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Salt`in banco - Teatro Gioco Vita

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Salt`in banco - Teatro Gioco Vita
COMUNE DI PIACENZA
36a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2015/2016
Heidegger scriveva: “Occorre che il corpo insegnante si muova verso le postazioni più avanzate del pericolo che sono
costituite dall’incertezza permanente del mondo”; poche righe per un impegno ambizioso e aperto alle sfide, sfide che
passano attraverso le mode, i tempi, i mutamenti, con dinamiche culturali altalenanti e talvolta contraddittorie. Un percorso formativo dovrebbe innanzitutto privilegiare l’acquisizione di strumenti di conoscenza per la costruzione di un sapere
critico in continua evoluzione, in grado di cogliere dai linguaggi della Cultura chiavi di lettura e di interpretazione della
realtà circostante, profilando soluzioni a problemi e alimentando il desiderio della ricerca e dell’innovazione, in un percorso
di armonia tra gli ambiti scientifici e quelli umanistici. Un libro “aperto sul Mondo” è il Teatro, e la proposta di fruizione
attiva per la Scuola con “Salt’in Banco” costituisce ormai da 36 anni un punto di riferimento importante per insegnanti
e studenti, ai vari livelli di scolarità, con una attività teatrale che non si pone unicamente come momento di spettacolo
- sicuramente importante, ma oggi non più sufficiente - ma anche come serbatoio di stimoli, occasione di creatività e
arricchimento formativo. Chi ha vissuto l’esperienza di “Salt’in Banco” in questi anni (artisti, tecnici, organizzatori, spettatori…) ha avuto una grande fortuna, quella di avere della scuola un’immagine positiva, incontrando insegnanti preparati
che hanno fatto dei linguaggi teatrali uno strumento di lavoro per ragazzi motivati, sensibili, intellettualmente vivaci. Allo
stesso tempo ha potuto incontrare un movimento artistico, qual è il teatro ragazzi, che è nato e si è sviluppato proprio
analizzando e confrontandosi con il suo pubblico, in un dialogo serrato e continuo tra gli artisti e le giovani generazioni,
protagoniste nello sperimentare il piacere di andare a teatro. I dati della passata Stagione ci confortano sul cammino
da intraprendere: a Piacenza le rassegne di teatro ragazzi, di cui “Salt’in Banco” costituisce il principale appuntamento,
hanno ospitato 34 spettacoli, per complessive 100 recite, con un numero di circa 18.000 spettatori. A questo vanno aggiunti i progetti di “InFormazione Teatrale”, che hanno coinvolto in massima parte i giovani e le scuole: 35 percorsi, 196
incontri, un totale di 5.000 partecipanti. Teatro e scuola hanno davanti ancora tanta strada da percorrere insieme, anche
a Piacenza e nel territorio, e la Stagione 2015/2016 di “Salt’in Banco” è un nuovo tratto di questa strada, impraticabile
senza la collaborazione e la disponibilità delle scuole, dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, delle famiglie, dei Comuni
della nostra provincia e non solo. A tutti grazie, con l’augurio di poterci incontrare ancora una volta numerosi in occasione
della Stagione Teatrale 2015/2016.
Dalla parte della Cultura.
Diego Maj
Direttore artistico - Teatro Gioco Vita
Tiziana Albasi
Assessore alla Cultura e Turismo - Comune di Piacenza
Una proposta teatrale basata sulla qualità e la professionalità, plurale nei linguaggi e nei contenuti, aperta alla ricerca
e sempre disponibile a mettersi in discussione nel rapporto con il pubblico. È quella di “Salt’in banco”, che alla sua 36°
edizione ancora una volta propone un percorso articolato tra spettacoli, laboratori e progetti di formazione e informazione
teatrale. Venticinque titoli in cartellone, con una previsione di quasi ottanta recite; ventiquattro progetti educational,
tra laboratori, incontri e progetti formativi per gli studenti e gli insegnanti, per i quali si prevedono circa un centinaio di
interventi nelle classi. Proposte per tutte le fasce d’età, dai piccoli dei nidi d’infanzia fino ai giovani delle scuole superiori. Un viaggio tra i classici della letteratura (Italo Calvino, Edmondo De Amicis, Antoine De Saint-Exupéry, Jules Verne),
nell’universo molteplice della produzione per l’infanzia (da Andersen ai Fratelli Grimm, da Rodari ad Altan, per arrivare
ai libri illustrati firmati da autori ancora poco conosciuti in Italia come l’olandese Dolf Verroen e il tedesco Wolf Erlbruch
oppure i francesi Rascal e Sophie), nell’arte (la ricerca pittorica di Klee) e nella musica (Pierino e il lupo di Prokofiev). E
ancora, le suggestioni del circo, la magia del sogno, i perché dei più piccoli, l’amico immaginario, il piacere del gioco, i valori
dello sport e quelli della poesia, le avventure di animali-bambini alla scoperta del mondo che li circonda. Temi forti come
l’amicizia, la paura, l’abbandono e l’adozione, le domande sul senso della vita. Senza trascurare di proporre argomenti di
riflessione a uno spettatore che non è solo studente, ma anche cittadino che vive quotidianamente in una società sempre
più complessa: la costruzione della “polis” e la formazione di una coscienza civile e nazionale, l’inclusione nella scuola,
il diritto all’istruzione, l’educazione alla diversità, la salvaguardia dell’ambiente. Un teatro che - in una situazione, com’è
quella del nostro territorio, che potremmo definire fortunata per la sensibilità e disponibilità della scuola nei confronti dei
linguaggi teatrali - propone ai bambini, ai ragazzi e ai giovani strumenti di conoscenza e confronto con la realtà, stimoli
all’analisi critica e occasioni per affrontare con strumenti e modalità diverse le competenze e i contenuti acquisiti in classe
grazie al lavoro didattico.
via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190
[email protected] - www.lafondazione.com
Simona Rossi
Teatro Gioco Vita
INFORMAZIONI
2
EDIZIONE 2015/2016
TEATRO GIOCO VITA
Direttore
Diego Maj
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
www.teatrogiocovita.it
[email protected]
Coordinamento editoriale
Simona Rossi
TEATRO GIOCO VITA
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
Progetto grafico e realizzazione
Matteo Maria Maj
Direzione artistica
Diego Maj
L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati
INDICE
Informazioni...............................................................3
Cartellone....................................................................5
Guida alla scelta degli spettacoli....................................8
Guida alla scelta dei laboratori......................................10
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
Il cavaliere inesistente..................................................12
Il cielo degli orsi..........................................................13
Circoluna..................................................................14
Moun.......................................................................15
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
Verso Klee...................................................................16
I Cuccioli e il bambù blu.............................................17
L’omino della pioggia..................................................18
La Repubblica dei bambini..........................................19
Un treno di perché.....................................................20
Piccole emozioni..........................................................21
Favole al (video)telefono.............................................22
Stile libero...................................................................23
Non sono stato io........................................................24
Il tenace soldatino di stagno...........................................25
L’elefantino..............................................................26
(Non) voglio andare a scuola........................................27
Ma che bella differenza...............................................28
L’Armandone della Pimpa...........................................29
Le nuove avventure dei musicanti di Brema.................30
Cuore.........................................................................31
Il Piccolo Principe........................................................32
Il mio amico mostro.....................................................33
Il giro del mondo in 80 giorni.....................................34
Pigiami......................................................................35
Attento Pierino... arriva il lupo........................................36
LABORATORI
Laboratori di teatro.....................................................37
Smascherando.............................................................38
Salt’in Banco 36a edizione
Redazione
Emma-Chiara Perotti, Simona Rossi
Ha collaborato
Marilisa Fiorani
Stampa settembre 2015
Dal racconto al teatro d’ombre......................................39
Tutti i colori dell’ombra................................................40
Pina e i suoi amici vanno a scuola...............................41
Una giornata a teatro.................................................42
Se l’ombra gioca a nascondino....................................43
Tutti sul palco!.............................................................44
Seguendo l’ombra di un piccolo re.................................45
“Adagio, adagio, adagio” dice il bradipo......................46
Musica... ombre... figure... ...........................................47
A teatro, ragazzi!........................................................48
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
Tutti a teatro................................................................49
Teatrando...............................................................50
Conoscere il teatro......................................................51
Il teatro e la mente......................................................52
C’è un cavaliere in scena................................................53
La modernità dell’epica...............................................54
Il teatro tra storia e memoria.....................................55
A teatro con Shakespeare............................................56
Genio attorale ed estetica performativa........................57
Boccaccio dalla pagina alla scena...............................58
Sguardi critici..............................................................59
ALTRI PROGETTI
Il restauro di un colossal.............................................60
OLTRE IL SIPARIO
E ancora......................................................................61
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO
L’altra scena 2015.......................................................62
STAGIONE DI PROSA
Tre per Te 2015/2016.................................................64
Speciale Studenti - Informazioni...................................68
TEATRO PER LE FAMIGLIE
A teatro con mamma e papà 2015/2016.....................69
3
Ufficio Scuola
Simona Rossi, responsabile
([email protected])
Emma Chiara Perotti, prenotazioni
([email protected])
Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli,
biglietteria ([email protected];
[email protected])
Orari di apertura dell’Ufficio Scuola
di Teatro Gioco Vita
dal lunedì al giovedì ore 9.30-13
e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13
I TEATRI
• Teatro Comunale Filodrammatici
Via Santa Franca, 33 - Tel. 0523.315578
• Teatro Gioia
Via Melchiorre Gioia, 20/a - Tel. 0523.1860191
• Officina delle Ombre
Via Fulgonio, 7 - Tel. 0523.711055
La presenza nei teatri del personale dell’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita è limitata ai tempi di
programmazione degli spettacoli negli spazi stessi.
Per qualsiasi comunicazione si prega pertanto di
fare sempre riferimento agli uffici.
BIGLIETTI
• Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia euro 4
• Primaria euro 4,50
• Secondaria di 1° grado euro 5
• Secondaria Superiore euro 6
Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori.
L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della
scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni
di disabilità e/o in altri casi particolari.
L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/
sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno
spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle
famiglie residenti nel Comune di Piacenza, per i dettagli
vedi pag. 4).
La somma corrispondente ai biglietti necessari per la
classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo.
Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Prenotazioni
I posti per tutti gli spettacoli di “Salt’in Banco” 2015/2016
si prenotano a partire da giovedì 15 ottobre 2015.
La prenotazione può essere effettuata telefonicamente
o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli
operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo
al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni
telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti
l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima
possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o
spettacoli alternativi.
Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In
alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà
concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente
con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro.
In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà
possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere
l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà
diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile
4
INFORMAZIONI
scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci
sia ancora posto.
All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare
la presenza di alunni con difficoltà motorie, visive,
o uditive, allo scopo di assegnare alla classe di appartenenza un’adeguata sistemazione in sala. I posti
in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo
conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine
di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc.
Orario degli spettacoli
• Unica rappresentazione: ore 10
• Doppia rappresentazione: ore 9 e ore 10.45
Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario
delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo.
In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte
doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di
doppia recita già programmata in calendario, se non
sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle
ore 10 (accorpando le classi in tale recita).
Laboratori, incontri, progetti
e percorsi formativi
Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 21
settembre 2015. Le modalità di partecipazione, il
calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun
percorso. Per la partecipazione ad alcuni laboratori
potrà essere richiesta l’iscrizione all’Associazione
Amici del Teatro Gioco Vita. Per ulteriori informazioni
e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita.
Comunicazioni
La Direzione si riserva di apportare al programma,
alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle
rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause
di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate.
Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli
spettacoli fa fede quanto indicato nella presente
pubblicazione, salvo diversa comunicazione tele-
fonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita.
L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richieste
delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non
riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione
deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare
disdetta di prenotazioni effettuate significa creare
problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni.
In teatro è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video. I telefoni cellulari possono essere
utilizzati soltanto nel foyer e durante gli spettacoli dovranno essere spenti.
Negli spazi del teatro potranno essere presenti video
operatori e/o fotografi per effettuare riprese, anche del
pubblico, a scopo di cronaca o di documentazione.
CARTELLONE
PROGRAMMA 2015/2016
Teatro Gioco Vita
IL CAVALIERE INESISTENTE
Di Italo Calvino
Per tutti, da 10 anni - Primaria,
Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 27 ottobre 2015 - ore 10 (anteprima)
giovedì 29 ottobre 2015 - ore 10
lunedì 25 gennaio 2016 - ore 10
martedì 26 gennaio 2016 - ore 10
Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 9 dicembre 2015 - ore 10*
giovedì 10 dicembre 2015 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 11 dicembre 2015 - ore 10**
* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata
una doppia recita ore 9 e ore 10.45
** la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti
i posti nelle due date precedenti
Teatro Gioco Vita
IL CIELO DEGLI ORSI
Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch
AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE
RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA
in collaborazione con
COMUNE DI PIACENZA
Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie
Servizio Programmazione
Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente
in vigore una particolare facilitazione per le famiglie
con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici
diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”.
Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo,
nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo
della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente
verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore
(che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria,
relativamente al fratello che per primo ha assistito ad
una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto).
I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia
diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei
loro alunni.
5
Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 10 novembre 2015 - ore 10
mercoledì 11 novembre 2015 - ore 10
giovedì 12 novembre 2015 - ore 10
martedì 10 maggio 2016 - ore 10
mercoledì 11 maggio 2016 - ore 10
Tam Teatromusica
VERSO KLEE
Un occhio vede, l’altro sente
Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 26 novembre 2015 - ore 10
venerdì 27 novembre 2015 - ore 10
Solares Fondazione delle Arti
Progetto affidato a Teatro Sotterraneo
LA REPUBBLICA DEI BAMBINI
Da 7 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 11 gennaio 2016 - ore 10
martedì 12 gennaio 2016 - ore 10
mercoledì 13 gennaio 2016 - ore 10
Ferruccio Filipazzi
UN TRENO DI PERCHÉ
Gli Alcuni
Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano
I CUCCIOLI E IL BAMBÙ BLU
Ovvero l’inquinamento spiegato
ai bambini
Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 30 novembre 2015 - ore 9 e ore 10.45
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 18 gennaio 2016 - ore 9 e ore 10.45
martedì 19 gennaio 2016 - ore 10
Fondazione Sipario Toscana Onlus
PICCOLE EMOZIONI
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 28 gennaio 2016 - ore 10
venerdì 29 gennaio 2016 - ore 10
6
CARTELLONE
La Piccionaia
FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO
Liberamente tratto da Favole al telefono
di Gianni Rodari
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 1 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 2 febbraio 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Coltelleria Einstein
STILE LIBERO
Storie di sport
Da 8 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 4 febbraio 2016 - ore 10*
venerdì 5 febbraio 2016 - ore 10
* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata
una doppia recita ore 9 e ore 10.45
Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino
(NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLA
Da 8 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 3 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino
MA CHE BELLA DIFFERENZA
La diversità spiegata ai ragazzi
Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
venerdì 4 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino
L’ARMANDONE DELLA PIMPA
Di Francesco Tullio Altan
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 7 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
martedì 8 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 9 marzo 2016 - ore 10
Fondazione Sipario Toscana Onlus
NON SONO STATO IO
Da 8 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
venerdì 12 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Fontemaggiore
Teatro Due Mondi
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA
Da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 15 marzo 2016 - ore 10
mercoledì 16 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
Centro RAT - Teatro dell’Acquario
IL PICCOLO PRINCIPE
Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 21 marzo 2016 - ore 10
martedì 22 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
(qualora risultino esauriti i posti nelle due date,
potrà essere inserita una doppia recita
mercoledì 23 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45)
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
PIGIAMI
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 19 aprile 2016 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 20 aprile 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro del Buratto
IL MIO AMICO MOSTRO
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 31 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 1 aprile 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro Gioco Vita
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
IL GIRO DEL MONDO
IN 80 GIORNI
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 5 aprile 2016 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 6 aprile 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
MOUN
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 26 aprile 2016 - 10 (anteprima)
mercoledì 27 aprile 2016 - ore 10
giovedì 28 aprile 2016 - ore 10
venerdì 29 aprile 2016 - ore 10
IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO
Dalla fiaba di H. C. Andersen
Da 3 a 9 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 15 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 16 febbraio 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni
sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
La Baracca
L’ELEFANTINO
Da 2 a 6 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 22 febbraio 2016 - ore 10.30
martedì 23 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 24 febbraio 2016 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro Due Mondi
CUORE
Di Edmondo De Amicis
Da 8 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 17 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 18 marzo 2016 - ore 10
Teatro Gioco Vita
Il Baule Volante
CIRCOLUNA
ATTENTO PIERINO... ARRIVA IL LUPO
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
Da 2 a 5 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia
TEATRO GIOIA
martedì 12 aprile 2016 - ore 10
mercoledì 13 aprile 2016 - ore 10
giovedì 14 aprile 2016 - ore 10
venerdì 15 aprile 2016 - ore 10*
* la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti
i posti nelle date precedenti
Liberamente tratto da Pierino e il lupo
di Sergej Prokofiev
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 3 maggio 2016 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 4 maggio 2016 - ore 10
(qualora risultino esauriti i posti nelle due date, potrà
essere aggiunta una doppia recita giovedì 5 maggio
2016 - ore 9 e ore 10.45)
GUIDA ALLA SCELTA
8
SPETTACOLI
DI
TEATRO
GIOCO VITA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
TEATRO
IL CAVALIERE INESISTENTE Filodrammatici
5, 12
CL. 5
IL CIELO DEGLI ORSI
Filodrammatici
5, 13
CL. 1-2-3
CIRCOLUNA
Gioia
7, 14
MOUN Filodrammatici
7, 15
VERSO KLEE
Filodrammatici
5, 16
I CUCCIOLI E IL BAMBù blu
Filodrammatici
5, 17
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Filodrammatici
5, 18
LA REPUBBLICA DEI BAMBINI
Filodrammatici
5, 19
CL. 2-3-4-5
UN TRENO DI PERCHé
Filodrammatici
5, 20
CL. 1-2
PICCOLE EMOZIONI
Filodrammatici
5, 21
CL. 1-2
FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO
Filodrammatici
6, 22
STILE LIBERO
Filodrammatici
6, 23
CL. 3-4-5
Filodrammatici
6, 24
CL. 3-4-5
IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO Filodrammatici
6, 25
CL. 1-2-3-4
L’ELEFANTINO Filodrammatici
6, 26
CL. 1
(NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLA Filodrammatici
6, 27
CL. 3-4-5
MA CHE BELLA DIFFERENZA
Filodrammatici
6, 28
CL. 4-5
L’ARMANDONE DELLA PIMPA
Filodrammatici
6, 29
CL. 1-2
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA Filodrammatici
6, 30
CUORE
Filodrammatici
6, 31
IL PICCOLO PRINCIPE
Filodrammatici
7, 32
IL MIO AMICO MOSTRO
Filodrammatici
7, 33
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Filodrammatici
7, 34
PIGIAMI
Filodrammatici
7, 35
ATTENTO PIERINO...
