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ALESSANDRIA: “I servizi dell`Asl? Li trovate su Internet”

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ALESSANDRIA: “I servizi dell`Asl? Li trovate su Internet”
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LA STAMPA
VENERDÌ 18 MARZO 2016
Acqui e Ovada .59
.
ACQUI, IL COMITATO PER LA SALUTE PROTESTA: «UTENTI SPIAZZATI DAI TAGLI, SERVE UN VADEMECUM»
“I servizi dell’Asl? Li trovate su Internet”
La risposta dell’azienda sanitaria a chi chiede chiarimenti su prestazioni e prospettive dell’ospedale
DANIELE PRATO
ACQUI TERME
In attesa che dai confronti
tra sindaci, Asl e Regione si
esca con una serie di punti
fermi sui servizi da garantire
all’ospedale di Acqui, i pazienti annaspano. Per loro è
sempre più difficile capire
quali siano le prestazioni ancora erogate dal «Monsignor
Galliano» e, soprattutto, quali saranno in futuro.
«Ci preoccupa molto il fatto che, in tutti questi mesi,
dall’Asl non ci sia stata nessuna comunicazione strutturata verso i cittadini in
proposito e anche sugli
eventuali nuovi percorsi per
le varie patologie» dice Laura
Dogliotti, del Comitato acquese per la salute. Al momento a
regnare tra gli utenti, spiazzati da tagli ai servizi che il comitato continua a stigmatizzare,
è la confusione.
«Sapere quali servizi può
erogare una struttura, oltre
che essere un diritto sarebbe
un servizio a costo zero – prosegue il comitato -. Bisogna
spiegare a un paziente di Cassine che, con un problema urologico, è meglio rivolgersi ad
Alessandria. E in caso di ridimensionamenti pesanti, come
quello di Cardiologia, l’assenza
di comunicazione sarebbe un
atto inaccettabile e pericolo-
il caso
OVADA
so». Insomma, la richiesta è
che l’Asl dia ai suoi utenti un
vademecum sul da farsi, ora
che Acqui non è più l’ospedale
di un tempo.
Dall’Asl fanno però capire
che, alle prese con i tagli, di risorse per una campagna informativa non ce ne sono, ma
spiegano che, da ieri, è attivo
sul sito internet, area «Ospedali», una sezione dedicata all’attività ambulatoriale di Acqui e delle altre strutture, dove
trovare le informazioni sempre aggiornate.
«Per noi – spiega l’azienda –
la comunicazione è una questione di primaria importanza». E il direttore generale, Gil-
berto Gentili, lascia intendere
che in ogni caso prima di agire
sull’informazione bisognerà
avere il quadro definitivo.
«C’è una trattativa aperta
con la Regione – spiega, riferendosi al tavolo tecnico che
vede anche i sindaci impegnati
– e sono ottimista sul fatto che
ci siano spazi sufficienti per
arrivare a soluzioni favorevoli
a tutte le parti in causa».
Il prossimo incontro è atteso per lunedì, quando dovrebbe essere consegnata ai primi
cittadini una proposta scritta
alle loro richieste sui servizi da
mantenere in città. Tra questi,
la Cardiologia.
Il Consiglio non scioglie i sospetti
sul misterioso ammanco a Ovada
to Giorgio Bricola, Patto per
Ovada – ma i cittadini hanno il
sacrosanto diritto di sapere. E
se c’è una mela marcia è giusto
toglierla dal cesto». Emilio
Braini, M5S: «Inaccettabile
venga negata la commissione.
Bisogna capire cosa ha permesso si verificasse un fatto di questo tipo, è un problema nella gestione dell’ente». Mauro Rasore, Essere Ovada: «L’ammanco
offende gli ovadesi. Per il futuro
bisognerà creare uno strumento che eviti il ripetersi di fatti simili». Forse si comincerà a discuterne tra capigruppo, come
proposto dal sindaco, in attesa
che la procura chiuda le indagini preliminari e dia contorni definiti alla vicenda.
