alcol...piacere di conoscerti! - Scuola Media Cesenatico 10.09.2010
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alcol...piacere di conoscerti! - Scuola Media Cesenatico 10.09.2010
Alcol…….piacere di conoscerti! Cesenatico, 10 Settembre 2010 Marco Matassoni Cosa ci fa pensare la parola alcol? • un’abitudine piacevole con molte controindicazioni • un’abitudine che si può modificare abbastanza facilmente con la forza di volontà • un’abitudine innocua • un’abitudine consolidata nella nostra cultura • una trasgressione • un abitudine che hanno tutti • una consuetudine associata alle abitudini alimentar • una grave forma di dipendenza fisica da una sostanza • una grave forma di dipendenza psicologica da una sostanza • una grave dipendenza psicofisica causata da una sostanza e ancora …………… • • • • • • • • • • • il sintomo di una malattia il sintomo di problemi più gravi una fonte di interesse economico un fattore di rischio per la salute un fenomeno che può creare problemi di ordine pubblico una causa indiscutibile di danno sociale ed economico (malattie, incidenti stradali, sul lavoro, e domestici, invalidità, danni in gravidanza, assenteismo, abusi sessuali, violenze su minori) uno stile di vita incongruo con ripercussioni sul piano educativo una sofferenza prolungata per numerose famiglie un aiuto per socializzare un grave rischio ma solo in alcune circostanze …………………… tra i 15 ed i 24 anni l’incidente stradale costituisce la prima causa di decesso ISTAT ANNO 2004 Probabilita’ di incidente/infortunio in funzione dell’alcolemia valore dell’alcolemia % probabilita’ 0,5 2 0,8 5 1,5 25 Definizione di ALCOL L’alcol etilico o etanolo è una sostanza liquida ed incolore che si forma per fermentazione di alcuni zuccheri semplici o per distillazione del mosto fermentato. Le bevande alcoliche sono tutte quelle che contengono alcol etilico in una determinata concentrazione (gradi) indicata per legge nella etichetta della bottiglia o della lattina Formula per calcolare i grammi di alcol contenuti in una bevanda: ml di bevanda alcolica x grado alcolico x 0,80 100 4 gradi 275 ml 8,8 grammi da alcol 61 Kcal. Formula per calcolare le calorie: Kcal = gradi × (quantità in litri) × 7,9 × 7 Unità alcolica = 12 grammi di alcol Che cos’è l’alcolemia? è la quantità di alcol presente nel sangue di una persona che ha bevuto; si misura in grammi di alcol per litro di sangue (g/l) Da quali fattori dipende il valore dell’alcolemia? • quantità di alcol assunto; • tempo di assunzione (in quanto tempo si è assunto alcol); • gradazione della bevanda; • peso corporeo (le persone magre hanno in genere valori più alti); • sesso (donne e uomini metabolizzano l’alcol in modo differente); • assunzione a stomaco vuoto o pieno; • condizioni di salute (persone con malattie acute o croniche metabolizzano l’alcol più lentamente e tendono ad avere valori più alti); • età (i giovani hanno generalmente valori più alti). • L’assunzione di medesime quantità di alcol non produce gli stessi valori di alcolemia in tutte le persone e quindi ….. non produce gli stessi effetti su tutte le persone. Assorbi mento dell’et anolo La maggior parte viene assorbita nel tratto digestivo alto (20% nello stomaco – 80% nel tenue) • A digiuno l’assorbimento massimo si ha da 30 a 60 minuti dall’assunzione. • L’attività alcol deidrogenasica della mucosa gastrica è in grado di ossidare una significativa quantità di alcol in prima istanza “first pass metabolism” Assorbimento dell’etanolo La maggior parte dell’alcol assorbito arriva per via portale al fegato sede principale del suo metabolismo (90-95%) Una certa quota giunge immodificata ai tessuti specie quelli ad alto contenuto in lipidi come encefalo e sistema nervoso • un fegato sano trasforma 1/2 U.A./ora; • in alcune popolazioni, nelle donne e nei ragazzi under 16 l’efficienza di questo sistema è molto ridotto. Età del “primo bicchiere” Italia media europea 11-12 anni 14,5 anni Quali effetti produce l’alcol nell’organismo dei ragazzi? • Per l’incapacità dell’organismo a metabolizzare (distruggere ed eliminarne le scorie) l’alcol prima dei 18-20 anni, bere sotto i 16 anni può produrre nei ragazzi gravi effetti sul sistema nervoso centrale e più in generale sull’intero organismo, con episodi di intossicazione da alcol: perdita di coordinamento, riduzione della lucidità, diminuzione della memoria, rallentamento dei riflessi o anche perdita di coscienza (possibili danni futuri). RICORDARE!!! Bere alcolici non è la stessa cosa per ragazzi e ragazze …..altri aspetti dell’alcol • l’alcol può avere un effetto depressivo, sedativo o eccitante, spesso si può associare o essere la causa di comportamenti violenti e può influenzare negativamente l’attività cerebrale; • è una sostanza che ha interazioni con molti farmaci, anche con i più comuni come gli antibiotici e l’aspirina ed è particolarmente pericolosa da associare a sedativi e tranquillanti. • al pari di altre sostanze, l’alcol può essere responsabile della “Sindrome da Dipendenza”: – una condizione patologica – bisogno spesso forte, talora irresistibile, di assumere la sostanza, aumentandone sempre più le quantità – incapacità di smettere di bere nonostante si abbia