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danieli in profondo rosso - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima

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danieli in profondo rosso - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
1,00
www.friulisera.it
ANNO I
N° 57
GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
VOGLIAMO LA VERITA’
FR I U LISE RA aderisce all’appello
della sorella di Giulio Irene Regeni
che chiede che non cali l’oblio
sulla fine del giovane ricercatore.
INDUSTRIA. Bilancio di medio termine molto negativo per l’azienda di Buttrio più che dimezzati gli utili
DANIELI IN PROFONDO ROSSO
PIZZAROTTI
INDAGATO
VA C I L L A L A T E S I S U L L A S U P E R I O R I T À G R I L L I N A
A M M I N I S T R A R E N E L 2 0 1 6 È F O N T E D I R I S C H I | P. 0 4 |
I DATI DEI PRIMI
NOVE MESI
VEDONO IN
CALO ANCHE
GLI ORDINATIVI
RENDENDO IL
FUTURO
DELL’AZIENDA
INCERTO
PARLAMENTO EUROPEO
La Cina non
è “economia
di mercato”
u Il Parlamento Europeo oggi ha
votato una risoluzione che nega
lo status di “economia di mercato” alla Cina, requisito essenziale per consentire al colosso asiatico di rimanere nella Organizzazione mondiale del commercio.
Gli imprenditori europei tirano
un sospiro di sollievo. |P. 05|
SPORT
STUDI UNIVERSITARI
WELLENS TRIONFA
A ROCCARASO,
NIBALI PERDE
ANCORA TERRENO
Abbandono
da livelli
preoccupanti
u Tim Wellens ha vinto la sesta tappa
del Giro d’Italia, trionfando a Roccaraso. Giornata negativa per Vincenzo
Nibali, che perde ulteriore terreno dalla maglia rosa. |P. 12|
u L’abbandono degli studi universitari è ormai emergenza. Il
25% delle matricole abbandona,
3 studenti su 10 lasciano quando
manca soltanto la tesi. |P. 10|
2
ANNO I
N° 57
ITALIA &
GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
MAIL [email protected]
Mondo
BRASILE Dopo il voto del Senato brasiliano arrivata la notifica ufficiale della sospensione
Dilma Rousseff ex presidente
“golpe, non impeachment”
La presidentessa è da oggi sospesa peri il processo per un massimo di 180 giorni
manterrà scorta, assistenza e metà stipendio. Sostituita dal vicepresidente Temer
.......................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u "Quando un presidente è accusato di un crimine che non ha
commesso non è impeachment,
è un golpe: lotterò con tutti i
mezzi legali di cui dispongo per
esercitare il mio mandato fino
alla fine". Ha usato queste parole Dilma Rousseff rivendicando ancora una volta la sua dignità e al sua onestà e chiamando i suoi seguaci alla resistenza.
Rousseff si appella al
popolo: lotterò con tutti i
mezzi legali di cui dispongo
In fatti al termine di un dibattito
parlamentare estenuante durato
22 ore, la maggioranza dei senatori brasiliani ha deciso di autorizzare il processo di impeachment del Presidente: a partire
da quel momento Dilma è sospesa per un massimo di 180
giorni mentre si celebra il processo a suo carico e potrà rimanere nella sua residenza ufficiale, avrà diritto alla sanità e agli
spostamenti con i mezzi ufficiali, sebbene con stipendio dimezzato.
Uscita - almeno temporaneamente - di scena Dilma, l'attenzione passa a concentrarsi sul
suo sostituto, l'ex alleato e oggi
principale odiato nemico politico Michel Temer: in quanto vicepresidente, sarà lui ad assumere i tutti i poteri ed ha già incontrato tutti i probabili Ministri
LA ORMAI EX PRESIDENTE DEL BRASILE. Dilma Rousseff
del suo futuro esecutivo per preparare le linee guida economiche, all'insegna di una prevedibile austerità; in serata terrà il
suo primo discorso al Paese. Temer tuttavia non ha davanti tranquille praterie da attraversare,
deve infatti affrontare due ostacoli non da poco per poter realizzare le sue ambizioni presidenziali: primo, la crescente impopolarità - una maggioranza
dei brasiliani, e non solo i sostenitori di Dilma, sarebbe favorevole alle sue dimissioni, in
concomitanza con quelle di Dilma, come soluzione alla crisi - e
secondo, il possibile coinvolgimento nello scandalo Petrobras.
Anche per questo la presidente
insiste nel suo richiamo al popolo e rifiuta, almneo a parole di
essere messa da parte: Sono sta-
te eletta presidente con 54 milioni di voti, ed è in questa veste
che voglio parlarvi in questo
momento decisivo per la democrazia brasiliana e per tutto il nostro Paese: ciò che è in gioco non
è il mio mandato, ma il rispetto
delle urne e della Costituzione,
della volontà sovrana del popolo
brasiliano; le conquiste degli ultimi 13 anni, ma anche il futuro
del nostro Paese", ha continuato
Dilma rivendicando i progressi
economici e sociali dell'ultimo
decennio. "Voglio denunciare
un impeachment fraudolento:
da quando sono stata eletta una
parte dell'opposizione volle ricontare i voti e successivamente
ha iniziato a cospirare per l'impeachment, creando un ambiente di sabotaggio continuo al mio
governo, un ambiente propizio a
un golpe. Gli atti da me posti in
essere sono stati legali e legittimi, analoghi a quelli dei Presidenti che mi hanno preceduto:
non era un reato ai loro tempi,
non lo è neanche adesso", ha ribadito Dilma. "Il golpe non vuole solo destituire un Presidente
eletto dal voto di milioni di voti,
ma impedire l'applicazione de
programma politico approvato
da milioni di brasiliani: il rischio
è quello di avere ora un governo
illegittimo, che nasce da un golpe, da un impeachment fraudolento, da una specie di elezione
indiretto, che potrà cedere alla
tentazione di reprimere chi gli è
contrario, che sarà esso stesso
una causa della crisi in cui versa
il Paese", ha avvertito il presidente, che ha concluso: "Ai brasiliani faccio un appello: mantenetevi mobilitati, uniti e in pace: la lotta per la democrazia non
ha una scadenza, la lotta contro
il golpe è lunga, è una battaglia
che può essere vinta e la vinceremo". Al di là dell'ottimismo di
rito, l'ultima tappa del calvario
politico di Dilma arriverà in ottobre, quando sarà un nuovo voto senatoriale, questa volta con
una maggioranza qualificata di
due terzi, a decidere la sua effettiva destituzione: da questo
punto di vista, è importante notare come i senatori che oggi
hanno votato a favore dell'impeachment sono stati 55, uno in
più del limite richiesto per la
condanna definitiva. Un margine troppo piccolo per dare certezza ai suoi oppositori ma nello
stesso tempo pericoloso per Dilma che potrebbe giocarsi il tutto
per tutto nelle piazze.
Arrestate e poste ai domiciliari
VIOLENZE SUI
BIMBI DA DUE
MAESTRE A BARI
u Due maestre di una scuola
elementare nel quartiere barese di Santo Spirito, sono
state arrestata stamattina e
poste ai domiciliari per una
serie di episodi di violenza nei
confronti dei bambini che frequentavano la struttura. A far
partire le indagini erano state
le denunce di alcuni genitori,
certi dei maltrattamenti che i
figli, tutti di età compresa tra i
due e i tre anni, avevano subito. E così, grazie alle intercettazioni ambienti degli inquirenti, si è scoperto che le
accuse contro le due donne
di 49 e 53 anni, corrispondevano a verità. A parlare con la
stampa senza mezzi termini:
Schiaffi, colpi sferrati su tutto
il corpo, strattonamenti, pedate, calci, forti scossoni sugli arti superiori, accompagnati anche dalla immobilizzazione delle mani e finalizzati a costringere i bambini a
stare fermi, trascinamenti
lungo il pavimento, colpi inferti dietro la nuca ed in una
serie di terribili vessazioni e
torture psicologiche, seguite
da costanti urla, minacce e
gravi ingiurie. Sarebbero almeno 37 gli episodi di violenza accertati nell’arco di appena 15 giorni di lezione, dal 31
marzo al 22 aprile 2016, che
hanno visto protagoniste le
due donne. Le attenzioni violente delle due maestre, scrive la Procura, erano rivolte in
particolare a tre bambini, ma
l’intera classe avrebbe risentito di quanto accadeva con
cadenza quasi quotidiana. Le
due donne si trovano ora agli
arresti domiciliari in qunto oltre a non sussistere il pericolo
di fuga non vi è neppure quello di inquinamento delle prove e ovviamente di reiterazione del reato.
MAIL [email protected]
ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
3
ARGOMENTI
DEL GIORNO
EDITORIALE
Gigante dell’acciaio nei guai
conti in... profondo rosso
........................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
Anche se la crisi imperversa
da lunghi anni, non capita
quasi mai di leggere di bilanci in rosso da parte di grandi
aziende o di qualsivoglia istituto di credito. Magicamente
le une e le altre presentano
bilanci, consolidati o meno,
sempre più “solidi”, con utili non proprio brillanti, da dare
in pasto agli azionisti sempre più nevrotici ed esigenti.
Ma come ogni regola che si rispetti, esistono delle “doverose” eccezioni.
In questo caso, il bilancio presentato dal Gruppo Danieli è
proprio “da manuale”.
Oggi l’atterrito consiglio di amministrazione della multinazionale dell’acciaio friulano, infatti, ha dovuto suo malgrado approvare un disastroso bilancio provvisorio per i
primi 9 mesi dell’anno. Raramente capita che tutti, proprio
tutti, i parametri economici utilizzati per verificare lo stato di
salute di una azienda, risultino negativi. Tra tutti, un calo
dell’utile netto del 56%, un dato di per sè sufficiente a far
tremare i polsi a dirigenti e manager. In realtà il rosso ricopre tutto il documento presentato: ricavi in calo del 15%,
diminuzione del portafoglio ordini del 6%. Dato questo ultimo che rende difficile far passare il tutto come una crisi
transitoria.
