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PENSIONE - Intesa Sanpaolo Vita
Nota Informativa per i potenziali aderenti depositata presso la COVIP il 31.03.2016 Modello ISV-NIPPP - Ed. 03/2016 PIP PROGETTO PENSIONE (Art. 13 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) • Iscritto all’albo tenuto dalla COVIP con il n. 5037 La presente Nota informativa si compone delle seguenti quattro sezioni: • Scheda sintetica • Caratteristiche della forma pensionistica complementare • Informazioni sull’andamento della gestione • Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare La presente Nota informativa è redatta da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. secondo lo schema predisposto dalla COVIP, ma non è soggetta a preventiva approvazione da parte della COVIP medesima. La Società Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa. Gruppo Intesa Sanpaolo Indice SCHEDA SINTETICA A. PRESENTAZIONE DI PIP PROGETTO PENSIONE B. LA PARTECIPAZIONE ALLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE C. SEDI E RECAPITI UTILI D. TAVOLE DI SINTESI DELLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI PIP PROGETTO PENSIONE E. INDICATORE SINTETICO DEI COSTI IN CASO DI CONVENZIONAMENTI 1 1 1 1 8 CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE A. INFORMAZIONI GENERALI A.1. Lo scopo A.2. La costruzione della prestazione complementare A.3. La struttura di governo B. LA CONTRIBUZIONE B.1. Il TFR B.2. I contributi C. L’INVESTIMENTO E I RISCHI CONNESSI C.1. Indicazioni generali C.2. Le proposte di investimento C.3. Modalità di impiego dei contributi D. LE PRESTAZIONI PENSIONISTICHE (PENSIONE COMPLEMENTARE E LIQUIDAZIONE DEL CAPITALE) D.1. Prestazioni pensionistiche D.2. Prestazione erogata in forma di rendita – pensione complementare D.3. Prestazione erogata in forma di capitale – liquidazione del capitale E. LE PRESTAZIONI NELLA FASE DI ACCUMULO E.1. Prestazioni assicurative accessorie E.2. Anticipazioni e riscatti E.3. Prestazione in caso di decesso prima del pensionamento E.4. Trasferimento della posizione individuale F. I COSTI F.1. Costi nella fase di accumulo F.2. Costi nella fase di erogazione della rendita G. IL REGIME FISCALE G.1. I contributi G.2. I rendimenti G.3. Le prestazioni H. ALTRE INFORMAZIONI H.1. Adesione H.2. Valorizzazione dell’investimento H.3. Comunicazioni agli iscritti H.4. Progetto esemplificativo H.5. Reclami INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTIVITA’ DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE 1 1 1 1 1 1 2 2 2 3 9 10 10 11 12 12 12 13 13 13 14 14 14 15 15 15 15 15 15 15 16 16 17 PIP Progetto Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – Fondo pensione Scheda sintetica La presente Scheda sintetica costituisce parte integrante della Nota informativa. Essa è redatta al fine di facilitare il confronto tra le principali caratteristiche di PIP Progetto Pensione rispetto ad altre forme pensionistiche complementari. Per assumere la decisione relativa all’adesione, tuttavia, è necessario conoscere tutte le condizioni di partecipazione. Prima di aderire, l’Aderente deve dunque prendere visione dell’intera Nota informativa, del Regolamento e delle Condizioni generali di contratto. (data di efficacia 31.03.2016 con i dati aggiornati al 31.03.2016) PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica 1 di 8 A. PRESENTAZIONE DI PIP PROGETTO PENSIONE A.1. Elementi di identificazione Il piano individuale pensionistico di tipo assicurativo PIP Progetto Pensione – Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – Fondo pensione (di seguito “PIP Progetto Pensione”) è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. PIP Progetto Pensione è stato istituito da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., Compagnia di assicurazione (di seguito “Compagnia”) appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo ed è iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP al n. 5037. A.2. Destinatari PIP Progetto Pensione è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare su base individuale. A.3. Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale PIP Progetto Pensione è una forma pensionistica individuale attuata mediante contratti di assicurazione sulla vita, operante in regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti). Le risorse delle forme pensionistiche complementari attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita istituite dalla Compagnia costituiscono patrimonio separato e autonomo all’interno della Compagnia stessa. B. LA PARTECIPAZIONE ALLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE L’adesione a PIP Progetto Pensione è libera e volontaria. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 consente all’iscritto di beneficiare di un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite. La Nota informativa, il Regolamento e le Condizioni generali di contratto sono resi disponibili gratuitamente nell’apposita sezione del sito internet della Compagnia e presso i soggetti incaricati del collocamento. Con le stesse modalità, sono resi disponibili il “Documento sul regime fiscale”, il “Documento sulle anticipazioni” e ogni altra informazione generale utile all’Aderente. Può essere richiesta alla Compagnia la spedizione dei suddetti documenti tramite servizio postale. In tal caso verranno addebitate al richiedente le relative spese. Le principali disposizioni che disciplinano il funzionamento del piano pensionistico e il rapporto tra la Compagnia e l’Aderente sono contenute nel Regolamento e nelle Condizioni generali di contratto dei quali si raccomanda pertanto la lettura all’Aderente. C. SEDI E RECAPITI UTILI Sede legale: Corso Inghilterra, 3 – 10138 Torino, Italia Uffici amministrativi: Viale Stelvio, 55/57 -20159 Milano, Italia Sito Internet: www.intesasanpaolovita.it Indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] Servizio Clienti • Telefono: + 02.30.412.412 • E-mail: [email protected] D. TAVOLE DI SINTESI DELLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI PIP PROGETTO PENSIONE D.1. Contribuzione La misura e la periodicità di contribuzione (annuale, semestrale o mensile) sono scelte liberamente dall’Aderente al momento dell’adesione e possono essere successivamente variate. I contributi sono definiti in cifra fissa o in percentuale del reddito e su base annua. Nel corso dell’anno sono consentiti versamenti aggiuntivi. PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica 2 di 8 L’Aderente ha facoltà di modificare l’importo e/o la rateazione del contributo e di scegliere, per ogni tipologia di contributo, una diversa periodicità di contribuzione. Il lavoratore dipendente può decidere di contribuire a PIP Progetto Pensione versando, anche esclusivamente, il flusso di TFR. In questo caso il versamento avviene per il tramite dei datori di lavoro. I lavoratori dipendenti iscritti per la prima volta alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 possono in alcuni casi limitare il versamento del TFR ad una quota dello stesso (vedi Sezione “Caratteristiche della forma pensionistica complementare”) È altresì facoltà del Contraente interrompere in qualsiasi momento, senza alcuna penalità, il versamento dei contributi, fermo restando per i lavoratori dipendenti, l’obbligo di versamento del TFR eventualmente conferito. La sospensione non comporta lo scioglimento del contratto. È possibile riattivare la contribuzione in qualsiasi momento. La Compagnia interromperà automaticamente il versamento dei premi relativi alle prestazioni assicurative accessorie qualora nel corso del precedente anno contrattuale l’Aderente non abbia versato alcun contributo al PIP. D.2. Proposte di investimento L’Aderente può decidere di investire nelle seguenti combinazioni di investimento denominate: – Progetto Garantito; – Progetto Evolutivo; – Progetto Libero. La scelta di ciascuno dei tre Progetti comporta l’investimento nella Gestione Separata ovvero nei Fondi interni di seguito descritti. Denominazione EV PREVI Composizione Prevalentemente titoli di stato e obbligazioni di emittenti nazionali ed esteri Tipologia Gestione Separata Descrizione Finalità: rivalutare il capitale rispondendo alle esigenze di un soggetto che è ormai prossimo alla pensione e sceglie un impiego dei contributi con garanzia di risultato al fine di consolidare il proprio patrimonio Orizzonte temporale consigliato: breve periodo Grado di rischio: molto basso Garanzia SI Denominazione EV Strategia 15 Composizione Investirà gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A. Tipologia Fondo interno Descrizione Finalità: l’obiettivo della gestione finanziaria del Fondo interno è massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark Orizzonte temporale consigliato: breve-medio periodo Grado di rischio: medio basso Garanzia NO Denominazione EV Strategia 30 Composizione Investirà gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A. Tipologia Fondo interno Descrizione Finalità: l’obiettivo della gestione finanziaria del Fondo interno è massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark Orizzonte temporale consigliato: medio periodo Grado di rischio: medio Garanzia NO PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica Denominazione EV Strategia 40 Composizione Investirà gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A. Tipologia Fondo interno Descrizione Finalità: l’obiettivo della gestione finanziaria del Fondo interno è massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark Orizzonte temporale consigliato: medio periodo Grado di rischio: medio Garanzia NO Denominazione EV Strategia 55 Composizione Investirà gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A. Tipologia Fondo interno Descrizione Finalità: l’obiettivo della gestione finanziaria del Fondo interno è massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark Orizzonte temporale consigliato: medio periodo Grado di rischio: medio Garanzia NO Denominazione EV Strategia 70 Composizione Investirà gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A. Tipologia Fondo interno Descrizione Finalità: l’obiettivo della gestione finanziaria del Fondo interno è massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark Orizzonte temporale consigliato: lungo periodo Grado di rischio: alto Garanzia NO 3 di 8 Di seguito la descrizione dei tre Progetti che possono essere scelti da parte dell’Aderente. ÿ Il Progetto Garantito prevede che i contributi versati, al netto dei costi gravanti sul contratto (di seguito “contributi netti”) vengano interamente investiti nella Gestione Separata EV PREVI (di seguito anche solo “Gestione Separata” o “EV PREVI”). ÿ La scelta di investire nel Progetto Evolutivo prevede a sua volta la scelta di uno dei seguenti Percorsi: – Percorso Conservativo – Percorso Moderato – Percorso Dinamico – Percorso Intraprendente. In ogni Percorso, i contributi netti sono investiti in uno dei Fondi interni previsti dal percorso stesso o nella Gestione Separata in funzione della durata residua del contratto, calcolata come anni mancanti all’Anno Obiettivo indicato dall’Aderente. Il cambiamento nel tempo dell’allocazione dei contributi, insieme alla riallocazione automatica della posizione individuale maturata, ha l’obiettivo di ridurre progressivamente la componente azionaria del portafoglio a favore di quella obbligazionaria, in coerenza con la propensione al rischio dell’Aderente. Il grado di rischio dei Percorsi di investimento è stato determinato in relazione ad un soggetto che permanga nel piano pensionistico fino all’Anno Obiettivo, in considerazione della progressiva riduzione del rischio generata dall’asset allocation dinamica degli investimenti. Eventuali uscite anticipate potrebbero generare, in particolari situazioni, rischi maggiori. PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica Denominazione Composizione Descrizione Denominazione Composizione Descrizione 4 di 8 PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Conservativo Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 40 da 30 a 21 0% EV Strategia 30 da 20 a 16 0% EV Strategia 30 da 15 a 11 0% EV Strategia 15 da 10 a 9 0% EV Strategia 15 da 8 a 7 25% EV Strategia 15 da 6 a 5 50% EV Strategia 15 da 4 a 3 75% EV Strategia 15 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire la rivalutazione del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una medio bassa propensione al rischio e dunque privilegiano l’obiettivo di salvaguardia del capitale pur volendo cogliere, seppure in parte, le opportunità offerte dai mercati azionari specie negli anni più lontani dal pensionamento Grado di rischio: medio-basso PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Moderato Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 55 da 30 a 21 0% EV Strategia 55 da 20 a 16 0% EV Strategia 40 da 15 a 11 0% EV Strategia 40 da 10 a 9 0% EV Strategia 30 da 8 a 7 25% EV Strategia 30 da 6 a 5 50% EV Strategia 30 da 4 a 3 75% EV Strategia 30 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire la rivalutazione del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una media propensione al rischio e dunque sono interessati a partecipare alle opportunità offerte dai mercati azionari, pur con l’obiettivo di contenere la variabilità dei risultati soprattutto con l’avvicinarsi dell’età pensionabile Grado di rischio: medio PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica Denominazione Composizione Descrizione Denominazione Composizione Descrizione 5 di 8 PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Dinamico Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 70 da 30 a 21 0% EV Strategia 70 da 20 a 16 0% EV Strategia 55 da 15 a 11 0% EV Strategia 55 da 10 a 9 0% EV Strategia 40 da 8 a 7 25% EV Strategia 40 da 6 a 5 50% EV Strategia 30 da 4 a 3 75% EV Strategia 30 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire la crescita del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una media propensione al rischio e dunque sono interessati