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Lavoro: una riforma cHe fa discutere

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Lavoro: una riforma cHe fa discutere
stampato su carta riciclata
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www.mobilitredi.it
Agosto-Settembre 2012
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N°
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Anno XVIII - euro 1,03 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN - Iscrizione Trib. di Cuneo -14/6/1989 n. 426 - Edito dal C.S.I. Cuneo - Contiene I.P. - Direttore Responsabile: Fabrizio Pepino
carburanti
turismo
innovazione
brand
art work
Le pompe bianche
protestano per
i prezzi dell'Eni
Le ricadute della
"Fausto Coppi"
e di "Collisioni"
Il Lean è la chiave
della competitività
contro la crisi
Il successo di un
marchio per i Club
di Confindustria
Il concerto jazz
alla Giletta spa
di Revello
Gilberto Manfrin a pag. 5
Servizi alle pag. 10 e 11
Servizio a pag. 14
Servizio a pag. 15
Servizio a pag. 20
la linea voluta dalla fornero desta perplessità negli imprenditori
LAVORO: UNA RIFORMA
CHE FA DISCUTERE
L'appuntamento
Martedì 2 ottobre
Confindustria
Cuneo organizza
un convegno sulla
riforma del lavoro
Paolo Ragazzo
“
Nell’analizzare la riforma Fornero è doverosa
una premessa: su tutto
l’impianto le ombre
sono superiori alle luci”. Con
queste parole Luigi Campanaro,
responsabile dell’ufficio Relazioni sindacali e Normativa del
Lavoro di Confindustria Cuneo
riassume l’umore con cui anche
il mondo industriale provinciale
sta adottando i provvedimenti
previsti dalla nuova riforma
del mercato del lavoro, entrata
in vigore il 18 luglio scorso.
Visti l’importanza della materia
e gli effetti che i cambiamenti
avranno per le realtà produttive
del territorio, la Confindustria
di Cuneo, in collaborazione
con Confindustria nazionale,
ha in programma per martedì
2 ottobre un convegno “ad hoc”
sulla riforma, al quale prenderà
parte Pierangelo Albini, direttore nazionale delle Relazioni
Industriali, Sicurezza e Affari
legislativi di Confindustria.
Quanto pensato dal ministro
Elsa Fornero rappresenta il
frutto della scelta di realizzare
una complessiva rimodulazione
del sistema della flessibilità,
attraverso un diverso bilanciamento tra la flessibilità in
entrata e quella in uscita. Purtroppo questa operazione non
risulta del tutto soddisfacente
secondo Confindustria. I cambiamenti presentati dal Governo
Monti come indispensabili per
migliorare l’operatività delle
imprese, favorire gli investimenti
e adeguare il mercato del lavoro
italiano a quello degli altri
Paesi europei, hanno finito,
infatti, col rivelarsi poco utili
per le imprese.
Provando ad analizzare per
sommi capi le novità previste
per le aziende, nella quasi
totalità dei casi ci si trova a
parlare di provvedimenti che
non soddisfano i rappresenSegue alle pagine 6 e 7
ice LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE
GIOVANI IMPRENDITORI
Dalla Silicon Valley a Monforte d'Alba,
storie di successo all'assemblea annuale
Servizio a pag. 12
turismo impatto, ricadute, redditività
serve aiuto quando la crescita nasce
andiamo all'estero dalla soddisfazione
L
S
a nascita dell'Agenzia per l'internazionalizzazione, che ha preso
il posto dell'Ice chiuso nel 2011, può rappresentare un aiuto
significativo per le aziende che lavorano all'estero.
econdo una ricerca della Regione Piemonte curata dal prof. Filippo Monge, l'aumento del numero di turisti è proporzionale
alla loro soddisfazione al rientro a casa.
Servizio di Erica Giraudo alle pag. 2 e 3
Servizio di Pierpaolo Bindolo alle pag. 8 e 9
Accomodati pensiamo noi a tutto
pubblicità, creatività e stampa
qui la comunicazione
quadra
MEDICINA
RIGENERATIVA
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arti grafiche
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internazionalizzazione
Agosto-Settembre 2012
N° 7
il nuovo ice le aspettative degli imprenditori cuneesi
serve aiuto quando
andiamo all'estero
Erica Giraudo
G
AMILCARE
MERLO
Delegato
Internazionalizzazione
e vice presidente vicario
Confindustria Cuneo
“L'Ice ha una sua
logica solo se
diventa un efficace
ufficio di promozione
delle imprese
cuneesi all'estero”
CONSULENTI DI DIREZIONE
esperti in azione
CONSULENZA DIREZIONALE
CONSULENZA ORGANIZZATIVA
CONSULENZA TECNICA
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re struttura e diventare uno
strumento operativo, un vero
ufficio di promozione. Per
promozione s’intende cercare clienti, stringere accordi
commerciali, trovare concessionarie per le imprese e creare
una rete di legami. Il singolo
da solo non può farcela. L’Ice
deve lavorare in sinergia con
a ll a r m e EX P ORT
25
24,3%
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III Trimestre
II Trimestre
15
14,3%
13,8%
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ià in occasione
dell’Assemblea
generale 2012 gli
imprenditori intervistati, primo fra tutti Alberto
Botta, titolare dell’azienda
Artimpianti, auspicavano con
estrema convinzione una nuova
vita per l’Ice (Istituto nazionale
per il Commercio Estero). Ora
l’aspettativa sembra concretizzarsi con la nascita dell’Agenzia per l’internazionalizza-
zione, una cabina di regia per
il Made in Italy nel mondo. A
pigiare i tasti saranno le imprese di Confindustria, quattro
Ministeri e le Regioni.
LA STORIA: nato nel 1926,
l'Ice venne istituito attraverso
un Regio Decreto con il nome di
Ine. Si occupava di promuovere
la vendita dei prodotti italiani
all’estero e delle importazioni.
Il 6 luglio 2011 è stato soppresso. Funzioni e personale sono
stati trasferiti al Ministero dello
Sviluppo Economico.
che, nonostante la crisi, negli
ultimi anni ha registrato un
+40%.
“L’Ice è indispensabile, sostiene Amilcare Merlo - ma
ha una sua logica solo se
funziona a diretto servizio
delle imprese. Oggi è un ente
di rappresentanza generico,
spersonalizzato. Deve cambia-
4,8%
4%
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-5
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-11,3%
-6,7%
-7,9%
-18,2%
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-30
-29,2%
EXPORT
MECCANICA
ALIMENTARE
EDILIZIA
CHIMICA/GOMMA
Fonte: Elaborazioni Centro Studi Confindustria Cuneo
export
LA RINASCITA
Con la recente prima riunione
operativa alla Farnesina, è
iniziata l’attività dell'agenzia per l’export. Lavorerà a
stretto contatto con Ambasciate, Camere di Commercio
e Ente nazionale del Turismo.
Dovrà difendere e valorizzare
il settore delle esportazioni
Agosto-Settembre 2012
Giovanni
Ladisa
T&G Sistemi S.R.L. - Lagnasco
Passato e futuro Anche se l'export negli ultimi anni è cresciuto del 40%, le previsioni dell'industria cuneese sono molto negative
le Ambasciate, le Camere di
Commercio e gli Istituti di
credito italiani. Oggi non
riesce a riportare a casa ciò
che costa. Deve diventare un
ente che genera profitto, come
quelli che ho visto in tutto
il mondo. La sua attività va
valutata, periodicamente e
pubblicamente, come quella
di un’industria. Alle imprese
serve che sul posto ci sia
la persona giusta. Vanno
premiati i funzionari che
ottengono risultati (accordi
e contratti continuativi)”.
Massimo
Armando
Nord Engineering S.R.L. Caraglio
“In passato non abbiamo
avuto un grosso aiuto dall’Ice. È una strada che abbiamo
percorso poco. Noi lavoriamo
molto all’estero. Con la crisi è
3
internazionalizzazione
N° 7
necessario andare oltre confine
per poter far crescere in modo
significativo il fatturato. Il
nostro prodotto si vende in
quasi tutto il mondo (l'azienda
produce sistemi per la raccolta
rifiuti, ndr). Lavoriamo in
Turchia, Spagna, Francia, nei
Paesi dell’Est, in Sud America
e in Medio Oriente. Vorremmo che la nuova struttura
potesse darci un rapporto più
diretto con i suoi referenti
(magari con una persona di
riferimento sul territorio).
Sarebbe importante anche avere un confronto continuo con
l’Ice. Nell’ambito commerciale non c’è uno schema fisso,
ma le esigenze e le necessità
variano da Paese a Paese”.
Piero
Nasari
O.MS. Sordella S.p.A.- Marene
“Noi produciamo pezzi
particolari (cilindri e
centraline idrauliche, presse
verticali e piattaforme
di sollevamento, ndr).
Esportiamo in tutto il
mondo. Quando un italiano
si presenta fuori è un 'cane
sciolto'. Non ha appoggi
politici o referenti degli
istituti bancari che si siedano
al tavolo con lui e che lo
aiutino nelle trattative.
Gli imprenditori tedeschi
hanno persone sul posto,
questa è la loro arma vincente.
Dal nuovo Ice vorrei
assistenza, ma anche un
appoggio concreto in loco.
Spesso dobbiamo confrontarci
con culture molto diverse dalla
nostra. Si rischiano errori di
comportamento che possono
anche compromettere la
trattativa.
Spero ci sia ampio spazio per i
giovani, che rappresentano il
nostro futuro”.
LA T&G Sistemi si occupa
di impiantistica elettrica
industriale, residenziale
e del terziario, di
automazione industriale e di
climatizzazione ambientale.
“Abbiamo bisogno di
supporto per un contatto
diretto con il territorio.
Oggi noi lavoriamo con il
Maghreb (Algeria e Marocco
in particolare) e con l’Arabia
Saudita. Culture molto
diverse dalla nostra. L’aiuto
che vorremmo è per evitare
di disperdere attività
lavorative per l’incapacità
di comprendere il Paese
nel quale stiamo trattando.
Ultimamente in Algeria (la
“T&G Sistemi”ha partecipato
alla 45° Fiera internazionale
di Algeri con una delegazione
di Confindustria Cuneo,
ndr) abbiamo riscontrato
una enorme disponibilità da
parte del delegato dell’Ice”.
Pietro
Boschiazzo
A.T.S. S.R.L. Automations Testing System
Diano d’Alba
“La nostra azienda si occupa
della messa in sicurezza delle
nuove gru. Abbiamo attivato
un nuovo servizio di verifica
delle funi metalliche, in
collaborazione con una società
del Politecnico di Torino, con
il quale guardiamo all’estero.
Abbiamo aderito al 'Progetto
Algeria' (Confindustria
Cuneo apre un ufficio di
rappresentanza ad Algeri,
ndr) per poter esportare i
nostri servizi. Dall’Ice mi
aspetto tutto il supporto
possibile affinché la nostra
associazione riesca ad
attivare, a settembre, questa
nuova opportunità. L’Ice è
fondamentale perché deve
agevolare contatti e gare
d’appalto”.
Giuseppe
Soda
Impresa Soda Costruzioni S.p.A. - Carrù
“Vorremmo essere assistiti
come i tedeschi e i francesi.
Ci sentiamo abbandonati.
Noi siamo stati in Senegal
e in Uganda. Eravamo allo
sbando. Solo in Algeria siamo
stati abbastanza ben seguiti.
Le possibilità ci sono, ma
manca un supporto credibile.
Dobbiamo fare tutto da
soli: informarci, conoscere
qualcuno. La nostra azienda,
da 50-60 addetti, si è ridotta
a 15. Dobbiamo trovare
sbocchi all’estero, ma per farlo
abbiamo bisogno di aiuto e
di conoscere le possibilità che
ci sono, per poterle valutare
e riuscire a fare dei confronti,
altrimenti andiamo alla cieca.
L’Ice dovrebbe pubblicare
un giornale con tutti i bandi
disponibili all’estero”.
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internazionalizzazione
Agosto-Settembre 2012
N° 7
Cantiere Italia Un rendering del nuovo quartiere che sorgerà a Milano nel 2015 per l'Expo internazionale. Secondo le prime stime sono previste opportunità economiche per 2 miliardi di euro, di cui il 65% sulle infrastrutture ed il 35% sulla produzione di beni e servizi
expo 2015 milano doppia opportunità per le imprese
CCIAA
Sportelli "Europa" e "Idea"
Chi lavora con l’estero può incontrare barriere dovute alla lingua, allo sdoganamento delle merci o a norme diverse da quelle italiane. Per assistere
le aziende, aiutarle a partecipare ai bandi di finanziamento e promuovere
i loro prodotti all’estero, la Camera di Commercio ha aperto, a Cuneo, due
sportelli: “Europa” e “Idea”.
Braccio operativo è la società speciale “Centro Alpi del Mare”, costituita
ad hoc. Lo sportello Europa è telematico. Le aziende possono richiedere informazioni semplicemente scrivendo una e-mail a sportello.europa@
pie.camcom.it. “Le richieste - spiegano dall’ufficio Promozione della Camera di Commercio di Cuneo - riguardano soprattutto le etichette dei
prodotti da spedire all’estero e le normative in vigore nei Paesi ai quali
è destinata la merce. Sono circa 200 all’anno”.
Le consulenze per Stati fuori dalla Comunità europea sono affidate al Ceipiemonte. Il Centro Estero per l’Internazionalizzazione ha attivato, in tutte le Camere di Commercio della regione, lo sportello Idea. è una corsia preferenziale per un primo orientamento all’export. Tutti i mesi un
consulente è a disposizione degli imprenditori per dare informazioni su:
missioni all’estero, corsi di formazione, trasporti e fiscalità internazionale. Ne incontra una cinquantina all’anno. I servizi sono gratuiti. Dopo la
prima consulenza, il costo dell’assistenza è concordato tra l’esperto e
l’azienda.
“La provincia di Cuneo resiste alla crisi grazie all’export - ha dichiarato il
presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello -. I
principali mercati di sbocco sono Francia, Germania e Regno Unito. Tra
gli emergenti spicca la Russia”.
Bando per fiere internazionali
Partecipare alle fiere internazionali, all’estero e in Italia, per le micro e piccole imprese della provincia di Cuneo sarà più semplice. Potranno ottenere
finanziamenti, senza interessi, per coprire le spese. Lo prevede un bando
aperto fino al 31 dicembre 2013. Rientra nel piano strategico per l’internazionalizzazione del Piemonte, siglato a febbraio da Unioncamere e Regione.
A disposizione ci sono risorse per un milione di euro (700mila a favore
del Fondo di Garanzia e 300mila come abbattimento degli interessi bancari passivi). Le aziende, che richiedono l’agevolazione, dovranno avere
una sede operativa in Piemonte, meno di 50 addetti, non aver dichiarato lo
“stato di difficoltà” ed essere in regola con l’iscrizione alla Camera di Commercio del proprio territorio. Potranno ottenere un finanziamento massimo
di 30mila euro.
