...

COISPFlash n.25 del 22 giu 2015

by user

on
Category: Documents
39

views

Report

Comments

Transcript

COISPFlash n.25 del 22 giu 2015
flash
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Notiziario settimanale a cura del Sindacato di Polizia CO.I.S.P.
Segreteria Nazionale – via Farini, 62 – 00185 ROMA
Tel. +39 0648903773 – 0648903734 / Fax: +39 0662276535
www.coisp.it – e-mail: [email protected]
Nr.25 del 22 giugno 2015
ciclostilato in proprio
distribuzione gratuita
Sommario
L A P A R O LA " S I N D A C A TO " D E R I V A D A L G R E C O
SIN (INSIEME) DIKE' (GIUSTIZIA),
VUOL DIRE CIOÈ "INSIEME PER LA GIUSTIZIA"
Capo Immigrazione affronta problema con superficialità
“S ONO INCAZZATO NERO E T UTTO
QUEST O NON LO ACCETTERO' P IU'!!”
Giubbetti antiproiettili - Le bugie sulla pelle dei Poliziotti
Immigrazione - Non sottovalutare parole sindaco
Lettera per rimozione cippo a Carlo Giuliani
Carabinieri accoltellati - COISP ammesso parte civile
Offese agli sbirri - COISP chiede dimissioni
sindaco Misterbianco
Giudice non decide per paura conseguenze
Sconcerto del COISP
Concorso Sovrintendenti - Incontro
Boldrini: realtà ideologizzata
Sicurezza sui treni - Incontro
Sicurezza luoghi lavoro - Riunione
Ennesimo suicidio in Polizia
Sentenza TAR su Ruolo Speciale
Roma - Commemorazione Sebastiano Vinci
Arrestato con 36 nomi falsi
Commissioni Premi
Pisani - Infangato e riabilitato
RIMUOVERE il monumento dedicato
a Genova a Carlo Giuliani
"Considerato un eroe per aver
commesso fatti gravissimi"
FIRMA PER RIMUOVERE IL
MONUMENTO DEDICATO A CARLO
GIULIANI - prossimo obiettivo 15.000
NON FERMIAMOCI: FIRMA e condividi
la proposta con i tuoi AMICI!!!!!
FIRMA LA PETIZIONE, CLICCA
SUL SEGUENTE LINK: http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVER
E_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_C
arlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_a
ver_commesso_fatti_gravissimi/?twIijfb
Conferenze Allievi Agenti
Vittorie Fiamme Oro
Convenzioni COISP
““PPeennssiieerrii iinn iim
mm
maaggiinnii oo
iim
mm
maaggiinnii iinn ppeennssiieerrii??””
““LL’’aannggoolloo ddeellllee rriifflleessssiioonnii””
L a mang ia to ia ... ( c o n t i n u a
in ultima pagina)
Ci chiamano “sbirri”…(continua in ultima pagina)
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
CAPO IMMIGRAZIONE AFFRONTA
PROBLEMA CON SUPERICIALITA’
IMMIGRAZIONE
NON SOTTOVALUTARE PAROLE SINDACO
“ Sono in imbarazzo a commentare le
“Le strade che si stanno tentando
per affrontare l’emergenza immigrazione
stanno
alimentando
e
portando
all’estremo il senso di abbandono,
di insofferenza, di frustrazione e quindi
di
assoluto
rifiuto
nei
confronti
dei clandestini da parte dei cittadini
italiani che, in situazioni di gravissimo
disagio,
reduci
da
drammatiche
esperienze, attendono da tempo risposte
che lo Stato non gli da. L’accoglienza
è un dovere, ma non riusciamo a tutelare
i cittadini italiani che hanno bisogno
dello Stato. C’è da temere una rivolta…
Il
messaggio
lanciato
da
Bondeno
è
uno
spunto
di
riflessione
particolarmente importante e, allo stesso
tempo, un campanello d’allarme che non
deve essere trascurato.” Il Segretario
Generale del COISP Franco Maccari
è intervenuto così dopo la dichiarazione
di Fabio Bergamini, neoeletto sindaco
di Bondeno, nel cratere sismico, il quale
ha affermato: “A Bondeno abbiamo 700
terremotati ancora fuori casa e Renzi
pensa ad agevolare i Comuni che
accolgono clandestini: deliri farneticanti
di un presidente del Consiglio che
ha scelto di preferire gli immigrati
ai terremotati. Qui nessun profugo
valicherà il confine fino a quando anche
solo una delle 700 persone che hanno
avuto la casa terremotata non avrà
ultimato la ricostruzione”. “La durissima
presa di posizione di questo Sindaco
- ha concluso Maccari - si radica
su questioni reali, su problemi che molti
cittadini
e
molti
amministratori
non riescono a fronteggiare. Questioni
ineludibili
specie
sul
fronte
della
prevenzione delle problematiche legate
alla sicurezza.” Su www.coisp.it.
dichiarazioni del capo del Dipartimento
per l`Immigrazione del Viminale Mario
Morcone, che si è detto in imbarazzo
nel commentare le affermazioni del
governatore del Veneto Luca Zaia
sull’immigrazione.
Secondo
Morcone,
infatti, l’allarme per l’arrivo di 80.000
persone è solo frutto di pregiudizi
ed ostilità da parte dei cittadini e paura
dei
sindaci
di
perdere
consenso.
Mi sembra davvero incredibile che chi sta
ai
vertici
di
una
struttura
dell’Ammi nistrazione che in questa fase
storica
riveste
un’importanza
fondamentale per la sicurezza del nostro
Paese e dell’intera Europa, affronti
con disarmante superficialità ed ipocrisia
quello che oggi rappresenta il problema
dei problemi, tanto che gli altri governi
europei non vogliono farsene carico”.
E’ quanto ha affermato
il Segretario
Generale del COISP
Franco Maccari.
