Troppa famiglia in azienda è un rischio per la crescita
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Troppa famiglia in azienda è un rischio per la crescita
35 GIORNALE DI BRESCIA · Giovedì 26 maggio 2016 > «Troppa famiglia in azienda è un rischio per la crescita» Manuela Bonetti guida la Frabo: 27 milioni in raccordi. E alle donne dice: «Chiedete di più» Quinzano 60 milioni di pezzi. Nei raccor- la è forte sostenitrice delle donne in azienda. Lo zio Francesco. I quattro cugini Bonetti e, al centro, il presidente Metà donne. In Frabo, su 105 addetti (+30 negli ultimi 4 anni) la metà son donne. «Restano sorprendenti - dice in questo incontro con la stampa - i QUINZANO. La famiglia, la falimiti che in Italia le donne e miglia, la famiglia. Evviva la fa- le ragazze hanno nel guidare miglia. Ma senza esagerare: le aziende. Sbagliamo tutti, «Se è troppa rischia di essere ma in qualche caso sbagliano un tappo, un limite alla cresci- anche le donne: «Valutatevi ta». di più, siete brave, chiedete di È una bella "scoperta" la più». E perchè questa riserva Manuela Bonetti, guida e am- sulle famiglie? In fondo ci diministratore delegato della ciamo tutti che sono le famiFrabo di Quinzano (raccordi, glie l’asse portante del sistecome vedremo) e presidente ma industriale italiano... delle Piccole Imprese di Con- «D’accordo, sono l’asse porfindustria Cremona stante tante. Ma un conto è la proche lo stabilimento dell’azien- prietà, un altro è la gestione. da sta di là E’ mai possibile dall’Oglio,a Bordo- In Cda lo zio che solo un terzo lano, nel cremone- e quattro cugini, delle medie-granse per l’appunto. di aziende italia«ma bisogna ne siano gestite essere liberi «Gioco al rialzo». da manager? QueParole nette ma se- di scegliere sto io lo trovo un rene, chiare come il meglio limite,un tappoaldev’essere costu- per l’azienda» la crescita. Rifugme della Bonetti go dagli schematiche senza timore proclama smi ma dico che troppa famidalla brochure dell’azienda: glia in qualche caso fa male, «Io gioco al rialzo. Niente pa- bisogna essere liberi di sceura, pancia a terra, sguardo a gliere il meglio per l’azienda». 360 gradi sul mondo». Non pare una supponente, Celebrità... La Frabo ha avuto solo conscia di quel che biso- un suo momento di celebrità gna fare. Che si sia donne o nazionale qualche tempo fa, meno. Perchè questa è quando fece causa ad una un’azienda dove le donne multinazionale tedesca percontano. E nasce forse da chè le aveva copiato un partiqui, dalle responsabilità as- colare raccordo. I tedeschi si sunte (ma anche di quel che opposero, la piccola Frabo anne ha ricavato) che la Manue- dò alla Corte di giustizia euroGianni Bonfadini [email protected] GnOk0mZQHfkDHB+7AtTn7H1sUZ6IXbjuK5H8B+LWi9g= pea e - sorpresona - vinse la causa e quindi si ricamò giustamente sul Davide che batte Golia. Sui raccordi, la Frabo (che poi starebbe per Fratelli Bonetti) è quasi nata. Era il 1969 e i cinque fratelli Bonetti di Quinzano, dopo aver fatto apprendistato (diciamo così) a Lumezzane, se ne tornano nella Bassa e danno vita, appunto, all’azienda. Prima solouna piccola fonderia in ottone per conto terzi e poi lavorazioni in ottone per conto terzi e in proprio, ovvero raccordi. di per impianti idrosanitari e condizionamento, Frabo è regina dellagamma, unicain Italia - dice la Manuela Bonetti a produrli (oltre che ottone ed acciaio) anche in rame e bronzo, con una sottolineatura