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Dichiarazione ambientale Sede Legale e sito di Torre Caligo

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Dichiarazione ambientale Sede Legale e sito di Torre Caligo
Azienda Servizi Integrati – A.S.I. S.p.A.
30027 San Donà di Piave via N. Sauro, 21
Dichiarazione
ambientale
Sede Legale e
sito di Torre Caligo
Edizione maggio 2012
PERIODO DI RIFERIMENTO DEI DATI: TRIENNIO 2009-2011
maggio2012
I N D I C E
1
La storia di a.s.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2
Organigramma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
3
Il Sistema di Gestione Ambientale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
4
La politica di A.S.I. S.p.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
5
La Sede Legale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
6
Il sito di Torre Caligo .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
6.1 Il processo di potabilizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
7
16
Gli aspetti ambientali .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
7.2 Sostanze chimiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
7.3 Scarichi idrici
20
7.4 Emissioni in atmosfera .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
7.5 Energia
21
7.6 Pcb/pct .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
7.7
Sostanze lesive dell’ozono e gas ad effetto serra . . . 23
7.8 Rifiuti .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
7.9 Rumore e vibrazioni
25
7.10 Biodiversità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
7.11 Aspetti ambientali indiretti
26
8
Obiettivi e traguardi ambientali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
9
Glossario .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Convalida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
Contatti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
7.1 Risorsa idrica
.................................................
.................................................
..........................................................
........................................
.............................
Dichiarazione Ambientale
3
1
La storia di A.S.I.
A.S.I. S.p.A. è una multi servizi che si occupa della gestione del Ciclo Integrato dell’Acqua, ossia delle fasi di approvvigionamento
di acqua potabile, depurazione, manutenzione delle reti potabili e fognarie, progettazione di nuove opere e ampliamento/potenziamento delle reti ed impianti esistenti di acquedotto e fognatura. A.S.I. S.p.A. è una società per azioni alla cui composizione
partecipano come soggetti pubblici gli 11 comuni serviti, riportati nella tabella sottostante.
I dati aziendali
L’Azienda Servizi Integrati S.p.A. di San Donà di Piave - VE
Il CSTP effettua le analisi di controllo, sia per l’Area Potabi-
(ex Consorzio per l’Acquedotto del Basso Piave) è stata
le, che per l’Area Depurazione.
fondata negli anni Trenta per la gestione consortile del
Sono presenti altri due centri operativi a Jesolo Lido e a
servizio di acquedotto e per la realizzazione delle opere ad
Caorle, presso i quali si trova un ufficio commerciale a di-
esso collegate in una zona scarsamente fornita. L’Azien-
sposizione degli utenti del litorale.
da, nata in una realtà prettamente agricola, si trova ora ad
Nel dicembre 2009 l’azienda ha mantenuto la certificazio-
operare in un territorio densamente abitato, nel quale si
ne del sistema qualità nel rispetto della norma UNI EN ISO
sono avuti profondi cambiamenti con caratteristiche diso-
9001:2008.
mogenee anche dal punto di vista economico: ad esempio,
Nel dicembre 2011 l’azienda ha ottenuto la certificazione
in alcuni Comuni dell’entroterra si è sviluppata una realtà
UNI EN ISO 14001:2004 per le seguenti attività:
prettamente industriale, mentre in altri Comuni costieri,
“Progettazione opere, captazione, potabilizzazione ed ad-
come Jesolo, Caorle ed Eraclea, si è sviluppato il turismo
duzione dell’acqua erogata nei comuni di: Caorle, Ceggia,
balneare.
Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave,
L’Azienda, in base a quanto previsto dalla Legge 142/90,
Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto, Zenson
si trasforma nel 1995 da Consorzio ad Azienda Speciale,
di Piave”, svolte presso i siti: Sede Legale e Amministrativa
assumendo con questo passaggio una propria personalità
e Centro Operativo di San Donà di Piave; tutti gli impianti
giuridica ed una maggiore autonomia imprenditoriale. Dal
dell’Area Potabile, che consistono in 2 campi pozzo, 2 im-
Caorle, Ceggia, Cessalto, Fossalta di Piave, Eraclea, Jesolo,
Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre
di Mosto, Zenson di Piave.
1° Maggio 2002, l’Azienda si trasforma da Azienda Specia-
pianti di potabilizzazione, nonché tutti gli impianti di pom-
le a Società per Azioni, cambiando la propria ragione so-
paggio ed accumulo.
ciale in Azienda Servizi Integrati - A.S.I. S.p.A..
La Registrazione EMAS, a cui fa riferimento la presente
142
Nel 2003, in accordo con le Società Azienda Servizi Pubbli-
Dichiarazione Ambientale, riguarda invece ad oggi la Sede
ci Sile-Piave S.p.A. di Roncade (TV) e Servizi Idrici Sinistra
Legale e Amministrativa e l’impianto di potabilizzazione
Piave S.r.l. di Codognè (TV), è stata costituita la Società
di Torre Caligo, situato nel Comune di Jesolo.
Elementi caratteristici di
Azienda Servizi Integrati - A.S.I. S.p.A.
Descrizione
Ragione sociale
Azienda Servizi Integrati - A.S.I. S.p.A
Sede legale
San Donà di Piave (VE), via N. Sauro n° 21
Telefono
0421 481111
Fax
0421 44196
Sito internet
www.asiservizi.it
Email
[email protected]; [email protected]
Segnalazione guasti o situazioni di emergenza
800 55 36 65
Sportelli e sedi operative
San Donà di Piave, Caorle e Jesolo
Area di servizio
Veneto Orientale
Comuni serviti
Numero totale dipendenti
Iscrizione REA
242454
Settore merceologico
Pubblic utility settore acqua
Codice nace
36
Prodotti e/o servizi offerti ai clienti
Servizio Idrico Integrato
(acquedotto, fognatura, depurazione)
PIAVE SERVIZI S.c.r.l., avente per oggetto l’istituzione di
un organismo comune che prevedesse la gestione unitaria dell’organizzazione operativa dei servizi inerenti il Ciclo
Integrato delle Acque, ivi compresi studi, ricerche, progettazioni, gestione impianti, espletamento servizi, ecc.
La sede legale ed amministrativa di A.S.I. S.p.A. si trova
a San Donà di Piave, in via Nazario Sauro, 21, mentre nella sede di via Calnova, 31 (denominata Centro Operativo),
sono situati gli uffici operativi, il magazzino, un’area parcheggi per i mezzi aziendali ed il CSTP (Controllo e Sviluppo Tecnologico dei Processi), un centro studi a cui fa capo
un moderno laboratorio di analisi accreditato ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 e ai documenti
prescrittivi ACCREDIA (N° Accr. 506). Le prove per le quali
tale riconoscimento è stato concesso, sono consultabili al
sito ACCREDIA http://www.accredia.it.
4
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Dichiarazione Ambientale
5
Di seguito si riportano in forma schematica i dati riferiti all’intera azienda, nonché quelli specifici del sito di Torre Caligo.
A.S.I. S.p.A. - Ciclo integrato delle acque
Dati riferiti all’anno 2011
Numero di comuni serviti - area potabile
11
Numero di comuni serviti - area depurazione
11
Abitanti residenti - area potabile
132.299
Numero utenze servite (acquedotto)
63.134
Numero utenze fognatura
53.064
Numero utenze fognatura e depurazione
52.365
Km rete idrica
1.694
Km rete fognaria
593
Numero campi pozzi per captazione acqua
2
Numero impianti di potabilizzazione
2
Numero impianti di sollevamento area potabile
10
Numero impianti di depurazione
31
Numero di impianti di sollevamento liquami fognari
147
Milioni metri cubi acqua potabile prodotta
25
energia elettrica complessivamente consumata (tep)
4.357
Impianto di Torre Caligo
Dati riferiti all’anno 2011
Milioni metri cubi acqua potabile prodotta
8
Energia elettrica consumata per l’impianto (TEP)
358
Produzione media giornaliera (gen-dic) in metri cubi al giorno
22.154
Produzione media giornaliera periodo estivo (giu-sett)
in metri cubi al giorno
Produzione media giornaliera periodo invernale
(gen-mag, ott-dic) in metri cubi al giorno
6
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
2
Organigramma
Nell’organigramma di seguito riportato, sono definite le
responsabilità che la Direzione ha assegnato in merito
alla gestione ambientale:
Rappresentante della Direzione (RQAS) che ha il compito
procedure stabilite;
»gestire l’emissione, la distribuzione e l’aggiornamento
del Manuale e delle procedure del S.G.A.;
»assicurare l’individuazione e l’aggiornamento delle pre-
di:
scrizioni ambientali e dei regolamenti ambientali appli-
»assicurare che i processi necessari per il Sistema di Ge-
cabili;
stione Ambientale (S.G.A.) siano predisposti, attuati e
tenuti aggiornati;
Tecnico del Sistema di Gestione Ambientale (TAQ) che ha
»gestire le non conformità ambientali, secondo quanto
stabilito dalla procedura di riferimento;
»riportare periodicamente alla Direzione sulle perfor-
il compito di:
mance del S.G.A., comprese le non conformità, azioni
»gestire, coordinare e controllare il S.G.A. al fine di assi-
correttive e preventive gestite, i reclami pervenuti, il bi-
curarne la conformità alle norme di riferimento ed alle
lancio ambientale (indicatori), le attività di formazione e
addestramento e gli audit svolti.
