...

Lettera ai Romani - Le Famiglie della Visitazione

by user

on
Category: Documents
67

views

Report

Comments

Transcript

Lettera ai Romani - Le Famiglie della Visitazione
Lettera ai Romani
S.Paolo (mosaico) – Cattedrale di Monreale a.D. 1180
L’Apostolo delle genti nasce a Tarso di Cilicia (odierna Turchia sud-orientale) molto probabilmente agli inizi dell’èra
cristiana. Tarso era in quel tempo una bellissima città ellenistica sul fiume Cidno, una delle patrie dello stoicismo,
una filosofia ben conosciuta dal futuro apostolo. Saulo è di stirpe ebraica e della tribù di Beniamino (Fil.3,5-6), ed
avendo studiato a Gerusalemme alla scuola di Gamaliele (At.22,3), conosce bene l’ebraico (lingua riservata alla
liturgia e allo studio biblico) ed inoltre parla correntemente l’aramaico (la lingua quotidiana palestinese), ma avendo
anche la cittadinanza romana ne porta anche il nome: Paulus; parla quindi benissimo il greco (la lingua
internazionale dell’impero romano) nonché il suo dialetto locale. Come lavoro faceva il “fabbricatore di tende”, e più
volte, nelle sue lettere, si vanta per questo di non essere stato d’aggravio a nessuno. Appartiene alla corrente
farisaica, rigido osservante della Legge e della tradizione orale, per questo viene incaricato dal Sinedrio di
Gerusalemme di arrestare i componenti della nuova setta dei nazareni, ed è in questa veste che “regge” i mantelli
degli ebrei esecutori del martirio di Stefano. Mentre si reca a Damasco per espletare i suoi compiti viene “visitato”
dal Cristo risorto, siamo presumibilmente nell’anno 35 ca, dopo di che si converte ed entra a far parte dei seguaci
di Gesù di Nazaret; sale ripetutamente a Gerusalemme dove incontra Pietro e partecipa al concilio degli apostoli;
una intensa attività missionaria lo rende pellegrino in tutto l’arco del Mediterraneo orientale, con soste prolungate
ad Antiochia di Siria, a Corinto, a Efeso e a Roma.
La prima lettera di Clemente (5,7) allude al suo martirio a Roma, avvenuto verosimilmente sotto Nerone durante la
persecuzione cristiana del 64-68. La tradizione su di un suo viaggio in Spagna e una seconda prigionia romana è
con ogni probabilità leggendaria (fondata su Rom. 15,28) ma in molti la sostengono.
Non è facile delineare cronologicamente i dati della sua vita, in quanto le fonti (Atti e Galati) sono spesso
contradditorie, comunque questa è la cronologia più accreditata:
nascita
chiamata di Paolo
Paolo in Arabia e a Damasco
prima salita a Gerusalemme (15 gg.): 3 anni dopo la chiamata, incontro con Pietro e Giacomo
Paolo a Tarso di Cilicia
Paolo ad Antiochia di Siria
primo viaggio missionario (con Barnaba): Siria-Cipro-Panfilia-Pisidia-Licaonia e ritorno ad
Antiochia
48 (o 49)
Concilio a Gerusalemme: 14 anni dopo la chiamata
49-52
secondo viaggio missionario (con Sila): Siria-Galazia-Filippi-Tessalonica-Atene-Corinto e
ritorno ad Antiochia
53-56
terzo viaggio missionario:Siria-Galazia-Frigia-Efeso-Macedonia-Corinto-Gerusalemme
56
Paolo a Gerusalemme (suo arresto)
56-58
Prigionia a Cesarea
inverno 58-59
Viaggio verso Roma
59-61
prigionia a Roma
---viaggio in Spagna?
64-68
martirio a Roma
A Paolo vengono attribuite 13 lettere che formano la colonna portante della teologia cristiana, la critica testuale
contemporanea le divide in tre blocchi:
1) AUTENTICHE: 1a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio nell’inverno 50-51
1a Corinti, scritta da Efeso durante il 3°viaggio (54-55)
Galati, scritta dalla Macedonia durante il 3°viaggio (55-56)
2a Corinti, “
“
“
“
Romani, scritta da Corinto durante il 3°viaggio (56)
Filippesi, o scritta a Cesarea (56-58) o a Roma (59-61)
Filemone,
“
“
“
2) DISCUSSE:
2a Tessalonicesi, scritta da Corinto durante il 2°viaggio (50-51)
Colossesi, scritta a Roma (59-61)
Efesini,
“
“
3) MOLTO DISCUSSE: 1a Timoteo – 2a Timoteo – Tito.
3 d.C. ca.
35 ca
fino al 37
37
37-42
43-44
45-48
TESTO GRECO
TESTO ITALIANO
TESTO LATINO 1
TESTO LATINO 2
Nestle-Aland
Ed. XXVII – 1993
Nuova Versione CEI
2008
Nova Vulgata
Bibliorum Sacrorum Editio
1979
Vulgata Stuttgartensia
1994
Riporta il testo del Codice
Amiatino – senza punteggiatura
- datato all’inizio dell’VIII secolo,
è il testimone più autorevole e
completo della Vulgata di
Girolamo.
CAPITOLO 1
1.1 Pau=loj dou=loj Xristou=
I) hsou=, klhto\j a)po/stoloj
a)fwrisme/noj ei)j eu)agge/lion
qeou=,
1.2 o(\ proephggei/lato dia\
tw=n profhtw=n au)tou= e)n
grafai=j a(gi/aij
1.3 peri\ tou= ui(ou= au)tou= tou=
genome/nou e)k spe/rmatoj
Daui\d kata\ sa/rka,
1.4 tou= o(risqe/ntoj ui(ou= qeou=
e)n duna/mei kata\ pneu=ma
a(giwsu/nhj e)c a)nasta/sewj
nekrw=n, I) hsou= Xristou= tou=
kuri/ou h(mw=n, 1.5 di' ou(=
e)la/bomen xa/rin kai\
a)postolh\n ei)j u(pakoh\n
pi/stewj e)n pa=sin toi=j
e)q
/ nesin u(pe\r tou= o)no/matoj
au)tou=,
1.6 e)n oi(j
= e)ste kai\ u(mei=j
klhtoi\ I) hsou= Xristou=,
1.7 pa=sin toi=j ou)s
= in e)n
R
( w/mv a)gaphtoi=j qeou=,
klhtoi=j a(gi/oij, xa/rij u(mi=n
kai\ ei)rh/nh a)po\ qeou= patro\j
h(mw=n kai\ kuri/ou I) hsou=
Xristou=.
1.8 Prw=ton me\n eu)xaristw=
t%= qe%= mou dia\ I) hsou=
Xristou= peri\ pa/ntwn u(mw=n
o(t/ i h( pi/stij u(mw=n
katagge/lletai e)n o(l
/ % t%=
ko/sm%.
1.9 ma/rtuj ga/r mou/ e)stin o(
qeo/j, %(= latreu/w e)n t%=
pneu/mati/ mou e)n t%=
eu)aggeli/% tou= ui(ou= au)tou=,
w(j a)dialei/ptwj mnei/an
u(mw=n poiou=mai
1.10 pa/ntote e)pi\ tw=n
proseuxw=n mou deo/menoj ei)/
pwj h)d
/ h pote\ eu)odwqh/somai
e)n t%= qelh/mati tou= qeou=
e)lqei=n pro\j u(ma=j.
1.11 e)pipoqw= ga\r i)dei=n
u(ma=j, i(n/ a ti metadw=
xa/risma u(mi=n pneumatiko\n
ei)j to\ sthrixqh=nai u(ma=j,
1.12 tou=to de/ e)stin
sumparaklhqh=nai e)n u(mi=n
dia\ th=j e)n a)llh/loij
pi/stewj u(mw=n te kai\ e)mou=.
1.13 ou) qe/lw de\ u(ma=j
a)gnoei=n, a)delfoi/, o(/ti
1
Paolo, servo di Cristo Gesù,
apostolo per chiamata,
scelto per annunciare il
2
vangelo di Dio – che egli
aveva promesso per mezzo
dei suoi profeti nelle sacre
3
Scritture e che riguarda il
Figlio suo, nato dal seme di
Davide secondo la carne,
4
costituito Figlio di Dio con
potenza, secondo lo Spirito
di santità, in virtù della
risurrezione dei morti, Gesù
Cristo nostro Signore;
5
per mezzo di lui abbiamo
ricevuto la grazia di essere
apostoli, per suscitare
l’obbedienza della fede in
tutte le genti, a gloria del suo
6
nome, e tra queste siete
anche voi, chiamati da Gesù
7
Cristo –, a tutti quelli che
sono a Roma, amati da Dio e
santi per chiamata, grazia a
voi e pace da Dio, Padre
nostro, e dal Signore Gesù
8
Cristo! Anzitutto rendo
grazie al mio Dio per mezzo
di Gesù Cristo riguardo a
tutti voi, perché della vostra
fede si parla nel mondo
9
intero. Mi è testimone Dio,
al quale rendo culto nel mio
spirito annunciando il
vangelo del Figlio suo, come
io continuamente faccia
10
memoria di voi, chiedendo
sempre nelle mie preghiere
che, in qualche modo, un
giorno, per volontà di Dio, io
abbia l’opportunità di venire
11
da voi. Desidero infatti
ardentemente vedervi per
comunicarvi qualche dono
spirituale, perché ne siate
12
fortificati, o meglio, per
essere in mezzo a voi
confortato mediante la fede
che abbiamo in comune, voi
13
e io. Non voglio che
ignoriate, fratelli, che più
1 Paulus servus Christi
Iesu, vocatus apostolus,
segregatus in evangelium
Dei, 2 quod ante
promiserat per prophetas
suos in Scripturis sanctis
3 de Filio suo, qui factus
est ex semine David
secundum carnem, 4 qui
constitutus est Filius Dei in
virtute secundum Spiritum
sanctificationis ex
resurrectione mortuorum,
Iesu Christo Domino
nostro, 5 per quem
accepimus gratiam et
apostolatum ad
oboeditionem fidei in
omnibus gentibus pro
nomine eius, 6 in quibus
estis et vos vocati Iesu
Christi, 7 omnibus, qui
sunt Romae dilectis Dei,
vocatis sanctis: gratia
vobis et pax a Deo Patre
nostro et Domino Iesu
Christo. 8 Primum quidem
gratias ago Deo meo per
Iesum Christum pro
omnibus vobis, quia fides
vestra annuntiatur in
universo mundo; 9 testis
enim mihi est Deus, cui
servio in spiritu meo in
evangelio Filii eius,
quomodo sine
intermissione memoriam
vestri faciam 10 semper in
orationibus meis
obsecrans, si quo modo
tandem aliquando
prosperum iter habeam in
voluntate Dei veniendi ad
vos. 11 Desidero enim
videre vos, ut aliquid
impertiar gratiae vobis
spiritalis ad confirmandos
vos, 12 id est una
vobiscum consolari per
eam, quae invicem est,
fidem vestram atque
1:1 Paulus servus Christi
Iesu vocatus apostolus
segregatus in
evangelium Dei 1:2
quod ante promiserat per
prophetas suos in
scripturis sanctis 1:3 de
Filio suo qui factus est ex
semine David secundum
carnem 1:4 qui
praedestinatus est Filius
Dei in virtute secundum
Spiritum sanctificationis
ex resurrectione
mortuorum Iesu Christi
Domini nostri 1:5 per
quem accepimus gratiam
et apostolatum ad
oboediendum fidei in
omnibus gentibus pro
nomine eius 1:6 in
quibus estis et vos vocati
Iesu Christi 1:7 omnibus
qui sunt Romae dilectis
Dei vocatis sanctis
gratia vobis et pax a Deo
Patre nostro et Domino
Iesu Christo 1:8 primum
quidem gratias ago Deo
meo per Iesum Christum
pro omnibus vobis quia
fides vestra adnuntiatur
in universo mundo 1:9
testis enim mihi est Deus
cui servio in spiritu meo
in evangelio Filii eius
quod sine intermissione
memoriam vestri facio
1:10 semper in
orationibus meis
obsecrans si quo modo
tandem aliquando
prosperum iter habeam
in voluntate Dei veniendi
ad vos 1:11 desidero
enim videre vos ut
aliquid inpertiar gratiae
vobis spiritalis ad
confirmandos vos 1:12
id est simul consolari in
vobis per eam quae
polla/kij proeqe/mhn e)lqei=n
pro\j u(ma=j, kai\ e)kwlu/qhn
a)x
/ ri tou= deu=ro, i(n/ a tina\
karpo\n sxw= kai\ e)n u(mi=n
kaqw\j kai\ e)n toi=j loipoi=j
e)q
/ nesin.
1.14 E
/( llhsi/n te kai\
barba/roij, sofoi=j te kai\
a)noh/toij o)feile/thj ei)mi/,
1.15 ou(t/ wj to\ kat' e)me\
pro/qumon kai\ u(mi=n toi=j e)n
R
( w/mv eu)aggeli/sasqai.
1.16 Ou) ga\r e)paisxu/nomai
to\ eu)agge/lion, du/namij ga\r
qeou= e)stin ei)j swthri/an
panti\ t%= pisteu/onti,
I) oudai/% te prw=ton kai\
E
/( llhni.
1.17 dikaiosu/nh ga\r qeou= e)n
au)t%= a)pokalu/ptetai e)k
pi/stewj ei)j pi/stin, kaqw\j
ge/graptai, O
( de\ di/kaioj e)k
pi/stewj zh/setai.
1.18 A
) pokalu/ptetai ga\r
o)rgh\ qeou= a)p' ou)ranou= e)pi\
pa=san a)se/beian kai\
a)diki/an a)nqrw/pwn tw=n th\n
a)lh/qeian e)n a)diki/#
katexo/ntwn,
1.19 dio/ti to\ gnwsto\n tou=
qeou= fanero/n e)stin e)n
au)toi=j: o( qeo\j ga\r au)toi=j
e)fane/rwsen.
1.20 ta\ ga\r a)or
/ ata au)tou=
a)po\ kti/sewj ko/smou toi=j
poih/masin noou/mena
kaqora=tai, h(/ te a)id
+/ ioj
au)tou= du/namij kai\ qeio/thj,
ei)j to\ ei)n= ai au)tou\j
a)napologh/touj,
1.21 dio/ti gno/ntej to\n qeo\n
ou)x w(j qeo\n e)do/casan h)\
hu)xari/sthsan, a)ll'
e)mataiw/qhsan e)n toi=j
dialogismoi=j au)tw=n kai\
e)skoti/sqh h( a)su/netoj
au)tw=n kardi/a.
1.22 fa/skontej ei)n= ai sofoi\
e)mwra/nqhsan
1.23 kai\ h)l
/ lacan th\n do/can
tou= a)fqa/rtou qeou= e)n
o(moiw/mati ei)ko/noj fqartou=
a)nqrw/pou kai\ peteinw=n kai\
tetrapo/dwn kai\ e(rpetw=n.
1.24 Dio\ pare/dwken au)tou\j
o( qeo\j e)n tai=j e)piqumi/aij
tw=n kardiw=n au)tw=n ei)j
a)kaqarsi/an tou=
a)tima/zesqai ta\ sw/mata
au)tw=n e)n au)toi=j:
1.25 oi(t/ inej meth/llacan th\n
a)lh/qeian tou= qeou= e)n t%=
yeu/dei kai\ e)seba/sqhsan
kai\ e)la/treusan tv= kti/sei
para\ to\n kti/santa, o(j
/ e)stin
eu)loghto\j ei)j tou\j ai)wn= aj,
a)mh/n.
1.26 dia\ tou=to pare/dwken
volte mi sono proposto di
venire fino a voi – ma finora
ne sono stato impedito – per
raccogliere qualche frutto
anche tra voi, come tra le
14
altre nazioni. Sono in
debito verso i Greci come
verso i barbari, verso i
sapienti come verso gli
15
ignoranti: sono quindi
pronto, per quanto sta in me,
ad annunciare il Vangelo
anche a voi che siete a
16
Roma. Io infatti non mi
vergogno del Vangelo,
perché è potenza di Dio per
la salvezza di chiunque
crede, del Giudeo, prima,
17
come del Greco. In esso
infatti si rivela la giustizia di
Dio, da fede a fede, come
sta scritto: Il giusto per fede
18
vivrà. Infatti l’ira di Dio si
rivela dal cielo contro ogni
empietà e ogni ingiustizia di
uomini che soffocano la
verità nell’ingiustizia,
19
poiché ciò che di Dio si può
conoscere è loro manifesto;
Dio stesso lo ha manifestato
20
a loro. Infatti le sue
perfezioni invisibili, ossia la
sua eterna potenza e
divinità, vengono
contemplate e comprese
dalla creazione del mondo
attraverso le opere da lui
compiute. Essi dunque non
hanno alcun motivo di scusa
21
perché, pur avendo
conosciuto Dio, non lo hanno
glorificato né ringraziato
come Dio, ma si sono perduti
nei loro vani ragionamenti e
la loro mente ottusa si è
22
ottenebrata. Mentre si
dichiaravano sapienti, sono
23
diventati stolti e hanno
scambiato la gloria del Dio
incorruttibile con
un’immagine e una figura di
uomo corruttibile, di uccelli,
di quadrupedi e di rettili.
24
Perciò Dio li ha
abbandonati all’impurità
secondo i desideri del loro
cuore, tanto da disonorare
fra loro i propri corpi,
25
perché hanno scambiato la
verità di Dio con la
menzogna e hanno adorato
e servito le creature anziché
il Creatore, che è benedetto
meam. 13 Nolo autem vos
ignorare, fratres, quia
saepe proposui venire ad
vos et prohibitus sum
usque adhuc, ut aliquem
fructum habeam et in
vobis, sicut et in ceteris
gentibus. 14 Graecis ac
barbaris, sapientibus et
insipientibus debitor sum.
15 Itaque, quod in me est,
promptus sum et vobis,
qui Romae estis,
evangelizare.16 Non enim
erubesco evangelium:
virtus enim Dei est in
salutem omni credenti,
Iudaeo primum et Graeco.
17 Iustitia enim Dei in eo
revelatur ex fide in fidem,
sicut scriptum est: “ Iustus
autem ex fide vivet ”.
18 Revelatur enim ira Dei
de caelo super omnem
impietatem et iniustitiam
hominum, qui veritatem in
iniustitia detinent,
19 quia, quod noscibile est
Dei, manifestum est in illis;
Deus enim illis
manifestavit. 20 Invisibilia
enim ipsius a creatura
mundi per ea, quae facta
sunt, intellecta
conspiciuntur, sempiterna
eius et virtus et divinitas,
ut sint inexcusabiles;
21 quia, cum cognovissent
Deum, non sicut Deum
glorificaverunt aut gratias
egerunt, sed evanuerunt in
cogitationibus suis, et
obscuratum est insipiens
cor eorum. 22 Dicentes se
esse sapientes, stulti facti
sunt, 23 et mutaverunt
gloriam incorruptibilis Dei
in similitudinem imaginis
corruptibilis hominis et
volucrum et quadrupedum
et serpentium.24 Propter
quod tradidit illos Deus in
concupiscentiis cordis
eorum in immunditiam, ut
ignominia afficiant corpora
sua in semetipsis,
25 qui commutaverunt
veritatem Dei in mendacio
et coluerunt et servierunt
creaturae potius quam
Creatori, qui est
benedictus in saecula.
Amen. 26 Propterea
invicem est fidem
vestram atque meam
1:13 nolo autem vos
ignorare fratres quia
saepe proposui venire ad
vos et prohibitus sum
usque adhuc ut aliquem
fructum habeam et in
vobis sicut et in ceteris
gentibus 1:14 Graecis ac
barbaris sapientibus et
insipientibus debitor sum
1:15 ita quod in me
promptum est et vobis
qui Romae estis
evangelizare 1:16 non
enim erubesco
evangelium virtus enim
Dei est in salutem omni
credenti Iudaeo primum
et Graeco 1:17 iustitia
enim Dei in eo revelatur
ex fide in fidem sicut
scriptum est iustus autem
ex fide vivit
1:18 revelatur enim ira
Dei de caelo super
omnem impietatem et
iniustitiam hominum
eorum qui veritatem in
iniustitiam detinent
1:19 quia quod notum est
Dei manifestum est in illis
Deus enim illis
manifestavit 1:20
invisibilia enim ipsius a
creatura mundi per ea
quae facta sunt intellecta
conspiciuntur
sempiterna quoque eius
virtus et divinitas ut sint
inexcusabiles 1:21 quia
cum cognovissent Deum
non sicut Deum
glorificaverunt aut gratias
egerunt sed evanuerunt
in cogitationibus suis et
obscuratum est insipiens
cor eorum 1:22 dicentes
enim se esse sapientes
stulti facti sunt 1:23 et
mutaverunt gloriam
incorruptibilis Dei in
similitudinem imaginis
corruptibilis hominis et
volucrum et
quadrupedum et
serpentium 1:24 propter
quod tradidit illos Deus in
desideria cordis eorum in
inmunditiam ut
contumeliis adficiant
corpora sua in semet
au)tou\j o( qeo\j ei)j pa/qh
a)timi/aj, ai(/ te ga\r qh/leiai
au)tw=n meth/llacan th\n
fusikh\n xrh=sin ei)j th\n
para\ fu/sin,
1.27 o(moi/wj te kai\ oi(
a)r
/ senej a)fe/ntej th\n
fusikh\n xrh=sin th=j qhlei/aj
e)cekau/qhsan e)n tv= o)re/cei
au)tw=n ei)j a)llh/louj,
a)r
/ senej e)n a)r
/ sesin th\n
a)sxhmosu/nhn
katergazo/menoi kai\ th\n
a)ntimisqi/an h(n\ e)d
/ ei th=j
pla/nhj au)tw=n e)n e(autoi=j
a)polamba/nontej.
1.28 kai\ kaqw\j ou)k
e)doki/masan to\n qeo\n e)x
/ ein
e)n e)pignw/sei, pare/dwken
au)tou\j o( qeo\j ei)j a)do/kimon
nou=n, poiei=n ta\ mh\
kaqh/konta,
1.29 peplhrwme/nouj pa/sv
a)diki/# ponhri/# pleoneci/#
kaki/#, mestou\j fqo/nou
fo/nou e)r
/ idoj do/lou
kakohqei/aj,yiqurista/j
1.30 katala/louj qeostugei=j
u(brista/j u(perhfa/nouj
a)lazo/naj, e)feureta\j kakw=n,
goneu=sin a)peiqei=j,
1.31 a)sune/touj a)sunqe/touj
a)sto/rgouj a)neleh/monaj:
1.32 oi(t/ inej to\ dikai/wma
tou= qeou= e)pigno/ntej o(/ti oi(
ta\ toiau=ta pra/ssontej
a)c
/ ioi qana/tou ei)si/n, ou)
mo/non au)ta\ poiou=sin a)lla\
kai\ suneudokou=sin toi=j
pra/ssousin.
nei secoli. Amen.
26
Per questo Dio li ha
abbandonati a passioni
infami; infatti, le loro
femmine hanno cambiato i
rapporti naturali in quelli
27
contro natura. Similmente
anche i maschi, lasciando il
rapporto naturale con la
femmina, si sono accesi di
desiderio gli uni per gli altri,
commettendo atti ignominiosi
maschi con maschi,
ricevendo così in se stessi la
retribuzione dovuta al loro
28
traviamento. E poiché non
ritennero di dover conoscere
Dio adeguatamente, Dio li ha
abbandonati alla loro
intelligenza depravata ed
essi hanno commesso azioni
29
indegne: sono colmi di ogni
ingiustizia, di malvagità, di
cupidigia, di malizia; pieni
d’invidia, di omicidio, di lite,
di frode, di malignità;
diffamatori,
30
maldicenti, nemici di Dio,
arroganti, superbi,
presuntuosi, ingegnosi nel
male, ribelli ai genitori,
31
insensati, sleali, senza
cuore, senza misericordia.
32
E, pur conoscendo il
giudizio di Dio, che cioè gli
autori di tali cose meritano la
morte, non solo le
commettono, ma anche
approvano chi le fa.
tradidit illos Deus in
passiones ignominiae.
Nam et feminae eorum
immutaverunt naturalem
usum in eum, qui est
contra naturam;
27 similiter et masculi,
relicto naturali usu
feminae, exarserunt in
desideriis suis in invicem,
masculi in masculos
turpitudinem operantes et
mercedem, quam oportuit,
erroris sui in semetipsis
recipientes.
28 Et sicut non
probaverunt Deum habere
in notitia, tradidit eos Deus
in reprobum sensum, ut
faciant, quae non
conveniunt, 29 repletos
omni iniquitate, malitia,
avaritia, nequitia, plenos
invidia, homicidio,
contentione, dolo,
malignitate, susurrones,
30 detractores, Deo
odibiles, contumeliosos,
superbos, elatos,
inventores malorum,
parentibus non
oboedientes, 31
insipientes, incompositos,
sine affectione, sine
misericordia. 32 Qui cum
iudicium Dei cognovissent,
quoniam qui talia agunt,
digni sunt morte, non
solum ea faciunt, sed et
consentiunt facientibus.
ipsis 1:25 qui
commutaverunt veritatem
Dei in mendacio et
coluerunt et servierunt
creaturae potius quam
creatori qui est
benedictus in saecula
amen 1:26 propterea
tradidit illos Deus in
passiones ignominiae
nam feminae eorum
inmutaverunt naturalem
usum in eum usum qui
est contra naturam 1:27
similiter autem et masculi
relicto naturali usu
feminae exarserunt in
desideriis suis in invicem
masculi in masculos
turpitudinem operantes
et mercedem quam
oportuit erroris sui in
semet ipsis recipientes
1:28 et sicut non
probaverunt Deum
habere in notitia tradidit
eos Deus in reprobum
sensum ut faciant quae
non conveniunt 1:29
repletos omni iniquitate
malitia fornicatione
avaritia nequitia plenos
invidia homicidio
contentione dolo
malignitate susurrones
1:30 detractores Deo
odibiles contumeliosos
superbos elatos
inventores malorum
parentibus non
oboedientes 1:31
insipientes inconpositos
sine affectione absque
foedere sine misericordia
1:32 qui cum iustitiam
Dei cognovissent non
intellexerunt quoniam qui
talia agunt digni sunt
morte non solum ea
faciunt sed et
consentiunt facientibus.
1 Propter quod
inexcusabilis es, o homo
omnis, qui iudicas. In quo
enim iudicas alterum,
teipsum condemnas;
eadem enim agis, qui
iudicas. 2 Scimus enim
quoniam iudicium Dei est
secundum veritatem in
eos, qui talia agunt.
2:1 Propter quod
inexcusabilis es o homo
omnis qui iudicas in quo
enim iudicas alterum te
ipsum condemnas
eadem enim agis qui
iudicas 2:2 scimus enim
quoniam iudicium Dei est
secundum veritatem in
eos qui talia agunt
CAPITOLO 2
2.1 Dio\ a)napolo/ghtoj ei),= w)=
a)n/ qrwpe pa=j o( kri/nwn: e)n %(=
ga\r kri/neij to\n e(t/ eron,
seauto\n katakri/neij, ta\
ga\r au)ta\ pra/sseij o(
kri/nwn.
2.2 oi)d
/ amen de\ o(/ti to\ kri/ma
tou= qeou= e)stin kata\
a)lh/qeian e)pi\ tou\j ta\
toiau=ta pra/ssontaj.
2.3 logi/zv de\ tou=to, w)=
1
Perciò chiunque tu sia, o
uomo che giudichi, non hai
alcun motivo di scusa
perché, mentre giudichi
l’altro, condanni te stesso; tu
che giudichi, infatti, fai le
2
medesime cose. Eppure noi
sappiamo che il giudizio di
Dio contro quelli che
commettono tali cose è
a)n/ qrwpe o( kri/nwn tou\j ta\
toiau=ta pra/ssontaj kai\
poiw=n au)ta/, o(/ti su\ e)kfeu/cv
to\ kri/ma tou= qeou=;
2.4 h)\ tou= plou/tou th=j
xrhsto/thtoj au)tou= kai\ th=j
a)noxh=j kai\ th=j
makroqumi/aj katafronei=j,
a)gnow=n o(t/ i to\ xrhsto\n tou=
qeou= ei)j meta/noia/n se a)/gei;
2.5 kata\ de\ th\n sklhro/thta/
sou kai\ a)metano/hton
kardi/an qhsauri/zeij
seaut%= o)rgh\n e)n h(me/r#
o)rgh=j kai\ a)pokalu/yewj
dikaiokrisi/aj tou= qeou=
2.6 o(j
\ a)podw/sei e(ka/st%
kata\ ta\ e)r
/ ga au)tou=:
2.7 toi=j me\n kaq' u(pomonh\n
e)r
/ gou a)gaqou= do/can kai\
timh\n kai\ a)fqarsi/an
zhtou=sin zwh\n ai)wn/ ion,
2.8 toi=j de\ e)c e)riqei/aj kai\
a)peiqou=si tv= a)lhqei/#
peiqome/noij de\ tv= a)diki/#
o)rgh\ kai\ qumo/j.
2.9 qli=yij kai\ stenoxwri/a
e)pi\ pa=san yuxh\n a)nqrw/pou
tou= katergazome/nou to\
kako/n, I) oudai/ou te prw=ton
kai\ (E
/ llhnoj:
2.10 do/ca de\ kai\ timh\ kai\
ei)rh/nh panti\ t%= e)rgazome/n%
to\ a)gaqo/n, I) oudai/% te
prw=ton kai\ E
/( llhni:
2.11 ou) ga/r e)stin
proswpolhmyi/a para\ t%=
qe%=.
2.12 o(s
/ oi ga\r a)no/mwj
h(m
/ arton, a)no/mwj kai\
a)polou=ntai, kai\ o(s
/ oi e)n
no/m% h(/marton, dia\ no/mou
kriqh/sontai:
2.13 ou) ga\r oi( a)kroatai\
no/mou di/kaioi para\ [t%=]
qe%=, a)ll' oi( poihtai\ no/mou
dikaiwqh/sontai.
2.14 o(t/ an ga\r e)q
/ nh ta\ mh\
no/mon e)x
/ onta fu/sei ta\ tou=
no/mou poiw=sin, ou(t= oi no/mon
mh\ e)x
/ ontej e(autoi=j ei)sin
no/moj:
2.15 oi(t/ inej e)ndei/knuntai to\
e)r
/ gon tou= no/mou grapto\n e)n
tai=j kardi/aij au)tw=n,
summarturou/shj au)tw=n th=j
suneidh/sewj kai\ metacu\
a)llh/lwn tw=n logismw=n
kathgorou/ntwn h)\ kai\
a)pologoume/nwn,
2.16 e)n h(me/r# o(t/ e kri/nei o(
qeo\j ta\ krupta\ tw=n
a)nqrw/pwn kata\ to\
eu)agge/lio/n mou dia\ Xristou=
I) hsou=. 2
2.17 Ei) de\ su\ I) oudai=oj
e)ponoma/zv kai\ e)panapau/v
no/m% kai\ kauxa=sai e)n qe%=
3
secondo verità. Tu che
giudichi quelli che
commettono tali azioni e
intanto le fai tu stesso, pensi
forse di sfuggire al giudizio di
4
Dio? O disprezzi la
ricchezza della sua bontà,
della sua clemenza e della
sua magnanimità, senza
riconoscere che la bontà di
Dio ti spinge alla
5
conversione? Tu, però, con
il tuo cuore duro e ostinato,
accumuli collera su di te per
il giorno dell’ira e della
rivelazione del giusto
6
giudizio di Dio, che renderà
a ciascuno secondo le sue
7
opere: la vita eterna a
coloro che, perseverando
nelle opere di bene, cercano
gloria, onore, incorruttibilità;
8
ira e sdegno contro coloro
che, per ribellione,
disobbediscono alla verità e
obbediscono all’ingiustizia.
9
Tribolazione e angoscia su
ogni uomo che opera il male,
sul Giudeo, prima, come sul
Greco;
10
gloria invece, onore e pace
per chi opera il bene, per il
Giudeo, prima, come per il
Greco:
11
Dio infatti non fa
preferenza di persone.
12
Tutti quelli che hanno
peccato senza la Legge,
senza la Legge periranno;
quelli invece che hanno
peccato sotto la Legge, con
la Legge saranno giudicati.
13
Infatti, non quelli che
ascoltano la Legge sono
giusti davanti a Dio, ma
quelli che mettono in pratica
la Legge saranno giustificati.
14
Quando i pagani, che non
hanno la Legge, per natura
agiscono secondo la Legge,
essi, pur non avendo Legge,
sono legge a se stessi.
15
Essi dimostrano che
quanto la Legge esige è
scritto nei loro cuori, come
risulta dalla testimonianza
della loro coscienza e dai
loro stessi ragionamenti, che
ora li accusano ora li
16
difendono. Così avverrà nel
giorno in cui Dio giudicherà i
segreti degli uomini, secondo
il mio Vangelo, per mezzo di
3 Existimas autem hoc, o
homo, qui iudicas eos, qui
talia agunt, et facis ea,
quia tu effugies iudicium
Dei? 4 An divitias
benignitatis eius et
patientiae et longanimitatis
contemnis, ignorans
quoniam benignitas Dei ad
paenitentiam te adducit?
5 Secundum duritiam
autem tuam et
impaenitens cor
thesaurizas tibi iram in die
irae et revelationis iusti
iudicii Dei,
6 qui reddet unicuique
secundum opera eius:
7 his quidem, qui
secundum patientiam boni
operis gloriam et honorem
et incorruptionem
quaerunt, vitam aeternam;
8 his autem, qui ex
contentione et non
oboediunt veritati,
oboediunt autem iniquitati,
ira et indignatio.