Le motivazioni, come spiegato con dovizia di particolari dal
comunicato ufficiale, risiedono in larga parte in una difficile
situazione generale del mercato dell’acciaio e in un rallentamentamento di alcune grosse commesse.
Cause sicuramente importanti e influenti, ma di certo non
sufficienti a spiegare una simile debacle.
Quasi pietoso il tentativo di “addolcire la pillola” precisando che negli ultimi tre mesi dell’anno è previsto un parziale recupero delle perdite. Per un effettivo recupero, in
realtà, servirà molto più tempo, almeno un paio di anni.
L’unica nota positiva del gruppo (la riduzione dell’indebitamento del gruppo) si affianca alla notizia della riduzione
del 10% dei dipendenti (che significa un migliaio di lavoratori in meno), il che fa nascere il dubbio che i due fatti siano
legati tra loro in maniera diretta.
Sarebbe interessante, a questo punto, capire se qualcuno
delle “teste pensanti” ai piani alti risponderà di questo disastro (magari con un taglio del 10% dello stipendio o degli
stipendiati) e, cosa ancora più importante, se si sta pensando
seriamente ad una strategia per il recupero della leadership
mondiale, ormai in pericolo. Visto che il gruppo delocalizza
in maniera “nativa” la realizzazione degli impianti produttivi, speriamo non decidano di delocalizzare anche la parte
pensante dell’azienda, lasciando in Friuli solo un guscio
vuoto. L’ennesimo.
OPINIONE
Nord Corea: dinastia folle
nel regno eremita dei Kim
.........................................................
...
... AUGUSTO DELL’ANGELO
... [email protected]
.
u Vuoi avventurarti per visitare
quella Corea del Nord che si autodefinisce “regno eremita dell'Asia”? Fatta eccezione per il
leader leghista Matteo Salvini,
specialista in visite 'improbabili'
come quella a Donald Trump a
Filadelfia, equivale a prenotare
un viaggio sulla Luna. Se ti va
bene, ed è difficile, ci son mesi
d'attesa per ottenere il visto e poi
ti devi assoggettare a un continuo
controllo serrato. Anch'io avevo
tentato una ventina di anni fa,
provenendo da Seul, capitale della Corea del Sud, e diretto a Pyongyang, capitale di quella del
Nord. Cancelli sbarrati a Panmunjom, frontiera ermetica dal
1953 (fine della guerra tra le due
Coree). E invito a non fotografare
o filmare al di là del confine. E'
stato fatto uno 'strappo' alcuni
giorni fa, limitato ad alcuni giornalisti occidentali, perché assistessero (ed enfatizzassero) il
Congresso del Partito dei lavoratori, convocato dopo 36 anni. Presentatosi in platea come “il grande sole del 21° secolo”, il giovane
dittatore, terzo rampollo della dinastia dei Kim, ha promesso per
l'ennesima volta un piano per lo
KIM JONG-UN
sviluppo economico e dichiarato
che il suo Paese è diventato una
Potenza nucleare. La cronaca dei
colleghi ammessi a Pyongyang è
a dir poco allucinante. Volo con
la compagnia di bandiera locale,
Air Koryo, la peggiore del mondo
nelle classifiche specializzate, su
aerei russi che da un decennio
non volano più nemmeno in Russia. A bordo, a tutto volume e per
tutto il viaggio, la musica di una
band di 10 ragazze selezionate
personalmente dal dittatore. In
compenso belle hostess in minigonna, rossetto e trucco leggero.
E molto gentili. In città fan visitare l'Arco di Trionfo alto 60
metri ed eretto nel 1982 per i 70
anni del capostiplite della dinastia dei Kim, Il-sung, che ha cambiato anche il calendario. Infatti
nella Corea del Nord siamo all'anno 104 dato che lui è nato nel
1912. In questo regno di autarchia stalinista mostrano orgogliosi un supermercato di tre piani in cui si vendono anche vini dei
Castelli Romani. Comunque è un
Paese poverissimo rispetto al
Sud: un Pil annuo pro capite di
621 dollari contro 28.338, una
popolazione di 25 milioni contro
50. In compenso, un milione e
106 mila militari contro 650 mila.
Concludiamo con la dinastia 'regnante' dei Kim, nonno, padre e
figlio. Il fondatore dello Stato fu
il già citato Il-sung (1912-1994),
definito “Presidente eterno”.
Guidò il Paese dal 1948 fino alla
morte e promosse il 'culto della
personalità', esteso ai successori
come “divinità comunista”. Prese
il suo posto, dal 1994 al 2011, il
figlio Jong-il che era nato nel
1941. Durante il suo 'regno' ci fu
una terribile carestia che provocò
migliaia di morti per fame. E dal
2011 è al potere Jong-un, nato 33
anni fa. Spietato contro rivali veri
o prsunti sia all'interno della famiglia che fuori. Come si è detto,
si fa chiamare “Grande sole del
21° secolo”.
L’ANALISI. La Germania è la principale creditrice degli Stati membri
Il vero problema dell’Europa
Ogni aiuto ai paesi in difficoltà è un minore guadagno per lei
u La Germania sta vivendo questo
particolare periodo dell’uscita
“stentata” dalla crisi europea in una
maniera molto... particolare. Il motivo è molto semplice: essendo il
principale creditore tra gli Stati
membri, quello che per gli altri è una
soluzione ai loro problemi, per le finanze tedesche risulta esattamente
l’opposto.
Ne sono una chiara riprova le evidenti, e a volte sconnesse, rimostranze fatte contro le politiche monetarie
della Bce. Una vera e propria protesta a oltranza contro gli strumenti
messi in campo dal Draghi nazionale per sostenere le casse dei Paesi più
in difficolta: tassi di interesse negativi e grandi liquidità sui mercati finanziari. Tutto con l’obiettivo di
mantenere bassi i tassi di interesse,
facendo calare i guadagni dei principali creditori (la Germania). Wolfgang Schäuble, il ministro dell'Economia tedesco, è arrivato a sostenere
che metà della responsabilità per l'ascesa del partito anti-euro “Alternativa per la Germania” è da addebi-
tarsi alla Bce. Una accusa a dir poco
improbabile.
La Germania, in realtà, non ha mai
smesso di ragionare in termini di macro sistemi, come prima dell’Unione: prezzi stabili e flessibili e pareggio in bilancio. Un approccio adatto
ad una economia medio grande ed
aperta come quella tedesca, con settori industriali efficienti e competitivi. Molto meno per una area come
quella europea, più complessa e
multiforme. Mentre la Germania si
ritrova con un costante surplus di risparmi interni, il resto dell’Unione
vive con una crisi della domanda interna. In sintesi, uno dei problemi
principali della Unione europea di
stampo tedesco è proprio la... Germania.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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ANNO I
N° 57
GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
MAIL [email protected]
CRONACA
ABUSO D’UFFICIO. Federico Pizzarotti primo primo cittadino di Parma sotto la lente
Indagini sul sindaco Grillino
“abuso d’ufficio” per nomine
L’inchiesta della procura riguarda la nomina del direttore generale del “Regio”
............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Quando si consigliava prudenza
al Movimento 5 stelle nell’ergersi
giudice assoluto dell’altrui onesta,
correttezza e rettitudine, si era visto
giusto, perchè il sistema politico e
con esso molte amministrazioni è
ormai talmente intriso di situazioni
maleodoranti che basta accostarsi,
anche senza necessariamente, intenti malavitosi che ci si sporca. I
sindaci, soprattutto, se non sono
esperti navigatori della politica e
non solo del web, rischiano di ca-
Pizzarotti Sono molto
tranquillo è atto dovuto
che rispetto pienamente
scarci più o meno consapevolmente. Ovviamente c’è reato e reato,
corruzione mazzette ed appalti pilotati sono una cosa, abuso d’ufficio
è altro, ma resta un reato. Così il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti
indagato per abuso d’ufficio è oggi
in bilico anche se è incappato nel
reato nel quale è più facile incappare per un amministratore pubblico
non necessariamente disonesto.
Sotto inchiesta anche un altro membro della giunta 5 stelle emiliana:
l’assessore alla cultura Laura Ferraris, originaria di Torino. La notizia
riportata con enfasi dalla Gazzetta
di Parma ricorda anche che tre
membri del Cda del Teatro Regio
sono sotto inchiesta: Silvio Grimal-
IL SINDACO DI PARMA. Federico Piazzarotti
deschi, Marco Alberto Valenti e
Giuseppe Albenzio, che si dimise
quasi subito, a un mese dopo la nomina. Le indagini, condotte dalla
Guardia di Finanza e coordinate
dalla procura di Parma, riguardano
la nomina del direttore generale
Barbara Meo e della sua consulente
Barbara Minghetti alla guida del
tempio della lirica cittadina, di cui il
primo cittadino guida la relativa
Fondazione. L’inchiesta nasce dagli esposti del senatore parmigiano
Pd Giorgio Pagliari e riguarda il
cambio alla guida del Regio. Gli inquirenti vogliono capire se ci siano
state o meno presunte interferenze
nella procedura di «ricognizione
esplorativa» aperta con un avviso
pubblico per la scelta di un nuovo
direttore generale dopo le dimissio-
ni, nel luglio 2014, dei vecchi amministratori. Arrivarono 30 candidature e ne furono scelte 7 da sottoporre al consiglio d’amministrazione del teatro: nessuna passò la
selezione Una settimana dopo la
chiusura di quel bando senza esito,
il Cda nominò Meo, all’epoca direttrice del Teatro del Carretto di Lucca, e Minghetti nel nuovo ruolo di
consulente. Nelle prossime settimane la Procura potrebbe decidere
di sentire gli indagati o sentire altre
persone informate sui fatti.
«Sono tranquillo. E’ un atto dovuto
che rispetto pienamente» la replica
di Pizzarotti che spiega: «Era già
emerso ci fossero indagini in corso.
