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Manuale avvelenamento da esche

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Manuale avvelenamento da esche
Dipartimento Territoriale della Calabria
Sezione di Catanzaro
AVVELENAMENTO DA ESCHE:
NORMATIVA VIGENTE,
SOSTANZE TOSSICHE E SINTOMI
Introduzione al problema
INTRODUZIONE AL PROBLEMA
il
convincerli a segnalare questa pratica
Sottosegretario alla Salute Francesca
incivile e criminosa alle Autorità
Martini,
coinvolte
Il
10
del
novembre
attraverso
stampa,
un
2008
comunicato
dichiarò
necessaria
nell’applicazione
della
normativa vigente.
un’ordinanza volta a rafforzare il
Urge oramai collaborare tutti per
quadro normativo riguardante la tutela
rompere il muro di omertà che circonda
della salute pubblica, “salvaguardando
l’uso dei bocconi avvelenati e la morte
l’incolumità
degli
di migliaia di animali selvatici, cani,
dallo
gatti randagi e domestici.
animali
e
spargimento
delle
persone,
dell’ambiente
di
esche
contenenti
A questo proposito, il 18 dicembre
sostanze nocive o bocconi avvelenati”.
2008 è stata emanata un’ordinanza
Il rapporto etico tra uomo e animale è
concernente le “Norme sul divieto di
un argomento di grande interesse da
utilizzo e di detenzione di esche o di
parte del Governo politico del Paese,
bocconi avvelenati”, che si prefigge
sia a livello nazionale che regionale,
l’obiettivo
nonché provinciale e comunale [5].
avvelenamenti e di conoscerne i luoghi
Tutte le normative atte a proteggere la
e i veleni maggiormente utilizzati, al
fauna selvatica, disciplinare l’attività
fine ultimo di consentire l’avanzamento
venatoria e a debellare in maniera
di eventuali indagini di polizia volte ad
definitiva
piaga
individuare i colpevoli, per i quali sono
in
previste sanzioni amministrative ed
l’incresciosa
dell’avvelenamento,
mettono
evidenza la necessità di sensibilizzare
la
coscienza
dei
cittadini,
anche penali.
per
1
di
monitorare
gli
Ordinanza 18 dicembre 2008
U
 i compiti del medico veterinario
L’Ordinanza descrive:
(Art.2) che, <<sulla base di una
 le finalità della stessa, riportando
sintomatologia
conclamata,
emette
di
diagnosi
sospetto
al comma 2 dell’Art.1 che:
avvelenamento (…) deve darne
<<Ai fini della tutela della
immediata
salute
della
sindaco e al servizio veterinario
salvaguardia e dell’incolumità
della Azienda sanitaria locale
delle persone, degli animali e
territorialmente
dell’ambiente
(Art.2 - comma1);
pubblica,
è
vietato
a
comunicazione
competente>>
chiunque utilizzare in modo
oppure,
improprio, preparare, miscelare
dell’animale, ha l’obbligo di
e abbandonare esche e bocconi
inviare le spoglie, e ogni altro
avvelenati o contenenti sostanze
campione
tossiche o nocive, compresi vetri,
all’Istituto
plastiche e metalli; è vietato,
sperimentale
altresì, la detenzione, l’utilizzo e
territorio
l’abbandono
opportuno,
di
qualsiasi
da
intossicazioni
poter
o
 il
causare
lesioni
caso
che
di
morte
ritiene
utile,
zooprofilattico
competente
e,
ove
può
per
ritenga
emettere
diagnosi autonoma;
alimento preparato in maniera
tale
in
al
al
ruolo
zooprofilattici
degli
Istituti
sperimentali,
soggetto che lo ingerisce>>;
stabilendo il limite temporale
e al comma 3 dell’Art.1 che:
massimo per l’esecuzione delle
<<il
proprietario
o
il
analisi e l’iter da seguire in caso
responsabile dell’animale (…)
di
deve segnalare alle Autorità
(Art.3):
competenti>>;
2
positività
del
campione
Ordinanza 18 dicembre 2008
U
<<1. Gli Istituti zooprofilattici
inoltre
sperimentali devono sottoporre
dell’area interessata;
ad
autopsia
l’animale
all’eventuale
bonifica
 gli obblighi per i produttori di
ed
effettuare le opportune analisi
presidi
sui
prodotti fitosanitari, nonché di
campioni
pervenuti
o
prelevati in sede autoptica.