a partecipare in misura significativa alle opportunità offerte dai mercati azionari in una prospettiva di lungo periodo, accettando comunque una certa variabilità dei risultati soprattutto negli anni più lontani dal pensionamento Grado di rischio: medio PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Intraprendente Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 70 da 30 a 21 0% EV Strategia 70 da 20 a 16 0% EV Strategia 70 da 15 a 11 0% EV Strategia 70 da 10 a 9 0% EV Strategia 55 da 8 a 7 25% EV Strategia 55 da 6 a 5 50% EV Strategia 55 da 4 a 3 75% EV Strategia 40 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire un’importante crescita del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una medio alta propensione al rischio e dunque sono interessati a cogliere in misura significativa le particolari opportunità dei mercati azionari in una prospettiva di lungo periodo sfruttando tuttavia il dinamismo dei mercati finanziari anche all’avvicinarsi dell’età pensionabile grazie ad un investimento equilibrato tra componente azionaria e obbligazionaria Grado di rischio: medio-alto PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica 6 di 8 ÿ Il Progetto Libero prevede che i contributi netti vengano interamente investiti in uno dei Fondi interni, in base alla scelta dell’Aderente. All’avvicinarsi dell’età pensionabile le quote investite nel Fondo interno vengono progressivamente disinvestite a favore della Gestione Separata, come indicato nella tabella. PROGETTO LIBERO Denominazione Durata residua (anni) Percentuale del capitale impiegato nella Gestione Separata 8 25% 6 50% 4 75% 2 100% Composizione Per maggiori dettagli sulle proposte di investimento si rimanda alla sezione “Caratteristiche della forma pensionistica complementare”. D.3. Rendimenti storici 2011 2012 2013 2014 2015 Rendimento medio annuo composto negli ultimi 5 anni EV PREVI * 2,20% 2,40% 2,45% 1,88% 2,83% 3,22% EV Strategia 15 ** -1,55% 6,41% 0,86% 7,41% 0,34% 2,35% EV Strategia 30 ** -3,91% 7,24% 1,70% 6,97% 1,60% 2,38% EV Strategia 40 ** -5,02% 6,87% 2,49% 5,82% 2,33% 2,20% EV Strategia 55 ** -6,61% 7,58% 4,25% 6,82% 3,72% 2,78% EV Strategia 70 ** -8,80% 8,38% 6,13% 6,05% 5,16% 2,96% * I rendimenti sono ottenuti sottraendo al corrispondente rendimento realizzato dalla Gestione Separata EV PREVI la commissione di gestione indicata nel successivo paragrafo D.5. ** I rendimenti indicati sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. D.4. Prestazioni assicurative accessorie PIP Progetto Pensione consente all’Aderente, in qualità di Assicurato, di scegliere una o più prestazioni assicurative accessorie la cui adesione è facoltativa. Le prestazioni sono previste a fronte del versamento di un premio il cui ammontare è determinato in funzione dell’età assicurativa dell’Aderente. Nei coefficienti utilizzati per la determinazione del premio sono contenuti i costi per tali prestazioni. L’Assicurato alla decorrenza delle garanzie deve avere almeno 20 anni compiuti e non deve aver ancora compiuto 56 anni. – Prestazione assicurativa accessoria Long Term Care: tale garanzia prevede la corresponsione all’Assicurato di una rendita vitalizia mensile posticipata in caso di perdita stabilizzata (non suscettibile di miglioramento) dell’autosufficienza ossia della capacità di svolgere autonomamente almeno tre A.D.L. (Activities of daily living: capacità di compiere gli atti elementari della vita quotidiana). È possibile scegliere tra le seguenti prestazioni: – rendita vitalizia mensile costante; – rendita vitalizia mensile rivalutabile annualmente del 2% annuo composto fino al verificarsi del sinistro e poi costante nell’eventuale periodo di pagamento. La rendita massima assicurabile ammonta a 1.000,00 euro mensili e quella minima è pari a 500,00 euro mensili. – Prestazione assicurativa accessoria Invalidità Totale e Permanente: tale garanzia prevede la corresponsione all’Assicurato del capitale assicurato nel caso di sopravvenuta malattia organica o lesione fisica indipendente dalla volontà dell’Assicurato e oggettivamente accertabile che comporti presumibilmente la perdita, totale e permanente, della capacità lavorativa generica all’esercizio di un qualsiasi lavoro proficuo e remunerabile, indipendentemente dalla professione o mestiere svolto, e purché il grado di invalidità sia pari o superiore al 66%. Il capitale massimo assicurabile ammonta a 60.000,00 euro e quello minimo assicurabile è pari a 30.000,00 euro. PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica 7 di 8 D.5. Costi nella fase di accumulo Tipologia di costo Importo e caratteristiche Spese di adesione Non è previsto alcun costo Spese da sostenere durante la fase di accumulo Direttamente a carico dell’Aderente1 In percentuale, 2,5% su ogni contributo versato Gestione Separata EV PREVI È prevista una commissione annua di gestione pari al 20% del rendimento medio della Gestione Separata con una misura minima trattenuta pari all’1,50% Indirettamente a carico dell’Aderente2 Fondi interni È prevista una commissione annua di gestione diversificata in funzione del Fondo Interno: – EV Strategia 15 1,95% – EV Strategia 30 2,30% – EV Strategia 40 2,60% – EV Strategia 55 2,90% – EV Strategia 70 3,10% Tale commissione è calcolata con la stessa periodicità di calcolo del valore delle quote, ma prelevata dal patrimonio netto di ciascun Fondo trimestralmente. Spese da sostenere per l’esercizio di prerogative individuali3 Anticipazione In cifra fissa, 60,00 euro Trasferimento ad altra forma pensionistica complementare In cifra fissa, 60,00 euro Riscatto parziale e totale In cifra fissa, 60,00 euro. Tale importo non si applica nel caso di riscatto totale per decesso dell’Aderente Modifica della forma di gestione Gratuita la prima operazione e 50,00 euro per le successive Modifica del Percorso di investimento nel Progetto Evolutivo Gratuita la prima operazione e 50,00 euro per le successive Modifica del Fondo interno nel Progetto Libero (cd. Switch) Gratuita la prima operazione e 50,00 euro per le successive Modifica dell’Anno Obiettivo Non è previsto alcun costo 1 Tale costo non è applicato in caso di importi derivanti da trasferimento da altra forma pensionistica e in caso di versamenti a titolo di reintegro di anticipazioni precedentemente percepite. In caso di convenzionamenti il costo si riduce all’1,5%. 2 Oltre alle commissioni sopra riportate, sul patrimonio della Gestione Separata e dei Fondi interni possono gravare unicamente le seguenti altre spese: spese legali e giudiziarie sostenute nell’esclusivo interesse degli Aderenti, imposte e tasse, oneri di negoziazione, contributo di vigilanza e quote di pertinenza delle spese relative alla remunerazione e allo svolgimento dell’incarico di Responsabile del PIP. 3 In caso di anticipazione, trasferimento o riscatto, la relativa spesa viene prelevata dall’importo oggetto rispettivamente di anticipazione, trasferimento o riscatto. Nel caso di modifica della forma di gestione la relativa spesa viene prelevata dall’importo disinvestito. D.6. Indicatore sintetico dei costi L’indicatore sintetico dei costi rappresenta il costo annuo in percentuale della posizione individuale maturata, stimato facendo riferimento a un Aderente tipo che versa un contributo annuo di 2.500,00 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%. Per maggiori informazioni si veda la Sezione “Caratteristiche della forma pensionistica complementare”. PIP Progetto Pensione - Scheda sintetica Indicatore sintetico dei costi 8 di 8 Anni di permanenza 2 5 10 35 Progetto GARANTITO - EV PREVI 4,01% 2,50% 1,99% 1,63% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Conservativo 5,11% 3,61% 2,89% 2,11% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Moderato 5,41% 3,92% 3,41% 2,47% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Dinamico 5,60% 4,12% 3,61% 2,65% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Intraprendente 5,60% 4,12% 3,61% 2,79% Progetto LIBERO – EV Strategia 15 4,46% 2,96% 2,46% 1,98% Progetto LIBERO – EV Strategia 30 4,81% 3,31% 2,81% 2,24% Progetto LIBERO – EV Strategia 40 5,11% 3,61% 3,11% 2,47% Progetto LIBERO – EV Strategia 55 5,41% 3,92% 3,41% 2,69% Progetto LIBERO – EV Strategia 70 5,60% 4,12% 3,61% 2,84% ATTENZIONE: per condizioni differenti rispetto a quelle considerate ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste, tale indicatore ha una valenza meramente orientativa. E. INDICATORE SINTETICO DEI COSTI IN CASO DI CONVENZIONAMENTI Nel caso di convenzionamenti con associazioni di liberi professionisti e lavoratori autonomi e relativi familiari a carico è prevista la riduzione all’1,5% del costo in percentuale direttamente a carico dell’Aderente. Di seguito viene riportato l’Indicatore sintetico dei costi calcolato tenendo conto dell’agevolazione praticata. Indicatore sintetico dei costi Anni di permanenza 2 5 10 35 Progetto GARANTITO - EV PREVI 3,32% 2,16% 1,81% 1,58% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Conservativo 4,43% 3,27% 2,71% 2,06% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Moderato 4,72% 3,57% 3,23% 2,41% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Dinamico 4,92% 3,77% 3,43% 2,59% Progetto EVOLUTIVO – Percorso Intraprendente 4,92% 3,77% 3,43% 2,74% Progetto LIBERO – EV Strategia 15 3,78% 2,62% 2,27% 1,93% Progetto LIBERO – EV Strategia 30 4,13% 2,97% 2,62% 2,19% Progetto LIBERO – EV Strategia 40 4,43% 3,27% 2,92% 2,41% Progetto LIBERO – EV Strategia 55 4,72% 3,57% 3,23% 2,64% Progetto LIBERO – EV Strategia 70 4,92% 3,77% 3,43% 2,78% G A P IN A I B N A C A PIP Progetto Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – Fondo pensione Caratteristiche della forma pensionistica complementare (data di efficacia 31.03.2016) PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 1 di 17 A. INFORMAZIONI GENERALI A.1. Lo scopo Dotarsi di un piano di previdenza complementare offre a tutti l’opportunità di incrementare il livello della propria futura pensione. In Italia, come in molti altri Paesi, il sistema pensionistico di base è in evoluzione: si vive infatti sempre più a lungo, l’età media della popolazione aumenta e il numero dei pensionati è in crescita rispetto a quello delle persone che lavorano. Cominciando il prima possibile a costruire una “pensione complementare” è possibile integrare la propria pensione di base e così mantenere un tenore di vita analogo a quello goduto nell’età lavorativa. Lo Stato favorisce tale scelta consentendo a chi si iscrive a una forma pensionistica complementare di godere di particolari agevolazioni fiscali sul risparmio a essa destinato (si veda il paragrafo G.“Il regime fiscale”). PIP Progetto Pensione ha lo scopo di consentire all’Aderente di percepire una pensione complementare (“rendita”) che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. A tal fine la Compagnia provvede alla raccolta dei contributi e alla gestione delle risorse, nell’esclusivo interesse dell’Aderente e secondo le indicazioni di investimento che l’Aderente stesso fornisce scegliendo tra quelle proposte da PIP Progetto Pensione. A.2. La costruzione della prestazione complementare Dal momento del primo versamento inizia a formarsi la posizione individuale (cioè, il capitale personale dell’Aderente), che tiene conto, in particolare, dei versamenti effettuati e dei rendimenti che gli spettano. Durante tutta la cd. “fase di accumulo”, cioè il periodo che intercorre da quando viene effettuato il primo versamento a quando l’Aderente accederà alle prestazioni pensionistiche, la “posizione individuale” rappresenta quindi la somma accumulata dall’Aderente tempo per tempo. Al momento del pensionamento, la posizione individuale costituirà la base per il calcolo della pensione complementare, che verrà erogata nella cd. “fase di erogazione”, cioè per tutto il resto della vita dell’Aderente. La posizione individuale è inoltre la base per il calcolo di tutte le altre prestazioni cui l’Aderente ha diritto, anche prima del pensionamento (si veda il paragrafo E. “Le prestazioni nella fase di accumulo”). Le modalità di costituzione della posizione individuale sono indicate nella Parte III del Regolamento. A.3. La struttura di governo La struttura organizzativa di PIP Progetto Pensione prevede la presenza di un “Responsabile”, che è una figura appositamente preposta a verificare che la gestione del piano sia svolta nell’interesse esclusivo degli iscritti. Il Responsabile è dotato di requisiti professionali qualificati ed è tenuto a operare in condizioni di indipendenza rispetto alla Compagnia. I requisiti e le funzioni attribuite al Responsabile sono contenute nell’apposito Allegato al Regolamento. Per informazioni sul Responsabile, l’Aderente può consultare la Sezione “Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare”. B. LA CONTRIBUZIONE Quanto e come si versa Il finanziamento di PIP Progetto Pensione avviene mediante il versamento di contributi. Per i lavoratori dipendenti, in aggiunta o in alternativa a tali contributi, è possibile versare il TFR (trattamento di fine rapporto). Gli Aderenti che alla data del 28 aprile 1993 erano già iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria e che non sono già iscritti ad una forma di previdenza complementare alla data del 1° gennaio 2007, in luogo del versamento dell’intero flusso annuo di TFR, possono decidere di contribuire con una minor quota almeno pari a quella eventualmente fissata dal contratto o accordo collettivo o regolamento aziendale che disciplina il proprio rapporto di lavoro o, in mancanza, almeno pari al 50% con possibilità di successivo incremento. Le caratteristiche della contribuzione sono indicate nella Scheda sintetica, paragrafo D.1. “Contribuzione”. B.1. Il TFR Per i lavoratori dipendenti, come è noto, il TFR viene accantonato nel corso di tutta la durata del rapporto di lavoro e viene erogato al momento della cessazione del rapporto stesso. L’importo accantonato ogni anno è pari al 6,91% della retribuzione lorda. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 2 di 17 Il TFR si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di inflazione cui si somma la misura di 1,5 punti percentuali (esempio, se nell’anno il tasso di inflazione è stato pari al 2%, il tasso di rivalutazione del TFR per quell’anno sarà: 2% x 75% + 1,5% = 3%). Se si sceglie di utilizzare il TFR per costruire la pensione complementare, il flusso futuro di TFR non sarà più accantonato, ma sarà versato direttamente a PIP Progetto Pensione. La rivalutazione del TFR versato a PIP Progetto Pensione, pertanto, non sarà più pari alla misura fissata dalla legge, ma dipenderà dal rendimento degli investimenti. È allora importante prestare particolare attenzione alle scelte di investimento che l’Aderente andrà a fare (si veda il successivo paragrafo C.3. “Modalità di impiego dei contributi”). La decisione di destinare il TFR a una forma di previdenza complementare non è reversibile; pertanto non sarà più possibile cambiare idea. È importante sapere che nel caso di conferimento alla previdenza complementare non viene meno la possibilità di utilizzare il TFR per far fronte a esigenze personali di particolare rilevanza (ad esempio, spese sanitarie per terapie e interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa di abitazione) (si veda il successivo paragrafo E. “Le prestazioni nella fase di accumulo”). L’Aderente può controllare i versamenti effettuati e la posizione individuale tempo per tempo maturata attraverso gli strumenti riportati nel successivo paragrafo H.3. “Comunicazioni agli iscritti”. B.2. I contributi PIP Progetto Pensione consente di scegliere liberamente sia la misura del contributo sia la periodicità con la quale effettuare i versamenti. Nell’esercitare tale scelta è però importante avere ben chiaro che l’entità dei versamenti ha grande importanza nella definizione del livello della pensione. L’Aderente deve quindi fissare il contributo in considerazione del reddito che desidera assicurarsi al pensionamento e controllare nel tempo l’andamento del proprio piano previdenziale, per apportare, se ne valuterà la necessità, modifiche al livello di contribuzione prescelto. Nell’adottare questa decisione, potrà essere utile esaminare il “Progetto esemplificativo”, che è uno strumento pensato apposta per dare il modo di avere un’idea di come il proprio piano previdenziale potrebbe svilupparsi nel tempo (si veda il successivo paragrafo H.4. “Il Progetto esemplificativo”). AVVERTENZA: Gli strumenti che la Compagnia utilizza per effettuare verifiche sui flussi contributivi si basano sulle informazioni ad essa disponibili. La Compagnia non è pertanto nella condizione di individuare tutte le situazioni che potrebbero alterare la regolarità della contribuzione alla singola posizione individuale. È quindi importante che l’Aderente verifichi periodicamente che i contributi che gli risultano versati siano stati effettivamente accreditati sulla propria posizione individuale segnalando con tempestività alla Compagnia eventuali errori od omissioni riscontrati. A tal fine l’Aderente può fare riferimento agli strumenti che trova indicati nel successivo paragrafo H.3. “Comunicazioni agli iscritti”. Se l’Aderente è un lavoratore dipendente è necessario che lo stesso verifichi nel contratto o accordo collettivo o regolamento aziendale che regola il proprio rapporto di lavoro se ed eventualmente a quali condizioni l’adesione dà diritto a beneficiare di un contributo da parte del datore di lavoro. Ulteriori informazioni sulla contribuzione sono contenute nella Parte III del Regolamento. C. L’INVESTIMENTO E I RISCHI CONNESSI C.1. Indicazioni generali I contributi versati, al netto degli oneri trattenuti al momento del versamento, sono investiti in strumenti finanziari (azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento), sulla base della politica di investimento definita per ciascuna forma di gestione, e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 3 di 17 L’investimento dei contributi è soggetto a rischi finanziari. Il termine “rischio” esprime qui la variabilità del rendimento di un titolo in un determinato periodo di tempo. Se un titolo presenta un livello di rischio basso (ad esempio i titoli di Stato a breve termine), vuol dire che il suo rendimento tende a essere nel tempo relativamente stabile; un titolo con un livello di rischio alto (ad esempio le azioni) è invece soggetto nel tempo a variazioni nei rendimenti (in aumento o in diminuzione) anche significative. L’Aderente deve essere consapevole che il rischio connesso all’investimento dei contributi, alto o basso che sia, è totalmente a proprio carico. Ciò significa che il valore del proprio investimento potrà salire o scendere e che, pertanto, l’ammontare della pensione complementare non è predefinito. In presenza di una garanzia di risultato il rischio è limitato; il rendimento risente tuttavia dei maggiori costi dovuti alla garanzia stessa. PIP Progetto Pensione propone una garanzia di risultato nella combinazione di investimento denominata “Progetto Garantito”, con le caratteristiche descritte successivamente. C.2. Le proposte di investimento Con PIP Progetto Pensione l’Aderente può scegliere tra 3 diverse combinazioni di impiego dei contributi netti: – Progetto Garantito; – Progetto Evolutivo; – Progetto Libero. La scelta di ciascuno dei Progetti comporta l’investimento nella Gestione Separata EV PREVI e/o nei Fondi interni descritti in seguito. Ogni scelta di investimento è caratterizzata da una propria combinazione di rischio/rendimento. Denominazione Gestione Separata EV PREVI Finalità della gestione Rivalutare il capitale rispondendo alle esigenze di un soggetto che è ormai prossimo alla pensione e sceglie un impiego dei contributi con garanzia di risultato al fine di consolidare il proprio patrimonio. Garanzia La garanzia prevista è stabilita in base alla data di adesione al PIP. Per coloro che hanno aderito al PIP fino al 29 giugno 2015 la garanzia prevede che la posizione individuale si rivaluti annualmente in misura non inferiore all’1,50%, dei flussi di contribuzione versati nel corso dell’anno e delle somme eventualmente percepite (anticipazione o riscatto parziale) si tiene conto prorata. Per coloro che hanno aderito al PIP dal 30 giugno 2015 la garanzia prevede che la posizione individuale si rivaluti annualmente in misura non inferiore all’1,00%, dei flussi di contribuzione versati nel corso dell’anno e delle somme eventualmente percepite (anticipazione o riscatto parziale) si tiene conto prorata. Orizzonte temporale consigliato Breve periodo Gradi di rischio Molto basso Politica di investimento Le politiche gestionali sono strettamente connesse alle regole contabili utilizzate per la determinazione del rendimento. In particolare, in base a tali regole, le attività presenti in portafoglio vengono contabilizzate al valore di carico, definito anche “costo storico” e, quando vendute o giunte a scadenza, al valore di realizzo o rimborso. Il rendimento non viene pertanto calcolato in base al valore di mercato delle attività, come generalmente avviene per altri strumenti di investimento, ma segue le regole delle gestioni assicurative di questo tipo (Ramo I). Composizione della gestione EV PREVI investe prevalentemente in Titoli di Stato ed Obbligazioni di emittenti nazionali ed esteri ed in minor misura in strumenti finanziari corporate e azionari Benchmark Tasso di rendimento medio dei Titoli di Stato e delle Obbligazioni PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 4 di 17 AVVERTENZA: i mutamenti del contesto economico e finanziario possono comportare variazioni nelle caratteristiche della garanzia. In caso di introduzione di condizioni di minor favore, gli Aderenti hanno il diritto di trasferire la propria posizione. La Compagnia si impegna a descrivere agli Aderenti interessati gli effetti conseguenti, con riferimento alla posizione individuale maturata e ai futuri versamenti. Denominazione Fondo interno EV Strategia 15 Finalità della gestione Salvaguardare in modo sostanziale il capitale investito dalle flessioni dei mercati e cogliere in misura moderata le opportunità dei mercati azionari, accettando una variabilità minima dei risultati. Orizzonte temporale consigliato Breve-medio periodo Gradi di rischio Medio basso Composizione della gestione 85% obbligazionario e 15% azionario. La Compagnia ha la facoltà di modificare nel tempo il peso della componente azionaria, nel rispetto delle finalità del Fondo, tra un minimo del 5% e un massimo del 25%. Benchmark Indici che compongono il benchmark JP Morgan Cash Euro 6 Month in Euro Citigroup Emu Government Bond (EGBI) 1-10 years in Euro iBoxx Euro Corporates in Euro Morgan Stanley Capital International All Country World Total Return in Euro Peso percentuale 20% 55% 10% 15% Denominazione Fondo interno EV Strategia 30 Finalità della gestione Salvaguardare il capitale investito dalle flessioni dei mercati e cogliere in misura moderata le opportunità dei mercati azionari, accettando una variabilità contenuta dei risultati. Orizzonte temporale consigliato Medio periodo Gradi di rischio Medio Composizione della gestione 70% obbligazionario e 30% azionario. La Compagnia ha la facoltà di modificare nel tempo il peso della componente azionaria, nel rispetto delle finalità del Fondo, tra un minimo del 15% e un massimo del 45%. Benchmark Indici che compongono il benchmark JP Morgan Cash Euro 6 Month in Euro Citigroup Emu Government Bond (EGBI) 1-10 years in Euro iBoxx Euro Corporates in Euro Morgan Stanley Capital International All Country World Total Return in Euro Peso percentuale 10% 50% 10% 30% PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 5 di 17 Denominazione Fondo interno EV Strategia 40 Finalità della gestione Ottenere una crescita del capitale nel lungo periodo attraverso un’esposizione strutturale ai mercati azionari e, allo stesso tempo, salvaguardare dalle flessioni dei mercati una parte consistente del capitale investito. Orizzonte temporale consigliato Medio periodo Gradi di rischio Medio Composizione della gestione 60% obbligazionario e 40% azionario. La Compagnia ha la facoltà di modificare nel tempo il peso della componente azionaria, nel rispetto delle finalità del Fondo, tra un minimo del 20% e un massimo del 60%. Benchmark Indici che compongono il benchmark JP Morgan Cash Euro 6 Month in Euro Citigroup EMU Government Bond Index (EGBI) All Maturities in Euro iBoxx Euro Corporates in Euro Morgan Stanley Capital International All Country World Total Return in Euro Peso percentuale 20% 30% 10% 40% Denominazione Fondo interno EV Strategia 55 Finalità della gestione Ottenere una crescita del capitale nel lungo periodo attraverso un’esposizione strutturale ai mercati azionari, accettando una variabilità moderata dei risultati e, allo stesso tempo, salvaguardare dalle flessioni dei mercati una parte consistente del capitale investito. Orizzonte temporale consigliato Medio periodo Gradi di rischio Medio Composizione della gestione 45% obbligazionario e 55% azionario. La Compagnia ha la facoltà di modificare nel tempo il peso della componente azionaria, nel rispetto delle finalità del Fondo, tra un minimo del 35% e un massimo del 75%. Benchmark Indici che compongono il benchmark JP Morgan Cash Euro 6 Month in Euro Citigroup EMU Government Bond Index (EGBI) All Maturities in Euro iBoxx Euro Corporates in Euro Morgan Stanley Capital International All Country World Total Return in Euro Peso percentuale 10% 25% 10% 55% Denominazione Fondo interno EV Strategia 70 Finalità della gestione Ottenere una crescita del capitale nel lungo periodo attraverso una forte esposizione ai mercati azionari, anche a fronte di un’elevata variabilità dei risultati e, allo stesso tempo, salvaguardare dalle flessioni dei mercati una parte del capitale investito. Orizzonte temporale consigliato Lungo periodo Gradi di rischio Alto Composizione della gestione 30% obbligazionario e 70% azionario. La Compagnia ha la facoltà di modificare nel tempo il peso della componente azionaria, nel rispetto delle finalità del Fondo, tra un minimo del 50% e un massimo del 90%. Benchmark Indici che compongono il benchmark Citigroup Emu Government Bond (EGBI) 1-10 years in Euro Morgan Stanley Capital International All Country World Total Return in Euro Peso percentuale 30% 70% PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 6 di 17 Tutti i Fondi interni investono gli attivi prevalentemente in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e in particolare in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND, istituito e gestito da FIDEURAM GESTIONS S.A., con sede legale in Avenue de la Porte Neuve, 13 Luxembourg. I suddetti comparti sono conformi alle disposizioni previste dalla Direttiva 85/611/CEE così come modificata dalla Direttiva 88/220/CEE e, laddove previsto, dalla Direttiva 2001/108/EC e dalla Direttiva 2001/107/EC. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Progetto Garantito prevede che i contributi netti vengano interamente investiti nella Gestione Separata EV PREVI. In caso di scelta di tale Progetto quindi, le prestazioni previste nella fase di accumulo sono contrattualmente garantite dalla Compagnia e si rivalutano annualmente in base al rendimento della Gestione Separata. La scelta di investire nel Progetto Evolutivo prevede a sua volta la scelta di uno dei seguenti Percorsi: – Percorso Conservativo; – Percorso Moderato; – Percorso Dinamico; – Percorso Intraprendente. In ogni Percorso, i contributi netti sono investiti in uno dei Fondi interni previsti dal percorso stesso o nella Gestione Separata in funzione della durata residua del contratto, calcolata come anni mancanti all’Anno Obiettivo indicato dall’Aderente. Il cambiamento nel tempo dell’allocazione dei contributi, insieme alla riallocazione automatica della posizione individuale maturata, ha l’obiettivo di ridurre progressivamente la componente azionaria del portafoglio a favore di quella obbligazionaria, in coerenza con la propensione al rischio dell’Aderente. Le prestazioni collegate ai Fondi interni sono espresse in quote del Fondo stesso. Il valore delle quote è soggetto a delle variazioni in funzione delle oscillazioni di prezzo delle attività finanziarie di cui le quote sono la rappresentazione. Pertanto, per le prestazioni collegate ai Fondi interni, la Compagnia non offre alcuna garanzia e l’Aderente è esposto al rischio connesso all’andamento negativo del valore delle quote. Per le prestazioni collegate alla Gestione Separata EV PREVI, la Compagnia offre la garanzia di un rendimento minimo, stabilito in base alla data di adesione al PIP, e la rivalutazione annuale delle prestazioni sulla base del rendimento della Gestione Separata. Per coloro che hanno aderito al PIP fino al 29 giugno 2015 la garanzia di rendimento minimo è dell’1,50% annuo composto. Per coloro che hanno aderito al PIP dal 30 giugno 2015 la garanzia di rendimento minimo è dell’1,00% annuo composto. Il grado di rischio dei Percorsi di investimento è stato determinato in relazione ad un soggetto che permanga nel piano pensionistico fino all’Anno Obiettivo, in considerazione della progressiva riduzione del rischio generata dall’asset allocation dinamica degli investimenti. Eventuali uscite anticipate potrebbero generare, in particolari situazioni, rischi maggiori. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare Denominazione Composizione Descrizione Denominazione Composizione Descrizione 7 di 17 PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Conservativo Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 40 da 30 a 21 0% EV Strategia 30 da 20 a 16 0% EV Strategia 30 da 15 a 11 0% EV Strategia 15 da 10 a 9 0% EV Strategia 15 da 8 a 7 25% EV Strategia 15 da 6 a 5 50% EV Strategia 15 da 4 a 3 75% EV Strategia 15 da 2 a 0 100 – Finalità: consentire la rivalutazione del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una medio bassa propensione al rischio e dunque privilegiano l’obiettivo di salvaguardia del capitale pur volendo cogliere, seppure in parte, le opportunità offerte dai mercati azionari specie negli anni più lontani dal pensionamento. Grado di rischio: medio-basso PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Moderato Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 55 da 30 a 21 0% EV Strategia 55 da 20 a 16 0% EV Strategia 40 da 15 a 11 0% EV Strategia 40 da 10 a 9 0% EV Strategia 30 da 8 a 7 25% EV Strategia 30 da 6 a 5 50% EV Strategia 30 da 4 a 3 75% EV Strategia 30 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire la rivalutazione del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una media propensione al rischio e dunque sono interessati a partecipare alle opportunità offerte dai mercati azionari, pur con l’obiettivo di contenere la variabilità dei risultati soprattutto con l’avvicinarsi dell’età pensionabile. Grado di rischio: medio PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare Denominazione Composizione Descrizione Denominazione Composizione Descrizione 8 di 17 PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Dinamico Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 70 da 30 a 21 0% EV Strategia 70 da 20 a 16 0% EV Strategia 55 da 15 a 11 0% EV Strategia 55 da 10 a 9 0% EV Strategia 40 da 8 a 7 25% EV Strategia 40 da 6 a 5 50% EV Strategia 30 da 4 a 3 75% EV Strategia 30 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire la crescita del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una media propensione al rischio e dunque sono interessati a partecipare in misura significativa alle opportunità offerte dai mercati azionari in una prospettiva di lungo periodo, accettando comunque una certa variabilità dei risultati soprattutto negli anni più lontani dal pensionamento. Grado di rischio: medio PROGETTO EVOLUTIVO – Percorso Intraprendente Durata residua (anni) Percentuale minima del capitale impiegato nella Gestione Separata Fondo interno Oltre 30 0% EV Strategia 70 da 30 a 21 0% EV Strategia 70 da 20 a 16 0% EV Strategia 70 da 15 a 11 0% EV Strategia 70 da 10 a 9 0% EV Strategia 55 da 8 a 7 25% EV Strategia 55 da 6 a 5 50% EV Strategia 55 da 4 a 3 75% EV Strategia 40 da 2 a 0 100% – Finalità: consentire un’importante crescita del capitale investito, rispondendo alle esigenze di coloro che presentano una medio alta propensione al rischio e dunque sono interessati a cogliere in misura significativa le particolari opportunità dei mercati azionari in una prospettiva di lungo periodo sfruttando tuttavia il dinamismo dei mercati finanziari anche all’avvicinarsi dell’età pensionabile grazie ad un investimento equilibrato tra componente azionaria e obbligazionaria. Grado di rischio: medio-alto PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 9 di 17 Il Progetto Libero prevede che i contributi netti vengano investiti in uno dei Fondi interni, in base alla scelta dell’Aderente. All’avvicinarsi dell’età pensionabile le quote investite nel Fondo interno vengono progressivamente disinvestite a favore della Gestione Separata EV PREVI, come indicato nella tabella. Le prestazioni collegate ai Fondi interni sono espresse in quote del Fondo stesso. Il valore delle quote è soggetto a delle variazioni in funzione delle oscillazioni di prezzo delle attività finanziarie di cui le quote sono la rappresentazione. Pertanto, per le prestazioni collegate ai Fondi interni, la Compagnia non offre alcuna garanzia e l’Aderente è esposto al rischio connesso all’andamento negativo del valore delle quote. Per le prestazioni collegate alla Gestione Separata EV PREVI, la Compagnia offre la garanzia di un rendimento minimo, stabilito in base alla data di adesione al PIP, e la rivalutazione annuale delle prestazioni sulla base del rendimento della Gestione Separata. Per coloro che hanno aderito al PIP fino al 29 giugno 2015 la garanzia di rendimento minimo è dell’1,50% annuo composto. Per coloro che hanno aderito al PIP dal 30 giugno 2015 la garanzia di rendimento minimo è dell’1,00% annuo composto. Denominazione PROGETTO LIBERO Durata residua (anni) Percentuale del capitale impiegato nella Gestione Separata EV PREVI 8 25% 6 50% 4 75% 2 100% Composizione AVVERTENZA: informazioni di maggior dettaglio sulla politica gestionale posta in essere e il glossario dei termini tecnici sono contenuti nella Sezione “Informazioni sull’andamento della gestione”. C.3. Modalità di impiego dei contributi L’impiego dei contributi versati avviene a seguito della scelta effettuata dall’Aderente sulla base delle modalità di investimento che PIP Progetto Pensione propone (si veda il precedente paragrafo C.2. “Le proposte di investimento”). Nella scelta di investimento l’Aderente deve tenere conto dei differenti livelli di costo relativi alle diverse modalità di investimento. Prima di effettuare la scelta di investimento, è importante che l’Aderente stabilisca il livello di rischio che è disposto a sopportare, considerando, oltre alla propria personale propensione, anche altri fattori quali: – l’orizzonte temporale che separa l’Aderente dal pensionamento; – la capacità contributiva attuale e prospettica; – i flussi di reddito che l’Aderente si aspetta per il futuro e la loro variabilità. Il rendimento che l’Aderente può attendersi dall’investimento è pertanto strettamente legato al livello di rischio che decide di assumere. Ricordiamo che, in via generale, minore è il livello di rischio assunto minori (ma tendenzialmente più stabili) saranno i rendimenti attesi nel tempo. Al contrario, livelli di rischio più alti possono dare luogo a risultati di maggiore soddisfazione, ma anche ad una probabilità più alta di perdere parte di quanto investito. L’Aderente deve inoltre considerare che le forme di gestione più rischiose non sono, in genere, consigliate a chi è prossimo al pensionamento mentre possono rappresentare una opportunità interessante per i più giovani. È importante monitorare nel tempo la scelta di investimento in considerazione del mutamento dei fattori che hanno contribuito a determinarla. Nel corso del rapporto di partecipazione è facoltà dell’Aderente modificare la scelta di investimento espressa al PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 10 di 17 momento dell’adesione (cd. “riallocazione”) anche in considerazione dell’orizzonte temporale consigliato per ciascun Progetto ovvero per ciascun Fondo interno o Gestione Separata. L’Aderente può modificare la forma di gestione prescelta secondo le regole di seguito riportate, nel rispetto del periodo minimo di un anno dall’adesione ovvero dall’ultima modifica effettuata. • Dal Progetto Garantito si può passare al Progetto Evolutivo o al Progetto Libero; ciò comporta: – nel caso in cui la durata residua alla data di effetto della modifica sia superiore a 8 anni, il trasferimento della posizione individuale maturata fino alla data di effetto della modifica nel Fondo interno associato al contratto, in funzione del Fondo interno prescelto dall’Aderente (per il Progetto Libero) o in funzione del Fondo interno previsto dal percorso di investimento prescelto dall’Aderente e della durata residua del contratto (per il Progetto Evolutivo); – nel caso in cui la durata residua alla data di effetto della modifica sia non superiore a 8 anni, il trasferimento parziale della posizione individuale maturata fino alla data di effetto della modifica nel Fondo interno associato al contratto, in funzione del Fondo interno prescelto dall’Aderente (per il Progetto Libero) o in funzione del Fondo interno previsto dal percorso di investimento prescelto dall’Aderente e della durata residua del contratto (per il Progetto Evolutivo). La percentuale da trasferire è determinata in funzione della durata residua del contratto, come indicato nelle tabelle di cui al precedente paragrafo C.2. • Dal Progetto Evolutivo si può passare al: – Progetto Garantito. In tal caso verrà effettuata un’operazione di disinvestimento delle quote attribuite al Fondo Interno previsto dal percorso di investimento prescelto e il controvalore di tali quote sarà investito nella Gestione Separata EV PREVI. I contributi netti successivamente versati verranno interamente impiegati in tale Gestione; tale passaggio è consentito fino al raggiungimento del 2° anno che precede la scadenza del contratto. – Progetto Libero. In tal caso verrà effettuata un’operazione di disinvestimento delle quote attribuite al Fondo interno previsto dal percorso di investimento prescelto e il controvalore di tali quote sarà investito nel Fondo interno prescelto, nel quale verranno interamente investiti i contributi successivamente versati fino all’8° anno che precede la scadenza del contratto. • Dal Progetto Libero si può passare al: – Progetto Garantito. In tal caso verrà effettuata un’operazione di disinvestimento delle quote attribuite al Fondo interno e il controvalore di tali quote sarà investito nella Gestione Separata EV PREVI. I contributi netti successivamente versati verranno interamente impiegati in tale Gestione; tale passaggio è consentito fino al raggiungimento del 2° anno che precede la scadenza del contratto. – Progetto Evolutivo. In tal caso verrà effettuata un’operazione di disinvestimento delle quote attribuite al Fondo interno e il controvalore di tali quote sarà investito nel Fondo interno previsto dal percorso di investimento prescelto. I contributi netti successivamente versati saranno interamente investiti secondo quanto previsto dal percorso di investimento prescelto. Inoltre se l’Aderente avrà scelto il Progetto Evolutivo potrà, una volta solo all’anno, modificare il percorso di investimento inizialmente prescelto; in questo caso, se si rendesse necessario, le quote verranno trasferite totalmente al Fondo interno associato al nuovo percorso di investimento in funzione della durata residua del contratto. Infine se l’Aderente avrà scelto il Progetto Libero potrà, una volta solo nell’anno, trasferire totalmente le quote ad un altro Fondo interno diverso da quello scelto in precedenza. La Compagnia comunicherà all’Aderente gli estremi dell’operazione. Ulteriori informazioni sulla riallocazione sono contenute nella Parte II del Regolamento. D. LE PRESTAZIONI PENSIONISTICHE (PENSIONE COMPLEMENTARE E LIQUIDAZIONE DEL CAPITALE) D.1. Prestazioni pensionistiche Le prestazioni pensionistiche possono essere erogate all’Aderente dal momento in cui questo matura i requisiti di pensionamento previsti dalla normativa vigente, a condizione che lo stesso abbia partecipato a forme pensionistiche complementari per almeno cinque anni. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 11 di 17 L’Aderente può percepire la prestazione in forma di rendita (pensione complementare) o in capitale, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge. Maturare i requisiti per il pensionamento non vuole però dire, necessariamente, andare in pensione: è comunque l’Aderente a decidere se iniziare a percepire la prestazione pensionistica complementare o proseguire la contribuzione, anche oltre il raggiungimento dell’età pensionabile prevista nel proprio regime di base, fino a quando lo riterrà opportuno. Nel valutare il momento di accesso al pensionamento, è importante che l’Aderente tenga anche convenientemente conto della propria aspettativa di vita. In casi particolari è inoltre consentito all’Aderente di anticipare l’accesso alle prestazioni pensionistiche rispetto alla maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio al quale l’Aderente stesso appartiene. I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nella Parte III del Regolamento. Al fine di una corretta valutazione del livello della prestazione che l’Aderente può attendersi da PIP Progetto Pensione è importante che lo stesso abbia presente fin d’ora che l’importo della propria prestazione sarà tanto più alto quanto: a. più alti sono i versamenti che farà; b. maggiore è la continuità con cui saranno effettuati i versamenti (cioè se non ci saranno interruzioni, sospensioni o ritardi nei pagamenti); c. più lungo è il periodo di tempo tra il momento in cui aderisce e quello in cui andrà in pensione (al pensionamento avrà infatti effettuato più versamenti e maturato più rendimenti); d. più bassi sono i costi di partecipazione; e. più elevati sono i rendimenti della gestione. In larga parte, tali elementi possono essere influenzati dalle decisioni dell’Aderente, ad esempio: – da quanto l’Aderente si impegna a versare; – dall’attenzione che l’Aderente porrà nel confrontare i costi che sostiene con quelli delle altre forme cui potrebbe aderire; – dalle scelte che farà su come investire i propri contributi tra le diverse possibilità che sono proposte; – dal numero di anni di partecipazione al piano nella fase di accumulo. Inoltre bisogna considerare che, per la parte che l’Aderente percepirà in forma di pensione, sarà importante anche il momento del pensionamento: maggiore sarà l’età dell’Aderente, più elevato sarà l’importo della pensione. D.2. Prestazione erogata in forma di rendita – pensione complementare Fatta salva la possibilità dell’Aderente di chiedere la liquidazione del capitale, dal momento del pensionamento e per tutta la durata della vita dell’Aderente verrà erogata una pensione complementare (rendita), cioè sarà pagata periodicamente una somma calcolata in base alla posizione individuale che l’Aderente avrà accumulato (per la parte per la quale l’Aderente non richiederà la prestazione in capitale) e all’età dell’Aderente a quel momento. L’Aderente può scegliere la periodicità del pagamento della rendita (annuale, semestrale, trimestrale o mensile). La “trasformazione” del capitale in una “rendita” avviene applicando i “coefficienti di conversione” che tengono conto dell’andamento demografico della popolazione italiana e sono differenziati per età. In sintesi, quanto maggiore sarà il capitale maturato sulla posizione individuale accumulata e/o l’età al pensionamento, tanto maggiore sarà l’importo della propria pensione. Per l’erogazione della pensione complementare, PIP Progetto Pensione consente di scegliere tra: – una rendita vitalizia immediata rivalutabile (corrisposta finché l’Aderente rimane in vita); – una rendita vitalizia immediata reversibile rivalutabile (in caso di decesso la rendita viene corrisposta, per la quota scelta dall’Aderente, 100%, 75% o 50%, alla persona che l’Aderente stesso avrà designato); – una rendita certa e successivamente vitalizia (viene corrisposta certamente per i primi 10 anni e successivamente finché l’Aderente rimane in vita. Se nei primi 10 anni si dovesse verificare il decesso, allora per il restante periodo detta rendita verrà corrisposta alla persona designata dall’Aderente). In mancanza di scelta di un’opzione la pensione verrà erogata sotto forma di rendita vitalizia immediata rivalutabile. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 12 di 17 I coefficienti possono essere successivamente variati nel rispetto della normativa in materia di stabilità delle Compagnie di assicurazione e delle relative disposizioni applicative emanate dall’ISVAP. La Compagnia informerà preventivamente per iscritto l’Aderente, descrivendogli le conseguenze economiche della modifica sulla prestazione assicurata e inviandogli i nuovi coefficienti di conversione. In ogni caso, le modifiche delle basi demografiche hanno effetto solo con riferimento ai versamenti successivi all’entrata in vigore delle modifiche; inoltre tali modifiche non si applicano ai soggetti già aderenti alla data di introduzione delle stesse e che esercitano il diritto alla prestazione pensionistica nei tre anni successivi. Al momento del pensionamento, se l’Aderente lo ritiene conveniente, può trasferirsi ad altra forma pensionistica complementare al fine di percepire la rendita alle condizioni dalla stessa offerte. Per maggiori informazioni sulle tavole demografiche adottate, sulle caratteristiche e sulle modalità di attivazione delle diverse opzioni di rendita l’Aderente può consultare le Condizioni generali di contratto. D.3 Prestazione erogata in forma di capitale - liquidazione del capitale Al momento del pensionamento, sarà possibile scegliere di percepire un capitale fino ad un importo pari al 50% del montante maturato. L’Aderente deve tuttavia avere ben presente che, per effetto di tale scelta, godrà dell’immediata disponibilità di una somma di denaro, ma l’importo della pensione complementare che gli sarà erogata nel tempo sarà più basso di quello che gli sarebbe spettato se non avesse esercitato questa opzione. È possibile percepire l’intera posizione individuale sotto forma di capitale nei seguenti casi: – qualora l’importo che si ottiene convertendo in rendita vitalizia immediata annua senza reversibilità il 70% del capitale maturato risulti inferiore al 50% dell’assegno sociale; – qualora l’Aderente attesti di essere stato iscritto alla data del 28 aprile 1993 ad una forma pensionistica complementare istituita entro il 15 novembre 1992, senza aver riscattato totalmente la posizione individuale. Si rinvia alla Parte III del Regolamento per le condizioni e i limiti di esercizio di tale facoltà per la liquidazione della prestazione in forma di capitale. E. LE PRESTAZIONI NELLA FASE DI ACCUMULO E.1. Prestazioni assicurative accessorie PIP Progetto Pensione consente all’Aderente, in qualità di Assicurato, di scegliere una o più prestazioni assicurative accessorie la cui adesione è facoltativa. L’Assicurato alla decorrenza delle garanzie deve avere almeno 20 anni compiuti e non deve aver ancora compiuto 56 anni. • Prestazione assicurativa accessoria Long Term Care Tale garanzia prevede la corresponsione all’Assicurato di una rendita vitalizia mensile posticipata in caso di perdita stabilizzata (non suscettibile di miglioramento) dell’autosufficienza ossia della capacità di svolgere autonomamente almeno tre A.D.L. (Activities of daily living: capacità di compiere gli atti elementari della vita quotidiana). È possibile scegliere tra le seguenti prestazioni: • rendita vitalizia mensile costante; • rendita vitalizia mensile rivalutabile annualmente del 2% annuo composto fino al verificarsi del sinistro e poi costante nell’eventuale periodo di pagamento. La rendita massima assicurabile ammonta a 1.000,00 euro mensili e quella minima è pari a 500,00 euro mensili. • Prestazione assicurativa accessoria Invalidità Totale e Permanente Tale garanzia prevede la corresponsione all’Assicurato di un capitale assicurato nel caso di sopravvenuta malattia organica o lesione fisica indipendente dalla volontà dell’Assicurato e oggettivamente accertabile che comporti presumibilmente la perdita, totale e permanente, della capacità lavorativa generica all’esercizio di un qualsiasi lavoro proficuo e remunerabile, indipendentemente dalla professione o mestiere svolto, e purché il grado di invalidità sia pari o superiore al 66%. Il capitale massimo assicurabile ammonta a 60.000,00 euro e quello minimo assicurabile è pari a 30.000,00 euro. La copertura è finanziata attraverso premi. Il premio annuo è determinato all’inizio di ciascun anno di assicurazione sulla base dei parametri riportati nelle Condizioni generali di contratto, che tengono conto dell’importo assicurato e dell’età assicurativa dell’Aderente che intende sottoscrivere la copertura. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 13 di 17 I requisiti di accesso e i criteri per la determinazione dell’entità delle prestazioni accessorie facoltative sono indicati nelle Condizioni generali di contratto che vengono consegnate all’Aderente unitamente al Regolamento. E.2. Anticipazioni e riscatti Dal momento in cui si aderisce, è importante fare in modo che la costruzione della propria pensione complementare giunga effettivamente a compimento. La “fase di accumulo” si conclude quindi, di norma, al momento del pensionamento, quando inizierà la “fase di erogazione” (cioè il pagamento della pensione). In generale, l’Aderente non può chiedere la restituzione della propria posizione, neanche in parte, tranne che nei casi di seguito indicati. E.2.1. Anticipazioni Prima del pensionamento l’Aderente può fare affidamento sulle somme accumulate in PIP Progetto Pensione richiedendo una anticipazione della propria posizione individuale laddove ricorrano alcune situazioni di particolare rilievo per la propria vita (ad esempio, spese sanitarie straordinarie, acquisto della prima casa di abitazione) o per altre personali esigenze dell’Aderente. Deve però considerare che la percezione di somme a titolo di anticipazione riduce la propria posizione individuale e, conseguentemente, le prestazioni che potranno essere erogate successivamente. In qualsiasi momento l’Aderente può reintegrare le somme percepite a titolo di anticipazione effettuando versamenti aggiuntivi a PIP Progetto Pensione. Le condizioni di accesso, i limiti e le modalità di erogazione delle anticipazioni sono dettagliatamente indicati nel “Documento sulle anticipazioni” e nella Parte III del Regolamento. Alcune forme di anticipazione sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari. È importante verificare la disciplina nell’apposito “Documento sul regime fiscale” e nella Parte III del Regolamento. E.2.2. Riscatto della posizione maturata In presenza di situazioni di particolare delicatezza e rilevanza attinenti alla vita lavorativa dell’Aderente, l’Aderente stesso può riscattare, in tutto o in parte, la posizione maturata, indipendentemente dagli anni che ancora mancano al raggiungimento della pensione. Se l’Aderente si trova nella situazione che consente il riscatto totale della posizione ed intende avvalersi di tale facoltà deve tener conto che a seguito del pagamento della corrispondente somma verrà meno ogni rapporto tra l’Aderente e PIP Progetto Pensione. In tal caso, ovviamente, al momento del pensionamento l’Aderente non avrà alcun diritto nei confronti di PIP Progetto Pensione. In caso di riscatto parziale della posizione, a seguito del pagamento della corrispondente somma, diminuirà il capitale maturato sulla posizione individuale e, conseguentemente, diminuiranno le prestazioni che potranno essere erogate successivamente. Le condizioni per poter riscattare la posizione individuale sono indicate nella Parte III del Regolamento. Alcune forme di riscatto sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari. È importante verificare la disciplina nell’apposito “Documento sul regime fiscale”. E.3. Prestazione in caso di decesso prima del pensionamento In caso di decesso prima del pensionamento la posizione individuale accumulata in PIP Progetto Pensione sarà versata agli eredi dell’Aderente o alle diverse persone che l’Aderente stesso avrà indicato. In mancanza, la posizione verrà devoluta a finalità sociali secondo quanto previsto dalla normativa vigente. E.4. Trasferimento della posizione individuale L’Aderente può trasferire liberamente la propria posizione individuale ad un’altra forma pensionistica complementare, alla sola condizione che siano trascorsi almeno due anni dall’adesione. Prima di questo termine, il trasferimento è possibile soltanto in caso di modifiche particolarmente significative del Regolamento di PIP Progetto Pensione. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 14 di 17 È importante sapere che il trasferimento consente di proseguire il piano previdenziale presso un’altra forma pensionistica complementare senza alcuna soluzione di continuità e che l’operazione non è soggetta a tassazione. Le condizioni per il trasferimento della posizione individuale sono indicate nella Parte III del Regolamento. Le modifiche del Regolamento che danno diritto al trasferimento prima di due anni dall’adesione sono indicate nella Parte VI del Regolamento stesso. F. I COSTI F.1. Costi nella fase di accumulo La partecipazione a una forma pensionistica complementare comporta il sostenimento di costi per remunerare l’attività di amministrazione e l’attività di gestione del patrimonio. Alcuni di questi costi sono direttamente a carico dell’Aderente (ad esempio mediante trattenute dai versamenti dell’Aderente stesso), altri sono invece prelevati dal patrimonio investito. La presenza di tali costi diminuisce il risultato dell’investimento dell’Aderente, riducendo i rendimenti o, eventualmente, aumentando le perdite. In entrambi i casi, quindi, i costi influiscono sulla crescita della posizione individuale dell’Aderente. Al fine di assumere la scelta in modo più consapevole, può essere utile all’Aderente confrontare i costi di PIP Progetto Pensione con quelli praticati da altri operatori per offerte aventi le medesime caratteristiche. Tutti i costi sono indicati nella Tabella “Costi nella fase di accumulo” della Scheda sintetica. Al fine di facilitare l’Aderente nel confronto dei costi applicati dalle diverse forme pensionistiche complementari o, all’interno di una stessa forma, relativi alle diverse proposte di investimento, la COVIP ha prescritto che venga calcolato, secondo una metodologia dalla stessa definita e comune a tutti gli operatori, un “Indicatore sintetico dei costi”. L’indicatore sintetico dei costi è una stima calcolata facendo riferimento ad un Aderente-tipo che effettua un versamento contributivo annuo di 2.500,00 euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%. Nel calcolo sono presi in considerazione tutti i costi praticati da PIP Progetto Pensione (si veda la Tabella “Costi nella fase di accumulo” della Scheda sintetica) e sono escluse le commissioni di negoziazione, le commissioni di incentivo e le spese e oneri aventi carattere di eccezionalità o comunque collegati a eventi o situazioni non prevedibili a priori. L’indicatore non tiene conto delle eventuali spese da sostenere per la sottoscrizione delle prestazioni assicurative accessorie facoltative. Per quanto riguarda i costi relativi all’esercizio di prerogative individuali, viene considerato unicamente il costo di trasferimento; tale costo non è tuttavia considerato nel calcolo dell’indicatore relativo al 35esimo anno di partecipazione, assunto quale anno di pensionamento. L’indicatore