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Troppi incidenti, basta scooter per i postini
CRONACA DI TRENTO VENERDÌ 13 MARZO 2009 C’E’ POSTA PER TE Intesa tra azienda e sindacati: messi in soffitta per ora i 50 motorini a disposizione per il servizio di recapito Il progetto potrebbe presto essere allargato a tutta Italia TRENTINO 17 Lettera del Wwf: «Ridateci il parco di Gocciadoro» Borzaga scrive a Comune e Provincia e denuncia lo scempio dell’area TRENTO. Francesco Borzaga - presidente del Wwf trentino - Scrive al sindaco di Trento Andreatta, all’assessore all’ambiente Pompermaier e all’assessore al turismo Mellarini e scende in campo in favore del parco di Gocciadoro. Borzaga ne sollecita la sistemazione «in modo da restituirlo nella sua integrità al godimento dei cittadini. Sottolineo - continua Borzaga - che si tratta probabilmente della più bella area verde di Trento, ricca di piante rare e monumentali e di eccezionale interesse naturalistico e storico. Il Parco di Gocciadoro è stato tra l’altro dichiarato sito di interesse comunitario. Attualmente il parco è usufruibile solo in parte, e i lavori programmati appaiono fermi o comunque sembrano procedere a rilento. La riva sinistra del rio Salè risulta chiusa al pubblico da tempo, presumibilmente per il timore di frane e di conseguenti responsabilità e i lavori di ampliamento del parco, affidati al Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia, sono pure in corso da tempo. In conseguenza dei medesimi l’intero corso superiore del rio Salè è precluso all’accesso e al pubblico godimento. La zona è oltretutto sbarrata con recinzioni esteticamente del tutto inaccettabili. Inoltre il rio Salè, di per sé bellissimo corso d’acqua, appare inquinato ed esala miasmi. Infine la cappella di San Adalberto, che appare in grave decadimento ed è pure recintata con le modalità sopra indicate». Il parco Gocciadoro Troppi incidenti, basta scooter per i postini Sperimentazione in sei zone della città: per loro soltanto macchine o biciclette di Marzia Bortolameotti TRENTO. Se negli ultimi tempi non avete più visto il vostro postino arrivare fin sotto casa con lo scooter e vi siete chiesti il perché, sappiate che non è una scelta casuale o dovuta alla stagione invernale. L’azienda Poste Italiane, d’accordo Negli ultimi mesi, infatti, sono in continua crescita gli incidenti, anche gravi, avvenuti ai postini a bordo degli scooter mentre si dirigevano sul luogo di lavoro. Soprattutto durante questo inverno rigido, con le strade ghiacciate e quindi più pericolose, i problemi per i postini a bordo di scooter sono aumentati sensibilmente. Così, per aumentare la loro sicurezza, al termine di una serie di incontri tra azienda e sindacati, è stato deciso di cambiare strategia e puntare su mezzi che - sulla carta - sembrano maggiormente sicuri. La fase sperimentale è scattata proprio dal Trentino il 19 gennaio scorso ed è ancora in corso: inizialmente si è partiti su sei zone del centro storico della città, via Santa Croce, piazza Venezia e via Grazioli, ed ora è stata allargata ad altre quattro aree. Attualmente la direzione centrale di Poste Italiane sta monitorando il progetto che prossimamente potrebbe anche essere allargato ad altre regioni d’Italia. La novità di questo piano consiste nella diversità di spostamento dei portalettere. Prima i sei postini delle zone interessate partivano dal centro recapito di Spini di Gardolo con i loro scooter e facevano il loro “giro” autonomamente. Adesso, invece, partiranno in coppia con un’auto con i sindacati, ha deciso di limitare l’uso dei circa 50 motorini a disposizione per il servizio di recapito nelle 100 zone della città, sostituendoli con macchine, biciclette e carrelli a mano. Motivo? I troppi incidenti in sella ai motorini. Savoi (Lega): edifici appositi per immigrati «Itea, più sicurezza» TRENTO. «Il piano sicurezza dell’Itea? La dimostrazione che gli allarmi lanciati dalla Lega non erano certo una preconcetta posizione razzista: è giusto e doveroso attuare un