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Organogenesi dell`occhio
Sistema visivo Organizzato in modo simile ai principali sistemi sensitivi che mediano il tatto e il dolore Nella visione le vie sono gerarchicamente organizzate, e si diversificano per la percezione della forma, della posizione e del movimento, del colore degli oggetti Il sistema è controllato in modo straordinariamente preciso per quanto riguarda la posizione del globo oculare (orientamento dello sguardo) Innervazione dell’occhio Tre livelli principali • • • Innervazione sensitiva per la visione Innervazione motrice somatica per i movimenti del globo oculare Innervazione motrice viscerale per l’accomodazione (messa a fuoco = cristallino) e la regolazione del diametro della pupilla Cenni di organogenesi dell’occhio Il nervo ottico e la retina sono estroflessioni del diencefalo APPARATO DIOTTRICO DELL’OCCHIO Elementi del bulbo oculare che trasmettono e rifrangono la luce • Cornea • Umore acqueo (nelle camere anteriore e posteriore) • Cristallino • Corpo vitreo La visione Convergenza diversa dei coni e dei bastoncelli sulle cellule bipolari Dimensioni approssimative della porzione più sensibile della retina Macula = 3mm Fovea = 1.5 mm Foveola = 0.25 mm PROIEZIONI RETINICHE GENICOLATE Gli assoni dei neuroni proiettivi del nucleo genicolato laterale raggiungono la corteccia visiva primaria (V1, area 17 di Brodmann). V2-V5 sono aree visive di ordine superiore. La corteccia visiva primaria ha organizzazione retinotopica. Nella corteccia visiva primaria il IV strato presenta la Stria del Gennari (da cui il nome di Corteccia Striata), dovuta ad un grande numero di fibre mieliniche Corteccia visiva primaria, V1(striata) Efferenze: • Alle aree visive corticali di ordine superiore V2-V5, aree 18 e 19 (colore, direzione e velocità di uno stimolo visivo) • Alla corteccia visiva primaria controlaterale, dopo decussazione nel corpo calloso (percezione visiva globale) • Al mesencefalo (controllo dei movimenti oculari e messa a fuoco sulla retina) Topografia delle proiezioni retiniche Campo visivo L’informazione visiva risulta completamente crociata, nonostante la decussazione nel chiasma sia parziale L’informazione visiva risulta completamente crociata, nonostante la decussazione nel chiasma sia parziale PROIEZIONI RETINICHE NON GENICOLATE 6 Ritmo circadiano (sonno/veglia) Ipotalamo 1 Movimenti saccadici degli occhi Orientamento della testa e degli occhi in base a stimoli diversi provenienti dall’ambiente (visivi, somatosensitivi, uditivi, ….) 5 Proiezioni ascendenti ad aree visive di ordine superiore e aree di associazione parieto-temporo-occipitali (dati sulla velocità e direzione dei movimenti oculari) 4 2 Riflesso pupillare (fotomotore) Risveglio 3 Integrazione sistema oculomotore/vestibolare (FLM) IL COLLICOLO SUPERIORE È UN CENTRO DI INTEGRAZIONE Presenta struttura laminare: strati superficiali = movimenti oculari e riflessi visivi; strati profondi = orientamento degli occhi e della testa integrando stimoli sensitivi diversi INPUT OUTPUT Afferenze corticali Centri frontali e parietali che controllano i movimenti oculari Controllo dei movimenti degli occhi e della testa A) Per i movimenti oculari Afferenze visive Retina Afferenze uditive Sistema uditivo Afferenze somatosensitive Collicolo superiore - Alla Formazione reticolare pontina paramediana (FRPP) per i saccadici orizzontali - Al Nucleo interstiziale del FLM per i saccadici verticali Dal midollo spinale (Fascio spinomesencefalico /tettale) B) Per i muscoli del collo, della spalla, della parte superiore del tronco che generano movimenti della testa coordinati con i movimenti oculari Dal sistema trigeminale -Al Fascio tettospinale Lesioni in sedi specifiche della via ottica producono caratteristiche alterazioni della percezione visiva (difetti del campo visivo) Innervazione motrice viscerale generale 1. per l’accomodazione (messa a fuoco = cristallino) 2. per la regolazione del diametro della pupilla (riflesso pupillare alla luce o fotomotore) Innervazione viscerale dell’occhio (accomodazione) Parasimpatico, E-W III paio ACCOMODAZIONE-CONVERGENZA Riflesso che coinvolge anche la corteccia cerebrale Risposta del cristallino per mantenere a fuoco gli oggetti vicini e ottimizzarne la visione Ruolo fondamentale del III paio dei nervi cranici (oculomotore), che interviene complessivamente sia con la componente somatica che con quella parasimpatica Accomodazione da vicino (Aumento dello spessore del cristallino, ad opera del muscolo ciliare, innervato dal III paio, nucleo di Edinger-Westphal) Ruolo delle corteccia cerebrale: Corteccia visiva associativa (anche campi oculari frontali?) Il fenomeno della messa a fuoco è sempre accompagnato da: Convergenza, ad opera del muscolo retto mediale (nervo oculomotore) Miosi, ad opera del muscolo sfintere della pupilla (innervato dal III paio, nucleo di Edinger-Westphal) Mesencefalo (anche FR) VISIONE DA VICINO Utilizza un riflesso che coinvolge la corteccia cerebrale Accomodazione Convergenza Miosi Area pretettale e riflesso fotomotore: costrizione della pupilla (miosi) Area pretettale e riflesso fotomotore: la costrizione della pupilla (miosi) è bilaterale, cioè si ha una risposta consensuale anche illuminando un solo occhio Muscoli sfintere e dilatatore della pupilla Innervazione viscerale dell’occhio (riflesso fotomotore) Parasimpatico, E-W III paio Costrizione pupillare (miosi) Simpatico Dilatazione pupillare (midriasi) Innervazione simpatica dell’occhio e della palpebra superiore Muscolo tarsale, di Muller, liscio, che coadiuva il muscolo elevatore della palpebra superiore (striato, innervato dal nervo oculomotore) Muscolo dilatatore della pupilla Sindrome di Horner