Paghe troppo basse, la sanità perde il manager prima di nominarlo
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Paghe troppo basse, la sanità perde il manager prima di nominarlo
Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a 503*/0 $30/"$" la Repubblica 4"#"50 (&//"*0 7** 1&34"1&3/&%*1*Ä /FXTFBHHJPSOBNFOUJTVMTJUP UPSJOPSFQVCCMJDBJU 7FSTPMFFMF[JPOJ 4BMB3PTTBJM1EJOTFHVFMFYDUEFMWPMMFZ #FSSVUPPSBBEEFMMB)PMEFOQPUSFCCFFTTFSFVOPEFJOPNJEJSJDIJBNPOFMMBMJTUBQFSJM$POTJHMJPDPNVOBMF $PNJODJBUFMFHSBOEJNBOPWSFUSBMFDPSSFOUJMBTTFTTPSF(BMMPMBTDJB(BSJHMJPWVPMFSJDPOGFSNBSF.BOHPOF */$034" #0/* 6OQPTUPBOESËBJ 3BEJDBMJ4FMP DPOUFOEPOP MVTDFOUF4JMWJP7JBMF F*HPS#POJ EJGFOTPSFEFJEJSJUUJ %*&(0-0/()*/ 4"3"453*110-* I sarà un simbolo dello sport fra i 40 aspiranti consiglieri Pd. E questa volta non sarà il calcio a farla da padrone. La discussione è in corso, ma in diversi sono pronti a scommettere che l’ex commissario tecnico della nazionale del volley, il torinese Mauro Berruto, classe 1969 e una laurea in filosofia, sarà nella lista dei Democratici. Come ct dell’Italia, dal 2010 al 2015, ha vinto diverse medaglie, tra Olimpiadi, Campionati europei e World league. Tornato in pianta stabile a Torino, oltre ad aver debuttato come commentatore alla Domenica Sportiva, è stato preso dalla Scuola Holden come amministratore delegato. Insomma, il momento giusto per spendersi in politica e mettersi al servizio della sua città. E il Pd sarebbe la sua casa di riferimento per fare il salto in Sala Rossa. Si vedrà. Sotto Chiamparino la stella sportiva era l’ex calciatore della Juve Massimo Mauro, anche lui $ 5SBJBTQJSBOUJ MBNFUËTBSËEPOOB &JMTFHSFUBSJP.PSSJ BMMBGJOFSJOVODJB 4$"/%&3&#&$) -BDPOTJHMJFSB BUUVBMFIBDPNF TQPOTPSJMTFHSFUBSJP SFHJPOBMF%BWJEF (BSJHMJP*OUJDLFU DPO.BOHPOF -"70-5" -BTTFTTPSF DPNVOBMF BMM"NCJFOUFÒ JOEJDBUPEBJi(JPWBOJ 5VSDIJw$POMVJ %BOJFMB5PEBSFMMP commentatore sportivo, ma di Sky. Ora si cambierebbe sport e canale tivù. Dei 40 Dem farà parte il segretario del Pd provinciale, Fabrizio Morri? In un primo momento sembrava sicuro, poi i dubbi. Tanto che ora è «più no che sì» dicono in molti. La mappa dei Dem aspiranti a sedere in Sala Rossa è già da giorni in discussione. Un puzzle per nulla esente dalle regole classiche del manuale Cencelli. Con il diktat di avvicinarsi il più possibile ad una presenza di donne del cinquanta per cento, la strategia adottata dalle diverse correnti e sottocorrenti è presentare un ticket di alternanza uomo-donna. Per gli ex-civatiani, la coppia potrebbe essere composta da Andrea Sacco, di Benvenuti in Italia e Chiara Foglietta, ingegnere e militante Lgbt mentre gli ex-bindiani che fanno riferi- &9$0"$) .BVSP#FSSVUP BJUFNQJEFM WPMMFZ0HHJÒ MBEEFMMBTDVPMB )PMEFO mento al senatore Mauro Marino stanno valutando di presentare il ticket Michele Paolino, attuale capogruppo del consiglio comunale e Anna Borasi. Esistono i “lepriani”? Finora pareva un azzardo, ma conside- rate le posizioni sulle unioni civili che rendono il senatore Stefano Lepri una componente a parte - su questo punto l’alleanza con Gariglio non è possibile - anche il senatore catto-dem pare si stia dando da fare schierando la coppia Roberto Cavaglià e Monica Canalis. Gariglio invece punta alla riconferma di Domenico Mangone, attuale assessore al Commercio, e Federica Scanderebech. All’interno della supercorrente ”fassiniana” sicu- Un ritratto accompagnato da un’intervista alla neomamma (che sfogga il suo buon tedesco secondo il giornale), in cui dell’Appendino si sottoline l’estrazione (il padre Domenico è stato ai vertici di Prima Industrie), la laurea alla Bocconi, l’impiego alla Juventus e ora la gestione nell’azienda di famiglia del marito. La candidata sminuisce l’associazione Bocconi-5Stelle: «Le etichette sono cose superficiali». Anche se ammette che all’inizio i genitori non erano tanto entusiasti: «Allora i 5Stelle erano un “mostro sconosciuto”. Ora invece sono felici». HH re le candidature degli assessori Stefano Lo Russo e Claudio Lubatti. Il sotto-rivolo che guarda al presidente del Consiglio regionale Mauro Laus si sta muovendo ipotizzando il duo Mimmo Carretta, attuale consigliere, e Maria Grazia Grippo, assistente di Laus a Palazzo Lascaris. Resta il dubbio su cosa farà Gianni Ventura, il secondo consigliere “lausiano” - non totalmente doc - che siede a Palazzo Civico. Per i “Giovani Turchi” il nome è Enzo Lavolta, la metà rosa è Daniela Todarello, consigliera alla quinta circoscrizione. Nella componente famiglia Gallo qualche novità: Stefano Gallo, assessore allo Sport non si ricandida. Il nome potrebbe essere quello di Francesca Troise, del circolo Pd Torino 5 e il sindacalista bancario Michele Pastore. Sempre in area fassiniana, Alberto Saluzzo dei Giovani democratici, è uno dei nomi che circolano. Fra le riconferme, Giusi La Ganga, Silvio Viale (ma il sottogruppo radicale ragiona pure su Igor Boni), Laura Onofri, mentre Lucia Centillo potrebbe diventare presidente di circoscrizione. ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" -"$63*04*5" *MDPOTFSWBUPSF%JF8FMUQSPNVPWF"QQFOEJOP i-BTUFMMFDIFOPOÒVOJTUFSJDPDMPXOQPMJUJDPw $ $"/%*%"5"/&0.".." *MHJPSOBMFUFEFTDP i%JF8FMUwMFIB EFEJDBUPVOSJUSBUUP HIARA Appendino suscita interesse in Germania. Il quotidiano conservatore Die Welt si è incuriosito al caso della giovane bocconiana, figlia e moglie di imprenditori, che il Movimento 5Stelle candida a sindaco di Torino. In un articolo il giornale tedesco sostiene che «non rispecchia per nulla il cliché dell’isterico clown politico» (riferito a Beppe Grillo) ma che anzi «viene dall’establishment». Motivo per il quale i 5Stelle «a Torino hanno buone chance dato che la candidata, a tutt’oggi l’avversario più pericoloso dell’attuale sindaco Fassino, potrebbe piacere anche alla elite della città». *-3&5304$&/" 1BHIFUSPQQPCBTTFMBTBOJUËQFSEFJMNBOBHFSQSJNBEJOPNJOBSMP (SBTTPEFM(FNFMMJEJ3PNBTDFMUPQFS TPTUJUVJSFJMEJSFUUPSFEFM4BO-VJHJ JOHBHHJBUPEB.BSPOJIBEFUUPOP UANTO è più verde il giardino del vicino? La decisione era presa: Pietro Grasso, direttore dell’area sviluppo al Policlinico Gemelli, doveva essere il futuro direttore generale del San Luigi. I dubbi che fosse lui ad averla spuntata nelle terna dei tre nomi - nessun piemontese - sottoposti all’Università per concorrere allo scranno di direttori erano talmente ridotti a zero che locandina e programma di un convegno in calendario il 26 febbraio ad Orbassano “Controllo direzionale e governo clinico: vincoli e opportunità per ospedalie e distretti” riporta già da giorni la sua presenza come direttore generale dell’azienda 2 ospedale universitaria. Sarà pure una bozza, ma il nome del direttore ancora da venire compare nero su bianco accanto a quello del direttore sanitario in carica Franco Ripa. La nomina era attesa nella giunta di lunedì o al massimo in quella della settimana successiva. Non andrà così, tutto da rifare. Pietro Grasso pareva convinto, ma più della seduzione di Antonio Saitta e Fulvio Moirano e un incarico prestigioso in un’azienda ospedaliera-universitaria potè lo stipendio, visto che il Piemonte finisce per offrire circa 30mila euro in meno - 154 mila euro contro 120 mila - di altre Regioni ai suoi direttori generali e ne sta pagando il prezzo. Prima di Natale erano state le sirene del governatore lombardo Roberto Maroni ad attirare alcuni direttori freschi di sette mesi di incarico in Piemonte. Stefano Manfredi, direttore del San Luigi, non ha indugiato a 5"/%&. -BTTFTTPSF SFHJPOBMF BMMB4BOJUË"OUPOJP 4BJUUBF JMEJSFUUPSFHFOFSBMF EFMMBTBOJUË QJFNPOUFTF'VMWJP .PJSBOP1FS FOUSBNCJMP TUJQFOEJPEFJ NBOBHFSTJTUB SJWFMBOEPVO PTUBDPMPEJGGJDJMFEB BSHJOBSF fare le valigie ed è andato a Lecco. Solo Lorenzo Ardissone, direttore all’Asl To4, in un primo tempo ha accettato e poi deciso di restare a casa. Antonio Saitta è consapevole che l’offerta economica più vantaggiosa avrebbe creato difficoltà, e prima delle vacanze natalizie al forum a Repubblica aveva annunciato che era sua intenzione alzare i compensi. Anche se per farlo sarebbe stato necessarioattendere l’uscita ufficiale dal piano di rientro. Una condizione che non potrà avvenire prima della prossima convocazione del tavolo congiunto di sanità ed economia a marzo. A questo punto ci sarà un’accelerazione? «Non è imminente, ma certo ne stiamo discutendo», dice Saitta. Il quale tuttavia smentisce che ci fosse una decisione ufficiale sulla nomina di Grasso. TTUS ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" Copia di 423ee23ce0390da8184fce9ab8e6121a 7*** 503*/0 $30/"$" la Repubblica %0.&/*$" (&//"*0 1&34"1&3/&%*1*Ä "MUSFOPUJ[JFFJNNBHJOJ TVUPSJOPSFQVCCMJDBJU .BODBVOBMFUUFSB EBMMBTTFTTPSBUP -BMJOFBEFMNFUSÛ iCMPDDBUBwUSFNFTJ *-$"40 -"$63*04*5® $JDMJTUBNVPSF USBWPMUP EBVOBVUP 6 è stato travolto e ucciso ieri pomeriggio in corso Sacco e Vanzetti. La vittima si chiamava Paolo Lorenzati, 55 anni. Un’Alfa 147 lo ha investito sul controviale in direzione di piazza Massaua, nel primo pomeriggio, mentre pedalava su una bicicletta da corsa. La dinamica dell’incidente è ancora da accertare e i vigili cercano testimoni allo 011/0111. L’auto e la bici viaggiavano nella stessa direzione, il ciclista si sarebbe spostato verso sinistra per svoltare mentre sopraggiungeva l’auto. Lorenzati stava tornando a casa, a nemmeno un chilometro da dove è stato investito, ed è morto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Martini. Il