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Manuale avvelenamento da esche
Dipartimento Territoriale della Calabria Sezione di Catanzaro AVVELENAMENTO DA ESCHE: NORMATIVA VIGENTE, SOSTANZE TOSSICHE E SINTOMI Introduzione al problema INTRODUZIONE AL PROBLEMA il convincerli a segnalare questa pratica Sottosegretario alla Salute Francesca incivile e criminosa alle Autorità Martini, coinvolte Il 10 del novembre attraverso stampa, un 2008 comunicato dichiarò necessaria nell’applicazione della normativa vigente. un’ordinanza volta a rafforzare il Urge oramai collaborare tutti per quadro normativo riguardante la tutela rompere il muro di omertà che circonda della salute pubblica, “salvaguardando l’uso dei bocconi avvelenati e la morte l’incolumità degli di migliaia di animali selvatici, cani, dallo gatti randagi e domestici. animali e spargimento delle persone, dell’ambiente di esche contenenti A questo proposito, il 18 dicembre sostanze nocive o bocconi avvelenati”. 2008 è stata emanata un’ordinanza Il rapporto etico tra uomo e animale è concernente le “Norme sul divieto di un argomento di grande interesse da utilizzo e di detenzione di esche o di parte del Governo politico del Paese, bocconi avvelenati”, che si prefigge sia a livello nazionale che regionale, l’obiettivo nonché provinciale e comunale [5]. avvelenamenti e di conoscerne i luoghi Tutte le normative atte a proteggere la e i veleni maggiormente utilizzati, al fauna selvatica, disciplinare l’attività fine ultimo di consentire l’avanzamento venatoria e a debellare in maniera di eventuali indagini di polizia volte ad definitiva piaga individuare i colpevoli, per i quali sono in previste sanzioni amministrative ed l’incresciosa dell’avvelenamento, mettono evidenza la necessità di sensibilizzare la coscienza dei cittadini, anche penali. per 1 di monitorare gli Ordinanza 18 dicembre 2008 U i compiti del medico veterinario L’Ordinanza descrive: (Art.2) che, <<sulla base di una le finalità della stessa, riportando sintomatologia conclamata, emette di diagnosi sospetto al comma 2 dell’Art.1 che: avvelenamento (…) deve darne <<Ai fini della tutela della immediata salute della sindaco e al servizio veterinario salvaguardia e dell’incolumità della Azienda sanitaria locale delle persone, degli animali e territorialmente dell’ambiente (Art.2 - comma1); pubblica, è vietato a comunicazione competente>> chiunque utilizzare in modo oppure, improprio, preparare, miscelare dell’animale, ha l’obbligo di e abbandonare esche e bocconi inviare le spoglie, e ogni altro avvelenati o contenenti sostanze campione tossiche o nocive, compresi vetri, all’Istituto plastiche e metalli; è vietato, sperimentale altresì, la detenzione, l’utilizzo e territorio l’abbandono opportuno, di qualsiasi da intossicazioni poter o il causare lesioni caso che di morte ritiene utile, zooprofilattico competente e, ove può per ritenga emettere diagnosi autonoma; alimento preparato in maniera tale in al al ruolo zooprofilattici degli Istituti sperimentali, soggetto che lo ingerisce>>; stabilendo il limite temporale e al comma 3 dell’Art.1 che: massimo per l’esecuzione delle <<il proprietario o il analisi e l’iter da seguire in caso responsabile dell’animale (…) di deve segnalare alle Autorità (Art.3): competenti>>; 2 positività del campione Ordinanza 18 dicembre 2008 U <<1. Gli Istituti zooprofilattici inoltre sperimentali devono sottoporre dell’area interessata; ad autopsia l’animale all’eventuale bonifica gli obblighi per i produttori di ed effettuare le opportune analisi presidi sui prodotti fitosanitari, nonché di campioni pervenuti o prelevati in sede autoptica. entro dall’arrivo trenta del e qualunque sostanza pericolosa 2. (…) deve eseguire le analisi medico-chirurgici per la salute pubblica. Questi giorni campione devono provvedere