Comments
Description
Transcript
COISPFlash n.25 del 22 giu 2015
flash COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Notiziario settimanale a cura del Sindacato di Polizia CO.I.S.P. Segreteria Nazionale – via Farini, 62 – 00185 ROMA Tel. +39 0648903773 – 0648903734 / Fax: +39 0662276535 www.coisp.it – e-mail: [email protected] Nr.25 del 22 giugno 2015 ciclostilato in proprio distribuzione gratuita Sommario L A P A R O LA " S I N D A C A TO " D E R I V A D A L G R E C O SIN (INSIEME) DIKE' (GIUSTIZIA), VUOL DIRE CIOÈ "INSIEME PER LA GIUSTIZIA" Capo Immigrazione affronta problema con superficialità “S ONO INCAZZATO NERO E T UTTO QUEST O NON LO ACCETTERO' P IU'!!” Giubbetti antiproiettili - Le bugie sulla pelle dei Poliziotti Immigrazione - Non sottovalutare parole sindaco Lettera per rimozione cippo a Carlo Giuliani Carabinieri accoltellati - COISP ammesso parte civile Offese agli sbirri - COISP chiede dimissioni sindaco Misterbianco Giudice non decide per paura conseguenze Sconcerto del COISP Concorso Sovrintendenti - Incontro Boldrini: realtà ideologizzata Sicurezza sui treni - Incontro Sicurezza luoghi lavoro - Riunione Ennesimo suicidio in Polizia Sentenza TAR su Ruolo Speciale Roma - Commemorazione Sebastiano Vinci Arrestato con 36 nomi falsi Commissioni Premi Pisani - Infangato e riabilitato RIMUOVERE il monumento dedicato a Genova a Carlo Giuliani "Considerato un eroe per aver commesso fatti gravissimi" FIRMA PER RIMUOVERE IL MONUMENTO DEDICATO A CARLO GIULIANI - prossimo obiettivo 15.000 NON FERMIAMOCI: FIRMA e condividi la proposta con i tuoi AMICI!!!!! FIRMA LA PETIZIONE, CLICCA SUL SEGUENTE LINK: http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVER E_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_C arlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_a ver_commesso_fatti_gravissimi/?twIijfb Conferenze Allievi Agenti Vittorie Fiamme Oro Convenzioni COISP ““PPeennssiieerrii iinn iim mm maaggiinnii oo iim mm maaggiinnii iinn ppeennssiieerrii??”” ““LL’’aannggoolloo ddeellllee rriifflleessssiioonnii”” L a mang ia to ia ... ( c o n t i n u a in ultima pagina) Ci chiamano “sbirri”…(continua in ultima pagina) 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA CAPO IMMIGRAZIONE AFFRONTA PROBLEMA CON SUPERICIALITA’ IMMIGRAZIONE NON SOTTOVALUTARE PAROLE SINDACO “ Sono in imbarazzo a commentare le “Le strade che si stanno tentando per affrontare l’emergenza immigrazione stanno alimentando e portando all’estremo il senso di abbandono, di insofferenza, di frustrazione e quindi di assoluto rifiuto nei confronti dei clandestini da parte dei cittadini italiani che, in situazioni di gravissimo disagio, reduci da drammatiche esperienze, attendono da tempo risposte che lo Stato non gli da. L’accoglienza è un dovere, ma non riusciamo a tutelare i cittadini italiani che hanno bisogno dello Stato. C’è da temere una rivolta… Il messaggio lanciato da Bondeno è uno spunto di riflessione particolarmente importante e, allo stesso tempo, un campanello d’allarme che non deve essere trascurato.” Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari è intervenuto così dopo la dichiarazione di Fabio Bergamini, neoeletto sindaco di Bondeno, nel cratere sismico, il quale ha affermato: “A Bondeno abbiamo 700 terremotati ancora fuori casa e Renzi pensa ad agevolare i Comuni che accolgono clandestini: deliri farneticanti di un presidente del Consiglio che ha scelto di preferire gli immigrati ai terremotati. Qui nessun profugo valicherà il confine fino a quando anche solo una delle 700 persone che hanno avuto la casa terremotata non avrà ultimato la ricostruzione”. “La durissima presa di posizione di questo Sindaco - ha concluso Maccari - si radica su questioni reali, su problemi che molti cittadini e molti amministratori non riescono a fronteggiare. Questioni ineludibili specie sul fronte della prevenzione delle problematiche legate alla sicurezza.” Su www.coisp.it. dichiarazioni del capo del Dipartimento per l`Immigrazione del Viminale Mario Morcone, che si è detto in imbarazzo nel commentare le affermazioni del governatore del Veneto Luca Zaia sull’immigrazione. Secondo Morcone, infatti, l’allarme per l’arrivo di 80.000 persone è solo frutto di pregiudizi ed ostilità da parte dei cittadini e paura dei sindaci di perdere consenso. Mi sembra davvero incredibile che chi sta ai vertici di una struttura dell’Ammi nistrazione che in questa fase storica riveste un’importanza fondamentale per la sicurezza del nostro Paese e dell’intera Europa, affronti con disarmante superficialità ed ipocrisia quello che oggi rappresenta il problema dei problemi, tanto che gli altri governi europei non vogliono farsene carico”. E’ quanto ha affermato il Segretario Generale del COISP Franco Maccari. “In preda ad un delirio ideologico, o forse per compiacere un Governo che si sta confrontando con il dramma immigrazione in maniera inefficace Morcone si fa beffe delle legittime preoccupazioni dei cittadini, ridicolizza le difficoltà dei sindaci a cui è stata scaricata buona parte della problematica senza risorse e strumenti adeguati, sottovaluta i rischi di infiltrazioni terroristiche, ma soprattutto fa finta di non sapere che, ordinarietà o meno, dietro al sistema dell’accoglienza si nascondono spesso interessi economici tutt’altro che umanitari, e soprattutto tutt’altro che leciti, come ha mostrato chiaramente l’inchiesta su ‘Mafia