giovane che lo ha investito si è subito fermato per prestare soccorso. È stato lui a chiamare il 118. Lorenzati era appassionato di bici e di bocce, era iscritto alla società di bocce Il Velivolo, a DSPD due passi da casa. .BJQBSUJUPJMEPDVNFOUPDIFTFSWJWB BPUUFOFSFJGPOEJQFSMBQSPHFUUB[JPOF -JNQBTTFSJTPMUBEBUSFQBSMBNFOUBSJ %*&(0-0/()*/ 5 RE mesi per scoprire che ba- stava una lettera, una banale lettera per avere le garanzie del caso sui fondi romani, 10 milioni di euro, e lanciare la gara di progettazione della linea due della metropolitana. Per capire come superare l’impasse, cosa complicata per l’assessorato ai Trasporti guidato da Claudio Lubatti, è stato necessario mettere attorno ad un tavolo, oltre ai diversi dirigenti, due assessori, Lu- -BNFUSPQPMJUBOBUPSJOFTF batti e il collega al Bilancio Gianguido Passoni, e tre parlamentari, quelli che più di altri si sono mossi per far arrivare a Torino i fondi per prolungare la linea 1 e per iniziare a mettere nero su bianco il percorso della linea 2: Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Paola Bragantini e Umberto D’Ottavio. I tre, venerdi intorno all’ora di pranzo, sono usciti un po’ stupiti dal “palazzaccio” del Comune, quello di fronte al Duomo. «C’erano dei problemi tecnici, abbiamo fatto da facilitatori — sottolinea Bragantini — ora i problemi do- vrebbero essere risolti». La questione tecnica? Come avere la garanzia della copertura economica, strappata ormai più di un anno fa, prima di lanciare la gara internazionale. La soluzione? «È sufficiente una lettera — sottolinea Esposito — si sarebbe potuto sbloccare anche prima, pensavamo a problemi di sostanza, non di forma. Abbiamo disincagliato una questione che sembrava difficile da superare». Insomma, la gara per trovare lo studio che progetterà la linea due può partire. Anche se sono passati tre mesi senza un particolare motivo. Era il 20 ottobre quando la giunta Fassino ha dato semaforo verde alla delibera, annunciando la gara entro fine anno e il vincitore in primavera. Sul primo step si è già in ritardo: si riuscirà a recuperare? L’assessore Lubatti confida, trovato il modo per superare l’impasse, di andare avanti in maniera spedita: «Il bando è tecnicamente pronto ma stiamo cercando il meccanismo tecnico per utilizzare gli 8 milioni. Non c’è una data sicura. Speriamo entro metà febbraio di aver terminato tutto le questioni tecniche che possono apparire come banalità, ma non è così». Di sicuro ci vorrà un altro mesetto di tempo, arrivando così a ridosso di marzo. E se si dovesse votare a metà maggio, con il conseguente stop di tutta la vita amministrativa a inizio aprile, il tempo a disposizione per lanciare la gara è ridotto al minimo. Il sindaco Fassino non perde occasione di dirlo: «Chiudete tutte le partite aperte che si possono chiudere». E la progettazione della linea due della metropolitana è una di queste. Il sindaco, che mostra irritazione sia per le questioni burocratiche sia per l’allungamento dei tempi, è il primo a far pressing per chiudere in fretta. N CICLISTA ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" *-$"40 "BOOJCBTUPOB JMGSBUFMMPEJ %JWJTJEBMHJVEJDF / i"UUFO[JPOFDBOUJFSJBMMBWPSPw .BTPOPTPMPCVDIFOFMMBTGBMUP ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" UALCUNO si aspetterebbe di trovare un cantiere, prima o poi, lungo la strada. I cartelli gialli, di solito, indicano la vicinanza a scavi, palizzate, operai che lavorano o situazioni simili. E invece no. Si tratta solo di un “avvertimento”. Attenzione, andate piano, ai 30 chilometri allora, e attenzione ai dossi. In realtà i dossi proprio non ci sono: si tratta di buche, asfalto che manca, avvallamenti. Insomma, una strada da rimettere a posto. Cartelli che sono comparsi nell’ultimo anno, ma i residenti continuano a mandare foto e ad interrogarsi. Quello che vedete in foto è in via Arcivescovado, altri sono stati 2 piazzati in via Don Minzoni, altri ancora in via Confienza da via Cernaia fino in corso Matteotti. «Abbiamo segnalato al settore Viabilità — sottolinea il presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini — quali erano i tratti di strada più compromessi». Ed ecco che sono spuntati i segnali gialli e continueranno a spuntare dove non sono previsti lavori di sistemazione a breve. «È una precauzione — spiegano al settore Viabilità — meglio segnalare che il tratto di strada non è dei migliori piuttosto che ignorare la EMPO questione». ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" ON POTRÀ più vivere nello stesso Comune del fratello dopo che ha tentato di ucciderlo a bastonate. L’uomo, 75 anni, è accusato del tentato omicidio del fratello maggiore di 78 anni. I carabinieri della stazione di San Giorgio Canavese lo avevano fermato il 16 gennaio scorso. Ieri il gip ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora a San Giorgio Canavese. L’anziano dovrà lasciare il condominio dove abita anche il fratello. Tutto era nato da un litigio, l’ennesimo tra i due, famosi nel condominio per le loro discussioni furiose. Quel pomeriggio i due si erano affrontati in piazza Pescatore. Il fratello maggiore aveva avuto la peggio, colpito alla testa con un bastone. Alcuni testimoni hanno chiamato i carabinieri che hanno fermato l’aggressore. Il ferito era stato trasportato all’ospedale di Ivrea dove era stato medicato e dimesso con una proDSPD gnosi di 20 giorni. ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" -"4"/*5®$)*/0/3*41&55"*$3*5&3*'*44"5*1&3%&3®-"26"-*'*$"%*$&/530%*3*'&3*.&/50 %B4BMJ[[POJB.PSJOPJOPNJEFMMBSFUFPODPMPHJDB 4"3"453*110-* . AURO Salizzoni coordinerà il centro di riferimento regionale dei tumori al pancreas e probabilmente sarà anche responsabile del centro per i tumori all’esofago. Corrado De Santis ha avuto il mandato per coordinare la struttura dedicata al tumore alla mammella. Per quello del colon-retto i nomi sono due: per la parte oncologica Patrizia Racca; per quella chirurgica Mario Morino. Sono le prime indicazioni per dare forma concreta ai contenuti della riorganizzazione della rete oncologica. Entro un anno la rivoluzione dovrà essere completata con una prima verifica: chi non avrà rispettato i criteri fissati — numero degli interventi ma anche parametri dalla Città della Salute i suoi incontri con i direttori generali perché siano approvati i principi della delibera. Proseguirà nei prossimi mesi in tutte le azien- 4BSËJOFWJUBCJMF MPTQPTUBNFOUP EFJQB[JFOUJBMUFSNJOF EFMMBSJPSHBOJ[[B[JPOF #FSUFUUPi/FTTVOJOUFOUP QVOJUJWPGBSFNPBMUSJ DPOUSPMMJTFJMUSBHVBSEP OPOTBSËSBHHJVOUPw nell’esecuzione degli interventi — perderà la qualifica di centro di riferimento. Oscar Bertetto, responsabile della Rete oncologica del Piemonte, ha cominciato venerdì de del Piemonte. Si devono identificare i responsabili dei diversi centri di riferimento e in una stessa azienda bisognerà decidere dove si tratterà il tumore al colon-retto e dove quel- 0TDBS#FSUFUUP lo all’utero. Un esempio per tutti: «All’Asl To4 saranno i direttori a fare le loro proposte: sarà Chivasso a trattare il colon e Ivrea l’utero? Anche in questo caso — ma sia chiaro che stiamo parlando di esempi — per decidere si deve prendere in considerazione non solo la capacità e l’sperienza dei chirurghi, ma pure la presenza delle apparecchiature necessarie a garantire la sicurezza del paziente in caso di complicanze. L’assenza della radioterapia, ad esempio, può fare la differenza». Inevitabile lo spostamento dei pazienti. In alcuni casi il personale dovrà essere potenziato: fondamentale la comunicazio- ne ai cittadini. Non ci si potrà più rivolgere a un centro che non garantisce i parametri richiesti e si devono chiarire gli obiettivi per ciascuno dei centri. «Faremo verifiche periodiche — annuncia Bertetto — Se il controllo dimostrerà che i parametri sono stati rispettati tutto bene. In caso contrario faremo partire degli audit per capire le motivazioni per cui l’obiettivo non è stato centrato. Non ci sono intenti punitivi ovviamente, ma se dopo una seconda verifica il traguardo non sarà raggiunto allora la struttura perderà lo status di centro di riferimento». ª3*130%6;*0/&3*4&37"5" 12 LA STAMPA DOMENICA 24 GENNAIO 2016 . Novi e Tortona .43 In breve PRIMA EDIZIONE DI «NOVANTICO» CON LA NUOVA GESTIONE Hobbisti furibondi per gli aumenti “Stand troppo cari” Cambia il metodo di calcolo del plateatico e arrivano i rialzi: alcuni pagano il doppio L’opposizione all’attacco Novantico diventa subito terreno di battaglia politica. Il consigliere comunale di opposizione, Maria Rosa Porta, presenta un’interpellanza sulla scia della protesta degli ambulanti del mercatino del piccolo antiquariato che ieri hanno minacciato anche di non parteciparvi più, proprio nella giornata del cambio di gestione e del suo 25o anniversario. «Indignazione e incredulità – prosegue Maria Rosa L’ex sindaco Negri nel cda di Asmt Tortona 1 Ennio Negri sarà il rappresentante dell’amministrazione comunale nel consiglio di amministrazione di Asmt Tortona spa. Sindaco di Tortona dal 1982 al 1987, ex assessore provinciale, è collaboratore di Bardone dall’inizio del [M. T. M.] mandato. Polfer Ruba zaino sul treno clandestino bloccato 1 Ruba uno zaino a un dipendente del ministero di Grazia e Giustizia sul treno regionale Genova-Torino, ma il suo viaggio termina alla stazione di Novi. Il ladro, un nordafricano clandestino colpito da decreto di espulsione, è stato individuato