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Cavani: «La mia Filumena Marturano pensando a De Sica»

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Cavani: «La mia Filumena Marturano pensando a De Sica»
Cavani: «La mia Filumena Marturano pensando a De Sica»
e Marcello Mastroianni.
Filumena, la prostituta che si
rifiuta di rivelare all'amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, è una delle eroine del
teatro contemporaneo. «Questo
testo di Eudardo, scritto nel
1946», spiega Cavani, «è stato
sempre considerato una sceneggiata napoletana o una tragedia
greca. Per me non è né l'una né
l'altra, ma una grande storia
d'amore». E in tempi di rivendicazioni da parte delle coppie
omosessuali, assume una palpitante attualità perché «mette in
primo piano l'importanza della
famiglia come status».
NEOREALISMO
In passato regista di opere liriche come Woyzech, Médée, Traviata, Cavalleria Rusticana, CavaLa regista Liliana Cavani
ni conosceva personalmente De
Filippo. «Avevamo la stessa
L'EVENTO
agente», racconta la regista.
n testo italiano intramonta- «Non sono una spettatrice abibile rappresentato anche al- tuale del teatro, considero De Sil'estero, l'esordio teatrale di ca il più grande cineasta di tutti i
Liliana Cavani, due grandi tempi e sono convinta che Filuprotagonisti, un palcoscenico mena sia frutto del neorealismo,
prestigioso: debutterà al Festival quella rivoluzione espressiva
dei Due Mondi di Spoleto il pri- che rinnovò il cinema italiano
mo luglio Filumena Marturano, nel dopoguerra dando la parola
il celebre dramma di Eduardo agli umili e affrontando temi soDe Filippo messo in scena dalla ciali».
regista di Portiere di notte. Saran- Per 70 anni, Filumena è stata il
no Mariangela D'Abbraccio e cavallo di battaglia di grandi atGeppy Gleijeses, anche produtto- trici: Titina De Filippo, l'amata
re, a interpretare Filumena e Do- sorella per cui Eduardo scrisse il
menico Soriano, due personaggi testo, Regina Bianchi, Pupella
radicati nell'immaginario collet- Maggio, Valeria Monconi, Isa
tivo grazie soprattutto al film di Danieli, Lina Sastri, ovviamente
Vittorio De Sica Matrimonio al- Sofia, Mariangela Melato e perfil'italiana (1964) con Sofia Loren no l'inglese Joan Plowright. «Fi-
U
MEDIA
lumena», spiega Mariangela
D'Abbraccio, che aveva i diritti
del testo e iniziò la sua carriera
teatrale proprio con De Filippo,
«è la voce del popolo, è una donna vera con la sua bellezza, le sue
ferite e le sue fragilità».
Gleijeses, che fin da giovane ebbe un rapporto artistico strettissimo con Eduardo, spiega:
«Eduardo, che mi affidò il suo testo Chi è cchiù felice 'e me quando
avevo appena vent'anni, mi disse: prima o poi, farai Domenico
Soriano. E ora mi getto con entusiasmo in questa impresa. Con
Mariangela abbiamo scelto Liliana perché siamo rimasti colpiti
dai suoi allestimenti lirici al di
fuori dei cliché».
È felice di ospitare Filumena
Marturano Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival di
Spoleto. Sono convinti della
scommessa D'Abbraccio e
Glejeses, presidente del Quirino.
«Anche se le sorti del teatro italiano», spiega l'attore, «ormai sono regolate da un algoritmo che
decide i contributi. Il mio amico
Luca De Filippo, che ebbe un taglio del 25 per cento, se ne fece
una malattia». Osserva Cavani:
«Oggi la cultura non conta e finisce per farla solo la tv».