capitale’. Il capo del Dipartimento immigrazione è libero di esprimere tutte le considerazioni che ritiene opportune, assumendo il ruolo di difensore d’ufficio del Governo, ma negare una situazione di collasso vuol dire trattare come pazzi visionari Forze dell’Ordine, Amministratori degli Enti locali e cittadini”. Su www.coisp.it 2 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA GIUBBETTI ANTIPROIETTILI - BUGIE SULLA PELLE DEI POLIZIOTTI Al Sig. Capo della Polizia Preg.mo Signor Capo della Polizia, con lettere del 16 dicembre 2014 e del 4 aprile u.s., recanti rispettivamente prot 1294/14 e 352/15 (ALLEGATE), il COISP Le ha rappresentato la gravissima situazione in atto relativa ai giubbetti antiproiettile in dotazione alla Polizia di Stato, puntualizzando sulle responsabilità di taluni Suoi collaboratori la cui inadeguatezza ed incapacità dovrebbe essere meritoria di una rimozione dall’incarico ricoperto. Ebbene, in riscontro a tale ultima nostra missiva del 4 aprile scorso, perveniva a questa O.S. una nota dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali datata 12 giugno 2015, con la quale ci veniva riportato quanto a detto Ufficio era stato comunicato dalla “Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale”, vale a dire una serie di precisazioni che ancor più testimoniano sull’opportunità di un Suo serio intervento volto a restituire funzionalità e serietà ad un settore del Dipartimento della P.S. che è sempre più caratterizzato da inettitudine e strafottenza. Nella citata risposta, in particolare, si fa inizialmente riferimento al nuovo criterio distributivo dei G.A.P. che, molto genericamente, sarebbe stato stabilito (è quanto si legge nella nota) dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato. In realtà, tale criterio promana specificatamente dalla “sapienza” di ben determinate persone che avrebbero deciso che si può ben fare con 10.000 giubbetti antiproiettile quanto prima si faceva con 19.900 …. tanto ai colleghi della Polizia di Frontiera, della Polizia Stradale, etc.. tali dispositivi salvavita non servono. Tali “luminari” sarebbero peraltro gli stessi, siamo sicuri, che avrebbero portato ad affermare nella medesima risposta pervenuta a questa O.S., che "il programma di sostituzione dei giubbetti antiproiettile sta procedendo nel rispetto dei requisiti tecnici di massima sicurezza ed affidabilità per gli operatori di polizia”, che “in confronto all'anno 2004, ultima data di acquisto di giubbetti, vi è stata un’evoluzione in termini di materiali e vestibilità dei dispositivi, prontamente recepita dall’Amministrazione", che “i test effettuati al Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia sono stati eseguiti nel rispetto del medesimo disciplinare di collaudo del 2004” e “sono emerse addirittura risposte balistiche migliorative di quelle attuate del 2004, a riprova che il "Kevlar" non è un materiale soggetto a degrado, come altri materiali" . Beh, fesserie e null’altro!!! Non vi è alcuna condizione definitiva di programma di sostituzione dei giubbetti antiproiettile che sia partito o che sta per iniziare … Ci troviamo all’interno di un tunnel senza fine e senza luce. I Giubbetti antiproiettile quando arriveranno? Ma non era stato detto dall’Area Logistica che i primi 5.000 G.A.P. sarebbero stati consegnati entro giugno 2015? ...e questo alla faccia della sicurezza dei poliziotti! Signor Capo della Polizia, il Suo Dipartimento sostiene che a consentire di ottenere “addirittura risposte balistiche migliorative di quelle attuate del 2004” sarebbe stato il “kevlar” ….solo che tale materiale che non è nemmeno presente nei giubbetti antiproiettile attualmente in uso alla Polizia di Stato ed oramai scaduti!! Delle due quindi l’una: o al momento dei “test effettuati al Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia” è avvenuto un miracolo, vale a dire l’apparizione del kevlar nei giubbetti da testare ….. oppure qui c’è chi racconta un sacco di bugie e lo fa infischiandosene del fatto che l’argomento è un dispositivo che dovrebbe salvaguardare la pelle dei poliziotti!! Le ditte che hanno costruito i giubbetti antiproiettile in argomento non hanno assolutamente utilizzato il "kevlar" per la realizzazione dei medesimi ma bensì un "compound" di materie prime, prescindendo comunque dalle quali la datazione temporale di utilizzo in sicurezza permane nell'ordine dei 10 anni!!! A ciò si aggiunge, Egregio Signor Capo della Polizia, il fatto che è giunta al Suo Dipartimento una diffida dall'utilizzare “in azioni di polizia” i menzionati giubbetti antiproiettile scaduti, poiché non più corrispondenti alle specifiche di qualità garantita ….. una lettera con la quale la ditta costruttrice ha sollevato sé stessa da ogni responsabilità allorquando i giubbetti fossero utilizzati, ciò a salvaguardia anche del “brand” del fabbricante. E a noi poliziotti chi ci pensa?? La nota di risposta di cui sopra, infine, proseguiva facendo riferimento alla procedura di collaudo temporaneo mirante a prolungare la vita tecnica dei giubbetti antiproiettile scaduti. Ebbene, a fronte degli attuali circa 10.000 G.A.P. scaduti, ed a seguire a breve della totalità a scadenza temporale degli altri 9.000, quanti G.A.P. sono stati prelevati a campione per i test effettuati al Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia (BS)? Due o forse tre?? E nell’occasione è forse stato adottato il