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Chi si contenta… gode! - Hi

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Chi si contenta… gode! - Hi
092-095 AR373 Yamaha RX-A550 sintoampli DV.qxp_006 - EDITORIALE 01/03/16 11:40 Pagina 92
prove
prove
dv
Chi si contenta…
di Marco Meta
Un sintoamplificatore HT
entry level ben suonante,
senza tanti fronzoli, con la
capacità di riprodurre file
audio in alta risoluzione, via
rete o da memoria flash USB,
e di supportare la risoluzione
video 4K fino a 60 fps.
CI È PIACIUTO
- Facilità del setup
- Flessibilità di utilizzo
- Qualità del suono
NON CI È PIACIUTO
- Assenza del canale surround back
Il pulsante per
l'accensione/standby;
l'apparecchio può
essere attivato anche
mediante l'app AV
Controller.
La manopola permette
di selezionare l'ingresso
audio/video.
92 dv
Questa fila di tasti
serve a gestire il
sintonizzatore AM/FM.
La presa per il
microfono di
calibrazione dei
diffusori.
gode!
L
a linea Aventage dei sintoamplificatori home cinema di
Yamaha è molto completa e, oltre ai prodotti di più alto livello, accoglie anche l’RX-A550, apparecchio entry-level,
ma che è dotato di tutte le funzioni necessarie a gestire le
colonne sonore del cinema in casa e la musica liquida con
qualità, ereditando alcune delle peculiarità dalle macchine più costose. Il suo aspetto rientra nei canoni classici Yamaha, che prevedono una manopola a sinistra per la selezione della sorgente e una
manopola a destra per la regolazione del volume di ascolto. Sopra
la manopola sinistra è collocato il pulsante di accensione/standby
assieme alla presa per il microfono necessario alla calibrazione,
mentre sopra quella di destra è presente il tasto per attivare l’ascolto in modalità Direct. Nella parte centrale del frontale realizzato
in alluminio (l’apparecchio è disponibile in finitura nera o titanio),
un display a segmenti bianchi indica la sorgente corrente, la modalità di ascolto e l’eventuale decodifica attiva; sotto il display ci sono
i pulsanti che permettono di gestire la sezione radio AM/FM e una
serie di bottoni per selezionare direttamente una sorgente con l’elaborazione sonora ad essa associata. In un’ulteriore fila più in basso, la presa per le cuffie, il pulsante per selezionare il controllo di
tono, i due tasti per selezionare un programma sonoro o un decodificatore, il bottone per attivare e disattivare la decodifica diretta,
l’ingresso stereo ausiliario su jack da 3,5 mm e un ingresso USB
compatibile con apparecchi Apple (iPod e iPhone) e memorie flash.
Il display riporta le informazioni
principali. È in ogni caso possibile
utilizzarlo per navigare tra i contenuti
senza dover accendere il monitor TV.
La riproduzione
surround è possibile
anche in cuffia, grazie
alla funzionalità
"Silent Cinema".
Il tasto Direct permette
l'ascolto bypassando tutte le
elaborazioni del segnale.
La manopola di regolazione
del volume di ascolto.
Alla porta USB si possono collegare
soltanto memorie flash oppure
dispositivi Apple. La porta da 3,5 mm è
l'ingresso audio analogico ausiliario.
n.168 Marzo-Aprile 2016
092-095 AR373 Yamaha RX-A550 sintoampli DV.qxp_006 - EDITORIALE 01/03/16 11:40 Pagina 93
C a r ta d ’ i d e nt i t à
Marca: Yamaha
Modello: RX-A550
Tipo: sintoamplificatore integrato 5.1
Dimensioni: 431x161x327 mm
Peso: 8,1 kg
Le opzioni da configurare sono pochissime, infatti il menu di configurazione è ridotto all'osso.
L'interfaccia per l'ascolto delle radio Internet; i preferiti si
possono modificare dal sito dedicato vTuner.
Le connessioni sul retro comprendono sei ingressi HDMI e un’uscita con supporto ARC, 3D,
Deep Color e segnali a 60 Hz fino alla risoluzione 4K. Uno degli ingressi è compatibile
HDCP 2.2, la protezione dei contenuti con risoluzione Ultra HD; ci sono, inoltre, tre ingressi
analogici stereo, quattro ingressi videocompo-
sito, due ingressi component, un’uscita videocomposito e un’uscita component, tre ingressi
digitali di cui due coassiali e uno ottico, la porta ethernet 10/100, l’antenna per le connessioni wireless, l’uscita preamplificata per un
subwoofer ed i terminali a vite per i cavi di potenza su cinque canali. Il telaio di tutti gli apparecchi Aventage, quindi anche quello
dell’RX-A550, impiega il sistema anti-risonanze A.R.T. Wedge, costituito da un quinto piedino collocato al centro del telaio, che serve a
minimizzare le vibrazioni provenienti dal trasformatore di alimentazione e dagli altri elementi interni ed esterni che possono compromettere la qualità del suono. La vista dell’interno è tutto sommato ordinata, la scheda che
gestisce le connessioni digitali HDMI, e che
ospita anche la sezione di connettività senza
fili e cablata, è governata da diversi chip
Silicon Image; un DSP Texas Instruments è de-
Caratteristiche principali dichiarate
Potenza massima: 135 W per canale (1
canale attivo, 6 ohm, 1 kHz, THD 10%).