ARRIVA IL LUPO
Filodrammatici
7, 36
INFO alle PAGINE
ASILO
NIDO
TITOLO
NON SONO STATO IO
SPETTACOLI
DELLE
COMPAGNIE
OSPITI
SPETTACOLI
9
SECONDARIA
DI 1° GRADO
SECONDARIA
SUPERIORE
5 ANNI
CL. 1
CL. 1
CL. 1-2
CL. 3-4-5
CL. 1-2
CL. 1-2
CL. 1-2
CL. 1-2
GUIDA ALLA SCELTA
10
LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TITOLO
DOVE
Laboratori di teatro
Teatro Gioia
37
Scuole
38
DAL RACCONTO AL TEATRO D’OMBRE
Officina delle Ombre
39
Tutti i colori dell’ombra
Scuole
40
Pina e i suoi amici vanno a scuola
Scuole
41
Una giornata a teatro
Officina delle Ombre
42
Se l’ombra gioca a nascondino
Scuole
43
Tutti sul palco!
Scuole
44
Seguendo l’ombra di un piccolo re
Scuole
45
“Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole
46
Musica... Ombre... Figure...
Scuole
47
A TEATRO, RAGAZZI!
Teatro Filodrammatici
48
TUTTI A TEATRO Scuole
49
TEATRANDO
Scuole
50
CONOSCERE IL TEATRO
Scuole
51
IL TEATRO E LA MENTE
Scuole
52
c’è un cavaliere in scena
Scuole,
Teatro Filodrammatici
53
LA MODERNITà dell’epica
Scuole, Teatro Municipale
54
IL TEATRO TRA STORIA E MEMORIA Scuole, Teatro Municipale
55
A TEATRO CON SHAKESPEARE
Scuole, Teatro Municipale
56
GENIO ATTORALE ED ESTETICA
PERFORMATIVA
Scuole, Teatro Municipale
57
BOCCACCIO DALLA PAGINA ALLA SCENA
Scuole, Teatro Municipale
58
SGUARDI CRITICI
Percorso di critica teatrale per le giovani generazioni
Scuole,
Teatro Filodrammatici
59
Teatro Filodrammatici
60
Smascherando
LABORATORI
INCONTRI
E PROGETTI
FORMATIVI
ALTRI
PROGETTI
INFO PAGINA
IL RESTAURO DI UN COLOSSAL
I promessi sposi nell’edizione restaurata e con musica dal vivo
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
SECONDARIA
SUPERIORE
INSEGNANTI
educatori, animatori
insegnanti
11
TUTTO IL
PUBBLICO
12
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
IL CAVALIERE INESISTENTE
Di Italo Calvino
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
IL CIELO DEGLI ORSI
Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch
TEATRO GIOCO VITA
TEATRO GIOCO VITA
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari
voce registrata Mariangela Granelli
drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi
costumi Tania Fedeli
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
realizzazione sagome e oggetti scenici Nicoletta Garioni,
Agnese Meroni
realizzazione scene Sergio Bernasani
con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari
(tratte dai disegni di Wolf Erlbruch)
coreografie Valerio Longo
musiche Alessandro Nidi
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
realizzazione scene Sergio Bernasani
pubblico: per tutti, da 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
NOVITà - PRODUZIONE 2015
Il cavaliere inesistente è una gioiosa giostra di avventure. Inseguimenti a cavallo, sanguinose battaglie, grandi
amori e gesta eroiche si susseguono senza interruzione,
esattamente come nella migliore tradizione dei romanzi
cavallereschi, ma qui tutti questi ingredienti sono rimescolati e riproposti non solo con leggerezza e ironia, ma
anche con ricchezza di sfumature e grande profondità
di contenuti. Il cavaliere inesistente è anche un ambiguo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli
uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e
nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato.
Qui tutti si muovono maldestri, e ogni gesto tradisce il
desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine. Qui ognuno
è alla ricerca di se stesso nell’ostinato tentativo d’esserci, di marcare un’impronta, di sapere quello che vuole
e quello che è. Così, protagonista della storia, troviamo
Agilulfo, l’insolito cavaliere che sotto le placche della
propria armatura, semplicemente non esiste. Si muove
grazie alla pura forza di volontà e ogni suo gesto è perfetto e misurato, ogni sua parola è arguta e sensata,
eppure non esiste. E troviamo anche il suo opposto,
Gurdulù, il suo scudiero, il quale invece esiste, ma ignora del tutto cosa voglia dire “essere” e s’immedesima
negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra.
Intorno a loro due, assistiamo a una girandola di personaggi continuamente in bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza: il giovane Rambaldo, che cerca
di assomigliare a un ideale di uomo pur sapendo che
non lo potrà mai eguagliare; l’amazzone Bradamante
che combatte e vive come un uomo pur essendo più
donna di una donna; il giovane Torrismondo, che cerca
la verità su se stesso tra equivoci e bugie. Il cavaliere
inesistente è un’autentica scuola di vita dove, come fa
dire Calvino a uno dei personaggi del libro, “anche a
essere s’impara”. Una sottile e arguta riflessione sulla costruzione dell’identità che, seppur ambientata
all’epoca di Carlomagno e dei paladini, parla a tutti
noi, senza distinzioni di età o cultura. Teatro Gioco Vita
porta in scena Il cavaliere inesistente affidandosi alle
tante possibilità del proprio linguaggio teatrale dove la
presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde
con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste
due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possibilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani
dell’“essere” presenti in questo classico della letteratura del Novecento.
13
spettacolo tratto da Hemel voor Beer (Un paradiso per piccolo
Orso) di Dolf Verroen e Wolf Erlbruch
pubblico: da 3 a 8 anni
teatro d’ombre, d’attore e danza
Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci
racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo,
e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà.
Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a
gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come
si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare
sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci
racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la
morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il
nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il
mondo alla sua ricerca...
Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono
essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro
cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la
risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli
compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi
pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli
e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione
la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova
nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché
superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero,
il suo più bel cielo.
Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con
leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi.
La presenza di animali come protagonisti permette di
dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte
perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior
ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle
grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla
complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o
grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello
esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche
se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se
non già dentro di noi.
14
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
15
MOUN
Storia di un viaggio
Da Moun di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie
TEATRO GIOCO VITA
TEATRO GIOCO VITA
uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi
con Elena Griseri, Tiziano Ferrari
testo Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Leif Hultqvist
costumi Inkan Aigner
luci e fonica Davide Rigodanza
si ringrazia Dockteatern Tittut
con Deniz Azhar Azari
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni
coreografie Valerio Longo
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
pubblico: da 6 a 10 anni
teatro d’ombre, d’attore e danza
pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
(spettacolo a pubblico limitato)
Benvenuti a CIRCOLUNA!!
…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo:
Circoluna!
Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie!
Acrobazie! Trasformazioni!
Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No??
Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di
immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e
Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma
soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre
che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E
su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella
del nostro circo.
Cosa aspettate a entrare? Venite?
Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!
Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!
Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio
ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa,
dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i
bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il
domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa
in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni
incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo
strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni
verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i
fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi
dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence
fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura
straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo... che potrà proseguire solo
se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro
aiuto…
Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno
spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut
di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del
Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo
specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e
utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e
della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli
ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per
l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento,
adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate
su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato
a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può
accendere e spegnere una lampada con un soffio.
NOVITà - PRODUZIONE 2016
Il riso venne a mancare.
Allora il padre decise di costruire una piccola scatola
per inviare Moun sull’altro lato
del grande oceano.
Lui e la moglie deposero in quella cassettina il loro primo figlio
e le loro ultime speranze…
Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con
un atto disperato, decidono di abbandonare al mare
l’unica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra,
avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza.
Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola
di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di
là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la
trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in
una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle sempre più numerosi. Arriva però il giorno in cui a
Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini e da
quel momento non può non fare i conti con la propria
storia, le proprie origini. Dopo tanto soffrire finalmente
Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano
l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato,
decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale.
Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha
amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di ricordi
di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava le sue
radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio,
farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei
stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.”
Moun è una storia che, nonostante tratti temi forti come
l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di
sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua forza consiste proprio nel contrasto tra la gravità dei temi
trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati.
Questa leggerezza poetica, indubbia qualità di questa
storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni
pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione
scenica e anche la recitazione.
In scena una sola attrice ci racconta la storia di Moun
e il pensiero che attraversa lo spettatore è che sia lei
stessa la protagonista. Questo non è mai esplicitato ma
affiora dalla sua profonda partecipazione al racconto.
L’attrice evoca la storia di Moun aiutandosi con tutto
il repertorio di tecniche d’ombra proprio del linguaggio
teatrale di Teatro Gioco Vita. L’uso di personaggi sagoma e/o d’ombra favorisce quella “giusta distanza” dello
spettatore dalla storia e nello stesso tempo un coinvolgimento emotivo senza il quale sarebbe impossibile
condividere il percorso esperienziale di Moun.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
VERSO KLEE
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano
I CUCCIOLI E IL BAMBù blu
Un occhio vede, l’altro sente
Ovvero l’inquinamento spiegato ai bambini
Tam teatromusica
Trilogia della pittura in scena/terzo movimento
ideazione Pierangela Allegro, Michele Sambin
scrittura Pierangela Allegro
direzione Michele Sambin
con Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello
la voce del bambino è di Alvise Di Rienzo Pavanini
musiche originali e rielaborazioni sonore Michele Sambin
scene maschere oggetti Pierangela Allegro, Michele Sambin
animazione video Raffaella Rivi e Alessandro Martinello
consulenza storiografica Cristina Grazioli
una produzione Tam Teatromusica
con la collaborazione di Comitato Mura di Padova, Bel-Vedere/
Progetto Partecipato tra artisti-operatori-cittadini a cura di Echidna ass. cult. e Comune di Mirano, Associazione Nuova Scena di
Piove di Sacco
pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 50 minuti
teatro musicale e immagini proiettate
Molte delle parole che in forma di racconto poetico
contrappuntano il lavoro scenico, sono tratte dai Diari
di Paul Klee.
Uccelli di conoscenza
pesci di cuore
minuscole creature dagli occhi senza confini...
Buongiorno a voi!
Verso Klee completa la trilogia di Tam sulla pittura del
‘900. Diversamente dai due precedenti lavori (Anima
blu dedicato a Chagall e Picablo dedicato a Picasso)
Verso Klee non è dedicato al famoso artista svizzero
bensì è uno spettacolo che nasce dall’incontro, ideale,
tra Klee e Tam, tra il pensiero sull’arte espresso da Klee
e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica
e la nostra ricerca scenica. Punti d’incontro li abbiamo
trovati nella propensione alla sperimentazione quale
luogo di sintesi tra il vedere e il sentire, nell’attitudine
compositiva antinarrativa, nella passione per musica e
poesia, nel tratto ludico e nello sguardo infantile con cui
guardare la vita anche quando non si è più bambini.
La scena si presenta composta da una serie di stanze. In
continua trasformazione. Abitate da figure a metà tra la
marionetta e il burattino: il clown dalle grandi orecchie
Signor Oscar, i teatrini col sipario rosso, le maschere
cenciose, l’eroico suonatore di violino, Signor Klee. Grazie a loro si costruisce un mondo ad arte dove tutto si
intreccia e niente prevale e dove la pulsazione ritmica
di luce buio suono e silenzio guida il gioco in cui un
occhio vede e l’altro sente. C’è un testo all’inizio dello
spettacolo in cui Klee nomina le minuscole creature dagli occhi senza confini ebbene, per noi quelle creature
sono i bambini spettatori ai quali offriamo lo spettacolo
così come Klee costruiva e poi donava al piccolo figlio
Felix i burattini, perché giocasse al suo teatro. Cosa ne
faranno dello spettacolo i bambini che lo vedranno, resterà per noi un mistero. Ci auguriamo li possa aiutare a
re-interpretare il mondo in una chiave magica allusiva e
misteriosa. E che li renda leggermente felici.
Il teatro, spesso, può farlo.
Pierangela Allegro, maggio 2014
Gli Alcuni
autore e regia Sergio Manfio
interpreti Francesco Manfio e Sergio Manfio
staff Enrico Daurù, Mattia Dal Bianco
pubblico da 5 a 10 anni - durata: 60 minuti circa
teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni
Il Capi e l’Assistente si trovano ad affrontare un malvagio piano che Maga Cornacchia sta mettendo in atto
contro i Cuccioli. Con l’aiuto del Mago della Palude ha
dato vita a una pianta magica, il Bambù Blu, che ha la
possibilità di inquinare il mondo trasformandolo in una
palude. I Cuccioli non sanno che basta solo sfiorare con
un dito la pianta magica per essere trasformati in pietra.
I nostri due eroi devono avvisarli in tempo prima che
questo accada. Nella palude ogni comunicazione risulta
difficile e in più ci sono le terribili Murene Iene che impediscono di toccare l’acqua e di navigare.
Maga Cornacchia e i due ermellini Cuncun e Canbaluc
hanno un piano che metteranno in atto con l’aiuto di
Bianco, il magico cavallo del Mago della Palude.
Fortunatamente, grazie all’astuzia dell’Assistente, e nonostante l’imperizia del Capi, i Cuccioli vengono avvisati, la pianta malefica estirpata e Maga Cornacchia se ne
torna al suo Palazzo della Magia con le pive nel sacco.
Lo spettacolo vive del forte coinvolgimento del pubblico
che ormai conosce i personaggi degli spettacoli grazie
alla televisione e al cinema. I Cuccioli e il Bambù Blu è
arricchito da videoproiezioni su grande schermo.
Gruppo Alcuni
Fondato da Sergio Manfio, Francesco Manfio e Laura
Fintina nel 1973, è tra le più importanti società europee
nel settore della ideazione e produzione di cartoon per
bambini. Con uno studio di produzione di cartoni animati, un gruppo che si occupa di produrre trasmissioni
televisive, un altro che gestisce la programmazione teatrale, con la sua continua attività editoriale e musicale
e per la creazione di app, Gruppo Alcuni è anche tra
le maggiori strutture multimediali per l’infanzia in Europa. A oggi le serie in animazione e i lungometraggi
di Gruppo Alcuni sono venduti in 65 Paesi nel mondo
(USA, Canada, Sudamerica, Europa, India, Repubblica
Popolare Cinese, Medio Oriente, Giappone, ecc…).
Tra le più recenti produzioni in animazione: le serie Cuccioli, Leonardo, Eppur si muove, Slash:// e i lungometraggi Cuccioli - Il Paese del vento (2014) e Cuccioli - Il
codice di Marco Polo (2010). Dall’importante collaborazione con l’UNESCO sono nati il progetto Un disegno
per la pace e H2Ooooh!, sulla tutela del patrimonio idrico mondiale. Sono in lavorazione le serie Mini Cuccioli e
Leonardo - Expo, oltre al lungometraggio Leonardo - Il
film. Sergio e Francesco Manfio sono gli ideatori di Ciak
Junior, un format ideato nel 1990 ed esportato già in
28 paesi, con oltre 500 film prodotti. Il progetto - che si
conclude in Italia con un Festival internazionale - coinvolge migliaia di studenti delle scuole medie e superiori
di tutto il mondo, impegnati a scrivere una storia per un
cortometraggio, di cui potranno diventare protagonisti.
Oltre ai progetti multimediali, il Gruppo Alcuni ha una
vasta attività teatrale, il cui ruolo fondamentale nel panorama teatrale nazionale, regionale e cittadino è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Ha quattro compagnie che circuitano nei più importanti
teatri e nelle piazze di tutta Italia e, oltre alla programmazione del proprio Teatro Sant’Anna di Treviso, cura la
direzione artistica di quattro teatri nel Veneto.
Dal 2008 il Gruppo Alcuni ha aperto a Treviso il Parco
degli Alberi Parlanti, il primo parco interattivo sulla comunicazione audiovisiva per ragazzi in Italia.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Una notte tra acqua, bolle e sapone
Studio Ta-Daa! / MICHELE CAFAGGI
di e con Michele Cafaggi
musiche originali Davide Baldi
regia Ted Luminarc
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti
clownerie, magia, bolle di sapone
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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la repubblica dei bambini
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane
Progetto affidato a Teatro Sotterraneo
regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa
con Chiara Renzi, Daniele Bonaiuti/Andrea Corsi
grafica Marco Smacchia
disegno luci Emiliano Curà
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana
pubblico: da 7 a 11 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
La fantasia è un posto dove ci piove dentro
Italo Calvino
Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello.
Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno
starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi
moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa
si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e
giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto
la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà
pure la neve. Ecciù!
Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e
visuale accompagnato dalla magia delle piccole cose e
da spettacolari effetti con acqua e sapone.