e fermato dalla Polfer. Denunciato, è tornato libero. [G. FO.] GINO FORTUNATO NOVI LIGURE «Non è possibile un aumento del plateatico di queste proporzioni – dice Vito Ranieri di Alessandria, dal 1997 presente a Novantico -. Ho sempre pagato 14 euro in base alla superficie occupata, ma adesso mi chiedono di pagare una tassa in funzione della lunghezza dello stand. Da 14 euro sono passato a 30, oltre ai 16 euro di marca da bollo. Credo che non verremo più a Novi, se le cose rimarranno in questi termini». Lo sfogo ieri a Novantico dove l’organizzazione è passata nelle mani della società Mondo di Casale: ieri il primo appuntamento con la nuova gestione. I commercianti ambulanti e gli hobbisti si sono ritrovati un’amara sorpresa. «Conti alla mano – aggiunge Giorgio Viteritti di Borgo San Martino – ho dovuto pagare 48 euro. Sommati alla marca da bollo, alle spese di benzina e per pagarmi da mangiare, una giornata a Novi mi costa quasi 100 euro. Vendendo libri da un euro in su, riesco a malapena a rientrare nelle spese. Perché ciò accade solo a Novi? A Nizza ci chiedono 95 euro per 4 mesi, ad Alessandria 35 euro, a Basaluzzo 10 e a Stradella e Broni solo 5 euro». Nomina Vigili urbani Un novese su tre non paga le multe Quasi un novese su tre non paga le contravvenzioni. È emerso dalla relazione annuale della polizia municipale. Su contravvenzioni per quasi 600 mila euro, ne sono stati incassati circa 385 mila. Nel 2015, i «civich» sono intervenuti su 215 incidenti, nessuno mortale, decurtato mille 334 punti sulle patenti (ritirate 42 di cui 4 per guida senza patente). Per la Ztl sono state riscontrate quasi 2 mila violazioni. Sgomberati 3 edifici occupati abusivamente. [G. FO.] 1 Tetti in fiamme I portavoce della protesta Quattro degli standisti di Novantico che insieme con gli altri colleghi si lamentano per il salasso a cui sono sottoposti col plateatico Porta - questo ho raccolto stamane girando per i banchi del mercatino dell’antiquariato. Dovranno spiegare perché per festeggiare i 25 anni di un mercato di cui il nostro sindaco, che riveste anche la delega al Commercio vanta la primogenitura, le tariffe sono aumentate più del 200%. Bel metodo per rilanciare e invogliare gli operatori a tornare sulla piazza di Novi». La replica di Muliere «Il rilancio di Novantico passerà soprattutto per la qualità degli espositori – ha dichiarato Muliere – ma essendo questa la prima volta in cui la gestione è affidata a una società esterna, peraltro curatrice anche del mercato di Casale, molto rinomato, valuteremo nei prossimi giorni le ragioni delle rimostranze». 100 euro È la spesa complessiva che Giorgio Viteritti uno degli hobbisti di Novantico è costretto a pagare per partecipare alla fiera 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Roghi a San Sebastiano e a Casalnoceto 1 Danni ingenti in una cascina lungo la provinciale fra S. Sebastiano a Fabbrica Curone, dove è bruciato il tetto forse per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Fiamme anche sul tetto di una villetta in corso don Orione, a Casalnoceto. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Tortona. [M. T. M.] NECROLOGIE ANNIVERSARI 2005 24 GENNAIO 2016 avv. Fulvio Abre Con te Laura. TORTONA, INCONTRO CON L’AVVOCATO Ospedale, venerdì si discute il ricorso al Consiglio di Stato UN CAMIONISTA IN VAL BORBERA Adotta un cucciolo di cinghiale disperso 1 L’autotrasportatore Emiliano Muttillo, 48 anni di Stazzano, l’al- tro giorno ha raccolto lungo la strada della Val Borbera un cucciolo di cinghiale appena partorito. Ad Albera il cinghialetto è stato «adottato» da una signora del posto la quale, dopo averlo rifocillato e curato, ha deciso di custodirlo almeno fino a quando non sarà svezzato, esprimendo il desiderio di averne cura anche dopo. Venerdì l’avvocato Paolo Scaparone verrà a Tortona per illustrare ai sindaci del Distretto la sentenza con la quale il Tar ha respinto il ricorso per l’ospedale. L’assemblea dei sindaci, già convocata per martedì, slitterà di 3 giorni. All’incontro, fissato per le 16,30, in municipio, parteciperanno anche l’associazione Difesa salute e presidio ospedaliero e i Comitati Uniti per Tortona. Il ricorso chiedeva l’annullamento della delibera regionale con il quale quello di Tortona viene declassato ad ospedale di base. Email al Papa Il Tar ha respinto tutti i punti, a partire dai vizi di incompetenza fino all’incomprensibilità della scelta attuata dalla Regione di preferire Novi Ligure a Tortona per il Dea di primo livello. Ora non rimane che il ricorso al Consiglio di Stato e anche di questo si parlerà venerdì. Altro argomento all’ordine del giorno è l’ipotizzata intenzione della direzione Asl di spostare la sede del servizio veterinario a Sale, non centrale rispetto all’ampio territorio distrettuale con conseguente disagio per i gli utenti delle valli. Intanto il nuovo Comitato Uniti per Tortona ha deciso di scrivere una mail a Papa Francesco per chiedere il suo aiuto. [M. T. M.