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l`internazionale degli sbirri allavoro
DISTINGUE IL NOSTRO PARTITO: la linea da Mane a Lenin. alla fondazione dell'lntemazionale Comunista e del Paniro Comu nrsra d'Italia. alla lotta della· sinistra comunista contre la degenerazione de llInremarionale . centre la reoria del socialismo in un paese solo e la c onrrortvoluz ione stalirusra: al rifiuto dei fronci popolari e dei blocchi parrigiam e naz ionah. la dura opera del restaura della donrina e dell'organo rivoluzronano. a conratto con la classe operaia. fuori del poliucanrismo personale ed elerroralesco. 1 organo del partito comunista internazionale culto dell' -equilibrio del terrore- a quello, caro alla sua bisnonna. della «Dea Ragione .. , Sembrerebbe a prova di bomba. · questa civiltà: eppure. basta che le tensioni accumulate ne! suo seno esplodano ne! -gesto esernplare» di un manipolo di 'audaci, perchè rinasca il terror panico dello Spettro di un tempo. Essa non ignora che l'idea di battere l'imperialismo nel Medio Oriente, o le «rnultinazionali» in Occidente, lasciandone intatte le turata la cittâ-gioiello dell'ordine basi economiche e sociali, e di scaborghese; ne! 1917, un'area immen- tenare con l'esempio della rivolta sa in cui investire capitali. I co- individuale il moto travolgente di munardi si erano limitati a tenere in popoli o classi, puô suscitare sublimi ostaggio non la Banca di Francia, eroismi, ma resta una tragica illuma l'arcivescovo di Parigi; i loro sione; non ignora che la guerriglia nipoti di Pietrogrado e Mosca tene- sparsa di un pugno di ribelli puô vano in ostaggio qualcosa di ben più scalfire appena, mai infrangere la prezioso della fàmiglia imperiale · le corazza di cui si è bardata in quasi fabbriche, i campi, i forzieri delle 'due secoli di storia la società del banche, le ferrovie - e conquistato il capitale. Ma l'istinto di classe le dice potere, chiudevano nella morsa con- che nelle fuggevoli increspature giunta del proletariato urbano e dell'oceano in pace apparente della delle plebi rurali i miseri resti di sua dominazione si annunzia l'ondaclassi ormai agonizzanti, invece d'es- ta minacciosa di un nuovo e mondiasere rinchiusi nella doppia tagliola le Ottobre proletario; che dietro i della sbirraglia nazionale e straniera personaggi solitari di oggi si disegna in una metropoli isolata. lo spettro della classe anonima e posDa quegli anni lontani, la civiltà sente di domani. Quelli spariscono: . borghese ha percorso una lunga questa resterà. E in ogni caso, lo traiettoria, seminando il suo cammiStato degli «eterni principi», non puô no di piramidi di "persone umane" concedersi il lusso di mostrar debouccise dai più sofisticati arnesi di lezze verso nessuno, fossero pure i morte, dirottando a piacere interi figli della classe dominante. Orsù, paesi, prendendo e tenendo in ostag- sbirri, al lavoro! gio interi popoli, -suicidando» fisicamente e moralmente Vecchie Guardie e Giovani Leve, erigendo a gaGli sbirri, non c'ê · che dire, ranzia di pace e libertà ben altro ehe bottigliette Molotov, e sostituendo il hanno risposto all'appello. Non per caso, nè per modestia, nell' ora in cui la «pubblica opinione» andava in , visibilio per la sovrana efficienza delle «teste di cuoio» a Mogadiscio, Helmuth Schmidt ammoniva i borghesi iperchè sentissero i proletarîï di tutto il pianeta che a nulla sarebbe valsa-la «perfezione tecnica» dei controterroristi - ai quali del resto S.M. britannica, tramite il suo premier laburista, aveva fornito l'appoggio prezioso della SAS e delle «stunt grenates» inglesi - se fosse mancata, si aderisce perchè si ê padroni della condizione necessaria e sufficiente sua teoria, cosa che non si puô predel successo, la solidarietà/attiva di tendere oltre un certo limite nemmetutti i governi, di w ashington corne no dai suoi dirigenti, ma perchè si di Mosca, di Parigi corne di Londra, riconosce la societâ borghese come di Berlino-est corne di Roma e, nemica e perchê si rifiuta tutta la suprema ironia, di Ryad corne di morale che deriva da «una conceGerusalemme, di Amman corne di zione extraumana, al di fuori della Mogadiscio; gli unie gli altri, nemici classî», quindi non comunista. ~ . o amici che fossero, egualmente ligi fuori dal partite non solo chi ricava al corso ordinato degli affari in una la propria «coscienza» dalla rivelasocietà ordinata, gli uni e gli altri zione divina, ma anche chi la ricava, devoti alla suprema divinità dell'Orcorne il pensiero borghese non cleridine. Ha quindi esortato i governi di cale, dall'Uomo e da «frasi idealiste ogni paese, sempre più nelle vesti di o semi-idealiste che si riducono prefettura di polizia, à prendere cosempre a qualcosa di molto simile ai scienza dell'eepidemia» che tutti li comandamenti di Dio» (Lenin, art. minaccia e a darsi una mano l'un cit.) Per noi Dio non sta nemmeno in l'altro nel debellarla con le più drasoffitta: non ha neanche le sembianstiche cure. Avrebbe potuto aggiunze della borghese, e rivoluzionaria, gere - ma si sa, certe cose si «Dea Ragione» (per inciso: è su que- pensano e non si dicono · che neppue sto punto che si distingue il nostro questa basterebbe in futuro se, anticlericalismo da quello borghese). sull'intera superficie del globo, non molto interessante vedere che si ripetesse lo spettacolo esemplare Lenin, dopo la presa del potere e di un ministro della destra in carica nella chiara consapevolezza che è che proclama: «La Francia è decisa «più facile prenderlo», il potere, che quanto la Germania a lottare senza -saperla usare correttamente», prodebolezze contro il terrorismo», e di un gran pontefice della «sinistra=, pugnava "l'alleanza" ... con i moderni borghesi illuminati? No, con il per giunta «operaia», François Mitmaterialismo del Diciottesimo seco- terand che gli fa eco: «pense che il cancelliere Schmidt si sia assunto lo, con il suo ateismo, da completare tutte le responsabilitâ con molto cocon la nostra concezione dialettica, raggio, moita intelligenza e molto si dica pure di derivazione hegeliana, sangue freddo [a Madrid, Suarez idealistica. Questo è detto nell'artine ha ammirato il -tatto-]. nella colo appositamente scritto per il n. situazione in cui si trovava, ha fatto 3. marzo 1922. della rivista -Sotto la ciô che doveva îare-. ( Per una ripebandiera del marxisme» che si proponeva di trattare i problemi filo- tizione della scena qui da noi, si consultino le segreterie parallele di Ansofici, economici e di scienze sociali dreotti. Lama e Berlinguer). allo scopo, aperto e patrocinato dallo Di più: avrebbe potuto osservare Stato. di propagandare il materialiche l'intreccio fra il dirottamento smo militante e l'ateismo, rivista che nell'area medio-orientale e il sequeha cessato le sue pubblicazioni ne! stro in Germania simboleggiava - ne 1944. certo non per caso. fossero o no consapevoli i protagoniLenin se la prende con il -rnarsti · la miscela esplosiva contenuta xismo- dottorale che «snatura il marxismo» non sapendo «interessare le nella possibile fusione fra la rivolta operaia e contadina ne! mondo masse ancora assolutamente incolte sottosviluppato e l'insurrezione procon un atteggiamento cosciente letaria nei gangli vitali dell'irnperiaverso le questioni religiose e con una lismo, e che quel simbolo doveva critica consapevole delle religioniessere cancellato dalla scena mon(N.B. per Berlinguer. le religioni, diale. con la connivenza dei paesi tutte comprese). e consiglia sia di arabi. ne! nome di una sistemazione prendere ad esempio, sia di pubblidiplomatica . cioè conservatrice. del care. corne l'inascoltato Engels rac- L'INTERNAZIONALE DEGLI SBIRRI ALLAVORO Schiacciata nel sangue "la Comune di Parigi, da tutte le cancellerie d'Europa si levô l'augurio e si ribadl l'impegno che la splendida prova di solidarietà fornita dai governi ed eserciti francesi e prussiani ne! reprimere e lasciar reprimere il nemico di classe si traducesse nella creazione di una Contro-internazionale delle polizie, mobilitate a sventare il segno anche più pallido e impotente di riscossa degli sfruttati e cosi scongiurare la rinascita di quello che, per non usare il termine scottante di rivoluzione proletaria, si chiamô «il radicalismo europeo minacciante tutti i troni e tutte le istituzioni esistenti». Lo Spéttro impiegô 46 anni buoni a rinascere: nell'intervallo, non ci fu «gesto esemplare» di anarchici veri o presunti che non mettesse in moto il meccanismo internazionale del «contro-terrore», non perchè quel gesto minacciasse le basi dell'ordine costituito, ma perchè . urgeva impartire una severa lezione allaso/a classe in grade, prima o poi, di minacciarlo. · Vennero le Comuni di Pietrogrado e Mosca: i vincitori della· prima guerra mondiale «liberatrice» e «pacificatrice», impegnati ne! contendersi le spoglie dei vinti, conclusero una tregua precipitosa, e corsero a difendere contro la «barbarie» rossa i «sacri ed inviolabili» diritti della «persona umana» - per quel tanto che era riuscita a salvare la pelle nelle trincee delle Fiandre e negli acquitrini dei Laghi Masuri. L'lnternazionale degli Sbirri rinacque, se non sulla carta, nei fatti, e senza nemmeno l'ombra delle doglie che accompagnarono il parto della Società delle Nazioni. Lo Spettro non si lasciô sconfiggere in Russia: in ltalia, in Germania, in Spagna, bisognô delegare i fascisti a pugnalarlo, per procura delle democrazie trionfanti, prima che risorgesse dalle ceneri del primissimo dopoguerra. Quello che ispirava i sacri furori della borghesia internazionale - bisogna riconoscerlo - non era soltanto un incubo; era una realtà terrificante. La posta in gioco non era nè il dirottamento di un mezzo di trasporto, nè la cattura di un centinaio di ostaggi .. Nel 1871, era rimasta cat- * * * BERLINGUER E IL MONSIGNORE Monsignorer partecipi anche lei al nostro cocktail-party! «Noi neghiamo tutte queste morali che sono tratte da una concezione extraumana, al di fuori delle classi. Diciamo che sono inganno, truffa, imbottimento dei crani deg/i operai e dei contadini nell'interesse dei proprietari fondiari e dei capitalisti. «Diciamo che la nostra etica dipende in tutto e per tutto dagli interessi della Lotta di classe del proletariato», (Lenin, I compiti delle associazioni giovanili, 1920) Superato il disorientamento che lo scambio di lettere fra il vescovo d'Ivrea Bettazzi e Berlinguer inevitabilmente provoca per capire chi dei due è. il vescovo, ci si rende subito conto che il soggetto del "dibattito" non marxismo e religione, perchê . manca completamente, come mostreremo più avanti, il riferimento ad una determinata concezione, e la vera questione ê: quali altri ingredienti possiamo aggiungere al nostro già ricchissimo «cocktail party»? Da tempo si discute della compatibilità o meno fra cristianesimo e marxismo. Certi partiti un tempo si professavano anzitutto marxisti e, per conseguenza (loro), democratici. Fra le due cose vedevano un nesso insci,ndibile (al contrario dei rivoluzionari) e, pur non. avendo ancora raggiunto il lirismo attuale nella deserizione di un futuro tutto pluralismo e fraterriità fra popoli, classi, ehiese, partiti, anzi mantenendo un aeceso anticlericalismo, riducevano la «questione religiosa- a un -fatto personale»: ognuno, nel suo intime, se la rjsolva corne gli pare, sia fuori che dentro il partito, ma sia almeno chiaro cbe la posizione religiosa è incompatibile con la posizione marxista. Era già un separare la teoria e la prassi del partita dal singolo e lasciare aperta una breccia a ben altri «arê ricchimenti». I vecchi partiti socialisti non si immaginavano certo di eliminare la religione da un giomo all'altro. pur con tutta la loro acredine anticlericale (per lo più di sfondo "idéale"): anzi, corne noto, sognavano i •placidi tramonti». Essi adottavano in pratica la tesi borghese della separazione fra Stato e chiesa, e quindi della riduzione della religione a opinione personale. I piû avanzati chiarivano che il «fatto personale» si riferiva esclusivamente alla questione dei rapporti ira Stato e cittadino e è non a quella fra il partite e i suoi iscritti, impegnati all'accettazione di una concezione materialistica ed atea. Nelle note sui programma di Erfurt, Engels riprende la rivendicazione, nei confronti dello Stato bismarckiano ancora incrostato di · residui feudali, della scompleta separazione fra Stato e chiesa. 'Tutte le comunitâ religiose senza eccezione vanno trattate dallo Stato come delle associazioni private. Esse perdono ogni sostegno di mezzi pubblici e ogni influenza sulle scuole pubbliche». questa una richiesta fatta allo stato borghese, anche se è la base minima su cui si situerâ lo Stato proletario (ê in questo senso che Marx ed Engels hanno parlato della repubblica democratica corne base per il potere proletario). Engels arriva anzi alla conclusione magnanima che, tuttavia, non si puô pretendere di «vietare ag/i istituti religiosi che fondino le proprie scuole con i propri mezzi per insegnare le loro scemenze tBlôdsinns», Non è esattamente la terminologia berlingueriana. Una sana lotta di intolleranza ideologica ha contraddistinto i partiti che si rifacevano al marxismo. Nel partito socialista italiano questa si espresse in particolare nell'estrornissione dei massoni. importante per il rifiuto del concetto berlingueriano (e togliattiano) dell'adesione al partito indipendentemente dalle «diverse formazioni e convinzioni ideologiche, culturali, filosofiche, religiose», ma anzi con l'impegno preciso che «aderire- significa ripudiare il vecchio anche prima di aver -capito- il nuovo. Ma una lunga opera è stata volta a mettere prima Marx e la teoria in soffitta, corne una sorta di spirite santo impotente di fronte alle brutture dei piani sottostanti, poi a rarefarli lentamente fino all'evaporazione. Al partito comunista marxista non Ë Quindicinale - Una copia L. 200 Abbonamenti: annuale L. 5.000 sostenitore L. 10.000 Conte corrente postale 3-4440 ÂnnoXXVI N. 20 - 29 ottobre .19n IL PROGRAMMA COMUNISTA' Casella Postale 962 Milano Spedizione in Abbonarnento postale - Gruppo Il L'ILLUSIONE Dl GUARIRE IL CAPITALISMO DAI SUOI MALI IL«NUOVO ORDINE· MONET ARJO» ALLA PROV A DEI F ATTI È noto che la borghesia, quando si gresso» senza aggettivi dell'auomo-, interessa dell'andamento dell'econoè inevitabile che di fronte a terremoti mia, si preoccupa assai più del suo corne quelli che avvengono nel camsviluppo, cioè di quanto aumenti di po del Dio Denaro, e i cui effetti si anno in anno la produzione nel suo ramificano in ogni direzione, .si levi complesso, che · di come questo da ogni parte l'invocazione ai potenti aumento si distribuisca fra i vari della terra perchè si instauri un paesi e fra le varie classi all'interno nuovo ordine economico e, al suo di ciascuno: non parliamo poi di · interno, un «nuovo ordine moneta«qualitâ della vita»! Gli schemi serio». Da quando, nel 1967, sopragguiti nel redigere la contabilità nagiunse la crisi della sterlina, i grattazionale -lo abbiamo visto per quella capi per il mondo degli affari si sono italiana- sono fatti apposta per falsusseguiti fino al celebre «Nixon· sificare la realtà secondo quanto shok» del 15 agosto 1971, in cui detta l'interesse del capitale, cosa crollarono i due principali pilastri che, naturalmente, non · impedisce del sistema monetario internazionale alla cultura economica borghese di (s. m. i.): la convertibilità in oro del pretendere che quanto essi dicono dollaro e il regime dei cambi fissi fra sia «lo specchio della realtâ-. A sbule monete. Venendo cosl a cessare il giardare i prezzolati del capitale, ci «sistema- nato a Bretton Woods nel pensano le crisi che il movimento '44, non ce ne fu subito un altro a storico reale attraversa corne gravi sostituirlo con tanto di norme scritte: fratture «equilibratrici», Ma, prima gli affari non si fermarono per ancora che il proletariato intuisca questo; si continuo per inerzia e per corne realmente procedano le cose prassi economica inveterata a consisotto i suoi stessi occhi, e corne sia derare il dollaro -benchê diventato stato posto su un piano inclinato inconvertibile al pari di qualunque in fondo al quale lo aspetta - se non àltra moneta nazionale- corne moneprende in pugno il suo destino - la . ta centrale di un sistema di pagacatastrofe, sono le stesse frazioni menti la cui liquidità era ancora fordella borghesia a svegliarsi al fragore nista dall'oro del F.M.I. e delle delle contraddizioni maturate insiebanche centrali, nonchè dai dollari me alla produzione capitalistica. depositati corne monete di riserve nelle stesse istituzioni finanziarie. Se non altro perchè esiste un'immensa moltitudine di piccola borghesia tenacemente fiduciosa nel «pro(continua da pag. J) AMILANO CONFERENZA