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Guardare al Sud pensando europeo

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Guardare al Sud pensando europeo
aprile - Giugno 2009 n. 44
Guardare al Sud pensando
europeo
Cesare Valtellina
Lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti di telecomunicazione nelle regioni
meridionali italiane è parte integrante di un’evoluzione che sottolinea la centralità del nostro Paese nello scacchiere geopolitico Mediterraneo. Negli ultimi anni il Mezzogiorno ha compiuto importanti passi per essere sempre più
in sintonia con le dinamiche europee ed internazionali, anche se c’è ancora
molto da fare e da progettare. Valtellina ha saputo andare oltre lo stereotipo
del Meridione come ”problema” e ne ha riconosciuto le grandi potenzialità.
Lo dimostra il nostro impegno aziendale e operativo in regioni quali la Puglia, la Basilicata e la Campania di cui, nelle pagine di questo numero di Noi
Mille, offriamo testimonianze concrete. Opere e collaborazioni che hanno visto partecipi, insieme a noi, istituzioni e imprese tra le più autorevoli del territorio, unite nel comune obiettivo di offrire al Sud un significativo sviluppo
infrastrutturale. Il consolidamento di queste partnership e le crescenti richieste di interventi che arrivano da varie regioni meridionali, sono conferma
della validità della nostra scelta di dare il via ad una espansione operativa
anche in queste regioni. In questa logica abbiamo deciso di avere una sede
Valtellina a Napoli. Un vero e proprio “quartier generale” per il Sud. Tramite
la nostra sede in Campania possiamo infatti gestire al meglio l’operatività
in essere e sviluppare nuovi rapporti commerciali che, ne parliamo sempre
in questo numero di Noi Mille, comprendono anche attività nel campo dei
parchi fotovoltaici. L’energia pulita e l’ecosostenibilità sono argomenti che
anch’essi avvicinano il nostro Sud all’Europa.
In questo numero:
Boom per il fotovoltaico
ECOSOSTENIBILITà ITaLIaNa aLLa LuCE dEL SOLE
È vero e proprio boom. Anche in Italia, come già da tempo
nel resto d’Europa, la diffusa coscienza responsabile si è
tradotta in ecosostenibilità concreta: oggi l’impiego domestico e imprenditoriale di energia solare ha raggiunto quote
di consenso fino a qualche anno fa inimmaginabili.
Nuova sede Phonetica
LE RISPOSTE dI VaLTELLINa SONO SEMPRE
PIù TEMPESTIVE
In soli due mesi Valtellina predispone il complesso apparato tecnologico della nuova sede di Phonetica.
Norme operative più efficienti
uN IMPORTaNTE RuOLO CONSuLENZIaLE
L’Associazione per la convergenza nei servizi di
comunicazione, di cui fa parte anche Valtellina, è un riferimento autorevole per capire come ridurre il costo d’opera
delle reti NGN.
Valtellina e Telecom Italia
uN PaTTO PER L’INNOVaZIONE
L’accordo siglato lo scorso aprile ha consolidato la
partnership della nostra azienda con Telecom Italia, sulla base di obiettivi di innovazione tecnologica e operativa
ampiamente condivisi.
2
NOImILLe
È BOOM PER IL FOTOVOLTAICO
Ecosostenibilità italiana
alla luce del sole
È vero e proprio boom. Anche in Italia,
come già da tempo nel resto d’Europa,
la diffusa coscienza responsabile si è
tradotta in ecosostenibilità concreta:
oggi l’impiego domestico e imprenditoriale di energia solare ha raggiunto
quote di consenso fino a qualche anno
fa inimmaginabili. Eloquenti in questo senso i dati forniti lo scorso mese
di marzo dal GSE (Gestore Servizi
Elettrici, il cui azionista unico è il Ministero dell’Economia): oltre 41.000
impianti fotovoltaici già attivati, di cui
triennio 2006-2009 è motivo di grande
ottimismo, supportato da prospettive
statistiche che prevedono un ulteriore
aumento degli impianti di 40 mila unità
entro la fine dell’anno. Con particolare
riferimento al mondo industriale e del
terziario, il crescendo di casi di efficienza energetica è proporzionale alla consapevolezza che l’energia da fonti rinnovabili è un vero e proprio vantaggio,
non solo per l’ambiente, ma anche per
le casse aziendali. Oltre che strumenti
di risparmio a lungo termine, le nuove
oltre 24.000 soltanto nel 2008. Una
“evoluzione culturale” a cui hanno contribuito gli incentivi previsti dal Conto
Energia: un meccanismo che non eroga contributi all’acquisto, ma remunera
con somme in denaro la produzione
elettrica dell’impianto per i primi 20
anni di attività. Condizioni necessarie
sono che l’impianto sia connesso alla
rete (grid connected) e che la dimensione nominale sia superiore a 1 kWp.
L’ingente incremento delle richieste
di ammissione alle incentivazioni nel
30.000
24.125
25.000
20.000
+ 385%
15.000
10.000
5.000
0
+ 445%
6.272
1.411
2006
2007
2008
potenza
numerosità
NUMEROSITà E POTENZA DEGLI IMPIANTI ANNUALMENTE ENTRATI IN ESERCIZIO
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
338.010
+ 482%
+733%
70.062
9.561
2006
2007
2008
NOImILLe
tecnologie di produzione e diffusione
di energia fotovoltaica sono un vero e
proprio business per le realtà che, come
Valtellina, puntano sull’innovatività e
la capacità evolutiva. A chi obietta che
installare impianti fotovoltaici è troppo
oneroso, i più recenti dati di mercato
rispondono con un sensibile calo dei
prezzi negli ultimi dieci anni. La ricer-
ca tecnologica ha permesso, infatti, di
produrre strumenti sempre più sofisticati con costi sempre più bassi e capacità di rendimento sempre più elevata.