Le domande vanno presentate, attraverso procedura telematica, collegandosi al sito www.finpiemonte.info. Dovrà seguire, entro 5 giorni, l’invio di
una copia cartacea alla Camera di Commercio di Cuneo.
Non possono partecipare le imprese che hanno già ottenuto i voucher, a
fondo perduto, erogati con il bando, emesso a giugno, dall’ente camerale.
Quest’ ultima possibilità sarà replicata il prossimo anno.
occasione di lavoro
e vetrina aziendale
I bandi di gara
La maggior parte
delle opportunità
riguardano le nuove
infrastrutture
Il logo ufficiale del'Expo 2015 di Milano
D
oppia gamma di
opportunità per
le aziende cuneesi
che parteciperanno
all’Expo 2015 di Milano.
L’evento sarà una vetrina
mondiale e una nuova opportunità di lavoro per le imprese
appaltatrici.
Tema di quest’anno: “Nutrire il
Pianeta, Energia per la Vita”.
è stata scelta Milano, con il
bacino padano-alpino, per la
sua vocazione agroalimentare.
Si prevedono ampie ricadute
economiche sul territorio. Saranno coinvolti i settori: turistico, agro-enogastronomico,
culturale, infrastrutturale e
delle comunicazioni.
Secondo le prime stime, l’esposizione universale genererà, fino
al 2015, opportunità economiche per 2 miliardi di euro (il
65% per le infrastrutture e il
35% per beni e servizi).
Per candidarsi alla fornitura
dei prodotti, servizi e lavori, le
imprese dovranno partecipare
alle gare bandite da Expo
2015. Sono pubblicate sul
sito www.expo2015.org e si
svolgono con il supporto della
piattaforma Sintel (www.cen-
traleacquisti.regione.lombardia.it) alla quale è necessario
registrarsi. Sulla home page, in
alto a destra, c’è la sezione “Appalti e gare”. Qui si trovano gli
avvisi di preinformazione, cioè
i fabbisogni futuri in termini di
acquisti, e l’elenco delle gare in
corso, telematiche e tradizionali. Requisiti fondamentali sono
le certificazioni ambientali e
l’impegno nella riduzione delle
emissioni in tutto il ciclo di
vita del prodotto.
Altra possibilità è quella di
affiancare il proprio marchio
a quello dell’Expo di Milano,
diventando partner.
La cabina di regia cerca tre
tipi di sponsor. Dieci aziende,
con attività legate ai temi della
natura e dell’energia pulita,
disposte ad investire nell’evento diventando worldwide
partner. Una trentina di
premium partner per progetti
specifici, come la costruzione
dei padiglioni tematici, la
gestione delle risorse umane
e la realizzazione di prodotti
promozionali e commemorativi. Infine expo supporter,
cioè ditte che contribuiscano
alla realizzazione degli eventi
previsti nel programma.
Le imprese che vogliono candidarsi possono accedere alla
sezione “come-diventare-partner” sul sito www.expo2015.
org. Durante tutto l’evento il
loro brand sarà on line sul sito
ufficiale della manifestazione.
Confindustria, a livello
nazionale, ha avviato il
“Progetto Speciale Expo
2015”. Oltre 300 le imprese
e le associazioni coinvolte.
Gli obiettivi sono: sfruttare
l’occasione per schiacciare l’acceleratore sulla realizzazione
delle infrastrutture, innescare
processi di ricerca e sviluppo,
usare la vetrina mondiale per
promuovere il Made in Italy
nel mondo, intercettare i flussi
turistici (previsti, in totale,
34 milioni di pernottamenti)
e creare opportunità di lavoro
per i giovani di talento.
è già stata firmata una
convenzione con la quale si
definirà la collaborazione tra
Expo 2015 spa e il sistema imprenditoriale. Lo scopo è creare uno spazio virtuale in cui
le imprese possano presentare
la propria offerta ai milioni di
visitatori attesi.
Agosto-Settembre 2012
5
attualità
N° 7
QUOTA prezzi troppo bassi:
ZIONI concorrenza leale?
caro carburanti le "pompe bianche" attaccano l'eni
Gilberto Manfrin
S
i chiama “Riparti con
Eni”la promozione che
per tutta l’estate ha
permesso agli italiani
di viaggiare contando su prezzi
dei carburanti ridotti rispetto
alle altre compagnie. Una
iniziativa che potrebbe prolungarsi fino al 31 dicembre, ma
che non trova certo il consenso
dei distributori no logo della
Granda. “La principale azienda petrolifera statale ci sta
mettendo in ginocchio vendendo ampiamente sottocosto
- attacca Rocco Cantatore,
amministratore delegato del
Centro Calor di Magliano Alpi
-. Questi sconti rappresentano
un macigno che si ritorcerà
contro le associazioni dei consumatori. Noi siamo abituati a
far farina con il nostro grano:
negli ultimi 5 anni abbiamo
investito milioni di euro per
razionalizzare i costi e gli
impianti, offrendo dei servizi
migliori ai clienti. A queste
cifre noi non riusciamo a
competere perché perdiamo 30
centesimi al litro per adeguarci
ai prezzi in perdita di Eni”. Un
malcontento che ha portato
l’azienda di Magliano Alpi ad
un gesto simbolico a luglio,
quando un suo camion ha rifornito presso una delle stazioni
Eni di Carrù: “Abbiamo messo
in atto una singolare forma di
protesta - continua Cantatore
-. C’è una legge che impedisce
di vendere in perdita, però
allo Stato è concesso tutto.
Mi hanno sempre insegnato che
quando c’è un prezzo troppo
vantaggioso c’è qualcosa da
nascondere. Il rischio è poi
che gli impianti chiudano, con
conseguenze per l’occupazione
e per i dipendenti”. Ma come
‘combattere’questa battaglia?
Centro Calor sta pensando
a soluzioni alternative: “Dal
canto nostro siamo costanti nei
prezzi ‘ribassati’durante tutta
la settimana. Apriamo con un
nuovo impianto a Vezza d’Alba
e offriremo la prima colazione
ogni 30 euro di carburante,
iniziativa che pensiamo di
portare avanti anche nel 2013”.
I margini di distacco delle
cosiddette “pompe bianche”
rispetto alle compagnie petro-
lifere marchiate sono normalmente di 10/12 centesimi al
litro. Ma come fanno quindi le
“pompe bianche”a proporre
prezzi più bassi e maggiormente competitivi rispetto a quelle
marchiate? “In sostanza ci
accontentiamo di ricarichi più
contenuti rispetto alle compagnie petrolifere, che arrivano
ad avere margini operativi
lordi attorno ai 25 centesimi
al litro - aggiunge Gianfranco
Conti, titolare della Petrolnafta di Scarnafigi -. Operiamo
senza vincoli contrattuali con
le grandi compagnie e non dobbiamo riconoscere dei bonus
ai gestori. Quanto sta facendo
Eni è scorretto: noi piccoli
distributori, se vendiamo
sottocosto, abbiamo subito a
dentro il prezzo
P REZZI UVE 2 0 1 2
Confindustria: "Disponibili a riaprire il confronto"
che fare con il fisco. Il gestore
statale invece fa il bello e il
cattivo tempo. Questo perché
Eni possiede il 30% del costo
del mercato. Ribassi di questo
genere sono costati l’ultima
settimana di luglio perdite
d’esercizio per 180 milioni di
euro. Mi chiedo come mai Eni
non abbia abbassato i prezzi
allineandoli anche durante la
settimana a quelli delle pompe
bianche, facendo invece sconti
di 20-21 centesimi solo nel
week-end. La sua politica
aggressiva sta facendo diminuire il giro d’affari. Ma forse il
vero obiettivo è un altro: far
sparire i piccoli distributori
indipendenti, così si potranno
imporre i prezzi che vorrà lo
Stato”.
17,3%
34,7%
12,5%
I.V.A
35,5%
Dopo un lavoro protrattosi per mesi, la Commissione tecnica della Consulta Vitivinicola della Camera di
Commercio, composta da rappresentanti di parte industriale e di parte agricola, ha elaborato un metodo
Accise
al netto
di quelle
regionali
oggettivo per determinare prima della vendemmia un prezzo base indicativo delle uve. Il sistema si basa
su dati reali e storici, individuando come riferimento i prezzi del vino sfuso e quelli delle uve, sulla base
dei Mercuriali della Consulta degli ultimi 5 anni. Questi dati sono stati messi in correlazione per ottenere
DIESEL
la “percentuale di incidenza delle uve sul prezzo del vino sfuso” degli ultimi 12 o 18 mesi e, quindi, un
prezzo indice base delle uve per la vendemmia 2012. Il metodo è stato applicato a Barolo, Barbaresco e
Roero Arneis (i 3 DOCG), ma anche ai vini ottenuti con le uve Dolcetto e Barbera. Le risultanze oggettive
del calcolo matematico non sono state però condivise dalla parte agricola relativamente ai prezzi delle
uve Dolcetto e Barbera, in quanto non coprirebbero i costi di produzione. La parte industriale, invece, ha
condiviso sia il metodo che i risultati per tutte le tipologie di vino, considerando che i dati emersi scatu-
17,3%
40,7%
7,8%
Margine
lordo
34,2%
rivano da valori reali ed effettivi. Il presidente della Consulta Biestro ha proposto di approvare metodo e
relativi prezzi per Barolo, Barbaresco e Arneis, riservando ulteriori approfondimenti per le uve Dolcetto e
Barbera e aveva fissato un ulteriore incontro per consentire alle parti di esaminare la proposta. L’incon-
Materia
prima
tro è saltato per iniziativa della parte agricola e così la trattativa si è bloccata. “Rimaniamo disponibili
a riaprire il confronto - dichiara il presidente della Sezione Vini di Confindustria Cuneo, Enrico Lavagnino - perché crediamo che questo sia importante per una crescita equilibrata dell’intera filiera produttiva, che non vede mai una separazione netta tra le diverse componenti”.
BENZINA
6
primo piano
Agosto-Settembre 2012
N° 7
la linea voluta dalla fornero desta perplessità negli imprenditori
LAVOrO
Partite Iva
art.1 c.26-27
• Presunto un rapporto di
collaborazione nel caso in cui
ricorrano almeno due delle tre
seguenti condizioni:
- La durata del rapporto sia
superiore a 8 mesi nell’anno
- Il compenso pesi per più dell'
80% sul valore complessivo dei
corrispettivi del lavoratore
- Il lavoratore fruisca di una
postazione di lavoro presso il
committente
• Esclusi dalla presunzione di
co.co.pro:
- i professionisti iscritti agli
albi professionali
- prestazioni con elevate
competenze
- redditi annui oltre i 19.000 €
• Opportuno indentificare sempre
sul contratto il progetto da
realizzare per non rischiare di
ricadere nella presunzione di
lavoro subordinato
Apprendistato
art.1 c.16-19
Collaborazione
a progetto
art.1 c.23-25
Segue da pag. 1
tanti del mondo industriale.
Sotto accusa, soprattutto,
i meccanismi troppo rigidi
della flessibilità in entrata
e la complessità di quella in
uscita. Nella riforma delle tipologie contrattuali, infatti, il
costo degli inserimenti a tempo
determinato viene aumentato
dell’1,4% ad eccezione delle
LAVORO: UNA RIFORMA
CHE FA DISCUTERE
• Vincolata l’assunzione alla conferma in servizio di almeno
il 50% dei rapporti di apprendistato scaduti negli ultimi 3 anni
(30% per i primi 3 anni di vigenza della legge)
• Innalzamento del rapporto tra apprendisti e lavoratori
qualificati da 1/1 a 3/2
• Introduzione del termine minimo di durata del contratto
di 6 mesi e massimo di 3 anni
• Recesso a causale possibile solamente al termine del periodo
formativo
• Definizione più stringente di progetto ed eliminazione
del concetto di programma
• Esclusione dei lavori esecutivi o ripetitivi
• Presunzione di subordinazione in caso di prestazione
analoga a quella dei lavoratori dipendenti già in forza
• Limitate le possibilità di recesso, in corso di contratto, alla giusta
causa e alla inidoneità professionale del collaboratore
• Stabiliti i riferimenti per il compenso minimo
assunzioni per sostituzione e
stagionali. “La riforma irrigidisce notevolmente il mercato
del lavoro in ingresso andando
a favorire i contratti a tempo
indeterminato a discapito di
tutti gli altri - spiega Corrado
Caviglia, delegato alle Relazioni industriali per Confindustria
Cuneo -; ciò comporta una
limitata possibilità di scelta
per le aziende che, se non sono
nelle condizioni di assumere
definitivamente un lavoratore,
possono ricorrere a poche altre
favorevoli possibilità. Ci sarà
sì qualche occupato a tempo
indeterminato in più, ma vista
la difficile congiuntura economica che stiamo vivendo, sarà
maggiore il numero di quelli
penalizzati dall’impossibilità di
essere inseriti con forme differenti”. Una riforma, dunque,
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che nelle intenzioni mira alla
stabilità, ma nei fatti rischia
di indebolire la già precaria
situazione occupazionale.
“Le esigenze dei mercati
cambiano alla velocità della
luce - spiega Giacomo Bordone
dell’ufficio Relazioni sindacali
e Normativa del Lavoro di Confindustria - per cui dal 2008 in
avanti le imprese hanno ridotto
di molto i magazzini e la programmazione degli ordinativi
varia anche da giorno a giorno.
La flessibilità non è un capriccio degli imprenditori, ma
una necessità reale”. Esempi
tangibili delle difficoltà a cui
la riforma può dare luogo sono
quelle realtà aziendali, specie
del settore agroalimentare, che
per tipologia di produzione
si servono costantemente di
lavoratori stagionali nel corso
dell’anno. “La legge ha incrementato l’intervallo temporale
tra un contratto a termine e
l’altro portandolo a 60 giorni,
al posto dei 10/20 precedenti
- continua Bordone -, creando
così non pochi problemi per le
aziende che tra una campagna
Agosto-Settembre 2012
di produzione e l’altra hanno
una pausa inferiore ai due mesi
e non riescono a riassumere gli
stessi lavoratori. Onestamente
non si riesce a comprendere
l’effettiva utilità di questa
misura dal momento che per i
contratti e tempo determinato
è stato già inserito il tetto
massimo dei 36 mesi di durata,
conteggiando eventuali proro-
ghe e rinnovi”.
