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Area dello svantaggio – Dott.ssa Laura Barbirato
Alunni BES Percorsi possibili Oltre la certificazione Laura Barbirato Dirigente scolastica Psicologa dell’apprendimento UnicattBrescia-Pedagogia Speciale laura barbirato2015 1 Cosa affronteremo… tempo permettendo! ü Vedremo cosa si richiede alla scuola rispetto alla cura degli alunni con BES dal punto di vista normativo ü Prenderemo in considerazione soprattutto i BES del “terzo tipo” laura barbirato2015 2 Cara Prof… Quando oggi mi hai detto di ricordare alla mamma i colloqui di mercoledì volevo dirti che non lo avevo dimenticato, nemmeno di notte. So già cosa le dirai: “E’ svogliata, si distrae continuamente, non fa i compiti e non ha mai le cose giuste, i voti sono sempre peggio”. Anche la mamma lo sa già, se lo è sentita dire un sacco di volte e forse abbasserà gli occhi in silenzio, o magari cercherà di difendermi, appoggiandosi ad una nuova, inutile scusa. L’altra volta che è venuta a parlarti, l’ho aspettata a casa sperando che si sfogasse, magari mi desse uno schiaffo. Ma non l’ha fatto. Non mi ha nemmeno parlato, perché era stanca di dirmelo. laura barbirato2015 3 L’ho trovata in cucina che piangeva. Mi ha parlato con lo sguardo al muro: “Dammi il cellulare e da qui a fine mese scordati di uscire con i tuoi amici”.Non ho detto nulla, nemmeno che mi dispiaceva e che senza il cellulare sarei stata definitivamente sola. Prof, io mi sento scema. Per fortuna domani c’è artistica perché mi piace disegnare e anche il prof mi dice che ho una bella mano. Lo ha detto anche la prof di fisica quando ho fatto una bella battuta a pallavolo. Ma la testa no. Pagine di errori, le espressioni le sbaglio… Certo mi distraggo. Provi lei a far finta di stare attenta con la paura di essere chiamata, sapendo già di fare brutta figura. E’ la paura che cerco di mascherare facendo la scema. laura barbirato2015 4 Mercoledì parlerai alla mamma, così saprà della nota sul registro, del 4 di storia e del 4 nella verifica di matematica. Non potrò mai prendere un otto per riuscire a rimediare, forse per questo la prof mi ha messo in mano la verifica senza neanche guardarmi. Tu almeno prof cerchi di spiegarmi gli errori, mi dici che posso farcela. Ma so che non è vero: a fine quadrimestre avrò sei insufficienze, di cui due 4. Neanche Batman riuscirebbe a tirarle su. Credi prof, non vedo l’ora che tutto questo sia finito, per sempre. La “solita” Marta laura barbirato2015 5 Don Milani… “Se al tornitore un pezzo non riesce bene, lo lima, lo modifica, lo riadatta, ci lavora sopra per cercare di renderlo il più possibile simile a quelli venuti bene. Un insegnante invece sovente mette da parte l’allievo che non ha ottenuto i risultati sperati. Se da esso dipendesse la sua considerazione professionale, si adopererebbe in tutti i modi per farlo funzionare!” laura barbirato2015 6 Non siamo tutti uguali! scuola ha un problema solo. I ragazzi li perde. La vostra scuola dell’obbligo ne perde per strada 462.000 l’anno. A questo punto gli unici incompetenti di scuola siete voi che li perdete e non tornate a cercarli. Non noi che li troviamo nei campi e nelle fabbriche e li conosciamo da vicino. I problemi della scuola li vede la mamma di Gianni, lei che non sa leggere” “La (Don Lorenzo Milani, Lettera ad una professoressa. 1967) laura barbirato2015 7 L’INCLUSIONE l’Italia ha fatto questa scelta definitivamente nel 1977 con la legge 517 laura barbirato2015 è un processo, per sua natura, irreversibile 8 Secondo le norme, vecchie e nuove, la scuola deve promuovere il successo formativo di tutti gli alunni, ü valorizzando le diversità ü e promuovendo le potenzialità di ciascuno (DPR 275/99 Autonomia Scolastica e segg.) laura barbirato2015 9 Le norme recenti sui BES Ø Direttiva 27 dic 2012, Circ. 8/2013, note di giugno e di novembre 2013 Ø Cura educativa nei confronti degli alunni con disabilità, disturbo o difficoltà, indipendentemente dalla certificazione (team o CdC dove la cert. non c’è) Finalità è il successo formativo: estensione a tutti dei diritti previsti dalla Legge 170/2010: - PDP, strumenti compensativi e misure dispensative - valutazione personalizzata Ø PAI DI ISTITUTO – GLH diventa GLI Ø Nuova