9 Tribulatio et angustia in
omnem animam hominis
operantis malum, Iudaei
primum et Graeci;
10 gloria autem et honor
et pax omni operanti
bonum, Iudaeo primum et
Graeco. 11 Non est enim
personarum acceptio apud
Deum! 12 Quicumque
enim sine lege
peccaverunt, sine lege et
peribunt; et, quicumque in
lege peccaverunt, per
legem iudicabuntur. 13
Non enim auditores legis
iusti sunt apud Deum, sed
factores legis
iustificabuntur. 14 Cum
enim gentes, quae legem
non habent, naturaliter,
quae legis sunt, faciunt,
eiusmodi legem non
habentes ipsi sibi sunt lex;
15 qui ostendunt opus
legis scriptum in cordibus
suis, testimonium simul
reddente illis conscientia
ipsorum, et inter se
invicem cogitationibus
accusantibus aut etiam
defendentibus, 16 in die,
cum iudicabit Deus occulta
hominum secundum
evangelium meum per
2:3 existimas autem hoc
o homo qui iudicas eos
qui talia agunt et facis ea
quia tu effugies iudicium
Dei 2:4 an divitias
bonitatis eius et
patientiae et
longanimitatis contemnis
ignorans quoniam
benignitas Dei ad
paenitentiam te adducit
2:5 secundum duritiam
autem tuam et
inpaenitens cor
thesaurizas tibi iram in
die irae et revelationis
iusti iudicii Dei 2:6 qui
reddet unicuique
secundum opera eius
2:7 his quidem qui
secundum patientiam
boni operis gloriam et
honorem et
incorruptionem
quaerentibus vitam
aeternam 2:8 his autem
qui ex contentione et qui
non adquiescunt veritati
credunt autem iniquitati
ira et indignatio 2:9
tribulatio et angustia in
omnem animam hominis
operantis malum Iudaei
primum et Graeci 2:10
gloria autem et honor et
pax omni operanti bonum
Iudaeo primum et Graeco
2:11 non est enim
personarum acceptio
apud Deum 2:12
quicumque enim sine
lege peccaverunt sine
lege et peribunt et
quicumque in lege
peccaverunt per legem
iudicabuntur 2:13 non
enim auditores legis iusti
sunt apud Deum sed
factores legis
iustificabuntur 2:14 cum
enim gentes quae legem
non habent naturaliter
quae legis sunt faciunt
eiusmodi legem non
habentes ipsi sibi sunt
lex 2:15 qui ostendunt
opus legis scriptum in
cordibus suis
testimonium reddente illis
conscientia ipsorum et
inter se invicem
cogitationum
accusantium aut etiam
2.18 kai\ ginw/skeij to\
qe/lhma kai\ dokima/zeij ta\
diafe/ronta kathxou/menoj
e)k tou= no/mou,
2.19 pe/poiqa/j te seauto\n
o(dhgo\n ei)n= ai tuflw=n, fw=j
tw=n e)n sko/tei,
2.20 paideuth\n a)fro/nwn,
dida/skalon nhpi/wn, e)x
/ onta
th\n mo/rfwsin th=j gnw/sewj
kai\ th=j a)lhqei/aj e)n t%=
no/m%:
2.21 o( ou)n= dida/skwn e(t/ eron
seauto\n ou) dida/skeij; o(
khru/sswn mh\ kle/ptein
kle/pteij;
2.22 o( le/gwn mh\ moixeu/ein
moixeu/eij; o( bdelusso/menoj
ta\ ei)d
/ wla i(erosulei=j;
2.23 o(j
\ e)n no/m% kauxa=sai,
dia\ th=j paraba/sewj tou=
no/mou to\n qeo\n a)tima/zeij:
2.24 to\ ga\r o)n/ oma tou= qeou=
di' u(ma=j blasfhmei=tai e)n
toi=j e)q
/ nesin, kaqw\j
ge/graptai.
2.25 peritomh\ me\n ga\r
w)felei= e)an\ no/mon pra/ssvj:
e)an\ de\ paraba/thj no/mou v)j
= ,
h( peritomh/ sou a)krobusti/a
ge/gonen.
2.26 e)an\ ou)n= h( a)krobusti/a
ta\ dikaiw/mata tou= no/mou
fula/ssv, ou)x h( a)krobusti/a
au)tou= ei)j peritomh\n
logisqh/setai;
2.27 kai\ krinei= h( e)k fu/sewj
a)krobusti/a to\n no/mon
telou=sa se\ to\n dia\
gra/mmatoj kai\ peritomh=j
paraba/thn no/mou.
2.28 ou) ga\r o( e)n t%= faner%=
I) oudai=oj
/ e)stin ou)de\ h( e)n t%=
faner%= e)n sarki\ peritomh/,
2.29 a)ll' o( e)n t%= krupt%=
I) oudai=oj, kai\ peritomh\
kardi/aj e)n pneu/mati ou)
gra/mmati, ou(= o( e)p
/ ainoj ou)k
e)c a)nqrw/pwn a)ll' e)k tou=
qeou=.
17
Cristo Gesù. Ma se tu ti
chiami Giudeo e ti riposi
sicuro sulla Legge e metti il
18
tuo vanto in Dio, ne
conosci la volontà e, istruito
dalla Legge, sai discernere
ciò che è meglio,
19
e sei convinto di essere
guida dei ciechi, luce di
coloro che sono nelle
20
tenebre, educatore degli
ignoranti, maestro dei
semplici, perché nella Legge
possiedi l’espressione della
conoscenza e della verità...
21
Ebbene, come mai tu, che
insegni agli altri, non insegni
a te stesso? Tu che predichi
22
di non rubare, rubi? Tu che
dici di non commettere
adulterio, commetti
adulterio? Tu che detesti gli
23
idoli, ne derubi i templi? Tu
che ti vanti della Legge,
offendi Dio trasgredendo la
24
Legge! Infatti sta scritto: Il
nome di Dio è bestemmiato
per causa vostra tra le genti.
25
Certo, la circoncisione è
utile se osservi la Legge; ma,
se trasgredisci la Legge, con
la tua circoncisione sei un
26
non circonciso. Se dunque
chi non è circonciso osserva
le prescrizioni della Legge, la
sua incirconcisione non sarà
forse considerata come
27
circoncisione? E così, chi
non è circonciso fisicamente,
ma osserva la Legge,
giudicherà te che,
nonostante la lettera della
Legge e la circoncisione, sei
trasgressore della Legge.
28
Giudeo, infatti, non è chi
appare tale all’esterno, e la
circoncisione non è quella
29
visibile nella carne; ma
Giudeo è colui che lo è
interiormente e la
circoncisione è quella del
cuore, nello spirito, non nella
lettera; la sua lode non viene
dagli uomini, ma da Dio.
Christum Iesum. 17 Si
autem tu Iudaeus
cognominaris et requiescis
in lege et gloriaris in Deo,
18 et nosti Voluntatem et
discernis potiora instructus
per legem, 19 et confidis
teipsum ducem esse
caecorum, lumen eorum,
qui in tenebris sunt,
20 eruditorem
insipientium, magistrum
infantium, habentem
formam scientiae et
veritatis in lege. 21 Qui
ergo alium doces, teipsum
non doces? Qui praedicas
non furandum, furaris?
22 Qui dicis non
moechandum, moecharis?
Qui abominaris idola,
templa spolias? 23 Qui in
lege gloriaris, per
praevaricationem legis
Deum inhonoras?
24 “ Nomen enim Dei
propter vos blasphematur
inter gentes ”, sicut
scriptum est.
25 Circumcisio quidem
prodest, si legem
observes; si autem
praevaricator legis sis,
circumcisio tua praeputium
facta est. 26 Si igitur
praeputium iustitias legis
custodiat, nonne
praeputium illius in
circumcisionem
reputabitur?
27 Et iudicabit, quod ex
natura est praeputium
legem consummans, te,
qui per litteram et
circumcisionem
praevaricator legis es. 28
Non enim qui manifesto
Iudaeus est, neque quae
manifesto in carne
circumcisio, 29 sed qui in
abscondito Iudaeus est, et
circumcisio cordis in spiritu
non littera, cuius laus non
ex hominibus sed ex Deo
est.
defendentium 2:16 in die
cum iudicabit Deus
occulta hominum
secundum evangelium
meum per Iesum
Christum 2:17 si autem
tu Iudaeus cognominaris
et requiescis in lege et
gloriaris in Deo 2:18 et
nosti voluntatem et
probas utiliora instructus
per legem 2:19 confidis
te ipsum ducem esse
caecorum lumen eorum
qui in tenebris sunt 2:20
eruditorem insipientium
magistrum infantium
habentem formam
scientiae et veritatis in
lege 2:21 qui ergo alium
doces te ipsum non
doces qui praedicas non
furandum furaris 2:22
qui dicis non
moechandum moecharis
qui abominaris idola
sacrilegium facis 2:23
qui in lege gloriaris per
praevaricationem legis
Deum inhonoras 2:24
nomen enim Dei per vos
blasphematur inter
gentes sicut scriptum est
2:25 circumcisio quidem
prodest si legem
observes si autem
praevaricator legis sis
circumcisio tua
praeputium facta est
2:26 si igitur praeputium
iustitias legis custodiat
nonne praeputium illius
in circumcisionem
reputabitur 2:27 et
iudicabit quod ex natura
est praeputium legem
consummans te qui per
litteram et
circumcisionem
praevaricator legis es
2:28 non enim qui in
manifesto Iudaeus est
neque quae in manifesto
in carne circumcisio 2:29
sed qui in abscondito
Iudaeus et circumcisio
cordis in spiritu non littera
cuius laus non ex
hominibus sed ex Deo
est.
CAPITOLO 3
3.1 Ti/ ou)n= to\ perisso\n tou=
I) oudai/ou h)\ ti/j h( w)fe/leia
th=j peritomh=j;
3.2 polu\ kata\ pa/nta
tro/pon. prw=ton me\n [ga\r] o(/ti
e)pisteu/qhsan ta\ lo/gia tou=
qeou=.
3.3 ti/ ga\r; ei) h)pi/sthsa/n
tinej, mh\ h( a)pisti/a au)tw=n
th\n pi/stin tou= qeou=
katargh/sei; 3.4 mh\ ge/noito:
gine/sqw de\ o( qeo\j a)lhqh/j,
pa=j de\ a)n/ qrwpoj yeu/sthj,
kaqw\j ge/graptai, /(Opwj
a)n\ dikaiwqv=j e)n toi=j lo/goij
sou
kai\ nikh/seij e)n t%=
kri/nesqai/ se.
3.5 ei) de\ h( a)diki/a h(mw=n
qeou= dikaiosu/nhn
suni/sthsin, ti/ e)rou=men; mh\
a)d
/ ikoj o( qeo\j o( e)pife/rwn
th\n o)rgh/n; kata\ a)n/ qrwpon
le/gw.
3.6 mh\ ge/noito: e)pei\ pw=j
krinei= o( qeo\j to\n ko/smon;
3.7 ei) de\ h( a)lh/qeia tou= qeou=
e)n t%= e)m%= yeu/smati
e)peri/sseusen ei)j th\n do/can
au)tou=, ti/ e)/ti ka)gw\ w(j
a(martwlo\j kri/nomai;
3.8 kai\ mh\ kaqw\j
blasfhmou/meqa kai\ kaqw/j
fasi/n tinej h(ma=j le/gein o(/ti
Poih/swmen ta\ kaka\, i(n/ a
e)l
/ qv ta\ a)gaqa/; w(n= to\ kri/ma
e)n/ diko/n e)stin.
3.9 Ti/ ou)n= ; proexo/meqa; ou)
pa/ntwj: provtiasa/meqa ga\r
I) oudai/ouj te kai\ E
/( llhnaj
pa/ntaj u(f' a(marti/an ei)n= ai,
3.10 kaqw\j ge/graptai o(t/ i
Ou)k e)s
/ tin di/kaioj ou)de\ ei(j
= ,
3.11
ou)k e)s
/ tin o( suni/wn,
ou)k e)s
/ tin o( e)kzhtw=n to\n
qeo/n.
3.12 pa/ntej e)ce/klinan a(m
/ a
h)xrew/qhsan:
ou)k e)s
/ tin o(
poiw=n xrhsto/thta, [ou)k
e)s
/ tin] e(w
/ j e(no/j.
3.13 ta/foj a)ne%gme/noj o(
la/rugc au)tw=n,
tai=j
glw/ssaij au)tw=n
e)doliou=san, i)oj
\ a)spi/dwn
u(po\ ta\ xei/lh au)tw=n:
3.14
w(n= to\ sto/ma a)ra=j
kai\ pikri/aj ge/mei,
3.15 o)cei=j oi( po/dej au)tw=n
e)kxe/ai ai(=ma,
3.16 su/ntrimma kai\
talaipwri/a e)n tai=j o(doi=j
au)tw=n,
3.17kai\ o(do\n ei)rh/nhj ou)k
e)g
/ nwsan.
3.18 ou)k e)s
/ tin fo/boj qeou=
a)pe/nanti tw=n o)fqalmw=n
au)tw=n.
1
Che cosa dunque ha in più il
Giudeo? E qual è l’utilità
2
della circoncisione? Grande,
sotto ogni aspetto. Anzitutto
perché a loro sono state
3
affidate le parole di Dio. Che
dunque? Se alcuni furono
infedeli, la loro infedeltà
annullerà forse la fedeltà di
4
Dio? Impossibile! Sia chiaro
invece che Dio è veritiero,
mentre ogni uomo è
mentitore, come sta scritto:
Affinché tu sia riconosciuto
giusto nelle tue parole e
vinca quando sei giudicato.
5
Se però la nostra ingiustizia
mette in risalto la giustizia di
Dio, che diremo? Dio è forse
ingiusto quando riversa su di
noi la sua ira? Sto parlando
alla maniera umana.
6
Impossibile! Altrimenti,
come potrà Dio giudicare il
7
mondo? Ma se la verità di
Dio abbondò nella mia
menzogna, risplende di più
per la sua gloria, perché
anch’io sono giudicato
8
ancora come peccatore? E
non è come alcuni ci fanno
dire: «Facciamo il male
perché ne venga il bene»;
essi ci calunniano ed è
giusto che siano condannati.
9
Che dunque? Siamo forse
noi superiori? No! Infatti
abbiamo già formulato
l’accusa che, Giudei e Greci,
tutti sono sotto il dominio del
10
peccato, come sta scritto:
Non c’è nessun giusto,
11
nemmeno uno, non c’è chi
comprenda, non c’è nessuno
12
che cerchi Dio! Tutti hanno
smarrito la via, insieme si
sono corrotti; non c’è chi
compia il bene, non ce n’è
13
neppure uno. La loro gola è
un sepolcro spalancato,
tramavano inganni con la
loro lingua, veleno di
serpenti è sotto le loro
14
labbra, la loro bocca è
piena di maledizione e di
15
amarezza. I loro piedi
corrono a versare sangue;
16
rovina e sciagura è sul loro
17
cammino e la via della
pace non l’hanno conosciuta.
18
Non c’è timore di Dio
1 Quid ergo amplius est
Iudaeo, aut quae utilitas
circumcisionis? 2 Multum
per omnem modum.
Primum quidem, quia
credita sunt illis eloquia
Dei. 3 Quid enim, si
quidam non crediderunt?
Numquid incredulitas
illorum fidem Dei
evacuabit? 4 Absit! Exstet
autem Deus verax, omnis
autem homo mendax,
sicut scriptum est: “ Ut
iustificeris in sermonibus
tuis et vincas cum iudicaris
”. 5 Si autem iniustitia
nostra iustitiam Dei
commendat, quid
dicemus? Numquid
iniustus Deus, qui infert
iram? Secundum
hominem dico. 6 Absit!
Alioquin quomodo
iudicabit Deus mundum? 7
Si enim veritas Dei in meo
mendacio abundavit in
gloriam ipsius, quid adhuc
et ego tamquam peccator
iudicor? 8 Et non, sicut
blasphemamur, et sicut
aiunt quidam nos dicere: “
Faciamus mala, ut veniant
bona ”? Quorum damnatio
iusta est. 9 Quid igitur?
Praecellimus eos?
Nequaquam! Antea enim
causati sumus Iudaeos et
Graecos omnes sub
peccato esse, 10 sicut
scriptum est: “ Non est
iustus quisquam, 11 non
est intellegens, non est
requirens Deum.
12 Omnes declinaverunt,
simul inutiles facti sunt;
non est qui faciat bonum,
non est usque ad unum.
13 Sepulcrum patens est
guttur eorum, linguis suis
dolose agebant, venenum
aspidum sub labiis eorum,
14 quorum os
maledictione et
amaritudine plenum est;
15 veloces pedes eorum
ad effundendum
sanguinem, 16 contritio et
infelicitas in viis eorum,
17 et viam pacis non
cognoverunt. 18 Non est
3:1 Quid ergo amplius
est Iudaeo aut quae
utilitas circumcisionis 3:2
multum per omnem
modum primum quidem
quia credita sunt illis
eloquia Dei 3:3 quid
enim si quidam illorum
non crediderunt
numquid incredulitas
illorum fidem Dei
evacuabit absit 3:4 est
autem Deus verax omnis
autem homo mendax
sicut scriptum est ut
iustificeris in sermonibus
tuis et vincas cum
iudicaris 3:5 si autem
iniquitas nostra iustitiam
Dei commendat quid
dicemus numquid
iniquus Deus qui infert
iram secundum
hominem dico 3:6 absit
alioquin quomodo
iudicabit Deus mundum
3:7 si enim veritas Dei in
meo mendacio abundavit
in gloriam ipsius quid
adhuc et ego tamquam
peccator iudicor 3:8 et
non sicut blasphemamur
et sicut aiunt nos quidam
dicere faciamus mala ut
veniant bona quorum
damnatio iusta est 3:9
quid igitur praecellimus
eos nequaquam causati
enim sumus Iudaeos et
Graecos omnes sub
peccato esse 3:10 sicut
scriptum est quia non est
iustus quisquam 3:11
non est intellegens non
est requirens Deum 3:12
omnes declinaverunt
simul inutiles facti sunt
non est qui faciat bonum
non est usque ad unum
3:13 sepulchrum patens
est guttur eorum linguis
suis dolose agebant
venenum aspidum sub
labiis eorum 3:14
quorum os maledictione
et amaritudine plenum
est 3:15 veloces pedes
eorum ad effundendum
sanguinem 3:16 contritio
et infelicitas in viis eorum
3:17 et viam pacis non
3.19 Oi)d
/ amen de\ o(t/ i o(s
/ a o(
no/moj le/gei toi=j e)n t%= no/m%
lalei=, i(n/ a pa=n sto/ma fragv=
kai\ u(po/dikoj ge/nhtai pa=j o(
ko/smoj t%= qe%=:
3.20 dio/ti e)c e)r
/ gwn no/mou ou)
dikaiwqh/setai pa=sa sa\rc
e)nw/pion au)tou=, dia\ ga\r
no/mou e)pi/gnwsij a(marti/aj.
3.21 Nuni\ de\ xwri\j no/mou
dikaiosu/nh qeou=
pefane/rwtai marturoume/nh
u(po\ tou= no/mou kai\ tw=n
profhtw=n,
3.22 dikaiosu/nh de\ qeou= dia\
pi/stewj I) hsou= Xristou= ei)j
pa/ntaj tou\j pisteu/ontaj.
ou) ga/r e)stin diastolh/,
3.23 pa/ntej ga\r h(m
/ arton
kai\ u(sterou=ntai th=j do/chj
tou= qeou=
3.24 dikaiou/menoi dwrea\n tv=
au)tou= xa/riti dia\ th=j
a)polutrw/sewj th=j e)n
Xrist%= I) hsou=:
3.25 o(n\ proe/qeto o( qeo\j
i(lasth/rion dia\ [th=j]
pi/stewj e)n t%= au)tou= ai(m
/ ati
ei)j e)n/ deicin th=j dikaiosu/nhj
au)tou= dia\ th\n pa/resin tw=n
progegono/twn a(marthma/twn
3.26 e)n tv= a)noxv= tou= qeou=,
pro\j th\n e)n/ deicin th=j
dikaiosu/nhj au)tou= e)n t%=
nu=n kair%=, ei)j to\ ei)n= ai
au)to\n di/kaion kai\
dikaiou=nta to\n e)k pi/stewj
I) hsou=.
3.27 Pou= ou)n= h( kau/xhsij;
e)ceklei/sqh. dia\ poi/ou
no/mou; tw=n e)r
/ gwn; ou)xi/,
a)lla\ dia\ no/mou pi/stewj.
3.28 logizo/meqa ga\r
dikaiou=sqai pi/stei
a)n/ qrwpon xwri\j e)r
/ gwn
no/mou.
3.29 h)\ I) oudai/wn o( qeo\j
mo/non; ou)xi\ kai\ e)qnw=n; nai\
kai\ e)qnw=n,
3.30 ei)p
/ er ei(j
= o( qeo/j o(j
\
dikaiw/sei peritomh\n e)k
pi/stewj kai\ a)krobusti/an
dia\ th=j pi/stewj.
3.31 no/mon ou)n= katargou=men
dia\ th=j pi/stewj; mh\ ge/noito:
a)lla\ no/mon i(sta/nomen.
19
davanti ai loro occhi. Ora,
noi sappiamo che quanto la
Legge dice, lo dice per quelli
che sono sotto la Legge, di
modo che ogni bocca sia
chiusa e il mondo intero sia
riconosciuto colpevole di
20
fronte a Dio. Infatti in base
alle opere della Legge
nessun vivente sarà
giustificato davanti a Dio,
perché per mezzo della
Legge si ha conoscenza del
21
peccato. Ora invece,
indipendentemente dalla
Legge, si è manifestata la
giustizia di Dio, testimoniata
dalla Legge e dai Profeti:
22
giustizia di Dio per mezzo
della fede in Gesù Cristo, per
tutti quelli che credono.
Infatti non c’è differenza,
23
perché tutti hanno peccato
e sono privi della gloria di
24
Dio, ma sono giustificati
gratuitamente per la sua
grazia, per mezzo della
redenzione che è in Cristo
25
Gesù. È lui che Dio ha
stabilito apertamente come
strumento di espiazione, per
mezzo della fede, nel suo
sangue, a manifestazione
della sua giustizia per la
remissione dei peccati
26
passati mediante la
clemenza di Dio, al fine di
manifestare la sua giustizia
nel tempo presente, così da
risultare lui giusto e rendere
giusto colui che si basa sulla
7
fede in Gesù. Dove dunque
sta il vanto? È stato escluso!
Da quale legge? Da quella
delle opere? No, ma dalla
28
legge della fede. Noi
riteniamo infatti che l’uomo è
giustificato per la fede,
indipendentemente dalle
29
opere della Legge. Forse
Dio è Dio soltanto dei
Giudei? Non lo è anche delle
genti? Certo, anche delle
30
genti! Poiché unico è il Dio
che giustificherà i circoncisi
in virtù della fede e gli
incirconcisi per mezzo della
31
fede. Togliamo dunque
ogni valore alla Legge
mediante la fede?
Nient’affatto, anzi
confermiamo la Legge.
timor Dei ante oculos
eorum ”.
19 Scimus autem
quoniam, quaecumque lex
loquitur, his, qui in lege
sunt, loquitur, ut omne os
obstruatur, et obnoxius fiat
omnis mundus Deo; 20
quia ex operibus legis non
iustificabitur omnis caro
coram illo, per legem enim
cognitio peccati. 21 Nunc
autem sine lege iustitia
Dei manifestata est,
testificata a Lege et
Prophetis, 22 iustitia
autem Dei per fidem Iesu
Christi, in omnes, qui
credunt. Non enim est
distinctio: 23 omnes enim
peccaverunt et egent
gloria Dei,
24 iustificati gratis per
gratiam ipsius per
redemptionem, quae est in
Christo Iesu;
25 quem proposuit Deus
propitiatorium per fidem in
sanguine ipsius ad
ostensionem iustitiae
suae, cum praetermisisset
praecedentia delicta 26 in
sustentatione Dei, ad
ostensionem iustitiae eius
in hoc tempore, ut sit ipse
iustus et iustificans eum,
qui ex fide est Iesu.
27 Ubi est ergo gloriatio?
Exclusa est. Per quam
legem? Operum? Non,
sed per legem fidei. 28
Arbitramur enim iustificari
hominem per fidem sine
operibus legis.
29 An Iudaeorum Deus
tantum? Nonne et
gentium? Immo et
gentium, 30 quoniam
quidem unus Deus, qui
iustificabit circumcisionem
ex fide et praeputium per
fidem.
31 Legem ergo destruimus
per fidem? Absit, sed
legem statuimus.
cognoverunt 3:18 non
est timor Dei ante oculos
eorum 3:19 scimus
autem quoniam
quaecumque lex loquitur
his qui in lege sunt
loquitur ut omne os
obstruatur et subditus fiat
omnis mundus Deo 3:20
quia ex operibus legis
non iustificabitur omnis
caro coram illo per
legem enim cognitio
peccati 3:21 nunc autem
sine lege iustitia Dei
manifestata est
testificata a lege et
prophetis 3:22 iustitia
autem Dei per fidem Iesu
Christi super omnes qui
credunt non enim est
distinctio 3:23 omnes
enim peccaverunt et
egent gloriam Dei 3:24
iustificati gratis per
gratiam ipsius per
redemptionem quae est
in Christo Iesu 3:25
quem proposuit Deus
propitiationem per fidem
in sanguine ipsius ad
ostensionem iustitiae
suae propter
remissionem
praecedentium
delictorum 3:26 in
sustentatione Dei ad
ostensionem iustitiae
eius in hoc tempore ut
sit ipse iustus et
iustificans eum qui ex
fide est Iesu 3:27 ubi est
ergo gloriatio exclusa est
per quam legem
factorum non sed per
legem fidei 3:28
arbitramur enim iustificari
hominem per fidem sine
operibus legis 3:29 an
Iudaeorum Deus tantum
nonne et gentium immo
et gentium 3:30 quoniam
quidem unus Deus qui
iustificabit
circumcisionem ex fide
et praeputium per fidem
3:31 legem ergo
destruimus per fidem
absit sed legem
statuimus.
CAPITOLO 4
4.1 Ti/ ou)n= e)rou=men
eu(rhke/nai A
) braa\m to\n
propa/tora h(mw=n kata\
sa/rka;
4.2 ei) ga\r A
) braa\m e)c e)/rgwn
e)dikaiw/qh, e)x
/ ei kau/xhma,
a)ll' ou) pro\j qeo/n.
4.3 ti/ ga\r h( grafh\ le/gei;
E
) pi/steusen de\ A
) braa\m t%=
qe%= kai\ e)logi/sqh au)t%= ei)j
dikaiosu/nhn.
4.4 t%= de\ e)rgazome/n% o(
misqo\j ou) logi/zetai kata\
xa/rin a)lla\ kata\ o)fei/lhma,
4.5 t%= de\ mh\ e)rgazome/n%
pisteu/onti de\ e)pi\ to\n
dikaiou=nta to\n a)sebh=
logi/zetai h( pi/stij au)tou=
ei)j dikaiosu/nhn:
4.6 kaqa/per kai\ Daui\d
le/gei to\n makarismo\n tou=
a)nqrw/pou %(= o( qeo\j
logi/zetai dikaiosu/nhn
xwri\j e)r
/ gwn,
4.7 Maka/rioi w(n= a)fe/qhsan
ai( a)nomi/ai kai\ w(n=
e)pekalu/fqhsan ai(
a(marti/ai:
4.8 maka/rioj a)nh\r ou(= ou)
mh\ logi/shtai ku/rioj
a(marti/an.
4.9 o( makarismo\j ou)n= ou(=toj
e)pi\ th\n peritomh\n h)\ kai\ e)pi\
th\n a)krobusti/an; le/gomen
ga/r, E
) logi/sqh t%= A
) braa\m
h( pi/stij ei)j dikaiosu/nhn.
4.10 pw=j ou)n= e)logi/sqh; e)n
peritomv= o)n/ ti h)\ e)n
a)krobusti/#; ou)k e)n
peritomv= a)ll' e)n
a)krobusti/#:
4.11 kai\ shmei=on e)l
/ aben
peritomh=j sfragi=da th=j
dikaiosu/nhj th=j pi/stewj
th=j e)n tv= a)krobusti/#, ei)j to\
ei)n= ai au)to\n pate/ra pa/ntwn
tw=n pisteuo/ntwn di'
a)krobusti/aj, ei)j to\
logisqh=nai [kai\] au)toi=j
[th\n] dikaiosu/nhn,
4.12 kai\ pate/ra peritomh=j
toi=j ou)k e)k peritomh=j mo/non
a)lla\ kai\ toi=j stoixou=sin
toi=j i)x
/ nesin th=j e)n
a)krobusti/# pi/stewj tou=
patro\j h(mw=n A
) braa/m.
4.13 Ou) ga\r dia\ no/mou h(
e)paggeli/a t%= A
) braa\m h)\ t%=
spe/rmati au)tou=, to\
klhrono/mon au)to\n ei)n= ai
ko/smou, a)lla\ dia\
dikaiosu/nhj pi/stewj.
4.14 ei) ga\r oi( e)k no/mou
klhrono/moi, keke/nwtai h(
pi/stij kai\ kath/rghtai h(
e)paggeli/a: 4.15 o( ga\r no/moj
1
Che diremo dunque di
Abramo, nostro progenitore
secondo la carne? Che cosa
2
ha ottenuto? Se infatti
Abramo è stato giustificato
per le opere, ha di che
gloriarsi, ma non davanti a
3
Dio. Ora, che cosa dice la
Scrittura? Abramo credette a
Dio e ciò gli fu accreditato
come giustizia.
4
A chi lavora, il salario non
viene calcolato come dono,
5
ma come debito; a chi
invece non lavora, ma crede
in Colui che giustifica
l’empio, la sua fede gli viene
accreditata come giustizia.
6
Così anche Davide
proclama beato l’uomo a cui
Dio accredita la giustizia
indipendentemente dalle
7
opere: Beati quelli le cui
iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati
8
ricoperti; beato l’uomo al
quale il Signore non mette in
conto il peccato!
9
Ora, questa beatitudine
riguarda chi è circonciso o
anche chi non è circonciso?
Noi diciamo infatti che la
fede fu accreditata ad
Abramo come giustizia.
10
Come dunque gli fu
accreditata? Quando era
circonciso o quando non lo
era? Non dopo la
circoncisione, ma prima.
11
Infatti egli ricevette il segno
della circoncisione come
sigillo della giustizia,
derivante dalla fede, già
ottenuta quando non era
ancora circonciso. In tal
modo egli divenne padre di
tutti i non circoncisi che
credono, cosicché anche a
loro venisse accreditata la
12
giustizia ed egli fosse
padre anche dei circoncisi, di
quelli che non solo
provengono dalla
circoncisione ma camminano
anche sulle orme della fede
del nostro padre Abramo
prima della sua
13
circoncisione. Infatti non in
virtù della Legge fu data ad
Abramo, o alla sua
1 Quid ergo dicemus
invenisse Abraham
progenitorem no strum
secundum carnem? 2 Si
enim Abraham ex
operibus iustificatus est,
habet gloriam sed non
apud Deum. 3 Quid enim
Scriptura dicit? “ Credidit
autem Abraham Deo, et
reputatum est illi ad
iustitiam ”. 4 Ei autem, qui
operatur, merces non
reputatur secundum
gratiam sed secundum
debitum; 5 ei vero, qui non
operatur, sed credit in
eum, qui iustificat impium,
reputatur fides eius ad
iustitiam, 6 sicut et David
dicit beatitudinem hominis,
cui Deus reputat iustitiam
sine operibus: 7 “ Beati,
quorum remissae sunt
iniquitates, et quorum
tecta sunt peccata. 8
Beatus vir, cui non
imputabit Dominus
peccatum ”. 9 Beatitudo
ergo haec in circumcisione
an etiam in praeputio?
Dicimus enim: “ Reputata
est Abrahae fides ad
iustitiam ”. 10 Quomodo
ergo reputata est? In
circumcisione an in
praeputio? Non in
circumcisione sed in
praeputio: 11 et signum
accepit circumcisionis,
signaculum iustitiae fidei,
quae fuit in praeputio, ut
esset pater omnium
credentium per
praeputium, ut reputetur
illis iustitia, 12 et pater
circumcisionis his non
tantum, qui ex
circumcisione sunt, sed et
qui sectantur vestigia eius,
quae fuit in praeputio, fidei
patris nostri Abrahae.
13 Non enim per legem
promissio Abrahae aut
semini eius, ut heres esset
mundi, sed per iustitiam
fidei;
14 si enim qui ex lege
heredes sunt, exinanita
est fides, et abolita est
4:1 Quid ergo dicemus
invenisse Abraham
patrem nostrum
secundum carnem 4:2 si
enim Abraham ex
operibus iustificatus est
habet gloriam sed non
apud Deum 4:3 quid
enim scriptura dicit
credidit Abraham Deo et
reputatum est illi ad
iustitiam 4:4 ei autem qui
operatur merces non
inputatur secundum
gratiam sed secundum
debitum 4:5 ei vero qui
non operatur credenti
autem in eum qui
iustificat impium
reputatur fides eius ad
iustitiam 4:6 sicut et
David dicit beatitudinem
hominis cui Deus
accepto fert iustitiam sine
operibus 4:7 beati
quorum remissae sunt
iniquitates et quorum
tecta sunt peccata 4:8
beatus vir cui non
inputabit Dominus
peccatum 4:9 beatitudo
ergo haec in
circumcisione an etiam
in praeputio dicimus
enim quia reputata est
Abrahae fides ad
iustitiam 4:10 quomodo
ergo reputata est in
circumcisione an in
praeputio non in
circumcisione sed in
praeputio 4:11 et signum
accepit circumcisionis
signaculum iustitiae fidei
quae est in praeputio ut
sit pater omnium
credentium per
praeputium ut reputetur
et illis ad iustitiam 4:12
et sit pater circumcisionis
non his tantum qui sunt
ex circumcisione sed et
his qui sectantur vestigia
quae est in praeputio
fidei patris nostri
Abrahae 4:13 non enim
per legem promissio
Abrahae aut semini eius
ut heres esset mundi
sed per iustitiam fidei
o)rgh\n katerga/zetai: ou(= de\
ou)k e)s
/ tin no/moj ou)de\
para/basij.
