lasciati incantare... - Comune di Cison di Valmarino (TV)
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lasciati incantare... - Comune di Cison di Valmarino (TV)
Cison di Valmarino ed il suo territorio LASCIATI INCANTARE... 1 2 territorio Cison di Valmarino si adagia ai piedi delle Prealpi Trevigiane, tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene, in uno scenario unico. Avvolto e protetto per buona parte dal Castello che si erge sopra il capoluogo, offre al visitatore spettacolari scorci ed emozioni variegate. S. BOLDO TOVENA SOLLER CISON DI VALMARINO GAI MURA ZUEL DI LA Cison di Valmarino è storia, tradizione, ma anche natura e sport; ospita importanti manifestazioni e offre molte opportunità per piacevoli soste eno-gastronomiche. A comporre il Comune, con i suoi quasi 3.000 abitanti ed i suoi 28,85 Kmq, ci sono le frazioni di Tovena, Mura, Gai e Rolle e le località di San Boldo, Soller e Zuel. Ciascuna ha qualcosa da mostrare, da visitare ed apprezzare, perché ciascuna ha una propria identità e una propria storia che la rende unica. In particolare la frazione di Rolle, non un suo dettaglio un suo monumento, ma Rolle con i suoi vigneti, le sue colline, i suoi edifici, ha l’importante primato di essere il primo Borgo punto Fai. ZUEL DI QUA ROLLE Cison. Municipio in piazza Roma 3 4 5 Cison di Valmarino centro politico ed amministrativo dell’antica Contea di Valmareno, conserva pressoché intatta l’ampia piazza incorniciata da eleganti palazzi seicenteschi. Cison. Panoramica di piazza Roma Ponte sul torrente Rujo Tovena ha origini antichissime, appare per la prima volta in un documento ufficiale nel Diploma promulgato dall’imperatore Ottone I il 2 febbraio 962, che concede “curtis Tovene” alla Diocesi di Ceneda. Tovena. Panoramica di piazza della Vittoria e il Campanile visto da ovest 6 7 Il capitello affrescato di San Liberale a Mura si trova sulla riva del fiume Soligo. La provvidenziale tettoia ha protetto nei secoli i viandanti sorpresi dal maltempo e ha salvaguardato il ciclo di affreschi che si trovano sulla parete nord e sulla parete est, attribuiti al pittore settecentesco Francesco Da Re di Fregona. Mura vista dalle colline a sud Gai adagiata sulla collina omonima su cui svetta la chiesa di San Michele, conserva il fascino antico dei borghi in sasso che caratterizzano l’architettura rurale. La felice posizione offre un ampio orizzonte che abbraccia la valle in un alternarsi di prati, campi e crinali. Panoramica di Gai vista da sud-ovest 8 9 Soller con le sue semplici strutture architettoniche racconta, in un inscindibile connubio tra storia e mito, la genuina ruralità di un tempo. Soller. “L’arco dei Titet” Chiesa dedicata a Santa Giustina Rolle in una suggestiva immagine serale e l’antico complesso di lavatoi ed abbeveratoi della “Rosada”. La ridente località di Zuel offre un poetico susseguirsi di colline coltivate a vigneti di prezioso prosecco docg. luoghi imperdibili Eretto su uno sperone che domina il paese e la valle, il Castrum Costae, poi Castello Brandolini, oggi Castelbrando, racchiude tra le sue mura 2000 anni di storia. Sorto in epoca romana quale postazione militare con funzioni di controllo e difesa probabilmente di un ramo secondario dell’antica Via Imperiale Claudia Augusta, nel corso dei secoli, pur conservando la sua funzione strategica, divenne nel contempo sede e dimora del feudatario. Nel 1436 la Serenissima Repubblica, donò per meriti d’arme, il castello e la contea di Valmareno ai