47.798
13.512
Dichiarazione Ambientale
7
Il Sistema di Gestione
Ambientale
3
La politica di
A.S.I. S.p.A.
4
La missione di A.S.I. S.p.A. è quella di gestire, nel rispetto
seguenti principi:
Il Sistema di Gestione Ambientale implementato stabili-
La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale
di leggi e norme vigenti, il Servizio Idrico Integrato (fornitu-
» assicurare la protezione dell’ambiente e lo sviluppo so-
sce i compiti, le responsabilità e le modalità operative ne-
comprende:
ra di acqua potabile e trattamento delle acque reflue) per
stenibile implementando le proprie attività nel rispetto
i Comuni costituenti.
del contesto territoriale in cui opera, della salute e si-
Nel soddisfare il mandato affidatogli, A.S.I. S.p.A. non si
curezza dei lavoratori e dei cittadini e della qualità dei
cessarie alla conduzione di:
» processi di carattere operativo, tra i quali il processo di
potabilizzazione ed i servizi affidati ai fornitori;
» processi gestionali, tra i quali la gestione del miglioramento (politica e obiettivi), le prescrizioni legali, la valutazione degli aspetti ambientali, la comunicazione,
Analisi Ambientale Iniziale
Manuale del S.G.A.
Procedure del S.G.A.
Istruzioni del S.G.A.
Registrazioni del S.G.A.
limita alla semplice conduzione di reti e impianti o alla
servizi erogati;
gestione del rapporto con il Cliente, ma s’impegna nella
» comunicare i risultati delle proprie prestazioni raffor-
ricerca di soluzioni tecnologiche e di modelli organizzativi
zando le basi dati territoriali anche con campagne di
in grado di “asservire” le esigenze di una realtà socio-eco-
monitoraggio mirate, in un clima di massima trasparen-
la formazione, la gestione delle non conformità e delle
nomica in continua evoluzione, ma anche in grado di pre-
emergenze ambientali e la conduzione di audit interni.
venire reati ambientali attraverso il rispetto degli obblighi
za e collaborazione con la collettività e le istituzioni;
» necessità di non fermarsi alla tecnologia, ai prodotti e ai
Di seguito è riportata la Politica aziendale, resa disponibi-
normativi applicabili.
materiali di utilizzo abituale, ma ricercare ed orientarsi
L’impegno al miglioramento è stabilito dalla Direzione Ge-
le a tutte le parti interessate e a chiunque ne faccia richie-
La definizione di alcuni principi guida quali:
su soluzioni che offrano un sempre maggiore rispetto
nerale nella Politica che offre il quadro di riferimento per
sta presso la sede legale di via Nazario Sauro a San Donà
» la soddisfazione del Cliente (customer satisfaction);
porre obiettivi e traguardi in campo ambientale.
di Piave.
» la prevenzione dell’inquinamento;
Il Sistema prevede la conduzione di audit interni volti alla
La politica è inoltre pubblicata sul sito internet
» il continuo miglioramento;
risorse naturali ed energetiche, valorizzando l’impiego,
verifica periodica della conformità alla normativa ambien-
www.asiservizi.it.
comporta l’individuazione di obiettivi che permettano la
migliorando le reti esistenti, riducendo gli sprechi e pro-
tale applicabile e delle prestazioni ambientali.
realizzazione di un Sistema Azienda non solo in grado di
muovendone un uso razionale da parte del consumato-
I risultati degli audit costituiscono uno degli argomenti
garantire efficacia ed efficienza, ma anche sicurezza per il
re;
discussi durante il “Riesame della Direzione”, l’esame an-
cliente e per i lavoratori, e rispetto dell’ambiente. In parti-
» promuovere l’uso razionale della risorsa idrica assicu-
nuale dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema.
colare tra gli obiettivi, quelli ritenuti strategici per la quali-
rando il rispetto dei principi di solidarietà, di salvaguar-
tà e l’ambiente risultano:
dia delle aspettative e dei diritti delle generazioni future,
» estensione graduale della certificazione UNI EN ISO
di rinnovo e risparmio delle risorse stesse, considerando
14001 alle attività e ai siti di A.S.I. S.p.A.;
» la registrazione EMAS per alcuni siti che hanno già ottenuto la certificazione ISO 14001;
» coinvolgimento e responsabilizzazione del personale;
» qualità e sicurezza del servizio a tutela della salute del
Cliente e dell’Ambiente;
» controllo e sviluppo tecnologico dei processi;
per l’ambiente;
» tutelare l’ambiente grazie ad una corretta gestione delle
prioritario, rispetto agli altri, l’uso dell’acqua per il consumo umano;
» limitare al minimo i consumi di materie prime e di energia;
» instaurare un rapporto di confronto e dialogo con i cittadini, contribuendo alla sensibilizzazione e a diffondere
la cultura ambientale.
» formazione e crescita professionale del personale.
A.S.I. S.p.A. considera il rispetto e la salvaguardia dell’am-
29 Marzo 2012
biente di primaria importanza per il conseguimento dei
propri obiettivi di sviluppo e per una corretta integrazio-
IL DIRETTORE GENERALE
ne della sua attività nel territorio; riconosce inoltre l’im-
Dott. Ing. Ferdinando Babato
portanza di rivestire un ruolo attivo nella preservazione
dell’ambiente.
Consapevole del contesto territoriale e urbanistico in cui
le reti e gli impianti che gestisce sono inseriti, e del ruolo
fondamentale che gioca nella gestione delle risorse, A.S.I.
S.p.A. si impegna a perseguire strategie volte al miglioramento continuo, concentrando i propri sforzi per prevenire ogni forma di inquinamento e per minimizzare i rischi
ambientali derivanti dalle proprie attività, perseguendo i
8
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Dichiarazione Ambientale
9
5
La Sede Legale
vo, merita di essere ricordata quella condotta nel 2006,
La nuova campagna di sensibilizzazione del 2012 “ACQUA
consistita nella redazione di un fascicolo in cui venivano
UNA RISORSA PREZIOSA” per la valorizzazione della risor-
elencate le caratteristiche dell’acqua potabile. La campa-
sa e la riduzione degli sprechi, coinvolge direttamente il
La sede legale di A.S.I. S.p.A. si trova in via Nazario Sauro,
Rifiuti
gna ha coinvolto tutte le utenze servite. Inoltre presso ogni
sito di Torre Caligo. L’impegno alla diffusione della cono-
21, a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Trattasi del-
I rifiuti prodotti sono raccolti dal servizio di igiene del Co-
Comune servito dall’azienda è stata tenuta una serata
scenza di un bene come l’acqua potabile avviene, infatti,
la sede degli uffici delle Sezioni Nuove Opere, Amministra-
mune, trattandosi di rifiuti urbani ed assimilati. Non si di-
avente lo scopo di far conoscere ai cittadini la qualità e le
anche attraverso le visite delle scolaresche presso l’im-
zione, Legale, Commerciale, Controllo di Gestione e Quali-
spone pertanto di dati relativi ai quantitativi.
caratteristiche dell’acqua potabile.
pianto.