[D. P.]
Manifestanti a Torino, a sostegno dell’ospedale di Acqui
Il sindaco: “Inchiesta in corso, d’obbligo riservatezza”
er essere un argomento
di cui da mesi (s)parla
tutta Ovada, il consiglio
comunale dedicato all’ammanco da oltre 80 mila euro
nei diritti di segreteria alla sezione Urbanistica dell’ufficio
tecnico non è stato affollato.
Più pubblico del solito, è vero,
ma tutto o quasi di volti dei
partiti, dai grillini a Fratelli
d’Italia, dal Pd a Rifondazione
P
comunista. E chi cercava nuovi
dettagli su quanto sta accadendo al quarto piano del municipio, dove indagano procura, finanza e Corte dei conti, è rimasto deluso.
Sul consiglio, chiesto dalle
minoranze, è aleggiato lo spettro delle indagini ancora aperte, col timore dei consiglieri,
ammoniti dalla segretaria generale Rossana Carosio, di dire
qualcosa di troppo. Il sindaco,
Paolo Lantero, è stato chiaro:
«Qualsiasi informazione lesiva
della riservatezza istruttoria
potrebbe fare danni». Poi ha
spiegato: «Il Comune si costituirà parte civile. Agirà verso
chi sarà individuato come eventuale responsabile di condotte
illecite. Al momento, non ci sono reati specifici contestati, né
responsabili». Poi ha aggiunto,
Il consiglio comunale aperto
bollando come «sconcertanti» i
pungenti manifesti con cui Patto per Ovada ha accusato il Comune di opacità: «La nostra reazione immediata, una volta
scoperto l’ammanco, è segno
della nostra trasparenza». Ma
le minoranze non hanno gradito
il «no» alla commissione d’inchiesta che chiedevano.
«Non abbiamo pretese di sostituirci agli inquirenti – ha det-
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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LA STAMPA
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VENERDÌ 18 MARZO 2016
Aperte
le iscrizioni
DA DESTRA A SINISTRA I PARTITI CONTESTANO LE PROPOSTE DI REGIONE E ASL
Omegna, fronte bipartisan
“L’ospedale non si tocca”
A settembre
riprende
l’attività
all’asilo
di Cireggio
che ha scelto
di avviare
una fattoria
didattica
e corsi
di inglese
Appello anche dei sindacati: “in gioco il destino di molti lavoratori”
troveremo lunedì pomeriggio
ad analizzare la situazione dice Tiziana Zazzali referente
della Cisl Fp del Vco -. Non vogliamo essere allarmisti, ma le
notizie che giungono sono
contraddittorie e serve chiarezza: c’è in ballo il futuro di
decine di lavoratori e l’offerta
sanitaria del territorio».
VINCENZO AMATO
OMEGNA
Non sono servite a spegnere
le paure del Cusio le rassicurazioni giunte dall’assessorato regionale alla Sanità e
dall’Asl Vco sul futuro dell’ospedale Madonna del Popolo di Omegna. I nodi del
contendere - ovvero che fine
faranno i posti letto di medicina e di day surgery, il personale che sarebbe in esubero e se l’ospedale stesso con
la sola ortopedia è in grado
di rimanere aperto - sono
senza risposta.
«Il Cusio ha già dato»
«Servono risposte certe»
La questione sta diventando
politica e ieri mattina il capogruppo in Regione di Fratelli
d’Italia, Maurizio Marrone, è
stato a Omegna per visitare
l’ospedale. Ad accompagnarlo il segretario provinciale
del partito Luigi Songa e i capigruppo nel Consiglio a
Omegna di Fratelli d’Italia
Mattia Corbetta e Lega Nord
Stefano Strada.
