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La casa povera
Periodico di informazione bancaria e di cultura locale di Emil Banca Credito Cooperativo Quadrimestrale anno XII - n. 2 - Luglio 2013 La casa povera Nino Bertocchi, 1944 Pinacoteca Bertocchi-Colliva Sede Emil Banca - Monzuno sommario Quadrimestrale - Anno XII n. 2 /giugno 2013 Direttore responsabile: Giuliana Braido Coordinamento redazionale: Filippo Benni, Giuliana Braido Progetto grafico: Eugenio Loi Impaginazione: Filippo Benni Hanno collaborato a questo numero: Sara Aleotti, Giorgia Arienti, Costantino Bambini, Luigi Caniato, Sara Civolani, Emanuele Di Maio, Giulia Fornaciari, Alberto Magnani, Giulio Magagni, Silvia Manelli, Licia Mazzoni, Paola Misiti, Marika Pappagallo, Daniele Ravaglia, Francesca Rossini, Michele Tana, Fabio Tognetti, Flavio Tieri. Le foto di questo numero sono di: Costantino Bambini, Filippo Benni, Giuliana Braido, Giulia Fornaciari, Franco Pelacani, Alberto Magnani, Michele Tana, Luciano Nadalini, Laura Salvinelli, Edoardo Verzieri, Archivio Comitati Soci Emil Banca. In copertina: “La casa povera”, opera di Nino Bertocchi del 1944 consevata nella Pinacoteca Bertocchi-Colliva presso la sede Emil Banca di Monzuno 10 6 12 Redazione: Via Mazzini 152, 40138 Bologna. Tel. 051 39.69.39 e-mail: [email protected] Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6560 del 11/04/1996; Proprietà di Emil Banca Credito Cooperativo - Bologna, via Mazzini 152, 40138 - Bologna. Numero chiuso in redazione mercoledì 12 giugno 2013. 22 Stampa: Litografia S.A.B. snc Via San Vitale 2/c - Budrio - Bologna Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana TUTELIAMO L’AMBIENTE Stampato su carta Revive Pure riciclata 100%. Questo prodotto è composto da fibre riciclate al 100% e viene fabbricato secondo le più rigide normative di rispetto dell’ambiente. 24 EDITORIALI 4 Il sistema Bcc alla prova Basilea 3 5 C’è differenza tra banca e banca BANCA 6 Bilancio sociale: i numeri che fanno la differenza 8 Investire nella microimpresa con il Fei 9 Giovani imprenditori crescono con Fare Lavoro 10 Dal cielo un’altra ferita per la pianura bolognese 12 La fiction è in filiale 13 A Monzuno la Pinacoteca Bertocchi-Colliva 14 Facebook e privacy 16 Prodotti Emil Banca 18 L’esperto risponde: la fattura digitale 20 Dietro le quinte dell’Harlem Shake 21 Il gelato YouTu 22 GVC, volontari della pace MONDO SOCI 24 Socio in evidenza: Lo Scoiattolo 26 Socio Personaggio: Cristiano Cremonini 28 Notizie dai Comitati Soci 32 In viaggio con Emil Banca: Siamo stati a... Dove andremo.... 34 Soci con carta, penna e calamaio BANCA E TERRITORIO 36 Notizie in breve 42 Appuntamento a... 26 3 gli editoriali 4 Il sistema economico-finanziario dell’Occidente è in piena fase di revisione a seguito della lunga e complessa congiuntura in atto. Il sistema bancario è stato travolto da un epocale tsunami normativo, generalmente deciso lontano dalla nostra realtà. Ma come tutti, anche il Credito Cooperativo deve confrontarsi con questo nuovo scenario, di cui uno degli aspetti più impattanti si chiama Basilea: un comitato che definisce le regole per la corretta gestione delle banche e per assicurarne la solvibilità. Siamo già al terzo round di norme, che entreranno in vigore nel prossimo 2014 e che incideranno profondamente su aspetti di massimo rilievo dell’operatività bancaria: la quantità e qualità del capitale che le banche sono tenute a detenere a fronte dei rischi assunti, le modalità di calcolo dell’attivo ponderato per il rischio, l’equilibrio delle scadenze tra attivo e passivo e il rischio di liquidità, il grado di leva finanziaria. Anche la governance delle banche verrà toccata; si dovranno mettere in atto modifiche organizzative, strumenti adatti e sviluppare le competenze connesse. Queste regole incideranno purtroppo anche nelle relazioni con la clientela, ren- dendo ancor più complesso il mantenimento di quel supporto di cui l’economia ha assoluta necessità. Il notevole sostegno fornito dalle Bcc all’economia locale è noto e riconosciuto anche da Banca d’Italia, si è fatto più forte proprio nel periodo in cui i grandi gruppi si ritraevano. Ma gli esiti della crisi, la difficoltà delle imprese e delle famiglie nel rientrare dai propri impegni, la “Vincoli sempre più stretti, facciamo rete per sostenere il nostro territorio” riduzione del risparmio, hanno determinato l’erosione della capacità di generare reddito delle banche, anche delle Bcc, indebolendone la capacità di autofinanziamento. Tutto questo e il progressivo aumento del rischio di credito rappresentano in prospettiva elementi di potenziale criticità sul piano patrimoniale. Un aspetto essenziale, poiché, come detto, Basilea3 ci richiede determinati elementi di quantità e qualità del capitale a fronte dei rischi assunti. Emil Banca vanta un patrimonio di tutto ri- spetto ed una solidità che ci consente di svolgere coerentemente il ruolo di banca di sviluppo locale. Ma queste norme incidono ed incideranno significativamente anche sull’operare di chi non ha mai fatto speculazione finanziaria e, anzi, si è sempre messo al fianco dell’imprenditoria locale, valorizzando quella parte che ha idee, progetti sostenibili, capacità realizzative e network nazionali ed internazionali. Noi banche del territorio, a fronte dei molti adempimenti e requisiti da soddisfare, dobbiamo sviluppare sempre maggiori sinergie all’interno della rete, collaborare con il nostro Gruppo, con l’obiettivo di conseguire una gestione più efficiente, perseguendo modelli e modalità operative che favoriscano la tempestiva ed efficiente allocazione delle nostre risorse. Dovremo sempre più fare rete vera con il territorio, divenendo un network: un distretto di competenze, di idee, di pro-attività, capace di organizzare il territorio e interloquire nei nuovi mercati, con le istituzioni, ed in grado di garantire quelle sinergie utili per assicurare sviluppo futuro. C’è differenza tra banca e banca Parlare male delle banche è diventato uno sport nazionale. Tra poco pare che possa superare addirittura il calcio come argomento maggiormente trattato. Non voglio certo fare una difesa d’ufficio del sistema bancario, so bene che anche le banche hanno specifiche responsabilità in ordine alla difficile situazione economica in atto. Credo però sia semplicistico attribuire ad esse ogni colpa, senza fare distinzioni innanzitutto tra quelle italiane e quelle, ad esempio, anglosassoni. Banche d’affari, la cui attività è di certo stata determinante nella costruzione del disastro finanziario iniziato diversi anni fa. Poi vorrei distinguere le responsabilità anche all’interno del nostro Paese: non tutte le banche si sono e si stanno comportando in modo scorretto nei confronti della clientela. Certo, errori ne possiamo fare tutti, ma ritengo, e qui voglio parlare di Emil Banca, che la nostra principale preoccupazione sia davvero il sostegno alle comunità locali. Non certo come slogan, ma come intenzione agita nei comportamenti quotidiani. Altrimenti non sapremmo come motivare i grandi sforzi che stiamo facendo, in un contesto di mercato difficilissimo, innanzitutto per difendere i risparmi dei nostri Soci e clienti. Siamo infatti impegnati a garantire ai tanti depositanti che la fiducia che hanno riposto in noi non è vana: stiamo operando per assicurare loro un rendimento coerente coi tempi e la certezza del rimborso del loro capitale. E “C’è chi ha avuto un ruolo nella crisi, noi cerchiamo di ridurne gli effetti” di questi tempi non è poco. Né si può dire che la nostra Banca non ponga attenzione a chi ha bisogno di credito. La percentuale di operazioni respinte sul totale presentato è molto bassa. E il più delle volte i “no” sono stati conseguenti a richieste che già nelle premesse non erano sufficientemente supportate da elementi di possibile successo. è finito il tempo nel quale si “tentava” un’avventura economica, coi capitali altrui, aiutati dal vento favorevole che spesso garantiva il successo anche a chi non aveva le idee chiare. Oggi chi si assume degli impegni deve farlo con coscienza e dopo avere studiato sotto tutti i punti di vista la possibilità di successo dell’iniziativa che si appresta ad avviare o a potenziare. In particolare in fase di avvio di nuove attività, la nostra Banca offre ai novelli imprenditori diverse possibilità. Penso alle convenzioni sottoscritte con le associazioni di categoria per il finanziamento di new-co, piuttosto che al microcredito erogato con risorse messe a disposizione dal Fondo Europeo degli Investimenti. Devo poi ricordare che oltre un terzo dei nostri clienti hanno potuto usufruire di moratorie o comunque di rinegoziazioni dei loro debiti contratti con noi. Il tutto in un contesto normativo sempre più difficile che impone che l’operatività delle banche sia vincolata a precisi requisiti imposti dai “regolatori”: Eba, Banca d’Italia, Consob, Isvap, Basilea2, Basilea 3 ed altre ancora. Insomma, a chi vuole cercare il colpevole della crisi tra le banche, precisiamo che la nostra sede non è il posto giusto. il direttore dan iele r avag lia il pre siden te giulio magagn i Il sistema Bcc alla prova Basilea3 5 Guarda il video del Bilancio Sociale 2012 con il tuo smartphone banca Bilancio sociale: i numeri che fanno la differenza Il nostro contributo al benessere delle comunità non è fatto solo di ricchezza ma anche di aumento delle possibilità e delle opportunità, delle occasioni e delle relazioni. 6 Che gli anni nei quali stiamo vivendo siano piuttosto duri non è certo una novità. La mancanza di prospettive ci inquieta, soprattutto se pensiamo ai giovani. Disoccupazione in aumento, potere di acquisto in diminuzione e disuguaglianze economiche in forte crescita ci proiettano uno scenario di un paese più povero e sempre meno fiducioso. Come attore del territorio, la nostra Banca continua a fare la propria parte per favorire sviluppo, operando scelte che siano attente ai bisogni degli interlocutori: soci, clienti, collaboratori e comunità in cui opera. Lo spirito che l'anima, chiaramente indicato nella specifica missione di Banca di credito cooperativo, è quello di contribuire alla costruzione di benessere, con un forte impegno per la coesione. Questioni che non sono poi così facili da raccontare, figuriamoci da rendicontare. Ma anche questo fa parte del nostro impegno e puntualmen- te ogni anno proviamo a farlo cercando di mostrare concretamente, quindi anche attraverso i numeri, scelte, azioni e risultati che siamo riusciti a conseguire. Questi ultimi in particolare, almeno per noi, trovano riscontro non solo nella dimensione quantitativa ma soprattatto nelle relazioni. Possiamo aumentare il numero di soci e clienti ma se di fatto non riusciamo a sviluppare una relazione di lavoro soddisfacente (per entrambi) a poco giova lo sforzo, così come, si può anche crescere a livello di aggregati ma non senza analizzarne la qualità e la sostenibilità, se guardiamo con gli occhi della responsabilità sociale. Per questo per una azienda come la nostra non è sufficiente redigere il bilancio civilistico ma servono altri strumenti che lo completino. In primis il bilancio sociale che però, almeno per quanto ci riguarda, realizzato nella sua versione integrale è ricchissimo di informazioni ma allo stesso tempo (e per questa ragione) risulta essere impegnativo dal punto di vista della fruibilità. Dal momento che per noi è imprescindibile far conoscere gli elementi che ci caratterizzano e ci differenziano dalle altre aziende bancarie, ponendo in evidenza il valore economico e sociale che riusciamo a produrre, da quest’anno abbiamo realizzato una serie di schede sintetiche costruite con la tecnica dell’infografica per far cogliere meglio le evidenze e le performance descritte e, ancora una volta, abbiamo investito nella produzione del video bilancio, che ci consente di arrivare in modo ancor più diretto ed efficace ai nostri Soci, così come a coloro che vogliono conoscere la Banca. Strumento quest’ultimo che è stato presentato nell’assemblea di bilancio tenutasi al teatro Manzoni il 21 aprile scorso, ma soprattutto che verrà utilizzato nell’ambito degli incontri che si terranno nel periodo autunnale nelle varie aree territoriali della Banca in collaborazione con i Comitati Soci Locali. Incontri nei quali tutta la compagine sociale è invitata ad intervenire e alla quale ci affidiamo per una “valutazione” e speriamo, una condivisione. Noi ci mettiamo l’impegno di 455 persone e contiamo sulla