Anche sui provvedimenti
relativi alle procedure in
uscita molto si è detto nei mesi
precedenti l’approvazione della
riforma, ma alla fine si è optato
per qualche modifica senza
rivoluzionare l’esistente. “Sui
licenziamenti si è fatto molto
rumore ma le modifiche adottate sono poco rilevanti - com-
DIMISSIONI
PRESENTAZIONE DIMiSSIONI
O RISOLUZIONE CONSENSUALE
Entro 30 giorni l'azienda deve
invitare il dipendente, in alternativa a:
CONVALIDARE
La decisione in
alternativa, presso:
• direzione territoriale
• centro per l'impiego;
• sedi individuate dai
contratti collettivi
nazionali
SOTTOSCRIVERE
Apposita dichiarazione
in calce alla comunicazione
di cessazione, che conferma
la scelta
Se il datore non recapita al domicilio del lavoratore
o consegna l'invito entro 30 giorni, le dimissioni o la risoluzione
sono inefficaci
Entro 7 giorni dalla ricezione dell'invito il lavoratore può:
CONVALIDARE
le dimissioni
7
primo piano
N° 7
revocare
le dimissioni
o la risoluzione
consensuale in
forma scritta
sottoscrivere
la dichiarazione
Se entro 7 giorni il lavoratore non convalida,
non revoca o non sottoscrive,
il rapporto è comunque risolto
menta Campanaro -. Andando
a modificare l’articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori si è rotto
più che altro un tabù, ma le valenze economiche sono di poco
conto”. Rispetto al testo originale del 1970, che prevedeva
la reintegrazione automatica
del lavoratore in tutti i casi di
licenziamento illegittimo, ora
questo meccanismo verrà meno
per i licenziamenti per motivi
economici dichiarati illegittimi
dal giudice, che potrà disporre
il pagamento di un’indennità
risarcitoria compresa tra le 12 e
24 mensilità, una volta tentata
la procedura di conciliazione.
La “manifesta insussistenza”
darà luogo al reintegro. Non
del tutto negativo il giudizio di Corrado Caviglia: “È
da apprezzare il tentativo
di velocizzare il contenzioso
in caso di licenziamento per
evitare incertezze nei costi a
carico delle aziende, ma i nuovi
provvedimenti hanno creato
un quadro molto frastagliato
delle forme di licenziamento
creando non poca confusione.
In generale ho l’impressione
che si sia voluto avvantaggiare
le imprese più grandi, penalizzando però le realtà mediopiccole, che sono i cardini del
tessuto imprenditoriale della
nostra provincia”.
Escono del tutto rivoluzionati
anche gli ammortizzatori sociali. Dal 2016 entrerà a pieno
regime la nuova Assicurazione
sociale per l’impiego (Aspi)
che, estesa a categorie nuove
di occupati, andrà a sostituire l’indennità di mobilità
e quella di disoccupazione,
con una durata di 12 mesi per
i lavoratori fino a 54 anni e di
18 per gli “over 55”. Anche su
questo aspetto non mancano
le criticità. “Con l’Aspi ven-
AMMORTIZZATORI SOCIA L I
Assicurazione sociale per l'impiego
art.2 c.1-5
L’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi) sostituirà in toto i seguenti
istituti:
• indennità di mobilità;
• indennità di disoccupazione.
Requisiti richiesti: due anni di anzianità assicurativa ed almeno 52 sett.
di contribuzione nell’ultimo biennio.
Durata: 12 o 18 mesi per ultra 55enni e comunque nel limite delle settimane di lavoro effettuate nel biennio precedente.
Importo dell’aspi (art.2 c.6-10)
75% della retribuzione fino a 1.180 € 25% della retribuzione eccedente.
Massimale mensile di 1.119 € rivalutato annualmente (coincidente con
l’attuale massimale alto adottato per la Cig).
Abbattimento del 15% dell’indennità dopo i primi 6 mesi e di un ulteriore
15% dopo altri 6 mesi.
Tempistica aspi (art.2 c.11-19 44-46)
Entrata a regime dell’Aspi dal 2016.
Nel corso del periodo transitorio è previsto un graduale adeguamento dei
valori secondo predeterminate tabelle.
Mini aspi (art.2 c.20-24)
Decorrerà dal 1 gennaio 2013.
Requisiti richiesti: 13 sett. di contribuzione negli ultimi 12 mesi mobili.
Durata: metà del numero di sett. di contribuzione coperte nell’ultimo anno.
gono ridotte le tutele per il
lavoratore - dice Caviglia - il
nostro contesto lavorativo non
è ancora pronto ad una misura
del genere, considerato anche
il quadro generale di crisi.
Richiede un cambio culturale
non da poco, una svolta di cui
credo che il sistema Italia non
sia ancora pronto”. Anche dai
‘tecnici’arrivano commenti non
entusiasti: “È pur vero che l’Aspi entrerà in vigore gradualmente, ma altrettanto certa è la
diminuzione di prestazioni per
chi rimane senza più occupazione - commentano Campanaro
e Bordone -; un ex lavoratore
55enne, ad esempio, se prima
aveva 36 mensilità garantite
con la mobilità, ora ne avrà
soltanto più 18”.
Dulcis in fundo qualche
considerazione più generale
sull’impianto della riforma che
secondo gli addetti ai lavori
è rigida dal punto di vista
burocratico e incerta sotto l’aspetto procedurale. “Sono stati
inseriti troppo lacci e lacciuoli
nel mercato del lavoro, sia in ingresso, che in uscita (vedi il caso
della conferma delle dimissioni)
senza fornire indicazioni circa
una reale applicabilità delle misure”, concludono dall’ufficio
Relazioni sindacali e Normativa
del Lavoro di Confindustria
Cuneo. “Questa Riforma non
solo non ci soddisfa pienamente
- dice in chiusura Corrado Caviglia -, ma è entrata in vigore
priva delle istruzioni pratiche
e dei necessari riferimenti
applicativi”.
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8
grandangolo
Agosto-Settembre 2012
N° 7
turi la crescita nasce
smo dalla soddisfazione
la ricerca impatto, ricadute economiche e redditività
Pierpaolo Bindolo
O
esame tutti i settori del comparto e sono stati proposti e
comparati numerosi dati, frutto
di indagini e di “oltre 5.000
interviste svolte sul campo”. In
tale ambito è emerso che il gradimento dei quasi “13 milioni
di turisti che hanno visitato il
nostro territorio nel 2011” è un
importante e decisivo veicolo
di espansione e promozione
dei beni prodotti e fabbricati
in regione. Durante l’incontro
l’assessore regionale al Turismo
Alberto Cirio ha voluto rimarcare la rilevanza del “prodotto
turistico, che rappresenta il 5%
del Pil regionale”: oltre 5,5 miliardi di euro di valore aggiunto e “170 mila posti di lavoro a
tempo pieno”, senza contare” le
centinaia di migliaia di stagionali occupati nella varie attività
del settore. L’assessore Cirio ha
poi precisato che riuscire a conoscere e “a sapere chi è il nostro
turista è fondamentale per impostare il lavoro per il futuro”.
FILIPPO
MONGE
professore Dipartimento
di Economia Università di
Torino
“Il turismo ha
generato interessi
a costruire
multiproprietà
nelle Langhe”
La ricerca, coordinata e scritta
dal prof. Filippo Monge del
dipartimento di Economia
dell’Ateneo torinese e da altri
docenti universitari insieme
ad alcuni esperti, ha messo in
risalto sia i punti di forza sia le
criticità presenti sul territorio.
Nel rapporto sono stati presi in
www.tec-artigrafiche.it
ggi il turismo rappresenta un fenomeno molto importante
su cui la società
ripone la speranza di una maggiore crescita economica e di un
aumento dei livelli di occupazione, specialmente giovanile e
scolarizzata. Di fronte ad una
stima di espansione dell’industria del turismo è importante
indagare su tale fenomeno
per migliorare la qualità e la
composizione dell’offerta. La
verifica e il monitoraggio del
prodotto turistico in Piemonte
e l’elaborazione di strategie
utili ad intercettare nuovi
settori di mercato sono i
principali obiettivi della ricerca
"Impatto economico, ricadute
e redditività del turismo in
Piemonte", presentata dalla
Regione Piemonte a Torino lo
scorso 16 luglio. L’indagine
si è soffermata sull’insieme
delle attività che interessano
le fasi dell’esperienza turistica: dalla programmazione, al
viaggio, alla fruizione vera e
propria, fino alla fase finale del
ricordo della soddisfazione.
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ALBERTO
CIRIO
Assessore al Turismo
Regione Piemonte
“Il prodotto turistico
rappresenta il
5% del Pil regionale
e dà lavoro a
170mila persone
a tempo pieno”
“Nei prossimi mesi tutti i
distretti piemontesi dovranno
infatti - ha concluso Cirio - essere pronti e preparati a cogliere
tutte le opportunità offerte dai
potenziali mercati, soprattutto
in vista di Expo 2015, “quando
milioni di turisti faranno il
viaggio della vita”nella vicina e
confinante Lombardia.
Dall’indagine emerge che chi
viene in Piemonte mediamente
sostiene una spesa giornaliera
pro-capite di circa 100 euro e
afferma di avere un alto grado
di soddisfazione. Per quanto
concerne la provincia di Cuneo,
essa è stata suddivisa in due
grandi aree: Langhe e Roero e
Montagne del Cuneese. Nelle
Langhe e Roero si rileva una
spesa giornaliera molto superiore alla media (178 euro),
cifra che aumenta considerevolmente se si considerano gli
acquisti effettuati dagli stranieri. Il prof. Cesare Emanuel,
dell’Università del Piemonte
Orientale ha sottolineato la
grande capacità di queste zone
collinari di attrarre turisti
stranieri e laureati, una tra le
più alte percentuali registrate in
tutta la regione. “Ciò che è più
significativo di quest’area - ha
continuato il docente - è che il
41% degli spostamenti che av-
vengono al suo interno arrivano
o si dirigono verso la Liguria,
il che ci dice che le Langhe e il
Roero possono essere considerate come un retroterra costiero del grande arco mediterraneo”. Diversa è la situazione
nelle zone alpine cuneesi, dove si
registra “un turismo di relax”,
con una propensione alla spesa
decisamente minore alla media
regionale.
CESARE
EMANUEL
professore Università
Piemonte Orientale
“Le Langhe e il Roero
possono essere
considerate come un
retroterra costiero
del grande arco
Mediterraneo”
Di grande interesse è stato l’intervento del prof. Monge, che
ha presentato i risultati della
ricerca sulla soddisfazione dei
clienti e turisti che si recano in
Piemonte. Per avere un quadro
reale della valutazione dell’esperienza del viaggio, Monge si
è servito di calcoli e di modelli
scientifici di misurazione che
prevedono una “reintervista”
effettuata al rientro. Secondo il
docente e presidente del centro
studi dell’Ance Piemonte,
l’alto grado di soddisfazione
come quello “registrato nei
sistemi collinari di Langhe
e Roero” ha un effetto “moltiplicatore”, riflettendosi su
diversi ambiti: da quello della
ristorazione fino a quello edile,
e “a cascata su tutta una serie
di investimenti sul territorio”.
Ad esempio siamo a conoscenza
che il turismo ha generato - ha
continuato Monge - “interessi a
costruire multiproprietà nelle
Langhe”o il desiderio da parte
“degli stranieri di comperare
una seconda casa a Torino”.
Per il sud Piemonte esiste però
un problema non marginale
che riguarda la viabilità, in
particolare nell’importante
tratto del colle di Tenda, spesso chiuso al traffico.
L’intervento di Flavia Maria
Coccia, capo struttura presso il
Ministero del Turismo, che ha
concluso la presentazione della
ricerca, ha messo in risalto
come per attrarre nuovi turisti
nella nostra regione sia necessario “comunicare al mondo
quello che c’è dietro le cose e la
vita che c’è dietro gli oggetti”.
Per migliorare l’immagine del
nostro Paese dobbiamo raccontare e far vedere “il lavoro
della gente” e le storie “delle
imprese virtuose che fanno
innovazione”.
FLAVIA MARIA
In agenda
COCCIA
Presentazione
della ricerca
Capo struttura Ministero
del Turismo
“Per migliorare
l'immagine del
Paese raccontiamo
e facciamo vedere
il lavoro della gente”
La ricerca "Impatto economico, ricadute e redditività del turismo in
Piemonte" verrà presentata dal suo
autore, il prof. Filippo Monge, alle
aziende facenti parte della Sezione Turismo di Confindustria Cuneo
venerdì 28 settembre alle ore 18.
l'indagine turisti tedeschi in aumento in piemonte
scelto la provincia del capoluogo regionale. Una tendenza da non sottovalutare,
visto e considerato che, come
dice il presidente di Unioncamere, il cuneese Ferruccio
Dardanello: “Oltre ad essere il
dalla germania
all'italia passando
per la granda
I
turisti della Germania
preferiscono l’Italia ed il
Piemonte gioca un ruolo
di primo piano per la
sua capacità di attrazione del
mercato tedesco. A rivelarlo è
un’indagine realizzata su un
campione di 7.700 intervistati
dall’istituto di ricerca tedesco
Fur per conto dell’osservatorio nazionale sul turismo di
Unioncamere-Isnart, da cui
emerge come la percentuale
9
grandangolo
N° 7
di turisti tedeschi intenzionati a fare un viaggio in
Italia nel prossimo triennio sia quasi raddoppiato
rispetto al triennio precedente, passando dal 16,8 a
31,4%. A ciò si aggiunge il
fatto che nel 2011 i turisti
tedeschi hanno rappresentato circa il 30% dei turisti
esteri venuti in Piemonte
e, se si esclude l’inarrivabile
Distretto turistico dei Laghi
nostro primo partner commerciale, il mercato tedesco
è fondamentale per la nostra
economia turistica, che nei
prossimi anni sarà il vero motore dell’economia del nostro
Paese”.
PRESENZE TURISTI TEDESCHI IN PIEMONTE
(che da solo ha contato più di
900 mila presenze su un totale
regionale che non arriva ad
un milione e 200 mila), la
provincia di Cuneo si colloca
al secondo posto in Piemonte, quasi doppiando il
numero di presenze tedesche
registrato l’anno scorso in
quella di Torino: precisamente 107.133 turisti provenienti
dalla Germania per la Granda
a fronte dei 54.517 che hanno
922.482
107.133
CUNEO
32.279
54.517
LANGHE
ROERO
74.854
11.855
TO
BI
25.027
17.151
8.803
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Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio Turistico Regionale, Rapporto Dati Statistici 2011
Agosto-Settembre 2012
10
grandangolo
sport le ricadute economiche della "fausto coppi" 2012
quando il ciclismo
spinge il turismo
Oltre 2000 sportivi
di 25 nazioni diverse
Il Cuneese è stato
inserito nell'offerta
turistica di tre
tour operator in tre
continenti (Europa,
America e Africa)
Gli organizzatori Davide Lauro ed Emma Mana davanti alla meridiana donata al Comune di Cuneo
617
partecipanti
cuneesi
368
727
partecipanti
del Piemonte
partecipanti
resto d’Italia
18,3%
30,6%
36%
3,3%
11,8%
63
partecipanti
extra europei
1.500
pernottamenti
239
partecipanti
europei
3.500
pasti consumati
1.500
80.000 € 80.000€
60.000 €
pernottamenti
spesi per dormire
3.500
pasti consumati
spesiper
permangiare
dormire
spesi
60.000€
spesi per mangiare
Fonte: Associazione sportiva "Fausto Coppi on the road"
Erica Giraudo
L
a gara ciclistica “Fausto Coppi-Selle San
Marco” ha portato il
Cuneese nei pacchetti turistici di tre tour operator
in tre continenti (Europa,
America e Africa).