Capitani di Ventura Erasmo da Narni, più noto come il Gattamelata, e Brandolino Brandolini che tre anni dopo acquisì per 3.000 ducati la quota del compagno d’armi. La famiglia Brandolini conservò la proprietà fino al 1959, anno in cui fu ceduta all’ordine dei padri Salesiani. Dal 2002, grazie a un minuzioso restauro ad opera del nuovo proprietario, il castello ospita un raffinato Hotel 4 stelle, due ristoranti e diversi bar, un Centro Benessere e un ampio Centro Congressi con tre Teatri e quattro saloni settecenteschi. Sono inoltre disponibili per visite guidate percorsi museali a tema: “CastelBrando in Armi: Le armi che fecero l’impresa”, “Potere e Giustizia” ambientato nelle antiche prigioni, “Alla Scoperta dei suoni perduti” un viaggio attraverso la musica Medievale, “I Costumi del Potere”, “Lungo la Via Claudia Augusta”, “Le Carrozze nella Storia”. 11 12 La chiesa Arcipretale Santa Maria Assunta a Cison è una tra le più belle chiese di epoca settecentesca della diocesi di Vittorio Veneto. Costituisce un unicum decorativo per i marmi preziosi, gli stucchi policromi, le statue e il notevole ciclo di dipinti che la ornano. Eretta dall’arciprete don Domenico Salomoni che resse la parrocchia dal 1683 al 1702, fu consacrata dal vescovo Lorenzo Da Ponte il 31 maggio 1746. Presenta due facciate, una ad ovest dov’é l’ingresso principale ornato da tre statue di Marco Casagrande (1804-1880) simboleggianti Fede, Speranza e Carità, e l’altra ad est che si affaccia su Piazza Roma, con al centro la statua del patrono San Giovanni Battista e ai lati, disposte in coppia, Prudenza e Giustizia, Fortezza e Temperanza. Ha una navata unica. Dietro l’altare, campeggia l’Assunzione della Vergine, alla quale è dedicata la chiesa, eseguita da Egidio Dall’Oglio (1705-1784), nel 1753. Di notevole pregio l’organo opera n. 153 dell’anno 1779 di Gaetano Callido. La chiesa Parrocchiale dei Santi Simone e Giuda a Tovena, inizialmente eretta ad unica navata, nel 1853 subì una radicale trasformazione con l’aggiunta delle navate minori, ottenute aprendo lungo le pareti della navata principale sette archi sostenuti da eleganti colonne monolitiche in masegno. Al sottotetto che era a travatura scoperta, fu applicato un sottotetto a botte, decorato con medaglioni, stucchi e affreschi. Di pregevole fattura l’imponente trittico dell’altare maggiore datato 1696-1699 e i tre altari minori, interamente scolpiti e dorati. Il 25 marzo 1423 il vescovo di Ceneda Antonio Correr concesse alla chiesa, non ancora parrocchia, la facoltà di erigere per proprio conto il battistero, mentre la cuspide, attribuita alla bottega cenedese del Ghirlanduzzi è del Seicento. All’interno sono inoltre presenti opere di Egidio Dall’Oglio, Mathias Gremsel e Antonio Sasso. La chiesa vanta inoltre la presenza di un pregevole organo probabilmente del Callido, restaurato nel 1868 dal vicentino De Lorenzi. 13 14 Il Museo della Radio d’Epoca è ubicato al secondo piano dell’edificio comunale La Loggia e si sviluppa su un’area di 230 mq. 15 L’esposizione copre un arco temporale che va dagli anni ’20 agli anni ’70. La collezione si compone di 72 apparecchi che costituiscono un’esaustiva panoramica dello sviluppo tecnico ed estetico della radio. A corredo della mostra reperti d’epoca (Archivio Rai teche), e video (Archivio storico Istituto Luce). Sono presenti radio ricevitori a valvole e a transistor, radiofonografi, mobili radio e svariati accessori, in particolare il Radiofonografo Safar mod. 2940, progettato