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Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade

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Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade
Norme sulle caratteristiche geometriche e di
traffico delle strade urbane
I due contributi significativi di questa nuova normativa rispetto alle
precedenti:
A) il primo consiste nel fatto che in essa per le strade urbane si
procede preliminarmente all’individuazione di quattro componenti
di traffico:
1) Il movimento di autoveicoli privati (già considerato nelle
precedente normativa);
2) il movimento degli autoveicoli in servizio pubblico di
linea
3) la sosta degli autoveicoli privati
4) le correnti pedonali.
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1
B) Il secondo contributo originale riguarda la normalizzazione delle
fasce di pertinenza, collocate ai due lati della carreggiata, le quali
entrano a far parte dello spazio stradale vero e proprio.
Queste fasce di pertinenza, che si distinguono dalle “distanze di
rispetto” proprie della normativa urbanistica, comprendono tutti gli
accessori indispensabili affinché le strade urbane adempiano
esaurientemente alle funzioni per le quali vengono progettate.
L’adeguamento delle situazioni esistenti si compendia:
a) nell’idonea attribuzione di funzioni specifiche ai singoli elementi
viari;
b) nella conseguente sistemazione delle intersezioni;
c) nella regolamentazione dei sensi di marcia per le varie
componenti di traffico veicolare (pubblico e privato);
d) nella organizzazione delle opportune discipline per la sosta
veicolare e per il traffico pedonale.
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CLASSIFICA DELLE STRADE
Obiettivi della classificazione:
1) Correlazione tra tipologia di strada ed ambito territoriale
interessato;
2) Funzioni attribuite dalla pianificazione urbanistica;
3) Caratteristiche del traffico.
L’ambito territoriale comune ai diversi tipi di strade è l’area urbana
che rimane definita dal limite di perimetrazione urbana (art. 18
Legge 865 del 22.x:1971)
Quattro tipi di strade urbane:
1- Strade primarie;
2- Strade di scorrimento;
3- Strade di quartiere;
4- Strade locali.
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STRADE PRIMARIE
Tronchi terminali o passanti di strade extraurbane.
Raccolgono e distribuiscono prevalentemente il traffico di scambio tra
i territori urbano ed extraurbano.
Possono disimpegnare il traffico di transito rispetto all’area urbana.
Si connettono solo con le strade di scorrimento.
Possono comprendere autostrade chiuse ed altre strade extraurbane
nei relativi attraversamenti dei centri abitati.
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STRADE DI SCORRIMENTO
Strade comprese completamente in area urbana.
Garantiscono fluidità degli spostamenti veicolari di scambio o
interni all’ambito urbano.
Distribuiscono il traffico delle strade primarie.
Raccolgono quello delle strade di quartiere.
Possono essere associate in un’unica sezione ma con carreggiate
separate a strade di quartiere, con funzioni di strade di servizio.
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STRADE DI QUARTIERE
Strade comprese solo in un settore dell’area urbana.
Servono di collegamento tra quartieri.
Distribuiscono il traffico delle strade di scorrimento
Raccolgono quello delle strade locali.
Possono avere anche qualificazione di tipo industriale quando sono al
servizio di insediamenti industriali.
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STRADE LOCALI
Strade interamente comprese all’interno di un quartiere a servizio
diretto degli insediamenti (servizio porta a porta).
Raccolgono il traffico per immetterlo nelle strade di quartiere.
Gli schemi tipo per aree urbane di modeste dimensioni si possono
ricondurre a due soli tipi di strade, una che assorbe le prime tre funzioni
e la seconda solo quella di strada locale.
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INDIVIDUAZIONE DELLE COMPONENTI DI
TRAFFICO
Quattro principali componenti di traffico:
– movimento di autoveicoli privati (“a”);
– movimento di autoveicoli in servizio pubblico (“b”);
– sosta di autoveicoli privati (“s”);
– movimento e sosta di pedoni (“p”).