Il doppio percorso (198 km il
lungo e 111 km il “breve”) è
stato testato dai ciclisti degli
operatori turistici. è piaciuto e
le salite delle montagne cuneesi
sono state inserite a catalogo.
I turisti le potranno scegliere
nell’elenco delle vacanze in bicicletta. La gara è stata ripresa
da sette testate giornalistiche
di sei Paesi: Olanda, Germania,
Inghilterra, due della Francia,
Sud Africa e Usa.
Il più importante appuntamento ciclistico dilettantistico della provincia di Cuneo è stato un
volano per il turismo cuneese.
Lo dicono i numeri dell’evento.
Le prime ricadute economiche
sul territorio sono state quelle
legate alle strutture ricettive.
“ I partecipanti sono stati
2.014 - ha commentato Emma
Mana, presidente dell’associazione sportiva 'Fausto Coppi
on the road' e anima della gara
-. Gli italiani erano 1.712: 617
della provincia di Cuneo, 368
del Piemonte e 727 del resto
d’Italia. Gli stranieri 302, 239
europei e 63 arrivati da tutto il
mondo. Ipotizziamo che almeno
un migliaio, più gli accompagnatori, abbiano pernottato, da
1 a 5 notti, nel Cuneese (il via è
stato dato alle 7.00 di domenica
8 luglio da via Roma a Cuneo,
ndr). Calcoliamo che atleti ed
entourage abbiano consumato
tra i 3.000 e i 3.500 pasti”.
I conti di quanto la “Fausto
Agosto-Settembre 2012
Coppi”possa aver “fruttato”si
possono ipotizzare così: una
notte a Cuneo costa tra i 40 e
60 euro, moltiplicato per gli
ipotetici ospiti legati alla gara,
arriviamo a 80 mila euro. Idem
per i pasti. Facendo una media
tra i 15 e i 30 euro a pasto,
arriviamo a 66 mila euro spesi
nei ristoranti e bar cuneesi.
Altre ricadute economiche, non
quantificabili, sono state quelle
di: noleggio e manutenzione
bici, pedaggi e carburanti. Il
giorno della gara tutti i bar di
piazza Galimberti erano affollati. Nessun lavoro di asfaltatura
strade, invece, collegato alla
Granfondo. “Questo è un neo dice la presidente della 'Fausto
Coppi' - che non ci permette
di crescere come vorremmo. In
questi 25 anni abbiamo dovuto
cambiare più volte il percorso
per le strade inagibili, scontentando chi arrivava da fuori
attirato dalle nostre salite”.
Proprio le salite lunghe, anche
di 20 km, tanto amate dagli appassionati di questo sport, sono
N° 7
uno dei segreti del successo
della “Fausto Coppi”. “Quando è nata in Italia c’erano tre
Granfondo, ora decine tutte le
domeniche - racconta Mana -.
Era partita con 2.000 partecipanti, si era stabilizzata sugli
800-900 e, negli ultimi 3 anni,
ha ripreso a crescere”.
Per la 25a edizione ha raggiunto il record delle 25
nazioni partecipanti.
“L’organizzazione - aggiunge
la presidente - ha speso, sul
territorio, circa 50mila euro.
La cifra è servita per la pubblicità, il pagamento di diritti
Siae e occupazione del suolo
pubblico, ristori, rimborsi ai
volontari, ospitalità e noleggio
attrezzature. Abbiamo coinvolto 9 sponsor internazionali e
7 locali”. Sul territorio sono
rimasti anche la meridiana,
installata sulla rotonda tra via
Roma e piazza Torino, donata
dall’Asd “Fausto Coppi”al Comune di Cuneo e l’auto regalata
alla Lega italiana per la Lotta
contro i Tumori.
La gara Un ciclista impegnato ad affrontare una delle tante salite della "Fausto Coppi"
Agosto-Settembre 2012
11
grandangolo
N° 7
2010
2011
2012
è rimasto pressoché invariato
in valore assoluto, in realtà
è diminuito in proporzione
al costo complessivo dell'evento, che è passatro dai
170 mila euro del 2012 ai
circa 600 mila di quest'anno.
Ma da dove sono arrivati i
finanziamenti restanti? Dal
territorio (aziende in primis,
ma anche liberi professionisti
e volontari) e dai partecipanti, che quest'anno per la prima
volta hanno versato volentieri
cartellone di artisti di primissimo livello, di cui l’unica
data italiana del tour di Bob
Dylan è stata la ciliegina
sulla torta, buona parte dei
partecipanti è arrivata da
fuori provincia. I primi dati
sull’indotto turistico-economico generato dall’evento in
termini di presenze negli hotel
e nei ristoranti della zona,
infatti, parlano di strutture
alberghiere esaurite nel
raggio di 30 chilometri e
Bagno di folla Secondo i dati del Presidio Carabinieri di La Morra pubblicati da "La Stampa", al festival hanno partecipato 70.000 persone, 100 per ogni abitante di Barolo
musica e letteratura l'indotto generato da "collisioni"
un festival che non
si è perso nel vento
15.000
50.000
70.000
170.000 €
270.000 €
600.000 €
Spettatori
Spettatori
budget totale
Pubblico e privato
Il successo della
manifestazione è
dovuto in gran parte
al sostegno delle
aziende del territorio
Fabrizio Pepino
C
ento turisti per ogni
abitante. Il successo
annunciato quanto
imprevedibile di
“Collisioni”, si spiega bene
nel rapporto tra le 70.000
persone che hanno partecipato al festival svoltosi a
metà luglio nelle Langhe e
budget totale
Impatto economico nella zona dei comuni del Barolo
30 km
Sold-out degli hotel nel raggio di 30 km
INFORMAZIONE redazionale
Con lo Studio Poligeo formazione,
innovazione energetica e ambientale
L
o Studio Poligeo, nato nel 2008 dall’esperienza di più professionisti esperti sui temi
della consulenza aziendale e della Pubblica
Amministrazione, fornisce alle aziende soluzioni in termini di finanziamento per progetti formativi,
di innovazione tecnologica, energetica ed ambientale.
Per quanto riguarda la formazione continua, lo Studio
utilizza come canale di finanziamento principale i Fondi
Paritetici Interprofessionali. Tali Fondi possono essere
costituiti per ciascuno dei settori economici dell’industria, dell’agricoltura, del terziario e dell’artigianato e
possono finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi
ed eventuali iniziative propedeutiche.
L’innovazione tecnologica, energetica ed ambientale
che vede protagoniste molte piccole, medie e grandi imprese può essere invece supportata attraverso ambiziosi
programmi europei, quale ad esempio EIE (Energia In-
2012
15.000
50.000
70.000
170.000 €
270.000 €
600.000 €
Spettatori
Spettatori
Spettatori
budget totale
2.000.000 € in 3 giorni
pasti consumati
2011
Spettatori
16%
il festival lanciato quattro
i 700 abitanti di Barolo, un
32
%
anni fa da Filippo Taricco a
piccolo
50% borgo per un grande
Novello è diventato di gran
vino. Perché al di là e grazie
lunga l’evento culturale che
all’impressionante line up
riscuote il maggior successo
della manifestazione - che
di pubblico
nella Granda ed
non a caso
“RollingStone”
Percentuale del contributo regionale
e comunale
il secondo in Piemonte, dopo
ha definito come la migliore
il Salone del Libro di Torino.
di tutta l’estate musicale
Senza contare che grazie ad un
italiana - resta il fatto che
30.000
2010
telligente per l’Europa): i 4 settori in cui si suddivide il
programma prevedono il sostegno a progetti volti al rafforzamento dell’efficienza energetica, all’uso razionale
dell’energia, alla promozione delle energie nuove e rinnovabili, alla diversificazione dei carburanti e all’efficienza
energetica nei trasporti. Lo staff Poligeo assiste le aziende e gli enti pubblici nella fase di progettazione e di realizzazione delle attività formative e dei progetti innovativi
in campo ambientale, forte di un’esperienza consolidata
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Bosco, 6. Per maggiori informazioni, www.poligeo.it.
budget totale
budget totale
budget totale
16%
32%
50%
Percentuale del contributo regionale e comunale
un contributo simbolico fordi 30 mila pasti consumati,
fettario di 5 euro giornaliero
per un impatto economico
stimato di due milioni di euro per prender parte alle varie
iniziative. Il risultato? Un coin tre giorni (calcolato sulla
sto a partecipante di soli 1,5
base di una spesa pro capite
Impatto
economico
nella
zona
dei comuni
del Barolo
euro,
a fronte
di una media
media giornaliera di ogni
festivaliera del territorio che
partecipante di 20/30 euro) a
si aggira intorno ai 50 euro a
fronte di una finanziamento
spettatore. Come cantava Bob
pubblico inferiore ai 100
Dylan: "Non c'è bisogno di un
mila euro. Già, perché se in
metereologo per sapere da che
quattro anni il contributo
parte soffia il vento".
pubblico (Regione e Comune)
2.000.000 € in 3 giorni
30.000
pasti consumati
30 km
Sold-out degli hotel nel raggio di 30 km
nuove generazioni
12
futuro
CASI DI SUCCESSO
Da Vinadio alla Silicon Valley:
così si diventa 'job creator'
Loris Degioanni, 37 anni, in collegamento dalla
Silicon Valley indossa una maglietta che dice tutto:
‘job creator’, creatore di lavoro. Fino a 28 anni Loris
è cresciuto a Vinadio. Si è laureato e ha preso il dottorato all’Università di Torino. In Silicon Valley è diventato un uomo da 30 milioni di euro. La sua storia
è un mix di talento e fortuna. Ha creato WinPcap, un software per il monitoraggio delle reti sviluppato per la tesi di laurea. WinPcap si guadagna l’entusiasmo da parte degli utenti di tutto il mondo. Poi il colpo di fortuna: nel
software si imbatte anche John Bruno, professore di computer science in
California. Bruno scrive una mail a Loris chiedendogli di passare un po' di
tempo da lui. Insieme creano una start-up, la CACE Technologies. In pochi
anni l’azienda cresce e chiama dall’Italia numerosi giovani ingegneri del
software. Due anni fa Loris ha ceduto l’azienda alla multinazionale Riverbed, che ha assunto lui e il suo team. Coprendoli d’oro. Oggi, per la Technology Riverbed, Degioanni è senior director. “La ricetta per rilanciare il Paese
Italia a livello imprenditoriale? Facilitare la creazione di start-up giovani,
rendere il concetto del “fare impresa” qualcosa di positivo, un modello da
seguire; facilitare l’innovazione a livello legislativo, con norme ad hoc e incentivare la crescita dimensionale delle aziende in Italia”.
Tra l'Europa e gli Stati Uniti
per aiutare le nuove start-up
Andrea Baldini, venture capitalist a Early Bird Milano, dopo dieci anni passati tra Europa e Usa ha
deciso di tornare in Italia per mettere a disposizione il suo sapere e la sua esperienza dopo aver toccato con mano il mercato statunitense. Partito dal
Politecnico, destinazione Silicon Valley, è cresciuto
professionalmente Oltreoceano, per poi ritornare nel
Belpaese. Si definisce uno dei famosi cervelli usciti dall’Italia e poi rientrati. Ha dovuto ricrearsi il lavoro insieme ad altre persone tornate da Usa
e Germania fondando EarlyBird, ‘contenitore’ di venture capital con il quale sta raccogliendo un fondo per aiutare sturt-up italiane e quindi giovani imprenditori. “Con 500 milioni di euro in gestione, raccolti presso oltre
20 investitori istituzionali, siamo oggi tra le aziende di Venture Capital di
maggior successo in Europa - afferma -. Ho lasciato l’Italia perché dopo
il dottorato di ricerca al Politecnico volevo un’esperienza all’estero. Era il
2004 e pensavo valesse la pena provarci. Ho avuto l’occasione di andare
in California, a Cisco sistem e sono rientrato per ragioni personali. La qualità della vita in Italia è molto alta, ma mancano opportunità professionali. Voglio portare qui il modello americano a vantaggio delle nuove aziende, per dare ossigeno a chi ha voglia di innovare con i rischi che tutto ciò
comporta”.
Agosto-Settembre 2012
N° 7
Giovani a confronto Andrea Baldini, Paolo Bassino e Dejan Bosniakivich: tre casi di successo (Foto: Beppe Malò)
back to future L'evento del gruppo giovani imprenditori
L'ITALIA? UN PAESE
DOVE FARE IMPRESA
Gilberto Manfrin
P
er i Giovani Industriali l’Italia resta un
Paese dove continuare
a fare impresa. Lo
hanno ribadito in coro, giovedì
12 luglio a Monforte, presso il
teatro comunale, sede dell’assemblea annuale 2012 cui ha
fatto seguito un’interessante
dibatitto dal titolo “Back to
future. Storie e proposte di
giovani imprenditori cuneesi
nell’era della globalizzazione”. Sul palco si sono alternate
le esperienze di giovani imprenditori cuneesi che hanno trovato
il successo all’estero, cuneesi che
dopo essere stati oltreconfine
hanno deciso di rientrare nella
Granda, stranieri giunti nel
Cuneese per creare un’impresa
di successo. Gli onori di casa
sono stati affidati al presidente
dei Giovani Industriali cuneesi,
Simone Ghiazza: “Abbiamo
ribadito quelle che sono le
necessità fondamentali per noi
SIMONE
GHIAZZA
Presidente Gruppo Giovani
Imprenditori Confindustria
Cuneo
“Siamo convinti di
avere un grande
serbatoio di idee che
devono solo essere
messe in pratica per
aiutare a crescere
il Paese”
Giovani Industriali - ha affermato Ghiazza -: un dialogo più
profondo con la politica e con
la pubblica amministrazione
per una richiesta di minor burocrazia e più facilità nel fare
impresa, oltre alla riforma
delle legge elettorale. Le testimonianze dei nostri giovani,
di quelli all’estero e di quelli
ritornati in Italia, dicono che
noi giovani abbiamo un grande
serbatoio di idee che devono
solo essere messe in pratica per
far crescere il Paese”.
Ad introdurre i lavori della
tavola rotonda è intervenuto
Alessandro Rosina, professore
di Demografia all’Università
Cattolica di Milano: “Le sfide
poste in questo secolo da globalizzazione e invecchiamento - ha
sottolineato - si vincono dando
nuove occasioni di crescita ai
giovani e alle loro necessità.