nel 1938 dall’ing. Virgilio Floriani, illustre cisonese, che fu un pioniere della ricerca nel settore delle telecomunicazioni. Museo della Radio d’Epoca Cison di Valmarino, Piazza Roma n. 9 aperto: domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00 info: 0438 977601 [email protected] www.comune.cisondivalmarino.tv.it 16 Di particolare interesse storico-naturalistico il percorso La Via dei Mulini che sale dal centro storico del capoluogo e costeggiando il torrente Rujo si snoda nel bosco per raggiungere la Valle di San Daniele, rivelando la presenza di antichi mulini ed altre opere idrauliche, interessanti testimonianze di archeologia industriale. 17 18 All’estremo nord dell’abitato di Cison in Valle di San Daniele, sorge il Bosco delle Penne Mozze. Ideato dal prof. Mario Altarui “per ricordare con una pianta ed una stele, tutti i caduti Alpini nati in provincia di Treviso”. Il memoriale si estende su un’area di oltre 16.000 mq., tra le steli dell’artista Simon Benetton che ci guidano nel percorso e nel ricordo degli Alpini che hanno sacrificato le vita per la Patria. 19 20 Lasciati i mezzi nel Piazzale degli Alpini in Valle di San Daniele, oppure poco più a nord in località Peroz, si può raggiungere attraverso alcuni sentieri di varie difficoltà il bivacco più noto come Rifugio dei Loff. Il bivacco, eretto 40 anni fa dall’Ass.ne “Amici del Rifugio dei Loff” che tuttora se ne prende cura, offre un panorama incantevole che abbraccia la valle, è aperto in tutte le stagioni, dispone di alcuni posti letto e di un ampio camino per riscaldarsi. Si può salire “ai Loff” anche da località Campo, subito dopo il passo del San Boldo. 21 22 A Tovena, tra i vicoli e le stradine, merita una particolare attenzione Piazza Armando Diaz, da sempre nota come la“piazzetta”, che collega la Cal del Borgo a Piazza della Vittoria. Il diminutivo la distingueva quindi dall’ufficialità della Piazza centrale, esprimendo nel contempo un’appartenenza popolare. Al centro, la fontana di epoca settecentesca a pianta ottagonale in masegno con gli specchi in pietra rosso secca, a cui per secoli gli abitanti del borgo hanno attinto l’acqua per gli usi domestici, abbeverato gli animali e ... sciacquato i panni, anche in senso figurato! A sud si affaccia l’antica canonica, con gli stemmi dei Brandolini e del vescovo Pietro Lioni, patrizio veneto, che resse la diocesi di Vittorio Veneto dal 1667 al 1691, mentre ad est si affaccia Casa Magagnin, tipica abitazione in sasso, che reca sulla facciata frontale tre dipinti murali d’epoca settecentesca raffiguranti la crocifissione, Madonna con Bambino, e altre figure religiose. 23 24 Di particolare valore storico la strada che dall’abitato di Tovena conduce al Passo San Boldo, detta “Strada dei 100 giorni”. Tracciata su un antico percorso romano, strutturato con torri di vedetta, alcune risalenti al periodo bizantino, è stata utilizzata nei secoli da viandanti e mercanti diretti nel bellunese, dai pastori per la transumanza, dai religiosi in pellegrinaggio votivo diretti in Spagna e Portogallo e quale percorso di ritorno degli “zattieri” che scendevano il Piave. Agli inizi del ‘900, nuove esigenze resero necessario un percorso carrozzabile più agevole. Iniziò così nel 1914, per terminare due anni dopo, la costruzione del primo tratto dell’attuale percorso, su progetto e direzione dei lavori affidati all’ing. Giuseppe Carpenè (1839 - 1929), grazie ad un’ampia disponibilità di manodopera a basso costo con l’impiego di 500 