Michele Cafaggi
Primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle bolle di sapone, Michele Cafaggi è nato nel
1973 e vive a Milano. Ha studiato tra Milano e Parigi
recitazione, arti circensi, mimo, clownerie ed improvvisazione, sulle orme di grandi maestri tra cui Jango
Edwards, Marcel Marceau, Jos Huben, l’Ecole Nationale
du Cirque di Annie Fratellini, Philippe Radice, Philippe
Gaulier. Dal 1993 si esibisce come artista di strada
e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo
passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, ospedali, case di
riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere
di incontrarsi con il pubblico. Ospite di teatri e festival
nazionali e internazionali, ha portato i suoi spettacoli in
Italia, Svizzera, Francia, Grecia, Canarie, Spagna, Brasile,
Nepal, Corea del Sud, Cina e Giappone.
Ha al suo attivo numerose partecipazioni a spettacoli
di varietà, trasmissioni televisive, concerti ed eventi. Dal
2003 lavora come Dottore Clown con la Fondazione
Theodora Onlus, nei reparti pediatrici di alcuni ospedali
italiani.
Michele Cafaggi ritorna a Piacenza a grande richiesta,
sempre apprezzato dal suo pubblico per la capacità di
sperimentare continuamente attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso
l’uso delle bolle di sapone, approfondendo il rapporto
tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle
arti circensi, il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro
trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che
non sia solo stupore ma anche racconto emotivo.
Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”. Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o
controllo politico-militare e dove alcuni soggetti, preso
il controllo del territorio, hanno emanato proprie leggi,
coniato una nuova moneta, strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini. Qui l’esercizio di
cittadinanza può ripartire da zero, porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite.
Si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su
cui costruire una micronazione. Due attori irrompono
sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in
miniatura. Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da costruire,
liberi di costruirlo come vogliamo. La micronazione è
una scena vuota, deserta, che lentamente si popola e
riempie, magari anche degli stessi elementi che compongo il panorama teatrale (luci, musiche...) oppure di
segnali che diano regole (cartelli, striscioni...) di modo
che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si
possa edificare una Polis. L’incognita è sul tipo di Polis.
In questo quadro il coinvolgimento diretto dei bambini pare un necessario rovesciamento. I bambini non
dispongono solitamente di potere diretto. Sui bambini
non gravano responsabilità. I bambini vivono in un
mondo normativo, fatto di ordini, obblighi e divieti. È
nella natura delle cose, che il vecchio guidi il fanciullo.
E del resto il fanciullo non potrebbe decidere su cose di
cui non ha ancora fatto esperienza. Nel costruire una
nazione in miniatura proviamo a dotare i bambini di un
potere inedito e fatto su misura. Sullo sfondo un piccolo
luogo deserto in cui dar vita a una società, Robinson
Crusoe ma anche il serial Lost, e naturalmente Il signore
delle mosche di Golding. Si tratta di una piccola Cosa
Pubblica, si tratta di uno spettacolo teatrale dove la finzione è evidente perché è il motore dell’immaginazione,
si tratta di un paese in miniatura che si spegnerà quando si spegneranno le luci che lo illuminano, ma al tempo
stesso si tratta di una possibilità.
Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico
Giovane - 1° capitolo
Nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato un “cantiere produttivo”dal titolo Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Convinto dell’importanza di un confronto
con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo
tradizionalmente definito come teatro-ragazzi, il Teatro
delle Briciole si propone con questo cantiere di consegnare a gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Dopo Baby don’t cry
e La Repubblica dei bambini, affidati rispettivamente a
Babilonia Teatri e al Teatro Sotterraneo, con Pop-Up un
fossile di cartone animato, progetto affidato a I Sacchi
di Sabbia, termina il 1° capitolo del progetto.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
UN TRENO DI PERCHé
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
21
PICCOLE EMOZIONI
Giocando con l’amico immaginario
Ferruccio Filipazzi
di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola
da una idea scenica di Tinin Mantegazza
con Ferruccio Filipazzi
scena e oggetti realizzati da Graziano Venturuzzo
pittura a cura di Giulia Bonaldi
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo
Un’infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il
perché di ogni cosa.
Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riportano quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti;
pongono domande e attendono risposte significative;
hanno necessità di orientarsi per dare significato alle
sensazioni che provano e lo fanno rivolgendosi a noi.
Se per qualsiasi ragione l’adulto si sottrae al compito di
risolvere l’ansia contenuta nella domanda del bambino
- o si affida solamente alla correttezza scientifica della
risposta - avviene un restringimento della comunicazione e dei rapporti; il bambino cercherebbe altrove le risposte su ciò che gli sta a cuore trasformando i genitori
in dispensatori di cose (di servizi) e non di significati.
La risposta, la via d’uscita per l’adulto, passa tra verità
visibile e immaginazione e il gioco della rappresentazione può essere il luogo in cui avviene una tale sintesi.
Ho voluto riaccostarmi alle modalità semplici e immediate del teatro; una sorta di iniziazione che, partendo
dai perché, perché, perché dei piccoli, sappia mostrare come dal gioco di tutti i giorni si possa giungere al
racconto, alla rappresentazione, al teatro; dal gioco dei
piccoli a quello degli adulti, in un percorso circolare che
il teatro può trasformare in esperienza.
Un padre ed il suo piccolo stanno giocando con un
trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo
bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia e del suo papà
ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il
paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un
campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza
e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di
andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo,
... a volte le sere erano più speciali quando arrivava il
papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese
che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri
sconosciuto. E lui era in grado si rispondere a domande
e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più
speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il
papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso
le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire
anche “chi nasce un po’ più in là”.
Fondazione Sipario Toscana Onlus
La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale
di Fabrizio Cassanelli, Annick Emdin, Simona Franco
coordinamento drammaturgico Donatella Diamanti
con Valentina Grigò e Costantino Buttitta
regia Fabrizio Cassanelli
collaborazione didattica alla visione Ivana Conte, Casa dello Spettatore
coreografie e cura del movimenti Annalisa Cima
scene e costumi Margherita Citran
musiche originali Raffaele Natale
realizzazione scene Luigi Di Giorno
luci Nicolò Ghio
Al progetto hanno portato il loro vitale contributo i bambini,
le bambine e le insegnanti delle scuole dell’infanzia “Il Girotondo
e Gianburrasca“ del Comune di Cascina (Pi).
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa
teatro d’attore
In scena due personaggi, un maschio e una femmina.
Vera e Costantino, il suo amico immaginario che, se lei
vuole, può essere visto anche dal paese dei bambini e
delle bambine che guardano seduti. Vera è una spiegatutto e Costantino un imparatutto. Insieme giocano e
giocando si pongono domande sulle cose del mondo.
Si stupiscono, si arrabbiano, si spaventano, si ribellano,
si proteggono, si prendono in giro, litigano, scappano e
ritornano. Per capire e farsi capire. Insomma giocano a
esistere, per crescere. E lo fanno in due, perché in due
è meglio.
Vera e Costantino cercano un contatto affettivo tra
loro e con tutto ciò che li circonda per poi comunicarlo
ai bambini e alle bambine attraverso lo “spartito” di
piccole emozioni, fatto di una lingua giocosa, ritmica,
poetica e spesso comica che a poco a poco si trasforma
in un vocabolario che si forma e scaturisce dal vissuto
emozionale dei due personaggi.
In Piccole Emozioni Vera e Costantino esistono come
figure che scoprono l’alchimia del possibile incontro tra
due opposti, di quell’essere diversi che non separa ma
anzi esalta le reciproche identità. La vicenda è incorniciata in una scena kandiskiana, ricca di forme, metafore,
tessiture musicali e ritmiche, giochi spaziali e gestuali
delicati. Un’esplorazione nella percezione dell’infanzia
e sulle risonanze emotive che l’arte origina nella sensibilità dei piccoli spettatori all’interno del dinamismo circolare fra verità e finzione che sta alla base del gioco
teatrale e dei suoi 100 linguaggi.
Piccole Emozioni si configura anche come una sorta di
sommario ad alta densità educativa, progettato e realizzato per generare nei bambini, nelle bambine e in chi
li educa l’interesse per il valore cognitivo e creativo del
creare un compagno immaginario con cui giocare, un
doppio da sé (in parte uguale a sé e in parte diverso da
sé) che spinge i bambini e le bambine ad essere soggetti attivi, dinamici, pronti ad apprendere conoscenze con
grandi capacità di ascolto, azione e di ragionamento.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
FAVOLE AL (video)telefono
Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari
La Piccionaia
Centro di produzione teatrale
drammaturgia Carlo Presotto e Titino Carrara
regia Titino Carrara
con Carlo Presotto e Paola Rossi
consulente video Giacomo Verde
tecnici Pietro Zordan e Luciano Lora
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore e video
Due genitori girano l’Europa per lavoro, e mandano ai
figli ogni sera una piccola favola usando la webcam del
computer. Sono favole brevi, per non spendere troppo
in connessione, in cui i narratori si aiutano con piccoli
oggetti, cartoline, biscotti e fiori, souvenir dei diversi
luoghi che stanno visitando. Attraverso queste piccole
favole si snoda un rapporto delicato e fragile, in cui la
distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza
ed affetto.
Il progetto si ispira ad una celebre raccolta dello scrittore italiano per ragazzi Gianni Rodari, costruendo un
delicato mosaico disegnato secondo la grammatica
della fantasia. Ma si tratta anche di un’occasione per
fare esperienza di come le nuove tecnologie possono
sottrarsi al “culto” degli iniziati, per funzionare semplicemente da strumenti per mettere in comune emozioni.
La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli
spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico degli attori, le
gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con
i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di questo percorso scritto insieme
con i ragazzi di terza di una scuola vicentina.
Il tele-racconto è una tecnica di narrazione video-teatrale nata con lo scopo di dimostrare le potenzialità
di comunicazione creativa della tecnologia e che Carlo
Presotto da anni utilizza nei suoi spettacoli, con la consulenza di Giacomo Verde, primo in Italia ad utilizzare
questa tecnica.
Il tele-racconto prevede l’uso di una telecamera collega-
ta in diretta a una televisione o a un videoproiettore. In
scena si vedrà, dal vivo e in tempo reale, come si realizzano questi tele-racconti: sotto l’obiettivo della telecamera, a una distanza minore di quella di messa a fuoco
degli occhi (15-20 cm), vengono animati piccoli oggetti
di uso comune la cui immagine viene proiettata sullo
schermo ad un ingrandimento tale da fornire lo spunto
per una attività creativa che permette di trasformare gli
oggetti nei personaggi o negli sfondi fantastici di ogni
narrazione. L’attore-narratore si accompagna al video
e interagisce dal vivo con gli spettatori, utilizzando lo
schermo come un nuovo teatrino di burattini, o come
una “maschera elettronica”.
Favole al (video)telefono rinnova con un tocco di modernità una forma di affabulazione già nota nei tempi
antichi rileggendola in chiave contemporanea: le favole,
fatte per essere narrate e ascoltate, si arricchiscono di
una dimensione visiva che è valore aggiunto che nulla
toglie alla fantasia, cui anzi apre nuove vie d’espressione.
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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STILE LIBERO
Storie di sport
Coltelleria Einstein
di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola
collaborazione alla regia Fabio Comana
scenografia Props & Decors
musiche Thierry Titi Robin, Yello, Suzanne Ciani, F. Schubert, Portishead
tecnico luci e suoni Massimo Rigo
pubblico: da 8 a 14 anni - durata 60 minuti
teatro d’attore e di movimento
La partita sta per cominciare, i calciatori entrano in
campo, l’urlo della folla, il campione saluta i tifosi.
Qualche palleggio per scaldare i muscoli, due tiri in porta, palla sul dischetto, fischio d’inizio... come il vento,
infinito silenzio, interminati spazi, profondissima quiete... GOAL!
Due studenti, una ragazza e un ragazzo. Lui sportivo
senza limiti, trascura gli studi. Lei ha una grande passione per la poesia, è studiosa, ma è goffa e non sa muoversi in palestra. Sul campo, stanca, stramazza al suolo.
Decidono di aiutarsi, di diventare sparring partner l’uno
dell’altra. Il traguardo non è facile: per lui un’interrogazione su L’infinito di Leopardi, per lei una gara d’atletica
sulla lunga distanza. In questo lungo allenamento della
mente e del corpo, i due giungono a scoprire profondità, incroci, passaggi, dribbling, equilibri, contrasti. E
tagliare il traguardo è una piccola vittoria. Lo spettacolo coniuga la ricerca sulla comicità e sul movimento,
che caratterizza da sempre il lavoro della compagnia
con una riflessione sulla natura dello sport. Attraverso
le vicende parallele di formazione dei due protagonisti
e dell’occasione che li mette a confronto (l’interrogazione su Leopardi e la gara di atletica), lo spettacolo evidenzia alcuni nodi etici e comportamentali. Da un lato
c’è una comune matrice: la necessità del superamento
di continue prove, in gara sempre e comunque con se
stessi, come lato costitutivo ed essenziale della crescita
e della vita. Dall’altro troviamo i valori della poesia sguardo incessante dentro di sé e verso il sociale, ricerca
dell’armonia - e le valenze contraddittorie dell’attività
agonistica. Contemporaneamente e in maniera inaspettata, la storia chiarisce i punti di incontro tra sport e poesia: l’invenzione, il gioco, il senso del bello, l’azione. In
un gioco di scontri e incontri, in modo a volte divertente,
lieve e comico, altre volte teso e ruvido, si svolge il viaggio di apprendimento e conoscenza dei due studenti.
Giacomo Leopardi, quasi come un terzo personaggio,
accompagna l’azione e propizia l’invenzione attraverso la sua straordinaria esperienza artistica e di vita.
E la poesia L’infinito, perde la sua valenza scolastica,
“costrittiva e noiosa”, emerge dalla pagina stampata,
scalda l’atmosfera, grida quello che è: carne e sangue di
un uomo. L’infinito ed il limite divengono denominatori
comuni delle due storie: gli “interminati spazi” della
poesia si distendono oltre la barriera della siepe, così
come, nella corsa, ad ogni passo e ad ogni respiro, si
può sempre aggiungere ancora un passo, ancora un
respiro. Fino al traguardo e all’ “ultimo orizzonte”, brevi
attimi di pausa nel tempo e nello spazio oltre i quali la
pista continua, nuovi paesaggi si aprono.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
Non sono stato io
FONDAZIONE Sipario Toscana ONLUS
La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale
di Tommaso Triolo e Matteo Visconti
supervisione drammaturgica Donatella Diamanti
con Francesca Pompeo
regia Letizia Pardi
collaborazione artistica Fabrizio Cassanelli
scene e costumi Antonio Panzuto
luci Maurizio Coroni
realizzazione scene Luigi Di Giorno, Alberto Giorgetti
realizzazione costumi Cinzia Landucci
tecnico di scena Giovanni Berti
sonorizzazioni e registrazioni Jambona Lab
pubblico: da 8 a 14 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Francesco è un bambino giudizioso, corretto, tranquillo.
È anche un tipo curioso, molto curioso. Non gli piace
affatto fermarsi sulla superficie delle cose, ma tuffarsi in
profondità e superare la prima impressione.
Luca invece è un bambino irrequieto e agitato. È un
tipo tosto, uno di quei bambini terribili di cui perfino
qualche adulto ha paura. Luca e Francesco sono amici,
molto amici ed è per questo che il giorno in cui a scuola
accade il “fattaccio”, e Luca viene accusato di esserne il
responsabile, Francesco è pronto a tutto per difenderlo.
Certo non è facile. Luca è il bambino di cui tutti parlano
male, è un bambino da evitare perché, dicono i grandi,
è un bambino cattivo. Luca è quello che cammina sulle
mani in classe, è quello che sbaglia le prove Invalsi e
costruisce frasi strampalate. Ma una cosa strampalata
non per forza è senza senso. Francesco lo ha imparato
proprio grazie a Luca. La loro amicizia è più forte anche
delle grida e dei rimproveri degli adulti. Questa volta
però pare che Luca l’abbia combinata davvero grossa
e a dimostrare la sua “colpevolezza” arriva anche una
temibile e infallibile “Cattivologa”. La protesta di Francesco resterà inascoltata e Luca verrà allontanato dalla
scuola. Non sono stato io è il grido di Luca contro tutti
quelli che lo accusano ed è anche il grido di tutti quei
bambini che troppo spesso vengono etichettati come
“bambini cattivi” e per questo ingiustamente discriminati. Ma che cosa significa essere un bambino cattivo?
E soprattutto: esiste davvero la cattiveria dei bambini o
esistono invece adulti distratti che non sanno ascoltare
e guardare oltre rimproveri e punizioni? Attraverso la
narrazione di un fatto che può accadere ogni giorno in
qualunque scuola, lo spettacolo non pretende di dare
risposte certe a un tema tanto complesso, ma con toni
lievi e divertenti guarda le cose con gli occhi di un bambino che prova a far valere le sue ragioni su quelle dei
grandi.
Note didattiche
Lo spettacolo, senza pretendere di dare risposte certe, prova ad indagare il tema della cattiveria infantile
attraverso gli occhi di un bambino svelando un “campionario” di comportamenti adulti inaccettabili che
antepongono il rifiuto, le discriminazioni e le stigmatizzazioni all’ascolto, all’accoglienza e all’inclusione.
Un’unica attrice dà voce a Francesco e a tutti gli altri
personaggi protagonisti della storia: Luca, la maestra, il
dirigente scolastico, la bidella, i vari genitori e la “Cattivologa”. La drammaturgia originale ha sviluppato e
arricchito l’idea iniziale della storia anche in rapporto
al lavoro di ricerca sviluppato sulla scena dall’attrice e
dalla regista durante il periodo di studio propedeutico
allo spettacolo e durante le prove. Preziosi anche i contributi testuali e grafici forniti da alcune classi di scuola
primaria in risposta ad una serie di domande sul tema
della cattiveria.
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO
Dalla fiaba di H. C. Andersen
Fontemaggiore
di Marina Allegri
con Lorenzo Frondini, Nicol Martini, Fausto Marchini
scene Maurizio Bercini, Serena De Gier, Donatello Galloni
musiche Enrico De Santis
luci Luigi Proietti
tecnico di scena Lanfranco Di Mario
regia Maurizio Bercini
pubblico: da 3 a 9 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore
È notte. Una notte speciale. Nel suo laboratorio il Babbo
più famoso di tutti i babbi sta iniziando il suo viaggio intorno al mondo per consegnare i doni. È un viaggio che
lui e i suoi assistenti preparano molto accuratamente.
