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l`assegno per il nucleo familiare

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l`assegno per il nucleo familiare
L’ASSEGNO PER IL
NUCLEO
FAMILIARE
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
1
Decorrenza normativa

Dall’1/1/1988 gli assegni familiari e le
relative maggiorazioni, nonché ogni altro
g , sono stati sostituiti
trattamento di famiglia,
dall’assegno per il nucleo familiare (Anf)
istituito con l’art
l art. 2 del D
D.L.
L 13
13.3.1988
3 1988 n°
n 69.
69
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
2
Gli aventi diritto

Sono interessati alla materia dell’Anf i
l
lavoratori
t i di
dipendenti,
d ti i tit
titolari
l id
delle
ll
pensioni e delle prestazioni economiche
previdenziali
id
i li d
derivanti
i
ti d
da llavoro
dipendente, i lavoratori assistiti per Tbc, il
personale
l statale
t t l iin attività
tti ità ed
d iin
quiescenza, i dipendenti e pensionati degli
enti pubblici anche non territoriali.
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Consulenza del lavoro
3
I soggetti esclusi

Sono esclusi dalla normativa in materia di Anf i
l
lavoratori
t i autonomi
t
i cuii glili assegnii ffamiliari
ili i sono
stati estesi con particolari disposizioni di legge
( lti t i di
(coltivatori
diretti,
tti mezzadri
d i e coloni,
l i pensionati
i
ti
delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi).
A ttalili soggetti
tti sii continua,
ti
iinfatti,
f tti ad
d applicare
li
lla
precedente disciplina degli assegni familiari di
base.
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4
I soggetti esclusi

Oggi non sono più ricompresi tra i soggetti
esclusi
l i i caratisti
ti ti di natante,
t t glili armatori
t i ed
di
proprietari imbarcati in quanto, a seguito di
i t
interpretazioni
t i i ministeriali,
i i t i li è stato
t t lloro
riconosciuto il diritto all’Anf e la possibilità di
recuperare eventuali
t li arretrati
t ti neii lilimiti
iti d
della
ll
prescrizione quinquennale (Circ. Inps 16.3.99, n° 61).
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5
DESTINATARI: requisiti soggettivi

L’assegno spetta ai lavoratori dipendenti
(compresi gli apprendisti
apprendisti, i lavoratori in cig
cig, ecc
ecc.))
che prestano attività retribuita nel territorio dello
Stato, compreso il lavoro prestato su navi
nazionali,
i
li a prescindere
i d
d
dall sesso, d
dall’età
ll’ tà e
dalla nazionalità dei soggetti stessi. Si tratta di
tutti i soggetti che al 31 dicembre 1987 avevano
diritto agli assegni familiari e/o maggiorazioni in
applicazione della precedente normativa, e di
quelli
lli che
h successivamente
i
t h
hanno maturato
t t i
requisiti.
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6
DESTINATARI: requisiti soggettivi

L’Anf spetta, inoltre:
- in riferimento a persone che lavorano presso più aziende
contemporaneamente solo per l’attività
contemporaneamente,
l attività principale;
- ai dipendenti di partiti politici ed organizzazioni sindacali;
- agli autisti, solo se il datore di lavoro esercita un’attività rientrante nella
normativa degli assegni familiari;
- ai soci di cooperative;
- alle cooperative e consorzi di trasformazione e commercializzazione di
prodotti agricoli e zootecnici (per tali aziende, se inquadrate nel settore
dell’agricoltura, l’assegno spetta solo per i lavoratori assunti a tempo
indeterminato);
parasubordinati, ai q
quali la legge
gg ha esteso la tutela alla
- ai lavoratori p
maternità ed agli assegni al nucleo familiare, in quanto la L. n° 388/2000
ha stabilito che tale estensione avvenga nelle forme e con le modalità
previste per il lavoro dipendente (al riguardo, ved. D.M. 4 aprile 2002)
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7
DESTINATARI: esclusioni

Sono esclusi dalla prestazione previdenziale:
- il coniuge del datore di lavoro e
e, qualora siano
conviventi, i parenti e gli affini entro il 3° grado
((con eccezione di fratelli,, sorelle e nipoti
p in linea
retta, minorenni e viventi a carico
dell’ascendente, ovvero senza limiti d’età
qualora si trovino nell’assoluta
nell assoluta e permanente
difficoltà di dedicarsi ad un proficuo lavoro e
siano orfani di entrambi i g
genitori e non abbiano
diritto alla pensione ai superstiti).
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8
DESTINATARI: lavoratori stranieri

Generalmente, l’Anf è corrisposto per i familiari
di cittadino straniero che non abbiano la
residenza nel territorio italiano, solo se sussiste
una condizione di reciprocità ovvero sia stata
stipulata una convenzione internazionale in
materia di trattamenti di famiglia.
g
Tuttavia, è prevista una disciplina particolare per
coloro che hanno lo status di rifugiati
g
p
politici,, i
quali sono equiparati in toto ai cittadini italiani.
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9
DESTINATARI: lavoratori stranieri

Per quanto riguarda i lavoratori comunitari
occupati in Italia
Italia, essi hanno diritto all’Anf
all Anf per i
familiari residenti nel Paese d’origine, in
applicazione dell’art. 67 del Regolamento CE n°
883/2004 che
h di
dispone che
h i llavoratori
t i soggetti
tti
alla legislazione di uno Stato membro hanno
diritto per i familiari residenti nel territorio di un
diritto,
altro Stato membro, alle prestazioni familiari
previste dalla legislazione del primo Stato, come
se ivi
i i risiedessero
i i d
(I
(Inps
circ.
i n°° 86/2010).
86/2010)
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10
DESTINATARI: aspetti particolari
Quando la richiesta è effettuata da entrambi i genitori, l’assegno spetta
a quello con il quale il figlio convive (L. n° 903/1977, art. 9; L. n° 151/1975,

art. 211).
Per genitori divorziati o separati legalmente, l’assegno spetta a quello
che abbia una posizione tutelata, quale, ad esempio, un rapporto di
lavoro o una pensione (Inps, circ. 19 febbraio 1992, n° 48).
Il diritto all’assegno viene meno nel caso di nuovo matrimonio del
richiedente, in quanto questi realizza un nuovo nucleo familiare.
L’assegno spetta solo nel caso in cui ricorrano di nuovo le condizioni di
legge tenendo conto che nel nucleo familiare sono compresi anche i
legge,
figli nati da precedente matrimonio di uno dei coniugi.
Per i genitori divorziati o legalmente separati congiuntamente affidatari
dei figli,
figli l’assegno
l assegno è riconosciuto ad entrambi i coniugi che stabiliscono
di comune accordo chi debba richiedere l’autorizzazione per la
corresponsione (Inps, circ. 7 dicembre 1999, n° 210)