“In preda ad un delirio ideologico, o forse
per compiacere un Governo che si sta
confrontando
con
il
dramma
immigrazione
in
maniera
inefficace
Morcone si fa beffe delle legittime
preoccupazioni dei cittadini, ridicolizza
le difficoltà dei sindaci a cui è stata
scaricata buona parte della problematica
senza risorse e strumenti adeguati,
sottovaluta
i
rischi
di
infiltrazioni
terroristiche, ma soprattutto fa finta
di non sapere che, ordinarietà o meno,
dietro
al
sistema
dell’accoglienza
si
nascondono
spesso
interessi
economici tutt’altro
che umanitari,
e soprattutto tutt’altro che leciti, come ha
mostrato
chiaramente
l’inchiesta
su
‘Mafia capitale’. Il capo del Dipartimento
immigrazione è libero di esprimere tutte
le considerazioni che ritiene opportune,
assumendo il ruolo di difensore d’ufficio
del Governo, ma negare una situazione
di collasso vuol dire trattare come pazzi
visionari Forze dell’Ordine, Amministratori
degli Enti locali e cittadini”. Su www.coisp.it
2
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
GIUBBETTI ANTIPROIETTILI - BUGIE
SULLA PELLE DEI POLIZIOTTI
Al Sig. Capo della Polizia
Preg.mo Signor Capo della Polizia,
con lettere del 16 dicembre 2014 e del 4 aprile u.s.,
recanti rispettivamente prot 1294/14 e 352/15 (ALLEGATE),
il COISP Le ha rappresentato la gravissima situazione
in atto relativa ai giubbetti antiproiettile in dotazione
alla Polizia di Stato, puntualizzando sulle responsabilità
di taluni Suoi collaboratori la cui inadeguatezza
ed incapacità dovrebbe essere meritoria di una rimozione
dall’incarico ricoperto.
Ebbene, in riscontro a tale ultima nostra missiva
del 4 aprile scorso, perveniva a questa O.S. una nota
dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali datata 12 giugno
2015, con la quale ci veniva riportato quanto a detto
Ufficio era stato comunicato dalla “Direzione Centrale
dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione
Patrimoniale”, vale a dire una serie di precisazioni
che ancor più testimoniano sull’opportunità di un Suo
serio intervento volto a restituire funzionalità e serietà
ad un settore del Dipartimento della P.S. che è sempre
più caratterizzato da inettitudine e strafottenza.
Nella citata risposta, in particolare, si fa inizialmente
riferimento al nuovo criterio distributivo dei G.A.P. che,
molto genericamente, sarebbe stato stabilito (è quanto
si legge nella nota) dalla Direzione Centrale per gli Affari
Generali della Polizia di Stato. In realtà, tale criterio
promana specificatamente dalla “sapienza” di ben
determinate persone che avrebbero deciso che si può
ben fare con 10.000 giubbetti antiproiettile quanto prima
si faceva con 19.900 …. tanto ai colleghi della Polizia
di Frontiera, della Polizia Stradale, etc.. tali dispositivi
salvavita non servono.
Tali “luminari” sarebbero peraltro gli stessi, siamo sicuri,
che avrebbero portato ad affermare nella medesima
risposta pervenuta a questa O.S., che "il programma
di sostituzione dei giubbetti antiproiettile sta procedendo
nel rispetto dei requisiti tecnici di massima sicurezza ed
affidabilità per gli operatori di polizia”, che “in confronto
all'anno 2004, ultima data di acquisto di giubbetti, vi è
stata un’evoluzione in termini di materiali e vestibilità dei
dispositivi, prontamente recepita dall’Amministrazione",
che “i test effettuati al Banco Nazionale di Prova
di Gardone Val Trompia sono stati eseguiti nel rispetto
del medesimo disciplinare di collaudo del 2004” e “sono
emerse addirittura risposte balistiche migliorative
di quelle attuate del 2004, a riprova che il "Kevlar" non è
un materiale soggetto a degrado, come altri materiali" .
Beh, fesserie e null’altro!!!
Non vi è alcuna condizione definitiva di programma
di sostituzione dei giubbetti antiproiettile che sia
partito o che sta per iniziare … Ci troviamo all’interno
di un tunnel senza fine e senza luce. I Giubbetti
antiproiettile quando arriveranno? Ma non era stato
detto dall’Area Logistica che i primi 5.000 G.A.P.
sarebbero stati consegnati entro giugno 2015?
...e questo alla faccia della sicurezza dei poliziotti!
Signor Capo della Polizia, il Suo Dipartimento
sostiene che a consentire di ottenere “addirittura
risposte balistiche migliorative di quelle attuate
del 2004” sarebbe stato il “kevlar” ….solo che tale
materiale che non è nemmeno presente nei giubbetti
antiproiettile attualmente in uso alla Polizia di Stato
ed oramai scaduti!! Delle due quindi l’una: o al
momento dei “test effettuati al Banco Nazionale di Prova
di Gardone Val Trompia” è avvenuto un miracolo, vale
a dire l’apparizione del kevlar nei giubbetti da testare …..
oppure qui c’è chi racconta un sacco di bugie e lo fa
infischiandosene del fatto che l’argomento è un
dispositivo che dovrebbe salvaguardare la pelle
dei poliziotti!! Le ditte che hanno costruito i giubbetti
antiproiettile in argomento non hanno assolutamente
utilizzato il "kevlar" per la realizzazione dei medesimi
ma bensì un "compound" di materie prime, prescindendo
comunque dalle quali la datazione temporale di utilizzo
in sicurezza permane nell'ordine dei 10 anni!!!
A ciò si aggiunge, Egregio Signor Capo della Polizia,
il fatto che è giunta al Suo Dipartimento una diffida
dall'utilizzare “in azioni di polizia” i menzionati
giubbetti antiproiettile scaduti, poiché non più
corrispondenti alle specifiche di qualità garantita …..
una lettera con la quale la ditta costruttrice
ha sollevato sé stessa da ogni responsabilità
allorquando
i
giubbetti
fossero
utilizzati,
ciò a salvaguardia anche del “brand” del fabbricante.
E a noi poliziotti chi ci pensa??
La nota di risposta di cui sopra, infine, proseguiva
facendo riferimento alla procedura di collaudo
temporaneo mirante a prolungare la vita tecnica
dei giubbetti antiproiettile scaduti. Ebbene, a fronte
degli attuali circa 10.000 G.A.P. scaduti, ed a seguire
a breve della totalità a scadenza temporale degli altri
9.000, quanti G.A.P. sono stati prelevati a campione
per i test effettuati al Banco Nazionale di Prova
di Gardone Val Trompia (BS)? Due o forse tre??