Il mio impegno continua senza esitazione». È il secondo sindaco grillino a finire nel mirino della magi-
stratura. Pochi giorni fa era finito
nei guai Filippo Nogarin per il fallimento della azienda dei rifiuti di
Livorno. “Oggi sul quotidiano locale è uscita la notizia di una indagine
nei miei confronti, e da lì su tutti i
giornali nazionali. Era già emerso ci
fossero indagini in corso, rispetto
alla notizia di mesi fa che qui sotto vi
riporto. Sono tranquillo, perché è un
atto dovuto a seguito degli esposti
del Partito Democratico. Sarà utile
per chiarire la vicenda, con la Procura avremo il consueto atteggiamento collaborativo. Dico sin d'ora
che non entrerò nella polemica politica dei botta e risposta, non utile a
chiarire ma solo a confondere i cittadini e allontanarli dalla politica.
Andiamo avanti, il mio impegno
continua senza esitazione”.
Dura lex sed lex
ABUSO D’UFFICIO
QUESTO
SCONOSCIUTO
u L'abuso d'ufficio è un reato
previsto dall'art. 323 del codice
penale italiano. Si ha il reato di
abuso d'ufficio quando un pubblico ufficiale o l'incaricato di un
pubblico servizio, nell'esercizio
delle sue funzioni produce un
danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le
norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il
buon andamento e l'imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell'azione amministrativa. Il reato
di abuso d’ufficio è punito penalmente con la reclusione da
uno a quattro anni. L'elemento
soggettivo richiesto è oggi il dolo intenzionale. Il vantaggio deve essere "patrimoniale" ciò
esclude che la realizzazione
della fattispecie possa aversi
anche per un vantaggio non patrimoniale. Il vantaggio patrimoniale è rappresentato da qualsiasi vantaggio suscettibile di
valutazione economica come
l'attribuzione di un posto di lavoro; il danno, invece, è definito
come ingiusto questo vuol dire
che ricomprende tanto il danno
patrimoniale tanto quello non
patrimoniale.
ROMA. Francesco ha annunciato l'intenzione di istituire una Commissione di studio
Diacone: il Papa apre alle donne nella Chiesa
Si vuole valutare se nella Chiesa primitiva le donne avessero l’ordinazione
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Papa Francesco apre alle donne
nella Chiesa, avvertendo che è
"una possibilità per oggi" che possano diventare diaconi e che in futuro dovranno entrare nei processi
decisionali, anche guidando uffici
in Vaticano. Quella che appare come una vera e propria svolta è stata
annunciata in realtà come una possibilità di studio, durante l'incontro con 900 suore di tutto il mondo
che si trovano a Roma per l'assemblea mondiale delle superiori generali. Come è nelle prime comunità cristiane anche le donne avevano un ruolo nella gestione della
Chiesa ed è significativo che Papa
Francesco abbia scelto l'incontro
nell'Aula Nervi con circa 900 superiore generali degli istituti religiosi femminili per affrontare questo tema così decisivo. Le religiose gli hanno chiesto, nel corso di
una sessione di domande e risposte
perchè la Chiesa esclude le donne
dal servire come diaconi. E una ha
aggiunto: "Perchè non costruire
una commissione ufficiale che potrebbe studiare la domanda?". Il
Papa ha risposto che aveva parlato
della questione una volta qualche
anno fa con un "buon, saggio professore", che aveva studiato l'uso
delle diaconesse nei primi secoli
della Chiesa e gli ha aveva detto
che ancora non è del tutto chiaro
quale ruolo avessero. E soprattutto
se "avevano l'ordinazione o no".
"È rimasto un po' oscuro quale fos-
sero ruolo e statuto delle diaconesse in quel momento". "Costituire
una Commissione ufficiale potrebbe studiare la questione?", si è
chiesto il Papa ad alta voce. E poi si
è risposto: "Credo di sì. Sarebbe
fare il bene della Chiesa di chiarire
questo punto. Sono d'accordo. Io
parlerò per fare qualcosa di simile.
Accetto la proposta. Sembra utile
per me avere una Commissione
che chiarisca bene".
Al Papa sono state poste 6 domande. Nelle sue risposte Francesco
ha detto che "la Chiesa ha bisogno
ulteriore che le donne entrino nel
processo decisionale Anche che
possano guidare un ufficio in Vaticano. la Chiesa deve coinvolgere
consacrate e laiche nella consultazione, ma anche nel processo decisionale. E questo crescente ruolo
delle donne nella Chiesa non è
femminismo ma un diritto di tutti i
battezzati: maschi e femmine".
MAIL [email protected]
ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
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ECONOMIA / Regione
PARLAMENTO EUROPEO. Votata una risoluzione che nega lo status
Una economia di mercato flash
“niet” dall’Ue per la Cina
Crollo dei dividendi
periodo difficile
Sollevati gli imprenditori che temono la cino-concorrenza
..........................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
u La conferma della concessione
di status di economia di mercato
alla Cina da parte della Commissione europea diventa sempre più
improbabile. Il Protocollo firmato
nel 2001 e che ha permesso alla Cina di entrare nell’Organizzazione
mondiale del Commercio prevede
che alla scadenza di un periodo di
15 anni l’Unione deve decidere se
concedere al paese asiatico lo status di economia di mercato. Oggi il
Parlamento di Strasburgo ha votato una risoluzione contraria alla
concessione di tale status e la
Commissione non potrà ignorarla.
Una situazione che potrebbe creare molti attriti, non solo commerciali, con il colosso orientale, ma
che nel frattempo ha fatto tirare un
sospiro di sollievo alle grandi
STRASBURGO. Sede del Parlamento europeo
aziende europee, spesso in difficoltà a causa della politica commerciale aggressiva della Cina.
Milan Nitzschke, il portavoce
dell’associazione industriale Aegis Europe. «Il messaggio del Parlamento europeo è chiaro: non
possiamo aprire ulteriormente il
mercato europeo ai prodotti cinesi
sotto costo, con la conseguenza di
distruggere posti di lavoro e di penalizzare l’ambiente».
La concessione dello status comporterebbe una riduzione degli
strumenti di difesa commerciale in
mano alle autorità comunitarie, in
un momento in cui su questo fronte
la Commissione europea si sta dotando di strumenti più efficaci.
In sintesi, l’assise europea ha chiesto di continuare usare metodologie non standard nell’imporre dazi
ai prodotti cinesi. Di recente, Bruxelles ha annunciato nel settore
dell’acciaio la nascita di un nuovo
meccanismo di sorveglianza degli
importatori non europei, che rimarrà in vigore per quattro anni.
L’iniziativa, non a caso, è giunta in
un contesto di grave crisi della siderurgia europea, minacciata dalla concorrenza aggressiva di molti
paesi emergenti.
GRUPPO GENERALI
IOR. La banca vaticana
BANCA VATICANA
Utili in calo
u Lo Ior dichiara per il 2015 un
utile netto di circa 16 milioni, che
sarà interamente versato sotto
forma di dividendo ai soci. Questo risultato risulta in netto calo
rispetto ai 69,3 milioni del 2014.
È quanto emerge dal Rapporto
Annuale 2015, pubblicato oggi.
Il patrimonio è rimasto invariato
nel rispetto dello Statuto: al 31
dicembre 2015, al netto della distribuzione, è pari a 654 milioni
di euro. ed include la nuova voce
"Capitale" per 300 milioni di euro. Significativa la notizia, diffusa dalla stessa banca vaticana,
che tra giugno 2013 e dicembre
2015 sono stati chiusi 4.935
conti «a completamento effettivo del profondo processo di risanamento sui conti passati».
Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud)
tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected]
u «Il gruppo Generali ha chiuso
i primi 3 mesi dell'anno con un
utile netto in calo del 13,8% a
588 milioni di euro, leggermente sopra le stime degli analisti e
premi totali in ribasso dell'1,1% a 20 miliardi, leggermente sotto le attese». È quanto si legge in una nota in cui
viene indicato un risultato operativo in calo del 12,3% a 1,1
miliardi ed un 'combined ratio',
il rapporto tra costi e premi, al
92%, in miglioramento di 1,3
punti, anche in questo caso al
di là delle attese degli analisti. Il
calo dei premi, che si sono peraltro mantenuti entro la soglia
dei 20 miliardi di euro, ha risentito del "segmento vita influenzato dalla volatilità dei mercati
azionari", mentre è stata sostenuta dal ramo danni. Quanto
all'indice di solidità del Gruppo,
l'Economic Solvency Ratio ha
raggiunto il 188% a fronte del
202% di fine anno. «Generali
prevede, anzi promette, a fine
anno di «migliorare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico
già presentato al mercato»
MAIL [email protected]
ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
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ECONOMIA / Regione
BUTTRIO. Risultati disastrosi per i primi 9 mesi dell’anno per il colosso dell’acciaio
Bilancio in profondo rosso
Gruppo Danieli in affanno
COOP CASARSA
Bilancio 2015
solido per la
cooperativa
del triveneto
Problemi legati alla flessione del mercato e al rallentamento di grosse commesse
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u Brutte notizie per il consiglio di
amministrazione del Gruppo Danieli: i risultati di bilancio presentati sono tra i peggiori di sempre,
con perdite a due cifre sia per i ricavi (-15%) che per gli utili
(-56%). Il tutto da gennaio.
BILANCIO IN ROSSO. A incidere pesantemente sui conti dei
primi 9 mesi dell’anno, il rallentamento di alcune commesse estere
per impianti siderurgici a causa
dell’instabilità internazionale e,
dall’altra, il calo dei prezzi di mercato dell’acciaio prodotto dalla
controllata Abs, che ha comunque
mantenuto i volumi dell’anno precedente. Lasciando chiaramente a
intendere che si tratta di cause non
legate all’azienda (sia mai...), bensì a fattori esogeni, una nota
dell’azienda precisa che una parte
delle perdite dovrebbero essere recuperate nell’ultimo trimestre.
