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L`automobile spinge l economia mondiale

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L`automobile spinge l economia mondiale
Datum: 12.05.2015
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Auflage: 19'960
Erscheinungsweise: monatlich
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Abo-Nr.: 1084132
Seite: 72
Fläche: 179'756 mm²
L'automobile spinge
l economia mondiale
Con 71,3 milioni di veicoli (+4%) e 88 milioni di unità se si comprende il segmento commerciale,
il settore automobilistico riflette gli sviluppi geopolitici ed economici mondiali, motore di crescita
per molti grazie alla sua capacità di coinvolgere svariati comparti - dalla meccanica alla tecnologia
ai servizi - e barometro del benessere generale.
Anche lo scorso anno il settore Euler Hermes Economic Research
automobilistico non si è fatto trovare impreparato sulla griglia di
partenza e ha saputo dimostrare di tenere
tutta la durata della gara, fino al rush finale
di dicembre, confermando la sua centralità
nell'economia mondiale. Con 71,3 milioni
di veicoli, nel 20141a produzione mondiale
Depai unent (2014). Il Paese asiatico - che
nell'area orientale impugna saldamente
lo scettro di primo produttore di autovetture, davanti al Giappone e alla Corea del
Sud - promette di offrire un bacino di
acquirenti potenzialmente illimitato per
il futuro: la crescita economica interna,
di autovetture è infatti cresciuta del 4%, abbinata all'attuale scarso numero di prostando alle stime proposte dal Catalogo prietari di vetture (attorno al 5% della
2015 della rivista svizzera Automobil Revue.
popolazione), dovrebbero creare le conTrainato dalla Cina con 17,3 milioni di dizioni ideali per l'espansione dell'export
veicoli (+11%), il novero dei grandi Paesi verso la Cina. Una possibilità ben nota
produttori è completato da Stati Uniti alle case automobilistiche europee che già
(8,97 milioni di auto, +4,63%), Europa da alcuni anni stanno affilando gli artigli.
(15,34 milioni di auto, +5%) e Giappone Ora si tratta di pianificare la crescita sul
(8,6 milioni di auto, +3%). In particolare lungo temine: per il gruppo Volkswagen,
l'Europa, grazie al solido volume delle che in Cina ha prodotto 3 milioni e mezzo
esportazioni, specialmente di vetture nella di autoveicoli nel 2014, la sfida è rivedere
categoria lusso, sembra finalmente sulla al ribasso i listini, specie per quanto constrada della ripresa, invertendo la tendenza cerne Audi. Ma anche Jaguar Land Rover
negativa del 2013.
si sta muovendo in questa direzione per
Si può dunque osservare come i movi- aumentare le proprie chance di diffusione.
menti del settore automobilistico ripro- I margini ci sono: basti pensare che il grupducano le dinamiche macroeconomiche: po
realizza in Cina il 30% delle venla Cina si posiziona infatti in testa alle sta- dite e il 50% dei ricavi. Un rischio di mertistiche relative al ramo dell'auto, confer- cato che forse è una delle ragioni dello
mando la fase di eccezionale crescita che scontro ai vertici con l'uscita di scena del
la sua economia sta attraversando: dal 2009 presidente Piech. D'altro canto è anche
ha superato gli Stati Uniti imponendosi necessario correre ai ripari: è di pochi giorquale principale mercato automobilistico ni fa la notizia della maximulta di 52 milio-
a livello mondiale, come evidenziato dal ni di euro a Mercedes per pratiche monorapporto The global automotive market di polistiche, ultima di una lunga serie di san-
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zioni che hanno coinvolto anche Audi e
Chrysler, multate lo scorso settembre dalla
National Development and Reform Com-
mission, autorità di regolamentazione
cinese, per violazioni sui prezzi di auto e
componenti, mentre dieci aziende giap-
TOYOTA
ponesi si sono viste recapitare una sanzione
da 1,24 miliardi di yuan (180 milioni di
franchi) per aver concertato un cartello
sui prezzi in Cina fra 2001 e 2011.
Nonostante le grandi potenzialità del
settore, le case automobilistiche cinesi
faticano a decollare. Fra gli oltre 80 produttori statali e privati appartenenti alla
China Association of Automobile Manufacturers (CAANI), solo una quindicina
GM
CM
RENAULT
RENAULT NISSAN
NISSAN
HYLIrlDRIKIA MOTORS
HYUI1DRIKIA
FCA
MONDA
HONDA
PSA PEUGEOT CITROE71
CITROM
SUZUKI
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riesce a produrre più di 100mila veicoli quello automobilistico, dominato dagli
l'anno, fra cui le sette compagnie statali, eccezionali risultati di Hyundai/Kia.