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TAB. 1 - Caratteristiche delle strade urbane in relazione alle
componenti di traffico
D enom inazione
1. Strade primarie
Com ponenti di
traffico
am m esse
Regolazione
dei m ezzi
pubblici
M ovimenti
di Esclusa
veicoli pubblici fermata
e privati
R egolazione
della sosta
la Proibita anche Escluso
la fermata
2. Strade di scorrimento M ovimenti
di Corsia riservata
veicoli pubblici, e/o
fermate
privati
e
di organizzate
pedoni
3. Strade di quartiere
Tutte
4. Strade locali
M ovimento
e Esclusi
sosta di veicoli
privati
e
di
pedoni
R egolazione
del traffico
pedonale
A m messa
su Su marciapiedi
spazi
separati protetti
con immissioni
ed
uscite
concentrate
Piazzole
di A m messa con Su marciapiedi
fermata
o immissioni ed
eventuale corsia uscite
libere
riservata
(corsia
di
manovra)
Libera, a norma Su marciapiedi
del Codice della
Strada
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Componenti di traffico ammesse
Tipi fondamentali di strade
“a”
“b”
“s”
“p”
1. Primarie…………….….
sì
sì
-
-
2. Di scorrimento…………
sì
sì
-
-
3. Di quartiere………….…
sì
sì
sì
sì
4. Locali…………………..
sì
-
sì
sì
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La precedente classificazione consente l’estensione della normativa
anche a tutti quelli spazi stradali che non possono definirsi “strade”,
con funzione principale di movimento dei veicoli e dei pedoni.
In tal senso si definiscono:
– aree di parcheggio quelle la cui unica componente di traffico è la
sosta degli autoveicoli privati;
– aree di scambio quelle che aggiungono alla sosta degli autoveicoli
privati il movimento di mezzi pubblici di linea.
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CLASSIFICA DEGLI SPAZI STRADALI
La esclusione a priori di alcune componenti di traffico su alcuni tipi fondamentali
di strade riduce tale classifica a 30 sottotipi.
Tipo fondamentale
di strade
Sottotipi particolari di strade
1
2
3
4
I
a b s p
*
II
a b s
*
III
a b p
- Tipo 2, per mezzi pesanti
*
*
IV
a s p
°
*
V
b s p
*
VI
a b
*
°
VII
a s
°
°
- sottotipi eliminati a seguito dell’esclusione di alcune componenti di traffico dai
tipi fondamentali di strade.
sottotipi
ritenuti di maggior significato
*
° sottotipi ritenuti meno significato
N. del
Componenti
raggruppamento di traffico
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CLASSIFICA DEGLI SPAZI STRADALI
Tipo fondamentale
di strade
Sottotipi particolari di strade
1
2
3
4
Tipo 2, 3 e 4, per mezzi
VIII
a p
*
°
*
pesanti
IX
b s
°
X
b p
*
°
XI
s p
°
*
XII
a
Tipo 1, per sole autovetture
*
*
°
°
XIII
b
°
°
XIV
s
°
*
XV
p
Tipo 4, per cicli e motocicli
°
°
*
- sottotipi eliminati a seguito dell’esclusione di alcune componenti di traffico dai
tipi fondamentali di strade.
* sottotipi ritenuti di maggior significato
° sottotipi ritenuti meno significato
N. del
Componenti
raggruppamento di traffico
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1.a STRADA PRIMARIA TIPO:
Caratterizzata dal solo movimento di autoveicoli.
2.a.b.p. STRADA DI SCORRIMENTO TIPO:
Si differenzia da quella primaria tipo dalla presenza di
fermate per i mezzi pubblici e di marciapiedi.
2.a.b. Strada di scorrimento
longitudinale.
senza
traffico
pedonale
2.a.p. Strada di scorrimento senza mezzi pubblici.
2.b.p. Strada di scorrimento senza traffico veicolare privato.
2.a.
Strada di scorrimento senza mezzi pubblici né pedoni.
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3.a.b.s.p. STRADA DI QUARTIERE TIPO:
Caratterizzata dalla possibilità di sosta degli autoveicoli
su una o entrambe le fasce contigue della carreggiata. Si
distinguono in:
3.a.b.s. Strada di quartiere senza traffico pedonale
3.a.b.p. Strada di quartiere senza sosta veicolare
3.b.s.p. Area di scambio dei mezzi di trasporto
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4.a.s.p. STRADA LOCALE TIPO:
Caratterizzata dal movimento terminale del servizio porta
a porta, con assenza di autoveicoli in servizio pubblico
con fermate di linea. Si possibile distinguono in:
4.a.p. Strada locale senza sosta veicolare
4.s.p. Strada locale senza deflusso veicolare continuo (strade
parcheggio)
4.s.
Area di parcheggio
4.p.