emigranti rimpatriati. Nel corso della prima guerra mondiale, ragioni strategiche indussero il Genio austriaco a completare l’opera in tempi strettissimi. La IV Armata dispose la costruzione della strada nel gennaio del 1918, realizzando le 5 gallerie che la caratterizzano ancor oggi. Il progetto era tatticamente collegato ai piani di offensiva previsti per la metà di giugno nel 1918 (operazione Albrecht sul fronte del Piave e operazione Radetzkj per il Grappa e gli Altipiani). L’impiego di circa 7000 operai, consentirà agli astro-ungarici il rispetto dei tempi previsti: nel giugno del 1918 si inaugura così “La Strada dei 100 giorni”. Presso la sede degli Alpini di Tovena, in cima al Passo, il “Museo della Strada dei 100 giorni” documenta le fasi di realizzazione del progetto. 25 26 manifestazioni L’orgoglio dei cittadini cisonesi per il proprio paese e le proprie tradizioni si esprime nelle tante manifestazioni che annualmente si ripetono su tutto il territorio… Ogni frazione celebra da tempo immemorabile il suo Santo patrono con una festa paesana che associando culto e usanze popolari, può concludersi nell’arco della ricorrenza o protrarsi per più giorni. Inoltre su tutto il territorio, si sono negli anni affermate numerose manifestazioni di notevole portata che offrono al visitatore l’opportunità di scoprire scorci splendidi, vivere emozioni imperdibili e assaggiare sapori unici. 27 Mura San Gottardo 5 Maggio Cison San Giovanni Battista 24 giugno Rolle San Giacomo 25 Luglio Gai San Michele 29 Settembre Soller Santa Giustina 7 Ottobre Tovena Santi Simone e Giuda apostoli 28 ottobre Zuel Santa Lucia 13 Dicembre 28 Lungo il percorso “La Via dei Mulini” ogni anno il 25 aprile si svolge la manifestazione “Il Bosco Incantato sulle Vie dell’Acqua” “Musica, teatro, poesia e arti varie”, festa all’aria aperta dedicata alla creatività declinata nelle varie espressioni artistiche. Il 25 Aprile a Cison è la giornata dei colori, delle parole e della musica, in un contesto naturale unico. La valle del Rujo si caratterizza infatti per “Bujon” di roccia ed acqua, il verde dei prati, il fascino senza tempo dei vecchi mulini e delle “rujee”, il profumo del bosco e la magia degli alberi. In questo meraviglioso scenario si snoda il sentiero che, durante la manifestazione, riserva una sorpresa dietro ogni curva: musicisti, pittori, poeti ed attori. L’appuntamento è reso possibile grazie allo spirito di collaborazione gratuita e al forte contributo di tante persone. L’iniziativa infatti vede impegnati gruppi ed enti che operano nell’ambito dell’inabilità e del disagio, Servizi per le Tossicodipendenze (SERT), Centri Educativi Occupazionali Diurni (CEOD), Comunità Alloggio, Comunità Giovanili, Cooperative Sociali, Scuole. Un importante momento di condivisione e conoscenza sociale, oltre che di divertimento per tutti, che consente altresì di valorizzare il percorso sulle vie dell’acqua che dal centro del paese porta sino al Bosco delle Penne Mozze. 