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IL GINOCCHIO ED IL PIEDE SI SVILUPPANO IN MODO
Prof. Paolo Raimondi Università Università di L’ L’Aquila Facoltà Facoltà di Scienze Motorie Sintesi delle lezioni per gli studenti IL GINOCCHIO ED IL PIEDE SI SVILUPPANO IN MODO INTERDIPENDENTE, PER CUI OGNI ALTERAZIONE DEL GINOCCHIO DETERMINA UNA MODIFICAZIONE DELL’APPOGGIO PLANTARE E VICEVERSA. Valutazione dell’allineamento del ginocchio Immagine: Permedica.it I difetti dell’arto inferiore. Essi si possono presentare singolarmente o in combinazione. In un arto inferiore normale il filo a piombo passa avanti alla rotula e cade sull’alluce. Una deviazione dell’asse che si forma è indice di una rotazione femoro-tibiale. Anche l’antiversione del femore agisce sul piede. Immagine:archivio Raimondi Immagine: Google immagini L’importanza di avere delle ossa lunghe normoconformate non sono una prerogativa estetica ma un bisogno funzionale. Infatti, se le ossa degli arti inferiori non fossero “arcuate” ma fossero due vere colonne, dovrebbero sostenere una forza incurvante notevole. Stessa considerazione vale anche per l’accentuata retroversione delle estremità articolari del femore e delle tibia che, ugualmente, partecipano alla riduzione delle sollecitazioni incurvanti. Oltre a ciò esistono anche delle torsioni degli assi della gamba: le pseudotorsioni e le torsioni vere. Le prime sono determinate alla crescita metafisaria diversa, ecc., le seconde possono essere dovute a deformità dello scheletro embrionale o disequilibri muscolari, eccessive sollecitazioni meccaniche, ecc. Immagine Witt. Witt. Trattato Ortopedia Deviazioni assiali e torsionali degli arti inferiori e piede Durante il normale accrescimento avvengono profondi cambiamenti della rotazione assiale dell’angolazione e lunghezza dei femori e tibie. Tibia vara, ginocchio varo, ginocchio valgo, torsioni della gamba anti/retroversione dei colli femorali, ipometrie e altre combinazioni. Avvengono forti variazione sia della lunghezza degli arti che dei cambiamenti torsionali assiali che spesso sono fisiologici e si risolvono con l’età. Nella fase neonatale le alterazioni che si possono riscontrare sono l’intratorsione/extratorsione femoro-tibiale, contratture in flessione, limitazioni intrarotatorie. Nell’età scolare si può evidenziare un aumento della intrarotazione ma anche dell’extrarotazione (in tono minore) dei femori che spesso durante la crescita dovrebbero ridursi. Immagini:archivio Raimondi Piedi ruotati dentro e fuori Nel moto, se l’avampiede è rivolto in dentro, molti lo definiscono addotto. Se rivolto in fuori, abdotto. Non è sempre cosi. Un piede rivolto in dentro o in fuori può scaturire dalla forte rotazione dei segmenti sovrapodalici che possono essere occultati nella deambulazione. La problematica di questi meccanismi è indotta dall’angolo di antiversione o retroversione femorale. Li studieremo avanti leratlerat-orthopedie.com Morfotipo di varo per torsione esterna tibiale Morfotipo di valgo per torsione interna tibiale leratlerat-orthopedie.com VALUTAZIONE DELLA COXA VARA E VALGA L’angolo di inclinazione fisiologica cervico diafisario è di 124/127° Immagine: Immagini Google VALUTAZIONE DEL COLLO FEMORALE (anca) Immagine: Aggiornamento in ortopediaortopedia-Costantini e a. Retroversa Normale Antiversa Immagini:archivio Raimondi orale m e f llo del co e a t s ella te d e s as angolo di torsione asse femorofemoro-condiloideo Immagine: google immagini con modifiche L'orientamento del collo femorale è di ~12/15° in avanti in rapporto all’asse dei condili femorali. Si tratta dell’antitorsione, o meglio dell’antiversione femorale anatomica che è variabile da un soggetto all’altro. Utile per il parto (non per la deambulazione) si riduce nei primi anni di vita iniziando una 12 anni 10 anni 6 anni retroversione che 6/9 mesi continua fino a circa Influenza dello 10/12 anni per poi psoas iliaco nel diminuire terminare. l’antiversione Immaginie: Immaginie:ViladotViladot-Verduci ed. ANCA VISTA DAL PIANO ORIZZONTALE NORMALE RETROVERSIONE ANTIVERSIONE ANCA VISTA DAL PIANO LATERALE Immagini:archivio Raimondi ANCA NORMALE ~12/15° Anca antiversa