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La casa povera

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La casa povera
Periodico di informazione bancaria e di cultura locale di Emil Banca Credito Cooperativo
Quadrimestrale anno XII - n. 2
- Luglio 2013
La casa povera
Nino Bertocchi, 1944
Pinacoteca Bertocchi-Colliva
Sede Emil Banca - Monzuno
sommario
Quadrimestrale - Anno XII
n. 2 /giugno 2013
Direttore responsabile:
Giuliana Braido
Coordinamento redazionale:
Filippo Benni, Giuliana Braido
Progetto grafico:
Eugenio Loi
Impaginazione:
Filippo Benni
Hanno collaborato
a questo numero:
Sara Aleotti, Giorgia Arienti, Costantino
Bambini, Luigi Caniato, Sara Civolani,
Emanuele Di Maio, Giulia Fornaciari,
Alberto Magnani, Giulio Magagni,
Silvia Manelli, Licia Mazzoni,
Paola Misiti, Marika Pappagallo, Daniele
Ravaglia, Francesca Rossini, Michele
Tana, Fabio Tognetti, Flavio Tieri.
Le foto di questo numero
sono di:
Costantino Bambini, Filippo Benni,
Giuliana Braido, Giulia Fornaciari,
Franco Pelacani, Alberto Magnani,
Michele Tana, Luciano Nadalini, Laura
Salvinelli, Edoardo Verzieri, Archivio
Comitati Soci Emil Banca.
In copertina: “La casa povera”, opera
di Nino Bertocchi del 1944 consevata
nella Pinacoteca Bertocchi-Colliva presso
la sede Emil Banca di Monzuno
10
6
12
Redazione:
Via Mazzini 152, 40138 Bologna.
Tel. 051 39.69.39
e-mail: [email protected]
Registrazione del Tribunale
di Bologna n. 6560 del 11/04/1996;
Proprietà di Emil Banca Credito
Cooperativo - Bologna,
via Mazzini 152, 40138 - Bologna.
Numero chiuso in redazione
mercoledì 12 giugno 2013.
22
Stampa:
Litografia S.A.B. snc
Via San Vitale 2/c - Budrio - Bologna
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
TUTELIAMO L’AMBIENTE
Stampato su carta Revive
Pure riciclata 100%.
Questo prodotto è
composto da fibre riciclate
al 100% e viene fabbricato
secondo le più rigide
normative di rispetto
dell’ambiente.
24
EDITORIALI
4 Il sistema Bcc
alla prova Basilea 3
5 C’è differenza
tra banca e banca
BANCA
6 Bilancio sociale: i numeri
che fanno la differenza
8 Investire nella microimpresa con il Fei
9 Giovani imprenditori crescono con Fare Lavoro
10 Dal cielo un’altra ferita
per la pianura bolognese
12 La fiction è in filiale
13 A Monzuno la Pinacoteca
Bertocchi-Colliva
14 Facebook e privacy
16 Prodotti Emil Banca
18 L’esperto risponde:
la fattura digitale
20 Dietro le quinte
dell’Harlem Shake
21 Il gelato YouTu
22 GVC, volontari della pace
MONDO SOCI
24 Socio in evidenza:
Lo Scoiattolo
26 Socio Personaggio:
Cristiano Cremonini
28 Notizie dai Comitati Soci
32 In viaggio con Emil Banca:
Siamo stati a...
Dove andremo....
34 Soci con carta,
penna e calamaio
BANCA E TERRITORIO
36 Notizie in breve
42 Appuntamento a...
26
3
gli editoriali
4
Il sistema economico-finanziario dell’Occidente è in piena fase
di revisione a seguito della lunga
e complessa congiuntura in atto.
Il sistema bancario è stato travolto
da un epocale tsunami normativo, generalmente deciso lontano
dalla nostra realtà. Ma come tutti,
anche il Credito Cooperativo deve
confrontarsi con questo nuovo scenario, di cui uno degli aspetti più
impattanti si chiama Basilea: un
comitato che definisce le regole per
la corretta gestione delle banche e
per assicurarne la solvibilità. Siamo già al terzo round di norme, che
entreranno in vigore nel prossimo
2014 e che incideranno profondamente su aspetti di massimo rilievo
dell’operatività bancaria: la quantità e qualità del capitale che le banche sono tenute a detenere a fronte
dei rischi assunti, le modalità di
calcolo dell’attivo ponderato per il
rischio, l’equilibrio delle scadenze
tra attivo e passivo e il rischio di liquidità, il grado di leva finanziaria.
Anche la governance delle banche
verrà toccata; si dovranno mettere
in atto modifiche organizzative,
strumenti adatti e sviluppare le
competenze connesse. Queste regole incideranno purtroppo anche
nelle relazioni con la clientela, ren-
dendo ancor più complesso il mantenimento di quel supporto di cui
l’economia ha assoluta necessità. Il
notevole sostegno fornito dalle Bcc
all’economia locale è noto e riconosciuto anche da Banca d’Italia, si è
fatto più forte proprio nel periodo
in cui i grandi gruppi si ritraevano.
Ma gli esiti della crisi, la difficoltà delle imprese e delle famiglie
nel rientrare dai propri impegni, la
“Vincoli sempre
più stretti, facciamo
rete per sostenere
il nostro territorio”
riduzione del risparmio, hanno determinato l’erosione della capacità
di generare reddito delle banche,
anche delle Bcc, indebolendone la
capacità di autofinanziamento.
Tutto questo e il progressivo
aumento del rischio di credito rappresentano in prospettiva elementi di potenziale criticità sul piano
patrimoniale. Un aspetto essenziale, poiché, come detto, Basilea3
ci richiede determinati elementi
di quantità e qualità del capitale a
fronte dei rischi assunti. Emil Banca vanta un patrimonio di tutto ri-
spetto ed una solidità che ci consente di svolgere coerentemente
il ruolo di banca di sviluppo locale. Ma queste norme incidono ed
incideranno significativamente
anche sull’operare di chi non ha
mai fatto speculazione finanziaria e, anzi, si è sempre messo al
fianco dell’imprenditoria locale,
valorizzando quella parte che ha
idee, progetti sostenibili, capacità
realizzative e network nazionali
ed internazionali.
Noi banche del territorio, a
fronte dei molti adempimenti e
requisiti da soddisfare, dobbiamo sviluppare sempre maggiori
sinergie all’interno della rete,
collaborare con il nostro Gruppo, con l’obiettivo di conseguire una gestione più efficiente,
perseguendo modelli e modalità
operative che favoriscano la tempestiva ed efficiente allocazione
delle nostre risorse.
Dovremo sempre più fare rete
vera con il territorio, divenendo
un network: un distretto di competenze, di idee, di pro-attività,
capace di organizzare il territorio
e interloquire nei nuovi mercati,
con le istituzioni, ed in grado di
garantire quelle sinergie utili per
assicurare sviluppo futuro.
C’è differenza
tra banca e banca
Parlare male delle banche è diventato uno sport nazionale. Tra
poco pare che possa superare addirittura il calcio come argomento
maggiormente trattato.
Non voglio certo fare una difesa d’ufficio del sistema bancario, so bene che anche le banche
hanno specifiche responsabilità
in ordine alla difficile situazione
economica in atto. Credo però sia
semplicistico attribuire ad esse
ogni colpa, senza fare distinzioni
innanzitutto tra quelle italiane e
quelle, ad esempio, anglosassoni.
Banche d’affari, la cui attività è di
certo stata determinante nella costruzione del disastro finanziario
iniziato diversi anni fa. Poi vorrei distinguere le responsabilità
anche all’interno del nostro Paese: non tutte le banche si sono e
si stanno comportando in modo
scorretto nei confronti della clientela. Certo, errori ne possiamo
fare tutti, ma ritengo, e qui voglio
parlare di Emil Banca, che la nostra principale preoccupazione
sia davvero il sostegno alle comunità locali. Non certo come slogan, ma come intenzione agita nei
comportamenti quotidiani.
Altrimenti non sapremmo
come motivare i grandi sforzi che
stiamo facendo, in un contesto di
mercato difficilissimo, innanzitutto per difendere i risparmi dei
nostri Soci e clienti.
Siamo infatti impegnati a
garantire ai tanti depositanti che
la fiducia che hanno riposto in
noi non è vana: stiamo operando
per assicurare loro un rendimento
coerente coi tempi e la certezza
del rimborso del loro capitale. E
“C’è chi ha avuto
un ruolo nella crisi,
noi cerchiamo di
ridurne gli effetti”
di questi tempi non è poco.
Né si può dire che la nostra
Banca non ponga attenzione a chi
ha bisogno di credito. La percentuale di operazioni respinte sul
totale presentato è molto bassa.
E il più delle volte i “no” sono
stati conseguenti a richieste che
già nelle premesse non erano
sufficientemente supportate da
elementi di possibile successo. è
finito il tempo nel quale si “tentava” un’avventura economica, coi
capitali altrui, aiutati dal vento
favorevole che spesso garantiva
il successo anche a chi non aveva
le idee chiare. Oggi chi si assume degli impegni deve farlo con
coscienza e dopo avere studiato
sotto tutti i punti di vista la possibilità di successo dell’iniziativa
che si appresta ad avviare o a potenziare. In particolare in fase di
avvio di nuove attività, la nostra
Banca offre ai novelli imprenditori diverse possibilità.
Penso alle convenzioni sottoscritte con le associazioni di
categoria per il finanziamento di
new-co, piuttosto che al microcredito erogato con risorse messe
a disposizione dal Fondo Europeo degli Investimenti. Devo poi
ricordare che oltre un terzo dei
nostri clienti hanno potuto usufruire di moratorie o comunque
di rinegoziazioni dei loro debiti
contratti con noi. Il tutto in un
contesto normativo sempre più
difficile che impone che l’operatività delle banche sia vincolata
a precisi requisiti imposti dai
“regolatori”: Eba, Banca d’Italia,
Consob, Isvap, Basilea2, Basilea 3
ed altre ancora.
Insomma, a chi vuole cercare il colpevole della crisi tra le
banche, precisiamo che la nostra
sede non è il posto giusto.
il direttore dan iele r avag lia
il pre siden te giulio magagn i
Il sistema Bcc
alla prova Basilea3
5
Guarda il video
del Bilancio Sociale 2012
con il tuo smartphone
banca
Bilancio sociale: i numeri
che fanno la differenza
Il nostro contributo al benessere delle comunità non è fatto
solo di ricchezza ma anche di aumento delle possibilità
e delle opportunità, delle occasioni e delle relazioni.
6
Che gli anni nei quali stiamo vivendo siano piuttosto
duri non è certo una novità. La
mancanza di prospettive ci inquieta, soprattutto se pensiamo
ai giovani. Disoccupazione in
aumento, potere di acquisto in
diminuzione e disuguaglianze
economiche in forte crescita
ci proiettano uno scenario di
un paese più povero e sempre
meno fiducioso.
Come attore del territorio,
la nostra Banca continua a fare
la propria parte per favorire
sviluppo, operando scelte che
siano attente ai bisogni degli
interlocutori: soci, clienti, collaboratori e comunità in cui
opera. Lo spirito che l'anima,
chiaramente indicato nella
specifica missione di Banca di
credito cooperativo, è quello di
contribuire alla costruzione di
benessere, con un forte impegno per la coesione.
Questioni che non sono poi
così facili da raccontare, figuriamoci da rendicontare.
Ma anche questo fa parte del
nostro impegno e puntualmen-
te ogni anno proviamo a farlo
cercando di mostrare concretamente, quindi anche attraverso
i numeri, scelte, azioni e risultati che siamo riusciti a conseguire.
Questi ultimi in particolare,
almeno per noi, trovano riscontro non solo nella dimensione
quantitativa ma soprattatto nelle relazioni. Possiamo aumentare il numero di soci e clienti
ma se di fatto non riusciamo
a sviluppare una relazione di
lavoro soddisfacente (per entrambi) a poco giova lo sforzo,
così come, si può anche crescere a livello di aggregati ma non
senza analizzarne la qualità e la
sostenibilità, se guardiamo con
gli occhi della responsabilità
sociale.
Per questo per una azienda
come la nostra non è sufficiente
redigere il bilancio civilistico
ma servono altri strumenti che
lo completino.
In primis il bilancio sociale
che però, almeno per quanto ci
riguarda, realizzato nella sua
versione integrale è ricchissimo
di informazioni ma allo stesso
tempo (e per questa ragione)
risulta essere impegnativo dal
punto di vista della fruibilità.
Dal momento che per noi è
imprescindibile far conoscere
gli elementi che ci caratterizzano e ci differenziano dalle altre
aziende bancarie, ponendo in
evidenza il valore economico e
sociale che riusciamo a produrre, da quest’anno abbiamo realizzato una serie di schede sintetiche costruite con la tecnica
dell’infografica per far cogliere
meglio le evidenze e le performance descritte e, ancora una
volta, abbiamo investito nella
produzione del video bilancio,
che ci consente di arrivare in
modo ancor più diretto ed efficace ai nostri Soci, così come a
coloro che vogliono conoscere
la Banca. Strumento quest’ultimo che è stato presentato
nell’assemblea di bilancio tenutasi al teatro Manzoni il 21
aprile scorso, ma soprattutto
che verrà utilizzato nell’ambito degli incontri che si terranno nel periodo autunnale nelle varie aree territoriali della
Banca in collaborazione con i
Comitati Soci Locali. Incontri
nei quali tutta la compagine
sociale è invitata ad intervenire e alla quale ci affidiamo per
una “valutazione” e speriamo,
una condivisione.
