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Meditazione Guidata
Rajiv Kapur M editazione G uidata Sunto tratto dal satsanga di Mumbai, 6 novembre 2011 C hiudete gli occhi e rilassarsi. Iniziate la sessione facendo alcuni respiri profondi. Inspirate portando l’aria giù nell’addome ed espirate riversandola fuori nel cosmico: AHHH ... AEEEE … AHHHH … AEEEE ... (respiri). Quando inspirate immaginate di rienergizzare l’intero corpo con l’energia fresca del cosmo che entra in voi attraverso il respiro, e quando espirate lasciate andare tutto lo stress e le preoccupazioni immediate che potreste avere accumulato nei ricordi più profondi. Mantenete le spalle e il viso rilassati e la postura eretta. Ripetere questa operazione un po’ volte, fino a sentire che il vostro corpo è molto rilassato e stabile. Ora fate di nuovo attenzione al respiro. Quando inspirate pronunciate mentalmente “IO” e quando espirate pronunciate mentalmente “SONO”. Non forzate la respirazione, non controllate niente, non analizzate niente. Lasciate che il respiro fluisca naturalmente. Ogni volta che la mente vaga all’esterno riportate l’attenzione indietro al vostro respiro e al vostro mantra. Fate questo per un po’, finché non siete sicuri che la vostra mente sia relativamente tranquilla e centrata attorno al respiro. Cercate di essere tutt’uno col respiro. Quando sentite che non è più il respiro muoversi dentro e fuori le vostre narici, ma che siete voi stessi, la vostra presenza a farlo, quello è il momento di passare alla fase successiva. Abbandonate respiro e mantra. Voi siete solo un osservatore del respiro e del mantra. Siete prima di essi. Spostatevi solo ancora un po’ in dentro, e individuate colui che sta osservando il respiro. Cosa vedete? Guardate intensamente e vedrete un vuoto oscuro. Questo vuoto sta tra la parete frontale e quella posteriore del vostro corpo, è lo spazio che si trova in voi come sensazione corporea interna. Restate aggrappati a questo vuoto, sentitelo e rilassatevi in esso. Potreste sentire un movimento energetico, in particolare nell’area del terzo occhio, tra le sopracciglia. State lì. Dove state, in questo momento, non c’è né respiro, né pensieri, né il mondo. C’è solo questo vuoto e voi sei uno con esso. Rimanete lì per qualche tempo. Dopo che siete rimasti stabili lì per un po’, potete giocare col vuoto; rendetelo il vostro campo di giochi: muovetevi un po’ in esso o lasciate che il vuoto sprofondi dentro di voi; muovetevi nel silenzio del vuoto o lasciate che il silenzio del vuoto si muova dentro di voi. Diventare tutt’uno col vuoto. Quando sentite che questo vuoto è tutto ciò che esiste, allora passate all’ultima fase. È il momento di spostarsi da questo vuoto più verso l’interno, e ritrovarvi a cadere all’indietro in un vuoto più grande. Questo vuoto più grande lo si sente anzitutto dove termina la parete posteriore del corpo, dove si sente il confine del vostro corpo, e sta proprio alle spalle, dopo questo confine. Questo vuoto più grande è senza limiti, è senza tempo. Non può essere catturato all’interno del corpo. Immergetevi in esso. Lasciatevi cadere in esso completamente. Lasciate che il respiro, le energie, il vuoto, il corpo, lo spazio, e qualsiasi cosa abbiate mai conosciuto riguardo a voi stessi si disintegri in esso. Il grande vuoto inghiotte tutto ciò che avete conosciuto e sperimentato. VOI SIETE QUESTO GRANDE VUOTO. Restate lì come onniavvolgente e onnipervadente Consapevolezza. Siate questa beata, immutabile realtà e rimanete così per lungo tempo. Postato il 26 novembre 2011 Traduzione dall’inglese di Sergio Cipollaro Titolo originale: The Complete Guided Meditation (Summary) Testo inglese reperibile sul sito di Rajiv Kapur (Rajivji) Il sito di Rajivji: www.rajivkapur.com Contatti con Rajivji (in inglese): [email protected] Copyright © Rajiv Kapur, Novembre 2011 www.itisnotreal.net