29 Periodo: 25 Aprile (con flessibilità annuale su eventuali giorni aggiuntivi legati al week-end più vicino) Luogo: Cison di Valmarino La Via dei Mulini Organizzazione: Associazione “La Via dei Mulini” Circolo Culturale “Al Mazarol” U.S. Cisonese. Info: Tel. 338 4874716 [email protected] www.mazarol.it 30 Il 1 maggio la festa si sposta in quota, al rifugio dei Loff dove, alle 6.00 del mattino, ogni anno si tiene il “Concerto all’alba” 31 Periodo: 1 maggio Luogo: Rifugio dei Loff Organizzazione: Circolo Culturale “Al Mazarol” La suggestione musicale e la visione della Vallata Info: che prende luce e si illumina ripaga musicisti ed Tel. 338 4874716 [email protected] escursionisti di qualunque fatica. www.mazarol.it L’iniziativa “Casere aperte” offre l’opportunità di trascorrere una giornata sulle montagne di San Boldo. Periodo: fine agosto Luogo: Loc. Passo San Boldo Organizzazione: Prevede un’escursione guidata con visita ad alcu- Pro Loco di Tovena ne “casere” aperte per l’occasione, presso le quali Info: Tel. 333 1409346 si possono gustare prodotti tipici e assistere ad esibizioni musicali e performance artistiche. 32 33 La rassegna “Artigianato Vivo” si svolge dal 7 al 15 agosto nel capoluogo ed è senz’altro l’evento più noto e frequentato di Cison e della Vallata. Nata nel 1980 dalla felice intuizione di alcuni compaesani, nel corso degli anni grazie all’impegno della Pro Loco di Cison in collaborazione con le associazioni del comune, ha raggiunto dimensioni che la collocano ai primi posti in ambito regionale, con oltre cento espositori provenienti dall’Italia e da altri paesi europei. Complice la suggestiva cornice del centro storico del capoluogo, molte tipologie di arti minori genericamente definite artigianato, sono proposte in forme moderne. Il vecchio borgo, i portici, i cortili e le piazzette ospitano le botteghe e le bancarelle degli artigiani, e offrono ai visitatori l’opportunità di un acquisto originale. Per quanti, adulti e ragazzi, desiderano mettersi alla prova, non mancano i laboratori. Lungo il percorso sono presenti gli stand enogastronomici, che offrono un’ampia scelta di piatti e vini tipici. Completano il programma diverse iniziative culturali: concerti, spettacoli, incontri letterari. Da non perdere poi per gli amanti dello sport “La Marcia del Ciclamino” marcia non competitiva di 6 o 10 km che si svolge tra gli splendidi sali scendi della zona il giorno di ferragosto. Periodo: dal 6 al 15 Agosto Luogo: Cison di Valmarino Organizzazione: Pro Loco Cison di Valmarino Info: Tel. 0438 975774 www.artigianatovivo.it 34 Da quasi 40 anni, nei caldi giorni d’agosto, il Passo S. Boldo funge da fresco scenario per la tradizionale “Festa Alpina” Priodo: dal 7 al 15 agosto Luogo: Loc. Passo San Boldo Organizzazione: Gruppo A.N.A. Tovena Info: Tel. 348 3609480 Il Gruppo Alpini di Tovena infatti, nei giorni che precedono il Ferragosto, allestisce un fornito stand enogastronomico presso la propria sede, con possibilità di pranzare o cenare all’interno dell’ampio salone o all’esterno. Appuntamento solenne la mattina del 15 agosto: ritrovo per l’alzabandiera nel piazzale della sede e celebrazione della Messa nella Chiesetta di San Boldo, a cui fa seguito il tradizionale Rancio Alpino. Ogni anno il programma si arricchisce di appuntamenti collaterali: escursioni guidate lungo i vicini sentieri, percorsi didattici nel giardino botanico che circonda la sede e interessanti conferenze sulla fauna e la flora locale. Una imperdibile occasione per abbandonare l’afoso fondovalle e trascorrere qualche ora immersi nella natura ancora incontaminata. Ogni anno, la prima domenica di settembre, si rinnova l’appuntamento con il raduno intersezionale degli alpini al “Bosco delle Penne Mozze” In uno scenario che affascina anche chi frequenta con assiduità il Bosco, le quattro Sezioni degli Alpini della Provincia di Treviso (Vittorio Veneto, Conegliano, Valdobbiadene, Treviso) alla presenza delle Autorità locali, rendono omaggio agli alpini trevigiani