E nell’occasione è forse stato adottato il criterio
scientifico cosiddetto centesimale, unico idoneo
come indicato da personale qualificato, interpellato
nel merito, presso l'indotto universitario??
Signor Capo della Polizia, qui qualcuno sta giocando
con la pelle dei poliziotti e Lei dovrebbe
quanto meno rimuovere questi soggetti dal loro
incarico
Il Segretario Generale del COISP
Franco Maccari
3
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
LETTERA PER RIMOZIONE CIPPO
A CARLO GIULIANI
Al
Presidente
Liguria Giovanni Toti
della
Regione
Egregio Presidente Toti,
Nel congratularmi per la recente
elezione a Presidente della Regione,
Le sottopongo una questione relativa
alla città di Genova dove, a luglio
del 2013, è stato inaugurato un “cippo”
a Carlo Giuliani in Piazza Alimonda,
morto mentre stava usando estrema
violenza
contro
un
rappresentante
delle Forze dell’Ordine, ponendo in
essere atti inequivocabilmente diretti
all’annientamento fisico di chi si trovava
in
quella
circostanza,
a
difendere
e rappresentare lo Stato.
Ogni grado di giudizio in Italia ed anche
la Corte Europea dei Diritti dell’uomo
hanno confermato che il Carabiniere
Mario Placanica non è ricorso ad un uso
eccessivo della forza. La sua è stata solo
una risposta causata dalla necessità
a quello che ha percepito come un reale
ed imminente pericolo per la sua vita
e quella dei colleghi.
Gli atti che Carlo Giuliani prima e come
lui tanti altri prima e dopo il G8
di Genova, sono espressione di una
violenza che sempre più ha come
bersaglio le Forze dell’Ordine, senza
nemmeno più il ricorso alla patina
ideologica
che
univa
il
disprezzo
per le divise con le “lotte di classe”
a mano armata degli anni 70. Permane
però inalterata la visione di assoluto
disprezzo nei confronti di chi garantisce
la Sicurezza di questo paese, che paga
prezzi altissimi per difendere anche
diritto a dissentire, protestare, indignarsi:
cioè la Democrazia.
Eppure a Carlo Giuliani è stato dedicato
un monumento, senza che sia dato
sapere
quali
valori
dovrebbero
trasmettere
questa
ennesima
celebrazione della violenza.
Per questo motivo, fin da subito il Coisp
ha lanciato una petizione online sulla
piattaforma
Avaaz.org,
dal
titolo:
“Rimuovere
il
monumento
dedicato
a Genova a Carlo Giuliani considerato
un eroe per aver commesso fatti
gravissimi", che ha raggiunto quasi
10.000 firme, seppur osteggiata in ogni
modo da chi ritiene che l’unico pensiero
possibile
sia
quello
di
glorificare
la violenza a prescindere.
La
scelta
di
intitolare
un’aula
parlamentare, un cippo, una qualsiasi
testimonianza pubblica a chi ha scelto
di combattere la democrazia ed i suoi
rappresentanti non ci vedrà mai concordi.
Tanto quanto non abbiamo mai accettato,
né mai accetteremo, le celebrazioni
dei criminali, dei mafiosi dei terroristi
che vengono esaltati dai mass media
in totale disprezzo delle loro vittime,
tra
i
quali
annoveriamo
troppi
rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
Le
chiedo
quindi
un
segnale
di
attenzione, fin qui negato, sulla presenza
di quel monumento a Genova, città
in cui noi, da cittadini e poliziotti,
abbiamo pianto Daniele Macciantelli,
collega morto in servizio a settembre del
2008 per mano di un infermo di mente
che lo ha accoltellato, a cui la stessa
Amministrazione Comunale, che celebra
Giuliani,
ha
sempre
negato
anche
un semplice segno di riconoscenza.
Se
i
monumenti
sono
simboli
che
educano
e
ricordano,
ritengo,
istintivamente
e
politicamente,
che l’Amministrazione che Lei guiderà,
vorrà
dare
un
segnale
concreto
di vicinanza ai propri “cittadini in divisa”
unendosi alla lotta per la rimozione
del monumento a Giuliani ed alla
concreta vicinanza ai poliziotti liguri
nel ricordare Daniele Macciantelli.
Nel
ringraziarLa
per
l’attenzione,
Le porgo, a nome mio e del Coisp, i più
cordiali saluti ed auguri di buon lavoro .
Il Segretario Generale del COISP
Franco Maccari
4
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
CARABINIERI ACCOLTELLATI
IL COISP AMMESSO PARTE CIVILE
“La nostra ammissione a costituirci parte
civile sentenziata dall’Autorità giudiziaria
di Padova
è l’ennesimo importante
risultato
nella
direzione
del
riconoscimento
della
nostra
legittimazione
in
sede
giudiziaria
a difendere i diritti degli Appartenenti
alle Forze dell’Ordine, tutti, e tutti
ugualmente non tutelati in maniera
sufficiente nel fronteggiare in lavoro
per il quale non vengono forniti adeguati
strumenti tecnici, operativi, legali da chi,
invece,
avrebbe
la
responsabilità
di limitare al massimo i gravissimi rischi
cui vanno incontro quotidianamente.
Ora chiederemo i danni al Ministero.
Rischi che spesso si concretizzano
in veri e propri attentati alla loro vita,
esattamente come nel caso specifico
in
cui,
però,
la
ferma
resistenza
di un pubblico ministero ha portato
alla
qualificazione
di
un
grave
accoltellamento
nella
fattispecie
di lesioni e non di tentato omicidio.
Lesioni gravi che, purtroppo, sono state
punite con soli due anni di galera,
e che hanno consentito a chi le ha
commesse di non rischiare di vedere
neppure aprirsi le porte di un carcere.
Ecco il messaggio che ne vien fuori,
chiarissimo,
cristallino,
innegabile:
accoltellare due Appartenenti alle Forze
dell’Ordine, con il concreto rischio
che essi restino uccisi, non costa proprio
nulla. La loro vita non vale neppure
un giorno di galera né alcuna altra
conseguenza per chi li aggredisce
mentre, oltre tutto, sta commettendo
un altro grave reato. Per noi è una cosa
davvero
vergognosa”.