In termini strettamente numerici,
non si può fare a meno di notare che
tutti gli indicatori di conto economico sono in rosso: i ricavi segnano -15% a quota 1,69 miliardi con
Ebitda a -11% a 154 milioni. Scende l'indebitamento del gruppo: la
posizione finanziaria netta è di 823
milioni -14% sul dato al 30 giugno
2015. Scende del 10% anche il nu-
GRUPPO DANIELI. Bilancio preoccupante per il colosso friulano dell’acciaio
mero dei dipendenti ora a quota
9808. Il portafoglio ordini vede 2,9
miliardi in contrazione del 6% su
giugno 2015.
Per ultimo, la voce più preoccupante, soprattutto per i soci: l'utile
registra un autentico tracollo calando del 56% rispetto all’anno
scorso. Dai ricavi registrati a marzo di questo anno, tolte le spese e
pagate le tasse, infatti, sono rimasti
“solo” 54,4 milioni di euro, meno
della metà rispetto ai 122,5 milioni
di marzo 2015.
IL COMMENTO. La nota ufficiale è un esempio da manuale per chi
“deve arrampicarsi sugli specchi”:
«L’andamento dei ricavi del Gruppo mostra, nei primi nove mesi
dell’esercizio 2015/2016, un Ebitda positivo, migliore in percentuale ma inferiore in valore assoluto
rispetto a quanto realizzato nel periodo omologo dello scorso esercizio: si è realizzato un minore fatturato nel settore ingegneria e costruzione impianti per un avanzamento inferiore al previsto e legato
ad eventi imprevisti nelle aree di
realizzazione impianti e che ad oggi stanno progressivamente recuperando, ed una diminuzione del
fatturato pure nel settore acciaio
(Steel Making) per prezzi di vendita inferiori rispetto al 2014/2015,
essenzialmente legati alla diminuzione dei costi delle materie prime
e ad un mercato depresso in Italia
ed in Europa. Il minore volume di
ricavi del Gruppo rispetto alle previsioni d’inizio anno sarà recuperato in parte nell’ultimo trimestre»
conclude la Spa, precisando che si
prevede un 2016 “incerto”.
L’ANNUNCIO. Nell’incontro al Mise con i sindacati è stato annunciata la fine della crisi
Con l’Electrolux “riparte” anche Porcia
Nel sito friulano una produzione e investimenti superiori a quelli stabiliti
u Dopo tante disavventure e giornate di passione, per i lavoratori dello stabilimento Electrolux di Porcia
(Pn), la fine del tunnel sembra veramente vicina. Il vice presidente
della Regione Fvg, Sergio Bolzonello, ha annunciato: «È stata superata, per lo stabilimento di Porcia,
l'impasse causata dall'incertezza
sulla decontribuzione dei contratti
di solidarietà e, alla luce dell'aumento dei volumi produttivi, l’impegno dell'azienda per la possibile
ricollocazione di una parte delle
persone in attesa di un futuro riassorbimento occupazionale, all'in-
terno del piano di reindustrializzazione dell'area».
L’annuncio è arrivato al termine
dell'incontro sullo stato di attuazione dell'accordo su Electrolux che si
è tenuto ieri a Roma, al ministero
dello Sviluppo Economico, con i
rappresentanti dei sindacati e azienda, alla presenza del viceministro
Teresa Bellanova e del responsabile della Unità gestione Vertenze del
Mise, Giampiero Castano.
«Permangono - ha precisato Bolzonello - ancora alcune preoccupazioni sul processo di reindustrializzazione del sito di Porcia. A tal riguar-
do il vicepresidente ha ricordato le
condizioni di vantaggio fissate dalla Regione in termini di benefici
contributivi per le aziende che inve-
LAVATRICI. Electrolux
stissero in quel sito, in quanto inserito dalla stessa Regione nelle aree
107 3c del trattato Ue, nelle quali
vengono consentite migliori condizioni di aiuto alle imprese. La Regione Fvg, inoltre, ha assicurato il
proseguimento del dialogo con l'azienda per trovare soluzioni al tema
della reindustrializzazione di parte
del sito produttivo. Nel contempo
l'Amministrazione regionale continuerà a monitorare l'andamento
dell'attuazione dell'accordo.
L’azienda, da parte sua, ha affermato che lo stato di crisi è sostanzialmente terminato e sono quindi ri-
u Coop Casarsa, la più grande
cooperativa con centro decisionale in Fvg, ha superato quota 15
mila soci, aumentato la proprio rete vendita con ulteriori tre negozi
(14 in totale tra Pordenone, Udine
e Treviso) e continuato a svolgere
azioni di solidarietà a sostegno
delle comunità che fanno a essa
riferimento. In totale le vendite registrate sono cresciute del 4,18%
sfiorando quota 25 milioni di euro.
Il bilancio è stato chiuso con un
avanzo di quasi 16 mila euro.
«Numeri positivi - ha dichiarato
Mauro Praturlon, presidente di
Coop Casarsa - che testimoniano
il grande lavoro svolto per consolidare la nostra realtà. Uno dei
passaggi più significativi dello
scorso anno è stata l’acquisizione
dei negozi di San Quirino, Marsure e Faedis dove le comunità, a
causa delle crisi che hanno colpito Cooperative Operaie e Carniche, rischiavano di rimanere senza un servizio per la loro spesa
quotidiana».
presi gli investimenti e le attività di
ricerca e sviluppo con 70 nuove unità di assunzioni previste in questo
comparto nel 2016. Alla base di ciò
è stata registrata una ripartenza delle vendite in Europa, compreso il
mercato italiano, il quale nel 2015
ha registrato un +4,9%. Per il sito di
Porcia, in particolare, risultano più
che positivi i dati riferiti alla produzione per il 2016, superiori a quanto
previsto nell’accordo di due anni fa:
dai 950 mila pezzi concordati agli
attuali 1 milione e 50 mila.
Superiori alle attese, infine, anche
gli investimenti, l’aumento degli
ordini consentirà un ritorno all’orario pieno di lavoro (8 ore) per più
settimane rispetto al 2015. Se l’aumento dei volumi di vendita venisse
ulteriormente confermato, l’azienda ha confermato l’intenzione di
riassorbire tutti i lavoratori legati al
processo di reindustrializzazione
dell’area friulana.
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N° 57
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REGIONE
MISE. Promuovere collaborazioni sistematiche tra le P.a.
Attirare investimenti esteri Flash
sinergie con le varie Regioni
UNIONI CIVILI
Soddisfatto Bolzonello per le nuove opportunità offerte
u «Oggi è una giornata storica per
il Paese: siamo davanti a un grande cambiamento, simbolico e
pratico, per la vita di cittadini e
amministratori pubblici». Lo afferma la segretaria regionale del Pd
Fvg Antonella Grim commentando il voto sulle unioni civili oggi alla Camera. Secondo Grim: «dopo
anni in cui abbiamo demandato ai
tribunali e ai singoli amministratori
scelte delicate e importanti che riguardano la vita delle persone,
oggi finalmente cambiamo passo
e diventiamo moderni e maturi».
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u Intensificare e rendere più sistematica la collaborazione tra
Amministrazioni centrali e regionali in merito alle Politiche e agli
strumenti operativi per attrarre investimenti. È stato questo l'obiettivo della riunione del Comitato
attrazione investimenti esteri tenutasi ieri a Roma nella sede del
Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con il sottosegretario
Ivan Scalfarotto e la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Per il Friuli Venezia Giulia era
presente il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, che ha salutato
con favore le nuove opportunità
di sinergia che si prospettano in
particolare per l'Agenzia Investimenti Fvg, varata con la legge regionale 3/2015 (“Rilancimpresa
Fvg”) e già in piena attività. Nella
riunione di ieri, presenti Confindustria e l'Agenzia per la coesione
territoriale, si è fatto il punto sulle
iniziative che fanno riferimento al
MiSE attraverso il Comitato in-
Grim: giornata storica
per il nostro paese
UNIVERSITÀ UDINE
Summit nazionale az.
agrarie universitarie
XXX. Xxx
terministeriale di indirizzo per
l'attrazione degli investimenti
esteri e l'operatività dell'ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione
delle imprese italiane. Il vicepresidente Bolzonello ha evidenziato la piena sintonia con la strategia nazionale, rilevando come
l'attività dell'Agenzia Investimenti FVG sia perfettamente in
linea con la strategia attrattiva del
Sistema Italia. In particolare, nello specifico del Friuli Venezia
Giulia, l'Agenzia regionale è
prossima a predisporre il Catalogo degli incentivi, strumento strategico per far conoscere alle imprese gli strumenti finanziari disponibili al fine di attivare nuove
attività imprenditoriali nel nostro
territorio.
u “Le aziende agrarie sperimentali delle università italiane: dalle
criticità attuali alla sostenibilità futura”. È il tema del convegno nazionale organizzato dall’Università di Udine in programma domani,
dalle 9.20, a palazzo Garzolini (via
Gemona 92, Udine). Un confronto
su potenzialità e criticità delle
aziende agrarie universitarie, strumento essenziale della didattica,
della ricerca, della sperimentazione e del trasferimento tecnologico
nel settore agro-forestale.
Il convegno “Ricostruire la memoria, a 40 anni dal terremoto”
LA KERMESSE. Grande afflusso di visitatori
Beni culturali Fvg
Cibus: un successo salvati dal sisma
Bilancio positivo anche per il Fvg
u Si chiude oggi a Parma con numeri da record la 18° edizione di
Cibus, il Salone internazionale
dell'Alimentazione: 3.000 espositori su un'area di 130.000 metri
quadri, 70.000 visitatori, di cui
15.000 dall'estero e 2.000 top buyer da ogni continente. Determinante il contributo dell'ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione
delle imprese italiane.