PUBBLICA LA LOTTA Dl CLASSE DEl PROLETARIATO NEL SOLCO DELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE Ë t co n tm u-: J pJg. li1 DOMENICA 13 NOVEMBRE ORE 10 ALLA PALAZZINA LIBERTY (C.SO XXII MARZO) Nel corso del mesa di novembre saranno tenute conferenze pubbliche su questo argomento ln aitre clttà come Torino - Firenze - Roma - Napoll - Schlo • Catanla IL PROGRAMMA COMUNISTA pagina 2 DA PAGINA UNO BERL·INGUER E u, MONSIGNORE comandava ai dirigenti del movimen- le"; il programma, che è la politica di rattopparnento democratico e riformista, è impegnativo per chi vuole "contribuire", tanto piû se si tratta di prete o poliziotto con cui si deve discutere per ottenerne il "consenso". un passo ben più avanti della vecchia tesi del fatto religioso corne fatto individuale; è il passaggio della teoria marxista nel novero delle "Ideologie", filosofie, religioni, ecc. che tutti individualmente sono liberi di ritenere valide, basta che non scoccino quando si tratta di passare aile . cose serie della politica parlamentare. Si sa, il "marxisme" è una «filosifa della prassi» e questa «praticamente» lo ha ormai fregato, Ciô, va riconosciuto, non è "innovato" da Berlinguer, ma è implicito nel concetto togliattiano di partito popolare che Berlinguer cosl presenta al monsignore: un partito «non solo profondamente di classe ma anche di- massa e, anzi, di popolo, non settario, non integralista ( ... ), impegnato nella ricerca di alleanze democratiche più ampie possibili e di una trasformatrice unità con forze sociali, politiche e idea/i diverse da to socialista, ./.a letteratura ateistica militante della fine del XVIII secelo», Una "alleanza", nell'ambito · della lotta culturale che il partito dirige con le sue pubblicazioni, con 1ti materialisti conseguenti che non appartengono al partite comunista(dove sono, oggi? Yi abbondano i "cattolici critici" ma quella razza si è estinta), che utilizzi "la pubblicistica ardente, viva, ingegnosa, spiritosa, dei vecchi ateisti del XVIII secolo, che attaccavano ripetutamente la pretaglia dominante». Ciô allo stesso titolo che ci "alleiamo" ai rappresentanti delle scienze naturali che difendono il materialismo e lo confermano nella loro opera (anche se non ne traggono le conseguenze che ne tiriamo noi). Lenin si doveva essere proprio scoceiato a leggere le "pizze" teoriche di uno scolasticismo che poi doveva essere santificato con Io stile del maestro Stalin, L'esempio ci è molto utile per un vecchio chiodo: la borghesia odiema è codina e schifosa specialmente quando è "progressista" e "aperta" noi», e ha abbandonato completamente un vino non solo "profondsnon solo lo spirite, brillante, ma tutto mente" genuino, ma tagliato e arricil contenuto del suo vecchio ateismo. chito con le più diverse acque. Il Non possiamo fare a meno di riportare un altro brano di Lenin, che se compromesso che si promuove a regola statutaria è fra classi (popolo la prende con tutti gli agenti culturali e ideologici della borghesia «sia e forze sociali) e fra ideologie politiche e "filosofiche", religione comche agiscano in qualità di rappresentanti della scienza ufficiale o presa. Per cui Berlinguer puô affercome franchi tiratori, sia ch« si a'u- mare, dalla sua altezza, e sicuro del "consenso" plebiscitario: «il PC/, todefiniscano pubblicisti democratici di sinistra o di idee socialiste», ed corne tale, e cioè in quanto partita, è semplicemente «miracoloso- ritro- organizzazione politica» non professa «esplicitamente l'ideologia marxivare qui, nel brano che segue, un punto che rivendichiamo corne di- sta». Certo, per ora, non espelliamo chi dice genericamente di essere stintivo della nostra posizione riguarmarxista, ma solo i dogmaticil do a chiesa, partito e stato democra. Luciano Gruppi, che passa per un tico: "ideologo", degno di battersi ad ,,Particolarm:ente importante è arroi pari con Suslov; ha fornito il "utilizzare quei Libri e quegli opusuo apporto dichiarando ( v. "La scoli che contengono moiti fatti conereti e confronti che mostrino il Stampa", 19 ott.) che l'articolo 5 dello statuto ha mantenuto la legame degli interessi e delle organizzazioni di classe della horghesia mo- formula. «marxismo Ieninismo» per pura/orza d'inerzia, e anch'egli ha . dema con le organizzazioni delle illuminato splendidamente il concetistituzioni religiose e della propaganto fondamentale di partito frammenda religiosa. eEstremamente importanti sono tario, di aggregazioni, diremmo tutti i materiali relativi agli Stati disorganico: «Certo il marxismo comprende Uniti d'America, dove il legame uf-ficiale, amministrativo, statale, fra anche (sicl) una visione immanenreligione e capitale è meno appa- tistica, ma questo non significa che il riscente [ qui abbiamo la realizzazio- partita che si avvale perla sua analisi ne storica della separazione fra lo · del metodo e dei concetti di Marx stato e le varie chiese]. ln compenso, debba far proprie anche le conclusioni immanentistiche, perciô atee là vediamo tanto più chiaramente del sua pensiero. Questo non apparche la cosiddetta «democrazia motiene alla natura del partito. E. dema» idinanzi alla quale i menscevichi, i socialisti rivoluzionari e, in poichè anche l'analisi marxista della società non è dogmatica, ne conseparte, gli anarchici, tante sconsideratamente si prostemano) non è gue che puô essere sottoposta al più altro che la libertâ di predicare cià libero e aperto esame critico», In ché conviene alla borghesia, e cioè le idee più reazionarie, la religione, l'oscurantismo, la difesa degli sfruttatori, ecc.». Putroppo, .dobbiamo rinunciare ad altri magnifici passi e prendere in esame il difensore della «democrazia Molto spiritoso è quello che scrive moderne» di cui sopra, monsignor, L. Colletti su/l'«Espresso» [n. 42, 23 pardon, "compagne" Berlinguer. ottobre], per il quale l'articolo 2 della statuto del PC/ è «rigorosamente leninista•, come dimostrerebbe il Oggi i partiti "comunisti" (e modo in cui Lenin ha trattato la quesocialisti) sono anzitutto democratici . stione, per ·esempio nell'artico/o Socialismo e religione, · e quindi la solo per conseguenza si ritengono anche marxisti, nel senso che non c'è manovra di Berlinguer non sarebbe "democrl).Zja moderna" che non sia aff atto democratica ma, al solito, · un "cocktail", che non accetti il totalizzante, con la prospettiva di "contributo" del marxismo e che su «una osmosi sempre più intensa tra cattolicesimo e marxismo» (le parole ciô non estenda il "consenso". Inutile sottolineare che questo il sono tutte sue). In a/tri termini: il modo piû vecchio per evirare il mar- PC/ si evolve ma mantiene del leninismo il lato peggiore. antidemôcraxismo, tico. Colletti, partendo dalla ideoloL'articolo 2 dello statuto del PCI. gia (una cosa molto simile alla relidatato 1946, che Berlinguer si spermesso .di ricordare» al monsi- gione, per Le11i11) della democrazia gnore (che invece lo legge tutte le 11011 si rende co11to che quest 'ultima, sere con le sue preghiere). afferma nella realtà. è totalizzante, tanto più se abbellita dall'intellettuale /ibero e che a quel partito possono aderire tutti quelli che ne accettano il pro- impegnato, con il suo cianciare piccolo-borghesè. . gramma politico, «[ndipendentemenLen in si limita a dire che "non te dalla razza, dalla fede religiosa e dobbiamo in nessun caso scivolare dalle convinzioni filosofiche», La reverso un ïmpostazione della questio· gola, dice Berlinguer. corne si vede, ne religiosa in termini astratti e idea-non monolltica, totalizzante. benlistici. in termini "razionalisticï'. si democratica», e infatti la funzione prescindendo dalla lotta di classé. dirigente. che non si esclude, Ioncorne fanno spesso i democratici data -sull'unità attraverso il dibutradicali borghesi... Questi ultimi tito e il consenso»: Si dia atto · che questo è il segno sono peggiori dei preti. ta11to più che ha11110 abbando11ato il razio11alismo distintivo della "democrazia moderateo soscicuendolo con u11 ··razio11cili· na", tanto amata da Lenin: il programma politico, cui si aderisce. è smo" religioso che (,·. /errera a Gorki del tutto "indipendente" dalla fede del 1411 JI 1913). co11 il suo .. appello alla democrazia. al popolo. all'opireligiosa e dalle convinzioni ideolonione pubblica ed alla scienza ( ... ) giche, cioê non è legato ad una concezicne, una teoria, una "visione del ·impiega uno zelo particolare per monde", corne si amava dire. Si abbrutire il popolo e gli operai . tratta di due cose indipendenti: la proprio con· l'idea di un buon dio lustro. spirituale Prl prl;f;,..-,hilP i ... \. "teoria" una "opinione personaË Ë altri terrnini. l'ateismo era una conIN MARGINE AL CONVEGNO DEL PC/ clusione che serviva alla persona Marx. non necessuriumente al parti1 • 11, che ne usa il metodo danalisi (solo?). Lïmmanentismo (cioè il respingere l'origine •extrauma11a e al di fuori delle classi ... per dirla con Lenin. di ogni "coscienza" e spiegazione dei Iatti). lo accettiamo. dice Gruppi. solo per quel che ci sen·e. Se non ci serve. diventiamo subito trascendenti: "11011 facciamo proprie le conclusioni immanentistiche, percio Abbiamo detto più volte che, di là colo: «Ora... ne! mo,·imemo dei gio- · pelure dopo /'uccisicme del compa· atee, del pensiero di Marx».' E lascia gno Walter [anche L.C. ha una dal radicalismo verbale, le posizio:ii ,•ani si sono s,·iluppati atteggiamencapire: ora non ci serve più. Qui non «massa» da buttare sui tavoloj ... Per di una, parte considerevole dei «con- ti, iniziati,•e, reazioni che rappresi cominercia più la dottrina rnartestatori» di cosiddetta sinistra con- se11ra110 Ulla.risposta, 0 meg/lo Ulla co11cl11dere. li PC/ du 1111 lato sembra xista dello stato con quella borghese, cogliere il dato di un co11solidame11to vergono sulle posizioni del PCI e. con ricerca di fro11te alla crisi. Questo ma "semplicernente" · la sua base esse, su quelle del capitaHsni'o mer- 11011 arre11dersi dei soggetti sociali al di 1111 'urea di opposizio11e ampia alla materialistica! sua si11istra ... dal/'altro· la pura e ·progetto totalizzallte. del PC/, il non Questo intéressante concetto è cantile. Una ulteriore conferma di subire.il funzio11ame11tomeccanico e semplice esistenza di quest 'area lo questa antica convinzione· ci viene spiegato ancor meglio con un esemdalle reazioni di alcuni gruppi «gau- brutale del mercato del lavoro e della pcme di frcmte a prob/emi politici pio: forse che .accettare da nozione famiglia ne/la crisi, il non consi- strategici". Vuoi vedere che il PCI ridi classe sociale, di lotta di classe, di chistes» ai )'.Ïsultati del convegno del derare ineluttabile lo stravolgime11to nunci.a alla sua infatuazione per la PCI sui problema dei .giovani tenuimpérialisme» significa essere atei? del privato ne/la crisi (!!.1), è stato - vecchia baldracca democristiana e tosi ai primi di ottobre all'Istituto Forse che non esistono atei che neaprè cuore e braccia alla giovine verdefinito came irrazionalismo, e "unGramsci. gano l'esistenza dell'irnperialismo ginella Lotta Continua. in un nuovo Ad esempio, «Lotta Continua» del torelli'' i devianti... La quèstione, mentre il sacerdote cattolico Camillo · e diverso compromesso storico? 13/10/1977 dedica un'intera pagina . ancora una volta, in questa Jase, Torres è morto combattendo l'im«Tutto questo è frutto della pro,•a di al convegno, compiacendosi che NON t IL PROGRAMMA TRAD/perialismo? . B0log11a. Ma niente è irreversibile: «oggi alcuni temi presenti ne/ ZIONALMENTE INTESO, MA LA Le questioni di "teoria" sono cosl siamo appe11a ugli inizi•. dibattito del movimento si sono imRINUNCIA NEL "SENSO COsemplici, terra terra, per il "teorico" Questi i calcoli da bottegaio timoposti ne/la stessa discussione interna MUNE" DEL MOVIMENTO DI Gruppi! Forse che Galileo e i vescovi roso di Lotta Continua. Ci viene in del PC/». Un bel sospiro di sollievo, OGNI TENTAZIONE O PRAT/CA litigavano per riconoscere o meno la mente la potente: affermazione di dopo la «grande paura» del 20 DI AUTOSUFFICIENZA (il maiu"nozione" di Terra e di Sole, o non Lenin nel Che /are?: «Chi fosse effetgiugnol Dice LC: «Moiti ricordano scolo è nostro, n.d.r.): l'affermarsi piuttosto per lafunzione che venivativamente convinto di aver fatto prol'anti-parco Lambro, il Festival nel/a memoria, negli atteggiamenti, no ad avere a seconda che si ricogredire la scie11za 11011 rivendicheFOCI di Ravenna; la divisione della nel/a cultura del movimento dei gionoscesse l'una o l'altro al centre, di rebbe per le nuove concezioni la realtà giovanile in due: i vincitori del vani di una apertura al/'esterno: ad un determinato sistema? La nebbia 20 giug110 contro i · vinti; la morale altri significati e processi di /Îbera- /ibertà di coesistere accanto aile religiosa non ammetteva che la Terra vecchie, ma esigerebbe la sostituzine dellavoro e dello studio contro la di- zione». fosse degradata a uno dei tanti piadi queste co11 quelle• (Cap. l, sperazione; i pionieri della nuova riTraduciamo in volgare. Lotta neti ruotanti intomo al Sole, esat«Dogmatismo e "libertà critica"»). costruzione del paese contro gli Continua propone al PCI il patto setamente corne non puà non prendere Ma, si sa, Lenin era «totalizzanorfani di Mao, del govemo di siniguente. Voi organizzate e «gestite» le posizione contro il marxismo che fa te», non rinunciava all'«autosuffistra, del potere a chi lavora e sopratesigenze del «mercato del lavoro» della lotta di classe il Sole della cienza», ed era anche un po' "prevatutto del consumismo». [cioè dei proletari occupati]; noi ci storia. ricatore". Noi marxisti non comI nostri orfanelli erano angosciati specializziamo nella difesa del «priUno scritterello del 1917 ha riprebattiamo il PCI, in quanto «todall'idea ch'e il "partitone" volesse vato» dallo stravolgimento nella so una lettera del 1850 per ribadire il talizzante», ·perchè lo siamo assai «"/are cappotto", corne si dice: riucrisi. A voi i proletari, a noi la concetto che .non è marxista chi più, lo combattiamo in quanto servo scire a sopprimere ogni movimento bohème; a voi la gestione del sudore "riconosce" il capitalismo, l'impedel capitalis,mo. Noi, corne Lenin, alla sinistra e trasformare l'affermaoperaio; a noi la rappresentanza dei rialismo, la lotta delle classi, ma chi zione elettorale in dominio politicovogliamo sostituire il comunismo dolori del giovane W erther. ne tira certe conclusioni (che il PCI culturale incontrastato». Si sentivano Accetterà il PCI questa proposta · «totalizzante» al capitalismo «totaliznon tira), cui si oppongono e si zante». come i poccoli bottegai quando si di spartizione del mercato? A L.C. opporranno tutte le nebbie filosoannuncia l'installazione di un supernon osano ancora . sperare, perô fiche, ideologiche, religiose. :Ë per forse ... : «Sappiamo che anche le idee market nel quartiere. Perdio, tutti questo che il cattolico Camillo TorGettiamo ora uno sguardo alla devono campare, i «grandi» devono giuste e le contraddizioni reali posres, partendo dalla sua base naziomercanzia di cui LC vuole avere la lasciare un posticino anche ai sono essere schiacciate: cià che hà nalistica nella lotta contro l'imperiarappresentanza sul mercato. Essa si «piccoli» nell'ambito del mercato. proiettato dentro il convegno del PC/ lismo, pur riconoscendolo corne chiama "bisogni nuovi". Dice L.C.: Ma, per fortuna dei nostri orfanelli, questioni a lungo rimasse e esornemico, non l'ha saputo combattere <IÂ Bologna ho incontrato un giovane un piccolo posto resta anche per loro cizzate è soltanto la tenuta del movisui fronte di classe e comunista. del Sud che mi ha detto: « Vo"ei tre nello schieramento a difesa della mento di opposizione, la tat#ca acBerlinguer è più seraficamente case: una per starci da solo, una società mercantile. corta usata a Bologna {cioè l'attegchiaro. Egli dice apertamente che, se per starci con gli am!ci, una per Prosegue «Lotta Continua,,, ancogiamento furbesco è adescatore verso si prende il marxismo «non dogmara senza fiato per lo scampato peri(conlinu11 11 p11g. 3) il PCIJ, la grande mohi/itazione poticamente», utilizzandolo «crùicamente», si arriva alla conclusione che il partito comunista non professa "movimenti reali"). minati "movimenti reali" modifica«una filosofia e in particolare una storico e sociale è senza dubbio :Ë un punto di approdo dell'oppor· metafisica materialistica e una dotinfluenzato dalle idee (e anche dalle no la religione fino a farla diventare tunismo questa "teoria" della negatrina atea e che si proponga di ideo/ogie), ma in cui idee e ideo/ogie atea? Per ora registriamo la modizione della rivoluziorie, movimento · imporre o anche solo di privilegiare, sono condizionate dai movimenti ficazione degli "atei" in «non teisti, reale che ribalta