Preparazione alla cova Prenderemo in esame i canarini che sono i
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Preparazione alla cova Prenderemo in esame i canarini che sono i
Preparazione alla cova Prenderemo in esame i canarini che sono i più allevati dagli ornicoltori. Il periodo delle cove rappresenta il momento più delicato ed importante per l'attività dell'allevatore, pertanto occorre tenere presente alcuni fattori per ottenere buoni risultati, la genetica, l'ambiente e l'alimentazione. Genetica-Occorre assortire la coppia selezionando la tipicità della razza nei soggetti da destinare alla riproduzione, l'attitudine alla cova e all'imbecco dei nidiacei e soprattutto che sia ottima salute dei riproduttori. Per ciò che concerne il piumaggio occorre unire soggetti a piumaggio intenso(corto) con soggetti a piumaggio brinato(medio, lungo), preferendo se possibile la femmina a piumaggio brinato. 1) Ambiente - La luminosità deve essere possibilmente naturale, anche se spesso si deve ricorrere all'uso della luce artificiale attraverso l'impiego di neon a luce solare o lampade ad incandescenza. La temperatura deve rientrare tra i 15 ed i 25 gradi, occorre evitare bruschi sbalzi termici tra la temperatura del giorno e quella della notte. L' umidità in condizioni normali può variare tra 60 - 70% e durate la schiusa delle uova tra 65-75%. L'aerazione deve essere tale da garantire un costante ricambio d'aria del locale d'allevamento, evitando pericolose correnti d'aria. In alcuni casi risultano utili aspiratori che diminuiscono la polverosità dell'ambiente. L'igiene delle attrezzature e dei locali deve essere tenuta costantemente sotto controllo per evitare l'insorgere di complicazioni dannose alla salute degli uccelli. 2) Alimentazione - Scegliere grani sani, non polverosi, non trattati e miscelati con una equilibrata percentuale da variare a seconda dei periodi dell'anno. Una miscela base abbastanza equilibrata può essere la seguente: Scagliola…………. 45% Niger…………………15% Panico……………….10% Ravizzone …….…..10% Avena ………...... 10% Canapa …………... ..5% Lino …………....…….5% I semi devono essere somministrati in quantità pari al consumo giornaliero aggiungendoli solo dopo che i precedenti siano stati quasi completamente sgusciati. I semi costituiscono l'alimento base dei canarini ma non l'unico. Una o due volte alla settimana possono essere somministrati ortaggi, frutta e verdura fresca lavata e ben asciugata ( i vegetali se carichi d'acqua possono causare gravi disturbi intestinali), sono infatti graditi da tutti gli uccelli granivori : lattuga, cavolo, radicchio, cicoria, scarola, broccolo, spinaci, fave, cetriolo, pomodoro maturo, carota, piselli, mela, anguria ed altri frutti di stagione. Occorre somministrare questi alimenti tanto, pezzetti di aglio e di alternativi in piccole quantità tali da essere consumati prima che si deteriorino. E' buona norma somministrare, ogni cipolla che possiedono ottime proprietà acaricide ed anti fermentative. Soprattutto nel periodo della riproduzione i canarini e gli uccelli in genere hanno bisogno di maggiori sostanze proteiche per meglio imbeccare la prole, pertanto occorre preparare pastoncini all'uovo con materie prime di qualità, senza abbondare troppo nelle percentuali di proteine e grassi. I pastoni devono essere moderatamente umidi per risultare più appetibili e vanno aggiunti giornalmente perché di facile deterioramento. E' buona norma, durante tutto l'intero anno, somministrare l'osso di seppia, gli integrativi alimentari, i sali minerali ed il grit i cui grani ingoiati dagli uccelli ne facilitano la triturazione del cibo ingerito. Molto importante è il ruolo dell'acqua da bere che deve essere sempre a disposizione, pulita e a temperatura ambiente; l'acqua deve possibilmente essere cambiata ogni giorno, soprattutto nei mesi caldi.Una volta alla settimana all'acqua si possono aggiungere delle sostanze come il limone (disinfettante digestivo) , l'aglio( disinfettante delle vie respiratorie) ed il bicarbonato di sodio (regolatore digestivo) che giovano certamente alla salute dei volatili. Un buon metodo per favorire la familiarizzazione della coppia e la reciproca accettazione è quello di far svernare insieme il maschio e la femmina nella stessa gabbia anche se molti allevatori preferiscono aggiungere il maschio solo dopo che la femmina ha iniziato la costruzione del nido. Le cove iniziano in genere alla fine di Marzo, ma gli allevatori che hanno finalità espositive tendono ad anticipare l'accoppiamento già dal mese di gennaio. Altra differenza tra l'allevamento in