tà, Sicurezza, Ambiente. Presso questa sede sono eserciti
i processi di direzione, gestione del personale, controllo di
Suolo sottosuolo
gestione, progettazione, nonché le attività afferenti le pro-
Per quanto riguarda le cisterne interrate, che in passato
blematiche ambientali e di sicurezza. Per quanto attiene
servivano per contenere il combustibile per il riscalda-
agli aspetti ambientali, anche la sede legale è stata sotto-
mento, l’azienda ha predisposto un piano di rimozione che
posta alla valutazione utilizzata dall’azienda, secondo la
presumibilmente si concluderà nella primavera – estate
L’acqua potabile distribuita da A.S.I. S.p.A. nel territorio
Il quadro sinottico, riportato nelle pagine successive, illu-
procedura previste dal S.G.A. al fine di individuare quelli
del 2012.
servito proviene in parte da pozzi artesiani ed in parte da
stra, oltre alla sede legale, l’inquadramento nel territorio
di maggiore significatività. Di seguito si propone una breve
Relativamente alla sede legale e amministrativa, il piano
acque superficiali di fiumi, opportunamente trattate. Le
delle strutture tecnologiche della Sezione Impianti Area
descrizione degli aspetti ambientali individuati.
di dismissione/rimozione è già stato attivato, provvedendo
attività di produzione e di pompaggio di acqua potabile
Potabile localizzando i campi pozzi, gli impianti di potabi-
alla rimozione delle due cisterne che vi erano presenti. I
sono svolte in tutta l’area del comprensorio servita.
lizzazione e di pompaggio.
Aspetti ambientali diretti
serbatoi non erano più in utilizzo dal 1986 ed erano col-
La rete idrica è costituita dall’interconnessione di quattro
Tra questi in particolare rilievo vi è l’impianto di potabiliz-
locati in un’area confinata tale da non creare situazioni di
acquedotti, corrispondenti alle quattro fonti di produzione
zazione di Torre Caligo, che, insieme alla sede legale è og-
pericolo di contaminazione. Tuttavia, nell’ottica del miglio-
dell’acqua, di seguito elencati:
getto della registrazione EMAS.
Sostanze lesive dell’ozono e gas effetto serra
ramento continuo, l’azienda li ha rimossi in occasione dei
» Destra Piave - fonte Candelù (Comune di Maserada sul
Il sito di Torre Caligo ricade in un’area compresa tra la La-
Presso la sede legale vi è la presenza di un impianto di
lavori di impermeabilizzazione della tettoia di copertura
condizionamento contenente il gas refrigerante R22, per
dei parcheggi.
un quantitativo pari a 22,5 kg.
6
Il sito di Torre Caligo
Piave - TV);
guna di Venezia e il corso del fiume Sile, designata come
» Sinistra Piave - fonte Roncadelle (Comune di Ormelle - TV);
area protetta con i codici europei SIC IT3250031 “Laguna
» del Sile – impianto di Torre Caligo (Comune di Jesolo - VE);
superiore di Venezia” e ZPS IT3250046 “Laguna di Venezia”.
» del Livenza – impianto di Boccafossa (Comune di Torre
L’impianto dista circa 9 km da un ulteriore sito protetto SIC
Emissioni in atmosfera
Aspetti ambientali indiretti
Presso la sede sono presenti tre caldaie rispettivamen-
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali indiretti, ossia
km dal SIC/ZPS IT3250003 “Penisola del Cavallino: biotipi
te della potenza termica nominale di 166, 217, e 34,4 kW.
sui quali A.S.I. non può avere un controllo, ma solamente
litoranei”.
I controlli relativi alla composizione dei fumi ed al rendi-
esercitare influenza (ad esempio derivanti da attività, di
Presso il sito di Torre Caligo è installato un sistema di te-
mento sono effettuati annualmente.
ditte terze o da attività che, progettate e controllate dalla
lecontrollo, che consente di controllare a distanza i dati di
di Mosto - VE).
IT3250013 “Laguna del Mort e Pineta di Eraclea” e circa 6
sede legale, possono determinare impatti presso i siti), la
esercizio dell’impianto, monitorando le portate pompate,
ENERGIA ELETTRICA
valutazione dell’azienda è stata effettuata considerando
i livelli delle vasche di accumulo, oltre a diversi parametri
Si riportano i consumi di energia utilizzata per gli uffici
tali aspetti direttamente presso i siti.
elettrici e chimici. Il sistema genera automaticamente degli
negli ultimi 3 anni. Come è possibile osservare, i consumi
Aspetti indiretti governati dalla sede legale, sono, infat-
allarmi per una numerosa serie di eventi, avvisando 24 ore
sono pressoché costanti e funzionali alla frequentazione
ti, riconducibili ad effetti che si manifestano presso i siti
24 il personale tecnico al verificarsi di situazioni critiche.
degli uffici da parte del personale.
ove le attività progettate, amministrate e/o influenzate si
Anno
Consumo energia
elettrica kWh
2009
184.555
2010
171.188
2011
180.166
esplicano.
È stato inoltre considerato ed analizzato il seguente
aspetto indiretto sul quale l’azienda può, attraverso le proprie politiche, esercitare un’influenza:
» la sensibilizzazione e la cultura ambientale dei clienti.
Questi atteggiamenti, strettamente collegati alla diffusione di una cultura sull’uso responsabile della risorsa idrica,
possono essere influenzati dall’organizzazione.
Tale attività di influenza può concretizzarsi attraverso
contributi alla ricerca, convegni a tema ambientale cui
tutta l’azienda partecipa, nonché iniziative di educazione
ambientale promosse o in cui l’organizzazione è coinvolta.
Tra le campagne di sensibilizzazione di particolare rilie-
10
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Dichiarazione Ambientale
11
Il processo di
potabilizzazione
6.1
Le caratteristiche chimico-fisiche, microbiologiche e or-
do da sinistra verso destra:
ganolettiche dell’acqua del Sile sono tali da classificarla
» grigliatura grossolana, presa a sifone;
in categoria A3, per la quale è richiesto, secondo le pre-
» lagunaggio e grigliatura fine;
scrizioni della legislazione vigente, un trattamento di po-
» predisinfezione, flocculazione e sedimentazione;
tabilizzazione spinto (chimico fisico, filtrazione su carbo-
»abbattimento dell’ammoniaca (clorazione al break
ni attivi e disinfezione).
La configurazione dell’impianto di Torre Caligo consente
la rimozione, nelle diverse fasi di trattamento, della carica
batterica, della torbidità, dell’ammoniaca e delle sostanze in soluzione, quali idrocarburi, pesticidi e sostanze or-
point);
» 1ª filtrazione su carbone attivo (filtrazione meccanica +
adsorbimento);
» copertura disinfettiva intermedia e pompaggio alla 2 a
filtrazione;
ganiche, al fine di rendere l’acqua prodotta rispondente ai
» 2ª filtrazione su carbone attivo (adsorbimento);
requisiti del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i..
» disinfezione finale e pompaggio ai serbatoi di accumulo
La filiera di trattamento si articola nelle seguenti fasi ri-
di Jesolo Lido.
portate nell’immagine della pagina successiva, proceden-
Visuale d’insieme dell’impianto di potabilizzazione di Torre Caligo
12
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Dichiarazione Ambientale
13
Predisinfezione e
chiarificazione
La filtrazione su carbone
attivo granulare
(coagulazione, flocculazione, decantazione)
(prima e seconda filtrazione)
Nell’acqua alimentata ai decantatori (o chiariflocculatori)
L’acqua in uscita dai tre decantatori fluisce alle rispettive
vengono dosati i seguenti prodotti chimici:
batterie di filtri a carbone attivo granulare (prima filtra-
» biossido di cloro per il trattamento di predisinfezione;
zione). Questo trattamento ottimizza la rimozione della
» cloruro ferrico ed idrossido di calcio per il trattamento di
torbidità già effettuata nei decantatori, oltre ad effettuare la rimozione delle sostanze microinquinanti contenute
chiarificazione.
nell’acqua (attraverso il processo di adsorbimento, tipico
del carbone attivo).
Ciascun filtro dopo alcuni giorni di funzionamento, al fine
di evitarne l’intasamento, viene escluso dalla linea e quindi controlavato con aria e acqua con inversione del flusso.