Strada pedonale
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CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E DI TRAFFICO
(vedi TAB. 2,3,4)
SEZIONE TRASVERSALE
TAB. 2 - Caratteristiche geometriche minime della sezione trasversale
Numero di
corsie per senso
di marcia
Larghezza min.
(m) dello
spartitraffico
centrale
D
Tipo di
carreggiate
Larghezza (m)
delle corsie
A
B
Strade primarie
A senso unico
separata da
spartitraffico
3,50
2 o più
1,60
(con barriere)
Strade di
scorrimento
Separate ovunque
possibile
3,25
2 o più
1,10
(con barriere)
Strade di
quartiere
Ad unica
carreggiata in
doppio senso
3,00
1 o più
0,50
(con cordolo
sagomato o
segnaletica)
Ad unica
carreggiata in
2,75
senso (AA 2006-07)
Corso di Infrastrutture Viarie Urbanedoppio
e Metropolitane
1 o più
-
Denominazione
C
Strade locali
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SEZIONE TRASVERSALE
TAB. 2 - Caratteristiche geometriche minime della sezione trasversale
Larghezza min. Larghezza min.
(m) dei
(m) delle fasce
marciapiedi
di pertinenza
G
H
Denominazione
Larghezza (m)
della corsia di
emergenza
E
Larghezza (m)
delle banchine
F
Strade primarie
3,00
-
-
20
Strade di
scorrimento
-
1,00
3,00
15
Strade di quartiere
-
0,50
4,00
12
Strade locali
-
0,50
3,00
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Tipo di carreggiate (cfr. col. A - Tab. 2)
Per “carreggiata” si intende la parte della sede stradale destinata al
movimento normale dei veicoli. Il suo bordo si identifica con la
striscia marginale continua che esclude la banchina, la piazzola e le
corsie di emergenza, le corsie per la manovra di sosta o gli stalli di
sosta, la piazzola per la fermata dei mezzi pubblici.
Larghezza delle corsie (cfr. col. B - Tab. 2)
Include la segnaletica orizzontale, esclusa quella di margine e quella
di separazione dalle corsie riservate ai mezzi pubblici.
Le corsie per mezzi pubblici o industriali hanno larghezza standard
pari a m 3,50.
Le piste per cicli e ciclomotori a doppio senso di marcia hanno
larghezza minima pari a m 2,50.
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Numero delle corsie per senso di marcia (cfr. col. C - Tab. 2)
Dipende da:
- le dimensioni della maglia del reticolo stradale
- quantità e qualità dei movimenti richiesti
Nelle strade a senso unico occorre prevedere opportune piazzole di sosta
di emergenza.
In corrispondenza delle intersezioni a raso, bisogna realizzare un n.ro di
corsie di canalizzazione pari, nel complesso, al doppio di quello relativo
alle corsie di movimento delle strade affluenti sull’intersezione stessa.
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Spartitraffico centrale (cfr. col. D - Tab. 2)
- m. 1,10 (con barriere) sulle strade primarie;
- m. 0,50 (con cordolo) sagomato sulle strade di scorrimento;
- m. 0,36 (con doppia striscia di segnaletica) per le strade di quartiere a
due corsie per ciascun senso.
Spartitraffico laterali separanti carreggiate complanari, di
norma nello stesso senso di marcia
La larghezza minima deve essere pari:
- alla largh. delle piste di accelerazione maggiorata di m. 0,50 per il
cordolo, per le strade primarie;
- m. 3,50, per le strade di scorrimento;
- m. 0,50, per le strade di quartiere
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Corsie per fermate di emergenza (cfr. col. E - Tab. 2)
Per strade primarie, in situazioni vincolanti, le corsie per fermate di
emergenza possono essere sostituite da banchine larghe m 1,00 con
piazzole per fermate di emergenza (ogni m 200).
Sulle strade di scorrimento, devono essere sempre previste piazzole
per fermate di emergenza (ogni m 200).
Banchine (cfr. col. F - Tab. 2)
Per strade di scorrimento, in situazioni vincolanti, la larghezza delle
banchine può essere ridotta a m 0,50.
Per strade riservate ai mezzi pubblici, in luogo delle banchine, vanno
realizzate a destra corsie di emergenza larghe m 2,50.
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Marciapiedi (cfr. col. G - Tab. 2)
Nelle strade di quartiere, per le zone commerciali e turistiche, la
larghezza minima dei marciapiedi è di m 5,00.
Nei tratti in viadotto delle strade di scorrimento e di quartiere la
larghezza minima può essere ridotta a m 1,50.