forza di 22mila soci e oltre 90mila clienti che, ci auguriamo, cerchino ogni giorno nel nostro lavoro non solo convenienza ma anche valori. Quelli che raccontiamo nei nostri strumenti di rendicontazione una volta l’anno, attraverso il periodico Notizie Emilbanca quadrimestralmente e attraverso i canali di comunicazione on line, con trasparenza con un “filo diretto”, ogni giorno. Giuliana Braido I RISULTATI economici e sociali DEL 2012 IN SINTESI Questi sono alcuni degli indicatori chiave, definiti tecnicamente key performance indicator (KPI) che sintetizzano i principali risultati conseguiti nel 2012 sia sotto il profilo economico sia sociale. Risultati economici Utile netto: 2,3 milioni € ROE: 1,09% Cost income ratio: 62,7% Cost income ratio rettificato: 60,1% Patrimonio netto: 215,6 milioni € (+2,5%) Capitale sociale: 54 milioni € (+1,6%) Raccolta totale: 2.570 milioni € (+4,8%) Impieghi: 1.694 milioni € (-2%) Impieghi/raccolta diretta: 94,6% Risultati sociali Base sociale: 21.389 soci (+4%) Credito erogato ai soci: 79,8% (+1,1%) Nr. Comitati Soci: 19 Risorse per i Soci: 1,7 milioni € (+10,3%) Numero iniziative realizzate sul territorio: circa 500 Contributi erogati : 490 mila € (-39,8%) Nr. clienti: 90.508 (+2%) Nr. nuovi clienti giovani: 1.025 Nr. reclami: 31 (-39%) Finanziamenti Energia: 5,6 milioni € (-6,2%) Moratoria sui crediti post sisma: 20,3 milioni € Microcredito sociale: 86 prestiti per 221 mila € (+107%) Ethical Banking: 827 mila € di impieghi per 21 progetti Giovani: confermati 11 contratti a tempo indeterminato BIlan c io soc iale: Numer i di va lor e B Ila ncio so ciale: Numeri di valore Attraverso un video raccontiamo il valore che produciamo 7 banca a cura dell’Area Identità Aziendale Investire nelle microimprese Ammontano già ad oltre 500 mila euro i finanziamenti erogati da parte di Emil Banca all’interno del progetto con il Fei. 8 Oltre cinquecentomila euro di piccoli finanziamenti erogati in meno di cinque mesi a 28 piccole aziende, sia fuori che all’interno del territorio colpito dal sisma del 2012. In più, la liquidità garantita da Emil Banca al sistema economico locale è stata concessa a tassi vantaggiosi e senza il rilascio di garanzie reali. È questo il primo bilancio del progetto Progress Microfinance avviato ad inizio anno con il Fei, il Fondo europeo per gli investimenti, e rivolto a chi intende avviare o consolidare una microimpresa (con meno di dieci dipendenti) contribuendo alla creazione di occupazione e alla ripresa economica, incluse quelle categorie di persone cui viene spesso precluso l’accesso al credito bancario. Due i prodotti realizzati: Vantaggio, riservato alle microimprese di commercio, artigianato e agricoltura, e Rinascita, che ha spese ancor più ridotte e si rivolge alle aziende di qualsiasi settore con sede nei Comuni terremotati. Il plafond per il progetto, grazie alla partecipazione del Fei che ha scelto Emil Banca come partner, è di tre milioni di euro. Una cifra che permetterà l’accesso al credito ad oltre 150 imprese. Filippo Benni CASSAINTEGRAZIONE CREDITO CON ETIMOS Quasi tremila lavoratori di Bologna e provincia negli ultimi quattro anni hanno ricevuto un prestito a tasso e spese zero come anticipo della cassaintegrazione o degli altri ammortizzatori sociali. A erogarlo il pool di banche locali che nel 2009 hanno aderito al “Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà” che a maggio è stato rinnovato fino al 2014. Emil Banca, nel 2006, fu promotrice dell’accordo sperimentale dal cui successo prese vita il progetto. Al protocollo partecipano Inps (che garantisce sui tempi dei rimborsi degli ammortizzatori sociali), Sindacati (che tutelano i lavoratori), Provincia (che certifica lo stato di crisi delle aziende), e istituti di credito (che finanziano, su base volontaria, i lavoratori in difficoltà). Emil Banca, in virtù dell’accordo sottoscritto dalla Federazione Regionale delle Bcc, ha aderito al progetto di microcredito di Etimos Foundation e Microcredito per l’Italia, attivato grazie al fondo di garanzia messo a disposizione dall’imprenditore Franco Rosso per sostenere la popolazione colpita dal terremoto del maggio 2012. Questo intervento, all’interno del paniere di iniziative attivate dalla Banca a favore di comunità, famiglie ed imprese danneggiate, grazie ad un plafond di 4,5 milioni di euro permetterà di erogare piccoli prestiti, senza ulteriori garanzie, a soggetti esclusi dal credito, fino a 10mila euro alle persone e fino a 50mila euro alle imprese. Ecco le prime aziende nate grazie al “microcredito per il lavoro” il progetto attivato assieme all’associazione di promozione sociale Fare Lavoro e alla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche Arrivano i primi frutti del progetto “Microcredito per il lavoro” nato dalla sinergia tra la nostra Banca, l’Associazione di promozione sociale Fare Lavoro e la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche per sostenere i giovani del nostro territorio ed aiutarli, con risorse economiche e supporto formativo e consulenziale, a realizzare concretamente le loro idee imprenditoriali, dando fiducia al loro spirito d’iniziativa. Grazie a questo progetto sono già nate tre realtà imprenditoriali e altri due finanziamenti sono già stati approvati. Tutte le nuove aziende sono composte da giovani che credono nelle proprie idee ed hanno voglia di rischiare per costruirsi un futuro lavorativo autonomo. I microcrediti sinora erogati hanno un ammontare complessivo di 60 mila euro, mentre quelli ancora da erogare di 37 mila euro. Ginger (Gestione Idee Nuove e Geniali in Emilia Romagna ) è il primo progetto che ha visto la luce: cinque ragazze, con esperienza in ambito creativo e culturale, hanno dato vita ad una piattaforma web per mettere in rete creativi, imprese e istituzioni pubbliche dell’Emilia Romagna e aprire nuove opportunità di occupazione, portando innovazione e sviluppo Fare lavoro Sopra, il logo del progetto Microcredito per il lavoro. A sinistra, un corso tenuto da Ginger, una delle prime realtà finanziate. economico e sociale. Il crowdfunding (modalità di finanziamento che sollecita l’adesione di tante persone che con piccoli contributi sostengono idee e progetti) e crowdsourcing (insieme di attività e competenze messe a disposizione da tante persone per risolvere problemi o produrre contenuti) sono gli strumenti che faranno girare il meccanismo. Tatami, invece, è una cooperativa sociale che si occupa di servizi didattico-educativi post scolastici e attività ricreative per adolescenti e che gestirà per il Comune dei servizi scolastici integrativi. Seiperdue è la trasformazione dell’attività di quattro soci di un piccolo studio di produzione audio-visiva (spot, videoclip, filmati industriali e istituzionali) ha avuto un finanziamento per estendere l’attività agli ambiti di grafica, motion-graphic, animazione stop-motion e web design. Guardando a questi primi beneficiari del microcredito, sebbene si tratti di pochi casi, notiamo come la presenza femminile sia predominante (in due casi le imprese sono di sole donne, negli altri gli uomini sono comunque in minoranza): tra i giovani le donne sembrano essere molto più intraprendenti dei loro coetanei e avere idee piuttosto chiare e, soprattutto, concrete nell’avvio di nuove imprese. Paola Misiti MIC ROC REDITO P ER AZ IENDE E PER SO NE MICR O CR EDITO P ER AZ IEN DE E P ERSON E A 28 aziende piccoli prestiti senza la necessità di garanzie reali Giovani imprenditori crescono 9 banca di Giuliana Braido Area Identità Aziendale Lo stesso aiuto dato ai terremotati Dal cielo un’altra ferita per la pianura bolognese Le medesime misure adottate subito dopo il sisma del maggio 2012 sono state estese a coloro che hanno subito danni dal passaggio della tromba d’aria del 3 maggio scorso che ha colpito diversi comuni di nostra competenza. Soci e clienti che hanno avuto danni hanno potuto, e possono rivolgersi, alle filiali di Emil Banca con la documentazione attestante i danni subiti per ottenere: - la sospensione del pagamento di rate capitale ed interessi per 12 mesi - la concessione di un finanzia- La disavventuta vissuta dell’ex amministratore della Cassa di Argelato Francesco Ardizzoni, investito assieme al figlio dalla tromba d’aria che di recente ha colpito la Bassa bolognese già martoriata dal sisma 10 è venerdì 3 maggio e sono le 17,30. Partendo da Modena, una tromba d’aria taglia la pianura bolognese e si spegne a Ferrara circa un’ora dopo, lasciando un bel po’ di devastazione. In un pomeriggio, a quasi un anno dalle terribili scosse di terremoto, nella pianura bolognese torna la paura di perdere tutto. Una decina i feriti ma un centinaio gli immobili danneggiati. Diversi alberi e pali della luce abbattuti. Contemporaneamente, in un’altra vasta parte della pianura, molti danni sono stati causati da una potente grandinata, con coltivazioni e vetture rovinate dai chicchi di ghiaccio grossi come palline da golf. “Non è stata mica una semplice tromba d’aria” racconta Francesco Ardizzoni, socio storico della Banca ed ex amministratore della Cassa Rurale di Argelato e Bentivoglio, che al momento del passaggio era nell’azienda agricola del figlio Giuseppe, fuori, a lavorare nei campi. “Ricordo bene la tromba d’aria che nel 1995 attraversò Saletto e mi scoperchiò il tetto del fienile por- tandomi le macerie a 10 metri. Questa volta ho visto bene, erano due trombe che ad un certo punto si sono unite e hanno formato un vero e proprio tornado. Qui abbiamo trovato le macerie del tetto della casa di mio figlio, e della sventratura del capannone, costruito in cemento armato e antisismico, fino a 4/500 metri di distanza. I vetri della casa, del capannone e dei mezzi agricoli sono tutti scoppiati”. Questo significa che, ma lo ab- biamo letto sui giornali i giorni successivi, il fenomeno ha avuto una potenza di oltre 200 chilometri orari. “Avevo da poco semitato le barbabietole e i piselli, 17 ettari di terreno - spiega Giuseppe - La tromba d’aria ha spazzato via il letto di semina, rimuovendo la terra per 3-4 centimetri e buttando a mare tutto il lavoro. Dopo aver bonificato i campi dalle macerie abbiamo seminato del sorgo ma con poche speranze di raccolto”, racconta facendoci vedere La distruzione A sinistra, il capannone agricolo degli Ardizzoni letteralmente sventrato dalla forza del tornado. Sopra, dall’alto in basso, i resti della casa recuperati nei campi; la ruota del trattore a cui i due si sono aggrappati per non essere portati via dalla forza del vento; Francesco Ardizzoni e il figlio Giuseppe accanto al trattore a cui sono scoppiati i vetri e sotto al quale hanno trovato riparo. come il passaggio della tromba abbia modificato addirittura la consistenza del terreno. “Appena abbiamo visto cosa stava succedendo ci siamo chiusi nel trattore e ci siamo diretti verso il capannone credendo di trovarvi riparo. Ad un certo punto ci siamo trovati in mezzo al vortice. I vetri dell’abitacolo sono scoppiati e il trattore è stato sollevato da terra. Abbiamo abbassato la rastrelliera per ancorarlo al terreno e ci siamo aggrappati letteralmen- te alle ruote. Siamo stati fortunati. Ce la siamo cavata con ferite superficiali e tanta paura. Ma quando abbiamo alzato gli occhi lo scenario è stato raccapricciante: abbiamo visto la casa scoperchiata e il cappannone completamente sventrato.” Gli Ardizzoni non si sono persi d’animo e si sono rimboccati le maniche per riattivare immediatamente l’azienda dove lavorano 76 ettari di coltivazioni e per ripristinare il tetto della casa, tra l’altro di costruzione piuttosto recente. Ora sono alle prese con mille perizie per le denunce assicurative e per trovare copertura agli enormi danni subiti, quantificabili in circa 450 mila euro. Subito si sono rivolti alla loro banca per anticipare parte delle spese. All’alba del giorno dopo il passaggio della tromba d’aria, un’altra piccola scossa di terremoto ha risvegliato la Bassa infondendo nuovamente paura. Non è ancora finita? Speriamo che Madre natura plachi la sua ira contro la nostra laboriosa terra. N on lasc iamo sola la no str a co munità Non la scia mo sola la nostra c omunità del maggio scorso. “Ci siamo salvati aggrappandoci al trattore” mento chirografario, al tasso dell’1,50% (1% per i soci) con durata 18 mesi e con rientro capitale in unica soluzione a scadenza; possibilità di successiva rateizzazione dell’impegno. 