la vecchia società e nell'attivitâ politica e nello Stato, reali fino a modificarsi di fatto e ad non ateisti, non antiteisti» ( qui tutte le superstizioni ( non solo reliuna particolare ideologia e l'ateiassumere, secondo un organico svi- qualche filosofo ha suggerito, segiose) che le stanno appiccicate adsmo» (per la risposta adeguata, basti luppo, nuove accezioni e nuove condo noi). dosso, e della affermazione della Ma questo è già stato detto e non rifarsi aile citazioni più sopra). Che forme», trasformazione di "idee e ideologie" si tratta di menai' scandalo, scolaforse è meglio una metafisica idealiChi sostiene più che "idee e fatti" fino a che facciano gli interessi di stica? La discussione apertal non sono "condizionati"? Basta eli- retti di sinistra. L'ha detto Togliatti tutti, in un eterno (corne il regno ·di Tutto il "materialismo" che Ber- minare il concetto di "modo di pro- (citato da Berlinguer) che «l'aspira· Dio) "sviluppo" .. . linguer. lascia sopravvivere lo si duzione" e introdurre quello di zione a una società socia/ista (. .. ) Monsignor Bettazzi è altrettanto deduce dalla successiva formula"movimenti reali" per ottenere, da puà trovare uno stimolo in una sof"marxista" quando, tutto preoccuquel "condizonamento", tutto quel f erta coscienza religiosa posta di zione, per cui esiste «una dottrina pato, riconosce che «certi studiosi [chi si vede!], cui ci ispiriamo», che si vuolel Secondo la "nuova fronte ai drammatici problemi del hanno voluto affermare l'assolutezza scienza" di Berlinguer, gli indeter- ·mondo contemporaneo» (ecco · seconda fa quale "l'e/fettivo processo del materialismo marxista, dichiarando che ne/la sostanza poteva essere piuttosto una rivendicazione accetti il programma politico in cui è dell'importanza delle realtà materiacorne Terracini, Radice, Spano, data «anche la spiegazione delle vere /i e dei processi economici contra Gerratana, ecc. (p. 581): «Scarsa fede religiosa dimostra chi origini storiche ed economiche del- . uno spiritualismo ambiguo». Eccolo sostiene l'incompatibilità tra religio- . l'oscurantismo religioso», mentre «la qui, il "riconoscimento della realtà nostra propaganda comprende nemateriale", dell'economia. Padre ne, e regime socialista anche quando Ogni civettare, persino, con il buon cessariamente anche la propaganda Arrupe, generale dei gesuiti, è. si è dimostrato che questo regime dio è un' abiezione inenarrabile verso dell' ateismo». andato anche più in là dicendo che la quale la borghesia democratica si rispetta la fede religiosa, assicuranIn a/tri termini, la cosa si puà rias«il cristiano non esc/uderà ogni viodo a tutte le chiese piena libertà di mostra particolarmente tollerante (e sumere anche cosi: se un operaio si lenza (che si presenta a volte necesculto. L'esperienza dell'Unione Sospesso anche benevola) ed appunto vietica offre una prima conferma di avvicina pur «conservando certe ve- saria nell'ambiguità dell'azione) ma perciô è la più pericolosa delle abiequeste affermazioni. Durante la stigia dei vecchi pregiudizi» non. lo esc/uderà questafiducia ne/ processo zioni, il più infame dei "contagi"». violenta», frase che in bocca a Ber,rivoluzione e la guerra civile, il clero manderemo via, nè questo ci impediColletti dice: Lenin è marxista, rà di f are con l'insieme della sua linguer farebbe cadere l,'accordo a ortodosso che era già legato pei' una quindi sa che la religione non la si sei, e. che va valutata nel significato lunga tradizione al vecchio regime classe un lavoro politico ben de/inito. abolisce se non se ne eliminano le preciso che i cristiani sono ben diCertamente capirà, stando accanto zarista, si schierô tra le forze controradici, cioè la società borghese ai comunisti. Chi non capirà mai è sposti a lottare con la violenza contro rivoluzionarie, e da questo fatto non stessa. Egli ne dedui:e che, in base a attribuibile certo alla volontà dei chi si avvicina con tutta la sua «co- i loro nemici. E lo sapevamo. tutto cià, «il partito [leninista] non si Forse che la Chiesa non ha comcomunisti, anche la religione ebbe a scienza» idealistica con il tentativo di proclama ateo nè vieta l'ingresso soffrire. Ma consolidatosi il regirrie conci/iare il programma pro/etario e battuto a suo tempo quel famigerato nelle sue file ai cristiani o, in genere «Stato liberal-borghese» che Berlinil «civettare» con l'idea non arretrasocialista, si ristabilirono ben presto ai credenti in dio». La dialettica non . guer presenta corne l'unico colpevole ta,. zarista, feudale di dia, ma lustra, rapporti di pacifica convivenza tra la è il punto forte di Colletti. che infatti tutta spirituale, borghese, «svizzera» storico del ritardo attuale? Si religione e il nuovo regime. . La la rifiuta. trovano dunque, ora, "storicamen(lo dice Lenin). libertà religiosa oggi nell'URSS Il ragionamento di Lenin non è né te", sullo s.tesso terreno e con· lo. colltraddittorio nè amanovriero,: il dimostra che il regime socialista è La questione va posta corretta- .stesso nemico; sul terreno di «questo perfettamente conciliabile con la partito 11011. esige che chi gli si religione». E concludeva: «L'ostilità mente ne/ senso che non viene prima nostro Stato ita/iano» ( Berlinguer) e avl'icina sia ateo, ma semplicemente la CO'scienzae poi la scelta della lotta . di una «società più giusta, più solidimostrata 'dalla chiesa cattolica che accetti il suo programma che di classe da parte dei proletari, ma da/e, più partecipata (sic), quindi verso il regime socialista e verso i comprende il materialismo storico, esattamente il contrario:«sarebbe as- più cristiana» .(Bettazzi). partiti comunisti non è dovuta a la 11egazione 11011 solo reorica ma E mentre · nostra madre Chiesa surdo credere che, in una società motivi teorici di incompatibilità pratica di ogni ideologia [religione in scende in terra a vedere lo strano hasata sull'oppressione e sull'abbruideologica. ma solo a motivi praticî, prima jïla ]. li ragionamento di Col· fenomeno dei "fatti materiali", la timento illimitati delle masse operaalla posizione di difesa di deterlet1i sarebbe giusto solo se si coscienza di classe, la teoria marxiie, i pregiudizi religiosi possano limitusse u riconoscere la co11sape· minati interessi materiali assunta sta, viene sospinta dal PCI sempre essere dissipati per via della pura dalla chiesa cattolica .. ! ! l'()/e=.::.u che il purtito del'e a,·ere e più in alto, nel regno dei cieli, a predicazione», come pretende l'anln e/fetti /'urticolo di Lenin cui si è diJfondere che 11011 si puo .. soppri· riclericalismo borghese, spesso e tener compagnia alla Santissima Trimt're .. 11è lïdeu di dia nemmeno negli richiamatô Colletti è importante nità. Nel frattempo, quaggiù, il volentieri non ateo ma solo antiperchè 11011 si limita a •proclamare• operai. 11è quPlla collettiana della ra· "partito comunista" · arricchisce .· il clericale. Cià non toglie che «la Rio11e. se11Za togliere il terreno su/le il carattere marerialista (e quindi nostra propaganda comprende ne- suo bagaglio con i contributi dei ateo) del 11ostro programma, ma quali prosperano: ma questo è •leg· vescovi.. Gli inglesi, con la. sola cessariamente anche la propaganda germeme .. dfrerso da/ dire che c 'è mette il partiro di fronte al compito dell'ateismo ... Il partito non è un parola "party", indicano sia il di attrarre u sè le màsse anche compatibilità /ra socialismo e religio· cieco, passivo organismo; nella partito che la festa, il ricevimento. 11e. come non solo Berlinguer. ma da quando 11011 sono ancora coscienti. E misura in cui ha la capacità di colle- Miracolosamente, il partitone che s[ _ tempo lo stahnismo dice. Basti questo è un aspetto della prassi mardistingue per i suoi festival ricchi gare dialetticamente i due aspetti. xistu che ,·ale anche per tutti gli a/tri questo usquarciou della gloriosa Questo l'insegnamento di Lenin, in- della partecipazione di chiunque settori id1!0logici: non ci sogniamo· di Enciclopedia del socialismo e del covoglia "contribuire", puô transucomprensibile sia al pio Berlinguer munismo (1962). compilata da Tre· u,·ere con noi il proletario che ha stanziarsi in un vèro cocktail-party. l'lw al superpluralista Colletti. t11tto compreso. Ci «basta• che ,·i.rn11i e Ca11zio con l'aiuw di gente Il PCI, Lotta Continua·e il <<movimento>> di fronte al problema dei giovani *** ê I mzlitanti comunisti sono atei? * * * é ê ê è è ê 'i N. 20 - 29 ottobre 1977 N. 20 ·· 29 ottobre 19n IL PROGRAMMA COMUNISTA SULLA VIA DEL <<PARTITO COMPATIO E POTENTE>> DIDOMANI ,,Questo è un momento di de· pressione massima della curva del potenziale rivoluzionario«, fu scritto senza fame mistero in quegli anni a cavallo fra il 1951 e il 1952 dai quali propriamente data la nostra costituzione in partito, «e quindi lontano mezzl secoli da quelli adatti al parto di original! teorie storiche. ln tale momento privo di vicine prospettive di un grande sommovimento sociale, non solo un dato logico della situazione la politica disgregazione della classe proletaria mondiale, ma è è logico che siano gruppi piccoli a saper mantenere il filo conduttore storico del grande corso rivoluzionario, teso corne grande arco tra due rivoluzioni sociali, ALLA CONDIZIONE che tali gruppi mostrino di nul/a voler diffondere di originale e di re· stare strettamente attaccati aile formulazioni tradizionali del marxismo», della cui teoria e della cui previsione «tutti i grandi ultimi eventi», per quanto rovinosi, «sono altrettante recise e integrali conferme», ( 1). è UNA POllEMiCA Sl\J DUE flRONT~ La polemica non era diretta soltanto contro chi tendeva a «diff amare e disertare il lavoro dottrinale e la restaurazione teorica, necessaria oggi come lo fu per Lenin ne/ 1914-1918, assumendo che la vita e la lotta sono tutto» per «sostituire alla immensa ricerca storica dei rari momen · ti e punti cruciali su cuifare leva, uno scapigliato volontarismo, che poi il peggiore e crasso adattamento allo status quo e aile sue immediate e misere prospettive». La polemica - per noi essenziale - contro «la falsa risorsa dell'attivismo» era diretta nello stesso tempo contro chi pretendeva (e, da allora, quanti non hanno preteso e non pretendonol) di trarre dalla situazione immediata del movimento avvolto nella spirale della controrivoluzione «idee» e «teorie» innovatrici · a complemento o rimedio di pretese carenze del marxismo, e non già conferme ma smentite delle conquiste luminose di interi deœnni di splendida ascesa, come se un perlodo conttorlvoJuzionarîo petesse mai partorire da/ suo seno · altro che idee e teorie controrivoluzionarie, e come se a questa sorte oggettiva, perchè meterialisticamente determinata (nessuna controrivoluzione smentirà mai · se stessal), fosse dato sottrarsi altrimenti che riallacciandosi al filone storico della dottrina non mutilata nè comunque adulterata e, con essa, al patrimonio di esperienu/ conferme trasmesse dalle epoche più feconde della storia. Era a questo patrimonio - non ad una «particolare teoria» tirata fuori dal cappella - che bisognava rifarsi, per attingeme 1<la ripresentazione della visione marxista inte· grole della storia e del suo procedere, delle rivoluzioni che si sono succedute finora, .dei carat• teri di que/la che si prepara e che vedrà il proletariato moderno ro-. vesciare il capitalismo e attuare forme sociali nuove» ( 2 > , e per proiettarla in un futuro previsto corne certo nell 'atto stesso in cui il movimento gli volgeva, ne/la sua immediatezza, le spalle. lm· mediatismo dell'azione da un lato, immediatismo del pensiero dalt'altro, entrambi distruttori dei presupposti soggettivi della ripresa rivoluzionaria perchè negatori del compito che, dal Manifesta del 1848, i comunisti sanno essere loro proprio: quello di «rappresentare ne/ presente (che. nella contingenza. puà' essere il più ferocemente controrivoluzionario J / 'avvenire del . movimento»: erano questi i due poli di un medesimo vicolo cieco dai quali era. corne è sempre. necessario guardarsi. è Il compito che cosi ci si prefisse, «lungo e difficile».perchè svolgentesi in un rapporto di forze della situazione mondiale che si sapeva non si sarebbe ëapovolto «prima di decenni», non fu nè p.oteva essere affidato a nessun ,qaggruppamento di sapienti e d~ illuminatii, { 3), nè si decretô, anz1 si decretô il contrario, che ad esso doveva e poteva ridursi il Partito rinato sulle sue fon.damenta indiscusse e, proprio perchè non legato alla corttingenza dell'anno x, indiscutibile. Per il marxismo, corne non esistono diaframmi fra rivoluzione e controrivoluzione, cosi non ne esistono fra teoria e prassi; se è vero che, in dati svolti della storia, la · difesa della prima prevale sull'esercizio della seconda, essa tuttavia non l'annulla, anzi, per modesta che essa sia nell'immediato, se ne nutre (se calassimo «una barriera fra teoria e azione .pratica, oltre un -certo limite distruggeremmo noi stessi e tutte le nostre basi di principio» (4)) cosi corne, d'altra parte, nelle grandi situazioni storiche in cui la seconda predomina necessariamente sulla prima, il compito della difesa e dell'affinamento del patrimonio dottrinale del partito non solo non cessa, ma, nel risalire aile massi · me questioni di principio per illuminare con esse le questioni strategiche e tattiche urgenti, attinge vertici ineguagliati corne «Stato e rivoluzione» alla vigilia di Ottobre, «Il rinnegato Kautsky» e «Terrorisme e comunismo» in piena guetta civile, o la serie «Partite e classe», «Partite e · azione di classe» e «Il principio democratico» nel primo e pugnace anno di vita del PCd'I. Ma questa difesa, in cui si condensa e si rafforza la «coscienza della classe», non si realizza nè nelle scatole craniche di soggetti pensanti, per geniali che siano, nè in gruppi generosi ma amorfi di audaci; si realizza entro «un tes· suto ed un sistema, che ne/ seno della classe ha organicamente la funzione di esplicarne il compito rivoluzionario in · tutti i suoi aspetti e in tutte le complesse f 'asi» della storia ( s) ; e questo tessuto è e puô essere soltanto il partito , milizia operante, teoria e volontà della rivoluzione anche quando la rivoluzione lontana e · si tratta di prepararne, se non l'avvento, certo lo sbocco risolutivo, impossibile senza un organo -guida forgiatosi in una lunga e tormentata vigilia. Come dunque si rivendicô l'esigenza primaria della ricostruzione della teoria in quanto possesso esclusivo ed arma indispensabile dell'avanguardia proletaria organizzata, · cosi si reê ( 1) Da La Ùll'arianza starica del marxismo, set!. 1952. ora in Per /'organi· ca sis1emazione dei principi comunisti, cit.. p. 22. (2) Da Teoria e azione. die. 1952. ne! testo citato. pp. 28-29. (3) Tesi cara11eristiche del partito (o, corne si disse allora. Basi di adesio;ze al partiw). die. 1951. in bi dzfésa della con· tinuità del programma cnmu11is1a. Ediz. il Programma comunista. 