organizzazione territoriale Ø laura barbirato2015 10 PERCHE’ si è dovuta richiamare la scuola? Ø Perché l’insuccesso scolastico e la dispersione sono in aumento, con le conseguenze dell’insuccesso FORMATIVO e sociale; Ø Perché la complessità delle nostre classi è in aumento e rispecchia una maggiore complessità sociale; Ø Perchè la scuola spontaneamente non diventa più flessibile, tende ad essere un sistema rigido, che esclude chi non si adatta piuttosto che includere laura barbirato2015 11 L’evoluzione del concetto si evidenzia nel senso delle parole…. Ø Inserimento Ø Integrazione Ø inclusione laura barbirato 2015 12 GLI ALUNNI “SPECIALI” modello ICF Ø Non riescono spontaneamente a sfruttare appieno le occasioni di apprendimento che l’ambiente offre loro (a causa di limiti intrinseci), oppure Ø Non hanno potuto fruire di opportune stimolazioni ambientali (a causa di contesti deprivanti), oppure Ø Entrambe le condizioni. laura barbirato2015 13 Parliamo di… Ø Situazioni in cui l’alunno subisce una RILEVANTE PENALIZZAZIONE SUL PIANO DELL’APPRENDIMENTO a causa di condizioni personali o ambientali di cui non ha diretta responsabilità. Ø Tale condizione può essere permanente o temporanea laura barbirato2015 14 LA DEFINIZIONE di BES nella DIRETTIVA Ø Mettere 27.12.12 schema di evelina scann. laura barbirato 2015 15 Possiamo anche “classificarli” così: a) ALUNNI CERTIFICATI - CON DIAGNOSI Ø DVA (alunni disabili, tutelati dalla Legge104) Ø DSA (Dislessici e alt. Legge 170/2010) Ø ADHD (Disturbi dell’attenzione/iperattività) - CON ”RELAZIONE” clinica o da parte dei servizi sociali Ø Disturbi del linguaggio Ø Situazioni di istituzionalizzazione/affido/ condizioni socio-ambientali difficili… Ø Condizioni mediche (diabete, epilessia…) laura barbirato2015 16 b) ALUNNI NON CERTIFICATI Ø Disagio sociale, culturale, linguistico... TUTTE LE SITUAZIONI IN CUI E’ IL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM, UNANIMEMENTE, A RITENERE CHE QUELL’ALUNNO ABBIA BISOGNO DI UNO SPECIALE AIUTO (uso di strumenti compensativi, misure dispensative, forme di valutazione personalizzate) Qui è il CdCl/Team a produrre la relazione! laura barbirato2015 17 Tutti questi alunni Richiedono una speciale mediazione, cioè: che gli stimoli vengano opportunamente selezionati, organizzati e presentati Ø Per poter essere accessibili all’apprendimento Ø Per poter consentire apprendimenti successivi Ø In direzione della conquista dell’autonomia laura barbirato2015 18 Tutte le nostre iniziative devono avere il fine di creare una rete di protezione intorno a questi ragazzi, perché rischiamo di perderli ! laura barbirato2015 19 …al di là delle inutili categorie Ø I BES sono tutti i bambini e ragazzi che vanno male a scuola per le più varie ragioni ed hanno bisogno di un aiuto supplementare per affrontare il curricolo proposto alla classe. laura barbirato2015 20 Incremento??? Ø alla scuola primaria 10/15% dei bambini per uno o più aspetti faticano a “stare al passo” della classe Ø Alla secondaria di I grado arriviamo al 25% che non riesce o raggiunge a stento i “minimi termini” laura barbirato2015 21 Geneticamente i nostri alunni non sono diversi da quelli di 10-20 anni fa! Ø Migliore capacità diagnostica (vedi DSA) Ø Maggiore sensibilità interpretativa degli insegnanti Ø Percezione di incremento dei disturbi dell’attenzione, bullismo, condizioni dello spettro autistico: aumento come dato storico-antropologico? laura barbirato2015 22 BISOGNI EDUCATIVI NORMALI? SPECIALI? http://www.iccasalgrande.it/spazioragazzi.html laura barbirato2015 23 Bisogni Educativi “Normali”… sviluppo delle proprie competenze: imparare appartenenza sociale e accettazione: identità e autonomia valorizzazione e autostima: sicurezza affettiva …… laura barbirato2015 24 diventano speciali quando è più difficile ottenere una risposta adeguata a soddisfarli laura barbirato2015 25 Chi individua le difficoltà dell’alunno? Ø La scuola/la famiglia Ø I servizi clinici o sociali in caso di segnalazione Ø L’INVIO, eventualmente suggerito dalla scuola sulla base delle proprie osservazioni, è affidato interamente alla famiglia. Ø La famiglia completa l’iter valutativo e porta la certificazione alla scuola laura barbirato2015 26 Il consiglio