Non dobbiamo ingabbiare la
voglia dei nostri giovani di formarsi all’estero, ma è giusto
che poi tornino in Italia per
mettere in gioco il loro capitale umano. Urgono politiche
capaci di riportare a casa i
nostri giovani”. È seguito un
intervento di Rosario Sciacca,
Corporate Advisory Group
UBS Italia, che ha fatto notare
come oggi in Italia è sempre
più fondamentale finanziare
la crescita con fondi di private
equity. La tavola rotonda,
moderata dal giornalista di ‘Radio24’Sergio Nava, è entrata
ALESSANDRO
ROSINA
Professore di Demografia
Università Cattolica
di Milano
Pubblico Folta la partecipazione all'Assemblea annuale del gruppo Giovani di Confindustria Cuneo
“Non ingabbiamo
la voglia dei nostri
giovani di formarsi
all'estero, ma
servono politiche in
grado, poi, di farli
tornare in Italia”
Agosto-Settembre 2012
N° 7
MARCO
GAY
Presidente Gruppo Giovani
Imprenditori Confindustria
Piemonte
“Servono nuove
start-up per
diffondere una
rinnovata cultura
imprenditoriale
capace di attrarre
i talenti andati a
cercare fortuna
all'estero”
nel vivo con il racconto delle
esperienze imprenditoriali di
alcuni giovani imprenditori. Di
particolare fascino l’intervento,
in collegamento dalla Silicon
Valley, di Loris Degioanni,
Senior Director Technology
Riverbed, che in America ha
ottenuto successo fondando
un’azienda di informatica: “Il
segreto è creare un ecosistema
di imprenditori che si sostengano a vicenda per fondare
start-up di successo. Urge un
cambio di approccio all’imprenditorialità, investendo in
capitale umano”. Ha quindi
13
nuove generazioni
preso la parola Paolo Bassino,
titolare GoToAndPlay, azienda
che realizza piattaforme per
giochi on-line multiplayer: “Il
futuro è nella tecnologia - ha
affermato -. È importante
insegnarla in modo diverso a
partire dalle scuole”. Andrea
Baldini, Principal EarlyBird
Milano, ha messo l’accento sulla necessità di aprire un fondo
per le start-up innovative, per
creare nuova occupazione.
Il tutto investendo in venture
capital. Ha chiuso gli interventi
Dejan Bosniakivich, titolare
libreria Janus: “Occorre essere
imprenditori della propria vita
per esserlo poi sul mercato.
L’Italia che vedo io è un Paese
ancora in grado di attirare
talenti stranieri”. L’assemblea
si è chiusa con l’intervento di
Marco Gay, presidente dei
Giovani Industriali Piemonte:
“L’Italia resta un Paese dove
fare impresa. È nel nostro
Dna. Ma occorrono nuove
start-up per diffondere una
cultura imprenditoriale capace di attrarre nuovi talenti, gli
stessi che magari sono partiti
dall’Italia per cercare fortuna
altrove”.
CASI DI SUCCESSO
Creatore di videogiochi, ha attratto la Disney
Per Paolo Bassino, 39 anni di Fossano, la vita dev’essere un gioco. Per uno come lui, nato ingegnere aerospaziale e diventato inventore di videogiochi, la rete è sempre stata un mix infinito
di opportunità. Per alcuni anni si è occupato di procedure e certificazioni per una divisione informatica di Fiat poi nel 2006 si è licenziato per dare vita alla GoToAndPlay, società che ha sviluppato una piattaforma software grazie alla quale poter creare diversi videogames che assicurano la funzionalità “multiplayer” online, dove più giocatori interagiscono in tempo reale via
internet. Una passione divenuta un business capace di attirare colossi del calibro di Disney, Cartoon Network e Sony.
“Non mi sono mai visto come un imprenditore, ma come un appassionato che ha trasformato la sua passione nel lavoro
della vita” - dice -. Ma come vede oggi il mondo del lavoro un giovane imprenditore? “In generale non c’è una grande
incentivazione all’espandersi in Italia, o meglio, non si è tanto incentivati a farlo. Quello che servirebbe è una spinta
ad investire anche su altre persone. Ma per farlo occorre partire dalla base: insegnare la cultura dell’imprenditorialità
fin dalla scuola; incentivare gli investimenti e l’occupazione; vagliare strumenti di finanziamento innovativo per facilitare la creazione di start-up in Italia".
Scappato dalla guerra, ora titolare di una libreria
Dejan Bosniakivich, 49 anni, non ha problemi nel definirsi un profugo della guerra della ex
Jugoslavia. Fuggito da Sarajevo, è arrivato in Italia con solo una valigia tra le mani. A Cuneo da
vent’anni, prima di diventare imprenditore di gavetta ne ha fatta molta. Ha assistito anziani,
ha fatto il cameriere, ha venduto libri sulle bancarelle. Oggi è titolare della libreria Janus. “Ho
cambiato completamente la mia vita - dice -. Ho visto la mia casa distrutta in televisione e lì ho
capito che dovevo ricominciare da zero. Dopo aver iniziato a vendere per la strada mi sono ritrovato in una libreria, la stessa che ora conduco. Ma non conoscevo la lingua italiana e i testi che per tutti erano noti,
a me erano per lo più sconosciuti. Come si parte da zero? Si inizia a seminare accettando le regole, le tradizioni e le
usanze locali, mantenendo sempre una propria identità. Ho capito che quello che conta è avere uno spirito imprenditoriale aperto, mettersi in gioco sempre e accettare i cambiamenti senza farsi influenzare. Un esempio? Perché io che
vendo libri devo accettare incisi contenenti diciture del tipo “disponibile anche su e-book”? Ma il senso che ho della
mia impresa è tale che farò sempre di tutto per farla crescere. Accetterò meglio il cambiamento se la mia libreria inizierà a fornire anche libri su supporti tecnologici”.
A
PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI TECNOLOGICI
socio dal 1996
analisi energetiche
in collaborazione con il
POLITECNICO DI TORINO
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14
CONFINDUSTRIA NEWS
Agosto-Settembre 2012
N° 7
INNOVAZIONE workshop sulla progettazione degli uffici
LEAN: Più COMPETITIVI
se meglio organizzaTI
news
COnfInDUstRIa CUnEO - InnOvazIOnE
Iª settimana di Ottobre 2012
La Kart Factory non è un gioco, ma un vero e
proprio percorso di sviluppo pratico delle conoscenze manageriali.
Lavorando in team su una linea di assemblaggio
reale, i partecipanti vivono una vera e propria
esperienza operativa, durante la quale assumono sia il ruolo di progettista che quello di
operatore e implementatore di un sistema produttivo eccellente basato sui principi della Lean
Production.
La Kart Factory crea le condizioni affinché i concetti non vengano appresi solo sul piano teorico
ma nascano da una esperienza reale e si traducano in azioni in grado di incidere realmente sui
comportamenti organizzativi; i manager affrontano la realtà di un reparto di produzione dove
l’obiettivo è raggiungere e garantire prestazioni
eccellenti.
Programma Kart Factory Basic Workshop
Primo giorno:
| Introduzione alla Kart Factory
| Il percorso di formazione
| I principi base della Lean e la
standardizzazione
| I° “run” di produzione, analisi e rilettura critica
| Attività di miglioramento
| II° “run” di produzione, analisi
e rilettura critica
Secondo giorno:
| Revisione ed approfondimento della teoria
sviluppata nei “run” precedenti
| Applicazione dei principi appresi
| III° “run” di produzione, analisi
e rilettura critica
| IV° “run” di produzione
| Analisi del percorso e dei run, sintesi degli
elementi critici e consolidamento di teoria/
strumenti
| Rilettura alla luce delle diverse provenienze
dei partecipanti
autunno 2012
Brembo SpA è leader mondiale e innovatore
riconosciuto della tecnologia degli impianti
frenanti a disco per veicoli. È fornitore dei costruttori più prestigiosi a livello mondiale - di
autovetture, motocicli e veicoli commerciali - di
sistemi frenanti ad alte prestazioni, nonché di
frizioni, sedili, cinture di sicurezza e altri componenti per il solo settore racing. L’azienda opera
oggi in 15 Paesi di 3 continenti, con 35 stabili-
menti e siti commerciali, contando sulla collaborazione di circa 7.000 persone. Di questi, circa
il 10% sono ingegneri e specialisti di prodotto
che lavorano nella ricerca e sviluppo.
lo stabilimento di Curno (Bergamo),
La presentazione del Lean office è il secondo atto del Progetto LeanVisiteremo
lanciato
da Confindustria Cuneo
dove avviene la lavorazione e il montaggio dei
S
i è svolto il 18 luglio
a Cuneo il workshop
“Lean Office. Progettare gli uffici in
modo innovativo eliminando
le attività non a valore”promosso da Confindustria Cuneo
con il contributo della Camera
di Commercio di Cuneo con
l’obiettivo di promuovere una
filosofia produttiva incentrata
sull’eliminazione degli sprechi. Interessanti contributi di
applicazione del Lean sono stati
forniti da Umberto Mirani,
partner Bonfiglioli Consulting,
da Cristiano Ghibaudo, formatore coach e da Giorgio Possio,
vice presidente della Piccola
Industria di Torino. Un’iniziati-
sistemi frenanti per auto, moto, per le competizioni.
va che ha visto l’intervento del
delegato all’Innovazione di Confindustria Cuneo, Luca Drocco:
“I casi che abbiamo mostrato
nel corso dell’evento hanno
spiegato il valore del concetto di
Lean, talmente importante da
risollevare i destini di aziende
in difficoltà, a rischio chiusura
- ha affermato Luca Drocco -.
Oggi, infatti, parliamo di diversi
settori in crisi e di aziende che
falliscono. Il Lean aiuta a fare
la differenza tra chi riesce a
rimanere sul mercato e chi non
ha operato in modo efficiente
e deve, per questo motivo,
chiudere. Il Lean non è un
superfluo, serve ad aumentare
la produttività, a prepararsi
biamenti - ha affermato citando
sotto) che parte da quattro
Darwin -. Oggi il cambiamento
punti fondamentali e un giusto
è fondamentale per un’azienda.
equilibrio tra: organizzazione
Ma per farlo occorrono talene stile di gestione del lavoro,
to, competenze, motivazione e
processi aziendali, utilizzo
risorse. Caratteristiche tipiche
delle tecnologie e knowledge
di un leader aziendale, che deve
management e corretto uso
saper organizzare il lavoro e
dell’ambiente di lavoro. “Sono
Progettare gli uffici in modo innovativo
eliminando le attività non a valore
promuovere le responsabilità
esempi di uffici innovativi - ha
di ciascuno”. Ha chiuso gli
spiegato Mirani - quelli che
MERCOLEDÌ 18 LUGLIO 2012 - ORE 15:30
interventi Giorgio Possio, che
offrono un ambiente open space
COnfInDUstRIa CUnEO - CORsO DantE, 51
ha mostrato le iniziative Lean
che favorisce l’interazione tra le
di Piccola Industria Torino e il
persone e lo scambio di inforUn filosofia vincente
programma di Lean Thinking
mazioni; un ambiente lavorativo
Ridurre gli sprechi
avviato tre anni fa a supporto
confortevole e luminoso che
delle imprese, dell’istruzione e
stimola la produttività. L’utiè fondamentale
della formazione professionale.
lizzo condiviso degli ambienti
per aumentare la
Al termine dell’incontro è stata
lavorativi
ha
aggiunto
faproduttività e far
presentata Kart Factory, la due
vorisce la riduzione degli spazi
fronte alla crisi
giorni di formazione sul campo
garantendo la flessibilità necesche si terrà in autunno e che
saria indotta dai nuovi metodi
alternerà momenti teorici con
di lavoro”. Cristiano Ghibaudo
run di produzione. Sempre in
ha indirizzato l’attenzione degli
autunno è prevista una visita
imprenditori in sala sulla parola
alla crisi e a ridurre quelle zone
alla Brembo, leader mondiale
‘cambiamento’: “Non è la specie
di spreco, tollerate solo perché
degli impianti frenanti a disco
più intelligente a sopravvivere
si guadagna, ma che in realtà
che ha adottato con successo la
e nemmeno quella più forte. È
possono diventare critiche se
metodologia Lean.
quella più predisposta ai camsi viene messi alle strette dalla
competizione internazionale. In
passato - ha proseguito Drocco
- abbiamo mostrato il valore del
Lean applicato alla produzione,
ma è anche negli uffici, dove
ORGANIZZAZIONE E STILE DI GESTIONE
vengono impiegate le risorse più
• Organizzazione per processi, con responsabilizzazione verso il basso
• Puntare sulla fiducia per stimolare l’iniziativa
importanti di un’azienda, che
• Possibilità di crescita legata al merito
il Lean torna utile per una più
• Miglioramento continuo con il coinvolgimento di tutte le risorse aziendali
piena efficienza lavorativa”.
• Equilibrio tra lavoro e vita privata
Umberto Mirani, spiegando
• Stimolare e facilitare la crescita professionale
come “un’azienda, dopo l’ap• Capacità di attrarre talenti
plicazione del Lean, diventi
un’azienda migliore”, ha moPROCESSI
• Processi veloci ed efficienti depurati dagli sprechi
strato il modello innovativo di
• Miglioramento continuo dei processi per accrescere la produttività
applicazione del Lean (riportato
Lean Office
Informazioni e prenotazioni:
ufficio Organizzazione telefono 0171.455583
email [email protected] - www.uicuneo.it
Evento organizzato con il contributo
della Camera di Commercio di Cuneo
I quattro punti del modello innovativo
• Flessibilità e rapidità nella risposta ai clienti interni ed esterni
• Interazione, collaborazione e condivisione del know how
• Team interfunzionali, governati da meccanismi operativi per la fluidificazione dei processi: risolvere i problemi ‘sul campo’ attraverso piccoli
meeting e team di risposta rapida (non e-mail!)
AMBIENTE DI LAVORO
• Usare in maniera flessibile e condivisa gli ambienti di lavoro
• Ridurre gli spazi per ridurre le spese
• Ufficio come luogo di incontro e condivisione delle informazioni
• Possibilità di lavorare ovunque ed in qualsiasi istante
• Modernizzare l’ambiente di lavoro supportando nuove metodologie
• Introdurre e diffondere il concetto di sostenibilità
TECNOLOGIE E KNOWLEDGE MANAGEMENT
• Supportano il lavoro, la collaborazione, la comunicazione e le connessioni all’interno dell’organizzazione con adeguati sistemi informativi
• La tecnologia è vista come un asset strategico per l’ottimizzazione
dell’organizzazione, come un investimento
• Informazioni disponibili ovunque ed in qualsiasi istante
• Condivisione digitale delle informazioni
Agosto-Settembre 2012
È
CONFINDUSTRIA NEWS
N° 7
stata un successo
la prima assemblea
associativa dei sei
club di Confindustria
Cuneo, organizzata dall’Unione industriale della provincia
in collaborazione con Unicom
(Unione nazionale imprese di
comunicazione), svoltasi il 19
luglio presso l’Antico Podere Propano di Saluzzo. Un
appuntamento impreziosito
dalla presenza della presidente
di Unicom, Donatella Consolandi, chiamata a moderare
la tavola rotonda che ha fatto
da contorno all’assemblea,
dal titolo “Questioni di ruolo
- Come ogni settore aziendale
contribuisce al successo di un
brand”. Hanno dialogato tra
loro, davanti a numerosi dirigenti e imprenditori associati
ai club Elio Carmi, esperto
di branding; Carlo Colomba,
presidente del Consorzio Infor
e Massimo Donotti, esperto
nell’organizzazione dei processi
aziendali. Ad aprire i lavori è
intervenuta Giuliana Cirio,
responsabile ufficio Comunicazione di Confindustria Cuneo:
“Questa prima assemblea dei
Club di Confindustria Cuneo
- ha spiegato - è stata pensata
come momento di confronto
tra i diversi club, su un argomento trasversale di comune
interesse: ogni dirigente
aziendale nell’attività di tutti i
giorni è chiamato ad interagire
con ruoli interni nettamente
diversi tra loro”.