4.16 dia\ tou=to e)k pi/stewj,
i(n/ a kata\ xa/rin, ei)j to\ ei)n= ai
bebai/an th\n e)paggeli/an
panti\ t%= spe/rmati, ou) t%= e)k
tou= no/mou mo/non a)lla\ kai\
t%= e)k pi/stewj A
) braa/m, o(j
/
e)stin path\r pa/ntwn h(mw=n,
4.17 kaqw\j ge/graptai o(t/ i
Pate/ra pollw=n e)qnw=n
te/qeika/ se, kate/nanti ou(=
e)pi/steusen qeou= tou=
z%opoiou=ntoj tou\j nekrou\j
kai\ kalou=ntoj ta\ mh\ o)n/ ta
w(j o)n/ ta:
4.18 o(j
\ par' e)lpi/da e)p'
e)lpi/di e)pi/steusen ei)j to\
gene/sqai au)to\n pate/ra
pollw=n e)qnw=n kata\ to\
ei)rhme/non: Ou(t/ wj e)s
/ tai to\
spe/rma sou,
4.19 kai\ mh\ a)sqenh/saj tv=
pi/stei kateno/hsen to\
e(autou= sw=ma [h)d
/ h]
nenekrwme/non, e(katontaeth/j
pou u(pa/rxwn, kai\ th\n
ne/krwsin th=j mh/traj
Sa/rraj:
4.20 ei)j de\ th\n e)paggeli/an
tou= qeou= ou) diekri/qh tv=
a)pisti/# a)ll' e)nedunamw/qh
tv= pi/stei, dou\j do/can t%=
qe%=
4.21 kai\ plhroforhqei\j o(t/ i
o(\ e)ph/ggeltai dunato/j e)stin
kai\ poih=sai.
4.22 dio\ [kai\] e)logi/sqh
au)t%= ei)j dikaiosu/nhn.
4.23 Ou)k e)gra/fh de\ di'
au)to\n mo/non o(t/ i e)logi/sqh
au)t%=
4.24 a)lla\ kai\ di' h(ma=j, oi(j
=
me/llei logi/zesqai, toi=j
pisteu/ousin e)pi\ to\n
e)gei/ranta I) hsou=n to\n
ku/rion h(mw=n e)k nekrw=n,
4.25 o(j
\ paredo/qh dia\ ta\
paraptw/mata h(mw=n kai\
h)ge/rqh dia\ th\n dikai/wsin
h(mw=n.
discendenza, la promessa di
diventare erede del mondo,
ma in virtù della giustizia che
14
viene dalla fede. Se
dunque diventassero eredi
coloro che provengono dalla
Legge, sarebbe resa vana la
fede e inefficace la
15
promessa. La Legge infatti
provoca l’ira; al contrario,
dove non c’è Legge, non c’è
nemmeno trasgressione.
16
Eredi dunque si diventa in
virtù della fede, perché sia
secondo la grazia, e in tal
modo la promessa sia sicura
per tutta la discendenza: non
soltanto per quella che
deriva dalla Legge, ma
anche per quella che deriva
dalla fede di Abramo, il quale
17
è padre di tutti noi – come
sta scritto: Ti ho costituito
padre di molti popoli –
davanti al Dio nel quale
credette, che dà vita ai morti
e chiama all’esistenza le
18
cose che non esistono. Egli
credette, saldo nella
speranza contro ogni
speranza, e così divenne
padre di molti popoli, come
gli era stato detto: Così sarà
19
la tua discendenza. Egli
non vacillò nella fede, pur
vedendo già come morto il
proprio corpo – aveva circa
cento anni – e morto il seno
20
di Sara. Di fronte alla
promessa di Dio non esitò
per incredulità, ma si rafforzò
nella fede e diede gloria a
21
Dio, pienamente convinto
che quanto egli aveva
promesso era anche capace
di portarlo a compimento.
22
Ecco perché gli fu
accreditato come giustizia.
23
E non soltanto per lui è
stato scritto che gli fu
24
accreditato, ma anche per
noi, ai quali deve essere
accreditato: a noi che
crediamo in colui che ha
risuscitato dai morti Gesù
25
nostro Signore, il quale è
stato consegnato alla morte
a causa delle nostre colpe
ed è stato risuscitato per la
nostra giustificazione.
promissio. 15 Lex enim
iram operatur; ubi autem
non est lex, nec
praevaricatio. 16 Ideo ex
fide, ut secundum gratiam,
ut firma sit promissio omni
semini, non ei, qui ex lege
est solum, sed et ei, qui ex
fide est Abrahae — qui est
pater omnium nostrum,
17 sicut scriptum est: “
Patrem multarum gentium
posui te ” C, ante Deum,
cui credidit, qui vivificat
mortuos et vocat ea, quae
non sunt, quasi sint; 18 qui
contra spem in spe
credidit, ut fieret pater
multarum gentium,
secundum quod dictum
est: “ Sic erit semen
tuum”. 19 Et non
infirmatus fide consideravit
corpus suum iam
emortuum, cum fere
centum annorum esset, et
emortuam vulvam Sarae;
20 in repromissione autem
Dei non haesitavit
diffidentia, sed confortatus
est fide, dans gloriam Deo,
21 et plenissime sciens
quia, quod promisit,
potens est et facere. 22
Ideo et reputatum est illi
ad iustitiam. 23 Non est
autem scriptum tantum
propter ipsum: reputatum
est illi, 24 sed et propter
nos, quibus reputabitur,
credentibus in eum, qui
suscitavit Iesum Dominum
nostrum a mortuis, 25 qui
traditus est propter delicta
nostra et suscitatus est
propter iustificationem
nostram.
4:14 si enim qui ex lege
heredes sunt exinanita
est fides abolita est
promissio 4:15 lex enim
iram operatur ubi enim
non est lex nec
praevaricatio 4:16 ideo
ex fide ut secundum
gratiam ut firma sit
promissio omni semini
non ei qui ex lege est
solum sed et ei qui ex
fide est Abrahae qui est
pater omnium nostrum
4:17 sicut scriptum est
quia patrem multarum
gentium posui te ante
Deum cui credidit qui
vivificat mortuos et vocat
quae non sunt tamquam
ea quae sunt 4:18 qui
contra spem in spem
credidit ut fieret pater
multarum gentium
secundum quod dictum
est sic erit semen tuum
4:19 et non infirmatus
fide consideravit corpus
suum emortuum cum
fere centum annorum
esset et emortuam
vulvam Sarrae 4:20 in
repromissione etiam Dei
non haesitavit diffidentia
sed confortatus est fide
dans gloriam Deo 4:21
plenissime sciens quia
quaecumque promisit
potens est et facere 4:22
ideo et reputatum est illi
ad iustitiam 4:23 non est
autem scriptum tantum
propter ipsum quia
reputatum est illi 4:24
sed et propter nos quibus
reputabitur credentibus in
eum qui suscitavit Iesum
Dominum nostrum a
mortuis 4:25 qui traditus
est propter delicta nostra
et resurrexit propter
iustificationem nostram.
CAPITOLO 5
5.1 Dikaiwqe/ntej ou)n= e)k
pi/stewj ei)rh/nhn e)x
/ omen
pro\j to\n qeo\n dia\ tou=
kuri/ou h(mw=n I) hsou=
Xristou=
5.2 di' ou(= kai\ th\n
prosagwgh\n e)sxh/kamen [tv=
pi/stei] ei)j th\n xa/rin tau/thn
e)n v(= e(sth/kamen kai\
kauxw/meqa e)p' e)lpi/di th=j
do/chj tou= qeou=.
5.3 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\
kauxw/meqa e)n tai=j
qli/yesin, ei)do/tej o(/ti h(
qli=yij u(pomonh\n
katerga/zetai,
5.4 h( de\ u(pomonh\ dokimh/n, h(
de\ dokimh\ e)lpi/da.
5.5 h( de\ e)lpi\j ou)
kataisxu/nei, o(t/ i h( a)ga/ph
tou= qeou= e)kke/xutai e)n tai=j
kardi/aij h(mw=n dia\
pneu/matoj a(gi/ou tou=
doqe/ntoj h(mi=n.
5.6 e)t/ i ga\r Xristo\j o)n/ twn
h(mw=n a)sqenw=n e)t/ i kata\
kairo\n u(pe\r a)sebw=n
a)pe/qanen.
5.7 mo/lij ga\r u(pe\r dikai/ou
tij a)poqanei=tai: u(pe\r ga\r
tou= a)gaqou= ta/xa tij kai\
tolm#= a)poqanei=n:
5.8 suni/sthsin de\ th\n
e(autou= a)ga/phn ei)j h(ma=j o(
qeo\j, o(t/ i e)t/ i a(martwlw=n
o)n/ twn h(mw=n Xristo\j u(pe\r
h(mw=n a)pe/qanen.
5.9 poll%= ou)n= ma=llon
dikaiwqe/ntej nu=n e)n t%=
ai(m
/ ati au)tou= swqhso/meqa
di' au)tou= a)po\ th=j o)rgh=j.
5.10 ei) ga\r e)xqroi\ o)n/ tej
kathlla/ghmen t%= qe%= dia\
tou= qana/tou tou= ui(ou= au)tou=,
poll%= ma=llon
katallage/ntej swqhso/meqa
e)n tv= zwv= au)tou=:
5.11 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\
kauxw/menoi e)n t%= qe%= dia\
tou= kuri/ou h(mw=n I) hsou=
Xristou= di' ou(= nu=n th\n
katallagh\n e)la/bomen.
5.12 Dia\ tou=to w(s
/ per di'
e(no\j a)nqrw/pou h( a(marti/a
ei)j to\n ko/smon ei)sh=lqen kai\
dia\ th=j a(marti/aj o( qa/natoj,
kai\ ou(t/ wj ei)j pa/ntaj
a)nqrw/pouj o( qa/natoj
dih=lqen, e)f' %(= pa/ntej
h(m
/ arton:
5.13 a)x
/ ri ga\r no/mou
a(marti/a h)n= e)n ko/sm%,
a(marti/a de\ ou)k e)llogei=tai
mh\ o)n/ toj no/mou,
5.14 a)lla\ e)basi/leusen o(
1
Giustificati dunque per fede,
noi siamo in pace con Dio
per mezzo del Signore
2
nostro Gesù Cristo. Per
mezzo di lui abbiamo anche,
mediante la fede, l’accesso a
questa grazia nella quale ci
troviamo e ci vantiamo, saldi
nella speranza della gloria di
3
Dio. E non solo: ci vantiamo
anche nelle tribolazioni,
sapendo che la tribolazione
4
produce pazienza, la
pazienza una virtù provata e
la virtù provata la speranza.
5
La speranza poi non delude,
perché l’amore di Dio è stato
riversato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo
che ci è stato dato.
6
Infatti, quando eravamo
ancora deboli, nel tempo
stabilito Cristo morì per gli
7
empi. Ora, a stento
qualcuno è disposto a morire
per un giusto; forse qualcuno
oserebbe morire per una
8
persona buona. Ma Dio
dimostra il suo amore verso
di noi nel fatto che, mentre
eravamo ancora peccatori,
9
Cristo è morto per noi. A
maggior ragione ora,
giustificati nel suo sangue,
saremo salvati dall’ira per
10
mezzo di lui. Se infatti,
quand’eravamo nemici,
siamo stati riconciliati con
Dio per mezzo della morte
del Figlio suo, molto più, ora
che siamo riconciliati,
saremo salvati mediante la
11
sua vita. Non solo, ma ci
gloriamo pure in Dio, per
mezzo del Signore nostro
Gesù Cristo, grazie al quale
ora abbiamo ricevuto la
12
riconciliazione. Quindi,
come a causa di un solo
uomo il peccato è entrato nel
mondo e, con il peccato, la
morte, e così in tutti gli
uomini si è propagata la
morte, poiché tutti hanno
13
peccato… Fino alla Legge
infatti c’era il peccato nel
mondo e, anche se il
peccato non può essere
imputato quando manca la
14
Legge, la morte regnò da
1 Iustificati igitur ex fide,
pacem habemus ad Deum
per Domi num nostrum
Iesum Christum, 2 per
quem et accessum
habemus fide in gratiam
istam, in qua stamus et
gloriamur in spe gloriae
Dei.
3 Non solum autem, sed
et gloriamur in
tribulationibus, scientes
quod tribulatio patientiam
operatur, 4 patientia
autem probationem,
probatio vero spem; 5
spes autem non confundit,
quia caritas Dei diffusa est
in cordibus nostris per
Spiritum Sanctum, qui
datus est nobis. 6 Adhuc
enim Christus, cum adhuc
infirmi essemus,
secundum tempus pro
impiis mortuus est. 7 Vix
enim pro iusto quis
moritur; nam pro bono
forsitan quis et audeat
mori. 8 Commendat autem
suam caritatem Deus in
nos, quoniam, cum adhuc
peccatores essemus,
Christus pro nobis
mortuus est. 9 Multo igitur
magis iustificati nunc in
sanguine ipsius, salvi
erimus ab ira per ipsum!
10 Si enim, cum inimici
essemus, reconciliati
sumus Deo per mortem
Filii eius, multo magis
reconciliati salvi erimus in
vita ipsius; 11 non solum
autem, sed et gloriamur in
Deo per Dominum
nostrum Iesum Christum,
per quem nunc
reconciliationem
accepimus.12 Propterea,
sicut per unum hominem
peccatum in hunc
mundum intravit, et per
peccatum mors, et ita in
omnes homines mors
pertransiit, eo quod omnes
peccaverunt. 13 Usque ad
legem enim peccatum erat
in mundo; peccatum
autem non imputatur, cum
lex non est,
5:1 Iustificati igitur ex fide
pacem habeamus ad
Deum per Dominum
nostrum Iesum Christum
5:2 per quem et
accessum habemus fide
in gratiam istam in qua
stamus et gloriamur in
spe gloriae filiorum Dei
5:3 non solum autem sed
et gloriamur in
tribulationibus scientes
quod tribulatio patientiam
operatur 5:4 patientia
autem probationem
probatio vero spem 5:5
spes autem non
confundit quia caritas
Dei diffusa est in
cordibus nostris per
Spiritum Sanctum qui
datus est nobis 5:6 ut
quid enim Christus cum
adhuc infirmi essemus
secundum tempus pro
impiis mortuus est 5:7
vix enim pro iusto quis
moritur nam pro bono
forsitan quis et audeat
mori 5:8 commendat
autem suam caritatem
Deus in nos quoniam
cum adhuc peccatores
essemus 5:9 Christus
pro nobis mortuus est
multo igitur magis
iustificati nunc in
sanguine ipsius salvi
erimus ab ira per ipsum
5:10 si enim cum inimici
essemus reconciliati
sumus Deo per mortem
Filii eius multo magis
reconciliati salvi erimus in
vita ipsius 5:11 non
solum autem sed et
gloriamur in Deo per
Dominum nostrum Iesum
Christum per quem nunc
reconciliationem
accepimus 5:12
propterea sicut per unum
hominem in hunc
mundum peccatum
intravit et per peccatum
mors et ita in omnes
homines mors pertransiit
in quo omnes
peccaverunt 5:13 usque
ad legem enim peccatum
qa/natoj a)po\ A
) da\m me/xri
Mwu+se/wj kai\ e)pi\ tou\j mh\
a(marth/santaj e)pi\ t%=
o(moiw/mati th=j paraba/sewj
A
) da/m o(j
/ e)stin tu/poj tou=
me/llontoj.
5.15 A
) ll' ou)x w(j to\
para/ptwma, ou(/twj kai\ to\
xa/risma: ei) ga\r t%= tou= e(no\j
paraptw/mati oi( polloi\
a)pe/qanon, poll%= ma=llon h(
xa/rij tou= qeou= kai\ h( dwrea\
e)n xa/riti tv= tou= e(no\j
a)nqrw/pou I) hsou= Xristou=
ei)j tou\j pollou\j
e)peri/sseusen.
5.16 kai\ ou)x w(j di' e(no\j
a(marth/santoj to\ dw/rhma:
to\ me\n ga\r kri/ma e)c e(no\j ei)j
kata/krima, to\ de\ xa/risma
e)k pollw=n paraptwma/twn
ei)j dikai/wma.
5.17 ei) ga\r t%= tou= e(no\j
paraptw/mati o( qa/natoj
e)basi/leusen dia\ tou= e(no/j,
poll%= ma=llon oi( th\n
perissei/an th=j xa/ritoj kai\
th=j dwrea=j th=j dikaiosu/nhj
lamba/nontej e)n zwv=
basileu/sousin dia\ tou= e(no\j
I) hsou= Xristou=.
5.18 A
/) ra ou)n= w(j di' e(no\j
paraptw/matoj ei)j pa/ntaj
a)nqrw/pouj ei)j kata/krima,
ou(/twj kai\ di' e(no\j
dikaiw/matoj ei)j pa/ntaj
a)nqrw/pouj ei)j dikai/wsin
zwh=j:
5.19 w(s
/ per ga\r dia\ th=j
parakoh=j tou= e(no\j
a)nqrw/pou a(martwloi\
katesta/qhsan oi( polloi/,
ou(/twj kai\ dia\ th=j u(pakoh=j
tou= e(no\j di/kaioi
katastaqh/sontai oi( polloi/.
5.20 no/moj de\ pareish=lqen,
i(n/ a pleona/sv to\
para/ptwma: ou(= de\
e)pleo/nasen h( a(marti/a,
u(pereperi/sseusen h( xa/rij,
5.21 i(n/ a w(s
/ per e)basi/leusen
h( a(marti/a e)n t%= qana/t%,
ou(/twj kai\ h( xa/rij
basileu/sv dia\ dikaiosu/nhj
ei)j zwh\n ai)wn/ ion dia\ I) hsou=
Xristou= tou= kuri/ou h(mw=n.
Adamo fino a Mosè anche su
quelli che non avevano
peccato a somiglianza della
trasgressione di Adamo, il
quale è figura di colui che
15
doveva venire. Ma il dono
di grazia non è come la
caduta: se infatti per la
caduta di uno solo tutti
morirono, molto di più la
grazia di Dio e il dono
concesso in grazia del solo
uomo Gesù Cristo si sono
riversati in abbondanza su
16
tutti. E nel caso del dono
non è come nel caso di quel
solo che ha peccato: il
giudizio infatti viene da uno
solo, ed è per la condanna, il
dono di grazia invece da
molte cadute, ed è per la
17
giustificazione. Infatti se
per la caduta di uno solo la
morte ha regnato a causa di
quel solo uomo, molto di più
quelli che ricevono
l’abbondanza della grazia e
del dono della giustizia
regneranno nella vita per
mezzo del solo Gesù Cristo.
18
Come dunque per la
caduta di uno solo si è
riversata su tutti gli uomini la
condanna, così anche per
l’opera giusta di uno solo si
riversa su tutti gli uomini la
giustificazione, che dà vita.
19
Infatti, come per la
disobbedienza di un solo
uomo tutti sono stati costituiti
peccatori, così anche per
l’obbedienza di uno solo tutti
20
saranno costituiti giusti. La
Legge poi sopravvenne
perché abbondasse la
caduta; ma dove abbondò il
peccato, sovrabbondò la
21
grazia. Di modo che, come
regnò il peccato nella morte,
così regni anche la grazia
mediante la giustizia per la
vita eterna, per mezzo di
Gesù Cristo nostro Signore.
14 sed regnavit mors ab
Adam usque ad Moysen
etiam in eos, qui non
peccaverunt in similitudine
praevaricationis Adae, qui
est figura futuri.
15 Sed non sicut delictum,
ita et donum; si enim unius
delicto multi mortui sunt,
multo magis gratia Dei et
donum in gratia unius
hominis Iesu Christi in
multos abundavit. 16 Et
non sicut per unum, qui
peccavit, ita et donum;
nam iudicium ex uno in
condemnationem, gratia
autem ex multis delictis in
iustificationem.
17 Si enim unius delicto
mors regnavit per unum,
multo magis, qui
abundantiam gratiae et
donationis iustitiae
accipiunt, in vita regnabunt
per unum Iesum Christum.
18 Igitur sicut per unius
delictum in omnes
homines in
condemnationem, sic et
per unius iustitiam in
omnes homines in
iustificationem vitae;
19 sicut enim per
inoboedientiam unius
hominis peccatores
constituti sunt multi, ita et
per unius oboeditionem
iusti constituentur multi. 20
Lex autem subintravit, ut
abundaret delictum; ubi
autem abundavit
peccatum, superabundavit
gratia,
21 ut sicut regnavit
peccatum in morte, ita et
gratia regnet per iustitiam
in vitam aeternam per
Iesum Christum Dominum
nostrum.
erat in mundo peccatum
autem non inputatur cum
lex non est 5:14 sed
regnavit mors ab Adam
usque ad Mosen etiam
in eos qui non
peccaverunt in
similitudinem
praevaricationis Adae qui
est forma futuri 5:15 sed
non sicut delictum ita et
donum si enim unius
delicto multi mortui sunt
multo magis gratia Dei et
donum in gratiam unius
hominis Iesu Christi in
plures abundavit 5:16 et
non sicut per unum
peccantem ita et donum
nam iudicium ex uno in
condemnationem gratia
autem ex multis delictis
in iustificationem 5:17 si
enim in unius delicto
mors regnavit per unum
multo magis
abundantiam gratiae et
donationis et iustitiae
accipientes in vita
regnabunt per unum
Iesum Christum 5:18
igitur sicut per unius
delictum in omnes
homines in
condemnationem sic et
per unius iustitiam in
omnes homines in
iustificationem vitae 5:19
sicut enim per
inoboedientiam unius
hominis peccatores
constituti sunt multi ita
et per unius
oboeditionem iusti
constituentur multi 5:20
lex autem subintravit ut
abundaret delictum ubi
autem abundavit
delictum superabundavit
gratia 5:21 ut sicut
regnavit peccatum in
morte ita et gratia regnet
per iustitiam in vitam
aeternam per Iesum
Christum Dominum
nostrum.
1 Quid ergo dicemus?
Perma nebimus in
peccato, ut gratia
abundet? 2 Absit! Qui
enim mortui sumus
peccato, quomodo adhuc
6:1 Quid ergo dicemus
permanebimus in
peccato ut gratia abundet
6:2 absit qui enim mortui
sumus peccato
quomodo adhuc vivemus
CAPITOLO 6
6.1Ti/ ou)n= e)rou=men;
e)pime/nwmen tv= a(marti/#, i(n/ a
h( xa/rij pleona/sv;
6.2 mh\ ge/noito. oi(/tinej
a)peqa/nomen tv= a(marti/#,
pw=j e)t/ i zh/somen e)n au)tv=;
1
Che diremo dunque?
Rimaniamo nel peccato
2
perché abbondi la grazia? È
assurdo! Noi, che già siamo
morti al peccato, come
potremo ancora vivere in
6.3 h)\ a)gnoei=te o(/ti, o(s
/ oi
e)bapti/sqhmen ei)j Xristo\n
I) hsou=n, ei)j to\n qa/naton
au)tou= e)bapti/sqhmen;
6.4 suneta/fhmen ou)n= au)t%=
dia\ tou= bapti/smatoj ei)j to\n
qa/naton, i(n/ a w(s
/ per h)ge/rqh
Xristo\j e)k nekrw=n dia\ th=j
do/chj tou= patro/j, ou(t/ wj kai\
h(mei=j e)n kaino/thti zwh=j
peripath/swmen.
6.5 ei) ga\r su/mfutoi
gego/namen t%= o(moiw/mati tou=
qana/tou au)tou=, a)lla\ kai\
th=j a)nasta/sewj e)so/meqa:
6.6 tou=to ginw/skontej o(t/ i o(
palaio\j h(mw=n a)n/ qrwpoj
sunestaurw/qh, i(n/ a
katarghqv= to\ sw=ma th=j
a(marti/aj, tou= mhke/ti
douleu/ein h(ma=j tv= a(marti/#:
6.7 o( ga\r a)poqanw\n
dedikai/wtai a)po\ th=j
a(marti/aj.
6.8 ei) de\ a)peqa/nomen su\n
Xrist%=, pisteu/omen o(t/ i kai\
suzh/somen au)t%=,
6.9 ei)do/tej o(/ti Xristo\j
e)gerqei\j e)k nekrw=n ou)ke/ti
a)poqnv/skei, qa/natoj au)tou=
ou)ke/ti kurieu/ei.
6.10 o(\ ga\r a)pe/qanen, tv=
a(marti/# a)pe/qanen e)fa/pac:
o(\ de\ zv=, zv= t%= qe%=.
6.11 ou(t/ wj kai\ u(mei=j
logi/zesqe e(autou\j [ei)n= ai]
nekrou\j me\n tv= a(marti/#
zw=ntaj de\ t%= qe%= e)n Xrist%=
I) hsou=.
6.12 Mh\ ou)n= basileue/tw h(
a(marti/a e)n t%= qnht%= u(mw=n
sw/mati ei)j to\ u(pakou/ein
tai=j e)piqumi/aij au)tou=,
6.13 mhde\ parista/nete ta\
me/lh u(mw=n o(p
/ la a)diki/aj tv=
a(marti/#, a)lla\
parasth/sate e(autou\j t%=
qe%= w(sei\ e)k nekrw=n zw=ntaj
kai\ ta\ me/lh u(mw=n o(p
/ la
dikaiosu/nhj t%= qe%=.
6.14 a(marti/a ga\r u(mw=n ou)
kurieu/sei: ou) ga/r e)ste u(po\
no/mon a)lla\ u(po\ xa/rin.
6.15 Ti/ ou)n= ; a(marth/swmen,
o(t/ i ou)k e)sme\n u(po\ no/mon
a)lla\ u(po\ xa/rin; mh\ ge/noito.
6.16 ou)k oi)d
/ ate o(t/ i %(=
parista/nete e(autou\j
dou/louj ei)j u(pakoh/n,
dou=loi/ e)ste %(= u(pakou/ete,
h)t/ oi a(marti/aj ei)j qa/naton h)\
u(pakoh=j ei)j dikaiosu/nhn;
6.17 xa/rij de\ t%= qe%= o(t/ i h)t= e
dou=loi th=j a(marti/aj
u(phkou/sate de\ e)k kardi/aj
ei)j o(n\ paredo/qhte tu/pon
didaxh=j,
6.18 e)leuqerwqe/ntej de\ a)po\
3
esso? O non sapete che
quanti siamo stati battezzati
in Cristo Gesù, siamo stati
battezzati nella sua morte?
4
Per mezzo del battesimo
dunque siamo stati sepolti
insieme a lui nella morte
affinché, come Cristo fu
risuscitato dai morti per
mezzo della gloria del Padre,
così anche noi possiamo
camminare in una vita
5
nuova. Se infatti siamo stati
intimamente uniti a lui a
somiglianza della sua morte,
lo saremo anche a
somiglianza della sua
6
risurrezione. Lo sappiamo:
l’uomo vecchio che è in noi è
stato crocifisso con lui,
affinché fosse reso inefficace
questo corpo di peccato, e
noi non fossimo più schiavi
7
del peccato. Infatti chi è
morto, è liberato dal peccato.
8
Ma se siamo morti con
Cristo, crediamo che anche
9
vivremo con lui, sapendo
che Cristo, risorto dai morti,
non muore più; la morte non
ha più potere su di lui.
10
Infatti egli morì, e morì per
il peccato una volta per tutte;
ora invece vive, e vive per
11
Dio. Così anche voi
consideratevi morti al
peccato, ma viventi per Dio,
12
in Cristo Gesù. Il peccato
dunque non regni più nel
vostro corpo mortale, così da
sottomettervi ai suoi desideri.
13
Non offrite al peccato le
vostre membra come
strumenti di ingiustizia, ma
offrite voi stessi a Dio come
viventi, ritornati dai morti, e
le vostre membra a Dio
come strumenti di giustizia.
14
Il peccato infatti non
dominerà su di voi, perché
non siete sotto la Legge, ma
15
sotto la grazia. Che
dunque? Ci metteremo a
peccare perché non siamo
sotto la Legge, ma sotto la
16
grazia? È assurdo! Non
sapete che, se vi mettete a
servizio di qualcuno come
schiavi per obbedirgli, siete
schiavi di colui al quale
obbedite: sia del peccato che
porta alla morte, sia
dell’obbedienza che conduce
vivemus in illo? 3 An
ignoratis quia, quicumque
baptizati sumus in
Christum Iesum, in
mortem ipsius baptizati
sumus? 4 Consepulti ergo
sumus cum illo per
baptismum in mortem, ut
quemadmodum suscitatus
est Christus a mortuis per
gloriam Patris, ita et nos in
novitate vitae ambulemus.
5 Si enim complantati facti
sumus similitudini mortis
eius, sed et resurrectionis
erimus; 6 hoc scientes
quia vetus homo noster
simul crucifixus est, ut
destruatur corpus peccati,
ut ultra non serviamus
peccato. 7 Qui enim
mortuus est, iustificatus
est a peccato. 8 Si autem
mortui sumus cum Christo,
credimus quia simul etiam
vivemus cum eo; 9
scientes quod Christus
suscitatus ex mortuis iam
non moritur, mors illi ultra
non dominatur. 10 Quod
enim mortuus est, peccato
mortuus est semel; quod
autem vivit, vivit Deo. 11
Ita et vos existimate vos
mortuos quidem esse
peccato, viventes autem
Deo in Christo Iesu. 12
Non ergo regnet peccatum
in vestro mortali corpore,
ut oboediatis
concupiscentiis eius, 13
neque exhibeatis membra
vestra arma iniustitiae
peccato, sed exhibete vos
Deo tamquam ex mortuis
viventes et membra vestra
arma iustitiae Deo. 14
Peccatum enim vobis non
dominabitur; non enim sub
lege estis sed sub gratia.
15 Quid ergo?
Peccabimus, quoniam non
sumus sub lege sed sub
gratia? Absit! 16 Nescitis
quoniam, cui exhibetis vos
servos ad oboedientiam,
servi estis eius, cui
oboeditis, sive peccati ad
mortem, sive oboeditionis
ad iustitiam? 17 Gratias
autem Deo quod fuistis
servi peccati, oboedistis
autem ex corde in eam
in illo 6:3 an ignoratis
quia quicumque baptizati
sumus in Christo Iesu in
morte ipsius baptizati
sumus 6:4 consepulti
enim sumus cum illo per
baptismum in mortem ut
quomodo surrexit
Christus a mortuis per
gloriam Patris ita et nos
in novitate vitae
ambulemus 6:5 si enim
conplantati facti sumus
similitudini mortis eius
simul et resurrectionis
erimus 6:6 hoc scientes
quia vetus homo noster
simul crucifixus est ut
destruatur corpus peccati
ut ultra non serviamus
peccato 6:7 qui enim
mortuus est iustificatus
est a peccato 6:8 si
autem mortui sumus cum
Christo credimus quia
simul etiam vivemus cum
Christo 6:9 scientes
quod Christus surgens ex
mortuis iam non moritur
mors illi ultra non
dominabitur 6:10 quod
enim mortuus est
peccato mortuus est
semel quod autem vivit
vivit Deo 6:11 ita et vos
existimate vos mortuos
quidem esse peccato
viventes autem Deo in
Christo Iesu 6:12 non
ergo regnet peccatum in
vestro mortali corpore ut
oboediatis
concupiscentiis eius
6:13 sed neque
exhibeatis membra
vestra arma iniquitatis
peccato sed exhibete
vos Deo tamquam ex
mortuis viventes et
membra vestra arma
iustitiae Deo 6:14
peccatum enim vobis non
dominabitur non enim
sub lege estis sed sub
gratia 6:15 quid ergo
peccavimus quoniam
non sumus sub lege sed
sub gratia absit 6:16
nescitis quoniam cui
exhibetis vos servos ad
oboediendum servi estis
eius cui oboeditis sive
peccati sive oboeditionis
th=j a(marti/aj e)doulw/qhte
tv= dikaiosu/nv.
6.19 a)nqrw/pinon le/gw dia\
th\n a)sqe/neian th=j sarko\j
u(mw=n. w(s
/ per ga\r
paresth/sate ta\ me/lh u(mw=n
dou=la tv= a)kaqarsi/# kai\ tv=
a)nomi/# ei)j th\n a)nomi/an,
ou(/twj nu=n parasth/sate ta\
me/lh u(mw=n dou=la tv=
dikaiosu/nv ei)j a(giasmo/n.
6.20 o(t/ e ga\r dou=loi h)=te th=j
a(marti/aj, e)leu/qeroi h)=te tv=
dikaiosu/nv.
6.21 ti/na ou)n= karpo\n ei)x
/ ete
to/te; e)f' oi(j
= nu=n
e)paisxu/nesqe, to\ ga\r te/loj
e)kei/nwn qa/natoj.
6.22 nuni\ de/ e)leuqerwqe/ntej
a)po\ th=j a(marti/aj
doulwqe/ntej de\ t%= qe%=
e)x
/ ete to\n karpo\n u(mw=n ei)j
a(giasmo/n, to\ de\ te/loj zwh\n
ai)wn/ ion.
6.23 ta\ ga\r o)yw/nia th=j
a(marti/aj qa/natoj, to\ de\
xa/risma tou= qeou= zwh\
ai)wn/ ioj e)n Xrist%= I) hsou=
t%= kuri/% h(mw=n.
17
alla giustizia? Rendiamo
grazie a Dio, perché eravate
schiavi del peccato, ma
avete obbedito di cuore a
quella forma di
insegnamento alla quale
18
siete stati affidati. Così,
liberati dal peccato, siete
stati resi schiavi della
19
giustizia. Parlo un
linguaggio umano a causa
della vostra debolezza.