caduti in ogni guerra. La cerimonia si apre con l’alzabandiera e gli onori militari per terminare con la celebrazione della S. Messa in suffragio dei caduti. Dal 2001, nel corso della cerimonia al Bosco delle Penne Mozze si arricchisce di un nuovo ricordo: su una stele monumentale che raffigura idealmente un albero viene infatti aggiunta una targa in ricordo dei caduti di altra sezione d’Italia, così da rendere il Bosco delle Penne Mozze il bosco di tutti gli alpini caduti. Dopo la solennità delle celebrazioni segue un momento conviviale con il tradizionale Rancio Alpino, i canti e l’allegria tipici del popolo degli Alpini. 35 Priodo: prima domenica di settembre Luogo: Bosco delle Penne Mozze Organizzazione: Sezioni ANA Treviso 36 37 Affonda nella notte dei tempi l’origine della secolare fiera franca che si svolge il 28 ottobre a Tovena in occasione dei santi patroni SS. Simone e Giuda. Coincidendo con la fine dell’annata agraria, ha rappresentato fino ai primi decenni del secolo scorso un appuntamento di vitale interesse commerciale, sia per l’area pedemontana, sia per il bellunese. Qui s’incontravano i pastori, i malgari, gli agricoltori e i mercanti per gli scambi di prodotti agro alimentari, bestiame e foraggio, legname ed attrezzi agricoli, e davanti a una fumante “sopa coe tripe” si contrattavano affittanze e forniture legate all’agricoltura e alla pastorizia. Oggi le mutate contingenze non hanno tuttavia cancellato la tradizione e il piacere di recarsi alla “Fiera de San Simon”, vuoi per assaporare l’atmosfera festosa delle bancarelle che colorano Piazza della Vittoria, vuoi per gustare le pietanze e i vini tipici proposti allo stand della Pro Loco di Tovena che organizza la manifestazione. Periodo: dal 15 al 31 ottobre Luogo: frazione di Tovena Organizzazione: Pro Loco di Tovena Info: 333 1409346 38 39 Chiunque voglia respirare sin dall’inizio del mese di dicembre il clima natalizio, non può perdere l’annuale appuntamento con “Stelle di Natale” Manifestazione che offre una bellissima occasione per visitare Cison di Valmarino con la magica atmosfera delle imminenti festività. Allestito in Piazza Roma e nelle ex Cantine Brandolini, il mercatino natalizio “Stelle di Natale” si svolge nel fine settimana che precede l’otto dicembre festa dell’Immacolata. La Piazza ci accoglie con la garbata scenografia delle luminarie e la dolcezza del suono delle cornamuse, e indugiando tra le casette che espongono prodotti tipici di stagione, assaporiamo i profumi e i sapori con cui arricchire la nostra tavola nei momenti di festa. Gli ampi ed accoglienti spazi delle antiche “caneve” diventano un caleidoscopio di forme e colori: presepi, addobbi natalizi, oggettistica dedicata per arredi e complementi, giochi da porre sotto l’albero per i più piccoli, creazioni in morbidi tessuti per i più grandi. E anche i più freddolosi scopriranno l’allegro conforto di un bicchiere fumante e speziato di vin brulè! Meglio se accompagnato alle golose caldarroste! Periodo: dicembre Luogo: Cison di Valmarino Organizzazione: Pro Loco Cison di Valmarino Info: Tel. 0438 975774 www.artigianatovivo.it 40 41 Da quasi un decennio, “Mura a Natale” con la sua mostra di presepi richiama centinaia di visitatori. Durante il periodo natalizio capita dovunque di imbattersi in un presepio, di fermarsi incuriositi a vedere l’acqua scorrere vicino alla capanna, oppure di stupirsi di fronte a quel fuoco che sembra ardere davvero. Ben più singolare però è lo spettacolo che offre