Opera di presa
L’acqua in uscita dal processo di prima filtrazione viene
Bacino di lagunaggio
addizionata di ipoclorito di sodio per mantenerla disinfettata e viene quindi inviata alla seconda filtrazione.
L’attingimento dal fiume è effettuato attraverso due sifo-
L’acqua del Sile, dal pozzetto acqua grezza all’interno
ni, i quali, una volta innescati tramite apposite pompe da
dell’impianto, fluisce per gravità fino al bacino di lagu-
vuoto, pescano l’acqua da un’opera di presa a fiume dotata
naggio. Tale bacino costituisce una riserva per i casi di
di un sistema di grigliatura grossolana per poi riversarla
emergenza, per esempio derivanti da fenomeni di inqui-
nella vasca di acqua grezza attigua alla centrale.
namento del fiume. Il bacino, inoltre, costituisce un primo
Sul fondo di tale vasca è presente una tubazione che ali-
trattamento dell’acqua prelevata, grazie a fenomeni natu-
menta il bacino di lagunaggio. Nella stessa vasca di acqua
rali che si instaurano (rimozione biologica dell’ammonia-
Il biossido di cloro rimuove la carica batterica patogena
grezza, inoltre, sono installate alcune pompe centrifughe
ca, riduzione della carica batterica). All’uscita del bacino
(dannosa per la salute umana) presente nell’acqua da
per il sollevamento ai decantatori in caso di fermata del
di lagunaggio è installato un sistema di griglie fini, dopo le
trattare, effettuando la disinfezione iniziale o predisinfe-
bacino di lagunaggio; a monte di tali pompe è realizzato
quali un sistema di pompaggio invia l’acqua a tre decan-
zione.
uno stadio di grigliatura fine.
tatori (chiariflocculatori) destinati ai trattamenti di predi-
Cloruro ferrico ed idrossido di calcio reagiscono invece,
sinfezione (rimozione della carica batterica) e di chiarifi-
formando piccoli fiocchi di idrossido ferrico; in tali fiocchi
cazione (rimozione della torbidità).
vengono inglobate le sostanze colloidali (solidi non sedi-
Decantatori
Canalette radiali dei
decantatori
Letti filtranti
mentabili) responsabili della torbidità dell’acqua: tale fase
è detta di “coagulazione”. I fiocchi tendono quindi ad unirsi
(“flocculazione”) ed a precipitare sul fondo dei decantatori
(“decantazione”).
Disinfezione finale e
pompaggio all’utenza
Il fango accumulato sul fondo viene scaricato ed inviato
alla linea di trattamento apposita.
L’acqua in uscita dalla seconda filtrazione viene inviata
per gravità alle vasche finali. Ciascuna delle due vasche
Opera di presa a Torre Caligo
L’acqua in uscita dai decantatori, resa limpida, viene pre-
finali è divisa da setti in diverse sottocamere ad entrate
levata dalla superficie tramite apposite canalette; ad essa
sfalsate, in maniera da garantire il corretto contatto con
viene aggiunto ipoclorito di sodio al fine di rimuovere l’am-
il disinfettante finale. Nell’acqua in ingresso alle vasche
moniaca. L’acqua così ottenuta viene quindi inviata ai trat-
viene dosato ipoclorito di sodio.
tamenti di filtrazione successivi.
In uscita dalle vasche finali alcune pompe inviano l’acqua
tramite le linee di condotte principali ai serbatoi di accumulo di Jesolo Lido, dove un impianto completamente automatizzato la distribuisce alle utenze del litorale.
14
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Dichiarazione Ambientale
15
7
Gli aspetti ambientali
Aspetto ambientale
significativo
Il sito di TC gestisce le sue attività e funzioni attraver-
base di una procedura inserita nel suo Sistema di
so personale aziendale e si serve di fornitori esterni per
Gestione Ambientale.
quanto riguarda la fornitura delle sostanze chimiche. Al-
Gli aspetti ambientali risultati significativi dall’ana-
cune di queste attività hanno, in maniera diretta o indiret-
lisi condotta sono:
ta, influenza sulla qualità ambientale.
» Risorsa
Sono stati identificati gli aspetti ambientali delle attività e
dei servizi e sono stati determinati quali di questi possono
essere tenuti sotto controllo in modo diretto e/o quelli sui
quali è possibile esercitare un’influenza, tenendo conto di
attività e servizi nuovi o modificati.
Gli aspetti ambientali sono valutati per determinare se
hanno o possono avere impatto/i significativo/i sull’ambiente (ovvero aspetti ambientali significativi).
L’organizzazione valuta i propri aspetti ambientali sulla
7.1
idrica
» Sostanze chimiche
» Scarichi idrici
» Emissioni in atmosfera
» Energia
» PCB/PCT
» Sostanze lesive per l’ozono e gas
effetto serra
» Rifiuti
» Rumore e vibrazioni
Risorsa idrica
La realizzazione dell’impianto di potabilizzazione nel sito
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
Risorsa idrica (prelievo acqua da corso superficiale)
Depauperamento risorsa
idrica
Attività
Indicatore
Processo di potabilizzazione acqua
Acqua potabile prodotta
(mc)
Autorizzazioni
Decreto 250 del 21/08/1967 - concessione idrica per l’attingimento dell’acqua dal fiume Sile.
Principali adempimenti normativi
Regio Decreto n. 1285 del 14 agosto 1920. Regola-
Il decreto disciplina la qualità delle acque destinate al
mento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pub-
consumo umano al fine di proteggere la salute umana
bliche
dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione
delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia.
Indicatore
Regio Decreto n. 1775 del 11 dicembre 1933 (Testo
di TC risale al 1963. Da allora si sono succeduti una serie
unico delle disposizioni di legge sulle acque e impian-
D.Lgs. N.152 del 3/04/06 e s.m.i. Norme in materia
di interventi di ampliamento e variazioni d’opera, che ne
Come indicatore per questo aspetto ambientale viene
ti elettrici). L’uso delle acque pubbliche superficiali
ambientale – parte III: tutela acque inquinamento e
hanno determinato l’attuale struttura impiantistica.
utilizzata: “l’acqua potabile prodotta” espressa in metri
deve essere concesso da Enti competenti secondo la
gestione risorse idriche. Parte III modificata dal D.Lgs.
La prima concessione idrica in possesso dell’azienda per
cubi (mc). La scelta è ricaduta su questo tipo di indicatore
quantità prelevata e del tipo di acqua prelevata (lago,
10/12/2010 n. 219
l’attingimento dell’acqua dal fiume Sile, Grande Derivazio-
piuttosto che sul consumo di acqua per usi civili in quanto
fiume, mare).
ne 45, è contenuta nel Decreto 250 del 21/08/1967. Oggi il
quest’ultimo è costituito da esigue quantità.
prelievo dal fiume è di 3 moduli medi, che consistono in
L’acqua totale prodotta costituisce il riferimento su cui
D.Lgs. 31/2001. Attuazione della direttiva 98/83/CE
ciali destinate alla produzione di acqua potabile ai
300 litri/secondo.
vengono riferiti i diversi indicatori chiave.
relativa alla qualità delle acque destinate al consumo
sensi della Direttiva 2000/60/CE e D.Lgs. n. 152/2006.
umano.
Riclassificazione provvisoria.
L’impianto produce circa 8.000.000 mc/anno (media degli
ultimi tre anni) di acqua potabile, i quali costituiscono cir-
Tabella 1 - Indicatore acqua potabile prodotta
ca il 30% del fabbisogno territoriale servito da A.S.I. S.p.A.
La potenzialità massima dell’impianto è di 1.100 l/s, distri-
Anno
Acqua potabile
prodotta (mc)
2009
8.403.104
2010
7.507.079
2011
8.086.200
buibile su 3 linee per i trattamenti di chiariflocculazione,
rimozione dell’ammoniaca e prima filtrazione, che poi si
riuniscono nelle fasi finali di seconda filtrazione e postdisinfezione.
