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"Credo": voce del verbo "amare"!
9 DICEMBRE 2012: Nº 1010 "Credo": voce del verbo "amare"! “SIGNORE, EDUCAMI ALL’INCONTRO CON I FRATELLI” Signore aiutami a non passare accanto ad alcuno con un volto indifferente, con un cuore chiuso, con un passo affrettato. Signore liberami dalle mie esigenze senza fine, dai miei gusti insaziabili, dalla mia fretta, concentrata solo sui miei interessi; e donami l’atteggiamento che più d’ogni altro rende la mia persona disponibile, affinché il fratello non provi timore, si trovi a suo agio quando ha da farmi una sua richiesta. Signore quando sono titubante, quando non so cosa dire o come dire, quando ho paura di essere inopportuno o frainteso, dammi il coraggio d’iniziare, l’umiltà di continuare. Signore aiutami ad accorgermi subito di quelli che mi stanno accanto. Fammi vedere quelli preoccupati e disorientati, quelli che soffrono e non lo mostrano, quelli che si sentono isolati senza volerlo, e dammi quella sensibilità che mi fa incontrare i loro cuori. "Da Dio aspettiamo prove della sua esistenza. Lui, invece, è testardo: ci dà prove del suo amore". (Gilbert Cesbron) 1 Signore insegnami ad ascoltare quando mi accompagno a chi gradisce stare con me liberami dal gusto della discussione priva di valori da comunicare, dalla volontà di contraddire per il solo spirito polemico, dalla tentazione di uno sterile verbalismo; liberami dal bisogno di far conoscere la mia opinione, di portare la mia esperienza unicamente per essere stimato; liberami dalla paura di non essere condiviso, di essere preferito ad altri; insegnami ad ascoltare sempre ad ascoltare tutti, ad accogliere sempre, ad annoiarmi mai; per aiutare tutti, per rendere presente in tutti un po’ della tua Pace. Signore insegnami ad essere mite. Liberami dal nervosismo che si impossessa della mia voce. Liberami dalla ostinazione con cui difendo le mie idee. Liberami dalla ostentata sicurezza di avere la ragione dalla mia parte. E non permettere mai che per un’eccessiva stima di me non sappia ascoltarTi mentre m’illudo di servirTi nei miei fratelli. Signore liberami da me stesso perché Ti possa servire, perché Ti possa amare, perché riesca ad ascoltarTi in ogni mio fratello che Tu mi fai incontrare. (da “Dammi fede, Signore!” di GIULIANO VOLPI) "Lo spillo" l “abbandonarci a Dio non significa farci cullare da Dio!” l “il Signore sa che ci sono, e questo mi basta!” (Giovanni XXIII) l “non si perde mai la Fede, senza perdere anche un po’ di intelligenza!” l “la Fede è decidere di stare con il Signore e vivere con Lui!” (Benedetto XVI) l “Dio c’è e funziona magnificamente da miliardi di secoli!” (Giovanni Guareschi) l “la Fede è una questione di gusto: è un assaggio della bontà di Dio!” l “non basta vivere con Fede, bisogna vivere di Fede!” (Paolo VI) l “per chi ha fede, qualsiasi cosa non è mai una cosa qualsiasi!” Programma della Settimana “Nell'attesa della Tua venuta!” Domenica 9 dicembre Kirk Kilgour, americano, all’inizio degli anni ‘70 è un affermato campione di pallavolo. Un banale incidente di allenamento, un salto finito male, ed ecco che si ritrova da un momento all’altro completamente paralizzato. Non è solo la fine della carriera: è la vita che cambia in un secondo, che sprofonda in un abisso senza fine. Dal tutto al niente: il corpo non risponde più, le giornate non sono più le stesse, le amicizie si perdono... solo una lenta agonia da una clinica all’altra, da un ospedale all’altro. “4ª Domenica d’Avvento” ore 7 S. Messa (per tutta la Comunità) Leggeremo e commenteremo il Vangelo di Luca 19,28-38 (= “lingresso di Gesù in Gerusalemme”) ore 