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Salt`in banco - Teatro Gioco Vita
COMUNE DI PIACENZA 36a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2015/2016 Heidegger scriveva: “Occorre che il corpo insegnante si muova verso le postazioni più avanzate del pericolo che sono costituite dall’incertezza permanente del mondo”; poche righe per un impegno ambizioso e aperto alle sfide, sfide che passano attraverso le mode, i tempi, i mutamenti, con dinamiche culturali altalenanti e talvolta contraddittorie. Un percorso formativo dovrebbe innanzitutto privilegiare l’acquisizione di strumenti di conoscenza per la costruzione di un sapere critico in continua evoluzione, in grado di cogliere dai linguaggi della Cultura chiavi di lettura e di interpretazione della realtà circostante, profilando soluzioni a problemi e alimentando il desiderio della ricerca e dell’innovazione, in un percorso di armonia tra gli ambiti scientifici e quelli umanistici. Un libro “aperto sul Mondo” è il Teatro, e la proposta di fruizione attiva per la Scuola con “Salt’in Banco” costituisce ormai da 36 anni un punto di riferimento importante per insegnanti e studenti, ai vari livelli di scolarità, con una attività teatrale che non si pone unicamente come momento di spettacolo - sicuramente importante, ma oggi non più sufficiente - ma anche come serbatoio di stimoli, occasione di creatività e arricchimento formativo. Chi ha vissuto l’esperienza di “Salt’in Banco” in questi anni (artisti, tecnici, organizzatori, spettatori…) ha avuto una grande fortuna, quella di avere della scuola un’immagine positiva, incontrando insegnanti preparati che hanno fatto dei linguaggi teatrali uno strumento di lavoro per ragazzi motivati, sensibili, intellettualmente vivaci. Allo stesso tempo ha potuto incontrare un movimento artistico, qual è il teatro ragazzi, che è nato e si è sviluppato proprio analizzando e confrontandosi con il suo pubblico, in un dialogo serrato e continuo tra gli artisti e le giovani generazioni, protagoniste nello sperimentare il piacere di andare a teatro. I dati della passata Stagione ci confortano sul cammino da intraprendere: a Piacenza le rassegne di teatro ragazzi, di cui “Salt’in Banco” costituisce il principale appuntamento, hanno ospitato 34 spettacoli, per complessive 100 recite, con un numero di circa 18.000 spettatori. A questo vanno aggiunti i progetti di “InFormazione Teatrale”, che hanno coinvolto in massima parte i giovani e le scuole: 35 percorsi, 196 incontri, un totale di 5.000 partecipanti. Teatro e scuola hanno davanti ancora tanta strada da percorrere insieme, anche a Piacenza e nel territorio, e la Stagione 2015/2016 di “Salt’in Banco” è un nuovo tratto di questa strada, impraticabile senza la collaborazione e la disponibilità delle scuole, dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, delle famiglie, dei Comuni della nostra provincia e non solo. A tutti grazie, con l’augurio di poterci incontrare ancora una volta numerosi in occasione della Stagione Teatrale 2015/2016. Dalla parte della Cultura. Diego Maj Direttore artistico - Teatro Gioco Vita Tiziana Albasi Assessore alla Cultura e Turismo - Comune di Piacenza Una proposta teatrale basata sulla qualità e la professionalità, plurale nei linguaggi e nei contenuti, aperta alla ricerca e sempre disponibile a mettersi in discussione nel rapporto con il pubblico. È quella di “Salt’in banco”, che alla sua 36° edizione ancora una volta propone un percorso articolato tra spettacoli, laboratori e progetti di formazione e informazione teatrale. Venticinque titoli in cartellone, con una previsione di quasi ottanta recite; ventiquattro progetti educational, tra laboratori, incontri e progetti formativi per gli studenti e gli insegnanti, per i quali si prevedono circa un centinaio di interventi nelle classi. Proposte per tutte le fasce d’età, dai piccoli dei nidi d’infanzia fino ai giovani delle scuole superiori. Un viaggio tra i classici della letteratura (Italo Calvino, Edmondo De Amicis, Antoine De Saint-Exupéry, Jules Verne), nell’universo molteplice della produzione per l’infanzia (da Andersen ai Fratelli Grimm, da Rodari ad Altan, per arrivare ai libri illustrati firmati da autori ancora poco conosciuti in Italia come l’olandese Dolf Verroen e il tedesco Wolf Erlbruch oppure i francesi Rascal e Sophie), nell’arte (la ricerca pittorica di Klee) e nella musica (Pierino e il lupo di Prokofiev). E ancora, le suggestioni del circo, la magia del sogno, i perché dei più piccoli, l’amico immaginario, il piacere del gioco, i valori dello sport e quelli della poesia, le avventure di animali-bambini alla scoperta del mondo che li circonda. Temi forti come l’amicizia, la paura, l’abbandono e l’adozione, le domande sul senso della vita. Senza trascurare di proporre argomenti di riflessione a uno spettatore che non è solo studente, ma anche cittadino che vive quotidianamente in una società sempre più complessa: la costruzione della “polis” e la formazione di una coscienza civile e nazionale, l’inclusione nella scuola, il diritto all’istruzione, l’educazione alla diversità, la salvaguardia dell’ambiente. Un teatro che - in una situazione, com’è quella del nostro territorio, che potremmo definire fortunata per la sensibilità e disponibilità della scuola nei confronti dei linguaggi teatrali - propone ai bambini, ai ragazzi e ai giovani strumenti di conoscenza e confronto con la realtà, stimoli all’analisi critica e occasioni per affrontare con strumenti e modalità diverse le competenze e i contenuti acquisiti in classe grazie al lavoro didattico. via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 [email protected] - www.lafondazione.com Simona Rossi Teatro Gioco Vita INFORMAZIONI 2 EDIZIONE 2015/2016 TEATRO GIOCO VITA Direttore Diego Maj Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Tel. 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 www.teatrogiocovita.it [email protected] Coordinamento editoriale Simona Rossi TEATRO GIOCO VITA Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Tel. 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj Direzione artistica Diego Maj L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati INDICE Informazioni...............................................................3 Cartellone....................................................................5 Guida alla scelta degli spettacoli....................................8 Guida alla scelta dei laboratori......................................10 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA Il cavaliere inesistente..................................................12 Il cielo degli orsi..........................................................13 Circoluna..................................................................14 Moun.......................................................................15 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI Verso Klee...................................................................16 I Cuccioli e il bambù blu.............................................17 L’omino della pioggia..................................................18 La Repubblica dei bambini..........................................19 Un treno di perché.....................................................20 Piccole emozioni..........................................................21 Favole al (video)telefono.............................................22 Stile libero...................................................................23 Non sono stato io........................................................24 Il tenace soldatino di stagno...........................................25 L’elefantino..............................................................26 (Non) voglio andare a scuola........................................27 Ma che bella differenza...............................................28 L’Armandone della Pimpa...........................................29 Le nuove avventure dei musicanti di Brema.................30 Cuore.........................................................................31 Il Piccolo Principe........................................................32 Il mio amico mostro.....................................................33 Il giro del mondo in 80 giorni.....................................34 Pigiami......................................................................35 Attento Pierino... arriva il lupo........................................36 LABORATORI Laboratori di teatro.....................................................37 Smascherando.............................................................38 Salt’in Banco 36a edizione Redazione Emma-Chiara Perotti, Simona Rossi Ha collaborato Marilisa Fiorani Stampa settembre 2015 Dal racconto al teatro d’ombre......................................39 Tutti i colori dell’ombra................................................40 Pina e i suoi amici vanno a scuola...............................41 Una giornata a teatro.................................................42 Se l’ombra gioca a nascondino....................................43 Tutti sul palco!.............................................................44 Seguendo l’ombra di un piccolo re.................................45 “Adagio, adagio, adagio” dice il bradipo......................46 Musica... ombre... figure... ...........................................47 A teatro, ragazzi!........................................................48 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI Tutti a teatro................................................................49 Teatrando...............................................................50 Conoscere il teatro......................................................51 Il teatro e la mente......................................................52 C’è un cavaliere in scena................................................53 La modernità dell’epica...............................................54 Il teatro tra storia e memoria.....................................55 A teatro con Shakespeare............................................56 Genio attorale ed estetica performativa........................57 Boccaccio dalla pagina alla scena...............................58 Sguardi critici..............................................................59 ALTRI PROGETTI Il restauro di un colossal.............................................60 OLTRE IL SIPARIO E ancora......................................................................61 FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO L’altra scena 2015.......................................................62 STAGIONE DI PROSA Tre per Te 2015/2016.................................................64 Speciale Studenti - Informazioni...................................68 TEATRO PER LE FAMIGLIE A teatro con mamma e papà 2015/2016.....................69 3 Ufficio Scuola Simona Rossi, responsabile ([email protected]) Emma Chiara Perotti, prenotazioni ([email protected]) Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli, biglietteria ([email protected]; [email protected]) Orari di apertura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita dal lunedì al giovedì ore 9.30-13 e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13 I TEATRI • Teatro Comunale Filodrammatici Via Santa Franca, 33 - Tel. 0523.315578 • Teatro Gioia Via Melchiorre Gioia, 20/a - Tel. 0523.1860191 • Officina delle Ombre Via Fulgonio, 7 - Tel. 0523.711055 La presenza nei teatri del personale dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita è limitata ai tempi di programmazione degli spettacoli negli spazi stessi. Per qualsiasi comunicazione si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici. BIGLIETTI • Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia euro 4 • Primaria euro 4,50 • Secondaria di 1° grado euro 5 • Secondaria Superiore euro 6 Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori. L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari. L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/ sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle famiglie residenti nel Comune di Piacenza, per i dettagli vedi pag. 4). La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo. Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Prenotazioni I posti per tutti gli spettacoli di “Salt’in Banco” 2015/2016 si prenotano a partire da giovedì 15 ottobre 2015. La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli alternativi. Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile 4 INFORMAZIONI scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto. All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare la presenza di alunni con difficoltà motorie, visive, o uditive, allo scopo di assegnare alla classe di appartenenza un’adeguata sistemazione in sala. I posti in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc. Orario degli spettacoli • Unica rappresentazione: ore 10 • Doppia rappresentazione: ore 9 e ore 10.45 Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo. In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita già programmata in calendario, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita). Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 21 settembre 2015. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. Per la partecipazione ad alcuni laboratori potrà essere richiesta l’iscrizione all’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Comunicazioni La Direzione si riserva di apportare al programma, alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate. Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spettacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione tele- fonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richieste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa creare problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni. In teatro è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video. I telefoni cellulari possono essere utilizzati soltanto nel foyer e durante gli spettacoli dovranno essere spenti. Negli spazi del teatro potranno essere presenti video operatori e/o fotografi per effettuare riprese, anche del pubblico, a scopo di cronaca o di documentazione. CARTELLONE PROGRAMMA 2015/2016 Teatro Gioco Vita IL CAVALIERE INESISTENTE Di Italo Calvino Per tutti, da 10 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 27 ottobre 2015 - ore 10 (anteprima) giovedì 29 ottobre 2015 - ore 10 lunedì 25 gennaio 2016 - ore 10 martedì 26 gennaio 2016 - ore 10 Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi L’OMINO DELLA PIOGGIA Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 9 dicembre 2015 - ore 10* giovedì 10 dicembre 2015 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 11 dicembre 2015 - ore 10** * in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita ore 9 e ore 10.45 ** la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti i posti nelle due date precedenti Teatro Gioco Vita IL CIELO DEGLI ORSI Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA in collaborazione con COMUNE DI PIACENZA Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie Servizio Programmazione Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente in vigore una particolare facilitazione per le famiglie con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”. Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo, nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore (che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria, relativamente al fratello che per primo ha assistito ad una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto). I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei loro alunni. 5 Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 10 novembre 2015 - ore 10 mercoledì 11 novembre 2015 - ore 10 giovedì 12 novembre 2015 - ore 10 martedì 10 maggio 2016 - ore 10 mercoledì 11 maggio 2016 - ore 10 Tam Teatromusica VERSO KLEE Un occhio vede, l’altro sente Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 26 novembre 2015 - ore 10 venerdì 27 novembre 2015 - ore 10 Solares Fondazione delle Arti Progetto affidato a Teatro Sotterraneo LA REPUBBLICA DEI BAMBINI Da 7 a 11 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 11 gennaio 2016 - ore 10 martedì 12 gennaio 2016 - ore 10 mercoledì 13 gennaio 2016 - ore 10 Ferruccio Filipazzi UN TRENO DI PERCHÉ Gli Alcuni Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano I CUCCIOLI E IL BAMBÙ BLU Ovvero l’inquinamento spiegato ai bambini Da 5 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 30 novembre 2015 - ore 9 e ore 10.45 Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 18 gennaio 2016 - ore 9 e ore 10.45 martedì 19 gennaio 2016 - ore 10 Fondazione Sipario Toscana Onlus PICCOLE EMOZIONI Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 28 gennaio 2016 - ore 10 venerdì 29 gennaio 2016 - ore 10 6 CARTELLONE La Piccionaia FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 1 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45* martedì 2 febbraio 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Coltelleria Einstein STILE LIBERO Storie di sport Da 8 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 4 febbraio 2016 - ore 10* venerdì 5 febbraio 2016 - ore 10 * in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita ore 9 e ore 10.45 Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino (NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLA Da 8 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 3 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino MA CHE BELLA DIFFERENZA La diversità spiegata ai ragazzi Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI venerdì 4 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 Teatro dell’Archivolto / Giorgio Scaramuzzino L’ARMANDONE DELLA PIMPA Di Francesco Tullio Altan Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 7 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 martedì 8 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 9 marzo 2016 - ore 10 Fondazione Sipario Toscana Onlus NON SONO STATO IO Da 8 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI venerdì 12 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Fontemaggiore Teatro Due Mondi LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA Da 6 a 12 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 15 marzo 2016 - ore 10 mercoledì 16 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 Centro RAT - Teatro dell’Acquario IL PICCOLO PRINCIPE Da 6 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 21 marzo 2016 - ore 10 martedì 22 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 (qualora risultino esauriti i posti nelle due date, potrà essere inserita una doppia recita mercoledì 23 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45) Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus PIGIAMI Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 19 aprile 2016 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 20 aprile 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro del Buratto IL MIO AMICO MOSTRO Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 31 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 1 aprile 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro Gioco Vita Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 5 aprile 2016 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 6 aprile 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 MOUN Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 26 aprile 2016 - 10 (anteprima) mercoledì 27 aprile 2016 - ore 10 giovedì 28 aprile 2016 - ore 10 venerdì 29 aprile 2016 - ore 10 IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO Dalla fiaba di H. C. Andersen Da 3 a 9 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 15 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45* martedì 16 febbraio 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 La Baracca L’ELEFANTINO Da 2 a 6 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 22 febbraio 2016 - ore 10.30 martedì 23 febbraio 2016 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 24 febbraio 2016 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro Due Mondi CUORE Di Edmondo De Amicis Da 8 a 16 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 17 marzo 2016 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 18 marzo 2016 - ore 10 Teatro Gioco Vita Il Baule Volante CIRCOLUNA ATTENTO PIERINO... ARRIVA IL LUPO L’unico circoteatro d’ombre al mondo Da 2 a 5 anni - Nido d’Infanzia, Scuola dell’Infanzia TEATRO GIOIA martedì 12 aprile 2016 - ore 10 mercoledì 13 aprile 2016 - ore 10 giovedì 14 aprile 2016 - ore 10 venerdì 15 aprile 2016 - ore 10* * la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti i posti nelle date precedenti Liberamente tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 3 maggio 2016 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 4 maggio 2016 - ore 10 (qualora risultino esauriti i posti nelle due date, potrà essere aggiunta una doppia recita giovedì 5 maggio 2016 - ore 9 e ore 10.45) GUIDA ALLA SCELTA 8 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA TEATRO IL CAVALIERE INESISTENTE Filodrammatici 5, 12 CL. 5 IL CIELO DEGLI ORSI Filodrammatici 5, 13 CL. 1-2-3 CIRCOLUNA Gioia 7, 14 MOUN Filodrammatici 7, 15 VERSO KLEE Filodrammatici 5, 16 I CUCCIOLI E IL BAMBù blu Filodrammatici 5, 17 L’OMINO DELLA PIOGGIA Filodrammatici 5, 18 LA REPUBBLICA DEI BAMBINI Filodrammatici 5, 19 CL. 2-3-4-5 UN TRENO DI PERCHé Filodrammatici 5, 20 CL. 1-2 PICCOLE EMOZIONI Filodrammatici 5, 21 CL. 1-2 FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO Filodrammatici 6, 22 STILE LIBERO Filodrammatici 6, 23 CL. 3-4-5 Filodrammatici 6, 24 CL. 3-4-5 IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO Filodrammatici 6, 25 CL. 1-2-3-4 L’ELEFANTINO Filodrammatici 6, 26 CL. 1 (NON) VOGLIO ANDARE A SCUOLA Filodrammatici 6, 27 CL. 3-4-5 MA CHE BELLA DIFFERENZA Filodrammatici 6, 28 CL. 4-5 L’ARMANDONE DELLA PIMPA Filodrammatici 6, 29 CL. 1-2 LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA Filodrammatici 6, 30 CUORE Filodrammatici 6, 31 IL PICCOLO PRINCIPE Filodrammatici 7, 32 IL MIO AMICO MOSTRO Filodrammatici 7, 33 IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI Filodrammatici 7, 34 PIGIAMI Filodrammatici 7, 35 ATTENTO PIERINO... ARRIVA IL LUPO Filodrammatici 7, 36 INFO alle PAGINE ASILO NIDO TITOLO NON SONO STATO IO SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI SPETTACOLI 9 SECONDARIA DI 1° GRADO SECONDARIA SUPERIORE 5 ANNI CL. 1 CL. 1 CL. 1-2 CL. 3-4-5 CL. 1-2 CL. 1-2 CL. 1-2 CL. 1-2 GUIDA ALLA SCELTA 10 LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TITOLO DOVE Laboratori di teatro Teatro Gioia 37 Scuole 38 DAL RACCONTO AL TEATRO D’OMBRE Officina delle Ombre 39 Tutti i colori dell’ombra Scuole 40 Pina e i suoi amici vanno a scuola Scuole 41 Una giornata a teatro Officina delle Ombre 42 Se l’ombra gioca a nascondino Scuole 43 Tutti sul palco! Scuole 44 Seguendo l’ombra di un piccolo re Scuole 45 “Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole 46 Musica... Ombre... Figure... Scuole 47 A TEATRO, RAGAZZI! Teatro Filodrammatici 48 TUTTI A TEATRO Scuole 49 TEATRANDO Scuole 50 CONOSCERE IL TEATRO Scuole 51 IL TEATRO E LA MENTE Scuole 52 c’è un cavaliere in scena Scuole, Teatro Filodrammatici 53 LA MODERNITà dell’epica Scuole, Teatro Municipale 54 IL TEATRO TRA STORIA E MEMORIA Scuole, Teatro Municipale 55 A TEATRO CON SHAKESPEARE Scuole, Teatro Municipale 56 GENIO ATTORALE ED ESTETICA PERFORMATIVA Scuole, Teatro Municipale 57 BOCCACCIO DALLA PAGINA ALLA SCENA Scuole, Teatro Municipale 58 SGUARDI CRITICI Percorso di critica teatrale per le giovani generazioni Scuole, Teatro Filodrammatici 59 Teatro Filodrammatici 60 Smascherando LABORATORI INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI ALTRI PROGETTI INFO PAGINA IL RESTAURO DI UN COLOSSAL I promessi sposi nell’edizione restaurata e con musica dal vivo SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO SECONDARIA SUPERIORE INSEGNANTI educatori, animatori insegnanti 11 TUTTO IL PUBBLICO 12 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA IL CAVALIERE INESISTENTE Di Italo Calvino SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA IL CIELO DEGLI ORSI Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch TEATRO GIOCO VITA TEATRO GIOCO VITA con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi costumi Tania Fedeli luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo realizzazione sagome e oggetti scenici Nicoletta Garioni, Agnese Meroni realizzazione scene Sergio Bernasani con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch) coreografie Valerio Longo musiche Alessandro Nidi costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno realizzazione scene Sergio Bernasani pubblico: per tutti, da 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore NOVITà - PRODUZIONE 2015 Il cavaliere inesistente è una gioiosa giostra di avventure. Inseguimenti a cavallo, sanguinose battaglie, grandi amori e gesta eroiche si susseguono senza interruzione, esattamente come nella migliore tradizione dei romanzi cavallereschi, ma qui tutti questi ingredienti sono rimescolati e riproposti non solo con leggerezza e ironia, ma anche con ricchezza di sfumature e grande profondità di contenuti. Il cavaliere inesistente è anche un ambiguo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato. Qui tutti si muovono maldestri, e ogni gesto tradisce il desiderio, l’insoddisfazione, l’inquietudine. Qui ognuno è alla ricerca di se stesso nell’ostinato tentativo d’esserci, di marcare un’impronta, di sapere quello che vuole e quello che è. Così, protagonista della storia, troviamo Agilulfo, l’insolito cavaliere che sotto le placche della propria armatura, semplicemente non esiste. Si muove grazie alla pura forza di volontà e ogni suo gesto è perfetto e misurato, ogni sua parola è arguta e sensata, eppure non esiste. E troviamo anche il suo opposto, Gurdulù, il suo scudiero, il quale invece esiste, ma ignora del tutto cosa voglia dire “essere” e s’immedesima negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra. Intorno a loro due, assistiamo a una girandola di personaggi continuamente in bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza: il giovane Rambaldo, che cerca di assomigliare a un ideale di uomo pur sapendo che non lo potrà mai eguagliare; l’amazzone Bradamante che combatte e vive come un uomo pur essendo più donna di una donna; il giovane Torrismondo, che cerca la verità su se stesso tra equivoci e bugie. Il cavaliere inesistente è un’autentica scuola di vita dove, come fa dire Calvino a uno dei personaggi del libro, “anche a essere s’impara”. Una sottile e arguta riflessione sulla costruzione dell’identità che, seppur ambientata all’epoca di Carlomagno e dei paladini, parla a tutti noi, senza distinzioni di età o cultura. Teatro Gioco Vita porta in scena Il cavaliere inesistente affidandosi alle tante possibilità del proprio linguaggio teatrale dove la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possibilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani dell’“essere” presenti in questo classico della letteratura del Novecento. 13 spettacolo tratto da Hemel voor Beer (Un paradiso per piccolo Orso) di Dolf Verroen e Wolf Erlbruch pubblico: da 3 a 8 anni teatro d’ombre, d’attore e danza Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca... Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se non già dentro di noi. 14 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondo SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA 15 MOUN Storia di un viaggio Da Moun di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie TEATRO GIOCO VITA TEATRO GIOCO VITA uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi con Elena Griseri, Tiziano Ferrari testo Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Leif Hultqvist costumi Inkan Aigner luci e fonica Davide Rigodanza si ringrazia Dockteatern Tittut con Deniz Azhar Azari regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni coreografie Valerio Longo musiche Paolo Codognola costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno pubblico: da 6 a 10 anni teatro d’ombre, d’attore e danza pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore (spettacolo a pubblico limitato) Benvenuti a CIRCOLUNA!! …l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna! Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! Acrobazie! Trasformazioni! Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No?? Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo. Cosa aspettate a entrare? Venite? Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!! Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano! Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo... che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto… Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio. NOVITà - PRODUZIONE 2016 Il riso venne a mancare. Allora il padre decise di costruire una piccola scatola per inviare Moun sull’altro lato del grande oceano. Lui e la moglie deposero in quella cassettina il loro primo figlio e le loro ultime speranze… Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato, decidono di abbandonare al mare l’unica figlia nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una vita migliore, una possibilità di salvezza. Moun attraversa così il vasto oceano dentro una scatola di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle sempre più numerosi. Arriva però il giorno in cui a Moun, ormai bambina, sono rivelate le sue origini e da quel momento non può non fare i conti con la propria storia, le proprie origini. Dopo tanto soffrire finalmente Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano” e per regolare i conti con il suo passato, decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, un concentrato di ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.” Moun è una storia che, nonostante tratti temi forti come l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua forza consiste proprio nel contrasto tra la gravità dei temi trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati. Questa leggerezza poetica, indubbia qualità di questa storia, è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione. In scena una sola attrice ci racconta la storia di Moun e il pensiero che attraversa lo spettatore è che sia lei stessa la protagonista. Questo non è mai esplicitato ma affiora dalla sua profonda partecipazione al racconto. L’attrice evoca la storia di Moun aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprio del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita. L’uso di personaggi sagoma e/o d’ombra favorisce quella “giusta distanza” dello spettatore dalla storia e nello stesso tempo un coinvolgimento emotivo senza il quale sarebbe impossibile condividere il percorso esperienziale di Moun. 16 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI VERSO KLEE SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 17 Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano I CUCCIOLI E IL BAMBù blu Un occhio vede, l’altro sente Ovvero l’inquinamento spiegato ai bambini Tam teatromusica Trilogia della pittura in scena/terzo movimento ideazione Pierangela Allegro, Michele Sambin scrittura Pierangela Allegro direzione Michele Sambin con Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello la voce del bambino è di Alvise Di Rienzo Pavanini musiche originali e rielaborazioni sonore Michele Sambin scene maschere oggetti Pierangela Allegro, Michele Sambin animazione video Raffaella Rivi e Alessandro Martinello consulenza storiografica Cristina Grazioli una produzione Tam Teatromusica con la collaborazione di Comitato Mura di Padova, Bel-Vedere/ Progetto Partecipato tra artisti-operatori-cittadini a cura di Echidna ass. cult. e Comune di Mirano, Associazione Nuova Scena di Piove di Sacco pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 50 minuti teatro musicale e immagini proiettate Molte delle parole che in forma di racconto poetico contrappuntano il lavoro scenico, sono tratte dai Diari di Paul Klee. Uccelli di conoscenza pesci di cuore minuscole creature dagli occhi senza confini... Buongiorno a voi! Verso Klee completa la trilogia di Tam sulla pittura del ‘900. Diversamente dai due precedenti lavori (Anima blu dedicato a Chagall e Picablo dedicato a Picasso) Verso Klee non è dedicato al famoso artista svizzero bensì è uno spettacolo che nasce dall’incontro, ideale, tra Klee e Tam, tra il pensiero sull’arte espresso da Klee e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica e la nostra ricerca scenica. Punti d’incontro li abbiamo trovati nella propensione alla sperimentazione quale luogo di sintesi tra il vedere e il sentire, nell’attitudine compositiva antinarrativa, nella passione per musica e poesia, nel tratto ludico e nello sguardo infantile con cui guardare la vita anche quando non si è più bambini. La scena si presenta composta da una serie di stanze. In continua trasformazione. Abitate da figure a metà tra la marionetta e il burattino: il clown dalle grandi orecchie Signor Oscar, i teatrini col sipario rosso, le maschere cenciose, l’eroico suonatore di violino, Signor Klee. Grazie a loro si costruisce un mondo ad arte dove tutto si intreccia e niente prevale e dove la pulsazione ritmica di luce buio suono e silenzio guida il gioco in cui un occhio vede e l’altro sente. C’è un testo all’inizio dello spettacolo in cui Klee nomina le minuscole creature dagli occhi senza confini ebbene, per noi quelle creature sono i bambini spettatori ai quali offriamo lo spettacolo così come Klee costruiva e poi donava al piccolo figlio Felix i burattini, perché giocasse al suo teatro. Cosa ne faranno dello spettacolo i bambini che lo vedranno, resterà per noi un mistero. Ci auguriamo li possa aiutare a re-interpretare il mondo in una chiave magica allusiva e misteriosa. E che li renda leggermente felici. Il teatro, spesso, può farlo. Pierangela Allegro, maggio 2014 Gli Alcuni autore e regia Sergio Manfio interpreti Francesco Manfio e Sergio Manfio staff Enrico Daurù, Mattia Dal Bianco pubblico da 5 a 10 anni - durata: 60 minuti circa teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni Il Capi e l’Assistente si trovano ad affrontare un malvagio piano che Maga Cornacchia sta mettendo in atto contro i Cuccioli. Con l’aiuto del Mago della Palude ha dato vita a una pianta magica, il Bambù Blu, che ha la possibilità di inquinare il mondo trasformandolo in una palude. I Cuccioli non sanno che basta solo sfiorare con un dito la pianta magica per essere trasformati in pietra. I nostri due eroi devono avvisarli in tempo prima che questo accada. Nella palude ogni comunicazione risulta difficile e in più ci sono le terribili Murene Iene che impediscono di toccare l’acqua e di navigare. Maga Cornacchia e i due ermellini Cuncun e Canbaluc hanno un piano che metteranno in atto con l’aiuto di Bianco, il magico cavallo del Mago della Palude. Fortunatamente, grazie all’astuzia dell’Assistente, e nonostante l’imperizia del Capi, i Cuccioli vengono avvisati, la pianta malefica estirpata e Maga Cornacchia se ne torna al suo Palazzo della Magia con le pive nel sacco. Lo spettacolo vive del forte coinvolgimento del pubblico che ormai conosce i personaggi degli spettacoli grazie alla televisione e al cinema. I Cuccioli e il Bambù Blu è arricchito da videoproiezioni su grande schermo. Gruppo Alcuni Fondato da Sergio Manfio, Francesco Manfio e Laura Fintina nel 1973, è tra le più importanti società europee nel settore della ideazione e produzione di cartoon per bambini. Con uno studio di produzione di cartoni animati, un gruppo che si occupa di produrre trasmissioni televisive, un altro che gestisce la programmazione teatrale, con la sua continua attività editoriale e musicale e per la creazione di app, Gruppo Alcuni è anche tra le maggiori strutture multimediali per l’infanzia in Europa. A oggi le serie in animazione e i lungometraggi di Gruppo Alcuni sono venduti in 65 Paesi nel mondo (USA, Canada, Sudamerica, Europa, India, Repubblica Popolare Cinese, Medio Oriente, Giappone, ecc…). Tra le più recenti produzioni in animazione: le serie Cuccioli, Leonardo, Eppur si muove, Slash:// e i lungometraggi Cuccioli - Il Paese del vento (2014) e Cuccioli - Il codice di Marco Polo (2010). Dall’importante collaborazione con l’UNESCO sono nati il progetto Un disegno per la pace e H2Ooooh!, sulla tutela del patrimonio idrico mondiale. Sono in lavorazione le serie Mini Cuccioli e Leonardo - Expo, oltre al lungometraggio Leonardo - Il film. Sergio e Francesco Manfio sono gli ideatori di Ciak Junior, un format ideato nel 1990 ed esportato già in 28 paesi, con oltre 500 film prodotti. Il progetto - che si conclude in Italia con un Festival internazionale - coinvolge migliaia di studenti delle scuole medie e superiori di tutto il mondo, impegnati a scrivere una storia per un cortometraggio, di cui potranno diventare protagonisti. Oltre ai progetti multimediali, il Gruppo Alcuni ha una vasta attività teatrale, il cui ruolo fondamentale nel panorama teatrale nazionale, regionale e cittadino è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha quattro compagnie che circuitano nei più importanti teatri e nelle piazze di tutta Italia e, oltre alla programmazione del proprio Teatro Sant’Anna di Treviso, cura la direzione artistica di quattro teatri nel Veneto. Dal 2008 il Gruppo Alcuni ha aperto a Treviso il Parco degli Alberi Parlanti, il primo parco interattivo sulla comunicazione audiovisiva per ragazzi in Italia. 18 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI L’OMINO DELLA PIOGGIA Una notte tra acqua, bolle e sapone Studio Ta-Daa! / MICHELE CAFAGGI di e con Michele Cafaggi musiche originali Davide Baldi regia Ted Luminarc pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti clownerie, magia, bolle di sapone SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 19 la repubblica dei bambini Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane Progetto affidato a Teatro Sotterraneo regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa con Chiara Renzi, Daniele Bonaiuti/Andrea Corsi grafica Marco Smacchia disegno luci Emiliano Curà in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana pubblico: da 7 a 11 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore La fantasia è un posto dove ci piove dentro Italo Calvino Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù! Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale accompagnato dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone. Michele Cafaggi Primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle bolle di sapone, Michele Cafaggi è nato nel 1973 e vive a Milano. Ha studiato tra Milano e Parigi recitazione, arti circensi, mimo, clownerie ed improvvisazione, sulle orme di grandi maestri tra cui Jango Edwards, Marcel Marceau, Jos Huben, l’Ecole Nationale du Cirque di Annie Fratellini, Philippe Radice, Philippe Gaulier. Dal 1993 si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, ospedali, case di riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere di incontrarsi con il pubblico. Ospite di teatri e festival nazionali e internazionali, ha portato i suoi spettacoli in Italia, Svizzera, Francia, Grecia, Canarie, Spagna, Brasile, Nepal, Corea del Sud, Cina e Giappone. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a spettacoli di varietà, trasmissioni televisive, concerti ed eventi. Dal 2003 lavora come Dottore Clown con la Fondazione Theodora Onlus, nei reparti pediatrici di alcuni ospedali italiani. Michele Cafaggi ritorna a Piacenza a grande richiesta, sempre apprezzato dal suo pubblico per la capacità di sperimentare continuamente attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’uso delle bolle di sapone, approfondendo il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi, il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto emotivo. Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”. Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politico-militare e dove alcuni soggetti, preso il controllo del territorio, hanno emanato proprie leggi, coniato una nuova moneta, strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini. Qui l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero, porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite. Si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micronazione. Due attori irrompono sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in miniatura. Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da costruire, liberi di costruirlo come vogliamo. La micronazione è una scena vuota, deserta, che lentamente si popola e riempie, magari anche degli stessi elementi che compongo il panorama teatrale (luci, musiche...) oppure di segnali che diano regole (cartelli, striscioni...) di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis. L’incognita è sul tipo di Polis. In questo quadro il coinvolgimento diretto dei bambini pare un necessario rovesciamento. I bambini non dispongono solitamente di potere diretto. Sui bambini non gravano responsabilità. I bambini vivono in un mondo normativo, fatto di ordini, obblighi e divieti. È nella natura delle cose, che il vecchio guidi il fanciullo. E del resto il fanciullo non potrebbe decidere su cose di cui non ha ancora fatto esperienza. Nel costruire una nazione in miniatura proviamo a dotare i bambini di un potere inedito e fatto su misura. Sullo sfondo un piccolo luogo deserto in cui dar vita a una società, Robinson Crusoe ma anche il serial Lost, e naturalmente Il signore delle mosche di Golding. Si tratta di una piccola Cosa Pubblica, si tratta di uno spettacolo teatrale dove la finzione è evidente perché è il motore dell’immaginazione, si tratta di un paese in miniatura che si spegnerà quando si spegneranno le luci che lo illuminano, ma al tempo stesso si tratta di una possibilità. Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane - 1° capitolo Nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato un “cantiere produttivo”dal titolo Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo tradizionalmente definito come teatro-ragazzi, il Teatro delle Briciole si propone con questo cantiere di consegnare a gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Dopo Baby don’t cry e La Repubblica dei bambini, affidati rispettivamente a Babilonia Teatri e al Teatro Sotterraneo, con Pop-Up un fossile di cartone animato, progetto affidato a I Sacchi di Sabbia, termina il 1° capitolo del progetto. 20 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI UN TRENO DI PERCHé SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 21 PICCOLE EMOZIONI Giocando con l’amico immaginario Ferruccio Filipazzi di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola da una idea scenica di Tinin Mantegazza con Ferruccio Filipazzi scena e oggetti realizzati da Graziano Venturuzzo pittura a cura di Giulia Bonaldi pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo Un’infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il perché di ogni cosa. Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riportano quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti; pongono domande e attendono risposte significative; hanno necessità di orientarsi per dare significato alle sensazioni che provano e lo fanno rivolgendosi a noi. Se per qualsiasi ragione l’adulto si sottrae al compito di risolvere l’ansia contenuta nella domanda del bambino - o si affida solamente alla correttezza scientifica della risposta - avviene un restringimento della comunicazione e dei rapporti; il bambino cercherebbe altrove le risposte su ciò che gli sta a cuore trasformando i genitori in dispensatori di cose (di servizi) e non di significati. La risposta, la via d’uscita per l’adulto, passa tra verità visibile e immaginazione e il gioco della rappresentazione può essere il luogo in cui avviene una tale sintesi. Ho voluto riaccostarmi alle modalità semplici e immediate del teatro; una sorta di iniziazione che, partendo dai perché, perché, perché dei piccoli, sappia mostrare come dal gioco di tutti i giorni si possa giungere al racconto, alla rappresentazione, al teatro; dal gioco dei piccoli a quello degli adulti, in un percorso circolare che il teatro può trasformare in esperienza. Un padre ed il suo piccolo stanno giocando con un trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia e del suo papà ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo, ... a volte le sere erano più speciali quando arrivava il papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado si rispondere a domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire anche “chi nasce un po’ più in là”. Fondazione Sipario Toscana Onlus La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale di Fabrizio Cassanelli, Annick Emdin, Simona Franco coordinamento drammaturgico Donatella Diamanti con Valentina Grigò e Costantino Buttitta regia Fabrizio Cassanelli collaborazione didattica alla visione Ivana Conte, Casa dello Spettatore coreografie e cura del movimenti Annalisa Cima scene e costumi Margherita Citran musiche originali Raffaele Natale realizzazione scene Luigi Di Giorno luci Nicolò Ghio Al progetto hanno portato il loro vitale contributo i bambini, le bambine e le insegnanti delle scuole dell’infanzia “Il Girotondo e Gianburrasca“ del Comune di Cascina (Pi). pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa teatro d’attore In scena due personaggi, un maschio e una femmina. Vera e Costantino, il suo amico immaginario che, se lei vuole, può essere visto anche dal paese dei bambini e delle bambine che guardano seduti. Vera è una spiegatutto e Costantino un imparatutto. Insieme giocano e giocando si pongono domande sulle cose del mondo. Si stupiscono, si arrabbiano, si spaventano, si ribellano, si proteggono, si prendono in giro, litigano, scappano e ritornano. Per capire e farsi capire. Insomma giocano a esistere, per crescere. E lo fanno in due, perché in due è meglio. Vera e Costantino cercano un contatto affettivo tra loro e con tutto ciò che li circonda per poi comunicarlo ai bambini e alle bambine attraverso lo “spartito” di piccole emozioni, fatto di una lingua giocosa, ritmica, poetica e spesso comica che a poco a poco si trasforma in un vocabolario che si forma e scaturisce dal vissuto emozionale dei due personaggi. In Piccole Emozioni Vera e Costantino esistono come figure che scoprono l’alchimia del possibile incontro tra due opposti, di quell’essere diversi che non separa ma anzi esalta le reciproche identità. La vicenda è incorniciata in una scena kandiskiana, ricca di forme, metafore, tessiture musicali e ritmiche, giochi spaziali e gestuali delicati. Un’esplorazione nella percezione dell’infanzia e sulle risonanze emotive che l’arte origina nella sensibilità dei piccoli spettatori all’interno del dinamismo circolare fra verità e finzione che sta alla base del gioco teatrale e dei suoi 100 linguaggi. Piccole Emozioni si configura anche come una sorta di sommario ad alta densità educativa, progettato e realizzato per generare nei bambini, nelle bambine e in chi li educa l’interesse per il valore cognitivo e creativo del creare un compagno immaginario con cui giocare, un doppio da sé (in parte uguale a sé e in parte diverso da sé) che spinge i bambini e le bambine ad essere soggetti attivi, dinamici, pronti ad apprendere conoscenze con grandi capacità di ascolto, azione e di ragionamento. 22 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI FAVOLE AL (video)telefono Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari La Piccionaia Centro di produzione teatrale drammaturgia Carlo Presotto e Titino Carrara regia Titino Carrara con Carlo Presotto e Paola Rossi consulente video Giacomo Verde tecnici Pietro Zordan e Luciano Lora pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore e video Due genitori girano l’Europa per lavoro, e mandano ai figli ogni sera una piccola favola usando la webcam del computer. Sono favole brevi, per non spendere troppo in connessione, in cui i narratori si aiutano con piccoli oggetti, cartoline, biscotti e fiori, souvenir dei diversi luoghi che stanno visitando. Attraverso queste piccole favole si snoda un rapporto delicato e fragile, in cui la distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza ed affetto. Il progetto si ispira ad una celebre raccolta dello scrittore italiano per ragazzi Gianni Rodari, costruendo un delicato mosaico disegnato secondo la grammatica della fantasia. Ma si tratta anche di un’occasione per fare esperienza di come le nuove tecnologie possono sottrarsi al “culto” degli iniziati, per funzionare semplicemente da strumenti per mettere in comune emozioni. La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico degli attori, le gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di questo percorso scritto insieme con i ragazzi di terza di una scuola vicentina. Il tele-racconto è una tecnica di narrazione video-teatrale nata con lo scopo di dimostrare le potenzialità di comunicazione creativa della tecnologia e che Carlo Presotto da anni utilizza nei suoi spettacoli, con la consulenza di Giacomo Verde, primo in Italia ad utilizzare questa tecnica. Il tele-racconto prevede l’uso di una telecamera collega- ta in diretta a una televisione o a un videoproiettore. In scena si vedrà, dal vivo e in tempo reale, come si realizzano questi tele-racconti: sotto l’obiettivo della telecamera, a una distanza minore di quella di messa a fuoco degli occhi (15-20 cm), vengono animati piccoli oggetti di uso comune la cui immagine viene proiettata sullo schermo ad un ingrandimento tale da fornire lo spunto per una attività creativa che permette di trasformare gli oggetti nei personaggi o negli sfondi fantastici di ogni narrazione. L’attore-narratore si accompagna al video e interagisce dal vivo con gli spettatori, utilizzando lo schermo come un nuovo teatrino di burattini, o come una “maschera elettronica”. Favole al (video)telefono rinnova con un tocco di modernità una forma di affabulazione già nota nei tempi antichi rileggendola in chiave contemporanea: le favole, fatte per essere narrate e ascoltate, si arricchiscono di una dimensione visiva che è valore aggiunto che nulla toglie alla fantasia, cui anzi apre nuove vie d’espressione. SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 23 STILE LIBERO Storie di sport Coltelleria Einstein di e con Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola collaborazione alla regia Fabio Comana scenografia Props & Decors musiche Thierry Titi Robin, Yello, Suzanne Ciani, F. Schubert, Portishead tecnico luci e suoni Massimo Rigo pubblico: da 8 a 14 anni - durata 60 minuti teatro d’attore e di movimento La partita sta per cominciare, i calciatori entrano in campo, l’urlo della folla, il campione saluta i tifosi. Qualche palleggio per scaldare i muscoli, due tiri in porta, palla sul dischetto, fischio d’inizio... come il vento, infinito silenzio, interminati spazi, profondissima quiete... GOAL! Due studenti, una ragazza e un ragazzo. Lui sportivo senza limiti, trascura gli studi. Lei ha una grande passione per la poesia, è studiosa, ma è goffa e non sa muoversi in palestra. Sul campo, stanca, stramazza al suolo. Decidono di aiutarsi, di diventare sparring partner l’uno dell’altra. Il traguardo non è facile: per lui un’interrogazione su L’infinito di Leopardi, per lei una gara d’atletica sulla lunga distanza. In questo lungo allenamento della mente e del corpo, i due giungono a scoprire profondità, incroci, passaggi, dribbling, equilibri, contrasti. E tagliare il traguardo è una piccola vittoria. Lo spettacolo coniuga la ricerca sulla comicità e sul movimento, che caratterizza da sempre il lavoro della compagnia con una riflessione sulla natura dello sport. Attraverso le vicende parallele di formazione dei due protagonisti e dell’occasione che li mette a confronto (l’interrogazione su Leopardi e la gara di atletica), lo spettacolo evidenzia alcuni nodi etici e comportamentali. Da un lato c’è una comune matrice: la necessità del superamento di continue prove, in gara sempre e comunque con se stessi, come lato costitutivo ed essenziale della crescita e della vita. Dall’altro troviamo i valori della poesia sguardo incessante dentro di sé e verso il sociale, ricerca dell’armonia - e le valenze contraddittorie dell’attività agonistica. Contemporaneamente e in maniera inaspettata, la storia chiarisce i punti di incontro tra sport e poesia: l’invenzione, il gioco, il senso del bello, l’azione. In un gioco di scontri e incontri, in modo a volte divertente, lieve e comico, altre volte teso e ruvido, si svolge il viaggio di apprendimento e conoscenza dei due studenti. Giacomo Leopardi, quasi come un terzo personaggio, accompagna l’azione e propizia l’invenzione attraverso la sua straordinaria esperienza artistica e di vita. E la poesia L’infinito, perde la sua valenza scolastica, “costrittiva e noiosa”, emerge dalla pagina stampata, scalda l’atmosfera, grida quello che è: carne e sangue di un uomo. L’infinito ed il limite divengono denominatori comuni delle due storie: gli “interminati spazi” della poesia si distendono oltre la barriera della siepe, così come, nella corsa, ad ogni passo e ad ogni respiro, si può sempre aggiungere ancora un passo, ancora un respiro. Fino al traguardo e all’ “ultimo orizzonte”, brevi attimi di pausa nel tempo e nello spazio oltre i quali la pista continua, nuovi paesaggi si aprono. 24 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI Non sono stato io FONDAZIONE Sipario Toscana ONLUS La Città del Teatro Centro di Produzione Teatrale di Tommaso Triolo e Matteo Visconti supervisione drammaturgica Donatella Diamanti con Francesca Pompeo regia Letizia Pardi collaborazione artistica Fabrizio Cassanelli scene e costumi Antonio Panzuto luci Maurizio Coroni realizzazione scene Luigi Di Giorno, Alberto Giorgetti realizzazione costumi Cinzia Landucci tecnico di scena Giovanni Berti sonorizzazioni e registrazioni Jambona Lab pubblico: da 8 a 14 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Francesco è un bambino giudizioso, corretto, tranquillo. È anche un tipo curioso, molto curioso. Non gli piace affatto fermarsi sulla superficie delle cose, ma tuffarsi in profondità e superare la prima impressione. Luca invece è un bambino irrequieto e agitato. È un tipo tosto, uno di quei bambini terribili di cui perfino qualche adulto ha paura. Luca e Francesco sono amici, molto amici ed è per questo che il giorno in cui a scuola accade il “fattaccio”, e Luca viene accusato di esserne il responsabile, Francesco è pronto a tutto per difenderlo. Certo non è facile. Luca è il bambino di cui tutti parlano male, è un bambino da evitare perché, dicono i grandi, è un bambino cattivo. Luca è quello che cammina sulle mani in classe, è quello che sbaglia le prove Invalsi e costruisce frasi strampalate. Ma una cosa strampalata non per forza è senza senso. Francesco lo ha imparato proprio grazie a Luca. La loro amicizia è più forte anche delle grida e dei rimproveri degli adulti. Questa volta però pare che Luca l’abbia combinata davvero grossa e a dimostrare la sua “colpevolezza” arriva anche una temibile e infallibile “Cattivologa”. La protesta di Francesco resterà inascoltata e Luca verrà allontanato dalla scuola. Non sono stato io è il grido di Luca contro tutti quelli che lo accusano ed è anche il grido di tutti quei bambini che troppo spesso vengono etichettati come “bambini cattivi” e per questo ingiustamente discriminati. Ma che cosa significa essere un bambino cattivo? E soprattutto: esiste davvero la cattiveria dei bambini o esistono invece adulti distratti che non sanno ascoltare e guardare oltre rimproveri e punizioni? Attraverso la narrazione di un fatto che può accadere ogni giorno in qualunque scuola, lo spettacolo non pretende di dare risposte certe a un tema tanto complesso, ma con toni lievi e divertenti guarda le cose con gli occhi di un bambino che prova a far valere le sue ragioni su quelle dei grandi. Note didattiche Lo spettacolo, senza pretendere di dare risposte certe, prova ad indagare il tema della cattiveria infantile attraverso gli occhi di un bambino svelando un “campionario” di comportamenti adulti inaccettabili che antepongono il rifiuto, le discriminazioni e le stigmatizzazioni all’ascolto, all’accoglienza e all’inclusione. Un’unica attrice dà voce a Francesco e a tutti gli altri personaggi protagonisti della storia: Luca, la maestra, il dirigente scolastico, la bidella, i vari genitori e la “Cattivologa”. La drammaturgia originale ha sviluppato e arricchito l’idea iniziale della storia anche in rapporto al lavoro di ricerca sviluppato sulla scena dall’attrice e dalla regista durante il periodo di studio propedeutico allo spettacolo e durante le prove. Preziosi anche i contributi testuali e grafici forniti da alcune classi di scuola primaria in risposta ad una serie di domande sul tema della cattiveria. SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 25 IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO Dalla fiaba di H. C. Andersen Fontemaggiore di Marina Allegri con Lorenzo Frondini, Nicol Martini, Fausto Marchini scene Maurizio Bercini, Serena De Gier, Donatello Galloni musiche Enrico De Santis luci Luigi Proietti tecnico di scena Lanfranco Di Mario regia Maurizio Bercini pubblico: da 3 a 9 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore È notte. Una notte speciale. Nel suo laboratorio il Babbo più famoso di tutti i babbi sta iniziando il suo viaggio intorno al mondo per consegnare i doni. È un viaggio che lui e i suoi assistenti preparano molto accuratamente. Tutto deve essere pronto ed al suo posto. Tutto, tutto, tutto? Non proprio tutto... Quest’anno tre giocattoli, per una strana sorte, vengono lasciati a casa. Un soldatino perché mancava lo stagno per fargli una gamba, una ballerina troppo perfetta consegnata in ritardo, un troll invidioso caduto dal sacco. Anche loro, però, avranno la loro storia... E sarà una storia di amore, di invidia e di tenacia... Una storia tra giocattoli; una storia in cui gli uomini non contano un gran che, i veri protagonisti sono loro. Così come nel racconto di Andersen anche qui i protagonisti umani sono a servizio a volte del racconto, a volte dei giocattoli, a volte della sorte... Fino a che, passata la nottata, la storia finirà, in una vampata, discreta e silenziosa come si è svolta, lasciando solo un piccolo cuore di stagno bruciacchiato nel camino a testimonianza della tenacia di un piccolo soldatino. Quella tenacia propria dei bambini, anche se non ne riconoscono il nome: quella forza del cuore e della mente che li fa cadere e rialzarsi mille volte al giorno, che li fa provare e riprovare anche se “non si può!”, che fa mettere loro in fila suoni per riuscire a parlare... A questa tenacia e agli adulti che la riconoscono e la curano è dedicato lo spettacolo. 