generale e quello con finalità sportive è nell'uso di coppie fisse per il primo che di norma lascia uniti maschio e femmina per tutto il ciclo riproduttivo mentre per l'allevamento sportivo si usa un maschio per diverse femmine. Normalmente conviene optare per la coppia fissa in modo che entrambe i genitori portino insieme a conclusione il ciclo riproduttivo, come in realtà avviene in natura.Molti allevatori adottano un programma di stimolazione della fertilità nella coppia dei riproduttori, attraverso la somministrazione di Polivitaminici contenenti in particolare la vitamina E, somministrando nell'acqua da bere prodotti adatti, circa due settimane prima della presunta data di accoppiamento. La cova Quando la canarina mostra chiari segni di voler iniziare la costruzione del suo nido, occorre mettere nella gabbia un nido e soprattutto fornire il materiale, juta, canapa, sfilacci, che serve per l'imbottitura dello stesso. Alcune volte il nido viene prima fatto e subito dopo sfasciato dalla femmina, comunque dopo alcuni tentativi la canarina darà inizio alla deposizione delle uova, di norma da 2 a 6, sempre uno al giorno nelle prime ore della mattinata. Da questo momento e fino alla schiusa delle uova, la femmina penserà solo a covare e lascerà il nido di tanto in tanto solo per rifocillarsi. Siccome la femmina dopo il secondo uovo tende ad iniziare la cova con assiduità , per evitare una schiusa sfalsata con il rischio che i nidiacei nati per ultimo vengano in poco tempo sopraffatti dai fratelli più grandi durante l'imbeccata dei genitori, è opportuno che l'allevatore tolgono giornalmente le uova deposte e le sostituiscono con uova di plastica in modo da non insospettire la femmina, quindi dopo la deposizione dell'ultimo uovo (5°/6° giorno) verranno riposte nel nido tutte le uova vere, ciò permetterà un uguale periodo di cova in modo che tutti i pullus nasceranno nella stessa giornata. E' bene conservare le uova in un contenitore sicuro e le stesse dovranno essere rivoltate ogni giorno per impedire il tuorlo si decentri depositandosi rendendo con ciò difficile la schiusa. L'incubazione dura da 13 a 15 giorni e dipende dalla continuità più o meno costante della cova e dalla temperatura ambientale. Per la normale schiusa delle uova è importante che l'umidità non scenda troppo, allo scopo si consiglia di porgere alla canarina una vaschetta d'acqua permettendole di fare il bagno e ciò renderà leggermente umido il nido. Dopo circa 5/6 giorni dall'inizio della cova si può effettuare la speratura; è sufficiente porre l'uovo in contro luce rispetto ad una sorgente luminosa per vedere chiaramente se l'embrione si sta sviluppando (uovo scuro) oppure se l'uovo è infecondo (uovo chiaro). La nascita e lo svezzamento Le uova feconde, salvo imprevisti; dopo circa 13 giorni si schiudono liberando i pullus che nascono praticamente nudi e con gli occhi chiusi, ma essi subito si protendono aprendo il piccolo becco, inizia quindi il periodo in cui i genitori li alimentano servendosi in modo particolare del pastoncino. Dopo una settimana i nidiacei sono ben sviluppati, presentano le prime bozze delle piume e continuano imperterriti a reclamare cibo in quantità sempre maggiore . Quando il piccolo ha circa 7 giorni di vita si procede all'inanellamento nel modo seguente: le tre dita anteriori entrano per prime, il dito posteriore aderisce al tarso-metatarso e passa per ultimo. Sull'anello si legge la sigla della FOI (Federazione Ornicoltori Italiani -link consigliato), la data e la sigla dell'allevatore, l'anello è inamovibile e dimostra l'origine del soggetto. I giovani dopo 18/21 giorni, se i genitori sono stati bravi e costanti nell'imbeccare, mostrano un piumaggio pressochè completo e sono già pronti a tentare timidamente l'involo. Ma anche dopo essere usciti dal nido i piccoli hanno bisogno dell'imbeccata dei loro genitori, fino a quando non avranno compiuto i 25/27 giorni di vita. Si consiglia di allontanare i giovani ed il maschio dalla madre quando questa presa dallo stimolo di una successiva nidificazione, avrà deposto il terzo uovo. In questo modo la femmina potrà pensare tranquillamente alla seconda covata senza essere disturbata, mentre il maschio continuerà da solo a svezzare i giovani figli che saranno autonomi intorno al mese di età ; a questo punto la prole deve essere alloggiata in una gabbia più grande (voliera) in modo che gli stessi possano esercitarsi nel volo. Per evitare inutili e dannose fatiche alla canarina è bene limitare a due le sue covate in un anno, soprattutto se queste sono andate a buon fine.