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l`assegno per il nucleo familiare
L’ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE Studio BRAVI Consulenza del lavoro 1 Decorrenza normativa Dall’1/1/1988 gli assegni familiari e le relative maggiorazioni, nonché ogni altro g , sono stati sostituiti trattamento di famiglia, dall’assegno per il nucleo familiare (Anf) istituito con l’art l art. 2 del D D.L. L 13 13.3.1988 3 1988 n° n 69. 69 Studio BRAVI Consulenza del lavoro 2 Gli aventi diritto Sono interessati alla materia dell’Anf i l lavoratori t i di dipendenti, d ti i tit titolari l id delle ll pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali id i li d derivanti i ti d da llavoro dipendente, i lavoratori assistiti per Tbc, il personale l statale t t l iin attività tti ità ed d iin quiescenza, i dipendenti e pensionati degli enti pubblici anche non territoriali. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 3 I soggetti esclusi Sono esclusi dalla normativa in materia di Anf i l lavoratori t i autonomi t i cuii glili assegnii ffamiliari ili i sono stati estesi con particolari disposizioni di legge ( lti t i di (coltivatori diretti, tti mezzadri d i e coloni, l i pensionati i ti delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi). A ttalili soggetti tti sii continua, ti iinfatti, f tti ad d applicare li lla precedente disciplina degli assegni familiari di base. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 4 I soggetti esclusi Oggi non sono più ricompresi tra i soggetti esclusi l i i caratisti ti ti di natante, t t glili armatori t i ed di proprietari imbarcati in quanto, a seguito di i t interpretazioni t i i ministeriali, i i t i li è stato t t lloro riconosciuto il diritto all’Anf e la possibilità di recuperare eventuali t li arretrati t ti neii lilimiti iti d della ll prescrizione quinquennale (Circ. Inps 16.3.99, n° 61). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 5 DESTINATARI: requisiti soggettivi L’assegno spetta ai lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti apprendisti, i lavoratori in cig cig, ecc ecc.)) che prestano attività retribuita nel territorio dello Stato, compreso il lavoro prestato su navi nazionali, i li a prescindere i d d dall sesso, d dall’età ll’ tà e dalla nazionalità dei soggetti stessi. Si tratta di tutti i soggetti che al 31 dicembre 1987 avevano diritto agli assegni familiari e/o maggiorazioni in applicazione della precedente normativa, e di quelli lli che h successivamente i t h hanno maturato t t i requisiti. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 6 DESTINATARI: requisiti soggettivi L’Anf spetta, inoltre: - in riferimento a persone che lavorano presso più aziende contemporaneamente solo per l’attività contemporaneamente, l attività principale; - ai dipendenti di partiti politici ed organizzazioni sindacali; - agli autisti, solo se il datore di lavoro esercita un’attività rientrante nella normativa degli assegni familiari; - ai soci di cooperative; - alle cooperative e consorzi di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e zootecnici (per tali aziende, se inquadrate nel settore dell’agricoltura, l’assegno spetta solo per i lavoratori assunti a tempo indeterminato); parasubordinati, ai q quali la legge gg ha esteso la tutela alla - ai lavoratori p maternità ed agli assegni al nucleo familiare, in quanto la L. n° 388/2000 ha stabilito che tale estensione avvenga nelle forme e con le modalità previste per il lavoro dipendente (al riguardo, ved. D.M. 4 aprile 2002) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 7 DESTINATARI: esclusioni Sono esclusi dalla prestazione previdenziale: - il coniuge del datore di lavoro e e, qualora siano conviventi, i parenti e gli affini entro il 3° grado ((con eccezione di fratelli,, sorelle e nipoti p in linea retta, minorenni e viventi a carico dell’ascendente, ovvero senza limiti d’età qualora si trovino nell’assoluta nell assoluta e permanente difficoltà di dedicarsi ad un proficuo lavoro e siano orfani di entrambi i g genitori e non abbiano diritto alla pensione ai superstiti). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 8 DESTINATARI: lavoratori stranieri Generalmente, l’Anf è corrisposto per i familiari di cittadino straniero che non abbiano la residenza nel territorio italiano, solo se sussiste una condizione di reciprocità ovvero sia stata stipulata una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia. g Tuttavia, è prevista una disciplina particolare per coloro che hanno lo status di rifugiati g p politici,, i quali sono equiparati in toto ai cittadini italiani. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 9 DESTINATARI: lavoratori stranieri Per quanto riguarda i lavoratori comunitari occupati in Italia Italia, essi hanno diritto all’Anf all Anf per i familiari residenti nel Paese d’origine, in applicazione dell’art. 67 del Regolamento CE n° 883/2004 che h di dispone che h i llavoratori t i soggetti tti alla legislazione di uno Stato membro hanno diritto per i familiari residenti nel territorio di un diritto, altro Stato membro, alle prestazioni familiari previste dalla legislazione del primo Stato, come se ivi i i risiedessero i i d (I (Inps circ. i n°° 86/2010). 