Cambiando continente, nel 2014 l'Ale loro joint venture e una manciata di privati (Geely di Volvo Cars, Great Wall e merica del Nord ha costruito quasi un
BYD): ma il totale di vetture costruite non quarto dei veicoli passeggeri e commerciali
raggiunge nemmeno un decimo della pro- a livello mondiale. La ristrutturazione del
duzione nazionale totale. Su dimensioni
così limitate le aziende cinesi faticano a
individuare spazi di crescita e a investire
in ricerca e sviluppo.
Oltre alla Cina, il continente asiatico
annovera altri due fra i quattro maggiori
costruttori di auto: Giappone e Corea del
Sud. Il Paese del Sol Levante sta attualmente scontando un periodo di contrazione a causa delle scelte governative: l'au-
mento dell'IVA nell'aprile del 2014 ha
condizionato la politica degli acquisti, saliti
nei primi mesi dell'anno e poi calati nel
settore tra 2009 e 2010 ha permesso agli
USA di aumentare il rendimento e con-
centrare la produzione, pur a discapito
della forza lavoro, ridotta circa di un quin-
to. Anche se General Motors ha dovuto
richiamare quasi 25 milioni di veicoli per
ragioni di sicurezza (blocchetti di accensione difettosi), e continua a scontare le
perdite della divisione europea Opel, il
rapporto di fiducia non sembra incrinato,
tant'è che il GEO Mary Barra non manca
di raccogliere consensi per la capacità di
gestire il momento di crisi e la strategia
di sviluppo approntata. Il settore rimane
secondo semestre e in avvio 2015. La congiuntura non preoccupa molto i produttori in definitiva altamente lucrativo, dominato
esteri che tutti insieme controllano solo da modelli ad alto valore aggiunto quali
il 6% del mercato, ma danneggia Toyota, pick-up e SUV: Ford con la F-Series di
pick-up è leader del segmento e proprio
Honda e Nissan, che esportano però metà
della produzione e si ripromettono, dopo negli USA ottiene la maggior parte degli
il successo in Nord America, di sfondare
anche in Europa puntando sui rispettivi
marchi di lusso, Lexus, Infiniti e Acura.
I veri concorrenti dei costruttori giapponesi sono però i sudcoreani. Ormai da
diversi decenni la Corea del Sud sta viven-
do una felice crescita dell'industria auto-
mobilistica: dopo aver debuttato occupandosi principalmente dell'assemblaggio
di componenti realizzate all'estero, il tra-
introiti. Eccezionale poi l'ascesa del gruppo
Fiat-Chrysler che a marzo ha segnato il
60esimo mese di crescita consecutivo.
Anche il mercato automobilistico europeo riproduce quanto accade a livello politico, presentando un panorama composito
che, sovraffollato di produttori, marchi e
concessionari, frastagliato fra lingue e
regolamentazioni diverse, rappresenta
oltre il 17% delle vendite mondiali. Viene
da una lunga crisi e, secondo le analisi del
volgente sviluppo del settore ha preso
rapporto di Euler Hermes, malgrado la
velocità a partire dagli anni Ottanta,
ripresa del 2014 i ricavi globali derivanti
soprattutto in virtù dell'esplosione dell'export. A oggi la Corea del Sud costituisce
la terza economia dell'area asiatica con
un'industria manifatturiera che, raggruppando diversi comparti, dal tessile all'elettronica (i colossi Samsung e LG) - sovra-
na nella fabbricazione dei semiconduttori
- contribuisce per il 40% al PIL nazionale.