entro
dall’arrivo
trenta
del
e
qualunque sostanza pericolosa
2. (…) deve eseguire le
analisi
medico-chirurgici
per la salute pubblica. Questi
giorni
campione
devono provvedere all’aggiunta
e
di una sostanza amaricante al
comunicarne gli esiti al medico
prodotto,
veterinario che ha inviato i
renderlo sgradevole ai bambini e
campioni, al Servizio veterinario
agli
dell’Azienda
inoltre devono regolare l’accesso
sanitaria
locale
all’
qualora
contenitori.
all’Autorità
giudiziaria>>.
a
dare
“esca”
non
tale
da
bersaglio;
tramite
appositi
Infine
hanno
l’obbligo di visionare le etichette
 i compiti del sindaco, il quale è
tenuto
modo
animali
territorialmente competente e,
positivo,
in
dei prodotti, assicurandosi che
immediate
siano indicati le modalità d’uso e
disposizioni per l’apertura di
di
un’indagine e deve provvedere
stesso.
3
smaltimento
del
prodotto
Normativa di riferimento
U
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Normativa
Regio Decreto
5 Giugno
1939, n. 1016
(GU n. 172 del
25/07/1939)
Legge 27
dicembre
1977, n. 968
(GU n. 003 del
04/01/1978)
”Principi
generali e
disposizioni
per la
protezione e la
tutela della
fauna e la
disciplina della
caccia”
Legge quadro
n. 157 dell’11
febbraio 1992,
“Norme per la
protezione
della fauna
selvatica
omeoterma e
per il prelievo
venatorio”
Descrizione
Riferimenti
Regolamenta
l’uso dei bocconi
avvelenati in
determinati
periodi, in ore
notturne, con
l’obbligo di
avviso alla
popolazione.
Articolo 26
- l'uso dei lacci, tagliole, trappole e bocconi
avvelenati di cui all'articolo precedente è
subordinato alla osservanza delle seguenti norme:
a) i lacci, le tagliole, le trappole debbono essere
usati in modo da non presentare pericolo per la
selvaggina non dannosa o per gli animali domestici;
b) da un'ora prima del sorgere del sole ad un'ora
dopo il tramonto i lacci e le trappole debbono essere
disarmati e le tagliole debbono avere il gancio di
arresto chiuso in modo da riuscire innocui;
c) i bocconi avvelenati debbono essere collocati
un'ora dopo il tramonto ed asportati un'ora prima del
sorgere del sole;
d) i punti ove sono collocati lacci, tagliole, trappole
e bocconi avvelenati devono essere contrassegnati in
modo visibile a fine di renderne agevole
l'identificazione;
e) deve essere tenuta nota esatta del punto ove siano
collocati i lacci, le tagliole, le trappole ed i bocconi
avvelenati, nonché del relativo numero.
(…)
L’uso di sostanze
tossiche e veleni
nonché di
tagliole, lacci,
trappole ed altri
mezzi coercitivi
per la cattura
della fauna
selvatica è vietato
tassativamente su
tutto il territorio
nazionale.
Articolo 20. Altri divieti
E’ vietato a chiunque:
(…)
usare munizione spezzata nella caccia agli
ungulati;usare esche o bocconi avvelenati;usare armi
da sparo munite di silenziatore o impostate con
scatto provocato dalla preda;
(…)
Oltre a ribadire il
divieto di utilizzo
di bocconi
avvelenati,
prevede sanzioni
penali.
Articolo 21. Divieti (modificato dall’art. 11 bis,
comma 1, lett. B del D.L. 23/10/96, n. 542,
convertito dalla legge 23/12/96, n. 649)
(…)
u) usare munizione spezzata nella caccia agli
ungulati; usare esche o bocconi avvelenati, vischio o
altre sostanze adesive, trappole, reti, tagliole, lacci,
archetti o congegni similari; fare impiego di civette;
usare armi da sparo munite di silenziatore o
impostate con scatto provocato dalla preda; fare
impiego di balestre. (…)
4
Sanzioni penali
Articolo 31. Sanzioni
La sanzione amministrativa
da l.10.000 a lire 500.000 per
chi esercita la caccia con
mezzi non consentiti ovvero
su specie di mammiferi o
uccelli nei cui confronti non è
consentita la caccia;in caso di
recidiva
la
sanzione
amministrativa da l.100.000 a
lire un milione e la
sospensione della licenza fino
a un anno;in caso di ulteriore
recidiva
la
sanzione
amministrativa da l.200.000 a
lire due milioni e la revoca
della licenza;
Articolo 30. Sanzioni
1. Per le violazioni delle
disposizioni della presente
legge e delle leggi regionali si
applicano
le
seguenti
sanzioni: (…)
h) l’ammenda fino a lire
3.000.000 per chi abbatte,
cattura o detiene specie di
mammiferi o uccelli nei cui
confronti la caccia non è
consentita o fringillidi in
numero superiore a cinque o
per chi esercita la caccia con
mezzi vietati. (…)
Normativa N
diormativa
riferimento
di riferimento
U
U
Legge n. 473
del 22
novembre
1993, “Nuove
norme contro
il
maltrattamento
animale”
Legge
Regionale
(LR) Toscana
n. 39 del 16
agosto 2001,
“Norme sul
divieto di
utilizzo e
detenzione di
esche
avvelenate”
Modifica l’art.