all’aggiunta e di una sostanza amaricante al comunicarne gli esiti al medico prodotto, veterinario che ha inviato i renderlo sgradevole ai bambini e campioni, al Servizio veterinario agli dell’Azienda inoltre devono regolare l’accesso sanitaria locale all’ qualora contenitori. all’Autorità giudiziaria>>. a dare “esca” non tale da bersaglio; tramite appositi Infine hanno l’obbligo di visionare le etichette i compiti del sindaco, il quale è tenuto modo animali territorialmente competente e, positivo, in dei prodotti, assicurandosi che immediate siano indicati le modalità d’uso e disposizioni per l’apertura di di un’indagine e deve provvedere stesso. 3 smaltimento del prodotto Normativa di riferimento U NORMATIVA DI RIFERIMENTO Normativa Regio Decreto 5 Giugno 1939, n. 1016 (GU n. 172 del 25/07/1939) Legge 27 dicembre 1977, n. 968 (GU n. 003 del 04/01/1978) ”Principi generali e disposizioni per la protezione e la tutela della fauna e la disciplina della caccia” Legge quadro n. 157 dell’11 febbraio 1992, “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” Descrizione Riferimenti Regolamenta l’uso dei bocconi avvelenati in determinati periodi, in ore notturne, con l’obbligo di avviso alla popolazione. Articolo 26 - l'uso dei lacci, tagliole, trappole e bocconi avvelenati di cui all'articolo precedente è subordinato alla osservanza delle seguenti norme: a) i lacci, le tagliole, le trappole debbono essere usati in modo da non presentare pericolo per la selvaggina non dannosa o per gli animali domestici; b) da un'ora prima del sorgere del sole ad un'ora dopo il tramonto i lacci e le trappole debbono essere disarmati e le tagliole debbono avere il gancio di arresto chiuso in modo da riuscire innocui; c) i bocconi avvelenati debbono essere collocati un'ora dopo il tramonto ed asportati un'ora prima del sorgere del sole; d) i punti ove sono collocati lacci, tagliole, trappole e bocconi avvelenati devono essere contrassegnati in modo visibile a fine di renderne agevole l'identificazione; e) deve essere tenuta nota esatta del punto ove siano collocati i lacci, le tagliole, le trappole ed i bocconi avvelenati, nonché del relativo numero. (…) L’uso di sostanze tossiche e veleni nonché di tagliole, lacci, trappole ed altri mezzi coercitivi per la cattura della fauna selvatica è vietato tassativamente su tutto il territorio nazionale. Articolo 20. Altri divieti E’ vietato a chiunque: (…) usare munizione spezzata nella caccia agli ungulati;usare esche o bocconi avvelenati;usare armi da sparo munite di silenziatore o impostate con scatto provocato dalla preda; (…) Oltre a ribadire il divieto di utilizzo di bocconi avvelenati, prevede sanzioni penali. Articolo 21. Divieti (modificato dall’art. 11 bis, comma 1, lett. B del D.L. 23/10/96, n. 542, convertito dalla legge 23/12/96, n. 649) (…) u) usare munizione spezzata nella caccia agli ungulati; usare esche o bocconi avvelenati, vischio o altre sostanze adesive, trappole, reti, tagliole, lacci, archetti o congegni similari; fare impiego di civette; usare armi da sparo munite di silenziatore o impostate con scatto provocato dalla preda; fare impiego di balestre. (…) 4 Sanzioni penali Articolo 31. Sanzioni La sanzione amministrativa da l.10.000 a lire 500.000 per chi esercita la caccia con mezzi non consentiti ovvero su specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti non è consentita la caccia;in caso di recidiva la sanzione amministrativa da l.100.000 a lire un milione e la sospensione della licenza fino a un anno;in caso di ulteriore recidiva la sanzione amministrativa da l.200.000 a lire due milioni e la revoca della licenza; Articolo 30. Sanzioni 1. Per le violazioni delle disposizioni della presente legge e delle leggi regionali si applicano le seguenti sanzioni: (…) h) l’ammenda fino a lire 3.000.000 