Impedenza minima diffusori: 6 ohm.
Risposta in frequenza: 10 Hz-100 kHz
(+0/-3 dB). Rapporto S/N: 110 dB o
superiore (IHF-A). Connessioni: 6 ingressi
HDMI, 1 uscita HDMI, 3 ingressi RCA
stereo, 1 uscita RCA subwoofer, 4 ingressi
videocomposito, 2 ingressi component, 1
uscita videocomposito, 1 uscita
component, 2 ingressi digitali coassiali, 1
ingresso digitale ottico, ethernet 10/100,
Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 2.1 + EDR, 1
porta USB 2.0 tipo A
Distributore per l’Italia: Yamaha
Music Europe GmbH, Branch Italy,
Viale Italia 88, 20020 Lainate (MI).
Tel. 02 935771
YAMAHA
RX-A550
SINTOAMPLIFICATORE INTEGRATO 5.1
PREZZO
€ 549,00
L'interno appare abbastanza ordinato; ben dimensionata la sezione di alimentazione
rispetto alle caratteristiche dell'apparecchio.
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prove
prove
LE PRESTAZIONI RILEVATE NEL NOSTRO LABORATORIO
TEST
RISULTATO
Caratteristica
di carico limite
(solo canali frontali)
COMMENTO E VOTO (da 1a10)
Il carico limite è buono, in stereo la potenza
sale senza cedimenti fino al limite di misura di
2 ohm, anche se sotto i 3 ohm tende a divenire
costante.
8
Potenza di uscita in
regime continuo
(5 canali in funzione)
Sin. front. Sin. post. Centrale Des. post. Des. front.
8 ohm 26 W
24 W
25 W
25 W
24 W
4 ohm 50 W
49 W
49 W
49 W
47 W
In regime continuo la potenza scende nettamente,
come sempre accade con le alimentazioni a due
livelli.
Peso convenzionale unitario
Tritim in regime impulsivo
Carico capacitivo 8 ohm /
-60 gradi
Un poco di intermodulazione è visibile, ma gli
stadi finali sono comunque capaci di erogare
consistenti correnti di picco sui carichi
reattivi. La capacità di pilotaggio è buona.
9
Peso convenzionale unitario
Potenza in funzione
del tempo
(incrementi rispetto al
valore continuo su carichi
resistivi da 8/4/2 ohm.
Cinque canali in funzione)
In regime dinamico la potenza disponibile è
rilevante ma scende rapidamente se il modulo
di carico è basso. Se l’uso principale sarà
quello multicanale meglio non scegliere
altoparlanti dall’impedenza troppo bassa, sotto
i 5-6 ohm minimi.
Peso convenzionale pari a 3
Il retro dell'apparecchio è
piuttosto essenziale. Delle porte
HDMI di ingresso, soltanto una è
compatibile HDCP 2.2; tutte
supportano la risoluzione 4K
(UHD).
Per collegare cavi di potenza
dotati connettori a banana,
occorre rimuovere il piccolo tappo
di plastica dalle boccole a vite.
94 dv
5
legato alle elaborazioni audio. La sezione di alimentazione sembra adeguata alle caratteristiche dell’apparecchio. Le prestazioni di targa riportano una potenza di 80 W per canale (6 ohm,
20 Hz-20 kHz, THD 0,09%, su 2 canali attivi); il
sistema è fornito della funzione di calibrazione
automatica YPAO R.S.C. (Reflected Sound
Control), mentre non sono previste funzioni di
upsampling video. L’RX-A550 permette la con-
9
8,1
voto finale
Sintoamplificatore integrato 5.1 Yamaha RX-A550
Peso convenzionale pari a 3
nessione in modalità Wi-Fi Direct ed è compatibile DLNA per l’accesso via rete alle risorse condivise; il DAC integrato consente di ascoltare
tracce in formato MP3, AAC, WMA,
FLAC/WAV/AIFF fino a 192 kHz/24 bit, Apple
Lossless fino a 96 kHz/24 bit e DSD 2,8
MHz/5,6 MHz. Questo apparecchio è fornito della tecnologia MusicCast, la soluzione Yamaha
per la riproduzione multi-room con i prodotti
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dv
compatibili (ad esempio, soundbar e soundbase), e si ha la possibilità di utilizzarlo con i servizi di musica in streaming Spotify e Juke.