86/2010) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 10 DESTINATARI: aspetti particolari Quando la richiesta è effettuata da entrambi i genitori, l’assegno spetta a quello con il quale il figlio convive (L. n° 903/1977, art. 9; L. n° 151/1975, art. 211). Per genitori divorziati o separati legalmente, l’assegno spetta a quello che abbia una posizione tutelata, quale, ad esempio, un rapporto di lavoro o una pensione (Inps, circ. 19 febbraio 1992, n° 48). Il diritto all’assegno viene meno nel caso di nuovo matrimonio del richiedente, in quanto questi realizza un nuovo nucleo familiare. L’assegno spetta solo nel caso in cui ricorrano di nuovo le condizioni di legge tenendo conto che nel nucleo familiare sono compresi anche i legge, figli nati da precedente matrimonio di uno dei coniugi. Per i genitori divorziati o legalmente separati congiuntamente affidatari dei figli, figli l’assegno l assegno è riconosciuto ad entrambi i coniugi che stabiliscono di comune accordo chi debba richiedere l’autorizzazione per la corresponsione (Inps, circ. 7 dicembre 1999, n° 210) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 11 Nucleo familiare Il nucleo familiare di riferimento è quello del richiedente l’assegno, che comprende, oltre al richiedente stesso: - il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; - i figli ed equiparati minorenni, ovvero maggiorenni nell’assoluta e permanente impossibilità p p di dedicarsi ad un p proficuo lavoro;; - i fratelli, le sorelle ed i nipoti minorenni (ovvero maggiorenni nelle citate condizioni) quando siano orfani di entrambi i genitori e non siano titolari del diritto alla p pensione ai superstiti p ((D.L. 13 marzo 1988,, n° 69,, art. 2; Inps, circc. n° 12/1990 e n° 21/1988); - i nipoti in linea retta, minori e viventi a carico dell’ascendente, conviventi ((Corte Cost. n° 180/99;; Inps, p , circc. n° 195/1999 e 146/2001;; Inps, p , msg. n° 30624/2004). ./.. / Studio BRAVI Consulenza del lavoro 12 N l ffamiliare Nucleo ili Non vanno comprese nel nucleo familiare le seguenti persone: - il coniuge legalmente ed effettivamente separato; - il coniuge che ha abbandonato la famiglia; - i fi figlili affidati ffid ti all’altro ll’ lt coniuge i o all’ex ll’ coniuge; i - i figli ed equiparati coniugati; - i genitori ed equiparati e gli altri ascendenti; - i fratelli, le sorelle ed i nipoti maggiorenni non inabili; - i figli ed equiparati maggiorenni, non inabili (tranne nel caso di cui all’art. 1, c. 6, L. 296/2006); - il coniuge, i figli ed equiparati di cittadini stranieri che non abbiano la residenza in Italia Italia, salvo esistano accordi bilaterali in materia di anf anf. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 13 N l ffamiliare Nucleo ili La C L Cassazione i (sent. 18.10.2001, n° 12729) ha h precisato i t che h aii fini dell’anf la convivenza non è necessaria quale presupposto perché sorga il diritto a percepire l’assegno l assegno, ma rappresenta soltanto un elemento di fatto idoneo a comprovare il requisito della vivenza a carico, essendo sufficiente per l’insorgenza del diritto al beneficio che il genitore richiedente l’assegno provveda abitualmente al mantenimento t i t dei d i fifigli. li Non è, quindi, di ostacolo l’astratta configurabilità di due nuclei familiari in caso di genitori di figlio naturale non riconosciuto, i quali, non coniugati fra loro, non facciano parte dello stesso nucleo familiare. p Studio BRAVI Consulenza del lavoro 14 Nucleo familiare numeroso Nei nuclei familiari con più di tre figli o equiparati di età tà iinferiore f i a 26 annii compiuti, i ti rilevano il all pari dei figli minori anche i figli di età superiore a 18 annii ed d iinferiori f i i a 21 annii compiuti i ti purché hé studenti o apprendisti (art. 1, c. 11, lett. d), Legge n° 296/2006; Inps, circ. n° 132/2007). In tal caso, al modello di richiesta, è necessario allegare anche il mod. ANF/NN. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 15 Variazioni del nucleo familiare Il lavoratore deve comunicarle al soggetto tenuto a corrispondere l’assegno, entro 30 giorni dal loro verificarsi, per mezzo dell’apposita dell apposita modulistica allegando uno stato di famiglia o dichiarazione sostitutiva (se un figlio diventa maggiorenne nel corso della validità della documentazione, il datore di lavoro provvederà d’ufficio a rideterminare l’importo spettante). Il vecchio mod. ANF/VAR è stato eliminato, con la contestuale introduzione dell’opzione dell opzione “variazione situazione nucleo familiare” all’interno della modulistica di normale richiesta. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 16 Variazioni del nucleo familiare Gli effetti della variazione possono essere così classificati: Motivo Effetti Decorrenza Insorgenza del diritto alla corresponsione dell’assegno Aumento dell’importo dell’assegno dell assegno Dal primo giorno del periodo di paga in corso alla data in cui si è verificata la variazione Cessazione della corresponsione d ll’ dell’assegno Diminuzione dell’importo d ll’ dell’assegno Dal primo giorno del periodo di paga successivo i a quello ll iin cui si è verificata la variazione Studio BRAVI Consulenza del lavoro 17 Figli naturali Per i figli naturali riconosciuti, l’assegno non spetta per il periodo precedente il riconoscimento (Inps, (Inps circc. circc n° n 496/1977 e n° n 1984/1980). In caso di figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori, il genitore naturale convivente con la prole può usufruire dell’assegno in relazione al rapporto di lavoro dell’altro genitore non convivente convivente, fermo restando che il reddito da prendere in considerazione è quello di detto genitore convivente con i figli. (In sede di richiesta della prestazione – mod. ANF/DIP - il genitore richiedente non dovrà indicare l’ammontare e la natura dei propri redditi, ma dovrà allegare una dichiarazione reddituale rilasciata sul mod. ANF/FN dal genitore naturale convivente con i figli) (Inps, circ. n° 36/2008) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 18 Regolamenti comunitari Può verificarsi che il diritto alle prestazioni familiari sorga secondo le legislazioni di due o più Stati membri membri. In tale ipotesi l’art. 68 del Regolamento CE n° 883/2004 indica le regole di priorità per determinare la legislazione da applicare li iin via i prioritaria i it i e quella ll d da applicare li iin via i sussidiaria. E’ la sede Inps che ha ricevuto una domanda di E prestazioni familiari da esaminare in base alla regolamentazione comunitaria che determina quale sia quella ll applicabile li bil iin via i prioritaria i it i e quella ll sussidiaria. idi i ./.. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 19 Regolamenti comunitari In linea generale, nello Stato in cui la legislazione interviene in via sussidiaria (Inps, (Inps circ. circ n° 86/2010): - è sospeso il diritto alle prestazioni, se di importo inferiore a quello spettante secondo la legislazione prioritaria; - in caso contrario il diritto alle prestazioni non è sospeso; il tal caso al lavoratore verrà riconosciuta un’erogazione integrativa differenziale. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 20 Regolamenti comunitari L’Inps, con circ. n° 104 del 6/8/2012, nel ricordare che le disposizioni dei regolamenti comunitari di coordinamento delle legislazioni nazionali di sicurezza sociale destinate persone che esercitano il diritto di libera alle p circolazione, non sostituiscono le legislazioni nazionali ma semplicemente stabiliscono i criteri e le modalità in base ai quali, nei casi in cui potrebbero essere applicate due o più legislazioni nazionali, deve essere coordinata la loro applicazione applicazione, ha fornito le seguenti precisazioni: Studio BRAVI Consulenza del lavoro 21 Regolamenti comunitari Nell caso di genitori N it i naturali t li normalmente l t sii applica li il criterio it i d della ll convivenza, ma nel caso in cui, in assenza della situazione di convivenza con la prole, non sia possibile individuare il nucleo d ti t i d destinatario delle ll somme, sarà à possibile ibil procedere d all’erogazione ll’ i all genitore che abbia “sostanzialmente a carico il figlio naturale”, dietro presentazione di apposita documentazione di mantenimento abituale del figlio; Nel caso di genitori separati, divorziati o naturali, mentre nel caso in cui entrambi tali genitori abbiano accesso alla sola prestazione t i italiana it li sii applica li il criterio it i d della ll cd. d posizione i i ttutelata, t l t nel caso in cui, invece, uno di loro abbia diritto alla prestazione di altro Stato membro, tale criterio non potrà essere applicato; pertanto dovrà essere verificata l’eventuale l eventuale spettanza a favore dell’altro dell altro genitore. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 22 Reddito familiare L’assegno viene erogato in presenza di determinate condizioni relative all’entità ed alla composizione del reddito familiare annuo. Per quanto riguarda la composizione del reddito, occorre che i redditi da lavoro dipendente, da pensione o da altra prestazione previdenziale derivante da lavoro dipendente siano pari o superiori al 70% del reddito p ((nel caso di lavoratori iscritti alla Gestione familiare complessivo Separata sono considerati, per raggiungere la quota del 70%, anche i redditi derivanti dalle attività della gestione stessa [INPS, circ. 23/12/2003], così come sono altrettanto assimilati anche i sussidi erogati dall’Inps a favore degli LSU [INPS, circ. 1/10/1996, n° 186]). I redditi da lavoro devono essere considerati al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori. Tutti i redditi vanno considerati al lordo degli oneri deducibili. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 23 Reddito familiare Riguardo l’entità, compongono il reddito familiare i redditi (se di lavoro dipendente dipendente, al netto della contribuzione obbligatoria) del richiedente l’assegno e di tutti i componenti il nucleo familiare, con esclusione di quello d l coniuge del i llegalmente l t ed d effettivamente ff tti t separato. t Nel caso di nucleo familiare numeroso visto in precedenza devono essere computati anche gli precedenza, eventuali redditi percepiti dai figli tra i 18 e i 21 anni studenti o apprendisti, equiparati ai figli minori (Inps, circ. n°° 13/2007) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 24 Reddito familiare Concorrono a formare il reddito familiare: - i redditi assoggettabili ad Irpef, compresi quelli soggetti a tassazione separata (con esclusione del Tfr e delle relative anticipazioni, dei trattamenti di famiglia dovuti oper legge, delle indennità di Cig arretrate riferite ad anni precedenti, delle p g , delle rendite vitalizie Inail); ); indennità di accompagnamento, - i redditi di qualsiasi natura comprensivi, nel caso in cui l’ammontare oltrepassi l’importo di € 1032.92, di quelli esclusi dalle imposte e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva (pensioni sociali, assegni sociali pensioni corrisposte agli invalidi civili sociali, civili, ai ciechi civili e ai sordomuti sordomuti, interessi dei conti correnti bancari e postali, interessi di CCT e da BOT, ecc.); - i redditi prodotti all’estero che se prodotti in Italia sarebbero di per sé soggetti ad Irpef; - i redditi di lavoratori residenti in Italia per lavoro prestato presso Enti internazionali non soggetti alla disciplina fiscale italiana; - i redditi degli immobili per i quali è dovuta l’IMU; - i redditi corrisposti per altra prestazione previdenziale (indennità di disoccupazione, di mobilità, di maternità, ecc.) da pensione anche concessa da organismi esteri o enti internazionali. ./.. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 25 Reddito familiare A titolo esemplificativo, tra i redditi da considerare se complessivamente superiori a € 1.032,91 si citano quelli derivanti da: - rendite da BOT, da CCT e da altri titoli emessi dallo Stato; p e dei conti correnti bancari e p postali; - interessi dei depositi - premi e vincite del lotto e dei concorsi a pronostici. Il limite di € 1.032, 91 va inteso annuo e per il nucleo familiare nel suo complesso. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 26 R ddit ffamiliare Reddito ili I redditi negativi derivanti da perdite d’esercizio d esercizio connesse ad attività di lavoro autonomo o d’impresa può influenzare il reddito del soggetto gg titolare della p perdita ma non p può essere portato in deduzione dai redditi prodotti dagli altri componenti (Inps, circc. n° 12/1990 e 190/1992). Per il soggetto titolare delle perdite occorre tenere presente: - se la società in cui partecipa opera in regime semplificato, le perdite diminuiscono gli altri redditi fino a concorrenza (la parte incapiente non può essere portata a nuovo); - se la società in cui partecipa opera in regime ordinario, le perdite possono diminuire solo altri redditi d’impresa (in caso di incapienza, la perdita non compensata può essere portata a nuovo) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 27 Reddito familiare Con Messaggio gg 18.06.2012,, n. 10225 l’Inps p ha fornito indicazioni in merito ai redditi da considerare per l’erogazione degli assegni al nucleo familiare nel caso in cui i componenti il nucleo siano soci di S.r.l.: • Nel caso in cui la S.r.l. sia soggetta al regime della tassazione ordinaria e ci sia stata distribuzione di utili occorre distinguere: - se il socio è qualificato: l’imponibile ai fini ANF è costituito dal 49,72% dell’utile percepito in proporzione alla quota di partecipazione; qualificato: l’imponibile p ai fini ANF è costituito dall’utile - se il socio non è q percepito in proporzione alla quota di partecipazione (sempre se tale importo, sommato ad altri redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva, risulti superiore a € 1.032,91). • Nel caso in cui la S S.r.l. r l sia soggetta al regime della tassazione ordinaria e non ci sia stata distribuzione di utili: - il reddito derivante da partecipazione alla S.r.l. ai fini ANF sarà pari a zero. gg al regime g della tassazione p per • Nel caso in cui la S.r.l. sia soggetta trasparenza, indipendentemente dalla distribuzione degli utili: - l’imponibile ai fini ANF è costituito dal reddito prodotto dalla società imputato in capo a ciascun socio proporzionalmente alla propria quota di partecipazione. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 28 Reddito familiare: redditi esclusi • Redditi che per loro natura rivestono carattere di rimborso forfetario di spese vive sostenute dal beneficiario, o risarcitorio. • Trattamenti di famiglia comunque denominati. • Trattamenti di fine rapporto e anticipazioni sui trattamenti stessi. • Rendite vitalizie erogate dall’Inail. • Indennità I d ità di accompagnamento t a ffavore d deii pensionati i ti non d deambulanti b l ti o bi bisognosii di assistenza continuata, liquidata a carico del fondo lavoratori dip. e delle gest. autonome. • Indennità di accompagnamento concessa agli invalidi civili totalmente inabili, ai ciechi civili assoluti e ai minori invalidi non deambulanti. • Indennità di comunicazione concessa ai sordi perlinguali. • Indennità per ciechi parziali. • Indennità di frequenza prevista per i minori mutilati e invalidi civili. • Pensioni privilegiate dello Stato concesse per mutilazioni o grave invalidità invalidità, che danno titolo all’assegno di super invalidità. • Pensioni tabellari riconosciute ai militari di leva vittime di infortunio. • Indennizzi erogati dallo Stato a soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazione obbligatoria obbligatoria, trasfusione e somministrazione di emoderivati emoderivati. • Pensioni di guerra. • Indennità di trasferta per la parte non assoggettabile ad imposizione fiscale. • Somme corrisposte a titolo di arretrati per prestazioni di integrazione salariale riferite ad anni precedenti d ti a quello ll d dell'erogazione. ll' i Studio BRAVI Consulenza del lavoro 29 Reddito familiare: periodo di riferimento Tali redditi sono quelli concernenti l’anno solare precedente a quello della presentazione della domanda di assegno, se la decorrenza del medesimo è compresa g e dicembre. tra luglio Se, invece, la decorrenza dell’assegno è compresa tra gennaio e g g giugno, g il reddito da indicare è quello relativo al secondo anno solare precedente. Nel caso di richiesta di arretrati, si deve utilizzare un modulo per ogni anno. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 30 Livelli di reddito Ai fini del riconoscimento del diritto all’assegno e della determinazione della relativa misura, occorre fare riferimento al livello di reddito familiare correlato al numero dei componenti il nucleo familiare. In particolare, sono fissati diversi livelli di reddito familiare in base al numero dei componenti, componenti ed i relativi importi decrescono all’aumentare del reddito stesso (ad ogni 100 Eu. di aumento del reddito familiare, l’importo dell’assegno decresce di una cifra p prefissata che va da un massimo di 25 Eu. ad un minimo di 0,5 , Eu.). ) I livelli di reddito vengono rivalutati con effetto dal 1° luglio di ogni anno, in misura pari alla variazione percentuale dell’indice dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati calcolata dall’Istat. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 31 Tabelle limiti di reddito e importi A seconda dei diversi soggetti che concorrono alla formazione del nucleo familiare, trova applicazione una diversa tabella. Le tabelle esistenti sono numerate dalla 11 alla 21D 21D. Ad es.: NUCLEI FAMILIARI CON FIGLI TABELLA 11: 11 Con C almeno l un fi figlio li minore, i entrambi t bi i genitori it i e senza componenti inabili. TABELLA 14: Con almeno un figlio minore, entrambi i genitori e almeno un componente inabile. TABELLA 12: Con almeno un figlio minore, un solo genitore e senza componenti inabili. TABELLA 15: Con almeno un figlio minore, un solo genitore e almeno un componente t inabile. i bil Studio BRAVI Consulenza del lavoro 32 Periodi di riferimento L’assegno spetta per i periodi di lavoro effettuato nel territorio dello Stato Stato, come dipendente dipendente, comprendendo il periodo di prova e di preavviso, con decorrenza dal primo giorno del periodo di paga in corso al verificarsi delle condizioni. Il diritto alla percezione dell’assegno dell assegno termina alla fine del periodo di paga in corso al momento del venir meno delle condizioni stesse ((D.L. 13 marzo 1988, n° 69, art. 2) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 33 Limiti minimi di prestazione lavorativa Per i lavoratori dell’industria, artigianato, commercio, arti e professioni gli assegni spettano in misura intera se nel periodo di paga sono stati raggiunti i seguenti limiti minimi di prestazione: Periodo di paga OPERAI IMPIEGATI