per chi abbatte, cattura o detiene specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita o fringillidi in numero superiore a cinque o per chi esercita la caccia con mezzi vietati. (…) Normativa N diormativa riferimento di riferimento U U Legge n. 473 del 22 novembre 1993, “Nuove norme contro il maltrattamento animale” Legge Regionale (LR) Toscana n. 39 del 16 agosto 2001, “Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate” Modifica l’art. 727 del Codice Penale (CP) Vieta l’utilizzo, l’abbandono, la preparazione e la detenzione di esche o bocconi avvelenati, al fine di tutelare la salute umana, l’igiene pubblica e l’ambiente Articolo 727 del CP. Maltrattamento di animali Chiunque incrudelisce verso animali senza necessità o li sottopone a strazio o sevizie o a comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche, ovvero li adopera in giuochi, spettacoli o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro caratteristiche anche etologiche, o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'ammenda da lire due milioni a lire dieci milioni. Vedi Riferimenti Articolo 1. Finalità 1. Ai fini della tutela della salute umana, dell'igiene pubblica e dell'ambiente, è vietato a chiunque l'utilizzo, l'abbandono, la preparazione o la detenzione di esche o bocconi contenenti sostanze velenose o nocive, come definiti al comma 2. 2. Il divieto si applica a qualsiasi alimento preparato in maniera da poter causare intossicazioni o lesioni all'animale che lo ingerisce, fatte salve le attività di derattizzazione di cui all'articolo 2. 3. Sono fatte salve le disposizioni della legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) concernenti il divieto di uso dei bocconi e delle esche avvelenate come mezzi di caccia e le sanzioni relative alla violazione di tale divieto. Articolo 3. Sanzioni 1. Fatta salva l'applicazione di ulteriori sanzioni previste dalla normativa nazionale, chiunque violi le disposizioni di cui agli articoli 1 e 2 è soggetto ad una sanzione amministrativa di Lire 3.000.000 (Euro 1549,37). È altresì previsto il sequestro cautelare delle esche e bocconi avvelenati e la confisca amministrativa degli stessi ai sensi dell'articolo 13, comma 4, della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale). 2. In caso di violazione delle disposizioni di cui all'articolo 1 da parte di soggetti titolari di autorizzazioni o licenze regionali o provinciali inerenti attività faunistiche, agrosilvopastorali o di raccolta di prodotti spontanei del bosco è prevista la sanzione accessoria della sospensione per un anno dell'autorizzazione, del tesserino o della licenza; la reiterazione degli atti vietati dall'articolo 1 dà luogo alla revoca dell'autorizzazione, del tesserino o della licenza. (…) Articolo 1. Finalità Legge Regionale (LR) Umbria n. 27 del 22 ottobre 2001, “Norme in materia di divieto di detenzione ed utilizzazione di esche avvelenate” 1. E' fatto divieto, ai fini della tutela della salute umana, dell'igiene pubblica e dell'ambiente, di preparare, detenere, utilizzare ed abbandonare esche o bocconi avvelenati contenenti sostanze velenose o nocive. Vieta di preparare, detenere, utilizzare ed 2. Il divieto si applica a qualsiasi sostanza ingeribile abbandonare preparata idonea a causare intossicazioni, lesioni o esche o bocconi comunque sofferenze all'animale che la ingerisce, ad avvelenati esclusione delle attività di derattizzazione di cui all' contenenti articolo 2 . sostanze velenose 3. Sono fatte salve le disposizioni della legge 11 o nocive febbraio 1992, n. 157 concernenti il divieto di uso dei bocconi e delle esche avvelenate come mezzi di caccia e le sanzioni relative alla violazione di tale divieto. 