Mura con l’esposizione di 50 e più presepi, frutto della creatività e dell’abilità di singoli ed associazioni. Nella cornice di questo meraviglioso borgo, che di per sé solo sembra un bellissimo presepio, è possibile passeggiare tra i portici, entrare nei cortili, girare per i giardini ed ammirare, negli angoli più impensati, originali rappresentazioni della Natività. E possiamo concludere la nostra visita a Mura, è proprio il caso di dirlo, in dolcezza, con una fetta di torta fatta in casa e un buon bicchiere di vin brulè, presso il fornitissimo buffet allestito dagli organizzatori. Periodo: Dicembre - Gennaio Luogo: Mura Organizzazione: Comunità di Mura Info: www.comunitamura.it 42 itinerari Cison non è solo storia, tradizione e folclore ma anche tanta tanta natura. Passeggiare a piedi, a cavallo o in bici tra le colline, i boschi e i prati del luogo regala emozioni imperdibili Impossibile poter dire di aver visitato Cison senza essersi immersi, almeno per un po’, nel suo paesaggio, aver ammirato gli ordinati filari di vite che dominano le colline di Zuel e Rolle, ascoltato il rumore del Rujo che scorre in mezzo al bosco, pedalato lungo lo sterrato della “Caldella” che da Tovena sale al Passo San Boldo. Poco importa se siete sportivi allenati o semplici amanti della natura, i percorsi e le varianti sono così numerose da accontentare qualsiasi esigenza. In bicicletta, tra modesti sali e scendi, è possibile visitare tutte le frazioni, apprezzarne scorci e caratteristiche senza mai percorrere, se non per brevi tratti, la strada provinciale. Diversamente, si può costeggiare il fiume Soligo e percorrere gli oltre 7 km di pista ciclabile che, attraverso il bosco e i prati, collegano il comune di Cison di Valmarino con i vicini comuni di Follina (dove si consiglia di visitare la meravigliosa Abbazia) e Tarzo. 43 44 45 Per i più esigenti non mancano le strade di montagna, i dislivelli impegnativi e i tracciati da percorrere in mountain bike. A piedi si può scegliere di fare una breve passeggiata, magari dopo un gustoso pranzo in uno dei numerosi locali della zona, con l’unica necessità di avere un paio di scarpe comode, oppure avventurarsi di buon mattino con lo zaino in spalla lungo uno dei tanti sentieri che conducono in cima alle montagne, sino al “Bivacco dei Loff”. Già, perché come “tutte le strade portano a Roma”, così tutti i sentieri – a Cison – portano ai Loff! A seconda della preparazione si può scegliere di salire lungo “La Scaletta”, oppure optare per il “sentiero dell’Asta” con i suoi 30 metri di percorso attrezzato, o ancora percorrere la più agevole ascesa dal Passo San Boldo. Ogni sentiero è tabellato e ben tenuto grazie alla costante cura da parte dei numerosi gruppi di volontari che se ne occupano ed è percorribile per buona parte dell’anno. A cavallo. Il bellissimo paesaggio cisonese si presta anche a rilassanti passeggiate a cavallo, lungo i percorsi calcati dalle bici, ma anche attraverso i viottoli fra i boschi, frequenti nelle colline moreniche a sud. A dorso dell’animale è possibile avventurarsi in paesaggi da cartolina, ascoltando il rumore delle foglie che scricchiolano sotto gli zoccoli ed ammirando il verde dei prati stendersi tutt’intorno. 