criterio scientifico cosiddetto centesimale, unico idoneo come indicato da personale qualificato, interpellato nel merito, presso l'indotto universitario?? Signor Capo della Polizia, qui qualcuno sta giocando con la pelle dei poliziotti e Lei dovrebbe quanto meno rimuovere questi soggetti dal loro incarico Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari 3 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA LETTERA PER RIMOZIONE CIPPO A CARLO GIULIANI Al Presidente Liguria Giovanni Toti della Regione Egregio Presidente Toti, Nel congratularmi per la recente elezione a Presidente della Regione, Le sottopongo una questione relativa alla città di Genova dove, a luglio del 2013, è stato inaugurato un “cippo” a Carlo Giuliani in Piazza Alimonda, morto mentre stava usando estrema violenza contro un rappresentante delle Forze dell’Ordine, ponendo in essere atti inequivocabilmente diretti all’annientamento fisico di chi si trovava in quella circostanza, a difendere e rappresentare lo Stato. Ogni grado di giudizio in Italia ed anche la Corte Europea dei Diritti dell’uomo hanno confermato che il Carabiniere Mario Placanica non è ricorso ad un uso eccessivo della forza. La sua è stata solo una risposta causata dalla necessità a quello che ha percepito come un reale ed imminente pericolo per la sua vita e quella dei colleghi. Gli atti che Carlo Giuliani prima e come lui tanti altri prima e dopo il G8 di Genova, sono espressione di una violenza che sempre più ha come bersaglio le Forze dell’Ordine, senza nemmeno più il ricorso alla patina ideologica che univa il disprezzo per le divise con le “lotte di classe” a mano armata degli anni 70. Permane però inalterata la visione di assoluto disprezzo nei confronti di chi garantisce la Sicurezza di questo paese, che paga prezzi altissimi per difendere anche diritto a dissentire, protestare, indignarsi: cioè la Democrazia. Eppure a Carlo Giuliani è stato dedicato un monumento, senza che sia dato sapere quali valori dovrebbero trasmettere questa ennesima celebrazione della violenza. Per questo motivo, fin da subito il Coisp ha lanciato una petizione online sulla piattaforma Avaaz.org, dal titolo: “Rimuovere il monumento dedicato a Genova a Carlo Giuliani considerato un eroe per aver commesso fatti gravissimi", che ha raggiunto quasi 10.000 firme, seppur osteggiata in ogni modo da chi ritiene che l’unico pensiero possibile sia quello di glorificare la violenza a prescindere. La scelta di intitolare un’aula parlamentare, un cippo, una qualsiasi testimonianza pubblica a chi ha scelto di combattere la democrazia ed i suoi rappresentanti non ci vedrà mai concordi. Tanto quanto non abbiamo mai accettato, né mai accetteremo, le celebrazioni dei criminali, dei mafiosi dei terroristi che vengono esaltati dai mass media in totale disprezzo delle loro vittime, tra i quali annoveriamo troppi rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Le chiedo quindi un segnale di attenzione, fin qui negato, sulla presenza di quel monumento a Genova, città in cui noi, da cittadini e poliziotti, abbiamo pianto Daniele Macciantelli, collega morto in servizio a settembre del 2008 per mano di un infermo di mente che lo ha accoltellato, a cui la stessa Amministrazione Comunale, che celebra Giuliani, ha sempre negato anche un semplice segno di riconoscenza. Se i monumenti sono simboli che educano e ricordano, ritengo, istintivamente e politicamente, che l’Amministrazione che Lei guiderà, vorrà dare un segnale concreto di vicinanza ai propri “cittadini in divisa” unendosi alla lotta per la rimozione del monumento a Giuliani ed alla concreta vicinanza ai poliziotti liguri nel ricordare Daniele Macciantelli. Nel ringraziarLa per l’attenzione, Le porgo, a nome mio e del Coisp, i più cordiali saluti ed auguri di buon lavoro . Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari 4 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA CARABINIERI ACCOLTELLATI IL COISP AMMESSO PARTE CIVILE “La nostra ammissione a costituirci parte civile sentenziata dall’Autorità giudiziaria di Padova è l’ennesimo importante risultato nella direzione del riconoscimento della nostra legittimazione in sede giudiziaria a difendere i diritti degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, tutti, e tutti ugualmente non tutelati in maniera sufficiente nel fronteggiare in lavoro per il quale non vengono forniti adeguati strumenti tecnici, operativi, legali da chi, invece, avrebbe la responsabilità di limitare al massimo i gravissimi rischi cui vanno incontro quotidianamente. Ora chiederemo i danni al Ministero. Rischi che spesso si concretizzano in veri e propri attentati alla loro vita, esattamente come nel caso specifico in cui, però, la ferma resistenza di un pubblico ministero ha portato alla qualificazione di un grave accoltellamento nella fattispecie di lesioni e non di tentato omicidio. Lesioni gravi che, purtroppo, sono state punite con soli due anni di galera, e che hanno consentito a chi le ha commesse di non rischiare di vedere neppure aprirsi le porte di un carcere. Ecco il messaggio che ne vien fuori, chiarissimo, cristallino, innegabile: accoltellare due Appartenenti alle Forze dell’Ordine, con il concreto rischio che essi restino uccisi, non costa proprio nulla. La loro vita non vale neppure un giorno di galera né alcuna altra conseguenza per chi li aggredisce mentre, oltre tutto, sta commettendo un