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11
Nucleo familiare

Il nucleo familiare di riferimento è quello del richiedente
l’assegno, che comprende, oltre al richiedente stesso:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
- i figli ed equiparati minorenni, ovvero maggiorenni nell’assoluta e
permanente impossibilità
p
p
di dedicarsi ad un p
proficuo lavoro;;
- i fratelli, le sorelle ed i nipoti minorenni (ovvero maggiorenni nelle
citate condizioni) quando siano orfani di entrambi i genitori e non siano
titolari del diritto alla p
pensione ai superstiti
p
((D.L. 13 marzo 1988,, n° 69,,
art. 2; Inps, circc. n° 12/1990 e n° 21/1988);
- i nipoti in linea retta, minori e viventi a carico dell’ascendente,
conviventi ((Corte Cost. n° 180/99;; Inps,
p , circc. n° 195/1999 e 146/2001;; Inps,
p ,
msg. n° 30624/2004).
./..
/
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N l ffamiliare
Nucleo
ili

Non vanno comprese nel nucleo familiare le seguenti
persone:
- il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
- il coniuge che ha abbandonato la famiglia;
- i fi
figlili affidati
ffid ti all’altro
ll’ lt coniuge
i
o all’ex
ll’ coniuge;
i
- i figli ed equiparati coniugati;
- i genitori ed equiparati e gli altri ascendenti;
- i fratelli, le sorelle ed i nipoti maggiorenni non inabili;
- i figli ed equiparati maggiorenni, non inabili (tranne nel caso di cui
all’art. 1, c. 6, L. 296/2006);
- il coniuge, i figli ed equiparati di cittadini stranieri che non abbiano la
residenza in Italia
Italia, salvo esistano accordi bilaterali in materia di anf
anf.
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13
N l ffamiliare
Nucleo
ili


La C
L
Cassazione
i
(sent. 18.10.2001, n° 12729) ha
h precisato
i t che
h aii
fini dell’anf la convivenza non è necessaria quale
presupposto perché sorga il diritto a percepire l’assegno
l assegno,
ma rappresenta soltanto un elemento di fatto idoneo a
comprovare il requisito della vivenza a carico, essendo
sufficiente per l’insorgenza del diritto al beneficio che il
genitore richiedente l’assegno provveda abitualmente al
mantenimento
t i
t dei
d i fifigli.
li
Non è, quindi, di ostacolo l’astratta configurabilità di due
nuclei familiari in caso di genitori di figlio naturale non
riconosciuto, i quali, non coniugati fra loro, non facciano
parte dello stesso nucleo familiare.
p
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14
Nucleo familiare numeroso

Nei nuclei familiari con più di tre figli o equiparati
di età
tà iinferiore
f i
a 26 annii compiuti,
i ti rilevano
il
all
pari dei figli minori anche i figli di età superiore a
18 annii ed
d iinferiori
f i i a 21 annii compiuti
i ti purché
hé
studenti o apprendisti (art. 1, c. 11, lett. d), Legge n°
296/2006; Inps, circ. n° 132/2007).
In tal caso, al modello di richiesta, è necessario
allegare anche il mod. ANF/NN.
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15
Variazioni del nucleo familiare

Il lavoratore deve comunicarle al soggetto tenuto a
corrispondere l’assegno, entro 30 giorni dal loro verificarsi,
per mezzo dell’apposita
dell apposita modulistica allegando uno stato di
famiglia o dichiarazione sostitutiva (se un figlio diventa
maggiorenne nel corso della validità della documentazione,
il datore di lavoro provvederà d’ufficio a rideterminare
l’importo spettante).
Il vecchio mod. ANF/VAR è stato eliminato,
con la contestuale introduzione dell’opzione
dell opzione
“variazione situazione nucleo familiare” all’interno della
modulistica di normale richiesta.
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16
Variazioni del nucleo familiare

Gli effetti della variazione possono essere così classificati:
Motivo
Effetti
Decorrenza
Insorgenza del diritto
alla corresponsione
dell’assegno
Aumento dell’importo
dell’assegno
dell
assegno
Dal primo giorno del
periodo di paga in
corso alla data in cui si
è verificata la
variazione
Cessazione della
corresponsione
d ll’
dell’assegno
Diminuzione
dell’importo
d ll’
dell’assegno
Dal primo giorno del
periodo di paga
successivo
i a quello
ll iin
cui si è verificata la
variazione
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17
Figli naturali

Per i figli naturali riconosciuti, l’assegno non spetta per il
periodo precedente il riconoscimento (Inps,
(Inps circc.
circc n°
n 496/1977 e n°
n
1984/1980).

In caso di figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori, il
genitore naturale convivente con la prole può usufruire
dell’assegno in relazione al rapporto di lavoro dell’altro
genitore non convivente
convivente, fermo restando che il reddito da
prendere in considerazione è quello di detto genitore
convivente con i figli. (In sede di richiesta della prestazione – mod.
ANF/DIP - il genitore richiedente non dovrà indicare l’ammontare e la natura dei
propri redditi, ma dovrà allegare una dichiarazione reddituale rilasciata sul mod.
ANF/FN dal genitore naturale convivente con i figli) (Inps, circ. n° 36/2008)
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18
Regolamenti comunitari


Può verificarsi che il diritto alle prestazioni familiari sorga
secondo le legislazioni di due o più Stati membri
membri. In tale
ipotesi l’art. 68 del Regolamento CE n° 883/2004 indica
le regole di priorità per determinare la legislazione da
applicare
li
iin via
i prioritaria
i it i e quella
ll d
da applicare
li
iin via
i
sussidiaria.
E’ la sede Inps che ha ricevuto una domanda di
E
prestazioni familiari da esaminare in base alla
regolamentazione comunitaria che determina quale sia
quella
ll applicabile
li bil iin via
i prioritaria
i it i e quella
ll sussidiaria.
idi i
./..
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19
Regolamenti comunitari

