le mele di Valtellina a marchio MelaVì:
Golden, Stark, Gala. E inoltre: succo di mela, sidro, aceto di mele, patate
di montagna, piccoli frutti e molte altre tipicità
11 - B&B La Siesta
Chiuro, Via Fiorenza 2 - Tel. 347.5533593-348.6925579
www.bblasiesta.it
Sulla Statale, di fronte alla Stazione di Ponte in Valtellina. Casa d’epoca
ristrutturata. Piccolo Giardino. Colazione dolce e torta di mele.
12 - Latteria Sociale di Chiuro
Chiuro, Viale Stelvio - Tel. 0342 483438
www.latteriasocialechiuro.com
Attiva dal 1957, oggi 70 soci e 20 aziende vi conferiscono il latte di
mucche e capre nutrite con l’erba dei pascoli e il fieno delle valli e dei
prati permanenti. Nel lindo punto vendita sulla statale il latte fresco e
i prodotti del caseificio.
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teglio
1 - Resort Palazzo Juvalta - Historic Italian House
Teglio, Via Carlo Besta, 19
Tel. 0342-7801558-335-6241884
www.palazzojuvalta.it
Luogo di incomparabile bellezza. Splendida dimora del ‘500 restaurata:
stanze affrescate, soffitti a volta o a cassettoni, biblioteca con vista;
colazione principesca nell’antica cucina o sul terrazzo a picco sulla
valle. Un soggiorno indimenticabile.Vicino a Palazzo Besta.
2 - Ristorante i Tigli
Teglio, Via Besta 13 - Tel. 0342/780290
[email protected]
La stessa cura da oltre 30 anni: i veri Pizzoccheri di Teglio, certificati
dall’Accademia del Pizzocchero, tarellati a mano; salumi selezionati,
paste fresche fatte in casa, carne alla brace, funghi, verdure dell’orto,
polenta, stracotti, selvaggina, sciatt, dolci di produzione propria. Vini
eroici e il clima tellino, sulla terrazza sotto il cielo, o nell’intimità
dell’interno. Prezzi tra 25 e 30 Euro vino escluso. Parcheggio.
3 - Il Vecchio Forno di Elio Moretti
Teglio, Via Dosso Grifone 1 - Tel. 0342.780106
Panificio artigianale, dal 1963. Grande passione e rispetto delle antiche
tradizioni tramandate da tre generazioni. Tipici il pane di segale, la
bisciola, il panun, le torte di grano saraceno. A Natale panettoni e a
Pasqua colombe artigianali.
4 - Macelleria Mauro Moschetti
Teglio, L.go Morelli 9 - Tel. 0342.782154
Elevati standard e materie prime selezionate per prodotti all’insegna
della qualità. Salumi e insaccati freschi e stagionati di suino e di manzo,
secondo la tradizione retica. Cotechini, mortadella di fegato, salame,
bresaola, slinzega.
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5 - Molino Filippini
Teglio, Via Piazzola 2 (Molino)
Via Galletti 9 (Negozio Biovita) - Tel.0342/782015
www.molinofilippini.com
I rinomati prodotti Filippini, al molino e nella vecchia bottega di Frida:
farine macinate a pietra, di mais, grano saraceno, segale, bianche,
speciali, classiche e nella linea BIOvitagral. Insuperabili i corn-flakes.
E…un toccasana: il cuscino di pula di grano saraceno.
5 - Il Vecchio Torchio - Azienda agrituristica con alloggio
Teglio, Località Arboledo 15
Tel. 0342.780481-340.3365566 - www.alvecchiotorchio.it
In zona panoramica, ideale per passeggiate, tra vigneti e frutteti. Cucina
tipica valtellinese, con prodotti dell’azienda, pizzoccheri, manfrigole,
salmì, dolci della casa. Vini di Boalzo. Luglio e agosto sempre aperto,
rimanenti mesi da Giov. a Dom. festivi e prefestivi. Gradita prenotazione.
6 - F.lli Giancarlo & Eugenio Giumelli
Macelleria salumeria
Teglio - Frazione San Giacomo di Teglio
Tel. 0342.786.106 - [email protected]
Macellai e preparatori di salumi. Slinzega in salamoia con vino Valgella
ed erbe rupestri di Prato Valentino, salamelle al Valgella, salsicce al
ginepro, salami, salametti e cacciatori. Notevole Mortadella di fegato
stagionata con aromi naturali.
7 - Vini Fay
Teglio - Frazione San Giacomo di Teglio
Via Pila Caselli, 1 - Tel. 0342.786058 - www.vinifay.it
Azienda famigliare. 13 ettari di vigna, concentrati nella zona Valgella:
come obiettivo la valorizzazione dei singoli vigneti che, in base alle
peculiarità pedologiche ed altimetriche, danno origine a vini differenti
e di spiccata personalità. Visite e degustazioni su prenotazione.