Tutto deve essere pronto ed al suo posto. Tutto, tutto,
tutto? Non proprio tutto... Quest’anno tre giocattoli, per
una strana sorte, vengono lasciati a casa. Un soldatino
perché mancava lo stagno per fargli una gamba, una
ballerina troppo perfetta consegnata in ritardo, un troll
invidioso caduto dal sacco. Anche loro, però, avranno
la loro storia... E sarà una storia di amore, di invidia e
di tenacia... Una storia tra giocattoli; una storia in cui
gli uomini non contano un gran che, i veri protagonisti
sono loro.
Così come nel racconto di Andersen anche qui i protagonisti umani sono a servizio a volte del racconto, a
volte dei giocattoli, a volte della sorte...
Fino a che, passata la nottata, la storia finirà, in una
vampata, discreta e silenziosa come si è svolta, lasciando solo un piccolo cuore di stagno bruciacchiato nel camino a testimonianza della tenacia di un piccolo soldatino. Quella tenacia propria dei bambini, anche se non
ne riconoscono il nome: quella forza del cuore e della
mente che li fa cadere e rialzarsi mille volte al giorno,
che li fa provare e riprovare anche se “non si può!”, che
fa mettere loro in fila suoni per riuscire a parlare...
A questa tenacia e agli adulti che la riconoscono e la
curano è dedicato lo spettacolo.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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(Non) voglio andare a scuola
L’ELEFANTINO
Ovvero stai attento agli elefanti
La Baracca Testoni Ragazzi
di e con Bruno Cappagli
pubblico: da 2 a 6 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore, teatro di narrazione
Teatro dell’Archivolto
di e con Giorgio Scaramuzzino
in voce Lisa Galantini, Fabrizio Matteini
in video Samuele Ancora, Simone Ancona, Chiara De Rimini
Cecilia Fontana, Laura Lerza, Francesco Mazzei
Bartolomeo Pasero, Giuseppe Tulumello
grafica Alex Raso
si ringrazia il CFA per la collaborazione
Bubu è l’unico maschietto della famiglia e le sue sorelline sono troppo piccole per seguire le faccende di
casa, così mamma e papà hanno dato a lui l’incarico di
lavare tutti i calzini della famiglia. È un lavoro noioso e
Bubu, mentre lava, si racconta una storia. Così, come
per magia, i calzini prendono vita e si trasformano in
animali della giungla che ci raccontano di come il piccolo elefantino dal piccolo naso, dotato di un’insaziabile
curiosità, fu il primo di tutti gli elefanti ad avere la proboscide e di come scoprì quanto potesse essere utile.
Quando, infatti, l’elefantino curioso incontrò un coccodrillo, il suo piccolo naso divenne preda delle fauci
dell’alligatore e, nel tentativo di opporsi alla furia
dell’animale, si allungò. In un primo momento l’elefantino si sentì molto triste, ma ben presto si rese conto
dei numerosi vantaggi che poteva avere con un naso
così lungo: mangiare le mele sull’albero, liberarsi delle
fastidiose mosche, spruzzare l’acqua del fiume... e tanti
altri ancora...
L’idea
Quella de L’elefantino è una storia che si ispira alla curiosità. Quella curiosità che ci spinge a muoverci e a
conoscere, e che ci conduce all’incontro con l’altro, con
lo sconosciuto. Incontro, che in alcuni casi può nascere
anche da uno “scontro”, ma che comunque ci permette
di crescere, maturare e a volte cambiare. Tra i tanti incontri che si possono fare ce ne sono alcuni fondamentali. Nel caso dell’elefantino è quello con il coccodrillo a
dare una svolta alla sua vita.
L’incontro/scontro con questo animale provocherà infatti un cambiamento profondo. Una trasformazione che
aiuterà il protagonista ad accettarsi e a scoprire la sua
identità.
Lo spettacolo
Una messa in scena semplice con materiali di uso comune: calzetti, calze a maglia, mollette da bucato, un
filo per stendere, spugne e qualche piuma. Oggetti che
diventano mezzi per trasformare la narrazione e che
una volta indossati danno vita a una vera e propria
metamorfosi.
L’elefantino “ambasciatore”
Il concetto di incontro come occasione di crescita, di
viaggio come scoperta di se stessi - idee alla base di
questo spettacolo - hanno fatto sì che L’elefantino diventasse protagonista di un progetto molto importante
promosso da La Baracca Testoni Ragazzi: il progetto
“Ambasciatore”. Un progetto che ha lo scopo di portare gratuitamente spettacoli e laboratori teatrali ai
bambini che vivono in situazioni di disagio sociale ed
economico. E così, forse anche grazie alla sua immediatezza e affascinate semplicità, L’elefantino è diventato
uno spettacolo viaggiante che negli anni ha incontrato
bambini di tutto il mondo: dal Guatemala al Messico,
dal Brasile alla Romania, dal Mozambico al Nicaragua,
dalla Bosnia allo Zambia.
Bibliografia e musiche
Storie proprio così di Rudyard Kipling
The elephant child, narrazione di Jack Nicholson con
musiche di Bobby McFerrin
La narrazione è accompagnata da vocalizzi e suoni che
si ispirano alle musiche di Bobby McFerrin.
pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti circa
conferenza/spettacolo
In un contesto sociale dove la scuola pubblica è privata
da finanziamenti fondamentali ed è considerata, soprattutto dalla politica, come un aggravio di spesa e non un
potenziale di riscatto sociale, ci sembra necessario una
riflessione sull’importanza dell’istituzione scolastica
nella vita privata e sociale di ogni individuo.
La dispersione scolastica, la sfiducia, gli edifici che cadono a pezzi non favoriscono certo un sentimento di
attrazione nei confronti del percorso educativo.
D’altro canto nel mondo, “andare a scuola” può diventare l’unico elemento per un futuro sostenibile.
Quali e quante sono le difficoltà che hanno i ragazzi
nel mondo che ostacolano il viaggio verso la scuola?
Quali sono gli ostacoli logistici e politici che privano
di un diritto fondamentale sancito dalla convenzione
internazionale dei diritti dell’infanzia e della gioventù
dell’uomo?
Il teatro forse, essendo espressione e comunicazione
interpersonale, può arrivare a far scaturire momenti di
riflessione:
1. Cosa significa per i nostri alunni andare a scuola?
2. Quali aspettative hanno rispetto al loro percorso scolastico?
3. Quali ostacoli si hanno nel viaggio verso la scuola?
4. In che cosa può migliorare la nostra scuola?
5. Perché è necessaria e fondamentale in una società
avanzata l’esistenza di una istituzione pubblica ed efficiente?
6. Cosa spinge l’uomo ad aver sete di istruzione?
7. Che differenza c’è oggi con la scuola del passato?
8. Quale scuola immaginiamo nel nostro futuro?
Questi ed altri punti di riflessione lo spettacolo in oggetto cerca di far scaturire.
Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo.
Malala Yousafzai
Bibliografia consigliata
Les chemins de l’ecole, UNESCO/Transdev/Sipa 2013
Andrea Bajani La scuola non serve a niente, Editore Laterza/La Repubblica 2014
Giovanni Solimine Senza sapere, Editore Laterza 2014
Mario Tagliani Il maestro dentro, Add editore 2014
Espulso dalla classe rientra dalla finestra, Mondadori
2010
Viviana Mazza Storia di Malala, Mondadori 2013
Malala Yousafzai Io sono Malala, Garzanti 2013
Fabrizio Gatti Viki che voleva andare a scuola, Rizzoli
2013
Andrea Hirata La scuola ai confini del mondo, Rizzoli
2013
L’Italia sotto sopra - I bambini e la crisi a cura di Giulio
Cederna, Save the Children 2013
Filmografia
Vado a scuola di Pascal Plisson, titolo originale Sur le
chemin de l’école, Francia 2012
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
MA CHE BELLA DIFFERENZA
La diversità spiegata ai ragazzi
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
L’ARMANDONE DELLA PIMPA
Di Francesco Tullio Altan
Teatro dell’Archivolto
Teatro dell’Archivolto
Tratto da Una bella differenza di Marco Aime,
edito da Einaudi Editore 2009
In occasione del 40° compleanno della Pimpa
di e con Giorgio Scaramuzzino
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa
teatro di narrazione
pubblico: da 9 a 13 anni - durata: 60 minuti
conferenza/spettacolo
Lo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime
Una bella differenza. Si tratta in realtà di una conferenza-spettacolo. Una modalità già sperimentata con
successo con Come un romanzo di Daniel Pennac, che
permette all’attore di avere una forte complicità con il
pubblico. Infatti l’attore nel corso della rappresentazione scenderà tra gli spettatori, coinvolgendoli e cercando di creare un momento teatrale che vede il pubblico
come protagonista attivo.
Le tematiche
Le tematiche sono attuali e urgenti: le differenze umane
viste oggettivamente da un punto di vista antropologico. Si cercherà di comprendere che le differenze, di qualsiasi genere e sorta, sono in realtà piccole differenze, e
che hanno un’origine comune, come del resto è unica
la radice della nascita dell’essere umano. Differenze fisiche, politiche, religiose. Nello spettacolo si cercherà il
perché di queste differenze, con l’obbiettivo della piena
accettazione e della constatazione che esse sono in realtà le facce della stessa medaglia.
Abbiamo i nasi diversi, perché?
Abitiamo in case diverse, perché?
Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché?
L’antropologia ci aiuta a trattare questo argomento con
obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono
condizionati da visioni distorte e partigiane. In questo senso lo spettatore può riconoscersi e riconoscere
nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che possono aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare.
In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è
necessario imprimere con forza un’educazione alla
tolleranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e
legittime, favorisce una più dolce integrazione. Ormai
nella nostra società, e perciò nelle nostre scuole dobbiamo quotidianamente confrontarci con queste problematiche. Il teatro può essere uno strumento, divertente
e ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e
alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pensiamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento,
una società diversa e perciò bella, un movimento di uomini e di idee diverse e perciò belle.
Metodo di lavoro
La nascita dello spettacolo ha avuto un lungo periodo di
sperimentazione con vari gruppi di ragazzi di età diverse
che hanno potuto, con le loro osservazioni, alimentare
la drammaturgia con un linguaggio vivo e attuale. Abbiamo con loro capito i tempi e i modi di confrontarsi e
di riflettere su questi argomenti. Tutto ciò si percepisce
nella drammaturgia finale e rende la fruizione più fluida e avvincente. Abbiamo voluto uno spettacolo senza
immagini, proprio per dare alla parola l’importanza
dovuta. Solo alla fine come appendice si proietteranno
alcune immagini che andranno a specificare ciò che si è
detto durante lo spettacolo, come giusto compendio e
come traccia visiva.
Infine è auspicabile che dopo una cascata di informazioni si possa avere con i ragazzi, in teatro o a scuola,
un prosieguo della discussione. Discutere, confrontarsi,
parlarne, ci sembra che sia necessario più di qualsiasi
norma o prescrizione piovuta dall’alto.
Ribadire con forza che la differenza, se è conosciuta e
accettata è sempre una bella differenza.
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drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
Come ogni mattina la Pimpa esce di casa per affrontare
una nuova avventura. Chissà oggi dove sarà andata?, si
chiede l’Armandone, amico inseparabile della cagnolina
a pois che compie 40 anni. Armando rimasto solo a casa
gioca con i ricordi: il loro primo incontro, i giochi e le mille avventure vissute insieme. Nata dalla penna di Altan,
uno dei disegnatori italiani più conosciuti e apprezzati,
con le sue storie colorate e mai banali la Pimpa ha divertito intere generazioni di giovanissimi e ha ancora tante
sorprese da regalare.
C’era una volta un papà che aveva una figlia piccola.
La bambina stava imparando a guardare le figure e a
scoprire le parole e il papà si divertiva a giocare con lei,
a raccontarle delle storie e anche a insegnarle come si
fa a leggere. Poiché di mestiere faceva il disegnatore ed
era bravo a immaginare personaggi e avventure, qualche
racconto lo inventava lui. E un giorno questo disegnatore
che si chiamava Altan, inventò per sua figlia Chicca un
personaggio e gli diede un nome corto e grazioso: Pimpa. Aveva la forma di un cane con lunghe orecchie, ma
non un cane come tanti altri, che sono semplicemente o
bianchi o neri o marroni. Pimpa era bianca con dei buffi
pallini rossi: una cosa mai vista! E poi non era mica un
cane che abbaia, che fa la guardia e che mangia in una
ciotola. Tutt’altro: parlava e ragionava come una bambina. Un’altra cosa sorprendente! Cagnetta o bambina?,
domandavano persone grandi e serie che non sapevano
ragionare come i piccoli. E considerato che si comportava come una bambina, doveva avere anche un papà:
Armando. Ma chi è veramente Armando? Il papà di una
bambina? Il padrone di una cagnetta? O semplicemente
l’amico di Pimpa? Diciamo che Armando è tutto questo
insieme, in un corpo robusto di un signore con giacca e
cravatta, nasuto e baffuto, a volte un po’ severo, a volte
un po’ buffo, ma sempre tanto buono e saggio. E fu così
che nel maggio del 1975 nelle edicole italiane apparve
una locandina che diceva: “È arrivata Pimpa, il fantastico cane che parla”, e moltissimi bambini (e anche tanti
genitori) conobbero il nuovo personaggio e impararono
ad amare la Pimpa dalle pagine del Corriere dei piccoli. Oggi le storie della Pimpa sono pubblicate da Franco
Cosimo Panini.
Partendo dalle storie della Pimpa abbiamo voluto raccontare il rapporto tra Armando e una cagnolina che ci
ricorda attraverso i suoi comportamenti una bambina
vera. Si è detto che nelle storie di Altan non esiste morale, ed è vero, esiste invece una sorta di tacita regola
di comportamento che va oltre all’educazione in senso
stretto. È la regola della curiosità, della creatività, di un
mondo reale dominato da rapporti fantastici. Il confine è
labile come del resto è il confine della creatività infantile. È chiaro che gli oggetti parlino perché altrimenti non
potrebbero farsi capire e di conseguenza interagire con
gli esseri viventi ed è tutto così terribilmente e semplicemente serio. È tutto così mai scontato. Mi viene in mente una frase che Lewis Carrol che scrive nella sua Alice:
“bisogna guardare il mondo con una sorta di strabismo
mentale”. Alcuni studiosi lo hanno definito il pensiero
laterale, la cosa che più conta è che Altan attraverso i
suoi personaggi ci fa scoprire davvero cosa c’è oltre lo
specchio, oltre l’apparenza con misurato equilibrio, usando una parola essenziale, un linguaggio apparentemente
infantile. La longevità di Pimpa non è casuale, come tutti
i classici ha affascinato generazioni di lettori e oggi anche di telespettatori. Come tutti i classici si rivolge ad
una vasta platea di giovani che ritrovano nelle avventure della Pimpa gran parte della loro avventura di vita.
Attraverso il linguaggio teatrale, un linguaggio diretto e
interpersonale, crediamo che tutte queste caratteristiche
possano essere valorizzate e trasmesse integre a tutti
coloro che avranno la bontà di ascoltarci.
Giorgio Scaramuzzino
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LE NUOVE AVVENTURE
DEI MUSICANTI DI BREMA
Teatro Due Mondi
con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa,
Renato Valmori
testi Gigi Bertoni
musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti
costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa,
Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato
foto Stefano Tedioli
regia Alberto Grilli
pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
E se gli animali - che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema - uscissero dalla loro
favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero?
E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo - no, il gallo
no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca - capitasse d’incontrare
una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire
bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata
davanti a un indirizzo irrintracciabile...
Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei
Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei
nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città
ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della
sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la
storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui
bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel
quale approdare e costruire il futuro.
La storia
I Musicanti, animali oramai vecchi (un cane inglese, un
gatto italo-ispanico, un asino tedesco e un’oca francese), si guadagnano da vivere cantando buffe e divertenti canzoni e raccontando storie, girando il mondo (come
del resto fanno i nostri spettacoli di strada). L’incontro
con una cicogna ferita cambia i loro programmi.
Un piccolo bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia,
deve essere consegnato a Madame Europe; ma la signora non si trova, così come sembra impossibile trovare la sua casa. Parte allora il viaggio alla ricerca di via
dell’Ospitalità, viaggio che è continuamente interrotto
da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse
tappe e avventure che si susseguono. Gli attori cantanti
del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usano
lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale.
Come avviene in strada è l’architettura che diventa
scenografia, il pubblico è parte del racconto, elemento
presente e non distante. Diverse lingue vengono parlate
in una sorta di gramelot comprensibile a tutti, le rime si
rincorrono e si fondono nel canto arricchite da citazioni
al mondo dei clown e alle commedie musicali.
Un finale a sorpresa farà sì che il pubblico, accogliendo
il bambino in una nuova casa, diventi protagonista e si
riconosca nell’Europa che vorremmo.
È un teatro potente, inusuale ed efficace, apparentemente semplice proprio perché, come nell’esperienza
del teatro di strada, non ha bisogno di luci o scenografie
ed è sinteticamente complesso e raffinato.
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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CUORE
Di Edmondo De Amicis
Teatro Due Mondi
drammaturgia Gigi Bertoni
con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Renato Valmori
direzione musicale Antonella Talamonti
consulenza alle scene e costumi Lucia Baldini
progetto luci Marcello D’Agostino
foto Stefano Tedioli
progetto grafico Marilena Benini
regia Alberto Grilli
pubblico: da 8 a 16 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Cuore di Edmondo De Amicis è un libro che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni con la forza che
hanno tutti i prodotti culturali dotati di una connotazione precisa: in questo caso, la manifestazione di un
orgoglio. Nazionale. Il Risorgimento si è concluso, fatta
l’unità politica occorre fare quella economica e occorre
fare, soprattutto, chi trasporterà questa unità nel futuro,
l’Italiano.