Oggi la tecnologia fotovoltaica ha dei
costi accessibili e interamente ammortizzabili nel giro di qualche anno. È da
aggiungere, inoltre, che interessanti
agevolazioni all’acquisto non arrivano
3
soltanto dal Ministero competente: da
qualche tempo a questa parte, per favorire il finanziamento, il GSE ha previsto
la cessione dei crediti derivanti dall’ammissione alle tariffe incentivanti al soggetto finanziatore, rendendo possibile
l’accensione di mutui per acquisto e installazione con copertura fino al 100%
del costo complessivo.
A VALTELLInA L’InsTALLAzIOnE dEI PARChI FOTOVOLTAICI nELLA zOnA dEL TAVOLIERE
In Puglia il sole diventa new business
Le caratteristiche geografiche e climatiche della Puglia sono fattori determinanti per lo sviluppo di innovativi
impianti di produzione energetica rinnovabile. La “terra del sole” è, infatti,
riferimento privilegiato per la realizzazione di alcuni dei più importanti parchi fotovoltaici d’Italia, con il
convinto sostegno della Regione.
L’istituzione locale promuove direttamente questo sviluppo della green
technology sul proprio territorio, sommandole agli incentivi statali previsti
dalle recenti normative in tema di risparmio, efficienza ed ecosostenibilità. Nell’importante sviluppo dei parchi fotovoltaici, Valtellina ha un ruolo
fondamentale: si occupa dell’installazione dei moduli fotovoltaici e delle
strutture di sostegno, della realizzazione delle opere civili e degli impianti in
media e bassa tensione. Le è affidato,
in sostanza, il funzionamento “vitale”
di queste importanti strutture. La commessa, assegnata da una società che ha
Grande professionalità
anche per piccoli interventi
L’efficienza di Valtellina nella realizzazione delle grandi opere è un
autorevole “biglietto da visita” per
l’esecuzione di impianti di dimensioni anche notevolmente inferiori.
Valtellina si rivolge, infatti, anche a
piccole realtà orientate all’installazione di impianti fotovoltaici
“home” o su capannoni industriali,
con potenze da 3 a 100 Kw, garantendo anche in questi interventi lo
stesso impegno, la medesima operatività tecnica e consulenziale ed
uguale affidabilità.
il proprio core business nel settore del
fotovoltaico, comprende la realizzazione di numerosi parchi di potenza
pari a 1 MW ciascuno, di cui 2 già
realizzati e 6 in corso d’opera. La
scelta della committenza ha privile-
giato Valtellina per il valore aggiunto
di qualità ed affidabilità che l’azienda
ha più volte dimostrato. A differenza
di altre realtà di settore non specializzate, Valtellina assicura elevata professionalità nel rispetto delle scadenze
stabilite, garantendo un servizio attento e responsabile anche per quanto riguarda la sicurezza, considerando che
sono interessate fasi di lavoro che prevedono operatività su linee e impianti
a media tensione (fino a 20.000 Volt).
Ma non solo. Nel progetto dei parchi
pugliesi Valtellina è un vero e proprio
partner nella redazione dei programmi di intervento. Oltre ad occuparsi
dell’aspetto concretamente realizzativo, l’azienda mette a disposizione delle realtà progettuali le proprie competenze tecniche. Valtellina si dimostra,
dunque, un riferimento risolutivo per
le realizzazioni di nuova e nuovissima
generazione, in particolare per quanto
riguarda le tecnologie di produzione
energetica da fonti rinnovabili.
4
NOImILLe
I COnsIgLI dI nOIMILLE
La conservazione dei documenti
Una busta paga del 1973. Quello che spicca
sono in particolare le trattenute per oneri contributivi, previdenziali e assistenziali, che allora
risultavano di circa il 15%, rispetto ad una media odierna del 35%!
L’evoluzione tecnologica sta compiendo passi da gigante, non solo in
ambito imprenditoriale, ma anche in
quello domestico. Tuttavia, il progetto di informatizzazione totale della burocrazia è ancora qui da venire.
Per diverso tempo nelle case sarà necessario mantenere uno spazio per la
conservazione di documenti ufficiali
o semi-ufficiali.
Innanzitutto è opportuno spiegare
che l’archiviazione deve essere effettuata sulla base della “prescrizione”
a cui è sottoposta la documentazione: si tratta del periodo entro il quale
si ha l’obbligo di tenere le documentazioni per dimostrare gli avvenuti
pagamenti. Partiamo dalle bollette (acqua, luce, gas, ecc.): sia che
vengano saldate con domiciliazione
bancaria che attraverso tradizionale
bollettino postale, fatture e ricevute
devono essere custodite per almeno
cinque anni dalla data di emissione. Caso a parte, invece, riguarda il
pagamento telefonico, la cui certificazione deve essere reperibile per
cinque anni per la linea fissa e per
dieci anni per quella mobile. Piuttosto ambiguo il caso del Canone Rai,
La validità temporale
non è la stessa per tutti i
documenti. Per aiutarvi
a fare un po’ di ordine nei
cassetti ed evitare che
vi troviate a pagare due
volte la stessa fattura,
noiMille vi ricorda lo
scadenziario degli atti
di certificazione più
importanti e frequenti.
per cui una sentenza ha prolungato
il termine da cinque a dieci anni.