la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico. Cosa … non fa l’alcol: luoghi comuni (1) l’alcol aiuta la digestione non è vero! la rallenta e determina un alterato svuotamento dello stomaco il vino fa buon sangue non è vero! il consumo di alcol può determinare anemia ed aumento dei grassi nel sangue le bevande alcoliche sono dissetanti non è vero! disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo (blocca ADH e quindi induce poliuria e sete) l’alcol da calore non è vero! la dilatazione dei vasi sanguigni produce solo una sensazione iniziale di calore in superficie, a cui subentra poi un ulteriore raffreddamento Cosa … non fa l’alcol: luoghi comuni (2) l’alcol aiuta a riprendersi da uno shock non è vero! provoca dilatazione dei capillari e quindi una diminuzione di afflusso di sangue agli organi, compreso il cervello l’alcol dà forza non è vero! è un sedativo e produce solo minor senso di affaticamento e di percezione del dolore l’alcol rende sicuri non è vero! in fase iniziale disinibisce, eccita, aumenta il grado di socializzazione, ma poi agisce come un potente agente depressivo del SNC; senso della sicurezza svincolata dal pieno controllo del comportamento (dispercezione del rischio per sé e per gli altri) Cosa … non fa l’alcol: luoghi comuni (3) la birra fa latte non è vero! allattamento: per produrre il latte la donna ha bisogno di liquidi, frutta, nutrienti; l’alcol passa nel latte materno e viene assunto dal bambino; gravidanza: due bicchieri di bevanda alcolica al giorno sono potenzialmente in grado di distruggere le cellule del cervello del feto >>> sindrome feto-alcolica l’alcol è una sostanza che protegge non è vero! nei maschi adulti minime quantità di alcol possono contribuire a ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare, ma alle stesse quantità aumenta il rischio di cirrosi epatica, alcuni tumori, accidenti cerebrovascolari, incidenti sul lavoro, incidenti stradali e domestici, episodi di violenza. Problematiche cliniche alcol correlate Virus Virus dell’epatite dell’epatite Apparato Apparato digerente digerente Apparato Apparato emopoietico emopoietico Apparato Apparato muscolomuscoloscheletrico scheletrico Sistema Sistema nervoso nervoso Gravidanza Gravidanza ALCOL ALCOL Cancro Cancro (sindrome (sindrome feto-alcolica) feto-alcolica) Apparato Apparato cardiocardiovascolare vascolare Apparato Apparato respiratorio respiratorio Cute Cute Reni Reni Scenari • Riduzione dei consumi • Aumento del numero dei consumatori • Maggiore richiesta di aperitivi alcolici, drinks, superalcolici (alcolemie elevate, maggiori effetti psicoattivi) • Binge-drinking al di sopra della media europea • Maggiore precocità d’uso • Carico di malattia superiore alla media europea • Carico di malattia in crescita per > 65 aa • Crescita del valore farmacologico ed edonistico del bere, calo del valore alimentare • Aumento dei pz in carico ai Servizi per PPAC (sempre più giovani e sempre più vecchi) Centro Alcologico del Ser.T. 178 138 123 100 77 80 42 38 2000 88 141 183 157 192 136 128 126 57 56 2007 2008 97 108 44 49 50 2005 2006 57 43 46 2001 2002 Nuovi 50 2003 2004 Già conosciuti Totale Anno 2009: 232 utenti, 81 dei quali (59 maschi e 23 femmine) nuovi inserimenti nei programmi di trattamento/riabilitazione bio-psico-sociale. A questi vanno aggiunte 59 persone che dopo il colloquio di accoglienza, non hanno accettato di intraprendere un percorso di cura. • Incremento della popolazione femminile con PPAC • Carenza di strutture di accoglienza • Venir meno di evidenze scientifiche sull’azione protettiva dell’alcol a bassi dosaggi • Modelli di consumo e di dipendenza inusuali proposti dai migranti • Più evidente correlazione tra disturbi affettivi e di personalità e abuso di alcol • Sempre maggior ricorso all’alcol in termini di autocura • Utilizzo dell’alcol in associazione ad energizzanti ed integratori (caffeina, taurina, ginkgo, damiana - prodotti con caratteristiche attivanti, lipolitiche, diuretiche, stimolanti la libido) • La media dei maschi italiani che negli ultimi dieci hanno consumato alcolici è del 33% della popolazione maschile e del 27.8% di quella femminile • Una popolazione stabile negli ultimi dieci anni • Anche se: • +18.5% dei giovani tra i 14 ed i 17 anni che consumano più alcolici • +12.3% dei giovani in età compresa tra i 18 ed i 24 anni • Il 25% dei maschi ed il 14.8% delle femmine presenta condotte a rischio • Binge-drinking maggiormente diffuso negli agglomerati urbani con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti IL MESSAGGIO In quali condizioni è raccomandabile non bere: – – – – – – – – – – se hai meno di 16 o più di 65 anni di età se hai programmato una gravidanza se sei in gravidanza o se allatti se assumi farmaci (ansiolitici, anticoagulanti, ASA,…) se soffri di una patologia acuta o cronica se sei un alcolista se hai o hai avuto altri tipi di dipendenza se sei a digiuno o lontano dai pasti se devi andare al lavoro o durante l’attività lavorativa se devi guidare un veicolo o usare un macchinario O.M.S. Ci sono persone molto avvedute che credono che, se si continuano a chiudere gli occhi davanti a una cosa, questa non esista più Frammenti postumi, 1880 F. Nietzsche