piano degli immobili Itea». A sostenerlo, in una nota, è il capogruppo della Lega in consiglio provinciale Alessandro Savoi. «E ora si creino degli appositi edifici dove alloggiare gli extracomunitari, in modo da confinare in un perimetro circoscritto le problematiche ad essi correlate, senza danneggiare la quiete e la vivibilità degli altri». Sulla questione interviene anche Gabriella Maffioletti: «Nell’incontro di presentazione del piano, a cui anch’io ho assistito, ho colto una maggiore attenzione e un elevato impegno pragmatico da parte della dirigenza Itea a trovare strategie migliorative in materia di vivibilità e coesione sociale nei condomini. Finalmente soffia un vento nuovo nel senso che anche la presidente Aida Ruffini, prende atto che la sicurezza è il primo caposaldo, materia primaria che spesso in alcuni agglomerati Itea manca». aziendale e poi si divideranno in un punto strategico per recarsi nelle loro zone, chi in bicicletta e chi a piedi con il carrello. Per questo, probabilmente, negli utltimi giorni non avrete più visto il vostro postino in scooter, bensì muoversi in bici o a piedi. Un modo più ecologico, ma soprattutto più sicuro che ha soddisfatto i sindacati, come spiega Catia Pancin, segretario generale della Slp Cisl, che ha seguito tutto l’iter del progetto. «Grazie all’introduzione di questa sperimentazione - spiega a nome delle rappresentanze sindacali - gli infortuni sono diminuiti sensibilmente anche perché tutti capiscono che muoversi su quattro ruote è più sicuro rispetto al muoversi su due ruo- Niente più scooter per i postini di Trento L’azienda ha deciso di avviare una sperimentazione in città dopo i numeri allarmanti degli incidenti degli ultimi mesi (foto Panato) te. Certo, ci sono anche dei problemi pratici da affrontare e per questo il progetto non è statico, ma particolareggiato ed ogni caso viene studiato singolarmente». Ovviamente, muoversi a piedi o in bicicletta comporta tempi di percorrenza diversi rispetto al recapito effettuato attraverso lo scooter e per questo alcune zone sono state L’ACCORDO CHE FA LA DIFFERENZA Intesa tra Comune e supermercati: tariffe scontate ai più virtuosi Il Comune punta sulla differenziata nei supermercati la riduzione dei rifiuti del Comune si concentrerà, infatti, sulla grande distribuzione. L’amministrazione comunale vuole impegnarsi per fare in modo che i comportamenti virtuosi diventino comuni e consueti nei supermercati cittadini, in modo da ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte. Per questo, con il supporto della società MasterNet e della cooperativa ApertaMente, Comune e supermercati sottoscriveranno entro l’autunno un protocollo d’intesa in cui saran- ziativa anche perché l’azienda ha dimostrato interesse per la tutela dei dipendenti, che è poi lo spirito delle organizzazioni sindacali. Apprezziamo, infine, il fatto che non sia stato calato dall’alto, ma condiviso con le parti sociali e che essendo un progetto sperimentale può essere soggetto ad una seria valutazione da parte del sindacato». Nota dei sindacati sulla spaccatura in Federazione Rifiuti, arriva la pagella ambientale TRENTO. Non solo il “porta a porta” per condomini ed uffici, ora nel mirino per la produzione di rifiuti ci saranno anche i 31 supermercati della città. E’ infatti in arrivo la “pagella ambientale”, ovvero il monitoraggio e la votazione delle iniziative virtuose che metterà in pratica la grande distribuzione per diminuire i rifiuti. Un passo dovuto in vista dell’applicazione della “tariffa puntuale” che verrà introdotta nel 2010 a Trento, come ha affermato ieri l’assessore all’ambiente Aldo Pompermaier che ha proposto uno sconto sulla tariffa per i supermercati più virtuosi. C’è chi ha assunto una persona solo per differenziare i rifiuti, come è successo al Superstore, e chi invece non ha ancora adottato i detersivi alla spina o gli “ecoshopper”, ovvero la distribuzione dei sacchetti di tela. Pochi supermercati danno invece informazioni ai clienti sul materiale dell’imballaggio né dove