Autentica piattaforma di eccellenza per l'industria alimentare
negli scambi con i mercati esteri,
Cibus ha visto la presenza istituzionale della Regione Fvg attraverso Ersa, l'Agenzia regionale
per lo sviluppo rurale, che ha puntato sulla promozione dei prodotti
agroalimentari di qualità, certificati con marchi comunitari DOP,
IGP e, soprattutto, con il marchio
AQUA (Agricoltura Qualità Am-
CIBUS 2016. L’ingresso
biente), quest'ultimo garantito
dalla Regione stessa.
Molto soddisfatto dei risultati raggiunti l’assessore regionale Cristiano Shaurli, in primis per la crescente riconoscibilità verso un
marchio garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza. «Questa - per
l’assessore - la strada giusta per
dare valore aggiunto ai prodotti
delle nostre imprese».
Come salvare in emergenza sismica gli edifici storici danneggiati da un eventuale terremoto,
alla luce delle esperienze maturate dal Friuli dopo il sisma del
1976? Le prospettive più aggiornate sono state oggi esposte nel
corso della seconda giornata del
convegno “Ricostruire la memoria. Il patrimonio culturale
del Friuli a 40 anni dal terremoto” a cura della Soprintendenza
Belle Arti e Paesaggio del Fvg e
dall'Azienda speciale Villa Manin per approfondire il tema del
restauro.
Il convegno di oggi è stato moderato dalla storica dell'arte della Soprintendenza e direttrice di
Miramare, Rossella Fabiani, che
ha ricordato: «L'impegno di tutti
i colleghi che, dal 1976 in pochissime unità e dal 1979 in ran-
ghi maggiori, hanno lavorato al
recupero dei beni architettonici e
artistici in condizioni spesso difficili. Certo, si dirà, è un dovere
dell'impiegato statale svolgere il
proprio impegno: ma molte volte - ha fatto notare Fabiani - l'attività è andata oltre al semplice
obbligo». Fabio Di Bernardo per
la Protezione civile del Fvg ha illustrato l’organizzazione per la
messa in sicurezza dei beni culturali, con una dettagliata illustrazione dei piani di emergenza
ricordando che : «Con la Presidenza del Consiglio dei Ministri
è prevista l'esercitazione di
emergenza sismica di livello nazionale per il 12-17 settembre in
diverse località della regione.
L'evento vedrà la partecipazione
delle Protezioni civili di altre regioni e dei Paesi confinanti».
SCIOPERO SCUOLE
L’ira dei sindacati
autonomi Fvg
u Lo sciopero indetto per oggi da Cub, Cobas e Gilda contro la legge sulla "Buona
scuola", ha raccolto una adesione del 25%. È quanto hanno annunciato le stesse sigle
sindacali, scese in piazza per
il rinnovo del contratto della
scuola e contro le prove Invalsi. Le tre sigle autonome non
hanno esistato a definire
“molto grave” la decisione di
Cgil Cisl Uil e Snals di rompere il fronte di lotta proclamando un'autonoma giornata di
mobilitazione la settimana
prossima anziché confluire
unitariamente sulla data del
12 maggio, già convocata da
mesi». L’effetto ottenuto dalle
due diverse mobilitazioni risulterà sicuramente meno efficace rispetto ad una mobilitazione unica e coordinata.
Riccardo Riccardi
LA REGIONE SI
ATTIVI A FAVORE
DEI SOCI COOPCA
u «La Regione deve attivarsi al
più presto con l'Agenzia delle
Entrate per ottenere la risposta
relativa alla gestione dell'imposizione fiscale, altrimenti i tempi
rischiano di diventare troppo
lunghi per i risparmiatori Coopca che sono in attesa di ricevere l'aiuto che Alleanza 3.0 ha
deciso di stanziare». Riccardo
Riccardi, capogruppo di Forza
Italia in Consiglio Regionale, al
termine delle audizioni in commissione ha rimarcato come:
«Sia stato confermato il rimborso del 50% ai soci prestatori in
tre tranche, restano però i problemi che la Regione deve contribuire a risolvere. Non bisogna
dimenticare che il crack di
Coopca ha riguardato persone
e lavoratori e proprio per questo l'attenzione deve essere
massima».
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ANNO I
N° 57
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CRONACA
AUTOVIE. Si prevede un considerevole aumento dei flussi veicolari fino a martedì
Arriva il weekend di Pentecoste :
flash
traffico in strada e rischio “austriaci”
Una Lignano blindata attende i giovani teutonici in genere molto indisciplinati
u Non è proprio un fine settimana da bollino rosso ma è certamente la prova generale degli
esodi estivi, che si sperano per il
nostri turismo regionale sempre
abbondanti, dall'Austria e dalla
Germania. Non solo è previsto
traffico in aumento sulla rete autostradale di Autovie, in occasione della Pentecoste, ma anche una buona affluenza alle
strutture ricettive. Secondo le
previsioni di Autovie Venete il
traffico sarà sostenuto fin dal
mattino di Venerdì, per aumentare in maniera esponenziale nel
pomeriggio, in particolare lungo la A4 Venezia - Trieste in direzione Venezia e in A23 Udine
Sud - Palmanova, in direzione
del nodo di Palmanova. L'esperienza degli operatori del traffico suggerisce che in prossimità del bivio A23/A4 saranno
possibili rallentamenti.
Una situazione che si ripeterà
con ogni probabilità anche nella
giornata di sabato 14 maggio,
sempre in prossimità del bivio
A23/A4, mentre per quanto riguarda la A4 Venezia Trieste la
maggior concentrazione di transiti si registrerà soprattutto du-
SCOPERTI SCAPPANO
Tentato furto alla
coop di Torviscosa
TRAFFICO. rallentamenti sulla rete autostradale
rante la mattinata. Ma sarà in generale per tutto il periodo da oggi fino a martedì ad essere elevato il flusso veicolare al quale
nel weekend si aggiungerà anche quello nostrano.
Intanto soprattutto Lignano attende la consueta “invasione”
austriaca di Pentecoste, che come la cronaca degli anni passati
racconta non sempre è stata
tranquilla. Molti giovani au-
striaci infatti tradizionalmente
vedono questa occasione festiva
extraterritoriale come l'occasione per scatenarsi. Certo portano
soldi, ma provocano anche molti danni tanto che quest'anno è
stato previsto un piano straordinario da parte della Questura di
Udine che schiererà circa duecento agenti sulle strade.
Ma non solo, a Lignano oltre al
presidio della polizia di Stato di
FOTO DI REPERTORIO
Udine è stato organizzato un
servizio straordinario di prevenzione in collaborazione con i
Carabinieri, la Guardia di finanza. Chiesti anche rinforzi provenienti dal Veneto. In campo
ovviamente la polizia municipale di Lignano. Saranno anche
presenti a supporto tre agenti
dall’Austria che come l'hanno
scorso avranno il compito di
coordinamento.
u Tentano un furto con scasso
della cassaforte al supermercato Coop di piazzale Marinotti, a
Torviscosa. I malviventi però
sono stati scoperti e si sono
dati alla fuga. Il tentato furto è
accaduto verso la mezzanotte
di mercoledì ed è stat sventato
da una signora che si è accorta
della presenza anomala di alcune persone davanti all’ingresso
posteriore del punto vendita
Coop.
La donna ha segnalato al 112 quello che sospettava stesse accadendo
e una pattuglia del Comando di
Palmanova è arrivata sul posto
mettendo in fuga i ladri senza che
questi avessero messo a segno il
colpo.
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CRONACA / Udine
DISMISSIONI PASSAGGI A LIVELLO. Regione e democratici si allineano a quanto già stabilito dal sindaco
Pd e comitato “no treni” a confronto
Nulla di nuovo rispetto a quanto emerso dall’incontro a porte chiuse tra Comune, Rfi e Regione
Santoro: “abbiamo fatto grandi passi, chi dice no, non ha mai mosso un dito, ne recuperato 1 euro”
u SULLA VICENDA treni e passaggi a livello in città non ci sono
grandi cambiamenti dall’ultimo
dispaccio del sindaco, Furio Honsell. Anche alla luce dell’incontro
di ieri alla caserma Osoppo tra il
Partito Democratico udinese e il
comitato per la dismissione della
tratta.
Presenti, oltre ai numerosi cittadini, l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Mariagrazia
Santoro, i componenti dem del
gruppo consiliare assieme agli assessori comunali e il segretario cittadino, Enrico Leoncini.
Durante la serata, dunque, i Democratici non hanno che confermato la loro adesione alla linea del
sindaco di Udine, che si è impegnato, assieme a tutti i soggetti in
causa, Regione Fvg, Comune di
Udine e RFI, a stipulare un protocollo d’intesa per l’eventuale soppressione di alcuni passaggi a livello cittadini e che preveda l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per mitigare i disagi dei
residenti.
Il tavolo provvederà, fra l’altro, a
prendere in considerazione sia altre modalità viabilistiche, sia il
contenimento del rumore. Nel
protocollo c’è l’impegno a non
utilizzare, salvo motivi di urgenza, la tratta tradizionale, ovvero
quella cittadina, per quanto ri-
guarda i locomotori isolati o altro
materiale rotabile a puro uso tecnico.
Inoltre è stato ribadito che al momento attuale i treni merci che
transitano nella circonvallazione
superano il 93% del totale, mentre
i rimanenti convogli, che sono stimati in poche unità al giorno, verranno progressivamente eliminati
man mano che saranno approfonditi i passaggi legislativi e tecnico
normativi. L’investimento per i
lavori previsti sarà pari a circa 60
milioni di euro. Questa cifra sarà
impiegata per ristrutturare completamente il nodo ferroviario di
Udine, da Cargnacco al bivio Vat,
al bivio Laipacco. Per il completamento dei lavori saranno necessari almeno 5 anni. Il protocollo,
infine, prevede anche l’impegno a
effettuare una valutazione di fattibilità tecnica dell’ipotesi di trasferimento del traffico passeggeri
sulla circonvallazione, possibile
dopo il completamento dei lavori
del Nodo Ferroviario di Udine. Insomma, come detto, nulla di nuovo. Buoni propositi a parte.