per il rame. Di raccordi ne fanno una montagna l’anno: 60 milioni di pezzi, 27 milioni di fatturato nel 2015 (due terzi all’export) con una crescita dei ricavi del 35% negli ultimi 5 anni. La crisi, evidentemente, qui non ha intaccato. Estero (e Francia) in primis, anche se - commenta l’a.d. - «ci piacerebbe riequilibrare il mercato Italia/Estero che in questi ultimi anni abbiamo "squilibrato" per rispondere alle difficoltà sul mercato nazionale. L’edilizia - amaro commento - resta in difficoltà». Si investe il 10% del fatturato. Alla guida. Manuela Bonetti e, sullo sfondo, i raccordi Frabo «Cerchiamo alleati per fare Rete» Con Sei Consulting verso la lean QUINZANO. Prima il controllo di gestione, adesso i primi passi verso la lean production, la produzione leggera, quella che porta nella nostre aziende il metodo produttivo della Toyota. In questi passi, la Frabo è assistita dalla Sei Consulting di Ivan Losio. E Losio ricorda poi un aspetto che merita una sottolineatura: «L’azienda è aperta a proposte per un contratto di Rete. Qualche contatto c’è stato, ad oggi senza riscontro». Il messaggio è lanciato. Il 2016 - come ricordiamo qui accanto - è segnato dal rafforzamento della struttura produttiva di Bordolano e - come ricordato da Giulia Alloisio, responsabile marketing - dall’impegno nel rafforzamento commerciale utilizzando i nuovi (ormai ex nuovi) strumenti web. Agli investimenti un buon 10% l’anno del fatturato. Macchine, capannoni, ricerca e sviluppo. A settembre, festa a Bordolano peril nuovo capannone:nel cremonese la produzione, a Quinzano gli uffici amministrativi e i magazzini per 50 mila mq complessivi. Sul 2016 restano cautele. Do- po una finale 2015 brillante, le attese erano per un avvio 2016 altrettanto brioso. Non è stato così e - sottolinea Manuela Bonetti - non è stato così anche per buona parte dell’Europa. Capire esattamente perchè non è facile, però questo è il dato: 2016 meno tonico del previsto». (E il dato che diamo in altra parte del giornale sul pesante calo del fatturato dell’industria a marzo trova qui una conferma. // ECONOMIA Subfornitura Nove bresciani a Birmingham con Pro Brixia Meccanica BRESCIA. Dal 9 giugno, 9 azien- de bresciane della subfornitura saranno a Birmingham ad una fiera d isettore. L’iniziativa è promossa da Pro Brixia-Camera di commercio che mette a disposizione dei voucher per abbattere i costi. Su www.probrixia.it il calendario 2016 delle iniziative di Pro Brixia. Alla Subcon inglese parteciperanno la Brass Technics System Cellatica, Gardaplast Vobarno, Martin Provaglio, Mecolpress Flero, Metalfond Rodengo Saiano, Porta Solutions Villa Carcina, Scilla Meccanica Ghedi, Service Metal Company Mazzano, Tecnica Gasket Paratico e la trentina (di Storo) Poncial Malcotti. // Metallurgia Aib: la Forelli confermata alla presidenza Il settore BRESCIA. Loretta Forelli (Forel- li Pietro) è stata confermata presidente del «Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria» di Aib per il periodo 2016-2020. Nel corso dell’assemblea sono stati confermati i vice presidenti Enzo Cibaldi (Estral) e Giovanni Pasini (Acciaierie di Calvisano). Consiglieri sono Daniela Arrigoni Baronchelli, Francesco Asnao, Andrea Berna, Roberto Bersi, Gianpaolo Capra, Giuseppe Cavalli, Giorgio Cortesi, Roberto De Miranda, Roberto Ghidini, Amedeo Gnutti, Piergiorgio Massetti, Giuseppe Mercurelli, Paolo Piccioli, Roberto Prandelli, Luca Pretto. //