Comments
Transcript
Tangenziale est Trovati i fondi per Verdello
30 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 Bassa I nodi della viabilità La svolta con l’assessore regionale Alessandro Sorte «Dopo anni di immobilismo è toccato alla Regione risolvere un problema che sarebbe stato a carico di altri. C’è molto lavoro da fare, ossia definire come saranno regolati i rapporti fra Comune, Provincia e Regione per realizzare questa opera» Tangenziale est Trovati i fondi per Verdello Il pressing del senatore Giacomo Stucchi «Ho partecipato a riunioni ufficiose per sostenere l’importanza della tangenziale est e risolvere un problema che colpisce non solo i verdellesi, ma migliaia di persone che ogni giorno rimangono in colonna nel centro abitato di Verdello» Il tracciato Levate - Bergamo Statale 42 Nuova Tangenziale Lavori tra 2 anni. Per l’opera anti traffico: 2,5 milioni a giugno, altri 5 dai ribassi della variante di Zogno VERDELLO PATRIK POZZI I lavori non inizieranno a breve. Si calcola nell’arco di due anni. I verdellesi e tutti coloro che abitualmente sono costretti a rimanere a lungo in colonna all’incrocio semaforico fra la ex statale 42 e la via Cavour nel centro storico di Verdello possono comunque iniziare a sorridere. La Regione ha trovato i soldi necessari, pari a 7,5 milioni di euro, per aiutare il Comune a costruire la tangenziale est di Verdello che permetterà al traffico in movimento sulla direttrice Bergamo-Treviglio di aggirare a est il famigerato incrocio. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte ha, quindi, fatto prima di quello che aveva dichiarato il 4 marzo, durante l’assemblea pubblica «Verdello tra infrastrutture e mobilità» che si era tenuta in paese. Allora ai verdellesi ormai esasperati che chiedevano con forza che Palazzo Lombardia intervenisse a risolvere il problema dell’incrocio semaforico fra la ex statale 42 e la via Cavour, l’assessore regionale (che abita a Brignano ma è originario proprio di Verdello) aveva detto: «Datemi 15 giorni per verificare la disponibilità dei fondi necessari». Alla fine, invece, gliene sono serviti meno. La tangenziale est, di cui l’ammi- nistrazione comunale della Lega di Verdello ha già fatto realizzare il progetto definitivo, avrà un costo di 10 milioni di euro: 2,5 dovranno essere messi dal Comune; la Regione metterà i rimanenti 7,5 di cui, però, non ha la disponibilità immediata. È solo una questione di tempo: «2,5 milioni – spiega Sorte – saranno stanziati a giugno attraverso il previsto assestamento di bilancio. I rimanenti cinque li finanzieremo attraverso il ribasso d’asta della gara per l’assegnazione dei lavori di completamento della variante di Zogno», altra infrastruttura per cui l’assessore re- 1 L’esponente della Giunta di Maroni li aveva promessi nell’assemblea con i cittadini del 4 marzo gionale si è speso, e per cui ha portato nella Bergamasca 31 milioni di euro. Soldi che quindi, non venendo tutti spesi dalla Valle Brembana, finiranno in parte appunto a Verdello, la cui comunità, a 25 anni dalla prima ipotesi progettuale inserita del Ptcp (piano territoriale di coordinamento provinciale) di una strada che portasse fuori il traffico di passaggio dal centro abitato, può finalmente vedere la luce in fondo al tunnel; e insieme a lei tutti coloro che abitualmente sono costretti a rimanere a lungo in colonna all’incrocio. Secondo il più recente studio del traffico che il Comune sta facendo realizzare, sono in tutto 34 mila i veicoli che ogni giorno attraversano l’abitato di Verdello: 16 mila nella direzione Bergamo-Treviglio; 18 mila da Treviglio a Bergamo. Questo incrocio, quindi, è un problema per Verdello a causa dell’inquinamento generato dal passaggio dei veicoli che compromette la qualità di vita; ma soprattutto provinciale perché crea un tappo alla circolazione nella Bergamasca. E questo fatto ha sicuramente giocato un ruolo decisivo nella decisione di Palazzo Lombardia di entrare in gioco. «Alla fine, dopo anni di immobilismo – afferma ancora Sorte – è toccato ancora una volta alla Regione intervenire per risolvere un problema che sarebbe stato a carico di altri. C’è ancora molto lavoro da fare ossia bisogna tecnicamente definire come verranno regolati i rapporti fra Comune, Provincia e Regione nella realizzazione di questa opera. La copertura finanziaria, comunque, c’è e, al momento si può prevedere che i