11 banca banca - cultura Ciak, si gira! La fiction è in filiale 12 C’era un po’ di Emil Banca nella seconda serie della fortunata fiction di Rai Uno Che Dio ci aiuti con protagonista suor Angela, personaggio un po’ sopra le righe interpretato da Elena Sofia Ricci, alle prese con la “famiglia allargata” ospite del suo convento. La nostra collaborazione rientrava in un’azione di “product placement” del Credito Cooperativo nell’ambito della campagna di comunicazione istituzionale; dopo il successo dell’esperienza del 2011 con Don Matteo il sistema delle Bcc ha scelto di ripetere la formula con la fiction Che Dio ci aiuti 2, ambientata a Modena. Nelle otto puntate, in onda tra febbraio e marzo 2013, ritroviamo la protagonista a far fronte ad un momento di difficoltà economica che conduce a trasformare il convento in una residenza per studenti aperta anche ai maschi; la gestione non sarà per nulla facile e suor Angela dovrà fare i conti con i problemi personali dei personaggi ma anche con casi etici, che introducono nella commedia spunti di riflessione su tematiche più ampie dal risvolto sociale. Il placement è consistito in tre scene nelle quali i protagonisti dei diversi episodi hanno trovato la migliore risposta alle proprie esigenze grazie alla vicinanza ed al sostegno della Bcc. La formula, infatti, prevedeva che il mondo delle Bcc con i suoi valori distintivi fosse inserito nella SOTTO I RIFLETTORI Dentro e fuori dall’ex filiale Emil Banca di via Ciro Menotti a Modena sono state girate le scene della fiction trasmessa da Rai Uno Che Dio ci aiuti 2 con Valeria Fabrizi (sotto) nei panni di Suor Costanza. La puntata si può rivedere on line sul sito www.chediociaiuti.rai.it trama delle puntate come parte integrante della narrazione. Delle tre, l’unica scena ambientata in interno è stata girata, nel settembre 2012, nei locali in cui aveva sede la nostra filiale di Modena Est. Protagonista qui è Suor Costanza (Valeria Fabrizi), che si reca nella sua Bcc per ritirare i risparmi per un regalo: “sarà un regalo importante” - fa notare il direttore della filiale rivelandole la consistenza della cifra custodita e fatta crescere in banca - “è per una persona speciale” - sottolinea la madre Superiora che scopriremo aver fatto una grande rinuncia per esaudire il desiderio del piccolo Davide, orfano ospite del convento. Paola Misiti La sede di Emil Banca nel Comune dell’Appennino bolognese da alcuni anni ospita la Pinacoteca Bertocchi-Colliva in cui sono conservate 100 opere dei due quotati artisti emiliani Nell’estate del 2011, in occasione delle celebrazioni per i 110 anni della fondazione della Cassa Rurale di Monzuno, Emil Banca, in collaborazione con il Comune di Monzuno e la Fondazione Bertocchi Colliva di Bologna, ha inaugurato e donato alla comunità un piccolo e prezioso spazio museale, unico nel suo genere: la Pinacoteca Nino Bertocchi–Lea Colliva. Lo spazio espositivo occupa alcune sale della palazzina di Monzuno che ospita la sede della Cassa Rurale fin dal 1904, oggi Emil Banca, e presenta al pubblico una raccolta di un centinaio di opere pittoriche del grande maestro Nino Bertocchi e di sua cognata Lea Colliva, pittrice anch’essa di primo piano nella storia dell’arte italiana, vissuti entrambi a Monzuno presso l’ Ospitale nella prima metà del Novecento. Affascinati e rapiti dai paesaggi appenninici e dai suggestivi scorci di natura che le vallate monzunesi offrono allo sguardo, gli artisti hanno fissato sulle tele i colori, gli spazi, i silenzi, i momenti di pace e le felici emozioni che tali scenari suscitavano nel loro animo pieno di passione, elaborandoli e cogliendoli nel loro divenire, a seconda delle ore del giorno e delle stagioni. Neve nei solchi - Nino Bertocchi, 1954 ORARI D’APERTURA Autoritratto - Lea Colliva, 1923 L’intensa vocazione di questi due grandi maestri ha raggiunto livelli straordinari anche grazie alla poesia ed al sentimento che i luoghi amati hanno saputo suscitare e nutrire, divenendo parte integrante del loro tratto creativo. La collezione è visitabile negli orari di apertura della filiale di Monzuno, dal lunedì al venerdì ore 8,20 / 13,20 – 14,45 / 16,00. Si possono organizzare visite guidate anche per gruppi e scolaresche, su richiesta, chiamando il numero : 051. 6770538. L’allestimento della Pinacoteca ha esaudito un desiderio a lungo cullato da Renata Bertocchi, moglie del maestro, valorizzando finalmente in modo consono due delle ultime grandi figure artistiche del Novecento. La valoriz z az ion e dell’arte del ter r itor io Una gio rnata sul set a moden a Nella campagna di comunicazione Bcc la partecipazione a Che Dio di aiuti 2 A Monzuno per sempre Licia Mazzoni 13 banca - social di Paola Misiti Responsabilità Sociale con cui accediamo a Facebook, nella colonna di sinistra un’icona di un lucchetto ci permette di accedere, ripercorrere rapidamente, ed eventualmente modificare, le impostazioni privacy generali definite. Ogni tanto è bene darci un occhio. Per ogni singola informazione che condividiamo, comunque, possiamo decidere se renderla pubblica, e quindi accessibile anche all’esterno, visibile a tutti gli amici della nostra rete, solo ad alcuni di questi che selezioniamo o, addirittura, privata e quindi accessibile solo a noi. Per controllare poi tutti i con- Facebook e privacy Basta un po’ di attenzione é possibile coniugare riservatezza e utilizzo della rete? Sul web resta traccia di tutto ma esistono gli strumenti per evitarlo Ecco tutte le regole per convidere le proprie passioni sul social 14 Avete mai provato a digitare il vostro nome su un motore di ricerca sul web? Potreste scoprire che in rete esistono molti contenuti ed informazioni che vi riguardano e che definiscono la vostra “identità digitale”. Alcuni di questi sono “tracce” che voi stessi avete lasciato attraverso la vostra vita sociale su Internet, altri potrebbero invece esser stati condivisi da persone con cui siete entrati in relazione. Se poi avete un profilo sul più diffuso social network in Italia, ovvero Facebook, potreste rendervi conto che è proprio da lì che provengono la maggior parte delle informazioni su di voi. A questo punto sarete assaliti, se non dal panico, da un po’ di preoccupazione e riverserete le colpe su Facebook, sui social network e sulla rete che non rispettano la vostra privacy. In realtà se gran parte di questi contenuti sono pubblici e fruibili da tutti è perché siamo proprio noi che quando ci siamo iscritti al social di Zuckerberg non ci siamo mai interessati più di tanto della questione privacy e con leg- Privacy - Le due finestre qui sopra mostrano come gestire le impostazioni privacy sui contenuti condivisi e monitorare cosa gli altri pubblicano su di noi. gerezza abbiamo reso accessibili a chiunque informazioni, immagini e video su di noi. Facebook invece fornisce agli utenti meccanismi molto efficaci di controllo del livello di riservatezza dei dati, mettendo a disposizione semplici funzioni per definire in modo certosino il tipo di visibilità che vogliamo dare ai dati condivisi e, volendo, anche di andare a “bonificare”, dando criteri più restrittivi, a quanto in passato abbiamo divulgato pubblicamente. Proviamo a fare un po’ di chiarezza sul tema evidenziando come utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione così da affrontare senza ingiustificati allarmismi anche i continui cambiamenti che il social, innovandosi ed evolvendo con i tempi rapidi tipici del web, apporta in tema di privacy. Innanzitutto, va chiarito che le uniche informazioni che Facebook richiede come obbligatoriamente visibili a tutti, anche al di fuori dei propri “confini”, sono il nome, l’immagine del profilo e quella di copertina (anche lo storico, a meno che non lo eliminiamo), il sesso, le nostre reti di contatti ed il nome utente (ovvero il link diretto al nostro diario): in sostanza si tratta di tutti quegli elementi fondamentali attraverso cui veniamo individuati e riconosciuti dalle persone che potrebbero voler entrare in contatto con noi. A prescindere dal device (pc, smartphone, tablet…) tenuti a cui si è collegati, attraverso il meccanismo del “tag”, anche pubblicati da altri, si può utilizzare il “registro attività” dal pannello impostazioni per selezionare controlli e restrizioni. Altro aspetto da tenere molto in considerazione è quello della geolocalizzazione, ovvero dell’associare al dato pubblicato in un certo momento anche il luogo in cui ci troviamo: questo insieme di informazioni, condiviso pubblicamente, potrebbe riservarci segui Emil Ban c a su twitter e fa cebo ok seg u i Emil Banca su twitter e fac ebook network più famoso del mondo e non rischiare brutte sorprese sorprese poco piacevoli. Anche in questo caso siamo noi a stabilire se e quando dare visibilità a questa informazione. Infine dobbiamo ricordare che ogni volta che aggiungiamo applicazioni al nostro profilo, stiamo permettendo ad un altro fornitore di accedere alle nostre informazioni ed anche in questo caso varrebbe la pena fermarsi a riflettere sugli specifici aspetti di privacy. Valga poi come regola generale che le informazioni collegate ad ogni azione, anche insignificante, che facciamo sul social dal momento in cui apriamo il nostro profilo, incluse quelle che ci riguardano provenienti dai nostri contatti, vengono “immagazzinate” da Facebook e trattate ed aggregate per poi fare proposte, non necessariamente pubblicitarie, personalizzate. È sufficiente spendere qualche minuto per navigare i menu delle impostazioni e curiosare sulle funzioni delle diverse icone ed opzioni disponibili per avere una panoramica di tutti gli strumenti utili a garantirci il livello di riservatezza che riteniamo più idoneo. Pensiamo a Facebook, ma in generale al web, come ad una piazza pubblica, piena di persone conosciute e no, che a differenza di quest’ultima tiene memoria e traccia nel tempo delle informazioni che vengono condivise; se partecipiamo con maggiore consapevolezza alla vita sociale on line ed utilizziamo gli strumenti messi a disposizione per tutelare e gestire la nostra identità digitale, l’abitare la rete non potrà che essere un’esperienza positiva. 15 e ispond ienti r 051cl o i rviz lefono l il sE ero di te al lunedì al d m i u n n r io al ig ppure 5, tutti e 18, o 637255 dalle 8.30 all zo e-mail ì venerd do l’indiriz banca.it n a z z li ti e@emil u zaonlin assisten l’esperto risponde 2014: la vecchia fattura va in pensione, arriva il digitale Dal maggio del prossimo anno tutte le aziende che lavorano con la Pubblica Amministrazione dovranno adeguarsi alla nuove norme sulla fatturazione digitale. Occorre prepararsi 18 Chi emette fattura nei confronti della Pubblica Amministrazione, tra meno di un anno dovrà farlo esclusivamente in modo elettronico. Le Amministrazioni pubbliche non potranno accettare fatture trasmesse in forma cartacea né tantomeno procedere al pagamento, neppure parziale, sino all’invio del documento in forma elettronica. Non solo: i fornitori delle amministrazioni pubbliche, oltre a inviare la fattura in modalità elettronica, dovranno gestire e digitalizzare tutto il proprio ciclo che comprende, oltre ad emissione e trasmissione, anche l’archiviazione elettronica, denominata “Conservazione sostitutiva”. I cambiamenti che si affacciano sull’orizzonte delle imprese sono epocali, ed è consigliabile che le aziende inizino a riflettere al proprio interno. Emil Banca lo sta già facendo e sarà pronta all’appuntamento con il futuro digitale. Con Luigi Caniato, responsabile dell’Ufficio Banca telematica, abbiamo approfondito il tema anticipando i servizi che verranno proposti alle aziende Luigi, ci puoi spiegare cosa cambierà con l’avvento della fattura elettronica? A partire da maggio 2014, i Ministeri, le Agenzie fiscali, gli Enti nazionali di Previdenza e Assistenza Sociale come Inps, Inpdap, Inail, e altri soggetti che concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica potranno ricevere fatture solo se prodotte con il ciclo completo della fatturazione elettronica. Ma non sarà sufficiente predisporre un documento elettronico della fattura, tipo pdf, e inviarlo tramite posta elettronica, come per altro in molti casi avviene già. Le aziende dovranno attivare al proprio interno un processo per la gestione di tutto l’iter di fatturazione elettronica che preveda la creazione digitale della fattura, la firma elettronica e l’invio della fattura in un apposito formato (denominato xml) attraverso un canale di interscambio (detto Sdi) gestito dall’Agenzia delle Entrate. Poi, naturalmente, dovrà essere attivato un