Come infatti avete messo le
vostre membra a servizio
dell’impurità e dell’iniquità,
per l’iniquità, così ora
mettete le vostre membra a
servizio della giustizia, per la
20
santificazione. Quando
infatti eravate schiavi del
peccato, eravate liberi nei
21
riguardi della giustizia. Ma
quale frutto raccoglievate
allora da cose di cui ora vi
vergognate? Il loro traguardo
22
infatti è la morte. Ora
invece, liberati dal peccato e
fatti servi di Dio, raccogliete il
frutto per la vostra
santificazione e come
traguardo avete la vita
23
eterna. Perché il salario del
peccato è la morte; ma il
dono di Dio è la vita eterna in
Cristo Gesù, nostro Signore.
formam doctrinae, in quam
traditi estis, 18 liberati
autem a peccato servi facti
estis iustitiae.
19 Humanum dico propter
infirmitatem carnis
vestrae. Sicut enim
exhibuistis membra vestra
servientia immunditiae et
iniquitati ad iniquitatem, ita
nunc exhibete membra
vestra servientia iustitiae
ad sanctificationem. 20
Cum enim servi essetis
peccati, liberi eratis
iustitiae. 21 Quem ergo
fructum habebatis tunc, in
quibus nunc erubescitis?
Nam finis illorum mors! 22
Nunc vero liberati a
peccato, servi autem facti
Deo, habetis fructum
vestrum in
sanctificationem, finem
vero vitam aeternam! 23
Stipendia enim peccati
mors, donum autem Dei
vita aeterna in Christo Iesu
Domino nostro.
ad iustitiam 6:17 gratias
autem Deo quod fuistis
servi peccati oboedistis
autem ex corde in eam
formam doctrinae in qua
traditi estis 6:18 liberati
autem a peccato servi
facti estis iustitiae 6:19
humanum dico propter
infirmitatem carnis
vestrae sicut enim
exhibuistis membra
vestra servire
inmunditiae et iniquitati
ad iniquitatem ita nunc
exhibete membra vestra
servire iustitiae in
sanctificationem 6:20
cum enim servi essetis
peccati liberi fuistis
iustitiae 6:21 quem ergo
fructum habuistis tunc in
quibus nunc erubescitis
nam finis illorum mors est
6:22 nunc vero liberati a
peccato servi autem facti
Deo habetis fructum
vestrum in
sanctificationem finem
vero vitam aeternam
6:23 stipendia enim
peccati mors gratia
autem Dei vita aeterna in
Christo Iesu Domino
nostro.
1 An ignoratis, fratres —
scienti bus enim legem
loquor — quia lex in
homine dominatur, quanto
tempore vivit? 2 Nam
quae sub viro est mulier,
viventi viro alligata est
lege; si autem mortuus
fuerit vir, soluta est a lege
viri. 3 Igitur, vivente viro,
vocabitur adultera, si fuerit
alterius viri; si autem
mortuus fuerit vir, libera
est a lege, ut non sit
adultera, si fuerit alterius
viri.
4 Itaque, fratres mei, et
vos mortificati estis legi
per corpus Christi, ut sitis
alterius, eius qui ex
mortuis suscitatus est, ut
fructificaremus Deo. 5
Cum enim essemus in
7:1 An ignoratis fratres
scientibus enim legem
loquor quia lex in
homine dominatur
quanto tempore vivit 7:2
nam quae sub viro est
mulier vivente viro
alligata est legi si autem
mortuus fuerit vir soluta
est a lege viri 7:3 igitur
vivente viro vocabitur
adultera si fuerit cum alio
viro si autem mortuus
fuerit vir eius liberata est
a lege ut non sit adultera
si fuerit cum alio viro 7:4
itaque fratres mei et vos
mortificati estis legi per
corpus Christi ut sitis
alterius qui ex mortuis
resurrexit ut
fructificaremus Deo 7:5
cum enim essemus in
CAPITOLO 7
7.1 H
\) a)gnoei=te, a)delfoi/,
ginw/skousin ga\r no/mon
lalw=, o(/ti o( no/moj kurieu/ei
tou= a)nqrw/pou e)f' o(s
/ on
xro/non zv=;
7.2 h( ga\r u(p
/ androj gunh\ t%=
zw=nti a)ndri\ de/detai no/m%:
e)an\ de\ a)poqa/nv o( a)nh/r,
kath/rghtai a)po\ tou= no/mou
tou= a)ndro/j.
7.3 a)r
/ a ou)n= zw=ntoj tou=
a)ndro\j moixali\j xrhmati/sei
e)an\ ge/nhtai a)ndri\ e(te/r%:
e)an\ de\ a)poqa/nv o( a)nh/r,
e)leuqe/ra e)sti\n a)po\ tou=
no/mou, tou= mh\ ei)n= ai au)th\n
moixali/da genome/nhn a)ndri\
e(te/r%.
7.4 w(s
/ te, a)delfoi/ mou, kai\
u(mei=j e)qanatw/qhte t%= no/m%
dia\ tou= sw/matoj tou=
Xristou=, ei)j to\ gene/sqai
u(ma=j e(te/r%, t%= e)k nekrw=n
e)gerqe/nti, i(n/ a
karpoforh/swmen t%= qe%=.
1
O forse ignorate, fratelli –
parlo a gente che conosce la
legge – che la legge ha
potere sull’uomo solo per il
2
tempo in cui egli vive? La
donna sposata, infatti, per
legge è legata al marito
finché egli vive; ma se il
marito muore, è liberata dalla
legge che la lega al marito.
3
Ella sarà dunque
considerata adultera se
passa a un altro uomo
mentre il marito vive; ma se il
marito muore ella è libera
dalla legge, tanto che non è
più adultera se passa a un
4
altro uomo. Alla stessa
maniera, fratelli miei, anche
voi, mediante il corpo di
Cristo, siete stati messi a
morte quanto alla Legge per
appartenere a un altro, cioè
7.5 o(t/ e ga\r h)m
= en e)n tv=
sarki/, ta\ paqh/mata tw=n
a(martiw=n ta\ dia\ tou= no/mou
e)nhrgei=to e)n toi=j me/lesin
h(mw=n, ei)j to\ karpoforh=sai
t%= qana/t%:
7.6 nuni\ de\ kathrgh/qhmen
a)po\ tou= no/mou a)poqano/ntej
e)n %(= kateixo/meqa, w(s
/ te
douleu/ein h(ma=j e)n kaino/thti
pneu/matoj kai\ ou)
palaio/thti gra/mmatoj.
7.7 Ti/ ou)n= e)rou=men; o( no/moj
a(marti/a; mh\ ge/noito: a)lla\
th\n a(marti/an ou)k e)g
/ nwn ei)
mh\ dia\ no/mou: th/n te ga\r
e)piqumi/an ou)k v)d
/ ein ei) mh\ o(
no/moj e)l
/ egen, Ou)k
e)piqumh/seij.
7.8 a)formh\n de\ labou=sa h(
a(marti/a dia\ th=j e)ntolh=j
kateirga/sato e)n e)moi\
pa=san e)piqumi/an: xwri\j ga\r
no/mou a(marti/a nekra/.
7.9 e)gw\ de\ e)z
/ wn xwri\j no/mou
pote/: e)lqou/shj de\ th=j
e)ntolh=j h( a(marti/a
a)ne/zhsen,
7.10 e)gw\ de\ a)pe/qanon kai\
eu(re/qh moi h( e)ntolh\ h( ei)j
zwh\n, au(/th ei)j qa/naton:
7.11 h( ga\r a(marti/a a)formh\n
labou=sa dia\ th=j e)ntolh=j
e)chpa/thse/n me kai\ di' au)th=j
a)pe/kteinen.
7.12 w(s
/ te o( me\n no/moj a(g
/ ioj
kai\ h( e)ntolh\ a(gi/a kai\
dikai/a kai\ a)gaqh/.
7.13 To\ ou)n= a)gaqo\n e)moi\
e)ge/neto qa/natoj; mh\ ge/noito:
a)lla\ h( a(marti/a, i(n/ a fanv=
a(marti/a, dia\ tou= a)gaqou=
moi katergazome/nh qa/naton,
i(n/ a ge/nhtai kaq' u(perbolh\n
a(martwlo\j h( a(marti/a dia\
th=j e)ntolh=j.
7.14 oi)d
/ amen ga\r o(t/ i o( no/moj
pneumatiko/j e)stin, e)gw\ de\
sa/rkino/j ei)mi peprame/noj
u(po\ th\n a(marti/an.
7.15 o(\ ga\r katerga/zomai ou)
ginw/skw: ou) ga\r o(\ qe/lw
tou=to pra/ssw, a)ll' o(\ misw=
tou=to poiw=.
7.16 ei) de\ o(\ ou) qe/lw tou=to
poiw=, su/mfhmi t%= no/m% o(t/ i
kalo/j.
7.17 nuni\ de\ ou)ke/ti e)gw\
katerga/zomai au)to\ a)lla\ h(
oi)kou=sa e)n e)moi\ a(marti/a.
7.18 oi)d
= a ga\r o(t/ i ou)k oi)kei=
e)n e)moi/, tou=t' e)s
/ tin e)n tv=
sarki/ mou, a)gaqo/n: to\ ga\r
qe/lein para/keitai/ moi, to\ de\
katerga/zesqai to\ kalo\n ou)/:
7.19 ou) ga\r o(\ qe/lw poiw=
a)gaqo/n, a)lla\ o(\ ou) qe/lw
kako\n tou=to pra/ssw.
a colui che fu risuscitato dai
morti, affinché noi portiamo
5
frutti per Dio. Quando infatti
eravamo nella debolezza
della carne, le passioni
peccaminose, stimolate dalla
Legge, si scatenavano nelle
nostre membra al fine di
portare frutti per la morte.
6
Ora invece, morti a ciò che
ci teneva prigionieri, siamo
stati liberati dalla Legge per
servire secondo lo Spirito,
che è nuovo, e non secondo
la lettera, che è antiquata.
7
Che diremo dunque? Che la
Legge è peccato? No,
certamente! Però io non ho
conosciuto il peccato se non
mediante la Legge. Infatti
non avrei conosciuto la
concupiscenza, se la Legge
non avesse detto: Non
8
desiderare. Ma, presa
l’occasione, il peccato
scatenò in me, mediante il
comandamento, ogni sorta di
desideri. Senza la Legge
9
infatti il peccato è morto. E
un tempo io vivevo senza la
Legge ma, sopraggiunto il
precetto, il peccato ha
10
ripreso vita e io sono
morto. Il comandamento, che
doveva servire per la vita, è
divenuto per me motivo di
11
morte. Il peccato infatti,
presa l’occasione, mediante
il comandamento mi ha
sedotto e per mezzo di esso
12
mi ha dato la morte. Così la
Legge è santa, e santo,
giusto e buono è il
13
comandamento. Ciò che è
bene allora è diventato morte
per me? No davvero! Ma il
peccato, per rivelarsi
peccato, mi ha dato la morte
servendosi di ciò che è bene,
perché il peccato risultasse
oltre misura peccaminoso
per mezzo del
14
comandamento. Sappiamo
infatti che la Legge è
spirituale, mentre io sono
carnale, venduto come
15
schiavo del peccato. Non
riesco a capire ciò che
faccio: infatti io faccio non
quello che voglio, ma quello
16
che detesto. Ora, se faccio
quello che non voglio,
riconosco che la Legge è
carne, passiones
peccatorum, quae per
legem sunt, operabantur in
membris nostris, ut
fructificarent morti; 6 nunc
autem soluti sumus a lege,
mortui ei, in qua
detinebamur, ita ut
serviamus in novitate
Spiritus et non in vetustate
litterae. 7 Quid ergo
dicemus? Lex peccatum
est? Absit! Sed peccatum
non cognovi, nisi per
legem; nam
concupiscentiam
nescirem, nisi lex diceret: “
Non concupisces ”. 8
Occasione autem accepta,
peccatum per mandatum
operatum est in me
omnem concupiscentiam;
sine lege enim peccatum
mortuum erat. 9 Ego
autem vivebam sine lege
aliquando; sed, cum
venisset mandatum,
peccatum revixit,
10 ego autem mortuus
sum; et inventum est mihi
mandatum, quod erat ad
vitam, hoc esse ad
mortem; 11 nam
peccatum, occasione
accepta, per mandatum
seduxit me et per illud
occidit. 12 Itaque lex
quidem sancta, et
mandatum sanctum et
iustum et bonum. 13 Quod
ergo bonum est, mihi
factum est mors? Absit!
Sed peccatum, ut
appareat peccatum, per
bonum mihi operatum est
mortem; ut fiat supra
modum peccans
peccatum per mandatum.
14 Scimus enim quod lex
spiritalis est; ego autem
carnalis sum, venumdatus
sub peccato. 15 Quod
enim operor, non intellego;
non enim, quod volo, hoc
ago, sed quod odi, illud
facio. 16 Si autem, quod
nolo, illud facio, consentio
legi quoniam bona. 17
Nunc autem iam non ego
operor illud, sed, quod
habitat in me, peccatum.
18 Scio enim quia non
habitat in me, hoc est in
carne passiones
peccatorum quae per
legem erant operabantur
in membris nostris ut
fructificarent morti 7:6
nunc autem soluti sumus
a lege morientes in quo
detinebamur ita ut
serviamus in novitate
spiritus et non in
vetustate litterae 7:7
quid ergo dicemus lex
peccatum est absit sed
peccatum non cognovi
nisi per legem nam
concupiscentiam
nesciebam nisi lex
diceret non concupisces
7:8 occasione autem
accepta peccatum per
mandatum operatum est
in me omnem
concupiscentiam sine
lege enim peccatum
mortuum erat 7:9 ego
autem vivebam sine lege
aliquando sed cum
venisset mandatum
peccatum revixit 7:10
ego autem mortuus sum
et inventum est mihi
mandatum quod erat ad
vitam hoc esse ad
mortem 7:11 nam
peccatum occasione
accepta per mandatum
seduxit me et per illud
occidit 7:12 itaque lex
quidem sancta et
mandatum sanctum et
iustum et bonum 7:13
quod ergo bonum est
mihi factum est mors
absit sed peccatum ut
appareat peccatum per
bonum mihi operatum est
mortem ut fiat supra
modum peccans
peccatum per mandatum
7:14 scimus enim quod
lex spiritalis est ego
autem carnalis sum
venundatus sub peccato
7:15 quod enim operor
non intellego non enim
quod volo hoc ago sed
quod odi illud facio 7:16
si autem quod nolo illud
facio consentio legi
quoniam bona 7:17 nunc
autem iam non ego
operor illud sed quod
habitat in me peccatum
7.20 ei) de\ o(\ ou) qe/lw [e)gw\]
tou=to poiw=, ou)ke/ti e)gw\
katerga/zomai au)to\ a)lla\ h(
oi)kou=sa e)n e)moi\ a(marti/a.
7.21 Eu(ri/skw a)r
/ a to\n
no/mon, t%= qe/lonti e)moi\
poiei=n to\ kalo\n, o(/ti e)moi\ to\
kako\n para/keitai:
7.22 sunh/domai ga\r t%= no/m%
tou= qeou= kata\ to\n e)s
/ w
a)n/ qrwpon,
7.23 ble/pw de\ e(t/ eron no/mon
e)n toi=j me/lesi/n mou
a)ntistrateuo/menon t%= no/m%
tou= noo/j mou kai\
ai)xmalwti/zonta/ me e)n t%=
no/m% th=j a(marti/aj t%= o)n/ ti
e)n toi=j me/lesi/n mou.
7.24 talai/pwroj e)gw\
a)n/ qrwpoj: ti/j me r(us
/ etai e)k
tou= sw/matoj tou= qana/tou
tou/tou;
7.25 xa/rij de\ t%= qe%= dia\
I) hsou= Xristou= tou= kuri/ou
h(mw=n. a)r
/ a ou)n= au)to\j e)gw\ t%=
me\n noi\+ douleu/w no/m% qeou=
tv= de\ sarki\ no/m% a(marti/aj.
17
buona; quindi non sono più
io a farlo, ma il peccato che
18
abita in me. Io so infatti che
in me, cioè nella mia carne,
non abita il bene: in me c’è il
desiderio del bene, ma non
la capacità di attuarlo;
19
infatti io non compio il bene
che voglio, ma il male che
20
non voglio. Ora, se faccio
quello che non voglio, non
sono più io a farlo, ma il
peccato che abita in me.
21
Dunque io trovo in me
questa legge: quando voglio
fare il bene, il male è
22
accanto a me. Infatti nel
mio intimo acconsento alla
23
legge di Dio, ma nelle mie
membra vedo un’altra legge,
che combatte contro la legge
della mia ragione e mi rende
schiavo della legge del
peccato, che è nelle mie
24
membra. Me infelice! Chi
mi libererà da questo corpo
25
di morte? Siano rese grazie
a Dio per mezzo di Gesù
Cristo nostro Signore! Io
dunque, con la mia ragione,
servo la legge di Dio, con la
mia carne invece la legge del
peccato.
carne mea, bonum; nam
velle adiacet mihi, operari
autem bonum, non! 19
Non enim, quod volo
bonum, facio, sed, quod
nolo malum, hoc ago.
20 Si autem, quod nolo,
illud facio, iam non ego
operor illud, sed, quod
habitat in me, peccatum.
21 Invenio igitur hanc
legem volenti mihi facere
bonum, quoniam mihi
malum adiacet.
22 Condelector enim legi
Dei secundum interiorem
hominem;
23 video autem aliam
legem in membris meis
repugnantem legi mentis
meae et captivantem me
in lege peccati, quae est in
membris meis. 24 Infelix
ego homo! Quis me
liberabit de corpore mortis
huius?
25 Gratias autem Deo per
Iesum Christum Dominum
nostrum! Igitur ego ipse
mente servio legi Dei,
carne autem legi peccati.
7:18 scio enim quia non
habitat in me hoc est in
carne mea bonum nam
velle adiacet mihi
perficere autem bonum
non invenio 7:19 non
enim quod volo bonum
hoc facio sed quod nolo
malum hoc ago 7:20 si
autem quod nolo illud
facio non ego operor illud
sed quod habitat in me
peccatum 7:21 invenio
igitur legem volenti mihi
facere bonum quoniam
mihi malum adiacet 7:22
condelector enim legi Dei
secundum interiorem
hominem 7:23 video
autem aliam legem in
membris meis
repugnantem legi mentis
meae et captivantem me
in lege peccati quae est
in membris meis 7:24
infelix ego homo quis me
liberabit de corpore
mortis huius 7:25 gratia
Dei per Iesum Christum
Dominum nostrum igitur
ego ipse mente servio
legi Dei carne autem legi
peccati.
1 Nihil ergo nunc
damnationis est his, qui
sunt in Christo Iesu;
2 lex enim Spiritus vitae in
Christo Iesu liberavit te a
lege peccati et mortis. 3
Nam, quod impossibile
erat legi, in quo
infirmabatur per carnem,
Deus Filium suum mittens
in similitudine carnis
peccati et pro peccato,
damnavit peccatum in
carne, 4 ut iustitia legis
impleretur in nobis, qui
non secundum carnem
ambulamus sed
secundum Spiritum.
5 Qui enim secundum
carnem sunt, quae carnis
sunt, sapiunt; qui vero
secundum Spiritum, quae
sunt Spiritus. 6 Nam
sapientia carnis mors,
sapientia autem Spiritus
vita et pax;
7 quoniam sapientia carnis
8:1 Nihil ergo nunc
damnationis est his qui
sunt in Christo Iesu qui
non secundum carnem
ambulant 8:2 lex enim
Spiritus vitae in Christo
Iesu liberavit me a lege
peccati et mortis 8:3
nam quod inpossibile
erat legis in quo
infirmabatur per carnem
Deus Filium suum
mittens in similitudinem
carnis peccati et de
peccato damnavit
peccatum in carne 8:4 ut
iustificatio legis
impleretur in nobis qui
non secundum carnem
ambulamus sed
secundum Spiritum 8:5
qui enim secundum
carnem sunt quae carnis
sunt sapiunt qui vero
secundum Spiritum quae
sunt Spiritus sentiunt 8:6
nam prudentia carnis
CAPITOLO 8
8.1 Ou)de\n a)r
/ a nu=n
kata/krima toi=j e)n Xrist%=
I) hsou=:
8.2 o( ga\r no/moj tou=
pneu/matoj th=j zwh=j e)n
Xrist%= I) hsou= h)leuqe/rwse/n
se a)po\ tou= no/mou th=j
a(marti/aj kai\ tou= qana/tou.
8.3 to\ ga\r a)du/naton tou=
no/mou e)n %(= h)sqe/nei dia\ th=j
sarko/j, o( qeo\j to\n e(autou=
ui(on\ pe/myaj e)n o(moiw/mati
sarko\j a(marti/aj kai\ peri\
a(marti/aj kate/krinen th\n
a(marti/an e)n tv= sarki/,
8.4 i(n/ a to\ dikai/wma tou=
no/mou plhrwqv= e)n h(mi=n toi=j
mh\ kata\ sa/rka
peripatou=sin a)lla\ kata\
pneu=ma.
8.5 oi( ga\r kata\ sa/rka
o)n/ tej ta\ th=j sarko\j
fronou=sin, oi( de\ kata\
pneu=ma ta\ tou= pneu/matoj.
8.6 to\ ga\r fro/nhma th=j
sarko\j qa/natoj, to\ de\
fro/nhma tou= pneu/matoj zwh\
kai\ ei)rh/nh:
8.7 dio/ti to\ fro/nhma th=j
1
Ora, dunque, non c’è
nessuna condanna per quelli
che sono in Cristo Gesù.
2
Perché la legge dello
Spirito, che dà vita in Cristo
Gesù, ti ha liberato dalla
legge del peccato e della
3
morte. Infatti ciò che era
impossibile alla Legge, resa
impotente a causa della
carne, Dio lo ha reso
possibile: mandando il
proprio Figlio in una carne
simile a quella del peccato e
a motivo del peccato, egli ha
condannato il peccato nella
4
carne, perché la giustizia
della Legge fosse compiuta
in noi, che camminiamo non
secondo la carne ma
5
secondo lo Spirito. Quelli
infatti che vivono secondo la
carne, tendono verso ciò che
è carnale; quelli invece che
vivono secondo lo Spirito,
tendono verso ciò che è
6
spirituale. Ora, la carne
sarko\j e)x
/ qra ei)j qeo/n, t%=
ga\r no/m% tou= qeou= ou)x
u(pota/ssetai, ou)de\ ga\r
du/natai:
8.8 oi( de\ e)n sarki\ o)n/ tej qe%=
a)re/sai ou) du/nantai.
8.9 u(mei=j de\ ou)k e)ste\ e)n
sarki\ a)lla\ e)n pneu/mati,
ei)p
/ er pneu=ma qeou= oi)kei= e)n
u(mi=n. ei) de/ tij pneu=ma
Xristou= ou)k e)x
/ ei, ou(=toj ou)k
e)s
/ tin au)tou=.
8.10 ei) de\ Xristo\j e)n u(mi=n,
to\ me\n sw=ma nekro\n dia\
a(marti/an to\ de\ pneu=ma zwh\
dia\ dikaiosu/nhn.
8.11 ei) de\ to\ pneu=ma tou=
e)gei/rantoj to\n I) hsou=n e)k
nekrw=n oi)kei= e)n u(mi=n, o(
e)gei/raj Xristo\n e)k nekrw=n
z%opoih/sei kai\ ta\ qnhta\
sw/mata u(mw=n dia\ tou=
e)noikou=ntoj au)tou=
pneu/matoj e)n u(mi=n.
8.12 A
/) ra ou)n= , a)delfoi/,
o)feile/tai e)sme/n ou) tv=
sarki\ tou= kata\ sa/rka zh=n,
8.13 ei) ga\r kata\ sa/rka
zh=te, me/llete a)poqnv/skein:
ei) de\ pneu/mati ta\j pra/ceij
tou= sw/matoj qanatou=te,
zh/sesqe.
8.14 o(s
/ oi ga\r pneu/mati qeou=
a)g
/ ontai, ou(t= oi ui(oi\ qeou=
ei)sin.
8.15 ou) ga\r e)la/bete pneu=ma
doulei/aj pa/lin ei)j fo/bon
a)lla\ e)la/bete pneu=ma
ui(oqesi/aj e)n %(= kra/zomen,
Abba o( path/r.
8.16 au)to\ to\ pneu=ma
summarturei= t%= pneu/mati
h(mw=n o(t/ i e)sme\n te/kna qeou=.
8.17 ei) de\ te/kna, kai\
klhrono/moi: klhrono/moi me\n
qeou=, sugklhrono/moi de\
Xristou=, ei)p
/ er
sumpa/sxomen i(n/ a kai\
sundocasqw=men.
8.18 Logi/zomai ga\r o(/ti
ou)k a)c
/ ia ta\ paqh/mata tou=
nu=n kairou= pro\j th\n
me/llousan do/can
a)pokalufqh=nai ei)j h(ma=j.
8.19 h( ga\r a)pokaradoki/a
th=j kti/sewj th\n
a)poka/luyin tw=n ui(wn= tou=
qeou= a)pekde/xetai.
8.20 tv= ga\r mataio/thti h(
kti/sij u(peta/gh, ou)x e(kou=sa
a)lla\ dia\ to\n u(pota/canta,
e)f' e(lpi/di
8.21 o(t/ i kai\ au)th\ h( kti/sij
e)leuqerwqh/setai a)po\ th=j
doulei/aj th=j fqora=j ei)j th\n
e)leuqeri/an th=j do/chj tw=n
te/knwn tou= qeou=.
8.22 oi)d
/ amen ga\r o(t/ i pa=sa h(
tende alla morte, mentre lo
Spirito tende alla vita e alla
7
pace. Ciò a cui tende la
carne è contrario a Dio,
perché non si sottomette alla
legge di Dio, e neanche lo
8
potrebbe. Quelli che si
lasciano dominare dalla
carne non possono piacere a
9
Dio. Voi però non siete sotto
il dominio della carne, ma
dello Spirito, dal momento
che lo Spirito di Dio abita in
voi. Se qualcuno non ha lo
Spirito di Cristo, non gli
10
appartiene. Ora, se Cristo
è in voi, il vostro corpo è
morto per il peccato, ma lo
Spirito è vita per la giustizia.
11
E se lo Spirito di Dio, che
ha risuscitato Gesù dai morti,
abita in voi, colui che ha
risuscitato Cristo dai morti
darà la vita anche ai vostri
corpi mortali per mezzo del
suo Spirito che abita in voi.
12
Così dunque, fratelli, noi
siamo debitori non verso la
carne, per vivere secondo i
13
desideri carnali, perché, se
vivete secondo la carne,
morirete. Se, invece,
mediante lo Spirito fate
morire le opere del corpo,
14
vivrete. Infatti tutti quelli
che sono guidati dallo Spirito
di Dio, questi sono figli di
15
Dio. E voi non avete
ricevuto uno spirito da
schiavi per ricadere nella
paura, ma avete ricevuto lo
Spirito che rende figli
adottivi, per mezzo del quale
gridiamo: «Abbà! Padre!».
16
Lo Spirito stesso, insieme
al nostro spirito, attesta che
17
siamo figli di Dio. E se
siamo figli, siamo anche
eredi: eredi di Dio, coeredi di
Cristo, se davvero
prendiamo parte alle sue
sofferenze per partecipare
anche alla sua gloria.
18
Ritengo infatti che le
sofferenze del tempo
presente non siano
paragonabili alla gloria futura
che sarà rivelata in noi.
19
L’ardente aspettativa della
creazione, infatti, è protesa
verso la rivelazione dei figli
20
di Dio. La creazione infatti
è stata sottoposta alla
inimicitia est in Deum, legi
enim Dei non subicitur nec
enim potest. 8 Qui autem
in carne sunt, Deo placere
non possunt. 9 Vos autem
in carne non estis sed in
Spiritu, si tamen Spiritus
Dei habitat in vobis. Si
quis autem Spiritum
Christi non habet, hic non
est eius. 10 Si autem
Christus in vobis est,
corpus quidem mortuum
est propter peccatum,
Spiritus vero vita propter
iustitiam. 11 Quod si
Spiritus eius, qui suscitavit
Iesum a mortuis, habitat in
vobis, qui suscitavit
Christum a mortuis
vivificabit et mortalia
corpora vestra per
inhabitantem Spiritum
suum in vobis. 12 Ergo,
fratres, debitores sumus
non carni, ut secundum
carnem vivamus.
13 Si enim secundum
carnem vixeritis,
moriemini; si autem Spiritu
opera corporis mortificatis,
vivetis. 14 Quicumque
enim Spiritu Dei aguntur,
hi filii Dei sunt. 15 Non
enim accepistis spiritum
servitutis iterum in
timorem, sed accepistis
Spiritum adoptionis
filiorum, in quo clamamus:
“ Abba, Pater! ”. 16 Ipse
Spiritus testimonium reddit
una cum spiritu nostro,
quod sumus filii Dei.
17 Si autem filii, et
heredes: heredes quidem
Dei, coheredes autem
Christi, si tamen
compatimur, ut et
conglorificemur.
18 Existimo enim quod
non sunt condignae
passiones huius temporis
ad futuram gloriam, quae
revelanda est in nobis.
19 Nam exspectatio
creaturae revelationem
filiorum Dei exspectat;
20 vanitati enim creatura
subiecta est, non volens
sed propter eum, qui
subiecit, in spem,
21 quia et ipsa creatura
liberabitur a servitute
mors prudentia autem
Spiritus vita et pax 8:7
quoniam sapientia carnis
inimicitia est in Deum
legi enim Dei non
subicitur nec enim potest
8:8 qui autem in carne
sunt Deo placere non
possunt 8:9 vos autem
in carne non estis sed in
Spiritu si tamen Spiritus
Dei habitat in vobis si
quis autem Spiritum
Christi non habet hic non
est eius 8:10 si autem
Christus in vobis est
corpus quidem mortuum
est propter peccatum
spiritus vero vita propter
iustificationem 8:11
quod si Spiritus eius qui
suscitavit Iesum a
mortuis habitat in vobis
qui suscitavit Iesum
Christum a mortuis
vivificabit et mortalia
corpora vestra propter
inhabitantem Spiritum
eius in vobis 8:12 ergo
fratres debitores sumus
non carni ut secundum
carnem vivamus 8:13 si
enim secundum carnem
vixeritis moriemini si
autem Spiritu facta carnis
mortificatis vivetis 8:14
quicumque enim Spiritu
Dei aguntur hii filii sunt
Dei 8:15 non enim
accepistis spiritum
servitutis iterum in timore
sed accepistis Spiritum
adoptionis filiorum in quo
clamamus Abba Pater
8:16 ipse Spiritus
testimonium reddit spiritui
nostro quod sumus filii
Dei 8:17 si autem filii et
heredes heredes
quidem Dei coheredes
autem Christi si tamen
conpatimur ut et
conglorificemur 8:18
existimo enim quod non
sunt condignae
passiones huius temporis
ad futuram gloriam quae
revelabitur in nobis 8:19
nam expectatio creaturae
revelationem filiorum Dei
expectat 8:20 vanitati
enim creatura subiecta
est non volens sed
kti/sij sustena/zei kai\
sunwdi/nei a)x
/ ri tou= nu=n:
8.23 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\
au)toi\ th\n a)parxh\n tou=
pneu/matoj e)x
/ ontej, h(mei=j
kai\ au)toi\ e)n e(autoi=j
stena/zomen ui(oqesi/an
a)pekdexo/menoi, th\n
a)polu/trwsin tou= sw/matoj
h(mw=n.
8.24 tv= ga\r e)lpi/di
e)sw/qhmen: e)lpi\j de\
blepome/nh ou)k e)s
/ tin e)lpi/j:
o(\ ga\r ble/pei ti/j e)lpi/zei;
8.25 ei) de\ o(\ ou) ble/pomen
e)lpi/zomen, di' u(pomonh=j
a)pekdexo/meqa.
8.26 W
( sau/twj de\ kai\ to\
pneu=ma sunantilamba/netai
tv= a)sqenei/# h(mw=n: to\ ga\r ti/
proseucw/meqa kaqo\ dei= ou)k
oi)d
/ amen, a)lla\ au)to\ to\
pneu=ma u(perentugxa/nei
stenagmoi=j a)lalh/toij:
8.27 o( de\ e)raunw=n ta\j
kardi/aj oi)d
= en ti/ to\ fro/nhma
tou= pneu/matoj, o(/ti kata\
qeo\n e)ntugxa/nei u(pe\r a(gi/wn.
8.28 oi)d
/ amen de\ o(t/ i toi=j
a)gapw=sin to\n qeo\n pa/nta
sunergei= ei)j a)gaqo/n, toi=j
kata\ pro/qesin klhtoi=j
ou)s
= in.
8.29 o(t/ i ou(j
\ proe/gnw, kai\
prow/risen summo/rfouj th=j
ei)ko/noj tou= ui(ou= au)tou=, ei)j
to\ ei)n= ai au)to\n prwto/tokon
e)n polloi=j a)delfoi=j:
8.30 ou(j
\ de\ prow/risen,
tou/touj kai\ e)ka/lesen: kai\
ou(j
\ e)ka/lesen, tou/touj kai\
e)dikai/wsen: ou(j
\ de\
e)dikai/wsen, tou/touj kai\
e)do/casen.
8.31 Ti/ ou)n= e)rou=men pro\j
tau=ta; ei) o( qeo\j u(pe\r h(mw=n,
ti/j kaq' h(mw=n;
8.32 o(j
/ ge tou= i)di/ou ui(ou=
ou)k e)fei/sato a)lla\ u(pe\r
h(mw=n pa/ntwn pare/dwken
au)to/n, pw=j ou)xi\ kai\ su\n
au)t%= ta\ pa/nta h(mi=n
xari/setai;
8.33 ti/j e)gkale/sei kata\
e)klektw=n qeou=; qeo\j o(
dikaiw=n:
8.34 ti/j o( katakrinw=n;
Xristo\j [ I) hsou=j] o(
a)poqanw/n, ma=llon de\
e)gerqei/j, o(j
\ kai/ e)stin e)n
deci#= tou= qeou=, o(j
\ kai\
e)ntugxa/nei u(pe\r h(mw=n.
