Comments
Description
Transcript
Scheda Export Salumi in Giappone
SALUMI Giappone DATI GENERALI Capitale: Tokyo Lingua ufficiale: giapponese Valuta: yen giapponese (JPY) Fuso orario: + 9 rispetto al meridiano di Greenwich; + 8 ore rispetto all’Italia (+ 7 con l’ora legale) Prefisso telefonico: + 81 Codice paese: JP Festa nazionale: 3 maggio Principali voci dell’export italiano: moda e design, meccanica, chimica-farmaceutica, agroalimentare, vini. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE ALL’ESPORTAZIONE AGROALIMENTARE L’immagine positiva di cui gode l’Italia in Giappone rappresenta il maggior vantaggio competitivo dei nostri prodotti agroalimentari. Le solide relazioni d’affari esistenti in loco tra produttori, grossisti e dettaglianti rappresentano uno degli ostacoli che gli operatori esteri si trovano ad affrontare quando decidono di entrare nel mercato giapponese, pertanto risulta quasi sempre indispensabile affidarsi ad un partner locale. In Giappone, infatti, più che negli altri Paesi, la figura di un garante o comunque il fatto di venire presentati da organizzazioni che godano della stima della controparte assume spesso importanza decisiva per la buona riuscita degli affari. Va tenuto contro che entrare con successo nel mercato giapponese richiede, generalmente, un considerevole investimento iniziale in termini sia finanziari che di risorse umane. I ritorni complessivi sul mediolungo periodo possono però poi risultare ben maggiori rispetto a quelli pianificati in fase di progettazione. Dal 29 maggio 2006 il Giappone ha introdotto nuove regolamentazioni sui livelli massimi di residui chimici agricoli, di additivi nei mangimi e nei prodotti farmaceutici veterinari (MRLs – Maximum Residue Levels). I cibi che presentano livelli eccedenti a quelli definiti dalla legge non possono essere commercializzati nel territorio giapponese, mentre quelli che contengono residui non compresi nella lista possono essere commercializzati, purché essi siano presenti nel limite massimo di 0,01 ppm. Il Ministry of Health, Labour and Welfare (MHLW) ha inoltre definito una lista di 15 prodotti chimici, che per l’alto livello di rischio per la salute umana non possono in alcun caso essere presenti negli alimenti. Essi sono: 2,4,5-T Daminozide Amitrole Diethylstilbestrol Captafol Dimetridazole Carbadox including QCA Metronidazole Chloramphenicol Nitrofurans Chlorpromazine Propham Coumafos/Coumaphos Ronidazole Cyhexatin and Azocyclotin Con riferimento ai controlli all’importazione, il MHLW ha previsto specifici campionamenti sui prodotti in entrata per verificare che gli alimenti provenienti dall’estero non presentino i residui chimici e/o le sostanze vietate. A tale scopo molti importatori giapponesi richiedono agli operatori esteri dati, informazioni o documentazioni comprovanti che il prodotto sia conforme alla legge; può essere utile, pertanto, fornire al proprio importatore una descrizione dettagliata delle fasi del processo Salumi_JP_rev00.doc 1 di 9 SALUMI Giappone produttivo e le caratteristiche del prodotto finito, così da facilitare l’entrata delle merci in Giappone. A seguito dei problemi di BSE in alcuni Paesi dell’Europa, le Autorità giapponesi hanno vietato l’importazione dei salumi insaccati con budelli naturali di carne bovina provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea, compresi quelli certificati BSE Free. Per evitare rallentamenti molte aziende italiane hanno adottato soluzioni alternative per poter continuare ad esportare in Giappone (es. utilizzo di un budello fatto di carta naturale, prodotti sottovuoto, ecc.). Si ricorda, infine, che l’esportazione di salumi in Giappone è regolata da una serie di normative emanate dal Ministero della Sanità italiano in accordo con il Ministry of Agricolture, Forest and Fishery giapponese (MAFF). In particolare, secondo tali accordi, possono esportare prodotti a base di carne solo gli stabilimenti riconosciuti dal Ministero della salute nipponico. Gli stabilimenti interessati ad ottenere tale riconoscimento devono contattare il Ministero della Salute, Direzione Alimenti e Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria (tel.:06-5994-3382, fax:06-5994-3555) che fornirà indicazioni sulla procedura da