servizio di ar- chiviazione elettronica detto “Conservazione sostitutiva”. Per gli altri soggetti pubblici, tipo i Comuni, cosa cambia? Valgono le considerazioni espresse per le altre strutture pubbliche, ma per adeguarsi ci sarà più tempo: si partirà nel 2015. Quale sarà l’impatto per chi lavora con lo Stato? Lo sforzo per gli adeguamenti da fare all’interno delle aziende sarà rilevante ma allo stesso tempo contribuirà a rendere più efficienti i processi interni creando le condizioni per un risparmio economico: dagli impatti logistici alla diminuzione di carta ed inchiostro consumati, fino alla quasi scomparsa dei costi di postalizzazione. Inoltre sarà più semplice e rapido effettuare una ricerca dei documenti fiscali, soprattutto storici. Il lavoro da fare sarà tanto ma anche i benefici saranno sensibili; l’importante è che le aziende arrivino preparate a quella scadenza, senza attendere l’ultimo momento per adeguarsi. Le aziende coinvolte sono solo quelle che lavorano per la Pubblica Amministrazione? Da un punto di vista teorico sì. Ma la normativa sulla Pubblica Amministrazione produrrà un effetto volano su tutto il mondo della fatturazione. Sono molte le imprese che hanno come clienti sia soggetti pubblici che privati. Costringerle ad attivare processi operativi per i rapporti con la PA di fatto li porterà a creare un iter dello stesso tipo per tutti i clienti. Supponiamo, ad esempio, che un’azienda operi al 70 per cento I DESTINATARI DELLE NUOVE FATTURE Oltre ai soggetti pubblici, saranno destinatari di sole fatture elettroniche anche gli autonomi che concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica inseriti nel conto economico consolidato e individuati entro il 30 settembre di ciascun anno nell’elenco Istat. Gli enti vanno dagli organismi regolazione dell’attività economica, come Aifa e Aran, agli enti produttori di servizi economici come Anas, Enac, Fit e Gruppo Equitalia, alle autorità amministrative indipendenti come con soggetti pubblici e al 30 per cento con altri soggetti: che cosa si potrà aspettare dai soggetti privati che costituiscono il 30% del suo fatturato? Semplice: che si attrezzino anch’essi per gestire le fatture in modalità elettronica e permettere una propria gestione amministrativa efficace e univoca. Non solo: tutta la Comunità Europea è attiva sul progetto Fatturazione Elettronica. Pertanto le aziende che operano con gli altri paesi comunitari saranno presto sollecitate ad adeguarsi. Che cosa deve fare una azienda per valutare le attività da effettuare? Le aziende di grandi e medie dimensioni dovranno confrontarsi al proprio interno per definire gli impatti derivanti dall’introduzione di nuovi strumenti e nuove procedure. Devono certamente essere coinvolte le risorse che si occupano di clienti, di amministrazione e di informatica. Le piccole aziende, con minori possibilità organizzative, devono iniziare Agcm, Avcp, Agcom, Aeeg e Garante per la protezione dei dati personali. Gli enti a struttura associativa come Anci, Upi e Unioncamere nonché enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali, quali Accademia della crusca, Cri, Coni e enti di ricerca (Asi, Cnr, Enea, Infn, Ingv, Isfol e Ispra). Gli enti di previdenza e assistenza sociale quali le casse dei professionisti, Cassa forense, Inarcassa, Cassa del notariato, Cassa dei dottori commercialisti e dei ragionieri e periti commerciali. ad affrontare l’argomento con le proprie associazioni di categoria. In entrambi i casi sarà importante coinvolgere chi si occupa dell’emissione materiale della fatturazione, soprattutto se si tratta di soggetto esterno. Voi come vi state muovendo? Da diversi mesi, la struttura interna ad Emil Banca che si occupa di canali virtuali e di innovazione sul fronte del servizio alla clientela sta seguendo l’iter normativo e predisponendo il necessario supporto da fornire alla clientela che lo richiederà. Già oggi abbiamo a disposizione una soluzione tecnica che consente di fornire ai clienti il servizio di “Conservazione sostitutiva”. Abbiamo già realizzato un primo minisondaggio per verificare lo stato dell’arte all’interno delle aziende. Presto lo ripeteremo in modo più articolato ed inizieremo a contattare le imprese per aiutarle a ragionare e processare in modo adeguato le proprie attività interne. In formati p er n on ave re pro blemi Info rmati per n on av ere p roblemi per tempo: non basterà un semplice Pdf per essere in regola a cura di Banca Telematica 19 Guarda il video dell’Harlem Shake con il tuo smartphone banca banca C’è più gusto col gelato YouTu Dietro le quinte dell’Harlem Shake 20 “Non ce lo faranno mai fare. Figuriamoci. È impossibile.” Ma a quanto pare impossibile non è stato… Da un po’ di tempo ci era venuta l’idea di far vedere un’immagine diversa della nostra Banca. Ma come, in che modo? In modo divertente e se possibile anche un po’ irriverente, dando un’idea che forse non si associa poi così facilmente ad una banca. Allora ci siamo scatenati come Young Tutor, con la voglia di trasmettere percezioni nuove, differenti e dare una nuova interpretazione fatta di piccoli passi in cui riconoscersi. Questo è ciò che vorremmo: un cambio d’abito. Il progetto YouTu del quale noi Young Tutor siamo protagonisti, ci sta dando tante soddisfazioni: molte delle idee che continuiamo a lanciare sono accolte con entusiasmo, elaborate ed applicate. Per questo fiduciosi un giorno abbiamo chiesto: “Vorremmo fare un Harlem Shake”. Sguardi interrogativi dall’altra parte, e noi a guardarci come chi sa di essere seduto su una poltrona eiettabile, ed il bottone rosso con scritto EJECT sta per essere premuto. Pronti al lancio. Invece: “Un Harlem che? Spiegatevi meglio.” E lo abbiamo spiegato, fatto vedere ed ottenuto la possibilità di provare. Lo hanno inventato i ragazzi della cremeria Cà Ranuzza di Modena e Castelfranco Emilia Il gruppo dei giovani dipendenti che ha ideato e realizzato l’Harlem Shake. “Ok, scegliete una filiale – ci hanno detto – poi ballate e colorate quel che potete, dateci trenta secondi di spensieratezza, di entusiasmo e goliardia, tutto ciò che è energia è positivo. Ma fatelo ‘a modo’, senza esagerare”. Fantastico. Da “EJECT” ad “ENTER” e la macchina da presa è partita. Abbiamo fatto quel che ci sentivamo di fare ed è piaciuto. Anche in un momento per tutti delicato c’è stata l’intelligenza di saper lasciarsi andare per un attimo, di dare fiducia, di voler dare un piccolo segnale. C’è stato lo spazio per fantasia e immaginazione. Pensare di fare un video così in banca rompe un po’ gli schemi; in Italia e forse anche più in là nessuno ci aveva mai pensato, o forse si, ma noi lo abbiamo anche fatto. E quindi? Beh, ci siamo davvero divertiti, anche perché poter ballare e scatenarci nel luogo dove lavoriamo è un po’ come sdoganare, anche se per alcuni istanti, i cliché, gli automatismi e le formalità incastonati nell’immaginario collettivo. Un piccolo gesto per condividere tra noi e con gli altri quello che siamo. Non siamo solo ragazzi che ballano, siamo ragazzi che credono in ciò che fanno convinti che anche il nostro contributo possa essere in qualche modo un piccolo motore di cambiamento. è tutta qui la differenza. Buona visione. Emanuele Di Maio Pasticcera alla cannella con praline al cacao variegata all’arancio. O più semplicemente, il gusto YOUTU. Ad inventarlo i ragazzi della Cremeria Cà Ranuzza di Modena, che pochi mesi fa ha vinto il premio del Resto del Carlino per la miglior gelateria della città, che lo propongono sia nel negozio di via San Giovanni in Bosco 159, sia in quello di Castelfranco Emilia. L’idea di realizzare un gusto e chiamarlo come il progetto che Emil Banca ha dedicato agli under 35 è venuto ai ragazzi della gelateria, età media sotto ai 25 anni, dopo che nel loro negozio è stata compilata una delle cartoline vincenti del concorso legato al lancio di YOUTU che lo scorso anno metteva in premio tre Ipad. Ricette a parte, nei gelati della Cremeria quello che fa la differenza sono gli ingredienti. “Facciamo il gelato fresco tutte le mattine e lo mantechiamo più volte al giorno”, spiega Luca Stanzani mentre assembla un cono che in pochi secondi diventa una splendida rosa ghiacciata. “Non usiamo preparati ma solo ingredienti freschi. Ogni mattina si ricomincia: niente della sera prima viene riproposto il giorno dopo. C’è tanto lavoro da fare – continua - dalle nove di mattina a mezzanotte ed oltre, io sono qua, ma il gelato è più buono. E la qua- Chi lo assaggia vince Chi andrà ad assaggiare il gusto YOUTU alla Cremeria Cà Ranuzza (via G. San Bosco 159) e compilerà la cartolina di Emil Banca potrà recarsi nella filiale di Palazzo Europa (via Emilia Ovest,115) per ritirate una carta prepagata dal valore di 15 euro: 10 euro accreditati sulla carta e 5 euro di spese per l’emissione. lità premia”. Il negozio a Modena è aperto da due anni, quello a Castelfranco Emilia da cinque, e gli affari vanno a gonfie vele. Visto l’ottimo rapporto con Emil Banca, la Cremeria Cà Ranuzza sarà protagonista di una campagna promozionale della Bcc: chi Giovan i n on si n asc e, SI diventa G iovan i n on si n asc e, SI div en ta Gli Young Tutor Emil Banca hanno girato una clip nella filiale di San Donato vorrà provare il gusto YOUTU, e compilerà le cartoline che troverà in gelateria, potrà andare nella filiale Emil Banca di Modena e ricevere gratuitamente una carta pregata con 10 euro già caricati. Filippo Benni 21 banca - partnership di Flavio Tieri Comunicazione e Found raising GVC EMIL BANCA E GVC VALORI COMUNI GVC, volontari della pace da Bologna a tutto il mondo GVC ed Emil Banca, oltre a collaborare da diversi anni sul piano finanziario, stanno intraprendendo un percorso comune incentrato sulla responsabilità sociale, che vedrà la Banca impegnarsi a sostenere alcuni progetti specifici di cooperazione internazionale. L’impegno, inoltre, non si concretizzerà esclusivamente attraverso il sostegno finanziario diretto, ma anche attraverso progetti di condivisione sul territorio di riferimento al fine di sensibilizzare gli stakeholder sui temi della cooperazione e della solidarietà. Nata nel 1971, l’organizzazione non governativa lavora nel campo della cooperazione internazionale per promuovere la dignità di popoli e persone. Oggi è impegnata in 25 paesi, dal Laos al Perù. PER LO SVILUP P O SOSTEN IBILE Tanti i progetti di Educazione allo sviluppo attivi in Italia 22 GVC - acronimo di Gruppo di Volontariato Civile, è un’organizzazione non governativa laica e indipendente, nata a Bologna nel 1971, con l’obiettivo di operare nella cooperazione internazionale come mezzo per costruire un mondo migliore, solidale ed equo e affermare i diritti umani e la pari dignità delle persone. Dalla fondazione, il GVC ha realizzato migliaia di progetti, ha creato innumerevoli forme di partenariato internazionale, ha formato operatori italiani e stranieri. GVC promuove i diritti e combatte la povertà, garantendo, a migliaia di persone l’accesso all’acqua, al cibo, alla salute, all’educazione e al lavoro. In oltre quarant’anni di attività, il Gruppo ha operato in ogni parte del mondo. Attualmente è presente in 25 paesi: Vietnam, Cambogia, Laos, Birmania - Myanmar, Afganistan, Siria, Libano, Palestina, Tunisia, Marocco, Guinea, Burkina Faso, Burundi, Mozambico, Brasile, Argentina, Bolivia, Perù, Repubblica Dominicana, Guatemala, Nicaragua, Honduras, Haiti, Cuba. Grazie al patrimonio di esperienze accumulate, oggi GVC è in grado di gestire strategie complesse d’intervento capaci di rispondere a diversi bisogni: dall’assistenza umanitaria a popolazioni colpite da conflitti e catastrofi naturali alla ricostruzione, dalla sanità alla sicurezza alimentare, dallo sviluppo rurale all’educazione, dalla tutela delle donne all’infanzia. Ogni progetto in cui GVC è impegnato ha un preciso obiettivo: che ogni comunità trovi le risorse interne per la propria crescita economica e sociale e possa così diventare autonoma e indipendente. Al fine di raggiungere questo obiettivo, GVC utilizza e promuove la forma cooperativa come mezzo economicamente e socialmente efficace e, soprattutto, come opportunità di partecipazione e responsabilità. Accanto ai progetti di cooperazione internazionale, GVC promuove in Italia programmi di Educazione allo Sviluppo per stimolare la consapevolezza, sollecitare cambiamenti nei comportamenti individuali e collettivi e contribuire alla costruzione di modelli di sviluppo più equi e sostenibili. A questo scopo collabora