I passaggi pedonali di servizio, da realizzare con continuità sulle
strade primarie, non possono avere larghezza inferiore a m 0,75 (m
1,00 in galleria).
Tutti i marciapiedi ed i passaggi pedonali che si affacciano su
carreggiate sottostanti devono essere muniti di rete di protezione alta
m 2,00.
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Fasce laterali di pertinenza stradale (Tab. 2)
Sono comprese tra il bordo della carreggiata ed il confine di proprietà
privata, libere da qualsiasi costruzione permanente.
Contribuiscono a mantenere i livelli di fluidità della circolazione veicolare.
Non possono essere soggette a futuri ampliamenti della carreggiata.
Le loro profondità consentono i seguenti usi-tipo delle face di pertinenza:
- per la strade locali, una corsia di sosta parallela ed un marciapiede;
- per la strade di quartiere, una corsia di sosta a 45° con regolamentazione
a tempo e/o tariffa, la relativa corsia di manovra per la sosta ed un
marciapiede;
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- per la strade di scorrimento, una banchina, uno spartitraffico laterale di
separazione della carreggiata di servizio, una carreggiata di servizio ed
un marciapiede;
- per la strade primarie, una corsia per la sosta di emergenza, uno
spartitraffico laterale ed una serie di possibili apprestamenti.
Cunicoli per sottoservizi e fognature
Devono trovare collocazione, nell’ambito delle fasce di pertinenza, sotto
le parti destinate ad aiuole, stalli di sosta e marciapiedi e non sotto le
carreggiate.
Le griglie di raccolta delle acque non devono essere collocate né sulle
carreggiate né sulle banchine, il drenaggio delle acque deve essere
assicurato con idonee “bocche di lupo” sull’alzata dei marciapiedi o dei
cordoli.
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CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DI TRACCIATO
(Tab. 3)
Fanno riferimento alla velocità minima di progetto, in base alla
quale sono calcolati gli elementi limite della geometria del tracciato,
sebbene generalmente nella scelta progettuale si tenga conto della
velocità di esercizio desiderata, sensibilmente inferiore a quella di
progetto.
In ogni caso è importante tener conto del legame esistente tra le due
velocità, in rapporto ai previsti flussi veicolari.
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TAB. 3 - Caratteristiche geometriche di tacciato in relazione alla
velocità minima di progetto
Velocità
(Km/h)
minima di
progetto
Pendenza
(%)
trasversale
max in
curva
Raggio
planimetric
o minimo
(m)
Strade primarie
90
7,0
Strade di
scorrimento
70
Strade di quartiere
Strade locali
Denominazione
Raggio planimetrico
minimo (m)
Pendenza (%)
longitudinale
massima (**)
convesso
(*)
concavo
300
3500
2500
6
4,5
160
2000
1200
6 (4)
50
3.0
85
1000
600
7 (5)
25
-
25
300
200
10
(*) i raggi verticali minimi dei raccordi convessi per le strade di scorrimento e di quartiere possono essere ridotti
rispettivamente a m. 1400 e 700 qualora la differenza algebrica delle pendenze delle livellette raccordate sia inferiore al
4%.
(**) nei casi in cui siano presenti corsie riservate o più linee di trasporto pubblico su corsie ad uso promiscuo, si devono
adottare, per la pendenza massima, i valori indicati in parentesi nell’ultima colonna
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ELEMENTI DI REGOLAZIONE DEI PUNTI DI
CONFLITTO (Tab. 4)
Le intersezioni stradali risultano dall’esistenza di almeno un punto
di conflitto, ossia dalla presenza di almeno un flusso veicolare
trasversale, convergente o divergente.
Le intersezioni si realizzano solo tra strade della medesima
categoria o di categoria contigua.
Gli elementi fondamentali di regolazione dei punti di conflitto.