seguire. PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI DI SALUMI ANDAMENTO DELLE ESPORTAZIONI DEL PRODOTTO Valore (in migliaia di dollari) 100.000 90.000 80.000 70.000 Cina 60.000 Stati Uniti 50.000 Thailandia 40.000 Danimarca 30.000 Italia 20.000 10.000 0 2003 2004 2005 2006 2007 Quote di mercato (in percentuale) Salumi_JP_rev00.doc 2 di 9 SALUMI Giappone 70,0 60,0 50,0 Cina Stati Uniti 40,0 Thailandia 30,0 Danimarca Italia 20,0 10,0 0,0 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: elaborazioni su dati ICE DOCUMENTI DI ACCOMPAGNO ALLA MERCE Riportiamo, in questa sezione, i documenti commerciali di accompagnamento alla merce, classificati in base all’operatore commerciale che ne deve garantire la presenza (esportatore, importatore, vettore/spedizioniere). DOCUMENTI A CARICO DELL’ESPORTATORE Numero meccanografico E’ un codice alfanumerico, preceduto da una M, attribuito alle imprese che svolgono attività commerciali con l’estero, e rappresenta una specie di matricola con cui l’azienda viene individuata e riconosciuta dal Ministero del commercio internazionale. Il numero meccanografico viene rilasciato dalla Camera di Commercio territorialmente competente e deve essere sempre indicato sui documento utilizzati nelle operazioni con l’estero (fatture, certificati di origine, ecc.). Fattura commerciale E’ il documento che descrive il dettaglio del bene in transazione, ed è necessario per lo sdoganamento della merce. Non vi è uno specifico formato per la predisposizione della fattura commerciale, l’importante è che essa sia scritta in inglese (possono essere previste altre lingue ma non in sostituzione) e che contenga almeno i seguenti dati: numero della fattura e data; Paese di origine e porto di ingresso; denominazione completa dell’esportatore con relativa P.iva, nonché l’esatta denominazione del destinatario; natura, qualità e quantità dei prodotti oggetto della spedizione, specificando pesi e misure e numero dei colli inviati; la forma di pagamento pattuita contrattualmente; le modalità di trasporto e il riferimento all’eventuale DDT emesso; prezzo espresso nella valuta con cui sarà effettuato il pagamento, per i beni destinati alla vendita. L’omissione dei dati relativi alla quantità, a pesi e misure comporterà l’accertamento da parte delle autorità doganali con addebito dei costi al destinatario delle merci. Dichiarazione doganale di esportazione Salumi_JP_rev00.doc 3 di 9 SALUMI Giappone E’ un documento che costituisce la manifestazione di volontà del proprietario delle merci, o del suo rappresentante (ad esempio lo spedizioniere), di voler trasferire fuori dal territorio doganale comunitario merci di produzione comunitaria. La Dichiarazione, predisposta su particolari moduli conformi al modello Dau-EX (Documento amministrativo unico), va presentata alla Dogana presso la quale si intende compiere l’esportazione e segue un iter che corrisponde ai vari controlli doganali, ovvero: • accettazione della Dichiarazione da parte dell’Ufficio divieti; • verifica delle merci da parte di un funzionario doganale per accertare la conformità della loro natura a quanto dichiarato; • dichiarazione di conformità con liquidazione e pagamento dei eventuali diritti doganali. La descrizione della merce sulla Dichiarazione non deve fare riferimento alla denominazione commerciale del prodotto, ma deve riportare le voci previste dalla tariffa doganale d’uso integrata, consultabile dal sito delle dogane (vedi: Taric) Al termine di queste operazioni, all’esportatore rimarrà la copia 3 della Dichiarazione, che deve essere conservata per documentare la non imponibilità IVA dell’operazione. Packing list In Italiano “Bolla di carico” o anche “Lista dei contenuti e dei pesi”, è il documento che descrive il tipo, la natura (casse, cartoni, sacchi) ed il numero degli imballi preparati per la spedizione della merce, nonché il contenuto di ciascuno di essi. Certificato di origine E’ il documento che certifica l’origine territoriale del bene importato e può essere, facoltativamente, richiesto dall’importatore. Il certificato di origine (in giapponese Gensanchi shoumeisho) viene emesso dalla CCIAA e deve essere consegnato in originale. Certificato di analisi Le analisi devono attestare le caratteristiche fisiche e microbiologiche