26 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 27 (Non) voglio andare a scuola L’ELEFANTINO Ovvero stai attento agli elefanti La Baracca Testoni Ragazzi di e con Bruno Cappagli pubblico: da 2 a 6 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore, teatro di narrazione Teatro dell’Archivolto di e con Giorgio Scaramuzzino in voce Lisa Galantini, Fabrizio Matteini in video Samuele Ancora, Simone Ancona, Chiara De Rimini Cecilia Fontana, Laura Lerza, Francesco Mazzei Bartolomeo Pasero, Giuseppe Tulumello grafica Alex Raso si ringrazia il CFA per la collaborazione Bubu è l’unico maschietto della famiglia e le sue sorelline sono troppo piccole per seguire le faccende di casa, così mamma e papà hanno dato a lui l’incarico di lavare tutti i calzini della famiglia. È un lavoro noioso e Bubu, mentre lava, si racconta una storia. Così, come per magia, i calzini prendono vita e si trasformano in animali della giungla che ci raccontano di come il piccolo elefantino dal piccolo naso, dotato di un’insaziabile curiosità, fu il primo di tutti gli elefanti ad avere la proboscide e di come scoprì quanto potesse essere utile. Quando, infatti, l’elefantino curioso incontrò un coccodrillo, il suo piccolo naso divenne preda delle fauci dell’alligatore e, nel tentativo di opporsi alla furia dell’animale, si allungò. In un primo momento l’elefantino si sentì molto triste, ma ben presto si rese conto dei numerosi vantaggi che poteva avere con un naso così lungo: mangiare le mele sull’albero, liberarsi delle fastidiose mosche, spruzzare l’acqua del fiume... e tanti altri ancora... L’idea Quella de L’elefantino è una storia che si ispira alla curiosità. Quella curiosità che ci spinge a muoverci e a conoscere, e che ci conduce all’incontro con l’altro, con lo sconosciuto. Incontro, che in alcuni casi può nascere anche da uno “scontro”, ma che comunque ci permette di crescere, maturare e a volte cambiare. Tra i tanti incontri che si possono fare ce ne sono alcuni fondamentali. Nel caso dell’elefantino è quello con il coccodrillo a dare una svolta alla sua vita. L’incontro/scontro con questo animale provocherà infatti un cambiamento profondo. Una trasformazione che aiuterà il protagonista ad accettarsi e a scoprire la sua identità. Lo spettacolo Una messa in scena semplice con materiali di uso comune: calzetti, calze a maglia, mollette da bucato, un filo per stendere, spugne e qualche piuma. Oggetti che diventano mezzi per trasformare la narrazione e che una volta indossati danno vita a una vera e propria metamorfosi. L’elefantino “ambasciatore” Il concetto di incontro come occasione di crescita, di viaggio come scoperta di se stessi - idee alla base di questo spettacolo - hanno fatto sì che L’elefantino diventasse protagonista di un progetto molto importante promosso da La Baracca Testoni Ragazzi: il progetto “Ambasciatore”. Un progetto che ha lo scopo di portare gratuitamente spettacoli e laboratori teatrali ai bambini che vivono in situazioni di disagio sociale ed economico. E così, forse anche grazie alla sua immediatezza e affascinate semplicità, L’elefantino è diventato uno spettacolo viaggiante che negli anni ha incontrato bambini di tutto il mondo: dal Guatemala al Messico, dal Brasile alla Romania, dal Mozambico al Nicaragua, dalla Bosnia allo Zambia. Bibliografia e musiche Storie proprio così di Rudyard Kipling The elephant child, narrazione di Jack Nicholson con musiche di Bobby McFerrin La narrazione è accompagnata da vocalizzi e suoni che si ispirano alle musiche di Bobby McFerrin. pubblico: da 8 a 13 anni - durata: 60 minuti circa conferenza/spettacolo In un contesto sociale dove la scuola pubblica è privata da finanziamenti fondamentali ed è considerata, soprattutto dalla politica, come un aggravio di spesa e non un potenziale di riscatto sociale, ci sembra necessario una riflessione sull’importanza dell’istituzione scolastica nella vita privata e sociale di ogni individuo. La dispersione scolastica, la sfiducia, gli edifici che cadono a pezzi non favoriscono certo un sentimento di attrazione nei confronti del percorso educativo. D’altro canto nel mondo, “andare a scuola” può diventare l’unico elemento per un futuro sostenibile. Quali e quante sono le difficoltà che hanno i ragazzi nel mondo che ostacolano il viaggio verso la scuola? Quali sono gli ostacoli logistici e politici che privano di un diritto fondamentale sancito dalla convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e della gioventù dell’uomo? Il teatro forse, essendo espressione e comunicazione interpersonale, può arrivare a far scaturire momenti di riflessione: 1. Cosa significa per i nostri alunni andare a scuola? 2. Quali aspettative hanno rispetto al loro percorso scolastico? 3. Quali ostacoli si hanno nel viaggio verso la scuola? 4. In che cosa può migliorare la nostra scuola? 5. Perché è necessaria e fondamentale in una società avanzata l’esistenza di una istituzione pubblica ed efficiente? 6. Cosa spinge l’uomo ad aver sete di istruzione? 7. Che differenza c’è oggi con la scuola del passato? 8. Quale scuola immaginiamo nel nostro futuro? Questi ed altri punti di riflessione lo spettacolo in oggetto cerca di far scaturire. Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo. Malala Yousafzai Bibliografia consigliata Les chemins de l’ecole, UNESCO/Transdev/Sipa 2013 Andrea Bajani La scuola non serve a niente, Editore Laterza/La Repubblica 2014 Giovanni Solimine Senza sapere, Editore Laterza 2014 Mario Tagliani Il maestro dentro, Add editore 2014 Espulso dalla classe rientra dalla finestra, Mondadori 2010 Viviana Mazza Storia di Malala, Mondadori 2013 Malala Yousafzai Io sono Malala, Garzanti 2013 Fabrizio Gatti Viki che voleva andare a scuola, Rizzoli 2013 Andrea Hirata La scuola ai confini del mondo, Rizzoli 2013 L’Italia sotto sopra - I bambini e la crisi a cura di Giulio Cederna, Save the Children 2013 Filmografia Vado a scuola di Pascal Plisson, titolo originale Sur le chemin de l’école, Francia 2012 28 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI MA CHE BELLA DIFFERENZA La diversità spiegata ai ragazzi SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI L’ARMANDONE DELLA PIMPA Di Francesco Tullio Altan Teatro dell’Archivolto Teatro dell’Archivolto Tratto da Una bella differenza di Marco Aime, edito da Einaudi Editore 2009 In occasione del 40° compleanno della Pimpa di e con Giorgio Scaramuzzino pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti circa teatro di narrazione pubblico: da 9 a 13 anni - durata: 60 minuti conferenza/spettacolo Lo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime Una bella differenza. Si tratta in realtà di una conferenza-spettacolo. Una modalità già sperimentata con successo con Come un romanzo di Daniel Pennac, che permette all’attore di avere una forte complicità con il pubblico. Infatti l’attore nel corso della rappresentazione scenderà tra gli spettatori, coinvolgendoli e cercando di creare un momento teatrale che vede il pubblico come protagonista attivo. Le tematiche Le tematiche sono attuali e urgenti: le differenze umane viste oggettivamente da un punto di vista antropologico. Si cercherà di comprendere che le differenze, di qualsiasi genere e sorta, sono in realtà piccole differenze, e che hanno un’origine comune, come del resto è unica la radice della nascita dell’essere umano. Differenze fisiche, politiche, religiose. Nello spettacolo si cercherà il perché di queste differenze, con l’obbiettivo della piena accettazione e della constatazione che esse sono in realtà le facce della stessa medaglia. Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché? Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché? L’antropologia ci aiuta a trattare questo argomento con obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono condizionati da visioni distorte e partigiane. In questo senso lo spettatore può riconoscersi e riconoscere nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che possono aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare. In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è necessario imprimere con forza un’educazione alla tolleranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e legittime, favorisce una più dolce integrazione. Ormai nella nostra società, e perciò nelle nostre scuole dobbiamo quotidianamente confrontarci con queste problematiche. Il teatro può essere uno strumento, divertente e ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pensiamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento, una società diversa e perciò bella, un movimento di uomini e di idee diverse e perciò belle. Metodo di lavoro La nascita dello spettacolo ha avuto un lungo periodo di sperimentazione con vari gruppi di ragazzi di età diverse che hanno potuto, con le loro osservazioni, alimentare la drammaturgia con un linguaggio vivo e attuale. Abbiamo con loro capito i tempi e i modi di confrontarsi e di riflettere su questi argomenti. Tutto ciò si percepisce nella drammaturgia finale e rende la fruizione più fluida e avvincente. Abbiamo voluto uno spettacolo senza immagini, proprio per dare alla parola l’importanza dovuta. Solo alla fine come appendice si proietteranno alcune immagini che andranno a specificare ciò che si è detto durante lo spettacolo, come giusto compendio e come traccia visiva. Infine è auspicabile che dopo una cascata di informazioni si possa avere con i ragazzi, in teatro o a scuola, un prosieguo della discussione. Discutere, confrontarsi, parlarne, ci sembra che sia necessario più di qualsiasi norma o prescrizione piovuta dall’alto. Ribadire con forza che la differenza, se è conosciuta e accettata è sempre una bella differenza. 29 drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino Come ogni mattina la Pimpa esce di casa per affrontare una nuova avventura. Chissà oggi dove sarà andata?, si chiede l’Armandone, amico inseparabile della cagnolina a pois che compie 40 anni. Armando rimasto solo a casa gioca con i ricordi: il loro primo incontro, i giochi e le mille avventure vissute insieme. Nata dalla penna di Altan, uno dei disegnatori italiani più conosciuti e apprezzati, con le sue storie colorate e mai banali la Pimpa ha divertito intere generazioni di giovanissimi e ha ancora tante sorprese da regalare. C’era una volta un papà che aveva una figlia piccola. La bambina stava imparando a guardare le figure e a scoprire le parole e il papà si divertiva a giocare con lei, a raccontarle delle storie e anche a insegnarle come si fa a leggere. Poiché di mestiere faceva il disegnatore ed era bravo a immaginare personaggi e avventure, qualche racconto lo inventava lui. E un giorno questo disegnatore che si chiamava Altan, inventò per sua figlia Chicca un personaggio e gli diede un nome corto e grazioso: Pimpa. Aveva la forma di un cane con lunghe orecchie, ma non un cane come tanti altri, che sono semplicemente o bianchi o neri o marroni. Pimpa era bianca con dei buffi pallini rossi: una cosa mai vista! E poi non era mica un cane che abbaia, che fa la guardia e che mangia in una ciotola. Tutt’altro: parlava e ragionava come una bambina. Un’altra cosa sorprendente! Cagnetta o bambina?, domandavano persone grandi e serie che non sapevano ragionare come i piccoli. E considerato che si comportava come una bambina, doveva avere anche un papà: Armando. Ma chi è veramente Armando? Il papà di una bambina? Il padrone di una cagnetta? O semplicemente l’amico di Pimpa? Diciamo che Armando è tutto questo insieme, in un corpo robusto di un signore con giacca e cravatta, nasuto e baffuto, a volte un po’ severo, a volte un po’ buffo, ma sempre tanto buono e saggio. E fu così che nel maggio del 1975 nelle edicole italiane apparve una locandina che diceva: “È arrivata Pimpa, il fantastico cane che parla”, e moltissimi bambini (e anche tanti genitori) conobbero il nuovo personaggio e impararono ad amare la Pimpa dalle pagine del Corriere dei piccoli. Oggi le storie della Pimpa sono pubblicate da Franco Cosimo Panini. Partendo dalle storie della Pimpa abbiamo voluto raccontare il rapporto tra Armando e una cagnolina che ci ricorda attraverso i suoi comportamenti una bambina vera. Si è detto che nelle storie di Altan non esiste morale, ed è vero, esiste invece una sorta di tacita regola di comportamento che va oltre all’educazione in senso stretto. È la regola della curiosità, della creatività, di un mondo reale dominato da rapporti fantastici. Il confine è labile come del resto è il confine della creatività infantile. È chiaro che gli oggetti parlino perché altrimenti non potrebbero farsi capire e di conseguenza interagire con gli esseri viventi ed è tutto così terribilmente e semplicemente serio. È tutto così mai scontato. Mi viene in mente una frase che Lewis Carrol che scrive nella sua Alice: “bisogna guardare il mondo con una sorta di strabismo mentale”. Alcuni studiosi lo hanno definito il pensiero laterale, la cosa che più conta è che Altan attraverso i suoi personaggi ci fa scoprire davvero cosa c’è oltre lo specchio, oltre l’apparenza con misurato equilibrio, usando una parola essenziale, un linguaggio apparentemente infantile. La longevità di Pimpa non è casuale, come tutti i classici ha affascinato generazioni di lettori e oggi anche di telespettatori. Come tutti i classici si rivolge ad una vasta platea di giovani che ritrovano nelle avventure della Pimpa gran parte della loro avventura di vita. Attraverso il linguaggio teatrale, un linguaggio diretto e interpersonale, crediamo che tutte queste caratteristiche possano essere valorizzate e trasmesse integre a tutti coloro che avranno la bontà di ascoltarci. Giorgio Scaramuzzino 30 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LE NUOVE AVVENTURE DEI MUSICANTI DI BREMA Teatro Due Mondi con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori testi Gigi Bertoni musiche originali e direzione musicale Antonella Talamonti costumi e maschere Angela Pezzi, Maria Regosa, Maria Donata Papadia, Loretta Ingannato foto Stefano Tedioli regia Alberto Grilli pubblico: da 6 a 12 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore E se gli animali - che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I Musicanti di Brema - uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero? E se all’asino, al cane, al gatto e al gallo - no, il gallo no, come dice la canzone “il gallo è morto” e al suo posto si unisce al gruppo un’oca - capitasse d’incontrare una cicogna, che sta facendo il suo lavoro di distribuire bambini nelle famiglie del mondo, un po’ disorientata davanti a un indirizzo irrintracciabile... Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei Musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro. La storia I Musicanti, animali oramai vecchi (un cane inglese, un gatto italo-ispanico, un asino tedesco e un’oca francese), si guadagnano da vivere cantando buffe e divertenti canzoni e raccontando storie, girando il mondo (come del resto fanno i nostri spettacoli di strada). L’incontro con una cicogna ferita cambia i loro programmi. Un piccolo bambino, proveniente dall’Africa o dall’Asia, deve essere consegnato a Madame Europe; ma la signora non si trova, così come sembra impossibile trovare la sua casa. Parte allora il viaggio alla ricerca di via dell’Ospitalità, viaggio che è continuamente interrotto da situazioni comiche e canzoni che illustrano le diverse tappe e avventure che si susseguono. Gli attori cantanti del Teatro Due Mondi portano in scena maschere zoomorfe, costumi multicolori e strumenti musicali, usano lo spazio del teatro in maniera totale ed essenziale. Come avviene in strada è l’architettura che diventa scenografia, il pubblico è parte del racconto, elemento presente e non distante. Diverse lingue vengono parlate in una sorta di gramelot comprensibile a tutti, le rime si rincorrono e si fondono nel canto arricchite da citazioni al mondo dei clown e alle commedie musicali. Un finale a sorpresa farà sì che il pubblico, accogliendo il bambino in una nuova casa, diventi protagonista e si riconosca nell’Europa che vorremmo. È un teatro potente, inusuale ed efficace, apparentemente semplice proprio perché, come nell’esperienza del teatro di strada, non ha bisogno di luci o scenografie ed è sinteticamente complesso e raffinato. SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 31 CUORE Di Edmondo De Amicis Teatro Due Mondi drammaturgia Gigi Bertoni con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Renato Valmori direzione musicale Antonella Talamonti consulenza alle scene e costumi Lucia Baldini progetto luci Marcello D’Agostino foto Stefano Tedioli progetto grafico Marilena Benini regia Alberto Grilli pubblico: da 8 a 16 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Cuore di Edmondo De Amicis è un libro che ha accompagnato l’infanzia di intere generazioni con la forza che hanno tutti i prodotti culturali dotati di una connotazione precisa: in questo caso, la manifestazione di un orgoglio. Nazionale. Il Risorgimento si è concluso, fatta l’unità politica occorre fare quella economica e occorre fare, soprattutto, chi trasporterà questa unità nel futuro, l’Italiano. Il libro racconta, nella forma ingenua del diario di uno degli studenti, Enrico Bottini, un anno di scuola: tutto ciò che entra nell’aula da fuori (la Storia, le vicende familiari, la società del tempo) e tutto ciò che dall’aula spinge per uscire (l’educazione di quelli che saranno gli italiani del futuro). Una educazione di cui si fa carico al fianco delle famiglie - la scuola pubblica che dovrà dare una lingua e una coscienza a tutti i ragazzi, uguale perché gratuita e obbligatoria per tutti, ricchi e poveri, cattolici e non, settentrionali e meridionali. Per precisare questo modello di riferimento De Amicis inventaria tutti i caratteri positivi di quello che per lui è il carattere italiano: l’altruismo, la generosità, il coraggio, l’onestà. È l’Italia giovine della fine dell’Ottocento, è il sogno e la speranza di chi aveva creduto e combattuto per realizzarli. Nella scuola di oggi, nelle antologie su cui i ragazzi studiano non c’è più spazio per Cuore. Noi lo riproponiamo perché sentiamo l’esigenza di riflettere - come si fa in teatro, facendo uno spettacolo che va incontro alla mente e alla sensibilità delle persone - sulle possibili risposte alla domanda: è nato l’italiano? Quante differenze e quante somiglianze ci sono nelle aule di oggi con la classe di Enrico Bottini? I meridionali di ieri sono forse gli immigrati di oggi? Lo spettacolo è una sorta di lettera ai ragazzi di oggi che si trovano in un’epoca di cambiamento. Cambia la composizione della popolazione e cambiano i valori - almeno questo è quello che appare - che attraversano l’istruzione e l’educazione. Non abbiamo la pretesa che i ragazzi a cui è dedicato questo spettacolo, gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori, possano comprendere tutte le implicazioni di un ragionamento complesso, ma ci auguriamo che siano colpiti dai racconti come è successo a noi quando eravamo bambini, racconti che ci siamo portati dentro e che hanno contribuito a formare in noi una coscienza civile e nazionale. Per questa ragione lo spettacolo si rivolge anche agli educatori, per sollecitarli a cercare di non perdere di vista la centralità del loro compito nello sforzo di creare una Nazione adulta, aperta al naturale cambiamento, solidale verso i più deboli. E, comunque la pensino, a non confondere valori e politica. 