Il
Segretario
Generale del COISP
Franco Maccari
ha riassunto così l’esito dell’udienza
preliminare che si è tenuta la scorsa
settimana davanti al Giudice di Padova
a carico di Imed Kannoussi, 35enne
nato in Tunisia, in Italia senza fissa
dimora, arrestato il 5 febbraio scorso
a Padova dopo aver aggredito due
Carabinieri che lo avevano fermato.
L’uomo, poco prima, aveva offerto
ai militari in borghese della droga e,
quando hanno tentato di arrestarlo,
si è scagliato contro di loro con
un coltello dalla lama di 17 centimetri,
ferendo
entrambi
seriamente.
I Carabinieri, alla fine, sono riusciti
comunque ad arrestarlo, ma due giorni
dopo lo spacciatore è stato rimesso
in libertà in attesa di giudizio, con il solo
divieto di dimora a Padova. Inizialmente
arrestato anche per tentato omicidio,
Kannoussi alla fine è stato chiamato
a rispondere di spaccio di cocaina,
resistenza a pubblico ufficiale, lesioni
aggravate, e porto di coltello. “Oggi
in
aula
il
Giudice
ha
ammesso
la costituzione di parte civile dei due
militari feriti, Alessandro Casu e Davide
Caporale,
nonché
del
Coisp,
tutti rappresentati dall’avvocato Giorgio
Carta
“la
cui
mirabile
discussione
- ha raccontato Maccari -, fondata
su ferree argomentazioni ed una non
comune determinazione, ha consentito
di superare le resistenze rispetto alla
nostra richiesta di costituirci parte civile,
dal
momento
che
ha
dimostrato
chiaramente
come
il
Coisp
fosse
legittimato ad entrare nel giudizio,
in quanto non è portatore di semplici
interessi
diffusi,
ma
depositario,
promotore e curatore dei diritti di tutti
gli Appartenenti alle Forze di Polizia,
come del resto è esplicitato nello statuto
dell’Organizzazione”. Su www.coisp.it.
5
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
OFFESE AGLI SBIRRI - COISP CHIEDE
DIMISSIONI SINDACO MISTERBIANCO
Dimissioni immediate per il sindaco
di
Misterbianco,
Nino
Di
Guardo,
per le sue affermazioni gravemente
offensive nei confronti dei Carabinieri
ed in generale di tutti gli Appartenenti
alle Forze dell’Ordine. E’ quanto ha
chiesto il Segretario Generale del COISP
Franco Maccari, dopo che è stato reso
noto l’episodio che ha visto protagonista il
primo cittadino del comune del Catanese,
che nel corso di un’assemblea municipale
ha rivolto frasi gravissime nei confronti
di un consigliere comunale, facendo
specifico riferimento al suo lavoro quale
maresciallo dei Carabinieri in servizio
a Siracusa ed invitando quelli che egli
stesso ha definito “sbirri” ad “andarsene,
perché ci fanno schifo”. “Sarà l’opinione
pubblica - ha detto Franco Maccari a decidere chi è a fare schifo tra
un sindaco che abusa del suo ruolo,
tra l’altro in un’assemblea democratica,
per gettare discredito su altre Istituzioni
dello Stato che svolgono il proprio dovere
con dedizione e sacrificio in un territorio
in
cui
è
particolarmente
dura
ed
impegnativa La lotta alla criminalità
organizzata e per l’affermazione per
la legalità. Il sindaco ha detto chiaramente
che non è dalla parte di chi la mafia
la combatte, anzi ha mostrato verso le
Forze dell’Ordine un incredibile disprezzo,
che ci spinge a chiedere se non sia il caso
di verificare se tanto astio sia legato
alla sua attività amministrativa. Quello che
è certo è che il sindaco non può stare un
minuto di più su quella poltrona: non può
più rappresentare una comunità fatta da
tante persone perbene, che hanno fiducia
nelle Forze dell’Ordine e nel loro impegno
a difesa dalla comunità. Misterbianco
non può avere più un sindaco come
Di Guardo: sarebbe un pessimo esempio
per i giovani ed una vergogna per tutti i
cittadini che rifiutano la mafia e l’illegalità,
in una terra bagnata dal sangue di tanti
uomini e donne in divisa che hanno
sacrificato la propria vita per la libertà,
la legalità, la democrazia.” Su www.coisp.it
GIUDICE NON DECIDE PER PAURA
CONSEGUENZE - SCONCERTO DEL COISP
“Se intervengo e qualcuno poi ritiene che
io abbia sbagliato mi faranno pagare
le conseguenze… Ma chi me la fa fare?
Meglio lasciar perdere, io non intervengo
e non faccio quello che devo”. “Si riesce a
immaginare cosa accadrebbe se i Poliziotti
italiani pensassero una cosa del genere?
Tradire la propria funzione, la propria
promessa ai cittadini. Siamo sicuramente
di fonte ad una delle cose più assurde
che si possano concepire, anzi per noi
è la più assurda, eppure un pubblico
ufficiale non solo l’ha pensato, ma si è
anche comportato di conseguenza! Che
accadrebbe se i Poliziotti, che rischiano
molto di più, non intervenissero per le
stesse ragioni? Se lui non vuol giudicare…
sollevarlo dall’incarico!” E’ stato questo
il commento del Segretario Generale
del COISP Franco Maccari alla notizia
che un giudice della sezione penale
del tribunale di Treviso ha deciso di non
emettere una sentenza e ha rinviato
la questione alla Corte Costituzionale per
il timore di incorrere in responsabilità
civile in caso di errore. Protagonista della
decisione Cristian Vettoruzzo che avrebbe
dovuto pronunciarsi sulle responsabilità
di un locatario di un capannone nel quale
erano stati trovati 47 quintali di sigarette
di
contrabbando.