«Dal punto di vista dei passaggi –
ha sottolineato Santoro - va sottolineato come solo grazie all’impegno di questa amministrazione regionale si sia riusciti a ottenere a
luglio 2013 un finanziamento di
10 milioni di euro che ha consentito di trasferire i treni merci, fuori
dalla città. Non è certo un risultato
di secondo piano – ha spiegato visto che si parla di circa 22 treni al
giorno. Ottenuto questo, non ci
siamo però fermati e a luglio del
2015 abbiamo ottenuto sempre dal
Governo altri 50 milioni di euro
che consentiranno la completa revisione del nodo ferroviario di
Udine attraverso diversi interventi infrastrutturali che consentiranno anche la dismissione degli scali
merci cittadini merci di Udine Parco (Via Buttrio) e Udine ZAU (Via
Marsala). Questo intervento non
nasce dall’idea di dismettere o meno la linea cittadina, ma – ha proseguito l’assessore - di fare del nodo di Udine non un collo di bottiglia lungo il corridoio Adriatico-Baltico ma una piattaforma logistica di primordine in regione
aumentando le potenzialità insediative delle imprese e l’efficienza
logistica regionale. Tale intervento metterà amministratori locali e
Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti nelle condizioni di poter
valutare la completa dismissione
della linea cittadina. Ma solo nel
momento in cui questo intervento
sarà realizzato. Chi promette che
la cosa può essere fatta prima racconta una bugia, - ha concluso provocatoriamente la Santoro - chi
adesso dall’opposizione dice che
si deve fare più che trovare 60 milioni di euro per realizzare l’intervento non ha mai mosso un dito su
questa questione e non ha mai recuperato nemmeno 1 euro».
Portavoce per il Partito Democratico udinese, Monica Paviotti, ca-
CURIOSITÀ. Ritiri udinesi contesi dalle squadre internazionali
La città “fa canestro”
Il 14 maggio alle 11 in castello sarà presente Dan Peterson
saranno così presentati i campionati europei e i mondiali
flash
REFERENDUM
u UDINE SI SCOPRE “capitale
della pallacanestro”, anzi “Land of
basketball”, come recita lo slogan
che tanta fortuna ha portato nell'assegnazione al capoluogo friulano
dei più importanti tornei internazionali del basket giovanile: due
campionati europei tra il 2014 e il
2016, una competizione mondiale
che si terrà nel 2017.
E ora, le più importanti Nazionali
del continente si contendono le sedi dei rispettivi ritiri in città. Nell'anno del 40° anniversario del terremoto il mondo del basket si prepara a celebrare Udine e il Friuli
con l'assegnazione di due grandi
eventi internazionali – nel segno
dello slogan “Udine e Fvg Land of
basketball” – che saranno presentati sabato 14 maggio alle 11 nel sa-
DAN Peterson
lone del Parlamento in castello.
Un'occasione per ripercorrere, insieme con alcuni grandi nomi del
basket nazionale – saranno presenti, tra gli altri, l'indimenticabile
coach Dan Peterson, una penna
storica come Oscar Eleni e il presidente federale Gianni Petrucci –
gli ultimi 40 anni di storia della pallacanestro di casa nostra, partendo
dal primo e unico scudetto, conquistato proprio nel 1976, a pochi
giorni dal sisma, dalla squadra juniores della Snaidero, per arrivare
alla fase odierna targata Gsa e al
primo campionato del mondo ospitato in città il prossimo anno. Dopo
i primi Europei nel 2014, Udine farà il bis ad agosto di quest'anno con
i campionati continentali femminili under 16. L'assessore allo Sport,
Raffaella Basana, coglie l'occasione per ringraziare la Federazione
italiana per la fiducia e l'apprezzamento che dimostra scegliendo il
capoluogo friulano e portando in
città eventi in grado di generare un
indotto positivo per tutto il sistema
economico cittadino.
A Udine l’intervento
di Clementi
u Francesco Clementi, costitu-
ASSESSORE Santoro
pogruppo a Palazzo d’Aronco: «É
stata una serata di confronto molto
importante nel corso della quale
abbiamo potuto chiarire la posizione del Partito Democratico e
registrare da ambo le parti la volontà a trovare un punto d’incontro
che risponda alle esigenze dei cittadini e che al contempo sia funzionale per la città di Udine. Mi
sento di fare un ringraziamento
non solo al sindaco Honsell che ha
predisposto un protocollo d’intesa
che rappresenta un importante
passo in avanti, ma anche tutti i
presenti. È stato uno scambio proficuo e utile che sono certa ci porterà nella giusta direzione, per risolvere questa annosa questione».
zionalista, componente effettivo della "Commissione per le riforme costituzionali" nominata
dal Governo Letta e autore della
relazione per il Parlamento in vista del processo di riforma costituzionale in corso nell’attuale
XVII Legislatura, riforma oggetto del referendum confermativo
di autunno, sarà a Udine il prossimo 14 maggio e per una conferenza in via Maniago 4, alle
15.30. Titolo del suo intervento:
“La riforma costituzionale”.
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ANNO I
N° 57
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CRONACA / Udine
UNIVERSITÀ. Il rettore di Udine fa cordata per correre ai ripari
Studi abbandonati
ormai è pandemia
Presi accordi per un programma regionale condiviso
il progetto proposto dalla Cremaschi si chiama “Agita-mente”
L’abbandono degli studi universitari è ormai emergenza. I numeri, infatti, sono desolanti. Il 25%
delle matricole, ad esempio, e
questi sono dati già vecchietti,
non si iscrive al secondo anno. E
circa 30 studenti su 100 lasciano
l’università quando manca soltanto la tesi. Ansia, disincanto, incapacità di vedere un futuro possibile? Sono ragioni che chiamano
umanamente
alla
resa.
Ma queste rese sono in aumento, e
questo è il dato che dovrebbe
preoccupare, poiché segnale di un
disagio da non sottovalutare.
Ecco che a Udine, il rettore Alberto felice De Toni aderisce, assieme a Maurizio Fermeglia, rettore dell’università di Trieste e
Stefano Ruffo, direttore della Sis-
sa, al programma su disagio e abbandono universitario proposto
da Silvana Cremaschi, segretaria
della VI Commissione consiliare,
ma anche stimabile e preparata
neuropsichiatra.
La decisione arriva il giorno dopo
l’audizione sostenuta a Trieste
durante i lavori della Commissione che ha fatto il punto sul sistema
universitario nazionale e regionale. Gli abbandoni e l’inattività
universitaria, secondo i rettori dipendono anche nel grande ritardo
nella raccolta di crediti formativi.
«Con il progetto Agiata-Mente –
evidenzia il rettore dell’ateneo di
Udine – abbiamo messo in atto
due linee di sviluppo, la prima
sull’individuazione del disagio
con il supporto dei canali più tra-
dizionali come il servizio di consulenza psicologica fino a quelli
più innovativi come un gruppo su
facebook, la seconda sulla promozione dell’agio, fornendo agli studenti una serie di abilità utili e
concrete per adattarsi al percorso
universitario relative ad esempio
la metodo di studio e alla gestione
dell’ansia».
Un altro ambito di collaborazione
è quello della divulgazione scientifica. «Per rendere appetibile il
percorso universitario è necessaria un’azione importante di divulgazione scientifica e di supporto,
anche economico, alle famiglie –
evidenzia Fermeglia - affinché
spingano i giovani ad intraprendere gli studi universitari, cogliendo così quella occasione di
ascensore sociale che è tipica degli studi universitari».
Infine, progetti di grande rilievo
sono quelli già avviati nel campo
della ricerca. «Con l’importante
finanziamento della Regione sottolinea Ruffo - le Università di
Udine e Trieste e la Sissa stanno
collaborando alla creazione di un
laboratorio di meccatronica, al
potenziamento del calcolo ad alta
prestazione ed alla realizzazione
di un nuovo centro regionale per
la cura del cancro e delle malattie
neurodegenerative».
CARITAS. Giunta alla sua 20ª edizione, l’iniziativa si terrà sabato 14 maggio
Ecco dove l’abito fa il monaco
al via la raccolta di abiti usati
La raccolta dei vestiti usati da parte
della Caritas di Udine, è arrivata alla sua XX edizione.
E ritorna il 14 maggio per un momento di solidarietà concreta e corale per raccogliere fondi destinati
ad aiutare le fasce più deboli della
società, ma è anche occasione di incontro e di aggregazione. Non solo.
Apre, infatti, uno spazio di riflessione con l'obiettivo di promuovere un migliore utilizzo delle risorse
e il rispetto per l'ambiente. Anche
quest'anno il ricavato della raccolta sarà utilizzato per sostenere «La
Gracie di Diu», la mensa diocesana
per le persone in difficoltà gestita
dalla Caritas di Udine in continuità
con la tradizione avviata dalla co-
munità dei Frati Minori di via Ronchi a Udine. «Il servizio della Mensa – spiegano alla Caritas – è totalmente gratuito e questo per merito
di un’ottantina di persone che prestano il loro servizio organizzato e
disinteressato; delle donazioni di
generi alimentari, verdure, frutta,
materiale da cucina e stoviglie; del
contributo del Comune di Udine e,
appunto, del ricavato della raccolta». Il meccanismo è quello collaudatissimo da anni. Le famiglie hanno già ricevuto i sacchi gialli della
Caritas che vengono ritirati sabato
14 maggio, porta a porta, da gruppi
di volontari che li porteranno ai
centri di raccolta localizzati in ciascuna forania. Quanto raccolto sa-
rà ceduto ad una ditta specializzata,
che ne curerà la selezione, la lavorazione e il successivo riutilizzo. Si
accettano abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, scarpe,
borse, giocattoli e pelouches. Non
si raccolgono, carta, metalli, plastica, vetro, rifiuti, scarti tessili. Per
info: 0432/414502.