con enti pubblici, associazioni culturali, cooperative, Ong italiane ed europee promuovendo la cooperazione e la solidarietà attraverso seminari, convegni, mostre e festival. Tra tutte, un’importante iniziativa di GVC è il Terra di Tutti Film Festival, rassegna di documentari e cinema sociale dal Sud del mondo, che da sette anni si svolge a Bologna con l’obiettivo di dare visibilità alle realtà spesso “invisibili” ai media occidentali. GVC realizza inoltre numerose attività educative nel territorio dell’Emilia Romagna: Le Campagne A sinistra, il GVC in Afghanistan a sostegno delle donne - Foto di Laura Salvinelli. Sopra, Daily Life in Area C in Palestina. A destra, Luciano Nadalini per Nutrire il Cambiamento, in Burkina Faso. laboratori nelle scuole, campi di sensibilizzazione rivolti a bambini e ragazzi e corsi di aggiornamento per insegnanti. Produce, inoltre, materiale didattico per l’educazione e realizza campagne di comunicazione su temi sensibili quali le differenze, i diritti umani, la condizione femminile, il commercio sostenibile, la biodiversità. GVC crede fortemente nella presa di coscienza, nella capacità di ognuno, di guardare il mondo con occhi nuovi per imparare che il rispetto delle persone e dell’ambiente, in un Nord e Sud fortemente legati, in fondo non è altro che rispetto di sé. 23 mondo soci di Filippo Benni Una cooperativa col cuore grande Fondata nel 1988 da alcuni operatori della comunità di recupero 24 Brento, centro dell’Appennino bolognese tra Pianoro e Monzuno. Correva l’anno 1988, era estate, il 7 luglio per la precisione. Un gruppo di operatori del centro per tossicodipendenze la Sorgente decide di lasciare l’ente morale legato all’Opera Padre Marella per mettere in piedi una cooperativa sociale che si occupi del reinserimento lavorativo delle persone in difficoltà. Qualsiasi difficoltà: fisica o mentale, comportamentale, patologica o sociale. Partendo appunto da un gruppo di ragazzi in cerca di una speranza. A firmare l’atto che fondò la cooperativa Lo Scoiattolo furono nove: Francesco Manieri, Maria Cristina Milani, il dottor Luigi Bertini, Valda Rondelli, Katia Bentivogli, Luigino Vignolo, Katia Ventura e i ragazzi, che come primo impiego gestirono per la Regione il servizio di guardia boschi. “Con il lavoro i nostri ragazzi riacquistavano dignità dopo un passato difficile e riuscivano a resistere ad una malattia distruttiva come l’Aids”, ricorda Cristina Milani, presidente della cooperativa fino a poche settimane fa. Oltre al servizio antincendio, Lo Scoiattolo nel 1989 aprì un piccolo laboratorio per confezionamento ed assemblaggio a Monzuno. “Eravamo una decina di persone e tanti volontari che venivano a darci una mano”, continua Milani che ricorda con orgoglio il primo assunto della coop: “Una ragazza di Monzuno. Oggi ha la patente, ha fatto il corso per assistente di base, ha un lavoro stabile e da soggetto più debole oggi sostiene tutta la famiglia, anche la mamma che allora era preoccupata per lei”. Nel 1992 il riconoscimento da parte della Salute Mentale del lavoro della cooperativa aprì la strada al convenzionamento coi servizi sociali. “Proprio in quell’anno Emil Banca ci regalò una Panda. Questo ci permise di poter coinvolgere una disabile mentale che, anche se giovane, dopo la chiusura dei manicomi era stata messa in casa di riposo. Per evitare che regredisse ancora, l’abbiamo inserita nella nostra coop”. Lo Scoiattolo continuò con una decina di persone fino al 2004, che fu un vero e proprio anno di svolta. “Rischiammo di chiudere dopo l’esperienza purtroppo fallimentare della gestione del Poggiolo di Monte Sole – racconta Milani – invece trasformammo la cooperativa e ripartimmo con slancio”. La cooperativa sociale passò da tipo A (poteva gestire solo i servizi socio-sanitari ed avere una funzione educativa), a tipo A+B, includendo nelle proprie prerogative anche lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie a questa svolta, Lo Scoiattolo ha cambiato passo. Ha iniziato a gestire il cinema teatro di Sasso Marconi e il canile intercomunale della Valle del Savena, ha un servizio di pulizie e per conto di Hera e Cosea gestisce parte della raccolta differenziata in alcuni centri della provincia. “In venticinque anni – spiega il neo presidente, Terence Baraldi - siamo cresciuti molto ed oggi, grazie a dieci anni molto buoni, abbiamo la possibilità di investire in altre attività”. I PROTAGONISTI A sinistra, Terence Baraldi e Cristina Milani in posa davanti al furgone della cooperativa. In questa pagina, le immagini dei laboratori socio-educativi di Sasso e, in alto, una delle squadre esterne de Lo Scoiattolo. Oggi i laboratori non devono produrre fatturato ma sono “palestre di vita” in cui i servizi sociali mandano le persone che tentano di diventare autonome. Nei due centri di Sasso Marconi e Monzuno, le persone in difficoltà imparano a diventare autonome. Grazie alla presenza di educatori, prendono coscienza delle regole e dei ritmi di lavoro, acquisiscono senso di responsabilità e a fine mese percepiscono una piccola indennità. Chi è pronto, passa alla coop di tipo B messa in piedi pro- soc io in ev idenza soc io in ev iden z a La Sorgente di Badolo, la cooperativa sociale attiva lungo la valle del Setta dopo un quarto di secolo di attività al fianco dei più deboli oggi è pronta per lanciare nuove sfide prio per trovare uno sbocco occupazionale ai ragazzi che completano il periodo formativo. “Oggi siamo in 27 – continua Baraldi – Quattro sono educatori, gli altri lavorano nei servizi. Più della metà sono lavoratori svantaggiati, praticamente tutti sono a tempo indeterminato”. Numeri importanti, così come quelli dell’ultimo bilancio. “Nel 1989 il primo bilancio si chiuse con un fatturato sotto i 2 milioni di lire – aggiunge il presidente – Nel 2012 il fatturato è salito a 700 mila euro, con un utile di 35 mila euro, messo a riserva, e un ristorno corrisposto ai soci lavoratori di 18 mila euro. Il patrimonio netto è di 364 mila euro, il capitale sociale, compresa la quota da socio sovventore sottoscritta da Emil Banca che è stata decisiva quando abbiamo dovuto ricapitalizzare, è di 60 mila euro”. In futuro un’altra sfida: “Siamo diventati agenzia assicurativa e abbiamo creato Aress, l’assicurazione delle reti etico sociali e solidali. È un’assicurazione etica, diversa da tutte le altre. Le provvigioni non vanno solo all’agenzia ma è l’associazione a cui aderiscono gli assicurati che decide come e dove investirle. Pensiamo all’assicurazione come a uno strumento di solidarietà nella risoluzione dignitosa di un evento dannoso, per questo serve cultura della mutualità: la compagnia (collaboriamo con Assimoco) deve tenere a mente che il suo obiettivo non è il profitto e gli assicurati devono essere attenti ed onesti”, spiega ancora Milani che poi conclude: “Il nostro fine è ridare dignità e progetti di vita a persone che l’hanno smarrita. Il mezzo per raggiungerlo sono accoglienza e solidarietà”. 25 mondo soci di Filippo Benni Il mio canto libero per rinnovare la lirica Giovane ed affermato tenore bolognese, Cristiano Cremonini racconta come è entrato nel mondo della lirica, affronta il difficile ma stimolante paragone con Pavarotti e descrive come dovrebbe 26 Nella pausa tra una prova e l’altra per lo spettacolo al teatro Comunale che lo vedrà nei panni di Marcello Mastroianni nella trasposizione di Giorgio Battistelli del capolavoro di Pietro Germi, Divorzio all’italiana, in attesa di pensare all’organizzazione del concerto per il congresso nazionale dei Lions che si terrà proprio a Bologna al Teatro Manzoni e di cui si occuperà assieme a Giorgio Zagnoni, Cristiano Cremonini, affermato tenore bolognese, trova il tempo per fare due chiacchiere con Emil Banca di cui è un orgoglioso socio. Da quasi vent’anni gira i teatri di tutto il mondo, accolto ovunque con grandi consensi e un paragone difficile, quello con Big Luciano, in arte Pavarotti. è vero che gli assomigli? C’è una semplice affinità legata al timbro della voce. Siamo entrambi emiliani e abbiamo lo stesso agente, Angelo Gabrielli, ma le similitudini finiscono qui. Istantanee Cristiano Cremonini è nato a Castel Maggiore nel 1974. Dopo il Liceo Scientifico al San Luigi si è iscritto al Dams. A 17 anni entra in Conservatorio ma il suo vero maestro è Angelo Bertacchi con cui inizia a studiare a 19 anni. Sopra, nel ruolo di Don Sandrino Ferrau detto Fefè (che impersonò all’epoca Mastroianni) durante le prove al Comunale. A sinistra, sul palco del Pavarotti. Sotto, assieme a Dodi Battaglia dei Pooh e al maestro Fio Zanotti. Ma ti rivedi in Pavarotti? A parte il timbro, siamo molto diversi. Innanzitutto oggi i tempi sono cambiati, dobbiamo essere più versatili. Ho cantato in russo, tedesco, francese...In questo periodo sto cimentandomi nella musica contemporanea ma anche in quella Pop, grazie a persone speciali come Dodi Battaglia, Fio e Massimo Zanotti. Con Fio in particolare è in corso un importante progetto musicale. Che differenza c’è tra il mondo della musica Pop e quello della lirica? Nella lirica, oggi manca il contatto diretto col pubblico, l’entusiasmo tipico dei concerti Pop. Il nostro pubblico è forse meno incline al divertimento, ma spetta a noi cambiare, stare di più in mezzo alla gente, scendere dal palcoscenico, toglierci trucco e merletti e tornare e mostrarci per quello che siamo. Credi che questo aiuterebbe i profani ad avvicinarsi al vostro mondo? Da alcuni anni a Castel Maggiore, grazie al Comune e al Co- SOc io p erso n agg io SOc io p erso n aggio essere il mondo della musica classica: “Impariamo dal Pop” mitato Soci Emil Banca locale, dam. Il primo ministro ci disse organizzo “L’ora delle fantasie” che avevamo riportato serenità una rassegna nata per condurre e gioia a chi viveva ancora nella nel mondo dell’opera lirica an- paura. Non scorderò mai l’atche chi non la conosce, un viag- mosfera di gioia di quel pubbligio ideale nella storia del melo- co durante il concerto. Sarebbe dramma in cui racconto, con un bellissimo, visto il ponte che approccio leggero e semiserio, ora si è creato, invitare qui da chi erano i grandi compositori noi qualche giovane musicista del passato attraverso la loro iracheno. Come vedi la situazione della vita. Quest’anno si è pure deciso di raccogliere quest’esperien- cultura a Bologna e in Italia? La nostra è una città che ha za in un libro. Penso inoltre che il futuro della musica sarà sem- sempre offerto tanto, con alti pre più fatto di “incontri” tra i e bassi. Sono molto contento suoi vari generi. Le similitudini dell’odierna situazione del teapoi sono sempre più di quanto tro Comunale, grazie ad Ernani ha un buon assetto gestionale e immaginiamo. Ma come si diventa tenore? creativo. Speriamo che gli enti Io lo sono diventato quasi per lirici continuino ad essere socaso, anche se credo sia stato il stenuti dal Ministero, altrimendestino. Determinante è stata ti buona parte di questo mondo la curiosità. I miei genitori non rischia di sparire. Ma non si può andare avanti erano appassionati di lirica, avevano tanti dischi di musica di sole sovvenzioni… Nella lirica servirebbe una classica ma alcuni non li avevano mai nemmeno aperti. A me grande riforma per evitare sprepiaceva ascoltarli mentre dise- chi e mettere a frutto le risorse gnavo, mi divertivo a cantarci esistenti. Il futuro sarà basato sopra. Un caro amico di fami- sempre più sulle coproduzioni glia, lui sì melomane, mi iniziò tra teatri e sui circuiti nazionali all’opera facendomi ascoltare degli allestimenti. Anche la via i dischi dei tenori più famosi. del recupero è importante. In A 12 anni, era estate, chiesi ai alcuni teatri europei ci sono almiei di portarmi all’Arena di lestimenti di successo che hanVerona per vedere Cavalleria no oltre trent’anni di vita. Quando hai incontrato Emil rusticana di Mascagni, rimasi folgorato. Da grande farò il te- Banca? Qualche anno fa cantai ad nore, dissi a fine serata. Hai cantato in tutto il mondo, una festa dei soci al Manzoni, aprendo anche grandi eventi. ma il rapporto si è creato attraQuale ti è rimasto nel cuore? verso i progetti comuni per vaSicuramente il concerto “Cul- lorizzare il teatro Guardassoni. ture, an Instrument of Peace” Lavorando assieme si è creata che abbiamo tenuto in Iraq. Sia- una bella relazione. Mi sono mo stati i primi artisti stranieri trovato molto bene, per l’atmoad esibirci al teatro nazionale di sfera e i rapporti umani, e così Baghdad dopo la caduta di Sad- sono diventato socio. 