5 Articolo 3. Sanzioni 1. Fatta salva l'applicazione delle diverse sanzioni previste dalla normativa vigente, chiunque violi le disposizioni di cui agli articoli 1 e 2 è soggetto ad una sanzione amministrativa da lire 200.000 a lire 1.200.000. Normativa di riferimento U Legge Regionale (LR) Puglia n. 27 del 24 dicembre 2003, “Norme particolari relative al divieto di utilizzo e detenzione delle esche avvelenate” Legge 20 luglio 2004 n. 189, “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate” Codice penale (CP) Vieta l'utilizzo, l'abbandono, la preparazione e la detenzione di esche o bocconi contenenti sostanze nocive Modifica alcuni articoli del Codice Penale (CP): art. 544bis, 544-ter, 544quater, 544quinquies, 544sexies, 638, 727, 19-ter, 19-quater. Prevede sanzioni penali e amministrative per chi avvelena sostanze destinate all’alimentazione, per chi non osserva un provvedimento dato dall’Autorità e per chi getta in Articolo 1. Finalità 1. La Regione Puglia, al fine di concorrere alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio animalistico e faunistico, vieta l'utilizzo, l'abbandono, la preparazione e la detenzione di "esche" o "bocconi" contenenti sostanze nocive, salvo quanto previsto all'articolo 2. 2. Con il termine di "esca" o "boccone" s'intende, ai sensi della presente legge, la preparazione di qualsiasi alimento contenente percentuali di sostanze velenose o nocive tali da causare lesioni, sofferenze e morte all'animale che lo ingerisce. Articolo 544-bis. Uccisione di animali [I]. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi. Art. 544-ter. Maltrattamento di animali [I]. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. [II]. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. [III]. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale. Art. 638 Uccisione o danneggiamento di animali altrui Chiunque senza necessità uccide o rende inservibili o comunque deteriora animali che appartengono ad altri e' punito, salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire seicentomila. La pena e' della reclusione da sei mesi a quattro anni, e si procede d'ufficio, se il fatto e' commesso su tre o piu' capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria. Non e' punibile chi commette il fatto sopra volatili sorpresi nei fondi da lui posseduti e nel momento in cui gli recano danno. Art. 727. Abbandono di animali Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Art. 440 Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. La stessa pena si applica a chi contraffa, in modo pericoloso per la salute pubblica, sostanze alimentari destinate al commercio. La pena è aumentata se sono adulterate o contraffatte sostanze medicinali. 6 Articolo 5. Sanzioni 1. Fatta salva l'applicazione di ulteriori sanzioni previste dalla normativa vigente, chiunque violi le disposizioni rivenienti dagli articoli 1 e 2 è soggetto a una sanzione amministrativa da 100 a 600 euro. (…) Vedi Riferimenti Vedi Riferimenti Normativa di riferimento U luogo pubblico oggetti molesti. Art. 650. Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206. Art. 674. Getto pericoloso di cose Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori, o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206. 7 Caratteristiche dei veleni U CARATTERISTICHE DEI VELENI CARATTERISTICHE DEI VELENI VELOCITA’ DI AZIONE veleni ad effetto immediato esempio: stricnina GRAVITA’ DEI SINTOMI veleni ad esordio lento e subdolo (anche dopo 48-72 ore dopo l’ingestione) esempio: topicidi rodenticidi dipende da: dose del veleno; peso e mole dell’animale; tipo di veleno; tempo trascorso dal momento dell’ingestione. SINTOMI: debolezza, perdita dell’appetito, anemia, etc. 8 Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici U SINTOMI E VELENI Sintomi possibili e corrispondenti veleni Sintomi Irrigidimento degli arti, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, respiro