1970. p, 148. (4) Consideràziani sul/'organica a11frità dt'/ panito. ecc .. cit., i\'i. p, 166. (5) Ancora dalle Tesi ,·ara11eristiche, p, 148. (bl Erriita. quindi. la tesi secondo cui .. in una situazione storica in cui gli operai sono sottomessi ai fattori ideologici borghesi (campa cavallo: ciô a\·verrà dopo la rivoluzione e neppure cosi presto!) la forma di organizzazione• qei rh·oluzionari «è piegata alla necessità di fâre una ricerca teorica e di formazione del pro· gramma ri\·oluzionario · noi chiamiamo queste organizzazioni "frazioni": in una situazione storica in cui gli operai sono lanciati nella lotta sotto la spinta di fatto· ri storici. appare la necessità di una nuova forma di organizzazione che. di· sponendo del programma rivoluzionario. dirige tali lotte" (A\·ant-projet de décla·, pagina 3 PCI, LC e «movimento» (~ontinua da peg, 2) «Mio», e «vorreiavere-:è il trionfo della proprietà. non avvenne, d'altronde. seguenOgni uomo ha diritto alla propriedo gli schemi scolastici e nello spirito di un istituto superiore di tâ, al «suo» pezzo di merda. Ne! 1940 la radio dell'ltalia fascista trasmette- · filosofia teoretica e di fisica pura: va. mentre i ptoletari italiani sbudelsi svolse sui Iilo e in base alle esilavano ed erano sbudellati dai proiegenze di uno scontro po/emico tari degli altri paesi, la canzoncina con i fatti. le correnti. le teorizmelensa: «Io vorrei avere mille lire al zazioni che via via si presentavamese, una casettina tanto semplicee no sulla scena sociale e politica e carina con tutta la felicitâ- o cose del nella sovrastruttura culturale; fu genere. Potenza del determinismo! una battaglia incessante con lmmerso nella società mercantile, quell' «arma della critica» che è il · l'individuo, di cui il -rnovimentodovrebbe esprimere la «potenza preludio necessario della «critica creativa», non riesce a concepire«sodelle arrni» nei tempi sordi e otgni e desideri- diversi da quelli di tusi in cui essa non è e non puô un onesto commendatore, titolare di essere all'ordine del giorno; fu una premiata ditta di prosciutti, saluno sforzo costante di riannodasicce e vini. . re il «filo del tempo» dall'oggi Anche lui vuole tre case, e poi la allo ieri per orientarsi nel dorna- quarta per l'amante, la quinta per il ni; non fu nè volle mai essere figlio, la sesta per l'amante del figlio, speculazione gratuita, hobby, e cosl via. Tutto il mercantilismo nato e cresciuto su questi bisogni meno che mai arida scuoletta. «nuovi» e «radicali». «La difesa del Non si trattô di rifugiarsi dal .privato dalla stravolgimento»! Ma la presente nel regno delle ldee, ma rivoluzione comunista stravolgerâ il di battersi contro il presente con «privato» con violenza mille volte le sole armi concesse dalla con- maggiore del capitalismo, che noi giuntura storica, demolendo le attacchiamo, semmai, perchè non «stravolge- abbastanza lo schifosis«Idee» fermentate dal suo putrido terreno; e di farlo sulla base di simo «privato». Lo sfruttamento non consistenella una continuità non solo promancata cooptazione nella schiera grammatica, ma fisica, all'interdei possidenti. La protesta dell'escluno di un organismo che proprio so dalla possibilità di sfruttare perchè cementato dal vincolo di la protesta del piccoloborgheseinfugenerazioni di militanti legati ad riato, a suo tempo base di massa del . una tradizione non interrotta di fascismo. Torniamo al «nuovo compromesso battaglie era il solo in grado di trasmettere alle «giovani leve» la storico» - a voi i proletari, a noi i forza, non la forma vuota di con· «bisogni- della bohème · e osserviamo che esso non è monopolio di tenuto, di un secolo di guerre di Lotta Continua. In un dibattito classe. riportato nel paginone centrale di «La Repubblica» del-18/10/1977, tre NUCLEO, CERTAMENTE, "gauchistes" - · facendo bottegaiamente a gomitate fra loro · offrono lo MA PARTiTO stesso patto agli interlocutori del «Nucleo di partito»? Certo, se «unitâ delle forze rivolÙzionarie»: PCI capitanati dall'ex- «gauchiste» si offrl loro un terreno di lotta professor Asor Rosa. Riportiamo lo riferiamo al partita «compatto alcune agghiaccianti battute. Dice omogeneo perchè basato sulla Asor Rosa: «Ma credo ... che ne/ Pei e potente di domani»; mapartito, e destinato · a crescere solo su conferma, fornita insieme dalla sia assai viva l'esigenza di una «èritica dottrinale» e da «una strategia unificante anche rispetto ai proprie basi nello scontro e non ne/ «confronta» neppure con gli te,rribile esperienza storica», del- settori colpiti dalla ristrutturazione. l'improponibilità delle soluzioni In che casa puô consistere? Accen· apparenti «affini», perchè erede presentate da «gruppi inf/.uenzati nerà solo a due punti. Il primo la non di un «patrimonio culturale» ma di una milizia che è tale sia pure parzialmente e indiret· discussione in corso ne/ Pei, sull'eperchè non cambia a seconda del tamente dalle suggestioni e dal spansione del lavoro produttivo in Italia, che una proposta, anche se vento nè le sue armi, nè la loro conformismo filisteo delle propa· comporta notevoli difficoltà, perchè direzione, e procura, semmai, di gande che infestano il mondo», e mette in questione i modelli di . .affilare le prime e di rendere più della necessità, per converso, di sviluppo finora praticati in Italia. Il netta e visibile la seconda alla riprendere la secolare battaglia dura scuola della storia - la storia di classe su un'unica direttrice di ------------delle rivoluzioni non meno che marcia, nota ed esplicita a tutti, riunita intorno alla rivista «Pradelle èontrorivoluzioni. Quando, · non confondibile con nessun'alxis» (n. 14-15/1977) - del «connel 1949, allorchè si era già tra, non passibile d'essere rimes- fronto serio, senza preoccupasa in causa, appunto perchè non zioni di bandiera e senza diplocominciato ·a gettare le basi teoriche e programmatiche del tracciata da liberi arbitrii del pen- matismi, sù una serie di terni Partito, si redasse l'Appello per· siero, ma dal \,ilancio di un politico-culturali e ideologici», secolo di scontri fta le classi e; fta i «contributi seri e qualificati» la riorganizzazione internazio· all'interno della classe operaia, nale del movimento rivoluziona· di compagni di diversa collorio marxista (8), non si offti ai fta marxismo rivoluzionario e cazione, «corne terreno fondapiccoli e sparsi nuclei di operai revisionismi d'ogni sorta · scontri mentale per costruire, a pqco a rivoluzionari che in tutti i paesi fisici e non di rado cruenti. poco, una reale unità della Certo, «si costruiva» un partito ,sinistra rivoluzionaria». Su quemostravano, s1a pure su scala che si riconosceva non bell'e fatto sta via ogni «unità» è possibile microscopica, di reagire al corso rovinoso dell'opportunismo un ma «nascente»; ma il punto èche corne sempre lo è stata, ma non il Partito di classe si costruisce nascerà nè si svilupperà mai il emporio di mercanzie disparate sempre, da quando è sorto· .a partita, che non è un aggregato fta le quali «scegliere» liberamente cosl corne liberamente quando morirà in una società di «opinioni» nè .nella sua base erano state allineate alla rinfusa, non più divisa in classi; e la sua teorica nè nella sua trama orga- · e costruire con esse, compensan- esistenza non è provata dal fatto . nizzativa, e che si seleziona nel do coi pregi delle une i difetti del- che sia bell'e costruito anzichè corso della sua perenne «èostrule aitre, l'amorfo edificio qella «in costruzione», ma dal fatto zione» non al vaglio di un collegio sempre rincorsa e.mai raggiunta che, corne l'organismo si svilup· giudicante di intellettuali ,in pa sulla base delle cellule e cerca di un mai raggiunto ubi articolazioni di cellule con le consistam, ma al banco di prova ration. de principe du bureau internaquali è nato, cosi esso cresca e si inesorabile dell'esecuzione dei tional de la Gauche Comm: Internat.). rafforzi coi mattoni delle sue suoi compiti «stafutari». teorici. Lo scambio, qui. è 1) fra /'esigenza, posta fondamenta, le sue membrature programmatici, tattici, pratici, dalle stesse lotte, di una Joro direteoriche e il suo scheletro orga- nel vivo delle lotte di classe. zione. quindi del Partito. e l'esistenza pre1•enti1·a del Partito stesso che quelle nizzativo, essi e non altri, e solo a (3 • continua) lotte anticipa e si prepara a dirigerle · questa condizone possa aspirare preesistenza senza la quale ci si aggirerà ad essere la guida (nel senso rea· senza scampo nel vicolo cieco di una siERRATA CORRIGE tuazione rivoluzionaria che' non è tale le, non metafisico, della parola) senza il partito. e di un partito che è tale della classe: cresca e si rafforzi Nel nr. scorso, nell'articolo solo in una situazione rirnluzionaria: 2) nell'urto con la realtà, da un lato, «Sulla via del "Partito compatfra cos1iwzio11e del Partito e suo poten· con i suoi stessi compiti di orgato e potente" dl domani», sono ziamento, sua influenza sulla classe: in· sfuggiti almeno quattro svariofluenza che l'inarrivabile «Révolution innizzatore del proletariato sulla ni, tutti a pagina 3. ternationale• (che va in brodo di giuggiole via della rivoluzione e contro tutNella 1 • colonne, riga 21-22:si per simili formule) dovrebbe farci il to cià che, su questa via, tende ad legga ccnon puô mai trarre», favore di spiegarci corne potrà mai essere oscurarne il lucido e coerente' invece di «non puô non trarren. conquistata materialmente da un Partito Nella 3• cotonna, 1° capoveresercizio. dall'altro. · che non esiste, se non corne «porta tore del so. riga 2-3: si legga ccil cerchio programma• nei cieli della soprastoria! Non è una crescita nè facile ne soggettivo della controrlvoluLa Frazione all'Estero. d'altronde. non si lineare. corne cercheremo di zione», invece di cccerchioaogè puramente dedicata alla «ricerca teorisvolgere in un successivo articolo; gettivo della rivoluzion.e». ca•. ma ha condotto un'aspra battaglia Sempre nella 3• colonne, sema il cui presupposto non sarà pratica: caso mai. è stato lïnsufficiente stultima riga: si legga ccrapportl sviluppo della prima. che ne ha fatto mai quello - di cui puo offrire partito-proletarl,to» lnvece dl soltanto il preludio del Partito. non l'esempio più illuminante (perccrapportlpartlto-proletarlon. ancora il Partito. · chè sintetizzatore nella forma più Nella 4• colonne, rlga 4(): al (-l TeJi Carattt'ristiche, cit,. p. 163. legga «perchè la priva», invece franc a ed aperta della ... prassi (8) Ripubblicato ne! nr. 1811957 di •Il di. ccperchèè priva». comune a tutta la cosiddetta area programma comunista .. e l'anno dopo in extraparlamentare) la tendenza c>puscolo a ciclostile. spinse la concezione del tutto idealistica del -gruppo di lavoro-, del cenacolo di studiosi, della setta di vestali della dottrina chiuse nella loro rocca in attesa d'essere chiamate in scena dal movimento in ripresa ( 6 >; insomma, dell'sélite-: si pose, anzi, a quello che non certo per amor di etichetta o per stupido volontarismo si chiamô il partito questa precisa direttiva (e clausola condizionante l'adesione ad esso): «gli eventi, non la volontà o la decisione degli uomini, determinano' il settore di penetrazione , delle grandi masse, 'limitandolo ad un piccolo angolo dell 'attività complessiva. Tuttavia, il partito non perde occasione per entrare in ogni frattura, in ogni spira· glio, ben sapendo che non si avrà la ripresa se non [il lettore non dimentichi questo «se non»] dopo che questo settore si sarà grande· mente amp/iato e divenuto dominante» (7). È la piena consapevolezza di doversi conquistare un'influenza (che possiede solo potenzialmente) nella classe, e l'impegno messo nel lavoro diretto a questo scopo partecipando attivamente aile lotte e aile forme di vita associativa della classe, non solo propagandando il suo programma, che definisce corne partito anche un piccolissimo numero di militanti, e che lo défini corne tale fin da allora. La stessa ricostruzione teorica» ê ê è è seconda il problema del/o Stàto da parte de/lu classe lavoratrice, non seconde i vecchi modelli socialdemocratici, ma in funzione di un diverso processo di sviluppo di una ricompo· sizione del lavoro produttivo e di un ·uumento qualitativo della massa di lavoro produttivo 'ne/la società italiana. E qui vi state dimenticando tutti l'esempio _ leninista (!!!]. Se si eludono questi due scogli non si fa che organizzare la ribellione e io credo che la ribel/ione no11 possa che • venir sconfitta, non senza effetti sullo schieramento di classe nell'intero paese», è starci con la ragazza. Ma 110n ne ho neanche una: non ave11do le aitre tre non posso considerare mia neppure quel/a dei miei genitori». Lurida bestemmia a Lenin da parte di un rinnegatol Egli dice ai proletari: la vostra·"ribellione" non puô che essere sconfitta «non senza effetti- sui seggi parlamentari e sulle cattedre universitariedei vostri legittimi rappresentanti. Perciô aumentate la «massa di lavoro produttivo ne/la società italiana», lavorate, producete plusvalore,ingrassate il capitale; · questo è il senso di · «diverso modello di sviluppo», «aurnento della base produttiva», «ricomposizione del lavoro produttivo» ed altri eufemismi usciti dalla penna di letterati venduti. Peggiodelle «teste di cuoio» di Schmidt · che sono almeno nemici dichiarati · sono le «teste di cazzoaccademiche che uccidono con le loro parole vili la speranza della rivoluzionee incatenano il proletario alla sua lurida fabbrica. Che cosa rispondono i «gauchistes»? Gettano il grido della rivoluzione in faccia al rinnegato? No, si scusano per non essere stati capitil Guaisce il curatore di «Marxiana», Enzo Modugno: «Scusate, scusate, devo rispondere! Non si tratta di operai e di ribelli. Si traita di due settori della produzione. [ sic! !1 ). Non che il ribel/e non produca [arcisiclll].... Non èche questi strati neghino la democrazia borghese [ dio è ne scampi, n.d.r.]. Ela democrazia borghese che nega questi strati. Ecco il punto ... ». Rassicurati gli interlocutori sulla fedeltà dei suoi rappre- sentati al capitale, alla produzione mercantile e alla dernocrazia borghese, il nostro «gauchiste- tira dalla valigia il campionario della mercanzia di cui rappresentante: «Fac· ciamo un esempio: Modena [ dove si svolto il festival dell'Unità], ê ê Bologna. A Bologna eravamo 70. 000 e poichè questa volta abbiamo l'uso della parola speriamo che 70. 000 ri· mangano [ogni bottegaio giura di non barare sui peso]. Ma ecco, secondo me, a Modena c'era l'istituzione, la passività delle masse, a Balogna le masse erano attive, , protagoniste [il mio salame più hello del tuo, n.d.r.]. Questo uno dei nodi fondamentali della società moderna. Quando Asor Rosa parla di democrazia, parla di maggioranza e minoranze, possibili quando le masse sono passive e delegano la fora volontà [a Bologna invecel... ]. Ma quando ne/le assemblee hai 70. 000 persane tutte protagoniste [bum!], tutte che vogliono decidere; quando nessuno vuol essere in minoranza ê è [ questo non abbiamo proprio difficoltà a crederlo, ma succede anche in parlamento] e ne/la passività, ecco questo il punto fondamentale, questa la qualità nuova: pér questo Balogna ha fatto paura. Voi credete che il Movimento sia un partita, un parlamento. E incredibile. Non avete idea di che casa sia il Movimento», Il buon Modugno ci ha invece data la' è è più lirica descrizione possibile del parlamento, quella cara aile tradizione ottocentesche o, meglio, al «popolo in piazza» dei paesi svizzeri. Niente di simile alla Pietrogrado del 1917. Del resto il Modugno · bonariamente rassicurato dal giornalista che dirige il dibattito: -La mia ê sensazione invece che questa idea ce la stiamo facendo», lnfatti il capiè tale non ha ragione di temere questa gente desiderosa di «inserirsi-, di uscire dalla -rninoranza» e dalla -passivitâ». Certo, duro essere in è «minoranza-. Concludiamoriportando un brano del citato articolo di LC.: «Anche qui ci sono due possibili soluzioni. La · prima rappresentata da/ rovescia· mento dei rapporti di produzione e délie priorità di merci e di valori · prodotti. Là seconda quel/a dell'austerità». tutto chiaro. Anche nella via -rivoluzionaria- predicata · è e. è da questi «gauchistes»,merce e valore restano in pied!. Bisogna solo «modificare le prioritâ», cioê produrre certe merci piuttosto che aitre (il vecchiodilemma: burro O cannoni), corne se il capitale si ponesse il problernà di -che cosa» produrre. Rispunta da -basso» la vecchia idea di pianificareî consumi nell'ambito del eapitalismo. Sotto le barbe dei «gauchistes» libertari, rispunta il baffo «autorttario» di.Stalin.. CRONACHE INTERNAZIONALI LA MEMORIA DELLA CLASSE OPERA/A . . . nia). fuochisti e frenatori bloccarono tutto. La popolazione della cittadina appoggiô gli scioperanti, e la polizia inviata ad arrestare i più in vista dovette far marcia indietro; minatori e salariati di colore delle fattorie circostanti accorsero a dar man forte ai ferrovieri, ed il mattino dopo il blocco era totale. Il governatore dello Stato fece affluire la milizia (l'esercito di ogni singolo Stato, avevano percentuali superiori di composto di civili di volta in volta morti sul lavoro; nel solo Massachu- reclutati in caso di bisogno), ci furosetts si contavano 42 ferrovieri morti no alcuni scontri, ma ben presto all'anno); paghe che il più delle gran parte della milizia fraternizzô con gli scioperanti. Allora, furono volte, in caso di trasferta, non bastavano per pagarsi il biglietto di chiamate le truppe federali. A questo punto, lo sciopero semritorno; arroganza dei capitreno; brava fallito: sotto la protezione difficoltà d'organizzarsi sindacalmente fuori del conservatorismo delle truppe, i crumiri reclutati in aitre tocalitâ potevano ripristinare la delle vecchie «Confraternite» di stampo filantropico e ostili ad ogni linea. Ma subito si manifestô l'aspetto più importante di tutto il discorso di lotta di classe: tutto ciô pesava sulla categoria, che già nei movimento di sciopero del '77: l'agiprimi anni '70 era scesa ripetuta- . tazione esplose in decine e decine di aitre località, e prese a viaggiare mente in lotta, quasi in una prova generale di quel che sarebbe successo sugli stessi treni che i crumiri cercavano di portare a destinazione. nel '77. Folle di ferrovieri non del posto, di «I safari dei f errovieri erano stati barcaioli in sciopero, di minatori diminuiti cosî frequentemente che il guad~gno·medio settimanale era sce- ' messisi in cammino di notte dai loro centri minerari per confluire nella so fra 5 e JO dollari, mentre i divicittà più vicina, bloccarono i treni dendi delle compagnie ferroviarie partiti da Martinsburg, e la notizia erano rimasti consistenti. Non si la· dello sciopero si diffuse immediatavorava che per tre o quattro giorni la mente con quel telegrafo senza fili settimana e negli a/tri giorni si rima· che è la solidarietà operaia. «A Pied· neva all'altra estremitâ della linea, aspettando che ci fosse un viaggio di mont fu stampato un volantino che ritorno e spendendo intanto u,:i . avvertiva la compagnia ferroviaria che 15.000 minatori, i cittadini delle dollaro al giorno nel donnitorio fercomunità locali tutti insieme e 'la roviario. Spesso si rientrava a casa classe lavoratrice di ogni stato delcon meno di cinquanta centesimi dopo una settimana di lavoro. E l'Unione' avrebbero appoggiato lo sciopero. 