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06 Rispetto della dignità del cadavere - Print
Il fondamento antropologico: La persona corpo e anima 8 Maggio 2012 Il corpo umano è costitutivo della persona “perché è umano” e “finché è umano” Il rispetto della dignità del cadavere in alcuni trattamenti (autopsia, prelievo degli organi, cremazione, dispersione delle ceneri, ecc.) Ramón Lucas Lucas, LC [email protected] www.ramonlucas.org La natura umana porta -anche sotto il suo aspetto corporeoil sigillo dello spirito ed esprime la dignità della persona Se il corpo umano fosse per la persona uno strumento e un oggetto, non ci sarebbe alcun motivo valido per evitare che la persona lo trattasse allo stesso modo degli altri strumenti ed oggetti Ma non esiste la necessaria distanza ontologica per poter considerare il nostro corpo come qualcosa di diverso da noi stessi. La nostra natura umana siamo noi stessi e noi siamo il nostro corpo La nostra libertà riguardo al nostro corpo e al corpo degli altri, trova i suoi limiti già iscritti in una esigenza fondata sul nostro essere in quanto spirito-incarnato. 1 2 Il fondamento antropologico: Il fondamento antropologico: corpo umano e persona # Pertanto, la vita corporea umana partecipa della dignità della persona, delle sue decisioni, delle sue lotte e della sua inviolabilità < Qualsiasi minaccia alla vita del corpo è una minaccia alla persona. Toccare il corpo, colpirlo, significa colpire la persona nella sua integrità < Dal punto di vista filosofico – il valore morale del corpo umano L spirito incarnato – la moralità dipende anche, nell’oggetto e contenuto, della corporeità corpo umano e persona Cristianesimo Nella filosofia platonica e gnostica Inaugura una nuova visione Il corpo veniva considerato come la tomba dell’anima La filosofia cristiana del corpo è equidistante dai due estremi opposti: - il disprezzo spiritualista - la divinizzazione materialista < Dal punto di vista teologico: – Homo imago Dei – Homo lapsus – Homo imago Christi. 3 4 Temi e Problemi Autopsia # Esame post-mortem medico dettagliato e attento del corpo e dei relativi organi della persona per stabilirne le cause, le modalità, l’ora e i mezzi che l'hanno prodotta. # Autopsia # Autopsia legale # Cremazione < Fatta a scopo giudiziario per stabilire eventuali responsabilità # Dispersione delle ceneri # Prelievo degli organi. – Uccisione; morte sospetta in ospedale. # Autopsia medica (clinica) < Investigazione interna ospedale: – Controllo di qualità della medicina – Incremento oggettivo della conoscenza # Autopsia universitaria < Didattica e aprendimento degli studenti. 5 6 La lezione d'anatomia, Rembrandt, 1632 Autopsia Scopi delle autopsie # Anche se il motivo principale per effettuare un'autopsia è determinare la causa della morte, questa ha altri benefici o scopi che ne determinano i diversi tipi: # Tre livelli di autopsia: < Completa – nella quale sono esaminate tutte le cavità del corpo (testa compresa) < Per motivi giudiziari < Limitata < Confermare la diagnosi del medico di reparto o dare delucidazioni sulla causa della morte del paziente < Selettiva – dove sono esaminati soltanto organi specifici < Per istruzione, formazione medica e ricerca – fornire informazioni ai membri della famiglia su potenziali malattie genetiche che possono avere implicazioni su di loro – fornire informazioni su come prevenire le cause della malattia. 7 # Le analisi di laboratorio successive, dopo prelievo e studio dei tessuti biologici (sangue, urina, bile, umor vitreo, contenuto gastrico, capelli, peli, frammenti dei singoli organi), possono prevedere test tossicologici, microbiologici, istologici, citologici e genetici. 