dell’alimento e devono essere effettuate da un Laboratorio di analisi certificato, situato nel Paese di origine del prodotto. Il certificato deve essere fornito in lingua inglese (è raccomandata la traduzione in Giapponese anche se non è obbligatoria) e deve contenere almeno le seguenti informazioni: • Paese di origine; • data di effettuazione delle analisi; • nome ed indirizzo del Laboratorio di analisi; • descrizione dei campioni e delle loro caratteristiche; • i risultati delle analisi comprensivi del contenuto di germi per grammo; • la firma del direttore del laboratorio. Certificato veterinario E’ un documento che attesta che i prodotti di origine animale importati sono commestibili, in idonee condizioni igienico-sanitarie e che non sono fonte di malattie infettive per l’uomo. Non è previsto alcun requisito per il certificato, ad eccezione che esso deve essere emanato da una competente struttura nazionale (es. ASL). L’inglese è la lingua obbligatoria mentre il giapponese è consigliato sebbene non obbligatorio. Bill of Lading Salumi_JP_rev00.doc 4 di 9 SALUMI Giappone In Italiano “Polizza di carico”, è il documento, in forza ad un contratto di spedizione, rappresentativo della merce, nel senso che il legittimo possessore di tale polizza ha il diritto di farsi consegnare la merce giunta a destinazione. DOCUMENTI A CARICO DELL’IMPORTATORE I documenti di seguito elencati sono a carico dell’operatore estero e, pertanto, se ne fornirà una breve e sintetica descrizione. Dichiarazione doganale di importazione (Customs Import Declaration) E' obbligatorio per lo sdoganamento e deve essere compilato dall'importatore in duplice copia. Dichiarazione di valore assoggettabile a dazio E’ il documento che contiene tutte le informazioni necessarie a calcolare il valore della merce assoggettabile a dazio ed è richiesto alla dogana per lo sdoganamento della merce. Notifica di importazione di prodotti alimentari E’ un documento che notifica, alle autorità competenti, l’intenzione di importare prodotti alimentari provenienti dall’estero e deve essere fornita almeno sette giorni prima dell’arrivo della merce in dogana. La prima volta che viene richiesto deve essere corredata dall’elenco degli ingredienti contenuti nel prodotto alimentare e/o una descrizione del processo produttivo. Autorizzazione per l’importazione di prodotti a base di carne E’ un documento, necessario allo sdoganamento della merce, da inoltrare al Ministero della Salute giapponese e, all’interno del quale, devono essere descritte le caratteristiche principali del prodotto, al fine di attestarne la compatibilità agli standard igienicosanitario giapponesi. DOCUMENTI A CARICO DEL VETTORE/SPEDIZIONIERE I documenti di seguito elencati sono a carico del vettore/spedizioniere e, pertanto, se ne fornirà una breve e sintetica descrizione. Air way bill In Italiano “Lettera di vettura aerea”, è il documento di trasporto non rappresentativo della merce rilasciato dal vettore aereo generalmente attraverso un Agente IATA (trasportatore). Inward Declaration for Aircraft / Vessels E’ il documento che fornisce il dettaglio del vettore in arrivo nel Giappone. Deve essere compilato dal comandante del vettore e fornito immediatamente alla dogana. Manifest for Aircraft/Manifest for Vessels E’ il documento obbligatorio in possesso del vettore, comprensivo del dettaglio completo della merce caricata a bordo mezzo, dei passeggeri e dell’equipaggio. A seconda del vettore di trasporto può essere tanto aereo quanto marittimo. Tale documento viene Salumi_JP_rev00.doc 5 di 9 SALUMI Giappone consegnato alla dogana di arrivo della merce. CONTENUTI DELL’ETICHETTA Le informazioni obbligatorie da riportare in lingua giapponese, generalmente redatte con il supporto dell’importatore, sono: nome del prodotto; • nome del prodotto; • ingredienti e additivi alimentari (es. antiossidanti, conservanti, ecc.); • quantità netta; • Paese d’origine; • metodo di conservazione; • nome e indirizzo dell’importatore e del rivenditore; • indirizzo del distributore (solo se non coincide con quello dell’importatore e del rivenditore). Si applica anche ai salumi la legge relativa al riciclaggio dei materiali degli imballaggi (Law for promotion of effective utilisation of resources), secondo la quale