'Quindi, venga pure lo intanto il numero dei carri agganscontro armato ... In difesa dei nostri ciati ai treni veniva quasi raddopdiritti e delle nostre famiglie sarà piato». Inoltre le ore di lavoro s'aggiravano spesso fra le 15 e le 18 al vittoria o morte'» (1). E lo scontro armato venne. 12 giorno, le compagnie mettevano sulla «lista nera» chiunque svolgesse lavoratori uccisi a Baltimora, 20 a un minimo di lavoro sindacale e si Pittsburgh, 12 a Chicago (vittime rifiutavano di trattare con i comitati della cavalleria del gen. Sheridan eletti dai iavoratori per sottoporre richiamato dalla campagna contro i Sioux); decine di altri morti via via richieste e lamentele. 1116 luglio 1877, la Baltimora & che Io sciopero si estendeva ed altre categorie si schieravano a fianco dei Ohio(una delle linee maggiori) effettuô un ulteriore taglio sui salari del ferrovieri, in primo luogo i minatori delle regioni carbonifere della Penn10%: a Martinsburg (West Virgi- Nella puntatu apparsa ne/ numero precedente. come prima purte di una rubrica intesa a rievocare episodi gloriosi di folle operaie purtroppo caduti in oblio. si sono ncordàt: i precedenti sociali del poderoso sciopero americano del J!/77, passato sotte il nome di "Grande Sollevazione» a testimonianza del panico suscùato ne/la dusse dominant<· in 1m periodo di crisi economica acuta. · 2. La Grande Sollevazione del 1877 In questo periodo, erano le ferro- vie a rappresentare nel modo più emblematico il giovane capitalismo USA, aggressivo,. cinico, violento, lanciato alla cenquista di sempre maggiori profitti, e ansioso di spazzar via gli ostacoli d'ogni natura che gli si parassero davanti. ln una fase di liberismo economico, i padroni delle ferrovie, · i Gould, i Fisk, i Drew, i Vanderbilt, si facevano una guerra spietata, sehiaeciande sotte le ruote d'acciaio dei treni espresso o dei lenti vagoni merci energie fisiche, umane e materiali. Odiati dai .contadini costretti a pagare altissime tariffe per trasportare i loro prodotti sulle linee ferroviarie e non di rado derubati dei terreni stessi perla costruzione di nuovi tronchi; dai lavoratori che posavano i binari e vivevano in condizioni di estrema miseria in capanne rabberciate alla meglio lungo la linea in costruzlone, per le quali pagavano affitti che spesso si mangiavano tutto il salarie: dai ferrovieri, malpagati ed ultrasfruttati: i cosiddetti «baroni predatori- delle grandi linee costruirono i loro primi monopoli con l'appoggio aperto del governo, 'sfruttando tutti i mezzi di cerruzione noti o inventati di bel nuovo e instaurando sulle ferrovie un autentico regno del terrore grazie all'uso di polizie private (i famosi .agenti Pinkerton, che tante volte il movimento operaio USA si troverà a combattere). Vanderbilt esprimeva bene la mentalitâ capitalista proclamando: «Che m 'importa della legge? lo ho il potere!» La crisi economica scoppiata agli inizi del '70 aggrava le già difflcili condizioni dei ferrovieri. Un lavoro pesante, costellato d'incideriti mortali (solo i minatori di carbone miseria perdurante che quello ha aiesso ancora una volta a nudo si unita alla fine della pur stentata ripresa economica e alla clamorosa rottura del "consenso" imposta dai minatori. Questi elementi . strettamente collegati, e altri meno appariscenti, concorrono a far prevedere un riesplodere del fermente sociale nel prossimo fururo. La ripresa dopo la crisi del '74-75 è stara fiacca; dopo quasi 30 mesi, in luglio, è stato appena superato il livello della produzione industriale del novembre ·1973. A maggior ragione quindi gli econornisti trepidano sulle sorti di questa crescita sempre in forse, dopo una crisi che, invece, era stata senza dubbio la peggiore del dopoguerra. Se 30 mesi hanno appena ricuperato ciô che si era perdure in 17, evidente che non ci si trova di fronte ad una vera espansione produttiva, ma solo ad un recupero. Da questo punto di vista , l'economia non -è uscita neppur ora dalla depressione iniziatasi alla fine del '7 3. D 'altra pane. in quasi 4 anni l'incremento produttivo complessivo. rra alti e bassi. non ha raggiunto il 3 % . Quando perciô ai prirni dell'esrate i «principali indicatori econornici» hanno cominciato a fermarsi, i giornali si sono riempiti di analisi preoccupare. Poichè il dato principale. quello della produzione. continuava perô ad essere in leggero aumenro. cê stato spazio per un .. cauto orrimismos. Per quanto ricchi siano gli strurnenti della statistica economica. una considerazione soprattutro ha afflino il mondo del business: la ripresa, pur avendo daro cosi poco. era durata, risperto alla norma dell' esperienza passara, già abbastanza. Il parère dei capiralisri era espresso al meglio dal New York Times del 9/9: aCè un otemento cbe potrebbe essere considerato potenzialmente negativo per quest'anno. il fatto che la npresa ecosomic« attuale sia entra/a ne/ sua trentesimo meu. Quest ·espansione è ovviamente molto piii matura di due e anche di un a,mo fa e si sta avviànando al punto in cui le cinque /)recedenti riprese postbelliche si sono fermate. Lfi loro lunghezza media è stata di 34 mesi, con un massimo di 39, Alcuni analisti dubitano che alê sylvania, Se la milizia finiva spesso per solidarizzare coi lavoratori, presto l'esercito prese in mano la situazione: vennero mobilitati decine di reparti, fanteria ed artiglieria furono fatte scendere in campo, intervenne la cavalleria. furono utilizzate le modernissime mitragliatrici Gatling, le città sottoposte a legge marziale. Ne! giro di 6 giorni, dieci stati avevano mobilitato qualcosa corne 60.000 uomini. Ovunque, la prima linea negli scontri fra scioperanti e forze dell'ordine era rinvigorita da decine e decine di donne infuriate, madri, mogli e sorelle dei lavoratori: scriveva il «Baltimore Sun», del 22 luglio: «L'aspetto singolare dei disordini sta "ne/la parte attivissima svolta dalle donne ... Hanno l'as petto affamato e selvaggio, e si dichiarano disposte a morir di fame [per lo sciopero] piuttosto. che accettare che i loro mariti lavorino a salaria diminuito. Meglio morir di fame subito, dicono, · che morire di fame lentamente» (2) Intanto, lo sciopero si era esteso alle aitre linee principali, paralizzando quasi del tutto il paese: in totale, toccô 14 stati, circa la metà di quelli allora esistenti. Lo svolgimento era identico ovunque: la sopportazione dei lavoratori toccava il limite, il taglio dei salari faceva scoccare la scintilla, i lavoratori bloccavano le linee, il sindaco inviava la polizia, la popolazione si schierava intorno agli scioperanti (o assaltava le prigioni, liberando gli arrestati), interveniva la milizia che - se del luogo - fraternizzava con i lavoratori e - se venuta da fuori • sparava sulla folla, e in ogni caso non riusciva a controllare la situazione; a fianco dei ferrovieri scendevano aitre catégorie: i lavoratori s'armavano saccheggiando gli arsenali; allora intervenivano le truppe federali che occupavano militannente i principali nodi ferroviari e' stroncavano lo sciopero con la fona organizzata. lntorno ai primi di agosto, lo sciopero era stato domato in quasi tutti gli stati, 'ma intanto aveva toccato il culmine nelle ribellioni di Chicago e St. Louis. A Chicago, lo sciopero iniziato il 24 luglio coinvolse a poco a poco tutte le fabbriche, assumendo l'aspetto d'un vero scioperogenerale: i marinai, i tramvieri, gli operai di fabbrica incrociarono le braccia. Il «New York Times» annunciava a caratteri cubitali: «la città ne/le mani dei comunistil», Il Workingmen's Party of America cercô di prendere la direzione dello sciopero mobilitando i propri militanti, più volte minacciati dalle organizzazioni pataneo, priva o quasi di organizzaziodronali e dalla «maggioranza silenni economiche in grado di dirigerlo e ziosa» dell'epoca di venir «appesi ai centralizzarlo (e soprattutto di orgalampioni-, 6 compagnie di fanteria, nizzazioni politiche in grado di darle 2 di milizia, 1 batteria d'artiglieria, . uno sbocco), la «Grande Sollevaziovarie compagnie di cavalleria, 5000 ne- del 1877 venne soffocata nel giro arruolati speciali. 500 veterani. la di due settimane, ma con fatica, al polizia. varie organizzazioni patriot- prezzo di enormi perdite umane e tiche, e un intero battaglione, furono materiali, e soprattutto suscitando necessari per controllare la città. un autentico terrore nella classe borContemporaneamente, a St. Luois, ghese che vedeva per la prima volta uno sciopero generale fu proclamato lo spettro della lotta di classe levarsotto la direzione del Workingmen's lesi davanti minaccioso e deciso. Party: si fermarono i battelli sui MisMa vi sono sconfitte che valgono sissippi, incrociarono le braccia i più delle vittorie: quella del 1877, con lavoratori del gas ed i bottai, si- fer- i suoi cento e più lavoratori uccisi marono tutti i luoghi di lavoro. L'e- dalla truppa, servi a delineare il, secutivo del Partito proclamô che solco esistente fra le classi in un' A«per gli scioperanti non poteva esser- merica appena uscita dalla Guerra ci via di mezzo; o la vittoria completa Civile; a far comprendere la vera o la sconfitta» (3); furono indetti co- natura del governo e delle stato cenmizi per le 8 ore; secondo un trale e dei suoi organi di repressione giornale locale, «un negro su un ca· (non un caso che - proprio corne vallo bianco era passato da un luogo conseguenza della «Grande Sollevaall'altro invitando i lavoratori a sciozione- - negli anni successivi si coperare, ed essi avevano scioperato», minciano a costruire al centro di Ma lo strapotere delle forze statali e tutti i nodi ferroviari più importanti private era tale da avere infine ragioarsenali fortificati, in mattoni e piene anche di questa clamorosa manitra, con feritoie perle armi da fuoco, festazione di lotta e solidarietà ope- pronti all'uso ... l); a far toccare con raia. mano l'esigenza dell'organizzazione Lo stato d'animo della classe do- e direzione centralizzata delle lotte. minante in quel difficile frangente è Da allora, la spinta alla sindacalizbene espresso da un articolo del zazione divenne prepotente in tutti i «New York Times» che insiste perchè settori del proletariato statunitense, si dia «allafol/a aff amata una dieta a e le lotte degli anni successivi (con base di proiettili»; da parte sua il altri episodi di vera e propria guerra «New York World» afferma che civile) non avrebbero fatto altro che Pittsburgh è nelle mani di «gente accentuare questa tendenza: di dominata dal diabolico spirito del nuovo, in questi decenni prima della comunismo»; e cosl via. Di contro, fine del secolo, i ferrovieri sarebbero espressione dei sentimenti che s'imstati all'avanguardia di alcune delle padronivano della classe operaia stabàttaglie più aspre e gloriose corne tunitense in quelle magnifiche giorgli scioperi del 1885 e 1886, guidati nate sono le parole d'un lavoratore dai Cavalieri del Lavoro, e lo scioriportate con preoccupazione dal . pero Pullman, del 1894, guidato dal«Pittsburgh Leader»: «ln questo 1' American Railway Union di Debs, paese 'puà essere questo l'inizio di che tanto peso ebbe per gli sviluppi una grande guerra civile fra il capisuccessivi del movimento operaio. tale ed il lavoro. Basta solo che gli scioperanti attacchino con coraggio e (1) R.O. Moyer/H.M. Morais, Storia del mettano in fuga le truppe mandate movimento operaio negli Stati Uniti, De contra di loro - e non sarebbe diffiDonato, Bari 1974, pag. 82-82. Gli autori sono simpatizzanti del PC americano. cile, basterebbe che ci provassero ... Dappertutto i lavoratori si unireb2) J. Brecher, Sciopero!, La Salamandra, Milano 1976, pag. 28. Il testo d'impobero alla Lotta e darebbero una stazione nettamente operaista. mano ... I lavoratori possono .diven(3) Citato in S. Yellen, pag. 12. Il tare i padroni di questo paese, e teWorkingmen's Party (Partito dei Lavonerselo, se solo stanno uniti ... Anche ratori) nacque ne! 1876, sulla base di se la legge e l'ordine, come dicono i quanto rimaneva della sezione americana padroni, li dovessero annegare ne/ dell'Internazionale, da una fusione tra sangue.«. la vendetta almeno l'a· marxisti e lassalliani tedeschi emigrati in vremmo su que/liche hanno fatto del America. L'influsso delle due correnti si nostro sudore e dei nostri muscoli fece sentire in modo alterno nella nuova milioni per le loro tasche e credono organizzazione, ma i lassalliani erano destinati a perdere via via di peso. Ne! 1877, che il sego è il burro che va bene per il partito divenne il Socialist Labor Party. noi» (4). (4) S. Yellen, pag. 31 Scoppiata in modo del tutto spon- LETTERA DALL 'AMERICA L' estate americana non è stata soltanto il blackout; l'evidenza di .una ê N. 20 - 29 ottobre 19n IL PROGRAMMA COMUNISTA pagi11a 4 LA <<RIPRESA ECONOMICA>> tutto il bel discorso sulle crisi cicliche, l'attuale Jase del ciclo economico restino piii di quattro o al massimo nove perciô, il N. Y Times concludeva asse-. mesi». Questo calcolo sulle dira di una gnando ancora 12 mesi di crescita mano ha più valore indicativo di mille all'economia. Ancor più ottimistici i indicatori, anche se sa terribilmente ponavoce governativi, che alla crescita di confessione di bàncarotta. L'espè:- non assegnavano alcun termine. Poi sono venuti i dati della rienza dice ai capitalisti ciô che non ammettèrebbero mai di fronte al produzione di agosto, scesa deHo grande pubblico: che nella loro socie- 0,5% nell'industria, e l'ottimismo si è fatto cosr acauto• che ~on si riesce tà le crisi sono non solo inevitabili, ma più a trovarlo. Se si esclude gennaio, ' anche prevedibili a scadenze periodiquando l'eccezionale gelata rallentô che (e sempre più cone). Naturalgrandemente l'attività economica, mente, qui prevedere non vuol dire porre rimedio, perchè è una previ- agosto ha dato il primo numero negativo in una serie di 30. mesi posii:ivi: sione che assomiglia all'irripotenza: che dire. della società più evoluta del e ad agosto non gela. L'economia mondo che fa il conto delle «stagioni» potrà riprendersi a peggiorare rapidamente; certo nei prossimi mesi non commerciali per concludere che dopo sarà in grado di tenere nemmeno il il bel tempo vien la pioggia? passo precedente. Ora, una ripresa Ma, anche verso se stesso, il capitalismo non puô semplicemente dar le · che in due anni e mezzo tocca e dimissioni: è perciô che le analisi eco- supera appena il livello massimo precedente e subito volge al declino nomiche si concludono sempre, anche mostra che non c'è più posto, in quequelle più vicine alla realtà, almeno sta fase, per espansioni, 'boom' procon un «atto di fede» in se stessi duttivi. ecc. corne quello de11o struzzo. Dopo Misure sociali7 Non si sono dovuti attendere i dati economici negativi per avvertire il malessere soèiale permanente. anzi montante. La ripresa non ha intaccatô minimamente la massa di proletari di riserva. che continua ad oscillare fra i 6 e i 7 milioni. sempre al di sopra del - 010 della forza lavoro (a luglio. - .1 % ); al contrario. in agosto il calo della produzione ha significato immediatamente riduzioni d'orario. Ma non sono solo i milioni di _disoccupati: sono gli 8 milioni di lavoratori immigrati.