Noi ci mettiamo l’impegno
di 455 persone e contiamo sulla forza di 22mila soci e oltre
90mila clienti che, ci auguriamo, cerchino ogni giorno nel
nostro lavoro non solo convenienza ma anche valori.
Quelli che raccontiamo nei
nostri strumenti di rendicontazione una volta l’anno, attraverso
il periodico Notizie Emilbanca
quadrimestralmente e attraverso i canali di comunicazione on
line, con trasparenza con un “filo
diretto”, ogni giorno.
Giuliana Braido
I RISULTATI economici e sociali DEL 2012 IN SINTESI
Questi sono alcuni degli indicatori chiave, definiti tecnicamente key performance indicator (KPI)
che sintetizzano i principali risultati conseguiti nel
2012 sia sotto il profilo economico sia sociale.
Risultati economici
Utile netto: 2,3 milioni €
ROE: 1,09%
Cost income ratio: 62,7%
Cost income ratio rettificato: 60,1%
Patrimonio netto: 215,6 milioni € (+2,5%)
Capitale sociale: 54 milioni € (+1,6%)
Raccolta totale: 2.570 milioni € (+4,8%)
Impieghi: 1.694 milioni € (-2%)
Impieghi/raccolta diretta: 94,6%
Risultati sociali
Base sociale: 21.389 soci (+4%)
Credito erogato ai soci: 79,8% (+1,1%)
Nr. Comitati Soci: 19
Risorse per i Soci: 1,7 milioni € (+10,3%)
Numero iniziative realizzate sul territorio: circa 500
Contributi erogati : 490 mila € (-39,8%)
Nr. clienti: 90.508 (+2%)
Nr. nuovi clienti giovani: 1.025
Nr. reclami: 31 (-39%)
Finanziamenti Energia: 5,6 milioni € (-6,2%)
Moratoria sui crediti post sisma: 20,3 milioni €
Microcredito sociale: 86 prestiti per 221 mila € (+107%)
Ethical Banking: 827 mila € di impieghi per 21 progetti
Giovani: confermati 11 contratti a tempo indeterminato
BIlan c io soc iale: Numer i di va lor e
B Ila ncio so ciale: Numeri di valore
Attraverso un video raccontiamo il valore che produciamo
7
banca
a cura dell’Area Identità Aziendale
Investire nelle microimprese
Ammontano già ad oltre 500 mila euro i finanziamenti erogati
da parte di Emil Banca all’interno del progetto con il Fei.
8
Oltre cinquecentomila euro
di piccoli finanziamenti erogati in meno di cinque mesi a 28
piccole aziende, sia fuori che
all’interno del territorio colpito dal sisma del 2012. In più,
la liquidità garantita da Emil
Banca al sistema economico
locale è stata concessa a tassi
vantaggiosi e senza il rilascio
di garanzie reali.
È questo il primo bilancio
del progetto Progress Microfinance avviato ad inizio anno
con il Fei, il Fondo europeo per
gli investimenti, e rivolto a chi
intende avviare o consolidare
una microimpresa (con meno di
dieci dipendenti) contribuendo
alla creazione di occupazione e
alla ripresa economica, incluse
quelle categorie di persone cui
viene spesso precluso l’accesso
al credito bancario.
Due i prodotti realizzati: Vantaggio, riservato alle microimprese di commercio, artigianato
e agricoltura, e Rinascita, che
ha spese ancor più ridotte e si
rivolge alle aziende di qualsiasi
settore con sede nei Comuni terremotati. Il plafond per il progetto, grazie alla partecipazione
del Fei che ha scelto Emil Banca
come partner, è di tre milioni di
euro. Una cifra che permetterà
l’accesso al credito ad oltre 150
imprese.
Filippo Benni
CASSAINTEGRAZIONE
CREDITO CON ETIMOS
Quasi tremila lavoratori di Bologna
e provincia negli ultimi quattro anni
hanno ricevuto un prestito a tasso e
spese zero come anticipo della cassaintegrazione o degli altri ammortizzatori sociali. A erogarlo il pool
di banche locali che nel 2009 hanno
aderito al “Protocollo per il sostegno
al reddito dei lavoratori di aziende
in difficoltà” che a maggio è stato
rinnovato fino al 2014. Emil Banca,
nel 2006, fu promotrice dell’accordo
sperimentale dal cui successo prese
vita il progetto. Al protocollo partecipano Inps (che garantisce sui tempi dei rimborsi degli ammortizzatori
sociali), Sindacati (che tutelano i lavoratori), Provincia (che certifica lo
stato di crisi delle aziende), e istituti
di credito (che finanziano, su base
volontaria, i lavoratori in difficoltà).
Emil Banca, in virtù
dell’accordo sottoscritto dalla Federazione Regionale
delle Bcc, ha aderito
al progetto di microcredito di Etimos
Foundation e Microcredito per l’Italia, attivato grazie al fondo di garanzia messo a disposizione dall’imprenditore Franco Rosso per sostenere la
popolazione colpita dal terremoto
del maggio 2012. Questo intervento,
all’interno del paniere di iniziative
attivate dalla Banca a favore di comunità, famiglie ed imprese danneggiate, grazie ad un plafond di 4,5
milioni di euro permetterà di erogare
piccoli prestiti, senza ulteriori garanzie, a soggetti esclusi dal credito, fino
a 10mila euro alle persone e fino a
50mila euro alle imprese.
Ecco le prime aziende nate grazie al “microcredito per il lavoro”
il progetto attivato assieme all’associazione di promozione
sociale Fare Lavoro e alla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche
Arrivano i primi frutti del
progetto “Microcredito per il
lavoro” nato dalla sinergia tra
la nostra Banca, l’Associazione
di promozione sociale Fare Lavoro e la Fondazione Giovanni
Dalle Fabbriche per sostenere
i giovani del nostro territorio
ed aiutarli, con risorse economiche e supporto formativo
e consulenziale, a realizzare
concretamente le loro idee imprenditoriali, dando fiducia al
loro spirito d’iniziativa. Grazie
a questo progetto sono già nate
tre realtà imprenditoriali e altri
due finanziamenti sono già stati
approvati. Tutte le nuove aziende sono composte da giovani
che credono nelle proprie idee
ed hanno voglia di rischiare per
costruirsi un futuro lavorativo
autonomo. I microcrediti sinora
erogati hanno un ammontare
complessivo di 60 mila euro,
mentre quelli ancora da erogare
di 37 mila euro.
Ginger (Gestione Idee Nuove
e Geniali in Emilia Romagna )
è il primo progetto che ha visto la luce: cinque ragazze, con
esperienza in ambito creativo
e culturale, hanno dato vita ad
una piattaforma web per mettere in rete creativi, imprese e
istituzioni pubbliche dell’Emilia Romagna e aprire nuove opportunità di occupazione, portando innovazione e sviluppo
Fare lavoro
Sopra, il logo del progetto
Microcredito per il lavoro.
A sinistra, un corso tenuto
da Ginger, una delle prime
realtà finanziate.
economico e sociale. Il crowdfunding (modalità di finanziamento che sollecita l’adesione
di tante persone che con piccoli contributi sostengono idee e
progetti) e crowdsourcing (insieme di attività e competenze
messe a disposizione da tante
persone per risolvere problemi
o produrre contenuti) sono gli
strumenti che faranno girare il
meccanismo.
Tatami, invece, è una cooperativa sociale che si occupa di
servizi didattico-educativi post
scolastici e attività ricreative
per adolescenti e che gestirà per
il Comune dei servizi scolastici
integrativi.
Seiperdue è la trasformazione dell’attività di quattro
soci di un piccolo studio di
produzione audio-visiva (spot,
videoclip, filmati industriali e istituzionali) ha avuto un
finanziamento per estendere
l’attività agli ambiti di grafica,
motion-graphic, animazione
stop-motion e web design.
Guardando a questi primi
beneficiari del microcredito,
sebbene si tratti di pochi casi,
notiamo come la presenza femminile sia predominante (in
due casi le imprese sono di sole
donne, negli altri gli uomini
sono comunque in minoranza):
tra i giovani le donne sembrano
essere molto più intraprendenti
dei loro coetanei e avere idee
piuttosto chiare e, soprattutto,
concrete nell’avvio di nuove
imprese.
Paola Misiti
MIC ROC REDITO P ER AZ IENDE E PER SO NE
MICR O CR EDITO P ER AZ IEN DE E P ERSON E
A 28 aziende piccoli prestiti senza la necessità di garanzie reali
Giovani imprenditori crescono
9
banca
di Giuliana Braido Area Identità Aziendale
Lo stesso aiuto dato ai terremotati
Dal cielo un’altra ferita
per la pianura bolognese
Le medesime misure adottate
subito dopo il sisma del maggio
2012 sono state estese a coloro
che hanno subito danni dal passaggio della tromba d’aria del 3
maggio scorso che ha colpito diversi comuni di nostra competenza. Soci e clienti che hanno avuto
danni hanno potuto, e possono
rivolgersi, alle filiali di Emil Banca
con la documentazione attestante i danni subiti per ottenere:
- la sospensione del pagamento
di rate capitale ed interessi per
12 mesi
- la concessione di un finanzia-
La disavventuta vissuta dell’ex amministratore della Cassa di Argelato
Francesco Ardizzoni, investito assieme al figlio dalla tromba d’aria
che di recente ha colpito la Bassa bolognese già martoriata dal sisma
10
è venerdì 3 maggio e sono le
17,30. Partendo da Modena, una
tromba d’aria taglia la pianura
bolognese e si spegne a Ferrara
circa un’ora dopo, lasciando un
bel po’ di devastazione. In un pomeriggio, a quasi un anno dalle
terribili scosse di terremoto, nella
pianura bolognese torna la paura
di perdere tutto. Una decina i feriti ma un centinaio gli immobili
danneggiati. Diversi alberi e pali
della luce abbattuti. Contemporaneamente, in un’altra vasta parte
della pianura, molti danni sono
stati causati da una potente grandinata, con coltivazioni e vetture
rovinate dai chicchi di ghiaccio
grossi come palline da golf.
“Non è stata mica una semplice tromba d’aria” racconta Francesco Ardizzoni, socio storico
della Banca ed ex amministratore della Cassa Rurale di Argelato
e Bentivoglio, che al momento
del passaggio era nell’azienda
agricola del figlio Giuseppe, fuori, a lavorare nei campi. “Ricordo bene la tromba d’aria che nel
1995 attraversò Saletto e mi scoperchiò il tetto del fienile por-
tandomi le macerie a 10 metri.
Questa volta ho visto bene, erano due trombe che ad un certo
punto si sono unite e hanno formato un vero e proprio tornado.
Qui abbiamo trovato le macerie
del tetto della casa di mio figlio,
e della sventratura del capannone, costruito in cemento armato
e antisismico, fino a 4/500 metri
di distanza. I vetri della casa, del
capannone e dei mezzi agricoli
sono tutti scoppiati”.
Questo significa che, ma lo ab-
biamo letto sui giornali i giorni
successivi, il fenomeno ha avuto
una potenza di oltre 200 chilometri orari. “Avevo da poco semitato
le barbabietole e i piselli, 17 ettari
di terreno - spiega Giuseppe - La
tromba d’aria ha spazzato via il
letto di semina, rimuovendo la
terra per 3-4 centimetri e buttando a mare tutto il lavoro. Dopo
aver bonificato i campi dalle macerie abbiamo seminato del sorgo
ma con poche speranze di raccolto”, racconta facendoci vedere
La distruzione
A sinistra, il capannone agricolo
degli Ardizzoni letteralmente
sventrato dalla forza del tornado.
Sopra, dall’alto in basso, i resti
della casa recuperati nei campi;
la ruota del trattore
a cui i due si sono aggrappati
per non essere portati via
dalla forza del vento;
Francesco Ardizzoni e il figlio
Giuseppe accanto al trattore
a cui sono scoppiati i vetri
e sotto al quale
hanno trovato riparo.
come il passaggio della tromba
abbia modificato addirittura la
consistenza del terreno.
“Appena abbiamo visto cosa
stava succedendo ci siamo chiusi
nel trattore e ci siamo diretti verso il capannone credendo di trovarvi riparo. Ad un certo punto ci
siamo trovati in mezzo al vortice.
I vetri dell’abitacolo sono scoppiati e il trattore è stato sollevato
da terra. Abbiamo abbassato la rastrelliera per ancorarlo al terreno
e ci siamo aggrappati letteralmen-
te alle ruote. Siamo stati fortunati. Ce la siamo cavata con ferite
superficiali e tanta paura. Ma
quando abbiamo alzato gli occhi
lo scenario è stato raccapricciante: abbiamo visto la casa scoperchiata e il cappannone completamente sventrato.”
Gli Ardizzoni non si sono persi d’animo e si sono rimboccati le
maniche per riattivare immediatamente l’azienda dove lavorano 76 ettari di coltivazioni e per
ripristinare il tetto della casa, tra
l’altro di costruzione piuttosto
recente. Ora sono alle prese con
mille perizie per le denunce assicurative e per trovare copertura
agli enormi danni subiti, quantificabili in circa 450 mila euro. Subito si sono rivolti alla loro banca
per anticipare parte delle spese.
All’alba del giorno dopo il passaggio della tromba d’aria, un’altra piccola scossa di terremoto ha
risvegliato la Bassa infondendo
nuovamente paura. Non è ancora
finita? Speriamo che Madre natura plachi la sua ira contro la nostra laboriosa terra.
N on lasc iamo sola la no str a co munità
Non la scia mo sola la nostra c omunità
del maggio scorso. “Ci siamo salvati aggrappandoci al trattore”
mento chirografario, al tasso
dell’1,50% (1% per i soci) con durata 18 mesi e con rientro capitale in unica soluzione a scadenza;
possibilità di successiva rateizzazione dell’impegno.