27 mondo soci A Ferrara si ride con Kabarettiamo Un dialogo possibile tra banca e imprese I Co mitati h an n o organ iz z ato La solidarietà, l’arte ma anche l’economia nell’agenda del Comitato di Argelato 28 Il comitato Soci di Ferrara ha sostenuto lo spettacolo “Kabarettiamo – Ridere fa bene... e fa del bene!” che è andato in scena alla Sala Estense. Doppio l’impegno per Emil Banca che, oltre ad aver sostenuto il progetto, si è impegnata per la vendita dei biglietti a cui hanno partecipato anche le filiali dell’area. Tanti gli artisti che si sono esibiti con la conduzione di Roberto Ferrari e Corrado Boldi Cotti, dal Duo Torri a Enrico Zambianchi, da Paolo Franceschini a Franz&Nico, a Max Pieriboni di “Colorado”. Anche il pubblico ha preso parte allo spettacolo diventando giuria di un fantomatico e divertente concorso della risata. La serata ha raccolto fondi per il progetto “Cooper- attiva”, che l’associazione IBO Italia ha in Ecuador in sostegno a cooperative di giovani artigiani che operano con il legno. IBO porta avanti progetti di educazione e formazione in Italia e nel mondo, coinvolge in esperienze di volontariato nazionale ed internazionale centinaia di giovani ogni anno e promuove in tutta la provincia di Ferrara, dove ha la propria sede nazionale, attività di sensibilizzazione su pace e diritti umani soprattutto nelle scuole e nelle università. Tantissime le iniziative volute ed organizzate dal Comitato Soci di Argelato. A fine marzo, in collaborazione con l’Associazione Insieme per Cristina Onlus e con il Patrocinio del Comune di Bentivoglio, ha organizzato una serata dedicata alla presentazione del libro “Sperare sempre - storia di Barbara Ferrari in coma da 15 anni”. Il Convegno, che si è tenuto al teatro Comunale, ha avuto tra i suoi relatori il prof. Nunzio Matera, direttore dell’Ospedale S.anta iola, mons. Fiorenzo Facchini, professore emerito università di Bologna, e Gian Paolo Ferrari, papà di Barbara. In maggio ha organizzato un convegno rivolto a tutti gli imprenditori della zona sul tema “Banca e Imprese sviluppo comune per il territorio”, in collaborazione con il Rotary Club di San Giorgio di Piano. L’iniziativa ha avuto tra i suoi relatori Giulio Ma- gagni, presidente di Emil Banca, e ha visto la partecipazione di oltre 100 imprenditori. In collaborazione con il Club Rossoblu “The Good 40016” di San Giorgio di Piano presso Gher- Dalla storia di Bologna alla ginnastica per tutti Cultura, cucina e sport: a tutto campo le iniziative del Comitato Bologna Est ghenzano ha organizzato una cena di beneficenza in favore di alcune scuole (Scuola dell’Infanzia Comunale “A. Battaglia”, Scuola dell’infanzia Parrocchiale “A. Ramponi”, Istituto Comprensivo di San Giorgio di Piano). Tra le altre iniziative ricordiamo inoltre che il comitato ha valorizzato l’arte locale con la mostra di pittura di Elio Gamberini, ha organizzato la tradizionale gara di briscola con 64 coppie partecipanti, ha collaborato con il Circolo Scacchistico Bolognese per organizzare il Torneo Regionale assoluto di Scacchi che per la prima volta si è svolto nel comune di Bentivoglio. Il Comitato Soci di Bologna Est ha organizzato una serie di iniziative spaziando dall’ambito culturale a quello eno-gastronomico, da quello ludico a quello del benessere, per stimolare la partecipazione del maggior numero possibile di Soci delle filiali di competenza (Mazzini e San Ruffillo). Tutti i mercoledì di maggio, nella Sala Colonne Emil Banca (Bologna - Via Mazzini 152) si è tenuto l’ormai tradizionale ciclo di conferenze “Bologna e le sue storie” (foto in basso) a cura di Marco Poli, uno dei massimi esperti di storia felsinea. Quest’anno il tema è stato la piazza Maggiore di Bologna, con i palazzi e le chiese che vi si affacciano. Sempre in maggio si è tenuta la visita guidata alla casa del Sole e delle Acque e al Mulino Parisio: una passeggiata che ha dato l’opportunità di recuperare la memoria storica dell’antica rete dei mulini risalente al XVII seco- lo. Nella stessa struttura si è poi tenuto il corso di ginnastica dolce: un percorso di benessere fisico e psicologico che permette di mantenere l’elasticità muscolare e la flessibilità corporea. L’ultimo sabato di maggio in via Scipione Dal Ferro si è tenuta una mattinata dedicata alla degustazione del miele alla scoperta dei suoi utilizzi in cucina. Per concludere sono state organizzate tre diverse escursioni con il caratteristico trenino San Luca Express. Venerdì 17 maggio 2013 visita della Basilica di San Luca, dell’apiario didattico e degustazione del miele e di altri prodotti naturali; domenica 26 maggio escursione sulle colline, Parco Cavaioni e visita alla Ca’ Shin per sapere qualcosa di più su riciclo e sostenibilità ambientale; giovedì 30 maggio escursione in collina e fermata all’Azienda “I Tigli” per conoscere meglio la vecchia Funivia che portava a San Luca. In cento visitano le Cinque Terre Erano più di cento i partecipanti alla gita sociale alle Cinque Terre, i cinque paesini meravigliosamente conservati, sospesi tra terra e mare, quasi aggrappati agli scogli del litorale ligure. L’escursione è stata organizzata dai Comitati di Monzuno, Rioveggio e Vado. In alto, la foto di gruppo. Music Heroes a Molinella Anche quest’anno il Comitato Soci di Molinella ha partecipato come sponsor principale alla manifestazione Music Heroes, riservata alle giovani band locali. Cristina Bottoni, presidente del comitato soci, e Stefano Corso, direttore della Filiale di San Martino in Argine, hanno premiato i vincitori della manifestazione. 29 giovani soci a cura di Comitato Giovani Soci La forza dei giovani all’Assemblea dei soci Fino in cima a Monte Adone La cucina che passione Uova, farina e mattarello: i soci studiano da sfogline Il Comitato Giovani Soci si è presentato parlando di Fondi europei e volontariato L’invito a partecipare all’Assemblea Generale del 21 Aprile scorso rivolto a noi ragazzi del Comitato Giovani Soci è stato certamente strategico da parte di Emil Banca, per mostrare il suo reale impegno di questi anni nell’offrire spazio d’azione alla parte più giovane della propria compagine sociale. Ma non solo: questo invito è stato soprattutto fonte di grande soddisfazione per il nostro Comitato che in quella sede ha potuto raccontare agli altri soci il lavoro svolto dal 2011 ad oggi. Un lavoro fatto di tanto volontariato come per tutti gli altri comitati territoriali, volto in primis ad offrire un spazio dedicato ai soci under 35 e a diffondere i valori primari del credito cooperativo. In Assemblea il Comitato Giovani ha potuto dialogare con la presidenza e offrire alcuni spunti di riflessione per le azioni future della Banca. In particolar modo si è voluta puntare l’attenzione sui fondi europei, scarsamente utilizzati dal nostro Paese, per cui per noi è importante che la nostra Banca sia un ponte per il loro utilizzo da parte delle nostre imprese. Il futuro delle Bcc parte da Palermo Giulia Fornaciari Silvia Manelli Una rinnovata energia e ancor più fiducia. Sono queste le sensazioni che il Terzo Forum Giovani Soci ha trasmesso a noi ragazzi presenti. Il Forum, svoltosi a Palermo il 6 e il 7 aprile, ha visto la partecipazione di oltre 350 giovani rappresentanti dei Comitati Giovani Soci provenienti da tutta Italia, che hanno affrontato i temi della cooperazione e delle nuove opportunità per aiutare i giovani talenti a sviluppare le loro idee di impresa. Tutti gli interventi hanno riconosciuto il ruolo centrale delle persone nelle organizzazioni: “solo con l’unione intorno ad un insieme di valori comuni è possibile raggiungere determinati obiettivi”. Alberto Magnani 30 Nello scorso numero vi abbiamo presentato i risultati del sondaggio per le attività 2013 del Comitato Giovani Soci. Grande è stato l’interesse per gratuità/scontistica per eventi, che in questa prima parte dell’anno abbiamo concretizzato con l’offerta di alcuni biglietti per la Fortitudo Basket. Il corso di inglese, al secondo posto nel sondaggio, si è concluso a febbraio. Per quanto riguarda i corsi di cucina, che si sono classificati terzi, siamo riusciti ad attivarne ben due, tra marzo e aprile, in zone diverse del territorio di Emil Banca. Il primo, presso Podere San Giuliano a San Lazzaro (BO), ha visto la partecipazione di 15 giovani soci che si sono sperimentati nella preparazione del pane e della crescente, della sfoglia al mattarello e dei dolci. L’altro, presso Il Casale a Poggio Renatico (FE), ha visto i 16 iscritti alle prese tra primi piatti, dolci tradizionali e pesce, con un occhio anche alla necessaria preparazione della tavola. Trekking in Appennino inseguendo Goethe Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Così scriveva Goethe nel suo “Viaggio in Italia” dei monti tra Emilia e Toscana. Il 9 marzo e il 13 aprile un gruppo di giovani soci ha avuto l’opportunità di scoprire, con l’aiuto delle guide del CAI alcuni suggestivi sentieri nei pressi di Brento e Loiano. Io sono Sara e per me, come per altri soci, questa è stata la prima esperienza di trekking. Eravamo preoccupati dai chilometri e dalle salite, ma è stata una bella avventura, condivisa con ragazzi che non conoscevo prima della gita di Andalo e che oggi, grazie alle tante iniziative del Comitato, posso chiamare amici. Siamo un bel gruppo che spera di crescere. Che soddisfazione raggiungere la croce di Monte Adone e scattare la foto di gruppo. Sara Civolani Nel complesso di Lucrezia Romana Una giornata a Roma invitati da Iccrea Holding Nel mese di maggio il Comitato Giovani Soci è stato invitato a Roma per visitare il complesso di Lucrezia Romana, sede di Iccrea, dove con grande chiarezza e passione il Presidente e il Direttore di ICCREA HOLDING e diversi esponenti delle società del Gruppo, ci hanno trasmesso come funziona il delicato meccanismo che aiuta a fare delle nostre BCC quello che sono. L’intenso pomeriggio è stato una preziosa occasione di incontro in cui abbiamo respirato la vera cooperazione, che ha dato un nuovo significato a quello che facciamo. Giorgia Arienti 31 nca.it milba le informazio .e w w r te io e g r lw g e a v pre o tro Sul sit gliate e sem zati assieiz a n tt a e g d r solo io ni ggi Con i viagg nate su icoper e Via n me a U l. te o H siamo stati a.... Colorata e affabile India, amore mio IN VIAG GIO C ON LA MIA BAN C A Dal 20 al 31 marzo 2013 32 Il mio amore per l’India è molto forte. Se due anni fa il primo incontro con questa terra fu un innamoramento a prima vista, questa è stata la prosecuzione di una storia piena di fascino. Ciò che accomuna tutta l’India è l’affabilità della gente, che deriva dal loro senso di religiosità. Nonostante questi tratti comuni di tutti gli indiani, il sud è completamente diverso dal Rajasthan, nei gusti e negli stili di vita. È una terra che non tradisce nel mostrarsi vera senza maschere né filtri e l’impatto con la realtà lascia senza fiato: l’unica regola è vivere. Questo è un territorio fiero delle proprie tradizioni, consapevole della propria grande cultura ma incapace di riconoscere le proprie mancanze e sopire le debolezze. È nell’orfanotrofio vicino a Pondicherry gestito da Terre des hommes, che ci imbattiamo in una di queste realtà. Qui sono ospitate bambine dalle storie più disparate ed inaccettabili, rubate alla morte, alla violenza, rifiutate perché sieropositive o disabili. I racconti sono di una crudeltà unica, perché l’infanticidio è una pratica non del tutto cancellata: quando i figli diventano troppi, o indesiderati perché femmine. Brutte storie confuse tra tradizioni arcaiche, ignoranza e miseria. Ma anche questo senso di forte disagio sopisce, perché l’India dalle eterne contraddizioni che convivono con sinergie illimitate fino a fondersi, o meglio, fino a confondersi.Incontri sempre gente che PROGRAMMA 2013 settembre 2013 Dal 7 all’8 Torino e le ville reali Dal 13 al 20 Tour dell’Uzbekistan Dal 23 al 29 Le istituzioni europee OTTOBRE 2013 Domenica 6 Fano e Acqualagna Dal 18 al 22 Marrakech Domenica 20 Asti medioevale e barocca novembre 2013 Dal 24 al 9 dicembre Messico, Guatemala e Belize GENNAIO 2014 IN MYANMAR INDIA Le fotografie del viaggio in India sono del collega Costantino Bambini. sorride, saluta, mostra la propria gentilezza ed ospitalità. Un senso di semplice e limpida generosità. Semplice come l’eleganza mostrata dalle donne vestite con i sari coloratissimi, limpida come gli occhi neri e grandissimi dei bambini, che accorrono per mettersi in posa davanti