8.35 ti/j h(ma=j xwri/sei a)po\
th=j a)ga/phj tou= Xristou=;
qli=yij h)\ stenoxwri/a h)\
diwgmo\j h)\ limo\j h)\ gumno/thj
h)\ ki/ndunoj h)\ ma/xaira;
8.36 kaqw\j ge/graptai o(t/ i
caducità – non per sua
volontà, ma per volontà di
colui che l’ha sottoposta –
21
nella speranza che anche
la stessa creazione sarà
liberata dalla schiavitù della
corruzione per entrare nella
libertà della gloria dei figli di
22
Dio. Sappiamo infatti che
tutta insieme la creazione
geme e soffre le doglie del
23
parto fino ad oggi. Non
solo, ma anche noi, che
possediamo le primizie dello
Spirito, gemiamo
interiormente aspettando
l’adozione a figli, la
redenzione del nostro corpo.
24
Nella speranza infatti
siamo stati salvati. Ora, ciò
che si spera, se è visto, non
è più oggetto di speranza;
infatti, ciò che uno già vede,
come potrebbe sperarlo?
25
Ma, se speriamo quello che
non vediamo, lo attendiamo
26
con perseveranza. Allo
stesso modo anche lo Spirito
viene in aiuto alla nostra
debolezza; non sappiamo
infatti come pregare in modo
conveniente, ma lo Spirito
stesso intercede con gemiti
27
inesprimibili; e colui che
scruta i cuori sa che cosa
desidera lo Spirito, perché
egli intercede per i santi
secondo i disegni di Dio.
28
Del resto, noi sappiamo
che tutto concorre al bene,
per quelli che amano Dio,
per coloro che sono stati
chiamati secondo il suo
29
disegno. Poiché quelli che
egli da sempre ha
conosciuto, li ha anche
predestinati a essere
conformi all’immagine del
Figlio suo, perché egli sia il
primogenito tra molti fratelli;
30
quelli poi che ha
predestinato, li ha anche
chiamati; quelli che ha
chiamato, li ha anche
giustificati; quelli che ha
giustificato, li ha anche
31
glorificati. Che diremo
dunque di queste cose? Se
Dio è per noi, chi sarà contro
32
di noi? Egli, che non ha
risparmiato il proprio Figlio,
ma lo ha consegnato per tutti
noi, non ci donerà forse ogni
corruptionis in libertatem
gloriae filiorum Dei.
22 Scimus enim quod
omnis creatura
congemiscit et comparturit
usque adhuc;
23 non solum autem, sed
et nos ipsi primitias
Spiritus habentes, et ipsi
intra nos gemimus
adoptionem filiorum
exspectantes,
redemptionem corporis
nostri.
24 Spe enim salvi facti
sumus; spes autem, quae
videtur, non est spes;
nam, quod videt, quis
sperat?
25 Si autem, quod non
videmus, speramus, per
patientiam exspectamus.
26 Similiter autem et
Spiritus adiuvat
infirmitatem nostram; nam
quid oremus, sicut oportet,
nescimus, sed ipse
Spiritus interpellat
gemitibus inenarrabilibus;
27 qui autem scrutatur
corda, scit quid desideret
Spiritus, quia secundum
Deum postulat pro sanctis.
28 Scimus autem quoniam
diligentibus Deum omnia
cooperantur in bonum, his,
qui secundum propositum
vocati sunt.
29 Nam, quos praescivit,
et praedestinavit
conformes fieri imaginis
Filii eius, ut sit ipse
primogenitus in multis
fratribus;
30 quos autem
praedestinavit, hos et
vocavit; et quos vocavit,
hos et iustificavit; quos
autem iustificavit, illos et
glorificavit.
31 Quid ergo dicemus ad
haec? Si Deus pro nobis,
quis contra nos? 3
2 Qui Filio suo non
pepercit, sed pro nobis
omnibus tradidit illum,
quomodo non etiam cum
illo omnia nobis donabit?
33 Quis accusabit
adversus electos Dei?
Deus, qui iustificat?
34 Quis est qui
condemnet? Christus
propter eum qui subiecit
in spem 8:21 quia et
ipsa creatura liberabitur a
servitute corruptionis in
libertatem gloriae filiorum
Dei 8:22 scimus enim
quod omnis creatura
ingemescit et parturit
usque adhuc 8:23 non
solum autem illa sed et
nos ipsi primitias Spiritus
habentes et ipsi intra
nos gemimus
adoptionem filiorum
expectantes
redemptionem corporis
nostri 8:24 spe enim
salvi facti sumus spes
autem quae videtur non
est spes nam quod videt
quis quid sperat 8:25 si
autem quod non videmus
speramus per patientiam
expectamus 8:26
similiter autem et Spiritus
adiuvat infirmitatem
nostram nam quid
oremus sicut oportet
nescimus sed ipse
Spiritus postulat pro
nobis gemitibus
inenarrabilibus 8:27 qui
autem scrutatur corda
scit quid desideret
Spiritus quia secundum
Deum postulat pro
sanctis 8:28 scimus
autem quoniam
diligentibus Deum omnia
cooperantur in bonum
his qui secundum
propositum vocati sunt
sancti 8:29 nam quos
praescivit et
praedestinavit conformes
fieri imaginis Filii eius ut
sit ipse primogenitus in
multis fratribus 8:30
quos autem
praedestinavit hos et
vocavit et quos vocavit
hos et iustificavit quos
autem iustificavit illos et
glorificavit 8:31 quid
ergo dicemus ad haec si
Deus pro nobis quis
contra nos 8:32 qui
etiam Filio suo non
pepercit sed pro nobis
omnibus tradidit illum
quomodo non etiam cum
illo omnia nobis donabit
8:33 quis accusabit
E
/( neken sou= qanatou/meqa
o(l
/ hn th\n h(me/ran,
e)logi/sqhmen w(j pro/bata
sfagh=j.
8.37 a)ll' e)n tou/toij pa=sin
u(pernikw=men dia\ tou=
a)gaph/santoj h(ma=j.
8.38 pe/peismai ga\r o(t/ i ou)/te
qa/natoj ou)t/ e zwh\ ou)/te
a)g
/ geloi ou)t/ e a)rxai\ ou)t/ e
e)nestw=ta ou)t/ e me/llonta
ou)/te duna/meij
8.39 ou)t/ e u(/ywma ou)t/ e ba/qoj
ou)/te tij kti/sij e(te/ra
dunh/setai h(ma=j xwri/sai
a)po\ th=j a)ga/phj tou= qeou=
th=j e)n Xrist%= I) hsou= t%=
kuri/% h(mw=n.
33
cosa insieme a lui? Chi
muoverà accuse contro
coloro che Dio ha scelto?
Dio è colui che giustifica!
34
Chi condannerà? Cristo
Gesù è morto, anzi è risorto,
sta alla destra di Dio e
intercede per noi!
35
Chi ci separerà dall’amore
di Cristo? Forse la
tribolazione, l’angoscia, la
persecuzione, la fame, la
nudità, il pericolo, la spada?
36
Come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a
morte tutto il giorno,
siamo considerati come
37
pecore da macello. Ma in
tutte queste cose noi siamo
più che vincitori grazie a
38
colui che ci ha amati. Io
sono infatti persuaso che né
morte né vita, né angeli né
principati, né presente né
39
avvenire, né potenze, né
altezza né profondità, né
alcun’altra creatura potrà mai
separarci dall’amore di Dio,
che è in Cristo Gesù, nostro
Signore.
Iesus, qui mortuus est,
immo qui suscitatus est,
qui et est ad dexteram
Dei, qui etiam interpellat
pro nobis?
35 Quis nos separabit a
caritate Christi? Tribulatio
an angustia an persecutio
an fames an nuditas an
periculum an gladius?
36 Sicut scriptum est:
“ Propter te mortificamur
tota die, aestimati sumus
ut oves occisionis ”.
37 Sed in his omnibus
supervincimus per eum,
qui dilexit nos.
38 Certus sum enim quia
neque mors neque vita
neque angeli neque
principatus neque instantia
neque futura neque
virtutes
39 neque altitudo neque
profundum neque alia
quaelibet creatura poterit
nos separare a caritate
Dei, quae est in Christo
Iesu Domino nostro.
adversus electos Dei
Deus qui iustificat 8:34
quis est qui condemnet
Christus Iesus qui
mortuus est immo qui
resurrexit qui et est ad
dexteram Dei qui etiam
interpellat pro nobis 8:35
quis nos separabit a
caritate Christi tribulatio
an angustia an
persecutio an fames an
nuditas an periculum an
gladius 8:36 sicut
scriptum est quia propter
te mortificamur tota die
aestimati sumus ut oves
occisionis 8:37 sed in his
omnibus superamus
propter eum qui dilexit
nos 8:38 certus sum
enim quia neque mors
neque vita neque angeli
neque principatus neque
instantia neque futura
neque fortitudines 8:39
neque altitudo neque
profundum neque
creatura alia poterit nos
separare a caritate Dei
quae est in Christo Iesu
Domino nostro.
1 Veritatem dico in
Christo, non mentior,
testimonium mihi per
hibente conscientia mea in
Spiritu Sancto, 2 quoniam
tristitia est mihi magna, et
continuus dolor cordi meo.
3 Optarem enim ipse ego
anathema esse a Christo
pro fratribus meis,
cognatis meis secundum
carnem, 4 qui sunt
Israelitae, quorum adoptio
est filiorum et gloria et
testamenta et legislatio et
cultus et promissiones, 5
quorum sunt patres, et ex
quibus Christus secundum
carnem: qui est super
omnia Deus benedictus in
saecula. Amen. 6 Non
autem quod exciderit
verbum Dei. Non enim
omnes, qui ex Israel, hi
sunt Israel; 7 neque quia
semen sunt Abrahae,
omnes filii, sed: “ In Isaac
vocabitur tibi semen ”.
8 Id est, non qui filii carnis,
9:1 Veritatem dico in
Christo non mentior
testimonium mihi
perhibente conscientia
mea in Spiritu Sancto
9:2 quoniam tristitia est
mihi magna et continuus
dolor cordi meo 9:3
optabam enim ipse ego
anathema esse a Christo
pro fratribus meis qui
sunt cognati mei
secundum carnem 9:4
qui sunt Israhelitae
quorum adoptio est
filiorum et gloria et
testamenta et legislatio et
obsequium et promissa
9:5 quorum patres et ex
quibus Christus
secundum carnem qui
est super omnia Deus
benedictus in saecula
amen 9:6 non autem
quod exciderit verbum
Dei non enim omnes qui
ex Israhel hii sunt Israhel
9:7 neque quia semen
sunt Abrahae omnes filii
CAPITOLO 9
9.1 A
) lh/qeian le/gw e)n
Xrist%=, ou) yeu/domai,
summarturou/shj moi th=j
suneidh/sew/j mou e)n
pneu/mati a(gi/%,
9.2 o(t/ i lu/ph moi/ e)stin
mega/lh kai\ a)dia/leiptoj
o)du/nh tv= kardi/# mou.
9.3 hu)xo/mhn ga\r a)na/qema
ei)n= ai au)to\j e)gw\ a)po\ tou=
Xristou= u(pe\r tw=n a)delfw=n
mou tw=n suggenw=n mou kata\
sa/rka,
9.4 oi(t/ ine/j ei)sin
I) srahli=tai, w(n= h( ui(oqesi/a
kai\ h( do/ca kai\ ai( diaqh=kai
kai\ h( nomoqesi/a kai\ h(
latrei/a kai\ ai( e)paggeli/ai,
9.5 w(n= oi( pate/rej kai\ e)c w(n=
o( Xristo\j to\ kata\ sa/rka: o(
w)n\ e)pi\ pa/ntwn qeo\j
eu)loghto\j ei)j tou\j ai)wn= aj,
a)mh/n.
9.6 Ou)x oi(o
= n de\ o(t/ i
e)kpe/ptwken o( lo/goj tou=
qeou=. ou) ga\r pa/ntej oi( e)c
I) srah/l ou(t= oi I) srah/l:
9.7 ou)d' o(t/ i ei)si\n spe/rma
A
) braa/m pa/ntej te/kna, a)ll',
E
) n I) saa\k klhqh/setai/ soi
spe/rma.
1
Dico la verità in Cristo, non
mento, e la mia coscienza
me ne dà testimonianza
2
nello Spirito Santo: ho nel
cuore un grande dolore e
una sofferenza continua.
3
Vorrei infatti essere io
stesso anàtema, separato da
Cristo a vantaggio dei miei
fratelli, miei consanguinei
4
secondo la carne. Essi sono
Israeliti e hanno l’adozione a
figli, la gloria, le alleanze, la
legislazione, il culto, le
5
promesse; a loro
appartengono i patriarchi e
da loro proviene Cristo
secondo la carne, egli che è
sopra ogni cosa, Dio
benedetto nei secoli. Amen.
6
Tuttavia la parola di Dio non
è venuta meno. Infatti non
tutti i discendenti d’Israele
7
sono Israele, né per il fatto
di essere discendenza di
Abramo sono tutti suoi figli,
ma: In Isacco ti sarà data
8
una discendenza; cioè: non
i figli della carne sono figli di
9.8 tou=t' e)s
/ tin, ou) ta\ te/kna
th=j sarko\j tau=ta te/kna tou=
qeou= a)lla\ ta\ te/kna th=j
e)paggeli/aj logi/zetai ei)j
spe/rma.
9.9 e)paggeli/aj ga\r o( lo/goj
ou(=toj, Kata\ to\n kairo\n
tou=ton e)leu/somai kai\ e)s
/ tai
tv= Sa/rr# ui(oj
/ .
9.10 ou) mo/non de/, a)lla\ kai\
R
( ebe/kka e)c e(no\j koi/thn
e)x
/ ousa, I) saa\k tou= patro\j
h(mw=n:
9.11 mh/pw ga\r gennhqe/ntwn
mhde\ praca/ntwn ti a)gaqo\n h)\
fau=lon, i(n/ a h( kat' e)klogh\n
pro/qesij tou= qeou= me/nv,
9.12 ou)k e)c e)r
/ gwn a)ll' e)k
tou= kalou=ntoj, e)rre/qh au)tv=
o(t/ i O
( mei/zwn douleu/sei t%=
e)la/ssoni,
9.13 kaqw\j ge/graptai, To\n
I) akw\b h)ga/phsa, to\n de\
H
) sau= e)mi/shsa.
9.14 Ti/ ou)n= e)rou=men; mh\
a)diki/a para\ t%= qe%=; mh\
ge/noito:
9.15 t%= Mwu+sei= ga\r le/gei,
E
) leh/sw o(n\ a)n\ e)lew=
kai\
oi)ktirh/sw o(n\ a)n\ oi)kti/rw.
9.16 a)r
/ a ou)n= ou) tou=
qe/lontoj ou)de\ tou=
tre/xontoj, a)lla\ tou=
e)lew=ntoj qeou=.
9.17 le/gei ga\r h( grafh\ t%=
Faraw\ o(/ti Ei)j au)to\ tou=to
e)ch/geira/ se o(p
/ wj
e)ndei/cwmai e)n soi\ th\n
du/nami/n mou kai\ o(p
/ wj
diaggelv= to\ o)n/ oma/ mou e)n
pa/sv tv= gv=.
9.18 a)r
/ a ou)n= o(n\ qe/lei e)leei=,
o(n\ de\ qe/lei sklhru/nei.
9.19 E
) rei=j moi ou)n= , Ti/
[ou)n= ] e)t/ i me/mfetai; t%= ga\r
boulh/mati au)tou= ti/j
a)nqe/sthken;
9.20 w)= a)n/ qrwpe, menou=nge
su\ ti/j ei)= o(
a)ntapokrino/menoj t%= qe%=;
mh\ e)rei= to\ pla/sma t%=
pla/santi, Ti/ me e)poi/hsaj
ou(/twj;
9.21 h)\ ou)k e)x
/ ei e)cousi/an o(
kerameu\j tou= phlou= e)k tou=
au)tou= fura/matoj poih=sai o(\
me\n ei)j timh\n skeu=oj o(\ de\
ei)j a)timi/an;
9.22 ei) de\ qe/lwn o( qeo\j
e)ndei/casqai th\n o)rgh\n kai\
gnwri/sai to\ dunato\n au)tou=
h)n/ egken e)n pollv=
makroqumi/# skeu/h o)rgh=j
kathrtisme/na ei)j a)pw/leian,
9.23 kai\ i(n/ a gnwri/sv to\n
plou=ton th=j do/chj au)tou=
e)pi\ skeu/h e)le/ouj a(\
prohtoi/masen ei)j do/can;
Dio, ma i figli della promessa
sono considerati come
9
discendenza. Questa infatti
è la parola della promessa:
Io verrò in questo tempo e
10
Sara avrà un figlio. E non è
tutto: anche Rebecca ebbe
figli da un solo uomo, Isacco
11
nostro padre; quando essi
non erano ancora nati e nulla
avevano fatto di bene o di
male – perché rimanesse
fermo il disegno divino
fondato sull’elezione, non in
base alle opere, ma alla
volontà di colui che chiama –
12
, le fu dichiarato: Il
maggiore sarà sottomesso al
13
minore, come sta scritto:
Ho amato Giacobbe e ho
14
odiato Esaù. Che diremo
dunque? C’è forse ingiustizia
da parte di Dio? No,
15
certamente! Egli infatti dice
a Mosè: Avrò misericordia
per chi vorrò averla, e farò
grazia a chi vorrò farla.
16
Quindi non dipende dalla
volontà né dagli sforzi
dell’uomo, ma da Dio che ha
17
misericordia. Dice infatti la
Scrittura al faraone: Ti ho
fatto sorgere per manifestare
in te la mia potenza e perché
il mio nome sia proclamato in
18
tutta la terra. Dio quindi ha
misericordia verso chi vuole
e rende ostinato chi vuole.
19
Mi potrai però dire: «Ma
allora perché ancora
rimprovera? Chi infatti può
20
resistere al suo volere?». °
uomo, chi sei tu, per
contestare Dio? Oserà forse
dire il vaso plasmato a colui
che lo plasmò: «Perché mi
21
hai fatto così?». Forse il
vasaio non è padrone
dell’argilla, per fare con la
medesima pasta un vaso per
uso nobile e uno per uso
22
volgare? Anche Dio,
volendo manifestare la sua
ira e far conoscere la sua
potenza, ha sopportato con
grande magnanimità gente
meritevole di collera, pronta
23
per la perdizione. E questo,
per far conoscere la
ricchezza della sua gloria
verso gente meritevole di
misericordia, da lui
24
predisposta alla gloria, cioè
hi filii Dei, sed qui filii sunt
promissionis, aestimantur
semen; 9 promissionis
enim verbum hoc est: “
Secundum hoc tempus
veniam, et erit Sarae
filius”. 10 Non solum
autem, sed et Rebecca ex
uno concubitum habens,
Isaac patre nostro; 11 cum
enim nondum nati fuissent
aut aliquid egissent bonum
aut malum, ut secundum
electionem propositum Dei
maneret, 12 non ex
operibus sed ex vocante
dictum est ei: “ Maior
serviet minori ”; 13 sicut
scriptum est: “ Iacob dilexi,
Esau autem odio habui ”.
14 Quid ergo dicemus?
Numquid iniustitia apud
Deum? Absit!
15 Moysi enim dicit:
“Miserebor, cuius
misereor, et misericordiam
praestabo, cui
misericordiam praesto ”.
16 Igitur non volentis
neque currentis sed
miserentis Dei. 17 Dicit
enim Scriptura pharaoni: “
In hoc ipsum excitavi te, ut
ostendam in te virtutem
meam, et ut annuntietur
nomen meum in universa
terra ”.
18 Ergo, cuius vult,
miseretur et, quem vult,
indurat. 1
9 Dices itaque mihi: “ Quid
ergo adhuc queritur?
Voluntati enim eius quis
restitit? ”.
20 O homo, sed tu quis
es, qui respondeas Deo?
Numquid dicet figmentum
ei, qui se finxit: “ Quid me
fecisti sic? ”.
21 An non habet
potestatem figulus luti ex
eadem massa facere aliud
quidem vas in honorem,
aliud vero in ignominiam?
22 Quod si volens Deus
ostendere iram et notam
facere potentiam suam,
sustinuit in multa patientia
vasa irae aptata in
interitum;
23 et ut ostenderet divitias
gloriae suae in vasa
misericordiae, quae
sed in Isaac vocabitur tibi
semen 9:8 id est non qui
filii carnis hii filii Dei sed
qui filii sunt promissionis
aestimantur in semine
9:9 promissionis enim
verbum hoc est
secundum hoc tempus
veniam et erit Sarrae
filius 9:10 non solum
autem sed et Rebecca
ex uno concubitum
habens Isaac patre
nostro 9:11 cum enim
nondum nati fuissent aut
aliquid egissent bonum
aut malum ut secundum
electionem propositum
Dei maneret 9:12 non ex
operibus sed ex vocante
dictum est ei quia maior
serviet minori 9:13 sicut
scriptum est Iacob dilexi
Esau autem odio habui
9:14 quid ergo dicemus
numquid iniquitas apud
Deum absit 9:15 Mosi
enim dicit miserebor
cuius misereor et
misericordiam praestabo
cuius miserebor 9:16
igitur non volentis neque
currentis sed miserentis
Dei 9:17 dicit enim
scriptura Pharaoni quia
in hoc ipsum excitavi te
ut ostendam in te
virtutem meam et ut
adnuntietur nomen
meum in universa terra
9:18 ergo cuius vult
miseretur et quem vult
indurat 9:19 dicis itaque
mihi quid adhuc queritur
voluntati enim eius quis
resistit 9:20 o homo tu
quis es qui respondeas
Deo numquid dicit
figmentum ei qui se finxit
quid me fecisti sic 9:21
an non habet potestatem
figulus luti ex eadem
massa facere aliud
quidem vas in honorem
aliud vero in contumeliam
9:22 quod si volens Deus
ostendere iram et notam
facere potentiam suam
sustinuit in multa
patientia vasa irae aptata
in interitum 9:23 ut
ostenderet divitias gloriae
suae in vasa
9.24 ou(j
\ kai\ e)ka/lesen h(ma=j
ou) mo/non e)c I) oudai/wn a)lla\
kai\ e)c e)qnw=n,
9.25 w(j kai\ e)n t%= W
( she\
le/gei, Kale/sw to\n ou)
lao/n mou lao/n mou
kai\
th\n ou)k h)gaphme/nhn
h)gaphme/nhn:
9.26 kai\ e)s
/ tai e)n t%= to/p%
ou(= e)rre/qh
au)toi=j, Ou)
lao/j mou u(mei=j, e)kei=
klhqh/sontai ui(oi\ qeou=
zw=ntoj.
9.27 H
) sai/a
+ j de\ kra/zei
u(pe\r tou= I) srah/l, E
) a\n v)= o(
a)riqmo\j tw=n ui(wn= I) srah\l
w(j h( a)/mmoj th=j qala/sshj,
to\ u(po/leimma swqh/setai:
9.28 lo/gon ga\r suntelw=n
kai\ sunte/mnwn poih/sei
ku/rioj e)pi\ th=j gh=j.
9.29 kai\ kaqw\j proei/rhken
H
) sai/a
+ j, Ei) mh\ ku/rioj
Sabaw\q e)gkate/lipen h(mi=n
spe/rma,
w(j So/doma a)n\
e)genh/qhmen kai\ w(j
Go/morra a)n\ w(moiw/qhmen.
9.30 Ti/ ou)n= e)rou=men; o(t/ i
e)q
/ nh ta\ mh\ diw/konta
dikaiosu/nhn kate/laben
dikaiosu/nhn, dikaiosu/nhn de\
th\n e)k pi/stewj,
9.31 I) srah\l de\ diw/kwn
no/mon dikaiosu/nhj ei)j no/mon
ou)k e)f
/ qasen.
9.32 dia\ ti/; o(t/ i ou)k e)k
pi/stewj a)ll' w(j e)c e)r
/ gwn:
prose/koyan t%= li/q% tou=
prosko/mmatoj,
9.33 kaqw\j ge/graptai,
I) dou\ ti/qhmi e)n Siw\n li/qon
prosko/mmatoj kai\ pe/tran
skanda/lou, kai\ o( pisteu/wn
e)p' au)t%= ou)
kataisxunqh/setai.
verso di noi, che egli ha
chiamato non solo tra i
Giudei ma anche tra i
25
pagani. Esattamente come
dice Osea: Chiamerò mio
popolo quello che non era
mio popolo e mia amata
quella che non era l’amata.
26
E avverrà che, nel luogo
stesso dove fu detto loro:
«Voi non siete mio popolo»,
là saranno chiamati figli del
27
Dio vivente. E quanto a
Israele, Isaia esclama: Se
anche il numero dei figli
d’Israele fosse come la
sabbia del mare, solo il resto
28
sarà salvato; perché con
pienezza e rapidità il Signore
compirà la sua parola sulla
29
terra. E come predisse
Isaia: Se il Signore degli
eserciti non ci avesse
lasciato una discendenza,
saremmo divenuti come
Sòdoma e resi simili a
30
Gomorra. Che diremo
dunque? Che i pagani, i quali
non cercavano la giustizia,
hanno raggiunto la giustizia,
la giustizia però che deriva
31
dalla fede; mentre Israele,
il quale cercava una Legge
che gli desse la giustizia,
non raggiunse lo scopo della
32
Legge. E perché mai?
Perché agiva non mediante
la fede, ma mediante le
opere. Hanno urtato contro
33
la pietra d’inciampo, come
sta scritto: Ecco, io pongo in
Sion una pietra d’inciampo e
un sasso che fa cadere; ma
chi crede in lui non sarà
deluso.
praeparavit in gloriam,
24 quos et vocavit nos non
solum ex Iudaeis sed
etiam ex gentibus?
25 Sicut et in Osee dicit:“
Vocabo Non plebem
meam Plebem meam et
Non dilectam Dilectam.
26 Et erit: in loco, ubi
dictum est eis: “Non plebs
mea vos”, ibi vocabuntur
Filii Dei vivi ”.
27 Isaias autem clamat
pro Israel: “ Si fuerit
numerus filiorum Israel
tamquam arena maris,
reliquiae salvae fient.
28 Verbum enim
consummans et brevians
faciet Dominus super
terram ”.
29 Et sicut praedixit Isaias:
“ Nisi Dominus Sabaoth
reliquisset nobis semen,
sicut Sodoma facti
essemus et sicut Gomorra
similes fuissemus”. 30
Quid ergo dicemus? Quod
gentes, quae non
sectabantur iustitiam,
apprehenderunt iustitiam,
iustitiam autem, quae ex
fide est; 31 Israel vero
sectans legem iustitiae in
legem non pervenit. 32
Quare? Quia non ex fide
sed quasi ex operibus;
offenderunt in lapidem
offensionis, 33 sicut
scriptum est:“ Ecce pono
in Sion lapidem offensionis
et petram scandali; et, qui
credit in eo, non
confundetur”.
misericordiae quae
praeparavit in gloriam
9:24 quos et vocavit nos
non solum ex Iudaeis
sed etiam ex gentibus
9:25 sicut in Osee dicit
vocabo non plebem
meam plebem meam et
non misericordiam
consecutam
misericordiam
consecutam 9:26 et erit
in loco ubi dictum est eis
non plebs mea vos ibi
vocabuntur filii Dei vivi
9:27 Esaias autem
clamat pro Israhel si
fuerit numerus filiorum
Israhel tamquam harena
maris reliquiae salvae
fient 9:28 verbum enim
consummans et brevians
in aequitate quia verbum
breviatum faciet Dominus
super terram 9:29 et
sicut praedixit Esaias
nisi Dominus Sabaoth
reliquisset nobis semen
sicut Sodoma facti
essemus et sicut
Gomorra similes
fuissemus 9:30 quid
ergo dicemus quod
gentes quae non
sectabantur iustitiam
adprehenderunt iustitiam
iustitiam autem quae ex
fide est 9:31 Israhel vero
sectans legem iustitiae
in legem iustitiae non
pervenit 9:32 quare quia
non ex fide sed quasi ex
operibus offenderunt in
lapidem offensionis 9:33
sicut scriptum est ecce
pono in Sion lapidem
offensionis et petram
scandali et omnis qui
credit in eum non
confundetur.
1 Fratres, voluntas quidem
cordis mei et obsecratio
ad Deum pro illis in
salutem. 2 Testimonium
enim perhibeo illis quod
aemulationem Dei habent
sed non secundum
scientiam;
3 ignorantes enim Dei
iustitiam et suam iustitiam
quaerentes statuere,
10:1 Fratres voluntas
quidem cordis mei et
obsecratio ad Deum fit
pro illis in salutem 10:2
testimonium enim
perhibeo illis quod
aemulationem Dei
habent sed non
secundum scientiam
10:3 ignorantes enim Dei
iustitiam et suam
CAPITOLO 10
10.1 A
) delfoi/, h( me\n eu)doki/a
th=j e)mh=j kardi/aj kai\ h(
de/hsij pro\j to\n qeo\n u(pe\r
au)tw=n ei)j swthri/an.
10.2 marturw= ga\r au)toi=j o(t/ i
zh=lon qeou= e)x
/ ousin a)ll' ou)
kat' e)pi/gnwsin:
10.3 a)gnoou=ntej ga\r th\n tou=
qeou= dikaiosu/nhn kai\ th\n
i)di/an [dikaiosu/nhn]
zhtou=ntej sth=sai, tv=
dikaiosu/nv tou= qeou= ou)x
u(peta/ghsan:
1
Fratelli, il desiderio del mio
cuore e la mia preghiera
salgono a Dio per la loro
2
salvezza. Infatti rendo loro
testimonianza che hanno
zelo per Dio, ma non
secondo una retta
3
conoscenza. Perché,
ignorando la giustizia di Dio
e cercando di stabilire la
propria, non si sono
sottomessi alla giustizia di
10.4 te/loj ga\r no/mou
Xristo\j ei)j dikaiosu/nhn
panti\ t%= pisteu/onti.
10.5 Mwu+sh=j ga\r gra/fei th\n
dikaiosu/nhn th\n e)k [tou=]
no/mou o(t/ i o( poih/saj au)ta\
a)n/ qrwpoj zh/setai e)n au)toi=j.
10.6 h( de\ e)k pi/stewj
dikaiosu/nh ou(t/ wj le/gei, Mh\
ei)p
/ vj e)n tv= kardi/# sou, Ti/j
a)nabh/setai ei)j to\n ou)rano/n;
tou=t' e)s
/ tin Xristo\n
katagagei=n:
10.7 h),/ Ti/j katabh/setai ei)j
th\n a)b
/ usson; tou=t' e)s
/ tin
Xristo\n e)k nekrw=n
a)nagagei=n.
10.8 a)lla\ ti/ le/gei; E
) ggu/j
sou to\ r(hm
= a/ e)stin
e)n t%=
sto/mati/ sou kai\ e)n tv=
kardi/# sou, tou=t' e)s
/ tin to\
r(hm
= a th=j pi/stewj o(\
khru/ssomen.
10.9 o(t/ i e)an\ o(mologh/svj e)n
t%= sto/mati/ sou ku/rion
I) hsou=n kai\ pisteu/svj e)n tv=
kardi/# sou o(t/ i o( qeo\j au)to\n
h)g
/ eiren e)k nekrw=n, swqh/sv:
10.10 kardi/# ga\r
pisteu/etai ei)j dikaiosu/nhn,
sto/mati de\ o(mologei=tai ei)j
swthri/an.
10.11 le/gei ga\r h( grafh/,
Pa=j o( pisteu/wn e)p' au)t%= ou)
kataisxunqh/setai.
10.12 ou) ga/r e)stin diastolh\
I) oudai/ou te kai\ E
/( llhnoj, o(
ga\r au)to\j ku/rioj pa/ntwn,
ploutw=n ei)j pa/ntaj tou\j
e)pikaloume/nouj au)to/n:
10.13 Pa=j ga\r o(j
\ a)n\
e)pikale/shtai to\ o)n/ oma
kuri/ou swqh/setai.
10.14 Pw=j ou)n=
e)pikale/swntai ei)j o(n\ ou)k
e)pi/steusan; pw=j de\
pisteu/swsin ou(= ou)k
h)k
/ ousan; pw=j de\ a)kou/swsin
xwri\j khru/ssontoj;
10.15 pw=j de\ khru/cwsin e)a\n
mh\ a)postalw=sin; kaqw\j
ge/graptai, W
( j w(rai=oi oi(
po/dej tw=n eu)aggelizome/nwn
[ta\] a)gaqa/.
10.16 A
) ll' ou) pa/ntej
u(ph/kousan t%= eu)aggeli/%.
H
) sai/a
+ j ga\r le/gei, Ku/rie,
ti/j e)pi/steusen tv= a)kov=
h(mw=n;
10.17 a)r
/ a h( pi/stij e)c
a)koh=j, h( de\ a)koh\ dia\
r(hm
/ atoj Xristou=.
10.18 a)lla\ le/gw, mh\ ou)k
h)k
/ ousan; menou=nge: Ei)j
pa=san th\n gh=n e)ch=lqen o(
fqo/ggoj au)tw=n
kai\ ei)j ta\
pe/rata th=j oi)koume/nhj ta\
r(hm
/ ata au)tw=n.
4
Dio. Ora, il termine della
Legge è Cristo, perché la
giustizia sia data a chiunque
5
crede. Mosè descrive così
la giustizia che viene dalla
Legge: L’uomo che la mette
in pratica, per mezzo di essa
6
vivrà. Invece, la giustizia
che viene dalla fede parla
così: Non dire nel tuo cuore:
Chi salirà al cielo? – per
farne cioè discendere Cristo
7
–; oppure: Chi scenderà
nell’abisso? – per fare cioè
8
risalire Cristo dai morti. Che
cosa dice dunque? Vicino a
te è la Parola, sulla tua
bocca e nel tuo cuore, cioè
la parola della fede che noi
9
predichiamo. Perché se con
la tua bocca proclamerai:
«Gesù è il Signore!», e con il
tuo cuore crederai che Dio lo
ha risuscitato dai morti, sarai
10
salvo. Con il cuore infatti si
crede per ottenere la
giustizia, e con la bocca si fa
la professione di fede per
11
avere la salvezza. Dice
infatti la Scrittura: Chiunque
crede in lui non sarà deluso.