difficoltoso, crisi convulsive; accompagnati o meno da vomito e raramente da diarrea Fenomeni emorragici che, se solo interni, danno pallore delle mucose, respirazione difficoltosa, grave stato di prostrazione con petecchie o emorragie nasali e sempre senza vomito Comparsa dei sintomi Veleni Dai 30 minuti alle 2 ore dopo l'ingestione Veleni neurotropi Dopo qualche giorno dall'ingestione Veleni emorragipari I sintomi compaiono precocemente Veleni tossici sul sistema gastro-intestinale Vomito e diarrea anche emorragica, con dolore addominale Fonte: G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Nota II – Applicazione della legge regionale Toscana”, O&DV – Obiettivi & Documenti Veterinari n.7/8. DETTAGLIO SOSTANZE TOSSICHE, SINTOMATOLOGIA E INDICAZIONI UTILI AI FINI DIAGNOSTICI Quadro sinottico dei prncipali avvelenamenti, con alcune inidicazioni utili ai fini diagnostici Sostanza tossica Sintomatologia Lesioni anatomopatologiche Matrici da prelevare Poche le lesioni macroscopiche. Petecchie emorragiche in sede gastrica e pancreatica, pancreatite. Contenuto gastrico, vomito Stricnina Tossico di origine vegetale Rodenticida Di tipo nervoso. Ipereccitabilità, contrazioni muscolari, trisma mandibolare, contrattura del diaframma, arresto cardiaco. Fosfuro di zinco Pesticida rodenticida Azione irritante sulle Gastroenterite emorragica, ittero, mucose, degenerazione vomito, coliche, feci fosforescenti di grassa del fegato e rene, odore agliaceo. Oliguria, anuria, delirio, edema polmonare coma. quando inalato. Bradicardia, tremori muscolari, Organofosforicideambulazione rigida, eccitabilità, Carbammati paralisi muscolare, dispnea, miosi, Pesticidi insetticidi lacrimazione, scialorrea. Non si apprezzano lesioni macroscopiche. Raramente edema polmonare. 20 gr Fegato Esche Contenuto gastrico, vomito 10 gr 20 gr Fegato, rene Esche Contenuto gastrico, vomito 10 gr 5 ml Sangue Esche 9 Quantità minima da prelevare 10 gr Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici U Metaldeide Pesticida molluschicida Anticoagulanti Rodenticidi Arsenico Pesticida inorganico Cloralosio Narcotico rodenticida Crimidina Rodenticida Cianuri Tossici minerali Erbicidi triazinici Clorati Erbicidi inorganici Gastroenterite emorragica, statosi Di tipo nervoso: convulsioni, epatica, odore di tachicardia, tachipnea, morte per paralisi formalina all’apertura respiratoria. dello stomaco. Colore Coliche con vomito caseoso. verde azzurro del contenuto gastrointestinale. Allungamento del tempo di coagulazione. Diatesi emorragica. Emorragie in tutti gli organi e tessuti (particolarmente a livello del sottocute e della muscolatura scheletrica). Avvelenamento acuto: dolore addominale, vomito, diarrea con sangue, sete intensa, tachicardia. Avvelenamento cronico: dimagrimento, lesioni cutanee e delle mucose, alopecia. Avvelenamento acuto: gastroenterite necrotico-emorragica, degenerazione renale ed epatica, petecchie emorragiche cardiache. Avvelenamento cronico: ipercheratosi, anemia aplastica, cirrosi, nefrite. Di tipo nervoso: ipereccitabilità, atteggiamento aggressivo, convulsioni, ipotermia, miosi, grave depressione respiratoria. Non si apprezzano lesioni. Talvolta edema polmonare. Di tipo nervoso: convulsioni tonicocloniche, opistotono, movimenti di masticazione con scialorrea, ipertermia. Non si apprezzano lesioni macroscopiche. Andamento iperacuto: convulsioni, dispnea, midriasi, scialorrea. Non si apprezzano lesioni. Sangue rosso lacca. Odore di mandorle amare nel contenuto dello stomaco (non costante). Depressione del sensorio, anoressia, atassia locomotoria, scialorrea, diarrea. Petecchie emorragiche su organi e visceri. Congestione epatica, renale, gastrointestinale. Dolori addominali con diarrea emorragica. Emoglobinuria, ematuria, emottisi, sangue colore cioccolato, congestione di visceri ed organi. 