In linea generale, nello Stato in cui la legislazione
interviene in via sussidiaria (Inps,
(Inps circ.
circ n° 86/2010):
- è sospeso il diritto alle prestazioni, se di importo
inferiore a quello spettante secondo la legislazione
prioritaria;
- in caso contrario il diritto alle prestazioni non è sospeso;
il tal caso al lavoratore verrà riconosciuta un’erogazione
integrativa differenziale.
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20
Regolamenti comunitari

L’Inps, con circ. n° 104 del 6/8/2012, nel ricordare che le
disposizioni dei regolamenti comunitari di coordinamento
delle legislazioni nazionali di sicurezza sociale destinate
persone che esercitano il diritto di libera
alle p
circolazione, non sostituiscono le legislazioni nazionali
ma semplicemente stabiliscono i criteri e le modalità in
base ai quali, nei casi in cui potrebbero essere applicate
due o più legislazioni nazionali, deve essere coordinata
la loro applicazione
applicazione, ha fornito le seguenti precisazioni:
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Consulenza del lavoro
21
Regolamenti comunitari


Nell caso di genitori
N
it i naturali
t
li normalmente
l
t sii applica
li il criterio
it i d
della
ll
convivenza, ma nel caso in cui, in assenza della situazione di
convivenza con la prole, non sia possibile individuare il nucleo
d ti t i d
destinatario
delle
ll somme, sarà
à possibile
ibil procedere
d
all’erogazione
ll’
i
all
genitore che abbia “sostanzialmente a carico il figlio naturale”, dietro
presentazione di apposita documentazione di mantenimento
abituale del figlio;
Nel caso di genitori separati, divorziati o naturali, mentre nel
caso in cui entrambi tali genitori abbiano accesso alla sola
prestazione
t i
italiana
it li
sii applica
li il criterio
it i d
della
ll cd.
d posizione
i i
ttutelata,
t l t
nel caso in cui, invece, uno di loro abbia diritto alla prestazione di
altro Stato membro, tale criterio non potrà essere applicato; pertanto
dovrà essere verificata l’eventuale
l eventuale spettanza a favore dell’altro
dell altro
genitore.
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22
Reddito familiare



L’assegno viene erogato in presenza di determinate condizioni relative
all’entità ed alla composizione del reddito familiare annuo.
Per quanto riguarda la composizione del reddito, occorre che i redditi
da lavoro dipendente, da pensione o da altra prestazione previdenziale
derivante da lavoro dipendente siano pari o superiori al 70% del reddito
p
((nel caso di lavoratori iscritti alla Gestione
familiare complessivo
Separata sono considerati, per raggiungere la quota del 70%, anche i
redditi derivanti dalle attività della gestione stessa [INPS, circ.
23/12/2003], così come sono altrettanto assimilati anche i sussidi erogati
dall’Inps a favore degli LSU [INPS, circ. 1/10/1996, n° 186]).
I redditi da lavoro devono essere considerati al netto dei contributi
previdenziali ed assistenziali obbligatori. Tutti i redditi vanno considerati
al lordo degli oneri deducibili.
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23
Reddito familiare


Riguardo l’entità, compongono il reddito familiare i
redditi (se di lavoro dipendente
dipendente, al netto della contribuzione
obbligatoria) del richiedente l’assegno e di tutti i
componenti il nucleo familiare, con esclusione di quello
d l coniuge
del
i
llegalmente
l
t ed
d effettivamente
ff tti
t separato.
t
Nel caso di nucleo familiare numeroso visto in
precedenza devono essere computati anche gli
precedenza,
eventuali redditi percepiti dai figli tra i 18 e i 21 anni
studenti o apprendisti, equiparati ai figli minori (Inps, circ.
n°° 13/2007)
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24
Reddito familiare

Concorrono a formare il reddito familiare:
- i redditi assoggettabili ad Irpef, compresi quelli soggetti a tassazione separata
(con esclusione del Tfr e delle relative anticipazioni, dei trattamenti di famiglia
dovuti oper legge, delle indennità di Cig arretrate riferite ad anni precedenti, delle
p g
, delle rendite vitalizie Inail);
);
indennità di accompagnamento,
- i redditi di qualsiasi natura comprensivi, nel caso in cui l’ammontare oltrepassi
l’importo di € 1032.92, di quelli esclusi dalle imposte e di quelli soggetti a ritenuta
alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva (pensioni sociali, assegni
sociali pensioni corrisposte agli invalidi civili
sociali,
civili, ai ciechi civili e ai sordomuti
sordomuti,
interessi dei conti correnti bancari e postali, interessi di CCT e da BOT, ecc.);
- i redditi prodotti all’estero che se prodotti in Italia sarebbero di per sé soggetti
ad Irpef;
- i redditi di lavoratori residenti in Italia per lavoro prestato presso Enti
internazionali non soggetti alla disciplina fiscale italiana;
- i redditi degli immobili per i quali è dovuta l’IMU;
- i redditi corrisposti per altra prestazione previdenziale (indennità di
disoccupazione, di mobilità, di maternità, ecc.) da pensione anche concessa da
organismi esteri o enti internazionali.
./..
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
25
Reddito familiare
A titolo esemplificativo, tra i redditi da considerare se complessivamente
superiori a € 1.032,91 si citano quelli derivanti da:
- rendite da BOT, da CCT e da altri titoli emessi dallo Stato;
p
e dei conti correnti bancari e p
postali;
- interessi dei depositi
- premi e vincite del lotto e dei concorsi a pronostici.
Il limite di € 1.032, 91 va inteso annuo e per il nucleo familiare
nel suo complesso.
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26
R ddit ffamiliare
Reddito
ili


I redditi negativi derivanti da perdite d’esercizio
d esercizio connesse
ad attività di lavoro autonomo o d’impresa può influenzare il
reddito del soggetto
gg
titolare della p
perdita ma non p
può
essere portato in deduzione dai redditi prodotti dagli altri
componenti (Inps, circc. n° 12/1990 e 190/1992).
Per il soggetto titolare delle perdite occorre tenere presente:
- se la società in cui partecipa opera in regime semplificato, le perdite
diminuiscono gli altri redditi fino a concorrenza (la parte incapiente non
può essere portata a nuovo);
- se la società in cui partecipa opera in regime ordinario, le perdite
possono diminuire solo altri redditi d’impresa (in caso di incapienza, la
perdita non compensata può essere portata a nuovo)
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Consulenza del lavoro
27
Reddito familiare