«Quanto dichiarato dalla
Regione e dalla direzione dell’Asl non ci rassicura - sostiene Songa -: vogliamo sapere
cosa succederà al Coq, quali
reparti e servizi se ne andranno e perché. E poi cosa
resterà e in che misura». Il
fatto che l’Asl Vco stia approntando un piano da por-
Futuro in bilico
Resta incerto il destino dell’ospedale di Omegna
Sul tema ci sarà un incontro pubblico giovedì al Forum
tare all’assessorato alla Sanità
non tranquillizza. «La Regione
sta cercando di far passare i
tagli come riorganizzazione aggiunge Marrone -: un anno
fa il Consiglio regionale votò
un ordine del giorno per salvare il Coq e l’ospedale di Omegna. Oggi siamo di fronte a un
tradimento: si tagliano i posti
letto e non si offre nessuna
prospettiva di sopravvivenza
al Coq». Il problema sarà oggetto di dibattito nel prossimo
Consiglio comunale. «Presenteremo un ordine del giorno in
cui chiederemo di tutelare
l’ospedale» dice Strada.
Il futuro incerto preoccupa
anche i sindacati. «Abbiamo
chiesto un incontro urgente
con la direzione del Coq e ci
Sotto il profilo politico pur tra
tanti distinguo, destra e sinistra sembrano essere in sintonia. «Vorrei ricordare che
Omegna è stata la prima città
a subire la razionalizzazione
del proprio ospedale e anche a
rinunciare all’ospedale di zona - esordisce Alessandro
Rondinelli, segretario del Pd
cittadino -. È stata poi la prima a scegliere il percorso sperimentale di collaborazione
tra pubblico e privato e a
prendere posizione a favore
dell’ospedale unico per la provincia. Adesso ci viene chiesto
di rinunciare ai posti letto di
medicina e di day surgery nell’ambito di un programma di
razionalizzazione. Mi sembra
che Omegna abbia già dato
molto in questi anni. Siamo
sempre convinti della bontà
del progetto di ospedale unico,
ma fino a quando questo non
entrerà in funzione a Omegna
non si tocca più niente».
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VCO .57
SI PUNTA SUL METODO MONTESSORI
Aule e didattica rinnovate
Dopo un anno di stop
riparte l’asilo di Cireggio
C’è anche una capretta del
Sempione (una razza in via di
estinzione) nella fattoria didattica dell’asilo «Elisa Beltrami» di Cireggio. Sarà in
buona compagnia tra asinelli, galli, galline e pecore; addirittura nel vasto prato recintato gironzola anche un maialino vietnamita. Concluso
«l’anno sabbatico» di chiusura per consentire lavori di ristrutturazione e ammodernamento, l’asilo della frazione di Omegna riaprirà a settembre più moderno nella
struttura, ma anche nell’offerta formativa.
Più di un secolo di storia
«Da tempo l’asilo non è un
parcheggio e vogliamo essere non solo al passo coi tempi, ma possibilmente anche
anticiparli - dice il presidente
dell’ente Aldo Paltenghi - ecco perché tra le tante novità
ci sarà anche la fattoria didattica che si allinea al metodo Montessori per dare ai
bambini la possibilità di ap-
prendere sempre meglio e di
più in modo da aiutarli a entrare poi alle elementari con una
buona preparazione. Vogliamo
smentire le voci che l’asilo non
avrebbe più riaperto».
Una scuola moderna - e con
un secolo di storia - che ha avviato le iscrizioni per il nuovo
anno. Tra i predecessori di
Paltenghi c’è stato anche il
«capitano» Filippo Maria Beltrami e in uno dei pochi filmati
rimasti, è ripreso proprio all’asilo di Cireggio. «Ci stiamo
tuffando con entusiasmo in
questa avventura - commenta
l’insegnante Claudia Bonghi -:
il metodo Montessori è particolarmente stimolante, ma si
aggiunge a tante altre iniziative come l’insegnamento dell’inglese con docente madrelingua. C’è la fattoria didattica
e i bambini potranno anche
sperimentare con un esperto a
coltivare un orto. Contribuisce
a rendere i bambini responsabili e li aiuta così a diventare
sempre più autonomi». [V. A.]
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