lavori inizieranno nell’arco di un paio di VERDELLO Statale 42 Via Adua Arcene - Treviglio anni». La copertura finanziaria va, però, detto che non è stata in realtà trovata solo in 11 giorni. È invece il risultato di un lavoro partito a gennaio, come rivela il senatore della Lega Giacomo Stucchi, anche lui originario di Verdello, che da tempo sta sostenendo la richiesta del Comune di un aiuto economico per la realizzazione della tangenziale est. Aiuto che fino all’anno scorso l’amministrazione comunale pensava di ottenere grazie al progetto che prevedeva il trasferimento da Bergamo a Verdello dello scalo merci provinciale. Questo progetto, però, da tempo non è più sicuro che andrà in porto. «Già a gennaio – afferma il senatore – la Regione ha iniziato a lavorare per cercare una soluzione di finanziamento sganciata dallo scalo merci. Io stesso ho partecipato a riunioni ufficiose per sostenere l’importanza del tangenziale est per risolvere un problema che colpisce non solo i verdellesi: le migliaia di persone che ogni giorno rimangono in colonna nel centro abitato di Verdello non sono certo del paese. Ora, comunque, la quadra dei finanziamenti è stata trovata. Come verdellese non posso che rivolgere un grande ringraziamento all’assessore Sorte e tutta la Giunta lombarda». Ieri per manifestare la sua soddisfazione Stucchi ha anche lanciato un tweet sul suo profilo: «Le buone notizie aiutano a iniziare al meglio una lunga giornata». Da oggi la notizia che la tangenziale est di Verdello è stata finanziata e che sarà realizzata nell’arco di due anni dovrebbe anche rendere un po’ più sopportabili le colonne all’incrocio semaforico fra la ex statale 42 e la via Cavour. che venisse aperto l’ultimo tratto verso Stezzano. Il sindaco Epizoi sottolinea di avere provveduto a sollecitare anche la Regione e l’intenzione di coinvolgere la Provincia. «Non è più procrastinabile il completamento della nuova Cremasca (la SP 591 bis, ndr) – aggiunge – che ora è ferma a Zanica e il cui progetto è da decenni sul tavolo della Provincia. La conseguenza ambientale di centinaia di veicoli fermi per quattro ore al giorno tra Cologno e Zanica col motore acceso richiede l’interessamento di diverse istituzioni. Da parte dei nostri interlocutori c’è una disponibilità a valutare seriamente la situazione e trovare una via d’uscita». Traffico all’ingresso del rondò dovere di chiedere un incontro con Anas, col sindaco Epizoi di Urgnano, per verificare se ci siano le condizioni per alleggerire il traffico in alcuni orari della giornata. Non è in discussione la bontà dell’infrastruttura ma secondo noi, a suo tempo, non è stato valutato in modo corretto l’impatto mostruoso che una rotatoria a raso avrebbe avuto sulla viabilità». Sono anche emersi alcuni correttivi che ora il tecnico sottoporrà alla dirigenza dell’Anas. Tra questi, oltre a tracciare la segnaletica orizzontale lungo il rondò, oggi assente, si è ipotizzato di aprire un secondo «varco» ripristinando la rampa di accesso che dalla Cremasca immetteva sulla statale 42, ovvero sulla tangenziale sud prima 1 Il senatore della Lega: già da gennaio riunioni per cercare di trovare una soluzione Il maxirondò di Zanica «soffoca» Cologno e Urgnano L’inghippo Code chilometriche ogni giorno. I sindaci hanno incontrato Anas per valutare delle soluzioni Nelle intenzioni avrebbe dovuto sgravare il traffico e velocizzare gli spostamenti tra l’area Sud di Bergamo e il sistema autostradale. Ma da quanto il 27 novembre scorso il gigantesco rondò di Zanica che inter- efJfznfTvwGUp3/ysL78XGsNKncWwyQ191/hw5oFq20= seca la tangenziale Sud e la provinciale 591 (Cremasca) è stato aperto, per i residenti di Urgnano e Cologno raggiungere il capoluogo è diventato un’odissea. Nelle ore di punta, regolarmente, è delirio con code chilometriche. In questi mesi non sono mancate proteste, anche sui social network, dei pendolari esasperati. Per questo i primi cittadini di Zanica e Urgnano si sono mobilitati per chiedere a Anas (proprietaria dell’infrastruttu- ra), Regione e Provincia di trovare una soluzione. A questo scopo martedì i due sindaci si sono recati sul posto con un tecnico dell’Anas. «Anche se il centro abitato del mio Comune ha avuto benefici complessivi dall’apertura del nuovo tratto di tangenziale – spiega il sindaco di Zanica Luigi Locatelli – è sotto gli occhi di tutti il pesante aggravamento della viabilità