all’obbiettivo della macchina fotografica, quasi volessero regalare una testimonianza della loro allegria. Costantino Bambini LONDRA E CORNOVAGLIA Dal 27 maggio al 2 giugno 2013 Un viaggio romantico nel verde della Cornovaglia fra le gesta di Artù e dei cavalieri della tavola rotonda. Carmen e Roberto Lontano dai circuiti turistici convenzionali, un viaggio in Myanmar, l’antica Birmania, vi porterà alla scoperta di templi incantati e villaggi senza tempo lungo il Fiume Irrawaddy, celebrato da Kipling in quella che è stata definita la terra dorata che vanta oltre 5 mila anni di storia. Le statue ricoperte di fogli d’oro, le cupole che brillano al sole e le foreste raccontano un mondo ricco di spiritualità e di leggende in cui gli uomini non dimenticano mai il sorriso. dove andremo.. di Marika Pappagallo Ufficio Soci Un lungo tour nel cuore dell’Europa Dal 23 al 29 settembre Francia, Lussemburgo, Belgio, Città del Lussemburgo (nella foto), Bruxelles, Strasburgo, Colmar, Alsazia e Lorena, Nancy, Metz, lo Champagne, Reims, Arras, le Fiandre, Bruges, Gand, Anversa, le Ardenne e il Reno. Questi i magnifici luoghi che andremo a visitare, in un lungo tour che ci porterà nel cuore del vecchio Continente, naturalmente tutto contornato da cibi prelibati e ricercati, serviti in raffinati ristoranti con viste mozzafiato o nei caratteristici bistrot dei centri storici, accompagnati da degustazioni di vini alsaziani e dalle famose birre belghe. Tra Messico Guatemala e Belize Dal 24 novembre al 9 dicembre L’arrivo in Messico inizia con la visita al sito archeologico di Chichèn Itzà, patrimonio dell’Umanità, e poi la Cattedrale, il Palazzo Municipale e la Casa di Montejo di Merida “La Città Bianca”. Viaggiando per San Cristobal, attraverseremo la bellissima e verdissima sierra con breve sosta alle Cascate di ‘Agua Azul’ per un pranzo. In Guatemala vedremo Atitlan, uno dei laghi più belli del mondo, dominato da tre vulcani ed abitato sulle sue sponde da diverse comunità appartenenti a differenti etnie e poi Tikal (nella foto), che è considerato il sito Maya più bello, con un’incredibile abbondanza di piramidi. Partiremo poi per Belize City alla scoperta delle rovine Maya di Xunantunich. Al ritorno in Messico visiteremo la Riviera Maya con visita alla laguna di Bacalar. Questi sono solo alcuni dei meravigliosi posti che andremo a visitare in questo viaggio da sogno. 33 icaica ded la rubr ne per la a u n i t sio l con ci con la pas era può far o ta ai s . Chi lo desid lavoro alla a scrittur e il proprio Emil Banca ir n e v otizie .217295). per ne di N 800 Redazio cio Soci (tel: ffi ’U ll a o mondo - soci Un montanaro alla Grande Guerra so ci c on c arta p en n a e c alamaio Il diario e le memorie del bersagliere Domenico Gamberini durante la Prima Guerra Mondiale raccontate dai figli Angelo e Alma. Tra assalti all’arma bianca, fame, gelo e trincee emerge uno spaccato della vita nell’Appennino del primo Novecento La trincea, gli assalti, le baionette, le attese nel gelo assieme ai compagni, i discorsi, i pensieri e le emozioni di un montanaro catapultato nella Grande Guerra. È un libro di ricordi, ma con un estremo rigore storico, quello scritto dal socio Emil Banca Angelo Gamberini assieme alla sorella Alma sulla vita del padre, Domenico, che a poco più di vent’anni, come tanti suoi coetanei, fu spedito al fronte, nel mezzo di un drammatico conflitto mondiale che sul terreno, tra i due schieramenti, lasciò la cifra astronomica di 23 milioni di morti e altrettanti feriti. Eravamo sulla linea del fuoco è il titolo della pubblicazione, edita da Gaspari in collaborazione con il Gruppo Studi Savena Setta Sambro, all’interno di una collana incentrata sulla Prima Guerra Mondiale. “Un libro su uno dei più grandi drammi del Gaspari editore Eravamo sulla linea del fuoco di Angelo e Alma Gamberini - 110 pagine, 14 euro Potete richiederlo mandando una mail a: [email protected] 34 Novecento, ma anche un libro sulla vita contadina nell’Appennino bolognese che nella prima metà del secolo scorso ha dovuto combattere la fame e la marginalità”, scrive nella presentazione il presidente del Gruppo Studi Savena Setta Sambro, Daniele Ravaglia che riconosce ad Angelo Gamberini e a sua sorella Alma il merito di aver speso tempo e passione nella ricerca storica per salvare dall’oblio lo spacca- a cura di Filippo Benni to quotidiano di un mondo che oggi sembra Preistoria ma che in realtà è lontano solo qualche decina d’anni. Giacomo Bollini, nella prefazione, ricorda che un emilianoromagnolo su sei prese parte alla guerra. In totale, nel Regio esercito italiano, tra fronte, retrovie e uffici, presero servizio ben 470 mila uomini della nostra regione su poco meno di 3 milioni di abitanti censiti nel 1911. Domenico Gamberini, nato a Frassincò di Monghidoro nel 1892 e scomparso a Monzuno nel 1980, fu uno dei pochi fortunati a tornare, con al collo una medaglia di bronzo al valor militare guadagnata durante l’assalto austriaco alla Trincea delle Frasche. Il figlio Angelo, ex direttore dell’Ufficio di Stato Civile del Comune di Bologna in pensione, in gioventù ne raccolse i tragici racconti e oggi ne racconta le gesta, a volte eroiche, e le emozioni, sempre rivolte alla sua amata terra. Dopo anni di ricerche negli archivi militari di tutta Italia, dopo tante telefonate per cercare di dare un nome preciso e un volto ai tanti uomini descritti dal padre (tra i quali anche graduati che nel tempo fecero carriera politica, chi nel Regime fascista chi nella Costituente), ha realizzato un’opera storicamente importantissima. “Una finestra - continua lo storico Bollini - finalmente aperta sul legame del territorio bolognese con quel conflitto bellico tanto drammatico quanto lontano dal nostro immaginario collettivo”. banca e territorio Otto anni di corsa: è Strabologna Scuole Da quando esiste il Gran Prix Emilbanca sono stati coinvolti 24 mila studenti Sono oltre 24 mila gli studenti delle scuole bolognesi coinvolti negli ultimi otto anni da Uisp e Emil Banca nella Strabologna Scuole, l’appendice dedicata ai più giovani della grande festa di primavera che anche quest’anno ha portato sul crescentone più di 13 mila podisti. “Ogni anno – ha spiegato il factotum della manifestazione, Franco Carati – prepariamo la Strabologna Scuole con tante piccole gare all’interno delle strutture scolastiche che poi si concludono in un unico appuntamento, a maggio, per quello che ormai da tempo si chiama Gran Prix Emilbanca”. Sono state più di mille le staffette organizzate quest’anno, chiuse dalla gara finale a cui hanno partecipato circa 400 studenti. Quest’anno, nel giorno della Strabologna dei grandi, i ragazzi delle scuole anno aperto la camminata nel centro di Bologna. La Ghepard con Emil Banca sul petto La Ghepard Basket con la maglia targata Emil Banca milita nel campionato FIP regionale serie C/2 e gioca nella Palestra Alutto in via Arcoveggio. Quest’anno purtroppo disputa i play-out per non retrocedere. 35 banca e territorio Che facciamo?... Cooperiamo! La finanza partecipata dà buoni frutti Inaugurate a San Giorgio e a Bentivoglio le strutture nate grazie ad Etichal Banking Si è conclusa a Casalecchio, alla presenza del sindaco Simone Gamberini, la sesta edizione di “Che facciamo?...Cooperiamo?”, il progetto ideato da Emil Banca per promuovere l’educazione cooperativa all’interno del mondo della scuola. L’obiettivo del progetto è di appassionare i giovani ai valori ed alle modalità di lavoro peculiari della cooperazione attraverso la costituzione di un prototipo di impresa cooperativa in classe: l’Associazione Cooperativa Scolastica (ACS) che permette ai ragazzi di simulare concretamente l’intero percorso di una cooperativa. Tutti diversi, ma tutti finalizzati alla solidarietà e all’educazione, i progetti presentati, dalle classi coinvolte (le Marconi di Casalecchio, le Zanotti di Bologna e l’Itc di MonzunoVado), da quello sulla storia della Resistenza messo in piedi assieme all’Anpi, presente con rappresentanti all’evento, fino alle raccolte fondi in favore di associazioni non governative, come la bolognese GVC. All’interno dell’evento, si è tenuta anche la premiazione del concorso indirizzato agli studenti delle tre scuole, sempre organizzato da Emil Banca, in occasione della giornata del Risparmio 2012. L’elaborato più interessante è stato quello di Alessandro Labate, alunno della II D delle scuole Marconi, che si è aggiudicato in premio una bella bicicletta rossa. 36 A fine maggio sono state inaugurate la “Casa di accoglienza mamma & bambino” a San Giorgio di Piano e l’edificio polivalente della Parrocchia di Bentivoglio, due progetti nati grazie al sostegno di Emil Banca e dei clienti che hanno scelto responsabilmente di investire a favore del non profit attraverso il servizio di finanza partecipata, Ethical Banking. Le due strutture potranno ora iniziare ad erogare servizi alle comunità di riferimento, contribuendo a creare sviluppo socio-culturale sul territorio e produrre bene comune. La “Casa di accoglienza mamma&bambino”, inaugurata lo scorso 26 maggio alla presenza del sindaco Valerio Gualandi, è stata realizzata dalla Casa Famiglia Dolce Acqua Onlus, grazie al decisivo apporto della Comunità di Santa Maria della Venenta del limitrofo comune di Argelato, è un’abitazione destinata ad ospitare ed assistere donne con figli minori e donne in stato di gravidanza in situazioni di disagio. I nuclei familiari accolti faranno un percorso che li aiuterà a riacquistare serenità, autostima, dignità, a rafforzare i legami con i figli affinché il nucleo familiare possa ritrovare autonomia e reinserirsi positivamente nella società. A Bentivoglio, Ethical Ban- king ha dato sostegno alla Parrocchia Santissima Maria Ausiliatrice per la realizzazione di un edificio, a disposizione delle cinque parrocchie presenti nel comune e nelle frazioni, che ospiterà varie attività interparrocchiali, in particolare indirizzate ai giovani delle comunità. Anche questo edificio è stato inaugurato il 26 maggio, alla presenza di Mons. Silvagni, Vicario generale della Curia, e del Sindaco Vladimiro Longhi. Ad un anno dal sisma si ricordano i donatori Gli attestati di riconoscimento per coloro che hanno dimostrato solidarietà Ad un anno dal sisma che ha sconvolto la vita della pianura tra Bologna, Modena e Ferrara, la Bassa celebra chi, in questi mesi difficili, si è adoperato per dare sostegno fattivo alle comunità colpite dall’emergenza. Emil Banca ha dato una mano prima di tutto mettendo a disposizione delle imprese e delle famiglie terremotate linee di credito agevolato e altri progetti (messi in campo con partner nazionali ed europei) al servizio della ripresa, ma anche attraverso una raccolta fondi che è stata destinata alle scuole di alcuni paesi colpiti. E proprio coloro che hanno ricevuto i fondi donati da soci, dipendenti e clienti Emil Banca, la scorsa fine di maggio, ricordando la tragedia, hanno voluto celebrare chi non li ha lasciati soli. Le cerimonie sono iniziate a Poggio Renatico dove, ad un anno esatto dalla prima scossa, il sindaco, avvocato Paolo Pavani, ha consegnato ad Emil Banca una targa ricordo ringraziando per i 40 mila euro donati alla scuola comunale. Una settimana dopo la cerimonia si è ripetuta a Galliera dove il sindaco, Anna Teresa Vergnana, ha ribadito il proprio ringraziamento per i I RINGRAZIAMENTI In alto, il sindaco di Poggio, Paolo Pavani, consegna la targa ricordo a Sandra Cocchi (direttore filiale di Poggio) e a Giuliana Braido. Sopra, la cerimonia a Galliera: da sinistra, Braido, il sindaco Teresa Vergnana, il referente del Comitato soci, Mirco Fantoni, e Erika Gallerani (filiale San Pietro in Casale). A destra, la direttrice della filiale di Ferrara, Rita Montanari, scopre la targa alla casa dei Bambini con Don Turazzi. 