8 Posizione della Chiesa Autopsia Perché è moralmente lecita? #Nei confronti della dissezione la Chiesa ha mantenuto sempre il principio del rispetto per il cadavere, ma è evoluto nel modo di concepirlo: < Proibizione di Bonifacio VIII nella bolla “De sepulturis” (1300) L sezionamento del corpo di Papa Alessandro V nel 1410 < Sisto IV (1471) e Clemente VII (1523) consentirono il sezionamento di cadaveri a Padova e Bologna < Nel Rinascimento la pratica era abbastanza estesa – che solitamente esclude la testa Studi anatomici di Leonardo da Vinci 1510 #Morta la persona, l’organismo biologico non è più “corpo umano” ma “corpo cadaverico”; non è più “soggetto” ma “oggetto”. • È noto l’interesse di Leonardo (+1519) e Michelangelo (+1564) per l’anatomia < Oggi: CCC, 2301: • “L' autopsia dei cadaveri può essere moralmente ammessa per motivi di inchiesta legale o di ricerca scientifica”. 9 10 Autopsia Autopsia: Problemi Condizioni per la moralità #È possibile l’esercitazione, previa a un intervento chirugico delicato, su un cadavere? #L'autopsia può essere effettuata SOLTANTO se la persona è veramente morta, e in questo caso, non può essere iniziata prima che siano trascorse 24 ore dalla morte #Anche se il cadavere oggettivamente è “res” tuttavia sono le spoglie mortali della persona, e dunque vanno trattate con rispetto < Umano: per il rapporto ontologico e relazionale con la persona che fu; < Cristiano: per la speranza nella risurrezione • CCC 2300: “I corpi dei defunti devono essere trattati con rispetto e carità nella fede e nella speranza della risurrezione. La sepoltura dei morti è un' opera di misericordia corporale; rende onore ai figli di Dio, tempi dello Spirito Santo”. 11 < Il patologo fa l’autopsia < Il chirurgo pratica su un determinto organo l’intervento che deve fare < R/ Si #È possibile servirsi del “materiale biologico” per interventi chirurgici in atto? < Chirurgo che va a cercare una protesi di titanio per l’intervento che sta facendo... < Estrazione della cornea... per il trapianto < R/ No come norma generale, ma vedi “donazione e trapianti d’organo”. 12 Autopsia: Problemi #Cosa fare con i residui medici < Tessuti sui quali il patologo fa la biopsia < Ciò che il chirugo asporta nell’intervento (gamba...) < Resti biologici abortivi • R/ Luogo speciale per incinerarli o tumularli (problema simile alla cremazione e dispersione ceneri) < E se il paziente chiede la gamba?. Cremazione #Ammessa dal '8 maggio 1963 nell'Istruzione del S. Ufficio come mitigazioni ai canoni 1203 e 1240 del Codice del 1917 < Vi si afferma la tradizionale preferenza per l'inumazione #Sancita nel 1992, CCC 2301: < “La Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi”. 13 14 Cremazione: problema teologico La cremazione #Il nuovo orientamento segna una rottura con una ininterrotta tradizione < Il cristianesimo è nato in un tempo in cui l’incenerimento era prassi comune (vedi necropoli vaticana); < Eppure i cristiani scelsero l’inumazione, perché tale uso esprimeva meglio la loro fede nella risurrezione < Il seppellimento del corpo era un segno che parlava da sé; iI segni sono di solito molto piú eloquenti di tante parole. #Ecco dove sta il problema per alcuni: < La nuova linea adottata dalla Chiesa, pur essendo teoricamente corretta, rischia di favorire il processo di secolarizzazione della società < Accettare la cremazione, pur con tutte le precisazioni e i distinguo, trasmette un messaggio meno forte sulla risurrezione (dalla polvere veniamo e alla polvere torniamo) #La mia posizione: #“Rito delle esequie” (2ª Ed. in lingua italiana) risponde addeguatamente a questo rischio < Vi è un’appendice dedicata alle esequie in caso di cremazione < Richiamare il fatto che la Chiesa – anche se non si oppone alla cremazione dei corpi quando non viene fatta in odium fidei – continua a ritenere la sepoltura del corpo dei defunti la forma più idonea a esprimere la fede nella Resurrezione della carne, ad alimentare la pietà dei fedeli e a favorire il ricordo e la preghiera di suffragio da parte dei fedeli. < Vedo il rischio ma non ne vedo il problema. I rischi bisogna prenderseli. 15 La cremazione 16 Le ceneri Nell'urna si può, ma non in casa #“Rito delle esequie” (2ª Ed. in lingua italiana) < Eccezionalmente, i riti previsti nella cappella del cimitero o presso la tomba si possono svolgere nello stesso luogo della cremazione < Si raccomanda anche l’accompagnamento del feretro, per quanto possibile, al luogo della cremazione < La cremazione si ritiene conclusa con la deposizione dell’urna nel cimitero. 