lungo la direttrice Nord-Sud e mi sono sentito in ©RIPRODUZIONE RISERVATA Stefano Bani 31 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 La minoranza a Verdello «Notizia positiva, siamo a favore ma va tutelata l’area agricola» on siamo mai stati contrari alla tangenziale. Quindi non possiamo che essere contenti del fatto che sono stati trovati i soldi per finanziarla. I «N Il progetto TANGENZIALE NORD C O M U N N U O V O tempi per lo stanziamento dei fondi sembrano, però, ancora molto incerti». Questo il commento del capogruppo della lista di minoranza di Verdello «Verdello di tutti» Rita Rovaris sui fondi trovati per la costruzione della tangenziale est di Ver- dello. «Noi - spiega ancora Rovaris - abbiamo sempre espresso favore alla tangenziale di Comun Nuovo perché, in attesa di reperire i fondi per costruire la nostra tangenziale, ci sembrava la soluzione ideale per alleggerire il traffico nel centro abitato di Verdello». La minoranza se però da un lato non si dice contraria alla tangenziale est, dall’altro contesta l’ultima parte a sud dell’infrastruttura: il tratto fra via Adua e la ex statale 42: «Va eliminato perché distruggerà un’area agricola ancora intatta». E per Comun Nuovo c’è la carta di Spirano Le opere. Un piano produttivo potrebbe pagare la strada Il sindaco: «I privati sosterrebbero la maggiore spesa» via Verdella PROVINCIALE 119 via Verdella TANGENZIALE SUD Bergamo Comun Nuovo STRADA PROVINCIALE FRANCESCA Il sindaco: soddisfatto? Quando ci sarà l’opera «Io sono abituato a cantare vittoria solamente quando un lavoro è finito. Il fatto, comunque, che la copertura finanziaria per la nostra tangenziale sia stata trovata, è sicuramente un fondamentale punto di partenza». Questo il commento del sindaco di Verdello Luciano Albani alla notizia che la Regione ha trovato i 7,5 milioni di euro necessari a finanziare la costruzione della tangenziale est di Verdello, risolvendo così un problema che attanaglia da anni la viabilità locale. Gli altri 2,5 milioni di euro che servono a coprire l’intero costo dell’infrastruttura, pari a 10 milioni, dovranno essere messi dal Comune. «In cassa - afferma il primo cittadino - abbiamo già 2,1 milioni di euro che però, per le regole in materia di bi- lanci comunali, non possiamo spendere. Con la Regione e la Provincia bisognerà, quindi, studiare le modalità per attingere questi fondi e anche come gestire i soldi che in futuro saranno stanziati dalla Regione». Soldi che Albani non ha mai perso la speranza di riuscire a ricevere: «Quando un progetto è serio, come quello per la nostra tangenziale est sostiene – si sa che, prima o poi, non può che essere preso in considerazione. Il Comune, ovviamente, non avrebbe mai potuto realizzare con le sue sole forse un’opera da 10 milioni di euro». COMUN NUOVO Che ne sarà della tangenziale di Comun Nuovo ora che la Regione ha deciso di stanziare 7,5 milioni di euro per la tangenziale di Verdello? La domanda sorge spontanea visto che l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte 11 giorni fa, in un’assemblea pubblica, si era impegnato a reperire fondi per un progetto o per l’altro, non per tutti e due. Il motivo è che la tangenziale di Comun Nuovo, in attesa che venissero trovati i soldi per quella di Verdello, era considerata la soluzione migliore per prendere due piccioni con una fava: portare fuori dal centro abitato di Comun Nuovo il traffico che proviene dallo svincolo sulla provinciale 119 della tangenziale sud e alleggerire di un 30% il traffico all’incrocio fra la ex statale 42 e via Cavour nel centro abitato di Verdello. La notizia emersa ieri è, invece, che entrambe le infrastrutture potrebbero essere realizzate grazie al Comune di Spirano (targato Lega) che sta verificando la fattibilità di un Piano di insediamento produttivo. Questo piano porterebbe la zona produttiva a nord della provinciale Francesca ad espandersi verso ovest. Alle aziende interessate, a scomputo dei dovuti oneri, verrebbe messa in carico la parte più consistente del lotto sud della tangenziale di Comun Nuovo che la Regione avrebbe dovuto finanziare con 2,5 milioni di euro. Questo lotto sud è previsto che parta dalla via Verdella (in territorio di Comun Nuovo dietro l’azienda Heineken) per poi collegarsi alla provinciale Francesca. «Entro giugno – afferma Traffico a Comun Nuovo: si attende la soluzione della tangenziale 1 In