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12 LA STAMPA DOMENICA 24 GENNAIO 2016 Vercelli e provincia .41 . DOCENTE E POLITICO DOPO LA RIFORMA DI SAITTA E SERPIERI “Nessuno difende la nostra sanità” Scomparso a 72 anni Il Comitato Salviamo l’ospedale Sant’Andrea preoccupato per il destino di Oncologia il prof. Bellini Il futuro ROBERTO MAGGIO VERCELLI «Reparti fantasma e promesse mancate. Cosa sta facendo la politica locale in difesa della sanità vercellese?». Se lo chiedono gli oltre 7000 membri del Comitato salviamo l’ospedale Sant’Andrea, nato un anno fa a seguito della riorganizzazione della rete ospedaliera dell’assessore Saitta e del direttore Serpieri. Una riforma, a parere dei rappresentanti, che impoverisce l’Asl, taglia posti letto e cancella interi reparti ospedalieri. E che quest’anno dovrebbe entrare nella fase operativa, dopo l’ok dato dalla giunta regionale. Sono 7 mila i componenti del Comitato Salviamo l’ospedale Sant’Andrea che si interrogato sulla situazione del nosocomio Luigi Bobba «C’è l’assistenza territoriale» I dubbi del gruppo Dopo dodici mesi i membri del comitato si pongono alcuni interrogativi: «Ad oggi - dicono - arrivano notizie inquietanti su Oncologia, che passa da struttura complessa dotata di primario e posti letto, a struttura semplice senza primario e posti letto. Il tutto senza che sia stato avviato il piano territoriale per l’assistenza domiciliare. Da tempo ci stiamo ponendo una domanda: dov’è l’on. Bobba? Cosa ne pensa dei reparti fantasma che stanno per crearsi, e del totale disinteresse della maggioranza consiliare per le sorti del Sant’Andrea?». I 7000 si domandano anche «dove sono i tavoli tecnici promessi dal sindaco Forte sulla riforma ospedaliera e sull’inceneritore?». Infine chiedono a tutte le forze politiche e ai sindaci del territorio «quale sia il loro pensiero, come pensano che sarà il futuro della sanità vercellese, e se pensano di rimanere immobili a guardare o agire in qualche modo». La storia STEFANO FONSATO VERCELLI La posizione del Pd Dal canto suo il Pd, attraverso il segretario provinciale De Dominici, sottolinea «di non voler diminuire l’attenzione nei confronti degli ospedali di Vercelli e Borgosesia, per non rischiare una diminuzione dei servizi e la demotivazione del personale sanitario». Nel frattempo il partito rinnova la fiducia al sindaco Forte, dopo che il Tar, nei giorni scorsi, ha respinto tutti i ricorsi presentati in Piemonte contro la riorganizzazione di Saitta. Dandole quindi ragione sulla decisione assunta in prima persona di ritirare il ricorso votato dal Consiglio: «Le motivazioni che hanno originato la richiesta erano strumentali e infondate dicono dal Pd - e l’amministrazione ha agito in modo corretto, evitando spese inutili». «La riforma sanitaria? Sono stati assegnati 40 posti di continuità assistenziale tra Vercelli e Borgosesia, e ha consentito al SS.Pietro e Paolo di salvare il punto nascite, anche se è al limite con i numeri». Così il sottosegretario Luigi Bobba risponde agli interrogativi del Comitato. «Spesso ci si dimentica - continua - che la riorganizzazione prende in considerazione l'assistenza domiciliare e territoriale, che ormai ha un rilievo importante. E poi sono stato io a promuovere l'incontro tra Saitta e la Forte». Bobba rimarca infine la prospettiva di un insegnamento universitario a Vercelli collegato all'ospedale Maggiore di Novara. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Comune apre a via Vittorio Mero Vercelli non dimentica “lo sceriffo” Se n’è parlato nell’anniversario della morte del calciatore ntitolazione di una via a Vittorio Mero: il Comune di Vercelli apre le porte. Spiega l’assessore allo Sport, Carlo Nulli Rosso: «Non abbiamo mai ricevuto una richiesta formale da parte di amici o di un’associazione a tal scopo ma, allo stesso tempo, ci abbiamo pensato molto in amministrazione - spiega -. Solitamente attraverso la domanda esterna, la procedura viaggia con tempi più rapidi ma non è un problema se non arriverà: ci attiveremo noi stessi». I FOTO BENEDETTO Lo striscione apparso ieri al Piola durante la partita della Pro La ricorrenza Un tema che torna d’attualità ogni volta che il calendario recita «23 gennaio» giorno in cui, nel 2002, il difensore ver- cellese del Brescia perse la vita in quel maledetto incidente stradale tra i caselli di Ospitaletto e Rovato. Nel tempo, le città che han- no ospitato le gesta