10 Contenuto gastrico, vomito 10 gr Esche Contenuto gastrico, fegato, rene 10 gr 5 ml Sangue Esche Contenuto gastrico, fegato, rene 10 gr 10 gr Esche Contenuto gastrico, vomito, fegato, rene 10 gr 5 ml Sangue Esche Contenuto gastrico, vomito 10 gr 20 gr Fegato Esche Sangue Contenuto gastrico 5 ml 20 gr Esche Contenuto gastrico, vomito 20 gr 5 ml Sangue Esche Contenuto gastrico, fegato, rene Esche 20 gr Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici U Paraquat Erbicida DNOC (Dinitro ortocresolo) Erbicida Imidaclopride Antiparassitario (Advantage) Manifestazioni irritativo-infiammatorie delle prime vie respiratorie. Vomito, diarrea, polmonite. Epistassi. Azione caustica locale, polmonite, degenerazione epatica e renale, gastrite emorragica. Ipertermia, sete, coliche addominali, sudorazione, astenia, ittero, urine e feci gialle che anneriscono all’aria. Ittero generalizzato, degenerazione epatica e renale, sangue colore cioccolato, rigidità cadaverica precoce. Di tipo nervoso: convulsioni tonicocloniche della muscolatura scheletrica. Irritante per occhi, pelle e vie respiratorie. Non si apprezzano lesioni macroscopiche. Contenuto gastrico, vomito Fegato Sangue Esche Contenuto gastrico Vomito Esche Contenuto gastrico, vomito 10 gr 5 ml 20 gr 10 gr 20 gr 10 gr Fegato Esche Contenuto Avvelenamento acuto: lesioni poco gastrico, apprezzabili, mucose vomito Avvelenamento acuto: eccitazione alternata a depressione, cianotiche, edemi diffusi a carico di Sangue, latte Organo clorurati vomito, insufficienza respiratoria. Pesticidi insetticidi Avvelenamento cronico: organi e visceri. Fegato, rene dimagrimento, intossicazione epatica, Grasso Avvelenamento cloracne. perirenale cronico: degenerazione epatica e renale. Fonte: G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Nota II – Applicazione della legge Toscana”, O&DV – Obiettivi & Documenti Veterinari n.7/8. 11 20 gr 20 gr 10 ml 10 gr 10 gr regionale Come si presentano le esche U COME SI PRESENTANO LE ESCHE Le esche si presentano come: Carcasse di piccoli animali (fagiano, quaglie, etc.) imbottiti di veleno Colli di pollo con stricnina Uova avvelenate, nella maggior parte dei casi riempite con IDC (inibitori della colinesterasi: organofosfati o esteri fosforici e carbammati) 12 Come si presentano le esche U Piselli intrisi di veleno liquido Salsicciotti imbottiti di veleno Formaggio con fosfuro di zinco Pezzi prosciutto avvelenati 13 Come si presentano le esche U Bocconi di cotenne e lardo avvelenati Esca con metaldeide Palline da tennis ripiene di veleno 14 Come si presentano le esche U Polpette di carne cruda Organi di animali avvelenati (es. polmone ripieno di mortadella e metaldeide) 15 Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso DOMANDE PIU’ FREQUENTI Fonte: Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=213&area=ministero&colore=2 In caso di 1. identificare nel modo più preciso sospetto possibile la sostanza con la quale il avvelenamento di un animale: Il Veterinario punto di nostro animale è venuto a contatto Qualora si (nome commerciale del prodotto ed verifichi un evento potenzialmente eventuali indicazioni di rischio in pericoloso: ingestione di veleni o etichetta); sostanze tossiche (topicidi, pesticidi, 2. osservare fitofarmaci, lumachicidi o sostanze non macroscopiche del prodotto: odore, note) oppure sovradosaggio o scambio colore, aspetto (es. schiumosità); accidentale di farmaci, ingestione di 3. fornire indicazioni circa la quantità piante, funghi, ecc. da parte di animali assunta domestici è necessario valutare subito intenzionale; il rischio di intossicazione, contattare 4. comunicare la via di esposizione un medico veterinario o recarsi presso (inalazione, il cutaneo ecc.); riferimento più è essenziale. vicino il pronto soccorso veterinario. in