danieli in profondo rosso - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
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danieli in profondo rosso - Friuli Sera il quotidiano del giorno prima
1,00 www.friulisera.it ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 VOGLIAMO LA VERITA’ FR I U LISE RA aderisce all’appello della sorella di Giulio Irene Regeni che chiede che non cali l’oblio sulla fine del giovane ricercatore. INDUSTRIA. Bilancio di medio termine molto negativo per l’azienda di Buttrio più che dimezzati gli utili DANIELI IN PROFONDO ROSSO PIZZAROTTI INDAGATO VA C I L L A L A T E S I S U L L A S U P E R I O R I T À G R I L L I N A A M M I N I S T R A R E N E L 2 0 1 6 È F O N T E D I R I S C H I | P. 0 4 | I DATI DEI PRIMI NOVE MESI VEDONO IN CALO ANCHE GLI ORDINATIVI RENDENDO IL FUTURO DELL’AZIENDA INCERTO PARLAMENTO EUROPEO La Cina non è “economia di mercato” u Il Parlamento Europeo oggi ha votato una risoluzione che nega lo status di “economia di mercato” alla Cina, requisito essenziale per consentire al colosso asiatico di rimanere nella Organizzazione mondiale del commercio. Gli imprenditori europei tirano un sospiro di sollievo. |P. 05| SPORT STUDI UNIVERSITARI WELLENS TRIONFA A ROCCARASO, NIBALI PERDE ANCORA TERRENO Abbandono da livelli preoccupanti u Tim Wellens ha vinto la sesta tappa del Giro d’Italia, trionfando a Roccaraso. Giornata negativa per Vincenzo Nibali, che perde ulteriore terreno dalla maglia rosa. |P. 12| u L’abbandono degli studi universitari è ormai emergenza. Il 25% delle matricole abbandona, 3 studenti su 10 lasciano quando manca soltanto la tesi. |P. 10| 2 ANNO I N° 57 ITALIA & GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] Mondo BRASILE Dopo il voto del Senato brasiliano arrivata la notifica ufficiale della sospensione Dilma Rousseff ex presidente “golpe, non impeachment” La presidentessa è da oggi sospesa peri il processo per un massimo di 180 giorni manterrà scorta, assistenza e metà stipendio. Sostituita dal vicepresidente Temer ....................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u "Quando un presidente è accusato di un crimine che non ha commesso non è impeachment, è un golpe: lotterò con tutti i mezzi legali di cui dispongo per esercitare il mio mandato fino alla fine". Ha usato queste parole Dilma Rousseff rivendicando ancora una volta la sua dignità e al sua onestà e chiamando i suoi seguaci alla resistenza. Rousseff si appella al popolo: lotterò con tutti i mezzi legali di cui dispongo In fatti al termine di un dibattito parlamentare estenuante durato 22 ore, la maggioranza dei senatori brasiliani ha deciso di autorizzare il processo di impeachment del Presidente: a partire da quel momento Dilma è sospesa per un massimo di 180 giorni mentre si celebra il processo a suo carico e potrà rimanere nella sua residenza ufficiale, avrà diritto alla sanità e agli spostamenti con i mezzi ufficiali, sebbene con stipendio dimezzato. Uscita - almeno temporaneamente - di scena Dilma, l'attenzione passa a concentrarsi sul suo sostituto, l'ex alleato e oggi principale odiato nemico politico Michel Temer: in quanto vicepresidente, sarà lui ad assumere i tutti i poteri ed ha già incontrato tutti i probabili Ministri LA ORMAI EX PRESIDENTE DEL BRASILE. Dilma Rousseff del suo futuro esecutivo per preparare le linee guida economiche, all'insegna di una prevedibile austerità; in serata terrà il suo primo discorso al Paese. Temer tuttavia non ha davanti tranquille praterie da attraversare, deve infatti affrontare due ostacoli non da poco per poter realizzare le sue ambizioni presidenziali: primo, la crescente impopolarità - una maggioranza dei brasiliani, e non solo i sostenitori di Dilma, sarebbe favorevole alle sue dimissioni, in concomitanza con quelle di Dilma, come soluzione alla crisi - e secondo, il possibile coinvolgimento nello scandalo Petrobras. Anche per questo la presidente insiste nel suo richiamo al popolo e rifiuta, almneo a parole di essere messa da parte: Sono sta- te eletta presidente con 54 milioni di voti, ed è in questa veste che voglio parlarvi in questo momento decisivo per la democrazia brasiliana e per tutto il nostro Paese: ciò che è in gioco non è il mio mandato, ma il rispetto delle urne e della Costituzione, della volontà sovrana del popolo brasiliano; le conquiste degli ultimi 13 anni, ma anche il futuro del nostro Paese", ha continuato Dilma rivendicando i progressi economici e sociali dell'ultimo decennio. "Voglio denunciare un impeachment fraudolento: da quando sono stata eletta una parte dell'opposizione volle ricontare i voti e successivamente ha iniziato a cospirare per l'impeachment, creando un ambiente di sabotaggio continuo al mio governo, un ambiente propizio a un golpe. Gli atti da me posti in essere sono stati legali e legittimi, analoghi a quelli dei Presidenti che mi hanno preceduto: non era un reato ai loro tempi, non lo è neanche adesso", ha ribadito Dilma. "Il golpe non vuole solo destituire un Presidente eletto dal voto di milioni di voti, ma impedire l'applicazione de programma politico approvato da milioni di brasiliani: il rischio è quello di avere ora un governo illegittimo, che nasce da un golpe, da un impeachment fraudolento, da una specie di elezione indiretto, che potrà cedere alla tentazione di reprimere chi gli è contrario, che sarà esso stesso una causa della crisi in cui versa il Paese", ha avvertito il presidente, che ha concluso: "Ai brasiliani faccio un appello: mantenetevi mobilitati, uniti e in pace: la lotta per la democrazia non ha una scadenza, la lotta contro il golpe è lunga, è una battaglia che può essere vinta e la vinceremo". Al di là dell'ottimismo di rito, l'ultima tappa del calvario politico di Dilma arriverà in ottobre, quando sarà un nuovo voto senatoriale, questa volta con una maggioranza qualificata di due terzi, a decidere la sua effettiva destituzione: da questo punto di vista, è importante notare come i senatori che oggi hanno votato a favore dell'impeachment sono stati 55, uno in più del limite richiesto per la condanna definitiva. Un margine troppo piccolo per dare certezza ai suoi oppositori ma nello stesso tempo pericoloso per Dilma che potrebbe giocarsi il tutto per tutto nelle piazze. Arrestate e poste ai domiciliari VIOLENZE SUI BIMBI DA DUE MAESTRE A BARI u Due maestre di una scuola elementare nel quartiere barese di Santo Spirito, sono state arrestata stamattina e poste ai domiciliari per una serie di episodi di violenza nei confronti dei bambini che frequentavano la struttura. A far partire le indagini erano state le denunce di alcuni genitori, certi dei maltrattamenti che i figli, tutti di età compresa tra i due e i tre anni, avevano subito. E così, grazie alle intercettazioni ambienti degli inquirenti, si è scoperto che le accuse contro le due donne di 49 e 53 anni, corrispondevano a verità. A parlare con la stampa senza mezzi termini: Schiaffi, colpi sferrati su tutto il corpo, strattonamenti, pedate, calci, forti scossoni sugli arti superiori, accompagnati anche dalla immobilizzazione delle mani e finalizzati a costringere i bambini a stare fermi, trascinamenti lungo il pavimento, colpi inferti dietro la nuca ed in una serie di terribili vessazioni e torture psicologiche, seguite da costanti urla, minacce e gravi ingiurie. Sarebbero almeno 37 gli episodi di violenza accertati nell’arco di appena 15 giorni di lezione, dal 31 marzo al 22 aprile 2016, che hanno visto protagoniste le due donne. Le attenzioni violente delle due maestre, scrive la Procura, erano rivolte in particolare a tre bambini, ma l’intera classe avrebbe risentito di quanto accadeva con cadenza quasi quotidiana. Le due donne si trovano ora agli arresti domiciliari in qunto oltre a non sussistere il pericolo di fuga non vi è neppure quello di inquinamento delle prove e ovviamente di reiterazione del reato. MAIL [email protected] ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 3 ARGOMENTI DEL GIORNO EDITORIALE Gigante dell’acciaio nei guai conti in... profondo rosso ........................................................ ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . Anche se la crisi imperversa da lunghi anni, non capita quasi mai di leggere di bilanci in rosso da parte di grandi aziende o di qualsivoglia istituto di credito. Magicamente le une e le altre presentano bilanci, consolidati o meno, sempre più “solidi”, con utili non proprio brillanti, da dare in pasto agli azionisti sempre più nevrotici ed esigenti. Ma come ogni regola che si rispetti, esistono delle “doverose” eccezioni. In questo caso, il bilancio presentato dal Gruppo Danieli è proprio “da manuale”. Oggi l’atterrito consiglio di amministrazione della multinazionale dell’acciaio friulano, infatti, ha dovuto suo malgrado approvare un disastroso bilancio provvisorio per i primi 9 mesi dell’anno. Raramente capita che tutti, proprio tutti, i parametri economici utilizzati per verificare lo stato di salute di una azienda, risultino negativi. Tra tutti, un calo dell’utile netto del 56%, un dato di per sè sufficiente a far tremare i polsi a dirigenti e manager. In realtà il rosso ricopre tutto il documento presentato: ricavi in calo del 15%, diminuzione del portafoglio ordini del 6%. Dato questo ultimo che rende difficile far passare il tutto come una crisi transitoria. Le motivazioni, come spiegato con dovizia di particolari dal comunicato ufficiale, risiedono in larga parte in una difficile situazione generale del mercato dell’acciaio e in un rallentamentamento di alcune grosse commesse. Cause sicuramente importanti e influenti, ma di certo non sufficienti a spiegare una simile debacle. Quasi pietoso il tentativo di “addolcire la pillola” precisando che negli ultimi tre mesi dell’anno è previsto un parziale recupero delle perdite. Per un effettivo recupero, in realtà, servirà molto più tempo, almeno un paio di anni. L’unica nota positiva del gruppo (la riduzione dell’indebitamento del gruppo) si affianca alla notizia della riduzione del 10% dei dipendenti (che significa un migliaio di lavoratori in meno), il che fa nascere il dubbio che i due fatti siano legati tra loro in maniera diretta. Sarebbe interessante, a questo punto, capire se qualcuno delle “teste pensanti” ai piani alti risponderà di questo disastro (magari con un taglio del 10% dello stipendio o degli stipendiati) e, cosa ancora più importante, se si sta pensando seriamente ad una strategia per il recupero della leadership mondiale, ormai in pericolo. Visto che il gruppo delocalizza in maniera “nativa” la realizzazione degli impianti produttivi, speriamo non decidano di delocalizzare anche la parte pensante dell’azienda, lasciando in Friuli solo un guscio vuoto. L’ennesimo. OPINIONE Nord Corea: dinastia folle nel regno eremita dei Kim ......................................................... ... ... AUGUSTO DELL’ANGELO ... [email protected] . u Vuoi avventurarti per visitare quella Corea del Nord che si autodefinisce “regno eremita dell'Asia”? Fatta eccezione per il leader leghista Matteo Salvini, specialista in visite 'improbabili' come quella a Donald Trump a Filadelfia, equivale a prenotare un viaggio sulla Luna. Se ti va bene, ed è difficile, ci son mesi d'attesa per ottenere il visto e poi ti devi assoggettare a un continuo controllo serrato. Anch'io avevo tentato una ventina di anni fa, provenendo da Seul, capitale della Corea del Sud, e diretto a Pyongyang, capitale di quella del Nord. Cancelli sbarrati a Panmunjom, frontiera ermetica dal 1953 (fine della guerra tra le due Coree). E invito a non fotografare o filmare al di là del confine. E' stato fatto uno 'strappo' alcuni giorni fa, limitato ad alcuni giornalisti occidentali, perché assistessero (ed enfatizzassero) il Congresso del Partito dei lavoratori, convocato dopo 36 anni. Presentatosi in platea come “il grande sole del 21° secolo”, il giovane dittatore, terzo rampollo della dinastia dei Kim, ha promesso per l'ennesima volta un piano per lo KIM JONG-UN sviluppo economico e dichiarato che il suo Paese è diventato una Potenza nucleare. La cronaca dei colleghi ammessi a Pyongyang è a dir poco allucinante. Volo con la compagnia di bandiera locale, Air Koryo, la peggiore del mondo nelle classifiche specializzate, su aerei russi che da un decennio non volano più nemmeno in Russia. A bordo, a tutto volume e per tutto il viaggio, la musica di una band di 10 ragazze selezionate personalmente dal dittatore. In compenso belle hostess in minigonna, rossetto e trucco leggero. E molto gentili. In città fan visitare l'Arco di Trionfo alto 60 metri ed eretto nel 1982 per i 70 anni del capostiplite della dinastia dei Kim, Il-sung, che ha cambiato anche il calendario. Infatti nella Corea del Nord siamo all'anno 104 dato che lui è nato nel 1912. In questo regno di autarchia stalinista mostrano orgogliosi un supermercato di tre piani in cui si vendono anche vini dei Castelli Romani. Comunque è un Paese poverissimo rispetto al Sud: un Pil annuo pro capite di 621 dollari contro 28.338, una popolazione di 25 milioni contro 50. In compenso, un milione e 106 mila militari contro 650 mila. Concludiamo con la dinastia 'regnante' dei Kim, nonno, padre e figlio. Il fondatore dello Stato fu il già citato Il-sung (1912-1994), definito “Presidente eterno”. Guidò il Paese dal 1948 fino alla morte e promosse il 'culto della personalità', esteso ai successori come “divinità comunista”. Prese il suo posto, dal 1994 al 2011, il figlio Jong-il che era nato nel 1941. Durante il suo 'regno' ci fu una terribile carestia che provocò migliaia di morti per fame. E dal 2011 è al potere Jong-un, nato 33 anni fa. Spietato contro rivali veri o prsunti sia all'interno della famiglia che fuori. Come si è detto, si fa chiamare “Grande sole del 21° secolo”. L’ANALISI. La Germania è la principale creditrice degli Stati membri Il vero problema dell’Europa Ogni aiuto ai paesi in difficoltà è un minore guadagno per lei u La Germania sta vivendo questo particolare periodo dell’uscita “stentata” dalla crisi europea in una maniera molto... particolare. Il motivo è molto semplice: essendo il principale creditore tra gli Stati membri, quello che per gli altri è una soluzione ai loro problemi, per le finanze tedesche risulta esattamente l’opposto. Ne sono una chiara riprova le evidenti, e a volte sconnesse, rimostranze fatte contro le politiche monetarie della Bce. Una vera e propria protesta a oltranza contro gli strumenti messi in campo dal Draghi nazionale per sostenere le casse dei Paesi più in difficolta: tassi di interesse negativi e grandi liquidità sui mercati finanziari. Tutto con l’obiettivo di mantenere bassi i tassi di interesse, facendo calare i guadagni dei principali creditori (la Germania). Wolfgang Schäuble, il ministro dell'Economia tedesco, è arrivato a sostenere che metà della responsabilità per l'ascesa del partito anti-euro “Alternativa per la Germania” è da addebi- tarsi alla Bce. Una accusa a dir poco improbabile. La Germania, in realtà, non ha mai smesso di ragionare in termini di macro sistemi, come prima dell’Unione: prezzi stabili e flessibili e pareggio in bilancio. Un approccio adatto ad una economia medio grande ed aperta come quella tedesca, con settori industriali efficienti e competitivi. Molto meno per una area come quella europea, più complessa e multiforme. Mentre la Germania si ritrova con un costante surplus di risparmi interni, il resto dell’Unione vive con una crisi della domanda interna. In sintesi, uno dei problemi principali della Unione europea di stampo tedesco è proprio la... Germania. FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected] N° ISCRIZIONE R.O.C.: l DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO FOLISI l UFFICI DI CORRISPONDENZA: ROMA 069291973, MILANO 0221118502 l CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: SMA SRLS, VIA SELVUZZIS 53 33100, UDINE TEL. 3318179155 - [email protected] l REG. TRIBUNALE: UDINE, N° 2 DEL 06/02/2015 l RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30/06/2003 N. 196): FABIO FOLISI l VERSIONE DIGITALE: PROVIDER: ONE.COM, KALVEBOD BRYGGE 24 DK-1560 COPENAGHEN V, DANIMARCA l TIPOGRAFIA SPECIALI: MEDIASTAMPA S.R.L. VIA DEL LITOGRAFO 4 BOLOGNA. TEL: 03928288201 4 ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] CRONACA ABUSO D’UFFICIO. Federico Pizzarotti primo primo cittadino di Parma sotto la lente Indagini sul sindaco Grillino “abuso d’ufficio” per nomine L’inchiesta della procura riguarda la nomina del direttore generale del “Regio” ............................................................ ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Quando si consigliava prudenza al Movimento 5 stelle nell’ergersi giudice assoluto dell’altrui onesta, correttezza e rettitudine, si era visto giusto, perchè il sistema politico e con esso molte amministrazioni è ormai talmente intriso di situazioni maleodoranti che basta accostarsi, anche senza necessariamente, intenti malavitosi che ci si sporca. I sindaci, soprattutto, se non sono esperti navigatori della politica e non solo del web, rischiano di ca- Pizzarotti Sono molto tranquillo è atto dovuto che rispetto pienamente scarci più o meno consapevolmente. Ovviamente c’è reato e reato, corruzione mazzette ed appalti pilotati sono una cosa, abuso d’ufficio è altro, ma resta un reato. Così il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti indagato per abuso d’ufficio è oggi in bilico anche se è incappato nel reato nel quale è più facile incappare per un amministratore pubblico non necessariamente disonesto. Sotto inchiesta anche un altro membro della giunta 5 stelle emiliana: l’assessore alla cultura Laura Ferraris, originaria di Torino. La notizia riportata con enfasi dalla Gazzetta di Parma ricorda anche che tre membri del Cda del Teatro Regio sono sotto inchiesta: Silvio Grimal- IL SINDACO DI PARMA. Federico Piazzarotti deschi, Marco Alberto Valenti e Giuseppe Albenzio, che si dimise quasi subito, a un mese dopo la nomina. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla procura di Parma, riguardano la nomina del direttore generale Barbara Meo e della sua consulente Barbara Minghetti alla guida del tempio della lirica cittadina, di cui il primo cittadino guida la relativa Fondazione. L’inchiesta nasce dagli esposti del senatore parmigiano Pd Giorgio Pagliari e riguarda il cambio alla guida del Regio. Gli inquirenti vogliono capire se ci siano state o meno presunte interferenze nella procedura di «ricognizione esplorativa» aperta con un avviso pubblico per la scelta di un nuovo direttore generale dopo le dimissio- ni, nel luglio 2014, dei vecchi amministratori. Arrivarono 30 candidature e ne furono scelte 7 da sottoporre al consiglio d’amministrazione del teatro: nessuna passò la selezione Una settimana dopo la chiusura di quel bando senza esito, il Cda nominò Meo, all’epoca direttrice del Teatro del Carretto di Lucca, e Minghetti nel nuovo ruolo di consulente. Nelle prossime settimane la Procura potrebbe decidere di sentire gli indagati o sentire altre persone informate sui fatti. «Sono tranquillo. E’ un atto dovuto che rispetto pienamente» la replica di Pizzarotti che spiega: «Era già emerso ci fossero indagini in corso. Il mio impegno continua senza esitazione». È il secondo sindaco grillino a finire nel mirino della magi- stratura. Pochi giorni fa era finito nei guai Filippo Nogarin per il fallimento della azienda dei rifiuti di Livorno. “Oggi sul quotidiano locale è uscita la notizia di una indagine nei miei confronti, e da lì su tutti i giornali nazionali. Era già emerso ci fossero indagini in corso, rispetto alla notizia di mesi fa che qui sotto vi riporto. Sono tranquillo, perché è un atto dovuto a seguito degli esposti del Partito Democratico. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura avremo il consueto atteggiamento collaborativo. Dico sin d'ora che non entrerò nella polemica politica dei botta e risposta, non utile a chiarire ma solo a confondere i cittadini e allontanarli dalla politica. Andiamo avanti, il mio impegno continua senza esitazione”. Dura lex sed lex ABUSO D’UFFICIO QUESTO SCONOSCIUTO u L'abuso d'ufficio è un reato previsto dall'art. 323 del codice penale italiano. Si ha il reato di abuso d'ufficio quando un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l'imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell'azione amministrativa. Il reato di abuso d’ufficio è punito penalmente con la reclusione da uno a quattro anni. L'elemento soggettivo richiesto è oggi il dolo intenzionale. Il vantaggio deve essere "patrimoniale" ciò esclude che la realizzazione della fattispecie possa aversi anche per un vantaggio non patrimoniale. Il vantaggio patrimoniale è rappresentato da qualsiasi vantaggio suscettibile di valutazione economica come l'attribuzione di un posto di lavoro; il danno, invece, è definito come ingiusto questo vuol dire che ricomprende tanto il danno patrimoniale tanto quello non patrimoniale. ROMA. Francesco ha annunciato l'intenzione di istituire una Commissione di studio Diacone: il Papa apre alle donne nella Chiesa Si vuole valutare se nella Chiesa primitiva le donne avessero l’ordinazione .......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Papa Francesco apre alle donne nella Chiesa, avvertendo che è "una possibilità per oggi" che possano diventare diaconi e che in futuro dovranno entrare nei processi decisionali, anche guidando uffici in Vaticano. Quella che appare come una vera e propria svolta è stata annunciata in realtà come una possibilità di studio, durante l'incontro con 900 suore di tutto il mondo che si trovano a Roma per l'assemblea mondiale delle superiori generali. Come è nelle prime comunità cristiane anche le donne avevano un ruolo nella gestione della Chiesa ed è significativo che Papa Francesco abbia scelto l'incontro nell'Aula Nervi con circa 900 superiore generali degli istituti religiosi femminili per affrontare questo tema così decisivo. Le religiose gli hanno chiesto, nel corso di una sessione di domande e risposte perchè la Chiesa esclude le donne dal servire come diaconi. E una ha aggiunto: "Perchè non costruire una commissione ufficiale che potrebbe studiare la domanda?". Il Papa ha risposto che aveva parlato della questione una volta qualche anno fa con un "buon, saggio professore", che aveva studiato l'uso delle diaconesse nei primi secoli della Chiesa e gli ha aveva detto che ancora non è del tutto chiaro quale ruolo avessero. E soprattutto se "avevano l'ordinazione o no". "È rimasto un po' oscuro quale fos- sero ruolo e statuto delle diaconesse in quel momento". "Costituire una Commissione ufficiale potrebbe studiare la questione?", si è chiesto il Papa ad alta voce. E poi si è risposto: "Credo di sì. Sarebbe fare il bene della Chiesa di chiarire questo punto. Sono d'accordo. Io parlerò per fare qualcosa di simile. Accetto la proposta. Sembra utile per me avere una Commissione che chiarisca bene". Al Papa sono state poste 6 domande. Nelle sue risposte Francesco ha detto che "la Chiesa ha bisogno ulteriore che le donne entrino nel processo decisionale Anche che possano guidare un ufficio in Vaticano. la Chiesa deve coinvolgere consacrate e laiche nella consultazione, ma anche nel processo decisionale. E questo crescente ruolo delle donne nella Chiesa non è femminismo ma un diritto di tutti i battezzati: maschi e femmine". MAIL [email protected] ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 5 ECONOMIA / Regione PARLAMENTO EUROPEO. Votata una risoluzione che nega lo status Una economia di mercato flash “niet” dall’Ue per la Cina Crollo dei dividendi periodo difficile Sollevati gli imprenditori che temono la cino-concorrenza .......................................................... ... ... GAETANO SPATARO ... [email protected] . u La conferma della concessione di status di economia di mercato alla Cina da parte della Commissione europea diventa sempre più improbabile. Il Protocollo firmato nel 2001 e che ha permesso alla Cina di entrare nell’Organizzazione mondiale del Commercio prevede che alla scadenza di un periodo di 15 anni l’Unione deve decidere se concedere al paese asiatico lo status di economia di mercato. Oggi il Parlamento di Strasburgo ha votato una risoluzione contraria alla concessione di tale status e la Commissione non potrà ignorarla. Una situazione che potrebbe creare molti attriti, non solo commerciali, con il colosso orientale, ma che nel frattempo ha fatto tirare un sospiro di sollievo alle grandi STRASBURGO. Sede del Parlamento europeo aziende europee, spesso in difficoltà a causa della politica commerciale aggressiva della Cina. Milan Nitzschke, il portavoce dell’associazione industriale Aegis Europe. «Il messaggio del Parlamento europeo è chiaro: non possiamo aprire ulteriormente il mercato europeo ai prodotti cinesi sotto costo, con la conseguenza di distruggere posti di lavoro e di penalizzare l’ambiente». La concessione dello status comporterebbe una riduzione degli strumenti di difesa commerciale in mano alle autorità comunitarie, in un momento in cui su questo fronte la Commissione europea si sta dotando di strumenti più efficaci. In sintesi, l’assise europea ha chiesto di continuare usare metodologie non standard nell’imporre dazi ai prodotti cinesi. Di recente, Bruxelles ha annunciato nel settore dell’acciaio la nascita di un nuovo meccanismo di sorveglianza degli importatori non europei, che rimarrà in vigore per quattro anni. L’iniziativa, non a caso, è giunta in un contesto di grave crisi della siderurgia europea, minacciata dalla concorrenza aggressiva di molti paesi emergenti. GRUPPO GENERALI IOR. La banca vaticana BANCA VATICANA Utili in calo u Lo Ior dichiara per il 2015 un utile netto di circa 16 milioni, che sarà interamente versato sotto forma di dividendo ai soci. Questo risultato risulta in netto calo rispetto ai 69,3 milioni del 2014. È quanto emerge dal Rapporto Annuale 2015, pubblicato oggi. Il patrimonio è rimasto invariato nel rispetto dello Statuto: al 31 dicembre 2015, al netto della distribuzione, è pari a 654 milioni di euro. ed include la nuova voce "Capitale" per 300 milioni di euro. Significativa la notizia, diffusa dalla stessa banca vaticana, che tra giugno 2013 e dicembre 2015 sono stati chiusi 4.935 conti «a completamento effettivo del profondo processo di risanamento sui conti passati». Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud) tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected] u «Il gruppo Generali ha chiuso i primi 3 mesi dell'anno con un utile netto in calo del 13,8% a 588 milioni di euro, leggermente sopra le stime degli analisti e premi totali in ribasso dell'1,1% a 20 miliardi, leggermente sotto le attese». È quanto si legge in una nota in cui viene indicato un risultato operativo in calo del 12,3% a 1,1 miliardi ed un 'combined ratio', il rapporto tra costi e premi, al 92%, in miglioramento di 1,3 punti, anche in questo caso al di là delle attese degli analisti. Il calo dei premi, che si sono peraltro mantenuti entro la soglia dei 20 miliardi di euro, ha risentito del "segmento vita influenzato dalla volatilità dei mercati azionari", mentre è stata sostenuta dal ramo danni. Quanto all'indice di solidità del Gruppo, l'Economic Solvency Ratio ha raggiunto il 188% a fronte del 202% di fine anno. «Generali prevede, anzi promette, a fine anno di «migliorare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico già presentato al mercato» MAIL [email protected] ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 6 ECONOMIA / Regione BUTTRIO. Risultati disastrosi per i primi 9 mesi dell’anno per il colosso dell’acciaio Bilancio in profondo rosso Gruppo Danieli in affanno COOP CASARSA Bilancio 2015 solido per la cooperativa del triveneto Problemi legati alla flessione del mercato e al rallentamento di grosse commesse ........................