Sono quindi intervenuti, a turno, i presidenti dei sei club di
Confindustria Cuneo che hanno
elencato il lavoro svolto in questi anni dai rispettivi sodalizi
soffermandosi sui programmi
futuri. Hanno preso la parola
Franca Ghiazza (Club Associazione Dirigenti Marketing &
Commerciali), Paolo Cugnolio
(Club Dirigenti Amministrativi
& Finanziari), Pietro Saitta
Questioni di ruolo
Ogni lavoratore
in azienda deve
essere consapevole
dell'importanza del
compito che svolge
(Club Comunicatori d’impresa), Gianni Gritti (Club Cio
Cuneo), Roberto Marzano
(Club Human resources) e
Marcello Ravera (Club Sicurezza Rspp). Spazio quindi alla
tavola rotonda che ha spinto
dirigenti e imprenditori in sala
a prendere consapevolezza
del valore di una marca, di un
brand, sia esso l’azienda, chi
la compone o chi la guida.
“La commistione tra ruolo e
marca è divenuta fortissima
oggi nella aziende - ha precisato Elio Carmi -. Occorre dare
un ruolo a tutti i collaboratori
presenti in un’azienda, essere
certi che ciascuno sappia cosa
deve fare. Ogni azienda oggi
è vista come una marca e per innalzare il valore di una marca,
in questo caso un’azienda, serve
dare maggior attenzione a chi
lavora in essa”.
“Per avere successo in ogni
azienda - ha aggiunto Carlo
Colomba - serve coinvolgere
tutti i collaboratori e dare loro
la consapevolezza del ruolo che
ricoprono, senza trascurare la
formazione: oggi, purtroppo,
l’Italia è al terz’ultimo posto
in Europa, davanti a Bulgaria
e Grecia, nella formazione dei
lavoratori”.
“Ma prima di ogni cosa - ha
fatto notare Massimo Donotti - è importante che sia
l’imprenditore a conoscere il
proprio ruolo, ben delineato
per poter coordinare l’impresa
che dirige, affinché essa diventi
non una semplice marca, ma
una marca di successo”.
Relatori Da sinistra: Massimo Donotti, Donatella Consolandi, Carlo Colomba ed Elio Carmi
15
CLUB tavola rotonda sulle dinamiche dei brand aziendali
ogni IMPRESa è una
MARCa DI SUCCESSO
Presidenti L'assemblea è stata aperta dagli interventi di Franca Ghiazza, Paolo Cugnolio, Pietro Saitta, Gianni Gritti, Roberto Marzano e Marcello Ravera
16
CONFINDUSTRIA NEWS
DATA
FORMA
ZIONE
scuola edile
Lezioni di sicurezza per 500 persone
A scuola di sicurezza sul lavoro. Sono state incentrate sul delicato tema
degli incidenti e degli infortuni che, troppo spesso, si verificano in cantiere
le lezioni organizzate dalla Scuola Edile di Cuneo. Cinquecento titolari e
dipendenti d’imprese cuneesi hanno frequentato i corsi di formazione. Le
lezioni si sono svolte da ottobre 2011 a luglio 2012. Al centro dell’attività
formativa: le macchine movimento terra, i sollevatori telescopici, le gru a
torre, le macchine stradali e le perforatrici.
“Le cause di rischio più elevate, nel settore costruzioni, sono: la caduta
dall’alto, il ribaltamento e l’investimento - ha detto Filippo Manti, direttore
della Scuola Edile di Cuneo -. In questo momento, più che mai, investire
sulla sicurezza ha un’importanza primaria”. I corsi sono stati sostenuti
economicamente da Inail e Provincia di Cuneo. Sono stati gestiti ed organizzati in base al progetto M.I.C.S. (Moduli Integrati per Costruire in Sicurezza). Fondamentali anche le convenzioni con rivenditori e noleggiatori di
macchine e attrezzature. “Un lavoro di squadra - sostengono dalla Scuola
Edile di Cuneo - che dimostra come la collaborazione tra l’ente di formazione, gli organismi paritetici di settore, i produttori, i noleggiatori e le
imprese porta a risultati concreti. Solo così la formazione diventa efficace
e ha costi sostenibili per le aziende e la società”.
Direttore responsabile:
Fabrizio Pepino
Coordinamento editioriale:
Giuliana Cirio
Comitato editoriale:
Giuliana Cirio, Simone Ghiazza,
Elena Lovera, Fabrizio Pepino,
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Redazione:
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12100 (Cuneo)
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Editrice: Centro servizi per l‘industria
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Tel. 0172.695770
Chiusura: 24/08/2012
Tiratura: 11.000 copie
CORSO
Agosto-Settembre 2012
N° 7
DESCRIZIONE
06 settembre
Centro Servizi Alba
Aggiornamento RLS
(4 ore) per aziende
fino a 50 dipendenti
Il corso ha la finalità di fornire ai Rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza l'aggiornamento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008
ed è rivolto ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che operano in
aziende/unità produttive fino a 50 dipendenti.
06 settembre
Centro Servizi Alba
Rappresentanti dei
Lavoratori per la
Sicurezza (RLS)
Il corso, ha la finalità di fornire ai partecipanti la formazione prevista
dall’accordo interconfederale del 22 giugno 1995 tra Confindustria e CGIL/
CISL/UIL ed è rivolto ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
10-11 settembre
Centro Servizi Alba
Pronto soccorso base
(16 ore) Gruppo A
Il corso ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base
necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di
infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003).
Carrelli elevatori
Il corso proposto nasce dall’esigenza di migliorare la qualità dell’offerta formativa in materia di utilizzo in sicurezza del carrello elevatore ed hanno la finalità
di fornire le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto impiego
dei carrelli elevatori nel rispetto delle specifiche prescrizioni di sicurezza.
12/14/19/21
settembre
Confindustria Cuneo
RSPP Modulo A
(28 ore)
Il corso è finalizzato alla preparazione dei Responsabili ed Addetti dei
Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non
inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore.
13 settembre
Centro Servizi Alba
Aggiornamento Pronto
Soccorso (4/6 ore)
Gruppi A-B-C
Il corso ha la finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base
necessarie per l'attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di
infortunio sul lavoro (art. 3, comma 3, D.M. 388/2003).
13-14 settembre
Confindustria Cuneo
Dirigenti in materia di
sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro
Il corso ha la finalità di trasmettere ai Dirigenti per la sicurezza i principali
contenuti inerenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro secondo
quanto previsto dal D.Lgs 81/08.
17/19 settembre
Centro Servizi Alba
Qualifica degli
operatori per
esecuzione lavori
elettrici
Il corso prevede i contenuti formativi indicati nella norma CEI 11-27. La
norma stessa prescrive che nessun lavoro elettrico debba essere eseguito da
persone prive di adeguata formazione. Il personale formato potrà ricoprire,
a seconda della designazione del Datore di lavoro, la mansione di Persona
Esperta o di Persona Avvertita. Il corso ha la finalità di formare il personale
addetto all’esecuzione dei lavori elettrici.
20 settembre
Centro Servizi Alba
Aggiornamento RLS
(8ore) per aziende con
oltre 50 dipendenti
Il corso ha la finalità di fornire ai Rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza l'aggiornamento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008
ed è rivolto ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che operano in
aziende/unità produttive oltre 50 dipendenti.
21 settembre
Confindustria Cuneo
Preposti
Il corso è rivolto a tutti coloro che sovrintendono alla attività lavorativa e
garantiscono l’attuazione delle direttive ricevute.
Operatori di
carroponte
Il corso è rivolto agli addetti nella conduzione di carroponte.
24 settembre
Confindustria Cuneo
Contabilità immobilizzi
Il corso si prefigge di esaminare i criteri per una corretta tenuta della
contabilità dei cespiti, evidenziandone i risvolti civilisti e fiscali di maggior
rilievo ed è rivolto ai responsabili amministrativi, capi contabili e addetti
all'amministrazione.
24 settembre
Centro Servizi Alba
Prevenzione incendi
(rischio medio)
Il corso ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per lo
svolgimento dei compiti previsti a carico dei lavoratori addetti alla prevenzione
incendi (attività a rischio di incendio medio), attraverso l’erogazione dei contenuti previsti Artt. 21 e 22 del Dlgs. 81/08 e art. 7 del D.M. 10 marzo 1998.
25 settembre
Centro Servizi Alba
Addetti alla guida dei
carrelli elevatori
Il corso proposto, nasce dall’esigenza di migliorare la qualità dell’offerta
formativa in materia di utilizzo in sicurezza del carrello elevatore ed ha la
finalità di fornire le conoscenze e le capacità operative di base per il corretto
impiego dei carrelli elevatori nel rispetto delle specifiche prescrizioni di
sicurezza.
28 settembre
Cfrm Merlo
Formazione per
piattaforme elevabili
(PLE)
Il corso è indirizzato agli operatori di piattaforme di lavoro elevabili, che
utilizzano durante il lavoro macchine di tipologie diverse senza distinzione
di marche o modelli ed è indirizzato sia a lavoratori inesperti che a lavoratori
che abbiano già utilizzato le macchine oggetto del corso.
2/9/16 ottobre
Confindustria Cuneo
Base Iva
Il corso è indirizzato agli operatori di piattaforme di lavoro elevabili, che
utilizzano durante il lavoro macchine di tipologie diverse senza distinzione
di marche o modelli ed è indirizzato sia a lavoratori inesperti che a lavoratori
che abbiano già utilizzato le macchine oggetto del corso.
03-05-08-10
12-15-17-19-26
ottobre
Confindustria Cuneo
RSPP Modulo B
(macrosettore 3)
I corsi si pongono lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei
Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs.
del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza StatoRegioni il 26 gennaio 2006.
03-05-08-10
12-15-26 ottobre
Confindustria Cuneo
RSPP Modulo B
(macrosettore 4)
I corsi si pongono lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei
Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs.
del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza StatoRegioni il 26 gennaio 2006.
03-05-08-10
12-15-22-24-26
ottobre
Confindustria Cuneo
RSPP Modulo B
(macrosettore 5)
I corsi si pongono lo scopo di aggiornare le competenze degli Addetti e dei
Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione in attuazione del D.Lgs.
del 23 giugno 2003 n. 195 secondo l’Accordo definito in Conferenza StatoRegioni il 26 gennaio 2006.
11 settembre
Cfrm Merlo
24 settembre
Centro Up Crane
(Niella Tanaro)
L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18 - Info: Tel. 0171/455.532/425/424 – [email protected]
Agosto-Settembre 2012
N° 7
17
le nostre aziende
made
in
cuneo
AZIENDE NEWS
Acqua Sant’Anna si consolida
e cresce nel primo semestre 2012
L’acqua Sant’Anna di Vinadio ha chiuso il primo semestre 2012 con un
livello di quota a volume sul mercato acqua minerale di 11 punti ed a valore di 12,2 punti, con un + 9,6% a valore e un + 7,5% a volume: i dati si
fanno notare nel contesto di un mercato che è rimasto pressoché immobile
e a confronto con i due principali marchi del settore. Nel primo semestre
2012 si è così consolidata la posizione di marca leader di mercato, con un
incremento di un punto rispetto allo stesso periodo 2011.
Riconoscimento europeo all'Apro
per il suo impegno nella formazione
L’Apro formazione di Alba ha ottenuto il massimo riconoscimento in Europa
per il coordinamento del progetto di partenariato Leonardo da Vinci “CoBuilding a Good Guidance” dal 2009 al 2011. Il progetto è stato premiato
come “Star Project 2011”, l’European Award rilasciato dal Programma di
Apprendimento Permanente (LLP) della Commissione Europea. Da settembre Apro inizierà a pianificare il nuovo progetto di mobilità “Leonardo da
Vinci” per le annualità formative 2013-2015.
Miroglio conferma Eva Riccobono
come testimonial di Caractère
Continua la collaborazione tra la top model Eva Riccobono e il brand del
Gruppo Miroglio per la stagione autunno/inverno 2012. Con Eva Riccobono, Caractère prosegue il percorso dedicato alle “testimonial di carattere”
che ha visto negli anni il marchio rappresentato da top model come Inés
Sastre, Carla Bruni, Valeria Mazza e Helena Christensen. La collaborazione
tra il brand e la modella è stata documentata dal fotografo inglese Anthony
Maule per una campagna stampa pianificata sulle più importanti testate
di moda.
Dagli Euro ai Dollari Panettoni e pandori Maina in vendita sugli scaffali di un centro commerciale negli Stati Uniti d'America (Foto: Maina Panettoni)
maina panettoni forni accesi per NUOvi accordi commerciali
L'export sale al 35%
grazie a usa e gbr
Verso Oriente
L'anno in corso ha
segnato anche lo
sbarco su tre nuovi
mercati asiatici:
Hong Kong, Corea
del Sud e Thailandia
P
andori e panettoni
Maina volano oltre
confine grazie a
nuovi importanti
accordi commerciali stipulati
direttamente dalle famiglie
Brandani e Di Gennaro sui
mercati stranieri. L’azienda
dolciaria fossanese, che a
luglio ha riacceso i forni per
soddisfare la produzione
natalizia, stima una crescita
dell’export pari al 25%.
Accordi con Waitrose e
Morrison, due delle catene
distributive di più alto livello
qualitativo del mondo anglosassone, hanno contribuito
non poco ad accrescere fino
al 70% la quota di mercato
Maina sui dolci da ricorrenza
italiani in Inghilterra, mentre
negli Usa l’azienda fossanese
copre oltre il 30% dei panettoni italiani e si prepara a
lanciare un nuovo prodotto.
Si tratta di Bruno’s, un nuovo
panettone con ricetta, immagine e confezione creati ad hoc
per il mercato statunitense,
in onore di uno dei fondatori
Maina, Bruno Di Gennaro,
deceduto nel 2007. E i segnali
incoraggianti non mancano,
se si pensa che questa ricetta
ha già ricevuto ampi consensi
tra la popolazione locale, in
particolare da parte dei cinesi
che vivono in loco.
Ma la Maina prevede incrementi considerevoli del proprio export anche in CentroSud America, dove grazie a
specifici accordi commerciali
si rafforza soprattutto sui
mercati di Brasile e Porto Rico
ed è presente in tutti i duty free
degli scali aeroportuali del sub
continente americano. L’anno
in corso, inoltre, segna per
Maina lo sbarco su tre nuovi
mercati asiatici: Hong Kong,
Corea del Sud e Thailandia,
facendo così allargare ad est
il ventaglio dei Paesi con cui
l’azienda fossanese intrattiene
i suoi rapporti commerciali.