16
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
D.G.R.V. n° 211 del 02/02/2008. Acque dolci superfi-
Dichiarazione Ambientale
17
7.2
Sostanze chimiche
Il carbone granulare, costituente lo strato adsorbente dei
filtrazione che seconda filtrazione); nel 2010 sono state
26 filtri a gravità di prima e seconda filtrazione, viene ri-
riattivate 267,98 tonnellate (seconda filtrazione), mentre
attivato con campagne annuali presso appositi impianti di
per il 2011 sono state riattivate 249,44 tonnellate (seconda
Presso il sito di TC, l’impianto di potabilizzazione impiega
processo di potabilizzazione; di seguito sono riportate le
rigenerazione.
filtrazione).
una serie di prodotti chimici necessari alle varie fasi del
fasi nelle quali questi reagenti sono impiegati.
Nel 2009 sono stati riattivati presso impianti specializzati 388,18 tonnellate di carbone (comprendenti sia prima
Tabella 2 - Reagenti utilizzati nell’impianto di TC
Reagente
Scopo del
Dosaggio
Punto di
Dosaggio
Asservimento
A (automatico)
M (manuale)
Ipoclorito di sodio
Predisinfezione
di emergenza
Aspirazione pompe grezza
Portata totale
M
Biossido di Cloro
Predisinfezione
Aspirazione pompe grezza
Portata totale
A
Cloruro ferrico
Coagulazione
Aspirazione pompe grezza
Portata totale
A
Coadiuvazione della
coagulazione
Abbattimento ammoniaca
Zona di reazione dei decantatori
Canaletta di sfioro dei
decantatori
Portate singole sezioni
A
Portate singole sezioni
A
Ipoclorito di sodio
Copertura II^ filtrazione
Pozzetto ingresso vasca 2
Portata totale
A
Ipoclorito di sodio
Postdisinfezione
Polielettrolita anionico
Flocculante per trattamento linea fanghi
Calce idrata
Ipoclorito di sodio
Collettore di raccolta acqua Portata totale
di II^ filtrazione
Linee alimentazione adPortata totale linea
densatore ed ispessitore
fanghi
Come indicatore per questo aspetto ambientale viene
cubi (mc). Si precisa che tale indicatore consente di tenere
utilizzato il: “consumo di prodotti chimici per quantitativi
sotto controllo i consumi di reagenti; tale consumo spe-
di acqua potabile prodotta”, espresso in grammi su metri
cifico dipende dalle caratteristiche dell’acqua da trattare.
Tabella 4 - Indicatore consumo di prodotti chimici per quantitativi di acqua prodotta
Anno
Consumo
complessivo di
prodotti chimici kg
Acqua potabile
prodotta mc
Consumo specifico
g/mc
2009
894.758
8.403.104
106
2010
887.785
7.507.079
118
2011
893.177
8.086.200
110
A
M
I reagenti liquidi impiegati sono stoccati in serbatoi pre-
Tre serbatoi di riserva dell’ipoclorito, del clorito e del clo-
senti sia all’interno che all’esterno degli impianti. L’area di
ruro sono stati posizionati all’interno per evitare fenomeni
deposito esterna consta di 5 serbatoi cilindrici verticali in
di “solidificazione” nel periodo invernale. Disposti in oriz-
vetroresina, a fondo piano, aventi capacità di 20 m circa,
zontale, in vetroresina, di capacità di 20 m3, sono posizio-
montati all’interno di vasche di contenimento di 25 m3.
nati all’interno di vasche di contenimento.
In essi sono stoccati:
Sia i serbatoi esterni di acido cloridrico che i serbatoi in-
» Acido cloridrico in due serbatoi distinti (di cui uno di ri-
terni sono dotati di sistema di abbattimento dei vapori.
3
Indicatore
Aspetto ambientale Impatto ambientale
significativo
Causa
Effetto sull’ambiente
Sostanze chimiche
Consumo sostanze chimiche
serva);
Attività
Indicatore
Processo di potabilizzazione acqua
Consumo di prodotti chimici per quantitativi di acqua
potabile prodotta (g/mc)
» Clorito di sodio;
» Ipoclorito di sodio;
» Cloruro ferrico.
Principali adempimenti normativi
Tabella 3 - Consumi reagenti presso impianto di potabilizzazione di TC
Consumo in kg
Anno 2011
missione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Con-
formative in materia di sicurezza.
siglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE,
Consumo in kg
Anno 2009
Acido cloridrico
121.230
117.375
121.564
Regolamento CEE/UE n° 1907 del 18/12/2006. Rego-
Regolamento CEE/UE n° 1272 del 16/12/2008. Re-
Clorito di sodio
146.262
270.953
148.226
lamento concernente la registrazione, la valutazione,
golamento relativo alla classificazione, all’etichetta-
Cloruro ferrico
247.567
270.953
278.641
l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimi-
tura e all’imballaggio delle sostanze e delle misce-
che (REACH), che istituisce un’Agenzia europea per le
le che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e
Ipoclorito di sodio
219.723
204.555
205.491
sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/
1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE)
Calce idrata
159.576
154.796
138.856
CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del
n. 1907/2006
Polielettrolita
400
400
400
18
Consumo in kg
Anno 2010
D.M. del 04/04/1997. Caratteristiche delle schede in-
Reagente impiegato nel
processo di
potabilizzazione
93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Com-
Dichiarazione Ambientale
19
7.3
Scarichi idrici
7.4
Emissioni in atmosfera
Presso l’impianto di TC sono prodotti i seguenti scarichi
n. 589/06 del 19/04/2006, protocollo n. 4132/05, n. 1919
Presso il sito di TC non sono presenti centrali termiche o cal-
12884 FDM/fdm del 25/07/11) per le emissioni provenienti
idrici:
repertorio;
daie. Le uniche emissioni che potrebbero essere dannose
dai silos contenenti i reagenti. Nel 2012 è stata integrata la
per la salute e per l’ambiente circostante, sono quelle che
comunicazione anche per il silo all’interno del quale è stoc-
» scarico n. 1 nel canale Salsi: si tratta dello scarico prin-
» scarico n. 4 nel fossato di confine lato nord: acque me-
potrebbero derivare da una situazione di emergenza come,
cato l’idrossido di calcio. Per l’aspetto ambientale emissioni
dell’acqua di supero dalla centralina fanghi, gli scarichi
Per quanto riguarda gli scarichi civili derivanti dall’utilizzo
per esempio, un incendio.
in atmosfera non è stato elaborato alcun indicatore in quan-
discontinui/emergenza di troppo pieno dai decantatori,
dei servizi igienici da parte degli operatori, (scarico n. 5),
Nel corso del 2011 è stata effettuata comunicazione alla Pro-
to non significativo in condizioni operative normali; l’aspetto
il troppo pieno filtri Sezione 1-2-3, il troppo pieno vasche
si precisa che nell’impianto tali scarichi sono convogliati
vincia di Venezia per emissioni scarsamente rilevanti ai sen-
è stato considerato significativo in condizioni di emergenza,
intermedia e finali (1,2,3), nonché le acque meteoriche e
in una vasca Imhoff e successivamente inviati nel suolo
si dell’art. 272 comma 1 D. Lgs. 03/04/06 n° 152 (protocollo
ed è gestito attraverso il Piano delle Emergenze Ambientali.
le acque utilizzate per i controlli effettuati in impianto.
tramite impianto di subirrigazione, non essendo presente
L’autorizzazione da parte del Consorzio di Bonifica Ve-
nella zona un sistema di collettamento fognario. L’Autoriz-
neto Orientale è pervenuta in data 30/05/2011 con pro-
zazione è stata rilasciata dal Comune di Jesolo con atto
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
tocollo n. 4165.
Prot. 28361/12-10-27 STIT del 17/05/2012.
Causa
Effetto sull’ambiente
Scarichi idrici
Aumento portata nel corso d’acqua superficiale
cipale dell’impianto, comprendente lo scarico continuo
teoriche.
» scarico n. 2 nel canale Salsi: si tratta dello scarico di
Una miglioria apportata all’impianto, in tempi successivi
emergenza proveniente dai troppo pieno dei filtri della
alla sua prima costruzione, è stata la realizzazione delle
Sezione 4 (filtrazione su carbone attivo). Lo scarico è au-
linee di scarico acque di controlavaggio e scarico fondo
torizzato dal Consorzio di Bonifica con provvedimento
dei filtri a carbone con ricircolo in testa al trattamento,
protocollo n. 2244/98/3642, n. 1398 repertorio;
evitandone così l’emissione diretta in ambiente.