32 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI IL PICCOLO PRINCIPE Centro RAT Teatro dell’Acquario con Paolo Cutuli e Francesco Aiello luci e audio Eros Leale e Geppino Canonaco adattamento teatrale, scene e regia Dora Ricca pubblico: da 6 a 13 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore, pupazzi e immagini Secondo Antoine De Saint-Exupéry Il Piccolo Principe è un libro per bambini che si rivolge agli adulti. I vari piani di lettura possibili rendono il libro piacevole per tutti e offrono temi di riflessione alle persone di qualsiasi età. La trasposizione teatrale ne segue interamente il clima e la storia, puntuale anche nei flashback e nel viaggio interstellare. Il suo viaggio tra gli asteroidi surreali, traccia fedelmente i caratteri dei personaggi che incontra: il re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il lampionaio, il geografo. Ognuno di questi incontri insegna qualcosa al Piccolo Principe e quando scende sulla terra è pronto per altre esperienze… L’incontro con la volpe gli fa scoprire il vero significato dell’amicizia; Piccolo Principe: “Cosa vuol dire addomesticare?“ Volpe: “Vuol dire creare dei legami, (…) tu, non hai bisogno di me, ed io non ho bisogno di te, se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro, tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.” Ma l’incontro più enigmatico avviene con un serpente, simbolo di trasmutazione, quando il Piccolo Principe avrà nostalgia per il suo pianeta e il desiderio di tornare dalla sua rosa, non esiterà a chiedergli aiuto. E poi l’addio con una interpretazione consolatoria: “guarderai le stelle, la notte. È troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella. È meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte saranno tue amiche.” La trama Un pilota (che altri non è che l’autore stesso) è costretto ad un atterraggio di fortuna in pieno deserto del Sahara. Mentre cerca di riparare l’aereo, arriva un bambino (il Piccolo Principe) e gli chiede di disegnare una pecora. Il pilota incontra così il Piccolo Principe, un SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 33 IL MIO AMICO MOSTRO Teatro del Buratto testo e regia Aurelia Pini in scena Serena Crocco, Nadia Milani, Matteo Moglianesi scene Marco Muzzolon disegno luci Marco Zennaro scelte musicali Enzo Montrasio direttore di produzione Franco Spadavecchia pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 60 minuti pupazzi animati a vista, teatro d’animazione su nero abitante dello spazio che vive sull’asteroide B 612 dove si trovano insieme a tre vulcani e una rosa. Il pilota, chiede al bambino di raccontargli il suo viaggio. In un flashback il Piccolo Principe racconta dei suoi incontri con un re, un vanitoso, un ubriacone, un uomo d’affari, un lampionaio, un geografo… poi arriva sulla terra ed incontra vari personaggi tra cui un serpente che gli offre il suo aiuto per quando vorrà tornare sul suo pianeta e infine una volpe che gli insegna il sentimento dell’amicizia attraverso una delle frasi più celebri: “L’essenziale è invisibile agli occhi.” Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry, è un capolavoro della letteratura, non solo per ragazzi. È un racconto allegorico della nostra avventura umana, una parabola sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla morte e la speranza. Questo è uno dei libri più tradotti al mondo, è amato trasversalmente da grandi e piccini, in cui ognuno ritrova il suo livello di comprensione ed interpretazione. È il racconto della crisi e della liberazione dell’essere umano, il deserto in cui atterra, solitario ed ostile, è il luogo dell’estremo incontro dell’uomo con se stesso. “I mostri non esistono!” Così dicono i grandi, ma Alice, che è una bambina, non lo pensa affatto; a lei piacciono i mostri: li disegna, ci gioca, ci parla, li addomestica, creando con loro dei legami di amicizia. Poi c’è lui: Sigfrido. Un piccolo mostro morbido, paziente, da abbracciare quando si è tristi; quando è buio le fa compagnia, dorme nel suo lettino. È un amico con le ali di drago, a cui confidare tanti segreti, condividere le emozioni, anche la paura. Alice è una bambina, che affronta i riti del sonno, non vuole che il papà l’aiuti, perché fare da sola è da grandi. Dal grande armadio nasce magicamente la sua cameretta, è tutto il suo mondo fantastico, animistico. Per tutti i bambini la propria stanza è il luogo privilegiato dove poter sperimentare la propria autonomia, scoprire i confini tra il noto e l’ignoto, la differenza tra ciò che è fantastico e reale. Alice si sente al sicuro tra i propri giocattoli, trova angoli segreti in cui rifugiarsi: l’armadio, il letto, il comodino e la sedia... “Io non ho paura dei mostri, anzi mi piacciono mostruosamente!”. Però, quella sera: strani rumori, ombre improvvise, costringeranno Alice ad affrontarne di nuovi, e tutto ciò che è nuovo e sconosciuto, si sa, fa un po’ paura. L’incontro con il nuovo mostro -“Il mostro Piscialetto” - che vive proprio nel suo letto e che vuole fare la pipì lì, proprio lì, a tutti i costi, farà scoprire ad Alice che anche lui ha paura, paura di affrontare il corridoio buio che porta al bagno. E poi il Mostro Gordo che mangia calzini e mutande e vive nel comodino... ma non ve li sveliamo tutti adesso, altrimenti che mostruosa sorpre- sa sarebbe...? Alice li affronterà uno dopo l’altro e la paura diventerà coraggio, li guarderà in faccia e li addomesticherà, perché in fondo i mostri che tutti abbiamo dentro hanno solo bisogno di essere conosciuti, capiti e accettati, e poi... anche amati. In fondo di questi mostri ci si può fidare... perché hanno un CUORE... Alice chiude gli occhi, e finalmente può dormire. “Buona notte Alice”, le dice il suo papà dall’altra stanza e Alice, abbracciata a Sigfrido, dorme. L’immaginario mostruoso che abbiamo dentro vuole uscire, vuole farsi conoscere e il linguaggio della fantasia è quello che meglio di tutti può raccontarlo, per poi aiutarci ad affrontare il mondo con tutti i suoi ostacoli. 34 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI PIGIAMI Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus regia e drammaturgia Luigina Dagostino con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore scenografia Claudia Martore costumi Georgia Dea Duranti creazione luci Agostino Nardella tecnico audio e luci Mattia Monti / Agostino Nardella di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio regia Nino D’Introna e Giacomo Ravicchio con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci scene e costumi François Chanal Spettacolo realizzato in collaborazione con Fondazione Bottari Lattes in occasione del progetto Il Giro del Mondo in 80 giorni, Monforte d’Alba (Cn). pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore “Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di una cosa seria come una scommessa” J. Verne Il giro del mondo in 80 giorni è un romanzo avventuroso pubblicato per la prima volta nel 1873. Il londinese Phileas Fogg ed il suo cameriere francese Passepartout tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80 giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa di 20.000 sterline fatta con i compagni del Reform Club. Uno spettacolo dinamico, ricco di suggestioni gestuali e musicali, provenienti da vari continenti. Gli spettatori verranno coinvolti in una grande favola moderna: Phileas Fogg e Passepartout accompagneranno grandi e piccini attraverso terre lontane e luoghi misteriosi. Ma non sarà un viaggio tranquillo... chissà quali trabocchetti studierà l’ispettore Fix per ostacolare l’incredibile impresa! Le tematiche principali Lo spettacolo Il giro del mondo in 80 giorni è un percorso teatrale rivolto ai ragazzi sul tema della conoscenza il gusto per le avventure e il tema del viaggio. Il diario di viaggio è la cornice dentro la quale scoprire luoghi e le persone che vivono in posti lontani diversi dai nostri. Il romanzo è considerato una favola della modernità attraverso il quale l’autore ha voluto trasmettere ai giovani del suo tempo la grandezza del mondo e, conseguentemente, il valore del viaggio come strumento attraverso il quale ampliare i propri orizzonti in modo da conoscere e familiarizzare con i differenti popoli verso un’educazione interculturale. Una favola avventurosa - scientifica, dove “il c’era una volta” può scomparire. Chi entra nella storia è continuamente sollecitato ad oltrepassare la cornice realista per immergersi nel mondo immaginario di cui i prodigi della tecnica sono parte integrante. Il viaggio di Fogg si basa su una scommessa “stupida e folle” con il semplice scopo di provare che la terra non è più vasta come “un tempo” e che percorrerla è il massimo dell’eccentricità per gli aristocratici di quel periodo. Verne diventa quindi il cantore della civiltà industriale, offre ai suoi contemporanei un ritratto lusinghiero del suo tempo, dà la prova che il globo terrestre è ormai sotto controllo della tecnica umana. Il personaggio principale, Fogg, simboleggia il desiderio di dominio dell’uomo moderno sul mondo. In realtà il viaggio, fin dalla partenza, è già un ritorno. La magica linea retta lungo la quale i viaggiatori si sono incamminati, ha la sola funzione di ricondurli a casa. L’unica reale ricompensa che modifica la vita del protagonista è la donna: Auda, principessa indiana destinata a completare la perfetta interpretazione sociale dell’eroe. L’avventuriero, in fondo, aspira solo ad una vita tranquilla, alla fine delle sue avventure. Come nella battuta finale dello spettacolo ciò che modifica realmente la vita di Fogg è l’arricchimento di una relazione umana: “l’amore e l’amicizia... vale la pena di attraversare tutto il mondo per trovare qualcosa di tanto prezioso!!”. 35 pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Dopo oltre 30 anni e quasi 2.000 rappresentazioni in giro per il mondo, Pigiami prosegue la sua avventura con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale, dimostrando a tutt’oggi di possedere un linguaggio sempre attuale di una rara freschezza e longevità, che ne fa un vero e proprio classico del teatro per i giovani. Nato come spettacolo per il pubblico dei più piccoli, è stato rappresentato sia per gli adulti che per i ragazzi, in diversi paesi tra cui: Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Canada, Croazia e Belgio. La stanza da letto di un adulto che, nella quiete della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino; un luogo dove curiosità reciproca e tenerezza si alternano in una girandola che ha il colore dominante di una nuova amicizia. Un evergreen che invita a non perdere mai la voglia di giocare e sognare. La trama Pigiami è un gioco teatrale, uno spettacolo un po’ speciale; non vuole raccontare una storia, ma piuttosto suggerire, quasi per caso, delle azioni. La situazione si svolge in un luogo che può essere la stanza da letto di un adulto che, nella solitudine della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino. Poche cose: un letto, una sedia, un pigiama, i suoi vestiti, le sue scarpe e un attaccapanni. Quando cala la sera ed è ora di dormire il protagonista comincia a giocare con le sue scarpe, con i suoi pantaloni, con le sue calze e viaggia “facendo finta che” ora questi siano un vecchio, una sorella, un fratello, una montagna, due bambini, due animali. Ed ecco che, ad un certo punto, nella stanza giunge uno sconosciuto, forse un amico. I due, prima con cautela, poi sempre più affiatati, entrano l’uno nel gioco dell’altro: le idee e le azioni si incontrano e si scontrano rapidamente. Curiosità, reciproche crudeltà e tenerezza si alternano in una girandola che ha il colore dominante di una nuova amicizia. Stanchi vanno a dormire e nei letti continuano a giocare, a fingere di essere qualcuno; poi la stanchezza ha il sopravvento e giunge la notte, dolce, ad abbracciarli amorevolmente. Le tematiche principali Nino D’Introna, uno degli autori dello spettacolo, disse in un’intervista che “la storia di Pigiami appartiene a tutti i bambini di tutto il mondo e quindi agli adulti di tutto il mondo”. Chiunque abbia infatti indossato un pigiama almeno una volta, chiunque abbia almeno provato a giocare con le proprie scarpe, sia esso giapponese o australiano, ritrova sulla scena il sapore fresco, giocoso e liberatorio di quei momenti. In Pigiami gli spettatori-bambini ritrovano dunque la loro quotidiana realtà ludica e vedono questa stessa realtà trasformata, arricchita da due attori adulti che, utilizzandola, propongono altri modi di viverla con la gioia, l’allegria, la tenerezza, la voglia di vivere e di giocare che Pigiami invita a non perdere mai. 36 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI ATTENTO PIERINO... ARRIVA IL LUPO! Liberamente tratto da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev LABORATORI 37 LABORATORI DI TEATRO a cura di Nicola Cavallari per classi di scuola secondaria superiore Il baule volante regia Andrea Lugli testo Liliana Letterese scene e costumi Chiara Bettella e Andrea Manfredini pupazzi Liliana Letterese, Andrea Lugli con Liliana Letterese, Andrea Lugli, Nicola Zampieri pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore e pupazzi animati a vista La celebre fiaba tradizionale di Pierino e il lupo, musicata da Sergej Prokofiev narra la storia di un ragazzo che, con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio della storia è contraddistinto da uno specifico strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso giustamente notissima questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica i ragazzi delle scuole russe. Un tema e uno strumento differente caratterizzano dunque ciascun personaggio: l’uccellino è ritratto dal suono del flauto, il nonno col fagotto, il gatto col clarinetto, l’anatra con l’oboe, il lupo con i corni, i cacciatori con i timpani e Pierino dal suono di tutti gli archi dell’orchestra, viole, violini, violoncelli e contrabbassi. La fiaba musicale di Prokofiev vuole introdurre i bambini, anche i più piccoli, all’ascolto della musica classica e vuole insegnare loro ad individuare i suoni dei diversi strumenti musicali. Lo spettacolo si propone di raggiungere questo risultato attraverso una messinscena agile e divertente, dove si susseguono senza sosta le sorprese e i colpi di scena. Il tema della paura del lupo è inoltre uno dei più frequenti nella letteratura per l’infanzia. Il lupo di questo allestimento però viene mostrato fin dall’inizio dello spettacolo: la paura è subito esorcizzata grazie ad una presentazione di effetto comico. Il finale positivo della storia dà al bambino, che si identifica naturalmente nel protagonista, sicurezza, fiducia nella sua capacità di superare gli ostacoli, da solo oppure con l’aiuto degli amici. Da alcuni anni scolastici con alcune classi di scuola superiore sono realizzati laboratori teatrali curati dall’attore e regista Nicola Cavallari. L’esperienza, valutata positivamente sia dai docenti sia dai ragazzi e dalle loro famiglie, sarà riproposta nell’anno scolastico 2015/2016, nella consapevolezza che il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere occasione, per insegnanti e studenti, per approfondire in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano nell’attività didattica. I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti delle classi interessate, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività delle classi stesse e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze già in possesso dei partecipanti. I progetti Due le tipologie di laboratorio che sono proposte. Una con una struttura più articolata: il percorso sarà organizzato in circa dodici giornate di lavoro. La seconda tipologia di laboratorio è invece di carattere più intensivo: sono previste all’incirca tre giornate di lavoro, calen- darizzate di preferenza consecutivamente. Al termine di ogni progetto laboratoriale sarà allestita una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico, con gli studenti direttamente impegnati in ogni fase della messa in scena. Programma e informazioni Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. Le performance finali di ciascun percorso saranno inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà principalmente il Teatro Gioia. 38 LABORATORI SMASCHERANDO LABORATORI 39 Dal racconto al teatro d’ombre Laboratorio di teatro - Parte II Laboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte a cura di Nicoletta Garioni a cura di Nicola Cavallari per insegnanti, educatori e animatori per le scuole secondarie superiori Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e le sue maschere insieme a Nicola Cavallari, uno degli artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Una giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio UNESCO. Il progetto La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque è celato e non può più servire per definire i vari stati d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento scenico”. La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare, di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi. Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi; non esistono scenografie, è abilità delle maschere far vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte, che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona, colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate. Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto del proprio mondo con il sorriso sulle labbra. Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri! Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. spettacolo d’ombre? Quali caratteristiche grafiche sono necessarie per tradurre quel testo in figure d’ombra?). Testo e universo figurativo, si confronteranno costantemente con tutti gli aspetti della scena (spazio scenico, luci, scenografia, ruolo dell’attore, ecc.), per arrivare all’elaborazione di una scrittura scenica. L’ombra in scena vive nello spazio tridimensionale, dialoga ed entra in relazione con tutti gli elementi che la circondano, condizionandone l’assetto. Ne deriva che il teatro delle ombre ha esigenze di progettazione e di messa in scena proprie. Quali sono dunque i procedimenti legati alla concezione e creazione di uno spettacolo d’ombre? Il laboratorio si pone come obiettivo quello di attraversare le varie fasi di creazione di uno spettacolo d’ombre secondo i procedimenti propri di questo linguaggio (tenendo conto di tutti gli aspetti legati alla progettazione) offrendo così a insegnanti ed educatori l’opportunità di ribaltare il loro ruolo: da semplici spettatori a creatori. Nella prima fase del laboratorio si creeranno le basi per l’ideazione di uno spettacolo. Lo spunto iniziale sarà un racconto, motore per lo sviluppo di un’idea di spettacolo (Quale punto di vista assumere come lettori-registi? Come “adattare” un testo narrativo per il teatro d’ombre?). Parallelamente al lavoro sul testo si procederà allo studio, alla ricerca e all’analisi del mondo visivo, di cui si nutre questa forma di teatro (Cosa significa pensare al mondo visivo di uno Programma e informazioni Nell’anno scolastico 2015/2016 il laboratorio affronterà i seguenti temi: messa in scena e costruzione dei materiali d’ombra; realizzazione di uno spettacolo. Il laboratorio prosegue il percorso avviato con la prima annualità nel 2014/2015, che si è concentrato sull’analisi del testo e dello sviluppo dell’universo figurativo, con prove pratiche di messa in scena. È possibile la partecipazione anche a chi non ha seguito la prima annualità, previa valutazione da parte della curatrice del progetto. Gli incontri si terranno all’Officina delle Ombre dalle ore 17 alle ore 19.30 (il calendario del laboratorio sarà comunicato dalla fine di settembre agli interessati). 40 LABORATORI TUTTI I COLORI DELL’OMBRA TEATRO GIOCO VITA Una giornata di laboratorio sull’ombra che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico LABORATORI 41 pina e i suoi amici vanno a scuola TEATRO GIOCO VITA a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari per le scuole dell’infanzia per le scuole dell’infanzia e primarie Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i colori dell’ombra? E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra... Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia, ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il “raccontare” una forma, una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati, ecc.). In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive, cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità espressive e creative dell’ombra stessa. I giochi proposti faranno riferimento a: • il buio, la luce, la penombra, l’ombra; • immagini d’ombra corporea; • immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse e mobili; • comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate, ecc.; • drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate. La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico. Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare della quotidianità. La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare. Il progetto • Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici. • Costruzione delle casette/teatrini. • Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici. • Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie nel villaggio di Pina. Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi in sagoma sia delle casette/ teatrini. Per permettere ai bambini di partecipare attivamente alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro in due parti. Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/ teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte del laboratorio. Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre. Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i bambini. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). 42 LABORATORI UNA GIORNATA a TEATRO LABORATORI SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO TEATRO GIOCO VITA Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno spettacolo teatrale 43 per le scuole dell’infanzia a cura del gruppo artistico di Teatro Gioco Vita per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori Piccoli incontri con l’ombra per le scuole primarie Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma, dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata, quello strano mondo che è un laboratorio teatrale. Questo è dunque il significato primo, più importante, di Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile. Il mestiere del teatro per le scuole secondarie di I° grado e superiori Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole? Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai? Queste sono alcune delle tante domande che alla fine di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale. Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita. Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della compagnia di Teatro Gioco Vita. Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio teatrale. Programma e informazioni Officina delle Ombre dalle ore 9 (orari e date da definire con i partecipanti) Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al sacco all’Officina delle Ombre). Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra… Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente codificati, sia particolarmente difficile per i bambini piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti che occorra pertanto esplorare il potenziale primario dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte in grado di darsi come reali strumenti di espressione nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche, classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative (semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico - affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza, ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’ una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.). I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om- bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili; comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di una storia. Il progetto • 1° incontro: il buio. • 2° incontro: la luce e le ombre. • 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo. • 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre. • 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa due mesi. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. 44 LABORATORI TUTTI SUL PALCO! Una mattinata di “giochi teatrali” a cura di Nicola Cavallari LABORATORI 45 SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari per le scuole primarie e secondarie di 1° grado A partire dalle esperienze realizzate con successo con i giovanissimi da Nicola Cavallari nelle ultime stagioni teatrali, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini e le dinamiche di gruppo. Per le scuole primarie Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la propria capacità di associazione e di concentrazione e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di ragionamento. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite alcune regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”. Per le scuole secondarie di 1° grado Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini di ciascuno. Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare) Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. per le scuole dell’infanzia A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio, la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma). Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva la curiosità e la partecipazione dei bambini. Il progetto • 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”... • 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera. • 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i personaggi della corte del Re. • 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli pezzi di colore fanno parte di noi. • 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi drammatizzazioni. Informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. La durata prevista è di 60/90 minuti circa per ogni incontro a seconda della fascia d’età. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi). 46 LABORATORI “ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato da Eric Carle LABORATORI 47 MUSICA... OMBRE... FIGURE... Un suono all’ombra, un’immagine alla musica Laboratorio teatrale per bambini a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari a cura di Nicoletta Garioni/Federica Ferrari per le scuole dell’infanzia e primarie per le scuole dell’infanzia Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi attori e protagonisti di questo processo? Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro, accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice. Il progetto • 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del bradipo, giochi. • 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure. • 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo. • 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere come quelli di Eric Carle. • 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la storia del bradipo in ombra. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato in incontri della durata di 60/90 minuti ciascuno per sezione a seconda della fascia d’età ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi). Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi. Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti. Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo studio e dalla sperimentazione del fenomeno ombra e dalle implicazioni psicologiche ed emotive che tale fenomeno suscita, un laboratorio che vuole avvicinare i bambini a questo genere teatrale può arrivare alla teorizzazione dei concetti più generali solo in seguito ad un approccio fisico ed emozionale alle ombre presenti in natura: prima fra tutte l’ombra del proprio corpo. Nello stesso tempo essere fisico ma mutevole, a metà strada tra reale ed intangibile, l’ombra spesso diventa la proiezione del proprio io più profondo, della propria percezione di sé e delle proprie paure. Giocare con la propria ombra può creare i presupposti per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali. Entrambe inconsistenti ed inafferrabili, ombra e musica si rivelano attraverso un solo senso, rispettivamente la vista e l’udito. In questo laboratorio tali elementi si uniscono in modo complementare. Attraverso esperienze ludico sensoriali i bambini saranno guidati alla scoperta del teatro delle ombre, luogo in cui ombra e musica si incontrano per dar vita a racconti, storie fatte di suoni ed immagini d’ombra. Il progetto • 1° incontro: la musica. • 2° incontro: dal buio alle ombre. • 3° incontro: le ombre. • 4° incontro: lo schermo; le sagome. • 5° incontro: musica, ombre e figure (giochi liberi di animazione, brevi drammatizzazioni d’ombra sulla musica). Informazioni Il laboratorio è strutturato su 5 incontri della durata di 60/90 minuti circa a seconda della fascia d’età. È pensato per gruppi omogenei d’età per un numero massimo di 15 bambini (le sezioni/classi numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. 48 LABORATORI A TEATRO, RAGAZZI! Il teatro dietro le quinte a cura di Nicola Cavallari per le scuole primarie INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 49 TUTTI A TEATRO Incontri di presentazione dei contenuti della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016 Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016 Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016 Una divertente visita a teatro per scoprire tutto quello che c’è, ma non si vede. Il teatro, un luogo magico che aiuta a far sognare grandi e bambini. Ma cosa succede quando non c’è lo spettacolo? Il teatro dorme? Ci abita qualche strano essere? Un momento... cominciamo dall’inizio... dal foyer... No!!! Non si mangia, il foyer... E lasciate stare i tiri, altrimenti vien giù il cielo o forse l’arlecchino... Fermi, chi ha preso quel par e dov’è il sagomatore? Non si sale sulla graticcia! Ma non c’è una maschera in galleria? Che confusione! Sarà meglio cercare il regista in regia... No! Perché in regia ovviamente c’è il luciaio... E in platea? Basta! Adesso chiamo il direttore! Se come noi ci avete capito poco o niente, è il caso di venirci a trovare e insieme scopriremo tutti i segreti del teatro. Programma e informazioni Una visita al Teatro Comunale Filodrammatici che è strutturata come un incontro/laboratorio alla scoperta dello spazio teatrale e dei suoi segreti. Le date e gli orari sono da concordare con le scuole interessate. Il progetto è gratuito per le classi che assistono ad almeno uno spettacolo della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”. a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori (gli incontri possono anche essere proposti a biblioteche e gruppi organizzati) Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una parte per fruire meglio della visione dello spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Un progetto basilare nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Tre le parti in cui si articola il percorso, con tre tipologie di incontri a seconda delle esigenze delle classi. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri di promozione e formazione del pubblico sui contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016 diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita. 50 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TEATRANDO INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 51 CONOSCERE IL TEATRO Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2015/2016 Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2015/2016 Incontri di introduzione ai linguaggi della scena a cura di Nicola Cavallari per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie superiori a cura di Nicola Cavallari per le scuole primarie e secondarie di 1° grado L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della rappresentazione, della stessa magia del teatro. Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno seguire incontri di approfondimento, da concordarsi direttamente con i docenti di riferimento delle classi interessate. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. Un percorso tra il teorico e il pratico alla scoperta del teatro. Perché è vero che l’esperienza della scena è difficile da “spiegare”, ma possiamo provare a conoscere meglio le componenti che danno vita ad uno spettacolo teatrale: parole, gestualità, musica, scene, luci… Un progetto che vuole essere un incontro con il “mestiere del teatro” e offrire spunti, suggestioni, curiosità nei confronti dell’esperienza teatrale. Con l’obiettivo di aiutare i ragazzi e i giovani ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo della scena e a sviluppare il senso critico, offrendo chiavi di lettura e strumenti di lavoro da utilizzare in occasione della visione di spettacoli a teatro o in altre esperienze di educazione teatrale, soprattutto nella scuola. Un percorso per crescere come pubblico consapevole. Il gioco del teatro per le scuole primarie e secondarie di 1° grado Giocare al teatro per conoscerlo, avvicinarsi o approfondirlo. Tre incontri teorico-pratici: quali sono i lavori del teatro, fantasia e realizzazione, i personaggi, le emozioni... Il percorso terminerà con delle brevi improvvisazioni, in cui si proverà a interpretare le conoscenze apprese e durante le quali i ragazzi saranno attori e registi di loro stessi. Scoprire il teatro per le scuole primarie e secondarie di 1° grado Per le classi che hanno già affrontato il primo livello due incontri per provare a costruire su carta uno spettacolo partendo da un testo già noto alla classe o proposto dal formatore. I dialoghi, il luogo, i costumi, la regia. I due incontri saranno divisi in momenti teorici e pratici dove ci sarà un continuo confronto tra gli alunni e il formatore. Sarà necessario anche un ulteriore lavoro in classe tra un appuntamento e l’altro con il formatore teatrale. Il numero degli incontri potrà subire variazioni a seconda delle esigenze dei partecipanti. L’arte del teatro per le scuole secondarie superiori Tre incontri in cui i giovani spettatori impareranno le prime nozioni per leggere lo spettacolo teatrale. I segni teatrali, i linguaggi, la strategia, la messa in scena, la scrittura e altro ancora. Sarà valorizzata anche la capacità di critica teatrale dei ragazzi attraverso la visione di uno spettacolo proposto dal formatore o che la classe ha visto durante la stagione. A discrezione del formatore potrà esserci un momento di confronto su eventuali ipotesi di messa in scena. Il numero degli incontri potrà cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe. Programma e informazioni In linea di massima il progetto si articola in tre incontri della durata di un’ora circa ciascuno. I temi proposti e gli argomenti varieranno a seconda dell’età degli studenti. Il numero degli incontri potrà anche cambiare a seconda delle esigenze e della reattività della classe. Gli appuntamenti si svolgeranno presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle scuole interessate). La partecipazione è gratuita. Per le classi che hanno già partecipato al progetto negli anni scorsi Potrà essere proposta un’annualità aggiuntiva, per approfondire ulteriormente il percorso avviato. I contenuti e le modalità di realizzazione saranno concordati direttamente con gli insegnanti delle classi interessate. 52 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI il teatro e la mente Percorso tra teatro e psichiatria collegato alla visione degli spettacoli Morte di un commesso viaggiatore, Ti regalo la mia morte, Veronika e Chi ha paura di Virginia Woolf? a cura di Nicola Cavallari e Giovanni Smerieri INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 53 C’è un cavaliere in scena Il cavaliere inesistente di Italo Calvino dal testo al palcoscenico a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni per le scuole secondarie di 1° grado e superiori per le scuole secondarie superiori Tre spettacoli inseriti nel cartellone della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2015/2016 vengono affrontati da una duplice prospettiva: quella psichiatrica e psicoanalitica, con l’intervento di Giovanni Smerieri, psichiatra e psicoterapeuta, e quella teatrale, con l’intervento di Nicola Cavallari, attore, regista e formatore. Si tratta di Morte di un commesso viaggiatore, Ti regalo la mia morte, Veronika e Chi ha paura di Virginia Woolf?. Le caratteristiche psicologiche dei personaggi, le vicende narrate e gli eventuali parallelismi con la vita dell’autore diventano occasione per individuare aspetti della mente, delle relazioni e in generale della condizione umana. Programma e informazioni Il progetto può essere seguito interamente nella sua articolazione oppure gli insegnanti possono scegliere uno o due degli spettacoli proposti. Gli incontri possono essere rivolti anche a più classi contemporaneamente. Per ogni spettacolo sono previsti due incontri della durata di un’ora da svolgersi presso le sedi scolastiche. Prima della visione si terrà un incontro preparatorio con Giovanni Smerieri, dopo la rappresentazione la classe affronterà in modo specifico con Nicola Cavallari l’analisi della messa in scena. Gli spettacoli Teatro dell’Elfo MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE di Arthur Miller traduzione Masolino d’Amico regia Elio De Capitani scene e costumi Carlo Sala luci Michele Ceglia - suono Giuseppe Marzoli con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi, Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Vanessa Korn Teatro Municipale martedì 17 novembre 2015 - ore 21 mercoledì 18 novembre 2015 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa) Emilia Romagna Teatro nell’ambito di Progetto Prospero TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA di Federico Bellini e Antonio Latella liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella con Monica Piseddu e in o.a. Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa scene Giuseppe Stellato - costumi Graziella Pepe suono Franco Visioli - luci Simone de Angelis ombre Altretracce - assistente alla regia Brunella Giolivo Teatro Municipale martedì 15 dicembre 2015 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) Tieffe Teatro Milano CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee traduzione di Ettore Capriolo con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Valentina Picello, Edoardo Ribatto scene Dario Gessati - costumi Gianluca Falaschi luci Mario Loprevite regista collaboratore Roberto Capasso regia Arturo Cirillo Teatro Municipale mercoledì 27 aprile 2016 - ore 21 giovedì 28 aprile 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa) Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano. Si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi. L’uomo si muove dentro un mondo labirintico e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione, all’amore, fino a dimenticarsi persino della guerra. Gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e tantomeno senza peccato. Ne Il cavaliere inesistente tutto questo c’è, e c’è anche qualcosa in più, che ci parla in maniera ancora più stringente della nostra contemporaneità: l’uomo privo d’individualità fisica o d’individualità di coscienza. Fabrizio Montecchi Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche che hanno portato alla creazione del nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita. La scrittura di Calvino si dà per archetipi, figure, immagini che suggeriscono immediatamente visioni e rimandano continuamente ad altro, in un lucido gioco di rispecchiamento tra fantasia e verità, come l’ombra. Nel teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica possono rendere molto bene, nelle loro tante possibilità combinatorie, i diversi piani dell’ “essere” presenti ne Il cavaliere inesistente. Inoltre l’alto potenziale rappresentativo dell’ombra, capace di farci viaggiare facilmente nel tempo e nello spazio, si presta a tradurre il ricco immaginario storico-favolistico di questo classico della letteratura del Novecento. Programma e informazioni Il percorso può essere strutturato in uno o due incontri. L’incontro singolo sarà calendarizzato prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di svi- luppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. L’insegnante può scegliere anche di proporre entrambi gli incontri alla classe, sia quello propedeutico sia quello successivo alla visione dello spettacolo. Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche (previa verifica della disponibilità degli operatori, l’incontro successivo alla visione dello spettacolo potrà essere svolto in teatro al termine della rappresentazione). Lo spettacolo Teatro Gioco Vita IL CAVALIERE INESISTENTE di Italo Calvino con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi - costumi Tania Fedeli luci Davide Rigodanza assistente alla regia Lucia Menegazzo coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée - in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Comunale Filodrammatici mercoledì 28 ottobre 2015 - ore 21 (Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”) martedì 27 ottobre 2015 - ore 10 anteprima giovedì 29 ottobre 2015 - ore 10 lunedì 25 gennaio 2016 - ore 10 martedì 26 gennaio 2016 - ore 10 (Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”) 54 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI LA MODERNITà dell’epica INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI il teatro tra storia e memoria Progetto collegato alla visione dello spettacolo Eneide di Krypton Progetto collegato alla visione dello spettacolo Magazzino 18 a cura di Nicola Cavallari a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori per le scuole secondarie superiori Come affrontare un poema come l’Eneide di Virgilio dal punto di vista drammaturgico, registico e scenico? Come portare in teatro gli scenari e gli dei di un mito fondativo per la storia dell’occidente? Come tradurre l’epica in immagini e in suoni che prendono corpo sul palcoscenico per parlare all’uomo contemporaneo? Questi alcuni dei temi che potranno essere affrontati nel percorso collegato alla visione di Eneide di Krypton - un nuovo canto, spettacolo che ritorna a calcare le scene italiane portando con sé l’esperienza ultra trentennale di una creazione che ha caratterizzato il teatro italiano contemporaneo, con la sua forte intuizione nel dar corpo alla nuova spettacolarità attraverso il mito. Uno spettacolo che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico verso i linguaggi e verso il sistema delle arti sceniche. Un allestimento in cui l’energia creativa ed espressiva che dall’opera virgiliana discende di nuovo sui suoi cantori contemporanei, apre ancora una volta un nuovo orizzonte percettivo. Una vera e propria scossa di suono, voce e luce. Programma e informazioni Il progetto intende accompagnare gli studenti nell’analisi della traduzione scenica del mito. Tra gli obiettivi che si pone c’è anche quello di fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi. Potrà essere strutturato in uno oppure due incontri: i dettagli dei contenuti, i tempi e le modalità di realizzazione saranno definiti in accordo con gli insegnanti interessati. Lo spettacolo Teatro Studio Krypton ENEIDE di KRYPTON un nuovo canto scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio musiche originali Litfiba - Beau Geste di Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli con Martina Belloni, Giorgio Coppone, Giulia Pizzimenti voce off Ginevra Di Marco Teatro Municipale martedì 1 marzo 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) 55 La relazione con la memoria e con la storia e la sua rappresentazione attraverso i linguaggi del teatro è un tema che si presta a molteplici approfondimenti e chiavi di lettura. Come il reportage storico può prendere corpo sulla scena? Come possiamo ritrovare oggi sul palcoscenico la funzione civile del teatro? A partire dallo spettacolo di Simone Cristicchi, Magazzino 18, regia di Antonio Calenda, il progetto accompagna gli studenti nella riflessione su questi e altri argomenti. Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante. Racconta di una pagina dolorosissima della storia d’Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Ed è ancor più straziante perché affida questa “memoria” non a un imponente monumento o a una documentazione impressionante, ma a tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Oggetti comuni che accompagnano lo scorrere di tante vite: uno scorrere improvvisamente interrotto dalla Storia, dall’esodo. Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni - di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire davvero a immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono tutte le loro poche cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso sospetto. Simone Cristicchi è rimasto colpito da questa scarsamente frequentata pagina della nostra storia ed ha deciso di ripercorrerla in un testo che prende il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli - senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso lontane mete nel mondo - lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in posses- so: il Magazzino 18. Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, Cristicchi partirà proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde: la narrerà schiettamente e passerà dall’una all’altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può definire “musical-civile”. E sarà evocata anche la difficile situazione degli italiani “rimasti” in quelle terre, o quella gravosa dell’operaio monfalconese che decide di andare in Jugoslavia, o del prigioniero del lager comunista di Goli Otok… Programma e informazioni Tra gli obiettivi che si pone il progetto c’è quello di fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di apprendimento adeguati alle esigenze delle classi. Il percorso potrà essere strutturato in uno oppure due incontri: i dettagli dei contenuti, i tempi e le modalità di realizzazione saranno definiti in accordo con gli insegnanti interessati. Lo spettacolo Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia MAGAZZINO 18 uno spettacolo di e con Simone Cristicchi scritto con Jan Bernas regia Antonio Calenda musiche e canzoni inedite Simone Cristicchi musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra Teatro Municipale martedì 10 novembre 2015 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI A TEATRO CON SHAKESPEARE GENIO ATTORALE ED ESTETICA PERFORMATIVA 56 Progetto collegato alla visione dello spettacolo Bisbetica - La bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova 57 Progetto collegato alla visione dello spettacolo Fratto_X a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori Un tuffo nel mondo del più grande drammaturgo di tutti i tempi: William Shakespeare. Un sunto della vita e dell’opera del “Bardo”. La presentazione dello spettacolo Bisbetica: dalla trama alla regia. Il progetto si articola in due incontri, uno prima e uno dopo la visione dello spettacolo. Durante il primo incontro gli studenti potranno ottenere tutte le informazioni sul testo shakespeariano per poter apprezzare al meglio la visione della lettura proposta da Cristina Pezzoli, che senza tradire l’originale ha voluto restituire la contemporaneità di un autore senza tempo. Il secondo incontro sarà un confronto sullo spettacolo visto: la critica, i dubbi, i “mi è piaciuto perché” e i “non mi è piaciuto perché”. Un passo ulteriore verso la maturità da spettatori, senza dimenticare che “il pubblico ha sempre ragione”. Programma e informazioni Il progetto intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo Bisbetica e allo stesso tempo approfondire un autore fondamentale nella storia del teatro. Il percorso si articola in due incontri, uno propedeutico e uno successivo alla rappresentazione in cartellone, con l’obiettivo di conoscere meglio l’opera di William Shakespeare e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici aspetti. Gli incontri sono gratuiti. Lo spettacolo Nancy Brilli BISBETICA La bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova traduzione e drammaturgia Stefania Bertola con Matteo Cremon Federico Pacifici, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Brenda Lodigiani, Stefano Annoni e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro scenografia Giacomo Andrico costumi Nicoletta Ercole luci Massimo Consoli musiche Alessandro Nidi regia Cristina Pezzoli produzione La Pirandelliana Teatro Municipale martedì 3 novembre 2015 - ore 21 mercoledì 4 novembre 2015 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) Antonio Rezza, sempre deformato dagli abiti-scenografie di Flavia Mastrella, il guerriero burattino, l’intellettuale del corpo scatenato, l’incantatore crudele, il tragicamente qualsiasi che è in tutti noi, il principe costante degli attori indipendenti offerto in sacrificio per i peccati delle menti pigre, delle visioni distorre, in Fratto_X ci porta nell’Io diviso rovesciandoci dalle risate. Rezza ci spezza, ci scava, ci anatomizza moltiplicandosi, dividendosi, confondendosi, voce e corpo, voce di altro corpo, voce senza corpo. E alla fine ci mette, alla lettera, di fronte a un ruvido specchio fatto con materiale luccicante riflettendo qualcosa che sembra uno scettro che rimbalzando la luce dei proiettori scruta i volti del pubblico e li definisce nell’atto osceno di guardare acquattati nel buio il dimenarsi e il bloccarsi dell’attore sulla scena, fino al suo annullamento nella frazione del titolo. Il gioco è propiziato dai sorprendenti ambienti scenici di Flavia Mastrella, fatti come al solito, più del solito, di stoffe e teli che tendendosi disegnano habitat per corpi differenti, grandi X beige, spirali azzurre che volteggiano come ballerine, telecomandi arancio, manti che mascherano, trasformano, occultano, rivelano il corpo teso allo spasimo della contorsione, il volto spigoloso dell’attore. Massimo Marino, “Corriere della Sera” Il percorso collegato alla visione dello spettacolo Fratto_X, attraverso il lavoro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, coppia artistica originalissima che da più di vent’anni lavora al di fuori del teatro “ufficiale” ed è finalmente stata premiata con il Premio Speciale Ubu 2013, offre l’occasione per affrontare il legame inconfutabile tra l’arte contemporanea e la performance. A partire da un’esperienza unica nel suo genere che mette continuamente a confronto il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale Programma e informazioni Il progetto prevede un incontro prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. I dettagli dei contenuti e delle modalità di realizzazione del progetto potranno essere definiti in accordo con gli insegnanti, anche tenendo conto del curriculum di studi e/o degli interessi della classe. Lo spettacolo Antonio Rezza / Flavia Mastrella FRATTO_X di Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista (mai) scritto da Antonio Rezza habitat di Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Mattia Vigo organizzazione generale Stefania Saltarelli produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE - TSI La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello Teatro Municipale giovedì 21 aprile 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi) 58 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI BOCCACCIO DALLA PAGINA ALLA SCENA Progetto collegato alla visione dello spettacolo Decamerone - vizi, virtù, passioni a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 59 SGUARDI CRITICI Progetto di critica teatrale per le giovani generazioni Percorso educational collegato al 5° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” a cura di Nicola Arrigoni si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival per le scuole secondarie superiori Portare in teatro la lingua di Boccaccio, sfidando la complessità della sua opera, per scoprire quanto ci si possa ancora nutrire delle sue invenzioni, dei suoi azzardi, delle sue intuizioni e quanto l’arte della scena possa mostrare che la bellezza delle sue creazioni è un tesoro inestinguibile. È l’obiettivo dello spettacolo Decamerone - vizi, virtù, passioni che vede protagonista Stefano Accorsi, con l’adattamento teatrale e la regia di Marco Baliani. Il progetto si propone di analizzare le scelte drammaturgiche, registiche e sceniche alla base della trasposizione teatrale dell’opera letteraria di Boccaccio, partendo dal presupposto che elemento strutturale del Decamerone è la connotazione performativa della narrazione: si pensi all’uso frequente del discorso diretto, agli elementi comici e tragici, ai momenti di “pausa oratoria”, alla teatralità dell’azione e degli spazi in cui si compie. Programma e informazioni Il progetto prevede un incontro prima o dopo la visione della rappresentazione, a seconda che si vogliano introdurre i temi dello spettacolo per facilitarne la comprensione oppure che ci si ponga l’obiettivo di sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione stessa. I dettagli dei contenuti e delle modalità di realizzazione del progetto potranno essere definiti in accordo con gli insegnanti, anche tenendo conto del curriculum di studi e/o degli interessi della classe. Lo spettacolo Stefano Accorsi DECAMERONE vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio con Stefano Accorsi e con Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo adattamento teatrale e regia Marco Baliani drammaturgia Maria Maglietta scene e costumi Carlo Sala disegno luci Luca Barbati produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana Teatro Municipale giovedì 7 gennaio 2016 - ore 21 venerdì 8 gennaio 2016 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) Facendo tesoro della positiva esperienza del percorso di introduzione alla recensione teatrale “SCS/Studenti-Critici-Spettatori” realizzato dal 2012 al 2014 nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine, prende il via “Sguardi critici”, un nuovo progetto di critica teatrale per le giovani generazioni curato da Nicola Arrigoni. Critico teatrale e redattore del quotidiano “La Provincia” di Cremona, Arrigoni collabora anche ai periodici “Sipario”, “Il giornale dello spettacolo”, “Il Grande fiume”, alle testate on line “Paneacqua Culture” e “Il Giudizio universale”. Critico militante di teatro e danza e saggista, si occupa di teatro educazione e della drammaturgia della festa, con particolare attenzione al contesto cremonese. Ha pubblicato: Alle origini del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio Strehler su “Eccoci”, in “La Scuola Classica di Cremona” del 2010, sempre nel 2010 ha firmato il saggio Incipit vita nova, inserito nel programma di sala de Il vecchio e il cielo di Cesare Lievi, coproduzione Teatro nuovo Giovanni da Udine e Css, stagione 2010/2011, al Teatro nuovo Giovanni da Udine. Fra le altre pubblicazioni si ricordano: Passaggi e paesaggi Testoriani, La Scuola Classica di Cremona (2005). Lo sguardo dell’altro sul nulla che opprime saggio sulla trilogia dello straniero di Cesare Lievi, ne La badante, Brescia 2008; Le attese incrociate: il teatro visto dai banchi, dalla cattedra e dal palcoscenico in Il giullare nel curriculo, Franco Angeli, 2006; Il piacere della scena, nel volume sui 200 anni del Teatro Filo, Cremonabooks, 2001. Il progetto Il percorso si concentrerà su alcuni spettacoli del Festival (l’elenco dei titoli sarà comunicato direttamente alle scuole interessate). Ogni classe potrà sceglierne uno o due, compatibilmente con le richieste di adesione che perverranno dalle scuole. Nei giorni precedenti l’avvio del progetto Nicola Arrigoni terrà un incontro introduttivo sulla critica teatrale, allo scopo di guidare i ragazzi alla visione dello spettacolo scelto. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un incontro con gli artisti, sempre a cura di Nicola Arrigoni. Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Su richiesta potrà essere organizzato anche un incontro successivo con Nicola Arrigoni, per un confronto e un’eventuale valutazione intermedia del lavoro svolto. Le recensioni dovranno pervenire al teatro entro novembre 2015. Programma e informazioni Le date e gli orari degli incontri saranno comunicate agli insegnanti interessati. La partecipazione è gratuita e per ogni spettacolo compreso nel progetto potranno essere accettate 1 o 2 classi compatibilmente con la disponibilità di posti. Il Festival Per il programma dettagliato vedi alle pagine 62-63. 