12
Poiché non c’è distinzione
fra Giudeo e Greco, dato che
lui stesso è il Signore di tutti,
ricco verso tutti quelli che lo
13
invocano. Infatti: Chiunque
invocherà il nome del
14
Signore sarà salvato. Ora,
come invocheranno colui nel
quale non hanno creduto?
Come crederanno in colui
del quale non hanno sentito
parlare? Come ne sentiranno
parlare senza qualcuno che
15
lo annunci? E come lo
annunceranno, se non sono
stati inviati? Come sta
scritto: Quanto sono belli i
piedi di coloro che recano un
lieto annuncio di bene!
16
Ma non tutti hanno
obbedito al Vangelo. Lo dice
Isaia: Signore, chi ha creduto
dopo averci ascoltato?
17
Dunque, la fede viene
dall’ascolto e l’ascolto
riguarda la parola di Cristo.
18
Ora io dico: forse non
hanno udito? Tutt’altro: Per
tutta la terra è corsa la loro
voce, e fino agli estremi
confini del mondo le loro
19
parole. E dico ancora: forse
iustitiae Dei non sunt
subiecti; 4 finis enim legis
Christus ad iustitiam omni
credenti. 5 Moyses enim
scribit de iustitia, quae ex
lege est: “ Qui fecerit
homo, vivet in eis ”.
6 Quae autem ex fide est
iustitia, sic dicit: “ Ne
dixeris in corde tuo: Quis
ascendet in caelum?”, id
est Christum deducere;
7 aut: “ Quis descendet in
abyssum? ”, hoc est
Christum ex mortuis
revocare. 8 Sed quid dicit?
“ Prope te est verbum, in
ore tuo et in corde tuo ”;
hoc est verbum fidei, quod
praedicamus.
9 Quia si confitearis in ore
tuo: “ Dominum Iesum! ”,
et in corde tuo credideris
quod Deus illum excitavit
ex mortuis, salvus eris.
10 Corde enim creditur ad
iustitiam, ore autem
confessio fit in salutem. 11
Dicit enim Scriptura:“
Omnis, qui credit in illo,
non confundetur ”.
12 Non enim est distinctio
Iudaei et Graeci, nam
idem Dominus omnium,
dives in omnes, qui
invocant illum:13 Omnis
enim, quicumque
invocaverit nomen Domini,
salvus erit. 14 Quomodo
ergo invocabunt, in quem
non crediderunt? Aut
quomodo credent ei, quem
non audierunt? Quomodo
autem audient sine
praedicante? 15 Quomodo
vero praedicabunt nisi
mittantur? Sicut scriptum
est:“ Quam speciosi pedes
evangelizantium bona ”.
16 Sed non omnes
oboedierunt evangelio;
Isaias enim dicit:“ Domine,
quis credidit auditui
nostro? ”. 17 Ergo fides ex
auditu, auditus autem per
verbum Christi.18 Sed
dico: Numquid non
audierunt? Quin immo,
in omnem terram exiit
sonus eorum, et in fines
orbis terrae verba eorum.
19 Sed dico: Numquid
Israel non cognovit?
quaerentes statuere
iustitiae Dei non sunt
subiecti 10:4 finis enim
legis Christus ad iustitiam
omni credenti 10:5
Moses enim scripsit
quoniam iustitiam quae
ex lege est qui fecerit
homo vivet in ea 10:6
quae autem ex fide est
iustitia sic dicit ne dixeris
in corde tuo quis
ascendit in caelum id est
Christum deducere 10:7
aut quis descendit in
abyssum hoc est
Christum ex mortuis
revocare 10:8 sed quid
dicit prope est verbum in
ore tuo et in corde tuo
hoc est verbum fidei
quod praedicamus 10:9
quia si confitearis in ore
tuo Dominum Iesum et
in corde tuo credideris
quod Deus illum excitavit
ex mortuis salvus eris
10:10 corde enim creditur
ad iustitiam ore autem
confessio fit in salutem
10:11 dicit enim scriptura
omnis qui credit in illum
non confundetur 10:12
non enim est distinctio
Iudaei et Graeci nam
idem Dominus omnium
dives in omnes qui
invocant illum 10:13
omnis enim quicumque
invocaverit nomen
Domini salvus erit 10:14
quomodo ergo
invocabunt in quem non
crediderunt aut
quomodo credent ei
quem non audierunt
quomodo autem audient
sine praedicante 10:15
quomodo vero
praedicabunt nisi
mittantur sicut scriptum
est quam speciosi pedes
evangelizantium pacem
evangelizantium bona
10:16 sed non omnes
oboedierunt evangelio
Esaias enim dicit Domine
quis credidit auditui
nostro 10:17 ergo fides
ex auditu auditus autem
per verbum Christi 10:18
sed dico numquid non
audierunt et quidem in
10.19 a)lla\ le/gw, mh\
I) srah\l ou)k e)/gnw; prw=toj
Mwu+sh=j le/gei, E
) gw\
parazhlw/sw u(ma=j e)p' ou)k
e)q
/ nei,
e)p' e)q
/ nei a)sune/t%
parorgiw= u(ma=j.
10.20 H
) sai/a
+ j de\ a)potolm#=
kai\ le/gei, Eu(re/qhn [e)n]
toi=j e)me\ mh\ zhtou=sin,
e)mfanh\j e)geno/mhn toi=j e)me\
mh\
e)perwtw=sin.
10.21 pro\j de\ to\n I) srah\l
le/gei, /(Olhn th\n h(me/ran
e)cepe/tasa ta\j xei=ra/j mou
pro\j lao\n a)peiqou=nta kai\
a)ntile/gonta.
Israele non ha compreso?
Per primo Mosè dice:
Io vi renderò gelosi di una
nazione che nazione non è;
susciterò il vostro sdegno
contro una nazione senza
20
intelligenza. Isaia poi arriva
fino a dire: Sono stato
trovato da quelli che non mi
cercavano, mi sono
manifestato a quelli che non
21
chiedevano di me, mentre
d’Israele dice: Tutto il giorno
ho steso le mani verso un
popolo disobbediente e
ribelle!
Primus Moyses dicit:
“ Ego ad aemulationem
vos adducam per Non
gentem: per gentem
insipientem ad iram vos
provocabo ”. 20 Isaias
autem audet et dicit: “
Inventus sum in non
quaerentibus me; palam
apparui his, qui me non
interrogabant ”. 21 Ad
Israel autem dicit: “ Tota
die expandi manus meas
ad populum non
credentem et
contradicentem ”.
omnem terram exiit
sonus eorum et in fines
orbis terrae verba eorum
10:19 sed dico numquid
Israhel non cognovit
primus Moses dicit ego
ad aemulationem vos
adducam in non gentem
in gentem insipientem in
iram vos mittam 10:20
Esaias autem audet et
dicit inventus sum non
quaerentibus me palam
apparui his qui me non
interrogabant 10:21 ad
Israhel autem dicit tota
die expandi manus meas
ad populum non
credentem et
contradicentem.
1 Dico ergo: Numquid
repulit Deus populum
suum? Absit! Nam et ego
Israelita sum, ex semine
Abraham, tribu Beniamin.
2 Non reppulit Deus
plebem suam, quam
praescivit. An nescitis in
Elia quid dicit Scriptura?
Quemadmodum interpellat
Deum adversus Israel:
3 “ Domine, prophetas
tuos occiderunt, altaria tua
suffoderunt, et ego relictus
sum solus, et quaerunt
animam meam ”. 4 Sed
quid dicit illi responsum
divinum? “ Reliqui mihi
septem milia virorum, qui
non curvaverunt genu
Baal ”. 5 Sic ergo et in hoc
tempore reliquiae
secundum electionem
gratiae factae sunt. 6 Si
autem gratia, iam non ex
operibus, alioquin gratia
iam non est gratia.
7 Quid ergo? Quod quaerit
Israel, hoc non est
consecutus, electio autem
consecuta est; ceteri vero
excaecati sunt, 8 sicut
scriptum est: “ Dedit illis
Deus spiritum soporis,
oculos, ut non videant,
et aures, ut non audiant,
usque in hodiernum diem”.
9 Et David dicit:
“ Fiat mensa eorum in
laqueum et in captionem
11:1 Dico ergo numquid
reppulit Deus populum
suum absit nam et ego
Israhelita sum ex semine
Abraham tribu Beniamin
11:2 non reppulit Deus
plebem suam quam
praesciit an nescitis in
Helia quid dicit scriptura
quemadmodum
interpellat Deum
adversus Israhel 11:3
Domine prophetas tuos
occiderunt altaria tua
suffoderunt et ego
relictus sum solus et
quaerunt animam meam
11:4 sed quid dicit illi
responsum divinum
reliqui mihi septem milia
virorum qui non
curvaverunt genu Baal
11:5 sic ergo et in hoc
tempore reliquiae
secundum electionem
gratiae factae sunt 11:6
si autem gratia non ex
operibus alioquin gratia
iam non est gratia 11:7
quid ergo quod
quaerebat Israhel hoc
non est consecutus
electio autem consecuta
est ceteri vero excaecati
sunt 11:8 sicut scriptum
est dedit illis Deus
spiritum conpunctionis
oculos ut non videant et
aures ut non audiant
usque in hodiernum diem
CAPITOLO 11
11.1 Le/gw ou)n= , mh\ a)pw/sato
o( qeo\j to\n lao\n au)tou=; mh\
ge/noito: kai\ ga\r e)gw\
I) srahli/thj ei)mi/, e)k
spe/rmatoj A
) braa/m, fulh=j
Beniami/n.
11.2 ou)k a)pw/sato o( qeo\j
to\n lao\n au)tou= o(n\ proe/gnw.
h)\ ou)k oi)d
/ ate e)n )Hli/# ti/
le/gei h( grafh/, w(j
e)ntugxa/nei t%= qe%= kata\ tou=
I) srah/l;
11.3 Ku/rie, tou\j profh/taj
sou a)pe/kteinan, ta\
qusiasth/ria/ sou
kate/skayan, ka)gw\
u(pelei/fqhn mo/noj kai\
zhtou=sin th\n yuxh/n mou.
11.4 a)lla\ ti/ le/gei au)t%= o(
xrhmatismo/j; Kate/lipon
e)maut%= e(ptakisxili/ouj
a)n/ draj, oi(t/ inej ou)k
e)k
/ amyan go/nu tv= Ba/al.
11.5 ou(t/ wj ou)n= kai\ e)n t%=
nu=n kair%= lei=mma kat'
e)klogh\n xa/ritoj ge/gonen:
11.6 ei) de\ xa/riti, ou)ke/ti e)c
e)r
/ gwn, e)pei\ h( xa/rij ou)ke/ti
gi/netai xa/rij.
11.7 ti/ ou)n= ; o(\ e)pizhtei=
I) srah/l, tou=to ou)k e)pe/tuxen,
h( de\ e)klogh\ e)pe/tuxen: oi( de\
loipoi\ e)pwrw/qhsan,
11.8 kaqw\j ge/graptai,
E
/) dwken au)toi=j o( qeo\j
pneu=ma katanu/cewj,
o)fqalmou\j tou= mh\ ble/pein
kai\ w)t= a tou= mh\ a)kou/ein,
e(w
/ j th=j sh/meron h(me/raj.
11.9 kai\ Daui\d le/gei,
Genhqh/tw h( tra/peza au)tw=n
ei)j pagi/da kai\ ei)j qh/ran
kai\ ei)j ska/ndalon kai\ ei)j
1
Io domando dunque: Dio ha
forse ripudiato il suo popolo?
Impossibile! Anch’io infatti
sono Israelita, della
discendenza di Abramo,
2
della tribù di Beniamino. Dio
non ha ripudiato il suo
popolo, che egli ha scelto fin
da principio. Non sapete ciò
che dice la Scrittura, nel
passo in cui Elia ricorre a Dio
3
contro Israele? Signore,
hanno ucciso i tuoiprofeti,
hanno rovesciato i tuoi altari,
sono rimasto solo e ora
4
vogliono la mia vita. Che
cosa gli risponde però la
voce divina? Mi sono
riservato settemila uomini,
che non hanno piegato il
ginocchio davanti a Baal.
5
Così anche nel tempo
presente vi è un resto,
secondo una scelta fatta per
6
grazia. E se lo è per grazia,
non lo è per le opere;
altrimenti la grazia non
sarebbe più grazia.
7
Che dire dunque? Israele
non ha ottenuto quello che
cercava; lo hanno ottenuto
invece gli eletti. Gli altri
invece sono stati resi
8
ostinati, come sta scritto:
Dio ha dato loro uno spirito
di e orecchi per non sentire,
fino al giorno d’oggi.
9
E Davide dice: Diventi la
loro mensa un laccio, un
tranello,
a)ntapo/doma au)toi=j,
11.10 skotisqh/twsan oi(
o)fqalmoi\ au)tw=n tou= mh\
ble/pein
kai\ to\n nw=ton
au)tw=n dia\ panto\j
su/gkamyon.
11.11 Le/gw ou)n= , mh\
e)p
/ taisan i(n/ a pe/swsin; mh\
ge/noito: a)lla\ t%= au)tw=n
paraptw/mati h( swthri/a
toi=j e)q
/ nesin ei)j to\
parazhlw=sai au)tou/j.
11.12 ei) de\ to\ para/ptwma
au)tw=n plou=toj ko/smou kai\
to\ h(t/ thma au)tw=n plou=toj
e)qnw=n, po/s% ma=llon to\
plh/rwma au)tw=n.
11.13 U
( mi=n de\ le/gw toi=j
e)q
/ nesin: e)f' o(s
/ on me\n ou)n=
ei)mi e)gw\ e)qnw=n a)po/stoloj,
th\n diakoni/an mou doca/zw,
11.14 ei)/ pwj parazhlw/sw
mou th\n sa/rka kai\ sw/sw
tina\j e)c au)tw=n.
11.15 ei) ga\r h( a)pobolh\
au)tw=n katallagh\ ko/smou,
ti/j h( pro/slhmyij ei) mh\ zwh\
e)k nekrw=n;
11.16 ei) de\ h( a)parxh\ a(gi/a,
kai\ to\ fu/rama: kai\ ei) h(
r(iz
/ a a(gi/a, kai\ oi( kla/doi.
11.17 Ei) de/ tinej tw=n
kla/dwn e)cekla/sqhsan, su\
de\ a)grie/laioj w)n\
e)nekentri/sqhj e)n au)toi=j kai\
sugkoinwno\j th=j r(iz
/ hj th=j
pio/thtoj th=j e)lai/aj e)ge/nou,
11.18 mh\ katakauxw= tw=n
kla/dwn: ei) de\
katakauxa=sai ou) su\ th\n
r(iz
/ an basta/zeij a)lla\ h(
r(iz
/ a se/.
11.19 e)rei=j ou)n= ,
E
) cekla/sqhsan kla/doi i(n/ a
e)gw\ e)gkentrisqw=.
11.20 kalw=j: tv= a)pisti/#
e)cekla/sqhsan, su\ de\ tv=
pi/stei e(s
/ thkaj. mh\ u(yhla\
fro/nei a)lla\ fobou=:
11.21 ei) ga\r o( qeo\j tw=n
kata\ fu/sin kla/dwn ou)k
e)fei/sato, [mh/ pwj] ou)de\ sou=
fei/setai.
11.22 i)d
/ e ou)n= xrhsto/thta
kai\ a)potomi/an qeou=: e)pi\ me\n
tou\j peso/ntaj a)potomi/a,
e)pi\ de\ se\ xrhsto/thj qeou=,
e)an\ e)pime/nvj tv= xrhsto/thti,
e)pei\ kai\ su\ e)kkoph/sv.
11.23 ka)kei=noi de/, e)an\ mh\
e)pime/nwsin tv= a)pisti/#,
e)gkentrisqh/sontai: dunato\j
ga/r e)stin o( qeo\j pa/lin
e)gkentri/sai au)tou/j.
11.24 ei) ga\r su\ e)k th=j kata\
fu/sin e)ceko/phj a)grielai/ou
kai\ para\ fu/sin
e)nekentri/sqhj ei)j
un inciampo e un giusto
10
castigo! Siano accecati i
loro occhi in modo che non
vedano
e fa’ loro curvare la schiena
11
per sempre! Ora io dico:
forse inciamparono per
cadere per sempre?
Certamente no. Ma a causa
della loro caduta la salvezza
è giunta alle genti, per
12
suscitare la loro gelosia. Se
la loro caduta è stata
ricchezza per il mondo e il
loro fallimento ricchezza per
le genti, quanto più la loro
13
totalità! A voi, genti, ecco
che cosa dico: come
apostolo delle genti, io faccio
onore al mio ministero,
14
nella speranza di suscitare
la gelosia di quelli del mio
sangue e di salvarne alcuni.
15
Se infatti il loro essere
rifiutati è stata una
riconciliazione del mondo,
che cosa sarà la loro
riammissione se non una vita
16
dai morti? Se le primizie
sono sante, lo sarà anche
l’impasto; se è santa la
radice, lo saranno anche i
17
rami. Se però alcuni rami
sono stati tagliati e tu, che
sei un olivo selvatico, sei
stato innestato fra loro,
diventando così partecipe
della radice e della linfa
18
dell’olivo, non vantarti
contro i rami! Se ti vanti,
ricordati che non sei tu che
porti la radice, ma è la radice
19
che porta te. Dirai
certamente: i rami sono stati
tagliati perché io vi fossi
20
innestato! Bene; essi però
sono stati tagliati per
mancanza di fede, mentre tu
rimani innestato grazie alla
fede. Tu non insuperbirti, ma
21
abbi timore! Se infatti Dio
non ha risparmiato quelli che
erano rami naturali, tanto
meno risparmierà te!
22
Considera dunque la bontà
e la severità di Dio: la
severità verso quelli che
sono caduti; verso di te
invece la bontà di Dio, a
condizione però che tu sia
fedele a questa bontà.
Altrimenti anche tu verrai
23
tagliato via. Anch’essi, se
et in scandalum et in
retributionem illis.
10 Obscurentur oculi
eorum, ne videant, et
dorsum illorum semper
incurva! ”. 11 Dico ergo:
Numquid sic offenderunt,
ut caderent? Absit! Sed
illorum casu salus
gentibus, ut illi ad
aemulationem adducantur.
12 Quod si casus illorum
divitiae sunt mundi, et
deminutio eorum divitiae
gentium, quanto magis
plenitudo eorum! 13 Vobis
autem dico gentibus:
Quantum quidem ego sum
gentium apostolus,
ministerium meum
honorifico,
14 si quo modo ad
aemulandum provocem
carnem meam et salvos
faciam aliquos ex illis.
15 Si enim amissio eorum
reconciliatio est mundi,
quae assumptio, nisi vita
ex mortuis? 16 Quod si
primitiae sanctae sunt, et
massa; et si radix sancta,
et rami. 17 Quod si aliqui
ex ramis fracti sunt, tu
autem, cum oleaster
esses, insertus es in illis et
consocius radicis
pinguedinis olivae factus
es, 18 noli gloriari
adversus ramos; quod si
gloriaris, non tu radicem
portas, sed radix te. 19
Dices ergo: “ Fracti sunt
rami, ut ego inserar ”. 20
Bene; incredulitate fracti
sunt, tu autem fide stas.
Noli altum sapere, sed
time: 21 si enim Deus
naturalibus ramis non
pepercit, ne forte nec tibi
parcat. 22 Vide ergo
bonitatem et severitatem
Dei: in eos quidem, qui
ceciderunt, severitatem; in
te autem bonitatem Dei, si
permanseris in bonitate,
alioquin et tu excideris.
23 Sed et illi, si non
permanserint in
incredulitate, inserentur;
potens est enim Deus
iterum inserere illos! 24
Nam si tu ex naturali
excisus es oleastro et
11:9 et David dicit fiat
mensa eorum in laqueum
et in captionem et in
scandalum et in
retributionem illis 11:10
obscurentur oculi eorum
ne videant et dorsum
illorum semper incurva
11:11 dico ergo numquid
sic offenderunt ut
caderent absit sed
illorum delicto salus
gentibus ut illos
aemulentur 11:12 quod
si delictum illorum divitiae
sunt mundi et deminutio
eorum divitiae gentium
quanto magis plenitudo
eorum 11:13 vobis enim
dico gentibus quamdiu
quidem ego sum gentium
apostolus ministerium
meum honorificabo
11:14 si quo modo ad
aemulandum provocem
carnem meam et salvos
faciam aliquos ex illis
11:15 si enim amissio
eorum reconciliatio est
mundi quae adsumptio
nisi vita ex mortuis 11:16
quod si delibatio sancta
est et massa et si radix
sancta et rami 11:17
quod si aliqui ex ramis
fracti sunt tu autem cum
oleaster esses insertus
es in illis et socius
radicis et pinguidinis
olivae factus es 11:18
noli gloriari adversus
ramos quod si gloriaris
non tu radicem portas
sed radix te 11:19 dices
ergo fracti sunt rami ut
ego inserar 11:20 bene
propter incredulitatem
fracti sunt tu autem fide
stas noli altum sapere
sed time 11:21 si enim
Deus naturalibus ramis
non pepercit ne forte
nec tibi parcat 11:22
vide ergo bonitatem et
severitatem Dei in eos
quidem qui ceciderunt
severitatem in te autem
bonitatem Dei si
permanseris in bonitate
alioquin et tu excideris
11:23 sed et illi si non
permanserint in
incredulitate inserentur
kallie/laion, po/s% ma=llon
ou(=toi oi( kata\ fu/sin
e)gkentrisqh/sontai tv= i)di/#
e)lai/#.
11.25 Ou) ga\r qe/lw u(ma=j
a)gnoei=n, a)delfoi/, to\
musth/rion tou=to, i(n/ a mh\ h)=te
[par'] e(autoi=j fro/nimoi, o(/ti
pw/rwsij a)po\ me/rouj t%=
I) srah\l ge/gonen a)x
/ rij ou(= to\
plh/rwma tw=n e)qnw=n
ei)se/lqv,
11.26 kai\ ou(t/ wj pa=j
I) srah\l swqh/setai: kaqw\j
ge/graptai, (H
/ cei e)k Siw\n o(
r(uo/menoj,
a)postre/yei
a)sebei/aj a)po\ I) akw/b:
11.27 kai\ au(t/ h au)toi=j h(
par' e)mou= diaqh/kh,
o(t/ an
a)fe/lwmai ta\j a(marti/aj
au)tw=n.
11.28 kata\ me\n to\
eu)agge/lion e)xqroi\ di' u(ma=j,
kata\ de\ th\n e)klogh\n
a)gaphtoi\ dia\ tou\j pate/raj:
11.29 a)metame/lhta ga\r ta\
xari/smata kai\ h( klh=sij
tou= qeou=.
11.30 w(s
/ per ga\r u(mei=j pote
h)peiqh/sate t%= qe%=, nu=n de\
h)leh/qhte tv= tou/twn
a)peiqei/#,
11.31 ou(t/ wj kai\ ou(t= oi nu=n
h)pei/qhsan t%= u(mete/r%
e)le/ei, i(n/ a kai\ au)toi\ [nu=n]
e)lehqw=sin:
11.32 sune/kleisen ga\r o(
qeo\j tou\j pa/ntaj ei)j
a)pei/qeian, i(n/ a tou\j pa/ntaj
e)leh/sv.
11.33 W
=) ba/qoj plou/tou
kai\ sofi/aj kai\ gnw/sewj
qeou=: w(j a)necerau/nhta ta\
kri/mata au)tou= kai\
a)necixni/astoi ai( o(doi\
au)tou=. 11.34 Ti/j ga\r e)g
/ nw
nou=n kuri/ou;
h)\ ti/j
su/mbouloj au)tou= e)ge/neto;
11.35 h)\ ti/j proe/dwken
au)t%=, kai\ a)ntapodoqh/setai
au)t%=; 11.36 o(t/ i e)c au)tou=
kai\ di' au)tou= kai\ ei)j au)to\n
ta\ pa/nta: au)t%= h( do/ca ei)j
tou\j ai)wn= aj, a)mh/n.
non persevereranno
nell’incredulità, saranno
innestati; Dio infatti ha il
potere di innestarli di nuovo!
24
Se tu infatti, dall’olivo
selvatico, che eri secondo la
tua natura, sei stato tagliato
via e, contro natura, sei stato
innestato su un olivo buono,
quanto più essi, che sono
della medesima natura,
potranno venire di nuovo
innestati sul proprio olivo!
25
Non voglio infatti che
ignoriate, fratelli, questo
mistero, perché non siate
presuntuosi: l’ostinazione di
una parte d’Israele è in atto
fino a quando non saranno
entrate tutte quante le genti.
26
Allora tutto Israele sarà
salvato, come sta scritto: Da
Sion uscirà il liberatore, egli
toglierà l’empietà da
27
Giacobbe. Sarà questa la
mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro
28
peccati. Quanto al
Vangelo, essi sono nemici,
per vostro vantaggio; ma
quanto alla scelta di Dio, essi
sono amati, a causa dei
29
padri, infatti i doni e la
chiamata di Dio sono
30
irrevocabili! Come voi un
tempo siete stati
disobbedienti a Dio e ora
avete ottenuto misericordia a
motivo della loro
31
disobbedienza, così
anch’essi ora sono diventati
disobbedienti a motivo della
misericordia da voi ricevuta,
perché anch’essi ottengano
32
misericordia. Dio infatti ha
rinchiuso tutti nella
disobbedienza, per essere
misericordioso verso tutti!
33
O profondità della
ricchezza, della sapienza e
della conoscenza di Dio!
Quanto insondabili sono i
suoi giudizi e inaccessibili le
34
sue vie! Infatti, chi mai ha
conosciuto il pensiero del
Signore? O chi mai è stato
35
suo consigliere? O chi gli
ha dato qualcosa per primo
tanto da riceverne il
contraccambio?
36
Poiché da lui, per mezzo di
lui e per lui sono tutte le
cose. A lui la gloria nei
contra naturam insertus es
in bonam olivam, quanto
magis hi, qui secundum
naturam sunt, inserentur
suae olivae.
25 Nolo enim vos
ignorare, fratres,
mysterium hoc, ut non sitis
vobis ipsis sapientes, quia
caecitas ex parte contigit
in Israel, donec plenitudo
gentium intraret, 26 et sic
omnis Israel salvus fiet,
sicut scriptum est: “ Veniet
ex Sion, qui eripiat,
avertet impietates ab
Iacob; 27 et hoc illis a me
testamentum, cum
abstulero peccata eorum ”.
28 Secundum evangelium
quidem inimici propter vos,
secundum electionem
autem carissimi propter
patres; 29 sine paenitentia
enim sunt dona et vocatio
Dei! 30 Sicut enim
aliquando vos non
credidistis Deo, nunc
autem misericordiam
consecuti estis propter
illorum incredulitatem,
31 ita et isti nunc non
crediderunt propter
vestram misericordiam, ut
et ipsi nunc misericordiam
consequantur. 32
Conclusit enim Deus
omnes in incredulitatem,
ut omnium misereatur!
33 O altitudo divitiarum et
sapientiae et scientiae
Dei! Quam
incomprehensibilia sunt
iudicia eius, et
investigabiles viae eius!
34 Quis enim cognovit
sensum Domini? Aut quis
consiliarius eius fuit? 35
Aut quis prior dedit illi, et
retribuetur ei? 36 Quoniam
ex ipso et per ipsum et in
ipsum omnia. Ipsi gloria in
saecula. Amen.
potens est enim Deus
iterum inserere illos
11:24 nam si tu ex
naturali excisus es
oleastro et contra
naturam insertus es in
bonam olivam quanto
magis hii secundum
naturam inserentur suae
olivae 11:25 nolo enim
vos ignorare fratres
mysterium hoc ut non
sitis vobis ipsis sapientes
quia caecitas ex parte
contigit in Israhel donec
plenitudo gentium intraret
11:26 et sic omnis Israhel
salvus fieret sicut
scriptum est veniet ex
Sion qui eripiat avertet
impietates ab Iacob
11:27 et hoc illis a me
testamentum cum
abstulero peccata eorum
11:28 secundum
evangelium quidem
inimici propter vos
secundum electionem
autem carissimi propter
patres 11:29 sine
paenitentia enim sunt
dona et vocatio Dei
11:30 sicut enim
aliquando et vos non
credidistis Deo nunc
autem misericordiam
consecuti estis propter
illorum incredulitatem
11:31 ita et isti nunc non
crediderunt in vestram
misericordiam ut et ipsi
misericordiam
consequantur 11:32
conclusit enim Deus
omnia in incredulitatem
ut omnium misereatur
11:33 o altitudo
divitiarum sapientiae et
scientiae Dei quam
inconprehensibilia sunt
iudicia eius et
investigabiles viae eius
11:34 quis enim cognovit
sensum Domini aut quis
consiliarius eius fuit
11:35 aut quis prior dedit
illi et retribuetur ei 11:36
quoniam ex ipso et per
ipsum et in ipso omnia
ipsi gloria in saecula
amen.
secoli. Amen.
CAPITOLO 12
12.1 Parakalw= ou)n= u(ma=j,
a)delfoi/, dia\ tw=n oi)ktirmw=n
tou= qeou= parasth=sai ta\
sw/mata u(mw=n qusi/an zw=san
a(gi/an eu)ar
/ eston t%= qe%=,
th\n logikh\n latrei/an u(mw=n:
12.2 kai\ mh\ susxhmati/zesqe
t%= ai)wn= i tou/t%, a)lla\
metamorfou=sqe tv=
a)nakainw/sei tou= noo/j ei)j to\
dokima/zein u(ma=j ti/ to\
qe/lhma tou= qeou=, to\ a)gaqo\n
kai\ eu)a/reston kai\ te/leion.
12.3 Le/gw ga\r dia\ th=j
xa/ritoj th=j doqei/shj moi
panti\ t%= o)n/ ti e)n u(mi=n mh\
u(perfronei=n par' o(\ dei=
fronei=n a)lla\ fronei=n ei)j to\
swfronei=n, e(ka/st% w(j o(
qeo\j e)me/risen me/tron
pi/stewj.
12.4 kaqa/per ga\r e)n e(ni\
sw/mati polla\ me/lh e)x
/ omen,
ta\ de\ me/lh pa/nta ou) th\n
au)th\n e)x
/ ei pra=cin,
12.5 ou(t/ wj oi( polloi\ e(n\
sw=ma/ e)smen e)n Xrist%=, to\
de\ kaq' ei(j
= a)llh/lwn me/lh.
12.6 e)x
/ ontej de\ xari/smata
kata\ th\n xa/rin th\n
doqei=san h(mi=n dia/fora, ei)/te
profhtei/an kata\ th\n
a)nalogi/an th=j pi/stewj,
12.7 ei)t/ e diakoni/an e)n tv=
diakoni/#, ei)/te o( dida/skwn
e)n tv= didaskali/#,
12.8 ei)t/ e o( parakalw=n e)n tv=
paraklh/sei: o( metadidou\j
e)n a(plo/thti, o( proi+sta/menoj
e)n spoudv=, o( e)lew=n e)n
i(laro/thti.
12.9 H
( a)ga/ph a)nupo/kritoj.
a)postugou=ntej to\ ponhro/n,
kollw/menoi t%= a)gaq%=,
12.10 tv= filadelfi/# ei)j
a)llh/louj filo/storgoi, tv=
timv= a)llh/louj
prohgou/menoi,
12.11 tv= spoudv= mh\ o)knhroi/,
t%= pneu/mati ze/ontej, t%=
kuri/% douleu/ontej,
12.12 tv= e)lpi/di xai/rontej,
tv= qli/yei u(pome/nontej, tv=
proseuxv=
proskarterou=ntej,
12.13 tai=j xrei/aij tw=n
a(gi/wn koinwnou=ntej, th\n
filoceni/an diw/kontej.
12.14 eu)logei=te tou\j
diw/kontaj [u(ma=j], eu)logei=te
kai\ mh\ katara=sqe.
12.15 xai/rein meta\
xairo/ntwn, klai/ein meta\
klaio/ntwn.
1
Vi esorto dunque, fratelli,
per la misericordia di Dio, a
offrire i vostri corpi come
sacrificio vivente, santo e
gradito a Dio; è questo il
2
vostro culto spirituale. Non
conformatevi a questo
mondo, ma lasciatevi
trasformare rinnovando il
vostro modo di pensare, per
poter discernere la volontà di
Dio, ciò che è buono, a lui
3
gradito e perfetto. Per la
grazia che mi è stata data, io
dico a ciascuno di voi: non
valutatevi più di quanto
conviene, ma valutatevi in
modo saggio e giusto,
ciascuno secondo la misura
di fede che Dio gli ha dato.
4
Poiché, come in un solo
corpo abbiamo molte
membra e queste membra
non hanno tutte la medesima
5
funzione, così anche noi,
pur essendo molti, siamo un
solo corpo in Cristo e,
ciascuno per la sua parte,
siamo membra gli uni degli
6
altri. Abbiamo doni diversi
secondo la grazia data a
ciascuno di noi: chi ha il
dono della profezia la eserciti
secondo ciò che detta la
7
fede; chi ha un ministero
attenda al ministero; chi
insegna si dedichi
8
all’insegnamento; chi esorta
si dedichi all’esortazione. Chi
dona, lo faccia con
semplicità; chi presiede,
presieda con diligenza; chi fa
opere di misericordia, le
compia con gioia.