46 Sentieri N. 1031 Cal de Culiè Punto di partenza: località Fontana “Bafa” Tovena, quota 280 m.s.l. Durata: h 1,15 fino a Casere Monvecio, altri 30’ fino a S. Boldo Punto più alto: Casere Jal 930 m.s.l. Dislivello: m 650 Caratteristiche: Difficoltà oggettive nessuna, richiede comunque un discreto impegno fisico N. 987 “Sentiero Dell’Asta” Punto di partenza: località “Peroz” quota 512 m.s.l. Durata: h 2,00 andata Punto più alto: 1140 m.s.l. Rifugio dei Loff Dislivello: m 628 Caratteristiche: Sentiero di difficoltà medio-alta, richiede un buon allenamento ed un passo sicuro. Numerosi tratti esposti, di cui circa 30 metri di sentiero attrezzato. N. 987 “Sentiero La Scaletta” Punto di partenza: località “Peroz” quota 512 m.s.l. Durata: h 1,30 fino a località Campo, altri 35’ per Rifugio dei Loff Punto più alto: 1140 m.s.l. Rifugio dei Loff Dislivello: m 628 Caratteristiche: Sentiero di difficoltà media, richiede un buon allenamento ed un passo sicuro. Alcuni tratti esposti. N. 990 Sentiero San Boldo Case Montevecchio - La Cisa - Posa Punto di partenza: località San Boldo quota 706 m.s.l. Durata: h 3,00 Punto più alto: 1266 m.s.l. La Cisa Dislivello: m 408 Caratteristiche: Sentiero di difficoltà media. N. 1031 B Sentiero Zanin Sergio Punto di partenza: località Capitello Santa Ottilia Tovena, quota 280 m.s.l. Durata: h 2,00 fino a località Campo, altri 15’ per San Boldo Punto più alto: 970 m.s.l. Cima Campo Dislivello: m 690 Caratteristiche: Difficoltà oggettive nessuna, richiede comunque un buon allenamento. TV1 dal Grappa al Cansiglio Alta Via Trevigiana Tracciato pensato e realizzato per valorizzare le bellezze naturali e paesaggistiche della zona prealpina. Il percorso si snoda per circa 112 Km partendo dal Grappa sino al Consiglio, passando per il Monte Cesen (m 1570) ed il Col Visentin (m 1763) ed è percorribile in 10 giorni E7 Dal portogallo alla Romania Sentiero Europeo E7 Grande trekking che consente, partendo dal Portogallo, di attraversare tutta l’Europa fino ad arrivare in Romania. Nel territorio della Comunità Montana Prealpi Trevigiane questo sentiero percorre la linea di cresta che va dal Massiccio del Cesen (m. 1570) al Massiccio del Visentin (m. 1763), sviluppandosi interamente in un’area tipicamente prealpina Pista ciclabile Tracciato per buona parte sterrato che da Follina porta sino ai laghi di Revine-Lago. All’interno del Comune di Cison di Valmarino il percorso si snoda per circa 5 km, in parte costeggiando il corso del fiume Soligo ed in parte attraversando prati e boschi, comunque costantemente immerso nel verde e nella natura. Adatto sia per passeggiate che per escursioni in bici. Antica Via Maestra Antica via di collegamento tra gli abitati di Longhere (Vittorio Veneto) e Cison di Valmarino, è stata recentemente ripristinata nel tratto Cison di Valmarino – Tovena. È ora possibile dal capoluogo raggiungere la frazione su un piacevole tracciato sterrato di circa 2 km. 47 Municipio Tel. 0438 977601 - Fax 0438 977602 [email protected] www.comune.cisondivalmarino.tv.it Biblioteca Comunale Tel. 0438 977615 [email protected] I.A.T. Conegliano (Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica) via XX Settembre , 61 - CAP 31015 tel: 0438 21230 - fax: 0438 428777 [email protected] I.A.T. Vittorio Veneto (Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica) Piazza del Popolo,18 - CAP 31029 tel: 0438 57243 - fax: 0438 53629 [email protected] www.turismocisondivalmarino.it Pubblicazione a cura di Comune di Cison di Valmarino Assessorato al Turismo Aprile 2011 Referenze fotografiche Arcangelo Piai Walter Possamai Ass. Amici Rifugio dei Loff Ass. La Via dei Mulini Studio Mosè Foto Design Pro Loco Cison Pro Loco Tovena Archivio Castelbrando Gruppo Alpini di Tovena Grafiche Antiga spa 48