Sentenza per il momento ancora isolata, che non ha ricevuto la ratifica
di validità universale. Cinque anni
sono il termine minimo anche per le
ricevute di affitti o mutui, anche se
il buonsenso consiglia di prolungare
volontariamente la conservazione di
qualche anno oltre la scadenza. Dalla
casa all’automobile, la via della conservazione non cambia: la Regione
ha tempo tre anni per accertare l’ef-
fettivo pagamento del bollo, mentre
la Polizia Locale ne ha cinque per
verificare il saldo di una contravvenzione. Prescrizione più ridotta, invece, per le polizze Rc auto, che hanno
validità di un anno con impegno di
rinnovo. Cinque anni, invece, per le
polizze vita. Un po’ più complessa la
conservazione di certificati riguardanti le estinzioni economiche con
il Fisco. Modello Unico, 730 e Cud
devono essere conservati fino al 31
dicembre del quarto anno successivo
alla presentazione della dichiarazione, periodo entro il quale gli uffici
possono procedere ad accertamenti.
Per quanto riguarda lo stipendio
mensile da lavoro, i cedolini di avvenuta retribuzione sono preziosi e
vanno custoditi per molto tempo.
Nelle realtà che contano più di 15 dipendenti la possibilità di contestare
i conteggi si prescrive dopo cinque
anni, mentre in quelle più piccole
perdono valore solo dopo cinque
anni dalla cessazione del rapporto lavorativo. Queste ricevute sono
spesso l’unico modo per certificare
un rapporto lavorativo dipendente
e possono rivelarsi utili fino a dieci anni dopo l’inizio del trattamento
pensionistico. Lo stesso vale per le
ricevute dell’Inps o di qualsiasi altro ente previdenziale, da conservare
per almeno dieci anni.
daL NOSTRO aLBuM fOTOGRafICO
In questa foto del 1960, il
Comm. Gianpietro Valtellina
(a sinistra) con Vittorio
Belotti, fedele dipendente
dell’azienda. L’immagine è
stata scattata nel cantiere
per la costruzione della
linea telefonica ValtortaBergamo, durante le
misurazioni del settore di
san Pellegrino terme per
conto di stipel.
NOImILLe
5
sICUREzzA - a cura di Carolina Borella
I quesiti sul decreto 81/08:
coordinamento dei lavoratori autonomi
Come si coordina il controllo per la
sicurezza su più lavoratori autonomi
operanti nello stesso cantiere? Come si
gestisce la sicurezza in questi casi?
Le sentenze della Corte di Cassazione
non costituiscono legge ma molto spesso
forniscono degli indirizzi e delle indicazioni molto utili per una corretta ed a volte anche logica applicazione delle norme
di legge stesse. Oggetto del quesito è la
sentenza n. 1770 del 16/1/2009 della Sez.
IV della Corte di Cassazione Penale con
la quale è stata confermata la condanna,
già inflitta dal Tribunale e poi confermata
dalla Corte di Appello, di un committente per non aver nominato un coordinatore
per la sicurezza nell’ambito di alcuni lavori di ristrutturazione. È stato posto in
evidenza che in merito all’obbligo della
nomina del coordinatore da parte del
committente il legislatore cita nell’art. 90
comma 3 del D. Lgs. n. 81/2008, e citava
ancor prima nell’art. 3 comma 3 del D.
Lgs. n. 494/1996 così come modificato
dal D. Lgs. n. 528/1999, la condizione
della presenza di più imprese anche non
contemporanee, e non di quella dei lavoratori autonomi, lasciando intendere
quindi che questi ultimi non sono da computare fra le imprese a fine di determinare
le condizioni affinché per il committente
sussista l’obbligo della nomina del coordinatore, oltre al verificarsi ovviamente
delle altre condizioni indicate nel decreto
legislativo medesimo. Su tale argomento
si è tanto discusso e ci si è chiesti più volte se il mancato riferimento ai lavoratori
autonomi nell’art. 90 comma 3 sia stata
una dimenticanza del legislatore oppure
se esso è stato fatto volutamente. La definizione di lavoratore autonomo è contenuta nel D. Lgs. n. 81/2008 nell’art. 89 in
base al quale questi è una “persona fisica
la cui attività professionale contribuisce
alla realizzazione dell’opera senza vincolo di subordinazione”. Quella di impresa
si può desumere dal Codice Civile. Nel
D. Lgs. n. 81/2008 non è riscontrabile
però, come sarebbe stato opportuno, la
definizione di impresa esecutrice. Secondo il Ministero del Lavoro, alla luce
di quanto indicato nella Circolare n 4
del 28/2/2007, l’impresa esecutrice è
quell’impresa che nel cantiere esegue i
lavori di cui all’Allegato I del D. Lgs. n.
494/1996, ora Allegato X del D. Lgs. n.
81/2008, ma tale definizione non è stata ritenuta da molti condivisibile per le
considerazioni espresse nell’approfondimento citato al termine del quale come
definizione di impresa esecutrice è stata
individuata molto più opportunamente
quella di impresa che comunque opera in
cantiere, indipendentemente dall’attività
che in esso viene svolta, essendo determinante la condizione che la stessa acceda e frequenti il cantiere medesimo.
Per quanto riguarda il lavoratore autonomo, se si pensa che questi è destinatario
del PSC (art. 101 comma 2 del D. Lgs. n.