La prova
L’installazione di questo sintoamplificatore
Yamaha è facile e rapida, unica “difficoltà” la rimozione dei tappini in plastica dalle boccole per
il collegamento dei cavi di potenza, visto che
quelli che ho a disposizione sono dotati di banane. Appena collegato alla LAN e acceso, l’apparecchio propone di aggiornare il firmware: procedo e attendo una ventina di minuti il completamento dell’operazione. Riavviata la macchina,
eseguo la calibrazione dei diffusori collegando il
microfono alla presa YPAO sul frontale e posizionandolo nel punto d’ascolto ottimale. Premo
il tasto “Enter” sul telecomando e in meno di 2
minuti il setup è terminato. Passo quindi all’ascolto della mia scaletta di test con dei file FLAC
in alta risoluzione, per verificare come suona in
stereofonia: noto una buona apertura in gamma
alta, in alcuni passaggi rilevo forse qualche sibilante di troppo per i miei gusti, ma poi devo ammettere che non è così fastidiosa. La voce di
Rebecca Pidgeon in “Spanish Harlem” (176,4
kHz/24 bit) è suadente, come è definita quella di
Seal in “Love’s Divine” (88,2 kHz/24 bit), brano
in cui anche le percussioni vengono messe bene
in luce. Ascoltando “Winelight” (192 kHz/24 bit)
noto come il sax di Grover Washington Jr. resti
ben centrato nel palcoscenico virtuale. Pure con
i file DSD il suono è ricco sul registro medio-alto
e pieno in basso: l’organo di Kleive in “Undring”
(dal catalogo 2L) fa sentire la sua presenza anche col volume a livello medio. Non rilevo differenze tra la riproduzione via rete e via memoria
USB; la macchina non è in grado di riprodurre le
tracce in formato multicanale. Smanettando un
po’ con le funzioni del sintoampli noto, inoltre,
che i DSP possono essere applicati soltanto sulle tracce con campionamento fino a 96 kHz/24
bit, oltre viene automaticamente impostata la
modalità “Straight”. Con AirPlay riprodurre i
contenuti da dispositivi Apple o da iTunes è un
gioco da ragazzi, è sufficiente selezionare il sintoampli Yamaha come dispositivo di uscita.
L’RX-A550 gestisce la riproduzione senza interruzione (gapless) soltanto con le tracce in formato WAV, FLAC, ALAC e AIFF. Esaurita questa
prima parte di test, comincio a saggiare come si
comporta la macchina con le colonne sonore
multicanale dell’home video, guardando il Bluray di “Iron Man 2”, pieno di scene d’azione in
cui gli effetti della traccia italiana Dolby Digital
mettono sotto torchio tutti i canali disponibili,
stesse sensazioni che percepisco con la visione
de “Il Cavaliere Oscuro”. Per il DTS vado a vedere come si comporta con l’audio di “Ultimatum
alla Terra”: nei passaggi più concitati il sonoro
rimane chiaro e bilanciato, l’intervento del
subwoofer è solido e preciso; grazie all’elaborazione Cinema DSP 3D di Yamaha, ho una sensazione di maggiore immersione nel suono. Anche
con i concerti, il sintoamplificatore offre una
buona resa: per esempio con il DVD “Jarre in
China”, la performance del musicista francese
nella Città Proibita, sia nella versione Dolby
Digital che DTS, impegna molto tutti i diffusori e
presenta la gamma alta abbastanza in evidenza.
n.168 Marzo-Aprile 2016
In generale, il suono è potente, per ottenere un
buon livello di ascolto non è necessario portare
il volume “a manetta”. Per terminare, verifico
anche la funzionalità della radio AM/FM di cui è
fornito l’apparecchio e rilevo una buona capacità di ricezione. Completo e semplice da usare
il telecomando, che non è retroilluminato, ma
facilmente sostituibile con uno smartphone o un
tablet (iOS o Android) e l’app Yamaha AV
Controller. Pratica la possibilità di selezionare
un ingresso e la modalità di riproduzione con un
singolo tasto “SCENE”. Gli amanti dell’ascolto in
cuffia potranno usufruire della funzionalità denominata “Silent Cinema”, che permette di riprodurre gli effetti surround con le cuffie.
L'app AV Controller consente di
gestire tutti i dispositivi Aventage di
Yamaha, da smartphone e tablet,
sostituendo il telecomando; tra la
versione Android e iOS non ci sono
particolari differenze.
Tutti gli screenshot sul
sito digitalvideoht.it
Conclusioni
Vista la categoria della macchina, l’unico appunto che mi sento di sollevare, andando di proposito a cercare il pelo nell’uovo, è l’assenza di un
canale amplificato per il centrale posteriore. Per
il resto, suono, prestazioni e connettività sono
più che sufficienti per il normale utilizzo nella
propria sala cinema. Insomma, come ho scritto
nel titolo, chi si contenta... gode! dv
L'app permette di modificare
facilmente i parametri dei numerosi
DSP proposti da Yamaha; ad esempio,
con la vista "Basic", ampliare o
restringere il campo sonoro.
dv 95
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