» scarico n. 3 nel canale Salsi: si tratta dello scarico di acque del bacino di lagunaggio. Lo scarico è autorizzato
Per questo aspetto ambientale non è stato elaborato alcun indicatore.
Autorizzazioni
Indicatore
Processo di potabilizzazione acqua
Nessun indicatore
FDM/fdm del 25/07/11
Principali adempimenti
normativi
Comunicazione Provincia di Venezia Prot. 7567 FDM/
ria ambientale – parte V: tutela dell’aria e riduzio-
fdm del 09/05/2012
ne delle emissioni in atmosfera (corretto con D.Lgs.
Comunicazione Provincia di Venezia
Prot. 12884
D.Lgs. N.152 del 3/04/06 e s.m.i. Norme in mate-
dal Consorzio di Bonifica con provvedimento protocollo
Autorizzazioni
Attività
29/06/2010 n. 128)
Consorzio di Bonifica Veneto Orientale Prot. n. 4165 del
Consorzio di Bonifica Veneto Orientale Prot. n. 589/06
30/05/2011: concessione scarico 1.
del 19/04/2006: concessione scarico 3.
Consorzio di Bonifica Veneto Orientale Prot. n.
Comune di Jesolo Prot. 28361/12-10-27 STIT del
2244/98/3642, n. 1398 repertorio: concessione scarico 2.
17/05/2012: concessione scarico 5.
7.5
Energia
Per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, il sito di
cato in un serbatoio metallico interrato avente capacità di
Torre Caligo utilizza energia elettrica fornita in media
6 mc, che è stato rimosso.
tensione dalla rete di distribuzione di Enel Distribuzione
Principali adempimenti normativi
S.p.A.; l’energia è utilizzata per il funzionamento dei siste-
Indicatore
mi di pompaggio e per le apparecchiature varie di gestione
Come indicatore per questo aspetto ambientale viene uti-
D.Lgs. N.152 del 3/04/06 e s.m.i. Norme in materia
D.G.R.V. N. 107 del 5/11/2009 Approvazione Pia-
dell’impianto di trattamento, nonché per l’illuminazione.
lizzato il: “consumo di energia elettrica per quantitativi di
ambientale – parte III: tutela acque inquinamento e
no di Tutela delle Acque ai sensi art. 121 del D.Lgs.
Presso il sito, fino all’anno 2010, veniva impiegato gasolio
acqua potabile prodotta” espresso in kWh su metri cubi
gestione risorse idriche. Parte III modificata dal D.Lgs.
n.152/2006;
come combustibile per riscaldamento; il gasolio era stoc-
(mc).
10/12/2010 n. 219.
D.G.R.V. n. 80 del 27/01/2011 Linee guida del PTA
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
Scarichi idrici
Aumento portata nel corso d’acqua superficiale
20
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Attività
Processo di potabilizzazione acqua
Indicatore
Nessun indicatore
Tabella 5 - Indicatore consumo energia elettrica (EE) per quantitativi di acqua prodotta
Anno
Consumo
energia elettrica kWh
Acqua potabile
prodotta mc
Consumo EE
kWh/mc
2009
1.607.733
8.403.104
0,192
2010
1.469.498
7.507.079
0,196
2011
1.555.357
8.086.200
0,192
Dichiarazione Ambientale
21
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
Consumo energia
Riduzione risorse naturali
Attività
Indicatore
Esercizio Impianti
Consumo energia elettrica
per quantitativi di acqua
potabile prodotta (kWh/mc)
Principali adempimenti normativi
Sostanze lesive dell’ozono
e sostanze ad effetto serra
7.7
Presso il sito di TC è presente un condizionatore con po-
prevista nei periodi più caldi. Presso l’impianto, nel locale
tenza frigorifera di 16,98 kW, contenente 4 Kg di gas refri-
cabina elettrica, all’interno di interruttori di media tensio-
gerante R22. Il condizionatore viene sottoposto a controllo
ne è contenuto dell’esafluoruro di zolfo (SF6), in 3 interrut-
annuale da parte di un manutentore esterno al fine di ve-
tori contenenti un totale di 0,630 kg di gas. Tale gas, che
Legge n° 10 del 09/01/1991. Norme per l’attuazione del
le dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo
rificare l’eventuale presenza di fughe di gas refrigerante.
per le elevate caratteristiche isolanti viene utilizzato in
Piano energetico nazionale in materia di uso raziona-
delle fonti rinnovabili di energia.
L’esito di tali controlli periodici viene registrato all’interno
componenti elettriche chiuse, ha un importante potere di
dell’apposito libretto di impianto. I filtri del condizionatore
riscaldamento globale pari a 22.200 volte quello della CO2.
sono sottoposti a periodica pulizia prima dell’attivazione
7.6
PCB/PCT
I PCB/PCT (Policlorobifenili/Policlorotrifenili) sono sostan-
Attualmente presso il sito non sono più impiegati trasfor-
ze cancerogene utilizzate in passato per aumentare il po-
matori contenenti PCB. Di seguito si riportano i dati relativi
tere isolante degli oli contenuti nei trasformatori. Nel cor-
ai trasformatori presenti nel sito. Non vi sono impatti am-
so degli anni A.S.I. S.p.A. ha provveduto allo smaltimento
bientali legati a questo aspetto, eccetto la produzione di ri-
presso destinatari autorizzati di un elevato quantitativo di
fiuti in caso di emergenza a seguito di rottura, per tale moti-
trasformatori contenenti queste sostanze.
vo presso l’impianto è presente una vasca di contenimento.
tipo
kva
anno
volt cc.%
PCB mg/kg
annotazioni
mestriner tamini
52846
1250
1971-ricond. 1981
4,33
<10
Analisi SEA MARCONI
FIME
18253/R 1000
<10*
Dealogenato nel dicembre
2010 / verifica analisi aprile
2011 SEA MARCONI
1974-ricond. 1989 4,36
* Valore in seguito al processo di dealogenazione.
Indicatore
L’intervento di dealogenazione ha consentito di portare a
zero l’indicatore “Quantitativi di olio contaminato da PCB”,
che partiva dal valore iniziale di 495 kg.
In seguito all’intervento eseguito l’aspetto può essere ad
Tipo gas
Quantità gas
Torre Caligo
AERMEC MEC 50 W/LP 7120304
R22
4
Indicatore
Come indicatore per questo aspetto ambientale viene uti-
impianti espressa in tonnellate di CO2 equivalente. A questo
lizzato “emissioni totali annue di gas serra in tonnellate per
proposito è da segnalare che anche il gas R22, oltre ad essere
quantitativi di acqua prodotta espressa in mc”. Il dato è rile-
individuato tra quelli dannosi per l’ozono, ha un potere di ri-
vato come la somma dei quantitativi di gas fuoriuscito dagli
scaldamento globale pari a 1.700 volte quello della CO2.
Indicatore emissioni totali annue di gas serra in tonnellate per quantitativi di acqua prodotta
N°
TTOU
Descrizione impianto
Tabella 6
Elenco trasformatori presso impianto di Torre Caligo
marca
Luogo
Principali adempimenti
normativi
oggi considerato “Non Applicabile” al sito di Torre Caligo.
È stato riportato nella presente Dichiarazione Ambienta-
D. Lgs. n° 209 del 22/05/1999. Smaltimento dei PCB
le per documentare l’attività di miglioramento eseguita e
e dei PCT
non verrà riproposto nelle prossime revisioni.
Acqua potabile
prodotta mc
Emissioni di gas serra T
CO2 equivalente/mc
2009
0
8.403.104
0
2010
0
7.507.079
0
2011
0
8.086.200
0
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
Presenza negli impianti
di gas ad effetto serra
Riscaldamento globale
Attività
Indicatore
Condizionatori e com-
Emissioni totali annue di
gas serra in tonnellate
mutatori elettrici
Principali adempimenti normativi
D.P.R. n° 147 del 15/02/2006. Regolamento concernente
Regolamento (CE) n. 1005/2009 del Parlamento Europeo
modalità per il controllo ed il recupero delle fughe di so-
e del Consiglio del n16 settembre 2009 sulle sostanze che
stanze lesive della fascia di ozono stratosferico da appa-
riducono lo strato di ozono.
recchiature di refrigerazione e di condizionamento d’aria
D.P.R. 27/1/2012 n. 43. Regolamento recante attuazione
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
e pompe di calore, di cui al regolamento (CE) n. 2037/2000.
del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati
Produzioni di rifiuti pericolosi
contenenti PCB
Regolamento CE 842/2006. Gas fluorurati ad effetto serra.
ad effetto serra.