81/2008), che deve adeguarsi ai fini della
sicurezza alle indicazioni fornite dal coordinatore in fase di esecuzione dei lavori
(art. 94 dello stesso D. Lgs.), che è soggetto alla verifica tecnico professionale
da parte del committente, (art. 90 comma
9 lettera a), che è destinatario di sanzioni
specifiche (art. 160), che è sottoposto al
controllo da parte del coordinatore in fase
di esecuzione (art. 92 comma 1 lettera a),
che deve cooperare con i datori di lavoro ai fini della applicazione delle norme
di sicurezza e curare la reciproca informazione con gli stessi (art. 92 comma 1
lettera c) e che comunque può portare in
cantiere dei rischi che possono interferire
con l’attività di altre imprese, che, anche
se non è per interpretazione diffusa destinatario della redazione del piano operativo di sicurezza (POS), essendo questo per
definizione un documento che i datori di
lavoro delle imprese esecutrici redigono
in riferimento al singolo cantiere ai sensi
dell’art. 17 comma 1 lettera a) a tutela dei
lavoratori dipendenti, che egli in effetti
non ha, è comunque obbligato a rispettare l’art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 sui
lavori affidati in appalto e quindi a fornire
informazioni sui rischi che nello svolgimento della sua attività eventualmente
porta in cantiere ed è destinatario del DUVRI da parte del committente datore di
lavoro, non si comprende come questi (il
lavoratore autonomo) non debba essere
equiparato ad una impresa ai fini della
applicazione delle norme di sicurezza sul
lavoro nei cantieri temporanei o mobili
ed in particolare dei commi 3 e 4 dell’art.
90 del D. Lgs. n. 81/2008. Ecco quindi
l’insegnamento della Corte di Cassazione
che è chiamata in fondo ad esprimersi su
fatti già accaduti e su sentenze già emanate sia dal Tribunale che dalla Corte di
Appello, ma che in fondo dà dei suggerimenti su quello che è da farsi onde evitare che tali fatti accadano nel rispetto delle
norme di prevenzione degli infortuni e
sulla tutela della salute dei lavoratori. Si è
più propensi quindi, ritornando all’applicazione dei commi 3 e 4 dell’art. 90 del
D. Lgs. n. 81/2008 che in tali commi vi
sia stata una “dimenticanza” del legislatore nel non citare i lavoratori autonomi
congiuntamente alle imprese, cosa che ha
fatto invece in tanti altri punti del decreto
legislativo medesimo. Si può concludere,
quindi, che al momento, a seguito di una
lettura lessicale della norma ed a stretto
rigore giuridico, non sussiste l’obbligo da
parte del committente della nomina del
coordinatore nel caso in cui questi incarichi più lavoratori autonomi ad eseguire
delle opere in un cantiere edile. In materia di salute e sicurezza sul lavoro, però,
occorre distinguere ciò che è obbligatorio
da ciò che è opportuno e l’opportunità in
questi casi suggerisce quello che in fondo
emerge da una lettura invece sistematica
del D. Lgs. n. 81/2008, visto anche che un
comportamento contrario può oltretutto
costituire una colpa specifica nel caso del
verificarsi di un evento infortunistico, e
cioè la necessità di equiparare comunque
i lavoratori autonomi alle imprese, ai fini
della applicazione delle norme in materia
di salute e di sicurezza sul lavoro.
(Fonte: punto sicuro)
6
NOImILLe
VALTELLInA sOsTIEnE IL COMITATO PER I dIRITTI UMAnI OnLUs
CCDU: diritti al cuore
della famiglia. I minori.
Il Presidente del Comitato,
Elia R. Cestari, ci presenta
due delle più significative
campagne in corso.
Da tempo Valtellina
concretizza il suo impegno per lo sviluppo umano e sociale
sostenendo il Comitato dei Cittadini per
i Diritti Umani Onlus, organizzazione
finalizzata ad investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti
umani. Una realtà attiva in Italia dal
1979 e, da allora, impegnata nell’organizzazione di eventi ed iniziative per
sensibilizzare, coinvolgere e attivare la
comunità contro l’abuso di psicofarmaci nei centri di salute mentale e per la
tutela dei minori. Attualmente il CCDU
è soprattutto impegnato in campagne
e progetti nazionali orientati su due
fronti: l’informazione trasparente sulla
problematica del disturbo da deficit di
attenzione e iperattività (ADHD) e la
difesa dei diritti della famiglia. Con il
Presidente del Comitato italiano, Elia
Roberto Cestari, cerchiamo di capire
di più sul Comitato, sulle promozioni e
sui risultati.
Da ormai trent’anni il CCDU è attivamente orientato alla denuncia di temi
molto lontani dall’interesse mediatico.
Questo richiede molte forze e altrettanta buona volontà. Cosa avete concretizzato finora?
Nel corso degli anni abbiamo raccolto
centinaia di denunce e condotto numerose campagne di successo, come per
esempio quella sul consenso informato
in relazione all’elettroshock e la serie
d’ispezioni a sorpresa effettuate nei
residui manicomiali italiani nei primi
anni ’90, che portarono alla loro definitiva chiusura. Ovviamente a queste
campagne di intervento, abbiamo costantemente affiancato iniziative di informazione e di sensibilizzazione che
ci hanno permesso di raccogliere un
largo consenso tra le imprese ed i cittadini italiani.
A proposito di iniziative, entriamo ora
nello specifico delle campagne attualmente in corso.
Si tratta di due importanti progetti: la
campagna “Perché non Accada” e il Movimento Associativo “Cresco a Casa”.