sintetico dei costi consente di avere, in modo semplice e immediato, un’idea del “peso” che i costi praticati da PIP Progetto Pensione hanno ogni anno sulla posizione individuale. In altri termini, indica di quanto il rendimento dell’investimento, ogni anno e nei diversi periodi considerati (2, 5, 10 e 35 anni di partecipazione) risulta inferiore a quello che si sarebbe avuto se i contributi fossero stati gestiti senza applicare alcun costo. È necessario ricordare che però, proprio perché basato su ipotesi e dati stimati, per condizioni differenti rispetto a quelle considerate, ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste, l’indicatore ha una valenza meramente orientativa. I risultati delle stime sono riportati nella Tabella “L’indicatore sintetico dei costi” della Scheda sintetica. Nel valutarne le implicazioni, l’Aderente deve tenere conto che differenze anche piccole di questo valore possono portare nel tempo a scostamenti anche rilevanti della posizione individuale maturata. Per utilizzare correttamente questa informazione, si ricorda infine che nel confronto delle diverse proposte l’Aderente dovrà avere anche presenti le differenti caratteristiche di ciascuna di esse (politica di investimento, stile gestionale, garanzie, ecc.). F.2. Costi nella fase di erogazione della rendita Nella fase di erogazione della rendita la Compagnia trattiene un importo per le spese sostenute per il servizio di erogazione, pari all’1% della rendita stessa. Tale percentuale è applicata sull’importo della rata di rendita, con un minimo di 10,00 euro, trattenendo tale importo dalla rendita stessa, indipendentemente dalla periodicità di erogazione. PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 15 di 17 Durante la fase di erogazione della rendita, sul rendimento medio del Fondo VIVAPIÙ verrà applicata una commissione di gestione pari al 20% con un minimo trattenuto di 1,25 punti percentuali. G. IL REGIME FISCALE Per agevolare la realizzazione del piano previdenziale e consentire all’Aderente di ottenere, al momento del pensionamento, prestazioni più elevate, tutte le fasi di partecipazione a PIP Progetto Pensione godono di una disciplina fiscale di particolare favore. G.1. I contributi I contributi versati sono deducibili dal reddito fino all’importo di 5.164,57 euro. Nel calcolo del limite non deve essere considerato l’eventuale flusso di TFR conferito mentre occorre includere il contributo eventualmente versato dal proprio datore di lavoro. Se l’Aderente è iscritto a più forme pensionistiche complementari, nel calcolo della deduzione deve tener conto del totale delle somme versate. G.2. I rendimenti In base alla normativa vigente, sul risultato netto maturato in ciascun periodo di imposta viene applicata un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 20%. In presenza di rendimenti derivanti dall’investimento in titoli di Stato e titoli equiparati, la base imponibile viene ridotta al 62,50%. G.3. Le prestazioni Le prestazioni erogate da PIP Progetto Pensione godono di una tassazione agevolata. In particolare, le prestazioni maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono sottoposte a tassazione al momento dell’erogazione, mediante ritenuta operata a titolo definitivo. Le prestazioni pensionistiche e alcune fattispecie di anticipazione e di riscatto sono tassate con un’aliquota decrescente all’aumentare degli anni di partecipazione a PIP Progetto Pensione. Le somme oggetto di trasferimento ad altra forma pensionistica complementare non sono soggette a tassazione. Per approfondimenti sul regime fiscale dei contributi, dei rendimenti della gestione e delle prestazioni si consulti il “Documento sul regime fiscale”. H. ALTRE INFORMAZIONI H.1. Adesione Per aderire è necessario compilare in ogni sua parte e sottoscrivere il “Modulo di adesione”. Il contratto è concluso nel momento in cui l’Aderente firma il Modulo di adesione e versa il primo contributo; entro trenta giorni dall’adesione la Compagnia invierà una lettera di conferma nella quale l’Aderente potrà verificare l’avvenuta adesione al piano individuale pensionistico. Entro trenta giorni dalla conclusione del contratto l’Aderente ha la possibilità di esercitare il diritto di recesso dandone comunicazione alla Compagnia mediante lettera raccomandata A/R. In caso di recesso, il rapporto tra l’Aderente ed Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. si estingue e la Compagnia rimborserà, entro i successivi 30 giorni: – in caso di scelta della forma di gestione “Progetto Evolutivo” o “Progetto Libero”, il controvalore delle quote maggiorato delle spese percentuali trattenute dalla Compagnia; – in caso di scelta della forma di gestione “Progetto Garantito”, gli importi eventualmente corrisposti; – per i premi versati a fronte delle prestazioni assicurative accessorie, gli importi eventualmente corrisposti. H.2. Valorizzazione dell’investimento Il patrimonio dei Fondi interni EV Strategia 15, EV Strategia 30, EV Strategia 40, EV Strategia 55 ed EV Strategia 70 è suddiviso in quote. Ciascun versamento effettuato in tali Fondi dà pertanto diritto alla assegnazione di un numero di quote. Il valore unitario delle quote in cui è suddiviso ciascun Fondo interno viene calcolato il lunedì di ogni settimana dividendo il patrimonio del Fondo interno per il numero di quote in esso presenti a quella data. Il patrimonio netto PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 16 di 17 del Fondo interno viene calcolato ogni lunedì sulla base delle attività mobiliari presenti in esso riferita al lunedì stesso. Il valore unitario delle quote così determinato viene pubblicato sul sito internet della Compagnia e sul quotidiano finanziario “Il Sole 24 Ore” entro il secondo giorno successivo alla data di nuova valorizzazione e nei giorni seguenti fino alla determinazione del nuovo valore unitario. Il valore della quota è al netto di tutti gli oneri a carico del patrimonio del Fondo interno. Il valore unitario della quota è determinato anche alla fine di ogni mese per determinare le posizioni individuali a tale data; tale valore non viene utilizzato per la conversione in quote dei contributi versati e nei casi di pagamenti da parte della Compagnia o di riallocazioni. La Compagnia provvede alla pubblicazione di tale valore sul sito internet. Con riferimento alla Gestione Separata EV PREVI, la Compagnia dichiara, entro la fine del mese che precede quello in cui cade l’anniversario della data di decorrenza del contratto, il rendimento annuo da attribuire all’Aderente, ottenuto sottraendo dal rendimento medio della Gestione Separata una commissione pari al maggior valore tra: – il 20% del rendimento medio della Gestione Separata e – 1,5 punti percentuali. Il rendimento medio, come definito nel Regolamento del Fondo, è quello realizzato nei dodici mesi che precedono l’inizio del terzo mese antecedente quello nel quale cade l’anniversario considerato. Per coloro che hanno aderito al PIP fino al 29 giugno 2015, nel corso della durata contrattuale la misura annua di rivalutazione non potrà risultare inferiore all’1,50%. Per coloro che hanno aderito al PIP dal 30 giugno 2015, nel corso della durata contrattuale la misura annua di rivalutazione non potrà risultare inferiore all’1,00%. A ogni anniversario della data di adesione, la posizione individuale di ciascun Aderente, per la parte affluita nella Gestione Separata EV PREVI, è incrementata mediante aumento, a totale carico della Compagnia, della riserva matematica costituitasi a tale epoca. Nel caso di esercizio di prerogative individuali nel corso dell’anno (richiesta di pensionamento, trasferimento, anticipazioni, riscatto ecc.), con riferimento al periodo decorso dall’ultima rivalutazione la Compagnia comunque riconosce all’Aderente la rivalutazione della posizione individuale maturata secondo la misura di rivalutazione indicata nelle Condizioni generali del contratto. H.3. Comunicazioni agli iscritti L’Aderente riceverà una comunicazione contenente un aggiornamento su PIP Progetto Pensione e sulla propria posizione personale. È estremamente importante leggere con particolare attenzione questo documento, anche al fine di verificare la regolarità dei versamenti effettuati e comunque conoscere l’evoluzione del proprio piano previdenziale. L’Aderente può trovare le informazioni sui versamenti effettuati e in generale sulla propria posizione individuale tempo per tempo maturata, in un’apposita sezione presente sul sito internet di Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., accessibile mediante l’introduzione di una password personale. Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. si impegna inoltre a informare l’Aderente circa ogni modifica di PIP Progetto Pensione che sia potenzialmente in grado di incidere significativamente sulle scelte di partecipazione dell’Aderente. H.4. Progetto esemplificativo Il Progetto esemplificativo è uno strumento che fornisce all’Aderente indicazioni sulla possibile evoluzione della posizione individuale nel tempo e sull’importo delle prestazioni che potrebbe ottenere al momento del pensionamento. Si tratta di una mera proiezione, basata su ipotesi e dati stimati; pertanto gli importi effettivamente spettanti saranno diversi da quelli indicati. Il Progetto esemplificativo è però utile per avere un’idea immediata del piano pensionistico che l’Aderente sta costruendo e di come gli importi delle prestazioni possono variare al variare, ad esempio, della contribuzione, delle scelte di investimento, dei costi e così via. Il primo Progetto esemplificativo elaborato sulla base delle informazioni specifiche relative all’Aderente e secondo le indicazioni fornite dalla COVIP è inviato all’Aderente stesso unitamente alla prima comunicazione periodica annuale successiva all’adesione. Tale Progetto è quindi aggiornato con periodicità annuale e trasmesso con l’invio di ciascuna comunicazione periodica. L’Aderente potrà costruire il proprio Progetto esemplificativo personalizzato accedendo al sito internet della Compagnia www.intesasanpaolovita.it e seguendo le apposite istruzioni. Tale strumento dovrà pertanto essere usato correttamente, come ausilio per l’assunzione di scelte più appropriate rispetto agli obiettivi che l’Aderente si aspetta di realizzare aderendo a PIP Progetto Pensione PIP Progetto Pensione - Caratteristiche della forma pensionistica complementare 17 di 17 H.5. Reclami Eventuali comunicazioni finalizzate a rappresentare irregolarità, criticità o anomalie circa il funzionamento di PIP Progetto Pensione devono essere inoltrati per iscritto a uno dei seguenti recapiti: PIP PROGETTO PENSIONE c/o Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. - Gestione Reclami e Qualità del Servizio Viale Stelvio, 55/57 – 20159 Milano fax + 39 02.3051.8072 [email protected] oppure: [email protected] Qualora l’esponente non si ritenga soddisfatto dell’esito del reclamo o in caso di assenza di riscontro nel termine massimo di 45 giorni, ovvero qualora sussistano situazioni di particolare gravità e urgenza potenzialmente lesive per la collettività degli iscritti al fondo, potrà inviare un esposto a uno dei seguenti recapiti: COVIP – Commissione di vigilanza sui fondi pensione Via in Arcione, 71 – 00187 ROMA fax + 39 06.69506.306 oppure trasmetterlo da una casella di Posta Elettronica Certificata all’indirizzo [email protected]. Per le modalità di presentazione e gli elementi minimi per la trattazione degli esposti da parte di COVIP si rimanda a quanto indicato dalla “Guida pratica alla trasmissione degli esposti alla COVIP” reperibile sul sito www.covip.it. In relazione all’interpretazione ed esecuzione del contratto resta ferma la competenza dell’Autorità giudiziaria. PIP Progetto Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – Fondo pensione Informazioni sull’andamento della gestione (data di efficacia 31.03.2016 con i dati aggiornati al 31.12.2015) PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 1 di 13 Gestione Separata EV PREVI Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 50.863.859,90 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Eurizon Capital SGR. S.p.A., nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione. La gestione è rivolta principalmente verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario ed è effettuata anche tenendo conto del criterio di determinazione dei rendimenti basato sulla valutazione delle attività al “costo storico”. La componente obbligazionaria viene investita principalmente in titoli denominati in euro emessi da Stati, organismi sovranazionali e società private con elevato merito di credito. La componente azionaria viene investita principalmente in titoli di società residenti in Paesi appartenenti all’Unione Europea ed operanti in tutti i settori merceologici. Gli investimenti in titoli denominati in valuta estera hanno un’incidenza residuale. Gli investimenti in quote/azioni di OICR istituiti o gestiti dal soggetto gestore della Gestione assicurativa interna separata o da società appartenenti al medesimo gruppo dello stesso hanno un’incidenza residuale. L’operatività in strumenti finanziari derivati può essere effettuata con finalità di copertura ovvero con finalità di gestione efficace. L’utilizzo di strumenti finanziari derivati con finalità speculativa non è consentito. Lo stile di gestione si propone di definire una composizione degli attivi coerente con la struttura degli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati (Asset Liability Management). Intesa Sanpaolo Vita si è dotata di una politica d’investimento (Investment Policy) istituita con la finalità di controllare il profilo di rischio della Gestione Separata. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE OICR 86,43% 64,45% 2,98% 5,76% 7,81% 100,00% 5,73% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 94,23% 84,33% 9,91% 5,77% 5,73% 0,04% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 6,76% 0,33% 7,97% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 2 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché la Gestione Separata EV PREVI è stata costituita nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance della Gestione Separata EV PREVI riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei titoli di Stato e delle obbligazioni. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo della Gestione Separata EV PREVI, il tasso annuo di rendimento effettivamente retrocesso agli Aderenti a confronto con il tasso di rendimento medio dei titoli di Stato e delle obbligazioni. 5,000% 4,000% 3,000% 2,000% 1,000% ,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 Gesone Separata "EV PREVI" 2,83% 2,99% 3,51% 3,47% 3,30% 4,27% 3,82% 3,87% Rendimento retrocesso 1,54% 1,66% 2,18% 2,14% 1,96% 2,93% 2,49% 2,53% Titoli di Stato e obbligazioni 1,04% 1,84% 2,99% 4,13% 4,35% 2,98% 3,15% 3,97% Rendimento medio annuo composto 2007 2006 3,92% 3,43% Volatilità storica Periodo Gestione Separata EV PREVI Titoli di Stato e obbligazioni Gestione Separata EV PREVI Titoli di Stato e obbligazioni 3 anni 3,11% 1,95% 0,22% 1,11% 5 anni 3,22% 2,86% 0,55% 1,11% 10 anni – 3,18% – 0,88% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) della Gestione Separata EV PREVI, con l’eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio Oneri di gestione finanziaria: per rendimento non retrocesso agli aderenti Altri oneri gravanti sul patrimonio 2013 2014 2015 1,50% 1,50% 1,50% *** *** *** TOTALE 1 1,50% 1,50% 1,50% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,34% 0,39% 0,41% TOTALE 2 1,84% 1,89% 1,91% AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio della Gestione Separata e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo iscritto. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 3 di 13 Fondo Interno EV Strategia 15 Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 5.704.733,27 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., che si riserva la facoltà di affidare la gestione finanziaria ad un intermediario abilitato, nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti dalla Compagnia che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione del Fondo interno. Il Fondo Interno investe in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Fondo interno è denominato in euro. Il patrimonio del Fondo Interno è investito prevalentemente in OICR che investono principalmente in strumenti finanziari denominati in euro; l’esposizione valutaria non può superare il 25% del patrimonio del fondo stesso. Il Fondo Interno può investire sino al 100% in OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al medesimo gruppo della Compagnia. Il Fondo Interno adotta uno stile di gestione attiva che segue un processo di investimento di tipo “top down”. L’obiettivo della gestione del Fondo Interno è quello di massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark, a seconda del profilo di rischio proprio del Fondo stesso. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE 66,08% 58,25% 7,83% 16,47% 17,45% 100,00% OICR (gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore) 95,08% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 83,53% 75,63% 7,90% 16,47% 5,74% 10,74% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 3,50% 21,98% 0,52% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 4 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché il Fondo Interno EV Strategia 15 è stato costituito nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance del Fondo interno riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei benchmark. I rendimenti sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo del Fondo Interno EV Strategia 15 e quello del relativo benchmark. 10,000% 8,000% 6,000% 4,000% 2,000% ,000% -2,000% -4,000% -6,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 EV STRATEGIA 15 0,34% 6,55% 0,76% 5,70% -1,38% 2,31% 7,53% -3,98% Benchmark 1,88% 7,11% 3,79% 7,99% 0,99% 3,83% 9,12% -1,89% Rendimento medio annuo composto Periodo Fondo Interno EV Strategia 15 3 anni 2007 2006 2,54% 1,96% Volatilità storica Benchmark Fondo Interno EV Strategia 15 Benchmark 2,51% 4,24% 3,48% 2,63% 5 anni 2,35% 4,31% 3,36% 3,01% 10 anni – 3,68% – 3,00% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Fondo interno, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio 2013 2014 2015 Oneri di gestione finanziaria: 1,950% 1,950% 1,950% - di cui per commissioni di gestione finanziaria 1,950% 1,950% 1,950% Altri oneri gravanti sul patrimonio 0,015% 0,010% 0,010% TOTALE 1 1,965% 1,960% 1,960% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,316% 0,258% 0,248% TOTALE 2 2,281% 2,218% 2,208% AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio del Fondo interno e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 5 di 13 Fondo Interno EV Strategia 30 Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 16.649.855,82 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., che si riserva la facoltà di affidare la gestione finanziaria ad un intermediario abilitato, nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti dalla Compagnia che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione del Fondo Interno. Il Fondo Interno investe in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Fondo Interno è denominato in euro. Il patrimonio del Fondo Interno è investito prevalentemente in OICR che investono principalmente in strumenti finanziari denominati in euro; l’esposizione valutaria non può superare il 45% del patrimonio del fondo stesso. Il Fondo interno può investire sino al 100% in OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al medesimo gruppo della Compagnia. Il Fondo interno adotta uno stile di gestione attiva che segue un processo di investimento di tipo “top down”. L’obiettivo della gestione del Fondo Interno è quello di massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark, a seconda del profilo di rischio proprio del Fondo stesso. La gestione dei rischi viene effettuata realizzando un’ampia diversificazione del portafoglio per mercati, settori e titoli. La politica di investimento è orientata alla ricerca di una ottimale combinazione tra rischio e rendimenti attesi tenendo conto dell’orizzonte temporale consigliato del Fondo Interno. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE 55,00% 47,46% 7,54% 31,51% 13,49% 100,00% OICR (gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore) 93,76% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 68,49% 61,81% 6,69% 31,51% 11,34% 20,16% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 2,95% 31,90% 0,41% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 6 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché il Fondo Interno EV Strategia 30 è stato costituito nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance del Fondo interno riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei benchmark. I rendimenti sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo del Fondo Interno EV Strategia 30 e quello del relativo benchmark. 15,000% 10,000% 5,000% ,000% -5,000% -10,000% -15,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 EV STRATEGIA 30 1,60% 6,17% 1,52% 6,45% -3,48% 4,52% 11,88% -10,85% Benchmark 2,92% 9,25% 5,98% 9,49% -0,21% 6,63% 13,33% -9,27% Rendimento medio annuo composto 2007 2006 2,50% 2,66% Volatilità storica Periodo Fondo Interno EV Strategia 30 Benchmark Fondo Interno EV Strategia 30 Benchmark 3 anni 3,07% 6,02% 4,84% 4,38% 5 anni 2,38% 5,42% 4,71% 4,72% 10 anni – 4,15% – 5,16% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Fondo Interno, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio 2013 2014 2015 Oneri di gestione finanziaria: 2,300% 2,300% 2,300% - di cui per commissioni di gestione finanziaria 2,300% 2,300% 2,300% Altri oneri gravanti sul patrimonio 0,013% 0,008% 0,008% TOTALE 1 2,313% 2,308% 2,308% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,244% 0,181% 0,196% TOTALE 2 2,557% 2,489% 2,503% AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio del Fondo Interno e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo dei costi sulla posizione individuale del singolo. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 7 di 13 Fondo Interno EV Strategia 40 Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 27.867.352,99 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., che si riserva la facoltà di affidare la gestione finanziaria ad un intermediario abilitato, nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti dalla Compagnia che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione del Fondo interno. Il Fondo Interno investe in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Fondo interno è denominato in euro. Il patrimonio del Fondo interno è investito prevalentemente in OICR che investono in strumenti finanziari denominati in euro o in valuta estera; l’esposizione valutaria non può superare il 50% del patrimonio del fondo stesso. Il Fondo interno può investire sino al 100% in OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al medesimo gruppo della Compagnia. Il Fondo interno adotta uno stile di gestione attiva che segue un processo di investimento di tipo “top down”. L’obiettivo della gestione del Fondo interno è quello di massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark, a seconda del profilo di rischio proprio del Fondo stesso. La gestione dei rischi viene effettuata realizzando un’ampia diversificazione del portafoglio per mercati, settori e titoli. La politica di investimento è orientata alla ricerca di una ottimale combinazione tra rischio e rendimenti attesi tenendo conto dell’orizzonte temporale consigliato del Fondo interno. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE 40,59% 33,35% 7,25% 41,21% 18,20% 100,00% OICR (gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore) 93,09% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 58,79% 54,59% 4,20% 41,21% 13,70% 27,51% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 2,21% 37,94% 0,48% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 8 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché il Fondo Interno EV Strategia 40 è stato costituito nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance del Fondo interno riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei benchmark. I rendimenti sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo del Fondo Interno EV Strategia 40 e quello del relativo benchmark. 20,000% 15,000% 10,000% 5,000% ,000% -5,000% -10,000% -15,000% -20,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 EV STRATEGIA 40 2,33% 5,15% 2,22% 6,11% -4,47% 5,50% 13,83% -15,08% Benchmark 3,53% 10,87% 7,09% 10,03% -1,09% 8,73% 15,68% -14,19% Rendimento medio annuo composto 2007 2006 2,25% 3,27% Volatilità storica Periodo Fondo Interno EV Strategia 40 Benchmark Fondo Interno EV Strategia 40 Benchmark 3 anni 3,22% 7,12% 5,67% 5,61% 5 anni 2,20% 5,99% 5,52% 5,86% 10 anni – 4,31% – 6,67% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Fondo interno, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio 2013 2014 2015 Oneri di gestione finanziaria: 2,600% 2,600% 2,600% - di cui per commissioni di gestione finanziaria 2,600% 2,600% 2,600% Altri oneri gravanti sul patrimonio 0,013% 0,009% 0,009% TOTALE 1 2,613% 2,609% 2,609% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,281% 0,251% 0,242% TOTALE 2 2,894% 2,860% 2,851% AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio del Fondo interno e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 9 di 13 Fondo Interno EV Strategia 55 Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 51.280.614,87 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., che si riserva la facoltà di affidare la gestione finanziaria ad un intermediario abilitato, nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti dalla Compagnia che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione del Fondo Interno. Il Fondo Interno investe in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Fondo interno è denominato in euro. Il patrimonio del Fondo Interno è investito prevalentemente in OICR che investono in strumenti finanziari denominati in euro o in valuta estera; l’esposizione valutaria non può superare il 60% del patrimonio del fondo stesso. Il Fondo interno può investire sino al 100% in OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al medesimo gruppo della Compagnia. Il Fondo interno adotta uno stile di gestione attiva che segue un processo di investimento di tipo “top down”. L’obiettivo della gestione del Fondo interno è quello di massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark, a seconda del profilo di rischio proprio del Fondo stesso. La gestione dei rischi viene effettuata realizzando un’ampia diversificazione del portafoglio per mercati, settori e titoli. La politica di investimento è orientata alla ricerca di una ottimale combinazione tra rischio e rendimenti attesi tenendo conto dell’orizzonte temporale consigliato del Fondo interno. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE 33,54% 25,58% 7,97% 55,96% 10,50% 100,00% OICR (gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore) 94,23% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 44,05% 40,12% 3,93% 55,95% 19,62% 36,34% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 1,83% 48,52% 0,37% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 10 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché il Fondo Interno EV Strategia 55 è stato costituito nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance del Fondo interno riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei benchmark. I rendimenti sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo del Fondo Interno EV Strategia 55 e quello del relativo benchmark. 