altro grave reato. Per noi è una cosa davvero vergognosa”. Il Segretario Generale del COISP Franco Maccari ha riassunto così l’esito dell’udienza preliminare che si è tenuta la scorsa settimana davanti al Giudice di Padova a carico di Imed Kannoussi, 35enne nato in Tunisia, in Italia senza fissa dimora, arrestato il 5 febbraio scorso a Padova dopo aver aggredito due Carabinieri che lo avevano fermato. L’uomo, poco prima, aveva offerto ai militari in borghese della droga e, quando hanno tentato di arrestarlo, si è scagliato contro di loro con un coltello dalla lama di 17 centimetri, ferendo entrambi seriamente. I Carabinieri, alla fine, sono riusciti comunque ad arrestarlo, ma due giorni dopo lo spacciatore è stato rimesso in libertà in attesa di giudizio, con il solo divieto di dimora a Padova. Inizialmente arrestato anche per tentato omicidio, Kannoussi alla fine è stato chiamato a rispondere di spaccio di cocaina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, e porto di coltello. “Oggi in aula il Giudice ha ammesso la costituzione di parte civile dei due militari feriti, Alessandro Casu e Davide Caporale, nonché del Coisp, tutti rappresentati dall’avvocato Giorgio Carta “la cui mirabile discussione - ha raccontato Maccari -, fondata su ferree argomentazioni ed una non comune determinazione, ha consentito di superare le resistenze rispetto alla nostra richiesta di costituirci parte civile, dal momento che ha dimostrato chiaramente come il Coisp fosse legittimato ad entrare nel giudizio, in quanto non è portatore di semplici interessi diffusi, ma depositario, promotore e curatore dei diritti di tutti gli Appartenenti alle Forze di Polizia, come del resto è esplicitato nello statuto dell’Organizzazione”. Su www.coisp.it. 5 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA OFFESE AGLI SBIRRI - COISP CHIEDE DIMISSIONI SINDACO MISTERBIANCO Dimissioni immediate per il sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, per le sue affermazioni gravemente offensive nei confronti dei Carabinieri ed in generale di tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine. E’ quanto ha chiesto il Segretario Generale del COISP Franco Maccari, dopo che è stato reso noto l’episodio che ha visto protagonista il primo cittadino del comune del Catanese, che nel corso di un’assemblea municipale ha rivolto frasi gravissime nei confronti di un consigliere comunale, facendo specifico riferimento al suo lavoro quale maresciallo dei Carabinieri in servizio a Siracusa ed invitando quelli che egli stesso ha definito “sbirri” ad “andarsene, perché ci fanno schifo”. “Sarà l’opinione pubblica - ha detto Franco Maccari a decidere chi è a fare schifo tra un sindaco che abusa del suo ruolo, tra l’altro in un’assemblea democratica, per gettare discredito su altre Istituzioni dello Stato che svolgono il proprio dovere con dedizione e sacrificio in un territorio in cui è particolarmente dura ed impegnativa La lotta alla criminalità organizzata e per l’affermazione per la legalità. Il sindaco ha detto chiaramente che non è dalla parte di chi la mafia la combatte, anzi ha mostrato verso le Forze dell’Ordine un incredibile disprezzo, che ci spinge a chiedere se non sia il caso di verificare se tanto astio sia legato alla sua attività amministrativa. Quello che è certo è che il sindaco non può stare un minuto di più su quella poltrona: non può più rappresentare una comunità fatta da tante persone perbene, che hanno fiducia nelle Forze dell’Ordine e nel loro impegno a difesa dalla comunità. Misterbianco non può avere più un sindaco come Di Guardo: sarebbe un pessimo esempio per i giovani ed una vergogna per tutti i cittadini che rifiutano la mafia e l’illegalità, in una terra bagnata dal sangue di tanti uomini e donne in divisa che hanno sacrificato la propria vita per la libertà, la legalità, la democrazia.” Su www.coisp.it GIUDICE NON DECIDE PER PAURA CONSEGUENZE - SCONCERTO DEL COISP “Se intervengo e qualcuno poi ritiene che io abbia sbagliato mi faranno pagare le conseguenze… Ma chi me la fa fare? Meglio lasciar perdere, io non intervengo e non faccio quello che devo”. “Si riesce a immaginare cosa accadrebbe se i Poliziotti italiani pensassero una cosa del genere? Tradire la propria funzione, la propria promessa ai cittadini. Siamo sicuramente di fonte ad una delle cose più assurde che si possano concepire, anzi per noi è la più assurda, eppure un pubblico ufficiale non solo l’ha pensato, ma si è anche comportato di conseguenza! Che accadrebbe se i Poliziotti, che rischiano molto di più, non intervenissero per le stesse ragioni? Se lui non vuol giudicare… sollevarlo dall’incarico!” E’ stato questo il commento del Segretario Generale del COISP Franco Maccari alla notizia che un giudice della sezione penale del tribunale di Treviso ha deciso di non emettere una sentenza e ha rinviato la questione alla Corte Costituzionale per il timore di incorrere in responsabilità civile in caso di errore. Protagonista della decisione Cristian Vettoruzzo che avrebbe dovuto pronunciarsi sulle responsabilità di un locatario di un capannone nel quale erano stati trovati 47 quintali di sigarette di contrabbando. “Dal dibattimento sono emersi solo elementi indiziari - spiega Vettoruzzo - e la valutazione di questi è particolarmente difficile e rischiosa in ordine alla correttezza dell’esito del giudizio”. Per il giudice è in questi casi che si “manifestano i riflessi negativi e costituzionalmente illegittimi della nuova disciplina delle responsabilità civile dei magistrati. Il giudice deve essere libero di valutare le prove senza temere conseguenze negative a seconda dell’esito del giudizio”. La legge cui fa riferimento è quella che ha introdotto la possibilità che in caso di errore la vittima possa chiedere il risarcimento del danno allo Stato il quale ha l’obbligo di rivalsa sul magistrato mediante trattenuta mensile fino a un terzo sullo stipendio. Su www.coisp.it 6 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA CONCORSO SOVRINTENDENTI - INCONTRO Si è tenuto la scorsa settimana presso il Dipartimento, il previsto incontro sulle modalità di svolgimento del corso che dovranno effettuare i vincitori del concorso per 7563 Vice Sovrintendenti. L’incontro ha visto inizialmente l’analisi da parte del Direttore Centrale degli Istituti d’Istruzione, delle modalità con cui l’Amministrazione vorrebbe svolgere il corso di formazione. In particolare sono stati illustrati i tre periodi formativi che comporranno il corso di formazione, che avrà una durata complessiva di 3 mesi: un periodo di 5 settimane in modalità online, un periodo di 3 settimane svolto presso un Istituto d’istruzione ed un tirocinio pratico di un mese da svolgere presso l’ufficio di destinazione. Il COISP, durante l’intervento, ha preliminarmente chiesto con forza che siano riconsiderate le modalità di assegnazione dei vincitori del concorso per Vice Sovrintendente, garantendo il rientro presso la sede di appartenenza anche ai vincitori dell’aliquota riservata agli Agenti ed Assistenti. E’ inaccettabile che dopo le lungaggini ed i ritardi si aggiunga il trasferimento in un’altra sede. In merito il COISP ha chiesto urgentemente la convocazione di un incontro specifico, prevedendo nel contempo con la mobilità prevista per il prossimo autunno il rientro nelle sedi di appartenenza dei Sovrintendenti del 25° corso. E’ stato chiesto di conoscere i tempi di pubblicazione della graduatoria finale dei vincitori del concorso. Sulle modalità di svolgimento del corso, il COISP ha chiesto che il periodo riservato al tirocinio sia svolto presso gli Uffici di appartenenza e non quelli di assegnazione, al fine, di ridurre il disagio per il personale: il COISP ha inoltre sostenuto la necessità che la piattaforma informatica per lo svolgimento del periodo di formazione online, sia fruibile attraverso tutti i supporti informatici, computer, tablet, e smartphone e dai conseguenti sistemi operativi. Al termine dell’incontro i rappresentanti del Dipartimento, preso atto delle osservazioni del COISP, hanno assicurato che la piattaforma e-learning sarà fruibile attraverso tutti i dispositivi informatici e dai relativi sistemi operativi e che la graduatoria dei vincitori del concorso dovrebbe essere pubblicata entro la metà del prossimo mese di luglio 2015. Il COISP continuerà a lottare affinché a TUTTI i vincitori del concorso sia assicurata la permanenza presso la propria sede. Su www.coisp.it. BOLDRINI - REALTA’ IDEOLOGIZZATA “Sono davvero preoccupanti le dichiarazioni della Presidente della Camera Laura Boldrini, tipiche di chi rappresenta la realtà attraverso il filtro dell’ideologia, restandosene beata e tranquilla nelle eleganti e sicure stanze di Montecitorio, lontana anni luce da quello che accade nel Paese e che preoccupa i cittadini. Sembra una novella Maria Antonietta che invita il popolo affamato a mangiare brioches”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp. “Mentre gli altri paesi europei alzano le barricate contro l’invasione degli immigrati, la Boldrini nega spudoratamente l’emergenza, tentando di rassicurare i cittadini citando la situazione ben più grave che interessa il Libano! Siamo alla totale farneticazione. Il Presidente della Camera considera quasi comitive di turisti l’ondata di migranti che sta invadendo il nostro Paese, ignorando i grandi disagi che si vivono sui territori, e dimenticando che tra le migliaia di persone che fuggono dalla miseria e spesso dalla guerra, si nascondono soggetti legati al terrorismo islamico, che sfuggono ad ogni possibilità di controllo. Tutto ciò mentre fanno affari d’oro i faccendieri dell’accoglienza, che come ripetiamo da anni e come ha dimostrato l’inchiesta ‘mafia capitale’ hanno interessi tutt’altro che leciti e ben lontani dai valori della solidarietà”. Su www.coisp.it. 7 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA SICUREZZA SUI TRENI INCONTRO Si è tenuto la scorsa settimana presso il Dipartimento, un incontro richiesto con particolare urgenza dall’Amministrazione alla luce della recrudescenza delle aggressioni a bordo dei treni. Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione solo del COISP, del Sap e della Consap, il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato ha illustrato le iniziative che a seguito delle valutazioni effettuate dal Comitato Centrale e da quelli Territoriali per l’individuazione dei treni critici per ragioni di sicurezza, dovrebbero essere adottate. Le predette analisi, hanno consentito di indicare 15 percorsi ferroviari a rischio su tutto il territorio nazionale. È stato inoltre precisato che le nuove scorte ai “treni critici”, per essere effettuate, richiedono orari difformi da quelli previsti dalle singole contrattazioni decentrate e pertanto saranno oggetto di apposita informazione preventiva e di conseguente confronto con le OO.SS. a livello provinciale. Il COISP, durante l’intervento, ha affermato come sia contrario ad ogni tentativo di snaturare le funzioni e le attività della Polizia di Stato in virtù della convenzione con la società Ferrovie dello Stato Italiane, ricordando quanto sia necessario, in occasione della prossima scadenza del predetto accordo, rinegoziarlo in modo sostanziale, escludendo in modo assoluto qualsiasi attività di tutela degli interessi commerciali e rinforzando la tutela e la protezione dei viaggiatori; molte modifiche saranno richieste da questa O.S. in sede di rinnovo a tutela e garanzia del personale, degli Uffici che sono assegnati in ambito ferroviario e della loro pulizia. Il COISP ha rappresentato inoltre, che a causa di un’anomala permanenza in alcuni Compartimenti di Dirigenti e Direttivi che occupano la medesima posizione da molti anni, si sono create fuorvianti osmosi con alcune articolazioni delle Ferrovie dello Stato, assecondando in alcuni casi, un impiego del personale della Polizia di Stato anomalo. Quest’O.S. ha chiarito, che in alcun modo gli Appartenenti alla Polizia di Stato devono fare attività di controllo biglietti a disposizione del personale FS: per tali attività deve essere aumentato il personale delle FS che svolge tali mansioni a bordo dei treni, migliorando ed incrementando correttamente anche attività di controllo prima della salita a bordo dei treni. A tutela del personale della Polizia di Stato, il COISP ha chiesto di individuare idonee direttive operative per le scorte che vengono effettuate a bordo dei treni particolarmente affollati, che non consentono oggettivamente il transito nei vagoni, valutando la predisposizione di attività di prevenzione e contrasto alla commissione dei reati all’interno delle stazioni dei treni c.d. critici. Al termine dell’incontro i rappresentanti del Dipartimento della P.S., preso atto delle osservazioni del COISP, hanno assicurato che i servizi saranno predisposti nel rispetto delle funzioni assegnate alla Polizia di Stato. Su www.coisp.it. SICUREZZA LUOGHI LAVORO RIUNIONE Mercoledì prossimo 24 giugno presso il Dipartimento della P.S. si terrà una riunione concernente lo schema di regolamento ai sensi dell'art. 3, comma 2, del D.L.vo n. 81/2008 per l'attuazione della legislazione in materia di tutela della salute e della sicurezza in determinate articolazioni centrali e periferiche del Ministero dell'Interno. Su www.coisp.it. ENNESIMO SUICIDIO IN POLIZIA Un collega in servizio al Commissariato Montemario, l’Assistente Capo Fabrizio Alfonsi, 43 anni, sposato e con una figlia di 8 anni, si è tolto la vita sabato scorso con il solito sistema all'interno del Commissariato stesso. Su www.coisp.it. 8 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA SENTENZA TAR SU RUOLO SPECIALE I Sindacati Autonomi ed Indipendenti della Polizia di Stato (Sap - Coisp Consap), rappresentativi di circa 40.000 poliziotti, accolgono con favore la recente sentenza del TAR Lazio che obbliga l’Amministrazione dell’Interno ad individuare, entro 90 giorni e con decreto del Capo della Polizia, gli uffici nell'ambito dei quali le funzioni direttive e/o di vicedirigente o dirigente degli uffici o delle unità organiche in cui, oltre al funzionario preposto, non vi sono altri funzionari del ruolo dei Commissari quantunque previsti in organico, possono essere affidate al personale appartenente al ruolo degli Ispettori, ai sensi dell’art. 31-quater, comma 6, del dPR 335/1982. Si tratta di uno step che va nella direzione del riconoscimento formale della qualità di dirigente anche in capo agli appartenenti al ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato, la cui naturale evoluzione non può che essere l’istituzione del Ruolo Direttivo Speciale. La vicenda era già stata al centro di un durissimo confronto fra i Sindacati Autonomi ed Indipendenti di polizia (Sap - Coisp - Consap) e l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, la quale ha sempre procrastinato l’istituzione del ruolo speciale giustificandola con l’imminente riordino delle carriere e facendosi forte della sponda dei sindacati di area confederale (Cgil - Cisl - Uil) da sempre contrari alla valorizzazione professionale del personale appartenente al ruolo degli Ispettori. Ora il Ministro dell’Interno - concludono le Segreterie nazionali di Sap, Coisp e Consap - faccia sentire la sua voce nei confronti dell’inadempiente Capo della Polizia affinché provveda all’emanazione del decreto in parola e ponga termine alla mortificazione degli ispettori. Su www.coisp.it. ROMA - COMMEMORAZIONE SEBASTIANO VINCI Fu ucciso a colpi d'arma da fuoco il 19 giugno del 1981. Il Vice Questore Sebastiano Vinci - allora Dirigente del Commissariato Primavalle - è stato ricordato dal Questore di Roma Nicolò D'Angelo, il quale, nel corso della cerimonia per la commemorazione del 34° anniversario della sua morte, alla quale era presente come sempre il COISP, ha voluto ricordare il contributo della Polizia di Stato nella lotta al terrorismo. Il Questore, a nome del Capo della Polizia -Prefetto Alessandro Pansaha deposto una corona d'alloro sulla lapide collocata all'interno del Commissariato «Primavalle». Il quartiere Primavalle, all'epoca, era al centro di forti tensioni politiche ed il dr. Sebastiano Vinci ha combattuto tenacemente i terroristi che stavano cercando di trasformare la zona in una loro roccaforte. Quel 19 giugno del 1981, il dr. Vinci, 44enne, si trovava a bordo dell'autovettura di servizio, condotta dall'Ag. Pacifico Votto. Erano le 13.30 quando il veicolo, fermo ad un semaforo all'incrocio tra via S. Cleto Papa e via della Pineta Sacchetti, venne attaccato da un commando terroristico delle Brigate Rosse, composto da quattro giovani, tra cui una donna. Il Funzionario, gravemente ferito da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosi dal commando, morì poco dopo al policlinico Gemelli. L'autista, sebbene gravemente ferito, riuscì a reagire rispondendo al fuoco e mettendo in fuga i terroristi. 