Deambulazione in Rotazione Interna Immagini:archivio Raimondi ANCA NORMALE ~12/15° Anca retroversa Deambulazione in Rotazione Esterna Immagini:archivio Raimondi Un aumento dell'angolo di torsione in antiversione influenza la rotazione dell'arto e produce un’andatura con i piedi in dentro A Una diminuzione dell'angolo di torsione in retroversione influisce sulla rotazione dell'arto e provoca un’andatura con i piedi in fuori N R Quando l’antiversione dell’anca è fisiologica non sussistono problemi. Quando è eccessiva, l’arto inferiore, durante la marcia, tende a orientarsi in rotazione interna per orientare correttamente la testa nel cotile. Così facendo il ginocchio si orienta all’interno e ugualmente il piede. Se l’antiversione è forte si può assistere a una compensazione con una torsione tibiale esterna più accentuata del normale. L’anca antiversa limita l’extrarotazione e fa aumentare l’intrarotazione femorale. Quindi, maggiore è l’antiversione del collo del femore, maggiore sarà la rotazione di tutto l’arto, ivi compresa la rotazione interna del piede. Immagini:archivio Raimondi Di solito si instaura uno stato di equilibrio intermedio, con sofferenza del ginocchio e poi dell’anca. Quando ci sono delle anomalie rotazionali a livello degli arti inferiori è quindi importante valutare non solo le torsioni ossee, ma anche la posizione delle articolazioni nella marcia. Si possono presentare molti tipi di quadri e si rivela necessaria una analisi dettagliata di ogni caso particolare anche in considerazione del fatto che l’anca è la più stabile e la più larga articolazione multiassiale del corpo. Nota- Le cause del conflitto femoro-acetabolare sono essenzialmente congenite e riscontrabili già dalla nascita Immagini:archivio Raimondi Posizione a W Immagine:www.leratImmagine:www.lerat-orthopedie.com Posizione incrociata Immagine:benestantiecontenti.wordpress.com Nelle posizioni abituali dei bambini occorre evitare che si assumano posture che agevolano una torsione interna del femore e una torsione esterna della tibia, oppure, una torsione forzata esterna del femore, perché le sollecitazioni meccaniche, qualora agiscano per molto tempo, possono provocare concrete alterazioni intrarotatorie o extrarotatorie dei femori. Molti vizi di torsione sono legati alle posture non corrette durante la crescita. Nei bambini che assumono per troppo tempo posizioni a W non si verifica la correzione spontanea dell’antiversione femorale (per far questo è più efficace la posizione a gambe incrociate). Inoltre, si possono presentare problemi ortopedici (lussazioni), rigidità muscolare e altro. E’ evidente che un’alterazione dei muscoli modificherà le forze che agiscono sugli arti poiché lo scheletro dell’arto inferiore non si stabilizza fino a quando il piede non ha acquisito la conformazione definitiva del suo arco. Immagine: Google immagini Appare utile una corretta valutazione dei femori: essi incidono molto sulla deambulazione e sulla statica. Infatti, il peso del soma, in postura eretta, cercherà di estendere l’anca spostando il peso del corpo più in dietro all’asse articolare che già cade posteriormente all’articolazione. Immagini:archivio Raimondi Immagine:www.leratImmagine:www.lerat-orthopedie.com In certi casi di torsioni femorali e tibiali estremamente accentuate, in posizione eretta, il collo del femore si orienta frontalmente, l’anca si rimette al centro e il piede è ben orientato. Però le ginocchia sono fortemente ruotate all’interno (strabismo delle rotule) e si trovano in condizioni funzionali molto sfavorevoli per le strutture cartilaginee, meniscali e legamentose, che spiegano fastidi o dolori. Altre volte il piede non riesce a riorientarsi. A volte si presenta una retrotorsione dei colli femorali per cui, nella deambulazione gli arti inferiori tendono a mettersi in rotazione esterna. In tal caso la marcia avviene con i piedi all’infuori. Immagini:archivio Raimondi Nei soggetti con retroversione del femore la marcia si effettua in rotazione esterna. La deambulazione in extrarotazione è una condizione meno frequente e si osserva in bambini obesi o ipotonici. Diverse sono le cause, tra queste da ricordare: - la lussazione congenta dell' anca - il piede piatto valgo - la miastenia Le situazioni descritte si collegano a problematiche delle ginocchia e dei piedi. Il varismo dei piedi, oltre a cause intrinseche, può essere provocato anche dall’aumento della antiversione femorale, dall’aumento della rotazione tibiale interna, da deformità podaliche o, come in precedenza affermato, dalla combinazione di queste cause. Il valgismo dei piedi, invece, può essere secondario a retroversione femorale, all’aumento della torsione esterna della tibia, deformità del piede, ecc. CONCLUSIONI Intrarotazione reale: può dipendere dal femore o dalla tibia; Intrarotazione funzionale: scompare con la crescita ed è dovuto al riposizionamento della testa femorale nel cotile. Questo si verifica come adattamento funzionale dell’arto costretto a intraruotarsi (inconsciamente) a causa dell’antiversione del femore naturale nei bambini fino a 10/12 anni per poi scomparire. Il meccanismo è questo: per dare stabilità all’arto, in fase deambulatoria, nella presa di contatto al suolo il femore intraruota per la ricerca automatica della migliore funzione articolare dell’articolazione. Il problema peggiora se i genitori fanno indossare scarponcini o scarpe inadeguate (si riduce a piedi nudi). Spesso il meccanismo non è continuo e durante la corsa può non manifestarsi: avviene il contrario se il problema è conseguenza di una intrarotazione della tibia. Immagini:archivio Raimondi Differente lunghezza degli arti inferiori La lunghezza di un arto non è né eumetrica né dismetrica; l’arto ha semplicemente una metria propria (lunghezza secondo il sistema metrico) espressa da un numero in centimetri. Una uguale lunghezza di arti omologhi si dirà isometria; una differente lunghezza si dirà eterometria (non dismetria). L’eterometria non dovuta a problemi di crescita, nasconde molto spesso altre alterazioni che scaturiscono dal piede. La valutazione classica consiste nel porre un soggetto sul lettino e misurare gli arti. Diverse sono le tipologie di misurazione. In posizione eretta si può valutare l’arto attraverso la locazione delle spine iliache SIAS utilizzando vari spessori per riportare il bacino in riequilibrio. Anche adottando una posizione seduta a gambe piegate si può rilevare la differenza che può essere a carico del femore o della tibia. L’accorciamento di un arto causa importanti conseguenze al bacino e alla colonna. La problematica può avere luogo a diversi livelli. La disuguaglianza può avere luogo a livello dell’anca, coxa vara, valga; a livello di femore, crescita diversa, o a differenti posizionamenti in ante/retro versione del collo femorale; a livello del piede; a livello di tutto l’arto per disuguaglianza dell’asse femoro-tibiale. A causa di lassità legamentosa, ecc. Immagini:archivio Raimondi Recurvatum e flexum del ginocchio Il recurvatum è una sindrome di iperestensione del ginocchio. E’ frequente, a volte monolaterale, spesso si somma ad altre problematiche dell’arto inferiore. L’iperestensione fisiologica involontariamente si adotta per stabilizzare una posizione di riposo dalla postura eretta. La normale iperestensione può arrivare fino a 15°. Sopra a tale limite diviene patologica. Di questa alterazione non esistono studi per determinare il grado di normalità e viceversa. Immagini:archivio Raimondi Immagini:www. leratlerat-orthopedie.com soggetto in valgo e recurvatum Immagini:www. leratlerat-orthopedie.com Immagini:archivio Raimondi Immagini:archivio Raimondi Il flexum del ginocchio è riferito ad un deficit dell’estensione del ginocchio. Il blocco può essere causato da un problema meniscale da patologie osse, da alterazione articolare. Durante la deambulazione l’arto non si distende e prende appoggio ad arto piegato. Valgismo e varismo del ginocchio O C HOC L’ asse meccanico dell’arto inferiore a livello della gamba corrisponde a quello dello scheletro mentre a livello della coscia forma un angolo di sei gradi con quello del femore. La misurazione per valutare il valgismo del ginocchio tiene conto dell’asse dello scheletro. Valgismo e varismo del femore 125° normale 150° valgismo 95° varismo 60° varismo grave