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TAB. 4 - Disciplina delle intersezioni, passi carrabili ed
attraversamenti pedonali
Tipo di intersezioni
A
Distanza min. (m)
tra le intersezioni
B
Regolazione delle
svolte a sinistra)
C
Strade primarie
A livelli sfalsati
1500
Su apposite rampe
Strade di scorrimento
Eventualmente non
sfalsate
300
Vietate a raso
Strade di quartiere
Organizzate a raso
100
Controllate
Strade locali
Anche non organizzate
-
Ammesse
Denominazione
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TAB. 4 - Disciplina delle intersezioni, passi carrabili ed
attraversamenti pedonali
Tipo di
attraversamenti
pedonali
E
Attraversamenti
pedonali: ubicazione
e distanza (m)
F
Inesistenti
A livelli sfalsati
-
Strade di scorrimento
Raggruppati
Sfalsati o eventualmente
semaforizzati
All’incrocio
Strade di quartiere
Raggruppati
Semaforizzati o
eventualmente zebrati
All’incrocio
Strade locali
Diretti
Zebrati
100
Passi carrabili
Denominazione
D
Strade primarie
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Tipi di intersezioni (cfr. col. A - Tab. 4)
• Dipendono dallo spazio a disposizione e dalla entità dei flussi
veicolari.
• Con riferimento alle intersezioni sfalsate, sulle strade primarie e di
scorrimento l’altezza libera nei sottovia può ridursi a m. 3,20.
(rispetto alla dimensione usuale di m. 4,75)
• Nelle strade di scorrimento la regolazione semaforica deve essere
del tipo coordinato.
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Distanza tra le intersezioni (cfr. col. B - Tab. 4)
Le distanze indicate si riferiscono alle nuove
costruzioni; l’adeguamento della situazione
preesistente si ottiene con la chiusura degli accessi
di alcune delle strade di categoria inferiore.
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Svolte a sinistra (cfr. col. C - Tab. 4)
• Le svolte a sinistra sulle strade di scorrimento
sono ammesse a raso quando la regolazione
semaforica è possibile con 2 sole fasi.
• Per le strade di quartiere si fa riferimento alla
disciplina semaforica con realizzazione di corsie
specializzate.
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Passi carrabili (cfr. col. D - Tab. 4)
• Raggruppamento degli accessi tramite idonei
varchi posti ad una distanza di m. 100 tra loro e
a 30 m. dagli eventuali incroci.
• Per le strade locali i passi carrabili dei box privati
deve avere larghezza minima di m.3,50, mentre
quelli di autorimesse, magazzini, ecc. di m. 5,00.
• Per facilitare l’accesso i cigli dei marciapiedi devono
essere raccordati con una curva circolare di raggio >=
4,00m. (per box privati) o >= 5,00 (per altri)
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Tipo di attraversamenti pedonali
(cfr. col. E - Tab. 4)
• Gli attraversamenti del tipo a livelli sfalsati
devono essere attrezzati con scivoli per carrozzini;
• Per gli attraversamenti a raso si devono realizzare
opportuni smussi di marciapiede e dei cordoli
delle isole di traffico interessate dai percorsi
pedonali.
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Distanza ed ubicazione degli attraversamenti
pedonali (cfr. col. F - Tab. 4)
• Quando la distanza tra gli incroci > del minimo
fissato in tabella, la distanza tra gli attraversamenti
pedonali deve essere:
• Per le strade di scorrimento
300 m.
• Per le strade di quartiere
200 m.
• Per le strade di quartiere in zone commerciali o
turistiche
100 m.
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Piazzole di fermate dei mezzi pubblici
• Lunghezza totale = 56,00 m.
• Profondità
= 3,00 m.
• La parte centrale delle piazzole deve avere una
lunghezza:
• su corsia a traffico promiscuo 16 m.
• Su corsia riservata m. 26 (sosta di 2 mezzi)
• A lato - in posizione inclinata rispetto alla striscia di
margine - deve avere una profondità di m. 5,50 e
lunghezza totale di m. 45.
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Organizzazione delle carregiate parcheggio
(cfr. Tab. 5)
• La sicurezza e la fluidità del traffico si ottiene attraverso
la separazione fisica del movimento dei veicoli dalla sosta
evitando la sovrapposizione delle funzioni.
• La coesistenza delle funzioni è ammessa:
• strade di quartiere (se presente una corsia ad utilizzo
esclusivo delle manovre di sosta)
• strade locali
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Organizzazione delle carreggiate parcheggio
(cfr. Tab. 5)
• Sulle strade di quartiere :
• Per sosta in fila parallela:
• Larghezza corsia di manovra = 3,50 m
• Larghezza corsia di sosta = 2,00 m
• Per sosta inclinata a 45°:
• Larghezza corsia di manovra = 3,50 m
• Larghezza corsia di sosta = 4,50 m
• Per sosta perpendicolare:
• Larghezza corsia di manovra =6,00 m
• Larghezza corsia di sosta = 4,50 m
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Fly UP