«illegali»; sono i 26 milioni d-i poveri «ufficiali» (in questo paese. la povertà ha un livello ufficiale!). compresa la grande maggioranza · della popolazione «di colore». Il bl.zckout non ha rivelato nulla di tutto ciô - nel senso che era già fin troppo noto; nè ha smosso nulla - perchè al capitalismo americano non puô che essere indif- ferenre questa massa inimmaginabile di miseria. relegata di fatto in aree ben definite e. possibilmente. dimenticare. Cerca letteratura ipocrita. dunque. ha «scopcrto» le condizioni dei neri d'America. Ma qualcun altro si è per~onalmente preoccupato, I «leaders• neri sopravvissuti aile campagne per i düitti civili o insediati~i ai vari livelli delle rappresentanze democratiche costruite sulle spalle della loro scessa gente. che nel periodo di radicalizzazione del movimento nero brillavano per assenza di iniziative. sono tornati sulla scena con un inconcro ;, ~ew York. il 29 agosco. per ritrovare un' iniziati\·a comune di protesta contro lïndifferenza dell' am m inistrazione Carter. e chiedere al presidente un programma di aiuti ai disoccupati neri e ai decadenti centri urbani che essi abi- BATTE LA F/ACCA tano e di cui costituiscono la pane es- mente negli USA per trovarvi lavoro. Il colmo della spudoratezza è natural-· senziale. Jackson, Coretta King, il Black Caucus, la NAACP e la SCLC mente di considerare «illegali• lavora(cristiana), tutti rimasti ancorati alla tori che sono ormai 8 milioni, costituipoiitica dei diritti civili, si sono accor- scono il grosso della forza lavoro agricola negli stati del Sud-ovest, e sono dati nell'invocare «pienaoccupazione, soggetti da dieci anni ad un superricostrozione delle nostre (sic) città, riforma del we/fare, sviluppo econo- sfruttamento incontrollato, vessati inoltre dalla legge che impedisce loro mico e», incrédibile ma vero, m'ngiovanimento degli scopi morali e sociali di riunirsi, scioperare, portare con sè le famiglie, e in genere di dar prova della nazione,. L'incontro, dettato dal motivo di fondo della perdita di della propria esistenza, sulla quale perô una buona, fetta dell'economia presa sulla popolazione qera, ripetendo terni scontati e insieme spavento- americana cresce. La proposta di legge samènte illusori ha dato agio a Carter concede agli «aliens• in grado di prodi promettere un piano di risana- vare la loro residenza negli USA da mento urbano con relativa commis- prima del 1970 di ... restare nelle stessione di studio, che finirà nello stesso se condizioni di oggi per altri 5 anni, immondezzaio in cui sono finiti'tutti i quindi di poter chiamare le famiglie e naturalizzarsi statunitensi. ~ ovvio piani governativi sociali che lo hanno che la «prova• della residenza prima preceduto, D'altra parte, poichè l'udel '70 sarà difficilina; e poi la magnica cosa che sembra sicura in questo nuovo piano è che farà perno su in- gioranza degli immigrati è entrata ilel paese dopo di allora, cosicchè di centivi aile industrie da stabilirsi nei questa misura beneficeranno mezzo centri cittadini (per la creazione di milione di immigrati su otto. A tutti posti di lavoro), l'unico effetto reale, gli altri, sarà riconosciuto il diritto di se mai andrà in porto, sarà di pom· scare a lavorare a/le presenti condiziopare ne lie ·casche di alcuni capitalisti un supplemento di profitti, Dai ni (cioè senia diritto di sciopero e associazione, di assistenza medica, di punto di vista della popolazione nera, portare le famiglie, di studiare) per i i «leaders» riuniti rappresentano ben poco; essenzialmente sono espressione prossimi 5 anni, dopo di che ... si del tentativo di inserimento nelle vedrà: l'econoinia potrebbe averne bisogno ancora, oppure no. Restino a Strutture democratiéhe; questa estate essi hanno ripreso a giocare la farsa disposizione, canto più che cosi delle «richiestc:• e delle «pressioni» sui dovranno accettare qualunque oppresgoverno. tipica degli americani «grup- sione, qualunque salario, qualunque pi di pressione». che per i neri è ·solo · -vessazione poliziesca, perchè - se finora non esiscevano e perciô non poteuna beffà. vano aspirare ad ess,ere considerati '.\on \·i è perô alcun dubbio che, essc:ri uman-i - per la legge semplipoichè la nuova scivolata dell'economia era nell'aria. e conm1tando il po- cemente non c 'erano . , ora sono li uftenziale esplosivo della sicuazione ficialmente. ma è anche ufficia·lmente ,ociale. l'amminiscrazione Carter stia sancito che non possono far 'altro che lavorare in silc:nzio e a qualunque pron·edendo organicameme ad una <nie di misure sociali preventive, in rnndizione. e che la polizia non solo LUi potrà e\·encualmente mserars1 puô ma deve reprimerne quafunque manifestazione di vitalità, Insomma, Jnrhe un programma per la gente di prima erano troppi per non vederne ,olore. l'esistenza; adesso la loro spaventosa La principale. allo scato delle cose. esistenza è ufficialmente codi"fîcata. E è la legge sui lavoratori. in stragrande maggioranza messicani. latinoamc:ri- il problema si riproduce tale e quale Lani c dei Caraibi. immigrati illegal- per coloro che. coni: ~uano ad entrare ê ê illegalmente negli USA, o vi sono entrati dopo 1'1-1-1977. Nei loro confronti tuttavia si attua un tentativo di riduzione dell'afflusso.(l'economia va verso una nuova crisi), bloccandoli alla frontiera messicana. Nelle sole prime tre settimane· di agosto, ne sono stati fermati e arrestati 50. 700, la metà in più rispetto allo stesso perio: do del 1976. A parte dunque un contentino a pochi, il governo ha assicurato ai capitalisti I'indisturbata e anzi più ordinata continuazione dello sfruttamento degli immigrati. ~ vero che sono previste multe per le aziendc: che impieghino i nuovi arrivi; ma ne sono esentate le piccole aziende che. con le grandi farms, sono i maggiori datori di lavoro degli «aliens•. D'altronde, corne volete che si multino le aziende controllando i loro dipendenti, se in dieci anni sono potuti encrare tranquillamente 8 milioni di «illega-. li»? . t invece appena passata la legge sui salario minimo, fermo da tempo ai 2,30 dollari l'ora. t stato portato a 2.65 a partire dall'anno prossimo, 2,85 nel 1979. 3,05 nel 1980. La proposta sindacale di agganciarlo al salario medio (oggi 5,20 dollari) nella mis,ura del 53% è stata respinta. ~ chiaro che cosi il salario minimo resterà al massimo invanalo, ai ritmi attuali di inflazione (7 % nella prima metà dell'anno), mentre presumibilmente scenderà addirittura in rapporta al salario medio. Il pudore non è il forte dei rapprescntanti del popolo americano: il livello ufficiale di povertà, riconosciuto dai più molto ottimistico, equivale a 2.95! fooltre, non si applicherà ad alcune categorie di lavoratori, corne i camerieri dei ristoranti ecc., i cui padroni hanno il diritto di pagare la melà del salaria MIN/MO. Oggi al livello del salario minimo si trovano 3 milioni di lavoratori - esclusi naturalmente gli immigrati, chc: stan'no ben al di sotto. Con questo «pacchetto• di misure, i rappresemanti del capitale hanno ben potuto cedere sulla proposta di un «sottominimo• per i lavoratori fino a 18 anni, particolarmente avversata dai sindacati (s'intende, a tavolino), ma notevole perla ~omiglianza con quelle analoghe di altri paesi europei, e dell'ltalia, prevedendo un sottomini(contin11a a pag. -') N. 20 - 29 ottobre 1977 Il PROGRAMMA DA PAGINA OUATTRO lETI'ERA DALL AMERICA 0 mo pari all'85% del minimo per i giovani irnpiegar] per un periodo di sei mesi: una specre di piano per I'«occuparione giovanile». Esistono poi anche programmi di impiego dei giovani disoccupari in lavori forcscali <: di giaidinaggio a tempo dererrninato. Un bel «comitaro darnminisrraz rone ... » il Congrcsso arnericano (col perrnesso del Black Caucusi! Ma vedrcrno. in una suu.esviva Jettera. la «nota stonata», in quesra sinfonia. di due grandi scioperi. Ultime notizie da un'assernblea di moderni schiavisti A proposito della recente approvazione della legge del salario minimo, durante la cui discussione in Congresso era stata bocciata per un solo voto la proposta di esentare dall'obbligo di pagare almeno questo salario di meno che povertà le imprese che impiegassero giovani al di sotto dei 18 anni, è poi avvenuto che, passato il po' di clamore attomo a quella nauftagata proposta, la quale d'altra parte non aveva impedito che si esentassero dal pagamento del salario minimo tutta una serie di imprese, alberghi, ristoranti ecc., e le piccole aziende, la legge sia andata all'approvazione del Senato, dove è passata con qualche grazioso emendamento, cui la stampa ha dato ben poco risalto. Anzitutto, si è allargato il numero delle categorie di imprese non soggette alla legge: quindi la definizione di «piccole imprese» è stata modificata elevando il «tettodel loro fatturato annuo e 'stabilendone altri aumenti per i prossimi anni in corrispondenza (esplicitamente affermatol) con gli aumenti stabiliti per il. salario minimo. In altri temini, mentre l'inflazione avrebbe fatto passare un numero crescente di piccole imprese nella categoria superiore, facendole rientrare nell'ambito di applicazione del salario minimo, con la modifica apportata ciô non avverrà, eliminando anche questa microscopica minaccia al buon andamento dei profitti e mantenendo una massa costante di proletariato supersfruttato al di fuori di ogni legge. Ma questa assemblea di autentici schiavisti modemi (non si pensi perô che abbiarno una speciale avversione per il Senato, rispetto al Congresso) si è superata approvando una legge che ABBASSA I'etâ minima richiesta per il lavoro nei campi durante il raccoito (intendete, schiena curva sotto il sole per giomate intere) da 12 a 10 annilll Nessun commento sintetico è consentito. C'è stato anche il colmo dell'ipocrisia di preoccuparsi delle condizioni in cui avverrà questo lavoro, che devono mettere i ragazzi al sicuro da incidenti e malattiel Ma naturalmente nessuno ha messo in dubbio che il metodo più sicuro per non subime è quello di non farli lavorare. Chi non lo credesse, si procuri il New York Times dell'8 ottobre. DA PAGINA UNO Il «nuovo ordine monetario» alla prova dei fatti Con i cosidetti «accordi smithsoniani» di Washington del dicembre '71, in cui si operô la prima svalutazione dell'.8% del dollaro e la rivalutazione molto superiore delle aitre monete, specie se «forti», gli stati maggiori dei principali paesi aderenti al FMI decisero di fare il primo passo verso un nuovo regime di cambi, allargando il margine di fluttuazione dall'l al 4,5% del regime ancora vigente dei cambi fissi e, per fate il punto sulla situazione delle monete e sui reciproci tapporti di cambio, procedettero a un loro -riallineamento». Tutti i paesi si impegnarono a difendere la loro moneta, all'infuori degli Stati Uniti che dal '44 continuano a restare esclusi da tale obbligo in base a un vero e proprio privilegio grazie al quale non sono neppure tenuti a adottare una politica deflazionista, obbligatoria invece per tutti i paesi che accusano un deficit nella bilancia dei pagamenti (BdP); decisero inoltre di «negoziare» al più presto nuove intesè per una «riforma di fonde- del vecchio s.m.i. Sulla necessità di un «nuovo ordine rnonetario- nessuno oggi ha più dubbi: il borghese mostra cosl la sua visione meccanica dell'econornia capitalistica. secondo cui. se questa dà gravi segni di collasso. ciô significa che qualche organo della macchina è da riparare o da sostituire per rimetterla in moto (e. s'intende. ne! moto congeniale al capitale. consistente nel riprodursi su scala sempre più allargata). Ma già la diagnosi dell'organo guasto e la ricerca di quello che deve sostituirlo è assai problematica · per la borghesia, divisa com'ê in gruppi dagli interessi contrastanti. Le discussioni sulle proposte di riforma furono lo specchio fedele di questi antagonismi. Anche i paesi «in via di sviluppo» cercarono - invano. s'intende - di far prevalere alcune tesi che a volte, paradossalmente. coincidevano con quelle avanzate dagli USA: per esempio, quella di trattare insieme le questioni commerciali e nionetarie, che, corne si sa. formano 12+ -materia- di due distinti organi intemazionali, il GATT e il FMI. Secendo gli USA, i paesi eccedentari · ~Gennania, Giappone ecc.) dovrebbero sentirsi tenuti ad adottare una Si è tenuta a Milano .. il 15-16 scorso, una riunione sindacale del Partito intesa a rendere più omogenea l'attivitâ delle sezioni in campo rivendicativo e a fissare i criteri ai quali esse devono ispirarsi di fronte ai problemi più gravi della difesa delle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia, posti da! prolungarsi ed inasprirsi della crisi. Un ampio rapporto introduttivo, dopo aver ricordato il senso della riunione e i principi che reggono l'intervento dei militanti comunisti nelle lotte economiche e sindacali, ha ripreso i termini della nostra valutazione dello stato attuale della classe operaia (apatia e disgusto nei confronti dell'opportunismo, reazioni «selvagge- ad esso e alla offensiva del capitale, maturare al disotto della superficie .della ripresa della lotta di classe, ecc.), e ha messo in rilievo corne i problemi in discussione siano posti obiettivamente e in modo drastico da! perdurare e dall'approfondirsi della crisi, e quindi dall'urgenza per il capitale di accentuare la sua pressione sulla classe lavoratrice, sia dal punto di vista dell'occupazione, sia da quello del salario (e, in particolare, delle sue componenti "rigide", che costituivano per l'operaio una certa garanzia), sia da quello della produttività del lavoro e quindi della sua intensificazione della mobilità "esterna" ed "interna", ecc. e .come, d'altra parte questa offensiva, si rifletta in altri aspetti della vita quotidiana dei proletari, corne quello della casa ("equo canone" ecc. per l'Italia). Ha poi ricordato le nostre tesi sul processo irreversibile (ma non per questo concluso) del sindacato nello stato borghese, che priva l'operaio di ogni pur minima ed elementare organizzazione di difesa indipendente, e quindi sulla necessità di non abbandonare il lavoro - "sotterraneo" se occorre - nel sindacato ufficiale, nè la pressione da parte degli operai su di esso, ma di organizzare nello stesso tempo la difesa proletaria fuori dalle sue strutture o, in casi che si sono già presentati nei fatti anche se sporadicamente, nelle strutture sindacali periferiche, e di propagandare l'esigenza 'dell'organizzazione sia in linea di principio, quindi nel senso di una futura ricostituzione dei sindacati di classe indipendenti dallo stato e dai partiti che lo rapprèsentano o che lo appoggiano , sia in una prospettiva più immediata e diretta (comitati, coordinamenti ecc.; organi che non idealizziamo ma che neppure sottovalutiamo, e in cui si tratta, caso mai di battersi contro le correnti che li idealizzano o che li «chiudono» subordinando a pregiudiziali politiche o addirittura di bottega la loro esistenza e la partecipazione ad ·essi dei proietari). Ha infine ribadito, a conclusione della prima parte, la vitale importanza dei compiti che attendono il Partito nella sua opera di agitazione nelle file della classe lavoratrice e nel suo sforzo di indirizzare ed orga- politica di reflazione (cioè di espansione della domanda interna e di aumento della spesa pubblica), cosi corne i paesi deficitari (USA esclusi per diritto divino) sono sempre stati costretti, anche ln virtù di precise norme statutarie del FMI, a mettere in atto politiche di deflazione (restrizione della domanda interna e della spesa pubblica, ecc.). Questi discorsi, correnti anni addietro, sono tomati di moda nella recente assemGiappone, è ancor peggio che spenblea annuale del FMI, e il «maestro dere per sosteneme il valore. direttore e concertatore d'orchestra» Uno degli argomenti più dibattuti è sempre l'America, mentre i suonatra i «riformatori- fu, naturalmente, tori (sordi!) sono rappresentati da il tuolo che _ doveva avere l'oro nel Giappone e Germania, in particolare nuovos.m.i. La tesi vittoriosa risultô quest'ultima ( tradizionalmente presa quella dei padroni del mondo: gli ·da un panico dell'inflazione che SaUSA. Dopo essere stati nel '44, a muelson, l'economista americano, Bretton Woods, i piû accaniti sostenon ha esitato a definire «paura nitori della necessità che l'oro contiparanoica»), benchè non sia affatto nuasse a svolgere la sua funzione dimostrato che la.politica dei piccoli monetaria, sia pure con i limiti che i passi verso gli stimoli espansivi la gaKeynes già da allora non digerivano, rantisca dall'inflazione e non le pronegli ultimi tempi gli .USA sono dicuri danni maggiori in fatto di tenvenuti nemici non meno rabbiosi del sioni sociali interne per disoccupametallo giallo. L'oro, per gli econozione crescente ecc. misti d'oggi, ha virtù opposte a Le tesi americane sono elemenquelle che gli attribuivano gli econotari: un'espansione della domanda misti di ieri. Ma, ieri come oggi, la interna dei paesi con forti e persimeta comune delle opposte teorie è stenti attivi significa maggiori imche il dollaro sia la moneta destinata portazioni per questi e rnaggiori a servire il commercio mondiale, esportazioni per gli USA e gli altri quindi moneta internazionale - «de paesi in deficit. e questo il più effi· jure» o «de facto», purchè cosl sia. cace correttivo degli squilibri attuali: L'oro -si dice- andava bene per il le eccedenze e i deficit si ridurreb«periodo della ricostruzione e dello bero assieme. e la macchina produtsviluppo-: non più per l'epoca attuativa mondiale si rimetterebbe in le. in cui intralcerebbe il «supersvimoto corne tutti si augurano. paesi luppo-. Questo ha bisogno di