Entrambi orientati su diverse tematiche
ma con un unico comune denominatore:
la tutela dei minori. La campagna “Perché non accada”, non è un’iniziativa del
CCDU. Raccoglie, infatti, l’adesione e la
partecipazione di varie Onlus italiane, il
cui obiettivo comune è sintetizzabile nello slogan: “la vivacità dei bambini non
è una malattia!”. Gli scopi sono quelli
di fornire una corretta e trasparente informazione sul tema ADHD, sostenere
un fermo rifiuto all’introduzione di test
“psico-comportamentali” nelle scuole
e promuovere il consenso informato riguardo alla somministrazione di psicofarmaci ai minori.
È certamente una tematica complessa
e di tipo scientifico. Come affrontate
questo importante aspetto?
La campagna è coordinata da un’autorevole Direzione Scientifica costituita
da cinque membri tra medici, psicanalisti e psichiatri. Tutti gli artefici della
campagna concordano sulla semplice
constatazione che le manifestazioni del
comportamento umano non sono specifiche malattie. Le ipotesi scientifiche a
tale proposito non sono verità assolute
almeno fino a quando non sono sostenute da prove inconfutabili. L’evidenza
che qualcosa esiste non è, in sé, la spiegazione del fenomeno.
Quali sono finora i risultati ottenuti?
La Regione Piemonte e la Provincia
autonoma di Trento hanno approvato
un testo di legge che vieta l’effettuazione di test psicopatologici nelle scuole
d’ogni ordine e grado. La stessa proposta di legge è stata avanzata in altre 9
Regioni italiane, alla Camera e al Senato della Repubblica. Molti opinion
leader del mondo artistico e sportivo si
sono fatti portavoce del messaggio per
raggiungere i propri fan. Milioni di cittadini italiani hanno scoperto un argomento troppo a lungo insabbiato.
NOImILLe
7
ALBAnIA, nEw BUsInEss
Strategie albanesi
La nostra azienda ha partecipato ad un viaggio d’affari
organizzato da importanti imprese italiane, per allacciare
relazioni di new business in territorio albanese.
deciso programma di sviluppo, che
naturalmente non può che basarsi su
nuove infrastrutture. Particolarmente
interessanti le prospettive per quanto
riguarda il settore delle telecomunicazioni e dell’energia. Gli incontri con
la dirigenza di ALB Telecom ha tracciato il quadro di come si presenterà
lo scenario della crescita delle TLC.
Altrettanto interessanti le strategie
per quanto riguarda la realizzazione
di nuove centrali idroelettriche, essenziali per fornire energia a un Paese che guarda con decisione ad una
crescita che dovrebbe porre un freno
anche al problema dell’emigrazione.
Nello scorso mese di marzo Cesare
Valtellina e Marco Piazzalunga hanno
rappresentato Valtellina nel viaggio
d’affari che ha portato una qualificata
delegazione di aziende italiane, bergamasche in particolare, a conoscere
meglio la realtà socio-economica albanese, ed in particolare i settori di
maggiore e più immediato sviluppo,
quelli che possono offrire concrete
opportunità di new business.
Sono stati svolti incontri ai massimi
livelli istituzionali e imprenditoriali, che hanno permesso di verificare
come esiste una forte volontà da parte di questo Paese di attivare un più
Romania: con Italtel per
lo sviluppo delle reti TLC
La Romania, new entry dell’Europa a 27 nel 2007, sta facendo
crescere le strutture di TLC e di communication technology.
Lo dimostrano le opere infrastrutturali, industriali e
informatiche per la riqualificazione dell’intero Paese.
Lo scenario rumeno si sta dimostrando sempre più un’importante
opportunità per le imprese europee
del settore TLC. Valtellina già da
tempo ha acquisito la consapevolezza dei vantaggi di guardare ad Est e
di costruire partnership con le realtà
imprenditoriali più accreditate dei
nuovi paesi UE. Questo impegno si
è tradotto nell’apertura di una sede
rumena di Valtellina e in vantaggiose
committenze con aziende leader nel
settore. Un esempio significativo è la
nuova collaborazione con Italtel per il
potenziamento della comunicazione
internet e cellulare in Romania. Un
progetto pensato da Vodafone Romania per lo sviluppo della nuova tecnologia veloce che funge da riferimento
primario per la crescita socio-economica. L’obiettivo è offrire mezzi e
strumenti sempre più all’avanguardia
per la realizzazione del programma
di sviluppo del Paese, incentivato
dalla stessa Europa allargata. Italtel,
realtà all’avanguardia nello sviluppo
e integrazione di prodotti e servizi
per le reti di nuova generazione, si
sta occupando di importanti progetti. Sua, dunque, anche la scelta delle
realtà destinate ad affiancarla nell’
operatività. Per la selezione, Italtel
si è basata sugli stessi requisiti che la
distinguono a livello internazionale:
l’eccellenza del servizio, l’affidabilità e l’elevata competenza tecnica.
Valtellina ha soddisfatto tutti i plus,
offrendo, in più, il valore aggiunto
della celerità e del massimo rispetto
dei tempi. La commessa affidatale in
Romania consiste nell’installazione
di ben 650 siti in FO e 360 in Microwave per il potenziamento delle fibre
ottiche e dei ponti radio per la telefonia cellulare e la comunicazione interattiva. Un lavoro complesso e articolato che richiederà all’azienda una
doppia fase operativa: l’installazione
vera e propria degli impianti durante
il giorno e il processo di “migrazione”, ossia di cablaggio e attivazione
della rete, nelle ore notturne.
8
NOImILLe
nUOVA sEdE PhOnETICA
Telecom italia chiama,
Valtellina risponde.