727 del Codice
Penale (CP)
Vieta l’utilizzo,
l’abbandono, la
preparazione e la
detenzione di
esche o bocconi
avvelenati, al fine
di tutelare la
salute umana,
l’igiene pubblica
e l’ambiente
Articolo 727 del CP. Maltrattamento di animali
Chiunque incrudelisce verso animali senza necessità
o li sottopone a strazio o sevizie o a comportamenti
e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche,
ovvero li adopera in giuochi, spettacoli o lavori
insostenibili per la loro natura, valutata secondo le
loro caratteristiche anche etologiche, o li detiene in
condizioni incompatibili con la loro natura o
abbandona animali domestici o che abbiano
acquisito abitudini della cattività è punito con
l'ammenda da lire due milioni a lire dieci milioni.
Vedi Riferimenti
Articolo 1. Finalità
1. Ai fini della tutela della salute umana, dell'igiene
pubblica e dell'ambiente, è vietato a chiunque
l'utilizzo, l'abbandono, la preparazione o la
detenzione di esche o bocconi contenenti sostanze
velenose o nocive, come definiti al comma 2.
2. Il divieto si applica a qualsiasi alimento preparato
in maniera da poter causare intossicazioni o lesioni
all'animale che lo ingerisce, fatte salve le attività di
derattizzazione di cui all'articolo 2.
3. Sono fatte salve le disposizioni della legge
regionale 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della
legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la
protezione della fauna selvatica omeoterma e per il
prelievo venatorio) concernenti il divieto di uso dei
bocconi e delle esche avvelenate come mezzi di
caccia e le sanzioni relative alla violazione di tale
divieto.
Articolo 3. Sanzioni
1. Fatta salva l'applicazione di
ulteriori sanzioni previste
dalla normativa nazionale,
chiunque violi le disposizioni
di cui agli articoli 1 e 2 è
soggetto ad una sanzione
amministrativa
di
Lire
3.000.000 (Euro 1549,37). È
altresì previsto il sequestro
cautelare delle esche e
bocconi avvelenati e la
confisca amministrativa degli
stessi ai sensi dell'articolo 13,
comma 4, della legge 24
novembre 1981, n. 689
(Modifiche al sistema penale).
2. In caso di violazione delle
disposizioni di cui all'articolo
1 da parte di soggetti titolari
di autorizzazioni o licenze
regionali o provinciali inerenti
attività faunistiche, agrosilvopastorali o di raccolta di
prodotti spontanei del bosco è
prevista la sanzione accessoria
della sospensione per un anno
dell'autorizzazione,
del
tesserino o della licenza; la
reiterazione degli atti vietati
dall'articolo 1 dà luogo alla
revoca dell'autorizzazione, del
tesserino o della licenza. (…)
Articolo 1. Finalità
Legge
Regionale
(LR) Umbria
n. 27 del 22
ottobre 2001,
“Norme in
materia di
divieto di
detenzione ed
utilizzazione di
esche
avvelenate”
1. E' fatto divieto, ai fini della tutela della salute
umana, dell'igiene pubblica e dell'ambiente, di
preparare, detenere, utilizzare ed abbandonare esche
o bocconi avvelenati contenenti sostanze velenose o
nocive.
Vieta di
preparare,
detenere,
utilizzare ed
2. Il divieto si applica a qualsiasi sostanza ingeribile
abbandonare
preparata idonea a causare intossicazioni, lesioni o
esche o bocconi comunque sofferenze all'animale che la ingerisce, ad
avvelenati
esclusione delle attività di derattizzazione di cui all'
contenenti
articolo 2 .
sostanze velenose
3. Sono fatte salve le disposizioni della legge 11
o nocive
febbraio 1992, n. 157 concernenti il divieto di uso
dei bocconi e delle esche avvelenate come mezzi di
caccia e le sanzioni relative alla violazione di tale
divieto.
5
Articolo 3. Sanzioni
1. Fatta salva l'applicazione
delle diverse sanzioni previste
dalla
normativa
vigente,
chiunque violi le disposizioni
di cui agli articoli 1 e 2 è
soggetto ad una sanzione
amministrativa
da
lire
200.000 a lire 1.200.000.
Normativa di riferimento
U
Legge
Regionale
(LR) Puglia n.