9 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA ARRESTATO CON 36 NOMI FALSI CONFERENZE ALLIEVI AGENTI La Polizia di Brescia ha arrestato un cittadino di origini croate che aveva fornito 36 nomi diversi da quando è in Italia. Ad ognuno di questi nominativi corrisponde una lunga lista di precedenti penali, sommando quelli associati a ciascun nominativo si ottiene la somma di 25 imputazioni la maggior parte delle quali per reati contro il patrimonio, nonchè una associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e furti in abitazione. Al momento dell'arresto l'uomo ha chiesto ai poliziotti: «ma davvero devo fare tutti questi anni?». Alla domanda degli Agenti: «ma tu come ti chiami veramente?» ha risposto «dipende». A carico di uno dei suoi 36 nomi risulta poi un ordine di carcerazione per un cumulo di condanne collezionate nel corso degli anni pari a 10 anni e 6 mesi di reclusione, provvedimento emesso dall'Autorità giudiziaria di Verona. Il Segretario Generale Franco Maccari terrà le seguenti conferenze agli Allievi Agenti del 193° corso: Peschiera del Garda 23 giugno (14,55-17,20); Piacenza 24 giugno (14,55-17,20); Vibo Valentia 30 giugno (15,00-17,35); Campobasso 14 luglio (15,00-17,35). Su www.coisp.it. COMMISSIONI PREMI E’ stata fissata per giovedì prossimo 25 giugno la riunione per esaminare 80 proposte premiali di competenza della ex Commissione Centrale per le Ricompense. Si terrà, invece, oggi la riunione per esaminare 207 proposte premiali di competenza delle ex Commissioni Territoriali per le Ricompense. Su www.coisp.it. PISANI - INFANGATO E RIABILITATO Vittorio Pisani, l’ex capo della squadra mobile di Napoli che ha assestato colpi decisivi al clan dei Casalesi, consegnando alla giustizia, dopo anni di latitanza, boss del calibro di Antonio Iovine e Michele Zagaria, è un uomo innocente. Lo è sempre stato. Ed è per questo che, dopo quattro anni di calvario giudiziario, le accuse sul suo conto sono crollate, cancellate dalle sentenze. Eppure nel 2011 la procura di Napoli, allora guidata dal procuratore Giandomenico Lepore, lo indagò spedendolo in «esilio» con un divieto di dimora. Su www.coisp.it. VITTORIE FIAMME ORO 7 ori e 1 argento! E’ questo il preziosissimo bottino ottenuto dal gruppo sportivo della Polizia di Stato agli ultimi campionati italiani junior (under 20) e promesse (under 23), che si sono conclusi a Rieti. Questo straordinario risultato è stato ottenuto con soli 7 atleti ed esclusivamente in gare individuali. Numeri alla mano, le Fiamme Oro Padova si rivelano così il gruppo sportivo dello Stato più vincente in questa competizione. Il primo oro è stato conquistato da Vito Minei, con il titolo di campione italiano promesse dei 10000 metri di marcia. Molto bravo anche Marco Bortolato, che ha vinto il martello promesse con 68.38 metri. Nell’alto femminile categoria promesse ha colto un argento Desirèe Rossit. La saltatrice in alto Erika Furlani, ha conquistato l’oro. Ha ottenuto uno scintillante oro sui 5000 metri Yeman Crippa. Un altro oro è stato quello di Francesca Massobrio nel martello promesse. Oro per Ayomide Folorunso sui 400 metri ostacoli. Su www.coisp.it. CONVENZIONI COISP Nell’ambito delle convenzioni sottoscritte dal COISP a favore dei propri iscritti si segnala: Salice (PN) - Agriturismo Le Favole; Happycamp - Happy weeks dal 20 al 27 giugno; Camping Bella Austria; Italia - Volvendo Tour strutture alberghiere; Roma - Dottor Brunori – Otorinolaringoiatra; Treviso - Visma Arredo 3. Inoltre, su www.coisp.it gli aggiornamenti per il mese di Giugno della convenzione COISP-ASSOCRAL. 10 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA P E N S I ER I I N IM M AG I N I O I MM AG I N I IN PEN S I E R I? 11 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA ““LL’’A AN NG GO OLLO OD DEELLLLEE R RIIFFLLEESSSSIIO ON NII”” La mangiatoia Tempo fa mi comprai una mangiatoia per uccelli. L'appesi nel mio portico e la riempii di semi. Era proprio una bella mangiatoia ed era uno spettacolo, anche per i miei figli vedere gli uccellini da vicino. Entro una settimana c'erano almeno un centinaio di uccellini che approfittavano del costante rifornimento di cibo gratuito ottenibile senza fatica alcuna. Poi gli uccelli cominciarono a fare i loro nidi sotto il portico, Sulla tenda, vicino al barbecue, e persino sul tavolino. Poi arrivò la cacca. Era ovunque. Sulle tegole del portico, sulle sedie, sul tavolo da pranzo.......... ovunque! Poi alcuni uccelli iniziarono ad essere cattivi. Si lanciavano su di me e cercavano di beccarmi anche se ero io che li nutrivo pagando di tasca mia. Altri erano rumorosi e prepotenti. Si appollaiavano sulla mangiatoia e fischiavano e pigolavano a tutte le ore giorno e della notte affinché io riempissi la mangiatoia