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Domande DVD Camminiamo per fede

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Domande DVD Camminiamo per fede
CANTICO 128
30 MIN: “CAMMINIAMO PER FEDE, NON PER VISIONE”. Domande e risposte. Utilizzare le
informazioni del primo paragrafo per fare una breve introduzione.
Poco prima che Gerusalemme venisse assediata e infine distrutta, (ca. 65
E.V.) l’apostolo Paolo scrisse che i cristiani, come eccellenti soldati di Cristo,
devono aspettarsi delle difficoltà e non devono mettere al primo posto le
comodità e i piaceri (2 Tim. 2:3, 4). Questo mondo empio sarà presto
distrutto, e quindi necessario avere una forte
fede per rimanere concentrati sulle cose
spirituali (2 Cor. 4:18; 5:7). Guardate il video
“Camminiamo per fede, non per visione” (su jw.org,
nella sezione PUBBLICAZIONI >VIDEO). Notate in
che modo l’eccessivo attaccamento per le cose
materiali divento una trappola mortale per Naam e
Abital. Dopo esaminate le domande che seguono.
(1) Cosa fu nel I secolo la “cosa disgustante [...] stabilita in un
luogo santo”? (Matt. 24:15, 16) ...
Accadde tutto così in fretta, la grande
rivolta degli ebrei contro decenni di
oppressione, l’immediata e brutale reazione
di Roma ... Non c’era quasi il tempo di
pensare … ancora meno il tempo di agire ...
Una volta che l’adempimento della profezia
di Gesù fu inequivocabile arrivò la prima
nostra prova di fede ...
*** w13 15/7 p. 4 par. 6 ***
Il primo adempimento di questa profezia si ebbe nel 66,
quando l’esercito romano (“la cosa disgustante”) attaccò
Gerusalemme e il tempio (“luogo santo” per gli ebrei).
… e quale azione risoluta dovevano
compiere i cristiani che vivevano a
Gerusalemme?
*** w15 15/7 p. 15 par. 2***
Avevano l’opportunità di seguire le istruzioni di Gesù
e ... immediatamente fuggire sulle montagne al di là del
Giordano insieme a tutti gli altri cristiani fedeli della città e dei suoi dintorni.
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
*** w96 1/6 p. 16 par. 8 ***
I cristiani di Gerusalemme e di tutta la Giudea agirono subito secondo l’avvertimento
profetico dato da Gesù Cristo e fuggirono dalla zona di pericolo. Era urgente fuggire! A suo tempo
si diressero verso le regioni montagnose e forse alcuni si stabilirono a Pella, nella provincia della
Perea. Quelli che presero a cuore l’avvertimento di Gesù non furono così stolti da tornare indietro
per cercare di salvare i loro beni materiali.
(2) Perché fuggire dalla città richiedeva fede?
C’era il fatto che la città era
circondata … dovevano capire in che
modo Geova li avrebbe aiutati ad
uscire dalla città ... Non sapere cosa
li aspettava poteva far loro molta
paura … Sebuel si chiedeva come
avrebbe fatto a provvedere alle
necessità della famiglia … Dovevano
avere fiducia che Geova conosceva meglio di loro la situazione che avevano
davanti …
*** w84 1/12 p. 16 par. 18 ***
Passò il tempo. Dopo il 66 venne il 67. Giunse poi il 68 e se ne andò, come pure il 69. Quei
cristiani venivano provati dal tempo che passava? Per alcuni si andava troppo per le lunghe? Si
erano sbagliati? Gesù non aveva detto quanto tempo aspettare …
(3) Quali sacrifici doveva fare chi fuggiva?
Bisognava lasciare a Gerusalemme “tutto
quello per cui avevano lavorato” …
significava abbandonare tutto, tutto quello
che avevano. Non era facile, ma era la cosa
giusta da fare … c’erano gli affetti e i
ricordi legati alla loro città … significava
lasciare un lavoro stabile e andare allo
sbaraglio …
*** w99 1/5 p. 19 par. 20 ***
Lasciarono i campi e le abitazioni, non prendendo nemmeno i beni che avevano in casa.
Fiduciosi che Geova li avrebbe protetti e sostenuti, misero la sua adorazione al di sopra di tutto ciò
che poteva sembrare importante.
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
(4) Perché Naam e Abital si attardarono? (Matt. 24:17, 18).
Speravano che la distruzione non
venisse troppo presto … Dopo anni di
duro lavoro, il loro commercio di vino
comincia a essere redditizio ... Tutto
stava accadendo così in fretta, il
segno si stava adempiendo … ma
Naam voleva solo sistemare un po’
di cose prima di partire ... Stava
riaprendo il suo negozio … pensava di star via solo un paio di settimane …
lasciò l’attività nelle mani di Gedeone …
(5) Quale ulteriore prova di fede dovette affrontare Rachele
mentre lasciava Gerusalemme? (Matt. 10:34-37; Mar. 10:29, 30).
Mentre
stavano
per
lasciare
Gerusalemme, Rachele incontrò suo
fratello Beria, impegnato con gli
zeloti a dare la caccia ai romani, il
quale cercò di farla rimanere a
Gerusalemme adesso che i romani
stavano scappando ... Fa leva sui
suoi sentimenti dicendo che non aveva nessun’altro in città …
(6) Perché Etan é un ottimo esempio di fede e di fiducia in Geova?
Parlando con Sebuel lo incoraggia
dicendogli che Geova non li aveva mai
abbandonati,
li ha fatti uscire da
Gerusalemme e avrà cura di loro … Gli
ricorda che è un uomo di fede … Ricorda a
Naam le parole dette da Gesù di
abbandonare la città e di farlo in fretta … e che stavano facendo quello che
Gesù aveva comandato, era la cosa più importante!