27 del 24
dicembre
2003, “Norme
particolari
relative al
divieto di
utilizzo e
detenzione
delle esche
avvelenate”
Legge 20
luglio 2004 n.
189,
“Disposizioni
concernenti il
divieto di
maltrattamento
degli animali,
nonché di
impiego degli
stessi in
combattimenti
clandestini o
competizioni
non
autorizzate”
Codice penale
(CP)
Vieta l'utilizzo,
l'abbandono, la
preparazione e la
detenzione di
esche o bocconi
contenenti
sostanze nocive
Modifica alcuni
articoli del
Codice Penale
(CP): art. 544bis, 544-ter, 544quater, 544quinquies, 544sexies, 638, 727,
19-ter, 19-quater.
Prevede sanzioni
penali e
amministrative
per chi avvelena
sostanze destinate
all’alimentazione,
per chi non
osserva un
provvedimento
dato dall’Autorità
e per chi getta in
Articolo 1. Finalità
1. La Regione Puglia, al fine di concorrere alla
salvaguardia e alla tutela del patrimonio animalistico
e faunistico, vieta l'utilizzo, l'abbandono, la
preparazione e la detenzione di "esche" o "bocconi"
contenenti sostanze nocive, salvo quanto previsto
all'articolo 2.
2. Con il termine di "esca" o "boccone" s'intende, ai
sensi della presente legge, la preparazione di
qualsiasi alimento contenente percentuali di
sostanze velenose o nocive tali da causare lesioni,
sofferenze e morte all'animale che lo ingerisce.
Articolo 544-bis. Uccisione di animali
[I]. Chiunque, per crudeltà o senza necessità,
cagiona la morte di un animale è punito con la
reclusione da tre mesi a diciotto mesi.
Art. 544-ter. Maltrattamento di animali
[I]. Chiunque, per crudeltà o senza necessità,
cagiona una lesione ad un animale ovvero lo
sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o
a lavori insopportabili per le sue caratteristiche
etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a
un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
[II]. La stessa pena si applica a chiunque
somministra agli animali sostanze stupefacenti o
vietate ovvero li sottopone a trattamenti che
procurano un danno alla salute degli stessi.
[III]. La pena è aumentata della metà se dai fatti di
cui al primo comma deriva la morte dell'animale.
Art. 638 Uccisione o danneggiamento di animali
altrui
Chiunque senza necessità uccide o rende inservibili
o comunque deteriora animali che appartengono ad
altri e' punito, salvo che il fatto costituisca piu'
grave reato, a querela della persona offesa, con la
reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire
seicentomila. La pena e' della reclusione da sei mesi
a quattro anni, e si procede d'ufficio, se il fatto e'
commesso su tre o piu' capi di bestiame raccolti in
gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o
equini, anche non raccolti in mandria. Non e'
punibile chi commette il fatto sopra volatili sorpresi
nei fondi da lui posseduti e nel momento in cui gli
recano danno.
Art. 727. Abbandono di animali
Chiunque abbandona animali domestici o che
abbiano acquisito abitudini della cattività è punito
con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da
1.000 a 10.000 euro.
Art. 440
Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze
destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o
distribuite per il consumo, rendendole pericolose
alla salute pubblica, è punito con la reclusione da tre
a dieci anni.
La stessa pena si applica a chi contraffa, in modo
pericoloso per la salute pubblica, sostanze alimentari
destinate al commercio.
La pena è aumentata se sono adulterate o
contraffatte sostanze medicinali.
6
Articolo 5. Sanzioni
1. Fatta salva l'applicazione di
ulteriori sanzioni previste
dalla
normativa
vigente,
chiunque violi le disposizioni
rivenienti dagli articoli 1 e 2 è
soggetto a una sanzione
amministrativa da 100 a 600
euro. (…)
Vedi Riferimenti
Vedi Riferimenti
Normativa di riferimento
U
luogo pubblico
oggetti molesti.
Art. 650. Inosservanza dei provvedimenti
dell’autorità
Chiunque non osserva un provvedimento legalmente
dato dall'autorità per ragione di giustizia o di
sicurezza pubblica o d'ordine pubblico o d'igiene, è
punito, se il fatto non costituisce un più grave reato,
con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a
euro 206.
Art. 674. Getto pericoloso di cose
Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico
transito o in un luogo privato ma di comune o di
altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o
molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti
dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori, o di
fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con
l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a
euro 206.