Il libro racconta, nella forma ingenua del diario di uno
degli studenti, Enrico Bottini, un anno di scuola: tutto ciò che entra nell’aula da fuori (la Storia, le vicende
familiari, la società del tempo) e tutto ciò che dall’aula
spinge per uscire (l’educazione di quelli che saranno gli
italiani del futuro). Una educazione di cui si fa carico al fianco delle famiglie - la scuola pubblica che dovrà
dare una lingua e una coscienza a tutti i ragazzi, uguale
perché gratuita e obbligatoria per tutti, ricchi e poveri,
cattolici e non, settentrionali e meridionali.
Per precisare questo modello di riferimento De Amicis
inventaria tutti i caratteri positivi di quello che per lui è il
carattere italiano: l’altruismo, la generosità, il coraggio,
l’onestà. È l’Italia giovine della fine dell’Ottocento, è il
sogno e la speranza di chi aveva creduto e combattuto
per realizzarli.
Nella scuola di oggi, nelle antologie su cui i ragazzi studiano non c’è più spazio per Cuore. Noi lo riproponiamo perché sentiamo l’esigenza di riflettere - come si fa
in teatro, facendo uno spettacolo che va incontro alla
mente e alla sensibilità delle persone - sulle possibili
risposte alla domanda: è nato l’italiano?
Quante differenze e quante somiglianze ci sono nelle
aule di oggi con la classe di Enrico Bottini? I meridionali
di ieri sono forse gli immigrati di oggi?
Lo spettacolo è una sorta di lettera ai ragazzi di oggi
che si trovano in un’epoca di cambiamento.
Cambia la composizione della popolazione e cambiano
i valori - almeno questo è quello che appare - che attraversano l’istruzione e l’educazione.
Non abbiamo la pretesa che i ragazzi a cui è dedicato
questo spettacolo, gli alunni delle scuole elementari e
medie inferiori, possano comprendere tutte le implicazioni di un ragionamento complesso, ma ci auguriamo
che siano colpiti dai racconti come è successo a noi
quando eravamo bambini, racconti che ci siamo portati
dentro e che hanno contribuito a formare in noi una
coscienza civile e nazionale.
Per questa ragione lo spettacolo si rivolge anche agli
educatori, per sollecitarli a cercare di non perdere di vista la centralità del loro compito nello sforzo di creare
una Nazione adulta, aperta al naturale cambiamento,
solidale verso i più deboli. E, comunque la pensino, a
non confondere valori e politica.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
IL PICCOLO PRINCIPE
Centro RAT
Teatro dell’Acquario
con Paolo Cutuli e Francesco Aiello
luci e audio Eros Leale e Geppino Canonaco
adattamento teatrale, scene e regia Dora Ricca
pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore, pupazzi e immagini
Secondo Antoine De Saint-Exupéry Il Piccolo Principe è
un libro per bambini che si rivolge agli adulti. I vari piani
di lettura possibili rendono il libro piacevole per tutti e
offrono temi di riflessione alle persone di qualsiasi età.
La trasposizione teatrale ne segue interamente il clima
e la storia, puntuale anche nei flashback e nel viaggio
interstellare. Il suo viaggio tra gli asteroidi surreali, traccia fedelmente i caratteri dei personaggi che incontra: il
re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il lampionaio,
il geografo. Ognuno di questi incontri insegna qualcosa
al Piccolo Principe e quando scende sulla terra è pronto per altre esperienze… L’incontro con la volpe gli fa
scoprire il vero significato dell’amicizia; Piccolo Principe:
“Cosa vuol dire addomesticare?“ Volpe: “Vuol dire creare dei legami, (…) tu, non hai bisogno di me, ed io
non ho bisogno di te, se tu mi addomestichi, noi avremo
bisogno l’uno dell’altro, tu sarai per me unico al mondo,
e io sarò per te unica al mondo.”
Ma l’incontro più enigmatico avviene con un serpente,
simbolo di trasmutazione, quando il Piccolo Principe
avrà nostalgia per il suo pianeta e il desiderio di tornare dalla sua rosa, non esiterà a chiedergli aiuto. E
poi l’addio con una interpretazione consolatoria: “guarderai le stelle, la notte. È troppo piccolo da me perché
ti possa mostrare dove si trova la mia stella. È meglio
così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora,
tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte saranno tue
amiche.”
La trama
Un pilota (che altri non è che l’autore stesso) è costretto ad un atterraggio di fortuna in pieno deserto
del Sahara. Mentre cerca di riparare l’aereo, arriva un
bambino (il Piccolo Principe) e gli chiede di disegnare
una pecora. Il pilota incontra così il Piccolo Principe, un
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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IL MIO AMICO MOSTRO
Teatro del Buratto
testo e regia Aurelia Pini
in scena Serena Crocco, Nadia Milani, Matteo Moglianesi
scene Marco Muzzolon
disegno luci Marco Zennaro
scelte musicali Enzo Montrasio
direttore di produzione Franco Spadavecchia
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 60 minuti
pupazzi animati a vista, teatro d’animazione su nero
abitante dello spazio che vive sull’asteroide B 612 dove
si trovano insieme a tre vulcani e una rosa. Il pilota,
chiede al bambino di raccontargli il suo viaggio. In un
flashback il Piccolo Principe racconta dei suoi incontri
con un re, un vanitoso, un ubriacone, un uomo d’affari,
un lampionaio, un geografo… poi arriva sulla terra ed
incontra vari personaggi tra cui un serpente che gli offre
il suo aiuto per quando vorrà tornare sul suo pianeta e
infine una volpe che gli insegna il sentimento dell’amicizia attraverso una delle frasi più celebri: “L’essenziale
è invisibile agli occhi.” Il Piccolo Principe di Antoine De
Saint-Exupéry, è un capolavoro della letteratura, non
solo per ragazzi. È un racconto allegorico della nostra
avventura umana, una parabola sull’infanzia e l’età
adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla morte e la speranza.
Questo è uno dei libri più tradotti al mondo, è amato
trasversalmente da grandi e piccini, in cui ognuno ritrova il suo livello di comprensione ed interpretazione.
È il racconto della crisi e della liberazione dell’essere
umano, il deserto in cui atterra, solitario ed ostile, è il
luogo dell’estremo incontro dell’uomo con se stesso.
“I mostri non esistono!”
Così dicono i grandi, ma Alice, che è una bambina, non
lo pensa affatto; a lei piacciono i mostri: li disegna, ci
gioca, ci parla, li addomestica, creando con loro dei legami di amicizia.
Poi c’è lui: Sigfrido. Un piccolo mostro morbido, paziente, da abbracciare quando si è tristi; quando è buio le
fa compagnia, dorme nel suo lettino. È un amico con le
ali di drago, a cui confidare tanti segreti, condividere le
emozioni, anche la paura.
Alice è una bambina, che affronta i riti del sonno, non
vuole che il papà l’aiuti, perché fare da sola è da grandi.
Dal grande armadio nasce magicamente la sua cameretta, è tutto il suo mondo fantastico, animistico. Per
tutti i bambini la propria stanza è il luogo privilegiato
dove poter sperimentare la propria autonomia, scoprire
i confini tra il noto e l’ignoto, la differenza tra ciò che è
fantastico e reale.
Alice si sente al sicuro tra i propri giocattoli, trova angoli
segreti in cui rifugiarsi: l’armadio, il letto, il comodino e
la sedia... “Io non ho paura dei mostri, anzi mi piacciono mostruosamente!”.
Però, quella sera: strani rumori, ombre improvvise, costringeranno Alice ad affrontarne di nuovi, e tutto ciò
che è nuovo e sconosciuto, si sa, fa un po’ paura.
L’incontro con il nuovo mostro -“Il mostro Piscialetto”
- che vive proprio nel suo letto e che vuole fare la pipì
lì, proprio lì, a tutti i costi, farà scoprire ad Alice che
anche lui ha paura, paura di affrontare il corridoio buio
che porta al bagno. E poi il Mostro Gordo che mangia
calzini e mutande e vive nel comodino... ma non ve li
sveliamo tutti adesso, altrimenti che mostruosa sorpre-
sa sarebbe...?
Alice li affronterà uno dopo l’altro e la paura diventerà
coraggio, li guarderà in faccia e li addomesticherà, perché in fondo i mostri che tutti abbiamo dentro hanno
solo bisogno di essere conosciuti, capiti e accettati, e
poi... anche amati.
In fondo di questi mostri ci si può fidare... perché hanno
un CUORE...
Alice chiude gli occhi, e finalmente può dormire. “Buona notte Alice”, le dice il suo papà dall’altra stanza e
Alice, abbracciata a Sigfrido, dorme.
L’immaginario mostruoso che abbiamo dentro vuole
uscire, vuole farsi conoscere e il linguaggio della fantasia è quello che meglio di tutti può raccontarlo, per poi
aiutarci ad affrontare il mondo con tutti i suoi ostacoli.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
PIGIAMI
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
regia e drammaturgia Luigina Dagostino
con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore
scenografia Claudia Martore
costumi Georgia Dea Duranti
creazione luci Agostino Nardella
tecnico audio e luci Mattia Monti / Agostino Nardella
di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio
regia Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio
con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
scene e costumi François Chanal
Spettacolo realizzato in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes
in occasione del progetto Il Giro del Mondo in 80 giorni, Monforte
d’Alba (Cn).
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
“Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di
una cosa seria come una scommessa” J. Verne
Il giro del mondo in 80 giorni è un romanzo avventuroso pubblicato per la prima volta nel 1873. Il londinese
Phileas Fogg ed il suo cameriere francese Passepartout
tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80
giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa di 20.000 sterline
fatta con i compagni del Reform Club. Uno spettacolo dinamico, ricco di suggestioni gestuali e musicali,
provenienti da vari continenti. Gli spettatori verranno
coinvolti in una grande favola moderna: Phileas Fogg
e Passepartout accompagneranno grandi e piccini attraverso terre lontane e luoghi misteriosi. Ma non sarà
un viaggio tranquillo... chissà quali trabocchetti studierà
l’ispettore Fix per ostacolare l’incredibile impresa!
Le tematiche principali
Lo spettacolo Il giro del mondo in 80 giorni è un percorso teatrale rivolto ai ragazzi sul tema della conoscenza
il gusto per le avventure e il tema del viaggio.
Il diario di viaggio è la cornice dentro la quale scoprire luoghi e le persone che vivono in posti lontani diversi dai nostri. Il romanzo è considerato una favola
della modernità attraverso il quale l’autore ha voluto
trasmettere ai giovani del suo tempo la grandezza del
mondo e, conseguentemente, il valore del viaggio come
strumento attraverso il quale ampliare i propri orizzonti
in modo da conoscere e familiarizzare con i differenti
popoli verso un’educazione interculturale. Una favola avventurosa - scientifica, dove “il c’era una volta”
può scomparire. Chi entra nella storia è continuamente
sollecitato ad oltrepassare la cornice realista per immergersi nel mondo immaginario di cui i prodigi della
tecnica sono parte integrante. Il viaggio di Fogg si basa
su una scommessa “stupida e folle” con il semplice
scopo di provare che la terra non è più vasta come “un
tempo” e che percorrerla è il massimo dell’eccentricità per gli aristocratici di quel periodo. Verne diventa
quindi il cantore della civiltà industriale, offre ai suoi
contemporanei un ritratto lusinghiero del suo tempo, dà
la prova che il globo terrestre è ormai sotto controllo
della tecnica umana. Il personaggio principale, Fogg,
simboleggia il desiderio di dominio dell’uomo moderno sul mondo. In realtà il viaggio, fin dalla partenza,
è già un ritorno. La magica linea retta lungo la quale i
viaggiatori si sono incamminati, ha la sola funzione di
ricondurli a casa. L’unica reale ricompensa che modifica
la vita del protagonista è la donna: Auda, principessa
indiana destinata a completare la perfetta interpretazione sociale dell’eroe. L’avventuriero, in fondo, aspira
solo ad una vita tranquilla, alla fine delle sue avventure.
Come nella battuta finale dello spettacolo ciò che modifica realmente la vita di Fogg è l’arricchimento di una
relazione umana: “l’amore e l’amicizia... vale la pena
di attraversare tutto il mondo per trovare qualcosa di
tanto prezioso!!”.
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pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Dopo oltre 30 anni e quasi 2.000 rappresentazioni in
giro per il mondo, Pigiami prosegue la sua avventura
con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale, dimostrando a tutt’oggi di possedere un linguaggio sempre attuale di una rara freschezza e longevità, che ne fa un vero e proprio classico del teatro per
i giovani. Nato come spettacolo per il pubblico dei più
piccoli, è stato rappresentato sia per gli adulti che per i
ragazzi, in diversi paesi tra cui: Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Canada, Croazia e Belgio.
La stanza da letto di un adulto che, nella quiete della
sera, scopre il piacere di ridiventare bambino; un luogo dove curiosità reciproca e tenerezza si alternano in
una girandola che ha il colore dominante di una nuova
amicizia. Un evergreen che invita a non perdere mai la
voglia di giocare e sognare.
La trama
Pigiami è un gioco teatrale, uno spettacolo un po’ speciale; non vuole raccontare una storia, ma piuttosto
suggerire, quasi per caso, delle azioni. La situazione si
svolge in un luogo che può essere la stanza da letto
di un adulto che, nella solitudine della sera, scopre il
piacere di ridiventare bambino. Poche cose: un letto,
una sedia, un pigiama, i suoi vestiti, le sue scarpe e un
attaccapanni. Quando cala la sera ed è ora di dormire il
protagonista comincia a giocare con le sue scarpe, con i
suoi pantaloni, con le sue calze e viaggia “facendo finta
che” ora questi siano un vecchio, una sorella, un fratello, una montagna, due bambini, due animali.
Ed ecco che, ad un certo punto, nella stanza giunge uno
sconosciuto, forse un amico. I due, prima con cautela,
poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro: le idee e le azioni si incontrano e si scontrano rapidamente. Curiosità, reciproche crudeltà e tenerezza si
alternano in una girandola che ha il colore dominante di
una nuova amicizia. Stanchi vanno a dormire e nei letti
continuano a giocare, a fingere di essere qualcuno; poi
la stanchezza ha il sopravvento e giunge la notte, dolce,
ad abbracciarli amorevolmente.
Le tematiche principali
Nino D’Introna, uno degli autori dello spettacolo, disse
in un’intervista che “la storia di Pigiami appartiene a
tutti i bambini di tutto il mondo e quindi agli adulti di
tutto il mondo”. Chiunque abbia infatti indossato un pigiama almeno una volta, chiunque abbia almeno provato a giocare con le proprie scarpe, sia esso giapponese o
australiano, ritrova sulla scena il sapore fresco, giocoso
e liberatorio di quei momenti.
In Pigiami gli spettatori-bambini ritrovano dunque la
loro quotidiana realtà ludica e vedono questa stessa
realtà trasformata, arricchita da due attori adulti che,
utilizzandola, propongono altri modi di viverla con la
gioia, l’allegria, la tenerezza, la voglia di vivere e di giocare che Pigiami invita a non perdere mai.
36
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
ATTENTO PIERINO...
ARRIVA IL LUPO!
Liberamente tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev
LABORATORI
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LABORATORI DI TEATRO
a cura di Nicola Cavallari
per classi di scuola secondaria superiore
Il baule volante
regia Andrea Lugli
testo Liliana Letterese
scene e costumi Chiara Bettella e Andrea Manfredini
pupazzi Liliana Letterese, Andrea Lugli
con Liliana Letterese, Andrea Lugli, Nicola Zampieri
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore e pupazzi animati a vista
La celebre fiaba tradizionale di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev narra la storia di un ragazzo che,
con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce a
catturare un ferocissimo lupo.
Ogni personaggio della storia è contraddistinto da uno
specifico strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso giustamente notissima questa fiaba
musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di
educare alla musica i ragazzi delle scuole russe.
Un tema e uno strumento differente caratterizzano dunque ciascun personaggio: l’uccellino è ritratto dal suono
del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto,
l’anatra con l’oboe, il lupo con i corni, i cacciatori con i
timpani e Pierino dal suono di tutti gli archi dell’orchestra, viole, violini, violoncelli e contrabbassi.
La fiaba musicale di Prokofiev vuole introdurre i bambini, anche i più piccoli, all’ascolto della musica classica
e vuole insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi
strumenti musicali. Lo spettacolo si propone di raggiungere questo risultato attraverso una messinscena agile
e divertente, dove si susseguono senza sosta le sorprese
e i colpi di scena. Il tema della paura del lupo è inoltre
uno dei più frequenti nella letteratura per l’infanzia.
Il lupo di questo allestimento però viene mostrato fin
dall’inizio dello spettacolo: la paura è subito esorcizzata
grazie ad una presentazione di effetto comico. Il finale positivo della storia dà al bambino, che si identifica
naturalmente nel protagonista, sicurezza, fiducia nella
sua capacità di superare gli ostacoli, da solo oppure con
l’aiuto degli amici.
Da alcuni anni scolastici con alcune classi di scuola superiore sono realizzati laboratori teatrali curati dall’attore e regista Nicola Cavallari.
L’esperienza, valutata positivamente sia dai docenti sia
dai ragazzi e dalle loro famiglie, sarà riproposta nell’anno scolastico 2015/2016, nella consapevolezza che il
teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere
occasione, per insegnanti e studenti, per approfondire
in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano nell’attività didattica. I contenuti e le modalità
di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti delle classi interessate, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività delle classi
stesse e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze
già in possesso dei partecipanti.
I progetti
Due le tipologie di laboratorio che sono proposte. Una
con una struttura più articolata: il percorso sarà organizzato in circa dodici giornate di lavoro. La seconda
tipologia di laboratorio è invece di carattere più intensivo: sono previste all’incirca tre giornate di lavoro, calen-
darizzate di preferenza consecutivamente.
Al termine di ogni progetto laboratoriale sarà allestita
una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico, con gli studenti direttamente impegnati in ogni fase
della messa in scena.