sull'etichetta o sul contenitore del prodotto devono essere obbligatoriamente riportati i marchi giapponesi (JIS) che indicano il materiale del contenitore e dell’etichetta. Ad esempio, nel caso di una confezione in plastica ed etichetta di carta, dovranno essere riprodotti i rispettivi marchi con accanto il nome della parte (es. marchio PE con dicitura “confezione” in Giapponese). SPECIFICHE RELATIVE AGLI IMBALLAGGI Per evitare che i prodotti giungano a destinazione deteriorati è necessario utilizzare un imballaggio idoneo. Un buon imballaggio deve: • proteggere la merce; • essere facilmente apribile per agevolare i controlli doganali, ma al contempo prevenire manomissioni; • essere poco ingombrante e, preferibilmente, cintato con opportune stringhe di metallo o plastica per evitare il furto parziale dei colli. Si tenga anche conto che un imballaggio non idoneo al mezzo di trasporto utilizzato può essere causa di esonero delle responsabilità del vettore in caso di danneggiamento durante il trasporto. E’ importante marchiare tutti i colli, al fine di agevolare le operazioni di identificazione in caso di smarrimento; le informazioni minime da riportare sono (vedi anche Packing list): nome dell’esportatore, nome del cliente estero, luogo di destinazione delle merci, porto di spedizione, peso lordo e/o netto, numerazione dei colli, Paesi di origine (Made in Italy). Gli imballaggi di legno sono assoggettati a specifiche norme di fumigazione stabilite dalla International Plant Protection Convention (IPPC) del 15 marzo 2002; tale Convenzione Salumi_JP_rev00.doc 6 di 9 SALUMI Giappone richiede l’obbligo della marchiatura fitosanitaria IPCC/FAO sugli imballaggi di legno e la loro fumigazione. I costi relativi a tale procedura sono interamente a carico dell’esportatore. LISTA DEI PRINCIPALI IMPORTATORI • Nihon Shurui Hanbai Co., Ltd. 2-2-1 Yaesu, Chuo-ku, Tokyo 104-0028 Tel 03-3273-1751 Fax 03-3242-0457 • Kikkoman Corporation 2-1-1 Nishi-shinbashi, Minato-ku, Tokyo 105-8428 Tel 03-5521-5131 Fax 03-5521-5369 • Mottox Inc. 1-9-10, Kosakahon-Machi Higashiosaka-shi, OSAKA 577-0802 Tel 06-6723-3131 Fax 06-6723-3140 • ASH Trading Inc. 6-7-7 Sotokanda, Chiyoda-ku, Tokyo Tel 03-5812-6488 Fax 03-5812-6976 • Bond & Co., Ltd. 1-1-4 Shimagamicho, Kobe, Hyogo Tel 078-671-6001 Fax 078-651-6614 • Nippon Liquor Ltd. Frointo Mita Building, 2-14-5, Mita Minato-ku, Tokyo 105-0014 Tel 03-3453-2201 Fax 03-3453-2209 • Chubu Trading Co., Ltd. Hattan 79, Kataba, Shikatsu-cho Nishikasugai-Gun, Aichi 481-0002 Tel 0568-24-1331 Fax 0568-24-1677 • Yamaya Corp. Sompo Japan Sendai Bldg 9 F., 3-7-35 Tsutsujigaoka Miyagino-ku, Sendai-shi, Miyagi 983-0852 Tel 022-742-3111 Fax 022-742-3100 • Tomoe Wines & Spirits Co., Ltd. 2nd Maruzen building, 3-9-2, Nihonbashi Chuo-ku, Tokyo 103-0027 Tel 03-3271-7890 Fax 03-3517-5661 • Inaba Co., Ltd. 5-228, Ematsu, Nakagawa-ku Nagoya-shi, Aichi-ken 454-0954 Tel 052-301-1441 Fax 052-301-1701 • Hakutsuru Sake Brewing Co., Ltd. 4-5-5, Sumiyoshi Minami-Machi Higashinada-ku Kobe-shi, Hyogo 658-0041 Tel 078-822-8901 Fax 078-822-1456 • Shosan Shoji Co., Ltd. Shosan Shoji building, 1-9-3, Itabashi Itabashi-ku, Tokyo 173-8580 Salumi_JP_rev00.doc 7 di 9 SALUMI Giappone Tel 03-3579-7272 Fax 03-3579-7411 APPUNTAMENTI DI INTERESSE • • • • • • SITI ISTITUZIONALI • • • Salumi_JP_rev00.doc FOODTECH - Salone Internazionale delle Tecnologie per l'Industria Alimentare e il Confezionamento, Osaka (Giappone) Ottobre 2008 GOURMET & DINING STYLE - Salone del Gourmet e dello Stile da Pranzo, Tokyo (Giappone) Ottobre 2008 HCJ - Salone Internazionale dell'Ospitalità, della Ristorazione Collettiva e dei Servizi Alimentari, Tokyo (Giappone) Febbraio 2009 FOODEX JAPAN - Salone Internazionale degli Alimentari e delle Bevande, Chiba (Giappone) Marzo 2009 BIOFACH JAPAN - Salone Internazionale dei Prodotti Organici, Tokyo (Giappone) Ottobre 2009 NATURAL PRODUCTS EXPO JAPAN - Salone dei Prodotti Naturali e Organici, Tokyo (Giappone) Ottobre 2009 Ministry of Health, Labor and Welfare: http://www.mhlw.go.jp/ Japan Food Chemical Research Foundation: http://www.ffcr.or.jp/ Ministry of Agricolture, Forest and Fishery: www.maff.go.jp/e/index.html 8 di 9 SALUMI Giappone Allegato 1 – Esempio di certificato veterinario Salumi_JP_rev00.doc 9 di 9