11
banca
banca - cultura
Ciak, si gira!
La fiction è in filiale
12
C’era un po’ di Emil Banca nella seconda serie della fortunata
fiction di Rai Uno Che Dio ci aiuti
con protagonista suor Angela, personaggio un po’ sopra le righe interpretato da Elena Sofia Ricci, alle
prese con la “famiglia allargata”
ospite del suo convento.
La nostra collaborazione rientrava in un’azione di “product placement” del Credito Cooperativo
nell’ambito della campagna di comunicazione istituzionale; dopo il
successo dell’esperienza del 2011
con Don Matteo il sistema delle Bcc
ha scelto di ripetere la formula con
la fiction Che Dio ci aiuti 2, ambientata a Modena. Nelle otto puntate,
in onda tra febbraio e marzo 2013,
ritroviamo la protagonista a far
fronte ad un momento di difficoltà
economica che conduce a trasformare il convento in una residenza
per studenti aperta anche ai maschi; la gestione non sarà per nulla facile e suor Angela dovrà fare i
conti con i problemi personali dei
personaggi ma anche con casi etici,
che introducono nella commedia
spunti di riflessione su tematiche
più ampie dal risvolto sociale. Il
placement è consistito in tre scene
nelle quali i protagonisti dei diversi episodi hanno trovato la migliore
risposta alle proprie esigenze grazie
alla vicinanza ed al sostegno della
Bcc. La formula, infatti, prevedeva
che il mondo delle Bcc con i suoi
valori distintivi fosse inserito nella
SOTTO I RIFLETTORI
Dentro e fuori dall’ex filiale
Emil Banca di via Ciro Menotti
a Modena sono state girate le scene
della fiction trasmessa da Rai Uno
Che Dio ci aiuti 2 con Valeria Fabrizi
(sotto) nei panni di Suor Costanza.
La puntata si può rivedere on line
sul sito www.chediociaiuti.rai.it
trama delle puntate come parte
integrante della
narrazione.
Delle
tre,
l’unica scena
ambientata in
interno è stata
girata, nel settembre
2012,
nei locali in
cui aveva sede
la nostra filiale
di Modena Est.
Protagonista qui
è Suor Costanza
(Valeria Fabrizi),
che si reca nella sua Bcc per ritirare i risparmi per un regalo: “sarà
un regalo importante” - fa notare il
direttore della filiale rivelandole la
consistenza della cifra custodita e
fatta crescere in banca - “è per una
persona speciale” - sottolinea la
madre Superiora che scopriremo
aver fatto una grande rinuncia per
esaudire il desiderio del piccolo
Davide, orfano ospite del convento.
Paola Misiti
La sede di Emil Banca nel Comune dell’Appennino bolognese
da alcuni anni ospita la Pinacoteca Bertocchi-Colliva
in cui sono conservate 100 opere dei due quotati artisti emiliani
Nell’estate del 2011, in occasione delle celebrazioni per i
110 anni della fondazione della Cassa Rurale di Monzuno,
Emil Banca, in collaborazione
con il Comune di Monzuno e
la Fondazione Bertocchi Colliva
di Bologna, ha inaugurato e donato alla comunità un piccolo e
prezioso spazio museale, unico
nel suo genere: la Pinacoteca
Nino Bertocchi–Lea Colliva. Lo
spazio espositivo occupa alcune
sale della palazzina di Monzuno che ospita la sede della Cassa Rurale fin dal 1904, oggi Emil
Banca, e presenta al pubblico
una raccolta di un centinaio di
opere pittoriche del grande maestro Nino Bertocchi e di sua
cognata Lea Colliva, pittrice
anch’essa di primo piano nella
storia dell’arte italiana, vissuti
entrambi a Monzuno presso l’
Ospitale nella prima metà del
Novecento.
Affascinati e rapiti dai
paesaggi appenninici e dai
suggestivi scorci di natura che
le vallate monzunesi offrono
allo sguardo, gli artisti hanno
fissato sulle tele i colori, gli
spazi, i silenzi, i momenti di
pace e le felici emozioni che
tali scenari suscitavano nel
loro animo pieno di passione,
elaborandoli e cogliendoli nel
loro divenire, a seconda delle
ore del giorno e delle stagioni.
Neve nei solchi - Nino Bertocchi, 1954
ORARI D’APERTURA
Autoritratto - Lea Colliva, 1923
L’intensa vocazione di questi
due grandi maestri ha raggiunto
livelli straordinari anche grazie
alla poesia ed al sentimento che
i luoghi amati hanno saputo
suscitare e nutrire, divenendo
parte integrante del loro tratto
creativo.
La collezione è visitabile negli orari
di apertura della filiale di Monzuno,
dal lunedì al venerdì ore 8,20 / 13,20
– 14,45 / 16,00. Si possono organizzare visite guidate anche per gruppi e
scolaresche, su richiesta, chiamando il
numero : 051. 6770538.
L’allestimento della Pinacoteca ha esaudito un desiderio a
lungo cullato da Renata Bertocchi, moglie del maestro, valorizzando finalmente in modo consono due delle ultime grandi
figure artistiche del Novecento.
La valoriz z az ion e dell’arte del ter r itor io
Una gio rnata sul set a moden a
Nella campagna di comunicazione Bcc
la partecipazione a Che Dio di aiuti 2
A Monzuno per sempre
Licia Mazzoni
13
banca - social
di Paola Misiti Responsabilità Sociale
con cui accediamo a Facebook,
nella colonna di sinistra un’icona
di un lucchetto ci permette di accedere, ripercorrere rapidamente,
ed eventualmente modificare, le
impostazioni privacy generali
definite. Ogni tanto è bene darci
un occhio. Per ogni singola informazione che condividiamo,
comunque, possiamo decidere se
renderla pubblica, e quindi accessibile anche all’esterno, visibile a
tutti gli amici della nostra rete,
solo ad alcuni di questi che selezioniamo o, addirittura, privata e
quindi accessibile solo a noi.
Per controllare poi tutti i con-
Facebook e privacy
Basta un po’ di attenzione
é possibile coniugare riservatezza e utilizzo della rete?
Sul web resta traccia di tutto ma esistono gli strumenti per evitarlo
Ecco tutte le regole per convidere le proprie passioni sul social
14
Avete mai provato a digitare
il vostro nome su un motore di
ricerca sul web? Potreste scoprire che in rete esistono molti
contenuti ed informazioni che
vi riguardano e che definiscono
la vostra “identità digitale”. Alcuni di questi sono “tracce” che
voi stessi avete lasciato attraverso
la vostra vita sociale su Internet,
altri potrebbero invece esser stati
condivisi da persone con cui siete entrati in relazione. Se poi avete un profilo sul più diffuso social
network in Italia, ovvero Facebook, potreste rendervi conto che è
proprio da lì che provengono la
maggior parte delle informazioni
su di voi. A questo punto sarete
assaliti, se non dal panico, da un
po’ di preoccupazione e riverserete le colpe su Facebook, sui social network e sulla rete che non
rispettano la vostra privacy.
In realtà se gran parte di questi
contenuti sono pubblici e fruibili
da tutti è perché siamo proprio
noi che quando ci siamo iscritti al social di Zuckerberg non ci
siamo mai interessati più di tanto
della questione privacy e con leg-
Privacy - Le due finestre qui sopra mostrano come gestire le impostazioni privacy
sui contenuti condivisi e monitorare cosa gli altri pubblicano su di noi.
gerezza abbiamo reso accessibili
a chiunque informazioni, immagini e video su di noi. Facebook
invece fornisce agli utenti meccanismi molto efficaci di controllo
del livello di riservatezza dei dati,
mettendo a disposizione semplici funzioni per definire in modo
certosino il tipo di visibilità che
vogliamo dare ai dati condivisi e,
volendo, anche di andare a “bonificare”, dando criteri più restrittivi, a quanto in passato abbiamo
divulgato pubblicamente.
Proviamo a fare un po’ di
chiarezza sul tema evidenziando come utilizzare al meglio gli
strumenti a disposizione così da
affrontare senza ingiustificati allarmismi anche i continui cambiamenti che il social, innovandosi ed evolvendo con i tempi
rapidi tipici del web, apporta in
tema di privacy.
Innanzitutto, va chiarito che
le uniche informazioni che Facebook richiede come obbligatoriamente visibili a tutti, anche al di
fuori dei propri “confini”, sono
il nome, l’immagine del profilo
e quella di copertina (anche lo
storico, a meno che non lo eliminiamo), il sesso, le nostre reti di
contatti ed il nome utente (ovvero il link diretto al nostro diario):
in sostanza si tratta di tutti quegli elementi fondamentali attraverso cui veniamo individuati
e riconosciuti dalle persone che
potrebbero voler entrare in contatto con noi. A prescindere dal
device (pc, smartphone, tablet…)
tenuti a cui si è collegati, attraverso il meccanismo del “tag”,
anche pubblicati da altri, si può
utilizzare il “registro attività” dal
pannello impostazioni per selezionare controlli e restrizioni.
Altro aspetto da tenere molto
in considerazione è quello della
geolocalizzazione, ovvero dell’associare al dato pubblicato in un
certo momento anche il luogo in
cui ci troviamo: questo insieme
di informazioni, condiviso pubblicamente, potrebbe riservarci
segui Emil Ban c a su twitter e fa cebo ok
seg u i Emil Banca su twitter e fac ebook
network più famoso del mondo e non rischiare brutte sorprese
sorprese poco piacevoli. Anche
in questo caso siamo noi a stabilire se e quando dare visibilità a
questa informazione.
Infine dobbiamo ricordare
che ogni volta che aggiungiamo
applicazioni al nostro profilo,
stiamo permettendo ad un altro
fornitore di accedere alle nostre
informazioni ed anche in questo
caso varrebbe la pena fermarsi a
riflettere sugli specifici aspetti di
privacy.
Valga poi come regola generale
che le informazioni collegate ad
ogni azione, anche insignificante,
che facciamo sul social dal momento in cui apriamo il nostro
profilo, incluse quelle che ci riguardano provenienti dai nostri
contatti, vengono “immagazzinate” da Facebook e trattate ed aggregate per poi fare proposte, non
necessariamente pubblicitarie,
personalizzate.
È sufficiente spendere qualche minuto per navigare i menu
delle impostazioni e curiosare
sulle funzioni delle diverse icone
ed opzioni disponibili per avere
una panoramica di tutti gli strumenti utili a garantirci il livello
di riservatezza che riteniamo più
idoneo.
Pensiamo a Facebook, ma in
generale al web, come ad una
piazza pubblica, piena di persone
conosciute e no, che a differenza
di quest’ultima tiene memoria e
traccia nel tempo delle informazioni che vengono condivise; se
partecipiamo con maggiore consapevolezza alla vita sociale on
line ed utilizziamo gli strumenti
messi a disposizione per tutelare
e gestire la nostra identità digitale, l’abitare la rete non potrà che
essere un’esperienza positiva.
15
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l’esperto risponde
2014: la vecchia fattura va
in pensione, arriva il digitale
Dal maggio del prossimo anno tutte le aziende che lavorano
con la Pubblica Amministrazione dovranno adeguarsi
alla nuove norme sulla fatturazione digitale. Occorre prepararsi
18
Chi emette fattura nei confronti della Pubblica Amministrazione, tra meno di un anno dovrà
farlo esclusivamente in modo
elettronico. Le Amministrazioni
pubbliche non potranno accettare fatture trasmesse in forma cartacea né tantomeno procedere al
pagamento, neppure parziale,
sino all’invio del documento in
forma elettronica. Non solo: i fornitori delle amministrazioni pubbliche, oltre a inviare la fattura in
modalità elettronica, dovranno
gestire e digitalizzare tutto il proprio ciclo che comprende, oltre
ad emissione e trasmissione, anche l’archiviazione elettronica,
denominata “Conservazione sostitutiva”. I cambiamenti che si
affacciano sull’orizzonte delle
imprese sono epocali, ed è consigliabile che le aziende inizino a
riflettere al proprio interno. Emil
Banca lo sta già facendo e sarà
pronta all’appuntamento con il
futuro digitale. Con Luigi Caniato,
responsabile dell’Ufficio Banca
telematica, abbiamo approfondito
il tema anticipando i servizi che
verranno proposti alle aziende
Luigi, ci puoi spiegare cosa
cambierà con l’avvento della fattura elettronica?
A partire da maggio 2014, i
Ministeri, le Agenzie fiscali, gli
Enti nazionali di Previdenza e
Assistenza Sociale come Inps, Inpdap, Inail, e altri soggetti che
concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica
potranno ricevere fatture solo se
prodotte con il ciclo completo
della fatturazione elettronica. Ma
non sarà sufficiente predisporre
un documento elettronico della
fattura, tipo pdf, e inviarlo tramite posta elettronica, come per altro in molti casi avviene già. Le
aziende dovranno attivare al proprio interno un processo per la
gestione di tutto l’iter di fatturazione elettronica che preveda la
creazione digitale della fattura, la
firma elettronica e l’invio della
fattura in un apposito formato
(denominato xml) attraverso un
canale di interscambio (detto
Sdi) gestito dall’Agenzia delle
Entrate. Poi, naturalmente, dovrà
essere attivato un servizio di ar-
chiviazione elettronica detto
“Conservazione sostitutiva”.
Per gli altri soggetti pubblici,
tipo i Comuni, cosa cambia?
Valgono le considerazioni
espresse per le altre strutture pubbliche, ma per adeguarsi ci sarà
più tempo: si partirà nel 2015.
Quale sarà l’impatto per chi
lavora con lo Stato?