Con Messaggio
gg 18.06.2012,, n. 10225 l’Inps
p ha fornito indicazioni in merito ai
redditi da considerare per l’erogazione degli assegni al nucleo familiare nel caso
in cui i componenti il nucleo siano soci di S.r.l.:
• Nel caso in cui la S.r.l. sia soggetta al regime della tassazione ordinaria e ci
sia stata distribuzione di utili occorre distinguere:
- se il socio è qualificato: l’imponibile ai fini ANF è costituito dal 49,72% dell’utile
percepito in proporzione alla quota di partecipazione;
qualificato: l’imponibile
p
ai fini ANF è costituito dall’utile
- se il socio non è q
percepito in proporzione alla quota di partecipazione (sempre se tale importo,
sommato ad altri redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o
ad imposta sostitutiva, risulti superiore a € 1.032,91).
• Nel caso in cui la S
S.r.l.
r l sia soggetta al regime della tassazione ordinaria e non
ci sia stata distribuzione di utili:
- il reddito derivante da partecipazione alla S.r.l. ai fini ANF sarà pari a zero.
gg
al regime
g
della tassazione p
per
• Nel caso in cui la S.r.l. sia soggetta
trasparenza, indipendentemente dalla distribuzione degli utili:
- l’imponibile ai fini ANF è costituito dal reddito prodotto dalla società imputato in
capo a ciascun socio proporzionalmente alla propria quota di partecipazione.
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Reddito familiare: redditi esclusi
• Redditi che per loro natura rivestono carattere di rimborso forfetario di spese vive sostenute dal
beneficiario, o risarcitorio.
• Trattamenti di famiglia comunque denominati.
• Trattamenti di fine rapporto e anticipazioni sui trattamenti stessi.
• Rendite vitalizie erogate dall’Inail.
• Indennità
I d
ità di accompagnamento
t a ffavore d
deii pensionati
i
ti non d
deambulanti
b l ti o bi
bisognosii di
assistenza continuata, liquidata a carico del fondo lavoratori dip. e delle gest. autonome.
• Indennità di accompagnamento concessa agli invalidi civili totalmente inabili, ai ciechi civili
assoluti e ai minori invalidi non deambulanti.
• Indennità di comunicazione concessa ai sordi perlinguali.
• Indennità per ciechi parziali.
• Indennità di frequenza prevista per i minori mutilati e invalidi civili.
• Pensioni privilegiate dello Stato concesse per mutilazioni o grave invalidità
invalidità, che danno titolo
all’assegno di super invalidità.
• Pensioni tabellari riconosciute ai militari di leva vittime di infortunio.
• Indennizzi erogati dallo Stato a soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa
di vaccinazione obbligatoria
obbligatoria, trasfusione e somministrazione di emoderivati
emoderivati.
• Pensioni di guerra.
• Indennità di trasferta per la parte non assoggettabile ad imposizione fiscale.
• Somme corrisposte a titolo di arretrati per prestazioni di integrazione salariale riferite ad anni
precedenti
d ti a quello
ll d
dell'erogazione.
ll'
i
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Consulenza del lavoro
29
Reddito familiare: periodo di riferimento



Tali redditi sono quelli concernenti l’anno solare
precedente a quello della presentazione della domanda
di assegno, se la decorrenza del medesimo è compresa
g e dicembre.
tra luglio
Se, invece, la decorrenza dell’assegno è compresa tra
gennaio e g
g
giugno,
g
il reddito da indicare è quello relativo
al secondo anno solare precedente.
Nel caso di richiesta di arretrati, si deve utilizzare un
modulo per ogni anno.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
30
Livelli di reddito


Ai fini del riconoscimento del diritto all’assegno e della
determinazione della relativa misura, occorre fare
riferimento al livello di reddito familiare correlato al numero
dei componenti il nucleo familiare.
In particolare, sono fissati diversi livelli di reddito familiare in
base al numero dei componenti,
componenti ed i relativi importi
decrescono all’aumentare del reddito stesso (ad ogni 100 Eu. di
aumento del reddito familiare, l’importo dell’assegno decresce di una cifra
p
prefissata
che va da un massimo di 25 Eu. ad un minimo di 0,5
, Eu.).
)

I livelli di reddito vengono rivalutati con effetto dal 1° luglio di
ogni anno, in misura pari alla variazione percentuale
dell’indice
dell
indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati calcolata dall’Istat.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
31
Tabelle limiti di reddito e importi
A seconda dei diversi soggetti che concorrono alla formazione del
nucleo familiare, trova applicazione una diversa tabella.
Le tabelle esistenti sono numerate dalla 11 alla 21D
21D.
Ad es.: NUCLEI FAMILIARI CON FIGLI
TABELLA 11:
11 Con
C
almeno
l
un fi
figlio
li minore,
i
entrambi
t
bi i genitori
it i e senza
componenti inabili.
TABELLA 14: Con almeno un figlio minore, entrambi i genitori e
almeno un componente inabile.
TABELLA 12: Con almeno un figlio minore, un solo genitore e senza
componenti inabili.
TABELLA 15: Con almeno un figlio minore, un solo genitore e almeno
un componente
t inabile.
i bil
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Consulenza del lavoro
32
Periodi di riferimento


L’assegno spetta per i periodi di lavoro effettuato
nel territorio dello Stato
Stato, come dipendente
dipendente,
comprendendo il periodo di prova e di preavviso,
con decorrenza dal primo giorno del periodo di
paga in corso al verificarsi delle condizioni.
Il diritto alla percezione dell’assegno
dell assegno termina alla
fine del periodo di paga in corso al momento del
venir meno delle condizioni stesse ((D.L. 13 marzo 1988,
n° 69, art. 2)
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
33
Limiti minimi di prestazione lavorativa

Per i lavoratori dell’industria, artigianato,
commercio, arti e professioni gli assegni
spettano in misura intera se nel periodo di paga
sono stati raggiunti i seguenti limiti minimi di
prestazione:
Periodo di paga
OPERAI
IMPIEGATI
Settimanale
24
30
Quattordicinale
48
60
Quindicinale
52
65
Mensile
104
130
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
34
Limiti minimi di prestazione lavorativa