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Brutte notizie per il consiglio di amministrazione del Gruppo Danieli: i risultati di bilancio presentati sono tra i peggiori di sempre, con perdite a due cifre sia per i ricavi (-15%) che per gli utili (-56%). Il tutto da gennaio. BILANCIO IN ROSSO. A incidere pesantemente sui conti dei primi 9 mesi dell’anno, il rallentamento di alcune commesse estere per impianti siderurgici a causa dell’instabilità internazionale e, dall’altra, il calo dei prezzi di mercato dell’acciaio prodotto dalla controllata Abs, che ha comunque mantenuto i volumi dell’anno precedente. Lasciando chiaramente a intendere che si tratta di cause non legate all’azienda (sia mai...), bensì a fattori esogeni, una nota dell’azienda precisa che una parte delle perdite dovrebbero essere recuperate nell’ultimo trimestre. In termini strettamente numerici, non si può fare a meno di notare che tutti gli indicatori di conto economico sono in rosso: i ricavi segnano -15% a quota 1,69 miliardi con Ebitda a -11% a 154 milioni. Scende l'indebitamento del gruppo: la posizione finanziaria netta è di 823 milioni -14% sul dato al 30 giugno 2015. Scende del 10% anche il nu- GRUPPO DANIELI. Bilancio preoccupante per il colosso friulano dell’acciaio mero dei dipendenti ora a quota 9808. Il portafoglio ordini vede 2,9 miliardi in contrazione del 6% su giugno 2015. Per ultimo, la voce più preoccupante, soprattutto per i soci: l'utile registra un autentico tracollo calando del 56% rispetto all’anno scorso. Dai ricavi registrati a marzo di questo anno, tolte le spese e pagate le tasse, infatti, sono rimasti “solo” 54,4 milioni di euro, meno della metà rispetto ai 122,5 milioni di marzo 2015. IL COMMENTO. La nota ufficiale è un esempio da manuale per chi “deve arrampicarsi sugli specchi”: «L’andamento dei ricavi del Gruppo mostra, nei primi nove mesi dell’esercizio 2015/2016, un Ebitda positivo, migliore in percentuale ma inferiore in valore assoluto rispetto a quanto realizzato nel periodo omologo dello scorso esercizio: si è realizzato un minore fatturato nel settore ingegneria e costruzione impianti per un avanzamento inferiore al previsto e legato ad eventi imprevisti nelle aree di realizzazione impianti e che ad oggi stanno progressivamente recuperando, ed una diminuzione del fatturato pure nel settore acciaio (Steel Making) per prezzi di vendita inferiori rispetto al 2014/2015, essenzialmente legati alla diminuzione dei costi delle materie prime e ad un mercato depresso in Italia ed in Europa. Il minore volume di ricavi del Gruppo rispetto alle previsioni d’inizio anno sarà recuperato in parte nell’ultimo trimestre» conclude la Spa, precisando che si prevede un 2016 “incerto”. L’ANNUNCIO. Nell’incontro al Mise con i sindacati è stato annunciata la fine della crisi Con l’Electrolux “riparte” anche Porcia Nel sito friulano una produzione e investimenti superiori a quelli stabiliti u Dopo tante disavventure e giornate di passione, per i lavoratori dello stabilimento Electrolux di Porcia (Pn), la fine del tunnel sembra veramente vicina. Il vice presidente della Regione Fvg, Sergio Bolzonello, ha annunciato: «È stata superata, per lo stabilimento di Porcia, l'impasse causata dall'incertezza sulla decontribuzione dei contratti di solidarietà e, alla luce dell'aumento dei volumi produttivi, l’impegno dell'azienda per la possibile ricollocazione di una parte delle persone in attesa di un futuro riassorbimento occupazionale, all'in- terno del piano di reindustrializzazione dell'area». L’annuncio è arrivato al termine dell'incontro sullo stato di attuazione dell'accordo su Electrolux che si è tenuto ieri a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, con i rappresentanti dei sindacati e azienda, alla presenza del viceministro Teresa Bellanova e del responsabile della Unità gestione Vertenze del Mise, Giampiero Castano. «Permangono - ha precisato Bolzonello - ancora alcune preoccupazioni sul processo di reindustrializzazione del sito di Porcia. A tal riguar- do il vicepresidente ha ricordato le condizioni di vantaggio fissate dalla Regione in termini di benefici contributivi per le aziende che inve- LAVATRICI. Electrolux stissero in quel sito, in quanto inserito dalla stessa Regione nelle aree 107 3c del trattato Ue, nelle quali vengono consentite migliori condizioni di aiuto alle imprese. La Regione Fvg, inoltre, ha assicurato il proseguimento del dialogo con l'azienda per trovare soluzioni al tema della reindustrializzazione di parte del sito produttivo. Nel contempo l'Amministrazione regionale continuerà a monitorare l'andamento dell'attuazione dell'accordo. L’azienda, da parte sua, ha affermato che lo stato di crisi è sostanzialmente terminato e sono quindi ri- u Coop Casarsa, la più grande cooperativa con centro decisionale in Fvg, ha superato quota 15 mila soci, aumentato la proprio rete vendita con ulteriori tre negozi (14 in totale tra Pordenone, Udine e Treviso) e continuato a svolgere azioni di solidarietà a sostegno delle comunità che fanno a essa riferimento. In totale le vendite registrate sono cresciute del 4,18% sfiorando quota 25 milioni di euro. Il bilancio è stato chiuso con un avanzo di quasi 16 mila euro. «Numeri positivi - ha dichiarato Mauro Praturlon, presidente di Coop Casarsa - che testimoniano il grande lavoro svolto per consolidare la nostra realtà. Uno dei passaggi più significativi dello scorso anno è stata l’acquisizione dei negozi di San Quirino, Marsure e Faedis dove le comunità, a causa delle crisi che hanno colpito Cooperative Operaie e Carniche, rischiavano di rimanere senza un servizio per la loro spesa quotidiana». presi gli investimenti e le attività di ricerca e sviluppo con 70 nuove unità di assunzioni previste in questo comparto nel 2016. Alla base di ciò è stata registrata una ripartenza delle vendite in Europa, compreso il mercato italiano, il quale nel 2015 ha registrato un +4,9%. Per il sito di Porcia, in particolare, risultano più che positivi i dati riferiti alla produzione per il 2016, superiori a quanto previsto nell’accordo di due anni fa: dai 950 mila pezzi concordati agli attuali 1 milione e 50 mila. Superiori alle attese, infine, anche gli investimenti, l’aumento degli ordini consentirà un ritorno all’orario pieno di lavoro (8 ore) per più settimane rispetto al 2015. Se l’aumento dei volumi di vendita venisse ulteriormente confermato, l’azienda ha confermato l’intenzione di riassorbire tutti i lavoratori legati al processo di reindustrializzazione dell’area friulana. 7 ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] REGIONE MISE. Promuovere collaborazioni sistematiche tra le P.a. Attirare investimenti esteri Flash sinergie con le varie Regioni UNIONI CIVILI Soddisfatto Bolzonello per le nuove opportunità offerte u «Oggi è una giornata storica per il Paese: siamo davanti a un grande cambiamento, simbolico e pratico, per la vita di cittadini e amministratori pubblici». Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg Antonella Grim commentando il voto sulle unioni civili oggi alla Camera. Secondo Grim: «dopo anni in cui abbiamo demandato ai tribunali e ai singoli amministratori scelte delicate e importanti che riguardano la vita delle persone, oggi finalmente cambiamo passo e diventiamo moderni e maturi». ......................................................... ... ... REDAZIONE FRIULISERA ... [email protected] . u Intensificare e rendere più sistematica la collaborazione tra Amministrazioni centrali e regionali in merito alle Politiche e agli strumenti operativi per attrarre investimenti. È stato questo l'obiettivo della riunione del Comitato attrazione investimenti esteri tenutasi ieri a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con il sottosegretario Ivan Scalfarotto e la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Per il Friuli Venezia Giulia era presente il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, che ha salutato con favore le nuove opportunità di sinergia che si prospettano in particolare per l'Agenzia Investimenti Fvg, varata con la legge regionale 3/2015 (“Rilancimpresa Fvg”) e già in piena attività. Nella riunione di ieri, presenti Confindustria e l'Agenzia per la coesione territoriale, si è fatto il punto sulle iniziative che fanno riferimento al MiSE attraverso il Comitato in- Grim: giornata storica per il nostro paese UNIVERSITÀ UDINE Summit nazionale az. agrarie universitarie XXX. Xxx terministeriale di indirizzo per l'attrazione degli investimenti esteri e l'operatività dell'ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Il vicepresidente Bolzonello ha evidenziato la piena sintonia con la strategia nazionale, rilevando come l'attività dell'Agenzia Investimenti FVG sia perfettamente in linea con la strategia attrattiva del Sistema Italia. In particolare, nello specifico del Friuli Venezia Giulia, l'Agenzia regionale è prossima a predisporre il Catalogo degli incentivi, strumento strategico per far conoscere alle imprese gli strumenti finanziari disponibili al fine di attivare nuove attività imprenditoriali nel nostro territorio. u “Le aziende agrarie sperimentali delle università italiane: dalle criticità attuali alla sostenibilità futura”. È il tema del convegno nazionale organizzato dall’Università di Udine in programma domani, dalle 9.20, a palazzo Garzolini (via Gemona 92, Udine). Un confronto su potenzialità e criticità delle aziende agrarie universitarie, strumento