Programma e informazioni
Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. Le performance finali di ciascun percorso saranno inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione
di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza.
Sede di tutte le attività laboratoriali sarà principalmente
il Teatro Gioia.
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LABORATORI
SMASCHERANDO
LABORATORI
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Dal racconto al teatro d’ombre
Laboratorio di teatro - Parte II
Laboratorio teatrale intensivo
di Commedia dell’Arte
a cura di Nicoletta Garioni
a cura di Nicola Cavallari
per insegnanti, educatori e animatori
per le scuole secondarie superiori
Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e
le sue maschere insieme a Nicola Cavallari, uno degli
artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Una
giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno
avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio
UNESCO.
Il progetto
La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella
prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici
nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque
è celato e non può più servire per definire i vari stati
d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita
potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento
scenico”.
La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori
conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli
attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare,
di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la
specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi.
Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le
maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma
spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi;
non esistono scenografie, è abilità delle maschere far
vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che
esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte,
che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni
ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive
diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il
proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla
quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi
di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto
l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia
del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi
leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona,
colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate.
Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi
meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e
protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto
del proprio mondo con il sorriso sulle labbra.
Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri!
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
spettacolo d’ombre? Quali caratteristiche grafiche sono
necessarie per tradurre quel testo in figure d’ombra?).
Testo e universo figurativo, si confronteranno costantemente con tutti gli aspetti della scena (spazio scenico,
luci, scenografia, ruolo dell’attore, ecc.), per arrivare
all’elaborazione di una scrittura scenica.
L’ombra in scena vive nello spazio tridimensionale, dialoga ed entra in relazione con tutti gli elementi che la
circondano, condizionandone l’assetto. Ne deriva che il
teatro delle ombre ha esigenze di progettazione e di
messa in scena proprie. Quali sono dunque i procedimenti legati alla concezione e creazione di uno spettacolo d’ombre? Il laboratorio si pone come obiettivo
quello di attraversare le varie fasi di creazione di uno
spettacolo d’ombre secondo i procedimenti propri di
questo linguaggio (tenendo conto di tutti gli aspetti
legati alla progettazione) offrendo così a insegnanti
ed educatori l’opportunità di ribaltare il loro ruolo: da
semplici spettatori a creatori. Nella prima fase del laboratorio si creeranno le basi per l’ideazione di uno spettacolo. Lo spunto iniziale sarà un racconto, motore per
lo sviluppo di un’idea di spettacolo (Quale punto di vista assumere come lettori-registi? Come “adattare” un
testo narrativo per il teatro d’ombre?). Parallelamente
al lavoro sul testo si procederà allo studio, alla ricerca e
all’analisi del mondo visivo, di cui si nutre questa forma
di teatro (Cosa significa pensare al mondo visivo di uno
Programma e informazioni
Nell’anno scolastico 2015/2016 il laboratorio affronterà i seguenti temi: messa in scena e costruzione dei
materiali d’ombra; realizzazione di uno spettacolo.
Il laboratorio prosegue il percorso avviato con la prima annualità nel 2014/2015, che si è concentrato
sull’analisi del testo e dello sviluppo dell’universo figurativo, con prove pratiche di messa in scena.
È possibile la partecipazione anche a chi non ha seguito la prima annualità, previa valutazione da parte della
curatrice del progetto.
Gli incontri si terranno all’Officina delle Ombre dalle ore
17 alle ore 19.30 (il calendario del laboratorio sarà comunicato dalla fine di settembre agli interessati).
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LABORATORI
TUTTI I COLORI DELL’OMBRA
TEATRO GIOCO VITA
Una giornata di laboratorio sull’ombra
che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi
per tutta la durata dell’orario scolastico
LABORATORI
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pina e i suoi amici vanno a scuola
TEATRO GIOCO VITA
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
per le scuole dell’infanzia
per le scuole dell’infanzia e primarie
Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio
che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo
un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i
colori dell’ombra?
E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un
pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male?
Quand’è che un’ombra...
Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla
scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra
si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto
di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia,
ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità
informative e comunicative (il “raccontare” una forma,
una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e
dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle
sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri,
cartoni animati, ecc.).
In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive,
cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità
espressive e creative dell’ombra stessa.
I giochi proposti faranno riferimento a:
• il buio, la luce, la penombra, l’ombra;
• immagini d’ombra corporea;
• immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse
e mobili;
• comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate, ecc.;
• drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate.
La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della
scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o
di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti
dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero
da ingombri e completamente oscurabile.
La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola
classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico.
Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più
piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le
gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui
potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare
della quotidianità.
La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e
andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo
schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà
anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello
spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di
sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con
il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai
compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice
pretesto per giocare.
Il progetto
• Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici.
• Costruzione delle casette/teatrini.
• Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici.
• Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie
nel villaggio di Pina.
Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi
e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi
in sagoma sia delle casette/ teatrini.
Per permettere ai bambini di partecipare attivamente
alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro
tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro
in due parti.
Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici
L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti
fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per
avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto
degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle
sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/
teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire
le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni
date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio
darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte
del laboratorio.
Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici
Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una
mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre.
Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in
modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i
bambini.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno
spazio ampio, libero da ingombri e completamente
oscurabile.
Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
42
LABORATORI
UNA GIORNATA a TEATRO
LABORATORI
SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO
TEATRO GIOCO VITA
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia
delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia
di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno
spettacolo teatrale
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per le scuole dell’infanzia
a cura del gruppo artistico di Teatro Gioco Vita
per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori
Piccoli incontri con l’ombra
per le scuole primarie
Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma,
dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi
con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un
elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma
che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale
espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco
sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento
di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della
compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata,
quello strano mondo che è un laboratorio teatrale.
Questo è dunque il significato primo, più importante, di
Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio,
la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare,
il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è
molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile.
Il mestiere del teatro
per le scuole secondarie di I° grado e superiori
Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole?
Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come
si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai?
Queste sono alcune delle tante domande che alla fine
di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai
ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale.
Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare
risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di
non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione
che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo
e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere
del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e
dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita.
Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della
compagnia di Teatro Gioco Vita.
Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole
parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico
dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che
favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei
pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile
in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio
teatrale.
Programma e informazioni
Officina delle Ombre
dalle ore 9
(orari e date da definire con i partecipanti)
Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe.
La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino
(quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al
sacco all’Officina delle Ombre).
Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa?
Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è
che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno
l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che
un’ombra…
Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come
insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente
codificati, sia particolarmente difficile per i bambini
piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con
questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra
sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo
emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti
che occorra pertanto esplorare il potenziale primario
dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte
in grado di darsi come reali strumenti di espressione
nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se
l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a
contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso
esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche,
classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative
(semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico
- affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza,
ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del
quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli,
ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito
alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’
una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri
linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.).
I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om-
bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili;
comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più
figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di
una storia.
Il progetto
• 1° incontro: il buio.
• 2° incontro: la luce e le ombre.
• 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo.
• 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre.
• 5° incontro: caratterizzazione delle sagome,
animazioni.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata
di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età
ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini
(le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due
gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa
due mesi.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione
di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro
e l’altro.
Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
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LABORATORI
TUTTI SUL PALCO!
Una mattinata di “giochi teatrali”
a cura di Nicola Cavallari
LABORATORI
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SEGUENDO L’OMBRA DI UN
PICCOLO RE
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
A partire dalle esperienze realizzate con successo con i
giovanissimi da Nicola Cavallari nelle ultime stagioni teatrali, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista
di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una
mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie
alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e
sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini
e le dinamiche di gruppo.
Per le scuole primarie
Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo
di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la
propria capacità di associazione e di concentrazione
e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di
ragionamento.
Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si
sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di
inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite
alcune regole base della comunicazione teatrale con le
quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata
da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”.
Per le scuole secondarie di 1° grado
Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi
e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare
sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti
e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente
riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto
questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le
regole base della comunicazione teatrale con le quali
strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo
insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione
delle attitudini di ciascuno.
Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende
tale. (William Shakespeare)
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
per le scuole dell’infanzia
A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta
degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio,
la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma).
Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla
scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e
momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di
situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva
la curiosità e la partecipazione dei bambini.
Il progetto
• 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce
e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il
Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”...
• 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo
Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera.
• 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i
personaggi della corte del Re.
• 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli
pezzi di colore fanno parte di noi.
• 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa
con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi
drammatizzazioni.
Informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i
costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di
alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria
nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e
l’altro. La durata prevista è di 60/90 minuti circa per ogni
incontro a seconda della fascia d’età. Durante il percorso
può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di
qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome
(ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi).
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LABORATORI
“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO”
DICE IL BRADIPO
Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato
da Eric Carle
LABORATORI
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MUSICA... OMBRE... FIGURE...
Un suono all’ombra, un’immagine alla musica
Laboratorio teatrale per bambini
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari
per le scuole dell’infanzia e primarie
per le scuole dell’infanzia
Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato
in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli
dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico
in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi
attori e protagonisti di questo processo?
Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio
a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre
passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle
sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di
personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di
animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro,
accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola
prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia
con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che
abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo
raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice.
Il progetto
• 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del
bradipo, giochi.
• 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo
ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure.
• 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la
relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo.
• 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere
come quelli di Eric Carle.
• 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la
storia del bradipo in ombra.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato in incontri della durata di
60/90 minuti ciascuno per sezione a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo
15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le
sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi).
Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si
propone un incontro alla settimana per circa due mesi.
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per
i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la
memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli
appuntamenti.
Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo studio e dalla sperimentazione del fenomeno ombra e dalle
implicazioni psicologiche ed emotive che tale fenomeno
suscita, un laboratorio che vuole avvicinare i bambini a
questo genere teatrale può arrivare alla teorizzazione
dei concetti più generali solo in seguito ad un approccio fisico ed emozionale alle ombre presenti in natura:
prima fra tutte l’ombra del proprio corpo. Nello stesso
tempo essere fisico ma mutevole, a metà strada tra reale ed intangibile, l’ombra spesso diventa la proiezione
del proprio io più profondo, della propria percezione di
sé e delle proprie paure. Giocare con la propria ombra
può creare i presupposti per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali.
Entrambe inconsistenti ed inafferrabili, ombra e musica
si rivelano attraverso un solo senso, rispettivamente la
vista e l’udito. In questo laboratorio tali elementi si uniscono in modo complementare. Attraverso esperienze
ludico sensoriali i bambini saranno guidati alla scoperta
del teatro delle ombre, luogo in cui ombra e musica si
incontrano per dar vita a racconti, storie fatte di suoni
ed immagini d’ombra.
Il progetto
• 1° incontro: la musica.
• 2° incontro: dal buio alle ombre.
• 3° incontro: le ombre.
• 4° incontro: lo schermo; le sagome.
• 5° incontro: musica, ombre e figure (giochi liberi di
animazione, brevi drammatizzazioni d’ombra sulla musica).
Informazioni
Il laboratorio è strutturato su 5 incontri della durata di 60/90 minuti circa a seconda della fascia d’età.
È pensato per gruppi omogenei d’età per un numero
massimo di 15 bambini (le sezioni/classi numerose,
quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari
da concordare con le scuole interessate. Per i costi del
laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco
Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto.
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LABORATORI
A TEATRO, RAGAZZI!
Il teatro dietro le quinte
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole primarie
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
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TUTTI A TEATRO
Incontri di presentazione dei contenuti della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016
Incontri di approfondimento sugli spettacoli della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016
Una divertente visita a teatro per scoprire tutto quello
che c’è, ma non si vede. Il teatro, un luogo magico che
aiuta a far sognare grandi e bambini.
Ma cosa succede quando non c’è lo spettacolo? Il teatro dorme? Ci abita qualche strano essere?
Un momento... cominciamo dall’inizio... dal foyer...
No!!! Non si mangia, il foyer... E lasciate stare i tiri,
altrimenti vien giù il cielo o forse l’arlecchino... Fermi,
chi ha preso quel par e dov’è il sagomatore? Non si sale
sulla graticcia! Ma non c’è una maschera in galleria?
Che confusione! Sarà meglio cercare il regista in regia...
No! Perché in regia ovviamente c’è il luciaio... E in platea? Basta! Adesso chiamo il direttore!
Se come noi ci avete capito poco o niente, è il caso di
venirci a trovare e insieme scopriremo tutti i segreti del
teatro.
Programma e informazioni
Una visita al Teatro Comunale Filodrammatici che è
strutturata come un incontro/laboratorio alla scoperta
dello spazio teatrale e dei suoi segreti. Le date e gli
orari sono da concordare con le scuole interessate. Il
progetto è gratuito per le classi che assistono ad almeno uno spettacolo della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco”.
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
(gli incontri possono anche essere proposti a biblioteche
e gruppi organizzati)
Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti
di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una
parte per fruire meglio della visione dello spettacolo,
dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per
approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire
maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a
sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Un progetto basilare
nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre
agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un
dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le
nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Tre le parti in
cui si articola il percorso, con tre tipologie di incontri a
seconda delle esigenze delle classi. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età
e degli interessi degli studenti coinvolti.
Incontri di promozione e formazione del
pubblico sui contenuti artistici della
Stagione di Prosa “Tre per Te”
L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di
Prosa “Tre per Te” 2015/2016 diventa occasione per
avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza
la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento
di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in
modo consapevole dell’esperienza teatrale.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Gli incontri possono essere proposti anche a più classi
contemporaneamente.
Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di
rendere più consapevole la fruizione e di consentire
l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle
rappresentazioni stesse.
A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di
schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.
50
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TEATRANDO
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
51
CONOSCERE IL TEATRO
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2015/2016
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2015/2016
Incontri di introduzione ai linguaggi della scena
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole primarie, secondarie di 1° grado
e secondarie superiori
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito
dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel
contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per
gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro
gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora
più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e
con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se
adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei
linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della
rappresentazione, della stessa magia del teatro.
Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che
assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro
Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in
orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri
propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno
seguire incontri di approfondimento, da concordarsi
direttamente con i docenti di riferimento delle classi
interessate.
Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e
secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del
progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli
interessi degli studenti coinvolti.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Gli incontri possono essere proposti anche a più classi
contemporaneamente.
Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere
più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse.
Un percorso tra il teorico e il pratico alla scoperta del
teatro. Perché è vero che l’esperienza della scena è difficile da “spiegare”, ma possiamo provare a conoscere
meglio le componenti che danno vita ad uno spettacolo
teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci…
Un progetto che vuole essere un incontro con il “mestiere del teatro” e offrire spunti, suggestioni, curiosità
nei confronti dell’esperienza teatrale. Con l’obiettivo
di aiutare i ragazzi e i giovani ad acquisire maggiore
dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare
il senso critico, offrendo chiavi di lettura e strumenti di
lavoro da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale,
soprattutto nella scuola.
Un percorso per crescere come pubblico consapevole.
Il gioco del teatro
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
Giocare al teatro per conoscerlo, avvicinarsi o approfondirlo. Tre incontri teorico-pratici: quali sono i lavori del
teatro, fantasia e realizzazione, i personaggi, le emozioni... Il percorso terminerà con delle brevi improvvisazioni, in cui si proverà a interpretare le conoscenze apprese
e durante le quali i ragazzi saranno attori e registi di
loro stessi.
Scoprire il teatro
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
Per le classi che hanno già affrontato il primo livello due
incontri per provare a costruire su carta uno spettacolo
partendo da un testo già noto alla classe o proposto
dal formatore. I dialoghi, il luogo, i costumi, la regia. I
due incontri saranno divisi in momenti teorici e pratici
dove ci sarà un continuo confronto tra gli alunni e il
formatore. Sarà necessario anche un ulteriore lavoro in
classe tra un appuntamento e l’altro con il formatore
teatrale. Il numero degli incontri potrà subire variazioni
a seconda delle esigenze dei partecipanti.
L’arte del teatro
per le scuole secondarie superiori
Tre incontri in cui i giovani spettatori impareranno le
prime nozioni per leggere lo spettacolo teatrale. I segni
teatrali, i linguaggi, la strategia, la messa in scena, la
scrittura e altro ancora. Sarà valorizzata anche la capacità di critica teatrale dei ragazzi attraverso la visione di
uno spettacolo proposto dal formatore o che la classe
ha visto durante la stagione. A discrezione del formatore potrà esserci un momento di confronto su eventuali
ipotesi di messa in scena. Il numero degli incontri potrà cambiare a seconda delle esigenze e della reattività
della classe.
Programma e informazioni
In linea di massima il progetto si articola in tre incontri
della durata di un’ora circa ciascuno. I temi proposti e
gli argomenti varieranno a seconda dell’età degli studenti.
Il numero degli incontri potrà anche cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe.
Gli appuntamenti si svolgeranno presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle scuole interessate). La
partecipazione è gratuita.
Per le classi che hanno già partecipato al progetto negli anni scorsi
Potrà essere proposta un’annualità aggiuntiva, per approfondire ulteriormente il percorso avviato. I contenuti
e le modalità di realizzazione saranno concordati direttamente con gli insegnanti delle classi interessate.
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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
il teatro e la mente
Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione degli
spettacoli Morte di un commesso viaggiatore, Ti regalo la mia
morte, Veronika e Chi ha paura di Virginia Woolf?
a cura di Nicola Cavallari e Giovanni Smerieri
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
53
C’è un cavaliere in scena
Il cavaliere inesistente di Italo Calvino
dal testo al palcoscenico
a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni
per le scuole secondarie di 1° grado e superiori
per le scuole secondarie superiori
Tre spettacoli inseriti nel cartellone della Stagione di
Prosa “Tre per Te” 2015/2016 vengono affrontati da
una duplice prospettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri, psichiatra
e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di
Nicola Cavallari, attore, regista e formatore. Si tratta
di Morte di un commesso viaggiatore, Ti regalo la mia
morte, Veronika e Chi ha paura di Virginia Woolf?. Le
caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicende
narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’autore
diventano occasione per individuare aspetti della mente,
delle relazioni e in generale della condizione umana.
