Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e
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Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e
Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Chi da giovane non si è lasciato affascinare dalle letture avventurose di Salgari? Chi non si è lasciato trasportare dalla fantasia desiderando di poter visitare quel mondo di corsari che stavano in agguato, pronti ad assalire la città di James Brook, il Rajah bianco? Salgari ci ha raccontato di Monpracen senza esserci mai stato, eppure Monpracen esiste.. solo che ormai è un’isola che non c’è, sbriciolata dai tifoni tropicali ed anche la capitale Kuching (Sarawak per Salgari), che era il regno del Raja bianco, esiste, ma è solo una città moderna e priva dell’antica magia… Tuffarsi in questo mondo anche se oggi non è più gestito dai Corsari di Sandokan, è però sempre affascinante perché questa parte del Borneo Malese che comprende le regioni del Sabah e del Sarawak è abitato da antichi tagliatori di teste, da altre popolazioni indigene come gli Ibam e poi ci sono le riserve degli Oranghi.. e poi, e poi, chissà, se anche noi nel nostro percorso avremo la possibilità di vedere “i colossali alberi della Canfora, i Mangostani e le Palme dalle foglie gigantesche” tanto decantate da Salgari… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Il primo impatto con il Borneo Malese è legato ad una totale immersione nel verde. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dopo poche ore di volo dalla Malesia, con la mia inseparabile amica Silvana, e un piccolo gruppo di avventurosi viaggiatori, siamo arrivate nel Sabah, quella che gli antichi naviganti avevano battezzato “la terra sottovento”, perché dava loro rifugio sicuro dai terribili monsoni.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...precisamente ci siamo subito catapultati nel Parco Nazionale di Kota Kinabalu, il regno incontaminato di una natura selvaggia, ma coinvolgente. Completamente isolate dal resto del mondo, abbiamo esplorato, come novelle Tarzan, la fitta foresta, attraversando ponti oscillanti, sospesi sulla vegetazione... Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...sulle caldi sorgenti di Poring, sulle cascatelle invitanti.. il caldo umido dell’ambiente tropicale ci ha spinto anche ad approfittare di un bagno ristoratore nei freschi minuscoli laghetti che ogni tanto incontravamo durante il percorso. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Romano Battaglia dice che: ”nell’intreccio dei rami di un albero si può immaginare la nostra vita che nonostante i grovigli, tende a salire sempre in alto, verso la luce…!” Come è vero, e come era bello dal folto degli arbusti guardare proprio in alto il cielo e immaginare paesaggi fantastici.. che avevamo letto nelle descrizioni dei libri, immedesimarsi in quell’atmosfera di silenzio e sognare.. lontane da tutto e da tutti, sole con quel mondo.. che stava davanti a noi, l’unico che desideravamo vedere! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ogni tanto, quando la fitta vegetazione ce lo consentiva, avevamo la possibilità di squarci sul mitico monte Kinabalu (4000 m.) che ci appariva sempre suggestivo ed imponente anche se circondato dalle nuvole in continuo movimento, che sembravano quasi proteggerlo alla nostra vista. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Devo dire che la vegetazione del Parco se pur intricata, disordinata.. mi è apparsa ricca di colore e di poesia.. quando poi incontravamo delle orchidee bellissime e selvagge che crescevano indisturbate senza bisogno delle cure dell’uomo, era un esplodere di “oh!” entusiastici di piacere e di meraviglia.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ma il Sabah è anche legato alla bellezza delle sue isole, meglio dire degli isolotti suggestivi, dove Salgari aveva fatto trovare rifugio ai suoi corsari.. e allora via a godere di quelle bellezze di sole, sabbia bianca, mare blu cobalto.. dalla fitta foresta ci siamo trasferiti nell’immenso spazio di cielo e mare, altrettanto coinvolgente, perché, ripetendo un’espressione di Hermann Hesse: “Selvaggia ed insaziabile è la voglia autentica di conoscere e di raccogliere nuove esperienze…” Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Siamo andati a visitare l’isola di Gaya, la più grande dell’arcipelago, e ci hanno detto la più bella… qui Sandokan e Marianna si godevano, nei rari momenti di tranquillità, “la fresca brezza impregnata dai mille profumi!” . Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Questi luoghi non sono ancora battuti dal turismo, non sono attrezzati, si può solo godere di un ambiente incontaminato.. ed ascoltare la voce del mare che giunge a noi attraverso il fruscio delle onde.