Lo sforzo per gli adeguamenti
da fare all’interno delle aziende
sarà rilevante ma allo stesso tempo contribuirà a rendere più efficienti i processi interni creando
le condizioni per un risparmio
economico: dagli impatti logistici
alla diminuzione di carta ed inchiostro consumati, fino alla quasi scomparsa dei costi di postalizzazione. Inoltre sarà più semplice
e rapido effettuare una ricerca dei
documenti fiscali, soprattutto storici. Il lavoro da fare sarà tanto
ma anche i benefici saranno sensibili; l’importante è che le aziende arrivino preparate a quella
scadenza, senza attendere l’ultimo momento per adeguarsi.
Le aziende coinvolte sono solo
quelle che lavorano per la Pubblica Amministrazione?
Da un punto di vista teorico sì.
Ma la normativa sulla Pubblica
Amministrazione produrrà un effetto volano su tutto il mondo
della fatturazione. Sono molte le
imprese che hanno come clienti
sia soggetti pubblici che privati.
Costringerle ad attivare processi
operativi per i rapporti con la PA
di fatto li porterà a creare un iter
dello stesso tipo per tutti i clienti. Supponiamo, ad esempio, che
un’azienda operi al 70 per cento
I DESTINATARI DELLE NUOVE FATTURE
Oltre ai soggetti pubblici, saranno destinatari di sole fatture elettroniche anche gli autonomi che
concorrono al perseguimento
degli obiettivi di finanza pubblica inseriti nel conto economico
consolidato e individuati entro
il 30 settembre di ciascun anno
nell’elenco Istat. Gli enti vanno dagli organismi regolazione dell’attività economica, come Aifa e
Aran, agli enti produttori di servizi
economici come Anas, Enac, Fit e
Gruppo Equitalia, alle autorità amministrative indipendenti come
con soggetti pubblici e al 30 per
cento con altri soggetti: che cosa
si potrà aspettare dai soggetti privati che costituiscono il 30% del
suo fatturato? Semplice: che si
attrezzino anch’essi per gestire le
fatture in modalità elettronica e
permettere una propria gestione
amministrativa efficace e univoca. Non solo: tutta la Comunità
Europea è attiva sul progetto Fatturazione Elettronica. Pertanto le
aziende che operano con gli altri
paesi comunitari saranno presto
sollecitate ad adeguarsi.
Che cosa deve fare una azienda per valutare le attività da effettuare?
Le aziende di grandi e medie
dimensioni dovranno confrontarsi al proprio interno per definire
gli impatti derivanti dall’introduzione di nuovi strumenti e nuove
procedure. Devono certamente
essere coinvolte le risorse che si
occupano di clienti, di amministrazione e di informatica. Le piccole aziende, con minori possibilità organizzative, devono iniziare
Agcm, Avcp, Agcom, Aeeg e Garante per la protezione dei dati
personali. Gli enti a struttura associativa come Anci, Upi e Unioncamere nonché enti produttori di
servizi assistenziali, ricreativi e culturali, quali Accademia della crusca, Cri, Coni e enti di ricerca (Asi,
Cnr, Enea, Infn, Ingv, Isfol e Ispra).
Gli enti di previdenza e assistenza
sociale quali le casse dei professionisti, Cassa forense, Inarcassa,
Cassa del notariato, Cassa dei dottori commercialisti e dei ragionieri
e periti commerciali.
ad affrontare l’argomento con le
proprie associazioni di categoria.
In entrambi i casi sarà importante coinvolgere chi si occupa
dell’emissione materiale della
fatturazione, soprattutto se si tratta di soggetto esterno.
Voi come vi state muovendo?
Da diversi mesi, la struttura interna ad Emil Banca che si occupa di canali virtuali e di innovazione sul fronte del servizio alla
clientela sta seguendo l’iter normativo e predisponendo il necessario supporto da fornire alla
clientela che lo richiederà. Già
oggi abbiamo a disposizione una
soluzione tecnica che consente di
fornire ai clienti il servizio di
“Conservazione sostitutiva”. Abbiamo già realizzato un primo
minisondaggio per verificare lo
stato dell’arte all’interno delle
aziende. Presto lo ripeteremo in
modo più articolato ed inizieremo a contattare le imprese per
aiutarle a ragionare e processare
in modo adeguato le proprie attività interne.
In formati p er n on ave re pro blemi
Info rmati per n on av ere p roblemi
per tempo: non basterà un semplice Pdf per essere in regola
a cura di Banca Telematica
19
Guarda il video
dell’Harlem Shake
con il tuo smartphone
banca
banca
C’è più gusto
col gelato YouTu
Dietro le quinte
dell’Harlem Shake
20
“Non ce lo faranno mai fare.
Figuriamoci. È impossibile.”
Ma a quanto pare impossibile
non è stato… Da un po’ di tempo ci era venuta l’idea di far vedere un’immagine diversa della
nostra Banca. Ma come, in che
modo? In modo divertente e se
possibile anche un po’ irriverente, dando un’idea che forse non
si associa poi così facilmente ad
una banca.
Allora ci siamo scatenati
come Young Tutor, con la voglia
di trasmettere percezioni nuove, differenti e dare una nuova
interpretazione fatta di piccoli
passi in cui riconoscersi.
Questo è ciò che vorremmo:
un cambio d’abito. Il progetto
YouTu del quale noi Young Tutor
siamo protagonisti, ci sta dando
tante soddisfazioni: molte delle
idee che continuiamo a lanciare sono accolte con entusiasmo,
elaborate ed applicate. Per questo fiduciosi un giorno abbiamo
chiesto: “Vorremmo fare un Harlem Shake”.
Sguardi interrogativi dall’altra parte, e noi a guardarci come
chi sa di essere seduto su una
poltrona eiettabile, ed il bottone
rosso con scritto EJECT sta per
essere premuto. Pronti al lancio.
Invece: “Un Harlem che?
Spiegatevi meglio.” E lo abbiamo
spiegato, fatto vedere ed ottenuto
la possibilità di provare.
Lo hanno inventato i ragazzi della cremeria
Cà Ranuzza di Modena e Castelfranco Emilia
Il gruppo dei giovani dipendenti che ha ideato e realizzato l’Harlem Shake.
“Ok, scegliete una filiale – ci
hanno detto – poi ballate e colorate quel che potete, dateci trenta secondi di spensieratezza, di
entusiasmo e goliardia, tutto ciò
che è energia è positivo. Ma fatelo ‘a modo’, senza esagerare”.
Fantastico. Da “EJECT” ad
“ENTER” e la macchina da presa è partita. Abbiamo fatto quel
che ci sentivamo di fare ed è
piaciuto. Anche in un momento
per tutti delicato c’è stata l’intelligenza di saper lasciarsi andare
per un attimo, di dare fiducia, di
voler dare un piccolo segnale.
C’è stato lo spazio per fantasia e
immaginazione. Pensare di fare
un video così in banca rompe un
po’ gli schemi; in Italia e forse
anche più in là nessuno ci aveva
mai pensato, o forse si, ma noi lo
abbiamo anche fatto. E quindi?
Beh, ci siamo davvero divertiti,
anche perché poter ballare e scatenarci nel luogo dove lavoriamo
è un po’ come sdoganare, anche
se per alcuni istanti, i cliché,
gli automatismi e le formalità
incastonati
nell’immaginario
collettivo. Un piccolo gesto per
condividere tra noi e con gli altri quello che siamo. Non siamo
solo ragazzi che ballano, siamo
ragazzi che credono in ciò che
fanno convinti che anche il nostro contributo possa essere in
qualche modo un piccolo motore
di cambiamento.
è tutta qui la differenza. Buona visione.
Emanuele Di Maio
Pasticcera alla cannella con
praline al cacao variegata all’arancio. O più semplicemente, il gusto YOUTU. Ad inventarlo i ragazzi della Cremeria Cà Ranuzza
di Modena, che pochi mesi fa
ha vinto il premio del Resto del
Carlino per la miglior gelateria
della città, che lo propongono sia
nel negozio di via San Giovanni in Bosco 159, sia in quello di
Castelfranco Emilia. L’idea di
realizzare un gusto e chiamarlo
come il progetto che Emil Banca
ha dedicato agli under 35 è venuto ai ragazzi della gelateria, età
media sotto ai 25 anni, dopo che
nel loro negozio è stata compilata una delle cartoline vincenti
del concorso legato al lancio di
YOUTU che lo scorso anno metteva in premio tre Ipad. Ricette
a parte, nei gelati della Cremeria quello che fa la differenza
sono gli ingredienti. “Facciamo
il gelato fresco tutte le mattine
e lo mantechiamo più volte al
giorno”, spiega Luca Stanzani
mentre assembla un cono che in
pochi secondi diventa una splendida rosa ghiacciata. “Non usiamo preparati ma solo ingredienti
freschi. Ogni mattina si ricomincia: niente della sera prima viene riproposto il giorno dopo. C’è
tanto lavoro da fare – continua
- dalle nove di mattina a mezzanotte ed oltre, io sono qua, ma
il gelato è più buono. E la qua-
Chi lo assaggia vince
Chi andrà ad assaggiare il gusto
YOUTU alla Cremeria Cà Ranuzza
(via G. San Bosco 159) e compilerà
la cartolina di Emil Banca potrà recarsi nella filiale di Palazzo Europa
(via Emilia Ovest,115) per ritirate
una carta prepagata dal valore di 15
euro: 10 euro accreditati sulla carta
e 5 euro di spese per l’emissione.
lità premia”. Il negozio a Modena è aperto da due anni, quello
a Castelfranco Emilia da cinque,
e gli affari vanno a gonfie vele.
Visto l’ottimo rapporto con Emil
Banca, la Cremeria Cà Ranuzza
sarà protagonista di una campagna promozionale della Bcc: chi
Giovan i n on si n asc e, SI diventa
G iovan i n on si n asc e, SI div en ta
Gli Young Tutor Emil Banca hanno girato
una clip nella filiale di San Donato
vorrà provare il gusto YOUTU, e
compilerà le cartoline che troverà in gelateria, potrà andare nella
filiale Emil Banca di Modena e
ricevere gratuitamente una carta
pregata con 10 euro già caricati.
Filippo Benni
21
banca - partnership
di Flavio Tieri Comunicazione e Found raising GVC
EMIL BANCA E GVC
VALORI COMUNI
GVC, volontari della pace
da Bologna a tutto il mondo
GVC ed Emil Banca, oltre a
collaborare da diversi anni
sul piano finanziario, stanno
intraprendendo un percorso
comune incentrato sulla responsabilità sociale, che vedrà
la Banca impegnarsi a sostenere alcuni progetti specifici
di cooperazione internazionale. L’impegno, inoltre, non si
concretizzerà esclusivamente
attraverso il sostegno finanziario diretto, ma anche attraverso progetti di condivisione
sul territorio di riferimento al
fine di sensibilizzare gli stakeholder sui temi della cooperazione e della solidarietà.
Nata nel 1971, l’organizzazione non governativa lavora nel campo
della cooperazione internazionale per promuovere la dignità
di popoli e persone. Oggi è impegnata in 25 paesi, dal Laos al Perù.
PER LO SVILUP P O SOSTEN IBILE
Tanti i progetti di Educazione allo sviluppo attivi in Italia
22
GVC - acronimo di Gruppo
di Volontariato Civile, è un’organizzazione non governativa
laica e indipendente, nata a Bologna nel 1971, con l’obiettivo
di operare nella cooperazione
internazionale come mezzo per
costruire un mondo migliore,
solidale ed equo e affermare i
diritti umani e la pari dignità
delle persone.
Dalla fondazione, il GVC ha
realizzato migliaia di progetti,
ha creato innumerevoli forme
di partenariato internazionale,
ha formato operatori italiani e
stranieri. GVC promuove i diritti e combatte la povertà, garantendo, a migliaia di persone
l’accesso all’acqua, al cibo, alla
salute, all’educazione e al lavoro. In oltre quarant’anni di
attività, il Gruppo ha operato
in ogni parte del mondo. Attualmente è presente in 25 paesi: Vietnam, Cambogia, Laos,
Birmania - Myanmar, Afganistan, Siria, Libano, Palestina,
Tunisia, Marocco, Guinea, Burkina Faso, Burundi, Mozambico, Brasile, Argentina, Bolivia,
Perù, Repubblica Dominicana,
Guatemala, Nicaragua, Honduras, Haiti, Cuba. Grazie al
patrimonio di esperienze accumulate, oggi GVC è in grado di
gestire strategie complesse d’intervento capaci di rispondere a
diversi bisogni: dall’assistenza
umanitaria a popolazioni colpite da conflitti e catastrofi naturali alla ricostruzione, dalla
sanità alla sicurezza alimentare,
dallo sviluppo rurale all’educazione, dalla tutela delle donne
all’infanzia. Ogni progetto in
cui GVC è impegnato ha un preciso obiettivo: che ogni comunità trovi le risorse interne per
la propria crescita economica
e sociale e possa così diventare
autonoma e indipendente. Al
fine di raggiungere questo obiettivo, GVC utilizza e promuove
la forma cooperativa come mezzo economicamente e socialmente efficace e, soprattutto,
come opportunità di partecipazione e responsabilità. Accanto
ai progetti di cooperazione internazionale, GVC promuove in
Italia programmi di Educazione allo Sviluppo per stimolare
la consapevolezza, sollecitare
cambiamenti nei comportamenti individuali e collettivi e
contribuire alla costruzione di
modelli di sviluppo più equi e
sostenibili. A questo scopo collabora con enti pubblici, associazioni culturali, cooperative,
Ong italiane ed europee promuovendo la cooperazione e la
solidarietà attraverso seminari,
convegni, mostre e festival. Tra
tutte, un’importante iniziativa
di GVC è il Terra di Tutti Film
Festival, rassegna di documentari e cinema sociale dal Sud
del mondo, che da sette anni si
svolge a Bologna con l’obiettivo di dare visibilità alle realtà
spesso “invisibili” ai media occidentali. GVC realizza inoltre
numerose attività educative nel
territorio dell’Emilia Romagna:
Le Campagne
A sinistra, il GVC in Afghanistan
a sostegno delle donne - Foto
di Laura Salvinelli. Sopra, Daily Life
in Area C in Palestina. A destra,
Luciano Nadalini per Nutrire
il Cambiamento, in Burkina Faso.
laboratori nelle scuole, campi di sensibilizzazione rivolti
a bambini e ragazzi e corsi di
aggiornamento per insegnanti. Produce, inoltre, materiale
didattico per l’educazione e
realizza campagne di comunicazione su temi sensibili quali
le differenze, i diritti umani, la
condizione femminile, il commercio sostenibile, la biodiversità. GVC crede fortemente
nella presa di coscienza, nella
capacità di ognuno, di guardare
il mondo con occhi nuovi per
imparare che il rispetto delle
persone e dell’ambiente, in un
Nord e Sud fortemente legati,
in fondo non è altro che rispetto di sé.