17 #N. 165 del Rituale a proposito della prassi di spargere le ceneri in natura o di conservarle in luoghi diversi dal cimitero < Sappiamo che queste due possibilità sono contemplate dalla legislazione civile italiana < Ma queste prassi, soprattutto quella dello spargimento delle ceneri in natura, sollevano non poche perplessità sulla sua piena coerenza con la fede cristiana, soprattutto quando sottintende concezioni panteistiche o naturalistiche. 18 Prelievo e trapianto degli organi situazione legale in Italia Le ceneri Nell'urna si può, ma non in casa #Inoltre, per la persona -spirito incarnato- i segni, i luoghi, le relazioni spazio-temporali... non sono indifferenti < La tomba o l’urna è un segno tangibile della continuità e della esistenza < Luogo che permette il ricordo e la preghiera • Sperienza traumatica della madre che non può recarsi ne pregare sulla tomba del figlio abortito # La legge 91/99: Disposizioni in materia di prelievio e di trapianti di organi e tessuti < Cf. Textos/Bioetica # Questioni principali della legge: < < < < < < informazione ed educazione sanitaria dichiarazione di volontà organizzazione e centri (nazionali, internazionali e regionali) tutela dell’anonimato norme transitorie sul consenso sanzioni amministrative e penali. < Sperienza “locale” per i congiunti prossimi del non anientamento totale della persona. 19 20 Etica della solidarietà e cultura della vita 1/4 Etica della solidarietà e cultura della vita 2/4 # Grande conquista della scienza a servizio dell'uomo # La medicina dei trapianti = strumento prezioso nel raggiungimento della prima finalità dell'arte medica: il servizio alla vita umana # Cultura della solidarietà e della vita: molti sopravvivono grazie al trapianto di un organo # Tra i gesti che concorrono ad alimentare un'autentica cultura della vita "merita un particolare apprezzamento la donazione di organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza" (EV 86). 21 Etica della solidarietà e cultura della vita 3/4 # All'origine si trova una decisione di grande valore etico: < La decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un'altra persona < In questo risiede la nobiltà del gesto, che si configura come un autentico atto d'amore < Non si dona semplicemente qualcosa di proprio, si dona qualcosa di sé, dal momento che in forza della sua unione sostanziale con un'anima spirituale, il corpo umano non può essere considerato solo come un complesso di tessuti, organi e funzioni..., ma è parte costitutiva della persona, che attraverso di esso si manifesta e si esprime. 22 Etica della solidarietà e cultura della vita 4/4 # Catechismo della chiesa cattolica: nn. 2296, 2301 < 2296 Il trapianto di organi è conforme alla legge morale se i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono proporzionati al bene che si cerca per il destinatario. La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà. Non è moralmente accettabile se il donatore o i suoi aventi diritto non vi hanno dato il loro esplicito assenso. E' inoltre moralmente inammissibile provocare direttamente la mutilazione invalidante o la morte di un essere umano, sia pure per ritardare il decesso di altre persone. # Discorso del Papa Giovanni Paolo II al XVIII Congresso Internazionale della Società dei Trapianti (29 Agosto 2000). < 2301 L'autopsia dei cadaveri può essere moralmente ammessa per motivi di inchiesta legale o di ricerca scientifica. Il dono gratuito di organi dopo la morte è legittimo e può essere meritorio. La Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi. 23 24 Prelievo di organi e tessuti da cadavere Prelievo degli organi # Quali problemi medico-legali ed etici ? < La certezza della morte Da vivente Da cadavere < Il consenso < I criteri di scelta del ricevente. 