Se non viene raggiunto il limite minimo di lavoro effettivo,
vengono prese in considerazione le singole settimane
comprese nel periodo di paga ed ai lavoratori spettano
tanti assegni settimanali (6 assegni giornalieri) quante sono
le settimane nelle quali risulti raggiunto tale limite minimo
(24 ore per gli operai e 30 ore per gli impiegati)
impiegati), ma in
caso di periodo di paga ultrasettimanale, qualora la
settimana iniziale e/o finale sia a cavaliere di periodi di
paga diversi,
diversi si valutano solo le ore lavorative comprese
nel periodo di paga considerato.
Ai fini del computo dei minimi di ore sono valutabili solo
l ore di effettivo
le
ff tti llavoro (Inps, circ. 23.6.80, n° 2610) nonché
hé i
periodi di aspettativa ed i permessi sindacali concessi ai
sensi della L. 300/1970.
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Consulenza del lavoro
35
Limiti minimi di prestazione lavorativa

Per le settimane in cui tale limite minimo non sia
raggiunto,
i t spettano
tt
tanti
t ti assegnii giornalieri
i
li i
quanti sono i giorni di effettivo lavoro
compiuto,
i t qualunque
l
sia
i il numero di ore
lavorative nella singola giornata, non esistendo
un limite minimo giornaliero (Inps, circc. n°
822/1956 e n° 1427/1961).
In tal caso il sabato non lavorativo va escluso.
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Consulenza del lavoro
36
Limiti minimi di prestazione lavorativa
Particolarità per lavoratori part time:
Come detto, gli assegni spettano in misura intera (6 assegni giornalieri per
settimana) qualora vengano prestate almeno 24 ore di lavoro nella settimana
stessa, anche cumulando più occupazioni.
A tal fine, il lavoratore impiegato con orario part time ha l’obbligo di consegnare
p
((che è colui che deve erogare
g
g )
principale
l’assegno)
mensilmente al datore di lavoro p
una dichiarazione degli altri datori attestante il numero delle ore di lavoro prestate
nel mese, distintamente per ciascuna settimana.
Comunque, il computo delle ore deve essere effettuato per ciascuna settimana
anche in caso di retribuzione mensilizzata (Inps, circ. n° 110/1992).
Ai lavoratori a part time appartenenti al settore del credito e assicurazioni
non sono applicabili le particolari disposizioni di cui agli artt. 72 e 73 del T.U.,
che, altrimenti, prevederebbero per i lavoratori di tale settore che in caso di morte
del lavoratore gli assegni sono dovuti per tutto il mese in cui in cui è avvenuto
il d
decesso, iindipendentemente
di
d t
t d
dalla
ll sua d
data.
t
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Consulenza del lavoro
37
Limiti minimi di prestazione lavorativa

In caso di inizio o cessazione del rapporto
di lavoro nel corso della settimana, gli
g spettano
p
nella misura di tanti
assegni
assegni giornalieri quante sono le giornate
di effettivo lavoro
lavoro, ancorché sia stato
raggiunto nell’arco della settimana il
numero minimo di ore richieste
richieste.
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Consulenza del lavoro
38
Assenze

L’Anf deve essere corrisposto al lavoratore subordinato anche in
presenza delle seguenti assenze retribuite o indennizzate:
- Ferie, festività: spetta come se fosse prestazione lavorativa (ad
esclusione
l i
d
delle
ll ffestività
ti ità coincidenti
i id ti con lla d
domenica);
i )
- Malattia: spetta per il periodo in cui è corrisposta per legge o per
contratto l’indennità di malattia, con un massimo di 180 giorni in un anno
solare (compreso anche il periodo di carenza);
- Infortunio e mal. professionale: spetta per un massimo di 3 mesi
durante l’inabilità temporanea; );
- Congedo matrimoniale: spetta per tutto il periodo coperto da
retribuzione od indennità Inps;
- Permessi orari o giornalieri per assistere figli o familiari disabili:
spetta come se fosse prestazione lavorativa per tutta la durata dei
permessi (Inps, circ. 1/10/1997, n° 199);
- Cure termali: spetta per il periodo coperto da indennità o retribuzione;
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
./..
39
Assenze
- Cassa integrazione guadagni: spetta come se fosse prestazione
lavorativa, sia in caso di riduzione d’orario che di sospensione dal
lavoro a zero ore;
- Maternità
M t
ità e paternità:
t
ità spetta
tt per il periodo
i d di astensione
t
i
obbligatoria, facoltativa, allattamento e malattia del bambino fino a 8
anni d’età, anche in caso di adozione o affidamento;
- Aspettativa per chiamata a funzioni pubbliche elettive o
cariche sindacali o permessi retribuiti per i dirigenti di RSA:
spetta come se fosse prestazione lavorativa; in caso di aspettativa
g è erogato
g
direttamente dall’Inps;
p
non retribuita l’assegno
- Periodo di preavviso: spetta anche nel caso in cui il periodo non
sia lavorato.
N.B.: In caso di assenza per malattia, infortunio e maternità, la corresponsione è
subordinata all’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente da almeno una settimana
( gg
(6
gg. lavorativi)) realizzato anche p
presso p
più datori di lavoro,, entro i 30 gg
gg. p
precedenti l’evento.
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Consulenza del lavoro
40
Assenze
- Sciopero: l’Anf è dovuto per le sole giornate per le quali il datore di
lavoro corrisponda la retribuzione, sia pure sotto forma di recupero
delle ore perdute attraverso l’esecuzione di lavoro supplementare (Inps,
circ 4
circ.
4.3.1948,
3 1948 n°
n 846);
- Motivi disciplinari: l’assegno spetta se il lavoratore continua a
percepire,in tutto o in parte, la retribuzione (Inps, circ. 23.6.1980, n° 2610);
- Assenze ingiustificate: al lavoratore che abbia raggiunto il minimo di
ore prescritte, l’assegno è riconosciuto nella misura intera;
- Reintegrazione nel posto di lavoro: Al lavoratore licenziato
illegittimamente, l’assegno
l assegno compete per tutto il periodo che precede la
reintegrazione nel posto di lavoro o la successiva risoluzione,
validamente effettuata, del rapporto di lavoro, con esclusione dei
periodi in cui l’assegno sia stato percepito o sia dovuto ad altro titolo
( d esempio,
(ad
i iindennità
d
ità di di
disoccupazione
i
ovvero altra
lt attività
tti ità svolta
lt
presso altro datore di lavoro) (Inps, circ. 19.3.1980, n° 521).
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Consulenza del lavoro
41
Assenze lavoratori part time

L’Anf spetta ai lavoratori in part time orizzontale con
orario di lavoro inferiore a 24 ore settimanali
settimanali, anche per
le giornate di assenza dal lavoro per i motivi elencati
precedentemente, a condizione che:
l’assenza si sia verificata nel periodo contrattualmente previsto
per lo svolgimento dell’attività lavorativa;
 la giornata di assenza sia retribuita o indennizzata.