23
mondo soci
di Filippo Benni
Una cooperativa
col cuore grande
Fondata nel 1988 da alcuni operatori della comunità di recupero
24
Brento, centro dell’Appennino
bolognese tra Pianoro e Monzuno.
Correva l’anno 1988, era estate,
il 7 luglio per la precisione. Un
gruppo di operatori del centro
per tossicodipendenze la Sorgente decide di lasciare l’ente morale
legato all’Opera Padre Marella per
mettere in piedi una cooperativa
sociale che si occupi del reinserimento lavorativo delle persone
in difficoltà. Qualsiasi difficoltà:
fisica o mentale, comportamentale, patologica o sociale. Partendo
appunto da un gruppo di ragazzi
in cerca di una speranza.
A firmare l’atto che fondò la
cooperativa Lo Scoiattolo furono
nove: Francesco Manieri, Maria
Cristina Milani, il dottor Luigi Bertini, Valda Rondelli, Katia
Bentivogli, Luigino Vignolo, Katia Ventura e i ragazzi, che come
primo impiego gestirono per la
Regione il servizio di guardia boschi. “Con il lavoro i nostri ragazzi riacquistavano dignità dopo un
passato difficile e riuscivano a resistere ad una malattia distruttiva
come l’Aids”, ricorda Cristina Milani, presidente della cooperativa
fino a poche settimane fa. Oltre al
servizio antincendio, Lo Scoiattolo nel 1989 aprì un piccolo laboratorio per confezionamento ed assemblaggio a Monzuno. “Eravamo
una decina di persone e tanti volontari che venivano a darci una
mano”, continua Milani che ricorda con orgoglio il primo assunto
della coop: “Una ragazza di Monzuno. Oggi ha la patente, ha fatto
il corso per assistente di base, ha
un lavoro stabile e da soggetto più
debole oggi sostiene tutta la famiglia, anche la mamma che allora
era preoccupata per lei”.
Nel 1992 il riconoscimento da
parte della Salute Mentale del lavoro della cooperativa aprì la strada al convenzionamento coi servizi sociali. “Proprio in quell’anno
Emil Banca ci regalò una Panda.
Questo ci permise di poter coinvolgere una disabile mentale che,
anche se giovane, dopo la chiusura dei manicomi era stata messa
in casa di riposo. Per evitare che
regredisse ancora, l’abbiamo inserita nella nostra coop”.
Lo Scoiattolo continuò con una
decina di persone fino al 2004,
che fu un vero e proprio anno di
svolta. “Rischiammo di chiudere
dopo l’esperienza purtroppo fallimentare della gestione del Poggiolo di Monte Sole – racconta Milani
– invece trasformammo la cooperativa e ripartimmo con slancio”.
La cooperativa sociale passò da
tipo A (poteva gestire solo i servizi
socio-sanitari ed avere una funzione educativa), a tipo A+B, includendo nelle proprie prerogative
anche lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie
a questa svolta, Lo Scoiattolo ha
cambiato passo. Ha iniziato a gestire il cinema teatro di Sasso Marconi e il canile intercomunale della Valle del Savena, ha un servizio
di pulizie e per conto di Hera e
Cosea gestisce parte della raccolta
differenziata in alcuni centri della
provincia. “In venticinque anni –
spiega il neo presidente, Terence
Baraldi - siamo cresciuti molto
ed oggi, grazie a dieci anni molto
buoni, abbiamo la possibilità di
investire in altre attività”.
I PROTAGONISTI
A sinistra, Terence Baraldi
e Cristina Milani in posa davanti
al furgone della cooperativa.
In questa pagina, le immagini
dei laboratori socio-educativi
di Sasso e, in alto, una delle
squadre esterne de Lo Scoiattolo.
Oggi i laboratori non devono produrre fatturato ma sono
“palestre di vita” in cui i servizi
sociali mandano le persone che
tentano di diventare autonome.
Nei due centri di Sasso Marconi e
Monzuno, le persone in difficoltà
imparano a diventare autonome.
Grazie alla presenza di educatori,
prendono coscienza delle regole e
dei ritmi di lavoro, acquisiscono
senso di responsabilità e a fine
mese percepiscono una piccola
indennità. Chi è pronto, passa alla
coop di tipo B messa in piedi pro-
soc io in ev idenza
soc io in ev iden z a
La Sorgente di Badolo, la cooperativa sociale attiva lungo
la valle del Setta dopo un quarto di secolo di attività al fianco
dei più deboli oggi è pronta per lanciare nuove sfide
prio per trovare uno sbocco occupazionale ai ragazzi che completano il periodo formativo.
“Oggi siamo in 27 – continua
Baraldi – Quattro sono educatori,
gli altri lavorano nei servizi. Più
della metà sono lavoratori svantaggiati, praticamente tutti sono
a tempo indeterminato”. Numeri importanti, così come quelli
dell’ultimo bilancio. “Nel 1989 il
primo bilancio si chiuse con un
fatturato sotto i 2 milioni di lire –
aggiunge il presidente – Nel 2012
il fatturato è salito a 700 mila euro,
con un utile di 35 mila euro, messo
a riserva, e un ristorno corrisposto
ai soci lavoratori di 18 mila euro.
Il patrimonio netto è di 364 mila
euro, il capitale sociale, compresa
la quota da socio sovventore sottoscritta da Emil Banca che è stata
decisiva quando abbiamo dovuto
ricapitalizzare, è di 60 mila euro”.
In futuro un’altra sfida: “Siamo diventati agenzia assicurativa
e abbiamo creato Aress, l’assicurazione delle reti etico sociali e
solidali. È un’assicurazione etica,
diversa da tutte le altre. Le provvigioni non vanno solo all’agenzia
ma è l’associazione a cui aderiscono gli assicurati che decide come
e dove investirle. Pensiamo all’assicurazione come a uno strumento di solidarietà nella risoluzione
dignitosa di un evento dannoso,
per questo serve cultura della mutualità: la compagnia (collaboriamo con Assimoco) deve tenere a
mente che il suo obiettivo non è il
profitto e gli assicurati devono essere attenti ed onesti”, spiega ancora Milani che poi conclude: “Il
nostro fine è ridare dignità e progetti di vita a persone che l’hanno
smarrita. Il mezzo per raggiungerlo sono accoglienza e solidarietà”.
25
mondo soci
di Filippo Benni
Il mio canto libero
per rinnovare la lirica
Giovane ed affermato tenore bolognese, Cristiano Cremonini
racconta come è entrato nel mondo della lirica, affronta il difficile
ma stimolante paragone con Pavarotti e descrive come dovrebbe
26
Nella pausa tra una prova e
l’altra per lo spettacolo al teatro Comunale che lo vedrà nei
panni di Marcello Mastroianni
nella trasposizione di Giorgio
Battistelli del capolavoro di
Pietro Germi, Divorzio all’italiana, in attesa di pensare
all’organizzazione del concerto per il congresso nazionale
dei Lions che si terrà proprio a
Bologna al Teatro Manzoni e di
cui si occuperà assieme a Giorgio Zagnoni, Cristiano Cremonini, affermato tenore bolognese, trova il tempo per fare due
chiacchiere con Emil Banca di
cui è un orgoglioso socio.
Da quasi vent’anni gira i teatri di tutto il mondo, accolto
ovunque con grandi consensi
e un paragone difficile, quello
con Big Luciano, in arte Pavarotti.
è vero che gli assomigli?
C’è una semplice affinità legata al timbro della voce. Siamo entrambi emiliani e abbiamo lo stesso agente, Angelo
Gabrielli, ma le similitudini
finiscono qui.
Istantanee
Cristiano Cremonini è nato
a Castel Maggiore nel 1974.
Dopo il Liceo Scientifico
al San Luigi si è iscritto al Dams.
A 17 anni entra in Conservatorio
ma il suo vero maestro
è Angelo Bertacchi con cui inizia
a studiare a 19 anni.
Sopra, nel ruolo di Don Sandrino
Ferrau detto Fefè (che impersonò
all’epoca Mastroianni) durante
le prove al Comunale.
A sinistra, sul palco del Pavarotti.
Sotto, assieme a Dodi Battaglia
dei Pooh e al maestro Fio Zanotti.
Ma ti rivedi in Pavarotti?
A parte il timbro, siamo molto diversi. Innanzitutto oggi i
tempi sono cambiati, dobbiamo
essere più versatili. Ho cantato
in russo, tedesco, francese...In
questo periodo sto cimentandomi nella musica contemporanea ma anche in quella Pop,
grazie a persone speciali come
Dodi Battaglia, Fio e Massimo
Zanotti. Con Fio in particolare
è in corso un importante progetto musicale.
Che differenza c’è tra il mondo della musica Pop e quello
della lirica?
Nella lirica, oggi manca il
contatto diretto col pubblico,
l’entusiasmo tipico dei concerti
Pop. Il nostro pubblico è forse
meno incline al divertimento,
ma spetta a noi cambiare, stare
di più in mezzo alla gente, scendere dal palcoscenico, toglierci
trucco e merletti e tornare e mostrarci per quello che siamo.
Credi che questo aiuterebbe
i profani ad avvicinarsi al vostro mondo?
Da alcuni anni a Castel Maggiore, grazie al Comune e al Co-
SOc io p erso n agg io
SOc io p erso n aggio
essere il mondo della musica classica: “Impariamo dal Pop”
mitato Soci Emil Banca locale, dam. Il primo ministro ci disse
organizzo “L’ora delle fantasie” che avevamo riportato serenità
una rassegna nata per condurre e gioia a chi viveva ancora nella
nel mondo dell’opera lirica an- paura. Non scorderò mai l’atche chi non la conosce, un viag- mosfera di gioia di quel pubbligio ideale nella storia del melo- co durante il concerto. Sarebbe
dramma in cui racconto, con un bellissimo, visto il ponte che
approccio leggero e semiserio, ora si è creato, invitare qui da
chi erano i grandi compositori noi qualche giovane musicista
del passato attraverso la loro iracheno.
Come vedi la situazione della
vita. Quest’anno si è pure deciso di raccogliere quest’esperien- cultura a Bologna e in Italia?
La nostra è una città che ha
za in un libro. Penso inoltre che
il futuro della musica sarà sem- sempre offerto tanto, con alti
pre più fatto di “incontri” tra i e bassi. Sono molto contento
suoi vari generi. Le similitudini dell’odierna situazione del teapoi sono sempre più di quanto tro Comunale, grazie ad Ernani
ha un buon assetto gestionale e
immaginiamo.
Ma come si diventa tenore?
creativo. Speriamo che gli enti
Io lo sono diventato quasi per lirici continuino ad essere socaso, anche se credo sia stato il stenuti dal Ministero, altrimendestino. Determinante è stata ti buona parte di questo mondo
la curiosità. I miei genitori non rischia di sparire.
Ma non si può andare avanti
erano appassionati di lirica,
avevano tanti dischi di musica di sole sovvenzioni…
Nella lirica servirebbe una
classica ma alcuni non li avevano mai nemmeno aperti. A me grande riforma per evitare sprepiaceva ascoltarli mentre dise- chi e mettere a frutto le risorse
gnavo, mi divertivo a cantarci esistenti. Il futuro sarà basato
sopra. Un caro amico di fami- sempre più sulle coproduzioni
glia, lui sì melomane, mi iniziò tra teatri e sui circuiti nazionali
all’opera facendomi ascoltare degli allestimenti. Anche la via
i dischi dei tenori più famosi. del recupero è importante. In
A 12 anni, era estate, chiesi ai alcuni teatri europei ci sono almiei di portarmi all’Arena di lestimenti di successo che hanVerona per vedere Cavalleria no oltre trent’anni di vita.
Quando hai incontrato Emil
rusticana di Mascagni, rimasi
folgorato. Da grande farò il te- Banca?
Qualche anno fa cantai ad
nore, dissi a fine serata.
Hai cantato in tutto il mondo, una festa dei soci al Manzoni,
aprendo anche grandi eventi. ma il rapporto si è creato attraQuale ti è rimasto nel cuore?
verso i progetti comuni per vaSicuramente il concerto “Cul- lorizzare il teatro Guardassoni.
ture, an Instrument of Peace” Lavorando assieme si è creata
che abbiamo tenuto in Iraq. Sia- una bella relazione. Mi sono
mo stati i primi artisti stranieri trovato molto bene, per l’atmoad esibirci al teatro nazionale di sfera e i rapporti umani, e così
Baghdad dopo la caduta di Sad- sono diventato socio.