“Dal
dibattimento
sono emersi solo
elementi indiziari
- spiega Vettoruzzo - e la valutazione
di
questi
è
particolarmente
difficile
e rischiosa in ordine alla correttezza
dell’esito del giudizio”. Per il giudice è in
questi casi che si “manifestano i riflessi
negativi e costituzionalmente illegittimi
della nuova disciplina delle responsabilità
civile dei magistrati. Il giudice deve essere
libero di valutare le prove senza temere
conseguenze negative a seconda dell’esito
del giudizio”. La legge cui fa riferimento è
quella che ha introdotto la possibilità che
in caso di errore la vittima possa chiedere
il risarcimento del danno allo Stato il quale
ha l’obbligo di rivalsa sul magistrato
mediante trattenuta mensile fino a un terzo
sullo stipendio. Su www.coisp.it
6
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
CONCORSO SOVRINTENDENTI - INCONTRO
Si è tenuto la scorsa settimana presso
il
Dipartimento,
il
previsto
incontro
sulle modalità di svolgimento del corso
che dovranno effettuare i vincitori del
concorso per 7563 Vice Sovrintendenti.
L’incontro ha visto inizialmente l’analisi
da parte del Direttore Centrale degli Istituti
d’Istruzione, delle modalità con cui
l’Amministrazione
vorrebbe
svolgere
il corso di formazione. In particolare sono
stati illustrati i tre periodi formativi che
comporranno il corso di formazione, che
avrà una durata complessiva di 3 mesi:
un periodo di 5 settimane in modalità
online, un periodo di 3 settimane svolto
presso un Istituto d’istruzione ed un
tirocinio pratico di un mese da svolgere
presso l’ufficio di destinazione. Il COISP,
durante l’intervento, ha preliminarmente
chiesto con forza che siano riconsiderate
le modalità di assegnazione dei vincitori
del concorso per Vice Sovrintendente,
garantendo il rientro presso la sede
di
appartenenza
anche
ai
vincitori
dell’aliquota
riservata
agli
Agenti
ed Assistenti. E’ inaccettabile che dopo
le lungaggini ed i ritardi si aggiunga
il trasferimento in un’altra sede. In merito
il
COISP
ha
chiesto
urgentemente
la convocazione di un incontro specifico,
prevedendo nel contempo con la mobilità
prevista per il prossimo autunno il rientro
nelle
sedi
di
appartenenza
dei
Sovrintendenti del 25° corso. E’ stato
chiesto
di
conoscere
i
tempi
di
pubblicazione della graduatoria finale
dei vincitori del concorso. Sulle modalità
di svolgimento del corso, il COISP ha
chiesto che il periodo riservato al tirocinio
sia svolto presso gli Uffici di appartenenza
e non quelli di assegnazione, al fine,
di ridurre il disagio per il personale:
il COISP ha inoltre sostenuto la necessità
che la piattaforma informatica per lo
svolgimento del periodo di formazione
online,
sia
fruibile
attraverso
tutti
i supporti informatici, computer, tablet,
e smartphone e dai conseguenti sistemi
operativi.
Al
termine
dell’incontro
i
rappresentanti
del
Dipartimento,
preso atto delle osservazioni del COISP,
hanno assicurato che la piattaforma
e-learning sarà fruibile attraverso tutti
i dispositivi informatici e dai relativi
sistemi operativi e che la graduatoria
dei vincitori del concorso dovrebbe essere
pubblicata entro la metà del prossimo
mese di luglio 2015. Il COISP continuerà
a lottare affinché a TUTTI i vincitori
del concorso sia assicurata la permanenza
presso la propria sede. Su www.coisp.it.
BOLDRINI - REALTA’ IDEOLOGIZZATA
“Sono
davvero
preoccupanti
le
dichiarazioni
della
Presidente
della
Camera Laura Boldrini, tipiche di chi
rappresenta la realtà attraverso il filtro
dell’ideologia, restandosene beata e
tranquilla nelle eleganti e sicure stanze
di Montecitorio, lontana anni luce da
quello
che
accade
nel
Paese
e che preoccupa i cittadini. Sembra
una novella Maria Antonietta che invita
il popolo affamato a mangiare brioches”.
E’ quanto afferma Franco Maccari,
Segretario
Generale
del
Coisp.
“Mentre gli altri paesi europei alzano
le barricate contro l’invasione degli
immigrati,
la
Boldrini
nega
spudoratamente l’emergenza, tentando
di
rassicurare
i
cittadini
citando
la situazione ben più grave che interessa
il
Libano!
Siamo
alla
totale
farneticazione.
Il
Presidente
della
Camera
considera
quasi
comitive
di turisti l’ondata di migranti che sta
invadendo il nostro Paese, ignorando
i grandi disagi che si vivono sui territori,
e dimenticando che tra le migliaia
di persone che fuggono dalla miseria
e spesso dalla guerra, si nascondono
soggetti legati al terrorismo islamico,
che
sfuggono
ad
ogni
possibilità
di controllo. Tutto ciò mentre fanno affari
d’oro
i
faccendieri
dell’accoglienza,
che come ripetiamo da anni e come
ha dimostrato l’inchiesta ‘mafia capitale’
hanno interessi tutt’altro che leciti
e ben lontani dai valori della solidarietà”.
Su www.coisp.it.
7
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
SICUREZZA SUI TRENI
INCONTRO
Si è tenuto la scorsa settimana presso il
Dipartimento, un incontro richiesto con
particolare urgenza dall’Amministrazione
alla luce della recrudescenza delle
aggressioni a bordo dei treni. Nel corso
dell’incontro,
che
ha
visto
la
partecipazione solo del COISP, del Sap
e della Consap, il Direttore Centrale
delle Specialità della Polizia di Stato
ha illustrato le iniziative che a seguito
delle valutazioni effettuate dal Comitato
Centrale
e
da
quelli
Territoriali
per l’individuazione dei treni critici
per ragioni di sicurezza, dovrebbero
essere adottate. Le predette analisi,
hanno consentito di indicare 15 percorsi
ferroviari a rischio su tutto il territorio
nazionale. È stato inoltre precisato
che le nuove scorte
ai “treni critici”,
per essere effettuate, richiedono orari
difformi da quelli previsti dalle singole
contrattazioni decentrate e
pertanto
saranno oggetto di apposita informazione
preventiva e di conseguente confronto
con le OO.SS. a livello provinciale.