Sono oltre 40, infatti, le nazioni straniere dove si possono
trovare panettoni, pandori e
colombe realizzati nello stabilimento di frazione Tagliata di
Fossano.
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18
le nostre aziende
Agosto-Settembre 2012
N° 7
made in piedmont il bilancio triennale dell'associazione
AZIENDE NEWS
Tre nuove specialità di Robiola
per il 60° delle Fattorie Osella
Al tartufo, con pomodori, capperi e olive e alle olive nere. Dal mese di luglio sono in distribuzione tre nuove specialità di Robiola di Fattorie Osella.
“Nell’anno del 60° anniversario di fondazione del caseificio - afferma Dario
Osella, cuore pulsante dell’azienda casearia - Fattorie Osella con il lancio
delle tre nuove specialità di Robiola rafforza la sua immagine di azienda
moderna e orientata all’innovazione”. Le nuove specialità di Robiola sono
già disponibili in tutta la grande distribuzione in formati da 90 grammi.
KlinkerSire protagonista al London
Aquatics Center di Zaha Hadid
L’Aquatics Center di Zaha Hadid è stata una delle strutture sportive ammirate durante i Giochi di Londra 2012. Ispirata alle geometrie fluide
dell’acqua in movimento, è stata progettata per accogliere fino a 17.500
spettatori. Le piastrelle con cui è stato realizzato l’impianto sono state prodotte dalla Sire di Roreto di Cherasco su espressa richiesta di Zaha Hadid,
la famosissima architetta e designer irachena naturalizzata britannica, la
quale ha richiesto un formato e colorazioni speciali.
Nuovi kit della Brc Gas Equipment
per le auto ad iniezione diretta
Grazie al continuo impegno nel campo della ricerca e sviluppo, Brc gas
equipment amplia la gamma dei kit di conversione a Gpl per auto ad iniezione diretta di benzina. Sequent Direct Injection, il sistema di iniezione
gassosa già in commercio da tempo, è stato ulteriormente migliorato con
l’aggiunta di nuove soluzioni tecniche, sia hardware che software, in modo
da garantire maggiore integrazione e grandi potenzialità di calibrazione
sui moderni motori ad iniezione diretta. L’elenco delle auto che si possono
trasformare a Gpl è consultabile presso la rete Brc Gas Service.
forte crescita per
export e produzione
Connubio vincente
Sono 65 le aziende
vinicole produttrici
di vini Doc e Docg
che ne fanno parte
Beppe Malò
E
ra il 2010 quando
52 aziende vinicole
di Langhe, Roero e
Monferrato decisero
di costituire l’associazione di
imprese “Made in Piedmont”,
con lo scopo di promuovere nel
mondo la grande qualità dei
vini piemontesi e del territorio
dal quale hanno origine. La
scommessa oggi può dirsi vinta,
e a certificarlo sono i numeri
presentati nel corso dell’assemblea annuale dei soci dell’associazione, riunitasi lo scorso 18
luglio ad Alba, presso la sala
conferenze di palazzo Banca
d’Alba. Negli anni il gruppo
è cresciuto, fino ad arrivare
oggi a contare 65 aziende
produttrici, una realtà che, tra
vini a Doc e Docg, copre quasi
tutto il Piemonte. Il bilancio di
questo primo triennio di attività
- 2010/2012 - è decisamente
positivo. Nel complesso, tra i
contributi attivati dal bando
Ocm Vino per la promozione
sui mercati dei extra Ue e dal
bando Misura 133 della Regione
Piemonte per le attività di informazione e promozione riguardo
ai prodotti che rientrano nei
sistemi di qualità alimentare,
nei tre anni si è raggiunto l’ammontare di 3.144.176 euro di
contributi a fronte di una spesa
totale di 5.916.238 euro, che
sono serviti per organizzare
quasi 500 missioni commerciali
all’estero, oltre che a parteci-
pare a 114 fiere internazionali
e a realizzare 278 eventi di
incoming dall’estero in Italia.
Numeri importanti anche per
quanto riguarda la produzione
complessiva di vini Doc e Docg.
Anche grazie al lavoro dell’associazione, in tre anni si è passati
da 4.771.461 bottiglie prodotte
nel 2009 a 7.916.894 bottiglie
nel 2011, con un incremento
del 65,92%. Dato questo che
è ancora più più significativo
parlando di sola Docg, settore
dove la produzione è più che
raddoppiata. Un segnale preciso della direzione scelta dalle
aziende associate, che è quella
della qualità. Cifre interessanti
riguardano anche il fatturato
del gruppo e la relativa percentuale di export: in questo
triennio si è arrivati, nel 2011,
ad un fatturato di 55.303.135
euro, con una percentuale di
export del 57,80%.
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Una nuova clinica per un sorriso sano
I dott. Stefano Salzano e Federico Tirone sono i titolari del più grande studio dentistico di Cuneo, una vera
e propria clinica di 600 mq, situata proprio di fronte
all’Ipercoop.
La struttura può vantare 7 unità operative tradizionali,
2 sale operatorie, 1 sala congressi, 2 salotti di degenza
post-chirurgica, 1 sterilizzazione completamente ispezionabile ed un moderno laboratorio odontoprotesico.
L’organizzazione della struttura prevede un approccio
multidisciplinare e polispecialistico al fine di offrire la
più alta qualità possibile, ad un prezzo accessibile.
Nella clinica Salzano-Tirone opera un team giovane e
preparato in costante espansione: con i 2 titolari cooperano 3 odontoiatri, 1 ortodontista, 1 pedodontista, 2
consulenti anestesisti, 1 igienista laureata, 4 segretarie e 9 assistenti per un servizio efficiente.
La struttura dispone di un’avanzata tecnologia diagnostica, con la possibilità di effettuare panoramiche e
tomografie computerizzate “cone beam”, che offrono
immagini tridimensionali della bocca esponendo ad
una dose contenuta di radiazioni.
Lo studio Salzano-Tirone offre ai propri pazienti tutte le
tipologie di trattamento odontoiatrico.
Tra queste meritano una menzione:
• il carico immediato con la tecnologia “all-on-4” che
permette di restituire una dentatura fissa in giornata
affrontando un intervento chirurgico con l’ausilio di
una sedazione cosciente in un ambiente confortevole
e tecnologicamente assistito.
• la cura dell’estetica gengivale con interventi di chirurgia
plastica gengivale per rimediare alle retrazioni gengivali.
Nella clinica Salzano-Tirone, infine, è presente una
sala congressi in cui si organizzano serate e giornate
di aggiornamento professionale odontoiatrico.
I.P.
• la possibilità di riallineare i denti
con un apparecchio invisibile ed
innovativo sia nell’adulto che negli
adolescenti grazie all’Invisalign™
e all’Invisalign Teen™.
• l’approccio estetico metal-free, basato sull’utilizzo di
otturazioni in composito, faccette in ceramica e corone
in ceramica integrale, restauri, cioè, completamente
privi di inestetici metalli grigi.
Orario Clinico Variegato
Ore preserali
Sabato + Domenica
Servizio di
pronto soccorso
odontoiatrico
anche nei giorni festivi
Agosto-Settembre 2012
OSPEDALE VERDUNO riaperto il cantiere
plauso della
fondazione
Beppe Malò
I
l cantiere di costruzione
del nuovo ospedale Alba
Bra è nuovamente attivo.
Dopo uno stop durato 8
mesi, nel corso della seconda
metà di luglio hanno dato esito
positivo la mediazione e gli
incontri tra la direzione Asl e
l’assessore Paolo Monferino.
Il pagamento relativo a due
pregressi stati di avanzamento
lavoro, la riproposizione degli
impegni da parte della Regione e le conferme espresse in
merito alla necessità di portare
a termine il progetto, hanno
riportato in cantiere l’azienda
titolare del subappalto per la
realizzazione dei tamponamenti
esterni e la posa delle passerelle
esterne che collegheranno i vari
corpi di fabbricato. Un altro
indizio positivo è quello in merito alla chiusura del cantiere
per le ferie estive. L’interruzione dei lavori si è, infatti,
limitata alla sola settimana
di Ferragosto. La ripresa dei
lavori è inoltre una condizione
generale molto rilevante per
quanto riguarda il principale
motivo che aveva portato al
blocco dell’attività: il contenzioso tra Asl e società concessionaria relativo alle variazioni
eseguite in corso d’opera per
aggiornare il progetto. Se i
lavori proseguono, infatti, è
AZIENDE NEWS
Egea ha premiato i dipendenti
Tutti i dipendenti del Gruppo Egea, i soci e i partner della multiutility albese
hanno preso parte alla tradizionale festa estiva aziendale svoltasi a luglio.
La serata è stata l’occasione per ringraziare quanti da almeno 25 anni
lavorano in Egea. In particolare hanno ottenuto un riconoscimento dalla
direzione Laura Gallo (uffici amministrativi), il neo pensionato Armando
Corino (ufficio tecnico-controllo di gestione), Giuseppe Mano (tecnico-caposquadra). Un caloroso saluto è stato inoltre rivolto all’ingegner Sergio
Panero che ha concluso la sua esperienza lavorativa in Egea.
Semestre di crescita per la Balocco
Il primo semestre 2012 si è chiuso per la Balocco con un risultato ampiamente positivo; il giro d’affari è salito dell’11%, con un incremento a valore
che ha superato i 6 milioni di euro. Nel primo quadrimestre Balocco si è
confermata la seconda azienda del comparto frollini con una quota a volume del 7,7% ed una distribuzione ponderata del 91%. Nello stabilimento
di Fossano è in fase di ultimazione l’installazione dell’impiantistica per
la produzione delle “Girandole”, un nuovo frollino panna e cioccolato che
andrà a collocarsi nel segmento “ricchi”.
La Crs ha installato al rifugio Quintino Sella un’apparecchiatura Pos di
ultima generazione che si avvale di piattaforma internet. I frequentatori del
rifugio potranno così effettuare pagamenti del soggiorno anche con moneta
elettronica a valere sui circuiti PagoBancomat, Visa e Mastercard.
Manutenzione ferroviaria all'Alstom
A Verduno Dopo 8 mesi di stop sono ripresi i lavori all'interno del cantiere per la costruzione del nosocomio
AZIENDE alla CERCA
DI giovani di TALENTo
D
possibile percorrere la via di un
accordo bonario tra le parti.
In caso contrario l’unica via
possibile sarebbe quella di un
confronto in sede civile.
“La ripresa del lavoro - sottolinea il presidente della
Fondazione per il nuovo
ospedale di Verduno Onlus.
l'ingegner Dario Rolfo - è un
dato assolutamente positivo.
Abbiamo buone speranze che,
a settembre, possa rientrare in
cantiere anche l’azienda Matarrese contribuendo ad una totale
ripresa delle attività. Per la
Fondazione e per il lavoro che
porta avanti, la riapertura del
cantiere è la premessa stessa
per un buon proseguimento
della nostra attività a fianco
del progetto”.
Bancomat della Crs al Quintino Sella
professione lavoro hr campus granda
opo il successo del
2010 e del 2011,
sta per ripartire
HR Campus Granda, innovativo progetto che
mira a far incontrare giovani
di talento della provincia di
Cuneo con le imprese del territorio promosso da Professione
Lavoro. L’iniziativa nasce,
19
le nostre aziende
N° 7
come già le precedenti edizioni,
dall’idea che la valorizzazione
delle risorse umane possa rappresentare per le aziende una
sfida dal cui successo dipenderà
lo sviluppo economico dell’impresa. Lo svolgimento del Campus è previsto a Pollenzo per la
fine di novembre e si articolerà
in un vero e proprio confronto
dei candidati con le aziende e in
una serie di workshop che precederanno l’inizio del Campus.
Anche l’edizione di quest’anno
sta ricevendo un riscontro decisamente positivo dal versante
delle aziende. Merlo, Michelin,
Ferrero Legno, Gec, Mondo,
Gino e Opm sono solo alcune
delle realtà imprenditoriale della Granda che hanno
già dato la loro adesione al
progetto. Per maggiori informazioni sui progetti e sulle modalità del Campus consultare il
sito www.hrcampusgranda.it
La neonata società Asi Alstom Service si occuperà dei servizi di manutenzione ferroviaria della rete italiana per i treni di diversi clienti tra cui
Trenitalia, Trenord, Ntv. L’accordo riguarderà i 19 depositi italiani, tra cui
quello di Savigliano, che per Alstom effettueranno attività di manutenzione
sia preventiva che correttiva.
"Tic Tac" Ferrero per le Olimpiadi
Nuove confezioni olimpiche per la Ferrero che ha celebrato le Olimpiadi di
Londra con una nuova edizione di Tic Tac ‘limited edition’. Sulla confezione del formato T100 Tic Tac Sport contenenti i noti confetti bianchi, sono
state raffigurate alcune delle più note discipline olimpiche. Anche Nutella
ha raccontato le discipline protagoniste dell’evento londinese attraverso
cinque soggetti diversi: il calciatore, il lanciatore del peso, la nuotatrice, la
ginnasta di ritmica e il sollevatore di pesi.
I vini di Gagliardo a Beverly Hills
Due delle più prestigiose etichette della cantina Barolo di Gianni Gagliardo
di La Morra, dal mese di agosto sono nella lista vini del celebre Polo Lounge
del Beverly Hills Hotel, resort 5 stelle, meta preferita da tanti divi del cinema hollywoodiano. Le etichette inserite nella lista della prestigiosa location
sono il Barolo DOCG Gianni Gagliardo e il Barolo DOCG Serre.
michelin
Equipaggiato mezzo della Protezione Civile del Piemonte
Ogni anno la Michelin di Cuneo equipaggia automezzi appartenenti ad associazioni no-profit di
grande rilevanza. Un modo, questo, per mettere
in pratica il modo di essere dell’azienda, ossia
“Performance e Responsabilità”, quindi efficienza
industriale e servizio al cliente insieme con una
sentita responsabilità sociale. “Dalle missioni Camilliane, al Soccorso Alpino, alla Protezione Civile
negli anni abbiamo fatto del nostro prodotto uno
strumento di responsabilità sociale – commentano dall’azienda -. A luglio abbiamo equipaggiato
un autocarro della Protezione Civile Piemonte”.