Gloria Satta
LA REGISTA DIRIGERÀ
IL CAPOLAVORO
DI EDUARDO A TEATRO
CON D'ABBRACCIO
E GLEIJESES: DEBUTTO
AL FESTIVAL DI SPOLETO
25
Cultura & Spettacoli
'FESTA A RADIO 3:
40 ANNI FA
LA PRIMA
RASSEGNA STAMPA
Fan; 06 4720344
e-maiL cultura (5Jilmes5aggerD.it
MACRO
Martedì 15 Marzo 2016
www.iirnessaguerait
Scompare a 89 anni il celebre caratterista, interprete di più di 150 film ma anche attore di teatro e tv. Una carriera eclettica e tutta
all'insegna dello spettacolo popolare, daifilmcon Macario a quelli con i Vanzina, passando per "Un medico in famiglia"
e gli spot. Con l'eleganza del professionista di razza che aveva lavorato con Fellini. Monicclli e Zurlini, ma amava prendersi in gire
Addio Garrone, Farcitaliano
C
IL PERSONAGGIO
è morta la nonna), Dino Risi [Beile
ma povere. Venezia, la luna e tu, ì
compiessi}. Luigi Zampa (la romana. Il vigile e Beilo, onesto, emigrato
Australia, sposerebbe compaesana
///ifriirii.unodci film che più amava
ricordare).
i sono attori che passano alla storia. E altri che entrano
direttamente nella memoria
collettiva, anche se nessuno
lì celebra e pochi magari ne
ricordano il nome a prima MESTIERE
vista. Riccardo Garrone appartene- Anche Fellini lo chiama due volLe.
va al secondo gru ppo, e adesso che Prima per il bidone, poi per una
se n'è andato, a 89 anni (era nato a delle scene rimaste più celebri delRoma il 1' novembre del 1926). ci la Dolce vita, quella dello spogliarendiamo conto che era sulla brec- rello (Garrone è il padrone di cacia da quasi sellali L'aimi. In ruoli sa). E con Fellini possiamo citare
per lo più. di secondo piano, ma Scola (Se permeitele parliamo di
sempre facendosi notare per l'ele- dtinnceanni dopo ì.a cena), o Valeganza felpata, l'ironia corretta da rio Zurlini (Lo ragazzo con la valiLina punta impercettibile dì ama- gia). Mauro Bolognini (Guardia.
rezza, la cordialità venata di sottin- guardia scelta, brigadiere e maretesi che ne facevano uno dei nostri sciallo). Pietro Germi (// ferroviegrandi caratteristi. Specializzato re), Nanni Loy {Audace colpo dei soin quei ruoli da arciluliano un pò* liti ignoti), Luciano Salce cun uno
infido che avevano per capofila dei suoi film migliori. Basta guarFranco Fabri/ì, e che costituiscono darla, eccetera.
da sempre l'ossatura de! nostro ciMa non è questo il vero terreno
nema d'intrattenimento.
su cui si giocano il mestiere e la popolarità di Garrone. Che non poCOMMEDIE
lendo sempre scegliersi i ruoli e
Dalle eonmiedie di Matloll. che io tanto meno I film, fini per puntare
fece esordire nel 1949 accanto a tutto sulla disponibilità, pressoché
Macario in Adamo ed Eva, a quelle totale. F su un'autoironia che rovedei fratelli Vanzina (Vacanzcdi Natale. Amarsi un po', ì miei primi 40
anni), dalle partecipazioni a titoli
leggendari come La dolce vita, agli COSÌ LO RICORDA
innumerevoli personaggi interpre- BRIGNANO: «SAPEVA
Lali in LanLissimi film di puro consumo, passando per la televisione, FARTI RIDERE
il doppiaggio, naturalmente il tea- E RESUSCITAVA I SUONI
tro e negli ultimi anni la pubblicità
(tutti lo ricordano come un San I PROFUMI E I COLORI
Pietro dalle lunghe chiome nello DEL TEMPO ANDATO»
Riccardo G a r r o n e n e "La bottega del caffè"
spot di un caffè), Riccardo Garrone aveva fatto davvero di lutto.
Con la sicurezza dell'attore dì formazione classica {usciva dall'Accademia d'Arte Drammatica) e il disincanto di chi sa che forse non sarà mai un protagonista, ma ha trovato il passo e la misura per lasciare il segno anche in moli da comIn Vacanze di Natale dei Vanzina la frase
primario.
cult: "E a n c h e questo Natale..."