L’ASSURDO. Troppi confort ai profughi, paranoia di bassa politica
Tanzi antennofobico
attacco a Giacomini
Il consigliere comunale, Vincenzo Tanzi (FI) deve avere, in casa,
seri problemi di connessione internet. Non si spiegherebbe, altrimenti, fra i tanti problemi che angustiano la città, il suo accanimento contro l’antenna per il wi-fi
gratuito nell’ex caserma Cavarzerani. Servizio che, a suo vedere,
favorirebbe soltanto i profughi richiedenti asilo «Già privilegiati di
troppi
confort».
Già a suo tempo l’assessore all’innovazione, Gabriele Giacomini,
spiegò le ovvie ragioni dell’installazione dell’impianto. Ma non pago il forzista, inveisce: «l’assessore ha raccontato un mucchio di
bugie. A smentirlo è stato il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto. L’assessore nelle sue dichiarazioni ha parlato di un’iniziativa
sollecitata dal prefetto, e concordata con Demanio, Polizia locale
e con la stessa Prefettura. Non solo, ha fatto riferimento a indicazioni scritte date dal prefetto sulla
base all’art. 2 del decreto ministeriale del 2008. Ma visto che la Prefettura si è dichiarata estranea a
questa assurda e inopportuna installazione di un’antenna per il
wi-fi gratis nell’ex caserma, - conclude Tanzi - Giacomini non è degno di sedere sugli scranni della
Giunta comunale di palazzo
d’Aronco». E dopo l’esortazione
alla maggioranza di “abissare”
l’antenna, il consigliere vuole
chiarezza su questa “oscurissima”
vicenda, «nomi e cognomi, a partire di chi ha avuto questa brillante
idea e quale ruolo sta giocando».
Addirittura!
CURIOSITÀ. A Udine inaugura la Ciclofficina del Friuli
L’ospedale delle bici
apertura alla Osoppo
Recuperare e ricondizionare la bici in disuso o abbandonata, effettuare la manutenzione della propria due ruote a pedali e magari,
con un po' di tempo, diventare un
abile meccanico facendosi affiancare da chi è più esperto. È tutto
pronto per l'inaugurazione della
prima ciclofficina del Friuli, che
sabato 14 maggio alle 17.30 aprirà
ufficialmente i battenti in un apposito spazio dell'ex caserma
Osoppo, concesso gratuitamente
dall'amministrazione comunale
ad aBicitUdine Fiab Udine. Voluto dall’associazione udinese
che dal 2011 si batte per i diritti del
ciclista urbano e per la promozione di un turismo lento e sostenibile, il progetto ha subito ricevuto
il convinto supporto del Comune.
L'assessore alla Mobilità e all'Ambiente, Enrico Pizza, ringrazia il circolo di Udine della Fiab
per questa attività, che aggiunge
un altro tassello nella costruzione
di una mobilità più sostenibile.
Ma che cos'è e a che cosa serve
una ciclofficina? Si tratta di un
progetto sperimentale, con il quale aBicitUdine vuole, prima di tutto, creare uno spazio nel quale fare
manutenzione e riparazioni, assistiti dai meccanici dell'associazione, alla propria bicicletta. Per
questo la ciclofficina sarà, almeno
in questa fase iniziale, aperta tutti
i sabati pomeriggio a partire dal
28 maggio ai soci di aBicitUdine
che vogliano usufruirne, magari
sperimentando la propria abilità
di meccanico con l'assistenza di
persone più esperte. Oltre a ciò la
ciclofficina vuole anche favorire
la riduzione dei rifiuti attraverso il
recupero e il ricondizionamento
di biciclette in disuso o abbandonate, le quali daranno vita a una
piccola "flotta" sociale per rispondere alle richieste di altre associazioni, gruppi, manifestazioni. Ma
è anche un progetto aperto, che in
futuro potrà diventare un punto di
incontro permanente di tutti gli
amanti della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, fornendo corsi di "pronto soccorso
meccanico", educazione al corretto uso del mezzo, educazione stradale e molto altro. Soddisfazione
viene espressa anche dal vicesindaco e assessore al Patrimonio e
demanio, Carlo Giacomello, che
ha appoggiato da subito l’idea
adoperandosi per individuare e
concedere degli spazi nella nuova
casa delle associazioni, nell'ex caserma Osoppo.
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ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
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SPORT Calcio
QUI UDINESE. Gli emiliani saranno più motivati, ma i bianconeri non possono toppare
Non sarà solo una passerella
con il Carpi servono risposte
Contro il Carpi
PER L’ULTIMA
GARA FISCHIETTO
A MAZZOLENI
De Canio vuole guadagnarsi la riconferma, i tifosi attendono una gara ‘vera’
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...
... LUCIANO PATAT
... [email protected]
.
u Domenica prossima non sarà
soltanto una passerella. Certo, gli
addii di Giovanni Pasquale, Maurizio Domizzi e, soprattutto, di un
fuoriclasse del calibro di Totò Di
Natale, danno un'aura particolare
al match con il Carpi. Ma la gara
avrà anche degli altri risvolti.
Dopo quanto successo domenica
scorsa a Modena, è chiaro che gli
molti occhi degli appassionati di
calcio saranno posati sul Friuli.
Qualche giorno fa, la Lazio - pur
non avendo più veri obiettivi di
classifica - non ha fatto sconti al
Carpi, inguaiando gli uomini di
Castori in ottica salvezza e onorando al meglio l'impegno. Il Palermo, e non solo, si aspetta che
l'Udinese faccia altrettanto ed è
chiaro che una prestazione gagliarda spegnerebbe sul nascere
voci, polemiche e malignità.
Un secondo aspetto riguarda la
giusta gratificazione per i tifosi
bianconeri. I supporter, nonostante abbiano dovuto ingoiare molte
amarezze durante questo campionato (e l'anno scorso le cose non
sono andate poi molto meglio...),
hanno sempre fatto sentire il loro
attaccamento alla squadra e quindi meritano, almeno, un'ultima
soddisfazione stagionale. Una
partita senza nerbo - come quella
contro il Torino, per intenderci potrebbe essere vista come uno
negativa contro il Carpi sicuramente non lo agevolerebbe nel
suo 'piano'.
Parliamoci chiaro: il Carpi guidato da mister Fabrizio Castori, dopo una rimonta che rischia di scemare sul più bello, arriverà al
Friuli un carico di motivazioni
ben più pesante di quello dell'Udinese. Per i biancorossi non ci sono vie di mezzo o calcoli da fare:
devono soltanto vincere e sperare
che l'Hellas Verona metta i bastoni tra le ruote al Palermo. Ma, appunto, sarà determinante l'atteggiamento con cui i bianconeri
scenderanno in campo.
Per la commozione e la gratitudine nei confronti di Totò Di Natale, Domizzi e Pasquale ci sarà
tempo. Non sarà una serata normale, ma un appuntamento da
onorare nel migliore dei modi.
FUTURO DA SCRIVERE per mister De Canio
sgarbo che, di certo, non farebbe
felice chi con passione ha sostenuto la squadra sempre e comunque. I tifosi accorsi in massa a
Bergamo, ma anche in tante altre
trasferte, meritano il meglio.
E poi, c'è un terzo aspetto da considerare. Mister Luigi De Canio
vuole provare a spazzare via tutte
le nubi sul futuro, la più minacciosa delle quali sembra avere le
sembianze di Stefano Pioli, ex allenatore della Lazio che 'radio
mercato' dà già in direzione Udine. Il tecnico materano ha portato
la barca in salvo, centrando una
salvezza tutt'altro che semplice e,
soprattutto, riportando serenità e
convinzione all'ambiente (match
con il Toro a parte). Basteranno le
prestigiose vittorie contro Napoli
e Fiorentina, oltre ad aver raggiunto l'obiettivo prefissato, a garantire la riconferma a De Canio?
Lui, di certo, vuole giocarsi le sue
carte al meglio e una prestazione
PORDENONE. Lovisa e Martini saranno a Torino il 21 maggio per un allenamento in bianconero
PICCOLI RAMARRI SOGNANO
STAGE ALLA JUVE PER DUE
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... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u Le gioie, per il Pordenone, non
vengono soltanto dalla prima
squadra. Mentre in città sale la
febbre per i quarti di finale dei
play-off di Lega Pro contro la Casertana - appuntamento domenica
15 maggio alle 18 al Bottecchia -,
le giovanili dei neroverdi continuano a calamitare l'interesse dei
grandi club.
Il vivaio della Juventus, infatti, ha
“convocato” due giovani ramarri
per uno stage di allenamento: si
tratta di Alessandro Lovisa e Nicholas Martini, entrambi classe
2001, tra i punti di forza dei Giovanissimi nazionali, saranno a
Torino sabato 21 maggio. Lovisa,
centrocampista e capitano, di recente aveva sostenuto (assieme a
Enrico Colesso) una prova con
l'Empoli. Il club neroverde continua a coltivare con attenzione il
proprio vivaio e la sinergia con le
Juve non è casuale. Poco tempo
fa, una delegazione del club, con
in testa il presidente Mauro Lovisa, ha incontrato i vertici bianconeri a Vinovo. E se son rose...
È Paolo Silvio Mazzoleni, della
sezione di Bergamo, l'arbitro di
Udinese-Carpi, gara valida per
l'ultima giornata del campionato
di Serie A 2015/16 in programma
domenica 15 maggio alle 20.45. Il
direttore di gara sarà coadiuvato
dagli assistenti Padovan e Lo Cicero, dal quarto uomo Cariolato e
dagli addizionali Guida e Di Bello. Mazzoleni ha diretto i bianconeri in 14 occasioni: il bilancio è
di 5 vittorie, due pareggi e 7 sconfitte. In questa stagione, il fischietto lombardo è stato protagonista in due gare bianconere, la
vittoria a Torino contro la Juventus e il ko interno con la Roma.