Con tempestività.
In soli due mesi Valtellina predispone il complesso
apparato tecnologico della nuova sede di Phonetica.
su una superficie di 2800 m2, gli impianti
più all’avanguardia per la comunicazione
e l’inter-connessione.
Un’attività di comunicazione sviluppata e professionalizzata è la condizione basilare per un futuro competitivo sul mercato internazionale.
Soprattutto in un periodo come quello attuale, caratterizzato da una sostanziale necessità di valorizzare gli
investimenti e aprire nuove opportunità di mercato, la tecnologia TLC ed
i servizi specializzati di interrelazione e comunicazione sono una priorità. Allo stesso tempo, l’esigenza di
ottimizzare i costi aziendali sollecita la ricerca di soluzioni orientate
all’esternalizzazione di attività diverse dal core business.
È in questo scenario che si sviluppa
l’attività aziendale di Phonetica, riferimento in tutta Italia per prestazioni
di call center, service telematico e
Business Process Outsoursing.
Una realtà che da oltre dieci anni opera in un’ottica di continua innovazione, dei metodi, delle tecnologie e dei
servizi e che proprio in quest’ottica,
oggi apre una nuova sede a Paderno
Dugnano (MI), uno dei centri nevralgici dell’industrializzazione milanese
e lombarda.
Valtellina, su commissione di Telecom Italia, è stata chiamata a fornire un servizio “chiavi in mano” per
la progettazione, l’installazione e la
messa in opera di tutto l’apparato
tecnologico dell’azienda: dagli impianti elettrici ai sistemi di rete dati,
dai dispositivi speciali di controllo
e videosorveglianza, all’allestimento dell’impianto di condizionamento
predisposto per il trattamento dell’aria
e l’eliminazione delle polveri.
Si tratta di interventi articolati e
complessi valutati in una commessa
di circa 1 milione di euro, da effettuare con la massima cura perché
orientati al funzionamento di un’attività di conservazione di dati sensibili e altamente riservati, di tecnologie avanzate e particolarmente
sofisticate e di velocissimi sistemi di
interconnessione.
A questo si aggiunge la realizzazione
di canalizzazioni e installazioni delle
infrastrutture di supporto.
Operazioni tanto complesse quanto
delicate, che esigono elevata competenza, ma anche massima tempestività: è richiesta esplicita di Telecom
Italia, su indicazioni dell’azienda
cliente, che gli interventi, assegnati
solo nel mese di maggio, siano ultimati entro la fine di luglio.
Proprio il rispetto dei tempi ristretti
(non più di 60 giorni) è uno dei requisiti principali, assieme all’affidabilità e alla qualità del servizio, che ha
portato Phonetica e Telecom Italia a
scegliere Valtellina.
Ancora una volta l’azienda è riferimento garantito per le realtà italiane
di settore più autorevoli e dinamiche,
ma anche più esigenti.
PhONETICa
Dal 1998 Phonetica è protagonista
sul mercato italiano per l’offerta di
soluzioni innovative di Business
Process outsourcing (BPo) nelle
comunicazioni telefoniche.
In un mercato caratterizzato dalla necessità di reingegnerizzare
l’organizzazione aziendale e di razionalizzare dei costi, Phonetica si
propone come partner ideale per
servizi personalizzati di comunica-
zione. un’offerta che permette alle
imprese di alleggerire gli impegni
di gestione interna delle attività non strategiche, per dedicarsi
esclusivamente al proprio core
business.
Phonetica è riferimento esternalizzato per attività di centralino remoto, customer care e marketing
relazionale, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
NOImILLe
9
ACCORdO sTRATEgICO
Valtellina e Telecom
Italia: un patto
con l’innovazione
Il rapporto di
collaborazione tra
Valtellina e il primo
gestore telefonico
italiano si è fatto ancora
più stretto.
L’accordo siglato
lo scorso aprile
ha consolidato la
partnership della nostra
azienda con Telecom
Italia, sulla base di
obiettivi di innovazione
tecnologica e operativa
ampiamente condivisi.
Telecom Italia ha in progetto un ulteriore sviluppo delle infrastrutture
tecnologiche nazionali orientato a
favorire l’allacciamento alla rete
TLC di nuove lottizzazioni residenziali e industriali. Per Valtellina si
tratta di un contratto importante, sia
per l’autorevolezza del partner, sia
per il valore economico: circa 12
milioni di euro nel solo 2009, il 10%
del fatturato annuo aziendale. Se
aggiunto al 40% determinato dalle
precedenti e assidue collaborazioni
di Valtellina con il leader del traffico telefonico, il valore contrattuale
posiziona l’azienda come principale
interlocutore di Telecom in tutto il
territorio nazionale.
Un importante segnale di ulteriore crescita aziendale, che testimonia l’importanza di investire anche
quando lo scenario economico e di
mercato appare meno vivace.
Inoltre, la scelta di orientare gli
investimenti nel settore strategico
delle TLC, è indice di una generale
le, con l’onere del collaudo delle infrastrutture predisposte dai costruttori. Un successo rafforzato anche
dalla clausola contrattuale del “pay
as grow” ossia del pagamento della
commessa ad intervento realizzato.
Da parte sua Valtellina ha già dato
luogo ad importanti interventi di organizzazione aziendale: sono state
formate figure di project manager
con il compito di dedicarsi al progetto individuando, stimolando e
realizzando i nuovi interventi sul territorio. I primi saranno concentrati in
Lombardia, Emilia e Campania.