di classe o team docente Ø Individua la presenza di un BES autonomamente, in assenza di certificazione, in base a ben fondate motivazioni psico-pedagogiche Ø All’unanimità dei suoi componenti Ø Formalizzando tale individuazione (verbalizzazione) laura barbirato2015 27 Cosa va esteso a tutti i BES? Ø Le metodologie facilitanti, gli strumenti compensativi e le misure dispensative Ø Una valutazione PERSONALIZZATA, che tenga conto dei livelli di partenza, delle difficoltà prevedibili e degli obiettivi personalizzati programmati per quell’alunno Ø Questo va DOCUMENTATO (PEI, PDP, ALTRO…) E CONDIVISO COLLEGIALMENTE! laura barbirato2015 28 Quali strumenti applicare? Progettazione differenziata anche temporanea (ai sensi della normativa precedente) laura barbirato2015 29 2 DOCUMENTI Ø PER OGNI SINGOLO ALUNNO CON BES si elabora il PDP (o il PEI o una progettazione differenziata temporanea o parziale) DA CONDIVIDERE CON LA FAMGILIA Ø A LIVELLO DI ISTITUTO SI ELABORA IL PAI - Piano Annuale per l’Inclusività (contiene anche i criteri generali per l’individuazione dei BES del terzo tipo) laura barbirato2015 30 PDP sempre e comunque? Ø Ø Per i DVA si continua ad elaborare il PEI Per i DSA certificati (e in attesa di certificazione) e ADHD si deve elaborare il PDP Ø Nota Ø Ø MIUR del 22 novembre specifica: Anche nel caso di difficoltà non meglio specificate il CDC può elaborare il PDP, pure in presenza di richieste dei genitori o dei servizi può decidere se formulare o non formulare il PDP… includere programmazioni per obiettivi minimi… Possibile fare PDP per gruppi di alunni Solo eccezionalmente per gli alunni stranieri si ricorre all’elaborazione del PDP laura barbirato2015 31 Per elaborare un piano per l’alunno Ø osservare in modo sistematico (checklist..) Ø Confrontarsi / condividere con i colleghi raccogliere informazioni dalla famiglia e dalla scolarità precedente Ø Elaborare il PEI/PDP/programma e tenerlo sempre “aperto” Ø Firmare congiuntamente: scuola e famiglia Ø laura barbirato2015 32 IL RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA Ø IL PATTO EDUCATIVO (allegato al PDP) Ø IL LAVORO A CASA E A SCUOLA Ø LE POSSIBILI CRITICITA’: a) resistenza, difficoltà di accettazione della famiglia al momento dell’invio a valutazione b) Eccessiva protezione una volta ottenuta la certificazione c) Resistenza della scuola ad adeguarsi laura barbirato2015 33 In caso di certificazione… Ø NB quel che i servizi scrivono al termine della valutazione sono SUGGERIMENTI PER LA SCUOLA Ø La scuola, nella sua specificità professionale, è arbitra delle decisioni su come applicare strumenti e misure (modulare!!!!) laura barbirato2015 34 La SINERGIA scuola/famiglia è di importanza decisiva Ø FIDUCIA Ø Condivisione delle informazioni Ø COLLABORAZIONE Ø COMUNICAZIONE (gli errori o i malintesi sono da considerarsi fisiologici!) Ø La condizione di BES non è garanzia di “nessuna insufficienza”! laura barbirato2015 35 Raccomandazione: Ø Cogliere lo spirito della Direttiva! Forte richiamo alla responsabilità della scuola nei confronti degli alunni che hanno bisogno di aiuto Ø Non inseguire solo gli adempimenti formali e burocratici, avvertendo il peso di nuove incombenze vissute come molestie su un corpo docente già ampiamente tartassato dalla progressiva sottrazione di risorse e privo da tempo di regolare FORMAZIONE laura barbirato2015 36 La valutazione personalizzata ed individualizzata è formativa Ø Applica i criteri previsti dal PDP anche in sede di esame di Stato Ø Adegua la scala numerica dei voti ai livelli di partenza e alle caratteristiche del processo di apprendimento dell’alunno Ø INVALSI possibilità di prove differenziate o di esonero (da decidersi a cura del DS), tranne il caso dell’esame di Stato che non prevede dispense ma solo misure/strumenti laura barbirato2015 37 La più grande inguistizia… E’ fare parti uguali tra disuguali… laura barbirato2015 38 Una possibile definizione…. Ø Individualizzazione assicurare a tutti, attraverso gli opportuni adeguamenti, l’acquisizione delle competenze ritenute basilari Ø Personalizzazione differenziare metodologie e strumenti per permettere a ciascuno di sviluppare le sue specifiche peculiarità (“talenti”) laura barbirato2015 39 laura barbirato2015 