9
La carità non sia ipocrita:
detestate il male, attaccatevi
10
al bene; amatevi gli uni gli
altri con affetto fraterno,
gareggiate nello stimarvi a
11
vicenda. Non siate pigri nel
fare il bene, siate invece
ferventi nello spirito; servite il
12
Signore. Siate lieti nella
speranza, costanti nella
tribolazione, perseveranti
13
nella preghiera. Condividete
le necessità dei santi; siate
premurosi nell’ospitalità.
14
Benedite coloro che vi
1 Obsecro itaque vos,
fratres, per misericordiam
Dei, ut exhibeatis corpora
vestra hostiam viventem,
sanctam, Deo placentem,
rationabile obsequium
vestrum; 2 et nolite
conformari huic saeculo,
sed transformamini
renovatione mentis, ut
probetis quid sit voluntas
Dei, quid bonum et bene
placens et perfectum.
3 Dico enim per gratiam,
quae data est mihi,
omnibus, qui sunt inter
vos, non altius sapere
quam oportet sapere, sed
sapere ad sobrietatem,
unicuique sicut Deus
divisit mensuram fidei. 4
Sicut enim in uno corpore
multa membra habemus,
omnia autem membra non
eundem actum habent,
5 ita multi unum corpus
sumus in Christo, singuli
autem alter alterius
membra. 6 Habentes
autem donationes
secundum gratiam, quae
data est nobis, differentes:
sive prophetiam,
secundum rationem fidei;
7 sive ministerium, in
ministrando; sive qui
docet, in doctrina; 8 sive
qui exhortatur, in
exhortando; qui tribuit, in
simplicitate; qui praeest, in
sollicitudine; qui miseretur,
in hilaritate. 9 Dilectio sine
simulatione. Odientes
malum, adhaerentes bono;
10 caritate fraternitatis
invicem diligentes, honore
invicem praevenientes,
11 sollicitudine non pigri,
spiritu ferventes, Domino
servientes, 12 spe
gaudentes, in tribulatione
patientes, orationi
instantes, 13
necessitatibus sanctorum
communicantes,
hospitalitatem sectantes.
14 Benedicite
persequentibus;
benedicite et nolite
12:1 Obsecro itaque vos
fratres per misericordiam
Dei ut exhibeatis corpora
vestra hostiam viventem
sanctam Deo placentem
rationabile obsequium
vestrum 12:2 et nolite
conformari huic saeculo
sed reformamini in
novitate sensus vestri ut
probetis quae sit
voluntas Dei bona et
placens et perfecta 12:3
dico enim per gratiam
quae data est mihi
omnibus qui sunt inter
vos non plus sapere
quam oportet sapere
sed sapere ad
sobrietatem unicuique
sicut Deus divisit
mensuram fidei 12:4
sicut enim in uno corpore
multa membra habemus
omnia autem membra
non eundem actum
habent 12:5 ita multi
unum corpus sumus in
Christo singuli autem
alter alterius membra
12:6 habentes autem
donationes secundum
gratiam quae data est
nobis differentes sive
prophetiam secundum
rationem fidei 12:7 sive
ministerium in
ministrando sive qui
docet in doctrina 12:8
qui exhortatur in
exhortando qui tribuit in
simplicitate qui praeest
in sollicitudine qui
miseretur in hilaritate
12:9 dilectio sine
simulatione odientes
malum adherentes bono
12:10 caritatem
fraternitatis invicem
diligentes honore
invicem praevenientes
12:11 sollicitudine non
pigri spiritu ferventes
Domino servientes 12:12
spe gaudentes in
tribulatione patientes
orationi instantes 12:13
necessitatibus sanctorum
communicantes
12.16 to\ au)to\ ei)j a)llh/louj
fronou=ntej, mh\ ta\ u(yhla\
fronou=ntej a)lla\ toi=j
tapeinoi=j sunapago/menoi.
mh\ gi/nesqe fro/nimoi par'
e(autoi=j.
12.17 mhdeni\ kako\n a)nti\
kakou= a)podido/ntej,
pronoou/menoi kala\ e)nw/pion
pa/ntwn a)nqrw/pwn:
12.18 ei) dunato/n to\ e)c u(mw=n,
meta\ pa/ntwn a)nqrw/pwn
ei)rhneu/ontej:
12.19 mh\ e(autou\j
e)kdikou=ntej, a)gaphtoi/,
a)lla\ do/te to/pon tv= o)rgv=,
ge/graptai ga/r, E
) moi\
e)kdi/khsij, e)gw\
a)ntapodw/sw, le/gei ku/rioj.
12.20 a)lla\ e)an\ pein#= o(
e)xqro/j sou, yw/mize au)to/n:
e)an\ diy#=, po/tize au)to/n:
tou=to ga\r poiw=n a)n/ qrakaj
puro\j swreu/seij e)pi\ th\n
kefalh\n au)tou=.
12.21 mh\ nikw= u(po\ tou=
kakou= a)lla\ ni/ka e)n t%=
a)gaq%= to\ kako/n.
perseguitano, benedite e non
15
maledite. Rallegratevi con
quelli che sono nella gioia;
piangete con quelli che sono
16
nel pianto. Abbiate i
medesimi sentimenti gli uni
verso gli altri; non nutrite
desideri di grandezza;
volgetevi piuttosto a ciò che
è umile. Non stimatevi
17
sapienti da voi stessi. Non
rendete a nessuno male per
male. Cercate di compiere il
bene davanti a tutti gli
18
uomini. Se possibile, per
quanto dipende da voi,
vivete in pace con tutti.
19
Non fatevi giustizia da voi
stessi, carissimi, ma lasciate
fare all’ira divina. Sta scritto
infatti: Spetta a me fare
giustizia, io darò a ciascuno
20
il suo, dice il Signore. Al
contrario, se il tuo nemico ha
fame, dagli da mangiare; se
ha sete, dagli da bere:
facendo questo, infatti,
accumulerai carboni ardenti
21
sopra il suo capo. Non
lasciarti vincere dal male, ma
vinci il male con il bene.
maledicere! 15 Gaudere
cum gaudentibus, flere
cum flentibus. 16 Idipsum
invicem sentientes, non
alta sapientes, sed
humilibus consentientes.
Nolite esse prudentes
apud vosmetipsos.
17 Nulli malum pro malo
reddentes; providentes
bona coram omnibus
hominibus;
18 si fieri potest, quod ex
vobis est, cum omnibus
hominibus pacem
habentes; 19 non
vosmetipsos vindicantes,
carissimi, sed date locum
irae, scriptum est enim: “
Mihi vindicta, ego
retribuam ”, dicit Dominus.
20 Sed si esurierit inimicus
tuus, ciba illum; si sitit,
potum da illi. Hoc enim
faciens, carbones ignis
congeres super caput
eius. 21 Noli vinci a malo,
sed vince in bono malum.
hospitalitatem sectantes
12:14 benedicite
persequentibus
benedicite et nolite
maledicere 12:15
gaudere cum
gaudentibus flere cum
flentibus 12:16 id ipsum
invicem sentientes non
alta sapientes sed
humilibus consentientes
nolite esse prudentes
apud vosmet ipsos
12:17 nulli malum pro
malo reddentes
providentes bona non
tantum coram Deo sed
etiam coram omnibus
hominibus 12:18 si fieri
potest quod ex vobis est
cum omnibus hominibus
pacem habentes 12:19
non vosmet ipsos
defendentes carissimi
sed date locum irae
scriptum est enim mihi
vindictam ego retribuam
dicit Dominus 12:20 sed
si esurierit inimicus tuus
ciba illum si sitit potum
da illi hoc enim faciens
carbones ignis congeres
super caput eius 12:21
noli vinci a malo sed
vince in bono malum.
1 Omnis anima
potestatibus sublimioribus
subdita sit. Non est enim
potestas nisi a Deo; quae
autem sunt, a Deo
ordinatae sunt. 2 Itaque,
qui resistit potestati, Dei
ordinationi resistit; qui
autem resistunt ipsi, sibi
damnationem acquirent. 3
Nam principes non sunt
timori bono operi sed
malo. Vis autem non
timere potestatem?
Bonum fac, et habebis
laudem ex illa;
4 Dei enim ministra est tibi
in bonum. Si autem malum
feceris, time; non enim
sine causa gladium portat;
Dei enim ministra est,
vindex in iram ei, qui
malum agit. 5 Ideo
necesse est subditos
esse, non solum propter
iram sed et propter
13:1 omnis anima
potestatibus
sublimioribus subdita sit
non est enim potestas
nisi a Deo quae autem
sunt a Deo ordinatae
sunt 13:2 itaque qui
resistit potestati Dei
ordinationi resistit qui
autem resistunt ipsi sibi
damnationem adquirunt
13:3 nam principes non
sunt timori boni operis
sed mali vis autem non
timere potestatem
bonum fac et habebis
laudem ex illa 13:4 Dei
enim minister est tibi in
bonum si autem male
feceris time non enim
sine causa gladium
portat Dei enim minister
est vindex in iram ei qui
malum agit 13:5 ideo
necessitate subditi estote
non solum propter iram
CAPITOLO 13
13.1 Pa=sa yuxh\ e)cousi/aij
u(perexou/saij
u(potasse/sqw. ou) ga\r e)s
/ tin
e)cousi/a ei) mh\ u(po\ qeou=, ai(
de\ ou)s
= ai u(po\ qeou=
tetagme/nai ei)si/n:
13.2 w(s
/ te o( a)ntitasso/menoj
tv= e)cousi/# tv= tou= qeou=
diatagv= a)nqe/sthken, oi( de\
a)nqesthko/tej e(autoi=j kri/ma
lh/myontai.
13.3 oi( ga\r a)/rxontej ou)k
ei)si\n fo/boj t%= a)gaq%= e)r
/ g%
a)lla\ t%= kak%=. qe/leij de\ mh\
fobei=sqai th\n e)cousi/an: to\
a)gaqo\n poi/ei, kai\ e(c
/ eij
e)p
/ ainon e)c au)th=j:
13.4 qeou= ga\r dia/kono/j
e)stin soi\ ei)j to\ a)gaqo/n. e)a\n
de\ to\ kako\n poiv=j, fobou=: ou)
ga\r ei)kv= th\n ma/xairan
forei=: qeou= ga\r dia/kono/j
e)stin e)k
/ dikoj ei)j o)rgh\n t%=
to\ kako\n pra/ssonti.
13.5 dio\ a)na/gkh
u(pota/ssesqai, ou) mo/non dia\
th\n o)rgh\n a)lla\ kai\ dia\ th\n
sunei/dhsin.
1
Ciascuno sia sottomesso
alle autorità costituite. Infatti
non c’è autorità se non da
Dio: quelle che esistono
2
sono stabilite da Dio. Quindi
chi si oppone all’autorità, si
oppone all’ordine stabilito da
Dio. E quelli che si
oppongono attireranno su di
3
sé la condanna. I governanti
infatti non sono da temere
quando si fa il bene, ma
quando si fa il male. Vuoi
non aver paura dell’autorità?
Fa’ il bene e ne avrai lode,
4
poiché essa è al servizio di
Dio per il tuo bene. Ma se fai
il male, allora devi temere,
perché non invano essa
porta la spada; è infatti al
servizio di Dio per la giusta
condanna di chi fa il male.
5
Perciò è necessario stare
sottomessi, non solo per
timore della punizione, ma
anche per ragioni di
13.6 dia\ tou=to ga\r kai\
fo/rouj telei=te: leitourgoi\
ga\r qeou= ei)sin ei)j au)to\
tou=to proskarterou=ntej.
13.7 a)po/dote pa=sin ta\j
o)feila/j, t%= to\n fo/ron to\n
fo/ron, t%= to\ te/loj to\ te/loj,
t%= to\n fo/bon to\n fo/bon, t%=
th\n timh\n th\n timh/n.
13.8 Mhdeni\ mhde\n
o)fei/lete ei) mh\ to\ a)llh/louj
a)gapa=n: o( ga\r a)gapw=n to\n
e(t/ eron no/mon peplh/rwken.
13.9 to\ ga\r Ou) moixeu/seij,
Ou) foneu/seij, Ou) kle/yeij,
Ou)k e)piqumh/seij, kai\ ei)/ tij
e(te/ra e)ntolh/, e)n t%= lo/g%
tou/t% a)nakefalaiou=tai [e)n
t%=] A
) gaph/seij to\n
plhsi/on sou w(j seauto/n.
13.10 h( a)ga/ph t%= plhsi/on
kako\n ou)k e)rga/zetai:
plh/rwma ou)n= no/mou h(
a)ga/ph.
13.11 Kai\ tou=to ei)do/tej
to\n kairo/n, o(/ti w(r
/ a h)d
/ h
u(ma=j e)c u(p
/ nou e)gerqh=nai,
nu=n ga\r e)ggu/teron h(mw=n h(
swthri/a h)\ o(t/ e
e)pisteu/samen.
13.12 h( nu\c proe/koyen, h( de\
h(me/ra h)g
/ giken. a)poqw/meqa
ou)n= ta\ e)r
/ ga tou= sko/touj,
e)ndusw/meqa [de\] ta\ o(p
/ la
tou= fwto/j.
13.13 w(j e)n h(me/r#
eu)sxhmo/nwj peripath/swmen,
mh\ kw/moij kai\ me/qaij, mh\
koi/taij kai\ a)selgei/aij, mh\
e)r
/ idi kai\ zh/l%,
13.14 a)lla\ e)ndu/sasqe to\n
ku/rion I) hsou=n Xristo/n kai\
th=j sarko\j pro/noian mh\
poiei=sqe ei)j e)piqumi/aj.
6
coscienza. Per questo infatti
voi pagate anche le tasse:
quelli che svolgono questo
compito sono a servizio di
7
Dio. Rendete a ciascuno ciò
che gli è dovuto: a chi si
devono le tasse, date le
tasse; a chi l’imposta,
l’imposta; a chi il timore, il
timore; a chi il rispetto, il
8
rispetto. Non siate debitori
di nulla a nessuno, se non
dell’amore vicendevole;
perché chi ama l’altro ha
9
adempiuto la Legge. Infatti:
Non commetterai adulterio,
non ucciderai, non ruberai,
non desidererai, e qualsiasi
altro comandamento, si
ricapitola in questa parola:
Amerai il tuo prossimo come
10
te stesso. La carità non fa
alcun male al prossimo:
pienezza della Legge infatti è
11
la carità. E questo voi
farete, consapevoli del
momento: è ormai tempo di
svegliarvi dal sonno, perché
adesso la nostra salvezza è
più vicina di quando
12
diventammo credenti. La
notte è avanzata, il giorno è
vicino. Perciò gettiamo via le
opere delle tenebre e
indossiamo le armi della
13
luce. Comportiamoci
onestamente, come in pieno
giorno: non in mezzo a orge
e ubriachezze, non fra
lussurie e impurità, non in
14
litigi e gelosie. Rivestitevi
invece del Signore Gesù
Cristo e non lasciatevi
prendere dai desideri della
carne.
conscientiam. 6 Ideo enim
et tributa praestatis;
ministri enim Dei sunt in
hoc ipsum instantes.
7 Reddite omnibus debita:
cui tributum tributum, cui
vectigal vectigal, cui
timorem timorem, cui
honorem honorem. 8
Nemini quidquam
debeatis, nisi ut invicem
diligatis: qui enim diligit
proximum, legem implevit.
9 Nam: Non adulterabis,
Non occides, Non
furaberis, Non
concupisces, et si quod
est aliud mandatum, in
hoc verbo recapitulatur:
Diliges proximum tuum
tamquam teipsum.
10 Dilectio proximo malum
non operatur; plenitudo
ergo legis est dilectio.
11 Et hoc scientes
tempus, quia hora est iam
vos de somno surgere;
nunc enim propior est
nobis salus quam cum
credidimus. 12 Nox
processit, dies autem
appropiavit. Abiciamus
ergo opera tenebrarum et
induamur arma lucis. 13
Sicut in die honeste
ambulemus: non in
comissationibus et
ebrietatibus, non in
cubilibus et impudicitiis,
non in contentione et
aemulatione; 14 sed
induite Dominum Iesum
Christum et carnis curam
ne feceritis in
concupiscentiis.
sed et propter
conscientiam 13:6 ideo
enim et tributa praestatis
ministri enim Dei sunt in
hoc ipsum servientes
13:7 reddite omnibus
debita cui tributum
tributum cui vectigal
vectigal cui timorem
timorem cui honorem
honorem 13:8 nemini
quicquam debeatis nisi ut
invicem diligatis qui enim
diligit proximum legem
implevit 13:9 nam non
adulterabis non occides
non furaberis non
concupisces et si quod
est aliud mandatum in
hoc verbo instauratur
diliges proximum tuum
tamquam te ipsum 13:10
dilectio proximo malum
non operatur plenitudo
ergo legis est dilectio
13:11 et hoc scientes
tempus quia hora est iam
nos de somno surgere
nunc enim propior est
nostra salus quam cum
credidimus 13:12 nox
praecessit dies autem
adpropiavit abiciamus
ergo opera tenebrarum
et induamur arma lucis
13:13 sicut in die
honeste ambulemus non
in comesationibus et
ebrietatibus non in
cubilibus et inpudicitiis
non in contentione et
aemulatione 13:14 sed
induite Dominum Iesum
Christum et carnis
curam ne feceritis in
desideriis.
1 Infirmum autem in fide
assumite, non in
disceptatio nibus
cogitationum. 2 Alius enim
credit manducare omnia;
qui autem infirmus est,
holus manducat. 3 Is qui
manducat, non
manducantem non
spernat; et, qui non
manducat, manducantem
non iudicet, Deus enim
illum assumpsit. 4 Tu quis
es, qui iudices alienum
14:1 Infirmum autem in
fide adsumite non in
disceptationibus
cogitationum 14:2 alius
enim credit manducare
omnia qui autem
infirmus est holus
manducat 14:3 is qui
manducat non
manducantem non
spernat et qui non
manducat manducantem
non iudicet Deus enim
illum adsumpsit 14:4 tu
CAPITOLO 14
14.1 To\n de\ a)sqenou=nta tv=
pi/stei proslamba/nesqe, mh\
ei)j diakri/seij dialogismw=n.
14.2 o(j
\ me\n pisteu/ei fagei=n
pa/nta, o( de\ a)sqenw=n
la/xana e)sqi/ei.
14.3 o( e)sqi/wn to\n mh\
e)sqi/onta mh\ e)couqenei/tw, o(
de\ mh\ e)sqi/wn to\n e)sqi/onta
mh\ krine/tw, o( qeo\j ga\r
au)to\n prosela/beto.
14.4 su\ ti/j ei)= o( kri/nwn
a)llo/trion oi)ke/thn; t%= i)di/%
kuri/% sth/kei h)\ pi/ptei:
staqh/setai de/, dunatei= ga\r
1
Accogliete chi è debole
nella fede, senza discuterne
2
le opinioni. Uno crede di
poter mangiare di tutto;
l’altro, che invece è debole,
3
mangia solo legumi. Colui
che mangia, non disprezzi
chi non mangia; colui che
non mangia, non giudichi chi
mangia: infatti Dio ha accolto
4
anche lui. Chi sei tu, che
giudichi un servo che non è
tuo? Stia in piedi o cada, ciò
riguarda il suo padrone. Ma
o( ku/rioj sth=sai au)to/n.
14.5 o(j
\ me\n [ga\r] kri/nei
h(me/ran par' h(me/ran, o(j
\ de\
kri/nei pa=san h(me/ran:
e(k
/ astoj e)n t%= i)di/% noi\+
plhroforei/sqw.
14.6 o( fronw=n th\n h(me/ran
kuri/% fronei=: kai\ o( e)sqi/wn
kuri/% e)sqi/ei eu)xaristei=
ga\r t%= qe%=: kai\ o( mh\ e)sqi/wn
kuri/% ou)k e)sqi/ei, kai\
eu)xaristei= t%= qe%=.
14.7 ou)dei\j ga\r h(mw=n e(aut%=
zv= kai\ ou)dei\j e(aut%=
a)poqnv/skei:
14.8 e)an/ te ga\r zw=men, t%=
kuri/% zw=men, e)an/ te
a)poqnv/skwmen, t%= kuri/%
a)poqnv/skomen. e)an/ te ou)n=
zw=men e)an/ te
a)poqnv/skwmen, tou= kuri/ou
e)sme/n.
14.9 ei)j tou=to ga\r Xristo\j
a)pe/qanen kai\ e)z
/ hsen, i(n/ a
kai\ nekrw=n kai\ zw/ntwn
kurieu/sv.
14.10 su\ de\ ti/ kri/neij to\n
a)delfo/n sou; h)\ kai\ su\ ti/
e)couqenei=j to\n a)delfo/n sou;
pa/ntej ga\r parasthso/meqa
t%= bh/mati tou= qeou=,
14.11 ge/graptai ga/r, Zw=
e)gw/, le/gei ku/rioj, o(/ti e)moi\
ka/myei pa=n go/nu kai\ pa=sa
glw=ssa e)comologh/setai t%=
qe%=.
14.12 a)r
/ a [ou)n= ] e(k
/ astoj
h(mw=n peri\ e(autou= lo/gon
dw/sei [t%= qe%=].
14.13 Mhke/ti ou)n=
a)llh/louj kri/nwmen: a)lla\
tou=to kri/nate ma=llon, to\ mh\
tiqe/nai pro/skomma t%=
a)delf%= h)\ ska/ndalon.
14.14 oi)d
= a kai\ pe/peismai e)n
kuri/% I) hsou= o(t/ i ou)de\n
koino\n di' e(autou=, ei) mh\ t%=
logizome/n% ti koino\n ei)n= ai,
e)kei/n% koino/n.
14.15 ei) ga\r dia\ brw=ma o(
a)delfo/j sou lupei=tai,
ou)ke/ti kata\ a)ga/phn
peripatei=j: mh\ t%= brw/mati/
sou e)kei=non a)po/llue u(pe\r
ou(= Xristo\j a)pe/qanen.
14.16 mh\ blasfhmei/sqw ou)n=
u(mw=n to\ a)gaqo/n.
14.17 ou) ga/r e)stin h(
basilei/a tou= qeou= brw=sij
kai\ po/sij a)lla\ dikaiosu/nh
kai\ ei)rh/nh kai\ xara\ e)n
pneu/mati a(gi/%:
14.18 o( ga\r e)n tou/t%
douleu/wn t%= Xrist%=
eu)ar
/ estoj t%= qe%= kai\
do/kimoj toi=j a)nqrw/poij.
14.19 a)r
/ a ou)n= ta\ th=j
ei)rh/nhj diw/kwmen kai\ ta\
starà in piedi, perché il
Signore ha il potere di
5
tenerlo in piedi. C’è chi
distingue giorno da giorno,
chi invece li giudica tutti
uguali; ciascuno però sia
fermo nella propria
6
convinzione. Chi si
preoccupa dei giorni, lo fa
per il Signore; chi mangia di
tutto, mangia per il Signore,
dal momento che rende
grazie a Dio; chi non mangia
di tutto, non mangia per il
Signore e rende grazie a
7
Dio. Nessuno di noi, infatti,
vive per se stesso e nessuno
muore per se stesso,
8
perché se noi viviamo,
viviamo per il Signore, se noi
moriamo, moriamo per il
Signore. Sia che viviamo, sia
che moriamo, siamo del
9
Signore. Per questo infatti
Cristo è morto ed è ritornato
alla vita: per essere il
Signore dei morti e dei vivi.
10
Ma tu, perché giudichi il tuo
fratello? E tu, perché
disprezzi il tuo fratello? Tutti
infatti ci presenteremo al
11
tribunale di Dio, perché sta
scritto: Io vivo, dice il
Signore: ogni ginocchio si
piegherà davanti a me e ogni
lingua renderà gloria a Dio.
12
Quindi ciascuno di noi
renderà conto di se stesso a
13
Dio. D’ora in poi non
giudichiamoci più gli uni gli
altri; piuttosto fate in modo di
non essere causa di
inciampo o di scandalo per il
14
fratello. Io so, e ne sono
persuaso nel Signore Gesù,
che nulla è impuro in se
stesso; ma se uno ritiene
qualcosa come impuro, per
15
lui è impuro. Ora se per un
cibo il tuo fratello resta
turbato, tu non ti comporti più
secondo carità. Non
mandare in rovina con il tuo
cibo colui per il quale Cristo
16
è morto! Non divenga
motivo di rimprovero il bene
17
di cui godete! Il regno di
Dio infatti non è cibo o
bevanda, ma giustizia, pace
e gioia nello Spirito Santo:
18
chi si fa servitore di Cristo
in queste cose è bene
accetto a Dio e stimato dagli
servum? Suo domino stat
aut cadit; stabit autem,
potens est enim Dominus
statuere illum. 5 Nam alius
iudicat inter diem et diem,
alius iudicat omnem diem;
unusquisque in suo sensu
abundet. 6 Qui sapit diem,
Domino sapit; et, qui
manducat, Domino
manducat, gratias enim
agit Deo; et, qui non
manducat, Domino non
manducat et gratias agit
Deo. 7 Nemo enim
nostrum sibi vivit, et nemo
sibi moritur; 8 sive enim
vivimus, Domino vivimus,
sive morimur, Domino
morimur. Sive ergo
vivimus, sive morimur,
Domini sumus.
9 In hoc enim Christus et
mortuus est et vixit, ut et
mortuorum et vivorum
dominetur. 10 Tu autem,
quid iudicas fratrem tuum?
Aut tu, quare spernis
fratrem tuum? Omnes
enim stabimus ante
tribunal Dei; 11 scriptum
est enim:“ Vivo ego, dicit
Dominus, mihi flectetur
omne genu, et omnis
lingua confitebitur Deo”.
12 Itaque unusquisque
nostrum pro se rationem
reddet Deo. 13 Non ergo
amplius invicem
iudicemus, sed hoc
iudicate magis, ne ponatis
offendiculum fratri vel
scandalum. 14 Scio et
certus sum in Domino
Iesu, quia nihil commune
per seipsum, nisi ei, qui
existimat quid commune
esse, illi commune est. 15
Si enim propter cibum
frater tuus contristatur, iam
non secundum caritatem
ambulas. Noli cibo tuo
illum perdere, pro quo
Christus mortuus est! 16
Non ergo blasphemetur
bonum vestrum! 17 Non
est enim regnum Dei esca
et potus, sed iustitia et pax
et gaudium in Spiritu
Sancto;
18 qui enim in hoc servit
Christo, placet Deo et
probatus est hominibus.
quis es qui iudices
alienum servum suo
domino stat aut cadit
stabit autem potens est
enim Deus statuere illum
14:5 nam alius iudicat
diem plus inter diem
alius iudicat omnem diem
unusquisque in suo
sensu abundet 14:6 qui
sapit diem Domino sapit
et qui manducat Domino
manducat gratias enim
agit Deo et qui non
manducat Domino non
manducat et gratias agit
Deo 14:7 nemo enim
nostrum sibi vivit et nemo
sibi moritur 14:8 sive
enim vivimus Domino
vivimus sive morimur
Domino morimur sive
ergo vivimus sive
morimur Domini sumus
14:9 in hoc enim Christus
et mortuus est et revixit
ut et mortuorum et
vivorum dominetur 14:10
tu autem quid iudicas
fratrem tuum aut tu
quare spernis fratrem
tuum omnes enim
stabimus ante tribunal
Dei 14:11 scriptum est
enim vivo ego dicit
Dominus quoniam mihi
flectet omne genu et
omnis lingua confitebitur
Deo 14:12 itaque
unusquisque nostrum pro
se rationem reddet Deo
14:13 non ergo amplius
invicem iudicemus sed
hoc iudicate magis ne
ponatis offendiculum
fratri vel scandalum
14:14 scio et confido in
Domino Iesu quia nihil
commune per ipsum nisi
ei qui existimat quid
commune esse illi
commune est 14:15 si
enim propter cibum frater
tuus contristatur iam non
secundum caritatem
ambulas noli cibo tuo
illum perdere pro quo
Christus mortuus est
14:16 non ergo
blasphemetur bonum
nostrum 14:17 non est
regnum Dei esca et
potus sed iustitia et pax
th=j oi)kodomh=j th=j ei)j
a)llh/louj.
14.20 mh\ e(n/ eken brw/matoj
kata/lue to\ e)/rgon tou= qeou=.
pa/nta me\n kaqara/, a)lla\
kako\n t%= a)nqrw/p% t%= dia\
prosko/mmatoj e)sqi/onti.
14.21 kalo\n to\ mh\ fagei=n
kre/a mhde\ piei=n oi)n= on mhde\
e)n %(= o( a)delfo/j sou
prosko/ptei.
14.22 su\ pi/stin [h(n\ ] e)x
/ eij
kata\ seauto\n e)x
/ e e)nw/pion
tou= qeou=. maka/rioj o( mh\
kri/nwn e(auto\n e)n %(=
dokima/zei:
14.23 o( de\ diakrino/menoj
e)an\ fa/gv katake/kritai, o(/ti
ou)k e)k pi/stewj: pa=n de\ o(\
ou)k e)k pi/stewj a(marti/a
e)sti/n.
19
uomini. Cerchiamo dunque
ciò che porta alla pace e alla
edificazione vicendevole.
20
Non distruggere l’opera di
Dio per una questione di
cibo! Tutte le cose sono
pure; ma è male per un
uomo mangiare dando
21
scandalo. Perciò è bene
non mangiare carne né bere
vino né altra cosa per la
quale il tuo fratello possa
22
scandalizzarsi. La
convinzione che tu hai,
conservala per te stesso
davanti a Dio. Beato chi non
condanna se stesso a causa
23
di ciò che approva. Ma chi
è nel dubbio, mangiando si
condanna, perché non
agisce secondo coscienza;
tutto ciò, infatti, che non
viene dalla coscienza è
peccato.
19 Itaque, quae pacis
sunt, sectemur et quae
aedificationis sunt in
invicem. 20 Noli propter
escam destruere opus
Dei! Omnia quidem munda
sunt, sed malum est
homini, qui per
offendiculum manducat.
21 Bonum est non
manducare carnem et non
bibere vinum neque id, in
quo frater tuus offendit. 22
Tu, quam fidem habes,
penes temetipsum habe
coram Deo. Beatus, qui
non iudicat semetipsum in
eo quod probat. 23 Qui
autem discernit si
manducaverit, damnatus
est, quia non ex fide;
omne autem, quod non ex
fide, peccatum est.
et gaudium in Spiritu
Sancto 14:18 qui enim in
hoc servit Christo placet
Deo et probatus est
hominibus 14:19 itaque
quae pacis sunt
sectemur et quae
aedificationis sunt in
invicem 14:20 noli
propter escam destruere
opus Dei omnia quidem
munda sunt sed malum
est homini qui per
offendiculum manducat
14:21 bonum est non
manducare carnem et
non bibere vinum neque
in quo frater tuus offendit
aut scandalizatur aut
infirmatur 14:22 tu fidem
habes penes temet
ipsum habe coram Deo
beatus qui non iudicat
semet ipsum in eo quo
probat 14:23 qui autem
discernit si manducaverit
damnatus est quia non
ex fide omne autem
quod non ex fide
peccatum est.
1 Debemus autem nos fir
miores imbecillitates infir
morum sustinere et non
nobis placere. 2
Unusquisque nostrum
proximo placeat in bonum
ad aedificationem; 3
etenim Christus non sibi
placuit, sed sicut scriptum
est: “ Improperia
improperantium tibi
ceciderunt super me ”. 4
Quaecumque enim antea
scripta sunt, ad nostram
doctrinam scripta sunt, ut
per patientiam et
consolationem
Scripturarum spem
habeamus. 5 Deus autem
patientiae et solacii det
vobis idipsum sapere in
alterutrum secundum
Christum Iesum, 6 ut
unanimes uno ore
glorificetis Deum et
Patrem Domini nostri Iesu
Christi. 7 Propter quod
suscipite invicem, sicut et
Christus suscepit vos, in
gloriam Dei. 8 Dico enim
Christum ministrum fuisse
15:1 debemus autem nos
firmiores inbecillitates
infirmorum sustinere et
non nobis placere 15:2
unusquisque vestrum
proximo suo placeat in
bonum ad aedificationem
15:3 etenim Christus non
sibi placuit sed sicut
scriptum est inproperia
inproperantium tibi
ceciderunt super me
15:4 quaecumque enim
scripta sunt ad nostram
doctrinam scripta sunt ut
per patientiam et
consolationem
scripturarum spem
habeamus 15:5 Deus
autem patientiae et
solacii det vobis id ipsum
sapere in alterutrum
secundum Iesum
Christum 15:6 ut
unianimes uno ore
honorificetis Deum et
Patrem Domini nostri
Iesu Christi 15:7 propter
quod suscipite invicem
sicut et Christus suscepit
vos in honorem Dei 15:8
CAPITOLO 15
15.1 O
) fei/lomen de\ h(mei=j oi(
dunatoi\ ta\ a)sqenh/mata tw=n
a)duna/twn basta/zein kai\ mh\
e(autoi=j a)re/skein.
15.2 e(k
/ astoj h(mw=n t%=
plhsi/on a)reske/tw ei)j to\
a)gaqo\n pro\j oi)kodomh/n:
15.3 kai\ ga\r o( Xristo\j ou)x
e(aut%= h)/resen: a)lla\ kaqw\j
ge/graptai, Oi( o)neidismoi\
tw=n o)neidizo/ntwn se
e)pe/pesan e)p' e)me/.
15.4 o(s
/ a ga\r proegra/fh, ei)j
th\n h(mete/ran didaskali/an
e)gra/fh, i(n/ a dia\ th=j
u(pomonh=j kai\ dia\ th=j
paraklh/sewj tw=n grafw=n
th\n e)lpi/da e)x
/ wmen.
15.5 o( de\ qeo\j th=j u(pomonh=j
kai\ th=j paraklh/sewj d%/h
u(mi=n to\ au)to\ fronei=n e)n
a)llh/loij kata\ Xristo\n
I) hsou=n,
15.6 i(n/ a o(moqumado\n e)n e(ni\
sto/mati doca/zhte to\n qeo\n
kai\ pate/ra tou= kuri/ou h(mw=n
I) hsou= Xristou=.