questo modo la Regione dovrebbe investire solo 800 mila euro, non 2,5 milioni il sindaco di Spirano Giovanni Malanchini – sapremo se questo piano di insediamento produttivo potrà andare in porto. Siamo già stati in Regione per approfondire l’iter. L’espansione a ovest della zona produttiva interesserà suolo agricolo: sarà necessario un accordo di programma promosso da Palazzo Lombardia». Se l’accordo dovesse andare a buon fine, allora una gran parte del lotto sud verrebbe realizzato da privati e alla Regione rimarrebbe da finanziarne solo una tratto di circa 800 mila euro. Soldi che la Regione non avrebbe difficoltà a recuperare, nonostante i 7,5 milioni già recuperati per la tangenziale di Verdello. In questo modo, quindi, la Giunta regionale rispetterebbe anche il mandato del Consiglio regionale (in seguito a un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle e approvato all’unanimità) di trovare 2,5 milioni di euro per la tangenziale di Comun Nuovo. Malanchini è consapevole dell’importanza politica dell’operazione: «Ci interessa che i privati realizzino gran parte del lotto sud della tangenziale di Comun Nuovo perché, in questo modo, riusciremmo a creare un accesso alla nostra zona produttiva direttamente dalla Francesca. Allo stesso tempo ci rendiamo conto che, in questo modo, riusciremmo a liberare la Regione dall’impegno di stanziare 2,5 milioni di euro su questa infrastruttura e di investirne, invece, la gran parte sulla tangenziale di Verdello». Messi a posto i conti sul lotto sud, poi spetterà all’Anas mantenere l’impegno di stanziare cinque milioni di euro per il lotto nord della tangenziale di Comun Nuovo che parte dalla via Verdella e si collega alla rotatoria dello svincolo della tangenziale sud sulla provinciale 119. Pa. Po. Bergamo-Treviglio, entra la Vitali con 200 mila euro Treviglio La società di costruzioni di Cisano diventa socio di Autostrade bergamasche spa. Verso il nuovo Cda La società di costruzioni Vitali spa di Cisano entra a far parte della compagine sociale di Autostrade bergamasche spa, l’ente promotore della superstrada Bergamo-Treviglio. A novembre dall’assemblea dei soci era stato approvato l’aumento di capitale da 1 a 2 milioni di euro. Non tutti i soci avevano efJfznfTvwGUp3/ysL78XJsHbNYNgzM3t857iOHK8Cc= poi potuto sottoscrivere questo aumento, ossia versare i soldi corrispondenti alla loro partecipazione azionaria. Fra questi la Provincia, finora secondo socio di maggioranza con il 25,2% del capitale sociale. Da qui l’apertura a nuovi soci in grado di versare risorse fresche come, appunto, la Vitali che ha acquistato quote per 200 mila euro. «Entriamo in Autostrade bergamasche – affermano dalla società di Cisano – perché riteniamo il progetto della superstrada Bergamo-Treviglio una importante soluzione viabi- Un mezzo della Vitali spa listica per evitare la congestione del traffico, anche dei mezzi pesanti, nei centri abitati: sono 12 mila i camion sulla direttrice Bergamo-Treviglio». A quanto risulta, non tutte le quote rimaste inoptate (ossia invendute) con l’aumento di capitale deliberato sono state acquistate. Le risorse fresche versate dalla Vitali consentiranno, comunque, ad Autostrade bergamasche spa di continuare la sua vita societaria che ha, come prossimo obiettivo, convincere la Regione a convocare la gara pubblica europea per la scelta dell’operatore privato a cui concedere di costruire la superstrada; e poi, per i successivi cinquant’anni, di gestirla incassandone i pedaggi. Non si può dare per certo che questo operatore sarà proprio Autostrade Bergamasche. A quanto risulta al progetto sono interessati anche operatori esteri. L’ingresso della Vitali in Autostrade bergamasche cambierà i rapporti di forza interni. È, infatti, già previsto un rinnovo del Consiglio di amministrazione che, quindi non vedrà più come presidente Ettore Pirovano. «Mi sembra giusto la- sciare spazio a chi ci mette i soldi» afferma l’ex presidente della Provincia che, comunque, si dice soddisfatto del lavoro svolto. Durante la sua presidenza, durata un anno e mezzo, il progetto della Bergamo-Treviglio è uscito dallo stallo. Il motivo è che è stato ridimensionato da autostrada a superstrada, riducendone così dimensioni, impatto ambientale e costo. L’investimento sarà pari a circa 180 milioni di euro, a cui anche la Regione sarà chiamata a contribuire tra i 6-7 milioni di euro. P. Po.