Il
COISP,
durante
l’intervento,
ha affermato come sia contrario ad ogni
tentativo
di
snaturare
le
funzioni
e le attività della Polizia di Stato in virtù
della convenzione con la società Ferrovie
dello Stato Italiane, ricordando quanto
sia necessario, in occasione della
prossima scadenza del predetto accordo,
rinegoziarlo
in
modo
sostanziale,
escludendo in modo assoluto qualsiasi
attività
di
tutela
degli
interessi
commerciali e rinforzando la tutela
e
la
protezione
dei
viaggiatori;
molte
modifiche
saranno
richieste
da questa O.S. in sede di rinnovo
a tutela e garanzia del personale,
degli Uffici che sono assegnati in ambito
ferroviario
e
della
loro
pulizia.
Il COISP ha rappresentato inoltre,
che a causa di un’anomala permanenza
in alcuni Compartimenti di Dirigenti
e Direttivi che occupano la medesima
posizione da molti anni, si sono create
fuorvianti osmosi con alcune articolazioni
delle Ferrovie dello Stato, assecondando
in alcuni casi, un impiego del personale
della
Polizia
di
Stato
anomalo.
Quest’O.S. ha chiarito, che in alcun
modo
gli
Appartenenti
alla
Polizia
di Stato devono fare attività di controllo
biglietti a disposizione del personale FS:
per tali attività deve essere aumentato
il personale delle FS che svolge tali
mansioni a bordo dei treni, migliorando
ed incrementando correttamente anche
attività di controllo prima della salita
a bordo dei treni. A tutela del personale
della
Polizia
di
Stato,
il
COISP
ha chiesto di individuare idonee direttive
operative per le scorte che vengono
effettuate
a
bordo
dei
treni
particolarmente
affollati,
che
non
consentono oggettivamente il transito
nei vagoni, valutando la predisposizione
di attività di prevenzione e contrasto
alla commissione dei reati all’interno
delle stazioni dei treni c.d. critici.
Al termine dell’incontro i rappresentanti
del Dipartimento della P.S., preso atto
delle
osservazioni
del
COISP,
hanno assicurato che i servizi saranno
predisposti nel rispetto delle funzioni
assegnate
alla
Polizia
di
Stato.
Su www.coisp.it.
SICUREZZA LUOGHI LAVORO
RIUNIONE
Mercoledì prossimo 24 giugno presso
il Dipartimento della P.S. si terrà
una riunione concernente lo schema
di regolamento ai sensi dell'art. 3,
comma
2,
del
D.L.vo
n.
81/2008
per
l'attuazione
della
legislazione
in materia di tutela della salute e della
sicurezza in determinate articolazioni
centrali e periferiche del Ministero
dell'Interno. Su www.coisp.it.
ENNESIMO SUICIDIO IN POLIZIA
Un collega in servizio al Commissariato
Montemario, l’Assistente Capo Fabrizio
Alfonsi, 43 anni, sposato e con una figlia
di 8 anni, si è tolto la vita sabato scorso
con il solito sistema all'interno del
Commissariato stesso. Su www.coisp.it.
8
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
SENTENZA TAR SU RUOLO SPECIALE
I Sindacati Autonomi ed Indipendenti
della Polizia di Stato (Sap - Coisp Consap), rappresentativi di circa 40.000
poliziotti,
accolgono
con
favore
la recente sentenza del TAR Lazio
che
obbliga
l’Amministrazione
dell’Interno ad individuare, entro 90
giorni
e
con
decreto
del
Capo
della Polizia, gli uffici nell'ambito
dei
quali le funzioni direttive e/o di vicedirigente o dirigente degli uffici o delle
unità
organiche
in
cui,
oltre
al
funzionario preposto, non vi sono altri
funzionari del ruolo dei Commissari
quantunque
previsti
in
organico,
possono essere affidate al personale
appartenente al ruolo degli Ispettori,
ai sensi dell’art. 31-quater, comma 6,
del dPR 335/1982. Si tratta di uno step
che va nella direzione del riconoscimento
formale della qualità di dirigente anche
in capo agli appartenenti al ruolo
degli Ispettori della Polizia di Stato,
la cui naturale evoluzione non può
che
essere
l’istituzione
del
Ruolo
Direttivo Speciale. La vicenda era già
stata al centro di un durissimo confronto
fra i Sindacati Autonomi ed Indipendenti
di polizia (Sap - Coisp - Consap)
e
l’Amministrazione
della
Pubblica
Sicurezza,
la
quale
ha
sempre
procrastinato
l’istituzione
del
ruolo
speciale giustificandola con l’imminente
riordino delle carriere e facendosi forte
della sponda dei sindacati di area
confederale (Cgil - Cisl - Uil) da sempre
contrari alla valorizzazione professionale
del personale appartenente al ruolo
degli Ispettori. Ora il Ministro dell’Interno
- concludono le Segreterie nazionali
di Sap, Coisp e Consap - faccia sentire
la
sua
voce
nei
confronti
dell’inadempiente Capo della Polizia
affinché
provveda
all’emanazione
del
decreto
in
parola
e
ponga
termine alla mortificazione degli ispettori.
Su www.coisp.it.
ROMA - COMMEMORAZIONE
SEBASTIANO VINCI
Fu ucciso a colpi d'arma da fuoco
il 19 giugno del 1981. Il Vice Questore
Sebastiano Vinci - allora Dirigente del
Commissariato Primavalle - è stato
ricordato dal Questore di Roma Nicolò
D'Angelo, il quale, nel corso della
cerimonia per la commemorazione del
34° anniversario della sua morte, alla
quale era presente come sempre il
COISP, ha voluto ricordare il contributo
della Polizia di Stato nella lotta al
terrorismo. Il Questore, a nome del Capo
della Polizia -Prefetto Alessandro Pansaha deposto una corona d'alloro sulla
lapide
collocata
all'interno
del
Commissariato
«Primavalle».
Il
quartiere
Primavalle,
all'epoca,
era al centro di forti tensioni politiche ed
il dr. Sebastiano Vinci ha combattuto
tenacemente i terroristi che stavano
cercando di trasformare la zona in una
loro roccaforte. Quel 19 giugno del 1981,
il dr. Vinci, 44enne, si trovava a bordo
dell'autovettura di servizio, condotta
dall'Ag. Pacifico Votto. Erano le 13.30
quando
il
veicolo,
fermo
ad
un semaforo all'incrocio tra via S. Cleto
Papa e via della Pineta Sacchetti,
venne
attaccato
da
un
commando
terroristico
delle
Brigate
Rosse,
composto da quattro giovani, tra cui
una donna. Il Funzionario, gravemente
ferito da numerosi colpi d'arma da fuoco
esplosi dal commando, morì poco dopo
al policlinico Gemelli. L'autista, sebbene
gravemente ferito, riuscì a reagire
rispondendo al fuoco e mettendo in fuga
i terroristi.