essenziale della didattica, della ricerca, della sperimentazione e del trasferimento tecnologico nel settore agro-forestale. Il convegno “Ricostruire la memoria, a 40 anni dal terremoto” LA KERMESSE. Grande afflusso di visitatori Beni culturali Fvg Cibus: un successo salvati dal sisma Bilancio positivo anche per il Fvg u Si chiude oggi a Parma con numeri da record la 18° edizione di Cibus, il Salone internazionale dell'Alimentazione: 3.000 espositori su un'area di 130.000 metri quadri, 70.000 visitatori, di cui 15.000 dall'estero e 2.000 top buyer da ogni continente. Determinante il contributo dell'ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Autentica piattaforma di eccellenza per l'industria alimentare negli scambi con i mercati esteri, Cibus ha visto la presenza istituzionale della Regione Fvg attraverso Ersa, l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, che ha puntato sulla promozione dei prodotti agroalimentari di qualità, certificati con marchi comunitari DOP, IGP e, soprattutto, con il marchio AQUA (Agricoltura Qualità Am- CIBUS 2016. L’ingresso biente), quest'ultimo garantito dalla Regione stessa. Molto soddisfatto dei risultati raggiunti l’assessore regionale Cristiano Shaurli, in primis per la crescente riconoscibilità verso un marchio garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza. «Questa - per l’assessore - la strada giusta per dare valore aggiunto ai prodotti delle nostre imprese». Come salvare in emergenza sismica gli edifici storici danneggiati da un eventuale terremoto, alla luce delle esperienze maturate dal Friuli dopo il sisma del 1976? Le prospettive più aggiornate sono state oggi esposte nel corso della seconda giornata del convegno “Ricostruire la memoria. Il patrimonio culturale del Friuli a 40 anni dal terremoto” a cura della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Fvg e dall'Azienda speciale Villa Manin per approfondire il tema del restauro. Il convegno di oggi è stato moderato dalla storica dell'arte della Soprintendenza e direttrice di Miramare, Rossella Fabiani, che ha ricordato: «L'impegno di tutti i colleghi che, dal 1976 in pochissime unità e dal 1979 in ran- ghi maggiori, hanno lavorato al recupero dei beni architettonici e artistici in condizioni spesso difficili. Certo, si dirà, è un dovere dell'impiegato statale svolgere il proprio impegno: ma molte volte - ha fatto notare Fabiani - l'attività è andata oltre al semplice obbligo». Fabio Di Bernardo per la Protezione civile del Fvg ha illustrato l’organizzazione per la messa in sicurezza dei beni culturali, con una dettagliata illustrazione dei piani di emergenza ricordando che : «Con la Presidenza del Consiglio dei Ministri è prevista l'esercitazione di emergenza sismica di livello nazionale per il 12-17 settembre in diverse località della regione. L'evento vedrà la partecipazione delle Protezioni civili di altre regioni e dei Paesi confinanti». SCIOPERO SCUOLE L’ira dei sindacati autonomi Fvg u Lo sciopero indetto per oggi da Cub, Cobas e Gilda contro la legge sulla "Buona scuola", ha raccolto una adesione del 25%. È quanto hanno annunciato le stesse sigle sindacali, scese in piazza per il rinnovo del contratto della scuola e contro le prove Invalsi. Le tre sigle autonome non hanno esistato a definire “molto grave” la decisione di Cgil Cisl Uil e Snals di rompere il fronte di lotta proclamando un'autonoma giornata di mobilitazione la settimana prossima anziché confluire unitariamente sulla data del 12 maggio, già convocata da mesi». L’effetto ottenuto dalle due diverse mobilitazioni risulterà sicuramente meno efficace rispetto ad una mobilitazione unica e coordinata. Riccardo Riccardi LA REGIONE SI ATTIVI A FAVORE DEI SOCI COOPCA u «La Regione deve attivarsi al più presto con l'Agenzia delle Entrate per ottenere la risposta relativa alla gestione dell'imposizione fiscale, altrimenti i tempi rischiano di diventare troppo lunghi per i risparmiatori Coopca che sono in attesa di ricevere l'aiuto che Alleanza 3.0 ha deciso di stanziare». Riccardo Riccardi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, al termine delle audizioni in commissione ha rimarcato come: «Sia stato confermato il rimborso del 50% ai soci prestatori in tre tranche, restano però i problemi che la Regione deve contribuire a risolvere. Non bisogna dimenticare che il crack di Coopca ha riguardato persone e lavoratori e proprio per questo l'attenzione deve essere massima». 8 ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] CRONACA AUTOVIE. Si prevede un considerevole aumento dei flussi veicolari fino a martedì Arriva il weekend di Pentecoste : flash traffico in strada e rischio “austriaci” Una Lignano blindata attende i giovani teutonici in genere molto indisciplinati u Non è proprio un fine settimana da bollino rosso ma è certamente la prova generale degli esodi estivi, che si sperano per il nostri turismo regionale sempre abbondanti, dall'Austria e dalla Germania. Non solo è previsto traffico in aumento sulla rete autostradale di Autovie, in occasione della Pentecoste, ma anche una buona affluenza alle strutture ricettive. Secondo le previsioni di Autovie Venete il traffico sarà sostenuto fin dal mattino di Venerdì, per aumentare in maniera esponenziale nel pomeriggio, in particolare lungo la A4 Venezia - Trieste in direzione Venezia e in A23 Udine Sud - Palmanova, in direzione del nodo di Palmanova. L'esperienza degli operatori del traffico suggerisce che in prossimità del bivio A23/A4 saranno possibili rallentamenti. Una situazione che si ripeterà con ogni probabilità anche nella giornata di sabato 14 maggio, sempre in prossimità del bivio A23/A4, mentre per quanto riguarda la A4 Venezia Trieste la maggior concentrazione di transiti si registrerà soprattutto du- SCOPERTI SCAPPANO Tentato furto alla coop di Torviscosa TRAFFICO. rallentamenti sulla rete autostradale rante la mattinata. Ma sarà in generale per tutto il periodo da oggi fino a martedì ad essere elevato il flusso veicolare al quale nel weekend si aggiungerà anche quello nostrano. Intanto soprattutto Lignano attende la consueta “invasione” austriaca di Pentecoste, che come la cronaca degli anni passati racconta non sempre è stata tranquilla. Molti giovani au- striaci infatti tradizionalmente vedono questa occasione festiva extraterritoriale come l'occasione per scatenarsi. Certo portano soldi, ma provocano anche molti danni tanto che quest'anno è stato previsto un piano straordinario da parte della Questura di Udine che schiererà circa duecento agenti sulle strade. Ma non solo, a Lignano oltre al presidio della polizia di Stato di FOTO DI REPERTORIO Udine è stato organizzato un servizio straordinario di prevenzione in collaborazione con i Carabinieri, la Guardia di finanza. Chiesti anche rinforzi provenienti dal Veneto. In campo ovviamente la polizia municipale di Lignano. Saranno anche presenti a supporto tre agenti dall’Austria che come l'hanno scorso avranno il compito di coordinamento. u Tentano un furto con scasso della cassaforte al supermercato Coop di piazzale Marinotti, a Torviscosa. I malviventi però sono stati scoperti e si sono dati alla fuga. Il tentato furto è accaduto verso la mezzanotte di mercoledì ed è stat sventato da una signora che si è accorta della presenza anomala di alcune persone davanti all’ingresso posteriore del punto vendita Coop. La donna ha segnalato al 112 quello che sospettava stesse accadendo e una pattuglia del Comando di Palmanova è arrivata sul posto mettendo in fuga i ladri senza che questi avessero messo a segno il colpo. MAIL [email protected] ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 9 CRONACA / Udine DISMISSIONI PASSAGGI A LIVELLO. Regione e democratici si allineano a quanto già stabilito dal sindaco Pd e comitato “no treni” a confronto Nulla di nuovo rispetto a quanto emerso dall’incontro a porte chiuse tra Comune, Rfi e Regione Santoro: “abbiamo fatto grandi passi, chi dice no, non ha mai mosso un dito, ne recuperato 1 euro” u SULLA VICENDA treni e passaggi a livello in città non ci sono grandi cambiamenti dall’ultimo dispaccio del sindaco, Furio Honsell. Anche alla luce dell’incontro di ieri alla caserma Osoppo tra il Partito Democratico udinese e il comitato per la dismissione della tratta. Presenti, oltre ai numerosi cittadini, l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, i componenti dem del gruppo consiliare assieme agli assessori comunali e il segretario cittadino, Enrico Leoncini. Durante la serata, dunque, i Democratici non hanno che confermato la loro adesione alla linea del sindaco di Udine, che si è impegnato, assieme a tutti i soggetti in causa, Regione Fvg, Comune di Udine e RFI, a stipulare un protocollo d’intesa per l’eventuale soppressione di alcuni passaggi a livello cittadini e che preveda l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per mitigare i disagi dei residenti. Il tavolo provvederà, fra l’altro, a prendere in considerazione sia altre modalità viabilistiche, sia il contenimento del rumore. Nel protocollo c’è l’impegno a non utilizzare, salvo motivi di urgenza, la tratta tradizionale, ovvero quella cittadina, per quanto ri- guarda i locomotori isolati o altro materiale rotabile a puro uso tecnico. Inoltre è stato ribadito che al momento attuale i treni merci che transitano nella circonvallazione