Programma e informazioni
Il progetto può essere seguito interamente nella sua
articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere
uno o due degli spettacoli proposti. Gli incontri possono
essere rivolti anche a più classi contemporaneamente.
Per ogni spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi scolastiche.
Prima della visione si terrà un incontro preparatorio con
Giovanni Smerieri, dopo la rappresentazione la classe
affronterà in modo specifico con Nicola Cavallari l’analisi della messa in scena.
Gli spettacoli
Teatro dell’Elfo
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino d’Amico
regia Elio De Capitani
scene e costumi Carlo Sala
luci Michele Ceglia - suono Giuseppe Marzoli
con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio,
Marco Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi,
Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa,
Vanessa Korn
Teatro Municipale
martedì 17 novembre 2015 - ore 21
mercoledì 18 novembre 2015 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)
Emilia Romagna Teatro
nell’ambito di Progetto Prospero
TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA
di Federico Bellini e Antonio Latella
liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano
regia Antonio Latella
con Monica Piseddu
e in o.a. Valentina Acca, Massimo Arbarello,
Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella,
Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini,
Annibale Pavone, Maurizio Rippa
scene Giuseppe Stellato - costumi Graziella Pepe
suono Franco Visioli - luci Simone de Angelis
ombre Altretracce - assistente alla regia Brunella Giolivo
Teatro Municipale
martedì 15 dicembre 2015 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
Tieffe Teatro Milano
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?
di Edward Albee
traduzione di Ettore Capriolo
con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Valentina Picello,
Edoardo Ribatto
scene Dario Gessati - costumi Gianluca Falaschi
luci Mario Loprevite
regista collaboratore Roberto Capasso
regia Arturo Cirillo
Teatro Municipale
mercoledì 27 aprile 2016 - ore 21
giovedì 28 aprile 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa)
Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano.
Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi.
L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione,
all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli
uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e
nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e tantomeno senza peccato. Ne Il cavaliere inesistente tutto questo c’è, e c’è anche qualcosa in più, che
ci parla in maniera ancora più stringente della nostra
contemporaneità: l’uomo privo d’individualità fisica o
d’individualità di coscienza.
Fabrizio Montecchi
Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla
creazione del nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita. La
scrittura di Calvino si dà per archetipi, figure, immagini
che suggeriscono immediatamente visioni e rimandano
continuamente ad altro, in un lucido gioco di rispecchiamento tra fantasia e verità, come l’ombra.
Nel teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica possono rendere molto bene,
nelle loro tante possibilità combinatorie, i diversi piani
dell’ “essere” presenti ne Il cavaliere inesistente. Inoltre
l’alto potenziale rappresentativo dell’ombra, capace di
farci viaggiare facilmente nel tempo e nello spazio, si
presta a tradurre il ricco immaginario storico-favolistico
di questo classico della letteratura del Novecento.
Programma e informazioni
Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri.
L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la
visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la
comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di svi-
luppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza
della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche
di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia quello successivo alla visione dello
spettacolo.
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa
verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto
in teatro al termine della rappresentazione).
Lo spettacolo
Teatro Gioco Vita
IL CAVALIERE INESISTENTE
di Italo Calvino
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari
voce registrata Mariangela Granelli
drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi - costumi Tania Fedeli
luci Davide Rigodanza
assistente alla regia Lucia Menegazzo
coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
/ EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée - in collaborazione con Emilia Romagna Teatro
Fondazione
Teatro Comunale Filodrammatici
mercoledì 28 ottobre 2015 - ore 21
(Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”)
martedì 27 ottobre 2015 - ore 10 anteprima
giovedì 29 ottobre 2015 - ore 10
lunedì 25 gennaio 2016 - ore 10
martedì 26 gennaio 2016 - ore 10
(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
LA MODERNITà dell’epica
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
il teatro tra storia e memoria
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Eneide di Krypton
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Magazzino 18
a cura di Nicola Cavallari
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
per le scuole secondarie superiori
Come affrontare un poema come l’Eneide di Virgilio
dal punto di vista drammaturgico, registico e scenico?
Come portare in teatro gli scenari e gli dei di un mito
fondativo per la storia dell’occidente? Come tradurre
l’epica in immagini e in suoni che prendono corpo sul
palcoscenico per parlare all’uomo contemporaneo?
Questi alcuni dei temi che potranno essere affrontati
nel percorso collegato alla visione di Eneide di Krypton
- un nuovo canto, spettacolo che ritorna a calcare le
scene italiane portando con sé l’esperienza ultra trentennale di una creazione che ha caratterizzato il teatro
italiano contemporaneo, con la sua forte intuizione nel
dar corpo alla nuova spettacolarità attraverso il mito.
Uno spettacolo che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove
possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico
verso i linguaggi e verso il sistema delle arti sceniche.
Un allestimento in cui l’energia creativa ed espressiva
che dall’opera virgiliana discende di nuovo sui suoi
cantori contemporanei, apre ancora una volta un nuovo
orizzonte percettivo. Una vera e propria scossa di suono,
voce e luce.
Programma e informazioni
Il progetto intende accompagnare gli studenti nell’analisi della traduzione scenica del mito. Tra gli obiettivi che
si pone c’è anche quello di fornire strumenti utili alla
comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale,
con modalità e secondo livelli di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi. Potrà essere strutturato
in uno oppure due incontri: i dettagli dei contenuti, i
tempi e le modalità di realizzazione saranno definiti in
accordo con gli insegnanti interessati.
Lo spettacolo
Teatro Studio Krypton
ENEIDE di KRYPTON
un nuovo canto
scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
musiche originali Litfiba - Beau Geste
di Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli
con Martina Belloni, Giorgio Coppone, Giulia Pizzimenti
voce off Ginevra Di Marco
Teatro Municipale
martedì 1 marzo 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
55
La relazione con la memoria e con la storia e la sua
rappresentazione attraverso i linguaggi del teatro è un
tema che si presta a molteplici approfondimenti e chiavi
di lettura. Come il reportage storico può prendere corpo sulla scena? Come possiamo ritrovare oggi sul palcoscenico la funzione civile del teatro? A partire dallo
spettacolo di Simone Cristicchi, Magazzino 18, regia di
Antonio Calenda, il progetto accompagna gli studenti
nella riflessione su questi e altri argomenti.
Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante. Racconta di una pagina
dolorosissima della storia d’Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Ed è ancor più straziante perché affida questa
“memoria” non a un imponente monumento o a una
documentazione impressionante, ma a tante piccole,
umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Oggetti comuni che accompagnano lo scorrere
di tante vite: uno scorrere improvvisamente interrotto
dalla Storia, dall’esodo. Con il trattato di pace del 1947
l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia
costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a
una situazione intricata e irta di lacerazioni - di lasciare
le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire
davvero a immaginare quale fosse il loro stato d’animo,
con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono
tutte le loro poche cose e si lasciarono alle spalle le loro
città, le case, le radici. Davanti a loro difficoltà, povertà,
insicurezza, e spesso sospetto.
Simone Cristicchi è rimasto colpito da questa scarsamente frequentata pagina della nostra storia ed ha
deciso di ripercorrerla in un testo che prende il titolo
proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove
gli esuli - senza casa e spesso prossimi ad affrontare
lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi
verso lontane mete nel mondo - lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in posses-
so: il Magazzino 18.
Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, Cristicchi partirà
proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al
Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si
nasconde: la narrerà schiettamente e passerà dall’una
all’altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere
musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può
definire “musical-civile”. E sarà evocata anche la difficile situazione degli italiani “rimasti” in quelle terre, o
quella gravosa dell’operaio monfalconese che decide di
andare in Jugoslavia, o del prigioniero del lager comunista di Goli Otok…
Programma e informazioni
Tra gli obiettivi che si pone il progetto c’è quello di fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti
del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli
di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi.
Il percorso potrà essere strutturato in uno oppure due
incontri: i dettagli dei contenuti, i tempi e le modalità di
realizzazione saranno definiti in accordo con gli insegnanti interessati.
Lo spettacolo
Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
MAGAZZINO 18
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
scritto con Jan Bernas
regia Antonio Calenda
musiche e canzoni inedite Simone Cristicchi
musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti
registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra
Teatro Municipale
martedì 10 novembre 2015 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
A TEATRO CON SHAKESPEARE
GENIO ATTORALE ED ESTETICA
PERFORMATIVA
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Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Bisbetica - La bisbetica domata di William Shakespeare
messa alla prova
57
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Fratto_X
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
Un tuffo nel mondo del più grande drammaturgo di
tutti i tempi: William Shakespeare. Un sunto della vita
e dell’opera del “Bardo”. La presentazione dello spettacolo Bisbetica: dalla trama alla regia.
Il progetto si articola in due incontri, uno prima e uno
dopo la visione dello spettacolo. Durante il primo incontro gli studenti potranno ottenere tutte le informazioni
sul testo shakespeariano per poter apprezzare al meglio
la visione della lettura proposta da Cristina Pezzoli, che
senza tradire l’originale ha voluto restituire la contemporaneità di un autore senza tempo. Il secondo incontro sarà un confronto sullo spettacolo visto: la critica, i
dubbi, i “mi è piaciuto perché” e i “non mi è piaciuto
perché”. Un passo ulteriore verso la maturità da spettatori, senza dimenticare che “il pubblico ha sempre
ragione”.
Programma e informazioni
Il progetto intende accompagnare gli studenti nella
visione dello spettacolo Bisbetica e allo stesso tempo
approfondire un autore fondamentale nella storia del
teatro.
Il percorso si articola in due incontri, uno propedeutico e
uno successivo alla rappresentazione in cartellone, con
l’obiettivo di conoscere meglio l’opera di William Shakespeare e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale
nei suoi molteplici aspetti. Gli incontri sono gratuiti.
Lo spettacolo
Nancy Brilli
BISBETICA
La bisbetica domata di William Shakespeare
messa alla prova
traduzione e drammaturgia Stefania Bertola
con Matteo Cremon
Federico Pacifici, Gianluigi Igi Meggiorin,
Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini,
Brenda Lodigiani, Stefano Annoni
e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro
scenografia Giacomo Andrico
costumi Nicoletta Ercole
luci Massimo Consoli
musiche Alessandro Nidi
regia Cristina Pezzoli
produzione La Pirandelliana
Teatro Municipale
martedì 3 novembre 2015 - ore 21
mercoledì 4 novembre 2015 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
Antonio Rezza, sempre deformato dagli abiti-scenografie di Flavia Mastrella, il guerriero burattino, l’intellettuale del corpo scatenato, l’incantatore crudele, il tragicamente qualsiasi che è in tutti noi, il principe costante
degli attori indipendenti offerto in sacrificio per i peccati
delle menti pigre, delle visioni distorre, in Fratto_X ci
porta nell’Io diviso rovesciandoci dalle risate. Rezza
ci spezza, ci scava, ci anatomizza moltiplicandosi, dividendosi, confondendosi, voce e corpo, voce di altro
corpo, voce senza corpo. E alla fine ci mette, alla lettera, di fronte a un ruvido specchio fatto con materiale
luccicante riflettendo qualcosa che sembra uno scettro
che rimbalzando la luce dei proiettori scruta i volti del
pubblico e li definisce nell’atto osceno di guardare acquattati nel buio il dimenarsi e il bloccarsi dell’attore
sulla scena, fino al suo annullamento nella frazione del
titolo. Il gioco è propiziato dai sorprendenti ambienti
scenici di Flavia Mastrella, fatti come al solito, più del
solito, di stoffe e teli che tendendosi disegnano habitat
per corpi differenti, grandi X beige, spirali azzurre che
volteggiano come ballerine, telecomandi arancio, manti che mascherano, trasformano, occultano, rivelano il
corpo teso allo spasimo della contorsione, il volto spigoloso dell’attore.
Massimo Marino, “Corriere della Sera”
Il percorso collegato alla visione dello spettacolo
Fratto_X, attraverso il lavoro di Antonio Rezza e Flavia
Mastrella, coppia artistica originalissima che da più di
vent’anni lavora al di fuori del teatro “ufficiale” ed è
finalmente stata premiata con il Premio Speciale Ubu
2013, offre l’occasione per affrontare il legame inconfutabile tra l’arte contemporanea e la performance. A
partire da un’esperienza unica nel suo genere che mette
continuamente a confronto il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale
Programma e informazioni
Il progetto prevede un incontro prima o dopo la visione
della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare
alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della
visione stessa. I dettagli dei contenuti e delle modalità
di realizzazione del progetto potranno essere definiti
in accordo con gli insegnanti, anche tenendo conto del
curriculum di studi e/o degli interessi della classe.
Lo spettacolo
Antonio Rezza / Flavia Mastrella
FRATTO_X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
organizzazione generale Stefania Saltarelli
produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE - TSI La
Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello
Teatro Municipale
giovedì 21 aprile 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi)
58
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
BOCCACCIO DALLA PAGINA
ALLA SCENA
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Decamerone - vizi, virtù, passioni
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
59
SGUARDI CRITICI
Progetto di critica teatrale per le giovani generazioni
Percorso educational collegato al 5° Festival di teatro
contemporaneo “L’altra scena”
a cura di Nicola Arrigoni
si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival
per le scuole secondarie superiori
Portare in teatro la lingua di Boccaccio, sfidando la
complessità della sua opera, per scoprire quanto ci si
possa ancora nutrire delle sue invenzioni, dei suoi azzardi, delle sue intuizioni e quanto l’arte della scena
possa mostrare che la bellezza delle sue creazioni è un
tesoro inestinguibile. È l’obiettivo dello spettacolo Decamerone - vizi, virtù, passioni che vede protagonista
Stefano Accorsi, con l’adattamento teatrale e la regia
di Marco Baliani.
Il progetto si propone di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche alla base della trasposizione
teatrale dell’opera letteraria di Boccaccio, partendo dal
presupposto che elemento strutturale del Decamerone
è la connotazione performativa della narrazione: si pensi all’uso frequente del discorso diretto, agli elementi
comici e tragici, ai momenti di “pausa oratoria”, alla
teatralità dell’azione e degli spazi in cui si compie.
Programma e informazioni
Il progetto prevede un incontro prima o dopo la visione
della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare
alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della
visione stessa. I dettagli dei contenuti e delle modalità
di realizzazione del progetto potranno essere definiti
in accordo con gli insegnanti, anche tenendo conto del
curriculum di studi e/o degli interessi della classe.
Lo spettacolo
Stefano Accorsi
DECAMERONE
vizi, virtù, passioni
liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio
con Stefano Accorsi
e con Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia,
Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo
adattamento teatrale e regia Marco Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati
produzione Nuovo Teatro
diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Teatro Municipale
giovedì 7 gennaio 2016 - ore 21
venerdì 8 gennaio 2016 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
Facendo tesoro della positiva esperienza del percorso di
introduzione alla recensione teatrale “SCS/Studenti-Critici-Spettatori” realizzato dal 2012 al 2014 nell’ambito
del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”,
con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine,
prende il via “Sguardi critici”, un nuovo progetto di
critica teatrale per le giovani generazioni curato da Nicola Arrigoni. Critico teatrale e redattore del quotidiano
“La Provincia” di Cremona, Arrigoni collabora anche ai
periodici “Sipario”, “Il giornale dello spettacolo”, “Il
Grande fiume”, alle testate on line “Paneacqua Culture” e “Il Giudizio universale”. Critico militante di teatro
e danza e saggista, si occupa di teatro educazione e
della drammaturgia della festa, con particolare attenzione al contesto cremonese. Ha pubblicato: Alle origini
del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio
Strehler su “Eccoci”, in “La Scuola Classica di Cremona”
del 2010, sempre nel 2010 ha firmato il saggio Incipit
vita nova, inserito nel programma di sala de Il vecchio e
il cielo di Cesare Lievi, coproduzione Teatro nuovo Giovanni da Udine e Css, stagione 2010/2011, al Teatro
nuovo Giovanni da Udine. Fra le altre pubblicazioni si
ricordano: Passaggi e paesaggi Testoriani, La Scuola
Classica di Cremona (2005). Lo sguardo dell’altro sul
nulla che opprime saggio sulla trilogia dello straniero
di Cesare Lievi, ne La badante, Brescia 2008; Le attese
incrociate: il teatro visto dai banchi, dalla cattedra e dal
palcoscenico in Il giullare nel curriculo, Franco Angeli,
2006; Il piacere della scena, nel volume sui 200 anni del
Teatro Filo, Cremonabooks, 2001.
Il progetto
Il percorso si concentrerà su alcuni spettacoli del Festival (l’elenco dei titoli sarà comunicato direttamente
alle scuole interessate). Ogni classe potrà sceglierne
uno o due, compatibilmente con le richieste di adesione che perverranno dalle scuole. Nei giorni precedenti
l’avvio del progetto Nicola Arrigoni terrà un incontro
introduttivo sulla critica teatrale, allo scopo di guidare i ragazzi alla visione dello spettacolo scelto. Tutti gli
studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno
allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un incontro con gli artisti, sempre a cura di Nicola Arrigoni.
Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi
singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo
critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Su richiesta
potrà essere organizzato anche un incontro successivo
con Nicola Arrigoni, per un confronto e un’eventuale
valutazione intermedia del lavoro svolto. Le recensioni
dovranno pervenire al teatro entro novembre 2015.
Programma e informazioni
Le date e gli orari degli incontri saranno comunicate agli
insegnanti interessati. La partecipazione è gratuita e per
ogni spettacolo compreso nel progetto potranno essere
accettate 1 o 2 classi compatibilmente con la disponibilità di posti.
Il Festival
Per il programma dettagliato vedi alle pagine 62-63.
60
ALTRI PROGETTI
IL RESTAURO DI UN COLOSSAL
I promessi sposi nell’edizione restaurata e con musica dal vivo
FONDAZIONE CINETECA ITALIANA
per studenti delle scuole superiori e insegnanti
per tutto il pubblico
Fondazione Cineteca Italiana presenta Il restauro di
un kolossal: I promessi sposi di Mario Bonnard, la più
importante trasposizione cinematografica fatta in Italia
del celebre romanzo manzoniano, proposta nella versione restaurata e con accompagnamento musicale dal
vivo.