25,000% 20,000% 15,000% 10,000% 5,000% ,000% -5,000% -10,000% -15,000% -20,000% -25,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 EV STRATEGIA 55 3,72% 6,04% 3,78% 6,75% -5,88% 7,57% 17,91% -21,11% Benchmark 4,49% 12,82% 9,32% 11,43% -2,35% 11,61% 20,03% -20,80% Rendimento medio annuo composto 2007 2006 2,21% 3,97% Volatilità storica Periodo Fondo Interno EV Strategia 55 Benchmark Fondo Interno EV Strategia 55 Benchmark 3 anni 4,51% 8,83% 7,30% 7,45% 5 anni 2,78% 7,00% 7,20% 7,79% 10 anni – 4,69% – 9,08% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Fondo Interno, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio 2013 2014 2015 Oneri di gestione finanziaria: 2,900% 2,900% 2,900% - di cui per commissioni di gestione finanziaria 2,900% 2,900% 2,900% Altri oneri gravanti sul patrimonio 0,014% 0,010% 0,009% TOTALE 1 2,914% 2,910% 2,909% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,313% 0,264% 0,255% TOTALE 2 3,227% 3,174% 3,164% AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio del Fondo interno e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 11 di 13 Fondo Interno EV Strategia 70 Data di avvio dell’operatività della gestione Patrimonio netto 2 gennaio 2007 88.837.273,52 euro LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Le risorse sono interamente gestite da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A., che si riserva la facoltà di affidare la gestione finanziaria ad un intermediario abilitato, nel rispetto dei criteri di allocazione degli investimenti definiti dalla Compagnia che rimane, in ogni caso, responsabile della gestione del Fondo interno. Il Fondo interno investe in comparti monetari, obbligazionari e azionari del Fondo comune di investimento di diritto lussemburghese denominato FIDEURAM FUND. Alcuni comparti di Fideuram Fund investono prevalentemente in strumenti finanziari di natura monetaria od obbligazionaria, altri in strumenti finanziari di natura azionaria, differenziati per area geografica e/o settore industriale. I comparti obbligazionari contengono prevalentemente titoli di debito emessi da Stati, organismi internazionali o Società private e sono differenziati in base alle caratteristiche delle obbligazioni e dei rispettivi emittenti. I comparti azionari, diversificati per area geografica, contengono titoli azionari di emittenti aventi sede sociale o attività economica principale in determinate aree geografiche (in via prevalente Italia, Francia, Giappone, Europa, Stati Uniti d’America, Pacifico, Paesi emergenti) in cui sono anche quotate in Borsa o negoziate. Alcuni comparti azionari sono diversificati anche per settore di attività economica prevalente (industria, finanza, tecnologia, telecomunicazioni, energia, materie prime, utilities, prodotti di consumo, salute e benessere) e per stile di investimento (value, growth). Il Fondo Interno è denominato in euro. Il patrimonio del Fondo Interno è investito prevalentemente in OICR che investono in strumenti finanziari denominati in euro o in valuta estera; l’esposizione valutaria non può superare l’80% del patrimonio del fondo stesso. Il Fondo interno può investire sino al 100% in OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al medesimo gruppo della Compagnia. Il Fondo interno adotta uno stile di gestione attiva che segue un processo di investimento di tipo “top down”. L’obiettivo della gestione del Fondo interno è quello di massimizzare il rendimento della gestione rispetto al benchmark, a seconda del profilo di rischio proprio del Fondo stesso. La gestione dei rischi viene effettuata realizzando un’ampia diversificazione del portafoglio per mercati, settori e titoli. La politica di investimento è orientata alla ricerca di una ottimale combinazione tra rischio e rendimenti attesi tenendo conto dell’orizzonte temporale consigliato del Fondo interno. Investimento per tipologia di strumento finanziario TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI 1. Obbligazionario 1.1 Titoli di Stato 1.2 Titoli Corporate 2. Titoli di Capitale 3. Liquidità (in % del patrimonio) TOTALE 17,52% 13,51% 4,01% 72,03% 10,45% 100,00% OICR (gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore) 94,86% Investimento per area geografica AREA GEOGRAFICA Titoli di debito e liquidità Area Euro Altri Titoli di Capitale Area Euro Altri TOTALE 27,97% 26,03% 1,94% 72,03% 22,96% 49,07% 100,00% Altre informazioni rilevanti Duration media (anni) Esposizione valutaria (in % del patrimonio) Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio* 0,98% 60,75% 0,40% AVVERTENZA: a partire dall’anno 2011 la modalità di calcolo dell’indicatore di TURNOVER è stata uniformata alle disposizioni emanate da COVIP. * Il turnover di portafoglio esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 12 di 13 ILLUSTRAZIONE DEI DATI STORICI DI RISCHIO/RENDIMENTO Poiché il Fondo Interno EV Strategia 70 è stato costituito nel corso del 2007, si rappresentano i relativi dati storici a partire dal 2008. Si specifica che i dati di rendimento non includono i costi gravanti direttamente sull’Aderente e che la performance del Fondo interno riflette oneri gravanti sul patrimonio degli stessi e non contabilizzati nell’andamento dei benchmark. I rendimenti sono stati determinati avendo a riferimento l’ultimo valore quota disponibile per ciascun anno solare. Nel grafico a barre è illustrato il rendimento annuo del Fondo Interno EV Strategia 70 e quello del relativo benchmark. 30,000% 20,000% 10,000% ,000% -10,000% -20,000% -30,000% 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 EV STRATEGIA 70 5,16% 5,36% 5,46% 7,45% -7,83% 9,44% 21,08% -27,18% Benchmark 5,52% 13,86% 11,62% 11,94% -3,60% 14,13% 23,41% -26,25% Rendimento medio annuo composto Periodo Fondo Interno EV Strategia 70 3 anni 2007 2006 2,69% 4,75% Volatilità storica Benchmark Fondo Interno EV Strategia 70 Benchmark 5,32% 10,28% 9,03% 9,22% 5 anni 2,96% 7,67% 8,96% 9,72% 10 anni - 4,92% - 11,46% AVVERTENZA: i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. TOTAL EXPENSES RATIO (TER): COSTI E SPESE EFFETTIVI Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Fondo Interno, ad eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali. Total Expenses Ratio 2013 2014 2015 3,100% 3,100% 3,100% - di cui per commissioni di gestione finanziaria 3,100% 3,100% 3,100% Altri oneri gravanti sul patrimonio 0,015% 0,011% 0,010% TOTALE 1 3,115% 3,111% 3,110% Oneri direttamente a carico degli aderenti 0,335% 0,291% 0,276% TOTALE 2 3,450% 3,402% 3,386% Oneri di gestione finanziaria: AVVERTENZA: il TER esprime un dato medio del Fondo interno e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo. PIP Progetto Pensione - Informazioni sull’andamento della gestione 13 di 13 GLOSSARIO Benchmark: indice comparabile, in termini di composizione e di rischiosità, agli obiettivi di investimento attribuiti alla gestione del Fondo e a cui si può fare riferimento per confrontarne il risultato di gestione. Duration: espressa in anni, indica la variabilità del prezzo di un titolo obbligazionario in relazione al piano di ammortamento ed al tasso di interesse corrente sul mercato dei capitali. A parità di vita residua tra titoli obbligazionari, una duration più elevata esprime una variabilità maggiore del prezzo in relazione inversa all’andamento dei tassi di interesse. OICR: organismi di investimento collettivo del risparmio, in cui sono comprese le Società di gestione dei fondi comuni d’investimento e le SICAV. A seconda della natura dei titoli in cui il fondo investe e delle modalità di accesso o di uscita si possono individuare alcune macro-categorie di OICR, quali ad esempio i fondi comuni d’investimento (o fondi aperti mobiliari) e i fondi di fondi. Rating o merito creditizio: indicatore sintetico del grado di solvibilità di un soggetto (Stato o impresa) che emette strumenti finanziari di natura obbligazionaria ed esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi dovuti secondo le modalità ed i tempi previsti. Le due principali agenzie internazionali indipendenti che assegnano il rating sono Moody’s e Standard & Poor’s. Entrambe prevedono diversi livelli di rischio a seconda dell’emittente considerato: il rating più elevato (Aaa, AAA rispettivamente per le due agenzie) viene assegnato agli emittenti che offrono altissime garanzie di solvibilità, mentre il rating più basso (C per entrambe le agenzie) è attribuito agli emittenti scarsamente affidabili. Il livello base di rating affinché l’emittente sia caratterizzato da adeguate capacità di assolvere ai propri impegni finanziari è rappresentato dal cosiddetto investment grade [pari a Baa3 (Moody’s) o BBB-(Standard & Poor’s)]. Tasso tecnico: rendimento finanziario, annuo e composto, che la Compagnia di assicurazione riconosce in via anticipata nel calcolare i coefficienti di conversione in rendita del capitale maturato. Turnover: indicatore del tasso di movimentazione del portafoglio che esprime la quota del portafoglio che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento. L’indicatore è calcolato come rapporto tra il valore minimo individuato tra quello degli acquisti e quello delle vendite di strumenti finanziari effettuati nell’anno e il patrimonio medio gestito. Volatilità: indicatore della rischiosità di mercato di un dato investimento che misura il grado di dispersione dei rendimenti di un’attività rispetto al suo rendimento medio; quanto più uno strumento finanziario è volatile, tanto maggiore è l’aspettativa di guadagni elevati, ma anche il rischio di perdite. PIP Progetto Pensione Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – Fondo pensione Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare (data di efficacia 07.08.2015) PIP Progetto Pensione - Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare 1 di 2 1. Compagnia di assicurazione Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. (di seguito anche solo “Compagnia”) è una Compagnia di assicurazione del Gruppo Intesa Sanpaolo con sede legale in Torino, Corso Inghilterra 3 e uffici amministrativi in Milano, Viale Stelvio 55/57, autorizzata all’esercizio delle assicurazioni con D.M. n. 17260 del 15/10/1987 pubblicato sulla G.U. n. 251 del 27/10/1987 e con Provvedimento n. 2316 del 18/11/2004 pubblicato sulla G.U. n. 286 del 06/12/2004. La Compagnia è stata costituita a Bologna in data 23/12/1986, è iscritta al Registro delle Imprese di Torino al numero 02505650370 e all’Albo delle Imprese di Assicurazione e Riassicurazione al numero 1.00066. La Compagnia è Capogruppo del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita iscritto all’Albo dei Gruppi Assicurativi al numero 28. Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. svolge le seguenti attività ricomprese fra quelle indicate nell’art. 2, comma 1 del D.lgs. n. 209 del 7 settembre 2005: • ramo I - le assicurazioni sulla durata della vita umana; • ramo II - le assicurazioni di nuzialità e natalità; • ramo III - le assicurazioni di cui ai rami I e II le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi d’investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento; • ramo IV - l’assicurazione malattia e l’assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti a lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità; • ramo V - le operazioni di capitalizzazione; • ramo VI - le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa; • nonché le seguenti attività ricomprese fra quelle indicate nell’art.2, comma 3 del D.Lgs. n.209 del 7 settembre 2005: – infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); – malattia. La durata della Compagnia è fissata fino al 31/12/2050 mentre l’esercizio sociale si chiude il 31 dicembre di ogni anno. Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato è pari a euro 320.422.508,00 ed è posseduto per il 99,98% da Intesa Sanpaolo S.p.A. - società capogruppo del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il Consiglio di Amministrazione, in carica fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2017, è così composto: - Rag. Luigi MARANZANA, nato a Castellazzo Bormida (Alessandria) il 22/01/1941 (Presidente); Dott. Elio FONTANA, nato a Marcheno (Brescia) il 30/03/1941 (Vice Presidente); Dott. Nicola Maria FIORAVANTI, nato a Roma il 23/12/1962 (Amministratore Delegato); Ing. Paolo FIGNAGNANI, nato a Milano il 28/05/1938 (Consigliere); Rag. Franco GALLIA, nato a Alessandria il 11/08/1955 (Consigliere); Prof. Guglielmo WEBER, nato a Firenze il 14/09/1958 (Consigliere); Dott. Giuseppe ATTANÀ, nato a Milano il 20/02/1954 (Consigliere); Dott. Andrea PANOZZO, nato a Sandrigo (Vicenza) il 10/12/1968 (Consigliere); Prof. Anna TORRIERO, nata a Buenos Aires (Argentina) il 14/11/1951 (Consigliere). Il Collegio Sindacale della Compagnia, in carica fino all’approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio dell’esercizio 2015, è così composto: - Presidente: Dott. Massimo BROCCIO, nato a Torino il 15/02/1970; - Sindaci effettivi: Dott. Riccardo RANALLI, nato a Torino il 17/10/1955 e Dott. Paolo MAZZI nato a Isola D’Istria (Slovenia) il 10/10/1946; - Sindaci supplenti: Dott. Eugenio Mario BRAJA, nato a Torino il 13/10/1972 e Dott.ssa Patrizia MARCHETTI nata a Susa (TO) il 19/10/1962. 2. Responsabile del PIP Il Responsabile del PIP, ai sensi del D.Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005 in carica fino al 30/06/2016, è il Prof. Piero TEDESCHI nato a Ferrara il 05/07/1956. PIP Progetto Pensione - Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare 2 di 2 3. Revisione contabile Per il novennio 2013/2021 l’incarico di revisione contabile del Rendiconto annuale del PIP è affidato alla Società KPMG S.p.A., con sede legale in Milano, Via Vittor Pisani, 25. 4. Soggetti che raccolgono le adesioni La forma pensionistica complementare è collocata direttamente dalla Compagnia e dai soggetti sotto riportati. Banche che raccolgono adesioni tramite promotori finanziari Banca Fideuram S.p.A. Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. in forma abbreviata FIDEURAM S.p.A. Sanpaolo Invest SIM S.p.A. Roma – Piazzale Giulio Douhet, 31 Roma – Via del Serafico, 43 G A P IN A I B N A C A G A P IN A I B N A C A G A P IN A I B N A C A G A P IN A I B N A C A PIP PROGETTO PENSIONE