27
mondo soci
A Ferrara si ride
con Kabarettiamo
Un dialogo possibile
tra banca e imprese
I Co mitati h an n o organ iz z ato
La solidarietà, l’arte ma anche l’economia
nell’agenda del Comitato di Argelato
28
Il comitato Soci di Ferrara ha sostenuto lo spettacolo “Kabarettiamo
– Ridere fa bene... e fa del bene!”
che è andato in scena alla Sala
Estense. Doppio l’impegno per
Emil Banca che, oltre ad aver sostenuto il progetto, si è impegnata per la vendita dei biglietti a cui
hanno partecipato anche le filiali
dell’area. Tanti gli artisti che si sono
esibiti con la conduzione di Roberto Ferrari e Corrado Boldi Cotti, dal
Duo Torri a Enrico Zambianchi, da
Paolo Franceschini a Franz&Nico,
a Max Pieriboni di “Colorado”. Anche il pubblico ha preso parte allo
spettacolo diventando giuria di un
fantomatico e divertente concorso
della risata. La serata ha raccolto
fondi per il progetto “Cooper- attiva”, che l’associazione IBO Italia ha
in Ecuador in sostegno a cooperative di giovani artigiani che operano
con il legno. IBO porta avanti progetti di educazione e formazione
in Italia e nel mondo, coinvolge in
esperienze di volontariato nazionale ed internazionale centinaia di
giovani ogni anno e promuove in
tutta la provincia di Ferrara, dove
ha la propria sede nazionale, attività di sensibilizzazione su pace e diritti umani soprattutto nelle scuole
e nelle università.
Tantissime le iniziative volute
ed organizzate dal Comitato Soci
di Argelato. A fine marzo, in collaborazione con l’Associazione
Insieme per Cristina Onlus e con
il Patrocinio del Comune di Bentivoglio, ha organizzato una serata dedicata alla presentazione
del libro “Sperare sempre - storia
di Barbara Ferrari in coma da 15
anni”. Il Convegno, che si è tenuto
al teatro Comunale, ha avuto tra i
suoi relatori il prof. Nunzio Matera, direttore dell’Ospedale S.anta
iola, mons. Fiorenzo Facchini,
professore emerito università di
Bologna, e Gian Paolo Ferrari,
papà di Barbara.
In maggio ha organizzato un
convegno rivolto a tutti gli imprenditori della zona sul tema
“Banca e Imprese sviluppo comune per il territorio”, in collaborazione con il Rotary Club di San
Giorgio di Piano. L’iniziativa ha
avuto tra i suoi relatori Giulio Ma-
gagni, presidente di Emil Banca, e
ha visto la partecipazione di oltre
100 imprenditori.
In collaborazione con il Club
Rossoblu “The Good 40016” di
San Giorgio di Piano presso Gher-
Dalla storia di Bologna
alla ginnastica per tutti
Cultura, cucina e sport: a tutto campo
le iniziative del Comitato Bologna Est
ghenzano ha organizzato una
cena di beneficenza in favore di
alcune scuole (Scuola dell’Infanzia Comunale “A. Battaglia”,
Scuola dell’infanzia Parrocchiale
“A. Ramponi”, Istituto Comprensivo di San Giorgio di Piano).
Tra le altre iniziative ricordiamo inoltre che il comitato ha valorizzato l’arte locale con la mostra di pittura di Elio Gamberini,
ha organizzato la tradizionale
gara di briscola con 64 coppie
partecipanti, ha collaborato con
il Circolo Scacchistico Bolognese
per organizzare il Torneo Regionale assoluto di Scacchi che per
la prima volta si è svolto nel comune di Bentivoglio.
Il Comitato Soci di Bologna Est
ha organizzato una serie di iniziative spaziando dall’ambito culturale a quello eno-gastronomico, da
quello ludico a quello del benessere, per stimolare la partecipazione
del maggior numero possibile di
Soci delle filiali di competenza
(Mazzini e San Ruffillo).
Tutti i mercoledì di maggio,
nella Sala Colonne Emil Banca
(Bologna - Via Mazzini 152) si è
tenuto l’ormai tradizionale ciclo di
conferenze “Bologna e le sue storie” (foto in basso) a cura di Marco
Poli, uno dei massimi esperti di
storia felsinea. Quest’anno il tema
è stato la piazza Maggiore di Bologna, con i palazzi e le chiese che
vi si affacciano.
Sempre in maggio si è tenuta
la visita guidata alla casa del Sole
e delle Acque e al Mulino Parisio: una passeggiata che ha dato
l’opportunità di recuperare la
memoria storica dell’antica rete
dei mulini risalente al XVII seco-
lo. Nella stessa struttura si è poi
tenuto il corso di ginnastica dolce: un percorso di benessere fisico e psicologico che permette di
mantenere l’elasticità muscolare
e la flessibilità corporea. L’ultimo
sabato di maggio in via Scipione
Dal Ferro si è tenuta una mattinata dedicata alla degustazione del
miele alla scoperta dei suoi utilizzi in cucina.
Per concludere sono state organizzate tre diverse escursioni con
il caratteristico trenino San Luca
Express. Venerdì 17 maggio 2013
visita della Basilica di San Luca,
dell’apiario didattico e degustazione del miele e di altri prodotti naturali; domenica 26 maggio
escursione sulle colline, Parco
Cavaioni e visita alla Ca’ Shin per
sapere qualcosa di più su riciclo e
sostenibilità ambientale; giovedì
30 maggio escursione in collina
e fermata all’Azienda “I Tigli” per
conoscere meglio la vecchia Funivia che portava a San Luca.
In cento visitano
le Cinque Terre
Erano più di cento i partecipanti
alla gita sociale alle Cinque Terre,
i cinque paesini meravigliosamente conservati, sospesi tra terra e mare, quasi aggrappati agli
scogli del litorale ligure. L’escursione è stata organizzata dai Comitati di Monzuno, Rioveggio e
Vado. In alto, la foto di gruppo.
Music Heroes
a Molinella
Anche quest’anno il Comitato
Soci di Molinella ha partecipato come sponsor principale alla
manifestazione Music Heroes,
riservata alle giovani band locali.
Cristina Bottoni, presidente del
comitato soci, e Stefano Corso,
direttore della Filiale di San Martino in Argine, hanno premiato i
vincitori della manifestazione.
29
giovani soci
a cura di Comitato Giovani Soci
La forza dei giovani
all’Assemblea dei soci
Fino in cima a Monte Adone
La cucina che passione
Uova, farina e mattarello:
i soci studiano da sfogline
Il Comitato Giovani Soci si è presentato
parlando di Fondi europei e volontariato
L’invito a partecipare all’Assemblea Generale del 21 Aprile
scorso rivolto a noi ragazzi del
Comitato Giovani Soci è stato
certamente strategico da parte di Emil Banca, per mostrare
il suo reale impegno di questi
anni nell’offrire spazio d’azione alla parte più giovane della
propria compagine sociale.
Ma non solo: questo invito è
stato soprattutto fonte di grande soddisfazione per il nostro
Comitato che in quella sede
ha potuto raccontare agli altri
soci il lavoro svolto dal 2011
ad oggi. Un lavoro fatto di tanto
volontariato come per tutti gli
altri comitati territoriali, volto
in primis ad offrire un spazio
dedicato ai soci under 35 e a
diffondere i valori primari del
credito cooperativo.
In Assemblea il Comitato Giovani ha potuto dialogare con la
presidenza e offrire alcuni spunti
di riflessione per le azioni future
della Banca. In particolar modo
si è voluta puntare l’attenzione
sui fondi europei, scarsamente
utilizzati dal nostro Paese, per
cui per noi è importante che la
nostra Banca sia un ponte per il
loro utilizzo da parte delle nostre imprese.
Il futuro delle Bcc
parte da Palermo
Giulia Fornaciari
Silvia Manelli
Una rinnovata energia e ancor
più fiducia. Sono queste le sensazioni che il Terzo Forum Giovani
Soci ha trasmesso a noi ragazzi
presenti. Il Forum, svoltosi a Palermo il 6 e il 7 aprile, ha visto la
partecipazione di oltre 350 giovani rappresentanti dei Comitati
Giovani Soci provenienti da tutta Italia, che hanno affrontato i
temi della cooperazione e delle
nuove opportunità per aiutare
i giovani talenti a sviluppare le
loro idee di impresa. Tutti gli
interventi hanno riconosciuto
il ruolo centrale delle persone
nelle organizzazioni: “solo con
l’unione intorno ad un insieme
di valori comuni è possibile raggiungere determinati obiettivi”.
Alberto Magnani
30
Nello scorso numero vi abbiamo presentato i risultati del sondaggio per le attività 2013 del Comitato Giovani Soci. Grande è
stato l’interesse per gratuità/scontistica per eventi, che in questa prima parte dell’anno abbiamo concretizzato con l’offerta
di alcuni biglietti per la Fortitudo Basket. Il corso di inglese, al
secondo posto nel sondaggio, si è concluso a febbraio. Per
quanto riguarda i corsi di cucina, che si sono classificati terzi,
siamo riusciti ad attivarne ben due, tra marzo e aprile, in zone
diverse del territorio di Emil Banca.
Il primo, presso Podere San Giuliano a San Lazzaro (BO), ha
visto la partecipazione di 15 giovani soci che si sono sperimentati nella preparazione del pane e della crescente, della sfoglia
al mattarello e dei dolci.
L’altro, presso Il Casale a Poggio Renatico (FE), ha visto i 16
iscritti alle prese tra primi piatti, dolci tradizionali e pesce, con
un occhio anche alla necessaria preparazione della tavola.
Trekking in Appennino
inseguendo Goethe
Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Così scriveva Goethe nel suo “Viaggio
in Italia” dei monti tra Emilia e Toscana. Il 9 marzo
e il 13 aprile un gruppo di giovani soci ha avuto
l’opportunità di scoprire, con l’aiuto delle guide del
CAI alcuni suggestivi sentieri nei pressi di Brento e
Loiano. Io sono Sara e per me, come per altri soci,
questa è stata la prima esperienza di trekking. Eravamo preoccupati dai chilometri e dalle salite, ma
è stata una bella avventura, condivisa con ragazzi
che non conoscevo prima della gita di Andalo e che
oggi, grazie alle tante iniziative del Comitato, posso
chiamare amici. Siamo un bel gruppo che spera di
crescere. Che soddisfazione raggiungere la croce di
Monte Adone e scattare la foto di gruppo.
Sara Civolani
Nel complesso di Lucrezia Romana
Una giornata a Roma
invitati da Iccrea Holding
Nel mese di maggio il Comitato Giovani Soci è stato invitato
a Roma per visitare il complesso di Lucrezia Romana, sede
di Iccrea, dove con grande chiarezza e passione il Presidente
e il Direttore di ICCREA HOLDING e diversi esponenti delle
società del Gruppo, ci hanno trasmesso come funziona il delicato meccanismo che aiuta a fare delle nostre BCC quello
che sono. L’intenso pomeriggio è stato una preziosa occasione di incontro in cui abbiamo respirato la vera cooperazione,
che ha dato un nuovo significato a quello che facciamo.
Giorgia Arienti
31
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Colorata e affabile
India, amore mio
IN VIAG GIO C ON LA MIA BAN C A
Dal 20 al 31 marzo 2013
32
Il mio amore per l’India è molto
forte. Se due anni fa il primo incontro con questa terra fu un innamoramento a prima vista, questa è
stata la prosecuzione di una storia
piena di fascino. Ciò che accomuna tutta l’India è l’affabilità della
gente, che deriva dal loro senso
di religiosità. Nonostante questi
tratti comuni di tutti gli indiani,
il sud è completamente diverso
dal Rajasthan, nei gusti e negli
stili di vita. È una terra che non
tradisce nel mostrarsi vera senza
maschere né filtri e l’impatto con
la realtà lascia senza fiato: l’unica
regola è vivere. Questo è un territorio fiero delle proprie tradizioni,
consapevole della propria grande
cultura ma incapace di riconoscere le proprie mancanze e sopire le
debolezze. È nell’orfanotrofio vicino a Pondicherry gestito da Terre
des hommes, che ci imbattiamo
in una di queste realtà. Qui sono
ospitate bambine dalle storie più
disparate ed inaccettabili, rubate
alla morte, alla violenza, rifiutate perché sieropositive o disabili.
I racconti sono di una crudeltà
unica, perché l’infanticidio è una
pratica non del tutto cancellata:
quando i figli diventano troppi,
o indesiderati perché femmine.
Brutte storie confuse tra tradizioni
arcaiche, ignoranza e miseria. Ma
anche questo senso di forte disagio sopisce, perché l’India dalle
eterne contraddizioni che convivono con sinergie illimitate fino a
fondersi, o meglio, fino a confondersi.Incontri sempre gente che
PROGRAMMA 2013
settembre 2013
Dal 7 all’8
Torino e le ville reali
Dal 13 al 20
Tour dell’Uzbekistan
Dal 23 al 29
Le istituzioni europee
OTTOBRE 2013
Domenica 6
Fano e Acqualagna
Dal 18 al 22
Marrakech
Domenica 20
Asti medioevale e barocca
novembre 2013
Dal 24 al 9 dicembre
Messico, Guatemala e Belize
GENNAIO 2014
IN MYANMAR
INDIA
Le fotografie del viaggio
in India sono del collega
Costantino Bambini.
sorride, saluta, mostra la propria
gentilezza ed ospitalità. Un senso
di semplice e limpida generosità.
Semplice come l’eleganza mostrata dalle donne vestite con i sari
coloratissimi, limpida come gli
occhi neri e grandissimi dei bambini, che accorrono per mettersi in
posa davanti all’obbiettivo della
macchina fotografica, quasi volessero regalare una testimonianza
della loro allegria.