superano il 93% del totale, mentre i rimanenti convogli, che sono stimati in poche unità al giorno, verranno progressivamente eliminati man mano che saranno approfonditi i passaggi legislativi e tecnico normativi. L’investimento per i lavori previsti sarà pari a circa 60 milioni di euro. Questa cifra sarà impiegata per ristrutturare completamente il nodo ferroviario di Udine, da Cargnacco al bivio Vat, al bivio Laipacco. Per il completamento dei lavori saranno necessari almeno 5 anni. Il protocollo, infine, prevede anche l’impegno a effettuare una valutazione di fattibilità tecnica dell’ipotesi di trasferimento del traffico passeggeri sulla circonvallazione, possibile dopo il completamento dei lavori del Nodo Ferroviario di Udine. Insomma, come detto, nulla di nuovo. Buoni propositi a parte. «Dal punto di vista dei passaggi – ha sottolineato Santoro - va sottolineato come solo grazie all’impegno di questa amministrazione regionale si sia riusciti a ottenere a luglio 2013 un finanziamento di 10 milioni di euro che ha consentito di trasferire i treni merci, fuori dalla città. Non è certo un risultato di secondo piano – ha spiegato visto che si parla di circa 22 treni al giorno. Ottenuto questo, non ci siamo però fermati e a luglio del 2015 abbiamo ottenuto sempre dal Governo altri 50 milioni di euro che consentiranno la completa revisione del nodo ferroviario di Udine attraverso diversi interventi infrastrutturali che consentiranno anche la dismissione degli scali merci cittadini merci di Udine Parco (Via Buttrio) e Udine ZAU (Via Marsala). Questo intervento non nasce dall’idea di dismettere o meno la linea cittadina, ma – ha proseguito l’assessore - di fare del nodo di Udine non un collo di bottiglia lungo il corridoio Adriatico-Baltico ma una piattaforma logistica di primordine in regione aumentando le potenzialità insediative delle imprese e l’efficienza logistica regionale. Tale intervento metterà amministratori locali e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nelle condizioni di poter valutare la completa dismissione della linea cittadina. Ma solo nel momento in cui questo intervento sarà realizzato. Chi promette che la cosa può essere fatta prima racconta una bugia, - ha concluso provocatoriamente la Santoro - chi adesso dall’opposizione dice che si deve fare più che trovare 60 milioni di euro per realizzare l’intervento non ha mai mosso un dito su questa questione e non ha mai recuperato nemmeno 1 euro». Portavoce per il Partito Democratico udinese, Monica Paviotti, ca- CURIOSITÀ. Ritiri udinesi contesi dalle squadre internazionali La città “fa canestro” Il 14 maggio alle 11 in castello sarà presente Dan Peterson saranno così presentati i campionati europei e i mondiali flash REFERENDUM u UDINE SI SCOPRE “capitale della pallacanestro”, anzi “Land of basketball”, come recita lo slogan che tanta fortuna ha portato nell'assegnazione al capoluogo friulano dei più importanti tornei internazionali del basket giovanile: due campionati europei tra il 2014 e il 2016, una competizione mondiale che si terrà nel 2017. E ora, le più importanti Nazionali del continente si contendono le sedi dei rispettivi ritiri in città. Nell'anno del 40° anniversario del terremoto il mondo del basket si prepara a celebrare Udine e il Friuli con l'assegnazione di due grandi eventi internazionali – nel segno dello slogan “Udine e Fvg Land of basketball” – che saranno presentati sabato 14 maggio alle 11 nel sa- DAN Peterson lone del Parlamento in castello. Un'occasione per ripercorrere, insieme con alcuni grandi nomi del basket nazionale – saranno presenti, tra gli altri, l'indimenticabile coach Dan Peterson, una penna storica come Oscar Eleni e il presidente federale Gianni Petrucci – gli ultimi 40 anni di storia della pallacanestro di casa nostra, partendo dal primo e unico scudetto, conquistato proprio nel 1976, a pochi giorni dal sisma, dalla squadra juniores della Snaidero, per arrivare alla fase odierna targata Gsa e al primo campionato del mondo ospitato in città il prossimo anno. Dopo i primi Europei nel 2014, Udine farà il bis ad agosto di quest'anno con i campionati continentali femminili under 16. L'assessore allo Sport, Raffaella Basana, coglie l'occasione per ringraziare la Federazione italiana per la fiducia e l'apprezzamento che dimostra scegliendo il capoluogo friulano e portando in città eventi in grado di generare un indotto positivo per tutto il sistema economico cittadino. A Udine l’intervento di Clementi u Francesco Clementi, costitu- ASSESSORE Santoro pogruppo a Palazzo d’Aronco: «É stata una serata di confronto molto importante nel corso della quale abbiamo potuto chiarire la posizione del Partito Democratico e registrare da ambo le parti la volontà a trovare un punto d’incontro che risponda alle esigenze dei cittadini e che al contempo sia funzionale per la città di Udine. Mi sento di fare un ringraziamento non solo al sindaco Honsell che ha predisposto un protocollo d’intesa che rappresenta un importante passo in avanti, ma anche tutti i presenti. È stato uno scambio proficuo e utile che sono certa ci porterà nella giusta direzione, per risolvere questa annosa questione». zionalista, componente effettivo della "Commissione per le riforme costituzionali" nominata dal Governo Letta e autore della relazione per il Parlamento in vista del processo di riforma costituzionale in corso nell’attuale XVII Legislatura, riforma oggetto del referendum confermativo di autunno, sarà a Udine il prossimo 14 maggio e per una conferenza in via Maniago 4, alle 15.30. Titolo del suo intervento: “La riforma costituzionale”. 10 ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] CRONACA / Udine UNIVERSITÀ. Il rettore di Udine fa cordata per correre ai ripari Studi abbandonati ormai è pandemia Presi accordi per un programma regionale condiviso il progetto proposto dalla Cremaschi si chiama “Agita-mente” L’abbandono degli studi universitari è ormai emergenza. I numeri, infatti, sono desolanti. Il 25% delle matricole, ad esempio, e questi sono dati già vecchietti, non si iscrive al secondo anno. E circa 30 studenti su 100 lasciano l’università quando manca soltanto la tesi. Ansia, disincanto, incapacità di vedere un futuro possibile? Sono ragioni che chiamano umanamente alla resa. Ma queste rese sono in aumento, e questo è il dato che dovrebbe preoccupare, poiché segnale di un disagio da non sottovalutare. Ecco che a Udine, il rettore Alberto felice De Toni aderisce, assieme a Maurizio Fermeglia, rettore dell’università di Trieste e Stefano Ruffo, direttore della Sis- sa, al programma su disagio e abbandono universitario proposto da Silvana Cremaschi, segretaria della VI Commissione consiliare, ma anche stimabile e preparata neuropsichiatra. La decisione arriva il giorno dopo l’audizione sostenuta a Trieste durante i lavori della Commissione che ha fatto il punto sul sistema universitario nazionale e regionale. Gli abbandoni e l’inattività universitaria, secondo i rettori dipendono anche nel grande ritardo nella raccolta di crediti formativi. «Con il progetto Agiata-Mente – evidenzia il rettore dell’ateneo di Udine – abbiamo messo in atto due linee di sviluppo, la prima sull’individuazione del disagio con il supporto dei canali più tra- dizionali come il servizio di consulenza psicologica fino a quelli più innovativi come un gruppo su facebook, la seconda sulla promozione dell’agio, fornendo agli studenti una serie di abilità utili e concrete per adattarsi al percorso universitario relative ad esempio la metodo di studio e alla gestione dell’ansia». Un altro ambito di collaborazione è quello della divulgazione scientifica. «Per rendere appetibile il percorso universitario è necessaria un’azione importante di divulgazione scientifica e di supporto, anche economico, alle famiglie – evidenzia Fermeglia - affinché spingano i giovani ad intraprendere gli studi universitari, cogliendo così quella occasione di ascensore sociale che è tipica degli studi universitari». Infine, progetti di grande rilievo sono quelli già avviati nel campo della ricerca. «Con l’importante finanziamento della Regione sottolinea Ruffo - le Università di Udine e Trieste e la Sissa stanno collaborando alla creazione di un laboratorio di meccatronica, al potenziamento del calcolo ad alta prestazione ed alla realizzazione di un nuovo centro regionale per la cura del cancro e delle malattie neurodegenerative». CARITAS. Giunta alla sua 20ª edizione, l’iniziativa si terrà sabato 14 maggio Ecco dove l’abito fa il monaco al via la raccolta di abiti usati La raccolta dei vestiti usati da parte della Caritas di Udine, è arrivata alla sua XX edizione. E ritorna il 14 maggio per un momento di solidarietà concreta e corale per raccogliere fondi destinati ad aiutare le fasce più deboli della società, ma è anche occasione di incontro e di aggregazione. Non solo. Apre, infatti, uno spazio di riflessione con l'obiettivo di promuovere un migliore utilizzo delle risorse e il rispetto per l'ambiente. Anche quest'anno il ricavato della raccolta sarà utilizzato per sostenere «La Gracie di Diu», la mensa diocesana per le persone in difficoltà gestita dalla Caritas di Udine in continuità con la tradizione avviata dalla co- munità dei Frati Minori di via Ronchi a Udine. «Il servizio della Mensa – spiegano alla Caritas – è totalmente