Le sue trasformazioni
Icinepanettoni
Tra i registi con cui lavora più
spesso, oltre a Mainili (che lo vorrà
dì nuovo come ufficiale delle guardie in Due notti con Cleopatra, con
Sordi e la Loren. e in Signori si nasci: con Totò e Peppino). troviamo
grandi nomi come Mario MonlcelI ì (con II medico e lo stregone. Padri Ha lavorati) con Fellini (La dolce vita.),
cfìgb, e più tardi lo sfortunato Toh, Zurli ni (La ragazza con la valigia, sopra)
sciava in simpatica gaglioffaggine
la sua eleganza naturale ft*E anche
'sto Natale se lo semo levali dalle
palle», e forse la sua battuta più celebre, da Vacanze di Natale dei Vanzina).
Ed ecco i tantissimi film (in tutto
ne fece più di 150) dei vari filoni
che si sono avvicendati nella tumultuosa storia del nostro cinema
di consumo, dalle parodie con
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
(1 due sergenti del generale Custer)
ai musicarelli (J radazzi di Bandiera gialla): dai western spaghetti
(Una lunga fìlli di croci, Se vuoi vivere... spara!) ai decamernni (Deaimeroticus, Decameron proibitissima - Boccaccio mio stane zitto. La
bella Antonia, prima m ornai poi dintorno) e alle farse crotichc : con te
varie Poliziotte e Giovannone Coscìa! unga. Senza di meri Li cure il geomeLra Calboni in Pantnzzi subisce
ancora e ìe unite serie e miniserie
tv degli ultimi vent'anm, tra cui fri
medico in famiglia. Vn prete Tra noi.
E poi c'è Filippo.
La macchina/ione
Ranieri: «Faccio Pasolini
per riaprire le indagini»
Malgrado la somiglianza («È
bastalo mettere quei benedetti
occhiali» dice l'attore) noo e
stato facile per Massimo Ranieri
diventare Pier Paolo Pasolini ucl
film "La macchinazione" di
David Grieco, il d r a m m a
d'inchiesta, in sala dal 24 marzo,
che ricostruisce gli ultimi tre
mesi del poeta e regista
indagando sul suo omicidio,
avvenuto fra i'I e il 2 novembre
1975. «Mi avevano già chiesto di
Non molti, stranamente, I com- Tare Pasolini - dice Ranieri- ma
menti sui social. Ma almeno lì ro- erano progetti che biecamente sì
manisstmo Enrico Grigliano lo ri- concentravano solo sulla sua
corda con vero affetto: «Ironico e omosessualità. David invece lo
serafico, schietto ed elegante, gran conosco da 30 anni, gli ho detto
professionista rispettoso e rispetta- che morivo di paura ma appena
to. Amava raccontare storie, Rie* letto il copione Itoacccttato».
cardo. E riusciva sempre a spiaz- Non solo come attore, «ma come
zarti, a farti ridere e a rendere pre- persona.Giovanni Calorie, voglio
sente un Lem pò andato, restituen- la verità su ciò che accadde».
do i suoni, ì colori e ì profumi che Aggiunge il regisLa: "Il mine un
furono, grazie alla sua grande ca- film "di pancia" per raccontare
pacità affabulatoria».
in modo semplice una storia in
Fabio Ferzctti cui chiamo le cose con il loro
nome. Se poi arrivassero
denu nce, ben vengano - dice
sereno-Di lutti i misteri di
questo Paese, Inversione
uffici ale sul delitto Pasolini è
quella che contiene più fandonie.
Ecco perché il film deve
deflagrare prima in Italia epoi
nei festival: all'estero
l'omosessuali tàlli Pasolini min è
mai stata un problema, qui da
noi resta uno spauracchio, c'è
persino chi lo chiama pcdofilo»,
IntantoailaCamcracin esame la
proposta di legge presentata da
Paolo Bolognesi (Pd) e Serena
Pellegrino (Si) per l'istituzione di
una commissione d'inchiesta
sulla mortedelloscrittore.