Naturalmente il contratto con Telecom Italia non esclude gli impegni
che l’azienda ha già sottoscritto e
continuerà a sottoscrivere con altre
importanti realtà locali, nazionali ed
internazionali: ricordiamo la stretta
collaborazione con tutti i più grandi
operatori di comunicazione sul territorio, con società impegnate in interventi infrastrutturali, e con realtà
della pubblica amministrazione.
ripresa di fiducia delle imprese in un
futuro promettente e della consapevolezza che la comunicazione avanzata avrà, in questa prospettiva, un
ruolo determinante.
La partnership punta, infatti, a diffondere gli allacciamenti tecnologici anche laddove la rete non è ancora adeguata alle nuove esigenze
e in aree di nuova realizzazione, in
modo da rendere le opportunità di
interconnessione sempre più facili e
accessibili.
L’impegno siglato è certamente motivo di orgoglio per Valtellina che
ha visto riconosciute la propria eccellenza operativa e la propria affidabilità. Qualità sulle quali Telecom
Italia continua a nutrire piena fiducia a giudicare dalle richieste: ogni
intervento deve essere portato a termine entro e non oltre 30 giorni dal
via libera al progetto. Ma l’accordo
prevede ben più di una relazione di
appalto: coinvolge direttamente la
nostra azienda nella fase progettua-
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NOImILLe
Un IMPORTAnTE RUOLO COnsULEnzIALE
Le proposte ANFoV per
l’evoluzione delle reti
La nostra sede
in Campania
per lo sviluppo
del Sud
L’Associazione per la convergenza nei servizi
di comunicazione, di cui fa parte anche Valtellina,
è un riferimento autorevole per capire come ridurre
il costo d’opera delle reti ngn
Valtellina già da tempo
considera il meridione
come un vero e proprio
bacino di investimento
Le Reti di Nuova Generazione sono un
fondamentale strumento di sviluppo ed
evoluzione di un qualsiasi paese moderno
orientato al mercato globale. Tuttavia, in
Italia il processo di innovazione tecnologica di inter-comunicazione è molto lento
rispetto agli altri maggiori paesi europei.
Occorrerebbe evolvere le infrastrutture di
connessione secondo modelli “future proof”, in grado di consentire l’utilizzo delle
tecnologie più avanzate salvaguardando
gli investimenti già effettuati. Sulla base
di queste esigenze, ANFoV, associazione
per la convergenza nei servizi di comunicazione di cui fa parte anche Valtellina, si
propone al legislatore come interlocutore
competente per offrire consigli ed indicazioni finalizzate alla riduzione del costo
d’opera delle reti NGN, ancora oggi costituito per il 60%-80% dalle spese di scavo. È un dato di fatto che la costruzione di
reti FTTH (Fiber To The Home) secondo
metodologie tradizionali, preveda costi di
manodopera molto elevati. La profondità
degli scavi è stata normalizzata dai Servizi Civili dell’ANAS come misura ottimale per la protezione dei sistemi di trasmissione. Il 26 maggio scorso il Parlamento
ha approvato il disegno di legge 1082,
che consente di fare scavi meno profondi
di quanto previsto al Codice della Strada.
È di fatto il via libera alle cosiddette minitrincee. Da queste basi si muove anche
l’evoluzione tecnologica. Oggi, il mondo della ricerca tecnologica avanzata ha
elaborato infatti nuovi strumenti e nuove
tecniche in grado di superare le problematiche tradizionali. Valtellina utilizza
ad esempio la tecnologia “Terraspan”,
che permette di superare le tipiche problematiche connesse al lavori di scavo.
I vantaggi non sono soltanto economici,
ma anche ecosostenibili: le emissioni di
CO2 determinate dai lavori in corso sono
ridotte in una percentuale che si aggira
tra l’80% e il 98%. Cosa c’è ancora da
fare? Equiparare il più possibile le tasse
e le norme locali, oggi troppo variabili da
comune a comune, riguardanti l’occupazione del suolo pubblico e il ripristino dei
manti stradali, ad esempio. Per colmare il
deficit italiano in questo campo, occorre
quindi intervenire ancora sull’aspetto legislativo. Indispensabile affinché si sciolgano le briglie allo sviluppo effettivo del
Paese, permettendo un salto qualitativo
innanzitutto in materia di comunicazione
e inter-connessione.
ANFOV
AnFoV è l’associazione italiana per la
convergenza nei servizi di comunicazione. una realtà nata dall’esigenza di
coordinare lo sviluppo del paese allo
scenario globale a fronte della rapida
espansione di Internet, della crescita
della concorrenza nel settore delle
telecomunicazioni e della diffusione
capillare della telematica.
sviluppi che hanno reso necessario
il coinvolgimento degli attori econo-
mici di settore in un confronto dialettico per la ricerca di strategie idonee
ad un mercato integrato.
AnFoV, operativa già dal 1982, è rappresentativa dei principali protagonisti della comunicazione: operatori di
rete, Isp, autori, editori, produttori di
apparati e terminali, fornitori di contenuti e database, di piattaforme hw
e sw di system integration, di accesso
e di servizi.
Il Sud Italia ha rappresentato a
lungo il fanalino di coda dello sviluppo comunicazionale del Paese. Tuttavia, negli ultimi anni, le
realtà imprenditoriali e le amministrazioni pubbliche locali hanno
avviato un apprezzabile processo
di riduzione del digital divide in
tutto il territorio.