7
Caratteristiche dei veleni
U
CARATTERISTICHE DEI VELENI
CARATTERISTICHE
DEI VELENI
VELOCITA’ DI
AZIONE
veleni ad effetto
immediato
esempio:
stricnina
GRAVITA’ DEI
SINTOMI
veleni ad esordio lento
e subdolo
(anche dopo 48-72 ore
dopo l’ingestione)
esempio:
topicidi
rodenticidi
dipende da:
 dose del veleno;
 peso e mole dell’animale;
 tipo di veleno;
 tempo trascorso dal
momento dell’ingestione.
SINTOMI:
debolezza, perdita
dell’appetito,
anemia, etc.
8
Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici
U
SINTOMI E VELENI
Sintomi possibili e corrispondenti veleni
Sintomi
Irrigidimento degli arti, incapacità a mantenere la
stazione quadrupedale, respiro difficoltoso, crisi
convulsive; accompagnati o meno da vomito e
raramente da diarrea
Fenomeni emorragici che, se solo interni, danno
pallore delle mucose, respirazione difficoltosa, grave
stato di prostrazione con petecchie o emorragie nasali
e sempre senza vomito
Comparsa dei sintomi
Veleni
Dai 30 minuti alle 2 ore dopo
l'ingestione
Veleni neurotropi
Dopo qualche giorno
dall'ingestione
Veleni emorragipari
I sintomi compaiono
precocemente
Veleni tossici sul sistema
gastro-intestinale
Vomito e diarrea anche emorragica, con dolore
addominale
Fonte: G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Nota II – Applicazione della legge regionale
Toscana”, O&DV – Obiettivi & Documenti Veterinari n.7/8.
DETTAGLIO SOSTANZE TOSSICHE, SINTOMATOLOGIA
E INDICAZIONI UTILI AI FINI DIAGNOSTICI
Quadro sinottico dei prncipali avvelenamenti, con alcune inidicazioni utili ai fini
diagnostici
Sostanza tossica
Sintomatologia
Lesioni anatomopatologiche
Matrici da
prelevare
Poche le lesioni
macroscopiche.
Petecchie emorragiche
in sede gastrica e
pancreatica,
pancreatite.
Contenuto
gastrico,
vomito
Stricnina
Tossico di origine
vegetale
Rodenticida
Di tipo nervoso.
Ipereccitabilità, contrazioni muscolari,
trisma mandibolare, contrattura del
diaframma, arresto cardiaco.
Fosfuro di zinco
Pesticida
rodenticida
Azione irritante sulle
Gastroenterite emorragica, ittero,
mucose, degenerazione
vomito, coliche, feci fosforescenti di
grassa del fegato e rene,
odore agliaceo. Oliguria, anuria, delirio,
edema polmonare
coma.
quando inalato.
Bradicardia, tremori muscolari,
Organofosforicideambulazione rigida, eccitabilità,
Carbammati
paralisi muscolare, dispnea, miosi,
Pesticidi insetticidi
lacrimazione, scialorrea.
Non si apprezzano
lesioni macroscopiche.
Raramente edema
polmonare.
20 gr
Fegato
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito
10 gr
20 gr
Fegato, rene
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito
10 gr
5 ml
Sangue
Esche
9
Quantità
minima da
prelevare
10 gr
Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici
U
Metaldeide
Pesticida
molluschicida
Anticoagulanti
Rodenticidi
Arsenico
Pesticida inorganico
Cloralosio
Narcotico
rodenticida
Crimidina
Rodenticida
Cianuri
Tossici minerali
Erbicidi triazinici
Clorati
Erbicidi inorganici
Gastroenterite
emorragica, statosi
Di tipo nervoso: convulsioni,
epatica, odore di
tachicardia, tachipnea, morte per paralisi formalina all’apertura
respiratoria.
dello stomaco. Colore
Coliche con vomito caseoso.
verde azzurro del
contenuto
gastrointestinale.
Allungamento del tempo di
coagulazione.
Diatesi emorragica.
Emorragie in tutti gli
organi e tessuti
(particolarmente a
livello del sottocute e
della muscolatura
scheletrica).
Avvelenamento acuto:
dolore addominale, vomito, diarrea con
sangue, sete intensa, tachicardia.
Avvelenamento cronico:
dimagrimento, lesioni cutanee e delle
mucose, alopecia.
Avvelenamento acuto:
gastroenterite
necrotico-emorragica,
degenerazione renale
ed epatica, petecchie
emorragiche cardiache.
Avvelenamento
cronico:
ipercheratosi, anemia
aplastica, cirrosi,
nefrite.
Di tipo nervoso:
ipereccitabilità, atteggiamento
aggressivo, convulsioni, ipotermia,
miosi, grave depressione respiratoria.
Non si apprezzano
lesioni. Talvolta edema
polmonare.
Di tipo nervoso: convulsioni
tonicocloniche, opistotono, movimenti
di masticazione con scialorrea,
ipertermia.