15.7 Dio\ proslamba/nesqe
a)llh/louj, kaqw\j kai\ o(
Xristo\j prosela/beto u(ma=j
ei)j do/can tou= qeou=.
15.8 le/gw ga\r Xristo\n
dia/konon gegenh=sqai
1
Noi, che siamo i forti,
abbiamo il dovere di portare
le infermità dei deboli, senza
compiacere noi stessi.
2
Ciascuno di noi cerchi di
piacere al prossimo nel
3
bene, per edificarlo. Anche
Cristo infatti non cercò di
piacere a se stesso, ma,
come sta scritto: Gli insulti di
chi ti insulta ricadano su di
4
me. Tutto ciò che è stato
scritto prima di noi, è stato
scritto per nostra istruzione,
perché, in virtù della
perseveranza e della
consolazione che
provengono dalle Scritture,
5
teniamo viva la speranza. E
il Dio della perseveranza e
della consolazione vi
conceda di avere gli uni
verso gli altri gli stessi
sentimenti, sull’esempio di
6
Cristo Gesù, perché con un
solo animo e una voce sola
rendiate gloria a Dio, Padre
del Signore nostro Gesù
7
Cristo. Accoglietevi perciò
gli uni gli altri come anche
Cristo accolse voi, per la
peritomh=j u(pe\r a)lhqei/aj
qeou=, ei)j to\ bebaiw=sai ta\j
e)paggeli/aj tw=n pate/rwn,
15.9 ta\ de\ e)q
/ nh u(pe\r e)le/ouj
doca/sai to\n qeo/n, kaqw\j
ge/graptai, Dia\ tou=to
e)comologh/somai/ soi e)n
e)q
/ nesin
kai\ t%= o)nomati/
sou yalw=.
15.10 kai\ pa/lin le/gei,
Eu)fra/nqhte, e)q
/ nh, meta\ tou=
laou= au)tou=.
15.11 kai\ pa/lin, Ai)nei=te,
pa/nta ta\ e)q
/ nh, to\n ku/rion,
kai\ e)painesa/twsan au)to\n
pa/ntej oi( laoi/.
15.12 kai\ pa/lin H
) sai/a
+ j
le/gei, E
/) stai h( r(iz
/ a tou=
I) essai/ kai\ o( a)nista/menoj
a)r
/ xein e)qnw=n, e)p' au)t%=
e)q
/ nh e)lpiou=sin.
15.13 o( de\ qeo\j th=j e)lpi/doj
plhrw/sai u(ma=j pa/shj
xara=j kai\ ei)rh/nhj e)n t%=
pisteu/ein, ei)j to\
perisseu/ein u(ma=j e)n tv=
e)lpi/di e)n duna/mei
pneu/matoj a(gi/ou.
15.14 Pe/peismai de/, a)delfoi/
mou, kai\ au)to\j e)gw\ peri\
u(mw=n o(t/ i kai\ au)toi\ mestoi/
e)ste a)gaqwsu/nhj,
peplhrwme/noi pa/shj [th=j]
gnw/sewj, duna/menoi kai\
a)llh/louj nouqetei=n.
15.15 tolmhro/teron de\
e)g
/ raya u(mi=n a)po\ me/rouj w(j
e)panamimnv/skwn u(ma=j dia\
th\n xa/rin th\n doqei=sa/n moi
u(po\ tou= qeou=
15.16 ei)j to\ ei)n= ai/ me
leitourgo\n Xristou= I) hsou=
ei)j ta\ e)q
/ nh, i(erourgou=nta to\
eu)agge/lion tou= qeou=, i(n/ a
ge/nhtai h( prosfora\ tw=n
e)qnw=n eu)pro/sdektoj,
h(giasme/nh e)n pneu/mati
a(gi/%.
15.17 e)x
/ w ou)n= [th\n]
kau/xhsin e)n Xrist%= I) hsou=
ta\ pro\j to\n qeo/n:
15.18 ou) ga\r tolmh/sw ti
lalei=n w(n= ou) kateirga/sato
Xristo\j di' e)mou= ei)j
u(pakoh\n e)qnw=n, lo/g% kai\
e)r
/ g%,
15.19 e)n duna/mei shmei/wn
kai\ tera/twn, e)n duna/mei
pneu/matoj [qeou=]: w(s
/ te me
a)po\ I) erousalh\m kai\ ku/kl%
me/xri tou= I) llurikou=
peplhrwke/nai to\
eu)agge/lion tou= Xristou=,
w)noma/sqh Xristo/j, i(n/ a mh\
e)p' a)llo/trion qeme/lion
oi)kodomw=,
15.21 a)lla\ kaqw\j
ge/graptai, Oi(j
= ou)k
8
gloria di Dio. Dico infatti che
Cristo è diventato servitore
dei circoncisi per mostrare la
fedeltà di Dio nel compiere le
9
promesse dei padri; le genti
invece glorificano Dio per la
sua misericordia, come sta
scritto: Per questo ti loderò
fra le genti e canterò inni al
10
tuo nome. E ancora:
Esultate, o nazioni, insieme
11
al suo popolo. E di nuovo:
Genti tutte, lodate il Signore;
i popoli tutti lo esaltino.
12
E a sua volta Isaia dice:
Spunterà il rampollo di Iesse,
colui che sorgerà a
governare le nazioni: in lui le
13
nazioni spereranno. Il Dio
della speranza vi riempia, nel
credere, di ogni gioia e pace,
perché abbondiate nella
speranza per la virtù dello
14
Spirito Santo. Fratelli miei,
sono anch’io convinto, per
quel che vi riguarda, che voi
pure siete pieni di bontà,
colmi di ogni conoscenza e
capaci di correggervi l’un
15
l’altro. Tuttavia, su alcuni
punti, vi ho scritto con un po’
di audacia, come per
ricordarvi quello che già
sapete, a motivo della grazia
che mi è stata data da Dio
16
per essere ministro di
Cristo Gesù tra le genti,
adempiendo il sacro
ministero di annunciare il
vangelo di Dio perché le
genti divengano un’offerta
gradita, santificata dallo
17
Spirito Santo. Questo
dunque è il mio vanto in
Gesù Cristo nelle cose che
18
riguardano Dio. Non oserei
infatti dire nulla se non di
quello che Cristo ha operato
per mezzo mio per condurre
le genti all’obbedienza, con
19
parole e opere, con la
potenza di segni e di prodigi,
con la forza dello Spirito.
Così da Gerusalemme e in
tutte le direzioni fino all’Illiria,
ho portato a termine la
predicazione del vangelo di
20
Cristo. Ma mi sono fatto un
punto di onore di non
annunciare il Vangelo dove
era già conosciuto il nome di
Cristo, per non costruire su
21
un fondamento altrui, ma,
circumcisionis propter
veritatem Dei ad
confirmandas
promissiones patrum; 9
gentes autem propter
misericordiam glorificare
Deum, sicut scriptum est:“
Propter hoc confitebor tibi
in gentibus et nomini tuo
cantabo”. 10 Et iterum
dicit: “ Laetamini, gentes,
cum plebe eius”. 11 Et
iterum:“ Laudate, omnes
gentes, Dominum,
et magnificent eum omnes
populi”. 12 Et rursus Isaias
ait: “ Erit radix Iesse, et qui
exsurget regere gentes: in
eo gentes sperabunt ”.13
Deus autem spei repleat
vos omni gaudio et pace in
credendo, ut abundetis in
spe in virtute Spiritus
Sancti.14 Certus sum
autem, fratres mei, et ego
ipse de vobis, quoniam et
ipsi pleni estis bonitate,
repleti omni scientia, ita ut
possitis et alterutrum
monere. 15 Audacius
autem scripsi vobis ex
parte, tamquam in
memoriam vos reducens
propter gratiam, quae data
est mihi a Deo,
16 ut sim minister Christi
Iesu ad gentes,
consecrans evangelium
Dei, ut fiat oblatio gentium
accepta, sanctificata in
Spiritu Sancto. 17 Habeo
igitur gloriationem in
Christo Iesu ad Deum; 18
non enim audebo aliquid
loqui eorum, quae per me
non effecit Christus in
oboedientiam gentium,
verbo et factis, 19 in
virtute signorum et
prodigiorum, in virtute
Spiritus, ita ut ab
Ierusalem et per circuitum
usque in Illyricum
repleverim evangelium
Christi, 20 sic autem
contendens praedicare
evangelium, non ubi
nominatus est Christus, ne
super alienum
fundamentum aedificarem,
21 sed sicut scriptum est:“
Quibus non est
annuntiatum de eo,
dico enim Christum
Iesum ministrum fuisse
circumcisionis propter
veritatem Dei ad
confirmandas
promissiones patrum
15:9 gentes autem super
misericordiam honorare
Deum sicut scriptum est
propter hoc confitebor tibi
in gentibus et nomini tuo
cantabo 15:10 et iterum
dicit laetamini gentes
cum plebe eius 15:11 et
iterum laudate omnes
gentes Dominum et
magnificate eum omnes
populi 15:12 et rursus
Esaias ait erit radix
Iesse et qui exsurget
regere gentes in eo
gentes sperabunt 15:13
Deus autem spei repleat
vos omni gaudio et pace
in credendo ut abundetis
in spe in virtute Spiritus
Sancti 15:14 certus sum
autem fratres mei et ego
ipse de vobis quoniam
et ipsi pleni estis
dilectione repleti omni
scientia ita ut possitis
alterutrum monere 15:15
audacius autem scripsi
vobis fratres ex parte
tamquam in memoriam
vos reducens propter
gratiam quae data est
mihi a Deo 15:16 ut sim
minister Christi Iesu in
gentibus sanctificans
evangelium Dei ut fiat
oblatio gentium accepta
sanctificata in Spiritu
Sancto 15:17 habeo
igitur gloriam in Christo
Iesu ad Deum 15:18 non
enim audeo aliquid loqui
eorum quae per me non
effecit Christus in
oboedientiam gentium
verbo et factis 15:19 in
virtute signorum et
prodigiorum in virtute
Spiritus Sancti ita ut ab
Hierusalem per circuitum
usque in Illyricum
repleverim evangelium
Christi 15:20 sic autem
hoc praedicavi
evangelium non ubi
nominatus est Christus
ne super alienum
a)nhgge/lh peri\ au)tou=
o)/yontai, kai\ oi(\ ou)k
a)khko/asin sunh/sousin.
15.22 Dio\ kai\ e)nekopto/mhn
ta\ polla\ tou= e)lqei=n pro\j
u(ma=j:
15.23 nuni\ de\ mhke/ti to/pon
e)x
/ wn e)n toi=j kli/masi
tou/toij, e)pipoqi/an de\ e)x
/ wn
tou= e)lqei=n pro\j u(ma=j a)po\
pollw=n e)tw=n,
15.24 w(j a)n\ poreu/wmai ei)j
th\n Spani/an: e)lpi/zw ga\r
diaporeuo/menoj qea/sasqai
u(ma=j kai\ u(f' u(mw=n
propemfqh=nai e)kei= e)an\ u(mw=n
prw=ton a)po\ me/rouj
e)mplhsqw=.
15.25 nuni\ de\ poreu/omai ei)j
I) erousalh\m diakonw=n toi=j
a(gi/oij.
15.26 eu)do/khsan ga\r
Makedoni/a kai\ A
) xai/a
+
koinwni/an tina\ poih/sasqai
ei)j tou\j ptwxou\j tw=n a(gi/wn
tw=n e)n I) erousalh/m.
15.27 eu)do/khsan ga/r kai\
o)feile/tai ei)si\n au)tw=n: ei)
ga\r toi=j pneumatikoi=j
au)tw=n e)koinw/nhsan ta\ e)q
/ nh,
o)fei/lousin kai\ e)n toi=j
sarkikoi=j leitourgh=sai
au)toi=j.
15.28 tou=to ou)n= e)pitele/saj
kai\ sfragisa/menoj au)toi=j
to\n karpo\n tou=ton,
a)peleu/somai di' u(mw=n ei)j
Spani/an:
15.29 oi)d
= a de\ o(t/ i e)rxo/menoj
pro\j u(ma=j e)n plhrw/mati
eu)logi/aj Xristou=
e)leu/somai.
15.30 Parakalw= de\ u(ma=j,
[a)delfoi/,] dia\ tou= kuri/ou
h(mw=n I) hsou= Xristou= kai\
dia\ th=j a)ga/phj tou=
pneu/matoj sunagwni/sasqai/
moi e)n tai=j proseuxai=j u(pe\r
e)mou= pro\j to\n qeo/n,
15.31 i(n/ a r(usqw= a)po\ tw=n
a)peiqou/ntwn e)n tv= I) oudai/#
kai\ h( diakoni/a mou h( ei)j
I) erousalh\m eu)pro/sdektoj
toi=j a(gi/oij ge/nhtai,
15.32 i(n/ a e)n xar#= e)lqw\n
pro\j u(ma=j dia\ qelh/matoj
qeou= sunanapau/swmai u(mi=n.
15.33 o( de\ qeo\j th=j ei)rh/nhj
meta\ pa/ntwn u(mw=n, a)mh/n.
come sta scritto:
Coloro ai quali non era stato
annunciato, lo vedranno,
e coloro che non ne avevano
udito parlare,
comprenderanno.
22
Appunto per questo fui
impedito più volte di venire
23
da voi. Ora però, non
trovando più un campo
d’azione in queste regioni e
avendo già da parecchi anni
un vivo desiderio di venire da
24
voi, spero di vedervi, di
passaggio, quando andrò in
Spagna, e di essere da voi
aiutato a recarmi in quella
regione, dopo avere goduto
un poco della vostra
25
presenza. Per il momento
vado a Gerusalemme, a
rendere un servizio ai santi
26
di quella comunità; la
Macedonia e l’Acaia infatti
hanno voluto realizzare una
forma di comunione con i
poveri tra i santi che sono a
27
Gerusalemme. L’hanno
voluto perché sono ad essi
debitori: infatti le genti,
avendo partecipato ai loro
beni spirituali, sono in debito
di rendere loro un servizio
sacro anche nelle loro
28
necessità materiali. Quando
avrò fatto questo e avrò
consegnato sotto garanzia
quello che è stato raccolto,
partirò per la Spagna
29
passando da voi. So che,
giungendo presso di voi, ci
verrò con la pienezza della
benedizione di Cristo.
30
Perciò, fratelli, per il
Signore nostro Gesù Cristo e
l’amore dello Spirito, vi
raccomando: lottate con me
nelle preghiere che rivolgete
31
a Dio, perché io sia liberato
dagli infedeli della Giudea e
il mio servizio a
Gerusalemme sia bene
32
accetto ai santi. Così, se
Dio lo vuole, verrò da voi
pieno di gioia per riposarmi
33
in mezzo a voi. Il Dio della
pace sia con tutti voi. Amen.
videbunt; et,qui non
audierunt, intellegent”. 22
Propter quod et
impediebar plurimum
venire ad vos; 23 nunc
vero ulterius locum non
habens in his regionibus,
cupiditatem autem habens
veniendi ad vos ex multis
iam annis, 24 cum in
Hispaniam proficisci
coepero, spero enim quod
praeteriens videam vos et
a vobis deducar illuc, si
vobis primum ex parte
fruitus fuero.25 Nunc
autem proficiscor in
Ierusalem ministrare
sanctis; 26 probaverunt
enim Macedonia et Achaia
communicationem aliquam
facere in pauperes
sanctorum, qui sunt in
Ierusalem. 27 Placuit enim
eis, et debitores sunt
eorum; nam si spiritalibus
eorum communicaverunt
gentes, debent et in
carnalibus ministrare eis.
28 Hoc igitur cum
consummavero et
assignavero eis fructum
hunc, proficiscar per vos in
Hispaniam; 29 scio autem
quoniam veniens ad vos,
in abundantia
benedictionis Christi
veniam. 30 Obsecro
autem vos, fratres, per
Dominum nostrum Iesum
Christum et per caritatem
Spiritus, ut concertemini
mecum in orationibus pro
me ad Deum, 31 ut liberer
ab infidelibus, qui sunt in
Iudaea, et ministerium
meum pro Ierusalem
acceptum sit sanctis, 32 ut
veniens ad vos in gaudio
per voluntatem Dei
refrigerer vobiscum.
33 Deus autem pacis sit
cum omnibus vobis.
Amen.
fundamentum
aedificarem 15:21 sed
sicut scriptum est quibus
non est adnuntiatum de
eo videbunt et qui non
audierunt intellegent
15:22 propter quod et
inpediebar plurimum
venire ad vos 15:23
nunc vero ulterius locum
non habens in his
regionibus cupiditatem
autem habens veniendi
ad vos ex multis iam
annis 15:24 cum in
Hispaniam proficisci
coepero spero quod
praeteriens videam vos
et a vobis deducar illuc
si vobis primum ex parte
fruitus fuero 15:25 nunc
igitur proficiscar in
Hierusalem ministrare
sanctis 15:26
probaverunt enim
Macedonia et Achaia
conlationem aliquam
facere in pauperes
sanctorum qui sunt in
Hierusalem 15:27 placuit
enim eis et debitores
sunt eorum nam si
spiritalium eorum
participes facti sunt
gentiles debent et in
carnalibus ministrare eis
15:28 hoc igitur cum
consummavero et
adsignavero eis fructum
hunc proficiscar per vos
in Hispaniam 15:29 scio
autem quoniam veniens
ad vos in abundantia
benedictionis Christi
veniam 15:30 obsecro
igitur vos fratres per
Dominum nostrum Iesum
Christum et per
caritatem Spiritus ut
adiuvetis me in
orationibus pro me ad
Deum 15:31 ut liberer ab
infidelibus qui sunt in
Iudaea et obsequii mei
oblatio accepta fiat in
Hierosolyma sanctis
15:32 ut veniam ad vos
in gaudio per voluntatem
Dei et refrigerer
vobiscum 15:33 Deus
autem pacis sit cum
omnibus vobis amen.
CAPITOLO 16
16.1 Suni/sthmi de\ u(mi=n
Foi/bhn th\n a)delfh\n h(mw=n,
ou)s
= an [kai\] dia/konon th=j
e)kklhsi/aj th=j e)n
Kegxreai=j,
16.2 i(n/ a au)th\n prosde/chsqe
e)n kuri/% a)ci/wj tw=n a(gi/wn
kai\ parasth=te au)tv= e)n %(=
a)n\ u(mw=n xrv/zv pra/gmati:
kai\ ga\r au)th\ prosta/tij
pollw=n e)genh/qh kai\ e)mou=
au)tou=.
16.3 A
) spa/sasqe Pri/skan
kai\ A
) ku/lan tou\j
sunergou/j mou e)n Xrist%=
I) hsou=,
16.4 oi(t/ inej u(pe\r th=j yuxh=j
mou to\n e(autw=n tra/xhlon
u(pe/qhkan, oi(j
= ou)k e)gw\
mo/noj eu)xaristw= a)lla\ kai\
pa=sai ai( e)kklhsi/ai tw=n
e)qnw=n,
16.5 kai\ th\n kat' oi)k
= on
au)tw=n e)kklhsi/an.
a)spa/sasqe E
) pai/neton to\n
a)gaphto/n mou, o(j
/ e)stin
a)parxh\ th=j A
) si/aj ei)j
Xristo/n.
16.6 a)spa/sasqe Mari/an,
h(t/ ij polla\ e)kopi/asen ei)j
u(ma=j.
16.7 a)spa/sasqe
A
) ndro/nikon kai\ I) ounia=n
tou\j suggenei=j mou kai\
sunaixmalw/touj mou,
oi(t/ ine/j ei)sin e)pi/shmoi e)n
toi=j a)posto/loij, oi(\ kai\ pro\
e)mou= ge/gonan e)n Xrist%=.
16.8 a)spa/sasqe A
) mplia=ton
to\n a)gaphto/n mou e)n kuri/%.
16.9 a)spa/sasqe Ou)rbano\n
to\n sunergo\n h(mw=n e)n
Xrist%= kai\ Sta/xun to\n
a)gaphto/n mou.
16.10 a)spa/sasqe A
) pellh=n
to\n do/kimon e)n Xrist%=.
a)spa/sasqe tou\j e)k tw=n
A
) ristobou/lou.
16.11 a)spa/sasqe
H
( r%di/wna to\n suggenh= mou.
a)spa/sasqe tou\j e)k tw=n
Narki/ssou tou\j o)n/ taj e)n
kuri/%.
16.12 a)spa/sasqe Tru/fainan
kai\ Trufw=san ta\j
kopiw/saj e)n kuri/%.
a)spa/sasqe Persi/da th\n
a)gaphth/n, h(t/ ij polla\
e)kopi/asen e)n kuri/%.
16.13 a)spa/sasqe R
( ou=fon
to\n e)klekto\n e)n kuri/% kai\
th\n mhte/ra au)tou= kai\ e)mou=.
16.14 a)spa/sasqe
A
) su/gkriton, Fle/gonta,
E
( rmh=n, Patroba=n, E
( rma=n,
kai\ tou\j su\n au)toi=j
1
Vi raccomando Febe, nostra
sorella, che è al servizio
della Chiesa di Cencre:
2
accoglietela nel Signore,
come si addice ai santi, e
assistetela in qualunque
cosa possa avere bisogno di
voi; anch’essa infatti ha
protetto molti, e anche me
3
stesso. Salutate Prisca e
Aquila, miei collaboratori in
4
Cristo Gesù. Essi per
salvarmi la vita hanno
rischiato la loro testa, e a
loronon io soltanto sono
grato, ma tutte le Chiese del
5
mondo pagano. Salutate
anche la comunità che si
riunisce nella loro casa.
Salutate il mio amatissimo
Epèneto, che è stato il primo
a credere in Cristo nella
6
provincia dell’Asia. Salutate
Maria, che ha faticato molto
7
per voi. Salutate Andrònico
e Giunia, miei parenti e
compagni di prigionia: sono
insigni tra gli apostoli ed
erano in Cristo già prima di
8
me. Salutate Ampliato, che
mi è molto caro nel Signore.
9
Salutate Urbano, nostro
collaboratore in Cristo, e il
mio carissimo Stachi.
10
Salutate Apelle, che ha
dato buona prova in Cristo.
Salutate quelli della casa di
11
Aristòbulo. Salutate
Erodione, mio parente.
Salutate quelli della casa di
Narciso che credono nel
12
Signore. Salutate Trifena e
Trifosa, che hanno faticato
per il Signore. Salutate la
carissima Pèrside, che ha
tanto faticato per il Signore.
13
Salutate Rufo, prescelto
nel Signore, e sua madre,
che è una madre anche per
14
me. Salutate Asìncrito,
Flegonte, Erme, Pàtroba,
Erma e i fratelli che sono con
15
loro. Salutate Filòlogo e
Giulia, Nereo e sua sorella e
Olimpas e tutti i santi che
16
sono con loro. Salutatevi gli
uni gli altri con il bacio santo.
Vi salutano tutte le Chiese di
17
Cristo. Vi raccomando poi,
fratelli, di guardarvi da coloro
che provocano divisioni e
1 Commendo autem vobis
Phoebem sororem
nostram, quae est ministra
ecclesiae, quae est
Cenchreis, 2 ut eam
suscipiatis in Domino
digne sanctis et assistatis
ei in quocumque negotio
vestri indiguerit; etenim
ipsa astitit multis et mihi
ipsi. 3 Salutate Priscam et
Aquilam adiutores meos in
Christo Iesu, 4 qui pro
anima mea suas cervices
supposuerunt, quibus non
solus ego gratias ago sed
et cunctae ecclesiae
gentium; 5 et domesticam
eorum ecclesiam. Salutate
Epaenetum dilectum mihi,
primitias Asiae in Christo.
6 Salutate Mariam, quae
multum laboravit in vobis.
7 Salutate Andronicum et
Iuniam cognatos meos et
concaptivos meos, qui
sunt nobiles in apostolis,
qui et ante me fuerunt in
Christo. 8 Salutate
Ampliatum dilectissimum
mihi in Domino. 9 Salutate
Urbanum adiutorem
nostrum in Christo et
Stachyn dilectum meum.
10 Salutate Apellem
probatum in Christo.
Salutate eos, qui sunt ex
Aristobuli. 11 Salutate
Herodionem cognatum
meum. Salutate eos, qui
sunt ex Narcissi, qui sunt
in Domino. 12 Salutate
Tryphaenam et
Tryphosam, quae laborant
in Domino. Salutate
Persidam carissimam,
quae multum laboravit in
Domino. 13 Salutate
Rufum electum in Domino
et matrem eius et meam.
14 Salutate Asyncritum,
Phlegonta, Hermen,
Patrobam, Hermam et, qui
cum eis sunt, fratres. 15
Salutate Philologum et
Iuliam, Nereum et sororem
eius et Olympam et
omnes, qui cum eis sunt,
sanctos. 16 Salutate
invicem in osculo sancto.
Salutant vos omnes
16:1 Commendo
autem vobis Phoebem
sororem nostram quae
est in ministerio
ecclesiae quae est
Cenchris 16:2 ut eam
suscipiatis in Domino
digne sanctis et
adsistatis ei in
quocumque negotio
vestri indiguerit etenim
ipsa quoque adstitit
multis et mihi ipsi 16:3
salutate Priscam et
Aquilam adiutores meos
in Christo Iesu 16:4 qui
pro anima mea suas
cervices subposuerunt
quibus non solus ego
gratias ago sed et
cunctae ecclesiae
gentium 16:5 et
domesticam eorum
ecclesiam salutate
Ephaenetum dilectum
mihi qui est primitivus
Asiae in Christo 16:6
salutate Mariam quae
multum laboravit in vobis
16:7 salutate
Andronicum et Iuniam
cognatos et concaptivos
meos qui sunt nobiles in
apostolis qui et ante me
fuerunt in Christo 16:8
salutate Ampliatum
dilectissimum mihi in
Domino 16:9 salutate
Urbanum adiutorem
nostrum in Christo et
Stachyn dilectum meum
16:10 salutate Apellen
probum in Christo 16:11
salutate eos qui sunt ex
Aristoboli salutate
Herodionem cognatum
meum salutate eos qui
sunt ex Narcissi qui sunt
in Domino 16:12
salutate Tryfenam et
Tryfosam quae laborant
in Domino salutate
Persidam carissimam
quae multum laboravit in
Domino 16:13 salutate
Rufum electum in
Domino et matrem eius
et meam 16:14 salutate
Asyncritum Flegonta
Hermen Patrobam
Hermam et qui cum eis
a)delfou/j. 16.15 a)spa/sasqe
Filo/logon kai\ I) ouli/an,
Nhre/a kai\ th\n a)delfh\n
au)tou=, kai\ O
) lumpa=n, kai\
tou\j su\n au)toi=j pa/ntaj
a(gi/ouj.
16.16 A
) spa/sasqe
a)llh/louj e)n filh/mati a(gi/%.
A
) spa/zontai u(ma=j ai(
e)kklhsi/ai pa=sai tou=
Xristou=.
16.17 Parakalw= de\ u(ma=j,
a)delfoi/, skopei=n tou\j ta\j
dixostasi/aj kai\ ta\
ska/ndala para\ th\n didaxh\n
h(n\ u(mei=j e)ma/qete poiou=ntaj,
kai\ e)kkli/nete a)p' au)tw=n:
16.18 oi( ga\r toiou=toi t%=
kuri/% h(mw=n Xrist%= ou)
douleu/ousin a)lla\ tv=
e(autw=n koili/#, kai\ dia\ th=j
xrhstologi/aj kai\ eu)logi/aj
e)capatw=sin ta\j kardi/aj
tw=n a)ka/kwn.
16.19 h( ga\r u(mw=n u(pakoh\
ei)j pa/ntaj a)fi/keto: e)f' u(mi=n
ou)n= xai/rw, qe/lw de\ u(ma=j
sofou\j ei)n= ai ei)j to\ a)gaqo/n,
a)kerai/ouj de\ ei)j to\ kako/n.
16.20 o( de\ qeo\j th=j ei)rh/nhj
suntri/yei to\n Satana=n u(po\
tou\j po/daj u(mw=n e)n ta/xei. h(
xa/rij tou= kuri/ou h(mw=n
I) hsou= meq' u(mw=n.
16.21 A
) spa/zetai u(ma=j
Timo/qeoj o( sunergo/j mou
kai\ Lou/kioj kai\ I) a/swn
kai\ Swsi/patroj oi(
suggenei=j mou.
16.22 a)spa/zomai u(ma=j e)gw\
Te/rtioj o( gra/yaj th\n
e)pistolh\n e)n kuri/%.
16.23 a)spa/zetai u(ma=j
Ga/io
+ j o( ce/noj mou kai\ o(l
/ hj
th=j e)kklhsi/aj. a)spa/zetai
u(ma=j )E
/ rastoj o( oi)kono/moj
th=j po/lewj kai\ Kou/artoj o(
a)delfo/j.
16.25 [T%= de\ duname/n% u(ma=j
sthri/cai kata\ to\
eu)agge/lio/n mou kai\ to\
kh/rugma I) hsou= Xristou=,
kata\ a)poka/luyin
musthri/ou xro/noij ai)wni/oij
sesighme/nou,
16.26 fanerwqe/ntoj de\ nu=n
dia/ te grafw=n profhtikw=n
kat' e)pitagh\n tou= ai)wni/ou
qeou= ei)j u(pakoh\n pi/stewj
ei)j pa/nta ta\ e)q
/ nh
gnwrisqe/ntoj,
16.27 mo/n% sof%= qe%= dia\
I) hsou= Xristou=, %(= h( do/ca ei)j
tou\j ai)wn= aj, a)mh/n.]
ostacoli contro
l’insegnamento che avete
appreso: tenetevi lontani da
18
loro. Costoro, infatti, non
servono Cristo nostro
Signore, ma il proprio ventre
e, con belle parole e discorsi
affascinanti, ingannano il
19
cuore dei semplici. La fama
della vostra obbedienza è
giunta a tutti: mentre dunque
mi rallegro di voi, voglio che
siate saggi nel bene e
20
immuni dal male. Il Dio
della pace schiaccerà ben
presto Satana sotto i vostri
piedi. La grazia del Signore
21
nostro Gesù sia con voi. Vi
saluta Timòteo mio
collaboratore, e con lui
Lucio, Giasone, Sosípatro,
22
miei parenti. Anch’io,
Terzo, che ho scritto la
lettera, vi saluto nel Signore.
23
Vi saluta Gaio, che ospita
me e tutta la comunità. Vi
salutano Erasto, tesoriere
della città, e il fratello Quarto.
24
[ ]
25
A colui che ha il potere di
confermarvi nel mio Vangelo,
che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del
mistero, avvolto nel silenzio
26
per secoli eterni, ma ora
manifestato mediante le
scritture dei Profeti, per
ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano
27
all’obbedienza della fede, a
Dio, che solo è sapiente, per
mezzo di Gesù Cristo, la
gloria nei secoli. Amen.
ecclesiae Christi. 17 Rogo
autem vos, fratres, ut
observetis eos, qui
dissensiones et
offendicula praeter
doctrinam, quam vos
didicistis, faciunt, et
declinate ab illis; 18
huiusmodi enim Domino
nostro Christo non
serviunt sed suo ventri, et
per dulces sermones et
benedictiones seducunt
corda innocentium. 19
Vestra enim oboedientia
ad omnes pervenit;
gaudeo igitur in vobis, sed
volo vos sapientes esse in
bono et simplices in malo.
20 Deus autem pacis
conteret Satanam sub
pedibus vestris velociter.
Gratia Domini nostri Iesu
vobiscum. 21 Salutat vos
Timotheus adiutor meus et
Lucius et Iason et
Sosipater cognati mei. 22
Saluto vos ego Tertius, qui
scripsi epistulam in
Domino. 23 Salutat vos
Gaius hospes meus et
universae ecclesiae.
Salutat vos Erastus
arcarius civitatis et
Quartus frater. (24)
25 Ei autem, qui potens
est vos confirmare iuxta
evangelium meum et
praedicationem Iesu
Christi secundum
revelationem mysterii
temporibus aeternis taciti,
26 manifestati autem
nunc, et per scripturas
Prophetarum secundum
praeceptum aeterni Dei ad
oboeditionem fidei in
cunctis gentibus patefacti,
27 soli sapienti Deo per
Iesum Christum, cui gloria
in saecula. Amen.
sunt fratres 16:15
salutate Filologum et
Iuliam Nereum et
sororem eius et
Olympiadem et omnes
qui cum eis sunt sanctos
16:16 salutate invicem in
osculo sancto salutant
vos omnes ecclesiae
Christi 16:17 rogo autem
vos fratres ut observetis
eos qui dissensiones et
offendicula praeter
doctrinam quam vos
didicistis faciunt et
declinate ab illis 16:18
huiusmodi enim Christo
Domino nostro non
serviunt sed suo ventri
et per dulces sermones
et benedictiones
seducunt corda
innocentium 16:19
vestra enim oboedientia
in omnem locum
divulgata est gaudeo
igitur in vobis sed volo
vos sapientes esse in
bono et simplices in malo
16:20 Deus autem pacis
conteret Satanan sub
pedibus vestris velociter
gratia Domini nostri Iesu
Christi vobiscum 16:21
salutat vos Timotheus
adiutor meus et Lucius
et Iason et Sosipater
cognati mei 16:22 saluto
vos ego Tertius qui
scripsi epistulam in
Domino 16:23 salutat
vos Gaius hospes meus
et universae ecclesiae
salutat vos Erastus
arcarius civitatis et
Quartus frater 16:25 ei
autem qui potens est vos
confirmare iuxta
evangelium meum et
praedicationem Iesu
Christi secundum
revelationem mysterii
temporibus aeternis taciti
16:26 quod nunc
patefactum est per
scripturas prophetarum
secundum praeceptum
aeterni Dei ad
oboeditionem fidei in
cunctis gentibus cognito
16:27 solo sapienti Deo
per Iesum Christum cui
honor in saecula
saeculorum amen.
Fly UP