libertà esportatori di rnaterie prime e di pedi rnovirnento: non puô quindi toiletrolio compresi. Naturalmente. sarare la camicia di forza di una merce rebbe anche la via migliore per diil cui valore intrinseco non è mani-: fendere il dollaro che -nessuno se ne polabile a volontâ corne non lo è la meravigli- proprio dopo il 15 agosto sua produzione. che nessuno in '71 ha ripreso e con maggior forza il grado di dire se sia sufficiente ai ruolo di moneta cardine del s.m.i. bisogni degli scambi internazionali Questo, di fatto, resta in piedi. finin costante espansione. chè ne! gennaio del '76 non nasce a In tutto questo. occorre riconoGiamaica il nuovo s.m.i. Proprio per scerlo. c'ê qualcosa di vero. Madre questo ruolo. che nessuno ormai in natura. infatti. non ha creato l'oro grado di eliminare e che · esce ancor perchè soddisfacesse continuamente più rafforzato da! nuovo s. m. i., il e in modo perfetto aile mutevoli dollaro è difeso da tutti i paesi che ad condizioni di sviluppo della produesso hanno legato il proprio destino. zione e dello scambio delle merci. Ê siano eccedentari o deficitari. svilupvero il contrario: per i peculiari suoi pati o sottisviluppati. È il caso di requisiti l'oro si é imposto fra tutte le dire, parafrasando Marx. che il dolmerci fino a diventarne l'équivalente laro «è il demone di cui non si puô generale. la misura di valore, il trionfare se non sottomettendoglisi-: lasciarlo deprezzare, per Germania e mezzo di scambio e di pagamento. ê è è COMUNISTA pa~lne 5 UNA · NOSTRA · RIUNIONE SINDACALE CENTRALE nizzarne le lotte rivendicative. e l'urzione. corne aspetti di unagenerale gente necessità di conquistarsi uno offensiva contro quelle voci del sala. spazio crescente .nel -vuoto- che va rio che fornivano una certa garanzia fascendosi intorno all'opportunismo di stabilità al salariato - voci che socialdemocratico e staliniano e di vanno difese, benchê ciô non impecontenderlo palmo a palmo aile disca una valutazione critica delle correnti spontaneiste, immediatiste, finalità che il capitale perseguiva nel anarco-sindacaliste, antipartito, ecc. concederle: infattUa loro abolizione che in esso affondano le loro · radici significa in realtâ la riduzione del materiali e che' sono bensl un salario medio. al. livèllo, in Italia sintomo della crisi ' della società particotarmenre basso, della pi>fJaborghese in genere e dell'opportu-base, · senza contare che .essa si nismo "classico" in specie, ma accompagna alla.progressiva erosiorappresentano pure un ostacolo sulla ne di ,quegli «àutomatismi» (continvia della ripresa della lotta di classe genza eoc) chè in qualche modo perconseguente. . . mettevano di «rincorreres benchè Sono state poi .affrontate "le quesempre .a .. .distanza : l'aumento. · (tel stioni più propriamen te. specifiche costodëïla vità .. )\,cc.anto .·ail~doro della lotta rivendicativa · in· · questo difesa,- .non si' dev.e çëssarc:<ovperiodo di offensivà capitalistica' e, di viamente di ri:vendic'are. l'âumento progressivo smantellarnento · delle 'del sal~~ci.·.propQrzion!li~e~te-inag-' illusioni di «benessere» refativamente gio:rè pér lé categorie .peggi.Q .retribui- · «garantitoseminate . durante : il te.. · . . . · · . ·. · · boom. Per quanto riguarda l'att(lcca . Q.µari.to·àlla «t,,obiliià..inelquàdro generale al posta di . lavoro, si è più-. vasto "della «nûov.ll: organizza- ' ribadito che la prima; necessaria rizlone "delTavoro-," si.' è osservato sposta dev'essere il rifiuto di qualsiache; anche .a presciridere dai casi in si licenziamento e l'appello all'estencui il padronato vi ricorre per motivi sione della lotta di difesa oltre i politici e disciplinari e nei quali è confini della fabbrica o azienda colevidente che la risposta necessaria ed pita, unito alla rivendicazione geneimmediata non puô che essere un rale e unificante del salario integrale netto rifiuto, si è osservato corne alla ai licenziati. La richiesta della ridu«mobilitâ esterna- vada opposto un zione generale dell'orario di lavoro a no deciso, non solo perchè essa comparità di salario e il rifiuto degli porta un ulteriore aggravio delle · straordinari vanno bensl agitate condizioni di vita dei lavoratori, ma sempre corne d'interesse comune di perchè genera concorrenza e quindi tutti i lavoratori a salvaguardia antagonismi fra gli operai -locali» e almeno parziale dall'intensificazione quelli «venuti da fuori», mentre la dello sforzo lavorativo, ma non «mobilità interna» puô essere accetpresentate corne soluzioni nemmeno tata solo a precise condizioni, sopratparziali al problema della disoccututto a quelle del mantenimento del pazione crescente. livello del salario e della tutela del Parallelamente, la questione dellavoratore contro l'intensificazione l'impossibilità di una soluzione reale dei ritmi e l' aumento dei carichi di e completa del problema della disoc- lavoro. stato pure osservato, . cupazione (e di tutti gli altri di cui si a proposito della «nuova organizzaparla più oltre) nel quadro del regizione del lavoro-, che l'atteggiame capitalistico dev'essere sviluppa'mento dei sindacati, pronti ad accetta nella nostra stampa e collegata tarlase inserita in «piani generali- di alla critica di tutte le «ricette- proporistrutturazione dell'industria, non è ste dall'opportunismo nelle sue mille solo da respingere perchè dilatoria, varianti per «risolverlo», Perla disocma in quanto non offre alcuna cupazione giovanile, oggi di particogaranzia che la riorganizzazione nel lare acutezza, si è messo in evidenza frattempo non passi (corne è certo come vada denunciata e smascherata che passa) senza alcuna seria rispola recente legge govemativa che sta proletaria. tende ad assicurare all'industria Problema della casa ed œquo caforze fresche a un salario irrisorio e none». La 'legge in gestazione deve con contratti a termine, e rivendicato essere respinta senza condizioni in il salario minimo ai giovani in cerca quanto sancisce con le sue diverse clausole un effettivo e generalizzato di primo impiego corne ai disoccuaumento dei canoni oggi correnti; pati in genere, commisurandolo alle nessun aùmento degli affitti puô reali necessità delle medie famiglie essere accettato dai proletari corne operaie. non puô essere accettato nessuno Si è poi considerata · la politica, sfratto, il che presuppone non solo accettata anche dalle confederazioni sindacali, della ristrutturazione del ·. una mobilitazione operaia contro salario, con particolare riguardo agli questo nuovo attacco al salario reale, ma la formazione di organismi di scatti di anzianità e alla liquidaË mena imperfetto. Nessuno ha mai scritto che l'oro, già usato prima del capitalismo per i bisogni degli scambi, debba essere l'ideale ed etema moneta di quel modo di produzione di merci per eccellenza, che è il capitalismo. Ma fra il dire questo e il sostenere che si vuole al contempo una moneta flessibile e la lotta all'inflazione, cioè all'instabilitâ della moneta, è corne pretendere di lottare contro i rumori e al tempo stesso incrementare la circolazione dei motocicli. Una delle proprietà che «abilitarono- l'oro alla funzione monetaria era la relativa stabilità del suo valore. Gli americani imposero -per decreto- che questa stabilità fosse assoluta ed eterna: il suo prezzo, stabilito già dieci anni prima di Bretton Woods, avrebbe dovuto restare sempre quello -un'oncia d'oro per 35 dollari, ovvero un dollaro per grammi 0,888761 d'oro fino. Era naturale che un giorno l'oro si ribellasse. Era puerile, quindi, reagire creando doppi mercati: uno con prezzo ufficiale imposto. I'altro con prezzo libero. Ci voleva tanto a capire che, alla fine. avrebbe prevalso il secondo? Ma bisogna essere i campioni del "mondo libero» con tanto di statua della libertà in qsa per non vedere oltre il proprio naso. Vecchio q nuo,·o. l'«ordine monetario .. è una contraddizione destinata presto. o tardi ad esplodere corne tutto !'«or· dine del capitale». sia che si fondi sull'oro o su una comoda «convenzione... Perciô. non è la «materia prima .. del s. m. i. che conta. Il siste· ma finito ne! '71 era nato e si era sviluppato in modo contraddittorio: il suo fondamentale presupposto. la convertibilità del dollaro in oro, si negava ogni giorno di più da quando il dollaro -corne «liquidità»- aveva . preteso di creare il commercio invec~ di esserne creato. In parole povere, si era voluto forzare le tappe: le riserve auree della Federal Reserve e quelle degli altri paesi avrebbero potuto esprimere solo un determinato valore degli scambi, quello e non altro. Volendo fare di più, non c'era che inventare la «liquidità» attraverso l'espediente dei deficit USA, che hanno portato il più ricco paese del mondo a indebitarsi con l'estero. Già dopo aver superato aitre difficoltà per far funzionare il sistema di Bretton Woods (cioè, dopo aver creato ne! '58 la convertibilità delle monete ed essere usciti dalla fase di provvisoria stanza di compensazione com'era l'Unione Europea dei Pagamenti) i debiti degli USA avevano raggiunto il ragguardevole livello di 18, 7 miliardi di dollari (mlrd), superiore ai 17 ,8 mlrd a cui erano scese le riserve auree di Fort Knox: erano i debiti accumulati di anno in anno per finanziare i deficit della BdP. Da allora (siamo ne! 1960), la garanzia della conversione in oro dei dollari non esisteva già più. Ma più si indeboliva il vecchio s.m.i., più, malgrado le apparenze contrarie, si irrobustiva il dollaro. lnfatti, i deficit americani non dipendevano dalla bilancia commerciale, ma da quella dei capitali che uscivano dai confini nazionali alla conquista di aziende situa te in Europa o per spese militari, dopo di aver favorito nei primi anni la ricostruzione europea. In altri termini il consolidamento della posi~ zione imperialistica degli USA e il rafforzamento della loro potenza economica non solo non cozzavano contro lo sviluppo mondiale della produzione e del commercio, ma lo favorivano, per cui i paesi via via inondati ·di dollari trovavano «fisiologici» qµei deficit e continuavano, corne continuano, a stare.al gioco. battaglia corne le vecchie Leghe degli inquilin.i e. · intanto •. la (ottà all;intemo delle organizzazioni esistenti · perchè assl!mario c<>mpiti pîù vasti e utilizzino metodi di .lotta ph) corisoni alla difesa dell.a classe (nonchè, ovviamente., .dei ceti piccoli-boi:ghesi schiacciati dàl gr1;tnde capitale immol:>iliare). Particolari rivendicazioni val)no poi igitate per i giovani proletari in cerca di casa e, soprattutto, per,i disqccupati. . Il ràpporto si è infine soffermato sulla stretta·: relazioite esistente fra l'offensiva al poster di lavoro al salario ecc. e l'offensiva politica di op-, pressione e .repressionc:, di "dispoti. smo" nella fàbb'nca ··e·.I)eÙ!l &OCÏetà (iluoya legi$lazione ·sulrordj.ne pubblièo, · . liinitaifol)e. ·del · dirltto di sciopero.~~c;, pàrâll~lamërite all'uti: ·1izz6 ç0Uaterale c.iell!lv'iolenia extralegale) oggi.· in' pieno- sviluppo, e come ..è,iô ponga l!,i pr<>Jetari in genere e aglj organismi economiciîmmediàti della class~ ·il proJ>foma dell'.àutodi. fesa; e :a· hoi il con:ipito di propagandame l'èsjgenza, a prescfüdère poi dàl più vasto problema della sua organizzazione ad opera del partito. Non possiamo qui accennare alle questioni collaterali toccate sia nel rapporto, sia negli interventi dei compagni (lavoro nero, precario, a domicilio; emigrati in rientro, ecc.). Si è trattato di fare un primo passo nell'organizzazione nel coordinamento del lavoro sindacale del .partito, sollecitando l'espressione da parte degli iiltervenuti delle esigenze emerse dalla loro stessa esperienza di lotta e facendone tesoro per una più dettagliata e completa trattazione dei diversi terni. Il dibattito, che era essenzialmente «di lavoro» e quindi alieno da gratuite divag~oni, è stato quindi utile e fecondo; spetterà all'organo centrale chiamato a dare direttive unitarie a questo settore del partito trame gli elementi indispensabili per ulteriori precisazioni e affinamenti della nostra attività. STAMPA INTERNAZIONALJE È a disposizione il nr. 3177 della\nostra n"vista in inglesefese communist program col seguente somman'o: - China: The Bourgeois Revolution Has Been Accomp/ished, the Proletan"an Revolution Remains to Be Made Marxism and Russia Force, Violence and Dictatorship in the Class Struggle [Part Ill] r Angola: From the Victory of the Independence Movement to Bourgeois Normalization A True Solidan'ty with Lebanon and South Afn"ca The Exploits of University Marxism [[Concerning the Works of Messrs. Baran and Sweezy] Party Interventions: !ta/y, Algen"a Il nr. 251, 8-21 ottobre, di le prolétaire contiene: - Pour que ce soit le prolétan"at qui sorte de sa cnse, non le capital! Le PC, en réserve de la République? ._ Le vieux piège de I' "unité" [La LCR devant la querelle• PC-PS] Eurocommunisme et réformisme Notes internationales Regards d'envie vers /'Allemagne Travailleurs immigrés: Lutte · résolue contre le renforcement du contrôle! Solidan'té. avec ceux de Roth Frère.ri GEWALT UND DIKTATUR IM KLASSENKAMPF Il volumetto, di 70 pagine, contlene con una breve prefazlone la veralone. tedesca del noatro "Forza, vlolenza e dlttatura n,lla lotte dl classe", ed è Il 8° della aerle "Texte 'der lnternatlonalen Kommunlatlachen Partel". · L. 1.200. pagina 6 IL PROGRAMMA COMUNISTA LOTTE OPERAIE NOSTRI INTERVENTI Per l'unità nella lotta fra lavoratori «esterni» ed «interni» Per la generalëzzazionedle!ie'lotte contre n licenzlamentt L 'anmmcio che alla Montefibre si prospettuno 6. 000 licenziamenti i, arrivuto cuntemporuneamente a que/li non mena gravi dell 'Italsider, de/1 'Unidal, dell'ex-Egam, ecc. La risposta dei sindacati è stata la solita: colpa della crisi lu «cattiva gestione» padronale; dunque, si passino aile Partecipazioni statali le aziende boccheggianti, sifacciano investimenti produttivi, si ristrutturi; e il problema sarà risotto. Gli operai, nel frattempo. tengano i nervi «a posta»: al massim11, a metà novembre si darà sfogo in . . . 4 ore di sciopero generale dell'industria alla loro collera. Denunciundo auesta tattica dilatoria verso i proletari e sollecita verso il capitale, il nostro gruppo sindacale di lvrea ha preso posizione sull'intero problema (localmente, 600 operai della Montefibre rischiano di finire sui lastricoï in un volantino che cosi conclude: «Non vi sono interessi comuni fra sfruttati e sfruttatori. Noi non abbiamo nessuna azienda da salvare, abbiamo da difendere senza esitazioni -i nostri interessi: il posto di lavoro, il salarie, le nostre condizioni generali di vita, contro quelli del padronato .. «Questa difesa possibile solo rompendo l'isolamento fra fabbriche e fra categorie in cui i bonzi sindacali ci hanno costretti con il pretesto che i lavoratori dovrebbero affrontare "realtâ diverse". Non un caso che, di fronte a questo nuovo gravissimo attacco della Montedison i dirigenti sindacali, che tanto chiacchierano di unità dei lavoratori, si siano limitati a dichiarare poche ore di scopero alla Montedison, mentre hanno rinviato a metà novembre un eventuale sciopero nazionale dell'industria. Essi hanno sostituito alla lotta di classe il confronte pacifico e costruttivo con govemo, padronato, enti locali, con innocui piagnistei che hanno lo scopo di far passare i lieenziamenti salvando la faccia. «Opérai, Compagni! «La vostra lotta è la lotta di tutti i lavoratori. La nostra .forza sta nella nostra unione. Dividerci, corne vogliono fare i sindacati, vuol dire consegnar- · ci indifesi nelle mani dei padroni. «Diciamo basta alla politica conciliatrice dei bonzi sindacali. Rivendichiamo l 'unica arma in grado di non farci piegare ancora una volta La testa: sciopero generalizzato, senza preavviso e senza limiti di tempo. «Contre i licenziamenti! Per il salario integrale in ogni circostanzal» I nostri compagni sono pure intervenuti, con un volantino e in un 'assemblea di fabbrica, per denunciare la politica confederale tendente a. mobilitare i proletari «contra ogni forma di violenza», mettendo «sui/a stesso piano le canaglie nere che difendono con la violenza aperta il regime borghese e chi (pur con una linea politica che non condividiamoï con la violenza a questo regime si ribella», e per rivendicare l'autodifesa operaia nel/efabbriche e ne/le piazze contra le squadracce fasciste cos, came contra gli organi repressivi ufficiali della Stato democratico. è ê ê Perr la denuncla dlelllle promesse demagogiclhe di lavoro aû giOlvanû '· l nostri gruppi sindacali di Schio e della V albormida, zone in cui i giovani . disoccupati si agitano cercando di darsi un minimo di organizzazione fuori da/ contr.ollo de/l'opportunismo, hanno aspramente denunciato la /egge sui/a (pretesa) occupazione giovanile came diretta a tamponare sia pure temporaneamente la rabbia dei giovani e ad esercitare una pressione su occupati e disoccupati con il ricatto di una forza lavoro «fresca» a basso prezzo. ln volantini in tutto e per tutto omogenei, essi hanno posta in risalto che la nuova legge • per usare le parole di uno dei due • «non altro che l'istituzionalizzazione del lavoro precario e costituisce un passo indietro nei .confronti dell'attuale legge sull'apprendistato, perchê non prevede neppure il pagamento delle ore impiegate nei corsi di formazione professionale. Chi assunto con contratto a tempo indeterminato puô essere licenziato dopo un mese di prova. La legge esclude i laureati oltre i 29 anni, i diplomati e le donne dopo i 24 anni, i non diplomati dopo i 22 anni. I più anziani, i padri di famiglia che abbiano superato l'età, sono esclusi e discriminati. Le imprese si serviranno della legge per sostituire i lavoratori in età pensionabile con forza lavoro giovane, licenziabile in breve tempo». Non quindi sufficiente criticare i dimiti» di una legge che costituisce in realtâ un attacco alla stabilità del lavoro e al salario: «Contre di essa devono unirsi gli sforzi di occupati e disoccupati, giovani e anziani, in un fronte unico rivendicativo che strappi alla borghesia e al suo stato più umane condizioni di lavoro e di vita», ê ê è N. 20 - 29 ottobre i977 • Al Calzuturificio Rungoni di Firenze (mu il s1111 cuso i• solu 1111u jra i 1u111il. mulgrudo /'impeg1111 ass111110 dull'aziendu 111'{ '7-J \]'l'IIU f'u111111/lw111•111C1 dell'uccordo concluso dui sinducuris di ridurre il s11persfr1111,110 .. luvoru esternu .. riportundolo grudutumente ull'intemu. 