Non si apprezzano
lesioni macroscopiche.
Andamento iperacuto: convulsioni,
dispnea, midriasi, scialorrea.
Non si apprezzano
lesioni. Sangue rosso
lacca. Odore di
mandorle amare nel
contenuto dello
stomaco (non costante).
Depressione del sensorio, anoressia,
atassia locomotoria, scialorrea, diarrea.
Petecchie emorragiche
su organi e visceri.
Congestione epatica,
renale, gastrointestinale.
Dolori addominali con diarrea
emorragica.
Emoglobinuria,
ematuria, emottisi,
sangue colore
cioccolato, congestione
di visceri ed organi.
10
Contenuto
gastrico,
vomito
10 gr
Esche
Contenuto
gastrico,
fegato, rene
10 gr
5 ml
Sangue
Esche
Contenuto
gastrico,
fegato, rene
10 gr
10 gr
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito, fegato,
rene
10 gr
5 ml
Sangue
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito
10 gr
20 gr
Fegato
Esche
Sangue
Contenuto
gastrico
5 ml
20 gr
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito
20 gr
5 ml
Sangue
Esche
Contenuto
gastrico,
fegato, rene
Esche
20 gr
Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici
U
Paraquat
Erbicida
DNOC
(Dinitro
ortocresolo)
Erbicida
Imidaclopride
Antiparassitario
(Advantage)
Manifestazioni irritativo-infiammatorie
delle prime vie respiratorie.
Vomito, diarrea, polmonite. Epistassi.
Azione caustica locale,
polmonite,
degenerazione epatica e
renale, gastrite
emorragica.
Ipertermia, sete, coliche addominali,
sudorazione, astenia, ittero, urine e feci
gialle che anneriscono all’aria.
Ittero generalizzato,
degenerazione epatica e
renale, sangue colore
cioccolato, rigidità
cadaverica precoce.
Di tipo nervoso: convulsioni
tonicocloniche della muscolatura
scheletrica. Irritante per occhi, pelle e
vie respiratorie.
Non si apprezzano
lesioni macroscopiche.
Contenuto
gastrico,
vomito
Fegato
Sangue
Esche
Contenuto
gastrico
Vomito
Esche
Contenuto
gastrico,
vomito
10 gr
5 ml
20 gr
10 gr
20 gr
10 gr
Fegato
Esche
Contenuto
Avvelenamento acuto:
lesioni poco
gastrico,
apprezzabili, mucose
vomito
Avvelenamento acuto:
eccitazione alternata a depressione,
cianotiche, edemi
diffusi a carico di
Sangue, latte
Organo clorurati vomito, insufficienza respiratoria.
Pesticidi insetticidi Avvelenamento cronico:
organi e visceri.
Fegato, rene
dimagrimento, intossicazione epatica,
Grasso
Avvelenamento
cloracne.
perirenale
cronico:
degenerazione epatica e
renale.
Fonte: G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Nota II – Applicazione della legge
Toscana”, O&DV – Obiettivi & Documenti Veterinari n.7/8.
11
20 gr
20 gr
10 ml
10 gr
10 gr
regionale
Come si presentano le esche
U
COME SI PRESENTANO LE ESCHE
Le esche si presentano come:
 Carcasse di piccoli animali (fagiano, quaglie, etc.) imbottiti di veleno
 Colli di pollo con stricnina
 Uova avvelenate, nella maggior parte dei casi riempite con IDC (inibitori della
colinesterasi: organofosfati o esteri fosforici e carbammati)
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Come si presentano le esche
U
 Piselli intrisi di veleno liquido
 Salsicciotti imbottiti di veleno
 Formaggio con fosfuro di zinco
 Pezzi prosciutto avvelenati
13
Come si presentano le esche
U
 Bocconi di cotenne e lardo avvelenati
 Esca con metaldeide
 Palline da tennis ripiene di veleno
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Come si presentano le esche
U
 Polpette di carne cruda
 Organi di animali avvelenati (es. polmone ripieno di mortadella e metaldeide)
15
Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso
DOMANDE PIU’ FREQUENTI
Fonte: Ministero della Salute
http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=213&area=ministero&colore=2
 In
caso
di
1. identificare nel modo più preciso
sospetto
possibile la sostanza con la quale il
avvelenamento di un animale:
Il
Veterinario
punto
di
nostro animale è venuto a contatto
Qualora
si
(nome commerciale del prodotto ed
verifichi un evento potenzialmente
eventuali indicazioni di rischio in
pericoloso: ingestione di veleni o
etichetta);
sostanze tossiche (topicidi, pesticidi,
2. osservare
fitofarmaci, lumachicidi o sostanze non
macroscopiche del prodotto: odore,
note) oppure sovradosaggio o scambio
colore, aspetto (es. schiumosità);
accidentale di farmaci, ingestione di
3. fornire indicazioni circa la quantità
piante, funghi, ecc. da parte di animali
assunta
domestici è necessario valutare subito
intenzionale;
il rischio di intossicazione, contattare
4. comunicare la via di esposizione
un medico veterinario o recarsi presso
(inalazione,
il
cutaneo ecc.);
riferimento
più
è
essenziale.