Tra i segmenti più importanti vi è proprio
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dalla vendita di vetture continuano a essere
inferiori di circa il 15% rispetto al periodo
ante-crisi. In Spagna, grazie al ribasso dei
salari e all'aumento degli orari di lavoro,
la produzione di auto è decollata divenen-
do una delle principali fonti del surplus
commerciale nazionale. In Italia invece le
molte strutture in gran parte sottoutilizzate
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Dati 2014 con le relative posizioni
di produzione e vendite mondiali
mondiali di
di vetture,
vetture,
PIL e popolazione a confronto
Paese
Produzione'
VenditeVendite'
(in
(in unità)
unità)
(in
(in unità)
unità)
Cina
Cina
17.302.636
0 19.927.730
19.927.730
Stati Uniti
0O7.687.619
7.687.619
0 4.699.590
4.699.590
Russia
8.972.083
8.972.083
8.616.481
5.847.774
4.036.875
4.036.875
2.973.215
2.983.347
2.469.972
2.469.972
2.381.921
1.923.408
1.667.431
1.667.431
12
1.614.256
1.614.256
Regno Unito
13
Repubblica Ceca
Giappone
Germania
Corea del Sud
Brasile
India
Canada
Messico
Spagna
o
0 3.036.773
3.036.773
Popolazione'
Popolazione
(in Mld di USD)
0
10,380.380
10,380.380
0 17,418.925
17,418.925
0
0 4,616.335
4,616.335
0 3,859.547
3,859.547
(in Mln)
O
0 1.393.784
1.393.784
0 322,583
322,583
0 122,999
122,999
o
0o82,652
82,652
0 2.504.161
2.504.161
1,416.949
O
1,416.949
0 2,353.025
2,353.025
0 202,033
202,033
0 2.570.531
2.570.531
0 2,049.501
2,049.501
0O1.267,401
1.267,401
775.500
775.500
1,789.717
1,789.717
35,524
745.500
1,282.725
O 1,282.725
123,799
O 123,799
885.308
1,406.855
1,406.855
47,066
1.473.281
o
O
o
O
49,512
64,641
64,641
O
1.795.885
0O2,846.889
2,846.889
1.857.461
1.857.461
0O142,467
142,467
1.533.165
0
O 2.286.877
2.286.877
0 2.476.435
2.476.435
0 2,945.146
2,945.146
63.489
14
981.520
192.314
192.314
205.658
10,740
Turchia
15
851.540
587.331
O 587.331
806.108
72,837
Tailandia
16
763.753
o
o
O
373.804
67,223
99.971
5,454
A sinistra, mettendo a confronto la graduatoria dei Paesi per veicoli prodotti
888.648
0O252,812
252,812
vendite di veicoli, PIL e popolazione, si
327.709
327.709
546.644
38,220
38,220
ricavano interessanti osservazioni.
Mentre si conferma il netto predominio
della Cina e la solidità degli Stati Uniti,
spiccano realtà quali la Corea del Sud
e l'India. Variegato invece l'andamento
Francia
411.402
Slovacchia
17
736.796
72.249
Indonesia
Indonesia
18
696.414
879.461
879.461
Polonia
19
558.986
Argentina
20
506.539
423.696
423.696
540.164
41,803
41,803
Italia
Italia
21
330.026
1.360.293
1.360.293
0 2,147.952
2,147.952
61,070
61,070
o
304.083
304.083
Svizzera
Svizzera
O
O
712.05
712.05
8,158
con la relativa posizione in quanto a
delle nazioni europee, dove la Germania
AutomobilRevue
Revue
esclusi, alcuni
alcuni risultati
risultati sono
sonoprovvisori;
prowisori; Fonte:
Fonte: Catalogo
Catalogo 2015
2015Automobil
1 SUV
SUV e crossover, pick-up esclusi,
2 Veicoli passeggeri; Fonte: OICA
33 Fonte:
Fonte: FMI
FMI World
World Economie
Economic Outlook,
Outlook, aprile
aprile 2015
2015
44 Fonte:
Fonte: State
State ol
of World
World Population
Population 2014,
2014, UNFPA
UNFPA
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si distingue per continuità e valore.
Nella pagina a fianco, dall'alto al basso,
i primi dieci costruttori automobilistici
al mondo in base alle vendite 2014.
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Aumento PIL tedesco dal 2000
per settori economici
56%
Industria
auto
auto
21%
16%
Totale
economia
tedesca
tedesca
Industria
Industria
senza auto
Export tedesco, surplus 2014,
216,9 MId
Mld $
116,2 MId
Mld $
Germania:
l'auto, un pericoloso successo
Il ruolo dominante del settore automobilistico nell'industria tedesca preoccupa gli
economisti
economisti nazionali.
nazionali. Se
Se la
la produzione
produzione di
di vetture
vetture andasse
andasse in
in crisi
crisi rischierebbe
rischierebbe di
di
compromettere
la
stabilità
economica
del
Paese.