Costantino Bambini
LONDRA E CORNOVAGLIA
Dal 27 maggio al 2 giugno 2013
Un viaggio romantico nel
verde della Cornovaglia fra le
gesta di Artù e dei cavalieri
della tavola rotonda.
Carmen e Roberto
Lontano dai circuiti turistici convenzionali, un viaggio in Myanmar, l’antica Birmania, vi porterà
alla scoperta di templi incantati
e villaggi senza tempo lungo il
Fiume Irrawaddy, celebrato da Kipling in quella che è stata definita
la terra dorata che vanta oltre 5
mila anni di storia. Le statue ricoperte di fogli d’oro, le cupole che
brillano al sole e le foreste raccontano un mondo ricco di spiritualità e di leggende in cui gli uomini
non dimenticano mai il sorriso.
dove andremo..
di Marika Pappagallo Ufficio Soci
Un lungo tour
nel cuore dell’Europa
Dal 23 al 29 settembre
Francia, Lussemburgo, Belgio, Città del Lussemburgo (nella foto), Bruxelles, Strasburgo,
Colmar, Alsazia e Lorena, Nancy, Metz, lo Champagne, Reims,
Arras, le Fiandre, Bruges, Gand,
Anversa, le Ardenne e il Reno.
Questi i magnifici luoghi che
andremo a visitare, in un lungo
tour che ci porterà nel cuore del
vecchio Continente, naturalmente tutto contornato da cibi prelibati e ricercati, serviti in raffinati
ristoranti con viste mozzafiato o
nei caratteristici bistrot dei centri storici, accompagnati da degustazioni di vini alsaziani e
dalle famose birre belghe.
Tra Messico
Guatemala e Belize
Dal 24 novembre
al 9 dicembre
L’arrivo in Messico inizia con la
visita al sito archeologico di Chichèn
Itzà, patrimonio dell’Umanità, e poi
la Cattedrale, il Palazzo Municipale
e la Casa di Montejo di Merida “La
Città Bianca”. Viaggiando per San Cristobal, attraverseremo la bellissima e
verdissima sierra con breve sosta alle
Cascate di ‘Agua Azul’ per un pranzo. In Guatemala vedremo Atitlan,
uno dei laghi più belli del mondo,
dominato da tre vulcani ed abitato
sulle sue sponde da diverse comunità
appartenenti a differenti etnie e poi
Tikal (nella foto), che è considerato il
sito Maya più bello, con un’incredibile abbondanza di piramidi. Partiremo
poi per Belize City alla scoperta delle
rovine Maya di Xunantunich. Al ritorno in Messico visiteremo la Riviera
Maya con visita alla laguna di Bacalar. Questi sono solo alcuni dei meravigliosi posti che andremo a visitare
in questo viaggio da sogno.
33
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Un montanaro
alla Grande Guerra
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Il diario e le memorie del bersagliere Domenico Gamberini
durante la Prima Guerra Mondiale raccontate dai figli Angelo
e Alma. Tra assalti all’arma bianca, fame, gelo e trincee emerge
uno spaccato della vita nell’Appennino del primo Novecento
La trincea, gli assalti, le baionette, le attese nel gelo assieme
ai compagni, i discorsi, i pensieri
e le emozioni di un montanaro
catapultato nella Grande Guerra. È un libro di ricordi, ma con
un estremo rigore storico, quello scritto dal socio Emil Banca
Angelo Gamberini assieme alla
sorella Alma sulla vita del padre, Domenico, che a poco più
di vent’anni, come tanti suoi coetanei, fu spedito al fronte, nel
mezzo di un drammatico conflitto mondiale che sul terreno, tra
i due schieramenti, lasciò la cifra astronomica di 23 milioni di
morti e altrettanti feriti.
Eravamo sulla linea del fuoco è il titolo della pubblicazione,
edita da Gaspari in collaborazione con il Gruppo Studi Savena
Setta Sambro, all’interno di una
collana incentrata sulla Prima
Guerra Mondiale. “Un libro su
uno dei più grandi drammi del
Gaspari editore
Eravamo sulla linea del fuoco
di Angelo e Alma Gamberini
- 110 pagine, 14 euro Potete richiederlo mandando una mail
a: [email protected]
34
Novecento, ma anche un libro
sulla vita contadina nell’Appennino bolognese che nella prima
metà del secolo scorso ha dovuto
combattere la fame e la marginalità”, scrive nella presentazione
il presidente del Gruppo Studi
Savena Setta Sambro, Daniele
Ravaglia che riconosce ad Angelo
Gamberini e a sua sorella Alma
il merito di aver speso tempo e
passione nella ricerca storica
per salvare dall’oblio lo spacca-
a cura di Filippo Benni
to quotidiano di un mondo che
oggi sembra Preistoria ma che in
realtà è lontano solo qualche decina d’anni.
Giacomo Bollini, nella prefazione, ricorda che un emilianoromagnolo su sei prese parte alla
guerra. In totale, nel Regio esercito italiano, tra fronte, retrovie
e uffici, presero servizio ben 470
mila uomini della nostra regione
su poco meno di 3 milioni di abitanti censiti nel 1911.
Domenico Gamberini, nato
a Frassincò di Monghidoro nel
1892 e scomparso a Monzuno
nel 1980, fu uno dei pochi fortunati a tornare, con al collo una
medaglia di bronzo al valor militare guadagnata durante l’assalto
austriaco alla Trincea delle Frasche. Il figlio Angelo, ex direttore dell’Ufficio di Stato Civile del
Comune di Bologna in pensione,
in gioventù ne raccolse i tragici
racconti e oggi ne racconta le gesta, a volte eroiche, e le emozioni, sempre rivolte alla sua amata
terra. Dopo anni di ricerche
negli archivi militari di tutta
Italia, dopo tante telefonate
per cercare di dare un nome
preciso e un volto ai tanti
uomini descritti dal padre
(tra i quali anche graduati
che nel tempo fecero carriera politica, chi nel Regime
fascista chi nella Costituente), ha realizzato un’opera
storicamente importantissima. “Una finestra - continua lo storico Bollini - finalmente aperta sul legame
del territorio bolognese con
quel conflitto bellico tanto
drammatico quanto lontano
dal nostro immaginario collettivo”.
banca e territorio
Otto anni di corsa:
è Strabologna Scuole
Da quando esiste il Gran Prix Emilbanca
sono stati coinvolti 24 mila studenti
Sono oltre 24 mila gli studenti
delle scuole bolognesi coinvolti negli ultimi otto anni da Uisp e Emil
Banca nella Strabologna Scuole,
l’appendice dedicata ai più giovani
della grande festa di primavera che
anche quest’anno ha portato sul
crescentone più di 13 mila podisti.
“Ogni anno – ha spiegato il factotum della manifestazione, Franco
Carati – prepariamo la Strabologna
Scuole con tante piccole gare all’interno delle strutture scolastiche
che poi si concludono in un unico
appuntamento, a maggio, per quello che ormai da tempo si chiama
Gran Prix Emilbanca”. Sono state
più di mille le staffette organizzate quest’anno, chiuse dalla gara finale a cui hanno partecipato circa
400 studenti. Quest’anno, nel giorno della Strabologna dei grandi, i
ragazzi delle scuole anno aperto la
camminata nel centro di Bologna.
La Ghepard con Emil Banca sul petto
La Ghepard Basket con la maglia targata Emil Banca milita nel campionato FIP regionale serie C/2 e gioca
nella Palestra Alutto in via Arcoveggio. Quest’anno
purtroppo disputa i play-out per non retrocedere.
35
banca e territorio
Che facciamo?...
Cooperiamo!
La finanza partecipata
dà buoni frutti
Inaugurate a San Giorgio e a Bentivoglio
le strutture nate grazie ad Etichal Banking
Si è conclusa a Casalecchio, alla
presenza del sindaco Simone
Gamberini, la sesta edizione di
“Che facciamo?...Cooperiamo?”, il
progetto ideato da Emil Banca per
promuovere l’educazione cooperativa all’interno del mondo della
scuola. L’obiettivo del progetto è
di appassionare i giovani ai valori
ed alle modalità di lavoro peculiari della cooperazione attraverso
la costituzione di un prototipo di
impresa cooperativa in classe: l’Associazione Cooperativa Scolastica
(ACS) che permette ai ragazzi di
simulare concretamente l’intero
percorso di una cooperativa. Tutti
diversi, ma tutti finalizzati alla solidarietà e all’educazione, i progetti
presentati, dalle classi coinvolte (le
Marconi di Casalecchio, le Zanotti
di Bologna e l’Itc di MonzunoVado), da quello sulla storia della
Resistenza messo in piedi assieme
all’Anpi, presente con rappresentanti all’evento, fino alle raccolte
fondi in favore di associazioni non
governative, come la bolognese
GVC. All’interno dell’evento, si è
tenuta anche la premiazione del
concorso indirizzato agli studenti
delle tre scuole, sempre organizzato da Emil Banca, in occasione
della giornata del Risparmio 2012.
L’elaborato più interessante è stato quello di Alessandro Labate,
alunno della II D delle scuole Marconi, che si è aggiudicato in premio una bella bicicletta rossa.
36
A fine maggio sono state inaugurate la “Casa di accoglienza
mamma & bambino” a San Giorgio di Piano e l’edificio polivalente della Parrocchia di Bentivoglio, due progetti nati grazie
al sostegno di Emil Banca e dei
clienti che hanno scelto responsabilmente di investire a favore
del non profit attraverso il servizio di finanza partecipata, Ethical Banking. Le due strutture
potranno ora iniziare ad erogare
servizi alle comunità di riferimento, contribuendo a creare
sviluppo socio-culturale sul territorio e produrre bene comune.
La “Casa di accoglienza
mamma&bambino”, inaugurata
lo scorso 26 maggio alla presenza del sindaco Valerio Gualandi, è stata realizzata dalla Casa
Famiglia Dolce Acqua Onlus,
grazie al decisivo apporto della
Comunità di Santa Maria della
Venenta del limitrofo comune
di Argelato, è un’abitazione destinata ad ospitare ed assistere
donne con figli minori e donne
in stato di gravidanza in situazioni di disagio. I nuclei familiari accolti faranno un percorso che li aiuterà a riacquistare
serenità, autostima, dignità, a
rafforzare i legami con i figli affinché il nucleo familiare possa
ritrovare autonomia e reinserirsi
positivamente nella società.
A Bentivoglio, Ethical Ban-
king ha dato sostegno alla Parrocchia Santissima Maria Ausiliatrice per la realizzazione
di un edificio, a disposizione
delle cinque parrocchie presenti nel comune e nelle frazioni,
che ospiterà varie attività interparrocchiali, in particolare
indirizzate ai giovani delle comunità. Anche questo edificio
è stato inaugurato il 26 maggio,
alla presenza di Mons. Silvagni,
Vicario generale della Curia, e
del Sindaco Vladimiro Longhi.
Ad un anno dal sisma
si ricordano i donatori
Gli attestati di riconoscimento per coloro
che hanno dimostrato solidarietà
Ad un anno dal sisma che
ha sconvolto la vita della pianura tra Bologna, Modena e
Ferrara, la Bassa celebra chi,
in questi mesi difficili, si è
adoperato per dare sostegno
fattivo alle comunità colpite
dall’emergenza.
Emil Banca ha dato una
mano prima di tutto mettendo
a disposizione delle imprese e
delle famiglie terremotate linee di credito agevolato e altri
progetti (messi in campo con
partner nazionali ed europei)
al servizio della ripresa, ma
anche attraverso una raccolta
fondi che è stata destinata alle
scuole di alcuni paesi colpiti.
E proprio coloro che hanno ricevuto i fondi donati da soci,
dipendenti e clienti Emil Banca, la scorsa fine di maggio,
ricordando la tragedia, hanno
voluto celebrare chi non li ha
lasciati soli. Le cerimonie sono
iniziate a Poggio Renatico
dove, ad un anno esatto dalla
prima scossa, il sindaco, avvocato Paolo Pavani, ha consegnato ad Emil Banca una targa
ricordo ringraziando per i 40
mila euro donati alla scuola
comunale.
Una settimana dopo la cerimonia si è ripetuta a Galliera dove il sindaco, Anna Teresa Vergnana, ha ribadito il
proprio ringraziamento per i
I RINGRAZIAMENTI
In alto, il sindaco di Poggio, Paolo
Pavani, consegna la targa ricordo
a Sandra Cocchi (direttore filiale
di Poggio) e a Giuliana Braido.
Sopra, la cerimonia a Galliera:
da sinistra, Braido, il sindaco Teresa
Vergnana, il referente del Comitato
soci, Mirco Fantoni, e Erika Gallerani
(filiale San Pietro in Casale). A destra,
la direttrice della filiale di Ferrara,
Rita Montanari, scopre la targa
alla casa dei Bambini con Don Turazzi.
30 mila euro consegnati alle
scuole medie ed elementari del
comune. Una targa affissa alla
Casa dei Bambini di Ferrara
ricorda invece i 40 mila euro
che sono serviti per sistemare
il primo piano dell’edificio che
ospita la scuola d’infanzia paritaria.
In tutto, Emil Banca ha raccolto 135 mila euro che, oltre
alle scuole citate, sono serviti
per le scuole Quaquarelli di
San Giovanni in Persiceto e a
sostenere l’attività della web
radio nata da un gruppo di ragazzi di Cavezzo: Radio Emilia 5.9. Per ascoltarla digitale:
www.radio5punto9.it.