vicino
il
pronto
soccorso
veterinario.
in
le
modo
caratteristiche
accidentale
ingestione,
o
contatto
5. indicare il luogo (aperto o chiuso);
6. comunicare
il
tempo
trascorso
La raccolta delle seguenti informazioni
dall'ingestione e tra l’ingestione e la
è estremamente importante per poter
comparsa di eventuali sintomi.
rispondere alle domande del medico
Se il Veterinario non può intervenire
veterinario:
subito,
16
può
comunque
fornire
Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso
U
indicazioni utili circa il comportamento
 In caso di ritrovamento di
da tenere e gli eventuali interventi di
primo soccorso che il proprietario può
esche:
Avvisare gli Organi di Polizia ed il
mettere in atto (indurre il vomito,
mantenere
calmo
l’animale,
Servizio
non
Veterinario
della
ASL
competente per territorio
somministrare latte ecc.).
oppure
in caso di impossibilità di un intervento
ATTENZIONE eseguire tali operazioni
solo
su
indicazione
del
immediato da parte delle Autorità
medico
competenti,
veterinario.
prima
di
raccogliere
qualunque materiale sospetto munirsi
 In caso di animale deceduto:
di guanti e mascherina.
o Chiamare il Veterinario per
Il materiale raccolto, accuratamente
fare tutti gli accertamenti
custodito e trasportato in contenitori di
del caso;
plastica chiusi ermeticamente, deve
essere inviato, tramite un Veterinario,
oppure
all’Istituto
o prelevare l’animale morto ed
inviarlo,
tramite
Veterinario,
Zooprofilattico
Sperimentale.
un
all’Istituto
 Azioni legali:
Zooprofilattico Sperimentale
che provvederà ad effettuare
Utilizzare bocconi avvelenati è un
gli esami di laboratorio per
reato.
accertare
La denuncia contro i responsabili,
la
causa
del
sospetti tali o ignoti consente di
decesso.
o segnalare
l’episodio
migliorare
al
il
monitoraggio
ed
i
Servizio veterinario dell’ASL
controlli sul territorio per prevenire i
competente per territorio e
rischi per le persone, gli animali e
agli Organi di Polizia.
l’ambiente.
17
Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso
 Quali sono le zone a rischio?
o ambiente
Le zone sono:
aziende
o ambiente
urbano:
parchi,
extraurbano:
faunistiche,
naturali,
parchi
oasi
naturali,
giardini, spazi condominiali e
terreni agricoli coltivati e
zone dove vivono colonie
località di montagna dove si
feline;
raccolgono tartufi.
OPERAZIONI DI PRIMO SOCCORSO
Fonte: intervista al Dottor Giovanni Brajon
http://www.izslt.it/izs/modules/news/article.php?storyid=6
 Qual è, da un punto di vista
ingestione della stessa da parte del
pratico, il ruolo del cittadino?
proprio animale. La prima cosa da
Cosa si deve fare se ci si trova
fare è segnalare a qualsiasi forza di
di fronte ad un “boccone
polizia situazioni sospette; poi la
sospetto”?
rete integrata del sistema farà sì che
il percorso venga convogliato nella
In questi anni è stata sensibilizzata
giusta
pure
nell’impossibilità di avere sul posto
la
cittadinanza,
collaborazione
con
in
diversi
enti
un
agente
direzione.
di
polizia,
Tuttavia,
bisogna
locali, attraverso, ad esempio, la
evitare, ovviamente, di toccare con
divulgazione
di
le mani il materiale rinvenuto,
che
raccoglierlo con un sacchetto o un
forniscono utili indicazioni precise
fazzoletto, consegnarlo al primo
su come comportarsi in caso di
posto di polizia segnalando il luogo
rinvenimento di un esca o peggio di
in cui è stato ritrovato. Sono anche
messaggi
su
di
siti
depliant
internet,
o
18
Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso
U
state date istruzioni minime su come
ad un medico veterinario di fiducia
può essere confezionata e come si
o alla guardia veterinaria presente
può presentare un’esca al fine di
quasi ovunque.