Con
un
fatturato
globale
di
367,9
compromettere la stabilità economica del Paese. Con un fatturato globale di 367,9
miliardi di euro nel 2014 (dati Statista), il settore automobilistico ha gradualmente
soppiantato gli altri, come l'ingegneria meccanica o l'industria metallurgica. Tra il
2000 e il 2012, il valore aggiunto netto dell'industria dell'auto è più che triplicato
rispetto alla crescita dell'economia
dell'economia tedesca
tedesca nel
nel suo
suo complesso.
complesso.Nell'export
Nell'exporttedesco,
tedesco,
come si vede nel grafico a fianco, l'indotto dell'industria dell'auto supera il 50%
del totale del surplus nazionale di 216,9 miliardi di dollari, fatturando 116,2 miliardi,
con
con tre
tre auto
auto su
su quattro
quattro destinate
destinate all'export
all'export (4,3
(4,3 milioni
milioni su
su 5,62
5,62 totali).
totali).
Fonte Die
", di
di C.
C. Dierig,
Dierig, N.
N. Doll
Doll ee O.
O. Gersemann,
Gersemann, 16.04.2015.
16.04.2015.
Fonte:
Die Welt,
Welt, "Die
"Die unheimliche
unheimliche Dominane
Dominanz der
der deutschen
deutschen Autogiganten
Autogiganten",
L'auto leader del DAX 30
100,7 MId
Mld $$
100,7
Rango
Industria
dell'auto
Themen-Nr.: 225.020
Abo-Nr.: 1084132
Seite: 72
Fläche: 179'756 mm²
Resto
Resto
dell'industria
(in
di euro)
euro)
di
Fatturato
Utile (EBIT)
(EBIT)
Utile
Volkswagen
202.458
12.697
11.545
2
Daimler
129.872
129.872
10.752
10.752
4.532
4.532
4
BMW
80.401
80.401
9.118
9.118
4.135
4.135
Continental
34.506
3.345
3.345
2.138
1
14
14
R&D
R&D
Fonte: E&Y, The 2014 EU Industrial R&D Investment Scoreboard
Fonte: Destasis, KFW Research
stentano a ingranare la marcia, se si esclu-
dono i segnali positivi nel segmento dei
veicoli commerciali e in quello del lusso,
in cui le sue fabbriche sfornavano Jaguar,
Rover, Austin, Morris e Wolseley.
Su questo panorama si staglia la Germania, nazione che fa della continuità il
proprio punto di forza, imponendosi in
superando per la prima volta il fatturato tutto il mondo soprattutto grazie ai suoi
di Ferrari. Lascia invece perplessi il totale marchi di lusso, ma anche alla garanzia di
di vetture prodotte in Italia di 330mila qualità e sicurezza che ne ha favorito la
unità, corrispondente a un deludente popolarità tra tutte le fasce di acquirenti.
21 esimo posto nella classifica dei costrut- A causa dei costi di produzione crescenti
tori mondiali. Il Regno Unito presenta molti gruppi, fra cui VW e Mercedes, nei
per contro un mercato vivace e ricco che, prossimi anni appronteranno piani di
appoggiandosi a un regime fiscale estre- ristrutturazione, guardando alle economie
mamente attrattivo e alla flessibilità della di scala e allo sviluppo dí sinergie. Un mermanodopera, può dirsi ridiventato un cato in piena salute, come conferma un
autentico produttore di auto, anche se sarà primo trimestre 2015 dinamico.
dove Maserati ha visto le sue vendite
impennarsi del 137% durante il 2014,
difficile recuperare l'aura del mitico passato
Un successo che rappresenta però anche
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un rischio per l'economia nazionale tede- che potrebbe consentirle di sbarcare con
sca, visto il ruolo vitale dell'industria auto- successo in Cina.