60 ALTRI PROGETTI IL RESTAURO DI UN COLOSSAL I promessi sposi nell’edizione restaurata e con musica dal vivo FONDAZIONE CINETECA ITALIANA per studenti delle scuole superiori e insegnanti per tutto il pubblico Fondazione Cineteca Italiana presenta Il restauro di un kolossal: I promessi sposi di Mario Bonnard, la più importante trasposizione cinematografica fatta in Italia del celebre romanzo manzoniano, proposta nella versione restaurata e con accompagnamento musicale dal vivo. Torna a splendere sullo schermo, dopo uno scrupoloso restauro curato da Fondazione Cineteca Italiana, il primo film ispirato al più importante titolo della narrativa nazionale qui proposto con accompagnamento musicale dal vivo eseguito da Francesca Badalini (pianoforte), Matteo Zurletti (violoncello) e Lydia Colona (clarinetto). Uscito in una prima versione muta nel 1922, dove riscosse successo di pubblico e critica, venne successivamente rieditato nel 1934 in versione sonora, circostanza che ne permise una lunga e duratura fama fino agli anni Trenta, rendendo inoltre il film un caso raro nella cinematografia italiana. La storia di Renzo e Lucia viene riproposta sul grande schermo accresciuta dalla sentita interpretazione degli OLTRE IL SIPARIO E ANCORA... ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE DITELO ALL’ATTORE Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti RESIDENZA ARTISTICA DELLA COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI Nuova produzione e laboratorio teatrale per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza a cura di Nicola Cavallari PRE/VISIONI Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica LE STAGIONI DELLA VITA attori Domenico Serra e Emilia Vidali, che ne esprimono al meglio gli umori e i sentimenti grazie ad una sapiente prova attoriale ricca di finezze psicologiche. I costumi, le tavole artistiche di Camillo Innocenti, la regia di Bonnard, moderna e di forte impatto visivo, l’imponente scenografia e i mirabili esterni fanno dell’edizione del 1922 uno degli ultimi kolossal del cinema muto italiano. Il restauro digitale in 2k dell’edizione muta del film, a cura di Fondazione Cineteca Italiana, è avvenuto a partire dal negativo camera 35mm nitrato d’epoca conservato dalla Cineteca. Le didascalie sono state integrate con quelle della copia 35mm positiva colore nitrato del CSC - Cineteca Nazionale (Roma). Programma e informazioni La proiezione si terrà al Teatro Comunale Filodrammatici in data da definire, con inizio alle ore 21. Il film I promessi sposi un film di Mario Bonnard con Rodolfo Badaloni, Enzo Biliotti, Olga Capri, Ida Carloni Talli, Nini Dinelli b/n - Italia 1922 61 V Edizione: Oltre Sfide e superamento dei limiti Percorso formativo e di aggiornamento collegato al cartellone di Teatro Danza per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore sociale LA SCUOLA TRA REALTà e utopie Progetto collegato alla visione dello spettacolo La scuola TEATRO SOCIALE Interventi di promozione per realtà a rischio culturale L’ARTE IMMATERIALE Parte V - L’ombra e il suo doppio Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi a cura di Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari collaborazione artistica Alessandro Nidi WORKSHOP DI DANZA CONTEMPORANEA per gli allievi delle scuole di danza piacentine a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza GIARDINI SEGRETI Rassegna estiva di burattini, teatro di strada e clownerie ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza. Associazione Amici del Teatro Gioco Vita Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] Festival di teatro contemporaneo L’altra scena 5a edizione - Piacenza, ottobre 2015 venerdì 16 ottobre 2015 mercoledì 28 ottobre 2015 Prima nazionale Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Leonardo Lidi giovedì 1 ottobre 2015 giovedì 8 ottobre 2015 ANGELO DELLA GRAVITÀ di Massimo Sgorbani g uno spettacolo di Leonardo Lidi g luci Alessandro Gelmini g suono Giacomo Troianiello g con Leonardo Lidi g produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” Teatro Gioia - ore 18 PREMIO DELLA CRITICA 2015 CERIMONIA DI CONSEGNA a cura dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT) lunedì 19 ottobre 2015 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 I Sacchi di Sabbia PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA vol. I e II Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Nina’s Drag Queens IL GIARDINO DELLE CILIEGIE étude pour un vaudeville plein de paillettes regia Francesco Micheli g con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò g assistente alla regia Luisa Costi g luci Giulia Pastore g audio Giuliana Rienzi g scene Clara Storti, Selena Zanrosso g costumi Giada Masi g una produzione Nina’s Drag Queens g in collaborazione con Atir Teatro Ringhiera e Accademia di Belle Arti di Brera ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo g con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano g regia Giovanni Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini g consulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini g consulenza al canto Andrea Bacci e Enrico Baschieri g illustrazioni Guido Bartoli g produzione I Sacchi di Sabbia g in co-produzione con Armunia e Festival Orizzonti 2014 g con la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Teatro di Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” g con il sostegno di Regione Toscana lunedì 12 ottobre 2015 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 BIBOteatro / Proxima Res INVIDIATEMI COME IO HO INVIDIATO VOI scritto e diretto da Tindaro Granata con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Paolo Li Volsi, Bianca Pesce, Francesca Porrini g la voce registrata del magistrato è di Elena Arcuri g assistente alla regia Agostino Riola g scene e costumi Eliana Borgonovo g disegno luci Matteo Crespi g elaborazioni musicali Marcello Gori g Premio “Mariangela Melato” - Prima Edizione 2013 - Attore emergente a Tindaro Granata; Premio Enriquez 2014 alla Drammaturgia; Selezione Visionari Kilowatt Festival 2014; Premio Fersen 2013 alla Regia lunedì 5 ottobre 2015 giovedì 22 ottobre 2015 Prima nazionale Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Gioco Vita IL CAVALIERE INESISTENTE di Italo Calvino con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari g voce registrata Mariangela Granelli g drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi g regia e scene Fabrizio Montecchi g disegni e sagome Nicoletta Garioni g musiche Alessandro Nidi g costumi Tania Fedeli g luci Davide Rigodanza g assistente alla regia Lucia Menegazzo g coproduzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” / EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse, scène conventionnée g in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione E ancora… Sete di Scena - bar, street food, musica, arte, cinema, improvvisazioni teatrali Sguardi critici - progetto educational per le scuole superiori Incontri con gli artisti Dopo-teatro Gli spazi del Festival Teatro Comunale Filodrammatici, via Santa Franca 33 Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a Edificio ex Enel, via Santa Franca 56/ingresso via San Siro 11 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatropersona AURE con Daria Menichetti, Chiara Michelini, Francesco Pennacchia g regia|drammaturgia|scena|luci Alessandro Serra g produzione Teatropersona, Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, Bassano Operaestate Festival - Teatro Fondamenta Nuove Venezia, Rete teatrale aretina - Teatro Comunale Castiglion Fiorentino, Fondazione Ca.Ri.Civ. Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Residenza IDra / InBalìa IO SONO. SOLO. AMLETO progetto, scrittura, regia e interpretazione Marco Cacciola g con testi originali di Letizia Russo, Emanuele Aldrovandi, Michelangelo Dalisi g audio e video Iro Suraci g organizzazione Emma Mainetti Paolo Nani LA LETTERA da un progetto di Nullo Facchini e Paolo Nani g regia Nullo Facchini g in scena Paolo Nani g una produzione Paolo Nani Teater g presentata da Accademia dei Filodrammatici, Milano g 1° Premio United Slapstick - The European Comedy Award, Frankfurt a.m. g 1° Premio Roner SurPris 2005 - Carambolage, Bolzano Apertura Festival giovedì 1 ottobre dalle ore 18 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA 64 STAGIONE DI PROSA 12-13 aprile 2016 Silvio Orlando TRE PER TE 2015/2016 LA SCUOLA Prosa - Teatro Municipale ore 21 3-4 novembre 2015 9-10 dicembre 2015 BISBETICA SARTO PER SIGNORA Nancy Brilli La bisbetica domata di William Shakespeare messa alla prova traduzione e drammaturgia Stefania Bertola con Matteo Cremon Federico Pacifici, Gianluigi Igi Meggiorin, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Brenda Lodigiani, Stefano Annoni e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro scenografia Giacomo Andrico costumi Nicoletta Ercole luci Massimo Consoli musiche Alessandro Nidi regia Cristina Pezzoli ErreTiTeatro30 di Georges Feydeau traduzione, adattamento teatrale e regia Valerio Binasco con Emilio Solfrizzi Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari scena Carlo De Marino costumi Sandra Cardini luci Pasquale Mari musiche Arturo Annecchino spettacolo prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30 2-3 febbraio 2016 di Domenico Starnone regia Daniele Luchetti con Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile, Silvio Orlando, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini scene Giancarlo Basili luci Pasquale Mari costumi Maria Rita Barbera produzione Cardellino srl Teatro Stabile di Genova / Teatro Stabile di Napoli IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ di Eduardo De Filippo con Eros Pagni, Maria Basile Scarpetta, Federico Vanni, Gennaro Apicella, Massimo Cagnina, Angela Ciaburri, Orlando Cinque, Gino De Luca, Dely De Majo, Rosario Giglio, Luca Iervolino, Cecilia Lupoli, Marco Montecatino, Gennaro Piccirillo, Pietro Tammaro regia Marco Sciaccaluga scene Guido Fiorato costumi Zaira de Vincentiis musiche Andrea Nicolini luci Sandro Sussi 27-28 aprile 2016 Tieffe Teatro Milano CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? 17-18 novembre 2015 Teatro dell’Elfo MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE di Arthur Miller traduzione Masolino d’Amico regia Elio De Capitani scene e costumi Carlo Sala luci Michele Ceglia suono Giuseppe Marzoli con Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Federico Vanni, Daniele Marmi, Gabriele Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Vanessa Korn di Edward Albee traduzione di Ettore Capriolo con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Valentina Picello, Edoardo Ribatto scene Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi luci Mario Loprevite regista collaboratore Roberto Capasso assistente alla regia Giorgio Castagna assistente scenografo Lucia Rho assistente costumista Cristiana Di Giampietro regia Arturo Cirillo 7-8 gennaio 2016 Stefano Accorsi DECAMERONE vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio con Stefano Accorsi e con Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo adattamento teatrale e regia Marco Baliani drammaturgia Maria Maglietta scene e costumi Carlo Sala disegno luci Luca Barbati produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana 16-17 febbraio 2016 Giuseppe Fiorello PENSO CHE UN SOGNO COSÌ... di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni con Giuseppe Fiorello regia Giampiero Solari musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo e IBLA Film ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21 10 novembre 2015 Promo Music e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia MAGAZZINO 18 uno spettacolo di e con Simone Cristicchi scritto con Jan Bernas regia Antonio Calenda musiche e canzoni inedite di Simone Cristicchi musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti registrate dalla FVG Mitteleuropa Orchestra scene Paolo Giovanazzi luci Nino Napoletano 10 febbraio 2016 Rocco Papaleo UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE di Rocco Papaleo e Valter Lupo con Rocco Papaleo e con Francesco Accardo (chitarra), Jerry Accardo (percussioni), Guerino Rondolone (contrabbasso), Arturo Valiante (pianoforte) regia Valter Lupo costumi Eleonora Rella produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo TEATRO DANZA - Teatro Comunale Filodrammatici ore 21 22 gennaio 2016 11 marzo 2016 BOLEROEFFECT DERVISH Cristina Rizzo concept e coreografia Cristina Rizzo performance Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo, Simone Bertuzzi elaborazione sonora e djing Simone Bertuzzi aka PALM WINE disegno luci e direzione tecnica Giulia Pastore cura e distribuzione Chiara Trezzani produzione CAB008 con il sostegno di Regione Toscana e MiBACT coproduzione Biennale di Venezia Danza Ziya Azazi coreografie e interpretazione Ziya Azazi musiche Uwe Felchle, Mercan Dede luci Lutz Deppe costumi Okishi produzione ZA&Office management italiano MDSpettacoli 1 marzo 2016 Teatro Studio Krypton ENEIDE di KRYPTON 15 dicembre 2015 Emilia Romagna Teatro nell’ambito di Progetto Prospero TI REGALO LA MIA MORTE, VERONIKA di Federico Bellini e Antonio Latella liberamente ispirato alla poetica del cinema fassbinderiano regia Antonio Latella con Monica Piseddu e in o.a. Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe suono Franco Visioli luci Simone de Angelis ombre Altretracce assistente alla regia Brunella Giolivo un nuovo canto scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio musiche originali Litfiba - Beau Geste di Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi, Francesco Magnelli con Martina Belloni, Giorgio Coppone, Giulia Pizzimenti voce off Ginevra Di Marco direzione degli allestimenti e assistenza alla regia Massimo Bevilacqua progetto luci Mariano De Tassis elaborazioni digital - video Alessio Bianciardi operatore laser Michele Barzan fonica Marco Grecomoro consolle luci Lorenzo Bernini 8 aprile 2016 Daniele Ninarello 26 febbraio 2016 Igor & Moreno IDIOT-SYNCRASY coreografie e interpretazione Igor Urzelai e Moreno Solinas collaborazione artistica Simon Ellis luci Seth Rook Williams suoni Alberto Ruiz Soler scene e costumi Kasper Hansen training vocale Melanie Pappenheim realizzazione costumi Sophie Bellin Hansen ROCK ROSE WOW concept e coreografia Daniele Ninarello performance Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello drammaturgia Carlotta Scioldo musiche Mauro Casappa set Paolomatteo Patrucco disegno luci Cristian Perria produzione CodedUomo 21 aprile 2016 Antonio Rezza / Flavia Mastrella FRATTO _ X di Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista (mai) scritto da Antonio Rezza habitat di Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Mattia Vigo organizzazione generale Stefania Saltarelli produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE - TSI La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello in collaborazione con 68 STAGIONE DI PROSA TEATRO PER LE FAMIGLIE 69 A TEATRO CON MAMMA E PAPà SPECIALE STUDENTI - INFORMAZIONI 2015/2016 - XX RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE ABBONAMENTI domenica 15 novembre 2015 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Méningue (Francia/Italia) PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di Prosa* + 1 spettacolo di Teatro Danza (7 spettacoli al Teatro Municipale e 1 al Teatro Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 75, Loggione euro 45 *spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento, fatta eccezione per Penso che un sogno così... MADE IN TERRA “Solo” di clown di e con “Méningue” mercoledì 6 gennaio 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Orsolini & Palmieri LE FARSE DI MENGONE burattini - da 4 anni clownerie - per tutti, da 4 anni domenica 17 gennaio 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Ferruccio Filipazzi PASS STUDENTI PROSA - 5 spettacoli di Prosa (5 spettacoli al Teatro Municipale: Bisbetica, Morte di un commesso viaggiatore, Decamerone, Il sindaco del Rione Sanità, La scuola) - Galleria euro 50 (posto assegnato la sera stessa dello spettacolo) UN TRENO DI PERCHÉ teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo - da 3 anni ALTRI PERCORSI (5 spettacoli al Teatro Municipale) Galleria euro 48, Loggione euro 23 TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici) - Posto unico Euro 25 2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (13 spettacoli al Teatro Municipale) - Galleria euro 120, Loggione euro 80 2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (5 spettacoli al Teatro Municipale e 4 al Teatro Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 60 3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (13 spettacoli al Teatro Municipale e 4 spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 150, Loggione euro 100 Gli abbonamenti sono in vendita da giovedì 24 settembre 2015. BIGLIETTI Prosa e Altri Percorsi al Teatro Municipale - Galleria euro 13 (per lo spettacolo Penso che un sogno così... euro 15) Teatro Danza al Teatro Comunale Filodrammatici Euro 10 Prevendita da martedì 27 ottobre 2015. Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/accompagnatori. OFFERTE E PROMOZIONI domenica 29 novembre 2015 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Gli Alcuni Il Capi, l’Assistente e i Cuccioli presentano ABBONATI A tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di due spettacoli a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili. I CUCCIOLI E IL BAMBÙ BLU PROMOZIONI SPECIALI La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli studenti e/o alle scuole. L’OMINO DELLA PIOGGIA GLI ABBONATI DI “TRE PER TE” IN PALESTRA A LECLUB GRATUITAMENTE Grazie ad una convenzione sottoscritta da Teatro Gioco Vita e la Società Sportiva Dilettantistica LeClub, dalla Stagione Teatrale 2015/2016 gli abbonati di “Tre per Te” possono usufruire di un ulteriore nuovo vantaggio. Tutti i giovani che sottoscrivono uno degli abbonamenti Speciale Studenti la Palestra LeClub offre una settimana di prova gratuita. L’offerta può essere fruita da chi non è socio di LeClub da almeno un anno, chi è già socio o lo è stato nell’ultimo anno può comunque regalarla. Ovvero l’inquinamento spiegato ai bambini teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni - da 4 anni martedì 8 dicembre 2015 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Studio Ta-Daa! / Michele Cafaggi Una notte tra acqua, bolle e sapone clownerie, magia, bolle di sapone - da 3 anni Abbonamenti/carnet a 4 spettacoli Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne Prevendita da giovedì 5 novembre 2015 domenica 31 gennaio 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI La Piccionaia FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari teatro d’attore e video - da 5 anni domenica 14 febbraio 2016 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Fontemaggiore IL TENACE SOLDATINO DI STAGNO Dalla fiaba di H. C. Andersen teatro d’attore - da 3 anni Biglietti Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15 anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione) 36a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2015/2016 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO DAL VIVO