buttarlo. Ma presto ogni punto vendita dovrà mettersi in regola perchè da giugno ci sarà il controllo della reale applicazione delle azioni virtuose. Nel 2009 il piano per rimodulate. Inoltre, se la zona è il centro storico, il postino si muove a piedi con il carrello, se invece la zona è via Grazioli, viene usata la macchina aziendale. «E’ importante che si sia partiti dal Trentino con questo progetto - conclude Pancin - soprattutto per ribadire il concetto di sicurezza per i lavoratori. Riteniamo positiva questa ini- no definite le iniziative virtuose dal punto di vista ambientale che, dopo un periodo sperimentale, diventeranno obbligatorie. Verrà così monitorata l’adozione di queste iniziative per attribuire a ogni punto vendita una “pagella ambientale”. Il progetto coinvolgerà anche gli ecovolontari, che andranno nei punti vendita a informare i cittadini, e le associazioni dei consumatori e ambientaliste. «Il progetto darà grandi risultati nel 2010, quando introdurremo la tariffa puntuale - spiega Pompermaier - se il cittadino sarà chiamato a pagare per l’esatta quantità dei rifiuti prodotti, cercherà di portare a casa la minor quantità di imballaggi possibile. Così la riduzione delle confezioni o la scelta di adottare confezioni biodegradibili diventeranno per i supermercati uno strumento di marketing». Ecco alcune delle pratiche che saranno adottate dai supermercati aderenti al protocollo d’intesa: vendita di detersivi alla spina, di generi alimentari sfusi, di bevande col vuoto a rendere, pannolini lavabili per bambini, utilizzo di borse ecologiche. Servizio “scarta tutto”, corsi di formazione per i dipendenti sulle tematiche ambientali, campagne di sensibilizzazione nel punto di vendita, introduzione di aree dedicate ai prodotti eco-compatibili, cassette riutilizzabili per ortofrutta, carne e altro, raccolta delle derrate alimentari vicine alla data di scadenza e donazione alle onlus, utilizzo di contenitori compostabili, digitalizzazione della corrispondenza con i consumatori, utilizzo di carta riciclata per pubblicità e ufficio. (m.b.) «Scuole dell’infanzia serve una regia unica» TRENTO. Serve una regia sulle scuole dell’infanzia. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono i rappresentanti sindacali di categoria Gloria Bertoldi, Stefania Galli e Mariapia Trenti per Cgil, Cisl e Uil. «La riorganizzazione, che da oltre un anno sta “consumando” la Federazione Provinciale delle Scuole dell’Infanzia nella sua struttura interna ed esterna, potrà avere una ricaduta negativa sull’intero sistema scuola infanzia provinciale», viene scritto in una nota. «Oggi è giunta la notizia di una nuova dimissione dall’impiego di un dirigente; è la terza nel giro di alcuni mesi, segno inequivocabile del disagio interno conseguente la Riorganizzazione del servizio, la quale, come avevano denunciato i sindacati e una buona parte degli enti gestori associati, non risponde alle esigenze della missione della Federazione, e per questo non è stata condivisa. Dopo la costituzione dell’Agenzia dei servizi di Pergine, in questi giorni sem- brerebbe “prendere forma” il progetto di alcuni enti gestori di costituire un altro soggetto, alternativo alla Federazione, capace di essere più vicina alle esigenze delle scuole le dimissioni del terzo dirigente. Il sommarsi di questi eventi aggrava la delicatezza della situazione anche perché la parte politica è assente, nonostante sia stata più volte interessata dai sindacati. Non più tardi di ieri mattina, abbiamo sollecitato l’assessora Dalmaso ad intervenire, pur nella consapevolezza e nel rispetto dei ruoli diversi rivestiti dai vari attori della vicenda, partendo sempre dall’obiettivo di salvaguardare la qualità del servizio e lo spirito della legge provinciale 13. Chiediamo all’assessore Dalmaso che si faccia carico della situazione, magari convocando gli enti gestori, la federazione, le organizzazioni sindacali, per riflettere sulle conseguenze di certe scelte e trovare soluzioni condivisibili», concludono i sindacati.