evitare eccessivi allarmismi ma, al
Se invece l’animale è in condizioni
contempo, anche perché si abbia
gravi e si presume che questa sua
coscienza dei reali pericoli.
condizione sia dovuto all’ingestione
di un’esca, allora non c’è tempo da
 Come ci si deve comportare,
perdere:
l’unica
è
invece, se si è proprietari di
tempestivamente
animali
Anche se, in questi casi, se davvero
domestici
e,
in
al
ricorrere
veterinario.
l’esca è stata ingerita, le possibilità
particolare, di gatti e di cani?
di
salvare
l’animale
sono
Il primo consiglio pratico è quello
decisamente
di usare la museruola, soprattutto se
ultima evenienza, di fronte al dolore
si fanno passeggiate in alcune zone
della perdita del proprio 'amico'
dove il rischio di trovare esche
animale, l'azione più bella che un
avvelenate può essere elevato, ecco
cittadino può fare è quella di
perché è importante l'azione di
favorire le indagini, cercando di
tabellazione
Comuni.
capire quindi il tipo di veleno
Nell’eventualità in cui l’esca fosse
attraverso le analisi di laboratorio,
stata ingerita, occorre provocare il
pensando che così la vita del
vomito, facendo magari uso di sale.
proprio cane potrebbe salvare quella
Il passaggio successivo è rivolgersi
di altri animali.
fatta
dai
19
esigue.
In
questa
Bibliografia
U
BIBLIOGRAFIA
1. Ministero della Salute, http://www.salute.gov.it/;
2. G. Mengozzi, M. Giorgi, V.Meucci, M.S. Lallo, L. Intorre, G. Soldani,
“Incidenza delle intossicazioni animali nel Centro Italia”, Dipartimento di
Clinica Veterinaria, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Pisa;
3. Stefania Rapaccini, “Animali domestici a rischio avvelenamento”, La
Settimana Veterinaria, n°597, 27 febbraio 2008;
4. F. Corrias, S. Martelli, S. Stefanelli, M. Fortini, C. Focardi, A. Nardi, G.
Brocherel, D. Deni, M. Mari, G. Brajon, “Considerazioni sull’appplicazione
della Legge Regionale Toscana n. 39/01”, Obiettivi e Documenti Veterinari,
n°4;
5. G. Brajon, “Regional regulations prohibiting the use and possession of
poisoned lures”, Vet. Res. Comm, 2004;
6. A cura di Antonio Passaro, Intervista al Dottor Giovanni Brajon, “Lotta all’uso
dei
veleni
contro
gli
animali”,
2009,
http://www.izslt.it/izs/modules/news/article.php?storyid=6;
7. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri,
“Avvelenamento di animali con bocconi avvelenati, Nota I – Riferimenti
legislativi”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°6;
8. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri,
“Avvelenamento di animali con bocconi avvelenati, Nota II – applicazione
della Legge Regionale Toscana”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°7/8;
9. “Esche avvelenate, fac simile di denuncia”, @nmvi Oggi – L’informazione
Veterinaria On Line, 18/06/2009;
10. “Bocconi killer, presto obbligo di denuncia e analisi”, @nmvi Oggi –
L’informazione Veterinaria On Line, 11/11/2008;
20
Bibliografia
U
11. “BTV, da 8 dicembre periodo libero da vettori”, @nmvi Oggi –
L’informazione Veterinaria On Line, 28/11/2008;
12. G. Biagi, E. Luchetti, M. Bagliacca, G. Signorini, S. Nannipieri, “Esche e
bocconi avvelenati – Il ruolo del veterinario nella Legge Regionale Toscana
n.39/2001”, Obiettivi e Documenti Veterinari, n°9;
13. “Esche avvelenate, i compiti dei veterinari”, @nmvi Oggi – L’informazione
Veterinaria On Line, 07/01/2009;
14. “Ordinanza esche, osservazioni e proposte”, @nmvi Oggi – L’informazione
Veterinaria On Line, 21/01/2009;
15. “Avvelenamento,
obblighi
veterinari
in
vigore”,
L’informazione Veterinaria On Line, 19/01/2009.
21
@nmvi
Oggi
–
Indice
U
INDICE
 Introduzione al problema
pag 1
 Ordinanza 18 dicembre 2008
pag 2
 Normativa di riferimento
pag 4
 Caratteristiche dei veleni
pag 8
 Sostanze tossiche, sintomatologia e indicazioni utili ai fini diagnostici pag 9
 Come si presentano le esche
pag 12
 Domande più frequenti e operazioni di primo soccorso
pag 16
 Bibliografia
pag 20
 Indice
pag 22
Realizzazione dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario del Dipartimento
Territoriale della Calabria dell’IZSM Portici a cura di
22
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