9
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
ARRESTATO CON 36 NOMI FALSI
CONFERENZE ALLIEVI AGENTI
La Polizia di Brescia ha arrestato
un cittadino di origini croate che aveva
fornito 36 nomi diversi da quando
è in Italia. Ad ognuno di questi nominativi
corrisponde una lunga lista di precedenti
penali,
sommando
quelli
associati
a ciascun nominativo si ottiene la somma
di 25 imputazioni la maggior parte delle
quali per reati contro il patrimonio, nonchè
una associazione a delinquere finalizzata
alla commissione di furti e furti in
abitazione. Al momento dell'arresto l'uomo
ha chiesto ai poliziotti: «ma davvero devo
fare tutti questi anni?». Alla domanda degli
Agenti:
«ma
tu
come
ti
chiami
veramente?»
ha
risposto
«dipende».
A carico di uno dei suoi 36 nomi risulta poi
un ordine di carcerazione per un cumulo
di condanne collezionate nel corso degli
anni pari a 10 anni e 6 mesi di reclusione,
provvedimento
emesso
dall'Autorità
giudiziaria di Verona.
Il Segretario Generale Franco Maccari
terrà le seguenti conferenze agli Allievi
Agenti del 193° corso:
Peschiera del Garda 23 giugno (14,55-17,20);
Piacenza 24 giugno (14,55-17,20);
Vibo Valentia 30 giugno (15,00-17,35);
Campobasso 14 luglio (15,00-17,35).
Su www.coisp.it.
COMMISSIONI PREMI
E’ stata fissata per giovedì prossimo
25 giugno la riunione per esaminare
80 proposte premiali di competenza della
ex
Commissione
Centrale
per
le Ricompense. Si terrà, invece, oggi
la riunione per esaminare 207 proposte
premiali
di
competenza
delle
ex
Commissioni
Territoriali
per
le
Ricompense. Su www.coisp.it.
PISANI - INFANGATO E RIABILITATO
Vittorio Pisani, l’ex capo della squadra
mobile di Napoli che ha assestato colpi
decisivi
al
clan
dei
Casalesi,
consegnando alla giustizia, dopo anni di
latitanza, boss del calibro di Antonio
Iovine e Michele Zagaria, è un uomo
innocente. Lo è sempre stato. Ed è per
questo che, dopo quattro anni di calvario
giudiziario, le accuse sul suo conto sono
crollate,
cancellate
dalle
sentenze.
Eppure nel 2011 la procura di Napoli,
allora
guidata
dal
procuratore
Giandomenico
Lepore,
lo
indagò
spedendolo in «esilio» con un divieto
di dimora. Su www.coisp.it.
VITTORIE FIAMME ORO
7
ori
e
1
argento!
E’
questo
il preziosissimo bottino ottenuto dal
gruppo sportivo della Polizia di Stato
agli ultimi campionati italiani junior
(under 20) e promesse (under 23),
che si sono conclusi a Rieti. Questo
straordinario risultato è stato ottenuto
con soli 7 atleti ed esclusivamente
in gare individuali. Numeri alla mano,
le Fiamme Oro Padova si rivelano così
il gruppo sportivo dello Stato più
vincente in questa competizione. Il primo
oro è stato conquistato da Vito Minei,
con il titolo
di campione italiano
promesse dei 10000 metri di marcia.
Molto bravo anche Marco Bortolato,
che ha vinto il martello promesse
con 68.38 metri. Nell’alto femminile
categoria promesse ha colto un argento
Desirèe Rossit. La saltatrice in alto Erika
Furlani, ha conquistato l’oro. Ha ottenuto
uno scintillante oro sui 5000 metri Yeman
Crippa. Un altro oro è stato quello
di Francesca Massobrio nel martello
promesse. Oro per Ayomide Folorunso
sui 400 metri ostacoli. Su www.coisp.it.
CONVENZIONI COISP
Nell’ambito delle convenzioni sottoscritte
dal COISP a favore dei propri iscritti
si segnala:
Salice (PN) - Agriturismo Le Favole;
Happycamp - Happy weeks dal 20 al 27 giugno;
Camping Bella Austria;
Italia - Volvendo Tour strutture alberghiere;
Roma - Dottor Brunori – Otorinolaringoiatra;
Treviso - Visma Arredo 3.
Inoltre, su www.coisp.it gli aggiornamenti
per il mese di Giugno della convenzione
COISP-ASSOCRAL.
10
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
P E N S I ER I I N IM M AG I N I
O
I MM AG I N I IN PEN S I E R I?
11
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
““LL’’A
AN
NG
GO
OLLO
OD
DEELLLLEE R
RIIFFLLEESSSSIIO
ON
NII””
La mangiatoia
Tempo fa mi comprai una mangiatoia
per uccelli.
L'appesi nel mio portico e la riempii
di semi.
Era proprio una bella mangiatoia
ed era uno spettacolo, anche per i miei
figli vedere gli uccellini da vicino.
Entro una settimana c'erano almeno un
centinaio di uccellini che approfittavano
del costante rifornimento di cibo gratuito
ottenibile senza fatica alcuna.
Poi gli uccelli cominciarono a fare i loro
nidi sotto il portico,
Sulla tenda, vicino al barbecue, e persino
sul tavolino.
Poi arrivò la cacca. Era ovunque.
Sulle tegole del portico, sulle sedie,
sul tavolo da pranzo..........
ovunque!
Poi alcuni uccelli iniziarono ad essere
cattivi.
Si lanciavano su di me e cercavano di
beccarmi anche se ero io che li nutrivo
pagando di tasca mia.
Altri erano rumorosi e prepotenti.
Si appollaiavano sulla mangiatoia e
fischiavano e pigolavano a tutte le ore
giorno e della notte affinché io riempissi
la mangiatoia se il cibo scarseggiava
Dopo un po' non riuscivo nemmeno
più a sedermi nel mio portico.