40 La valutazione dei BES nei momenti sommativi (esame di Stato e Invalsi) Ø Tutele molto chiare per DVA e BES Ø Zone d’ombra per gli altri BES, in particolare quelli del “terzo tipo” laura barbirato 2015 41 “Altri BES” - esami Ø Stesse garanzie dei DSA, a patto che strumenti, misure e criteri di valutazione personalizzati siano riportati nel PDP Ø Eccezione: non è possibile esonero dalle lingue straniere! Ø Per gli stranieri NAI: possibile esonero dalla seconda lingua comunitaria con sostituzione potenziamento italiano (C.M. 8/2013) laura barbirato 2015 42 INVALSI – prove censuarie in corso d’anno Ø possibili diverse soluzioni (dall’esonero dalle prove, con decisione a carico del DS, a forme di compensazione da applicarsi in gruppi separati dalla classe) Ø Possibile richiedere prove in formato mp3 Ø Le situazioni vengono segnalate e i dati vengono elaborati separatamente laura barbirato 2015 43 INVALSI – prove d’esame Ø È anomalo inserire una prova di valutazione di sistema all’interno di un percorso di valutazione degli esiti del singolo Ø Una volta che lo si fa, essa rientra a pieno titolo nella disciplina generale degli esami laura barbirato 2015 44 Non va mai dimenticato che la Direttiva 27/12/12 e la C.M. n. 8/2013 hanno legittimato l’adozione di criteri di valutazione differenziati Ø I disabili possono svolgere una prova differenziata Ø I DSA e gli altri BES devono svolgere la prova ma la tabella di corrispondenza tra risposte ai quesiti INVALSI e voto complessivo costituisce un semplice quadro di riferimento di ordine generale proposto dall’INVALSI, che ammette tutte le personalizzazioni deliberate dalla Commissione Ø Meglio se già previste dal PDP! laura barbirato 2015 45 Ricordiamo le differenze tra il primo e il secondo ciclo! Ø L’art. 318 del Testo Unico (ribadito nel DPR n. 122/99) differenzia l’oggetto e i criteri di valutazione degli allievi disabili, ammettendo nella scuola dell’obbligo prove differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a “valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali”. laura barbirato 2015 46 Ø Per la scuola secondaria superiore ammette tempi, strumenti, e prove differenziate, ma queste ultime devono essere equipollenti, ovvero fare riferimento alle competenze richieste a tutti gli studenti, ad una preparazione “culturale e professionale idonea al rilascio del diploma” ( DPR n. 323/1998). laura barbirato 2015 47 Ø Ø Ø Nel caso le prove non siano equipollenti (ovvero si discostino significativamente da quanto previsto per la generalità degli alunni) , per gli alunni con disabilità è previsto l’accesso alla classe o al grado di istruzione successiva sotto forma di credito formativo (si ottiene un certificato di frequenza e non un titolo con valore pienamente legale). Non si accede al diploma di qualifica ovvero non si ha accesso all’università (DM 10.12.1984 per la scuola secondaria di I grado e DPR n.323/1998 per la scuola secondaria di II grado). Questa condizione si estende anche agli alunni con DSA, ad esempio si verifica quando vi è l’esonero dalla lingua straniera. E’ ragionevole estenderla a tutti i BES laura barbirato 2015 48 In sintesi… Il percorso scolastico degli alunni con particolari bisogni educativi è caratterizzato da un sistema di tutele costanti in termini di attenzioni didattiche ma decrescenti in termini di accesso al titolo di studio. La cosa è comprensibile se si pensa che, nell’accesso a titoli di studio e a qualifiche professionali, occorre tutelare anche i potenziali utenti e gli altri aspiranti. laura barbirato 2015 49 Secondo Castoldi… Ø non può esistere una valutazione assolutamente oggettiva. Ø “Può solo esistere una valutazione per l’apprendimento e non dell’apprendimento, per l’allievo e non dell’allievo” laura barbirato 2015 50 Metodologie efficaci Apprendimento cooperativo Didattica metacognitiva Ø Lavori di gruppo (gruppi eterogenei) Ø Tutoring e Peer education Ø Didattica laboratoriale Ø Simulazione e role playing Ø Utilizzo delle tecnologie (LIM, PC e software specifici, tablet…) Ø Anche la lezione frontale, se “animata”!!!! Ø Ø laura barbirato2015 51 Voi siete importanti per i vostri ragazzi. Per qualcuno siete più importanti. Arrivederci! laura barbirato2015 52