Torna a splendere sullo schermo, dopo uno scrupoloso
restauro curato da Fondazione Cineteca Italiana, il primo film ispirato al più importante titolo della narrativa
nazionale qui proposto con accompagnamento musicale dal vivo eseguito da Francesca Badalini (pianoforte),
Matteo Zurletti (violoncello) e Lydia Colona (clarinetto).
Uscito in una prima versione muta nel 1922, dove riscosse successo di pubblico e critica, venne successivamente rieditato nel 1934 in versione sonora, circostanza che ne permise una lunga e duratura fama fino agli
anni Trenta, rendendo inoltre il film un caso raro nella
cinematografia italiana.
La storia di Renzo e Lucia viene riproposta sul grande
schermo accresciuta dalla sentita interpretazione degli
OLTRE IL SIPARIO
E ANCORA...
ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE
DITELO ALL’ATTORE
Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa
del Teatro Municipale di Piacenza
a cura di Enrico Marcotti
RESIDENZA ARTISTICA DELLA
COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI
Nuova produzione e laboratorio teatrale
per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle
Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento
di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
a cura di Nicola Cavallari
PRE/VISIONI
Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori
e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica
LE STAGIONI DELLA VITA
attori Domenico Serra e Emilia Vidali, che ne esprimono
al meglio gli umori e i sentimenti grazie ad una sapiente
prova attoriale ricca di finezze psicologiche. I costumi, le
tavole artistiche di Camillo Innocenti, la regia di Bonnard, moderna e di forte impatto visivo, l’imponente
scenografia e i mirabili esterni fanno dell’edizione del
1922 uno degli ultimi kolossal del cinema muto italiano.
Il restauro digitale in 2k dell’edizione muta del film, a
cura di Fondazione Cineteca Italiana, è avvenuto a partire dal negativo camera 35mm nitrato d’epoca conservato dalla Cineteca. Le didascalie sono state integrate
con quelle della copia 35mm positiva colore nitrato del
CSC - Cineteca Nazionale (Roma).
Programma e informazioni
La proiezione si terrà al Teatro Comunale Filodrammatici in data da definire, con inizio alle ore 21.
Il film
I promessi sposi
un film di Mario Bonnard
con Rodolfo Badaloni, Enzo Biliotti, Olga Capri,
Ida Carloni Talli, Nini Dinelli
b/n - Italia 1922
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V Edizione: Oltre
Sfide e superamento dei limiti
Percorso formativo e di aggiornamento
collegato al cartellone di Teatro Danza
per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore
sociale
LA SCUOLA TRA REALTà e utopie
Progetto collegato alla visione dello spettacolo La scuola
TEATRO SOCIALE
Interventi di promozione per realtà a rischio culturale
L’ARTE IMMATERIALE
Parte V - L’ombra e il suo doppio
Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo
Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre
per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi
a cura di Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari
collaborazione artistica Alessandro Nidi
WORKSHOP DI DANZA CONTEMPORANEA
per gli allievi delle scuole di danza piacentine
a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza
GIARDINI SEGRETI
Rassegna estiva di burattini, teatro di strada e clownerie
ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente
affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere
l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie,
produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione
di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni,
concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la
conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro,
di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero,
per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del
Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza.
Associazione Amici del Teatro Gioco Vita
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected]
Festival di teatro contemporaneo
L’altra scena
5a edizione - Piacenza, ottobre 2015
venerdì 16 ottobre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
Prima nazionale
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Leonardo Lidi
giovedì 1 ottobre 2015
giovedì 8 ottobre 2015
ANGELO DELLA GRAVITÀ
di Massimo Sgorbani g uno spettacolo di Leonardo Lidi g luci
Alessandro Gelmini g suono Giacomo Troianiello g con Leonardo
Lidi g produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
Teatro Gioia - ore 18
PREMIO DELLA CRITICA 2015
CERIMONIA DI CONSEGNA
a cura dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT)
lunedì 19 ottobre 2015
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
I Sacchi di Sabbia
PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA
vol. I e II
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Nina’s Drag Queens
IL GIARDINO DELLE CILIEGIE
étude pour un vaudeville plein de paillettes
regia Francesco Micheli g con Alessio Calciolari, Gianluca Di
Lauro, Sax Nicosia, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo, Ulisse
Romanò g assistente alla regia Luisa Costi g luci Giulia Pastore
g audio Giuliana Rienzi g scene Clara Storti, Selena Zanrosso g
costumi Giada Masi g una produzione Nina’s Drag Queens g in
collaborazione con Atir Teatro Ringhiera e Accademia di Belle Arti
di Brera
ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo g con Gabriele Carli,
Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano g
regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini
g consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini g consulenza al
canto Andrea Bacci e Enrico Baschieri g illustrazioni Guido Bartoli
g produzione I Sacchi di Sabbia g in co-produzione con
Armunia e Festival Orizzonti 2014 g con la collaborazione di
Santarcangelo dei Teatri, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Teatro di
Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” g con il sostegno
di Regione Toscana
lunedì 12 ottobre 2015
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
BIBOteatro / Proxima Res
INVIDIATEMI COME IO HO INVIDIATO VOI
scritto e diretto da Tindaro Granata
con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata,
Mariangela Granelli, Paolo Li Volsi, Bianca Pesce, Francesca
Porrini g la voce registrata del magistrato è di Elena Arcuri g
assistente alla regia Agostino Riola g scene e costumi Eliana
Borgonovo g disegno luci Matteo Crespi g elaborazioni musicali
Marcello Gori g Premio “Mariangela Melato” - Prima Edizione
2013 - Attore emergente a Tindaro Granata; Premio Enriquez
2014 alla Drammaturgia; Selezione Visionari Kilowatt Festival
2014; Premio Fersen 2013 alla Regia
lunedì 5 ottobre 2015
giovedì 22 ottobre 2015
Prima nazionale
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Gioco Vita
IL CAVALIERE INESISTENTE
di Italo Calvino
con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari g voce registrata Mariangela
Granelli g drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi g
regia e scene Fabrizio Montecchi g disegni e sagome Nicoletta
Garioni g musiche Alessandro Nidi g costumi Tania Fedeli g
luci Davide Rigodanza g assistente alla regia Lucia Menegazzo
g coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC
- Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée g in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
E ancora…
Sete di Scena - bar, street food, musica, arte, cinema,
improvvisazioni teatrali
Sguardi critici - progetto educational per le scuole
superiori
Incontri con gli artisti
Dopo-teatro
Gli spazi del Festival
Teatro Comunale Filodrammatici, via Santa Franca 33
Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a
Edificio ex Enel, via Santa Franca 56/ingresso via San Siro 11
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatropersona
AURE
con Daria Menichetti, Chiara Michelini, Francesco Pennacchia g
regia|drammaturgia|scena|luci Alessandro Serra g produzione
Teatropersona, Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e
Sport, Bassano Operaestate Festival - Teatro Fondamenta Nuove
Venezia, Rete teatrale aretina - Teatro Comunale Castiglion
Fiorentino, Fondazione Ca.Ri.Civ.
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Residenza IDra / InBalìa
IO SONO. SOLO. AMLETO
progetto, scrittura, regia e interpretazione Marco Cacciola g
con testi originali di Letizia Russo, Emanuele Aldrovandi,
Michelangelo Dalisi g audio e video Iro Suraci g organizzazione
Emma Mainetti
Paolo Nani
LA LETTERA
da un progetto di Nullo Facchini e Paolo Nani g regia Nullo
Facchini g in scena Paolo Nani g una produzione Paolo Nani
Teater g presentata da Accademia dei Filodrammatici, Milano
g 1° Premio United Slapstick - The European Comedy Award,
Frankfurt a.m. g 1° Premio Roner SurPris 2005 - Carambolage,
Bolzano
Apertura Festival
giovedì 1 ottobre dalle ore 18
ASSOCIAZIONE
AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
64
STAGIONE DI PROSA
12-13 aprile 2016
Silvio Orlando
TRE PER TE 2015/2016
LA SCUOLA
Prosa - Teatro Municipale ore 21
3-4 novembre 2015
9-10 dicembre 2015
BISBETICA
SARTO PER SIGNORA
Nancy Brilli
La bisbetica domata di William Shakespeare
messa alla prova
traduzione e drammaturgia Stefania Bertola
con Matteo Cremon
Federico Pacifici, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase,
Anna Vinci, Dario Merlini, Brenda Lodigiani, Stefano Annoni
e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro
scenografia Giacomo Andrico
costumi Nicoletta Ercole
luci Massimo Consoli
musiche Alessandro Nidi
regia Cristina Pezzoli
ErreTiTeatro30
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento teatrale e regia Valerio Binasco
con Emilio Solfrizzi
Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri,
Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari
scena Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
spettacolo prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30
2-3 febbraio 2016
di Domenico Starnone
regia Daniele Luchetti
con Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi,
Roberto Nobile, Silvio Orlando, Antonio Petrocelli,
Maria Laura Rondanini
scene Giancarlo Basili
luci Pasquale Mari
costumi Maria Rita Barbera
produzione Cardellino srl
Teatro Stabile di Genova / Teatro Stabile
di Napoli
IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
di Eduardo De Filippo
con Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni,
Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri,
Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo,
Rosario Giglio, Luca Iervolino, Cecilia Lupoli,
Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro
regia Marco Sciaccaluga
scene Guido Fiorato
costumi Zaira de Vincentiis
musiche Andrea Nicolini
luci Sandro Sussi
27-28 aprile 2016
Tieffe Teatro Milano
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?
17-18 novembre 2015
Teatro dell’Elfo
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino d’Amico
regia Elio De Capitani
scene e costumi Carlo Sala
luci Michele Ceglia
suono Giuseppe Marzoli
con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio,
Marco Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi,
Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Vanessa Korn
di Edward Albee
traduzione di Ettore Capriolo
con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Valentina Picello, Edoardo Ribatto
scene Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi
luci Mario Loprevite
regista collaboratore Roberto Capasso
assistente alla regia Giorgio Castagna
assistente scenografo Lucia Rho
assistente costumista Cristiana Di Giampietro
regia Arturo Cirillo
7-8 gennaio 2016
Stefano Accorsi
DECAMERONE vizi, virtù, passioni
liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio
con Stefano Accorsi
e con Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia,
Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo
adattamento teatrale e regia Marco Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
16-17 febbraio 2016
Giuseppe Fiorello
PENSO CHE UN SOGNO COSÌ...
di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
con Giuseppe Fiorello
regia Giampiero Solari
musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo e IBLA Film
ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21
10 novembre 2015
Promo Music e Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia
MAGAZZINO 18
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
scritto con Jan Bernas
regia Antonio Calenda
musiche e canzoni inedite di Simone Cristicchi
musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti
registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra
scene Paolo Giovanazzi
luci Nino Napoletano
10 febbraio 2016
Rocco Papaleo
UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE
di Rocco Papaleo e Valter Lupo
con Rocco Papaleo
e con Francesco Accardo (chitarra), Jerry Accardo (percussioni),
Guerino Rondolone (contrabbasso), Arturo Valiante (pianoforte)
regia Valter Lupo
costumi Eleonora Rella
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
TEATRO DANZA - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21
22 gennaio 2016
11 marzo 2016
BOLEROEFFECT
DERVISH
Cristina Rizzo
concept e coreografia Cristina Rizzo
performance Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo, Simone Bertuzzi
elaborazione sonora e djing Simone Bertuzzi aka PALM WINE
disegno luci e direzione tecnica Giulia Pastore
cura e distribuzione Chiara Trezzani
produzione CAB008
con il sostegno di Regione Toscana e MiBACT
coproduzione Biennale di Venezia Danza
Ziya Azazi
coreografie e interpretazione Ziya Azazi
musiche Uwe Felchle, Mercan Dede
luci Lutz Deppe
costumi Okishi
produzione ZA&Office
management italiano MDSpettacoli
1 marzo 2016
Teatro Studio Krypton
ENEIDE di KRYPTON
15 dicembre 2015
Emilia Romagna Teatro
nell’ambito di Progetto Prospero
TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA
di Federico Bellini e Antonio Latella
liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano
regia Antonio Latella
con Monica Piseddu
e in o.a. Valentina Acca, Massimo Arbarello,
Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella,
Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini,
Annibale Pavone, Maurizio Rippa
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe
suono Franco Visioli
luci Simone de Angelis
ombre Altretracce
assistente alla regia Brunella Giolivo
un nuovo canto
scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
musiche originali Litfiba - Beau Geste
di Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli
con Martina Belloni, Giorgio Coppone, Giulia Pizzimenti
voce off Ginevra Di Marco
direzione degli allestimenti e assistenza alla regia Massimo Bevilacqua
progetto luci Mariano De Tassis
elaborazioni digital - video Alessio Bianciardi
operatore laser Michele Barzan
fonica Marco Grecomoro consolle luci Lorenzo Bernini
8 aprile 2016
Daniele Ninarello
26 febbraio 2016
Igor & Moreno
IDIOT-SYNCRASY
coreografie e interpretazione Igor Urzelai e Moreno Solinas
collaborazione artistica Simon Ellis
luci Seth Rook Williams
suoni Alberto Ruiz Soler
scene e costumi Kasper Hansen
training vocale Melanie Pappenheim
realizzazione costumi Sophie Bellin Hansen
ROCK ROSE WOW
concept e coreografia Daniele Ninarello
performance Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello
drammaturgia Carlotta Scioldo
musiche Mauro Casappa
set Paolomatteo Patrucco
disegno luci Cristian Perria
produzione CodedUomo
21 aprile 2016
Antonio Rezza / Flavia Mastrella
FRATTO _ X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Mattia Vigo
organizzazione generale Stefania Saltarelli
produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE - TSI La Fabbrica
dell’Attore, Teatro Vascello
in collaborazione con
68
STAGIONE DI PROSA
TEATRO PER LE FAMIGLIE
69
A TEATRO CON MAMMA E PAPà
SPECIALE STUDENTI - INFORMAZIONI
2015/2016 - XX RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE
ABBONAMENTI
domenica 15 novembre 2015 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Méningue (Francia/Italia)
PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di
Prosa* + 1 spettacolo di Teatro Danza (7 spettacoli
al Teatro Municipale e 1 al Teatro Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 75, Loggione euro 45
*spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento, fatta eccezione per Penso che un sogno così...
MADE IN TERRA
“Solo” di clown di e con “Méningue”
mercoledì 6 gennaio 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Orsolini & Palmieri
LE FARSE DI MENGONE
burattini - da 4 anni
clownerie - per tutti, da 4 anni
domenica 17 gennaio 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Ferruccio Filipazzi
PASS STUDENTI PROSA - 5 spettacoli di Prosa (5
spettacoli al Teatro Municipale: Bisbetica, Morte di un
commesso viaggiatore, Decamerone, Il sindaco del Rione
Sanità, La scuola) - Galleria euro 50 (posto assegnato la
sera stessa dello spettacolo)
UN TRENO DI PERCHÉ
teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo - da 3 anni
ALTRI PERCORSI (5 spettacoli al Teatro Municipale) Galleria euro 48, Loggione euro 23
TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici) - Posto unico Euro 25
2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (13 spettacoli al Teatro Municipale) - Galleria euro 120, Loggione euro 80
2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (5
spettacoli al Teatro Municipale e 4 al Teatro Comunale
Filodrammatici) - Galleria euro 60
3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (13
spettacoli al Teatro Municipale e 4 spettacoli al Teatro
Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 150, Loggione
euro 100
Gli abbonamenti sono in vendita da giovedì 24 settembre 2015.
BIGLIETTI
Prosa e Altri Percorsi al Teatro Municipale - Galleria
euro 13 (per lo spettacolo Penso che un sogno così...
euro 15)
Teatro Danza al Teatro Comunale Filodrammatici Euro 10
Prevendita da martedì 27 ottobre 2015.
Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i
gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per
gli insegnanti/accompagnatori.
OFFERTE E PROMOZIONI
domenica 29 novembre 2015 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Gli Alcuni
Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano
ABBONATI
A tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di due
spettacoli a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione
dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di
Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta.
La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili.
I CUCCIOLI E IL BAMBÙ BLU
PROMOZIONI SPECIALI
La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel
corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli
studenti e/o alle scuole.
L’OMINO DELLA PIOGGIA
GLI ABBONATI DI “TRE PER TE”
IN PALESTRA A LECLUB GRATUITAMENTE
Grazie ad una convenzione sottoscritta da Teatro Gioco Vita
e la Società Sportiva Dilettantistica LeClub, dalla Stagione
Teatrale 2015/2016 gli abbonati di “Tre per Te” possono
usufruire di un ulteriore nuovo vantaggio. Tutti i giovani che
sottoscrivono uno degli abbonamenti Speciale Studenti la Palestra LeClub offre una settimana di prova gratuita. L’offerta
può essere fruita da chi non è socio di LeClub da almeno
un anno, chi è già socio o lo è stato nell’ultimo anno può
comunque regalarla.
Ovvero l’inquinamento spiegato ai bambini
teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni - da 4 anni
martedì 8 dicembre 2015 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi
Una notte tra acqua, bolle e sapone
clownerie, magia, bolle di sapone - da 3 anni
Abbonamenti/carnet a 4 spettacoli
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza
posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto
fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne
Prevendita da giovedì 5 novembre 2015
domenica 31 gennaio 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
La Piccionaia
FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO
Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari
teatro d’attore e video - da 5 anni
domenica 14 febbraio 2016 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Fontemaggiore
IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO
Dalla fiaba di H. C. Andersen
teatro d’attore - da 3 anni
Biglietti
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15
anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne
Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune
di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si
farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione)
36a RASSEGNA
DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2015/2016
ASSOCIAZIONE AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
DIREZIONE GENERALE
SPETTACOLO
DAL VIVO
Fly UP