22
Questo documento è di proprietà di A.S.I. S.p.A. che se ne riserva tutti i diritti
Esercizio Impianti
Indicatore
emissioni totali
annue di gas serra
Aspetto ambientale
significativo
Rifiuti contenenti PCB in
caso di emergenza
Attività
Anno
Quantitativi di olio contaminato da PCB (kg)
Dichiarazione Ambientale
23
7.8
Rifiuti
Presso il sito si producono rifiuti speciali e rifiuti assimila-
Prima di procedere con l’asporto del fango, si provvede a
ti agli urbani, questi ultimi conferiti al servizio pubblico di
far analizzare il rifiuto per controllare la concentrazione di
raccolta. Altre tipologie di rifiuti possono essere generate
eventuali inquinanti, al fine di scongiurare la possibilità di
da attività effettuate in maniera occasionale.
inquinamento del suolo e del sottosuolo e l’emissione di
I rifiuti speciali prodotti presso il sito sono riportati di se-
odori.
guito e la loro descrizione è preceduta dal numero a sei
Nel triennio 2009-2011 è stato effettuato un solo asporto
cifre che indica la codifica europea di tali rifiuti:
di fanghi relativo al recupero di un letto di essiccamento
» 16 10 02 soluzioni acquose di scarto diverse da quelle di
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
Causa
Effetto sull’ambiente
Rifiuti
Produzione di rifiuti
Attività
Indicatore
Processo di potabilizzazione acqua
Quantitativo carbone
riattivato per quantitativo
di acqua potabile prodotta
Kg/mc
Principali adevventi normativi
per un totale di 1.940.730 chilogrammi.
D.M. n.145 del 01/04/1998 Regolamento recante la
dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lette-
cui alla voce 16 10 01* (rifiuto prodotto a partire da fine
Il grafico sottostante riporta la produzione del rifiuto car-
definizione del modello e dei contenuti del formula-
ra m) , e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbra-
2011);
bone attivo esaurito. I dati espressi in chilogrammi relativi
rio di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli arti-
io 1997, n. 22.
la produzione di fango e carbone riattivato sono quelli ve-
coli 15,18, comma 2, lettera e) e comma 4, del D.Lgs.
rificati a destino tramite pesatura da parte della ditta che
22/1997.
» 19 09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione
dell’acqua;
» 19 09 04 carbone attivo esaurito.
D.Lgs. N 152 del 3/04/06 e s.m.i. Norme in materia
ambientale - Parte quarta: gestione dei rifiuti e bo-
riceve tali rifiuti.
Le soluzioni verranno conferite ad impianti di smaltimen-
D.M. n.148 del 01/04/1998 Regolamento recante ap-
nifica dei siti inquinati. Parte IV modificata dal D.Lgs.
to, mentre gli altri rifiuti sono destinati ad impianti di re-
provazione del modello dei registri di carico e scarico
03/12/2010 n. 205.
cupero.
L’assegnazione a ditte esterne dei servizi legati al recupero dei fanghi ed alla rigenerazione del carbone avviene nel
rispetto del regolamento aziendale, che prevede una gara
7.9
con procedura negoziata. Durante la gara viene verificata
la validità delle autorizzazioni delle ditte ad effettuare sia
Rumore e vibrazioni
l’attività di trasporto (iscrizione all’albo nazionale gestori
L’indagine fonometrica a TC risale all’ottobre del 2008 ed è
Aree prevalentemente residenziali, per cui i limiti di emis-
ambientali) che l’attività di recupero.
stata effettuata nel periodo di riferimento notturno (22.00-
sione sono 50 dB nel periodo diurno e 40 dB nel periodo
Si precisa che l’asporto del rifiuto costituito dal fango non
06.00), nel quale i limiti acustici risultano maggiormente
notturno, mentre i limiti assoluti di immissione sono 55 dB
avviene annualmente in quanto per le sue caratteristiche il
restrittivi, in quanto l’esercizio di tale impianto può essere
nel periodo diurno e 45 dB nel periodo notturno. L’indagi-
fango ha necessità di un periodo di maturazione. A tal fine
effettuato in generale sia nel periodo di riferimento diurno
ne fonometrica svolta ha permesso di verificare il rispetto
che notturno. Il Comune di Jesolo ha provveduto ad effet-
dei limiti vigenti per l’area oggetto di indagine. Per questo
presso l’impianto sono presenti due letti di essiccamento,
Indicatore
tuare la classificazione acustica del territorio. La zona in
aspetto ambientale non è stato elaborato alcun indicato-
fanghi liquidi di processo, mentre l’altro è utilizzato per la
Come indicatore per questo aspetto ambientale viene
cui sorge l’impianto ed i ricettori sensibili potenzialmente
re, ma si fa riferimento al rispetto della normativa .
maturazione del fango. Al termine della fase di maturazio-
utilizzato il: “quantitativo di carbone avviato ad attività
disturbati risultano essere classificati come Classe II –
ne del fango, il rifiuto generato viene avviato al recupero
di recupero per quantitativo di acqua potabile prodotta”
in impianti autorizzati, come descritto precedentemen-
espresso in chilogrammi su metri cubi (mc). Non si è ela-
te; conclusosi l’asporto, il letto svuotato è disponibile ad
borato un indicatore relativo ai fanghi prodotti in quanto
Aspetto ambientale
significativo
Impatto ambientale
essere rimesso in esercizio a seguito del riempimento del
i tempi di produzione del rifiuto e l’esiguità dei dati nel
Causa
Effetto sull’ambiente
secondo letto.
triennio considerato non lo rendono ad oggi significativo.
Rumore
Immissione di rumore all’esterno
ad uso alternato; uno dei letti è destinato allo scarico dei
Attività
Indicatore
Impianti e pompe
Nessun indicatore
Tabella 7
Indicatore quantitativo carbone avviato ad attività di recupero per quantitativi di acqua prodotta
Anno
Carbone riattivato
(Kg)
Acqua potabile
prodotta mc
Quantitativo carbone riattivato
per quantitativo di acqua potabile
prodotta (Kg/mc)
2009
388.180
8.403.104
0,046
2010
267.980
7.507.079
0,036
2011
24
249.440
8.086.200
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0,031
Principali adempimenti normativi
D.P.C.M. del 01/03/1991. Limiti massimi di esposizione al
Comune di Jesolo Adottato Piano di zonizzazione acu-
rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno
stica con Delibera G.R. n. 241 del 13/08/2010. Approvato
con Delibera C.C. n. 62 in data 3 maggio 2011.
Legge n° 447 del 26/10/1995 Principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente dall’inquinamento acustico .
Dichiarazione Ambientale
25
7.10
Biodiversità
Obiettivi e traguardi ambientali
8
2011 il sito è stato certificato secondo la norma UNI EN
delle correlazioni con l’intero ecosistema.