8 (a S. Giacomo) S. Messa (per i Cristiani perseguitati nel mondo) ore 8.45 S. Messa (per i benefattori dei nostri Oratori) ore 10 S. Messa dei Ragazzi (def.ti PINI ANASTASIA, CARLO e OLIVA MARIA) ore 11.15 S. Messa (def.ti GARBELLI PAOLO, RIMOLDI PURISSIMA e fam.; def.ta RUSPI LUIGIA) ore 15 “Vesperi” e “Benedizione Eucaristica” ore 18 S. Messa (def.ti GIANNI LUIGI, RESTELLI ANGELA e CAGNONI GIUSEPPINA) Kilgour passa attraverso stagioni di totale sconforto, di disperazione assoluta. Poi, poco alla volta, ritrova un barlume di fede; e la fede gli insegna a rileggere la sua sosta - meglio sarebbe dire: la sua agonia - come un’opportunità che la vita gli ha offerto, come qualcosa di promettente da raccontare e da offrire. Nell’anno 2000, nel corso del “Giubileo degli Sportivi”, davanti a papa Giovanni Paolo II legge questa meravigliosa preghiera, composta da lui stesso nei lunghi anni della maturazione del suo dramma. Una preghiera che sa di testamento e di consegna: pochi mesi dopo muore, lasciando l’eredità preziosa di un’umanità riconciliata e di una fede forte. Ecco il testo - divenuto notissimo - della sua preghiera. lunedi 10 dicembre ore 7 ore 8.30 ore 18 (Ger 10,1-10; Mt 19,16-22) S. Messa (per le anime del Purgatorio) S. Messa (def.ti MARIANI GIUSEPPE e fam. ZAFFARONI) S. Messa (def.ti ANGARONI GIOVANNI e CARUGATI VIRGINIA) Ti ho chiesto, Signore, forza per compiere grandi imprese, ma tu mi hai reso debole perché divenissi umile. Ti ho chiesto salute e felicità per fare cose buone: mi hai dato infermità per fare cose migliori. Ti ho chiesto ricchezza per essere felice, ti ho chiesto potenza per aver lode dagli uomini, ti ho chiesto le cose tutte per godere la vita. MARTEDI 11 dicembre ore 7 ore 8.30 ore 18 (Ger 10,11-16; Mt 19,23-30) S. Messa (per le famiglie dei Ragazzi/e di "3ª Elementare")) S. Messa (def.ti CERIANI GIUSEPPE e PORRO LINA) S. Messa (def.ti LEANZA SANDRO e PIETRO, BRUNO MARIA; def.ti GIANNI PIETRO MARIO E CERIANI FELICITA) Mi hai dato la vita per godere tutte le cose. Mi hai dato povertà perché divenissi saggio. Mi hai dato debolezza perché ritornassi da te. Niente di quinto ti ho chiesto, Signore, ho ricevuto, ma ogni mio desiderio profondo è stato esaudito. Mercoledi 12 dicembre (Ger 11,1-8;Mt 21,10-17) S. Messa (per le famiglie dei Ragazzi/e di "4ª Elementare") ore 8.30 S. Messa (def.ti FASTOSI GIUSEPPE e SAIBENE ANNA) ore 15 Catechesi per il "Gruppo Donne" ore 18 S. Messa (def.to DITTO ANTONINO; def.to CARUGATI G.CARLO) ore 20.45 "Azione Cattolica Adulti" ore 7 Alle mie preghiere non dette Tu hai dato risposta, ed è bastato solo il tuo amore a rendere felice il mio cuore. Alle mie preghiere non dette tu hai dato risposta. Io ti ringrazio, o mio Signore, e ti rendo il mio cuore. S. CONFESSIONI Lunedì 10 Martedì 11 Mercoledì 12 Giovedì 13 = = = = dalle ore 9 alle 12; dalle 15 alle 18 dalle ore 9 alle 12; dalle 15 alle 18 dalle ore 9 alle 12; dalle 15 alle 17 dalle ore 9 alle 12; dalle 15 alle 17 (da “Le ore del giorno” di DAVIDE CALDIROLA) N.B.: sarà presente Padre FABIO 2 2 GIOVEDI 13 dicembre "Santa Lucia, vergine e martire" (Ger 16,19-21; Mt 21,18-22) ore 7 S. Messa (def.to FUSETTI RICCARDO) ore 8.30 S. Messa (def.ti RESTELLI CAROLINA e CIRENI ORLANDO) ore 18 S . M e s s a ( d e f . t i FAV I N I T E R E S A e MANTEGAZZA ANGELO) ore 20.30 Incontro per i Genitori dei Bambini che riceveranno il “Battesimo” (= domenica 16 ore 16.15) venerdi 14 dicembre ore 6 ore 7 ore 7.30 ore 8.30 ore 15 ore 17 ore 18 "San Giovanni della Croce" (Ger 17,19-26; Mt 21,23-27) Esposizione dell’Eucaristia per l’Adorazione personale S. Messa (per le famiglie dei Ragazzi/e