I lavoratori in part time verticale non hanno diritto
all’Anf
ll’A f per lle giornate
i
t di assenza che
h cadono
d
nell periodo
i d
contrattuale di pausa lavorativa.
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Consulenza del lavoro
42
Autorizzazione Inps

Per la corresponsione dell’assegno è necessaria
l’autorizzazione dell’Inps quando nel nucleo familiare siano
compresi:
- i figli di divorziati o separati legalmente;
- i figli naturali legalmente riconosciuti dall’altro genitore;
- i figli dell’altro coniuge nati dal precedente matrimonio sciolto per
divorzio;
- fratelli, sorelle, nipoti (orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto a
pensione di reversibilità;
- familiari inabili per i quali non risulti già documentata l’invalidità al 100%;
- minorenni nelle condizioni di incapacità;
- familiari residenti all’estero;
- nipoti in linea retta a carico dell’ascendente (nonno);
- comunque, ogni volta che manca la dichiarazione del coniuge.
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Consulenza del lavoro
43
Autorizzazione Inps




L’autorizzazione
L
autorizzazione ha una validità di cinque anni dalla data del
rilascio; in qualsiasi caso, per i minori tale termine non può
oltrepassare il 18° anno. Nel caso di familiari residenti all’estero
l’autorizzazione ha validità annuale (Inps, circ. n° 24/1992)
L’Inps ha comunque la facoltà di individuare periodo di validità
inferiore in tutti i casi in cui intenda sottoporre a visita di controllo
soggetti inabili o minorenni incapaci.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di sospendere l’erogazione, anche per
il periodo di validità dell’autorizzazione, se viene a conoscenza di
elementi che fanno venir meno il diritto all’assegno.
Quando il rapporto di lavoro si interrompe,
interrompe l’autorizzazione va
riconsegnata al lavoratore che potrà successivamente riutilizzarla
Ricordarsi
Ri
d i di conservarne
copia agli atti,
per successive verifiche!
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
44
Autorizzazione Inps

L’autorizzazione dell’Inps è necessaria anche per la
corresponsione dell’assegno
dell assegno ai figli ed equiparati di età
compresa tra i 18 ed i 21 anni studenti o apprendisti nei
nuclei familiari con quattro figli di età inferiore a 26 anni;
i questo
in
t caso l’autorizzazione
l’ t i
i
h
ha validità
lidità annuale,
l
fermo restando il venir meno del diritto alla prestazione
per il soggetto
p
gg
che compia
p il ventunesimo anno di età o
per il quale scada il contratto di apprendistato o,
comunque, venga meno uno dei requisiti che danno
titolo alla prestazione (Inps Circ.
Circ n° 13/2007).
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Consulenza del lavoro
45
Adempimenti del datore
Accertamento della situazione
 Il datore di lavoro deve verificare la sussistenza delle
condizioni per il riconoscimento del diritto all’assegno.
 Per la richiesta dell’assegno, il lavoratore deve utilizzare
il mod
mod. ANF/DIP,
ANF/DIP che contiene anche la dichiarazione
reddituale dei componenti il nucleo familiare, allegando il
certificato di stato di famiglia (da rinnovarsi ogni 5 anni ed
ogniqualvolta si verifichi una variazione dei componenti il nucleo familiare)
(D.M. 11 maggio 1990, art. 1)
- Promemoria: la documentazione va conservata agli atti entro i termini della
prescrizione.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
46
Adempimenti del datore
Determinazione dell’assegno
 Sulla base della documentazione rilevata, il datore provvede a
determinare il diritto all’assegno e la relativa misura, dopo aver:
- individuato la composizione del nucleo familiare;
- calcolato il reddito familiare nonché accertato che l’incidenza dei
redditi da lavoro dipendente è almeno pari al 70% del totale
complessivo;
- stabilito quali importi erogare in relazione al reddito familiare
considerato ed al numero dei componenti
componenti.
 Qualora il lavoratore comunichi una variazione del nucleo o delle
condizioni che danno diritto all’aumento dei limiti di reddito, il datore
dovrà procedere alla rideterminazione del trattamento di famiglia
famiglia,
trascrivendone le risultanze nell’apposito spazio del mod. ANF/DIP
che gli è stato consegnato e che dovrà conservare agli atti.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
47
Adempimenti del datore
Corresponsione dell’assegno
 Una volta accertato il diritto all’assegno, in capo al datore di lavoro
sorge l’obbligo di corrisponderlo, alla fine di ogni periodo di paga (L. 30
dicembre 2004, n° 311, art. 1, c. 559).
 La mancata erogazione è punita con sanzione amministrativa da Eu.
103 a Eu
Eu. 1032
1032.
 Da parte dell’Inps, il rimborso dell’assegno al datore di lavoro avviene
mediante compensazione – in DM10, quadro D, rigo 35 per gli assegni
correnti e
e, invece
invece, cod
cod. L036 per gli assegni arretrati – con i contributi
dallo stesso dovuti mensilmente. - Prescrizione quinquennale!  Nel caso di indebita corresponsione, l’assegno va trattenuto al
p indicandolo nel mod. DM10,, in un rigo
g in
lavoratore e restituito all’Inps
bianco del quadro “somme a debito del datore di lavoro”, con il cod.
H031.
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Consulenza del lavoro
48
INPS: verifica correttezza