(area a verde, area lagunaggio, area di utilizzo terreno) di
Vista la tipologia dell’impianto di Torre Caligo, non sono ri-
m2 108.486.
sultati significativi impatti sul paesaggio ed effetti sulla
Nel periodo di osservazione 2009 - 2011 non si sono avute
biodiversità.
variazioni nel dato relativo alla superficie occupata. Per
26
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RESPONSABILE
QUALITà
SICUREZZA
AMBIENTE
01/01/2014
Realizzare nuova campagna di
sensibilizzazione
Comunicazione e
sensibilizzazione
ambientale
(*) C: concluso, NR: non raggiunto, IC: in corso di realizzazione, PR: realizzazione per anni successivi
PR
Campagna informativa
con le scuole
01/01/2013
Realizzare nuova campagna di
sensibilizzazione
Comunicazione e
sensibilizzazione
ambientale
31/12/2014
RESPONSABILE
QUALITà
SICUREZZA
AMBIENTE
PR
01/01/2012
Rimozione dell’impianto di
condizionamento contenente R22
eliminando così i gas serra da sito
di TC
Installazione di
una pompa di
calore presso il
sito di Torre Caligo
31/12/2013
Campagna di
comunicazione attraverso
distribuzione di opuscoli
informativi con le buone
pratiche per il risparmio
idrico
RESPONSABILE
NUOVE OPERE
01/09/2011
Realizzare campagna “ACQUA UNA
RISORSA PREZIOSA” presso le
scuole e le utenze ed aumentare del
10% il numero di visitatori e le ore di
sensibilizzazione rispetto agli anni
precedenti
Comunicazione e
sensibilizzazione
ambientale
31/12/2013
PR
Anno 2012:
Anno 2010: ore di
sensibilizzazione
50
Numero di ore
dedicate alla
sensibilizzazione
in un anno
Installazione pompa di
calore
Anno 2012:
Anno 2010:
visitatori 564
Numero di
visitatori in un
anno
RESPONSABILE
QUALITà
SICUREZZA
AMBIENTE
IC
01/01/2011
Aumentare del 10% rispetto al 2010
il numero di visitatori presso il sito
di TC nel 2011
Comunicazione e
sensibilizzazione
ambientale
31/12/2012
Campagna di
comunicazione per uso
consapevole dell’acqua
Anno 2011:
visitatori 745
Anno 2010:
visitatori 564
Numero di
visitatori in un
anno
RESPONSABILE
IMPIANTI AREA
POTABILE
C
0
495 Kg
Quantitativi di olio
contaminato da
PCB (kg)
01/01/2011
Obiettivo
ambientale
Dealogenazione trasformatore
contenente PCB oltre i 50 ppm
Nessun indicatore
Traguardo ambientale
Sostanze chimiche
Nessun indicatore
Programma di
miglioramento
relativo i
trasformatori
contenenti PCB
Scarico nel canale Salsi in condiConsegna reagenti
zioni di emergenza
Peggioramento qualità acqua in Reagente non corricondizioni di emergenza
spondente a specifiche
01/01/2011
Effetto sull’ambiente
Scarichi idrici per sversamento accidentale
Rinnovo del parco veicoli con
acquisto di 5 auto aziendali a gas
metano
Causa
Indicatore
Graduale
sostituzione
del parco mezzi
aziendali
Attività
INIZIO
Impatto ambientale
TARGET
Aspetto ambientale
significativo
SCADENZA
di Torre Caligo.
Per la fornitura dei reagenti chimici viene indetta una gara;
1
0
Numero di mezzi a
metano
percuotono direttamente nei siti, tra i quali anche quello
Sensibilizzazione e
cultura ambientale. Visite
all’impianto.
so il Piano delle Emergenze Ambientali.
31/12/2011
di reagenti chimici che, in situazioni di emergenza, si ri-
RESPONSABILE
IMPIANTI AREA
POTABILE
cedura negoziata. Questi aspetti vengono gestiti attraver-
C
nalisi condotta sono riconducibili alle attività dei fornitori
Programma di
dealogenazione
rispetto del regolamento aziendale tramite gara con pro-
31/12/2011
rettamente dal Responsabile Impianto Area Potabile nel
Gli aspetti ambientali indiretti risultati significativi dall’a-
RESPONSABILE
IMPIANTI AREA
POTABILE
condotta utilizzando la procedura inserita nel S.G.A..
C
la durata della fornitura è annuale. Il bando è redatto di-
Acquisto di un mezzo a
gas metano destinato
all’Area Potabile
La valutazione degli aspetti ambientali indiretti è stata
31/12/2011
Aspetti ambientali indiretti
Prima dell’azione di miglioramento
7.11
Indicatore
rappresentativo delle prestazioni ambientali.
Responsabilità
bile per valutare l’impatto dell’attività, sulla biodiversità
Stato
(*)
si utilizza questo indicatore in quanto non significativo e
Azioni di
attuazione
la peculiare attività dell’organizzazione attualmente non
Il Regolamento Emas individua come indicatore utilizza-
Anno 2014:
Tale superficie è pari a 4.785, su un’area totale del sito
Anno 2013:
presenti, nella sua varietà e variabilità, nonché l’insieme
Numero di ore
dedicate alla
sensibilizzazione
in un anno
conclusi in concomitanza della certificazione.
Anno 2013:
guardi ambientali per il sito di Torre Caligo. Nel dicembre
Anno 2012:
edifici espresso in m .
Numero di ore
dedicate alla
sensibilizzazione
in un anno
considerato la biodiversità come: il numero delle specie
0
ISO 14001:2004, pertanto, alcuni obiettivi sono stati già
4 Kg
Si riportano nella tabella sottostante gli Obiettivi e Tra-
2
Quantitativi di
R22 (kg)
“l’utilizzo di terreno” inteso come superficie occupata da
Dopo dell’azione di miglioramento
L’Azienda nella valutazione degli aspetti ambientali ha
Dichiarazione Ambientale
27
9
Glossario
Convalida
Assorbimento
SIC
Attraverso la presente Dichiarazione Ambientale, A.S.I.
instaurarsi di un legame debole tra una sostanza solida
Sito di Importanza Comunitaria.
S.p.A. vuole fornire ai cittadini ed a tutti i soggetti interes-
(adsorbente ossia che trae a sé) ed altre sostanze che vengono rimosse dall’acqua.
Carbone attivo granulare
materiale granulare, costituito principalmente da carbo-
Sinottico
sati informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali del sito di Torre Caligo.
schema che consente una rapida e completa visione d’in-
Il Codice NACE di riferimento per le attività in oggetto è il
sieme.
seguente: 36 Raccolta, depurazione e distribuzione di acqua.
nio, trattato in modo da ottenere una struttura porosa con
Smaltimento (rifiuti)
una vasta area superficiale interna. Grazie a queste carat-
qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando
sede di A.S.I. S.p.A. via Nazario Sauro, 21, San Donà di Pia-
teristiche il carbone attivo ha grandi capacità adsorben-
l’operazione ha come conseguenza secondaria il recupero
ve e sul sito internet http://www.asiservizi.it
ti essendo in grado di assorbire molti tipi di sostanze nei
di sostanze o di energia. L’Allegato B alla parte IV del D.Lgs.
L’ente prescelto per la convalida della Dichiarazione del
processi di filtrazione utilizzati in potabilizzazione.
152/2006 riporta un elenco non esaustivo delle operazioni
sito di Torre Caligo è:
Indicatore chiave
La Dichiarazione Ambientale sarà disponibile presso la
di smaltimento.
IMQ
indicatore che l’organizzazione definisce per quantificare
Verificato a destino (peso rifiuti)
la prestazione ambientale.
peso verificato presso l’impianto di destinazione del rifiu-
20138 Milano
to. Il peso dichiarato da produttore può essere in realtà un
Tel. 0250731
peso stimato, dovuto all’assenza di pesatura, mentre il de-
www.imq.it
Lagunaggio
tecnica naturale di trattamento dell’acqua all’interno di
bacini dove avvengono processi spontanei simili a quelli
che si realizzano in natura.
Recupero (rifiuti)
Via Quintiliano 43
stinatario pesa sempre il rifiuto all’atto dell’accettazione.
ZPS
Zona di Protezione Speciale.
qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo
altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati
per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad
assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale. L’allegato C della parte IV del D.Lgs.
152/2006 riporta un elenco non esaustivo di operazioni di
recupero.
28
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Dichiarazione Ambientale
29
Contatti
Azienda Servizi Integrati A.S.I. S.P.A.
30027 San Donà di Piave
Via Nazario Sauro, 21
Tel. 0421 481111 / Fax 0421 44196
[email protected]
[email protected]
www. servizi.it
Direttore Generale:
Ing. Babato Ferdinando
Rappresentante per la Direzione:
Ing. Zanellato Lorenzo
Responsabile Impianti Area Potabile:
Ing. Dal Moro Francesco
Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e Contatto con il Pubblico:
Dott.ssa Casagrande Daniela
Riferimenti
Il presente documento è stato redatto in conformità a quanto indicato dal Regolamento (CE) n.1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS).
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Azienda Servizi Integrati
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30027 San Donà di Piave
via N. Sauro, 21
Tel. 0421 481111 / Fax 0421 44196
[email protected]
[email protected]
www.asiservizi.it
Segnalazione guasti: 800 55 36 65
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