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20
CULTURA D'impresa
Agosto-Settembre 2012
N° 7
Affinità elettive
Sia l'ndustria che
la musica jazz
richiedono passione,
capacità tecnica
e professionalità
art
work
La vocalist di Tullio De Piscopo ha incantato 500 spettatori con una performance di musica d'alto livello e battute autoironiche. Sul palco uno scenografico pianoforte a coda
l'evento concerto di patrizia conte alla giletta di revello
la fabbrica apre
i cancelli al jazz
Erica Giraudo
“I
Il palco è stato montato nello stabilimento che produce macchine spargisale e lame sgombraneve
l jazz è una
musica tecnica, da
professionisti. La
fabbrica è tecnica,
è da professionisti. In fabbrica
c’è molta passione, come c’è
molta passione nel jazz. Entrambi sono frutto di un’azione
corale. Abbiamo provato a
mettere insieme le similitudini,
creando un connubio”. Così
Enzo Giletta, amministratore
della Giletta spa di Revello, ha
commentato l’idea di aprire le
porte della fabbrica di famiglia
ad un concerto jazz.
Un sabato sera d’estate, i fratelli
Enzo e Guido Giletta hanno
deciso di “portare a casa”l’iniziativa che sostengono da anni.
“Abbiamo iniziato a sponsorizzare 'Jazz Visions' coinvolti
dalla passione dei promotori
- dicono gli imprenditori -.Abbiamo visto che il palco era sempre più frequentato. Quest’anno
abbiamo pensato che sarebbe
stata una buona idea portare
una data a Revello”. Nel “Comune della pesca”non c’erano
strutture adatte ad ospitare
l’evento. Così lo stabilimento
si è trasformato in auditorium.
La Giletta è un’azienda leader
nella produzione di macchine
spargisale e lame sgrombraneve.
Gli operai, il giorno del concerto, hanno smontato le linee
e hanno allestito il palco, con
tanto di maxischermo per gli
effetti speciali. Domenica tutto
è tornato a posto, per la ripresa
della produzione di lunedì alle
ore 7. La scenografia artistica
è stata curata da Antonella
Bonetto e Lucia Cappa. Partendo dagli scatti del pavimento
dell’officina, hanno correlato i
dettagli alle opere dell’action
painting di Jackson Pollock. La
tecnica rende vivo l’inconsapevole action working delle suole
delle scarpe.
Il concerto del quartetto Patrizia Conte, vocalist di Tullio De
Piscopo, era stato anticipato
da un forte temporale, che non
ha scoraggiato il pubblico.
All’ultimo sono state aggiunte
alcune file di sedie in platea per
far posto a tutti. Il successo
è stato superiore ad ogni
aspettativa: più di 500 persone. La partecipazione media,
ai concerti della rassegna, si
attesta sui 200 spettatori.
Anche la vocalist, prima di
salire un palco ha detto: “è un
posto nuovo per me. è la prima
volta che canto in fabbrica. C’è
tanta gente, sono
emozionata”.
Un’emozione che trapelava anche durante
lo spettacolo. Dopo
i primi minuti, Patrizia Conte ha preso
confidenza con l’officina, regalando uno
spettacolo di musica di
alto livello e d’intrattenimento appassionato. La cantante si è
raccontata, con battute
spesso autoironiche,
lasciandosi andare ad
aneddoti e a racconti personali.
“ Qui si respira l’aria di una
grande famiglia”, ha detto.
Il concerto rientra nella terza
edizione di “Jazz Visions”. La
rassegna è stata organizzata
dal Cenacolo Studi “Michele
Ginotta”, presieduto da Mauro
Comba. Il direttore artistico,
Luigi Martinale, ha detto: “E’
un’iniziativa inusuale. Siamo
riusciti, per la prima volta, a
portare la musica in fabbrica e
per la prima volta la fabbrica si
è aperta al jazz. Il nostro obiettivo è far conoscere a tutti
questa musica che qualcuno,
a volte, ritiene un po’ ostica.
In realtà è molto comunicativa.
Vogliamo creare un pubblico
anche in provincia, dove a volte
siamo distanti dai grandi eventi”. Due ore di una performance
che ha coinvolto tutta la platea,
grazie alla potente voce di
Patrizia Conte e all’abilità dei
musicisti che l’hanno accompagnata. L’iniziativa promette di
fare scuola.
Agosto-Settembre 2012
il libro storia delle banche in provincia di cuneo
l'importanza degli
istituti di credito
Un ruolo strategico
Casse di risparmio
e casse rurali hanno
dato un contributo
fondamentale allo
sviluppo del territorio
Paolo Gerbaldo
L
’interessante saggio
di Ada Gerbaudo
affronta due temi di
fondo: lo sviluppo
della struttura creditizia; le
sue implicazioni economiche,
politiche e sociali sul territorio
della provincia di Cuneo.
"Storia delle banche in provincia di Cuneo. Casse di Risparmio
e Casse Rurali: nascita, sviluppi,
difficoltà e successi" si rivolge
a chi intende conoscere le linee
guida dello sviluppo del sistema
bancario cuneese attraverso
un’indagine basata sull’esplicito
obiettivo di comprendere le
diverse traiettorie messe in atto
da una rete di istituti di credito
21
CULTURA D'impresa
N° 7
locali che iniziò a diffondersi a
partire dalla metà dell’Ottocento. In agili e sintetici capitoletti
corredati di un ricco apparato
iconografico, il saggio ripercorre quindi il cammino del
credito estesosi per soddisfare
le necessità dei privati e degli
enti pubblici unitamente alla
lotta all’usura e alla diffusione dell’amministrazione del
piccolo risparmio. Il tessuto di
partenza fu quello delle casse
di risparmio, la prima ad essere
fondata risultò quella di Bra
nel 1842, nate con l’intento di
educare al risparmio le fasce
economicamente più deboli della
popolazione in modo tale da facilitarne poi l’impiego. La Cassa
di Cuneo sorse nel 1855, mentre
quella di Saluzzo nacque invece
nel 1902 con una più ampia base
societaria ed allontanandosi
dalla tradizione filantropica
ancora ben presente nella Cassa
di Fossano fondata nel 1904. Un
dato significativo, riscontrabile
a partire dalla fine dell’Ottocento, si ebbe con l’apertura
ai finanziamenti delle attività
produttive in sostituzione
dell’impostazione iniziale basata sull’investimento in titoli.
Le aree rurali, con soci che erano piccoli proprietari, affittuari
e artigiani, si mostrarono come
il terreno favorevole per l’operare delle casse rurali basate su
un modello di cooperazione che
riconosceva la qualifica di socio
in base alla condotta morale.
La prima ad essere fondata, con
la collaborazione della Cassa di
Risparmio di Bra, fu la Cassa di
Diano d’Alba nel 1886. A Busca
ne sorsero due: una d’ispirazione cattolica, nel 1896; una
liberale, nel 1902. A diffondersi
maggiormente, grazie anche
al notevole impegno di diversi
parroci, furono però le casse
cattoliche. Complessivamente,
per questo nuovo modello di
credito, si registrò un successo
straordinario testimoniato dal
fatto che, dal 1896 al 1907, se ne
contarono trentatré: “In questo
la provincia di Cuneo ebbe la
fortuna di poter contare su una
buona rete di casse di risparmio guidate da soggetti validi
e capaci che fornirono i mezzi,
ovvero il denaro sotto forma
di prestiti agevolati, per dar
vita alle nascenti casse rurali”
(p. 41). Le casse rurali ebbero
infatti come finalità quella di
erogare piccoli prestiti evitando
così l’intervento degli usurai
attivi nelle campagne operando
nell’erogazione del credito sul
territorio grazie ai capitali che
gli venivano forniti dalle casse
di risparmio. La sostanziale
debolezza delle casse rurali e
di risparmio nello stimolare
iniziative produttive di natura
più ampia ebbe come conseguenza, a partire dall’inizio
del Novecento, il radicamento
nel cuneesse dei grandi istituti
di credito nazionali: Banca
Commerciale Italiana a Saluzzo; Banco di Roma ad Alba,
Fossano e Mondovì; Cassa di
Risparmio di Torino attiva, nel
1911, con quattordici sportelli.
Lo studio si conclude con un
rapido accenno al periodo dopo
la Seconda guerra mondiale
Ada Gerbaudo, Storia delle banche in provincia
di Cuneo. Casse di Risparmio e Casse Rurali:
nascita, sviluppi, difficoltà e successi,
Primalpe 2011, pp. 56, euro 10.
in cui incontriamo un credito
basato sulle Casse di Risparmio
di Cuneo, Bra, Fossano, Saluzzo
e Savigliano che ebbero così,
assieme a quelle rurali, un ruolo
di primo piano nel sostenere
sia la ricostruzione che la
successiva fase dello sviluppo
economico.
segnalazione
L'uomo "nuovo" Carlo Matteo Capelli
Lo studioso accademico cuneese Paolo Gerbaldo, da anni collaboratore di “Provincia Oggi”, è stato premiato dall’Istituto Storico della
Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo per
la tesi di dottorato dal titolo “Adattarsi ad un nuovo stato. Istituzioni, società, cultura nel dipartimento della Stura attraverso un ‘uomo
nuovo’: Carlo Matteo Capelli” a conclusione del Dottorato in Studi Politici Europei ed Euroamericani con il professor Giuseppe Rutto. A lui
le congratulazioni di tutta la redazione di “Provincia Oggi”.
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22
CULTURA D'impresa
Agosto-Settembre 2012
Pierpaolo Bindolo
ritratti l'ingegno versatile di claudio calandra (1818-1882)
T
una banca per la
piccola industria
ra le figure più attive
nel panorama politico, imprenditoriale
e culturale della provincia di Cuneo della seconda
metà del 1800 si distingue sicuramente l’opera dell’avvocato e
costruttore Claudio Calandra.
Non è semplice ricostruire i
suoi molteplici interessi anche
perché Calandra, nato a Torino
nel 1818 e morto a Murello nel
1882, ricoprì diversi e importanti incarichi politici, amministrativi e finanziari. Inoltre
egli si distinse nella progettazione e costruzione di opere
pubbliche per la bonifica delle
acque ad uso civile, industriale
e agricolo e nella riorganizzazione del sistema fognario
di alcune città del nord. Di
ingegno versatile, mostrò una
vivace curiosità in molti campi,
lasciando una vastissima produzione di testi scientifici di
ingegneria idraulica. Nel 1878
con i due figli Edoardo - scrittore e letterato - e Davide - famoso scultore ed ebanista - iniziò
e diresse gli scavi archeologici
della necropoli longobarda
di Testona, presso Moncalieri.
La sua fama resta però legata
all’invenzione “di un sistema
per l’estrazione artificiale delle acque sotterranee tramite
l’infissione di appositi tubi
metallici”. è bene ricordare che
prima di procedere alle costose
fasi operative di escavazione,
l’eclettico ingegnere era solito
effettuare numerose indagini di
campionatura sulla resistenza
del terreno. Queste ricerche
preventive, che comprendevano
la stesura di carte geologiche,
erano utili per individuare le
aree su cui allestire i cantieri
di scavo. Calandra era solito
Ante litteram
L'istituto,fondato nel
1864 a Cuneo, aveva
l'obiettivo di rendere
produttivo il capitale
e centuplicare le
forze del Paese
progettare e seguire direttamente sia le opere di canalizzazione
sia le varie fasi di lavorazione e
bonifica attuate in quei decenni.
La disponibilità costante di
acqua era utile non solamente
per gli usi civili, l’irrigazione
dei campi, l’allevamento del
bestiame ma anche per soddisfare le richieste delle manifatture,
che utilizzavano la forza idrica
per far funzionare le macchine.
Per migliorare la portata e
il prelievo e nel contempo
diminuire i costi, l’avvocato e
ingegnere brevettò nel 1863
un sistema di perforazione
che porta il suo nome. Come
ebbe modo di illustrare in tanti
opuscoli e manuali pubblicati
in quegli anni, la sua tecnica
prevedeva di inserire nel terreno
dei tubi in ferro battuto “con le
estremità filettate a vite”lunghi
Morozzo, Savigliano, Casale,
Novara, Vercelli e Nichelino.
Oltre all’attività di costruttore
e ingegnere, Calandra ricoprì diversi incarichi politici e
amministrativi. Per molti anni
fu sindaco di Murello e per
lungo tempo rivestì la carica di
vicepresidente dell’amministrazione provinciale di Cuneo.
Dal 1865 Claudio Calandra
venne eletto per due consecutive
legislature al parlamento del
Regno d’Italia. Durante il
mandato parlamentare e la sua
attività amministrativa a Cuneo,
il politico di Murello fece
parte di numerose commissioni
tecniche, locali e nazionali. Per
le sue conoscenze giuridiche
e scientifiche la provincia gli
affidò diversi incarichi, tra cui
la stesura del regolamento per
l’esercizio della pesca e la
salvaguardia della fauna; egli
inoltre si attivò per l’istituzione
di scuole tecniche professionali,
al fine di formare manodopera
specializzata richiesta dalla
nascente industria manifatturiera locale.
Una delle più importanti
operazioni alle quali Calandra
4 metri e del diametro di 5/8
centimetri. Unendo le varie
sezioni si poteva raggiungere la
profondità desiderata.
Il successo di tale procedimento
fu immediato e numerose furono
le commesse e le richieste di
collocazione delle tubazioni.
Secondo i dati forniti dall’ingegner Eugenio Vaccarino,
nel 1868 (a cinque anni dal
brevetto) erano stati installati
oltre 2200 metri lineari di
tubi con il “sistema Calandra”.
Tecnici e operai specializzati
forgiavano il ferro e procedevano all’innesto delle condotte
che potevano raggiungere - a
seconda dei terreni - una profondità massima di 15/17 metri.
Numerosi furono i Comuni in
cui vennero installati i nuovi
fontanili: tra questi ricordiamo,
solo per citarne alcuni, Fossano,
partecipò con un ruolo decisivo
fu il progetto per la nascita
della banca della Piccola
Industria. Negli anni seguenti
l’unità la situazione economica
e finanziaria del cuneese era
decisamente arretrata rispetto
ad altre regioni del nord. Lo
stesso Calandra sperimentò
direttamente e in più occasioni
la difficoltà di avere accesso
al credito e ai finanziamenti,
tanto che “per continuare la
costruzione d’un importante
canale dovette vendere la sua
preziosa collezione d’armi”
al museo di Birmingham in
Inghilterra. Per rimuovere
questi problemi e agevolare
le attività dell’imprenditoria
agricola e manifatturiera, egli
nel 1864 fu promotore con il
cav. Giudice del progetto di
istituire nei principali mandamenti di Cuneo la banca della
Piccola Industria. Secondo
alcune testimonianze scritte
apparse nell’anno di fondazione, due erano gli scopi del
nascente istituto di credito: il
primo era di favorire l’associazionismo, “leva che centuplica le
forze produttive di un paese”; il
secondo riguardava “il capitale
per se stesso improduttivo”, ma
che diventa produttivo quando
“si muove per andare incontro
all’industria agricola, manifattrice e commerciale”.
Claudio Calandra è un eclettico
personaggio che all’interno
della storia della cultura
scientifica cuneese ha lasciato
una ricca traccia del proprio
operato. Le testimonianze delle
sue concrete iniziative e dei suoi
manoscritti sono una preziosa
testimonianza di come il “sistema Calandra”si sviluppasse
attraverso l’incontro di attività
innovative, forze produttive e
finanziarie.
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