L’Inps, attraverso l’analisi di dati concernenti varie
casistiche ha evidenziato possibili situazioni di non
casistiche,
congruità e, quindi, procede alla verifica degli importi
posti a conguaglio a titolo di a.n.f.
Da tale analisi sono emerse tre tipologie di possibili
conguagli indebiti, pertanto focalizza l’attività di controllo
soprattutto su tali casistiche:
- erronea attribuzione della classe reddituale;
- somma dei redditi da lavoro dipendente non rispondente ad
almeno
l
il 70% d
dell reddito
ddit complessivo;
l
i
- più persone dello stesso nucleo familiare percepiscono l’assegno.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
49
Indebita percezione

Il lavoratore è tenuto alla restituzione, senza
i t
interessi,
i salvo
l il caso di d
dolo,
l nell’ipotesi
ll’i t i di
indebita percezione degli assegni. In caso di
rifiuto
ifi t d
dell llavoratore,
t
sarà
à effettuato
ff tt t il recupero
sugli assegni successivamente spettanti, su ogni
altro
lt credito
dit o su altre
lt prestazioni
t i i cuii h
ha di
diritto
itt il
lavoratore, entro un quinto dell’importo (Inps, circ. 17
maggio 1978, n° 320).
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Consulenza del lavoro
50
Sanzioni

Chiunque faccia dichiarazioni false o
compia atti fraudolenti, al fine di procurare
a sé o ad altri la corresponsione
p
di assegni
g
familiari, è punito, salvo che il fatto
costituisca reato
reato, con la sanzione
amministrativa da Eu. 413 a Eu. 2478.
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Consulenza del lavoro
51
Adempimenti del datore
Cessazione del rapporto
 Tenuto conto che la domanda di assegno comprende
anche la relativa dichiarazione reddituale, il datore di
lavoro non è tenuto a restituire la domanda stessa al
lavoratore in occasione della cessazione del rapporto di
lavoro. Non vanno restituite nemmeno le eventuali
dichiarazioni di variazione.
 La predetta documentazione
doc menta ione va,
a q
quindi,
indi conser
conservata
ata dal
datore di lavoro.
 Per l’ulteriore p
percezione dell’assegno,
g , il soggetto
gg
interessato dovrà, quindi, presentare al nuovo datore di
lavoro una nuova domanda (Inps, circ. n° 39/1989).
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Consulenza del lavoro
52
Adempimenti del datore
Richiesta successiva alla cessazione del rapporto di lavoro
 Nell’ambito della prescrizione quinquennale, obbligato alla
corresponsione dell’assegno è il datore di lavoro alle cui dipendenze il
l
lavoratore
t
prestava
t
attività
tti ità nell periodo
i d oggetto
tt d
della
ll richiesta,
i hi t
sempreché l’impresa conservi un rapporto previdenziale con l’Inps,
ovvero non sia cessata o fallita.
 Qualora un datore di lavoro si rifiuti di corrispondere l’assegno
l assegno ad un ex
dipendente, l’INPS, cui perviene la denuncia di tale inadempienza, dopo
aver esperito infruttuosamente ogni formalità idonea ad interessare il
g
l’azienda alla Direzione Provinciale
datore di lavoro stesso, segnalerà
del Lavoro - Servizio Ispezioni del Lavoro - per i provvedimenti di
competenza.
 In tale ipotesi, se viene accertata l’impossibilità dell’erogazione da parte
d ld
del
datore
t
di llavoro, lla struttura
t tt
dell’Inps
d ll’I
provvede
d all pagamento
t di
diretto
tt
della prestazione (Inps, msg. n° 12790/2006).
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
53
Corresponsione al coniuge


L’art. 1, c. 559 della L. n° 311/2004 ha disposto che il
soggetto beneficiario dell’erogazione dell’assegno è il
coniuge dell
dell’avente
avente diritto
diritto. Pertanto
Pertanto, il coniuge non titolare
di un autonomo diritto, qualora intenda esercitare il diritto
all’erogazione dell’assegno deve presentare un’apposita
domanda formulata nel mod
domanda,
mod. ANF/DIP presentato
dall’altro coniuge al datore di lavoro.
La domanda del coniuge
g p
può anche essere inviata in via
autonoma al datore di lavoro dell’avente diritto. In tal caso
la richiesta di corresponsione disgiunta dell’assegno,
contenente l’indicazione dei dati necessari al pagamento,
p g
,
va formulata mediante il mod. ANF/559. Tale possibilità è
comunque attribuita al coniuge affidatario dei figli.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
54
Trattamento fiscale e contributivo

L’assegno per il nucleo familiare non fa
parte dell’imponibile contributivo e non è
soggetto
gg
a ritenuta fiscale ((art. 3,, DL 13.1.1988,,
n° 5 – art. 2, DL 13.3.1988, n° 69 – art. 5, D.Lgs.
2.9.1997, n° 314)
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Consulenza del lavoro
55
Iscritti alla Gestione Separata

La disciplina dell’a.n.f. prevista per i lavoratori dipendenti
è stata estesa agli iscritti alla Gestione Separata dei
lavoratori autonomi.

Soggetti interessati: gli iscritti alla Gest
Gest. Sep
Sep. soggetti
all’aliquota intera (27,72%), comprensiva della quota
,
, non iscritti al altre forme p
pensionistiche e
dello 0,72%,
non pensionati.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
56
Iscritti alla Gestione Separata

Condizioni:
- il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere
composto per almeno il 70% da reddito derivante dalle
attività di lavoro parasubordinato indicate all’art. 2, c. 26,
L. n° 335/1995 e da attività di vendita porta a porta;
- in caso di nuclei a composizione reddituale mista, è
data la possibilità di considerare realizzato il requisito del
70% di cui sopra, sommando i redditi da lavoro
dipendente ed i redditi derivanti da attività di lavoro
parasubordinato.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
57
Iscritti alla Gestione Separata



L’assegno spetta in misura proporzionale al numero ed
al reddito dei componenti il nucleo
nucleo, in base alle
medesime tabelle previste per i lavoratori dipendenti, e
viene riconosciuto per i mesi coperti da contribuzione
nonché
hé neii periodi
i di di congedo
d di maternità
t ità e parentale
t l
(Inps, circ. 18/9/2012, n° 114).
Erogazione diretta da parte dell’Inps
dell Inps.
La domanda va presentata esclusivamente in via
telematica alla sede Inps di residenza del collaboratore,
utilizzando il mod. ANF/Gest.Sep., a decorrere dal 1°
febbraio dell’anno successivo a quello per il quale è
richiesta la prestazione.
prestazione
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Consulenza del lavoro
58
Anf comunale per nuclei numerosi