La sua popolar ila è tornatila crescere con
gli spot p e r Lavazza, c o m e San Pietro
ià»
4
Lo spot
Gli autori
Cavani: «La mia Filumena Marturano pensando a De Sica»
L'EVENTO
U
n Leslu iLaliauu inLi'uniunLabile rnppresenliiLo anche all'estero, l'esordio teatrale di
Liliana Cavani, due grandi
protagonisti, un palcoscenico
prestigioso: debutterà al Festival
dei Due Mondi di Spoleto il primo luglio Filumena Marturano.
il celebre d r a m m a di Eduardo
De Filippo messo in scena dalla
regista di Portiere dì notte. Saranno Mariangela D'Abbraccio e
GcppyGleijeses, anche produttore, a interpretare Filumena e Domenico Soriano, due personaggi
radicali nell'immaginario collettivo grazie soprulLuLin al film di
Vittorio De Sica Matrimonio all'italiana (1964) con Sofia Loren
e Marcello Mastroianni.
Filumena, la prostituta che si
rifiuta di rivelare all'amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, è una delle eroine del
teatro contemporaneo. «Questa
lesto ili Eudiirdti, scritto nel
1946». spiega Cavani, «è stato
sempre considerato una sceneggiata napoletana o una tragedia
greca. Per me non è né l'una né
Poltra, ma una grande storia
d'amore». E in tempi di rivendica/ioni da parte delle coppie
omosessuali, assume una palpitante attualità perché «•mette in
primo piano l'importanza della
famiglia come status».
Filippo. -Avevamo la stessa
agente», racconta la regista.
«Non sono una spettatrice abituale del teatro, considero De Sica il più grande cineasta di lutti i
tempi e sono convinta che Filumena sia frutto del neorealismo,
quella rivoluzione espressiva
che rinnovò il cinema italiano
nel dopoguerra dando la parola
agli umili e affrontando temi sociali».
NEOREALISMO
In passato regista dì opere Uriche come Woyzecb, Médée, Traviata. Cavalleria Rusticana. Cavani conosceva personalmente De
I
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LA REGISTA DIRIGERÀ
IL CAPOLAVORO
01 EDUARDO A TEATRO
CON D'ABBRACCIO
E GLEIJESES: DEBUTTO
AL FESTIVAL DI SPOLETO
MEDIA
Per 70 anni, Filumena è stata il
cavallo di battaglia di grandi attrici: Tltìna De Filippo, l'amata
sorella per cui Eduardo scrisse il
LesLo, Regina Bianchi, Pupella
Maggio, Valeria Monconi. Isa
Danieli, Lina Sastri, ovviamente
Sofìa, Mariangela Melato e perfino l'inglese Joan Plowright. "Filumena», spiega Mariangela
D'Abbraccio, che aveva i diritti
del lesto e iniziò la sua carriera
teatrale proprio con De Filippo,
••è la voce del popolo, è una donna vera con la sua bellezza, le sue
ferite e le sue fragilità».
Gleijeses. che fin da giovane ebbe un rapporto artistica strettissimo con Eduardo, spiega:
«Eduardo, che miullìdòil suo lesto Crii ècchiùfelice'e
mequiiniìtì
avevo appena vent'anni. mi disse: prima o poi, farai Domenico
Soriano. E ora mi getto con entusiasmo in questa impresa. Con
Mariangela abbiamo scelto Liliana perché siamo limasti colpiti
dai suoi ulleslimeuli lirici al di
fuori dei cliché».
È felice di ospitare Filumena
Marturano Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival di
Spoleto. Sono convinti della
scommessa
D'Abbraccio
e
Glejeses, presidente dei Quirino.
"Anche se le sorti del teatro italiano», spiega l'attore, «ormai sono regniate da un algoritmo che
decide i contributi. Il mio amico
Luca De Filippo, che ebbe un taglio del 25 per cento, se ne fece
una malattia». Osserva Cavani:
«Oggi la cultura non conta e Unisce per farla solo la tv».
GloriaSatta
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