111111 s11/C1 /11 1·ec,-/1ia prussi 1: conti11uata. mu il rupporto si è capovolu, e du/ 60°i, di produzùme interna e ./()";. di esterna si è giunti ul 40% per lu prima e ut 6()";, per /11 seconda: cosi. du unu pane, crt>sc111111 le uree di luvorn nero I' s11ltof'URa111. dull'ultra fioccano le S11spe11si1111i i11 fubbricu. Lu reu=iont> dei sinducutiiZù ti: 11ess1111 dccardo an· 11111/u/11, 11ess1111a indicuzione di {1111a: s11pru11111111, 11ess1111 legame fra i due se/lori dell 'esercito dei suluriuti, A questu infume sùuuzionv, il nostro gruppo sindacale fiorentino si cusi' rivolto ui lavoratori de/lu Ru11go11i: .. 1 ... 1 Da alcuni mesi stato costituito un coordinamento di tutto il gruppo Rangoni ma. come per il passato. non si ancora tradottci in lotte unite di tutti i lavoratori del gruppo, tanto più che in alcune fabbriche. ci è stato detto. sono in lotta per rivendicazioni aziendali. Anzichè mobiliturci tutti contemporaneamente, e rappresentare cosi' una forza per piegare questi insuziabili padroni, il sindacato crea un altro elemento di ricatto e di divisione fra noi, spiegandoci che la nostra condizione di "privilegio" possibile grazie al maggior sfruttamento degli operai e del gruppo esterno! 1 ... ] «E chiaro che la nostra condizione generale di classe sfruttata non si puô risolvere da soli alla Rangoni, ma anche chiaro che se non cominciamo a fare almeno piccoli passi. a risollevarci dall'apatia partendo dalla difesa dei nostri interessi più elementari. il padrone avrà via libera per imporci ogni peggioramento ulteriore. «L'azienda realizza il 60% della sua produzione col lavoro sottopagato dei nostri compagni esterni e il 40% col nostro? Noi dobbiamo trovare un legame perla /otta unùa con questi lavoratori, per bloccare l'intera produzione. altrimenti una lotta non puô avere una reale incisività, ma soprattutto per difendere solidarmente i nostri interessi in condizioni piû favorevoli, fuori dal passivismo che, nonostante il nostro malcontento crescente, non riusciamo a superare, perchè fra noi lavoratori e la ripresa di nostre lotte incisive e più vaste, c'ê la barriera del consueto "state buoni, accontentatevi" a cui si aggiunge oggi un generale crescente clima repressivo nelle Iabbriche». è è è PUBBLICAZIONI DEL ·PARTITO IN ITAUANO Storia della sinisera cornunisra - Vol. I - 1912-1 l) 19: dalle origini. artraverso il primo ronflitto irnperialisrico. all'immediato dopoguerra . L. 3. 500 Sroria della sinisera cornunista · Vol. II· 1919-1920: dal congresso di Bologna al seconde congresso dell'lnternazionaleComunisra L. 5.000 Strutrura econornica e sociale della Russia doggi . Le grandi questioni storiche della rivoluzione in Russia. La Russia nella grande rivoluzione e nella società conrernporanea . L. · 6.000 è è Per mancanza di spazio non possiamo pubblicare una ampia cronaca degli avvenimenti di S. Donà di Piave, dove la politica sindacale suda le classiche serte camice per arginare una protesta operaia · che nasce dal fallimento di ogni «sviluppo» poggiato sulle sacre leggi del merçato, corne delle sue «correzioni» proposte dall'opportunismo politico e sindacale. Sono episodi che ci consentono di chiarire le quesrioni di classe e nello stesso tempo riproporre le esigenze della difesa e dell'organizzazione operaia. Sul prossimq-numero una cronaca dei fatti e del nostro intervento .. È uscito il nr. 252, 22 ott. ·4 nov. 1977. del quindicinale le prolétaire che contiene: - Face à la crise, et contre les errements oppurtunistes, no· tre "perspective"; - Concentration capitaliste et démocratie vont de pair; - Andreas Baader et ses cama· rades, martyrs du terrorisme bourgeois; - Le capitalisme nippon, bouc émissairen° 1 de la crisebourgeoise internationale; - Carnet tricolores; - Le plan Barre·a un an ... - Les deux tactiques de l'euro· · communisme; - Italie: notes sur la crise des groupes extra-parlementaires; - Notes internationales; - Derrière la querelle entre la Chine et l'Albanie, de solides et sordidesintérêts bourgeois; - Sur le travail dans les comités de soutien aux luttes des travailleursimmigrés; - Non pas "juste hiérarchie des salaires", mais abolition- du · salariat!; - De Birmingham à Blackpool; - Interventions, correspondan· ce;' - Réformisme et démocratie contre la lutte de classe. Tracciaro d'impostazione - I fondamenti del comunismo rivoluzionario . L. 1. 500 In difrsa della conrinuirâ del programma comunista L. 1. 500 Elemenri dell'econornia rnarxisra - Sul metodo dialettico. Comunismo e conoscenza umana . · . L. 1. 500 Partite e classe (in ristarnpa) «L' esrrernismo malarria infantile del comunismo» condanna dei fururi rinnegari L. l. 500 Per I 'organica sisternazione dei principi cornunisri L. 1. 500 IN FRANCESE La question parlarnenraire dans l'Internationale communiste. · L. 800 Communisme et fascisme L. 1. 500 Parti et classe . L. l. 500 Eléments d'orientation marxiste. Les trois phases du capitalisme - Guerres et crises opportunistes (en réimpression) La «Maladie infantile», condamnation des futurs renégats L. 1. 500 Force, violence, dictature dans la lutte de classes . L. 1. 000 Défense de la continuité du programme communiste l. 3.000 QUADRANTE INTERNAZIONALE «Il fronte più ampio possibile» Se non ci fosse stato Teng, i cinesi avrebbero dovuto inventarlo. Egli è, infatti, /'uomo attraverso la cui bocca si esprimono senza veli nê metafore le esigenze economiche e politiche della Gina impegnata in uno sforzo di indu· strializzazione e accumulazione capitalistica accelerata. Probabilmente, Hua avrebbe smorzato i toni invece di dire chiaro e tondo, corne Teng a Claude Roussel, che occorre un «fronte il più ampio possibile» /ra Terzo Monda, Seconda Mondo (Europa Occidentale e Giappone) e Usa contro i «piani globali di guerra» del/'Urss, e tener gli occhi aperti sui/a «po/itica di concilia· zione» con Mosca che l'ondata al potere degli eurocomunisti porterebbe con sé. (cfr. «La Stampa» del 23.X). È chiaro che, dietro tutte le «giustificazioni» ideologiche accampate, c'è l'esigenza di spingere avanti quel processo di intensificazione della produttività e di efficienza del lavoro che, reduce da Pe· china, La Mal/a invidia ai cinesi, e che solo l'acquisizione delle «tecnologie avanzate» all'occidente puo rendere stabile e continuo. Di questo processo, gli operai avran.no Le bticiole sotto /arr.na di incentivi a sgobbare di più. A vanti, frustino del «mao·tsetung·pensiero»! (continua da pag. 1) per l'uccisione del presidente degli industriali nella roccaforte indiscusproblema palestinese. L'Ordine sa del capitale europeo, di sollievo, mondiale capitalistico lo esigei•a.1 Efficienza e determinazione tede- mal celato dietro una vaga patina di sche. dunque. o efficienza e deter- disgusto, per il provvidenziale «suiminazione intemazio11uli nella lotta cidio- dei superstiti della R.A.F. a contro qualunque guastafesteattuale Stoccarda? Quei 120 avevano occue nell'approntamento delle armi. del- pato uno zuccherificio per protesta le risorse e degli uomini necessari per contro salari di fame e ritmi di lavoro la guerra di classe ji1111ra di cui si infernali: forse che i diritti di avvertono i sintomi inquietanti. proprietà sono meno .. sacri ed intangibili- dei diritti dell'uorno e del anche se remoti? Efficienza e detercittadino? La Ioro alzata di testa minazione contro la «pirateria aerea rninacciava la pace fra le classi: non c terrestre». o contro la ricorriparsa in scena dell'antico Spettro della sono forse «sacre ed inviolabili- le \·iolenza collettiva e organizzàta dei leggi dell'econornia nazionale? lmpossessarsi di una fabbrica invece senza-patria e dei senza-riserve. che di un Boeing sarà diverso nella chiamati appunto perciô «proletari,,? forma: nella sostanza. non è forse Se quello e non questo fosse il caso. anch'esso terrorismo. e della peggior affronterebbe spese cosi ingenti. una specie: la specie proletaria e classiclasse dominante cresciuta ne! culto sta? del computo dei costi e dei ricavi? Che un -episodio- del genere No. la selvaggina di cui vanno frenefacesse notizia nei ranghi dell'opiticamente a caccia le polizie dell'una nione pubblica. non ce I'aspettavae dell'altra sponda del Reno non ha mo. (L'Ecuador uno staterello registrato il suo nome in nessuna sperduto in un continente lontano: anagrafe di nessuna criminalpol: è la loua proleraria e i111emazio11alt> volète mettere con la nobile Europa e il suo centro vitale"). Che dall'vul,·111uro il capitale. trasinistra .. indaffarata .a capitalizzare ai propri fini la .. sindrome antiteutonica- sempre in agguato corne valvola di sfogo aile miserie. aile ves120 operai massacrati dalla polizia ecuadoriana a Guayalquivir. Che eco sazioni e alle infamie di casa propria. puo suscitare la scarna notizia di non si levassero nulla più che timide a.genzia. in giorni di tripudio per la proteste. non ci stupisce. Non ci me· ravigliamo neppure che nessun telecarnefkina di Mogadiscio. di lutto è * * * gramma di plauso sia giunto sui tavolo del governo di Quito: i sommi architetti e gerenti dell'Internazionale degli Sbirri sono parchi di elogi 'alla bassa forza del loro apparato di potere. Ma noi metteremmo la mano sui fuoco che nella coincidenza fra due massacri di segno cosi diverso essi hanno visto, guidati dalla bussola sicura dell'istinto di classe. il segno premonitore del giorno in cui la macchina statale borghese dovrà misurarsi con l'esercito di cui i 1io dell'Ecuador erano soltanto un umile reparto. e nulla dovrà lasciarsi intentato perchê, nello scontro. nessun diritto .. sacro ed inviolabile .. di nessuna «persona urnana- ( di cui daltronde i proletari .sono una rozza sottospecie) arresti la mano pesante ma «giusta- della Forza. È a quel giorno che si affissano gli occhi dell'unica lnternazionale rimasta in piedi: quella del capitale. Le parti si sono invertite: la storia vuole. per crudele ironia. che la Contro-imernaztonale proletaria abbia ancora da esser costruita. Ë una sfida: non sarà mai troppo presto per raccoglierla. Nel proHlmo numero pubblicheremo il volantino «TERRORISMO E COMUNISMO» distribuito dai nostri ccmpaanl tedeschi Totale 4.330.850 La sede dl Ml LANO Via Binde 3/ A (passo carraio in fondo a destral è aperta a lettori e simpatizzanti tutti i LUNEDI' (rïunione pubblica), MARTEDI' GIOVEDI' e VENERDI' dalle 21,30 elle 23.30. Perù superaustero Nuovo round di austerità nel Perù per arginare l 'inflazio_ne(tasso del 40%) e sanare il. deficit statale, della 'bilancia dei pagamenti e delle imprese pubbliche: aumento delle imposte, rincaro dei prodotti petroliferi, «manteni· mento del potere di acquisto delle categorie di lavoratori a più bassa retri· buzione» (che è quanto dire: diminuzione del potere di acquisto per quelle a più alto salario], voci di nuova svalutazione della moneta nazionale, e ulterio· ri prestiti del FMI (c/r. «Relazioni Internazionali» del 22 ottobre). Stringiti, cinghia «socialista» peruviana! Non allineati in linea L'INTERNAZIONALE · DEGLI SBIRRI AL LA VORO PER LA NOSTRA STAMPA INTERN AZION ALE Totale precedentc 3.966.550 Carrara [corne da elenco] 222.000 Forli 20.000 Torre Annunziata 121.300 [di cui 20.000 lavoratori Dalmine, 1.500 ferrovieri] Savona 1.000 ln seguito alla visita del segretario americano alla Difesa Harold Brown, gli Usa si sono impegnati ad aumentare le /orniture di armi alla Jugoslavia da 276 mila dol/ari ad un tetto di l milione 250 mila (un «modesto aumento», ha detto Mr. Harold: alla grazia!). Non si tratterà solo di fornire munizÏoni e pezzi di ricambio, ma anche missili anticarro con annesso sistema di tele· guida, e di sviluppare la collaborazione in campo militare /ra i due paesi (cr. la stessa fonte). Curioso modo di mettersi in linea, questi «non·allineati»! E perchè non la Turchia? Ankara ha preso una nuova serie di misure di «riequilibrio» del/'economia 11azianale(il disavanzo commerciale è salito, nei primi sette mesi del '77, del 50% rispetto al corrispondente periodo del '76).' aumento di diverse imposte indirette, delle tariffe dei servizi pubblici, dei prezzi della · benzina, . dei pradotti siderurgici, del cemento e della carta; nuova svalutazione della lira turca anche se non ufficialmente qichiarata. l prezzi delle sigarette e degli al· coolici non sono stati aumentati solo perchè ... /o erano già stati una setti· mana prima delle nuove misure restrittive (cfr. idem, 8 ottobre). Si ricor· deranno i violenti disordini scoppiati in Turchia a/cuni mesi fa: che succederà col 1•olgere del tempo? Ovvero, corne dicono sospirando i bravi borghesi: .. dol'e a11dremo a finire?• Il numero 4 del foglietta d'indi- · rizzo e di battaglia "a .cura dei nostra Gruppa di Fabbrica a/1'0/ivetti, spartaco contiene: - Nessuna callaborazione /ra classe aperaia e padronato; - Un canane equo per i padroni; - Lavora nera a/l'interna della 0/ivetti; - Squallida conclusione delle vertenze aziendali; - Un nostro volantino alla Monte/ibre,France; - Sotta a chi tacca. PERCHÈ LA NOSTRA STAMPA VIVA TORRE ANNUNZIATA: da maggia a settem bre: sottoscrizione 64. 700, lettori e simpatizzanti 9. 500. stri!lonaggio 28.050; CARRARA:, sottoscrizione 9.000; CA TANIA: sui!lonaggio 5.250. sottosctizione 139.800; NAPOLI: da marzo a maggio: sottoscrizione 115 .600; srrillonaggio 69.895 /di cui 3.000 ad Avellino); SCH/0: stri!lonaggio 42. 500. sottoscrizione 145.500. ROMA: riunione C.S. 3 7 .000 : la compagna B. 10.000; FORLI': Roberto 10.000; Balilla 2.000. suillonaggio 40.000; BOI.ZA.\'O. strillonaggio 7. 500, suillonaggio alla manifestazione 12.000; sottoscrizione 59.400; SAVONA: suillonaggio l .~. 500. sottoscrizione 20.000. Sedi e sezioni aperte a lettori e simpatizzanti ASTI · Via S. Martino, 20 lnt. Il lunedl dalle 21 BELLUNO • Via Garlbaldl 20 il venerdl dalle 21 BOLOGNA • Via Savenella 1/0 il martedi dalle 21 BOLZANO • V.le Venezla 41/A (ex. Bar ENAL) il sabato dalle 16 aile 18 , CASALE MQNFERR. • Via Cavour 9 la domenica dalle 10 aile 12 CATANIA • Via Vlcenza, 39 lnt. H la domenica dalle 18 aile 21, ri lunedi dalle 20,30 FIRENZE • Via Aretlna 101/roHo (cortlle lntemo, pleno terra) il martedl dalle 17 aile 19,30 FORLI' • Via Merlonla, 32 il mercoledl dalle 20.30 IVREA • Via del Caetellazzo 30 (angolo Via Arduino) Il glovedl dalle 21 LENTINI · Via MeHlna 20 il sabato dalle 17,30 alla 19,30 MESSINA • Via Glanlln1gglo, 3 il glovedl dalle 15 alla 19 NAPOLI • Via S. Giovanni a Carbonara, 111 ,1 glovedi dalle 19 alla 21 OVODDA • Via Umberto 4 la domentca dallé 10 alla 12 ROMA • Via del Retl, 19 A (P.le Verano) la domenlca dalle 10 elle 12, JI 9iovedi dalle 19 elle 21 SAN DONA' Dl PIAVE • Via dalla Francesca, 47 i I venerdi dalle 20 alle 23 SCHIO • Via Mazzini, 30 il sabato dalle 15 elle 19 TORINO • Via Calandra, 8/V 1 l 1 venerdl dalle 21 alle 23 TORRE ANNUNZIATA • Via Paetore 32 (1 • piano) · la domenlca dalle 10 alla 12 UDINE • Via A. Lazzaro Moro, 59 il mercoledi dalle 17 aile 19; aile 20 rluntone pubbllca Direttore responsablle GIUSTO COPPI Redattore-capo · Bruno Maffl Registrazlone Trlbuna·le Mllano, 2839/'53 • 189/'68 lntergraf • Tlpolltografia Via Riva dl Trento, 26 • Mllano