di "5ª elementare") Adorazione Eucaristica S. Messa (def.to FONTANELLA NINO) L’ORA della MISERICORDIA “Adorazione Eucaristica” S. Messa (def.ti fam. RESTELLI ROSA e ZAFFARONI GIUSEPPE) SABATO 15 dicembre ore 8.30 ore 18 (Ger 23,1-8; Mt 21,28-32) S. Messa (def.ti PASSARELLI ORAZIO) S. Messa (def.ti PINI GESUINA, PEDROTTI A N G E L O e L U I G I ; d e f . t a M O N TA N I ISIDORA) AVVENTO di CARITA' l Il Banco di Solidarietà "Stefano Marzorati" in collaborazione con la "Caritas Parrocchiale di Gerenzano", chiedono un aiuto per sostenere le famiglie sempre più bisognose di Gerenzano, tramite una raccolta di alimenti di prima necessità: pasta, riso, zucchero, olio, scatolame, omogenizzati e simili l Chi intende impegnarsi può consegnare questi alimenti ogni primo Sabato del mese (dalle ore 15 alle ore 17) presso ex cooperativa in Piazza De Gasperi Gerenzano. l Il "progetto famiglie solidali" consiste nel donare, in modo libero e senza nessun vincolo di quantità, generi alimentari di prima necessità a lunga scadenza. Il cibo raccolto, unito a quello donato da altre realtà, ci permette di donare due volte al mese, alle famiglie bisognose del nostro territorio, un "pacco alimentare". "Dà un po' del tuo pane a chi ha fame e un po' delle tue vesti agli ignudi. Di tutto ciò che ti è superfluo fà elemosina e, quando fai l'elemosina, il tuo occhio non sia gretto!" (Tab 4,16) "Non voltare la faccia a nessun povero e Dio non ti volterà la faccia. Secondo ciò che possiedi: se hai in abbondanza, fanne elemosina; se hai poco, non temere di fare l'elemosina con il poco!" (Tab 4,7-8) SABATO 15 dicembre ore 21 (presso la Chiesa Parrocchiale SS. Pietro e Paolo) "CONCERTO DI NATALE" “Il Coro Alpe di Saronno canta il Natale”: evento offerto alla comunità dall’Unione Esercenti di Gerenzano. Nel concerto sono previsti momenti di riflessione sulla natività di nostro Signore, curati dal “Centro Culturale Parrocchiale”. LIBRO del CROCIFISSO GARBELLI ALBERTO MARINONI LODOVICA BORGHI RENZO ZONI MARIO ROBBIATI LUIGI Suor SIMONETTI M. MATTEA SAIBENE ANGELA VAGO RINO BORGHI MARIA ANGARONI PIERO e ALBERTO ZONI GIOVANNA DI PIETRO VALTER DITTO ANTONINO CASTELLI ATTILIA "CLASSE 1945" BONZINI GINO "BUSTA NATALIZIA per le Opere parrocchiali" l "RINGRAZIAMO" quanti già ci hanno fatto pervenire la loro generosa attenzione (servendosi delle "apposite CASSETTE" nelle due colonne vicino all'altare maggiore) l ci "AUGURIAMO" che cresca sempre più "il numero di coloro" che hanno a cuore anche il buon funzionamento delle strutture Parrocchiali! l le "tre necessità" proposte sono: il rifacimento esterno del "Cine-Teatro S. Filippo Neri" (lato via Einaudi) l'OPERAZIONE LITURGICA le spese per il "Riscaldamento invernale" 3 "... in cammino verso Natale!" "ECCO, IO SONO LA SERVA DEL SIGNORE" Maria mise la sua fiducia completa in Dio, perchè lo conosceva, lo amava e così si abbandonò totalmente a lui, incondizionatamente. Come sapete, in Israele tutte le donne si sposavano, ognuna con l'aspirazione di diventare la madre del Messia. Invece Maria e Giuseppe avevano concordato di rimanere nella castità. Per questo Maria disse all'Angelo: «Non conosco uomo». Quando l'Angelo le spiegò ogni cosa, si abbandonò e si fidò totalmente: «Ecco, io sono la serva del Signore». Maria accettò il messaggio dell'Angelo di diventare la Madre di Dio, la Regina del cielo e della terra. Confidò pienamente che Dio avrebbe potuto fare tutto in lei e per mezzo di lei. Maria è stata la prima persona di tutto il creato che ha ricevuto Gesù fisicamente nel suo corpo. Maria è assolutamente vuota: di superbia, di invidia, di gelosia, di asprezza, di malizia, di