Così decisi di togliere la bella mangiatoia
e in tre giorni gli
uccelli se ne andarono.
Feci pulizia e misi tutto in ordine facendo
sparire anche i nidi da tutto il portico.
Ben presto il mio portico tornò ad essere
quello che era prima: un posto tranquillo
e sereno senza schiamazzi per reclamare
"il diritto al cibo gratis."
Ora, riflettiamo.
Noi abbiamo ottenuto con il nostro lavoro
ed i nostri sacrifici un sistema con molti
diritti: cure mediche gratuite, scuole
gratuite, assegni per i meno abbienti,
case popolari a prezzi bassissimi
e permettiamo a chiunque nasce qui
di essere automaticamente cittadino
del nostro Paese.
Poi sono arrivati gli illegali a decine,
centinaia di migliaia, che
godono degli stessi vantaggi.
Per pagare le maggiori spese noi
dobbiamo pagare più tasse.
Le case popolari vengono occupate con
la forza e nessuno ne paga il canone.
Se andate ad un pronto soccorso dovrete
aspettare ore per essere
visitato poiché gli ospedali sono diventati
un rifugio per extracomunitari.
Vostro figlio alle elementari avrà grossi
problemi perchè metà della
classe non parla Italiano e la mensa
scolastica verrà condizionata da assurdi
divieti religiosi.
Vengono tolti i Crocefissi e non si
celebra il Natale per "non urtare
la sensibilità" degli stranieri senza alcun
rispetto per la nostra.
Quella dei padroni di casa!!!!!!
La criminalità spicciola, quella che
se la prende con la gente comune
(noi) e i deboli è al 75% opera del
10% della popolazione
(gli stranieri) e le carceri sono così
piene che i delinquenti vengono
rimessi in circolazione e subito
ricominciano a rubare, a delinquere.
E se si cerca di arginare il fenomeno
ecco levarsi la protesta di
molti imbecilli che gridano alla violazione
dei diritti civili (degli
altri perché dei nostri diritti gli stessi
imbecilli se ne fregano!!).
E' solo la mia opinione ma forse
è giunto il momento per il nostro
Governo di togliere la mangiatoia
e fare pulizia.
Se siete d'accordo fate girare.
Se non lo siete continuate a pulire
la cacca!""
12
4
flash
Nr.25 del 22 giugno 2015
COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA
Ci chiamano “sbirri”
Ci chiamano “sbirri”.. anche se siamo
semplicemente “agenti”.
Ci chiamano “schiavi”.. ma in realtà
siamo “servitori”.
Ci chiamano “eroi”.. ma a noi basterebbe
“grazie”.
Ci chiamano “cretini”.. purtroppo non
quelli dall’altra parte della barricata..
Ci chiamano, quando hanno bisogno..
e se possiamo aiutiamo, chiunque..
altrimenti, ci proviamo lo stesso..
Ci sputano addosso, ci abbaiano contro,
ci accusano, ci feriscono, ci uccidono..
E si, è vero, qualcuno di noi sputa,
abbaia, accusa, tradisce, ferisce..
uccide..
A volte obbediamo a degli ordini che
ci stanno stretti..
A volte facciamo finta di farlo..
A volte basterebbe chiedercelo,
invece
di ordinarcelo.. e si
lavorerebbe così bene!
Siamo abituati a non aspettarci nulla..
o meglio..
Siamo abituati ai rimproveri, alle
cazziate, alle sanzioni disciplinari..
Ci siamo così abituati che quando
qualcuno si ricorda di farci un
complimento rimaniamo stupiti..
Qualcuno a volte ci chiede “ma chi
te lo fa fare?” ..
Qualcuno a volte ci chiede “stai a casa..”
Eppure ogni giorno ci mettiamo
addosso questa divisa.. a volte stretta..
a volte larga..
A volte scomoda..
Ci sarà qualcuno che lo fa solo
per portare a casa una pagnotta..
Ci sarà qualcuno che lo fa per sentirsi
importante..
Ci sarà qualcuno che lo fa così..
Ma non vi renderete mai conto di quanti
siamo a farlo perché ci crediamo..
Perché pensiamo veramente di essere
al servizio di una popolazione..
Perché nonostante tutto e tutti..
mettiamo ancora il culo su queste
vecchie e vetuste auto..
Sotto il sole.. la neve o la pioggia..
Di fronte ad una folla che ti tira sassi..
sputi.. fuoco e fiamme..
In piedi di fronte alla porta di qualcuno
che sicuramente non ha i tuoi stessi
pensieri su come finire di pagare
un mutuo..
A bussare alla porta di una famiglia
che non rivedrà mai più il loro figlio..
Ad entrare in una casa.. e trovare
scene che nessuno al mondo
dovrebbe mai vedere..
Voglio solo dire.. cercare di far capire..
Che siamo persone normali che fanno
un lavoro speciale.
E che come tutte le persone normali,
possiamo sbagliare.
E come tutte le persone normali,
tra quelli che sbagliano, possono
esserci quelli che ammetteranno
di aver sbagliato e quelli che non
lo faranno mai.
Non ci consideriamo persone speciali.
Siamo PERSONE, come tutti..
Le persone speciali le incontriamo tutti
i giorni per strada.
Sono le mamme.. che riescono
a lavorare e contemporaneamente
crescere due figli.. senza impazzire.
Sono i lavoratori di tutti i giorni,
che per quattro soldi si spaccano
la schiena dalla mattina alla sera..
Sono gli sfruttati.. che nella morsa
della crisi riescono a mantenere
non solo la loro dignità, ma riescono
pure a tenere viva una famiglia..
E tante.. tante altre.. persone di tutti
i giorni, che incontriamo per strada,
che ci raccontano.. che ci confessano,
che ci parlano con gli occhi gonfi
e lucidi.. quelle si che sono speciali.
È per loro, per voi, per i nostri figli,
per le famiglie, per gli amici, per gli
sconosciuti, che lo facciamo.
Lo facciamo con gioia tutti i giorni..
Lo facciamo con tristezza in alcuni..
Lo facciamo con vergogna in altri..
Ma lo facciamo tutti i giorni,
in un modo o nell’altro, sempre
e comunque, per tutti.
13
Fly UP