gratuito e questo per merito di un’ottantina di persone che prestano il loro servizio organizzato e disinteressato; delle donazioni di generi alimentari, verdure, frutta, materiale da cucina e stoviglie; del contributo del Comune di Udine e, appunto, del ricavato della raccolta». Il meccanismo è quello collaudatissimo da anni. Le famiglie hanno già ricevuto i sacchi gialli della Caritas che vengono ritirati sabato 14 maggio, porta a porta, da gruppi di volontari che li porteranno ai centri di raccolta localizzati in ciascuna forania. Quanto raccolto sa- rà ceduto ad una ditta specializzata, che ne curerà la selezione, la lavorazione e il successivo riutilizzo. Si accettano abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, scarpe, borse, giocattoli e pelouches. Non si raccolgono, carta, metalli, plastica, vetro, rifiuti, scarti tessili. Per info: 0432/414502. L’ASSURDO. Troppi confort ai profughi, paranoia di bassa politica Tanzi antennofobico attacco a Giacomini Il consigliere comunale, Vincenzo Tanzi (FI) deve avere, in casa, seri problemi di connessione internet. Non si spiegherebbe, altrimenti, fra i tanti problemi che angustiano la città, il suo accanimento contro l’antenna per il wi-fi gratuito nell’ex caserma Cavarzerani. Servizio che, a suo vedere, favorirebbe soltanto i profughi richiedenti asilo «Già privilegiati di troppi confort». Già a suo tempo l’assessore all’innovazione, Gabriele Giacomini, spiegò le ovvie ragioni dell’installazione dell’impianto. Ma non pago il forzista, inveisce: «l’assessore ha raccontato un mucchio di bugie. A smentirlo è stato il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto. L’assessore nelle sue dichiarazioni ha parlato di un’iniziativa sollecitata dal prefetto, e concordata con Demanio, Polizia locale e con la stessa Prefettura. Non solo, ha fatto riferimento a indicazioni scritte date dal prefetto sulla base all’art. 2 del decreto ministeriale del 2008. Ma visto che la Prefettura si è dichiarata estranea a questa assurda e inopportuna installazione di un’antenna per il wi-fi gratis nell’ex caserma, - conclude Tanzi - Giacomini non è degno di sedere sugli scranni della Giunta comunale di palazzo d’Aronco». E dopo l’esortazione alla maggioranza di “abissare” l’antenna, il consigliere vuole chiarezza su questa “oscurissima” vicenda, «nomi e cognomi, a partire di chi ha avuto questa brillante idea e quale ruolo sta giocando». Addirittura! CURIOSITÀ. A Udine inaugura la Ciclofficina del Friuli L’ospedale delle bici apertura alla Osoppo Recuperare e ricondizionare la bici in disuso o abbandonata, effettuare la manutenzione della propria due ruote a pedali e magari, con un po' di tempo, diventare un abile meccanico facendosi affiancare da chi è più esperto. È tutto pronto per l'inaugurazione della prima ciclofficina del Friuli, che sabato 14 maggio alle 17.30 aprirà ufficialmente i battenti in un apposito spazio dell'ex caserma Osoppo, concesso gratuitamente dall'amministrazione comunale ad aBicitUdine Fiab Udine. Voluto dall’associazione udinese che dal 2011 si batte per i diritti del ciclista urbano e per la promozione di un turismo lento e sostenibile, il progetto ha subito ricevuto il convinto supporto del Comune. L'assessore alla Mobilità e all'Ambiente, Enrico Pizza, ringrazia il circolo di Udine della Fiab per questa attività, che aggiunge un altro tassello nella costruzione di una mobilità più sostenibile. Ma che cos'è e a che cosa serve una ciclofficina? Si tratta di un progetto sperimentale, con il quale aBicitUdine vuole, prima di tutto, creare uno spazio nel quale fare manutenzione e riparazioni, assistiti dai meccanici dell'associazione, alla propria bicicletta. Per questo la ciclofficina sarà, almeno in questa fase iniziale, aperta tutti i sabati pomeriggio a partire dal 28 maggio ai soci di aBicitUdine che vogliano usufruirne, magari sperimentando la propria abilità di meccanico con l'assistenza di persone più esperte. Oltre a ciò la ciclofficina vuole anche favorire la riduzione dei rifiuti attraverso il recupero e il ricondizionamento di biciclette in disuso o abbandonate, le quali daranno vita a una piccola "flotta" sociale per rispondere alle richieste di altre associazioni, gruppi, manifestazioni. Ma è anche un progetto aperto, che in futuro potrà diventare un punto di incontro permanente di tutti gli amanti della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, fornendo corsi di "pronto soccorso meccanico", educazione al corretto uso del mezzo, educazione stradale e molto altro. Soddisfazione viene espressa anche dal vicesindaco e assessore al Patrimonio e demanio, Carlo Giacomello, che ha appoggiato da subito l’idea adoperandosi per individuare e concedere degli spazi nella nuova casa delle associazioni, nell'ex caserma Osoppo. MAIL [email protected] ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 11 SPORT Calcio QUI UDINESE. Gli emiliani saranno più motivati, ma i bianconeri non possono toppare Non sarà solo una passerella con il Carpi servono risposte Contro il Carpi PER L’ULTIMA GARA FISCHIETTO A MAZZOLENI De Canio vuole guadagnarsi la riconferma, i tifosi attendono una gara ‘vera’ .......................................................... ... ... LUCIANO PATAT ... [email protected] . u Domenica prossima non sarà soltanto una passerella. Certo, gli addii di Giovanni Pasquale, Maurizio Domizzi e, soprattutto, di un fuoriclasse del calibro di Totò Di Natale, danno un'aura particolare al match con il Carpi. Ma la gara avrà anche degli altri risvolti. Dopo quanto successo domenica scorsa a Modena, è chiaro che gli molti occhi degli appassionati di calcio saranno posati sul Friuli. Qualche giorno fa, la Lazio - pur non avendo più veri obiettivi di classifica - non ha fatto sconti al Carpi, inguaiando gli uomini di Castori in ottica salvezza e onorando al meglio l'impegno. Il Palermo, e non solo, si aspetta che l'Udinese faccia altrettanto ed è chiaro che una prestazione gagliarda spegnerebbe sul nascere voci, polemiche e malignità. Un secondo aspetto riguarda la giusta gratificazione per i tifosi bianconeri. I supporter, nonostante abbiano dovuto ingoiare molte amarezze durante questo campionato (e l'anno scorso le cose non sono andate poi molto meglio...), hanno sempre fatto sentire il loro attaccamento alla squadra e quindi meritano, almeno, un'ultima soddisfazione stagionale. Una partita senza nerbo - come quella contro il Torino, per intenderci potrebbe essere vista come uno negativa contro il Carpi sicuramente non lo agevolerebbe nel suo 'piano'. Parliamoci chiaro: il Carpi guidato da mister Fabrizio Castori, dopo una rimonta che rischia di scemare sul più bello, arriverà al Friuli un carico di motivazioni ben più pesante di quello dell'Udinese. Per i biancorossi non ci sono vie di mezzo o calcoli da fare: devono soltanto vincere e sperare che l'Hellas Verona metta i bastoni tra le ruote al Palermo. Ma, appunto, sarà determinante l'atteggiamento con cui i bianconeri scenderanno in campo. Per la commozione e la gratitudine nei confronti di Totò Di Natale, Domizzi e Pasquale ci sarà tempo. Non sarà una serata normale, ma un appuntamento da onorare nel migliore dei modi. FUTURO DA SCRIVERE per mister De Canio sgarbo che, di certo, non farebbe felice chi con passione ha sostenuto la squadra sempre e comunque. I tifosi accorsi in massa a Bergamo, ma anche in tante altre trasferte, meritano il meglio. E poi, c'è un terzo aspetto da considerare. Mister Luigi De Canio vuole provare a spazzare via tutte le nubi sul futuro, la più minacciosa delle quali sembra avere le sembianze di Stefano Pioli, ex allenatore della Lazio che 'radio mercato' dà già in direzione Udine. Il tecnico materano ha portato la barca in salvo, centrando una salvezza tutt'altro che semplice e, soprattutto, riportando serenità e convinzione all'ambiente (match con il Toro a parte). Basteranno le prestigiose vittorie contro Napoli e Fiorentina, oltre ad aver raggiunto l'obiettivo prefissato, a garantire la riconferma a De Canio? Lui, di certo, vuole giocarsi le sue carte al meglio e una prestazione PORDENONE. Lovisa e Martini saranno a Torino il 21 maggio per un allenamento in bianconero PICCOLI RAMARRI SOGNANO STAGE ALLA JUVE PER DUE .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Le gioie, per il Pordenone, non vengono soltanto dalla prima squadra. Mentre in città sale la febbre per i quarti di finale dei play-off di Lega Pro contro la Casertana - appuntamento domenica 15 maggio alle 18 al Bottecchia -, le giovanili dei neroverdi continuano a calamitare l'interesse dei grandi club. Il vivaio della Juventus, infatti, ha “convocato” due giovani ramarri per uno stage di allenamento: si tratta di Alessandro Lovisa e Nicholas Martini, entrambi classe 2001, tra i punti di forza dei Giovanissimi nazionali, saranno a Torino sabato 21 maggio. Lovisa, centrocampista e capitano, di recente aveva sostenuto (assieme a Enrico Colesso) una prova con l'Empoli. Il club neroverde continua a coltivare con attenzione il proprio vivaio e la sinergia con le Juve non è casuale. Poco tempo fa, una delegazione del club, con in testa il presidente Mauro Lovisa, ha incontrato i vertici bianconeri a Vinovo. E se son rose... È Paolo Silvio Mazzoleni, della sezione di Bergamo, l'arbitro di Udinese-Carpi, gara valida per l'ultima giornata del campionato di Serie A 2015/16 in programma domenica 15 maggio alle 20.45. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Padovan e Lo Cicero, dal quarto uomo Cariolato e dagli addizionali Guida e Di Bello. Mazzoleni ha diretto i bianconeri in 14 occasioni: il bilancio è di 5 vittorie, due pareggi e 7 sconfitte. In questa stagione, il fischietto lombardo è stato protagonista in due gare bianconere, la vittoria a Torino contro la Juventus e il ko interno con la Roma. QUI BIANCONERI. De Canio è diventato nonno per la terza volta DI NATALE A PARTE DOMIZZI È PRONTO ........................................................ ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Totò Di Natale sta lavorando sodo per esserci. Il capitano, dopo l'infortunio al gluteo di qualche tempo fa, ha svolto anche oggi allenamento differenziato, ma la sua presenza in campo domenica contro il Carpi si fa sempre più probabile. Lavoro a parte anche per Maurizio Domizzi, un altro che darà l'addio al bianconero il 15 maggio assieme a Giovanni Pasquale. Oggi, l'Udinese ha svolto una se- duta pomeridiana: torello, schemi d'attacco e partitina con due tempi da 25 minuti a completare il 'menu' bianconero. Zdravko Kuzmanovic e Thomas Heurtaux sono stati sottoposti a cure. Domani, seduta pomeridiana settimanale, con inizio alle 15, in vista dell’ultima gara stagonale. Intanto, fiocco rosa in casa Udinese: mister Luigi De Canio, ieri, è diventato nonno per la terza volta, dopo che la figlia Angela ha dato alla luce Emanuela. Una bella notizia che ha allietato la giornata bianconera. APERTO 7 giorni su 7 EDICOLA-LIBRERIA - CARTOLERIA - SERVIZIO DI LAVANDERIA DROGHERIA - DETERSIVI ALLA SPINA - PICCOLA FERRAMENTA DISTRIBUZIONE BOMBOLE GPL ENI ANCHE A DOMICILIO SERVIZIO FAX E FOTOCOPIE B/N E COLORE - PAGAMENTO BOLLETTE LOVISA Alessandro Fer.Market di Tomasetig Maurizio Piazza Paolo Diacono, 5/A - 33047 Remanzacco (UD) Tel. 0432 639094 - fax 0432 639094 - [email protected] 12 ANNO I N° 57 GIOVEDI 12 MAGGIO 2016 MAIL [email protected] SPORT Vari CICLISMO. Al Giro giornata negativa per il corridore azzurro Wellens in trionfo Nibali perde terreno Il belga stacca tutti a 16 km dal traguardo: sua la 6a tappa Lo ‘Squalo’ prova ad attaccare, ma Dumoulin lo respinge .......................................................... ... ... XXX XXX ... xxx . u Il passo da scalatore, si sa, è la sua qualità migliore. E oggi, Tim Wellens lo ha dimostrato pienamente: il ciclista belga, che corre per la Lotto Soudal, ha 'messo il turbo' nell'ultima salita, trionfando nella sesta tappa del Giro d'Italia 2016, la Ponte-Roccaraso da 157 chilometri. Il 25enne, grazie allo strappo decisivo nell'ultimo tratto a 16 chilometri dal traguardo, ha staccato Nibali accusa altri 21” di ritardo dall’olandese Valverde lo sorpassa i compagni di fuga e ha potuto alzare le braccia al cielo nella giornata odierna. Alle sue spalle si è piazzato Jakob Fuglsang dell'Astana, seguito da Ilnur Zakarin della Katusha, entrambi a 1'19”. PROTAGONISTA DI GIORNATA. Il belga Tim Wellens Appena fuori dal podio la maglia rosa Tom Dumoulin, corridore della Giant Alpecin, ma l'olandese si può ben 'consolare' per un'altra ottima prova e, soprattutto, per aver ulteriormente incrementato il vantaggio su Vincenzo Nibali. Lo 'squalo dello Stretto' ha provato ad attaccare a due chilometri e mezzo dal traguardo, ma Dumoulin ha risposto alla grande, mettendolo dietro e incrementando di 21 secondi il vantaggio nei confronti dell'italiano: Nibali è sceso al nono posto della classifica generale, con un gap ora di 47” dalla maglia rosa. Anche un altro dei favoriti per la vittoria finale, Alejandro Valverde, ha staccato l'azzurro, nei confronti del quale ora ha un margine di 6 secondi. Dumoulin è stato protagonista di un'altra prova di forza. Domani spazio alla settima tappa, la Sulmona-Foligno da 211 chilometri: l'assenza di grosse pendenze e l'arrivo in piano potrebbe favorire i velocisti. Il compleanno Formula 1 O LO AMI, O LO KVYAT: “SCELTA ODI: 69 ANNI PER SORPRENDENTE, ZDENEK ZEMAN MA LA ACCETTO” u DI SICURO, non è uno che lascia indifferenti. Carattere deciso, poche parole (ma capaci di pungere come stilettate), una filosofia di calcio 'senza se e senza ma'. Oggi, Zdenek Zeman ha compiuto 69 anni, gran parte dei quali dedicati al pallone e al lancio dei giovani talenti. Il regalo glielo ha fatto ieri il suo Lugano (serie A svizzera), battendo per 4-0 lo Zurigo e lasciando ai rivali l'ultimo posto in classifica. Ma Zeman, di soddisfazioni, in carriera se ne è tolte tante: fedelissimo al modulo 4-3-3, un vero dogma che è anche uno stile di vita, e al calcio votato all'attacco, è salito alla ribalta con il Foggia dei miracoli degli anni '90. Dopo ha vissuto anni belli a Roma sulle due sponde e pochi anni fa si è tolto lo sfizio di riportare il Pescara nella massima serie, facendo emergere giocatori come Marco Verratti o Ciro Immobile. Una vita a mille all'ora, sempre guardando alla porta avversaria. E, soprattutto, senza scendere a compromessi. Già, perché Zeman è così: o lo odi, o lo ami. Per lui, le vie di mezzo non esistono. u IL CASO della 'retrocessione' di Daniil Kvyat dalla Red Bull alla Toro Rosso continua a tenere banco. Fatale, al russo, l'incidente di Sochi con doppio tamponamento ai danni di Sebastian Vettel che ha spinto il suo team a rispedirlo alla scuderia satellite. “La decisione è stata sorprendente, ma la devo accettare. La Toro Rosso, personalmente, mi piace molto, c'è tanto entusiasmo. Non ho alcun problema con Vettel, è tutto passato”, ha commentato oggi Kvyat. Intanto, all'orizzonte c'è il Gran Premio di Spagna previsto per domenica 15 maggio sul circuito di Montmelò, a Barcellona - e oggi ha parlato anche il sostituto del russo al volante della Red Bull. Il giovane Max Verstappen, belga classe 1997: “Rischi? Penso che quello più grosso fosse arrivare così giovane in Formula 1 e l'ho già gestito bene. Ora sono concentrato sulla macchina e voglio imparare da un pilota forte come Ricciardo”. Il ferrarista Sebastian Vettel va in cerca di riscossa: “Stiamo lavorando forte, ora speriamo di raccogliere i frutti”. TENNIS. Al Foro Italico, Federer cede all’austriaco Thiem. Rafa regola il pericoloso Kyrgios CICLISMO. Dal 26 agosto torna la competizione su 624 km ‘RE ROGER’ SALUTA ROMA NADAL E SERENA AVANTI CORSA PER ‘DURI’ SULLE DOLOMITI .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . .......................................................... ... ... REDAZIONE SPORTIVA ... [email protected] . u Rafa Nadal supera l'esame, la Svizzera (maschile) del tennis viene invece 'rimandata'. Sono alcuni degli spunti offerti dalla giornata odierna degli Internazionali d'Italia, che hanno perso subito, in mattinata, uno dei grandi beniamini. Roger Federer, alle prese con problemi alla schiena, ha ceduto in due set al promettente austriaco Dominic Thiem, che si è imposto per 7-6, 6-4 in appena un'ora e 18 minuti. Nonostante un break nel primo set, “Re Roger” alla lunga non è riuscito a fronteggiare i suoi guai fisici e la potenza del giovane rivale. Domani, per i quarti, altra sfida tosta per Thiem, opposto al giapponese Kei Nishikori. Esce anzitempo anche un altro svizzero, Stan Wawrinka: il nu- GIÀ OUT. Roger Federer Esce anche Wawrinka in campo femminile out Carla Suarez Navarro mero 4 del mondo ha ceduto in tre set a Juan Monaco, abile a imporsi per 6-7(5), 6-3, 6-4. Continua, intanto, la bella favola del lucky lo- ser Lucas Pouille, bravissimo contro il terraiolo David Ferrer, nona testa di serie a Roma: il francese si impone con un eloquente 6-4, 6-1 e ora troverà proprio Monaco ai quarti. In serata sono scesi in campo altri due big, Novak Djokovic ed Andy Murray. In campo femminile, Serena Williams soffre per un set contro la connazionale Cristina McHale che, nel primo parziale, dà filo da torcere alla numero 1 del mondo: Serena vince il tie-break per 9-7, poi nel secondo set cambia marcia e chiude 6-1. Per lei, ora, ecco Svetlana Kuznetsova. Esce, invece, Carla Suarez Navarro, superata in rimonta dal talentino svizzero Timea Bacsinszky per 5-4, 7-5, 6-2. Per lei, ora, un esame importante, quella Garbine Muguruza che oggi non ha lasciato chance a Jelena Ostapenko. Il Foro Italico continua a regalare emozioni. u Poonkiat è un medico, Navin un manager della comunicazione, Poom un informatico. Amano il ciclismo e non temono i chilometri. Anche per questo, tra i loro prossimi obiettivi, hanno inserito la D+ Ultracycling Dolomitica. Poonkiat Reungpoca, Navin Munkhern e Poom Pianpak arriveranno dalla Thailandia per partecipare a quella che, con 624 chilometri di sviluppo, 16 passi montani e dolomitici e 16 mila metri di dislivello, è stata definita la corsa ciclistica più dura al mondo. Anche grazie alla loro presenza, l’edizione 2016 della D+ Ultracycling Dolomitica, in programma dal 26 al 28 agosto, con partenza e arrivo a Cison di Valmarino, nel Trevigiano, avrà un carattere internazionale. L’EDIZIONE del 2015 A poco meno di quattro mesi dall’evento sono infatti già una dozzina le nazioni rappresentate. Fra gli italiani, va registrata l’iscrizione dell’ex professionista Fabio Sacchi. Classe 1974, è stato un valido gregario di Mario Cipollini e Alessandro Petacchi. Ha partecipato a tre Giri d’Italia e a sei Tour de France. Ha fatto anche parte della Nazionale.