L’art. 65 della L. 448/1998 ha istituito un trattamento di famiglia,
concesso dal Comune ed erogato dall’Inps, a favore dei nuclei
familiari composti da cittadini italiani o comunitari residenti in Italia
Italia,
con tre o più figli minori.
L’art. 13 della L. 6 agosto 2013, n° 97, ha previsto l’estensione del
godimento
god
e to del
de suddetto beneficio
be e c o anche
a c e ai
a ccittadini
ttad d
di Paesi
aes te
terzi
(rispetto all’Unione Europea) soggiornanti di lungo periodo ed ai loro
familiari, nonché ai familiari extracomunitari di cittadini comunitari
titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
P il 2013 l’i
Per
l’importo mensile
il è parii a E
Eu. 139
139,49
49 e lla spettanza è
determinata in base al valore dell’Isee in funzione del numero dei
componenti il nucleo stesso (almeno Eu. 25.108,71 per nucleo composto da
cinque componenti; in caso di nucleo con diversa composizione, il requisito
economico è riproporzionato sulla base della scala di equivalenza stabilita dal D.Lgs.
n° 109/1998).
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
59
GLI
ASSEGNI FAMILIARI
DI BASE
S
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
Di cosa si tratta


Gli assegni familiari sono una prestazione a sostegno delle
g di alcune categorie
g
di lavoratori, il cui nucleo
famiglie
familiare abbia un reddito complessivo al di sotto dei limiti
stabiliti annualmente dalla legge.
A differenza degli A
A.N.F.,
N F spettano:
- ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- ai piccoli coltivatori diretti;
- ai titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei
lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori
diretti coloni e mezzadri)
diretti,
mezzadri).
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
61
Cosa spetta

Spetta un assegno per ogni familiare vivente a
carico. Ai fini previdenziali, è considerato “vivente
a carico”
carico il familiare che abbia redditi personali
non superiori ad un determinato importo mensile
stabilito dalla legge
gg e rivalutato annualmente (per il
2012 e 2013, € 676,75 se coniuge, figlio o genitore e € 1184,31 per i
due genitori – circ. Inps 22/2/2012, n° 25).
I redditi dei familiari a carico sono quelli
assoggettabili all’IRPEF. Sono esclusi i redditi
esenti e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo
d’imposta o ad imposta sostitutiva
sostitutiva.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
62
Per chi spettano
p
I familiari per i quali possono essere richiesti gli assegni sono:
 il coniuge
coniuge, anche se legalmente separato purché sia a carico
carico, solo se
il richiedente è titolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei
lavoratori autonomi;
 i figli o equiparati anche se non conviventi:





i fratelli, le sorelle e i nipoti, conviventi:






di età inferiore a 18 anni;
apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni);
universitari
u
e s a ((fino
o a 26
6a
anni e nel
e limite
e de
del co
corso
so legale
ega e d
di laurea);
au ea);
inabili al lavoro (senza limiti di età);
di età inferiore a 18 anni;;
apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni);
universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea);
inabili al lavoro ((senza limiti di età);
)
gli ascendenti (genitori, nonni, ecc..) ed equiparati, solo se il
richiedente è piccolo coltivatore diretto.
i familiari di cittadini stranieri residenti in Paesi con i q
quali esista una
convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia.
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
63
Redditi del nucleo

I redditi del nucleo familiare da prendere in
considerazione per la concessione dell'assegno
dell assegno sono
quelli assoggettabili all'Irpef al lordo delle detrazioni
d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, e
quelli
lli esenti
ti d
da iimposta
t o soggetti
tti alla
ll ritenuta
it
t alla
ll ffonte
t
a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se superiori
p
ad Euro 1.032,91,
, , prodotti
p
nell'anno
complessivamente
solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore
fino al 30 giugno dell'anno successivo.
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Consulenza del lavoro
64
Redditi del nucleo
Non devono essere dichiarati tra i redditi:

i trattamenti di fine rapporto
pp
comunque
q denominati e le anticipazioni
p
sui trattamenti di fine
rapporto;

i trattamenti di famiglia, comunque denominati, dovuti per legge,

le rendite vitalizie erogate dall'Inail, le pensioni di guerra, le pensioni tabellari ai militari di
leva vittime di infortunio;

le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi
che non possono camminare, ai pensionati di inabilità;

le indennità di comunicazione per sordi e le indennità speciali per i ciechi parziali;

gli indennizzi per danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie
obbligatorie, trasfusioni e
somministrazioni di emoderivati;

gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti quello di erogazione;

l'indennità di trasferta per la parte non assoggettabile ad imposizione fiscale;

gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del/della
richiedente.
Periodicamente l’INPS p
pubblica in una circolare i limiti di reddito ((riferiti sia al nucleo,, sia
ai beneficiari) per la corresponsione degli assegni familiari.
Attualmente risultano vigenti i limiti previsti dalla circ. n° 25 del 22/02/2012 (Euro 676,75
mensili per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato, ed Euro 1184,31
per due genitori).
Studio BRAVI
Consulenza del lavoro
65
Quanto spetta

Per i coltivatori diretti, coloni e mezzadri
l'importo mensile degli assegni familiari è pari a
Eu. 8,18 per ogni figlio ed equiparato, fratelli,
sorelle e nipoti conviventi
conviventi, mentre per i
pensionati l'importo degli assegni familiari è di
Eu. 10,21 per ogni persona a carico.
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Consulenza del lavoro
66
Pagamento

Gli assegni familiari vengono pagati direttamente dall'Inps (Circolare
n°121 del 16/09/2012 e circ. n° 149 del 22/11/2011) a seguito di
richiesta presentata dall’interessato attraverso uno dei seguenti canali:
- WEB;
- Contact Center (attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o il
numero 06164164 da rete mobile a pagamento);
- Patronati.

Qualora la domanda venga presentata dopo l'insorgenza del diritto, gli
Q
arretrati spettanti vengono corrisposti nel limite massimo dei 5 anni
precedenti (prescrizione quinquennale).
N B : Nel caso di variazione del reddito del nucleo e/o dei familiari a
N.B.:
carico, devono essere presentati nuovi modelli reddituali.
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Consulenza del lavoro
67
Fly UP