mobilistica: il predominio e i continui
Se guardiamo al 2015, le nuove immarecord siglati da BMW, Daimler e VW, tricolazioni hanno raccolto ottimi risultati
se non ripetuti rischiano di compromettere con crescita a doppie cifre in Cina
la stabilità economica del Paese. In effetti, (+11,3%), mentre a marzo le vendite di
il merito di aver risollevato la Germania auto nuove nell'UE e nei Paesi Efta (Islanda una lunga fase di stagnazione e, recen- da, Norvegia e Svizzera) hanno fatto
temente, la capacità di uscire a testa alta segnare un incremento del 10,80%, voludalla crisi economica che attanaglia buona me più alto degli ultimi 5 anni. Un risultato
parte dell'Europa, vanno proprio ricono- dipendente soprattutto dai Paesi dell'Assciuti all'industria automobilistica naziosociazione di libero scambio (Islanda
nale. Tutti i principali settori dell'industria
81,9% e Svizzera +20%) dove si è regine hanno tratto giovamento, diventando
strato un boom nelle consegne. Tutti e
i primi clienti di produttori e fornitori:
cinque i mercati europei di punta si sono
costruttori, elettronici, elettrotecnici e
espansi, Spagna in testa con il +41% a
sviluppatori di software. Le fonderie naziomarzo grazie al piano di incentivi statali
nali sono oggi le più importanti a livello
recentemente varato, seguita da Italia
mondiale e realizzano l'85% del fatturato
(+15%), Germania e Francia (+9%) e
nel segmento dell'alluminio proprio grazie
Regno Unito (+6%). Oltre a questi Paesi
all'industria automobilistica. Senza l'appiù affermati, suscitano interesse i brillanti
porto di produttori e distributori di tale
risultati di Portogallo (+42%), Irlanda
settore, lo straordinario saldo positivo
(+33%) e Grecia (+11%), ovvero le nazioni
nella bilancia commerciale dell'export
tedesco (217 miliardi di dollari) si aggire- più colpite dalle politiche di austerità e
rebbe su cifre normali. C'è però chi teme
che si tratti dell'apice della fase d'espansione e che le aspettative mancate dalle
economie dei Paesi emergenti o le nuove
norme sull'inquinamento possano ostacolare la Germania in futuro.
Al momento, a livello mondiale, il grup-
dove ora il tentativo di ripresa sta cercando,
fra i vari settori, di far leva proprio su
quello automobilistico.
Nel primo quarto del 2015 il mercato
statunitense ha registrato una crescita del
5,6%, giovandosi della solida fiducia dei
consumatori a fronte dell'avvio d'anno
decisamente positivo per il mercato del
po Volkswagen si aggiudica il titolo di lavoro, con i salari in rialzo, e del favorevole
maggior produttore con 9,5 milioni di
prezzo della benzina. Mentre l'India proautomobili, seguito da Toyota (8,2 milioni
di auto), Hyundai/Kia, GM e RenaultNissan. Se invece si prendono in consi-
segue su una strada positiva, il Brasile deve
derazione i veicoli venduti, il primo posto
va a Toyota, a quota 10,23 milioni, seguita
da VW a 10,14 milioni. Lentamente la
Francia, in un frangente critico sul fronte
della politica interna, comincia a risollevarsi, in particolare grazie al successo dell'alleanza Renault-Nissan, alla partnership
con Daimler e ai brillanti risultati del marchio low-cost Dacia (proprietà di Renault),
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6932 Breganzona
091/ 610 29 29
www.ticinomanagement.ch
Medienart: Print
Medientyp: Publikumszeitschriften
Auflage: 19'960
Erscheinungsweise: monatlich
affrontare una regressione del -16,2%
scontando, un po' come accade in territorio nipponico, gli effetti dell'aumento
dell'imposta sui manufatti (IPI). A con-
Themen-Nr.: 225.020
Abo-Nr.: 1084132
Seite: 72
Fläche: 179'756 mm²
Nell'ultimo cinquantennio, la vendita
globale di veicoli passeggeri e commerciali è cresciuta con una media annua
ferma di quanto si diceva sulle correlazioni
del 3%. Mentre negli ultimi 20 anni in
Europa, Nord America e Giappone il
mercato si è mantenuto piuttosto stabile, nell'ultimo decennio i Paesi emergenti hanno contribuito in modo determinante all'aumento della vendita di
veicoli a motore: in particolare la Cina
tra industria dell'auto e questioni geopolitiche e macroeconomiche, drammatica
la situazione della Russia, dove le vendite
sono crollate del -36,3 %, penalizzate dalle
sanzioni derivanti dalla crisi ucraina.
Susanna Cattaneo
che, con la sua popolazione vicina a 1,4
milioni di persone, si prospetta come
il futuro motore del settore.