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
(7) Quali difficoltà affrontarono i cristiani a Pella?
*** g90 22/2 p. 17 ***
Provate a immaginare la situazione che venne a crearsi quando forse migliaia di cristiani
arrivarono in quella regione montagnosa. È evidente che non avevano né alloggio né altre cose
essenziali, ma dovettero improvvisare dei ripari. Le cose scarseggiavano e c’erano difficoltà.
*** w75 15/11 p. 693 parr. 21-22 ***
Come risultato, centinaia, e forse migliaia, di ubbidienti cristiani partirono in fretta appena
Gallo e i suoi eserciti si ritirarono, portando con sé pochi beni. Fu saggio non sovraccaricarsi,
poiché il viaggio era lungo, il terreno era scabroso e in quel tempo dell’anno le condizioni
atmosferiche erano senza dubbio opprimenti. In tali circostanze, sarebbero potute facilmente
avvenire fra i fuggitivi discussioni e altre difficoltà. C’era poi la questione di dove tutti avrebbero
abitato.
Essi poterono infine erigere intorno a Pella ripari di fortuna, stabilendo forse lì sui monti
una sorta di campo profughi. Non sappiamo. Ma qualunque fosse la situazione, fu per loro difficile.
Fu un tempo di penurie e difficoltà in tutta l’intera zona. La fine di quell’intero sistema giudaico
era vicina!
La vita era meno comoda e più difficile che a Gerusalemme, dovettero fare
qualche cambiamento … cambiamenti che avrebbero davvero messo alla
prova la fede …
(8) In che modo la fede di Naam e Abital pian piano si indebolì?
Pensavano alle cose che avevano
lasciato a Gerusalemme … al fatto che
avevano poco in senso materiale ... Non si
trovavano a proprio agio con i fratelli che
vivevano a Pella, soprattutto con i gentili,
non si fidavano di loro ... il loro cuore era
rimasto sempre là ...
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
(9) In che modo Geova si prese cura dei cristiani che vivevano a
Pella? (Matt. 6:33; 1 Tim. 6:6-8).
Un fratello del Nord aveva donato del
grano per la congregazione … che venne
suddiviso in base ai componenti di ciascuna
famiglia … Ancora una volta Geova aveva
dimostrato di sostenerli in tempo di
difficoltà ...
(10) Come possiamo imitare Abraamo e Sara mentre andiamo
incontro alla fine di questo sistema di cose? (Ebr. 11:8-10).
Abraamo e Sara lasciarono una città ricca
per vivere in tende e non tornarono mai a
casa … Geova li benedisse …
Naam non riusciva a vedere la benedizione
che aveva
davanti solo
perché il suo sguardo era rivolto al passato
… Tutto quello che Gesù aveva detto su
Gerusalemme
si
sarebbe
avverato
sicuramente … al tempo stabilito. Non
rimasero concentrati sull’opera che era
stata affidata loro … Etan lo incoraggia con
le parole: “Lascia che sia la fede a motivare
tutto quello che fai!”
(11) In che modo Naam e Abital si convinsero che fosse meglio
tornare a Gerusalemme, e perché il loro modo di pensare era
sbagliato? (Luca 21:21).
Naam non riusciva a vincere le sue
perplessità di aver lasciato Gerusalemme …
il tempo passava e … continuava ad essere
tormentato dai dubbi …
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
(12) Qual era in realtà la situazione a Gerusalemme quando
Naam e Abital vi tornarono?
Naam pensava che a Gerusalemme la vita fosse come sempre … ma non era
così come si comprende dalla lettera che Beria scrive alla sorella Rachele:
“Poco dopo la vostra partenza il pugno duro degli
zeloti ha fatto piombare la città in una violenta
guerra civile. A Gerusalemme ci sono fazioni in
lotta, violenza, sangue e anarchia. Gerusalemme é
come una belva famelica che si nutre della propria
carne, le tre fazioni maggiori sono in lotta fra di loro
come cani rabbiosi. Sacerdoti ed altri sono stati
massacrati mentre offrivano sacrifici nel tempio bagnando l’altare del loro stesso sangue. In
città c’é anche la fame, tutte le provviste sono state
distrutte per la rivalità tra le fazioni politiche.
Decine di migliaia di persone sono morte. Dalle
campagne giunge notizia che man mano che i
romani si avvicinano a Gerusalemme bruciano,
saccheggiano e fanno massacri, ormai sono a pochi
giorni da Gerusalemme”.
(13) Perché dobbiamo rafforzare la nostra fede ora, prima che
arrivi la fine di questo sistema di cose? (Luca 17:31, 32; 21:34-36).
Per essere veri cristiani bisogna avere una
forte fede, fede per camminare lungo un
sentiero stretto e impervio quando non
sappiamo cosa ci aspetta, fede per prendere
decisioni che vanno contro il modo di
pensare comune … e fede per attenersi a
queste decisioni.
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CAMMINIAMO PER FEDE E NON PER VISIONE
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Utilizzare le informazioni dell’ultimo paragrafo per fare una breve conclusione.
Camminare per fede significa (1) avere fiducia nella guida di Geova, (2) lasciare che
sia lui a guidare i nostri passi e (3) mostrare che per noi le cose spirituali sono più
preziose di quelle materiali. Vogliamo essere quanto mai risoluti a camminare per
fede, avendo fiducia che “il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la
volontà di Dio rimane per sempre”(1 Giov. 2:17).
Cantico 133 e preghiera
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