VALUTAZIONE DEL VALGO E VARO Patologico Patologico allineamento normale <170° 170° 175° >175° www.doctorveklich.com Immagine: Archivio Raimondi www.doctorveklich.com Ginocchio varo e valgo fisiologico si usano per indicare un’estrema, ma normale variazione dell’allineamento del ginocchio durante l’infanzia e nella pubertà. Diviene patologico quando i difetti sono eccessivi. Ginocchio varo e valgo si usano per indicare un’anomala variazione del normale allineamento del ginocchio. Immagine: Archivio Raimondi Il ginocchio valgo indica una ridotta angolazione a vertice laterale dell’asse femoro-tibiale. E’ fisiologico all’età 2-3 anni e a 6-7. Le modificazioni evolutive sono soggette all’influenza di numerosi fattori: da quelli ereditari a quelli esogeni come i sovraccarichi, i traumi, ecc. Se persiste in età successive spesso è probabilmente dovuto alla familiarità e diviene un ginocchio valgo vero o essenziale. Questa alterazione è spesso legata a squilibrio fra l’accrescimento osteogenetico e la capacità muscolo legamentosa. Il ginocchio valgo fa parte dello sviluppo fisiologico di molti bambini normali. Nella valutazione del ginocchio valgo occorre evitare i falsi valgismi dovuti alla presenza di pacchetti adiposi nella faccia interna del ginocchio o difetti di estensione dell’articolazione, oppure, come accennato, a rotazioni anomale della tibia. Come si valuta un valgismo patologico Si può parlare di valgismo patologico delle ginocchia quando l’asse femoro-tibiale forma un angolo uguale o maggiore di 15° oppure quando la distanza intermalleolare è maggiore di 5 cm. (per alcuni autori circa 7,5 cm Viladot). In riferimento alla distanza bimalleolare il grado di valgismo secondo Viladot è compreso fra il primo e il quarto grado. 1° grado inferiore a 2,5 cm 2° grado da 2,5 a 5 cm 3° grado da 5 a 7,5 cm 4° grado oltre i 7,5 cm Nei bambini tra i 3 anni e 3½: - 74 % valgismo superiore a 2,5 cm. - 22 % valgismo di 5 cm e più nei bambini di 7 anni: www. leratlerat-orthopedie.com .leratlerat-orthopedie.com Problemi del ginocchio valgo e varo nell’adulto Nel ginocchio valgo le modificazioni determinano nell’adulto le varie conformazioni morfologiche degli arti inferiori con diversi allineamenti sui tre piani dello spazio. Il ginocchio valgo nell’adulto crea molti problemi di deambulazione e problemi articolari che a volte nei casi gravi vanno risolti con trapianti ossei. Nel ginocchio valgo si produce un sovraccarico per iperpressione del compartimento esterno e distensione del leg.coll.interno. A livello rotuleo si può verificare una patologia sublussante dell’apparato estensore. Da ricordare la Legge di Delpech Immagine: Archivio Raimondi Il ginocchio varo presenta diverse particolarità. Infatti mentre nel valgo la curvatura interessa solo il livello della articolazione, nel ginocchio varo la curvatura investe sia la diafisi femorale sia quella tibiale. Quello della prima infanzia fino ad un anno è considerato normale e spesso apparente dovuta al grasso sulle cosce e alla condizione di sviluppo che genera il pannolino. La deformità in varismo porta ad un sovraccarico del compartimento interno con degenerazione artrosica nell’adulto, abbinandosi a distensione e instabilità progressiva delle strutture legamentose esterne. Può essere causato anche da lassità del leg. collaterale laterale, artrosi dello stesso. Immagine: Archivio Raimondi Il varo colpisce il 2% degli uomini e il 6% delle donne. Però alcuni sport determinano seri fattori di rischio. L’unica azione correttiva è l’intervento chirurgico Questo può portare a una distensione legamentosa che si traduce in un’apertura dell’articolazione. Tra le altre cause degenerative secondarie del ginocchio l’artrite reumatoide è una patologia importante che può divenire invalidante. La prevenzione primaria è quella di evitare che la malattia si generi; quella secondaria, impedirne la progressione; quella terziaria limitare i danni. Immagine: Archivio Raimondi Immagini:archivio Raimondi Le alterazione dei femori o delle tibie dalle loro normali conformazione possono generare una infinita combinazione di varietà degli arti inferiori. Immagine: Archivio Raimondi