le modo caratteristiche accidentale ingestione, o contatto 5. indicare il luogo (aperto o chiuso); 6. comunicare il tempo trascorso La raccolta delle seguenti informazioni dall'ingestione e tra l’ingestione e la è estremamente importante per poter comparsa di eventuali sintomi. rispondere alle domande del medico Se il Veterinario non può intervenire veterinario: subito, 16 può comunque fornire Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso U indicazioni utili circa il comportamento In caso di ritrovamento di da tenere e gli eventuali interventi di primo soccorso che il proprietario può esche: Avvisare gli Organi di Polizia ed il mettere in atto (indurre il vomito, mantenere calmo l’animale, Servizio non Veterinario della ASL competente per territorio somministrare latte ecc.). oppure in caso di impossibilità di un intervento ATTENZIONE eseguire tali operazioni solo su indicazione del immediato da parte delle Autorità medico competenti, veterinario. prima di raccogliere qualunque materiale sospetto munirsi In caso di animale deceduto: di guanti e mascherina. o Chiamare il Veterinario per Il materiale raccolto, accuratamente fare tutti gli accertamenti custodito e trasportato in contenitori di del caso; plastica chiusi ermeticamente, deve essere inviato, tramite un Veterinario, oppure all’Istituto o prelevare l’animale morto ed inviarlo, tramite Veterinario, Zooprofilattico Sperimentale. un all’Istituto Azioni legali: Zooprofilattico Sperimentale che provvederà ad effettuare Utilizzare bocconi avvelenati è un gli esami di laboratorio per reato. accertare La denuncia contro i responsabili, la causa del sospetti tali o ignoti consente di decesso. o segnalare l’episodio migliorare al il monitoraggio ed i Servizio veterinario dell’ASL controlli sul territorio per prevenire i competente per territorio e rischi per le persone, gli animali e agli Organi di Polizia. l’ambiente. 17 Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso Quali sono le zone a rischio? o ambiente Le zone sono: aziende o ambiente urbano: parchi, extraurbano: faunistiche, naturali, parchi oasi naturali, giardini, spazi condominiali e terreni agricoli coltivati e zone dove vivono colonie località di montagna dove si feline; raccolgono tartufi. OPERAZIONI DI PRIMO SOCCORSO Fonte: intervista al Dottor Giovanni Brajon http://www.izslt.it/izs/modules/news/article.php?storyid=6 Qual è, da un punto di vista ingestione della stessa da parte del pratico, il ruolo del cittadino? proprio animale. La prima cosa da Cosa si deve fare se ci si trova fare è segnalare a qualsiasi forza di di fronte ad un “boccone polizia situazioni sospette; poi la sospetto”? rete integrata del sistema farà sì che il percorso venga convogliato nella In questi anni è stata sensibilizzata giusta pure nell’impossibilità di avere sul posto la cittadinanza, collaborazione con in diversi enti un agente direzione. di polizia, Tuttavia, bisogna locali, attraverso, ad esempio, la evitare, ovviamente, di toccare con divulgazione di le mani il materiale rinvenuto, che raccoglierlo con un sacchetto o un forniscono utili indicazioni precise fazzoletto, consegnarlo al primo su come comportarsi in caso di posto di polizia segnalando il luogo rinvenimento di un esca o peggio di in cui è stato ritrovato. Sono anche messaggi su di siti depliant internet, o 18 Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso U state date istruzioni minime su come ad un medico veterinario di fiducia può essere confezionata e come si o alla guardia veterinaria presente può presentare un’esca al fine di quasi ovunque. evitare eccessivi allarmismi ma, al Se invece l’animale è in condizioni contempo, anche perché si abbia gravi e si presume che questa sua coscienza dei reali pericoli. condizione sia dovuto all’ingestione di un’esca, allora