Vendite di veicoli nuovi (passeggeri e commerciali)
negli
ultimi 50
50 anni
anni(in
(inun didiunità)
unità)
negli ultimi
100
Totale
88
80
Resto del
del mondo
Resto
mondo Cina
Europa
Giappone
19
America del
del Nord
America
Nord
Totale
63
60
25
15
Totale
41
40
40
8
6
Totale
21
19
16
14
2
20
20
7
18
20
2004
2004
2014*
15
o
1964
1964
1984
Fonte:
Fonte: IHS
IHS Automotive
Automotive
* Previsione
Medienbeobachtung
Medienanalyse
Informationsmanagement
Sprachdienstleistungen
ARGUS der Presse AG
Rüdigerstrasse 15, Postfach, 8027 Zürich
Tel. 044 388 82 00, Fax 044 388 82 01
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L'auto e l'indotto nell'economia svizzera
Con 535 automobili ogni 1000 abitanti, la Svizzera è il Paese più
motorizzato d'Europa, e la filiera dell'auto garantisce tra impieghi
diretti e indiretti, secondo le stime dell'Unione professionale
svizzera dell'automobile (UPSA), un posto di lavoro su otto.
Oltre 15mila aziende impiegano 84mila persone (il doppio rispetto
all'industria farmaceutica), fra queste le circa 5.200 autofficine,
che contano in media 6 dipendenti.
Complessivamente il ramo dell'auto ha generato per la Svizzera
nel 2014 il notevole fatturato di 89,768 miliardi di franchi, dei
quali, per attenerci alle categorie predominanti, 15,24 miliardi
derivanti dalle vendite di veicoli nuovi , 17,37 da attività di garage,
18,5 da attività di trasporto e 12,5 dai carburanti e 4,4 dalle assicurazioni (fonte: Schweizer Fahrzeugmarkt. Ausgabe 2015) .
Di particolare interesse e consistenza, il dato riguardante l'indotto
L'industria svizzera
svizzera dell'indotto
dell'indotto Auto
Auto (9
(9 Mid
Mieididifatturato)
fatturato)
L'industria
Lavoro per le singole marche (in %)
80% 80%
70%
70%
60%
50%
50%
40%
40%
30%
30%
deí produttori elvetici di componenti per l'industria automobilistica:
20%
20%
un fatturato di 9,1 miliardi di franchi e 24mila addetti, cifre di
10%
grande rilevanza, anche se va detto che la rivalutazione del franco
0%
0%
I
potrebbe cambiare i parametri già nei prossimi mesi. Inoltre
O
bisogna considerare, come tratteggiato nelle previsioni congiunturali
per il settore svizzero dell'auto elaborate da BAKbasel, che la
sovrapproduzione e la saturazione del mercato automobilistico
nostrano potrebbero a lungo termine portare a "una rarefazione
della rete di distribuzione, associata a una flessione dell'occupazione.
Nei prossimi anni lo sviluppo del plusvalore lordo nel settore dell'automobile seguirà una rotta stagnante e sarà costretto a rimanere
indietro rispetto alle dinamiche economiche nazionali", sottolinea
lo studio condotto dall'Istituto di ricerca.
Ma guardando ai risultati dell'anno passato e all'ottimo avvio del
2015 che, dopo un inizio titubante, a marzo ha fatto registrare un
record di vendite, a sorpresa scopriamo che, in un Paese come la
Svizzera che non possiede case automobilistiche ma vive di importazione, il ramo dell'auto riveste un ruolo determinante. Merito
z
II i
m
1 1 1 1
11 1
c
.5
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2
o
o
2
2
Fonte:Center
CenterofofAutomotive
AutomotiveResearch/ETH
Research/ETH
Urich,2013
2013
Fonte:
ZUrich,
Malgrado l'assenza
l'assenza di
di case
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elvetiche fra
fra ii costruttori
costruttori di
di autoautoMalgrado
mobili,
la
Svizzera
si
pone
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prima
linea
fra
i
fornitori
di
commobili, la Svizzera si pone in prima linea fra i fornitori di componenti di
di massima
massima qualità
qualità per
per le
le case
case automobilistiche
automobilistiche di
di
ponenti
maggior prestigio
prestigio ee diffusione.
diffusione.
maggior
in larga parte dell'elevato tasso di motorizzazione, curioso in una
fra le nazioni meglio servite dai mezzi pubblici e dive più si investe
in forme di mobilità alternativa.
Ancora una volta, la Confederazione conferma la sua eccezionalità
nel contesto mondiale, inserendosi nel viluppo di relazioni che
rispecchiano attese, dinamiche e contraddizioni di un'economia
alla costante ricerca di nuovi orizzonti e strade da percorrere per
sottrarsi alla crisi.
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