30 mila euro consegnati alle scuole medie ed elementari del comune. Una targa affissa alla Casa dei Bambini di Ferrara ricorda invece i 40 mila euro che sono serviti per sistemare il primo piano dell’edificio che ospita la scuola d’infanzia paritaria. In tutto, Emil Banca ha raccolto 135 mila euro che, oltre alle scuole citate, sono serviti per le scuole Quaquarelli di San Giovanni in Persiceto e a sostenere l’attività della web radio nata da un gruppo di ragazzi di Cavezzo: Radio Emilia 5.9. Per ascoltarla digitale: www.radio5punto9.it. 37 ARTE E PORTICI IN SALA COLONNE banca e territorio FUMETTI FRITTI ALLA BOLOGNESE In osteria a parlare di fumetti. Una serata di confronto, dibattito e divertimento con l’obiettivo di creare una rete in una realtà molto vivace ma oggi molto scollegata. Questo l’impegno di Emil Banca per il mondo del fumetto bolognese, concretizzato con l’organizzazione di una serata, chiamata “Fumetti Fritti”, a cui hanno aderito Vittorio Giardino, Giuseppe Palumbo, Otto Gabos, Donald Soffritti, Sergio Tisselli, Lucio Filippucci, Piero Ruggeri, Michele Masini, Antonio Sforza, Davide Fabbri, Francesco Cattani, Matteo Lolli, Paolo Martinello, Francesco Barbieri, Roberto Baldazzini e Michele Benevento. A vivacizzare la serata ci ha pensato Franz Campi. Sopra, la foto di gruppo, sotto, una delle opere partorite durante la serata. Le consegne su due ruote Raggiungere gli uffici di avvocati e notai nel centro di Bologna senza inquinare? Oggi si può ed Emil Banca, che da sempre mira ad uno sviluppo economico che sia anche sostenibile, lo fa. Dai primi mesi del 2013, infatti, le piccole consegne di documenti nel centro cittadino, invece che con i classici corrieri motorizzati, sono state affidate agli Urban Bike Messengers Bologna, il primo corriere in bici della città, nato nel 2010, che offre un servizio di consegna ad impatto ambientale zero, personalizzato ed efficiente. Oltre che una pratica ambientalmente sostenibile, l’accordo con i bikers per Emil Banca rappresenta anche un risparmio economico. PREMIO ILARIO ROSSI Profumo di donna di Anna Malverdi ha vinto la IV edizione del premio Ilario Rossi, curato dal circolo artistico “Ilario Rossi” con il patrocinio del Comune di Monzuno e la collaborazione di Emil Banca e Centro Studi Savena Setta Sambro . I primi quarant’anni della Pro Loco in un libro è stato presentato al Barchessa di Villa Terracini, ad Osteria Nuova, il libro “I suoi primi quarant’anni” in cui Andrea Valeriani, socio ed ex dipendente di Emil Banca ora in pensione, racconta la storia della Pro Loco di Sala Bolognese. Il libro, edito da Savena Setta Sambro, è stato stampato per festeggiare la ricorrenza della Pro Loco nata nel 38 Sul cattolicesimo politico in Francia 1973. L’autore, socio Pro Loco e attivista fin dai primi anni della sua costituzione, ha rispolverato ricordi e materiale d’archivio, comprese 75 immagini e oltre 400 nominativi di persone che hanno fatto la storia dell’associazione. è stato presentato lo scorso aprile a Monzuno l’ultimo saggio storico di Michele Marchi. Alla ricerca del cattolicesimo politico è il titolo della pubblicazione che si occupa del rapporto tra religione e politica in Francia, da Pétain a De Gualle. La ricerca di Marchi prende avvio da inizio Novecento e si conclude ai primi anni Sessanta, quando De Gaulle, una volta risolta la crisi algerina e definitivamente strutturata la Quinta Repubblica, sembra fornire adeguata rappresentanza ad una militanza cattolica in larga parte legata ai temi della centralità dello Stato in economia e del primato della nazione in politica. Progetti e disegni per una reinterpretazione e una riscoperta, soprattutto artistica, di uno dei simboli di Bologna: i suoi portici. Tanti e tutti originali i lavori realizzati per il progetto Bologna dei Portici dagli studenti dell’IsArt di Bologna entrati a far parte di una mostra esposta per oltre un mese in sala Colonne. Per l’occasione, gli studenti dell’IsArt hanno incontrato alcuni artisti dell’associazione Francesco Francia, diretta da Luigi Enzo Mattei e di cui Emil Banca è partner, per presentare l’esperienza didattica sul tema “portici” portata avanti dall’istituto durante l’anno scolastico appena concluso. LA LINEA GOTICA IN MOSTRA Barelle, divise e manifesti. Erano più di cento gli oggetti della collezione di Claudio Coliva in mostra nella sala Emil Banca di Loiano per la rassegna Dalla linea Gotica a Livergnano che ha visto la proiezione di film e la presentazione di libri e raccolte fotografiche sul passaggio della guerra. Previdenza e investimenti a convegno Erano più di 160 i clienti di Emil Banca che hanno partecipato al convegno sul Private Banking organizzato nella prestigiosa cornice del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. La tutela dei risparmiatori e del loro patrimonio sono il primo obiettivo della banca, per questo è importante che il cliente sia informato sui processi di investimento alla luce dell’evoluzione dei mercati, delle tecniche di gestione del portafoglio e dei prodotti offerti. Alla serata, aperta dal Vicedirettore, Gianluca Pavan, sono intervenuti Vincenzo Palli Direttore Generale di Risparmio e Previdenza s.g.r., Luca Ramponi Responsabile Investimenti di Risparmio e Previdenza s.g.r., i Responsabili di Area di Amundi s.g.r., Schroders e Pictet funds che hanno dato vita ad una inte- ressante tavola rotonda sul tema dell’evoluzione dei mercati finanziari e le soluzioni di investimento più appropriate per affrontarla. Le conclusioni sono state affidate al Direttore Generale, Daniele Ravaglia. Sempre nell’intezione di offrire non solo servizi e competenze, ma anche informazione, la banca, tra maggio e giugno scorsi, ha organizzato altri convegni, sia a Bologna che in provincia. Consapevole del fatto che creare le basi per un futuro tranquillo sia oggi indispensabile, in collaborazione con BCC Risparmio& Previdenza, a Molinella ed Argelato sono stati organizzati due appuntamenti sulla previdenza complementare, dedicati ai giovani clienti. Sara Aleotti 39 Giornata nazionale dello Sport banca e territorio Le scuole in meta a Bologna Il liceo Fermi domina Copernico e Arcangeli Un corso con Legambiente Come si diventa guida della Flaminia Militare Alla scoperta della strada romana con il “Corso Internazionale di Formazione per Guide Volontarie per la strada romana Flaminia Militare”, organizzato dai Circoli di Legambiente SettaSamoggiaReno di Bologna, con il contributo di Emil Banca, al fine di incrementare la conoscenza del territorio nell’ottica dello sviluppo di un turismo ecologico e sostenibile. I promossi riceveranno l’attestato d’idoneità e il cartellino identificativo per le visite guidate sulla strada romana organizzate da Legambiente. Il programma del Corso è sulla pagina facebook del circolo SettasamoggiaReno. I Campioni del Coni in festa a Sasso Marconi Un caldo sole ha accompagnato la decima edizione della Giornata nazionale dello sport, che si è celebrata in tutta Italia con il motto “Questa è l’Italia. Sogna, cresce, vince” grazie al CONI, e al contributo di Emil Banca, sponsor della manifestazione dalla prima edizione. Tanti gli sport in mostra a Sasso Marconi, con la presenza anche di campioni del calibro di Matteo Neri, tricolore Allievi nella sciabola, Silvia Veratti, atleta paraolimpica nell’equitazione. La manifestazione era stata presentata nella sede di Emil Banca alla presenza di Daniele Ravaglia e del delegato del Coni, Rino Lolli. Il liceo scientifico Fermi, battendo i “cugini” del Copernico, ha vinto per il secondo anno consecutivo il trofeo “La scienza in meta” e, superando il liceo artistico Arcangeli, anche il “Torneo dei Licei” bolognesi. La manifestazione che ha messo a confronto le squadre di rugby dei tre Licei, sostenuta da Emil Banca che è main sponsor del Bologna Rugby 1928, si è tenuta all’Arcoveggio ed è stato un successo di pubblico e agonistico. A margine della manifestazione, si è disputata anche una partita di rugby femminile con le ragazze dell’Isart Arcangeli, che insieme alla veterana Erika Morri stanno preparando i prossimi incontri della fase nazionale dei Giochi studenteschi. 40 Torneo nazionale Bcc di calcetto Le ragazze Emil Banca sul podio a Fano Al torneo partecipavano 16 squadre femminili e 92 maschili. Grande risultato per la ragazze Emil Banca che si sono classificate terze, perdendo in semifinale dalla Bcc di Roma, vincitrice del torneo. Sottotono gli uomini che, falcidiati dagli infortuni, dopo tre sconfitte consecutive, si sono dovuti accontentare del girone di consolazione, arrivando secondi. Il premio dell’Anpi alle scuole Zanotti Giovani pescatori crescono a Molinella I ragazzi delle classi IIIA delle scuole Zanotti di Bologna hanno vinto la borsa di studio “Noi e la Costituzione” bandita dall’ANPI per le terze classi delle scuole secondarie di I grado. Per convincere la giuria i ragazzi hanno presentato un lavoro sul ruolo della Cooperazione nella Costituzione Italiana in cui un capitolo era incentrato sull’attività della cooperativa attivata nella classe all’interno del progetto Che facciamo?..Cooperiamo, ideato e realizzato da Emil Banca. Per capire come destinare i fondi della borsa di studio i ragazzi si consulteranno con la modalità cooperativa che hanno appreso. A Molinella la premiazione dei giovani Pierini che hanno disputato il Campionato Comunale di pesca . La manifestazione è intitolata ad Alberto Bernardi, ex presidente della società locale di pesca sportiva e per diversi anni Consigliere di Amministrazione Credibo. Alla cerimonia era presente anche la referente del Comitato Soci, Cristina Bottoni. 41 appuntamento a... I prossimi appuntamenti nell’agenda Emil Banca ve organizzate o sostenute da Emil Banca, nonchè aggiornamenti sulle gite sociali e su tutti i vantaggi per la compagine sociale sono disponibili sul sito internet della Banca. 4 X festival bandistico minerbio 4 CHef al...Massimo a Monzuno LUGLIO - Dal 5 al 7 luglio, all’interno della Sagra della Tagliatella, si terrà la nuova edizione del Festival Città di Minerbio dedicato alle bande. www.emilbanca.it - Maggiori informazioni su tutte le iniziati- LUGLIO - Come lo scorso anno, quando arrivò in finale, anche in questa edizione del torneo di basket all’aperto più famoso d’Italia, che si gioca ogni estate nella prima metà di luglio nel parco pubblico di Bologna, giocherà una squadra Emil Banca. SETTEMBRE - Come da tradizione, la prima domenica di settembre, che quest’anno cade il primo giorno del mese, a Monzuno va in scena una delle più belle manifestazioni gastronomiche della provincia, con tanti chef di grido che cucineranno in piazza la carne della macelleria Zivieri per ricordare Massimo, il miglior macellaio d’Italia scomparso prematuramente nel 2009. Non mancheranno i vini del territorio. Per informazioni e prenotazioni: www.macelleriazivieri.it. 4 Sagra dell’ortica a malalbergo 4 Festa dello sport a zola 4 notte banca a San marino 4 festa patronale a baricella 4 Playground Giardini Margherita agosto - Da giovedì 29 agosto a domenica 8 settembre Malalbergo ospiterà la tradizionale Sagra dedicata all’Ortica con i piatti della tradizione. agosto - Il 31 agosto a San Marino di B. la manifestazione che coinvolgerà tutte le realtà del paese in una festa dal tramonto a notte fonda con un convegno organizzato dal Comitato soci locale. settembre - Nel centro sportivo della parrocchia di Zola Predosa, dal 4 al 9 settembre si terrà la XXXIV edizione della festa dello sport. SETTEMBRE - Sabato 8 settembre si terrà la festa patronale parrocchiale di Baricella che viene organizzata ogni anno anche grazie al contributo del Comitato soci locale. L’ultimo saluto Con Sergio nel cuore Sergio Zamboni non era solo un collaboratore di Emil Banca da vent’anni. Attivissimo in ambito sociale, era una colonna portante della Protezione Civile di Molinella di cui era orgogliosamente volontario. Lo ricordiamo tutti nella missione a seguito del terremoto che colpì L’Aquila nel 2009 che probabilmente ha segnato più di altre la sua vita. Così scriveva nel suo reportage in Notizie Emil Banca. Chissà con quale spirito ha vissuto invece il terremoto che ha colpito la sua di terra, lo scorso anno, quando era già stato colpito dalla malattia che lo ha strappato dall’affetto dei suoi cari, amici e colleghi il 28 aprile scorso. Ma oltre ad essere un grande volontario era anche un attore apprezzatissimo. Aveva calcato le scene in decine di commedie dialettali, quasi sempre nel ruolo di mattatore, riuscendo ogni volta a strappare, 42 grazie alla sua irresistibile mimica, valanghe di risate. L’ultima impresa lo aveva visto recitare una parte a fianco di Cristian De Sica nella fiction televisiva “Un matrimonio” con la regia di Pupi Avati che vedremo in onda sugli schermi in autunno. La sua simpatia si trasmetteva all’istante; era il frutto della divertente espressività del suo volto ma soprattutto della luce sincera che brillava nei suoi grandi occhi chiari. Faceva tutto con grande passione e animo generoso. Con questa immagine vogliamo ricordarlo uniti nel dolore con le sue figlie Martina ed Elisa, la moglie Carmen e il fratello Paolo. Ciao Sergio.