Settimanale 24 30 Quattordicinale 48 60 Quindicinale 52 65 Mensile 104 130 Studio BRAVI Consulenza del lavoro 34 Limiti minimi di prestazione lavorativa Se non viene raggiunto il limite minimo di lavoro effettivo, vengono prese in considerazione le singole settimane comprese nel periodo di paga ed ai lavoratori spettano tanti assegni settimanali (6 assegni giornalieri) quante sono le settimane nelle quali risulti raggiunto tale limite minimo (24 ore per gli operai e 30 ore per gli impiegati) impiegati), ma in caso di periodo di paga ultrasettimanale, qualora la settimana iniziale e/o finale sia a cavaliere di periodi di paga diversi, diversi si valutano solo le ore lavorative comprese nel periodo di paga considerato. Ai fini del computo dei minimi di ore sono valutabili solo l ore di effettivo le ff tti llavoro (Inps, circ. 23.6.80, n° 2610) nonché hé i periodi di aspettativa ed i permessi sindacali concessi ai sensi della L. 300/1970. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 35 Limiti minimi di prestazione lavorativa Per le settimane in cui tale limite minimo non sia raggiunto, i t spettano tt tanti t ti assegnii giornalieri i li i quanti sono i giorni di effettivo lavoro compiuto, i t qualunque l sia i il numero di ore lavorative nella singola giornata, non esistendo un limite minimo giornaliero (Inps, circc. n° 822/1956 e n° 1427/1961). In tal caso il sabato non lavorativo va escluso. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 36 Limiti minimi di prestazione lavorativa Particolarità per lavoratori part time: Come detto, gli assegni spettano in misura intera (6 assegni giornalieri per settimana) qualora vengano prestate almeno 24 ore di lavoro nella settimana stessa, anche cumulando più occupazioni. A tal fine, il lavoratore impiegato con orario part time ha l’obbligo di consegnare p ((che è colui che deve erogare g g ) principale l’assegno) mensilmente al datore di lavoro p una dichiarazione degli altri datori attestante il numero delle ore di lavoro prestate nel mese, distintamente per ciascuna settimana. Comunque, il computo delle ore deve essere effettuato per ciascuna settimana anche in caso di retribuzione mensilizzata (Inps, circ. n° 110/1992). Ai lavoratori a part time appartenenti al settore del credito e assicurazioni non sono applicabili le particolari disposizioni di cui agli artt. 72 e 73 del T.U., che, altrimenti, prevederebbero per i lavoratori di tale settore che in caso di morte del lavoratore gli assegni sono dovuti per tutto il mese in cui in cui è avvenuto il d decesso, iindipendentemente di d t t d dalla ll sua d data. t Studio BRAVI Consulenza del lavoro 37 Limiti minimi di prestazione lavorativa In caso di inizio o cessazione del rapporto di lavoro nel corso della settimana, gli g spettano p nella misura di tanti assegni assegni giornalieri quante sono le giornate di effettivo lavoro lavoro, ancorché sia stato raggiunto nell’arco della settimana il numero minimo di ore richieste richieste. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 38 Assenze L’Anf deve essere corrisposto al lavoratore subordinato anche in presenza delle seguenti assenze retribuite o indennizzate: - Ferie, festività: spetta come se fosse prestazione lavorativa (ad esclusione l i d delle ll ffestività ti ità coincidenti i id ti con lla d domenica); i ) - Malattia: spetta per il periodo in cui è corrisposta per legge o per contratto l’indennità di malattia, con un massimo di 180 giorni in un anno solare (compreso anche il periodo di carenza); - Infortunio e mal. professionale: spetta per un massimo di 3 mesi durante l’inabilità temporanea; ); - Congedo matrimoniale: spetta per tutto il periodo coperto da retribuzione od indennità Inps; - Permessi orari o giornalieri per assistere figli o familiari disabili: spetta come se fosse prestazione lavorativa per tutta la durata dei permessi (Inps, circ. 1/10/1997, n° 199); - Cure termali: spetta per il periodo coperto da indennità o retribuzione; Studio BRAVI Consulenza del lavoro ./.. 39 Assenze - Cassa integrazione guadagni: spetta come se fosse prestazione lavorativa, sia in caso di riduzione d’orario che di sospensione dal lavoro a zero ore; - Maternità M t ità e paternità: t ità spetta tt per il periodo i d di astensione t i obbligatoria, facoltativa, allattamento e malattia del bambino fino a 8 anni d’età, anche in caso di adozione o affidamento; - Aspettativa per chiamata a funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali o permessi retribuiti per i dirigenti di RSA: spetta come se fosse prestazione lavorativa; in caso di aspettativa g è erogato g direttamente dall’Inps; p non retribuita l’assegno - Periodo di preavviso: spetta anche nel caso in cui il periodo non sia lavorato. N.B.: In caso di assenza per malattia, infortunio e maternità, la corresponsione è subordinata all’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente da almeno una settimana ( gg (6 gg. lavorativi)) realizzato anche p presso p più datori di lavoro,, entro i 30 gg gg. p precedenti l’evento. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 40 Assenze - Sciopero: l’Anf è dovuto per le sole giornate per le quali il datore di lavoro corrisponda la retribuzione, sia pure sotto forma di recupero delle ore perdute attraverso l’esecuzione di lavoro supplementare (Inps, circ 4 circ. 4.3.1948, 3 1948 n° n 846); - Motivi disciplinari: l’assegno spetta se il lavoratore continua a percepire,in tutto o in parte, la retribuzione (Inps, circ. 23.6.1980, n° 2610); - Assenze ingiustificate: al lavoratore che abbia raggiunto il minimo di ore prescritte, l’assegno è riconosciuto nella misura intera; - Reintegrazione nel posto di lavoro: Al lavoratore licenziato illegittimamente, l’assegno l assegno compete per tutto il periodo che precede la reintegrazione nel posto di lavoro o la successiva risoluzione, validamente effettuata, del rapporto di lavoro, con esclusione dei periodi in cui l’assegno sia stato percepito o sia dovuto ad altro titolo ( d esempio, (ad i iindennità d ità di di disoccupazione i ovvero altra lt attività tti ità svolta lt presso altro datore di lavoro) (Inps, circ. 19.3.1980, n° 521). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 41 Assenze lavoratori part time L’Anf spetta ai lavoratori in part time orizzontale con orario di lavoro inferiore a 24 ore settimanali settimanali, anche per le giornate di assenza dal lavoro per i motivi elencati precedentemente, a condizione che: l’assenza si sia verificata nel periodo contrattualmente previsto per lo svolgimento dell’attività lavorativa; la giornata di assenza sia retribuita o indennizzata. I lavoratori in part time verticale non hanno diritto all’Anf ll’A f per lle giornate i t di assenza che h cadono d nell periodo i d contrattuale di pausa lavorativa. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 42 Autorizzazione Inps Per la corresponsione dell’assegno è necessaria l’autorizzazione dell’Inps quando nel nucleo familiare siano compresi: - i figli di divorziati o separati legalmente; - i figli naturali legalmente riconosciuti dall’altro genitore; - i figli dell’altro coniuge nati dal precedente matrimonio sciolto per divorzio; - fratelli, sorelle, nipoti (orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto a pensione di reversibilità; - familiari inabili per i quali non risulti già documentata l’invalidità al 100%; - minorenni nelle condizioni di incapacità; - familiari residenti all’estero; - nipoti in linea retta a carico dell’ascendente (nonno); - comunque, ogni volta che manca la dichiarazione del coniuge. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 43 Autorizzazione Inps L’autorizzazione L autorizzazione ha una validità di cinque anni dalla data del rilascio; in qualsiasi caso, per i minori tale termine non può oltrepassare il 18° anno. Nel caso di familiari residenti all’estero l’autorizzazione ha validità annuale (Inps, circ. n° 24/1992) L’Inps ha comunque la facoltà di individuare periodo di validità inferiore in tutti i casi in cui intenda sottoporre a visita di controllo soggetti inabili o minorenni incapaci. Il datore di lavoro ha l’obbligo di sospendere l’erogazione, anche per il periodo di validità dell’autorizzazione, se viene a conoscenza di elementi che fanno venir meno il diritto all’assegno. Quando il rapporto di lavoro si interrompe, interrompe l’autorizzazione va riconsegnata al lavoratore che potrà successivamente riutilizzarla Ricordarsi Ri d i di conservarne copia agli atti, per successive verifiche! Studio BRAVI Consulenza del lavoro 44 Autorizzazione Inps L’autorizzazione dell’Inps è necessaria anche per la corresponsione dell’assegno dell assegno ai figli ed equiparati di età compresa tra i 18 ed i 21 anni studenti o apprendisti nei nuclei familiari con quattro figli di età inferiore a 26 anni; i questo in t caso l’autorizzazione l’ t i i h ha validità lidità annuale, l fermo restando il venir meno del diritto alla prestazione per il soggetto p gg che compia p il ventunesimo anno di età o per il quale scada il contratto di apprendistato o, comunque, venga meno uno dei requisiti che danno titolo alla prestazione (Inps Circ. Circ n° 13/2007). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 45 Adempimenti del datore Accertamento della situazione Il datore di lavoro deve verificare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento del diritto all’assegno. Per la richiesta dell’assegno, il lavoratore deve utilizzare il mod mod. ANF/DIP, ANF/DIP che contiene anche la dichiarazione reddituale dei componenti il nucleo familiare, allegando il certificato di stato di famiglia (da rinnovarsi ogni 5 anni ed ogniqualvolta si verifichi una variazione dei componenti il nucleo familiare) (D.M. 11 maggio 1990, art. 1) - Promemoria: la documentazione va conservata agli atti entro i termini della prescrizione. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 46 Adempimenti del datore Determinazione dell’assegno Sulla base della documentazione rilevata, il datore provvede a determinare il diritto all’assegno e la relativa misura, dopo aver: - individuato la composizione del nucleo familiare; - calcolato il reddito familiare nonché accertato che l’incidenza dei redditi da lavoro dipendente è almeno pari al 70% del totale complessivo; - stabilito quali importi erogare in relazione al reddito familiare considerato ed al numero dei componenti componenti. Qualora il lavoratore comunichi una variazione del nucleo o delle condizioni che danno diritto all’aumento dei limiti di reddito, il datore dovrà procedere alla rideterminazione del trattamento di famiglia famiglia, trascrivendone le risultanze nell’apposito spazio del mod. ANF/DIP che gli è stato consegnato e che dovrà conservare agli atti. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 47 Adempimenti del datore Corresponsione dell’assegno Una volta accertato il diritto all’assegno, in capo al datore di lavoro sorge l’obbligo di corrisponderlo, alla fine di ogni periodo di paga (L. 30 dicembre 2004, n° 311, art. 1, c. 559). La mancata erogazione è punita con sanzione amministrativa da Eu. 103 a Eu Eu. 1032 1032. Da parte dell’Inps, il rimborso dell’assegno al datore di lavoro avviene mediante compensazione – in DM10, quadro D, rigo 35 per gli assegni correnti e e, invece invece, cod cod. L036 per gli assegni arretrati – con i contributi dallo stesso dovuti mensilmente. - Prescrizione quinquennale! Nel caso di indebita corresponsione, l’assegno va trattenuto al p indicandolo nel mod. DM10,, in un rigo g in lavoratore e restituito all’Inps bianco del quadro “somme a debito del datore di lavoro”, con il cod. H031. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 48 INPS: verifica correttezza L’Inps, attraverso l’analisi di dati concernenti varie casistiche ha evidenziato possibili situazioni di non casistiche, congruità e, quindi, procede alla verifica degli importi posti a conguaglio a titolo di a.n.f. Da tale analisi sono emerse tre tipologie di possibili conguagli indebiti, pertanto focalizza l’attività di controllo soprattutto su tali casistiche: - erronea attribuzione della classe reddituale; - somma dei redditi da lavoro dipendente non rispondente ad almeno l il 70% d dell reddito ddit complessivo; l i - più persone dello stesso nucleo familiare percepiscono l’assegno. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 49 Indebita percezione Il lavoratore è tenuto alla restituzione, senza i t interessi, i salvo l il caso di d dolo, l nell’ipotesi ll’i t i di indebita percezione degli assegni. In caso di rifiuto ifi t d dell llavoratore, t sarà à effettuato ff tt t il recupero sugli assegni successivamente spettanti, su ogni altro lt credito dit o su altre lt prestazioni t i i cuii h ha di diritto itt il lavoratore, entro un quinto dell’importo (Inps, circ. 17 maggio 1978, n° 320). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 50 Sanzioni Chiunque faccia dichiarazioni false o compia atti fraudolenti, al fine di procurare a sé o ad altri la corresponsione p di assegni g familiari, è punito, salvo che il fatto costituisca reato reato, con la sanzione amministrativa da Eu. 413 a Eu. 2478. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 51 Adempimenti del datore Cessazione del rapporto Tenuto conto che la domanda di assegno comprende anche la relativa dichiarazione reddituale, il datore di lavoro non è tenuto a restituire la domanda stessa al lavoratore in occasione della cessazione del rapporto di lavoro. Non vanno restituite nemmeno le eventuali dichiarazioni di variazione. La predetta documentazione doc menta ione va, a q quindi, indi conser conservata ata dal datore di lavoro. Per l’ulteriore p percezione dell’assegno, g , il soggetto gg interessato dovrà, quindi, presentare al nuovo datore di lavoro una nuova domanda (Inps, circ. n° 39/1989). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 52 Adempimenti del datore Richiesta successiva alla cessazione del rapporto di lavoro Nell’ambito della prescrizione quinquennale, obbligato alla corresponsione dell’assegno è il datore di lavoro alle cui dipendenze il l lavoratore t prestava t attività tti ità nell periodo i d oggetto tt d della ll richiesta, i hi t sempreché l’impresa conservi un rapporto previdenziale con l’Inps, ovvero non sia cessata o fallita. Qualora un datore di lavoro si rifiuti di corrispondere l’assegno l assegno ad un ex dipendente, l’INPS, cui perviene la denuncia di tale inadempienza, dopo aver esperito infruttuosamente ogni formalità idonea ad interessare il g l’azienda alla Direzione Provinciale datore di lavoro stesso, segnalerà del Lavoro - Servizio Ispezioni del Lavoro - per i provvedimenti di competenza. In tale ipotesi, se viene accertata l’impossibilità dell’erogazione da parte d ld del datore t di llavoro, lla struttura t tt dell’Inps d ll’I provvede d all pagamento t di diretto tt della prestazione (Inps, msg. n° 12790/2006). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 53 Corresponsione al coniuge L’art. 1, c. 559 della L. n° 311/2004 ha disposto che il soggetto beneficiario dell’erogazione dell’assegno è il coniuge dell dell’avente avente diritto diritto. Pertanto Pertanto, il coniuge non titolare di un autonomo diritto, qualora intenda esercitare il diritto all’erogazione dell’assegno deve presentare un’apposita domanda formulata nel mod domanda, mod. ANF/DIP presentato dall’altro coniuge al datore di lavoro. La domanda del coniuge g p può anche essere inviata in via autonoma al datore di lavoro dell’avente diritto. In tal caso la richiesta di corresponsione disgiunta dell’assegno, contenente l’indicazione dei dati necessari al pagamento, p g , va formulata mediante il mod. ANF/559. Tale possibilità è comunque attribuita al coniuge affidatario dei figli. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 54 Trattamento fiscale e contributivo L’assegno per il nucleo familiare non fa parte dell’imponibile contributivo e non è soggetto gg a ritenuta fiscale ((art. 3,, DL 13.1.1988,, n° 5 – art. 2, DL 13.3.1988, n° 69 – art. 5, D.Lgs. 2.9.1997, n° 314) Studio BRAVI Consulenza del lavoro 55 Iscritti alla Gestione Separata La disciplina dell’a.n.f. prevista per i lavoratori dipendenti è stata estesa agli iscritti alla Gestione Separata dei lavoratori autonomi. Soggetti interessati: gli iscritti alla Gest Gest. Sep Sep. soggetti all’aliquota intera (27,72%), comprensiva della quota , , non iscritti al altre forme p pensionistiche e dello 0,72%, non pensionati. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 56 Iscritti alla Gestione Separata Condizioni: - il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto per almeno il 70% da reddito derivante dalle attività di lavoro parasubordinato indicate all’art. 2, c. 26, L. n° 335/1995 e da attività di vendita porta a porta; - in caso di nuclei a composizione reddituale mista, è data la possibilità di considerare realizzato il requisito del 70% di cui sopra, sommando i redditi da lavoro dipendente ed i redditi derivanti da attività di lavoro parasubordinato. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 57 Iscritti alla Gestione Separata L’assegno spetta in misura proporzionale al numero ed al reddito dei componenti il nucleo nucleo, in base alle medesime tabelle previste per i lavoratori dipendenti, e viene riconosciuto per i mesi coperti da contribuzione nonché hé neii periodi i di di congedo d di maternità t ità e parentale t l (Inps, circ. 18/9/2012, n° 114). Erogazione diretta da parte dell’Inps dell Inps. La domanda va presentata esclusivamente in via telematica alla sede Inps di residenza del collaboratore, utilizzando il mod. ANF/Gest.Sep., a decorrere dal 1° febbraio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesta la prestazione. prestazione Studio BRAVI Consulenza del lavoro 58 Anf comunale per nuclei numerosi L’art. 65 della L. 448/1998 ha istituito un trattamento di famiglia, concesso dal Comune ed erogato dall’Inps, a favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani o comunitari residenti in Italia Italia, con tre o più figli minori. L’art. 13 della L. 6 agosto 2013, n° 97, ha previsto l’estensione del godimento god e to del de suddetto beneficio be e c o anche a c e ai a ccittadini ttad d di Paesi aes te terzi (rispetto all’Unione Europea) soggiornanti di lungo periodo ed ai loro familiari, nonché ai familiari extracomunitari di cittadini comunitari titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. P il 2013 l’i Per l’importo mensile il è parii a E Eu. 139 139,49 49 e lla spettanza è determinata in base al valore dell’Isee in funzione del numero dei componenti il nucleo stesso (almeno Eu. 25.108,71 per nucleo composto da cinque componenti; in caso di nucleo con diversa composizione, il requisito economico è riproporzionato sulla base della scala di equivalenza stabilita dal D.Lgs. n° 109/1998). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 59 GLI ASSEGNI FAMILIARI DI BASE S Studio BRAVI Consulenza del lavoro Di cosa si tratta Gli assegni familiari sono una prestazione a sostegno delle g di alcune categorie g di lavoratori, il cui nucleo famiglie familiare abbia un reddito complessivo al di sotto dei limiti stabiliti annualmente dalla legge. A differenza degli A A.N.F., N F spettano: - ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri; - ai piccoli coltivatori diretti; - ai titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti coloni e mezzadri) diretti, mezzadri). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 61 Cosa spetta Spetta un assegno per ogni familiare vivente a carico. Ai fini previdenziali, è considerato “vivente a carico” carico il familiare che abbia redditi personali non superiori ad un determinato importo mensile stabilito dalla legge gg e rivalutato annualmente (per il 2012 e 2013, € 676,75 se coniuge, figlio o genitore e € 1184,31 per i due genitori – circ. Inps 22/2/2012, n° 25). I redditi dei familiari a carico sono quelli assoggettabili all’IRPEF. Sono esclusi i redditi esenti e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva sostitutiva. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 62 Per chi spettano p I familiari per i quali possono essere richiesti gli assegni sono: il coniuge coniuge, anche se legalmente separato purché sia a carico carico, solo se il richiedente è titolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; i figli o equiparati anche se non conviventi: i fratelli, le sorelle e i nipoti, conviventi: di età inferiore a 18 anni; apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni); universitari u e s a ((fino o a 26 6a anni e nel e limite e de del co corso so legale ega e d di laurea); au ea); inabili al lavoro (senza limiti di età); di età inferiore a 18 anni;; apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni); universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea); inabili al lavoro ((senza limiti di età); ) gli ascendenti (genitori, nonni, ecc..) ed equiparati, solo se il richiedente è piccolo coltivatore diretto. i familiari di cittadini stranieri residenti in Paesi con i q quali esista una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 63 Redditi del nucleo I redditi del nucleo familiare da prendere in considerazione per la concessione dell'assegno dell assegno sono quelli assoggettabili all'Irpef al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, e quelli lli esenti ti d da iimposta t o soggetti tti alla ll ritenuta it t alla ll ffonte t a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se superiori p ad Euro 1.032,91, , , prodotti p nell'anno complessivamente solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 64 Redditi del nucleo Non devono essere dichiarati tra i redditi: i trattamenti di fine rapporto pp comunque q denominati e le anticipazioni p sui trattamenti di fine rapporto; i trattamenti di famiglia, comunque denominati, dovuti per legge, le rendite vitalizie erogate dall'Inail, le pensioni di guerra, le pensioni tabellari ai militari di leva vittime di infortunio; le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi che non possono camminare, ai pensionati di inabilità; le indennità di comunicazione per sordi e le indennità speciali per i ciechi parziali; gli indennizzi per danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati; gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti quello di erogazione; l'indennità di trasferta per la parte non assoggettabile ad imposizione fiscale; gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del/della richiedente. Periodicamente l’INPS p pubblica in una circolare i limiti di reddito ((riferiti sia al nucleo,, sia ai beneficiari) per la corresponsione degli assegni familiari. Attualmente risultano vigenti i limiti previsti dalla circ. n° 25 del 22/02/2012 (Euro 676,75 mensili per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato, ed Euro 1184,31 per due genitori). Studio BRAVI Consulenza del lavoro 65 Quanto spetta Per i coltivatori diretti, coloni e mezzadri l'importo mensile degli assegni familiari è pari a Eu. 8,18 per ogni figlio ed equiparato, fratelli, sorelle e nipoti conviventi conviventi, mentre per i pensionati l'importo degli assegni familiari è di Eu. 10,21 per ogni persona a carico. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 66 Pagamento Gli assegni familiari vengono pagati direttamente dall'Inps (Circolare n°121 del 16/09/2012 e circ. n° 149 del 22/11/2011) a seguito di richiesta presentata dall’interessato attraverso uno dei seguenti canali: - WEB; - Contact Center (attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile a pagamento); - Patronati. Qualora la domanda venga presentata dopo l'insorgenza del diritto, gli Q arretrati spettanti vengono corrisposti nel limite massimo dei 5 anni precedenti (prescrizione quinquennale). N B : Nel caso di variazione del reddito del nucleo e/o dei familiari a N.B.: carico, devono essere presentati nuovi modelli reddituali. Studio BRAVI Consulenza del lavoro 67