se il cibo scarseggiava Dopo un po' non riuscivo nemmeno più a sedermi nel mio portico. Così decisi di togliere la bella mangiatoia e in tre giorni gli uccelli se ne andarono. Feci pulizia e misi tutto in ordine facendo sparire anche i nidi da tutto il portico. Ben presto il mio portico tornò ad essere quello che era prima: un posto tranquillo e sereno senza schiamazzi per reclamare "il diritto al cibo gratis." Ora, riflettiamo. Noi abbiamo ottenuto con il nostro lavoro ed i nostri sacrifici un sistema con molti diritti: cure mediche gratuite, scuole gratuite, assegni per i meno abbienti, case popolari a prezzi bassissimi e permettiamo a chiunque nasce qui di essere automaticamente cittadino del nostro Paese. Poi sono arrivati gli illegali a decine, centinaia di migliaia, che godono degli stessi vantaggi. Per pagare le maggiori spese noi dobbiamo pagare più tasse. Le case popolari vengono occupate con la forza e nessuno ne paga il canone. Se andate ad un pronto soccorso dovrete aspettare ore per essere visitato poiché gli ospedali sono diventati un rifugio per extracomunitari. Vostro figlio alle elementari avrà grossi problemi perchè metà della classe non parla Italiano e la mensa scolastica verrà condizionata da assurdi divieti religiosi. Vengono tolti i Crocefissi e non si celebra il Natale per "non urtare la sensibilità" degli stranieri senza alcun rispetto per la nostra. Quella dei padroni di casa!!!!!! La criminalità spicciola, quella che se la prende con la gente comune (noi) e i deboli è al 75% opera del 10% della popolazione (gli stranieri) e le carceri sono così piene che i delinquenti vengono rimessi in circolazione e subito ricominciano a rubare, a delinquere. E se si cerca di arginare il fenomeno ecco levarsi la protesta di molti imbecilli che gridano alla violazione dei diritti civili (degli altri perché dei nostri diritti gli stessi imbecilli se ne fregano!!). E' solo la mia opinione ma forse è giunto il momento per il nostro Governo di togliere la mangiatoia e fare pulizia. Se siete d'accordo fate girare. Se non lo siete continuate a pulire la cacca!"" 12 4 flash Nr.25 del 22 giugno 2015 COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Ci chiamano “sbirri” Ci chiamano “sbirri”.. anche se siamo semplicemente “agenti”. Ci chiamano “schiavi”.. ma in realtà siamo “servitori”. Ci chiamano “eroi”.. ma a noi basterebbe “grazie”. Ci chiamano “cretini”.. purtroppo non quelli dall’altra parte della barricata.. Ci chiamano, quando hanno bisogno.. e se possiamo aiutiamo, chiunque.. altrimenti, ci proviamo lo stesso.. Ci sputano addosso, ci abbaiano contro, ci accusano, ci feriscono, ci uccidono.. E si, è vero, qualcuno di noi sputa, abbaia, accusa, tradisce, ferisce.. uccide.. A volte obbediamo a degli ordini che ci stanno stretti.. A volte facciamo finta di farlo.. A volte basterebbe chiedercelo, invece di ordinarcelo.. e si lavorerebbe così bene! Siamo abituati a non aspettarci nulla.. o meglio.. Siamo abituati ai rimproveri, alle cazziate, alle sanzioni disciplinari.. Ci siamo così abituati che quando qualcuno si ricorda di farci un complimento rimaniamo stupiti.. Qualcuno a volte ci chiede “ma chi te lo fa fare?” .. Qualcuno a volte ci chiede “stai a casa..” Eppure ogni giorno ci mettiamo addosso questa divisa.. a volte stretta.. a volte larga.. A volte scomoda.. Ci sarà qualcuno che lo fa solo per portare a casa una pagnotta.. Ci sarà qualcuno che lo fa per sentirsi importante.. Ci sarà qualcuno che lo fa così.. Ma non vi renderete mai conto di quanti siamo a farlo perché ci crediamo.. Perché pensiamo veramente di essere al servizio di una popolazione.. Perché nonostante tutto e tutti.. mettiamo ancora il culo su queste vecchie e vetuste auto.. Sotto il sole.. la neve o la pioggia.. Di fronte ad una folla che ti tira sassi.. sputi.. fuoco e fiamme.. In piedi di fronte alla porta di qualcuno che sicuramente non ha i tuoi stessi pensieri su come finire di pagare un mutuo.. A bussare alla porta di una famiglia che non rivedrà mai più il loro figlio.. Ad entrare in una casa.. e trovare scene che nessuno al mondo dovrebbe mai vedere.. Voglio solo dire.. cercare di far capire.. Che siamo persone normali che fanno un lavoro speciale. E che come tutte le persone normali, possiamo sbagliare. E come tutte le persone normali, tra quelli che sbagliano, possono esserci quelli che ammetteranno di aver sbagliato e quelli che non lo faranno mai. Non ci consideriamo persone speciali. Siamo PERSONE, come tutti.. Le persone speciali le incontriamo tutti i giorni per strada. Sono le mamme.. che riescono a lavorare e contemporaneamente crescere due figli.. senza impazzire. Sono i lavoratori di tutti i giorni, che per quattro soldi si spaccano la schiena dalla mattina alla sera.. Sono gli sfruttati.. che nella morsa della crisi riescono a mantenere non solo la loro dignità, ma riescono pure a tenere viva una famiglia.. E tante.. tante altre.. persone di tutti i giorni, che incontriamo per strada, che ci raccontano.. che ci confessano, che ci parlano con gli occhi gonfi e lucidi.. quelle si che sono speciali. È per loro, per voi, per i nostri figli, per le famiglie, per gli amici, per gli sconosciuti, che lo facciamo. Lo facciamo con gioia tutti i giorni.. Lo facciamo con tristezza in alcuni.. Lo facciamo con vergogna in altri.. Ma lo facciamo tutti i giorni, in un modo o nell’altro, sempre e comunque, per tutti. 13