non c’è tempo da Come ci si deve comportare, perdere: l’unica è invece, se si è proprietari di tempestivamente animali Anche se, in questi casi, se davvero domestici e, in al ricorrere veterinario. l’esca è stata ingerita, le possibilità particolare, di gatti e di cani? di salvare l’animale sono Il primo consiglio pratico è quello decisamente di usare la museruola, soprattutto se ultima evenienza, di fronte al dolore si fanno passeggiate in alcune zone della perdita del proprio 'amico' dove il rischio di trovare esche animale, l'azione più bella che un avvelenate può essere elevato, ecco cittadino può fare è quella di perché è importante l'azione di favorire le indagini, cercando di tabellazione Comuni. capire quindi il tipo di veleno Nell’eventualità in cui l’esca fosse attraverso le analisi di laboratorio, stata ingerita, occorre provocare il pensando che così la vita del vomito, facendo magari uso di sale. proprio cane potrebbe salvare quella Il passaggio successivo è rivolgersi di altri animali. fatta dai 19 esigue. In questa Bibliografia U BIBLIOGRAFIA 1. Ministero della Salute, http://www.salute.gov.it/; 2. G. Mengozzi, M. Giorgi, V.Meucci, M.S. Lallo, L. Intorre, G. Soldani, “Incidenza delle intossicazioni animali nel Centro Italia”, Dipartimento di Clinica Veterinaria, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Pisa; 3. Stefania Rapaccini, “Animali domestici a rischio avvelenamento”, La Settimana Veterinaria, n°597, 27 febbraio 2008; 4. F. Corrias, S. Martelli, S. Stefanelli, M. Fortini, C. Focardi, A. Nardi, G. Brocherel, D. Deni, M. Mari, G. Brajon, “Considerazioni sull’appplicazione della Legge Regionale Toscana n. 39/01”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°4; 5. G. Brajon, “Regional regulations prohibiting the use and possession of poisoned lures”, Vet. Res. Comm, 2004; 6. A cura di Antonio Passaro, Intervista al Dottor Giovanni Brajon, “Lotta all’uso dei veleni contro gli animali”, 2009, http://www.izslt.it/izs/modules/news/article.php?storyid=6; 7. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Avvelenamento di animali con bocconi avvelenati, Nota I – Riferimenti legislativi”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°6; 8. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Avvelenamento di animali con bocconi avvelenati, Nota II – applicazione della Legge Regionale Toscana”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°7/8; 9. “Esche avvelenate, fac simile di denuncia”, @nmvi Oggi – L’informazione Veterinaria On Line, 18/06/2009; 10. “Bocconi killer, presto obbligo di denuncia e analisi”, @nmvi Oggi – L’informazione Veterinaria On Line, 11/11/2008; 20 Bibliografia U 11. “BTV, da 8 dicembre periodo libero da vettori”, @nmvi Oggi – L’informazione Veterinaria On Line, 28/11/2008; 12. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Esche e bocconi avvelenati – Il ruolo del veterinario nella Legge Regionale Toscana n.39/2001”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°9; 13. “Esche avvelenate, i compiti dei veterinari”, @nmvi Oggi – L’informazione Veterinaria On Line, 07/01/2009; 14. “Ordinanza esche, osservazioni e proposte”, @nmvi Oggi – L’informazione Veterinaria On Line, 21/01/2009; 15. “Avvelenamento, obblighi veterinari in vigore”, L’informazione Veterinaria On Line, 19/01/2009. 21 @nmvi Oggi – Indice U INDICE Introduzione al problema pag 1 Ordinanza 18 dicembre 2008 pag 2 Normativa di riferimento pag 4 Caratteristiche dei veleni pag 8 Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici pag 9 Come si presentano le esche pag 12 Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso pag 16 Bibliografia pag 20 Indice pag 22 Realizzazione dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario del Dipartimento Territoriale della Calabria dell’IZSM Portici a cura di 22