vendetta e altre miserie del genere. Per questo può essere piena di Dio. Quando noi cerchiamo questo tipo di vuoto, pratichiamo la vera devozione a Maria. «Ecco, io sono serva del Signore»: umile, nascosta, totalmente vuota di sè. Così è piena di Gesù, così lo può portare agli altri. E' stata la prima a ricevere Gesù, a donarlo e a servirlo. La sua purità e la sua attrattiva furono tali da far sì che Gesù lasciasse il cielo e venisse quaggiù per essere in lei, con lei, per ricevere la sua carne e il suo sangue, il suo amore e il suo affetto, le sue cure e la sua dedizione. (Madre Teresa di Calcutta, in "pensieri più belli di Madre Teresa") “NATAL da vècc" M'immagini 'l Natal che fann i vècc, chi 'l gh'à domà de spend i ultim dì. Taccaa a la brasa, riparaa dal frècc, pensem ormai ai ann che gh'è sparii. Gris, incurvava sui fest che gh'è passaa, rimpiangen un quaicòss che adess gh'hann pù; porten indoss un sacch de nostralgia: quella de' vè perduu la gioventù. In del silenzi pensen già al doman, faa de tristezza e de rassegnazion: "Chissà se insèmma sarèmm chi un altr'ann?". Natal da vècc, Natal faa de magon che l'guarda cont i oeucc de là di stell. Natal che 'l porta anmò tanti emozion. TUTTE LE COSE IMPORTANTI PASSANO " AT T R AV E R S O G L I OCCHI!" Una giovane donna ha lasciato questo breve scritto a sua madre: «Quando pensavi che non stessi guardando, hai appeso il mio primo disegno al frigorifero e ho avuto voglia di continuare a stare a casa nostra per dipingere. Quando pensavi che non stessi guardando, hai dato da mangiare ad un gatto randagio ed è allora che ho capito che è bene prendersi cura degli animali. Quando pensavi che non stessi guardando, hai cucinato apposta per me una torta di compleanno e ho compreso che le piccole cose possono essere molto speciali. Quando pensavi che non stessi guardando, hai recitato una preghiera e io ho cominciato a credere nell'esistenza di un Dio con cui si può sempre parlare. Quando pensavi che non stessi guardando, mi hai dato il bacio della buonanotte e ho capito che mi volevi bene. Quando pensavi che non stessi guardando, ho visto le lacrime scorrere dai tuoi occhi e ho imparato che, a volte, le cose fanno male ma che piangere fa bene. Quando pensavi che non stessi guardando, hai sorriso e ho avuto voglia di essere gentile come te. Quando pensavi che non stessi guardando, ti sei preoccupata per me e ho avuto voglia di diventare me stessa. Quando pensavi che non stessi guardando, io guardavo e ho voluto dirti grazie per tutte quelle cose che hai fatto, quando pensavi che non stessi guardando». "LA CURA PER IL VECCHIETTO" Il medico scosse il capo deluso. Il suo paziente non dava segni di miglioramento. Da dieci giorni ormai, l'anziano non reagiva più alle cure. Si era abbandonato sul letto di ospedale e sembrava non avesse più voglia di lottare per la vita. Stanco e rassegnato. Il giorno dopo, il medico che lo visitava scosse nuovamente il capo. Ma per la sorpresa. Tutti i valori dell'anziano erano tornati a posto. Il vecchietto stava seduto, appoggiato ai cuscini e aveva ripreso colore. «Ma che cosa le è successo?» chiese il medico. «Solo ieri disperavamo per la sua vita. E adesso tutto funziona a meraviglia! Si può sapere che cosa le è capitato?». Il vecchietto sorrise. Annuì a lungo e disse: «Hai ragione. Qualcosa è capitato, ieri. Ieri è venuto a trovarmi mio nipotino e mi ha detto: "Nonno, devi tornare subito a casa: la mia bicicletta è rotta!"». da "Fregüj de Natal" di GIUSEPPE RADICE (Poeta Saronnese) www.sanpietroepaologerenzano.it (da "365 Piccole storie per l'anima" di BRUNO FERRERO) Visita il sito della tua parrocchia 4