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...e poi, dopo una fugace sosta, senza fresca brezza, ci siamo spostati all’isola vicina di Sapi, forse la più naturale e pittoresca, avvolta nella vegetazione che arriva fino alla bianca spiaggia deserta, dove il mare calmo ci invitava ad entrare e.. solo a pochi metri dalla riva vedevamo incresparsi le acque per la ricca barriera corallina! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ma, ritornati sulla terra ferma ci aspettava a Sukau l’avventurosa escursione in motobarca lungo il fiume per andare a vedere le scimmie con la proboscide. Nell’attesa abbiamo anche visitato il villaggio che si trova lungo il limaccioso fiume.. qui lontano dalla civiltà il mondo pareva proprio essersi fermato.. dominava l’umido silenzio intervallato dal canto degli uccelli e da qualche stridio di cicale e cuculi.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...le capanne di legno a palafitta erano assolutamente essenziali e non riuscivamo ad immaginare come potesse essere la vita in quel luogo.. per questo siamo entrati in una di queste abitazioni e con stupore.. forse anche con un pizzico di delusione, abbiamo visto che non mancavano le semplici comodità di un divano e.. addirittura di una televisione!!! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Nel frattempo, era arrivata la motobarca per cui nel caldo umido tropicale, tra le zanzare e i vari insetti che non ci davano tregua, abbiamo iniziato la navigazione lungo il fiume Kinabatangan per vedere queste caratteristiche scimmiette con la proboscide.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...che saltando da un albero all’altro, mimetizzandosi con le foglie, ci scrutavano curiose, ma non si avvicinavano, lasciandoci così un po’ delusi... noi strizzavamo gli occhi per adocchiarle tra i folti rami, a spesso senza risultati soddisfacenti.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dopo una nottata trascorsa in un luogo confortevole, lontane dallo stridio e dalle punzecchiature dei fastidiosi insetti, ci siamo sentite rinfrancate e pronte a nuove avventure… e il giorno dopo, un breve volo ci ha portato a Sandakan, una vecchia città il cui nome ispirò Salgari, costruita lungo una striscia di terra, in una bella baia riparata, a nord est del Borneo. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari La zona ci è apparsa subito pittoresca, ma abbiamo rimandato la visita in quanto ci aspettava l’escursione alla Riserva degli Oranghi Tango. Entrati nella fitta foresta tropicale, la “Sepilok Forest Reserve” avvolti dal solito caldo umido che spossava le membra, abbiamo cominciato la ricerca degli oranghi. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Subito dopo abbiamo adocchiato gruppi familiari di questa specie di scimmie, le uniche, ci hanno detto, che si trovano al di fuori dell’Africa. Le abbiamo viste guardarci da piattaforme elevate tra il verde e saltare da una liana all’altra con l’intento di giocare e di divertire noi che li seguivamo.. sembrava infatti che volessero darci spettacolo della loro agilità, e devo dire che sembravano veramente umane! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Gli Oranghi Tango hanno una vita media dai 35 ai 40 anni, ma in cattività e ben curati, possono raggiungere anche 60 anni di età! Hanno un pelo rossiccio, molto lungo sulle spalle che forma una specie di mantello impermeabile.. trascorrono la maggior parte della loro vita sugli alberi, perché le loro zampe non sono adatte a farli camminare sul terreno. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ci hanno infatti poi detto che questi Oranghi si relazionano con l’uomo molto bene e riescono ad imitarlo con azioni simili solo osservandolo. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Qui a Sepilok c’è anche, ma noi non lo abbiamo visitato, “l’Orang-utan Rehabilitation Centre”, che ospita cuccioli di oranghi, piccoli orfanelli, a causa di cacce illegali o distruzione delle foreste ad opera dei contadini che vogliono lasciare spazio all’agricoltura. Lasciati gli Oranghi con le loro manifestazioni da attori consumati, siamo ritornati a Sandakan, dato che era in programma una sosta se pur breve, in questa graziosa cittadina. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Siamo saliti sulla parte collinare che domina la baia, per visitare l’antico tempio cinese con i suoi altari brucia incensi, le ricche colonne decorate... Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ... con le statue delle divinità in oro splendente... Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...ci siamo rilassate sulle terrazze dalle balaustre elaborate e.. ovviamente da qui abbiamo ammirato la bellissima baia cosparsa di imbarcazioni, dato che Sandakan è ora anche un vivace centro commerciale. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ma più che il caos della cittadina ci siamo soffermati, a visitare, proprio nella baia, i villaggi palafitticoli, veramente particolari e caratteristici, ricchi di vita vissuta e comunicanti l'uno con l'altro tramite dei camminamenti tutti in legno. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Abbiamo fatto conoscenza con gli abitanti di quelle umide capanne di legno poste sull’acqua, gente semplice, ma dignitosa, donne serene attorniate dal solito gruppo di bambini curiosi e sempre spontanei nelle loro manifestazioni. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ritornati a Kota Kinabalu abbiamo iniziato a scoprire etnie e mercati.. ad un’ora di auto dalla capitale siamo andati come prima tappa a Kota Belud, famosa per il mercato domenicale all’aperto, il rumoroso Tamu Sunday dove i nativi locali, Dusun, Kadazan, ma soprattutto Bajao, i cow boy malesi, vendevano i loro prodotti spaziando dalla frutta esotica, ai manufatti e anche ad animali vivi.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Il mercato ricco di colore e di intenso odore di spezie ci ha entusiasmato, abbiamo camminato tra merce di ogni tipo abbandonata per terra alla rinfusa.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...e mentre osservavamo la folla eterogenea che ci circondava ci è stato raccontato che i Bajau, in genere, oltre che cow boy, erano intrepidi cavalieri e fanatici musulmani, parenti di pirati che avevano compiuto scorrerie sul mare di Sulu e che ancora oggi facevano contrabbando di sigarette con le Filippine. Uomini degni di un romanzo di Salgari! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Accanto a loro però, noi abbiamo ammirato il dolce sorriso delle fanciulle che se ne stavano sedute sul selciato tra la mercanzia, vestite nei modi più disparati: all’europea, con il Sarong o il Baju Kurong malese, con il sari indiano o con uno dei costumi propri del Borneo.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Saturi di mercato ci siamo spostati nelle terre dei Rungus, a Kudat, tra boschi lussureggianti e pittoresche risaie, ai piedi del monte Kinabalu per visitare le caratteristiche “Rungus Longhouse”, le lunghe case dai tre a cinque metri dal suolo, vere e proprie abitazioni collettive che possono ospitare diversi nuclei familiari. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Le abbiamo visitate con interesse, entrando nelle varie stanze dove vivono in comune.. ricordo che il sole fuori splendeva abbacinante e nell’interno si respirava un caldo umido intenso.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...la luminosità dorata del mezzogiorno filtrava attraverso le assi di legno creando strani giochi di ombre sui visi degli stessi Rungus, donne, giovani mamme cresciute troppo in fretta e bambini. Le camere semplici, spesso adibite ai vari lavori di tessitura, erano abbastanza spaziose, proprio per accogliere più persone. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari All’esterno poi i Rungus, abbigliati nei loro ricchi ed elaborati costumi tradizionali, avevano allestito un semplice spettacolo di canti e danze locali. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Lasciate le longhause, e l’umida giungla sempre pronta ad invadere ogni spazio precedentemente e faticosamente strappatole, abbiamo passeggiato lungo la deserta lunga spiaggia di Kudat, lasciandoci ammaliare dalla bellezza della natura che ci circondava Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...e poi via all’isola di Sulug, la più lontana del piccolo arcipelago al largo di Kota Kinabalu, la più selvaggia e deserta dove ci aspettava in una insenatura di spiaggia con una bianca sabbia fine, un bagno ristoratore, necessario in quel clima di caldo umido tropicale. Non c’era nessuno intorno a noi solo la voce del vecchio mare e la natura dipinta nei suoi colori più brillanti… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...colori che abbiamo assaporato più intensi quando la sera, tornati a Kota Kinabalu, abbiamo assistito ad un tramonto sulla baia veramente eccezionale, una sequenza di immagini mozzafiato, da paradiso! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Questo è stato il saluto romantico che ci ha lasciato nel cuore il Sabah.. il giorno dopo siamo partiti in aereo alla volta del Sarawak e siamo sbarcati a Miri, base importante per la visita delle grotte preistoriche di Niah. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Qui, in un vero paesaggio da jungla tropicale, siamo saliti su una barca che di barca aveva solo il nome e ci siamo addentrati, via fiume, il Sungai Niah nella foresta… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...poi a piedi in quella jungla intricata che, è in fondo un piccolo parco naturale di 32 Kmq, abbiamo percorso il lungo tratto che ci avrebbe portato alle grotte. Devo dire che il percorso era un sentiero tracciato con assi di legno e ponticelli suggestivi su pittoreschi acquitrini limacciosi.. il che non dispiaceva affatto, anche se ci faceva capire come la civiltà fosse arrivata a contaminare la verginità di quel luogo! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Un fiumiciattolo, lento e paludoso ci accompagnava sulla destra e ogni tanto portatori di guano, gli escrementi di uccelli, venduti come concime, arrivavano correndo, per cui dovevamo spostarci immediatamente per lasciarli passare, se non volevamo essere travolti. Con le loro gerle sulle spalle, a piedi nudi, arrivavano da lontano, simili a bestie da soma, non guardavano nessuno e non desideravano alcuna attenzione da parte nostra. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Finalmente siamo arrivati a Batu Niah nel piccolo “National Park Niah Caves”, dove siamo rimasti letteralmente stupiti nell’ammirazione di alcune grandiose grotte che risalgono a 40.000 anni fa e sono state dimora addirittura dell’Homo Sapiens.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...adesso erano frequentate dai cacciatori di uova di uccelli che poi avrebbero venduto a cinesi e giapponesi! La visita di queste grotte mi ha interessato molto.. il buio intorno creava ombre suggestive anche se l’odore acre del guano dei rondoni disturbava alquanto… ma se si riusciva a superare quel tanfo si restava incantati a guardare l’enorme quantità di rondini, il loro frastuono assordante mentre volteggiavano..tutto intorno a noi era buio e il terreno scivoloso poteva far cadere, e qualche torcia era di buon aiuto.. comunque non siamo rimasti a lungo.. forse l’homo sapiens vi aveva trovato piacevole rifugio.. noi preferivamo l’esterno ed il profumo del verde… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...e devo dire che provavamo una strana impressione a camminare in quelle grotte. Percepivamo il mistero di momenti trascorsi milioni di anni prima da uomini e donne che vivevano lì, esseri primitivi eppure con sentimenti, paure, amore.. simile in parte alle nostre. Ma in quel momento, a rompere le nostre meditazioni si è scatenato un furibondo, pazzesco acquazzone tropicale e noi, ancora nella grotta, ne abbiamo sentito il rumore e dalle aperture nella roccia ne abbiamo visto, spaventati, l’intensità… eravamo in piena jungla lontano da qualsiasi abitazione o rifugio… in quel momento ho immaginato il terrore degli uomini primitivi che avevano guardato quella stessa forza della natura incontrollabile e proprio per questo l’avevano definita divina.. decine di migliaia di anni erano passati, noi ci eravamo evoluti, ma la natura era rimasta la stessa, potente ed incontrollabile! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dato che l’acquazzone non accennava a diminuire e si stava facendo buio , con coraggio abbiamo affrontato il diluvio, per 30 minuti ci siamo avventurati sulle passatoie di legno ormai divenute scivolose, completamente indifferenti alla bellezza di quel paesaggio verde che all’andata ci aveva tanto affascinato.. Oltre allo scrosciare intenso della pioggia non sentivamo altri rumori, la foresta sembrava essersi ammutolita di fronte alla violenza della natura, mentre rivoli d’acqua penetravano ovunque dato che avevamo incautamente lasciato tele cerate ed impermeabili in hotel. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Gelando dal freddo e con le scarpe divenute comode barche finalmente siamo arrivati al piccolo paesino di Batu Niah dove abbiamo in tutta fretta comprato qualcosa di abbigliamento locale asciutto, ci siamo cambiati nelle jeep e via, l’aeroporto e il volo per Kuching ci aspettava.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Il mattino dopo, asciutte e ben riposate, abbiamo visitato questa città che nella memoria evocava l’immagine dei cacciatori di teste e le lotte con i rajà bianchi.. oggi di tutto questo non rimaneva traccia.. ...la città che è poi la capitale del Sarawak, era situata alla foce del fiume omonimo e ci è apparsa un insieme caotico di vari stili: l’architettura imponente asettica, fredda che dominava con i suoi grattacieli o i grandi alberghi, poi c’era quella coloniale, meno visibile, più da scoprire, ma pittoresca ed evidente in ogni angolo tale da dare quel tono di “oriente raffinato” che non guastava di sicuro. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Il nome della città che significa “Gatto” era stato dato da un avventuriero inglese, il famoso James Brooke di salgariana memoria, che nel 1841, per i servigi forniti, fu insignito dal sultano del Brunei, del titolo di Rajà.. la dinastia dei Brooke continuerà poi indisturbata fino al 1951. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Questa città-gatto è stata piacevole da visitare soprattutto, come ho detto prima, nelle tracce del suo passato coloniale visibile dalla collina che guardava il fiume Sarawak, inoltre abbiamo passeggiato per i bei giardini, ammirato le fontane lungo il fiume, Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...la bianca Moschea con l’antistante cimitero e i templi cinesi, colorati e profumati d’incenso e spezie.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...soprattutto il Tua Pek Kong, bellissimo ed antico.. abbiamo anche camminato in un clima di caldo umido, lungo la Jalan India, un’isola pedonale piena di botteghe e negozietti.. ma il desiderio di altre avventure premeva per cui attendevamo con ansia la partenza verso la foresta per andare a trovare il popolo degli Iban, i famosi Dayak del litorale, gli antichi tagliatori di teste. Quando si viaggia si ricercano spesso esperienze uniche, avventure da ricordare, ebbene la nostra escursione presso gli Iban e il nostro pernottamento nelle loro longhause è stata una di queste, un’avventura che resterà piacevolmente impressa nella nostra memoria.. ma andiamo per gradi. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Arrivati a Simanggang, un villaggio di quattro case diroccate semi deserte ci siamo imbarcati tra grida ed eccitazione generale su canoe giganti, abbastanza instabili, dato che dovevamo percorrere un lungo tratto del fiume Skrang le cui acque color caffè, dopo la terribile tempesta tropicale, non erano certo invitanti.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari La navigazione, se così potevamo chiamarla, è stata avventurosa.. il fiume scorreva lentamente.. a tratti i motori sospingevano le canoe, ma spesso si incontravano secche ed allora si procedeva con i remi e i guidatori scendevano addirittura in acqua per disincagliarle.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...intorno a noi regnava un profondo silenzio, solo in lontananza, si sentiva lo stridulo lamento, forse delle cicale o di altri uccelli strani, che si levava dalla foresta.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...non un filo di vento muoveva le foglie sugli alberi attorno a noi, il caldo era opprimente e migliaia di piccolissimi insetti saltellavano sul pelo dell’acqua.. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...ma nonostante i disagi, le aspettative erano immense e il nostro desiderio di arrivare alle longhause si mescolava ad una sorta di velata apprensione per l’alloggio che ci aspettava. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dopo il lungo tragitto finalmente tra il folto verde abbiamo intravisto la prima longhause degli Iban e poi quella che ci avrebbe ospitato nel nostro breve soggiorno… da lontano sembrava piacevole: Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...era proprio come l’avevamo immaginata, per cui il timore per la notte era unito all’eccitazione collettiva della particolare ed insolita sistemazione. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari I dormitori erano lunghi stanzoni separati da tendoni trasparenti, simili quasi a zanzariere.. dopo aver depositato la sacca spartana che ci eravamo portate, è quindi iniziata la nostra vita presso quelle case –palafitte degli antichi tagliatori di teste Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Oltre ad un ben fornito sacco di antichi teschi non certo rassicurante, appeso all’ingresso, come trofeo... Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...l’elemento più caratteristico era costituito dai maiali.. tanti, grandi e piccoli, allegri e tranquilli che vivevano sotto la casa, tra i pali di legno delle palafitte. Il loro grugnito ci ha tenuto sempre compagnia sia di giorno che di notte! Ci hanno infatti detto che, al contrario dei malesi, cui la religione musulmana vieta di mangiare maiale, i Dayak, che non sono musulmani, ne allevano a iosa intorno alle loro case collettive… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Comunque, al di là della loro antica fama di tagliatori di teste, gli Iban o Dayak della costa ci sono apparsi molto socievoli e assolutamente indifferenti ai nostri “scalpi”.. ci hanno persino deliziato con uno spettacolo di canti e danze come festa di benvenuto, Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...poi ci hanno offerto bevande e cibo che abbiamo gustato seduti per terra tra la polvere e i maiali, rispettando però determinate regole che ci aveva raccomandato la guida. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Infine, abbiamo vagato curiose in quell’habitat singolare dove tutti erano allegri, dediti ai loro lavori e sempre disponibili nei nostri riguardi. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dopo l’abbondante vera e propria cena consumata all’aperto su una lunga tavolata di legno, ci siamo ritirati nel dormitorio comune, e qui ci siamo cambiate e come scolarette in gita scolastica abbiamo iniziato a ridacchiare in quel camerone dove ogni soffio pareva rumore .. poi la stanchezza ha vinto sull’emozione e tutti quanti ci siamo addormentati serenamente. Il mattino dopo ci siamo svegliati all’alba in questi cameroni e devo dire che abbiamo impiegato qualche minuto per renderci conto di dove eravamo effettivamente: nell’agglomerato di lunghe capanne su palafitte in piena foresta tropicale! L’umidità era alta e il timore di un altro temporale, di cui avevamo visto l’intensità, era pressante.. ciononostante desideravamo muoverci, apprendere di più sul luogo e sulle usanze di questa popolazione che ci stava ospitando con piena disponibilità. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ormai questi antiche tagliatori di teste non facevano più paura.. avevano dimenticato le antiche usanze, anche se solo nel 1945 fu loro vietato l’uso che imponeva all’uomo che volesse sposarsi, di indossare il costume da guerra e soprattutto di portare in una reticella la testa dell’ultimo nemico ucciso! Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Dopo una lauta colazione all’aperto, sempre tra maiali e polvere, siamo partiti per un’escursione nella jungla circostante, accompagnati da un simpatico aborigeno in costume tradizionale..bisogna dire che la jungla è sempre stata una specie di supermercato per gli Iban, infatti qui si poteva trovare tutto ciò che serviva loro.. per questo le spiegazioni su come costruire trappole, su come fabbricare archi e frecce, produrre tessuti, raccogliere erbe medicinali.. erano dettagliate e precise. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Abbiamo percorso sentieri, attraversato ponti sospesi camminando lungo tronchi di alberi, abbiamo sostato nei loro cimiteri dove venivano lasciati cibi regali, oggetti vari che potessero servire per maggior comodità anche nell’aldilà. Era bello inoltrarsi in quel mondo unico, lontano dalla civiltà, un mondo dove imperava solo la legge della natura.. era un mondo difficile e invivibile per noi occidentali, ma per qualche giorno ne abbiamo vissuto l’avventura e ci siamo illusi di essere dei grandi esploratori. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Bellissimo è stato anche il percorso di ritorno lungo il fiume, reso più ricco d’acqua a causa delle recenti piogge.. abbiamo navigato osservando con maggiore intensità tutto ciò che ci circondava, preoccupati che qualcosa sfuggisse al nostro sguardo.. stavamo ritornando e non volevamo perdere nulla. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Abbiamo assaporato gli ultimi raggi del sole che si riflettevano sull’acqua giallognola rendendola quasi bella, abbiamo respirato quell’aria umida proprio per riempirci i polmoni.. non volevamo dimenticare neppure quella! Poi abbiamo toccato terra e siamo sbarcati. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari L’ultimo giorno di permanenza nel Sarawak è stato trascorso interamente al mare, ci siamo fatti trasportare in barca, in un piccolo atollo fantastico, soli in quell’immensità azzurra, soli e padroni dell’isoletta, distesi su una sabbia bianca che sembrava impalpabile… Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari ...siamo rimasti a godere di cielo e mare fino a quando il sole si è liberamente coricato stendendo i suoi raggi e colorando di rosso l’orizzonte e l’alta marea non ha cominciato a sommergere il nostro piccolo paradiso, allora siamo tornati sulla costa e ci siamo purtroppo resi conto che la nostra vacanza in Borneo era veramente finita. Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari Ora che è passato molto tempo.. la distanza conferisce a questi ricordi il sapore di un sogno.. si dimenticano le difficoltà, le inquietudini, i timori e resta l’emozione di qualcosa di bello che si ha vissuto..per questo mi sembra di condividere il pensiero di Jason Elliot quando parlando del piacere di viaggiare dice : “Una volta che si resta intrappolati.. non ci si libera più del tutto.. una parte del proprio cuore sarà sempre intrecciata con l’intimo ordito di quei luoghi!” Diario di viaggio nel Borneo Malese Tra tagliatori di teste, oranghi e antichi corsari