Valtellina già da tempo considera
il meridione come un vero e proprio bacino di investimento per
il settore TLC. Una lungimiranza
che ha portato l’azienda ad ampliare la propria sede di Napoli
sotto la direzione di Angelo Losco,
guadagnandosi il riconoscimento
di principale realtà di settore in
tutto il meridione. Apprezzata per
l’elevata offerta occupazionale
(circa 180 dipendenti) e il contributo allo sviluppo imprenditoriale
dell’area, oltre che per le qualità
operative, la Valtellina campana
è interlocutore privilegiato anche
oltre i confini regionali. Significativa la relazione con la Basilicata,
che nell’ultimo periodo ha elaborato programmi di sviluppo rivolti
a ridurre il deficit inter-comunicazionale regionale.
Qui Valtellina, sta operando per
Infratel in Ati con Alcatel Italia,
per l’ottimizzazione delle infrastrutture in fibra ottica.
Come la sede bergamasca, anche
quella napoletana ha strutturato
relazioni con riferimenti imprenditoriali accreditati a livello locale
e nazionale come Telecom e Snam
e orienta parte dell’operatività allo
sviluppo del fotovoltaico in tutta
la “regione del sole”.
NOImILLe
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DALL’INTERNO
Le giovani generazioni di Valtellina si fanno valere
ecco un tema particolarmente “riuscito” scritto da Federico Cattaneo,
figlio di simona Valtellina e Giorgio Cattaneo, direttore tecnico della nostra azienda.
Valtellina sponsor di tennis alternativo
Nomina dirigenziale
conferma il proprio impegno allo sviluppo
umano, non solo in termini economici ma
anche sociali, con particolare attenzione al
mondo delle disabilità.
BORSE DI STUDIO 2009 MAJORANA
Come da tradizione, anche
quest’anno Valtellina premia i “futuri
tecnici industriali” più meritevoli,
con le Borse di studio agli studenti
dell’istituto ettore majorana che si
sono distinti per abilità tecnica e
culturale di settore.
È bergamasco il vincitore dei campionati
indoor di tennis in carrozzina.
L’iniziativa, di cui Valtellina è stata sponsor ufficiale, ha premiato con due medaglie
(oro e argento) Marco Verzeroli di Alzano
Lombardo. Con questa scelta Valtellina
Un caro ricordo
tutti noi di Valtellina esprimiamo le
più sentite condoglianze alla famiglia
Artifoni e a nicola per la prematura
scomparsa di Ariella, nostra stimata
L’ing. Giacomo Marsala è stato nominato
Dirigente del settore ferroviario ed energie
alternative di Valtellina.
La nomina sottolinea l’importanza crescente che questi ambiti di attività stanno assumendo per l’operatività della nostra azienda e sui quali desideriamo puntare grazie
anche ad un qualificato management.
collega. Di lei serberemo sempre un
caro ricordo. uno speciale pensiero
di affetto e di partecipato cordoglio
va a chi è stato particolarmente
vicino ad Ariella e ne soffre la
dolorosa mancanza.
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NOImILLe
VALTELLInA PER IL nUOVO OsPEdALE sAnT’AnnA dI COMO
Un sistema di
telecomunicazione
in perfetta salute
Telecom Italia ha affidato a Valtellina l’intervento di installazione,
cablaggio e messa in opera degli
impianti e sistemi di comunicazione per il nuovo Ospedale di Como.
Il Sant’Anna è uno dei progetti di
edilizia sanitaria più importanti fra
quelli in essere nella regione Lombardia.
Le ampie dimensioni previste ed il
fondamentale ruolo che svolgerà nel
circuito sanitario provinciale e regionale, lasciano intuire l’esigenza
di un sistema di telecomunicazione
intra-strutturale ed extra-strutturale
davvero di eccellenza.
Con 583 posti letto e 170 milioni
di euro di investimento, il nuovo
istituto di sanità lariano si pone, infatti, come realtà evoluta, non solo
per competenza ed affidabilità, ma
anche per sviluppo tecnologico: sinonimo di innovazione scientifica e
professionale.
L’efficienza delle reti di comunicazione vuole essere uno dei fiori
all’occhiello di questo progetto: una
soluzione che permetterà ai cittadini
di accedere all’istituto con maggiore
tempestività e agli apparati interni
di accelerare e incentivare il livello
di informazione, intervento e cooperazione tra reparti. E proprio considerando l’importanza strategica del
progetto, Telecom Italia ha trovato
nuovamente in Valtellina un partner
sicuro, del quale conosce la qualità
del lavoro, l’affidabilità e il massimo
rispetto dei tempi stabiliti. È questa
l’esigenza più incalzante: un ottimo
lavoro in tempi ristretti. L’apertura è
infatti fissata entro il 2010. Per quanto riguarda gli interventi appaltati da
Telecom Italia, Valtellina garantisce
la realizzazione “chiavi in mano”
della commessa entro e non oltre dicembre di quest’anno, nel massimo
rispetto delle scadenze prefissati.
Per la nostra azienda, l’intervento
presso il nuovo Ospedale Sant’Anna è una nuova dimostrazione della
capacità di collaborare con soddisfazione con i più importanti soggetti di
mercato nel settore della telecomunicazione e di essere un importante
punto di riferimento non soltanto per
il settore infrastrutturale, ma anche
per le realtà strategicamente e concretamente più delicate e vicine al
cittadino.
noiMille
anno XII n. 44
aprile - Giugno 2009
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n. 13 del 17/03/1998
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Direttore responsabile: ferruccio Piazzoni
segreteria: Simona Minotti
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Grafica e impaginazione: IN.Studio srl
stampa: Gammalito srl
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