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Orari musei e biblioteche
Talamona
Palazzo Valenti
Talamona, Via Valenti
Visita alla facciata sempre, interno su appuntamento
Casa della Cultura di Talamona
Biblioteca Ines Busnarda Luzzi
Talamona, Via Don Cusini, 49
Tel. 0342.672076 Info: [email protected]
Mar Giov Ven dalle 14.00 alle 17.30
Mer Sab dalle 8.30/9.00 alle 12.00 - dalle 14.00 alle 17.30
Sondrio
Castel Masegra
Sondrio, Via De Capitani
In corso di restauro, visite su appuntamento
Servizio Cultura e Turismo. Tel. 0342.526.265
Museo Castello Masegra www.castellomasegra.org
Museo Valtellinese di Storia e Arte
Palazzo Sassi de’ Lavizzari - Via M. Quadrio, 27
Tel. 0342.526269 - www.comune.sondrio.it
Da Mar a Ven dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18.00
Sabato e festivi dalle 15.00 alle 18.00
Chiuso Lun, 1° gen, Pasqua, 15 ago, 1 Nov, 25 dic.
Ingresso Euro 5,50, ridotto Euro 4,50
Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni
Biblioteca Civica Pio Rajna
Sondrio, Via IV Novembre 20 - Tel. 0342.526264
www.comune.sondrio.it - Da Lun a Ven dalle 14.00 alle 18.00
Sabato dalle 9.00 alle 12.00
chiuro
Torre di Roncisvalle
Chiuro, Frazione Castionetto
Visite su richiesta e nel corso di manifestazioni ed eventi
www.comune.chiuro.so.it
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Biblioteca Comunale L.Faccinelli
Chiuro, Corso M. Quadrio 5
Tel. 0342.484213 http://bibliotecachiuro.provincia.so.it
Lun Mar Giov Ven dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18.30
Sabato dalle 9.00 alle 12.00
teglio
Palazzo Besta e Museo Archeologico
Teglio, Via Besta 1
Tel. 0342.781208
http://www.architettonicimilano.lombardia.beniculturali.it
Mag.-Sett.: 2° e 4° Llunedì del mese e da Mar-Sab
dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 14.00 alle 17.00
1ª, 3ª e l’eventuale 5ª Domenica del mese
dalle 8.00 alle 14.00
Ott.-Apr.:
2° e 4° Lunedì del mese e da Mar-a Sab
1ª, 3ª e l’eventuale 5ª domenica del mese
dalle 8.00 alle 14.00
Chiuso:
1°, 3° e l’eventuale 5° lunedì del mese,
2ª e 4ª domenica del mese, 1 gen., 1 mag., 25 dic.
Ingresso Euro 2,00, ridotto Euro 1,00
Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni
Biblioteca di Teglio Elisa Branchi
Teglio, Piazza S. Eufemia 7
Tel. 0342.783007 - [email protected]
Lun e Mer dalle 9.00 alle 12.00
Mar Giov Sab dalle 14.30 alle 17.30
informazioni
Ufficio Turistico di Teglio
Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore
Teglio, Piazza Santa Eufemia 6
Tel. 0342.782000 www.teglioturismo.it
[email protected]
Associazione Bradamante
Organizzazione di Volontariato
Teglio, Piazza S.Eufemia 6
Tel. 0342.671286 (Talamona)
associazionebradamante.blogspot.com
[email protected]
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Provincia di Sondrio
Comune di Sondrio
Comune di Talamona
Comune di Teglio
Comune di Chiuro
Testi a cura Associazione Bradamante
Copertina di Erminio Frangi
Crediti fotografici
Immagine tratta da “Orlando Furioso di M. Ludovico Ariosto in Venetia
appresso Gabriel Giolito de Ferrari MDXLVII”
su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Biblioteca Nazionale Braidense - Milano
Palazzo Valenti e Palazzo Besta
su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano
©Haltadefinizione® Image Bank
Castel Masegra
Comune di Sondrio
Federica Caneparo e Damiano Caprioli
Franca Valli
Torre di Roncisvalle
OFstudio
Rupi del Vino di Ermanno Olmi
Provinea - tratte dal sito kinoweb.it a cura di V.Ronzitti e F.Giometti
Sondrio e il suo paesaggio di Alik Cavaliere
Camera di Commercio Industria e Artigianato di Sondrio
Giorgio De Giorgi
Pazzia di Orlando di Giuseppe Bisi
Credito Valtellinese
Immagini prodotti tipici e paesaggi:
Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina
Consorzio Salvaguardia Bitto Storico
Consorzio per la tutela del nome della Bresaola di Valtellina
Consorzio Mele di Valtellina
OFstudio
Giovanni Lanciani
Claudio Franchetti
Stampa: Tipografia Bettini - Sondrio
Alik Cavaliere, Sondrio e il suo Paesaggio, 1991
Stampato a cura dell’Associazione Bradamante
in occasione della partecipazione al Furioso in Festa
Festivaletteratura 2012 di Mantova
Fly UP