del calciatore, hanno istituito qualcosa di importante a suo nome: Brescia, a cui Vittorio è stato calcisticamente molto legato, ha istituito un torneo di calcio scolastico poi sospeso nel 2008 per mancanza di fondi. Lo Sceriffo era però strettamente connesso anche con Ravenna, città in cui aveva giocato e incontrato la moglie Monica e in cui ora riposa: i tifosi giallorossi gli hanno intitolato il settore curva della stadio «Bruno Benelli». A Vercelli ci si mosse per l’in- Era stato per decenni insegnante di lettere prima d’intraprendere la carriera politica. La città è in lutto per la morte di Eugenio Bellini, spentosi ieri pomeriggio all’ospedale Sant’Andrea. Aveva 72 anni e da alcuni mesi lottava contro la malattia, affrontata con coraggio e fierezza. Bellini era stato docente di italiano e storia all’Istituto Cavour dove aveva ricoperto anche l’incarico di vice preside. Insegnante pre- Bellini parato e sempre pronto al dialogo, era molto amato dai suoi allievi. Ma Eugenio Bellini era conosciuto anche per la sua passione politica. Dopo aver cominciato nella Democrazia Cristina, è stato tra la fine degli Anni 90 e l’inizio del 2000 consigliere comunale a Vercelli e in Provincia (dove fu anche assessore alla Cultura) nelle fila Forza Italia. Bellini è stato anche presidente di Coverfop, il consorzio per la formazione professionale. Lascia la moglie Carla, insegnante elementare, e i figli Massimiliano e Lau[P. MF.] ra. titolazione del campo sportivo di via Ivrea, mentre il Gruppo Sportivo Canadà - in cui Vittorio era cresciuto - gli ha tributato la Scuola Calcio: «È vero, si tratta di un tema che sta a cuore a tanti vercellesi e sono convinto che presto, saremo in grado di intitolare una strada anche per lo Sceriffo - chiosa Nulli Rosso -. Intanto, presto inaugureremo il campo di basket esterno al Pala Pregnolato dedicato ad Alberto Bellan, il giovane cestista tragicamente scomparso la scorsa estate». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Toro club Serata con Bruno 1 Pasquale Bruno, il leggendario difensore di mille battaglia granata, sarà l’ospite d’eccezione del Toro Club Eusebio Castigliano. La serata-evento si terrà venerdì 12 febbraio al Modo Hotel. Nel corso della serata anche una lotteria con simpatici premi, mentre verrà messa all’asta la maglia del Torino 2015-2016. Costo 25 euro (10 ridotti). Iscrizioni entro il 5 febbraio da «Manuela Tende», in via Bandiera 12. 12345367318 LA STAMPA LUNEDÌ 25 GENNAIO 2016 . Cronaca di Torino .51 Sabato l’urto che è costato la vita a un uomo di 55 anni, ieri un altro incidente Il weekend nero dei ciclisti: due morti in 24 ore L’ultima vittima è un cinese travolto in corso Dante. L’investitore: “Era vestito di scuro, l’ho visto tardi” CLAUDIO LAUGERI Trecentocinquanta metri. È l’ultimo viaggio di D. S., 51 anni, di origine cinese, investito sulla propria bici da un’auto all’incrocio tra via Saluzzo e corso Dante. È il secondo ciclista vittima della strada in due giorni, dopo l’uomo di 55 anni travolto sabato in corso Sacco e Vanzetti. Da aggiungere ai 28 pedoni investiti sulle strade della città dall’inizio dell’anno. Ieri poco dopo le 18,15 è avvenuto l’ennesimo incidente mortale. D. S. percorreva via Saluzzo, diretto verso il Lingotto. Abita nella zona di via Petrarca, con ogni probabilità era appena uscito di casa. Pedalava sulla propria bicicletta. Arrivato all’incrocio con corso Dante, ha visto che dalla propria sinistra non arrivavano auto e ha deciso di attraversare. Alla sua destra, però, arrivava la Jeep «Gran Cherokee» guidata da un uomo di 60 anni, che aveva superato da un centinaio di metri l’incrocio con via Nizza e viaggiava diretto verso corso Massimo D’Azeglio. «Era vestito di nero, l’ho visto soltanto all’ultimo momento alla mia sinistra, ma in un attimo era alla mia destra. Non ho potuto evitarlo» si dispera l’uomo, che si è subito fermato per soccorrere l’immigrato. Nell’urto, D. S. è stato sbalzato contro il lato destro del parabrezza; la bicicletta è scivolata sullo stesso lato del fuoristrada ed è rimasta incastrata sullo specchietto retrovisore, prima che qualcuno la spostasse per appoggiarla a una ringhiera. Sul posto sono arrivati i soccorritori del «118» e una pattuglia della polizia municipale, poi raggiunta da un’altra dell’Infortunistica. Il ciclista era già morto. Il medico legale ha firmato il referto poco prima delle 19. Questo incidente ripropone il problema delle sicurezza sulle strade della città. Una questione che sovente riguarda i Sulla strada L’incidente è avvenuto all’incrocio tra corso Dante e via Saluzzo L’investito è un immigrato di origine cinese REPORTERS pedoni, ma in molti casi anche i ciclisti rischiano di rimanere coinvolti in incidenti. Le campagne per un atteggiamento corretto (luci, giubbotti catarifrangenti) non sempre otten- gono i risultati sperati. E poi, c’è il problema dell’illuminazione. Il Comune ha già annunciato modifiche agli impianti, passando dalle attuali lampade a incandescenza (luci più cal- SANITÀ 2.0 Molinette de) a quelle a led, che dovrebbero garantire una maggiore visibilità sulle strade di maggior traffico. Come in corso Dante. Ma ieri, non è bastato. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI San Giovanni Bosco Un’unica piattaforma entro giugno 2017 Questionario telematico per valutare le prestazioni É in via di attuazione un’unica piattaforma informatica che unirà i quattro ospedali della Città della Salute: sarà pronta entro giugno 2017. É stato il primo degli ospedali torinesi, insieme al Maria Vittoria, ad offrire un questionario di gradimento on-line per valutare le prestazioni ricevute. Cto Martini I ticket non si pagano on line Ma ci sono i “punti rossi” Referti informatici ma senza allegati I ticket non si possono pagare on-line. Così come per le Molinette, per i pazienti del Traumatologico ci sono i «Punti rossi» o lo sportello bancario. Per il ritiro dei referti senza allegati, l’Asl To1 non si appoggia a Sistema Piemonte ma a Galileo: per usufruirne, bisogna farne richiesta allo sportello. REPORTERS Sant’Anna Visite programmabili sul sito della Regione Le visite di Prevenzione Serena, per il tumore della mammella e del collo dell’utero, si possono programmare sul sito www.regione.piemonte.it/ sanita Regina Margherita Tablet ai piccoli pazienti per seguire le lezioni Ospedale all’avanguardia Il cartaceo non è stato ancora dismesso, ma l’ospedale Mauriziano potrà inviare i documenti al Fascicolo elettronico, con la storia clinica dei pazienti, non appena la Regione darà il via Tra sei mesi in vigore il fascicolo sanitario elettronico Prenotazioni e referti on line: tutti in ritardo tranne il Mauriziano Grazie al sostegno della Fondazione Agnelli, con internet e tablet i bambini ricoverati possono collegarsi con la loro classe e seguire le lezioni dall’ospedale. Maria Vittoria Wi-fi gratuito entro un mese Qui, come all’ospedale San Giovanni Bosco, l’Asl To2 attiverà entro un mese un servizio gratuito wi-fi che permetterà ai pazienti di collegarsi a internet. Retroscena NOEMI PENNA ndietro e coscienti di esserlo». Così si presentano gli ospedali torinesi a sei mesi dell’entrata in vigore del Fascicolo Sanitario Elettronico. Il 2016 rappresenta per la sanità l’anno della «smaterializzazione», ma anche se qualcosa è stato fatto, gli operatori evidenziano mancanza d’investimenti e coordinamento da parte della Regione. Solo il Mauriziano ha fatto il salto nel digitale: da pochi giorni ha ampliato i suoi servizi di «I prenotazione e ritiro referti online, includendo le radiografie. «Abbiamo puntato sull’integrazione con Sistema Piemonte», spiega la dottoressa Silvia Torrengo: «In ospedale il cartaceo non è stato ancora dismesso, ma abbiamo introdotto la firma elettronica e potremmo inviare i documenti al Fascicolo elettronico, ma dobbiamo aspettare il via della Regione». Presente, ma non ancora utilizzata, è la cartella elettronica alla Città della Salute, dove il ticket on-li- ne è disponibile solo per Sant’Anna e Regina Margherita e le prenotazioni via mail sono una «richiesta di contatto». Attraverso il Sovracup, gestito da Sistema Piemonte, si possono effettuare prenotazioni dirette, scaricare referti, ma non tutti gli ospedali sono collegati. Non lo sono il San Luigi di Orbassano e l’istituto di Candiolo, che ha preferito creare un sistema indipendente – unico in Italia – attraverso due applicazioni per smartphone. «In Asl To1 abbiamo concluso la mappatura degli applicativi informatici per capire come muoverci», dichiara il direttore Giovanni Maria Soro. Pier Carlo Sommo della To2 denuncia «la mancanza di linee guida. Le idee ci sono, ma in questo settore non si sta investendo». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Oftalmico Controlli prenotabili sul portale dell’Asl Fino a quando non sarà suddiviso fra Città della Salute e San Giovanni Bosco, per prenotare una visita bisognerà utilizzare il sito internet dell’Asl To1. San Luigi di Orbassano Cartella via mail solo per la cardiologia La cartella elettronica è attiva solo in Cardiologia. Tutti gli altri referti medici si ritirano di persona, allo sportello: alcuni possono essere spediti a casa. Istituto di Candiolo In contatto con il medico grazie alle App Ha creato due applicazioni per smartphone che permettono ai pazienti di esser sempre in contatto con il medico e di trasmettere i propri parametri vitali.