QUI BIANCONERI. De Canio è diventato nonno per la terza volta
DI NATALE A PARTE
DOMIZZI È PRONTO
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... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u Totò Di Natale sta lavorando
sodo per esserci. Il capitano, dopo l'infortunio al gluteo di qualche tempo fa, ha svolto anche oggi allenamento differenziato, ma
la sua presenza in campo domenica contro il Carpi si fa sempre
più probabile. Lavoro a parte anche per Maurizio Domizzi, un altro che darà l'addio al bianconero
il 15 maggio assieme a Giovanni
Pasquale.
Oggi, l'Udinese ha svolto una se-
duta pomeridiana: torello, schemi d'attacco e partitina con due
tempi da 25 minuti a completare
il 'menu' bianconero. Zdravko
Kuzmanovic e Thomas Heurtaux sono stati sottoposti a cure.
Domani, seduta pomeridiana settimanale, con inizio alle 15, in
vista dell’ultima gara stagonale.
Intanto, fiocco rosa in casa Udinese: mister Luigi De Canio, ieri,
è diventato nonno per la terza
volta, dopo che la figlia Angela
ha dato alla luce Emanuela. Una
bella notizia che ha allietato la
giornata bianconera.
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ANNO I
N° 57
GIOVEDI 12 MAGGIO 2016
MAIL [email protected]
SPORT Vari
CICLISMO. Al Giro giornata negativa per il corridore azzurro
Wellens in trionfo
Nibali perde terreno
Il belga stacca tutti a 16 km dal traguardo: sua la 6a tappa
Lo ‘Squalo’ prova ad attaccare, ma Dumoulin lo respinge
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... XXX XXX
... xxx
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u Il passo da scalatore, si sa, è la
sua qualità migliore. E oggi, Tim
Wellens lo ha dimostrato pienamente: il ciclista belga, che corre
per la Lotto Soudal, ha 'messo il
turbo' nell'ultima salita, trionfando nella sesta tappa del Giro d'Italia 2016, la Ponte-Roccaraso da
157 chilometri.
Il 25enne, grazie allo strappo decisivo nell'ultimo tratto a 16 chilometri dal traguardo, ha staccato
Nibali accusa altri 21”
di ritardo dall’olandese
Valverde lo sorpassa
i compagni di fuga e ha potuto alzare le braccia al cielo nella giornata odierna. Alle sue spalle si è
piazzato Jakob Fuglsang dell'Astana, seguito da Ilnur Zakarin
della Katusha, entrambi a 1'19”.
PROTAGONISTA DI GIORNATA. Il belga Tim Wellens
Appena fuori dal podio la maglia
rosa Tom Dumoulin, corridore
della Giant Alpecin, ma l'olandese si può ben 'consolare' per un'altra ottima prova e, soprattutto, per
aver ulteriormente incrementato
il vantaggio su Vincenzo Nibali.
Lo 'squalo dello Stretto' ha provato ad attaccare a due chilometri
e mezzo dal traguardo, ma Dumoulin ha risposto alla grande,
mettendolo dietro e incrementando di 21 secondi il vantaggio nei
confronti dell'italiano: Nibali è
sceso al nono posto della classifica generale, con un gap ora di
47” dalla maglia rosa. Anche un
altro dei favoriti per la vittoria finale, Alejandro Valverde, ha staccato l'azzurro, nei confronti del
quale ora ha un margine di 6 secondi. Dumoulin è stato protagonista di un'altra prova di forza.
Domani spazio alla settima tappa,
la Sulmona-Foligno da 211 chilometri: l'assenza di grosse pendenze e l'arrivo in piano potrebbe
favorire i velocisti.
Il compleanno
Formula 1
O LO AMI, O LO
KVYAT: “SCELTA
ODI: 69 ANNI PER SORPRENDENTE,
ZDENEK ZEMAN MA LA ACCETTO”
u DI SICURO, non è uno
che lascia indifferenti. Carattere deciso, poche parole
(ma capaci di pungere come
stilettate), una filosofia di calcio 'senza se e senza ma'.
Oggi, Zdenek Zeman ha
compiuto 69 anni, gran parte
dei quali dedicati al pallone e
al lancio dei giovani talenti.
Il regalo glielo ha fatto ieri il
suo Lugano (serie A svizzera), battendo per 4-0 lo Zurigo e lasciando ai rivali l'ultimo posto in classifica. Ma
Zeman, di soddisfazioni, in
carriera se ne è tolte tante:
fedelissimo al modulo 4-3-3,
un vero dogma che è anche
uno stile di vita, e al calcio
votato all'attacco, è salito alla ribalta con il Foggia dei miracoli degli anni '90. Dopo ha
vissuto anni belli a Roma sulle due sponde e pochi anni fa
si è tolto lo sfizio di riportare
il Pescara nella massima serie, facendo emergere giocatori come Marco Verratti o
Ciro Immobile.
Una vita a mille all'ora, sempre guardando alla porta avversaria. E, soprattutto, senza scendere a compromessi.
Già, perché Zeman è così: o
lo odi, o lo ami. Per lui, le vie
di mezzo non esistono.
u IL CASO della 'retrocessione' di Daniil Kvyat dalla
Red Bull alla Toro Rosso
continua a tenere banco. Fatale, al russo, l'incidente di
Sochi con doppio tamponamento ai danni di Sebastian
Vettel che ha spinto il suo
team a rispedirlo alla scuderia satellite. “La decisione è
stata sorprendente, ma la
devo accettare. La Toro Rosso, personalmente, mi piace
molto, c'è tanto entusiasmo.
Non ho alcun problema con
Vettel, è tutto passato”, ha
commentato oggi Kvyat.
Intanto, all'orizzonte c'è il
Gran Premio di Spagna previsto per domenica 15
maggio sul circuito di Montmelò, a Barcellona - e oggi
ha parlato anche il sostituto
del russo al volante della Red
Bull. Il giovane Max Verstappen, belga classe 1997: “Rischi? Penso che quello più
grosso fosse arrivare così
giovane in Formula 1 e l'ho
già gestito bene. Ora sono
concentrato sulla macchina
e voglio imparare da un pilota forte come Ricciardo”.
Il ferrarista Sebastian Vettel
va in cerca di riscossa: “Stiamo lavorando forte, ora speriamo di raccogliere i frutti”.
TENNIS. Al Foro Italico, Federer cede all’austriaco Thiem. Rafa regola il pericoloso Kyrgios
CICLISMO. Dal 26 agosto torna la competizione su 624 km
‘RE ROGER’ SALUTA ROMA
NADAL E SERENA AVANTI
CORSA PER ‘DURI’
SULLE DOLOMITI
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... [email protected]
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... REDAZIONE SPORTIVA
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u Rafa Nadal supera l'esame, la
Svizzera (maschile) del tennis
viene invece 'rimandata'. Sono alcuni degli spunti offerti dalla giornata odierna degli Internazionali
d'Italia, che hanno perso subito, in
mattinata, uno dei grandi beniamini. Roger Federer, alle prese
con problemi alla schiena, ha ceduto in due set al promettente austriaco Dominic Thiem, che si è
imposto per 7-6, 6-4 in appena
un'ora e 18 minuti. Nonostante un
break nel primo set, “Re Roger”
alla lunga non è riuscito a fronteggiare i suoi guai fisici e la potenza del giovane rivale. Domani,
per i quarti, altra sfida tosta per
Thiem, opposto al giapponese Kei
Nishikori.
Esce anzitempo anche un altro
svizzero, Stan Wawrinka: il nu-
GIÀ OUT. Roger Federer
Esce anche Wawrinka
in campo femminile out
Carla Suarez Navarro
mero 4 del mondo ha ceduto in tre
set a Juan Monaco, abile a imporsi
per 6-7(5), 6-3, 6-4. Continua, intanto, la bella favola del lucky lo-
ser Lucas Pouille, bravissimo
contro il terraiolo David Ferrer,
nona testa di serie a Roma: il francese si impone con un eloquente
6-4, 6-1 e ora troverà proprio Monaco ai quarti. In serata sono scesi
in campo altri due big, Novak
Djokovic ed Andy Murray.
In campo femminile, Serena Williams soffre per un set contro la
connazionale Cristina McHale
che, nel primo parziale, dà filo da
torcere alla numero 1 del mondo:
Serena vince il tie-break per 9-7,
poi nel secondo set cambia marcia
e chiude 6-1. Per lei, ora, ecco
Svetlana Kuznetsova. Esce, invece, Carla Suarez Navarro, superata in rimonta dal talentino svizzero Timea Bacsinszky per 5-4,
7-5, 6-2. Per lei, ora, un esame importante, quella Garbine Muguruza che oggi non ha lasciato chance
a Jelena Ostapenko. Il Foro Italico
continua a regalare emozioni.
u Poonkiat è un medico, Navin un
manager della comunicazione,
Poom un informatico. Amano il
ciclismo e non temono i chilometri. Anche per questo, tra i loro
prossimi obiettivi, hanno inserito
la D+ Ultracycling Dolomitica.
Poonkiat Reungpoca, Navin
Munkhern e Poom Pianpak arriveranno dalla Thailandia per partecipare a quella che, con 624 chilometri di sviluppo, 16 passi montani e dolomitici e 16 mila metri di
dislivello, è stata definita la corsa
ciclistica più dura al mondo. Anche grazie alla loro presenza,
l’edizione 2016 della D+ Ultracycling Dolomitica, in programma dal 26 al 28 agosto, con partenza e arrivo a Cison di Valmarino, nel Trevigiano, avrà un carattere internazionale.
L’EDIZIONE del 2015
A poco meno di quattro mesi
dall’evento sono infatti già una
dozzina le nazioni rappresentate.
Fra gli italiani, va registrata
l’iscrizione dell’ex professionista
Fabio Sacchi. Classe 1974, è stato
un valido gregario di Mario Cipollini e Alessandro Petacchi. Ha
partecipato a tre Giri d’Italia e a
sei Tour de France. Ha fatto anche
parte della Nazionale.
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