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ARTE E PORTICI IN SALA COLONNE
banca e territorio
FUMETTI FRITTI
ALLA BOLOGNESE
In osteria a parlare di fumetti. Una serata di confronto,
dibattito e divertimento con
l’obiettivo di creare una rete
in una realtà molto vivace ma
oggi molto scollegata. Questo
l’impegno di Emil Banca per
il mondo del fumetto bolognese, concretizzato con l’organizzazione di una serata,
chiamata “Fumetti Fritti”, a cui
hanno aderito Vittorio Giardino, Giuseppe Palumbo, Otto
Gabos, Donald Soffritti, Sergio
Tisselli, Lucio Filippucci, Piero
Ruggeri, Michele Masini, Antonio Sforza, Davide Fabbri,
Francesco Cattani, Matteo Lolli, Paolo Martinello, Francesco
Barbieri, Roberto Baldazzini
e Michele Benevento. A vivacizzare la serata ci ha pensato
Franz Campi. Sopra, la foto di
gruppo, sotto, una delle opere
partorite durante la serata.
Le consegne
su due ruote
Raggiungere gli uffici di avvocati e notai nel centro di Bologna senza inquinare? Oggi si
può ed Emil Banca, che da sempre mira ad uno sviluppo economico che sia anche sostenibile,
lo fa. Dai primi mesi del 2013,
infatti, le piccole consegne di
documenti nel centro cittadino,
invece che con i classici corrieri
motorizzati, sono state affidate
agli Urban Bike Messengers Bologna, il primo corriere in bici
della città, nato nel 2010, che
offre un servizio di consegna ad
impatto ambientale zero, personalizzato ed efficiente. Oltre che
una pratica ambientalmente sostenibile, l’accordo con i bikers
per Emil Banca rappresenta anche un risparmio economico.
PREMIO ILARIO ROSSI
Profumo di donna di Anna Malverdi
ha vinto la IV edizione del premio
Ilario Rossi, curato dal circolo artistico “Ilario Rossi” con il patrocinio del
Comune di Monzuno e la collaborazione di Emil Banca e Centro Studi
Savena Setta Sambro .
I primi quarant’anni
della Pro Loco in un libro
è stato presentato al Barchessa di Villa Terracini, ad Osteria Nuova, il libro “I suoi primi
quarant’anni” in cui Andrea Valeriani, socio ed ex dipendente
di Emil Banca ora in pensione,
racconta la storia della Pro Loco
di Sala Bolognese. Il libro, edito
da Savena Setta Sambro, è stato
stampato per festeggiare la ricorrenza della Pro Loco nata nel
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Sul cattolicesimo
politico in Francia
1973. L’autore, socio Pro Loco e attivista fin dai primi anni della sua
costituzione, ha
rispolverato ricordi e materiale d’archivio, comprese
75 immagini e oltre 400 nominativi di persone che hanno fatto la
storia dell’associazione.
è stato presentato lo scorso aprile a Monzuno l’ultimo saggio
storico di Michele Marchi. Alla ricerca del cattolicesimo politico è il titolo della pubblicazione che si occupa del rapporto
tra religione e politica in Francia, da Pétain a De Gualle. La ricerca di Marchi prende avvio da inizio Novecento e si conclude ai primi anni Sessanta, quando De Gaulle, una volta risolta
la crisi algerina e
definitivamente strutturata la
Quinta Repubblica, sembra fornire
adeguata rappresentanza ad una
militanza cattolica
in larga parte legata ai temi della
centralità dello
Stato in economia
e del primato della
nazione in politica.
Progetti e disegni per una reinterpretazione e una riscoperta, soprattutto artistica, di uno dei simboli di
Bologna: i suoi portici. Tanti e tutti originali i lavori realizzati per il progetto Bologna dei Portici dagli studenti
dell’IsArt di Bologna entrati a far parte di una mostra
esposta per oltre un mese in sala Colonne. Per l’occasione, gli studenti dell’IsArt hanno incontrato alcuni artisti
dell’associazione Francesco Francia, diretta da Luigi
Enzo Mattei e di cui Emil Banca è partner, per presentare
l’esperienza didattica sul tema “portici” portata avanti
dall’istituto durante l’anno scolastico appena concluso.
LA LINEA GOTICA IN MOSTRA
Barelle, divise e manifesti. Erano più di cento gli oggetti
della collezione di Claudio Coliva in mostra nella sala Emil
Banca di Loiano per la rassegna Dalla linea Gotica a Livergnano che ha visto la proiezione di film e la presentazione
di libri e raccolte fotografiche sul passaggio della guerra.
Previdenza e investimenti a convegno
Erano più di 160 i clienti di Emil Banca
che hanno partecipato al convegno sul Private
Banking organizzato nella prestigiosa cornice
del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. La tutela dei risparmiatori e del loro patrimonio sono il primo obiettivo della banca,
per questo è importante che il cliente sia informato sui processi di investimento alla luce
dell’evoluzione dei mercati, delle tecniche di
gestione del portafoglio e dei prodotti offerti.
Alla serata, aperta dal Vicedirettore, Gianluca Pavan, sono intervenuti Vincenzo Palli
Direttore Generale di Risparmio e Previdenza
s.g.r., Luca Ramponi Responsabile Investimenti di Risparmio e Previdenza s.g.r., i Responsabili di Area di Amundi s.g.r., Schroders e
Pictet funds che hanno dato vita ad una inte-
ressante tavola rotonda sul tema dell’evoluzione dei mercati finanziari e le soluzioni di
investimento più appropriate per affrontarla.
Le conclusioni sono state affidate al Direttore
Generale, Daniele Ravaglia.
Sempre nell’intezione di offrire non solo
servizi e competenze, ma anche informazione, la banca, tra maggio e giugno scorsi, ha
organizzato altri convegni, sia a Bologna che
in provincia. Consapevole del fatto che creare le basi per un futuro tranquillo sia oggi
indispensabile, in collaborazione con BCC
Risparmio& Previdenza, a Molinella ed Argelato sono stati organizzati due appuntamenti
sulla previdenza complementare, dedicati ai
giovani clienti.
Sara Aleotti
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Giornata nazionale dello Sport
banca e territorio
Le scuole in meta a Bologna
Il liceo Fermi domina
Copernico e Arcangeli
Un corso con Legambiente
Come si diventa guida
della Flaminia Militare
Alla scoperta della strada romana con il “Corso
Internazionale di Formazione per Guide Volontarie per la strada romana Flaminia Militare”, organizzato dai Circoli di Legambiente SettaSamoggiaReno di Bologna, con il contributo di Emil Banca,
al fine di incrementare la conoscenza del territorio
nell’ottica dello sviluppo di un turismo ecologico
e sostenibile. I promossi riceveranno l’attestato
d’idoneità e il cartellino identificativo per le visite guidate sulla strada romana organizzate da Legambiente. Il programma del Corso è sulla pagina
facebook del circolo SettasamoggiaReno.
I Campioni del Coni in
festa a Sasso Marconi
Un caldo sole ha accompagnato la decima edizione della
Giornata nazionale dello sport,
che si è celebrata in tutta Italia
con il motto “Questa è l’Italia.
Sogna, cresce, vince” grazie al
CONI, e al contributo di Emil
Banca, sponsor della manifestazione dalla prima edizione.
Tanti gli sport in mostra a Sasso Marconi, con la presenza
anche di campioni del calibro
di Matteo Neri, tricolore Allievi nella sciabola, Silvia Veratti, atleta paraolimpica
nell’equitazione. La manifestazione era stata presentata nella sede di Emil Banca alla presenza di
Daniele Ravaglia e del delegato del Coni, Rino Lolli.
Il liceo scientifico Fermi, battendo i “cugini” del Copernico, ha vinto per il secondo anno consecutivo il trofeo “La
scienza in meta” e, superando il liceo artistico Arcangeli,
anche il “Torneo dei Licei” bolognesi. La manifestazione
che ha messo a confronto le squadre di rugby dei tre Licei, sostenuta da Emil Banca che è main sponsor del Bologna Rugby 1928, si è tenuta all’Arcoveggio ed è stato
un successo di pubblico e agonistico. A margine della
manifestazione, si è disputata anche una partita di rugby
femminile con le ragazze dell’Isart Arcangeli, che insieme
alla veterana Erika Morri stanno preparando i prossimi incontri della fase nazionale dei Giochi studenteschi.
40
Torneo nazionale Bcc di calcetto
Le ragazze Emil Banca
sul podio a Fano
Al torneo partecipavano 16 squadre femminili e 92 maschili.
Grande risultato per la ragazze Emil Banca che si sono classificate terze, perdendo in semifinale dalla Bcc di Roma, vincitrice del torneo. Sottotono gli uomini che, falcidiati dagli
infortuni, dopo tre sconfitte consecutive, si sono dovuti accontentare del girone di consolazione, arrivando secondi.
Il premio dell’Anpi alle scuole Zanotti
Giovani pescatori crescono a Molinella
I ragazzi delle classi IIIA
delle scuole Zanotti di Bologna hanno vinto la borsa di
studio “Noi e la Costituzione” bandita dall’ANPI per
le terze classi delle scuole
secondarie di I grado. Per
convincere la giuria i ragazzi
hanno presentato un lavoro
sul ruolo della Cooperazione
nella Costituzione Italiana
in cui un capitolo era incentrato sull’attività della cooperativa attivata nella classe
all’interno del progetto Che facciamo?..Cooperiamo, ideato
e realizzato da Emil Banca. Per capire come destinare i fondi
della borsa di studio i ragazzi si consulteranno con la modalità cooperativa che hanno appreso.
A Molinella la premiazione dei giovani Pierini che hanno
disputato il Campionato Comunale di pesca . La manifestazione è intitolata ad Alberto Bernardi, ex presidente della
società locale di pesca sportiva e per diversi anni Consigliere di Amministrazione Credibo. Alla cerimonia era presente
anche la referente del Comitato Soci, Cristina Bottoni.
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appuntamento a...
I prossimi appuntamenti
nell’agenda Emil Banca
ve organizzate o sostenute da Emil Banca, nonchè aggiornamenti sulle gite sociali e su tutti i vantaggi per la compagine sociale
sono disponibili sul sito internet della Banca.
4 X festival bandistico minerbio
4 CHef al...Massimo a Monzuno
LUGLIO - Dal 5 al 7 luglio, all’interno della Sagra
della Tagliatella, si terrà la nuova edizione del
Festival Città di Minerbio dedicato alle bande.
www.emilbanca.it - Maggiori informazioni su tutte le iniziati-
LUGLIO - Come lo scorso anno, quando arrivò in
finale, anche in questa edizione del torneo di basket
all’aperto più famoso d’Italia, che si gioca ogni
estate nella prima metà di luglio nel parco pubblico
di Bologna, giocherà una squadra Emil Banca.
SETTEMBRE - Come da tradizione, la prima
domenica di settembre, che quest’anno cade il
primo giorno del mese, a Monzuno va in scena
una delle più belle manifestazioni gastronomiche
della provincia, con tanti chef di grido che
cucineranno in piazza la carne della macelleria
Zivieri per ricordare Massimo, il miglior macellaio
d’Italia scomparso prematuramente nel 2009. Non
mancheranno i vini del territorio. Per informazioni
e prenotazioni: www.macelleriazivieri.it.
4 Sagra dell’ortica a malalbergo
4 Festa dello sport a zola
4 notte banca a San marino
4 festa patronale a baricella
4 Playground Giardini Margherita
agosto - Da giovedì 29 agosto a domenica 8
settembre Malalbergo ospiterà la tradizionale Sagra
dedicata all’Ortica con i piatti della tradizione.
agosto - Il 31 agosto a San Marino di B. la
manifestazione che coinvolgerà tutte le realtà del
paese in una festa dal tramonto a notte fonda con
un convegno organizzato dal Comitato soci locale.
settembre - Nel centro sportivo della
parrocchia di Zola Predosa, dal 4 al 9 settembre si
terrà la XXXIV edizione della festa dello sport.
SETTEMBRE - Sabato 8 settembre si terrà la festa
patronale parrocchiale di Baricella che viene
organizzata ogni anno anche grazie al contributo
del Comitato soci locale.
L’ultimo saluto
Con Sergio nel cuore
Sergio Zamboni non era solo un collaboratore di
Emil Banca da vent’anni. Attivissimo in ambito sociale,
era una colonna portante della Protezione Civile di Molinella di cui era orgogliosamente volontario. Lo ricordiamo tutti nella missione a seguito del terremoto che
colpì L’Aquila nel 2009 che probabilmente ha segnato
più di altre la sua vita. Così scriveva nel suo reportage in
Notizie Emil Banca. Chissà con quale spirito ha vissuto
invece il terremoto che ha colpito la sua di terra, lo scorso anno, quando era già stato colpito dalla malattia che
lo ha strappato dall’affetto dei suoi cari, amici e colleghi
il 28 aprile scorso. Ma oltre ad essere un grande volontario era anche un attore apprezzatissimo. Aveva calcato
le scene in decine di commedie dialettali, quasi sempre
nel ruolo di mattatore, riuscendo ogni volta a strappare,
42
grazie alla sua irresistibile mimica,
valanghe di risate. L’ultima impresa
lo aveva visto recitare una parte a
fianco di Cristian De Sica nella fiction televisiva “Un matrimonio” con
la regia di Pupi Avati che vedremo in
onda sugli schermi in autunno. La
sua simpatia si trasmetteva all’istante;
era il frutto della divertente espressività del suo volto ma soprattutto della luce sincera che brillava nei suoi
grandi occhi chiari. Faceva tutto con
grande passione e animo generoso.
Con questa immagine vogliamo ricordarlo uniti nel dolore con le sue figlie
Martina ed Elisa, la moglie Carmen e
il fratello Paolo. Ciao Sergio.
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