25 26 Il criterio fondamentale di valutazione etica Quattro criteri etici T La difesa e promozione del bene integrale della persona umana, secondo la sua peculiare dignità T Dunque, ogni intervento medico sulla persona umana è sottoposto a dei limiti < Medico-tecnici: l'eventuale impossibilità tecnica di realizzazione < Etici: rispetto della stessa natura umana intesa nel suo significato integrale: "Ciò che è tecnicamente possibile, non è per ciò stesso moralmente ammissibile". 1. Il rispetto della vita del donatore 2. La tutela dell'identità personale del ricevente e dei suoi discendenti 3. Il consenso informato 4. La totale gratuità e la non commercializzazione e giusta allocazione. 27 1. Il rispetto della vita del donatore e del ricevente # Non si può disporre del proprio corpo, se non per un bene maggiore del corpo stesso (principio di totalità) o per un bene maggiore morale relativo alla stessa persona # Questo principio di totalità giustifica soltanto la liceità degli autotrapianti (anche a carattere estetico-correttivo) # Per giustificare gli omotrapianti (rene, cuore ecc.) il principio di totalità deve concordarsi con il principio di solidarietà. Cioè, diventa lecito l'omotrapianto a queste condizioni: 29 e del ricevente 28 Condizioni per l’omotrapianto (In base al 1º principio) # Il donatore se è morto (ex cadavere): dovrà essere realmente morto; con sicuro accertamento < Problematica riguardante la morte encefalica – Vedi file # Il donatore se è vivo (ex vivo): < Non dovrà subire una grave e irreparabile menomazione alla propria vita e alla propria attività (organi doppi) < I danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore siano proporzionali al bene che si cerca per il destinatario (riuscita, età...). 30 Condizioni per l’omotrapianto (In base al 1º principio) 2. La tutela dell'identità personale del ricevente e dei suoi discendenti # Il fondamento: l'unicità ed irripetibilità della persona # Il ricevente < Dovrà essere l'unico rimedio valido per salvare e migliorare la vita del paziente # Non tutti gli organi sono donabili < Fondate speranze di riuscita # Impossibilità etica di trapiantare tutti quegli organi strutturalmente collegati con le facoltà superiori e con l'identità biologico-procreativa della persona < Vanno esclusi i trapianti a carattere puramente sperimentali # Riguardo al ricevente: condizioni valide anche per il xenotrapianto e transgenesi . 31 3. Il consenso informato # Fondamento etico < Dignità della persona e diritto all’autodeterminazione # Fondamento giuridico < Costit. art. 32; Legge 23.12.78, n. 833, art. 33; Codice deontologico art. 30-35; Conv. Oviedo capo II e Legge 28.03.01, n. 145; CNB 20.06.92 # Riguardo al ricevente: < Si deve fornire un'informazione esatta e completa sui rischi, le conseguenze e le difficoltà < Ottenere il consenso esplicito # Riguardo al donatore < Se è vivo (ex-vivo) – deve essere informato su tutto ciò che riguarda le conseguenze sulla salute e sulle capacità lavorative future < Se è morto (ex cadavere) – trapianto non è moralmente accettabile se il donatore o i suoi aventi diritto non vi hanno dato il loro esplicito consenso. 33 Fine 35 # Il trapianto deve servire a restituire la salute a un individuo che l'ha perduta e non a cambiare l’identità # Quindi dal trapianto vanno esclusi l'encefalo e le gonadi, che assicurano l'identità rispettivamente personale e procreativa della persona. 32 4. Totale gratuità, non commercializzazione e giusta allocazione # L'unità sostanziale dell'uomo (criterio antropologico) < Il corpo umano non è un oggetto di commercio, ma forma parte integrante dell'essere della persona < Non si dona qualcosa di proprio, si dona qualcosa di sé < Il dono è gratuito e un atto d’amore < Di conseguenza, ogni prassi tendente a commercializzare gli organi umani o a considerarli come unità di scambio o di vendita, è illecita # L'uguaglianza fra tutti gli uomini (criterio di giustizia) < Tutti gli uomini sono uguali ed hanno gli stessi diritti fondamentali < Nessuna discriminazione: età, sesso, razza, religione... < Attenersi a valutazioni immunologiche e cliniche. 34